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Leggi la rassegna stampa del 18 febbraio 2013

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Leggi la rassegna stampa del 18 febbraio 2013
Sulla strada – Rassegna stampa 18 febbraio 2013
Allarme sulle strade: quasi tre milioni e mezzo girano senza copertura assicurativa
di Maurizio Caprino
18.02.2013 - C'è davvero da preoccuparsi: i veicoli che circolano in Italia senza assicurazione
obbligatoria Rc auto sono aumentati rispetto ai tre milioni stimati dall'Aci nel 2011. Lo
confermano i primi dati della Polizia stradale, che ha avviato controlli mirati su tutto il territorio
nazionale. Sono posti di blocco con 160-170 pattuglie schierate contemporaneamente in
alcune regioni (finora sei, scelte di volta in volta), in attesa che si possano effettuare quei
controlli automatici previsti un anno fa dal decreto liberalizzazioni (Dl 1/12) e finora
impantanati per difficoltà tecniche e giuridiche. Si è scelto di fare operazioni mirate (definite
"ad alto impatto") perché quello dei veicoli che circolano scoperti è diventato un problema
sociale: con la crisi e il caro-Rca sempre più proprietari non possono permettersi una polizza e
ci rinunciano oppure se ne procurano una falsa. Questo significa che, in caso d'incidente, il
danneggiato deve rivolgersi al Fondo di garanzia per le vittime della strada, i cui conti sono
peggiorati e potranno richiedere contributi maggiori da parte di tutti gli assicurati (che lo
alimentano). Senza contare che, quando ci sono solo danni a cose, l'intervento del Fondo è
limitato e il danneggiato non può essere soddisfatto. Nelle prime due operazioni della Polizia
stradale, svolte il 20 dicembre 2012 e il 31 gennaio scorso, la percentuale dei mezzi risultati
scoperti si aggira sul 6-7%. Applicando questa percentuale all'intero parco circolante italiano
(49,2 milioni di veicoli), si ottengono cifre sui 3,4 e 3,5 milioni. Non sono ancora i quattro
milioni stimati dall'Aci nell'autunno 2012, ma non ci manca molto. Occorrerà poi vedere come il
dato si assesterà nei prossimi mesi, in cui dovrebbero esserci ulteriori operazioni, anche in
altre regioni. Il campione statistico diventerà quindi più significativo rispetto ai 6.700 veicoli
controllati in quelle due giornate. Il 20 dicembre era toccato ad alcune province (si veda la
tabella a fianco) di Veneto, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Il 31 gennaio nel mirino,
c'erano ancora cinque regioni, con il Veneto sostituito dall'Abruzzo. In totale, le percentuali più
alte di mezzi non in regola - anche doppie rispetto alla media nazionale - si sono viste in
Abruzzo (18,5%, ma in una sola giornata di controlli), Sicilia Orientale (14%), Calabria (13%)
e Campania (10%). Molto meglio è andata in Puglia (2,7%) e Veneto (3,8% la quota di veicoli
scoperti rilevata il 20 dicembre), Sicilia Occidentale (4,3%) e, soprattutto, Lazio (dove non si è
arrivati al 2%). Le differenze territoriali sono forse amplificate dal fatto che i numeri assoluti
non sono alti e quindi può bastare poco per far variare di molto le percentuali. Conta poi il
modo di operare delle singole pattuglie: nonostante una direttiva uniforme sulla scelta dei
veicoli da controllare, influisce anche l'intuito degli agenti nello scegliere chi fermare. In totale,
sono stati colti a circolare scoperti 455 veicoli, mentre i documenti assicurativi falsificati o
alterati (per esempio, ritoccando la data di scadenza) sono stati 21. La sensazione è che il loro
numero stia diminuendo, perché la pressione delle forze dell'ordine è aumentata e ora i falsi
vengono smascherati più facilmente, per cui si rischia troppo (e le sanzioni sono penali).
Operazioni del genere richiedono però la mobilitazione di tanti agenti in rapporto agli organici
ridotti della Stradale (meno di 12mila persone) e anche per questo il Dl 1/12 ha previsto la
possibilità di utilizzare gli attuali apparecchi di controllo automatico delle infrazioni per
accertare anche la circolazione senza Rca. Ciò presuppone un collegamento in tempo reale con
la banca dati delle polizze attive, tenuta dall'Ania, che però non è aggiornata in tempo reale: ci
sono circa 20 giorni di arretrato, meglio del passato ma ancora insufficienti per dare affidabilità
al sistema. Si sta lavorando per arrivare nei prossimi mesi al minimo ritardo possibile, cioè due
giorni. Ma c'è anche un problema giuridico: se la verifica della polizza non avviene
immediatamente, il sistema conserva l'immagine di ogni veicolo che ha fotografato, in attesa
del riscontro che può determinare se era assicurato. Ma per le norme sulla privacy dovrebbero
essere conservate solo le immagini che documentano un'infrazione già accertata (come per
esempio l'eccesso di velocità). Si vedrà se il ministero delle Infrastrutture scioglierà il nodo.
Fonte della notizia: ilsole24ore.com
PRIMO PIANO
La morte di Valentina e Teresa Fiore in quel tratto killer della ex statale 106
Le due sorelle stavano rientrando a casa dopo una serata trascorso a ballare. La
dinamica dell'incidente non è molto chiara ma di certo quel particolare tratto di
strada si conferma essere un punto critico tanto che in pochi anni i morti si sono
moltiplicati e quasi sempre si tratta di giovani vite strappate precocemente all'affetto
dei cari
di Giuseppe Savoia
ROSSANO 17.02.2013 – L'incidente avvenuto ieri sull'ex statale 106 è costato la vita a due
sorelle di Rossano, residenti nella popolosa contrada Piragineti, Valentina e Teresa Fiore
rispettivamente di 22 e 26 anni. Le due ragazze sono morte sul colpo a seguito di un violento
imbatto con un’altra autovettura. L’auto sulla quale viaggiavano le due sorelle, una Opel Corsa,
alla cui guida vi era Teresa, per cause in corso di accertamento, si è scontrata con una Suzuki
Vitara, con a bordo il solo conducente, il cinquantaduenne, anche lui di Rossano, Giovanni
Toscano. Era da poco trascorsa la mezzanotte, quando il violento scontro fra le due vetture è
avvenuto. Da una prima sommaria ricostruzione, ma la dinamica è in corso di accertamento ed
attende l’ufficialità da parte degli inquirenti, sembrerebbe che i due mezzi viaggiassero nella
stessa direzione, verso Rossano, la Opel Corsa davanti e la Suzuki Vitara dietro, e che poi per
cause non ancora chiare sarebbero entrate in collisione tra loro. La strada statale ex 106, ora
E 90, in quello stesso lembo di strada, il km 10+300, in contrada Toscano Joele, nei pressi del
ponte sul torrente Cino al confine del territorio comunale di Rossano, si conferma una strada
killer. La storia si ripete. Sei morti in tre anni tutti giovanissimi. Era il 14 giugno del 2009,
quando, a seguito di un violento impatto persero la vita quattro persone, due decedute sul
colpo e due successivamente in ospedale a distanza di giorni. Erano due giovani di San Lorenzo
del Vallo e due studenti universitari di Schiavonea di Corigliano Calabro. Otto le persone
coinvolte nel violento sinistro stradale che viaggiavano su due autovetture, una Fiat Punto di
colore grigio ed una Audi A5 3000 TDI di colore bianco che si sono scontrate frontalmente tra
loro. Gli stessi occupanti, dopo l’impatto, sono scesi per vedere cosa era successo ai rispettivi
mezzi, ma all’improvviso sono stati investiti da una terza auto, una Bmw X 5 condotta da un
cinquantunenne rossanese che li ha falciati. Era a bordo della sua autovettura Bmw X 5 di
colore nero, proveniente da nord verso sud (direzione Rossano), allorquando ha falciato il
gruppo di giovani che si trovavano sul posto e discutevano a seguito di un incidente stradale,
uccidendone due sul posto e ferendone altri quattro. L’uomo fu condannato con il rito
abbreviato a Rossano in primo grado, per omicidio colposo aggravato, lesioni personali grave
aggravate dalla guida in stato di ebbrezza a quattordici anni complessivi, di cui 10 di reclusione
e 4 di arresto e 15.000,00 euro di ammenda. Successivamente in appello la pena fu diminuita
a undici anni e due mesi di reclusione. Nel processo di primo grado tenutosi presso il tribunale
di Rossano, si è costituita l’associazione italiana familiari e vittime della strada (Aifvs), nella
qualità di rappresentante degli interessi collettivi per la tutela della salute e della vita sulla
strada.
Fonte della notizia: ilquotidianoweb.it
NOTIZIE DALLA STRADA
LA SANZIONE DOPO L'ARRESTO NEL LUGLIO DEL 2012
Al pirata italiano "Tex Willer" 6 milioni di multa
Il 49enne aveva guadagnato oltre mezzo milione di euro condividendo su
ItalianShare materiale protetto da copyright
di Alessio Lana
MILANO 18.02.2013 - Lo chiamavano il Kim Dotcom italiano, dal 2007 era riuscito a
guadagnare oltre 580 mila euro condividendo materiale coperto da copyright e ora dalla sua ha
anche il primato della più elevata sanzione pecuniaria mai comminata in Italia per violazione
del diritto d’autore: 6,4 milioni di euro. Parliamo di Tex Willer, nome dietro cui si cela tale PG,
49enne napoletano di origine ma residente ad Agropoli e amministratore dell'impero del file
sharing che faceva capo al sito Italianshare.net.
OLTRE 300 MILA ISCRITTI - Per rendersi conto del fenomeno basta guardare ai dati: al
momento di "massimo splendore" i cinque siti del network (oltre a Italianshare anche
Musicshare, Filmshare, Uwp e Italiansexy) erano arrivati a contare 300mila iscritti, 550 mila
accessi mensili e ben 31.402 opere coperte da copyright in condivisione. Un vero e proprio
punto di riferimento nella pirateria italiana e non, in cui bastava iscriversi gratuitamente per
accedere ai link con cui scaricare, sempre senza pagare, dai libri ai film passando per cd,
riviste, cartoni animati, videogiochi, software. Un enorme deposito insomma dove si potevano
trovare anche prodotti ancora non usciti sul mercato italiano e in cui chiunque poteva entrare,
prendere
e
andare
via
senza
tema
di
essere
rintracciato.
O
quasi.
BANDITO, NON PIRATA - Tex Willer infatti non ha niente del pirata, nulla in comune con siti
come Pirate Bay, e questo era risultato chiaro fin dal novembre 2011, quando i finanzieri
avevano sequestrato i cinque siti e scoperto che il "pistolero" aveva venduto mail, indirizzi IP e
ogni altra informazione disponibile sugli account dei suoi 300mila iscritti a sei aziende
pubblicitarie italiane. Il tutto per 37 mila euro e contravvenendo alla prima regola dei pirati:
mai toccare gli utenti.
UN IMPERO ILLECITO - Nel luglio 2012 era scattato l'arresto e con esso la scoperta di una rete
di interessi illeciti che dal digitale si estendeva ben oltre il reale. Il pistolero del web infatti era
arrivato a usare dati anagrafici e documenti di persone ignare per creare documenti falsi e
identità fittizie con cui poi attivava carte di credito e prepagate che sfruttava per incassare i
proventi della sua estesa attività illecita. Oltre alla condivisione di opere coperte da copyright
con fini di lucro infatti le fiamme oro gli hanno contestato i reati di frode fiscale, sostituzione di
persona, falso materiale commesso da privato in certificati, falsificazione di mezzi di
pagamento e detenzione e uso di carte elettroniche intestate a terzi, risultando evasore totale
per 580 mila euro più 83 mila di iva evasa. No, questo non è un pirata ma un bandito.
Fonte della notizia: corriere.it
Filma la vigilessa che fa multe: e scoppia la guerra sulla privacy
Casalguidi, è accaduto fuori da una scuola di danza La vigilessa che si è accorta della
ripresa, ha intimato al cittadino di cancellare immediatamente il video e consegnare
il cellulare perché privo di autorizzazione
di Michela Monti
PISTOIA, 18 febbraio 2013 - E’ scoppiata una vera e propria guerra sulla «privacy», dopo che
un cittadino ha filmato una vigilessa mentre era intenta ad elevare sanzioni alle auto in sosta
davanti alla scuola di danza Milleluci di Serravalle. La vigilessa, infatti, quando si è accorta
della ripresa video, ha subito chiesto al cittadino di cancellare il video, altrimenti avrebbe fatto
una segnalazione in Procura. L’autore del video, esasperato per le continue multe che i genitori
dei bimbi che frequentano la scuola ritrovano sulle proprie auto, ha replicato spiegando alla
vigilessa che le norme sulla privacy consentono le riprese in tutti i luoghi pubblici, e che per
questo motivo non sarebbe incorso nella violazione di alcuna legge. Sul caso è intervenuto il
comitato cittadini di Serravalle, che chiede al Comune di venire incontro alle esigenze dei
cittadini.
Il comitato di cittadini di Serravalle torna all’attacco contro il corpo di polizia municipale.
Ancora una volta a scatenare le ire dei cittadini, le sanzioni che vengono elevate alle auto in
sosta dei genitori che vanno a riprendere i propri figli davanti alla scuola di danza Milleluci di
Casalguidi. Questa volta un componente del comitato civico ha deciso di filmare con il
telefonino un vigile mentre sanzionava le vetture e così è scoppiata una vera e propria guerra
sulla privacy con tanto — sembra — di segnalazione in Procura.
«Un cittadino che fa parte del nostro comitato passando per caso con la propria vettura
davanti alla scuola di danza, ha notato i vigili urbani intenti ad elevare multe alle auto in sosta
dei genitori che vanno a riprendere i propri bambini — scrive in una nota il comitato civico di
Serravalle —. Già in passato ci siamo impegnati a far comprendere all’amministrazione che si
tratta di multe di poco ‘buon senso’».
«La vigilessa che si è accorta della ripresa, ha intimato al cittadino di cancellare
immediatamente il video e consegnare il cellulare perché privo di autorizzazione. Dopo aver
ricevuto un rifiuto perché le riprese sono state realizzate in luogo pubblico e quindi legittimate
dallo stesso garante della privacy che consente ai cittadini riprese in luoghi pubblici anche alle
forze dell’ordine, la vigilessa in questione ha chiesto i documenti del cittadino per una
segnalazione al magistrato. Ci domandiamo se non sia a questo punto il caso di pensare di
spostare la sede della scuola di danza vista la scarsa comprensione del corpo dei vigili urbani
nei confronti dei genitori che spesso con il freddo e la pioggia cercano di accompagnare le
bambine a danza evitando di parcheggiare a cento metri di distanza, senza intralciare il
traffico. «Ci domandiamo — aggiunge nella nota il comitato — come mai i vigili urbani siano
così distratti su tanti temi che li riguardano ma solerti a redigere verbali in modo sistematico.
Adesso basta, vogliamo un Comune che capisca le esigenze dei propri cittadini e chiediamo
un’amministrazione che, nel rispetto delle regole, dia il buon esempio con una gestione oculata
delle risorse».
Fonte della notizia: lanazione.it
Rc auto: Passera presenta il 'contratto base', polizze più chiare
15.02.2013 - Arriva il contratto base per l'Rc auto, che permetterà "polizze più chiare e
convenienti per i consumatori", e così "sarà più facile districarsi tra le numerose offerte sul
mercato". Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, infatti, ha definito il decreto
sull'introduzione del 'contratto base' di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile,
inviandolo al Consiglio di Stato per il parere.
Un atto che "prevede un'assicurazione standard che tutte le compagnie saranno tenute a
offrire ai consumatori". Il premio del contratto base "sarà definito da ogni compagnia
assicurativa sulla base delle caratteristiche del cliente e del veicolo assicurato.
COSTI EXTRA A PARTE E ABOLIZIONE DEL TACITO RINNOVO Il costo di ogni singola garanzia e
servizio aggiuntivo rispetto al contratto, liberamente offerti dalle imprese, dovrà essere
indicato a parte". In questo modo, "il consumatore potrà valutare le diverse offerte con
maggiore consapevolezza". "L'introduzione del contratto base - ha detto Passera - e
l'abolizione del tacito rinnovo creano le condizioni strutturali per aumentare la concorrenza nel
mercato della Rc auto. I consumatori potranno accedere a un'offerta di polizze più
comprensibile, perché più semplice e trasparente".
NESSUNA FRANCHIGIA E GUIDA LIBERA La nuova formula contrattuale, spiega il ministero
dello Sviluppo economico, sarà caratterizzata da:
· un massimale minimo previsto dalla legge (attualmente 5 milioni per ogni incidente, con un
limite specifico di 1 milione per i danni a persone e cose);
· nessuna franchigia, con una copertura completa e basata sul meccanismo di tariffazione
'bonus malus';
· guida libera, con la copertura sempre valida a prescindere da chi guida il veicolo; rivalse da
parte delle compagnie "nei confronti degli assicurati limitate rispetto alle casistiche previste
dalla normativa vigente". Queste rivalse "scattano soltanto nei casi più gravi o di maggior
allarme sociale (come la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti)".
L'introduzione del nuovo contratto, insieme all'abolizione delle clausole di tacito rinnovo, "potrà
determinare maggiore mobilità dei consumatori e più concorrenza tra le compagnie, favorendo
una maggiore trasparenza delle offerte e creando le condizioni per una significativa riduzione
dei premi".
A REGIME ENTRO MAGGIO La misura, sottolinea Via Veneto, "per entrare a regime necessita di
45 giorni per ottenere il parere del Consiglio di Stato e di 30 giorni per la registrazione in Corte
dei conti (per la messa a disposizione del contratto anche online serviranno altri 60 giorni)".
PREVENTIVAZIONE PUBBLICA E SISTEMA ANTIFRODE Sono diverse, afferma il ministero dello
Sviluppo economico, le misure attuate con le due leggi sulla crescita "per rendere più
trasparente e concorrenziale il settore assicurativo. Tra queste: la riforma del sistema
antifrode, assegnandolo alla nuova autorità di vigilanza assicurativa (Ivass); gli agenti e i
broker assicurativi potranno liberamente collaborare tra di loro, facilitando il consumatore
nell'individuazione della polizza più conveniente; ogni assicurato - sottolinea il dicastero - potrà
accedere a un'area riservata, sul sito della propria compagnia, per informarsi sui principali
aspetti delle proprie polizze ramo danni; sarà inoltre riformato e potenziato il sistema di
preventivazione pubblica online gestito da ministero dello Sviluppo e Ivass, affiancandolo a un
programma di educazione assicurativa rivolto al consumatore".
"Nel lavoro portato avanti quest'anno - ha detto Passera - abbiamo anche affrontato il nodo
importante della liberalizzazione del settore assicurativo, potenziando inoltre il contrasto alle
frodi, ampliando le possibilità di accesso dei consumatori ai prodotti assicurativi e spingendo
sul fronte della digitalizzazione dei servizi assicurativi. Tutte le parti in causa - conclude -
devono continuare a lavorare per ampliare il mercato assicurativo nazionale e favorire lo
sviluppo di servizi e prodotti più competitivi e convenienti".
Fonte della notizia: diritto24.ilsole24ore.com
Indagato sostituto commissario della Polizia stradale
14.02.2013 - Usurpazione di funzione pubblica e peculato, questi sono i reati ipotizzati
nell’avviso di conclusione delle indagini, preliminari notificato dalla Procura di Marsala a
Salvatore Adamo 53 anni, sostituto commissario della Polizia stradale, nominato lo scorso
giugno dal sindaco di Marsala Giulia Adamo esperto, a titolo gratuito, in materia di Polizia
urbana e sicurezza. Adamo è accusato di avere – di fatto – usurpato le mansioni di
comandante della Polizia municipale “prendendo arbitrariamente possesso dell’ufficio”, alla cui
porta avrebbe cambiato anche serratura e chiavi. Secondo gli inquirenti avrebbe tenuto
riunioni con il personale a contratto e con gli ispettori coordinatori della viabilità e impartito
ordini e disposizioni su composizione delle pattuglie, predisponendo anche turni di servizio. In
alcune occasioni avrebbe anche partecipato personalmente ad operazioni, come nel caso
dell’apertura di un cancello che impediva l’accesso al mare ai bagnanti o del fermo di motocicli.
Il reato di peculato che gli viene contestato, invece, si riferisce all’utilizzo di auto e moto della
Polizia municipale nel periodo tra giugno e i primi di agosto dello scorso anno. L’indagine è
stata coordinata direttamente dal capo della Procura di Marsala Alberto Di Pisa. Adamo – che
nel 2007 fu eletto in Consiglio comunale con la lista Forza Italia, carica da cui si dimise per
ricoprire poi quella di assessore ai Servizi – ha riportato già una condanna definitiva per truffa
allo Stato.
Fonte della notizia: trapanioggi.it
SCRIVONO DI NOI
Maxi frode fiscale, cinque nei guai
di Paolo Ardito
LA SPEZIA 18.02.2013 - Il pm Claudia Merlino ha chiuso le indagini dell’inchiesta relativa alla
presunta maxi evasione fiscale da 90 milioni di euro del Re dei Tir, Riccardo Trusendi, 68enne
spezzino e ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque suoi stretti collaboratori. Si tratta di Antonino
Cogliandro, 47 anni di Arcola e Riccardo Ferrandi, 50enne nato a Sarzana, ma residente a
Piacenza. Entrambi sarebbero i prestanome di Trusendi in alcune società e organizzatori dei
viaggi dei camionisti. Cogliandro, inoltre avrebbe tentato di ostacolare l’acquisizione della
documentazione da parte delle Fiamme Gialle, mentre Ferrandi avrebbe occultato le scritture
contabili di società in odore di fallimento per depistare i creditori. Il 23 aprile, davanti al gup,
dovranno comparire anche Augusto Cantoni, 53 anni, contabile di una società di Massa, Franca
Becci, 47, di Pontremoli impiegata amministrativa, che nel corso di una perquisizione tentò di
nascondere una chiavetta usb contenente i movimenti in nero dell’azienda di Trusendi e
Stefania Cogliandro, 35 anni, di Sarzana, sorella di Antonino. Per Trusendi, invece, la procura
aveva già chiesto il giudizio immediato, stante le prove indubbie raccolte in sede di indagini dai
finazieri diretti dal comandante Marco Defilla. Alla fine del 2011 le Fiamme Gialle gli avevano
già sequestrato beni - tra cui una mega villa con piscina, un’abitazione a Venezia, autoveicoli,
autocarri e Tir - per centinaia di migliaia di euro. Secondo l’accusa le aziende dell’imprenditore
avrebbero frodato il fisco per 90 milioni di euro, evadendo l’Iva per 13 milioni. Trusendi finì in
carcere con l’accusa di reati che variano dall’associazione per delinquere all’evasione e alla
frode fiscale e alla bancarotta fraudolenta. Si trattò del prosieguo della stessa indagine che
portò a nuovi risvolti. I finanzieri infatti avevano avviato intercettazioni telefoniche e
ambientali nei confronti di Trusendi e di altre persone che erano rimaste coinvolte con lui nella
prima tranche dell’inchiesta. Dalle intercettazioni i militari trovarono ulteriori riscontri che
finirono per inguaiare anche gli altri cinque collaboratori. Tutto iniziò nel febbraio del 2010
quando la finanza avviò ispezioni fiscali nei confronti di alcune società - Cargo Line, Sion, Sgt e
Frt - riconducibili a Trusendi. I finanzieri si accorsero che c’è qualcosa che non andava.
Spuntarono fatture per di milioni di euro tra queste società legate tra di loro. Le cosiddette
operazioni infragruppo, che però secondo l’accusa sarebbero inesistenti. Emesse proprio per
evadere imposte e creare crediti Iva da utilizzare per pagare ritenute fiscali e contributi
previdenziali. Alcune società venivano di fatto svuotate, facendo figurare dei passivi esorbitanti
e cedendo fittiziamente container piuttosto che prestazioni professionali. Poi le sedi venivano
portate all’estero dove veniva avviata la procedura fallimentare. Non prima di aver trasferito le
quote sociali a un prestanome straniero che assumeva la carica di rappresentante legale. Un
modo di agire finalizzato a evitare procedimenti per bancarotta fraudolenta e altri reati fiscali e
prevenire azioni per il recupero delle imposte, privando così le società di una qualsiasi risorsa
patrimoniale e finanziaria. Tutto questo, secondo la Finanza, permetteva a Trusendi di essere
competitivo nel settore, praticando prezzi molto più bassi rispetto ai concorrenti. Ma la storia è
finita.
Fonte della notizia: ilsecoloxix.it
La polizia stradale scopre un 'corriere' di cuccioli
Sulla A1 L'uomo, un 40enne piemontese, nascondeva in auto cinque piccoli maltesi: è
finito nei guai per traffico illecito e maltrattamento di animali da compagnia
REGGIO EMILIA, 18 febbraio 2013 - Sabato la polizia stradale di Reggio Emilia ha scoperto,
dopo un controllo, un 'corriere' che trasportava cuccioli di razza maltese, grazie alla
segnalazione di alcuni volontari per la tutela degli animali. Gli agenti hanno fermato l'auto, una
Citroen C5 con targa slovena, sull'A1 in località Fidenza (Parma): nel vano bagagli, privo di
ogni allestimento speciale, era stato nascosto un “trasportino per animali”, contenente cinque
cuccioli di cane di razza maltese, per i quali il conducente è risultato privo di passaporto
individuale nonché di certificazione sanitaria. I cuccioli sono due maschi e tre femmine,
apparentemente di circa 4 settimane di vita. Evidenza, questa, che escluderebbe
completamente la possibilità di trasporti e la commercializzazione. Il conducente, un
quarantenne piemontese, è finito nei guai per traffico illecito di animali da compagnia senza
sistemi di identificazione e passaporto individuale, nonché il maltrattamento di animali. I
cuccioli sono stati condotti in una struttura specializzata.
Fonte della notizia: ilrestodelcarlino.it
Napoli, 4 tonnellate di sigarette nascoste in un camion
NAPOLI 18.02.2013 - Oltre 4 tonnellate di sigarette di contrabbando sono state sequestrate dai
finanzieri del comando provinciale di Napoli. Le sigarette erano a bordo di un autoarticolato
proveniente dalla Romania che trasportava un carico di pannelli coibentati prodotti da un
gruppo industriale italiano. I tabacchi erano abilmente nascosti all'interno di uno dei pannelli. Il
mezzo è stato fermato dai finanzieri tra Napoli e Pozzuoli. Il prodotto avrebbe determinato un
guadagno di 1 milione di euro con un danno all'Erario di 680 mila euro. L'autista del camion,
un romeno, è stato arrestato.
Fonte della notizia: ilmattino.it
Polizia stradale, le attività svolte e alcuni dati sui servizi svolti
Nel fine settimana 15 patenti ritirate, 235 punti decurtati. Per chi rifiuta l'alcol test,
sanzioni uguali a chi ha tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l
18.02.2013 - Nell'ultimo fine settimana la Polizia Stradale di Ravenna, anche con le pattuglie
dei Distaccamenti di Faenza e Lugo, ha effettuato i consueti servizi di vigilanza e
pattugliamento, sulle principali strade ordinarie, che hanno portato al ritiro di 15 patenti ad
altrettanti conducenti sorpresi alla guida con un tasso alcolico compreso tra 0,90 gr/l e 2,15
gr/l. Al termine del servizio sono risultati 235 i punti delle patenti decurtati. Le successive
contestazioni per le violazioni al codice della strada sono state tutte di rilevanza penale, così
come previsto dall'art.186/2°. Un solo conducente si è rifiutato di sottoporsi all'alcol test e
pertanto è stato sanzionato ai sensi degli artt. 186/7°-2° lett.C del c.d.s.. Il solo fatto di
essersi rifiutato di sottoporsi all'alcol test ha comportato le stesse pene per chi risulta avere un
tasso alcolico superiore a 1,5 g/l ossia: arresto da 6 mesi ad un anno e ammenda da €
1.500,00 A € 6.000,00; segnalazione all'Autorità Giudiziziaria, decurtazione di 10 punti
patente, sospensione della patente da 6 mesi a 2 anni e confisca del veicolo. Tra i vari
interventi effettuati il più rilevante è accaduto verso le ore 04.00 di domenica mattina quando
il conducente di un veicolo, vista la pattuglia in sosta operativa per i controlli, in località Savio,
ha effettuato una violenta frenata e, facendo inversione di marcia, è fuggito in direzione sud.
Dopo un breve inseguimento l'auto è stata fermata e controllata così come il
cinquantacinquenne alla guida. Il controllo ha fatto riscontrare diverse violazioni: guida in stato
di ebbrezza, assicurazione scaduta nel 2009 e mancata revisione periodica del veicolo. Di
conseguenza: patente ritirata, denuncia penale e veicolo sequestrato. Particolare rilevanza è
stata l'inversione di tendenza riscontrata rispetto agli analoghi servizi svolti dall'inizio
dell'anno. Infatti, nei citati servizi settimanali precedenti venivano mediamente riscontrate 3
violazioni dall'art.186/2° c.d.s., per guida in stato di ebbrezza, con conseguente ritiro della
patente. In alcuni, addirittura, tutti i conducenti controllati, mediamente una settantina per
servizio, sono risultati in regola con le condizioni psicofisiche e con la documentazione dei
veicoli. Statisticamente si è alzata l'età dei soggetti trovati positivi all'alcol test. Così come
sono sempre maggiori i veicoli controllati sprovvisti di copertura assicurativa.
Fonte della notizia: ravennanotizie.it
Ex ispettore della Gdf arrestato per truffa
Salvatore Maione, insieme al suo complice Antonio Esposito, inscenava falsi controlli
fiscali per estorcere denaro
18.02.2013 - I finanzieri della Compagnia di Mondragone, nel casertano, hanno arrestato due
ex-funzionari dell'amministrazione finanziaria per estorsione e usurpazione di titoli. In manette
sono finiti Salvatore Maione e Antonio Esposito, il primo ispettore della Guardia di finanza sino
al 2005 quando era stato congedato per concussione, il secondo già dipendente dell'Agenzia
delle entrate di Napoli. I due sono accusati di avere inscenato falsi controlli fiscali per estorcere
denaro alle loro vittime. Le Fiamme gialle hanno appreso che da qualche tempo operava nella
zona tale "Colonnello Maione" che svolgeva controlli di natura tributaria nei confronti di piccoli
contribuenti. Individuata l'auto utilizzata dal fantomatico "colonnello", che millantava anche
amicizie presso i massimi vertici del Corpo, i finanzieri hanno identificato il falso colonnello ed il
complice che promettevano di chiudere il controllo per tremila euro. Verbali di verifica fiscale
artefatti, fogli di servizio con il logo Guardia di Finanza, lettere di convocazione intestate
Guardia di finanza e falsi documenti d'identità sono stati sequestrati nel corso delle
perquisizioni.
Fonte della notizia: napoli.repubblica.it
SALVATAGGI
Artigiano minaccia di darsi fuoco
Il gesto estremo evitato dai vigili del fuoco e dai carabinieri
BERGAMO, 18 FEB - Un artigiano di 52 anni di Cenate Sopra (Bergamo) si e' cosparso stamani,
a Bolgare, il corpo di liquido infiammabile e ha minacciato di darsi fuoco perche' un suo cliente
non gli aveva ancora pagato 1.800 euro. Il gesto e' stato evitato dai vigili del fuoco e dai
carabinieri. L'episodio e' avvenuto di fronte alla casa del debitore. I carabinieri hanno poi
convinto entrambi a seguirli al municipio di Cenate Sopra, dove il debitore ha portato mille
euro per iniziare a saldare il conto.
Fonte della notizia: ansa.it
PIRATERIA STRADALE
Causa un incidente e scappa, impiegato finisce nei guai
LA SPEZIA 18.02.2013 - E' stato denunciato dai Carabinieri per non aver prestato soccorso ad
una donna con la quale aveva avuto un incidente stradale. A finire nei guai è un impiegato
42enne di Follo. L'incidente risale alle 19.30 di ieri quando in Via Aldo Moro due auto, una
condotta da una 55enne di Follo e l'altra dall'impiegato, sono entrate in collisione. Lui, che
viaggiava sulla Nissan della moglie, ha causato l'incidente ma non si è fermato. La signora,
sull'altra automobile, ha riportato ferite guaribili in dieci giorni per trauma della strada. I
documenti di guida, la carta di circolazione e l'assicurazione delle auto erano perfettamente
regolari.
Fonte della notizia: cittadellaspezia.com
VIOLENZA STRADALE
Villacidro, rissa tra due famiglie Automobile usata per investire il rivale
Le cinque persone coinvolte sono state trasportate all'ospedale di San Gavino.
17.02.2013 - Cinque persone di Villacidro appartenenti a due nuclei familiari imparentati fra
loro sono finite al pronto soccorso dell'ospedale di San Gavino a seguito di una rissa scoppiata
per vecchi dissidi. Tre delle persone ferite, in maniera non grave, sono state investite con
l'auto da uno dei contendenti. Ad avere la peggio è stato proprio il conducente della vettura
investitrice il quale, dopo essere stato costretto a fermarsi, è stato colpito alla testa con un
listello di tavola. In ospedale è stato sottoposto a una Tac che non avrebbe evidenziato lesioni
interne. Una delle persone investite ha invece riportato la frattura di una gamba. Sull'episodio,
accaduto intorno alle 13.30 in località Monti Mannu, dove le due famiglie in lite posseggono
ciascuna case di campagna vicine tra loro, stanno effettuando accertamenti i carabinieri della
Compagnia di Villacidro, accorsi sul posto assieme a due ambulanze del 118.
Fonte della notizia: unionesarda.it
CONTROMANO
Contromano in tangenziale Scontro tra due auto: torna l'incubo
L'INCIDENTE. Ieri mattina prima delle tre violento scontro frontale tra due Audi A4
all'altezza di una curva tra le uscite di Vicenza Est e Torri di Quartesolo. Una delle
due auto, diretta verso la città, avrebbe invaso l'altra corsia: l'automobilista non si
sarebbe accorta che in quel punto era a doppio senso
VICENZA 18.02.2013 - È in curva, la vede all'ultimo momento. Tenta di frenare bruscamente,
sterza di colpo ma è tutto inutile. Non riesce ad evitare lo schianto con quell'auto che arriva in
direzione opposta e viaggia contromano. Un altro incidente tra Torri di Quartesolo e Vicenza
Est, ieri mattina, poco prima delle tre. Due Audi A4 completamente distrutte, tre persone (i
due conducenti e un passeggero) feriti e una dinamica ancora tutta da chiarire.
L'INCIDENTE. Lo schianto è avvenuto vicino all'uscita di Torri di Quartesolo (venendo dal
comune diretti verso la città all'altezza della prima curva). Qui la tangenziale è a due corsie e
non c'è il guardrail, solo più avanti diventa a quattro corsie separate dalla barriera protettiva
centrale. Da una prima ricostruzione della polizia stradale sembra che Tranquillo Cortina, 63
anni di Costabissara, stesse viaggiando verso Torri di Quartesolo a bordo della sua Audi A4
quando, in direzione opposta, sulla sua corsia, è arrivata un'altra Audi A4, guidata da Andrea
Emilia Medelcu, romena residente a Malo che viaggiava con, a fianco, un amico, sempre di
nazionalità romena. Inutili i tentativi di evitare l'incidente, lo schianto è stato violentissimo. In
tangenziale sono accorsi i vigili del fuoco che hanno liberato i feriti dalle auto, ridotte ad un
groviglio di lamiere. Sono intervenute anche le ambulanze del Suem che hanno trasportato i
tre feriti in ospedale. Nessuno di loro è era grave. Ieri mattina tutti sono stati dimessi. I
conducenti, come è prassi in questi casi, sono stati sottoposti a controlli per accertare se
fossero sotto l'effetto l'effetto di alcol e droga e ora si attendono i risultati dei test.
LA DINAMICA. La polizia sta cercando di chiarire che cosa sia successo. Da una prima
ricostruzione sembra che l'Audi A4 della romena stesse viaggiando contromano.
Fonte della notizia: ilgiornaledivicenza.it
INCIDENTI STRADALI
Sondrio, camion contro treno Due le vittime dell'incidente
E' deceduto all'ospedale il secondo ferito dell'incidente stradale e ferroviario
avvenuto stamani a Chiuro (Sondrio). Lo ha confermato il 118.
18.02.2013 - Sono due le vittime dell'incidente avvenuto questa mattina a Chiuro, in provincia
di sondrio. Secondo i primi accertamenti della Polfer, la dinamica è stata particolarmente
complicata: a seguito di un incidente stradale, senza feriti gravi, il camion è finito sui binari. Il
treno è sopraggiunto e ha sbalzato il mezzo i cui rottami hanno travolto il camionista (che si
stava mettendo in salvo) e una persona che si trovava sul luogo dell'incidente.
Fonte della notizia: unionesarda.it
Sorpasso a tutta velocità in galleria: scontro frontale, morti due 26enni di Chioggia
Gravi due coniugi di Mestre, poco prima dello schianto fra Taibon e Cencenighe
segnalazioni sulla folle corsa dei giovani
BELLUNO 18.02.2013 - Un sorpasso continuo, spalvado e incosciente più dei loro 26 anni.
Sebastiano Salvagno e Michele Duse, entrambi di Chioggia (Venezia), dopo una giornata
passata sulle nevi con ai piedi lo snowboard, volevano saltare la lunga fila d’auto che scendeva
lungo la strada regionale Agordina nel tratto tra Taibon e Cencenighe (Belluno), ma in galleria
hanno trovato la morte e gettato in condizioni disperate una coppia di coniugi mestrini, ignare
vittime del loro eccesso. I giovani occupanti della Kia Sportage, che più automobilisti avevano
segnalato al Suem e alle forze dell’ordine per la follia di quei sorpassi a tutto gas, sono morti
sul colpo. In prognosi riservata, invece, i coniugi a bordo della Volvo V40 centrata dalla Kia.
Andrea Tibasco, 48 anni, e la moglie Mirna Vianello, 41 anni, residenti in Quartiere San
Teodoro, 36, a Mestre, sono ricoverati nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Belluno. Le
loro condizioni sono gravissime. Nello schianto entrambe le auto si sono accartocciate, tanto
per che per estrarre i corpi sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Agordo e di Belluno. Il
grave incidente, frutto di una vera follia, è accaduto ieri alle 18.20 nella galleria di Listolade
che corre interamente in rettilineo. La strada è rimasta chiusa per ore, mentre il traffico è stato
deviato sulla vecchia strada che passa lungo la sponda sinistra del Cordevole. La dinamica è al
vaglio dei carabinieri delle stazioni di Agordo e di Falcade. Ma la posizione delle auto non
avrebbe lasciato dubbi sulla responsabilità del conducente della Kia. Il suv era completamente
sulla corsia di sorpasso, mentre la Volvo marciava regolarmente in senso opposto. Secondo
una prima ricostruzione, fatta anche sentendo i testimoni, il conducente della Kia, procedendo
con un sorpasso continuo, trovandosi di fronte alla Volvo avrebbe tentato disperatamente un
rientro, ma la velocità non gli avrebbe dato scampo, bruciando sul tempo anche il tentativo di
evitare quell’auto che "intralciava" la sua corsa. In un istante tutto è finito. I due ragazzi,
Salvagno, nato il 18 maggio 1986, e Duse, esattamente un mese dopo, sono morti sul colpo,
rimasti prigionieri delle lamiere contorte. Per loro non c’è stato assolutamente nulla da fare.
Pare che non indossassero le cinture di sicurezza. Disperate le condizioni dei coniugi mestrini,
anche loro rimasti incastrati nell’abitacolo disintegrato dall’impatto, trasferiti prima all’ospedale
di Agordo e da qui, vista la serietà dei traumi, al San Martino di Belluno dove i sanitari hanno
disposto il trasferimento nel reparto di rianimazione. Nel frattempo, le salme dei due giovani,
sono rimaste a terra per diverso tempo, in attesa che i rilievi venissero ultimati. Poi l’arrivo di
due carri funebri e il trasferimento nella cella mortuaria di Taibon a disposizione dell’autorità
giudiziaria per completare tutti gli accertamenti e capire anche se il conducente potesse essere
sotto l’eventuale effetto di alcol o altre sostanze. La strada è stata riaperta solo alle 22.30.
Fonte della notizia: ilgazzettino.it
Si schianta contro ulivo, muore 21enne
Guidava una Mini Cooper su provinciale Matino-Taviano
MATINO (LECCE), 18 FEB - Antonio Napoli, di 21 anni, di Ugento (Lecce), e' morto
schiantandosi con la sua Mini Cooper contro un ulivo dopo aver perso il controllo della vettura
nell'affrontare una curva della strada provinciale Matino-Taviano. Gli accertamenti delle cause
dell'incidente, presumibilmente origininato dall'alta velocita', sono in corso da parte dei
carabinieri. Per estrarre il corpo dalle lamiere sono intervenuti i vigili del fuoco.
Fonte della notizia: ansa.it
Scontro frontale tra auto sul Simbirizzi Muore un 25enne di Maracalagonis
C'è una vittima nell'incidente avvenuto ieri mattina sulla statale 125 all'altezza del
lago Simbirizzi: è morto un 25enne di Maracalagonis. Una donna è ricoverata al
S.Trinità in gravissime condizioni.
18.02.2013 - Scontro frontale, ieri mattina intorno alle sette, fra due auto sulla 125 all'altezza
del lago Simbirizzi. Nell'impatto ha perso la vita Alessandro Zoncheddu, 25 anni di
Maracalagonis, faceva il pizzaiolo: il giovane è morto dopo essere arrivato in ospedale. Troppo
gravi le ferite riportate.
L'INCIDENTE - A pochi chilomentri da Maracalagonis, per cause ancora da chiarire, l'auto, una
Peugeot 206, condotta dal 25enne, avrebbe improvvisamente sbandato finendo nella corsia
opposta e andando a scontrarsi frontalmente con una Kia Picanto che viaggiava in direzione
Quartu. Il giovane di Mara è rimasto incastrato tra le lamiere della vettura, lo hanno estratto i
vigili del fuoco. Quindi la disperata corsa all'ospedale Marino doce la tragedia si è consumata.
Nell'incidente sono rimasti feriti un bambino di dodici anni (ricoverato al Santissima Trinità) e
la madrina (accompagnata al Brotzu) subito ricoverata nel reparto di Rianimazione.
Fonte della notizia: unionesarda.it
Ragazza muore travolta da un carro durante la sfilata di carnevale
L'incidente durante la parata dei vincitori a Santi Cosma e Damiano, piccolo centro
del sud pontino. Era la manifestazione di chiusura del "Carnevale campagnolo"
18.02.2013 - Una ragazza di 25 anni ha perso la vita nel corso della manifestazione conclusiva
del "Carnevale campagnolo" di Santi Cosma e Damiano, piccolo centro del sud della provincia
di Latina. La tragedia si è verificata la notte scorsa, durante il giro del carro vincitore. Secondo
una prima ricostruzione la giovane, Mary Grossi, stava cercando di attaccare un cartello al
carro ma è stata travolta. Il carro era trainato da un trattore ed era fuori dal circuito della
sfilata, la ragazza è stata schiacciata dal carrello posteriore e per lei sono stati vani i soccorsi
del personale del 118. La giovane è deceduta durante il trasporto all'ospedale "Dono Svizzero"
di Formia. L'incidente si è verificato non distante dall'abitazione di Mary che, insieme ad altri,
aveva realizzato il carro stesso. La sfilata, vinta dalla contrada Torraccio/Vigne, era stata
rinviata a ieri per le cattive condizioni meteo di martedì scorso. Paese in lutto, aperta
un'indagine per verificare la dinamica dell'incidente.
Fonte della notizia: ilgazzettino.it
Schianto mortale contro il guard-rail Muore 37enne sulla Siliqua-Nuxis
Un'altra tragedia della strada, un altro motociclista che perde la vita finendo fuori
strada. E' accaduto ieri intorno alle 16.30, lungo la statale 293 che da Siliqua porta a
Nuxis.
18.02.2013 - Un motociclista di 37 anni, Enrico Bachis è morto finendo contro il guard-rail
lungo la statale 293, la Siliqua-Nuxis. Il giovane, nato a Siliqua, avrebbe compiuto 38 anni
oggi.
Secondo una prima ricostruzione dell'incidente, la moto potrebbe aver avuto un
cedimento meccanico all'altezza della forcella. Bachis, perso il controllo del mezzo, avrebbe
strisciato per una trentina di metri prima di finire contro il guard-rail dove ha trovato la morte.
I soccorritori si sono dovuti arrendere nonostante l'immediato intervento e i tentativi di tenerlo
in vita in attesa dell'ambulanza.
Sono intervenuti sul posto i carabinieri di Siliqua e
Decimomannu che hanno sequestrato la moto per ulteriori accertamenti.
Fonte della notizia: unionesarda.it
Motociclista muore sul Raccordo Anulare
Su rampa area servizio selva candida. e' un romano di 46 anni.
ROMA, 18 FEB - Un motociclista, un romano di 46 anni, e' morto, poco prima delle 8, in un
incidente stradale avvenuto sulla rampa di ingresso dell'area di servizio Selva Candida sulla
carreggiata interna. Il motociclista ha urtato le barriere laterali della rampa di ingresso
dell'aerea di servizio, al km 8,500. Nell'incidente non risultano coinvolti altri mezzi. Si occupa
dei rilievi la polizia stradale di Settebagni.
Fonte della notizia: ansa.it
Incidenti stradali: un morto su Ag-Pa
Auto contro compattore rifiuti all'altezza di Casteltermini
CASTELTERMINI (AGRIGENTO), 18 FEB - Gaetano Collura, 48 anni, di Palermo, e' morto in un
incidente stradale che si e' verificato stamattina, lungo la Statale 189 Agrigento-Palermo,
all'altezza di Casteltermini. Collura era al volante di una Ford Fiesta che si e' scontrata con un
autocompattatore dei rifiuti. L'utilitaria si e' completamente accartocciata, uccidendo sul colpo
l'automobilista. Sul posto stanno lavorando la Stradale di Lercara Friddi e i carabinieri di
Casteltermini.
Fonte della notizia: ansa.it
Guspini, pensionato travolto da un'auto Muore dopo settantanove giorni di coma
E' morto all'ospedale di San Gavino il pensionato investito lo scorso 29 novembre da
un'auto nella centrale via Mazzini a Guspini.
L'uomo, Mario Ortu, ha lottato per settanotanove giorni fra la vita e la morte nel reparto di
rianimazione dell'ospedale di San Gavino. Le sue condizioni si sono poi aggravate negli ultimi
giorni fino a ieri mattina quando ha cessato di vivere.
L'INCIDENTE - L'incidente era avvenuto il 29 novembre, intorno alle 18,30. Mario Ortu stava
attraversando la strada in via Mazzini. Forse a causa della pioggia, non aveva visto l'auto che
stava sopraggiungendo, una Fiat Punto. Aveva fatto pochi passi ed era stato investito in pieno
dalla vettura. Immediati i soccorsi e il ricovero in ospedale. Furono poi i vigili urbani a
ricostruire la dinamica dell'incidente.
Fonte della notizia: unionesarda.it
Incidente, pauroso volo con l'auto: ragazza miracolata nella scarpata
L'utilitaria è precipitata per una decina di metri Ha fatto tutto da sola, perdendo il
controllo del mezzo forse a causa della strada resa viscida dall’abbondante pioggia
caduta pochi minuti prima
LA SPEZIA, 18 febbraio 2013 - Viva per miracolo. Una spezzina ventenne è uscita illesa dopo
un pauroso incidente avvenuto in via Buonviaggio, duecento metri dopo la deviazione per la
frazione di Isola. Erano le sedici quando la giovanissima automobilista, N.R., al volante di una
Citroen C1 bianca, è uscita di strada. Ha fatto tutto da sola, perdendo il controllo del mezzo
forse a causa della strada resa viscida dall’abbondante pioggia caduta pochi minuti prima.
Secondo una prima ricostruzione dell’incidente da parte delle forze dell’ordine, la ragazza, che
da Bottagna era diretta verso il centro cittadino, ha perso il controllo e per evitare la collisione
con un’auto che proveniva dalla direzione opposta, ha sterzato. Così facendo, la Citroen le è
volata via. L'utilitaria ha sradicato una ringhiera spartitraffico ed è precipitata per una decina di
metri sul greto di un torrente che fortunatamente non era pieno d’acqua. Lo schianto dell’auto
finito nella scarpata ha fatto accorrere alcuni abitanti della zona. Tra i primi a dare l’allarme un
passante che aveva assistito alla scena, mentre alcuni automobilisti di passaggio si sono
fermati e hanno lanciato l’allarme al 113. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia,
una pattuglia dei vigili urbani dell’infortunistica e diverse ambulanze allertate dal 118. I vigili
del fuoco hanno recuperato successivamente la Citroen con un’autogru. La giovane
automobilista è stata accompagnata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea
per essere sottoposta ad alcuni controlli. Fortunatamente il medico di turno le ha riscontrato
solo qualche graffio e uno stato di choc compatibile con lo spaventoso volo della macchina nel
canalone che costeggia la provinciale. Solo a scopo precauzionale, la ventenne spezzina è stata
trattenuta per alcuni accertamenti radiologici ma in serata è stata dimessa e ha potuto fare
ritorno a casa senza alcuna conseguenza sul piano fisico. Ieri i vigili del fuoco sono intervenuti
anche in via San Francesco per recuperare una donna scivolata in una scarpata, a lato della
strada: niente di grave, ma un’operazione laboriosa considerato il peso, notevole,
dell’infortunata.
Fonte della notizia: lanazione.it
ESTERI
Pechino travolta dallo smog: chiuse le autostrade
17.02.2013 - Pechino si è svegliata oggi avvolta in una cappa di smog che si è estesa anche
alle sue province limitrofe. Tanto da costringere al blocco del traffico sulle autostrade e dei voli
aerei, stando a fonti ufficiali. La visibilità è scesa a 5-10 metri al Capital International Airport,
ha detto l'Osservatorio per la Protezione Ambientale di Pechino. Tratti di superstrade che
collegano Kaifeng, Harbin, Shanghai e Tianjin sono stati temporaneamente chiusi, ha riferito
l'autorità comunale di Pechino per l'Amministrazione del traffico. Ad essere colpite oggi da una
pesante cappa di smog sono le province di Tianjin, Hebei e Henan. L'inquinamento atmosferico
peggiora tradizionalmente in inverno con la crescente domanda di riscaldamento. L'uso del
carbone combustibile nella rapida industrializzazione del Paese, leggi ambientali troppo
permissive ed un crescente parco auto stanno aggravando i problemi della qualità dell'aria.
Intanto sono saliti alle stelle nel mese di gennaio le vendite di depuratori d'aria giapponesi e di
maschere anti-smog, dopo che i media locali hanno rotto un tabù decennale riferendo più
apertamente informazioni riguardo il record di inquinamento sulla città. La qualità dell'aria ha
registrato il livello "malsana", secondo il monitoraggio gestito dall'ambasciata americana a
Pechino.
Fonte della notizia: repubblica.it
SBIRRI PIKKIATI
Ubriaco denuncia padre e aggredisce Cc
21 tunisino processato per direttissima e rimesso in liberta'
OSIMO (ANCONA), 18 FEB - Va, in stato di ubriachezza, dai carabinieri di Osimo a denunciare il
proprio padre per lesioni, ma poi da' in escandescenze, prendendo a calci la porta della
caserma, aggredendo i militari di una pattuglia e ferendone uno, e finisce per essere arrestato
per resistenza, violenza, oltraggio e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. Si tratta del tunisino
Raduan Zeguenani, 21 anni, gia' arrestato il 28 gennaio. Oggi ha patteggiato una condanna a 3
mesi ed e' stato rimesso in liberta'.
Fonte della notizia: ansa.it
Ubriaco ignora alt cc e fugge, arrestato
Diciottenne sfreccia via a 160 km/h e rischia investire militari
FIRENZE, 18 FEB - Ubriaco alla guida, ha ignorato un posto di blocco dei carabinieri
costringendo i militari che gli avevano intimato l'alt a farsi da parte per non essere investiti, poi
si è dato alla fuga sfrecciando a circa 160 chilometri orari nei centri abitati dalla zona di
Rignano sull'Arno e fino a Figline Valdarno (Firenze). Protagonista, ieri mattina intorno alle 4,
un giovane di 18 anni, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza.
Sequestrata l'auto, una Fiat Punto.
Fonte della notizia: ansa.it
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