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INTRODUZIONE Le instabilità complesse di gomito sono

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INTRODUZIONE Le instabilità complesse di gomito sono
IL FISSATORE ESTERNO ARTICOLATO NELLA TRIADE
TERRIBILE: PREVENZIONE DELL’INSTABILITà POSTTRAUMATICA
F. TESEI, M. TRONO, G. LUCIDI
INTRODUZIONE
Le instabilità complesse di gomito sono lesioni gravi in cui le
lesioni capsulolegamentose si associano a fratture; i risultati
chirurgici sono spesso insoddisfacenti ed il trattamento lungo e
difficile. L’incidenza è in aumento, per incremento della
traumatologia stradale; nel 70% dei casi sono presenti fratture
articolari. In questa relazione valutiamo i differenti tipi di
instabilità con i relativi modelli lesionali, evidenziando
dettagli anatomici, protocollo diagnostico-strumentale,
indicazioni e tipo di trattamento chirurgico.
TRIADE TERRIBILE
CAPITELLO RADIALE + CORONOIDE + LUSSAZIONE POSTERIORE
•
•
•
•
Generalmente associata alla PLRI
Coronoide fratturata all’apice (Morrey I-II)
Lesione grave del LUCL
Risultato spesso insoddisfacente
Algoritmo di Pugh/McKee 2002
1.
2.
3.
4.
5.
Sintesi coronoide o sutura capsula anteriore
Sintesi del capitello / protesi capitello radiale
Sutura del LUCL / ricostruzione con ancoretta
Eventuale sutura LCM
FEA articolato se non sufficiente stabilità >30° ext
Casistica: 27 casi di frattura–lussazione di gomito, operate dal Gennaio
2006 a Ottobre 2013.
PAZIENTI: 16 M, 11F, età media 45 anni
TECNICA CHIRURGICA:
Abbiamo utilizzato combinazione di differenti tecniche:
- protesizzazione di capitello radiale
- ricostruzione della coronoide con osteosuture, ancorette e/o viti
- ricostruzione legamentosa con ancorette e plastica, sintesi rigida con
placca o con cerchiaggio dell’olecrano
- F.E esterno post-operatorio nei casi di maggior instabilità con ROM
concesso nel range di stabilità (in 12 casi)
FKT:
- L’immobilizzazione post-op in gomitiera gessata in supinazione è stata
di 12-18 giorni in base alla stabilità della sintesi, gravita della lesione e
qualità dell’osso; in alternativa F.E
Uomo 56 anni
RISULTATI
I risultati sono stati buoni in 21 casi, con recupero di una
ottima stabilità con ROM pari o superiore all’arco funzionale
di Morrey.
In 3 casi il recupero è stato soltanto sufficiente con ROM di
pochi gradi inferiore all’arco funzionale di Morrey.
In 1 caso c’è stata limitazione con importante rigidità
In 1 caso è recidivata la lussazione posteriore
In 1 caso è residuata instabilità rotatoria posterolaterale e rigidità subanchilotica postero-laterale
CONCLUSIONI
• Valutazione delle lesioni legamentose
• LUCL > LCM
• Tentare una sintesi coronoide ove possibile
• Ricostruire il LUCL
• Sempre FEA se residua instabilità
• Mirare sempre alla mobilizzazione precoce
• Mai fili transarticolari
• Alta percentuale di insuccessi
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