...

Piano triennale offerta formativa - Istituto Superiore.”G.MAGNAGHI

by user

on
Category: Documents
22

views

Report

Comments

Transcript

Piano triennale offerta formativa - Istituto Superiore.”G.MAGNAGHI
ISTITUTO SUPERIORE “Magnaghi”
PROFESSIONALE PER ENOGASTRONOMIA ED OSPITALITA’ ALBERGHIERA
TECNICO TURISTICO
Viale Romagnosi 7 - Salsomaggiore Terme (PR)
Tel. 0524-577270 Fax 0524-574401
[email protected]
http://www.alberghierosalsomaggiore.it
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
2016-2019
Piano Triennale dell’Offerta Formativa approvato
dal Collegio Docenti con delibera n. 19 del 11/01/2016
e dal Consiglio Istituto con delibera n. 121 del 15/01/2016
1
INDICE PARTE I
SEZIONE 1 “INTRODUZIONE AL PTOF-LA PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO”
L’istituzione scolastica …………………………………………………………………………………………………..
pag.
5
Gli orari di ricevimento …………………………………………………………………………………………………..
pag.
8
La formulazione delle priorità e dei traguardi triennali ………………………………………………..
pag.
9
Le tabelle di sintesi del RAV …………………………………………………………………………………………..
pag. 10
L’enunciazione delle linee di miglioramento nel ciclo triennale …………………………………..
pag. 13
Le tabelle degli obiettivi di processo ……………………………………………………………
pag. 16
SEZIONE 2 “IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA”
SOTTOSEZIONE 1
La premessa ……………………………………………………………………………………………………………………
pag. 26
La struttura
pag. 26
……………………………………………………………………………………………………………………
Il valore identitario …………………………………………………………………………………………………………
pag. 26
La coerenza con il RAV e il PdM ………………………………………………………………………………………
pag. 27
La coerenza con il Programma annuale ………………………………………………………………………….
pag. 27
Gli stakeholders ……………………………………………………………………………………………………………..
pag. 27
L’Iter del PTOF …………………………………………………………………………………………………………………
pag. 27
Pubblicità e trasparenza ………………………………………………………………………………………………….
pag. 28
SOTTOSEZIONE 2
Il territorio nelle sue molteplici espressioni ………………………………………………………………….
pag. 28
2
La rete associativa …………………………………………………………………………………………………
pag. 31
SOTTOSEZIONE 3
La flessibilità didattica e organizzativa ………………………………………………………………………..
pag. 33
SEZIONE 3 “IL CURRICOLO”
SOTTOSEZIONE 1
La centralità dello studente e il curricolo di scuola. Gli elementi identitari ………………..
pag. 35
Primo elemento identitario: personalizzazione dei percorsi formativi
Secondo elemento identitario: strategie pro-occupability e a sostegno del successo formativo post-secondario
Terzo elemento identitario: promozione del benessere psico-fisico
SOTTOSEZIONE 2
Le caratteristiche distintive dei corsi del Magnaghi …………………………………………………….. pag. 46
Indirizzo Professionale di Enogastronomia e opzione Pasticceria
Indirizzo Tecnico del Turismo
Istruzione degli adulti
SOTTOSEZIONE 3
La valutazione e l’autonomia ………………………………………………………………………………………..
pag. 53
Premessa
Voto unico
Ripetenza
Doppia ripetenza
La valutazione del comportamento
La valutazione delle discipline
Il credito scolastico: il punteggio più alto di banda
I crediti formativi
Periodo e documenti di valutazione
Obbligo di frequenza di almeno ¾ del monte ore annuale personalizzato e deroghe
3
SEZIONE 4 “LE RISORSE”
SOTTOSEZIONE 1
L’organico dell’autonomia ……………………………………………………………………………………………
pag. 67
SOTTOSEZIONE 2
Le infrastrutture materiali e le attrezzature ……………………………………………………………….
pag. 70
SEZIONE 5 “LA PROGETTUALITA”
Linee generali dell’impianto progettuale d’Istituto ……………………………………………………..
pag. 71
INDICE PARTE II
La formazione del personale docente e ata ……………………………………………………………..
pag. 75
I bandi a cui l’istituto ha partecipato …………………………………………………………………………..
pag. 77
I progetti d’istituto a.s. 2015-2016 ……………………………………………………………………………
pag. 79
Conclusioni
pag. 131
…………………………………………………………………………………………………………………
4
PARTE I
SEZIONE 1 “INTRODUZIONE AL PTOF-LA PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO”
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
ll nome Giuseppe Magnaghi
L’Istituto è intitolato all’ing. Giuseppe Magnaghi che, giunto da Casale Monferrato nella bella Cittadina termale nel
1880 per beneficiare delle proprietà salutari delle acque salso-bromo-iodiche, intuì che vi era ancora un ampio margine
di sviluppo per il settore curativo e turistico. Decise così di rinunciare alle diverse attività economiche a cui stava
dedicandosi con successo per impegnarsi nella difficile opera di ottenimento di un decreto di concessione mineraria,
documento necessario per avviare un grande terzo stabilimento termale. Il suo progetto venne realizzato dalla moglie
perché Magnaghi morì a soli quarantadue anni, nel 1898.
Il suo nome resterà tra quelli dei benemeriti che hanno contribuito al lustro di Salsomaggiore Terme.
I due percorsi di studio offerti
Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera- diurno (corsi di Cucina, Sala-Vendita,
Accoglienza Turistica e Pasticceria);
Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera- serale (corso di Cucina);
Istituto Tecnico per il Turismo.
La storia
L’Istituto alberghiero nasce nel 1961 con sede nel prestigioso Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme,
divenendo
ben
presto
punto
di
riferimento
per
gli
studenti
interessati
alla
formazione
negli
indirizzi
dell'enogastronomia e dell’ospitalità, nonché per tutti gli operatori del settore.
La Scuola
da allora
ha allargato progressivamente la propria utenza sino ad estendersi alle province vicine,
assumendo così una dimensione interprovinciale ed interregionale che continua a mantenere, nonostante l’apertura
negli anni di Istituzioni analoghe nel suo tradizionale bacino di utenza.
Da alcuni anni il suo piano formativo si è esteso all’ordine tecnico con l’attivazione di un corso completo ad indirizzo
<<Turismo>>, per molti aspetti complementare a quello tradizionalmente offerto.
I due percorsi di studio dell’Istituto, quello professionale alberghiero e quello tecnico turistico, entrambi rivolti, pur
nella specificità di ciascuno,
presentano anche
al settore del turismo e dell’accoglienza, hanno infatti direzioni indipendenti, ma
convergenze di fondo nella misura in cui la scuola forma personale qualificato con competenze
spendibili a diversi livelli nel medesimo settore turistico – alberghiero che è voce importante nell’economia locale e in
quella nazionale.
Il legame sinergico tra i due indirizzi è altresì sottolineato dall’importanza crescente del turismo eno-gastronomico che
ha assunto negli anni un ruolo sempre più importante e che ha nel territorio in cui la scuola è inserita un rilievo
particolare.
Salsomaggiore e la sua Scuola sono infatti collocati in un territorio ricco di storia e arte e si pongono nel punto di
incontro di saperi gastronomici variegati e prestigiosi, nel luogo di un’ideale centralità tra le ri sorse delle Terre
5
Farnesiane e delle Alte Terre che fanno della provincia di Parma una delle mete più prestigiose del turismo dei sapori
a livello nazionale ed internazionale e sede di alcuni dei più affermati eventi legati al settore come il Cibus. Parma è,
d’altra parte, la prima città italiana a fregiarsi del titolo UNESCO di “Città creativa per la gastronomia”.
A questi luoghi di raffinati salumi, dove da oltre ottocento anni troneggia il re dei formaggi, il Parmigiano Reggiano, e
dove la buona tavola e l’amore per la genuinità sono
valori culturali essenziali, l’Unione Europea ha riconosciuto il
primato conferendo l’authority per la qualità alimentare.
Attualmente l’Istituto si avvale di una prima succursale, collocata sulla rotta di transito dei pullman e vicina alla
stazione ferroviaria della Cittadina termale, nella quale sono dislocate le classi del IV e del V anno del professionale
alberghiero. Una seconda succursale è a Parma nella struttura dell’Ente di formazione E.N.A.I.P., in Via Gramsci, dove
sono ubicate alcune classi del primo biennio del professionale alberghiero.
Presso il Palazzo dei Congressi, la sede storica dell’Istituto,
sono collocate tutte le classi del Tecnico Turistico e il
primo triennio del Professionale di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera.
E’ imminente la ristrutturazione di locali dello storico Hotel Tommasini, situato a fianco della stazione ferroviaria e nei
cui prestigiosi ambienti saranno operativi, al termine dei lavori, nuovi laboratori professionalizzanti ed aule. L’Istituto
ha inoltre stipulato, fin dall’anno scolastico 2015-2015, una convenzione triennale con le Terme di Salsomaggiore per
la fruizione di una parte dell’Hotel Porro 4* per lo svolgimento delle esercitazioni pratiche di cucina e di sala per il
biennio terminale. In tale pregevole sede la scuola organizza annualmente vari eventi.
Questa collaborazione è in corso di ampliamento e l’istituto si sta apprestando a concludere gli opportuni accordi per
partecipare alla co-gestione dell’Hotel, non più solo laboratorio, ma luogo in cui testare attività lavorative autentiche
nell’ambito delle iniziative di scuola-impresa verso le quali l’istituto è orientato.
Le sedi importanti che la Città termale destina alla scuola
testimoniano il ruolo del “Magnaghi” nell’ambito della
vocazione territoriale turistico-gastronomica e il legame forte tra l’Istituzione formativa ed il suo territorio, legame che
negli anni è stato rinsaldato dalle tante collaborazioni alla realizzazione di eventi cui la scuola ha partecipato secondo i
propri indirizzi formativi e con crescente capacità propositiva.
Il collegamento costante dei distaccamenti con la Dirigenza, anche in relazione alla rapida soluzione di problemi
quotidiani e alla corretta e uniforme applicazione di ogni delibera, è garantito dalla figura di docenti <<Responsabili di
plesso>>.
La sede. Il Palazzo dei Congressi già Grand Hotel des Thermes
La sede è collocata nella rigogliosa area verde del Palazzo dei Congressi, una delle costruzioni più belle di
Salsomaggiore Terme, un tempo Grand Hotel des Thermes
che
oggi ospita alcune istituzioni tra cui l’Istituto
Magnaghi.
Il progetto iniziale della costruzione del 1898, realizzato dall’architetto milanese Luigi Broggi, riguardava appunto un
lussuoso albergo, il Grand Hotel des Thermes, e venne portato a termine in soli tre anni, nel 1901.
La parte decorativa venne affidata a due noti artisti milanesi sensibili alle innovazioni dell’art nouveau che arricchirono
la struttura attraverso uno stile elegante e raffinato , il Mazzucotelli e il Valentini.
La prima conduzione del complesso fu dei grandi imprenditori alberghieri Cesare Ritz
e il Barone Pfiffer, che già
gestivano strutture di prestigio collocate in tutte le più grandi città europee.
6
I due imprenditori acquisirono la proprietà del complesso nel 1910 e il Grand Hotel divenne meta dell’aristocrazia
internazionale, rappresentata, tra l’altro, dal Duca degli Abruzzi, da Re Costantino di Grecia, dai familiari dello Zar di
Russia, dalla Regina Margherita, alla quale era riservata una suite al primo piano del complesso, oltre che da illustri
rappresentanti del mondo della cultura, dello spettacolo
e dell’alta borghesia desiderosa di mondanità.
Il palazzo si fregia di saloni di grande bellezza, impreziositi dagli interventi artistici
del Giusti e del Chini. Tra gli
ambienti più suggestivi ricordiamo la sala delle Cariatidi, ex sala da pranzo dell’hotel, la Taverna Rossa, il Loggiato e il
Salone Moresco, voluto nel 1925 come location per ospitare feste e spettacoli. La sala, che mantiene il suo aspetto
originario orientaleggiante con gli splendidi affreschi di Galileo Chini, è stata scelta da Bernardo Bertolucci per girare
alcune scene del celebre film L'Ultimo Imperatore.
Dal 1965 la struttura è divenuta proprietà del Comune e il Grand Hotel è stato trasformato nell’attuale Palazzo dei
Congressi destinato ad ospitare importanti eventi .
7
GLI ORARI DI RICEVIMENTO
PRESIDENZA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO, prof.ssa Luciana Rabaiotti,
RICEVE
PREVIO APPUNTAMENTO
PRESSO LA SEDE.
VICEPRESIDENZA
I COLLABORATORI, Prof.sse Nadia Troni, vicario, e Sonia Mansanti, collaboratore,
RICEVONO
PREVIO APPUNTAMENTO
PRESSO LA SEDE.
REFERENTI DELL’ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO E DEI DISTACCAMENTI
LA REFERENTE PER IL CORSO TECNICO DEL TURISMO, prof.ssa Kessler (sede)
E
I REFERENTI DEI DISTACCAMENTI
(prof.sse Agosti e Zoni, per il distaccamento di via Mistrali, classi IV e V; prof.ssa Pala per le classi di Parma e
prof. Persegani per i laboratori presso Hotel Porro)
RICEVONO
PREVIO APPUNTAMENTO
DI NORMA PRESSO IL PROPRIO PLESSO DI RIFERIMENTO.
UFFICIO ALUNNI
IL PERSONALE
RICEVE IN SEDE
LUNEDI’, MERCOLEDI’, VENERDI’:
DALLE 8,00 ALLE 9,00
DALLE 11,00 ALLE 13,00
MARTEDI’ E GIOVEDI’:
DALLE 8,00 ALLE 9,00
DALLE 11,00 ALLE 13,00
DALLE 15,00 ALLE 17,00
(SABATO: la scuola rimane chiusa).
8
LA FORMULAZIONE DELLE PRIORITÀ E DEI TRAGUARDI TRIENNALI
La premessa
La formulazione delle priorità e dei traguardi triennali, graduati dai relativi obiettivi ed azioni, è alla base della stesura
del PTOF del Magnaghi che
vuole raccontare una trama progettuale identitaria, coerente con il raggiungimento dei
traguardi medesimi, di impatto e, soprattutto, fattibile.
Se tra i suoi fondamenti ci sono le riflessioni emerse nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), è altresì importante
l’impegno verso altre attività di spessore, collaterali ma funzionali ai percorsi di miglioramento individuati.
Il PTOF definisce quindi un orientamento e una direzione, traccia il percorso evolutivo della scuola previsto nei prossimi
tre anni e ciò facendo si assume consapevolmente precisi impegni nei confronti degli studenti, delle loro famiglie e del
territorio. Su tale percorso evolutivo la scuola ha deciso di far convergere i propri sforzi, al fine di ottimizzare le risorse
personali, finanziarie e strumentali di cui dispone.
Premessa indispensabile per poter realizzare gli obiettivi come istituto, e quindi in modo uniforme, è operare per
costruire un modello di scuola il più possibile unitaria nelle scelte curricolari e progettuali e nel sistema di verifica e
valutazione, dunque con una programmazione ed un’impostazione metodologico-disciplinare e valutativa resa
omogenea da una condivisione di intenti
e dalla prassi diffusa dell’azione didattica per classi parallele (verifiche
comuni con valutazione oggettiva).
Ciò comporta il rendere i dipartimenti/interdipartimenti disciplinari luogo di scelte culturali, di confronto metodologico,
di proposte di formazione e aggiornamento, di individuazione di strumenti e modalità per la rilevazione di standard di
apprendimenti, di diffusione e documentazione delle buone pratiche, anche in relazione agli alunni disabili, con DSA e
BES, implementando la collaborazione, la cooperazione e la sinergia tra docenti oltre il campo di azione del Consigli di
Classe.
La formulazione
L’istituto, pur tenendo in considerazione tutte le priorità evidenziate nel RAV, per una concreta fattibilità del percorso
ha deciso di focalizzarsi principalmente su due direzioni, entrambe di forte impatto rispetto alle finalità istituzionali. Tali
direzioni hanno carattere di urgenza, sono interconnesse e capaci di delimitare orbite entro le quali gravitano molte
altre attività poste in essere dalla scuola.
Tali direzioni sono:
Il miglioramento dei risultati scolastici, rispetto alle prove standardizzate e al numero dei respinti, degli
alunni in abbandono e di quelli che concludono l’anno con sospensione di giudizio;
Il miglioramento dei risultati a distanza, sia rispetto al successo formativo post-secondario, sia
relativamente a più rapidi e soddisfacenti inserimenti lavorativi o percorsi di autoimprenditorialità.
Il conseguimento di migliori risultati nel percorso curricolare è una leva importante per la costruzione dell’autostima
personale, inoltre un percorso scolastico sereno presenta potenziali vantaggi socio-economici non solo per
9
l’interessato, ma per tutta la comunità in termini di contenimento della spesa per l’istruzione e di crescita del territorio
di riferimento.
Per quanto concerne il miglioramento dei risultati a distanza, esso è per certi aspetti il punto di convergenza dei
risultati dell’operato della scuola, anche per la sua connaturata connessione alla questione dell’inserimento lavorativo,
immediato o rimandato da ulteriori percorsi formativi, con i suoi risvolti sociali, economici e personali di cui la scuola
non può non farsi carico, anche a motivo delle note problematiche di disoccupazione giovanile e delle recenti richieste
normative.
La proiezione dell’azione dell’istituto oltre il termine degli studi secondari riguarda anche diversi interventi a sostegno
degli studenti disabili, affinché conseguano competenze professionali più solide e un grado di autonomia, attenzione e
senso di responsabilità tale da favorirne l’integrazione socio-lavorativa. Per chiarezza espositiva si sintetizzano nelle
seguenti tabelle gli elementi essenziali del RAV.
LE TABELLE DI SINTESI DEL RAV
RAV: RISULTATI SCOLASTICI
PRIORITA’
TRAGUARDI
INDICATORI
Ridurre il numero degli alunni respinti Diminuire del 5% il numero degli
e in dispersione
studenti respinti e/o in abbandono
Ridurre il numero degli alunni con Diminuire del 15% il numero degli Confronto tra i relativi dati storici
(ultimi 3 anni) e i dati degli anni
sospensione di giudizio
studenti con sospensione di giudizio
scolastici riferibili al presente Piano
Triennale
Migliorare l’orientamento in ingresso
Diminuire significativamente il numero Risultati dei Questionari di customer
degli alunni disorientati che chiedono il satisfaction
trasferimento da un indirizzo all’altro
Incrementare i raccordi organici con la Diminuire significativamente il numero
formazione professionale
degli studenti che chiedono l’accesso
alla F.P. da respinti e in abbandono
10
RAV: RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE
PRIORITA’
TRAGUARDI
INDICATORI
Diminuire la varianza interna alle
classi e fra le classi
Diminuire del 10% la varianza interna
alle classi e del 20% quella fra le
classi.
Diminuire la varianza tra i plessi
Uniformare i risultati tra le due sedi
Migliorare il punteggio delle prove in
entrambi i plessi e in tutte le classi
Aumentare mediamente del 10 % il
numero di studenti collocati nei livelli
3,4,5 in Italiano e Matematica. Ridurre
del 15% gli studenti a livello
1, 2
Abbassare il cheating del 10%,
riducendo le risposte casuali, non date
e i comportamenti opportunistici
Motivare gli studenti ad affrontare con
consapevolezza le prove nazionali
Confronto tra i relativi dati storici
(ultimi 3 anni) e i dati degli anni
scolastici riferibili al presente Piano
Triennale
RAV: COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
PRIORITA’
TRAGUARDI
INDICATORI
Potenziare l’educazione al
comportamento corretto
Aumentare
l'introiezione
comportamenti corretti
Rafforzare la conoscenza dei testi
d’Istituto relativi al comportamento
Implementare l’educazione alla
cittadinanza attiva
Implementare le competenze e le
abilità
rispetto alle aree della Racc. europea
2006
e
rispetto alla capacità di elaborare un
progetto di studio e di lavoro
soddisfacente e concreto
di Confronto tra i dati storici (ultimi 3
anni) relativi a numero e a gravità dei
provvedimenti disciplinari comminati e
i dati degli anni scolastici riferibili al
presente Piano Triennale
Educare ad esercitare un ruolo Osservazione della qualità dei processi
propositivo e attivo nel contesto di di partecipazione alla vita della scuola
riferimento
e dell’adesione ai progetti e attività di
pari ambito
Migliorare
le performance concrete
e
Osservazione
del
livello
rilevato
tramite “rubric” della partecipazione a
situazioni autentiche di studio e/o di
lavoro
il livello di responsabilizzazione e di
autonomia
11
RAV: RISULTATI A DISTANZA
PRIORITA’
TRAGUARDI
INDICATORI
Istituire un sistema di monitoraggio Costruire un’offerta formativa volta a Risultati conseguiti al termine
con
informazioni
su
alunni sostenere il percorso post-secondario triennio con rilevazioni intermedie
immatricolati e in alta formazione
prescelto
del
Istituire un sistema di monitoraggio Costruire
un’offerta
formativa
e Risultati conseguiti al termine
con informazioni su alunni assunti o attivare strategie volte a sostenere triennio con rilevazioni intermedie
con esperienze di autoimpreditorialità l’inserimento lavorativo e/o lo sviluppo
di competenze imprenditoriali
del
Incrementare il successo nei test di Consentire
ai
neo-diplomati
di Monitoraggio annuale relativo ai livelli
ammissione agli studi post-secondari
accedere ai percorsi di studio prescelti di ammissione
Migliorare l’occupability
Sostenere un inserimento rapido e Rilevazione annuale dei tempi di
soddisfacente dei neodiplomati nel inserimento e della coerenza tra
mondo del lavoro
occupazione e titolo di studio
Risultati dei questionari di customer
satisfaction
12
L’ENUNCIAZIONE DELLE LINEE DI MIGLIORAMENTO NEL CICLO TRIENNALE
1)
Per quanto riguarda il miglioramento dei risultati scolastici, nell’analisi del RAV si riscontrano come punti
di forza un numero contenuto di ripetenti e di dispersi e soddisfacenti risultati INVALSI nell’ordine professionale,
migliorati nell’ultimo rilevamento sia in relazione alle competenze disciplinari che rispetto alla varianza degli esiti.
Istituto Professionale
45,0
40,0
35,0
Punteggi
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
ITALIANO
41,4
MATEMATICA
34,2
ITALIA
38,4
26,7
EMILIA ROMAGNA
33,9
24,5
NORD EST
40,0
29,6
ESCS
37,9
28,6
MAGNAGHI
La scuola non smette di impegnarsi su questo fronte per riconfermare in futuro i risultati ottenuti e, anzi, cercare di
fare sempre meglio, nella convinzione che si debbano ridurre al massimo i casi di insuccesso, l’insoddisfazione e i rischi
di abbandono del circuito scolastico.
Dove invece si è evidenziata una certa fragilità in merito ai risultati scolastici è nel numero elevato degli alunni
che incorrono nella sospensione di giudizio,
ancorché l’esito finale di queste posizioni sia ancora una volta
positivo, fatto che testimonia una difficoltà generale a raggiungere i saperi essenziali in tutte le discipline previste dal
curricolo e limita il benessere scolastico con i noti rischi che il fatto comporta.
Le materie campione su cui testare la qualità degli interventi correttivi sono, per l’alto valore propedeutico, Italiano e
Matematica alle quali si aggiunge Inglese. In tutte e tre le discipline indicate gli studenti dimostrano in via generale
diffuse difficoltà; inoltre esse sono le materie selezionate da INVALSI e comunque, nel caso di Inglese, di interesse
nell’estensione delle prove nazionali. Nel corso di tecnico del turismo tale intervento è finalizzato anche a migliorare gli
esiti INVALSI, da incrementare soprattutto per quanto concerne Matematica.
Questo punto di debolezza è al centro del PTOF in quanto la scuola cerca di trovare strategie diversificate per ridurre il
numero degli alunni con giudizio sospeso, quali un maggiore ascolto dei BES, il potenziamento della ricerca
metodologico-disciplinare-valutativa orientata alla massima personalizzazione dei percorsi, la riqualificazione
delle
strategie di recupero, l’adozione di una didattica volta alle ICT, l’incremento della didattica laboratoriale, la promozione
di un orientamento di qualità che contrasti la demotivazione e implementi il benessere scolastico. In complementarietà
13
abbiamo la
formazione dei docenti in linea con questa strategie, sino alla concentrazione degli investimenti delle
risorse disponibili e alla ricerca di ulteriori fonti di finanziamento, attraverso la partecipazione a bandi mirati, per
dotarsi di spazi e strumenti utili a migliorare la didattica.
Rispetto a tale problematica le strategie individuate per migliorare il servizio sono:
attivazione di un orientamento in ingresso e in itinere di maggior qualità
ricerca e sperimentazione della varianza metodologica
Potenziamento dei Dipartimenti/Interdipartimenti
modalità didattiche ad alto grado di personalizzazione/individualizzazione dei percorsi formativi (ICT,
gruppi di livello per recupero, sostegno e potenziamento…)
impegno verso la promozione del benessere psico-fisico
2)
Un altro comparto dove è necessario mantenere alta l’attenzione è il miglioramento dei risultati a
distanza, in termini di occupability e di successo formativo post-secondario, visto che essi sono la misura stessa della
capacità della scuola di favorire la crescita personale, culturale e professionale dei propri studenti.
L’istituto sta incentivando le proprie attività al riguardo, ma deve recuperare una certa debolezza in ordine al
monitoraggio dei risultati e alla strutturazione più organica delle strategie a favore di inserimenti lavorativi e studi
post-secondari più soddisfacenti.
Il RAV ha messo, infatti, in evidenza come punti di debolezza, sui quali è necessario lavorare per conseguire risultati
a distanza migliori, un carente monitoraggio rispetto al futuro lavorativo e formativo, un coordinamento non
del tutto soddisfacente delle diverse iniziative di occupability, che rischiano di non consentire l’ottimizzazione
delle risorse, un buon governo del processo e, dunque, una maggiore incisività, e poche iniziative di job
placement.
Per quanto al momento i nostri neo-diplomati entrino con una certa facilità nel circuito occupazionale, nonostante la
crisi delle imprese ristorative e del turismo, l’esperienza di questi ultimi anni ha dimostrato come la spinta impressa
dalla globalizzazione possa determinare veloci cambi di scenario che non devono e non possono cogliere impreparate
le scuole secondarie.
A fianco del rafforzamento del monitoraggio e dell’accompagnamento alla transizione scuola-lavoro o scuolaUniversità/Alta formazione, si è attivato un parallelo processo di internazionalizzazione dei percorsi di tutti gli indirizzi
che consenta ai diplomati di accedere a opportunità formative e lavorative globali. Ciò asseconda altresì la fascinazione
che i giovani, in particolare del settore enogastronomico e turistico, tradizionalmente avvertono per l’estero.
Rispetto a tali problematiche le strategie individuate per migliorare il servizio sono:
attivazione di un orientamento in uscita di maggior qualità
14
attenzione a incrementare le strategie pro-occupability (competenze, internazionalizzazione dei curricoli…) e
un maggior raccordo tra le figure afferenti alle aree che vi confluiscono (Referenti FixO, Alternanza, Docenti
aree di indirizzo, Referenti di plesso con classi terminali –diurno e serale…)
attenzione a sostenere il successo formativo post-secondario
monitoraggio dei risultati a distanza al fine di verificare l’efficacia dell’offerta formativa
attivazione di ulteriori azioni/strategie di job placement e organici raccordi con agenzie territoriali volte allo
stesso obiettivo.
Seguono le tabelle in cui vengono elencate le azioni utili a raggiungere, attraverso il soddisfacimento degli obiettivi di
processo sinteticamente richiamati, i traguardi triennali di miglioramento che l’Istituto si è posto. L’orizzonte triennale
degli interventi ha fatto sì che, per il principio della gradualità, solo parte di tali azioni rientrassero nel Piano di
Miglioramento annuale.
Si tratta di azioni che la scuola ritiene sia di impatto che fattibili, in quanto spesso non create ex novo per questa
occasione, ma già presenti nel vissuto dell’Istituto e, semmai, da riconfermare, fare oggetto di opportune riflessioni e
da rafforzare.
15
LE TABELLE DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO (PRINCIPALI AZIONI E ATTORI)
AREA DI
PROCESSO
DESCRIZIONE
DELL’OBIETTIVO
PRINCIPALI AZIONI
ATTORI INTERNI
Sviluppare l’ambito progettuale e le attività relativi
all’area;
Rilevare concretamente e precocemente le
aspettative, i bisogni, gli stili di apprendimento, le
esigenze e le attese degli studenti e delle famiglie;
Considerare le proposte e i pareri formulati dagli enti
locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali,
sociali ed economiche operanti nel territorio;
Incrementare l’ascolto delle famiglie, la
comunicazione, le occasioni di incontro e di
confronto anche a distanza;
Valorizzare il sodalizio educativo tra scuola e
famiglia;
Costruire un
curricolo orientato
alla considerazione
Curricolo,
progetta
zione
e
valutazione
delle aspettative,
delle esigenze, dei
bisogni formativi ed
educativi specifici.
Incrementare e uniformare l’attività di ricerca e
programmazione didattica dei
Dipartimenti/Interdipartimenti;
Valorizzare l’apporto del CTS nella formulazione del
curricolo legato all’autonomia della scuola;
Promuovere e sperimentare l’innovazione e la
ricerca metodologico-disciplinare e valutativa;
Promuovere la varietà metodologica con particolare
attenzione alla diffusione delle ICT , della didattica
laboratoriale e personalizzata;
Valorizzare la figura dell’animatore digitale previsto
dal Piano Nazionale Scuola Digitale;
Valorizzare l’organico di potenziamento al fine della
personalizzazione dei percorsi formativi;
Applicare strategie di recupero e di potenziamento
nell’ordinaria e quotidiana attività d’aula;
Dirigente scolastico
Consigli di classe (docenti
curricolari e di sostegno)
Organico del potenziamento
Collegio e
Dipartimenti/Interdipartimen
ti
Commissioni operative
Funzioni strumentali e
Referenti d’area
Collaboratori del Dirigente
Nucleo di valutazione
Personale ATA
Potenziare la preparazione degli studenti in vista del
superamento dell’esame di stato e di qualifica;
Orientare l’offerta formativa verso occupability,
sviluppo di competenze autoimprenditoriali,
successo formativo post-secondario anche in chiave
internazionale;
Affinare le tecniche di orientamento e la relativa
comunicazione (informazione, questionari,
16
differenziazione indirizzo tecnico e professionale …);
Valorizzare le strategie educative incentrate sul
benessere psico-fisico e scolastico;
Attivare una formazione del personale coerente con
gli obiettivi di processo;
Promuovere procedure standardizzate di
monitoraggio dell’efficacia dell’azione formativa
(somministrazione prove di ingresso, in itinere e
finali nella stessa classe almeno in Matematica,
Italiano e Inglese;
Promuovere procedure standardizzate di
monitoraggio dell’efficacia dell’azione formativa
(somministrazione prove di ingresso, in itinere e
finali per classi parallele almeno in Matematica,
Italiano e Inglese*.
* La prova finale per Italiano e Matematica nella classe II può corrispondere ai test INVALSI.
17
AREA DI
DESCRIZIONE
PROCESSO
DELL’OBIETTIVO
AZIONI
ATTORI INTERNI
Orientare la flessibilità didattica
e organizzativa in funzione delle
esigenze
emerse
e
oggettivamente rilevate;
Attivare contatti a livello
territoriale e regionale per la
realizzazione di un plesso unico,
funzionale anche
all’orientamento verso scuolaimpresa;
Ambiente
di
apprendimento
Creare una
struttura
organizzativa e
ambienti di
apprendimento
capaci di
sostenere qualità
e specificità del
curricolo di scuola.
Relazionarsi
con
Enti
e
Istituzioni per ottenere risorse
finalizzate
a
creare
spazi
attrezzati per lo svolgimento di
una didattica innovativa (ICT) e
laboratoriale;
Dirigente scolastico
Collaboratori del Dirigente
DSGA
Consiglio d’Istituto
Partecipare a bandi per ottenere
risorse finalizzate a creare spazi
attrezzati per lo svolgimento di
una didattica innovativa (ICT) e
laboratoriale;
Consigli
di
classe
(docenti
curricolari e di sostegno)
Organico del potenziamento
Collegio e
Dipartimenti/Interdipartimenti
Valorizzare e ottimizzare la
fruizione di tutti gli spazi interni
disponibili in un’ottica di ricerca
del benessere;
Referenti d’area
Nucleo di valutazione
Personale ATA
Valorizzare
gli
spazi
extrascolastici
come
risorse
aggiuntive offerte dal territorio;
Verificare
l’impronta
dell’ambiente
didattico
innovativo
sulla
qualità
dell’offerta formativa.
18
AREA DI
DESCRIZIONE
PROCESSO
DELL’OBIETTIVO
AZIONI
ATTORI INTERNI
Sviluppare le attività e l’ambito
progettuale volti all’inclusione e alla
differenziazione, anche a supporto del
progetto di vita degli alunni disabili;
Definire a livello dipartimentale i
criteri di inclusività di scuola, fermo
restando quanto previsto dalla
normativa vigente;
Rilevare concretamente e
precocemente le aspettative, i
bisogni, gli stili di apprendimento, le
esigenze e le attese degli studenti e
delle famiglie;
Migliorare
le
strategie relative alla
didattica inclusiva
Inclusione
e
differenziazione
Implementare la rete
di relazioni con Enti,
Associazioni,
figure
professionali
con
finalità
coerenti
all’area di processo.
Incrementare l’ascolto delle famiglie,
la comunicazione, le occasioni di
incontro e di confronto anche a
distanza;
Cercare il supporto delle famiglie, degli
Enti locali, delle Associazioni e dei
Servizi Socio-Sanitari ed Educativi;
Raffinare i protocolli operativi per le
pratiche di inclusione e di rilevamento
dei diversi bisogni formativi (non
italofoni, d.a., d.s.a….);
Incrementare e uniformare l’attività di
ricerca e programmazione didattica dei
Dipartimenti/Interdipartimenti;
Promuovere e sperimentare
l’innovazione e la ricerca
metodologico-disciplinare e valutativa,
finalizzata all’inclusività;
Dirigente scolastico
Collaboratori del Dirigente
Consigli
di
classe
(docenti
curricolari e di sostegno)
Organico del potenziamento
Collegio e
Dipartimenti/Interdipartimenti
Referenti e Funzioni strumentali
DSA DA BES e Referenti alunni
stranieri
Commissioni operative
Nucleo di valutazione
Personale ATA
Promuovere la varietà metodologica
con particolare attenzione alla
diffusione delle ICT, della didattica
laboratoriale e
personalizzata/individualizzata;
Promuovere un approccio didattico
coerente con gli stili motivazionali e
cognitivi rilevati;
Elaborare piani educativi ad elevato
livello
di
personalizzazione
e
individualizzazione;
19
Valorizzare l’organico di
potenziamento e di sostegno al fine
della personalizzazione e
individualizzazione dei percorsi
formativi;
Diffondere tra gli studenti la cultura
dell’inclusione, del reciproco rispetto e
l’educazione all’esercizio attivo della
cittadinanza;
Sostenere il benessere scolastico di
tutti e di ciascuno;
Programmare esperienze didattiche di
intercultura con l’ausilio dei
mediatori/facilitatori;
Attivare una formazione del personale
coerente con gli obiettivi di processo.
20
AREA DI
DESCRIZIONE
PROCESSO
DELL’OBIETTIVO
AZIONI
ATTORI INTERNI
Sviluppare l’ambito
progettuale finalizzato a
migliorare la qualità degli
orientamenti, la
strutturazione di un
consapevole progetto di vita,
il supporto alle scelte
effettuate in ambito formativo
e/o lavorativo (ASL, IeFP,
PEI…);
Dirigente scolastico
DSGA
Incrementare ulteriormente la
presenza della scuola, a livello
organizzativo e/o
partecipativo, negli eventi
esterni;
Incrementare
la
qualità
dell’
orientamento
in
ingresso, in itinere e
in uscita
Continuità e
orientamento
Favorire l’inserimento
proficuo degli studenti
neodiplomati anche a
livello internazionale
sia in ambito
lavorativo (o in
esperienza di
autoimprenditorialità),
che relativamente alla
prosecuzione degli
studi post-secondari.
Potenziare gli aspetti del
curricolo relativi a scuola
impresa e alla didattica per
competenze;
Promuovere
l’internazionalizzazione
formazione;
della
Collaboratori del Dirigente
Collegio/Dipartimenti/Interdipartimenti
Nucleo di valutazione
Personale ATA
Orientamento in ingresso
/ in
itinere
Funzione strumentale e Commissioni
operative;
Supportare la preparazione
per il superamento dei test di
ingresso quando richiesti nelle
Facoltà e negli Istituti di Alta
Formazione
in linea con i
nostri
indirizzi
(scienze
gastronomiche,
turismo,
economia e comunicazione,
enologia, alta cucina…);
Promuovere
incontri
con
figure esterne rappresentanti
delle imprese, delle categorie
economiche,
delle
Associazioni, dell’Università e
dell’Alta formazione;
Valorizzare l’apporto del CTS
nella formulazione del
curricolo legato all’autonomia
della scuola;
Docenti dei Consigli di classe e del
potenziamento;
Referenti di plesso con classi prime e
seconde per raccordo con scuole di
provenienza e
colloqui con le
famiglie;
Commissione formazione classi per
raccordi con scuole di provenienza e
colloqui con le famiglie;
Referenti e Funzioni strumentali DSA,
DA, BES e Referenti alunni stranieri;
Docenti delle discipline delle aree di
indirizzo.
Migliorare
i
raccordi
tra
stakeholders interni e mondo
del lavoro, Enti di formazione,
Uffici di
consulenza per il
lavoro;
Migliorare la comunicazione in
21
merito alla differenziazione
tra
l’indirizzo tecnico e quello
professionale del turismo, alla
scelta del corso di qualifica e
alla prosecuzione nell’ultimo
biennio;
Implementare la verticalità
delle attività di orientamento
sia rispetto al passaggio dalla
secondaria di primo grado a
quella di secondo grado, sia
da quest’ultima all’istruzione
post-secondaria;
Implementare
l’efficacia
dell’orientamento interno;
Monitorare
i
risultati
dell’orientamento in ingresso,
interno e in uscita per
migliorare il proprio operato;
Attivare
servizi
di
job
placement
e di supporto
all’inserimento lavorativo per i
neo-diplomati
e
i
neoqualificati che decidono di
uscire dall’istruzione;
Orientamento in uscita
Referenti FIXO;
Referenti plessi con classi quarte e
quinte (diurno e serale) per contatti
con Università e Alta Formazione;
Referente dell’ASL;
Docenti delle discipline delle aree di
indirizzo.
Internazionalizzazione
studentesca
mobilità
Referenti di plesso con classi quarte e
quinte;
Referente
della
commissione
programmi europei e bandi;
Referenti progettuali di pari ambito;
Referente dell’ASL.
Attivare una formazione del
personale
docente
e
amministrativo coerente con
gli obiettivi di processo.
22
AREA DI
DESCRIZIONE
PROCESSO
DELL’OBIETTIVO
Incardinare la scuola
nel sistema socioeconomico del
territorio di
appartenenza (scuola
impresa
Incrementare il valore
del diploma attraverso
l’internazionalizzazione
del curricolo e la
proposta di
esperienze e
certificazioni
aggiuntive.
Orientamento
strategico
e
organizzazione
della scuola
AZIONI
ATTORI INTERNI
Attivare progetti e attività
didattiche coerenti con gli
obiettivi di processo;
Mettere in sinergia scuola e
impresa
(alternanza,
partecipazione ad eventi…);
Divenire scuola-impresa capace di
far
sperimentare
ambienti
lavorativi autentici;
Dirigente scolastico
DSGA
Collaboratori del dirigente
Conferire un valore aggiunto
certificabile
alla
formazione
prevista nel PECUP degli studenti;
Consiglio di Istituto
Dipartimenti/Interdipartimenti
Funzioni strumentali e Referenti
Partecipare allo sviluppo socioeconomico
territoriale anche
attraverso l’elargizione di servizi
formativi e culturali;
Nucleo di valutazione
Definire
stabili
relazioni
con
l’Istituto agrario del territorio,
complementare
nella
valorizzazione della filiera agroalimentare;
Internazionalizzare
percorsi formativi;
i
propri
Implementare le azioni volte alla
promozione del benessere e alla
tutela della salute.
23
AREA DI
DESCRIZIONE
PROCESSO
DELL’OBIETTIVO
AZIONI
ATTORI INTERNI
Stilare un piano di formazione
triennale che tenga conto degli
orientamenti
ministeriali,
delle
esigenze/preferenze del personale,
delle richieste normative e sia
coerente con i bisogni e le direzioni
assunte dalla scuola;
Sviluppo
e
valorizzazione
delle Risorse
umane
Valorizzare
le
risorse
umane
attraverso
la
motivazione,
la
condivisione,
l’implementazione
e
la
diffusione
delle competenze
per
la
piena
realizzazione
del
PTOF.
Stilare il piano di formazione tenendo
conto
delle
priorità
legate
sia
all’ordine tecnico
che a quello
professionale;
Individuare le migliori modalità per
analizzare i bisogni del personale, ad
esempio mediante attività di form
online, “box” di richieste formative,
questionari o sportelli, assemblee…;
Dirigente scolastico
DSGA
Consiglio di Istituto
Collegio dei docenti
Nucleo di valutazione
Far convergere la formazione di tutto
il personale all’interno di un sistema
unitario e condiviso;
Coordinare le attività
ispirandosi
all’empowerment e alla logica della
motivazione e della condivisione.
24
AREA DI
DESCRIZIONE
AZIONI
PROCESSO
DELL’OBIETTIVO
Accrescere
ulteriormente
il
ruolo della scuola
all’interno
del
territorio
di
riferimento
Favorire
il
processo osmotico
di
reciproco
vantaggio
tra
scuola e territorio
Connotare
maggiormente
l’istituto
come
nodo
importante
della
rete
territoriale
Consolidare
sodalizio
educativo con
famiglie.
Integrazione
con
il
territorio e
rapporti con
le famiglie
il
le
ATTORI INTERNI
Attivare progetti e attività didattiche
coerenti con gli obiettivi di processo;
Implementare le relazioni con Enti,
Imprese ed Associazioni del territorio
(stakeholders esterni);
Ottimizzare le opportunità
offerte
dalla
relazione
con
il
Comitato
Tecnico-Scientifico;
Incrementare
ulteriormente
la
presenza della scuola, a livello
organizzativo e/o partecipativo, negli
eventi esterni;
Creare maggiori occasioni di confronto
partecipato con le famiglie sulle
tematiche del successo formativo,
delle educazioni, dell’orientamento,
della
costruzione
del
curricolo
(questionari…);
Dirigente scolastico
Collaboratori del dirigente
Consiglio di Istituto
Collegio dei docenti
Funzioni strumentali e Referenti
Coinvolgere maggiormente le famiglie
nelle iniziative didattico-culturali poste
in essere dalla scuola;
Sostenere una maggior fruizione da
parte delle famiglie del
registro
elettronico e dei vari strumenti digitali
(e-book), con incontri mirati ad
esempio all’atto della formalizzazione
delle iscrizioni e ad inizio anno
scolastico;
Referenti per i percorsi di ASL e per i
percorsi IeFP
Nucleo di valutazione
Personale ATA
Prevedere momenti di condivisione con
le famiglie del Patto educativo di
corresponsabilità, del Regolamento di
Istituto
e
del
relativo
Codice
disciplinare;
Rafforzare la sensibilità sui temi della
rappresentanza, nonché sul ruolo dei
rappresentanti
dei
genitori
negli
Organi Collegiali;
Attivare una formazione del personale
coerente con gli obiettivi di processo.
25
SEZIONE 2 “IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA”
SOTTOSEZIONE 1
LA PREMESSA
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa (P.T.O.F.), relativo all’Istituto Superiore di Stato “Magnaghi”
di Salsomaggiore Terme, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma
del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.
E’ il documento programmatico di valore identitario con cui si declinano i percorsi formativi funzionali alla
realizzazione del diritto di apprendere e alla crescita educativa degli alunni, pertanto esso è orientato ad esprimere le
peculiarità del Magnaghi, riferendosi per lo più solo implicitamente o parzialmente ad altre fonti documentali tra cui il
RAV, comunque a disposizione di tutti gli interessati su Scuola in Chiaro.
L’elaborazione e l’approvazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa si collocano nell'ambito del pieno
esercizio dell’autonomia scolastica secondo quanto previsto dalla legge 107 del 13 luglio 2015 che concepisce il
documento secondo un'ottica di concreta pianificazione triennale coerente con i valori nei quali l’Istituto si riconosce e
concretamente in linea con le priorità e i relativi traguardi, con gli obiettivi di processo e le azioni di miglioramento,
sortiti dal ciclo tra Rapporto di Autovalutazione della Scuola, da ora in poi definito RAV, e dal relativo Piano di
Miglioramento, da ora in poi definito PdM, che è parte integrante di questo documento.
LA STRUTTURA
Il PTOF del Magnaghi è articolato in 2 sezioni distinte:
una 1^ parte che corrisponde alla personalità della scuola, ma anche alla pianificazione con orizzonte
triennale delle attività;
una 2^ parte soggetta ad aggiornamenti, da apportarsi entro il mese di ottobre o anche in tempi intermedi
quando si rendessero necessari.
Contiene
o
l’elenco dei bandi a cui la scuola partecipa e nelle cui finalità si riconosce
o
il piano annuale di formazione del personale
o
le schede dei progetti riferibili all’anno scolastico in corso
IL VALORE IDENTITARIO
Il PTOF è concepito come carta di identità culturale, educativa e progettuale del Magnaghi, attraverso la quale si
possano mettere in evidenza le peculiarità della sua offerta formativa, ovvero la piena realizzazione della sua
autonomia nel rispetto di quanto la vigente normativa prevede. In altri termini esso costituisce lo strumento
progettuale triennale per gli anni scolastici 2016-2018 attraverso cui l’Istituto definisce il proprio profilo peculiare,
nonché le proprie specifiche intenzionalità educative, formative e gestionali.
26
LA COERENZA CON IL RAV (PRIORITÀ, TRAGUARDI, OBIETTIVI DI PROCESSO)
L'avvio del Sistema Nazionale di Valutazione ha previsto l’ elaborazione del RAV con cui sono state individuate le
priorità, concretizzandole poi in traguardi ad orizzonte triennale, da raggiungere grazie alla graduale realizzazione di
azioni di miglioramento. Pertanto, l'elaborazione del PTOF è orientata alla puntuale ricerca della coerenza tra il PTOF
stesso, il Rapporto di autovalutazione e il Piano di miglioramento.
LA COERENZA CON IL PROGRAMMA ANNUALE
Le enunciazioni programmatiche del PTOF per essere realizzate devono essere connesse al Programma Annuale
d’Istituto che costituisce un budget e pertanto mette coerentemente in corrispondenza le attività didattiche previste
con la relativa programmazione finanziaria, garantendone in concreto la fattibilità .
GLI STAKEHOLDERS
Gli studenti e le famiglie. Il PTOF esce da un attento ascolto delle esigenze espresse e non espresse degli studenti e
dalle loro famiglie, alleate fondamentali nel processo educativo. Tali esigenze sono concretizzabili nelle richieste tra
loro interconnesse di :
-sostegno al conseguimento del successo formativo di tutti e di ciascuno, in termine di innalzamento del livello di
istruzione e delle competenze degli studenti, miglioramento generale dei risultati, riduzione di ripetenze e sospensioni
di giudizio, contenimento della dispersione, promozione del benessere;
-sostegno al conseguimento di buoni risultati a distanza sia per quanto concerne sia il successo formativo postsecondario, che un soddisfacente inserimento lavorativo.
Il territorio. Il PTOF si struttura, altresì, intorno ad una fitta e consolidata rete di relazioni con il territorio
rappresentato dagli Enti locali, in particolare il Comune di Salsomaggiore, e dalle varie entità istituzionali, sociosanitarie, educative, di collocamento lavorativo, culturali ed economiche in cui il territorio medesimo si declina e alle
cui risorse la scuola attinge per costruire un’offerta formativa più significativa. Il RAV ha, d’altra parte, già individuato
le connessioni dell’Istituto al contesto come punto di forza, ma la scuola è orientata comunque ad una loro costante
implementazione.
ITER DEL PTOF
Il PTOF è formulato dal Collegio dei Docenti sulla base degli “Indirizzi per le Attività didattico-educativo e formative
della Scuola e delle Scelte di gestione e di amministrazione”, definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di
indirizzo. L’obiettivo del documento è, infatti, quello di fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, i
contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, che
devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa
Il piano è stato oggetto di considerazione finale nella seduta del Collegio dei Docenti dell’11 gennaio ed è stato
approvato dal Consiglio d’istituto nella seduta del 15 gennaio u.s. di cui al verbale n° 26, delibera 121.
27
Dopo l’approvazione è previsto l’invio all’USR competente per le verifiche di legge, ed in particolare per accertarne la
compatibilità con i limiti di organico assegnato.
PUBBLICITÀ E TRASPARENZA DEL PTOF
Secondo le previsioni di legge, il documento e i relativi aggiornamenti saranno pubblicati sia sul sito web istituzionale
del Magnaghi che sul “Portale Unico dei dati della scuola” per consentire in primo luogo agli stakeholders interni ed
esterni la valutazione comparativa delle offerte formative.
SOTTOSEZIONE 2
IL TERRITORIO NELLE SUE MOLTEPLICI ESPRESSIONI
Una rete relazionale consolidata permette alla scuola di trarre beneficio dalle risorse personali, strutturali, economiche
che il territorio esprime e, nel contempo, di manifestare in pieno il proprio ruolo di agente culturale, ponendosi come
uno dei nodi importanti della rete di riferimento. Il CTS del Magnaghi rappresenta una sintesi della rete relazionale
scolastica.
La concreta presenza del territorio nella costruzione di questo PTOF è, dunque, il frutto di un sistema di relazioni
consolidato che supporta opportunità di scambio di figure e competenze, di crescita, di aumento dell’occupability, di
sviluppo della cittadinanza attiva e anche di meglio conoscere aspettative e bisogni oggettivi della comunità.
In tale contesto, ad esempio, la relazione autentica, strutturale e ramificata con la realtà circostante permette una
concreta verifica delle competenze peculiari che il mercato del lavoro di riferimento si attende alla fine del percorso
scolastico, di istituire con esso organici raccordi che facilitino inserimenti lavorativi più soddisfacenti per i neodiplomati
e fungano da altrettanto concreto antidoto all’autoreferenzialità nella misurazione della qualità dell’offerta formativa
dell’istituto.
Si pensi al proposito all’organizzazione dei percorsi di Alternanza scuola-lavoro che definiscono un sistema relazionale
tra scuola e imprese, anche intese nel senso più ampio di associazioni di categoria come l’Unione Parmense degli
Industriali, orientato all’interscambio di valori e competenze, al reciproco arricchimento culturale e alla realizzazione di
un utile sodalizio educativo e formativo, ma anche al Magnaghi come scuola-impresa esso stesso, con riferimento alla
co-gestione dell’Hotel Porro e alla prossima acquisizione degli spazi dell’Hotel Tommasini con le possibilità di
interrelazione che questi consentono con l’esterno.
Si ricorda anche a titolo di esempio la partecipazione a varie iniziative proposte da “ Chef to Chef”,
l’associazione
creata da importanti figure del territorio legate alla ristorazione, all’enogastronomia e al mondo gourmet, nonché i
contatti con il Comitato tecnico-scientifico del “Gola Gola Festival”, la kermesse parmense rivolta a tutti quelli che si
interessano al cibo secondo diversificate angolazioni. Collaborazioni di questo tipo saranno sicuramente accresciute in
futuro grazie agli eventi trainati dall’appeal di Parma riconosciuta “Città creativa per la gastronomia” dall’UNESCO.
Nelle relazioni territoriali rivestono un ruolo di particolare significato i rapporti dell’Istituto con le scuole secondarie di
primo e secondo grado del circondario. In quest’ultima casistica una menzione particolare spetta all’Istituto agrario
28
per il reciproco riconoscimento della complementarietà degli indirizzi formativi convergenti nel filone enogastronomico.
Il raccordo con le scuole medie è volto alla condivisione di progetti ad ampio potenziale orientativo e a percorsi di
integrazione; altrettanto solidi sono i collegamenti con vari atenei, in primo luogo con l’Università degli Studi di
Parma, e con l’Alta formazione, in particolare ALMA.
Il PTOF nel riflettere le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale costituisce, insieme al
RAV e al PdM , la base per la rendicontazione sociale prevista in un prossimo futuro.
Specifiche di alcune significative Iniziative irrelate al territorio
“Chef to Chef”. L’Istituto conferma il proprio impegno in relazione al protocollo di intesa siglato fin dal luglio 2014 tra
Regione E. R., Ufficio Scolastico Regionale e “Chef to Chef-Emilia Romagna.
L’accordo consente alla scuola di accedere a diverse proposte progettuali promosse dalla prestigiosa Associazione e
orientate alla valorizzazione dei talenti giovanili e alla diffusione della cultura gastronomica.
La collaborazione consente alla scuola di offrire stage d’eccellenza nell’ambito del percorso di Alternanza Scuola-Lavoro
e di qualificare e innovare l’offerta formativa, grazie alla presenza di prestigiose aziende della ristorazione locale. La
relazione con realtà lavorative autentiche apre possibili opportunità occupazionali.
Nell’ambito di quest’area progettuale si attuano modalità di apprendimento flessibile che collegano sistematicamente
la formazione in aula con l’esperienza pratica, arricchiscono le competenze acquisite
scolastici e sviluppano organici raccordi con il mondo del lavoro.
dagli studenti nei percorsi
Si accede, altresì, alla preziosa eredità di saperi
diffusi sul territorio che costituisce una solida base per la garanzia di un miglior presente e la costruzione di un futuro
di opportunità.
La collaborazione si fonda sulla convinzione che le competenze acquisite in percorsi di integrazione tra momenti in aula
e momenti in impresa siano la leva per innalzare le competenze di tutti, dagli studenti agli operatori, e per valorizzare
le eccellenze che contraddistinguono la nostra Regione.
La filiera agroalimentare.
La scuola intende incrementare la già consolidata collaborazione a livello di
progettazione in rete con l’istituto agrario del territorio, con cui ha contiguità, oltreché fisica, anche sociale, economica
e culturale.
Anzi tra gli indirizzi che fanno parte dell’offerta formativa di entrambe le scuole è riconoscibile una decisa
complementarietà, richiamata anche dal riferimento comune ai concetti di “filiera agro-alimentare” e di “ Food Valley
italiana”, appellativo con cui viene identificato il comprensorio.
Tale complementarietà tra i settori di studio sostiene efficaci sinergie e un arricchimento reciproco in un territorio in
cui
una tradizione agricola di qualità, l’eccellenza eno-gastronomica e l’elaborazione culinaria sono da sempre
vicendevolmente stimolanti e interconnesse, nonché focalizzate sull’obiettivo condiviso di continuare a garantire
prodotti di grande prestigio nazionale ed internazionale.
29
La riconosciuta reciproca funzionalità è frutto della doverosa attenzione che le realtà formative di oggi prestano alle
nuove istanze socio-economiche che interessano i giovani, in particolare per quanto concerne le possibili soluzioni per
far fronte alla crisi occupazionale individuabili nelle molteplici e interscambiabili opportunità dei rispettivi piani di
studio.
Non meno idoneo ad utili correlazioni con Istituti sia agrari che di enogastronomia è l’indirizzo di Tecnico del turismo
del Magnaghi, anche per l’importanza che il turismo rurale e le tradizioni enogastronomiche
promozione dei luoghi orientata alla valorizzazione della loro
“storia materiale”, con i relativi
rivestono oggi in una
rilievi etnografici e
culturali di cui le elaborazioni enologiche e gastronomiche fanno parte.
Salsomaggiore, città della salute.
Il Magnaghi è per tradizione interessato ad orientare la propria offerta formativa
verso la vocazione turistica della Città termale in quel sodalizio con il proprio territorio sempre perseguito e che è,
d’altra parte, all’origine stessa dell’Istituto, nato nel 1961 proprio per forgiare operatori qualificati a confrontarsi con le
richieste di un centro turistico di prim’ordine orientato al termalismo della salute e del benessere. A conferma del
ruolo primario che l’Istituto riveste nella rete territoriale è l’apertura più recente del corso quinquennale di Tecnico del
Turismo che, unitamente agli indirizzi professionali storici, permette un approccio a tutto tondo con l’importante
segmento economico costituito dal turismo.
In particolare si intende incrementare in un prossimo futuro il proprio impegno rispetto al filone della sostenibilità e
del salutismo in sintonia con il tessuto socio-economico di Salsomaggiore.
Si ritiene infatti che sia non solo doveroso contribuire ad educare i giovani secondo tali principi, ma anche che le
relative competenze possano favorire l’inserimento lavorativo e il successo professionale.
Su questa linea si intende riprendere con maggior vigore l’area progettuale legata alla nutriceutica in collaborazione
con imprese locali e con l’Università degli Studi di Parma.
Filone Scuola impresa. Servizi per soggetti del territorio.
L’insieme vario e spesso profondo di conoscenze e
sensibilità di cui la Scuola dispone, espresso anche dalle molteplici competenze dei suoi operatori, riferibili ad esempio
all’area linguistica, storica, matematico- scientifica e, ovviamente, a quella tecnico-professionale, non può che essere
potenziato e valorizzato dall’integrazione in un sistema di relazioni complesse che costituisca un significativo input
motivazionale e un’occasione concreta di sperimentazioni multidisciplinari in ambienti extrascolastici.
La scuola ha attivato un gruppo aperto di docenti che, sulla base delle rispettive competenze e relative sinergie, mette
in atto azioni didattiche finalizzate a fornire servizi all’esterno (banchettistica, certificazioni, consulenze …). Queste
azioni consentono un’ottima varianza metodologica, hanno un elevato grado di coinvolgimento, incrementano le
relazioni con il territorio e
potenziano le competenze professionali trasversali e specifiche degli alunni e degli
operatori.
Per questa ragione si intende continuare nell’impegno di accrescere i propri interventi per la valorizzazione del
patrimonio culturale, storico-artistico ed enogastronomico dell’area con la collaborazione dell’Istituto a vari eventi tra
cui, ad esempio, le kermesse organizzate da “Mangiacinema” e dal già menzionato “Gola Gola”, nonché alle iniziative
dell’associazione “ Castelli del Ducato” volta alla promozione delle dimore storiche del parmense e del piacentino.
In questi ultimi mesi l’Istituto ha collaborato con il Liceo classico di Fidenza per la nuova edizione de “La Cena
Romana” in cui sono stati proposti piatti dell’antica Roma a circa 250 invitati; in occasione dell’Ottobre fidentino e
della commemorazione degli 800 anni dal passaggio di San Francesco, il Comune di Fidenza ha commissionato uno
30
studio storico sulla banchettistica medievale da usare come testo base per la predisposizione del materiale divulgativo
creato per l’evento.
Filone scuola-impresa. Partecipazione alla gestione dell’ Hotel Porro 4*”.
una parte dell’elegante
struttura dell’Hotel
Porro di Salsomaggiore
La scuola può disporre da alcuni anni di
per lo svolgimento delle esercitazioni pratiche
rivolte alle classi IV e V del settore enogastronomico e per l’effettuazione occasionale di eventi.
In quest’anno scolastico l’Istituto è impegnato a siglare un accordo con la Società di gestione alberghiera operativa
sulla struttura per entrare a far parte pienamente dell’attività di impresa, al fine di consentire agli alunni di misurarsi
costantemente con una situazione lavorativa autentica e di incrementare le proprie competenze professionali.
Questo approccio metodologico
ha altresì un alto livello motivazionale, in quanto più in linea con gli interessi e il
gradimento degli studenti, oltre a permette ai giovani di avvalersi del valore orientativo ed educativo del lavoro in
termini di rigore, responsabilizzazione, crescita di professionalità e capacità di orientamento.
L’esperienza costituisce un naturale facilitatore in vista di un inserimento lavorativo più rapido e soddisfacente in un
mercato che ricerca una formazione altamente qualificata e specializzata con le conseguenti proficue ricadute sul
territorio.
La partecipazione alla gestione di un ristorante e di un albergo, fondamentale in tal senso anche la presenza del corso
serale che consente di protrarre gli interventi su tutto l’arco della giornata,
mette il Magnaghi anche nelle condizioni
di fornire un servizio qualificato al territorio.
La Rete associativa
La scuola promuove o aderisce ad accordi di rete per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali previste ne l
Piano Triennale dell’Offerta formativa. Tali reti rispondono a diversi ambiti, ma sono unite
da comuni interessi,
proficue sinergie o dalla stessa attitudine collaborativa con i soggetti territoriali, incluse le associazioni del volontariato
e del privato sociale.
Alcuni di questi accordi appartengono alla fitta e consolidata rete territoriale dell’Istituto, altri possono avere un
andamento più temporaneo, essendo finalizzati alla realizzazione di determinati progetti o alla partecipazione a bandi.
In ogni caso l’Istituto è consapevolmente nodo di una rete più vasta e si percepisce non come monade, ma come
elemento di un contesto.
Coerentemente con le previsioni dell’art. 7 del D.P.R. 275/99 (Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche), oggi implementate dalla Legge 107/2015, l’Istituto ha provveduto negli anni a stipulare vari accordi di
rete con istituzioni in ambito internazionale, europeo, nazionale, regionale, provinciale e locale.
Tali accordi vengono riconosciuti e valorizzati anche nell’attuale PTOF in sintonia con le nuove previsioni normative,
che considera le opportunità offerte dall’organico potenziato e da un coerente piano di formazione mirato ad
accrescere le competenze progettuali richieste dall’operatività in rete.
31
Tra le reti si menzionano:
A.E.H.T.
L’Istituto è iscritto alle attività dell’Association europèenne des écoles d’hotellerie et de tourisme, a cui
aderiscono Istituti alberghieri di diversi Paesi europei con l’obiettivo di realizzare incontri periodici, concorsi e
organizzare stages che consentano agli allievi di fare esperienze all’estero.
RE. NA. I. A.
L’Istituto è associato alla RE.NA.I.A., rete nazionale degli Istituti Alberghieri, al fine di discutere e condividere
le scelte organizzative e didattiche in relazione anche al costante aggiornamento delle configurazioni
legislative e alla condivisione di progetti in rete. L’Istituto aderisce altresì al Consorzio degli Istituti alberghieri
della Regione Emilia Romagna, che si propone di formulare progetti mirati all’innovazione e alla promozione di
attività di vario tipo, nonché a migliorare la collaborazione tra gli stessi Istituti e con gli Enti partner nella
formazione.
ACCORDI TERRITORIALI CON ISTITUTI LOCALI
Sono stati istituiti accordi con le altre scuole presenti sul territorio per procedere all’organizzazione e allo
sviluppo di attività e progetti comuni di varia tipologia (integrazione, benessere, area professionalizzante,
valorizzazione della filiera agro-alimentare, verticalità dei percorsi…).
RETE H e BENESSERE
L’Istituto è capofila di una rete provinciale di integrazione degli alunni disabili e parte attiva di un dialogo
inter-istituzionale per creare le migliori condizioni di superamento o almeno attenuazione del disagio nei casi
di bisogni specifici dell’apprendimento.
R.I.T.A. (RUSSIAN ITALIAN TRANSEDUCATIONAL ACTION)
L’Istituto partecipa ad una rete di scuole italiane dove si insegna il russo come materia curricolare. La rete, in
stretta collaborazione con il MIUR e con il Ministero degli esteri, mira a creare dei canali privilegiati tra scuole
di pari livello dei due Stati per agevolare scambi o gemellaggi che possano far riconoscere certificazioni agli
studenti.
RENATUR (RETE NAZIONALE ISTITUTI TURISTICI)
La rete coinvolge molti Istituti Tecnici di Stato per il Turismo italiani; tra gli obiettivi abbiamo la
cooperazione tra le istituzioni scolastiche e loro reti, italiane, europee e di altri Paesi, al fine di sviluppare e
consolidare l’autonomia in modo solidale, di promuovere scambi e sinergie sul piano formativo, organizzativo
ed amministrativo.
RE.RIA (RETE EMILIA ROMAGNA ISTITUTI ALBERGHIERI)
32
L’Associazione rappresenta gli istituti alberghieri dell’Emilia-Romagna in cui sono attivi corsi serali e ha
l’obiettivo di favorire la messa in comune di esperienze e buone prassi, nonché di concordare linee comuni di
intervento a livello regionale.
Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS)
Il Comitato Tecnico Scientifico d’Istituto è composto dai seguenti membri esterni: Università degli Studi di Parma,
Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, Alma, Federalberghi, Parma Menu, Cantine Il Poggio, Consorzio Parmigiano
Reggiano, Corte Pallavicina.
Rappresenta l'organo preposto dai nuovi ordinamenti all’apertura della scuola verso
l’esterno con funzioni consultive e di proposta nelle fasi di organizzazione e monitoraggio delle esperienze progettuali,
nonché nella costruzione del curricolo per le quote che competono all’istituto.
SOTTOSEZIONE 3
LA FLESSIBILITÀ DIDATTICA E ORGANIZZATIVA
Il PTOF rende espliciti gli strumenti di flessibilità didattica e organizzativa di cui si avvale l’istituto per varare
un’offerta formativa efficace.
Flessibilità didattica :
potenziamento del tempo scuola in termini di intensificazione dei momenti curricolari (cooperazioni sinergiche
tra docenti curricolari e docenti dell’organico potenziato e di sostegno alla classe) ed effettivo prolungamento
dell’attività didattica, connesso alla realizzazione di attività extracurricolari;
interdisciplinarità, laddove l’integrazione tra discipline è talvolta curricolare ma spesso è cifra caratterizzante
della didattica progettuale;
percorsi didattici a classi aperte e/o a gruppi di livello. Si attuano principalmente nell’attività di recupero
curricolare che
prevede la contestuale valorizzazione degli alunni con buoni risultati scolastici, nell’ambito
dell’organico raccordo con la formazione IeFP e negli interventi peer to peer;
percorsi didattici in diversa misura personalizzati. Si attua, ad esempio, attraverso la stesura di PDP per varie
categorie di studenti o attraverso la proposta di insegnamenti opzionali utili a dar spessore al CV (corso di
sommelier, soggiorni linguistici, particolari percorsi di alternanza, partecipazione a corsi di certificazione
linguistica o informatica…);
metodologie utilmente diversificate al fine di intercettare la pluralità degli stili di apprendimento. La
diversificazione metodologica è orientata alla didattica tra pari (es peer to peer e apprendimento
33
cooperativo), alla didattica laboratoriale (es progetti specifici, attività di scuola impresa e di simulimpresa),
alla didattica connessa alla valorizzazione delle ICT.
strumenti didattici utilmente diversificati al fine di intercettare le diverse abilità e propensioni. In primo luogo
vi è la valorizzazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in quanto ciò permette di
ottenere ambienti di apprendimento innovativi, ad alto grado di personalizzazione e graditi all’utenza .
Flessibilità organizzativa:
orari scolastici legati a quelli dei mezzi di trasporto per attenuare i disagi relativi al pesante pendolarismo che
connota la scuola e favorire lo studio, l’assiduità della frequenza e l’impegno nelle attività didattiche;
articolazione modulare del monte orario di ciascuna disciplina. Si attua nel corso di tecnico del turismo, dove
è prevista la flessibilità oraria su base plurisettimanale, fermo restando il monte ore annuale definito dal
MIUR. Per i corsi di ordine professionale la flessibilità oraria è prevista in alcune proposte di Istruzione e
Formazione Professionale. Si attuano orari scolastici flessibili anche nell’ambito dell’educazione degli adulti
con riduzione per motivazioni didattiche dell’ora di lezione e riutilizzo della conseguente frazione oraria in
attività individualizzate di recupero e/o potenziamento;
uso della quota di autonomia e flessibilità nei quadri orari di tutti gli indirizzi di enogastronomia, inclusa
l’opzione “pasticceria”, a favore dell’incremento dei laboratori che corrispondono alle preferenze formative
degli studenti e ne sostengono la professionalizzazione e l’inserimento lavorativo;
settimana scolastica di 5 giorni, dal lunedì al venerdì, in considerazione delle specifiche esigenze di riposo
dalle fatiche scolastiche dell’utenza pendolare e dell’opportunità di facilitare l’attività lavorativa del fine
settimana per gli alunni delle ultime classi. La scuola è consapevole dell’importante valore aggiunto conferito
dal lavoro in termini di professionalizzazione e crescita personale;
pausa didattica e intervalli intesi come tempo scuola volto alla socializzazione e all’attività motoria (cfr scheda
del Progetto “Attivamente”). In particolare presso la sede è operativo il progetto interdisciplinare “Una pausa
di Salute” che, nei giorni con lezioni pomeridiane, prevede la preparazione di un pasto salutare da parte
degli studenti in esercitazioni laboratoriali di cucina a favore dei compagni impegnati nella giornata in attività
teoriche.
34
SEZIONE 3. IL CURRICOLO
SOTTOSEZIONE 1. LA CENTRALITÀ DELLO STUDENTE E IL CURRICOLO DI SCUOLA.
GLI ELEMENTI IDENTITARI.
L’ identità culturale, educativa e progettuale che caratterizza l’istituto si esprime nel curricolo elaborato dalla scuola ,
sempre nel rispetto delle indicazioni nazionali e delle linee guida, e nelle caratteristiche del processo di
apprendimento/insegnamento posto in essere.
La strutturazione del curricolo tiene in dovuta considerazione la molteplicità delle motivazioni e dei bisogni formativi
ed educativi degli alunni concretamente rilevati.
Nello specifico si occupa dei BES, incluse le aspettative degli studenti capaci e meritevoli, della molteplicità degli stili di
apprendimento, delle attese espresse dalle famiglie e dal contesto territoriale, della necessità di garantire un corretto e
continuo orientamento e ri-orientamento in funzione dell’occupability o del sereno proseguimento degli studi postsecondari.
Gli elementi identitari, ovvero quelli nei quali l’Istituto si identifica e attraverso i quali
cerca di porre in essere il
proprio piano di miglioramento, verranno declinati nei paragrafi successivi e corrispondono a buone prassi già validate
dall’esperienza, a implementazioni delle stesse, ma talvolta, a vere e proprie azioni correttive, conseguenti ai punti di
debolezza rilevati nel RAV e su cui la scuola ha deciso di far convergere i propri sforzi.
Essi sono:
Primo elemento identitario:
attivazione di un orientamento in ingresso e in itinere di qualità e di modalità didattiche ad alto grado di
personalizzazione dei percorsi formativi per favorire il successo formativo, contrastare la dispersione e valorizzare le
abilità.
Secondo elemento identitario:
attenzione a incrementare le strategie pro-occupability e a sostegno del successo formativo post-secondario,
anche attraverso un corretto orientamento/ri-orientamento in uscita e un più attento monitoraggio dei risultati a
distanza al fine di modulare in modo opportuno l’offerta formativa.
Terzo elemento identitario:
impegno verso la promozione del benessere psico-fisico per la costruzione di un futuro migliore e a sostegno del
successo lavorativo, formativo e dell’inclusività.
35
Primo elemento identitario:
attivazione di un orientamento in ingresso e in itinere di qualità e di modalità didattiche ad alto grado di
personalizzazione dei percorsi formativi per favorire il successo formativo, contrastare la dispersione e valorizzare le
abilità.
Rientrano in questa direzione:
Lo sviluppo di strategie più affinate di orientamento, anche rispetto ai trasferimenti tra i diversi ordini,
indirizzi e “da” e “per” la formazione professionale;
Lo sviluppo della ricerca metodologico-disciplinare e valutativa (individuazione dei saperi essenziali e dei
parametri di inclusività) e la specifica formazione dei docenti volta a sperimentare processi di insegnamento
innovativi (ICT, peer to peer, tutor per amico, approccio progettuale…);
L’utilizzo della quota
del monte ore annuale di competenza della scuola per incrementare
l’insegnamento
delle discipline professionali dalla classe terza in tutti gli indirizzi del corso di enogastronomia;
L’offerta
di percorsi opzionali
e
la
predisposizione
dei piani di studio personalizzati
in
relazione
all’individuazione di BES, inclusi quelli degli alunni con capacità scolastiche superiori (gare, concorsi, percorsi
formativi specifici…);
L’offerta di progetti trasversali ad adesione volontaria per l’integrazione dell’offerta formativa curricolare
secondo le sfumature più rispondenti al progetto di ciascuno;
La proposta di una didattica volta al recupero dello svantaggio e del disagio e alla valorizzazione delle
eccellenze nell’ordinaria attività quotidiana;
Il monitoraggio attraverso prove iniziali, in itinere e finali nella stessa classe e per classi parallele di italiano,
inglese e matematica (la prova INVALSI al termine della classe II per Italiano e Matematica corrisponde alla
prova finale per classi parallele).
Specifiche relative ai supporti all’apprendimento
- Il recupero
La scuola attiva fasi ordinarie di recupero alla fine di entrambi i periodi valutativi, predisponendo corsi in tempi
curricolari ed extracurricolari (e/o sportelli) per le discipline in cui tali interventi siano propedeutici a sostenere lo
studio dello studente per il superamento del debito.
36
Il RAV ha fatto emergere un numero eccessivo di studenti che incorrono nella sospensione di giudizio, pertanto la
scuola si sta attivando in merito alla sperimentazione di una didattica più inclusiva che porti le strategie del recupero
(insistenza sui saperi essenziali, diversificazione metodologico-valutativa, verifiche programmate, non sovrapposte e di
recupero, didattica laboratoriale e integrata dalle ICT…) nella quotidianità della didattica curricolare. La
programmazione di attività di recupero nei confronti degli alunni con carenze durante l’orario curricolare prevede la
contemporanea erogazione di attività di rinforzo delle eccellenze in relazione agli alunni con buon rendimento.
Tale sperimentazione riguarda, dunque, la massima personalizzazione dei percorsi, favorita dalla presenza nuova dei
docenti dell’organico potenziato e dalla presenza storica di un numero considerevole di docenti di sostegno alla classe.
Un aspetto importante di didattica inclusiva è la riconsiderazione in particolare a livello di Dipartimenti dei criteri
valutativi in relazione ai saperi essenziali che è necessario individuare con chiarezza e renderli oggettivi, condivisi e
trasversali per ridurre la varianza tra le sezioni e i plessi.
La flessibilità didattica e organizzativa di cui si è già parlato nella relativa sottosezione del capitolo precedente è
finalizzata a sostenere i migliori risultati scolastici di tutti e di ciascuno.
-I bisogni educativi speciali in generale
Una didattica volta al recupero del disagio e delle difficoltà è naturalmente incentrata sul riconoscimento dei bisogni
educativi speciali.
L’istituto ha tra le sue finalità anche istituzionali la <<presa in carico>> di tutti gli alunni
portatori di bisogni educativi speciali, contemplando per tali studenti
quindi anche di quelli
non il semplice accesso al servizio scolastico,
ossia l’integrazione, ma una vera e propria inclusione che consenta a tutti una vita scolastica soddisfacente e proficua.
L’alunno con bisogno educativo speciale esce, secondo questa prospettiva, dalle casistiche segnalate o certificate.
<<Presa in carico>>
è un’espressione densa di significato che trasferisce sull’istituzione scolastica grandi
responsabilità, essa rinvia ad un vero e proprio accudimento senza delega formale
e all’assunzione delle diverse
problematiche non necessariamente <<certificate>> e permanenti, tali sono ad esempio i limiti cognitivi non
patologici, i casi di violenza, incuria o abbandono familiare, i disturbi dell’attenzione e del comportamento, l’ang oscia
per deprivazione affettiva o socio-economica,
oltre naturalmente i percorsi già ben tracciati, sia dall’esperienza
consolidata che dalla vigente normativa, dei disabili, degli alunni con disturbi specifici di apprendimento, degli alunni
stranieri non italofoni, degli alunni con problematiche di salute che comportano degenze ospedaliere e convalescenza.
Il bisogno educativo speciale non riguarda solo le casistiche degli alunni in difficoltà, ma anche quelle degli studenti
con capacità di apprendimento eccellenti che vanno assecondate oppure quelle degli alunni coinvolti in progetti che
richiedono attività e supporti specifici, ad esempio un soggiorno studio all’estero di lunga durata.
La riflessione didattica inerente l’ascolto delle esigenze educative personali di tutti gli alunni è un processo sollecitato
in modo esplicito da relativamente poco tempo, ma già entrato da diversi anni nelle corde delle scuole, e in particolare
degli istituti professionali come il nostro, dove il disagio giovanile, acuito dalla complessità sociale, è diffuso.
37
Per quanto riguarda la nostra scuola la quotidianità dell’esperienza di confronto e contrasto al disagio nelle sue
molteplici forme ha consentito la strutturazione di un vario e solido apparato di intervento, sicuramente rafforzato
dalla pratica della didattica laboratoriale, che costituisce una buona base di partenza per un continuo miglioramento.
Il riconoscimento dei BES, riferiti di norma all’utenza più debole, è comunque una risorsa positiva e facilitativa per
tutti gli studenti, producendo per sua natura diversificazione e sperimentazione metodologica ovvero determinando
una miglior capacità di intercettare e rispondere alle difficoltà ad ampio raggio.
La collaborazione con Enti e Associazioni del territorio, la presenza di molti insegnanti di sostegno alla classe, degli
insegnanti di potenziamento e l’ampiezza dei compiti assegnati ai coordinatori di classe sono stati ottimizzati
dall’attivazione di due figure di sistema, la funzione strumentale BES, a sua volta supportata da referenti impegnati su
specifiche esigenze (disturbo specifico dell’apprendimento, disabilità, inserimento degli alunni con difficoltà linguistiche
gravi e medio-gravi, area del disagio…) e la funzione strumentale Promozione del Benessere.
Importante risorsa per affrontare in modo efficace i diversi bisogni dell’utenza è anche il sostegno finanziario previsto
dal Ministero per i progetti relativi alle scuole situate in aree a rischio, progetti tesi all’inclusività, all’orientamento, al
sostegno del successo formativo e al contrasto della dispersione che ci pongono in condizione di affrontare in modo
efficace le diverse problematiche del disagio.
Il piano delle attività formative dei docenti da diversi anni dà spazio all’informazione e alla formazione su specifiche
problematiche riconducibili ai BES.
Tutto ciò
ha sensibilmente alzato, già da oggi, il grado di inclusività della scuola e messo in moto una proficua
sensibilizzazione degli operatori al riguardo, come si evince dal numero contenuto delle ripetenze e degli abbandoni a
confronto con la situazione di altre analoghe realtà scolastiche (confronto elaborato dall’Invalsi), sempre nella
consapevolezza che sia necessario continuare ad impegnarsi per il miglioramento costante dei propri risultati.
-Gli alunni stranieri con difficoltà linguistiche
Nella nostra società l’inclusione
di persone provenienti da altri Paesi è una priorità e la scuola è chiamata ad
assumere, per quanto le compete, il suo ruolo di interprete delle più pressanti istanze sociali, ruolo peraltro
espressamente richiesto dalla normativa vigente, tra cui la C.M. 2 dell’8 gennaio 2010, che fa riferimento all’organica
distribuzione degli alunni non italofoni nella formazione delle classi, all’individuazione di percorsi educativo-formativi e
di modalità valutative personalizzati e finalizzati a favorire il successo formativo degli alunni stranieri con difficoltà
linguistiche.
In particolare nelle strategie di accoglienza dell’Istituto sono prassi consolidata i corsi
curricolari
intensivi di
alfabetizzazione linguistica, in quanto il saper comprendere, parlare e scrivere l’idioma del paese ospitante, prima a
livello funzionale e poi anche in modo adeguato ad affrontare il dialogo scolastico, è uno dei vettori più utili
dell’integrazione.
Agli interventi strettamente linguistici, nella consapevolezza che l’espressività è anche sistema di relazione complesso,
si sono spesso associati progetti culturali, finalizzati ad esempio alla valorizzazione della diversità e all’integrazione
come arricchimento di tutta la comunità .
Ai sensi del DPR 394/99 e delle successive linee guida, per gli alunni di recente immigrazione viene predisposto un
Piano Educativo Personalizzato, finalizzato a consentire loro la piena fruizione dell’offerta di istruzione e formazione e a
favorirne il successo scolastico. Il testo, stilato secondo un preciso format, prevede:
38
adattamento dei programmi delle singole discipline, per cui ogni docente individua i nuclei tematici fondamentali
della propria disciplina atti al raggiungimento almeno dei saperi essenziali;
predisposizione di verifiche graduate e personalizzate;
valutazione dei livelli di formazione raggiunti che tenga conto dell’impegno, della motivazione, delle potenzialità e
dei progressi di apprendimento.
Ne consegue che gli studenti con difficoltà nella lingua italiana possono raggiungere gli obiettivi didattici in tempi
anche diversi rispetto ai compagni di classe, persino oltre la conclusione dell’anno scolastico,
e sono soggetti a
valutazione riferita al percorso personale di apprendimento, in quanto si trovano ancora nella fase di alfabetizzazione
della lingua italiana che diventa <<Lingua 2>>, ossia lingua straniera oggetto di apprendimento e, nel contempo,
lingua veicolare attraverso la quale trasmettere progressivamente i contenuti.
Da alcuni anni sono operativi i docenti della Commissione Intercultura e sono stati individuati i docenti referenti, la
prof.ssa Ruspetti e il prof. Ugolini, che si occupano del protocollo di accoglienza da condividere come prassi operativa
nei diversi casi che annualmente si propongono. Questo documento è il testo di riferimento dell’Istituto per l’esercizio
dell’accoglienza e la pratica dell’inclusione.
La commissione promuove ed organizza altresì la partecipazione alle Prove di Certificazione Italiano L2 Italstudio
(livelli A2 e B1), previa presentazione di apposita proposta didattica alle famiglie. Tali prove, organizzate dal
Laboratorio di Glottodidattica dell’Università di Parma, si svolgono, di norma, nel mese di Maggio.
-Alunni con disturbi specifici dell’apprendimento
Il nostro Istituto, almeno l’ordine professionale, è interessato da un numero elevato di studenti con disturbi specifici
dell’apprendimento per le cui esigenze è ad oggi referente la prof.ssa Alfieri che si occupa di organizzare incontri con
esperti, fornire
supporti e diffondere tra i docenti le conoscenze che consentono di affrontare utilmente le diverse
problematiche di apprendimento attinenti a questa tipologia di disturbi. Il testo di riferimento è la Legge 170/2010
corredata dai testi attuativi.
Il Magnaghi è impegnato a garantire a questi studenti una serena permanenza a scuola e a rimuovere gli ostacoli che
possano impedire loro di partecipare al dialogo scolastico con l’impegno, la partecipazione e il metodo necessari a tutti
gli alunni per raggiungere il successo formativo, anche attraverso la co-progettazione del percorso educativo con la
famiglia e lo stesso studente interessato.
In particolare per questi alunni certificati vengono attivate tutte le procedure previste dalla vigente normativa,
richiamata dal DPR 122/09 art. 1 comma 1, inclusi i suggerimenti operativi della comunicazione del MIUR N° 4099/A/4
in ordine a:
Percorso formativo personalizzato
Utilizzazione di metodologie di insegnamento specifiche
Adozione di strumenti compensativi, quali computer con correttore ortografico o calcolatrice
Adozione di strumenti dispensativi, quali l’esonero da certe prestazioni ad esempio ortografiche nell’area
linguistica o dallo svolgimento di tipologie di verifiche non consone
Rispetto dei tempi di apprendimento e di elaborazione
Interrogazioni programmate
Ricorso a modalità di verifica e ad una valutazione aderente al Piano Didattico Personalizzato e in particolare che
tenga conto soprattutto dei contenuti espressi e non dell’espressione formale (art. 1 c. 1 D.P.R. 122/99)
39
-Alunni disabili
L'Istituto Magnaghi accoglie ogni anno e da molto tempo tanti alunni con diverse disabilità, anche residenti in località
non sempre prossime alla scuola, e ciò ha permesso di maturare proficue strategie di integrazione e inclusione,
elaborate in un contesto collaborativo di cura della persona e di incontro, nonché nel riconoscimento e nella
valorizzazione delle intelligenze del molteplice da connettere in un viaggio verso la meta comune di tutti e di ciascuno:
la crescita e lo sviluppo del giovane a prescindere dalle sue condizioni di salute.
In questi termini appare logico e consequenziale considerare le diversità, anche quella riconducibile alla disabilità,
come un elemento imprescindibile senza il quale la realtà non è rappresentata e, soprattutto, senza il quale non c'è
crescita. Diversità che non affrontiamo da soli, ma in una rete virtuosa e consolidata di interazione, sinergia e dialogo
ben salda sul territorio e della quale fanno parte sia Enti pubblici che il mondo dell’associazionismo.
La presenza e l'inclusione
degli alunni disabili costituiscono una risorsa per la Scuola, specie per raggiungere la
qualità, considerata come un processo che intreccia elementi diversi: il dialogo autentico di una pluralità di soggetti
anche riconducibili a gruppi eterogenei; la valorizzazione delle capacità e dei profili individuali. Dove c'è un bisogno
educativo particolare fiorisce l'innovazione e, con l’implicita differenziazione didattica, si promuove l'accesso ai saperi
curricolari per un maggior numero di studenti qualunque sia il bisogno educativo espresso dai singoli.
Il presupposto è una formazione, per gli operatori, sensibile alle differenze della persona nella molteplicità delle sue
dimensioni individuali (cognitive ed affettive) e sociali. L'idea di fondo è che l'azione formativa debba essere progettata
valorizzando la specificità di ogni soggetto e che la Scuola sia comunità di apprendimento.
-Gli alunni con risultati scolastici elevati
Diversi studenti dell’Istituto, come testimoniano oggettivamente gli ultimi risultati INVALSI e gli esiti meritati al
termine dell’esame di stato, raggiungono risultati scolastici ragguardevoli, dimostrando impegno, motivazione allo
studio, grado di autonomia personale e acquisizione di contenuti, capacità e competenze superiori alla norma.
L’offerta formativa viene pensata anche per
andare incontro alle aspettative di questa categoria di studenti e delle
loro famiglie, categoria che potrebbe, se trascurata, perdere il proprio potenziale o demotivarsi, sino ad abbassare le
proprie prestazioni scolastiche con le logiche conseguenze di sperpero di opportunità per la persona e per il contesto in
cui vive.
Per questa ragione la scuola si impegna ogni anno ad attivare percorsi formativi di elevato spessore, finalizzati alla
valorizzazione degli studenti con risultati ragguardevoli, quali percorsi progettuali, gare e concorsi, certificazioni
linguistiche, accordi e protocolli con aziende leader dei settori enogastronomico e turistico.
Il poter operare per classi aperte e/o per livelli, sostenendo chi è in difficoltà e contemporaneamente potenziando chi
ha un buon rendimento, consente di differenziare i percorsi e assecondare ritmi di lavoro e capacità di apprendimento
differenziati.
40
Le strategie metodologiche connesse all’apprendimento collaborativo, all’incremento della peer education già praticata
e al tutoraggio tra pari sono importanti per valorizzare una sano e gratificante protagonismo giovanile anche degli
alunni più bravi.
Esiste altresì un sistema premiante legato a borse di studio conferite per merito.
Secondo elemento identitario:
attenzione a incrementare le strategie pro-occupability e a sostegno del successo formativo post-secondario,
anche attraverso un corretto orientamento/ri-orientamento in uscita e un più attento monitoraggio dei risultati a
distanza al fine di modulare in modo opportuno l’offerta formativa.
Rientrano in questa direzione:
Le adesioni al progetto FIXO di orientamento in uscita, al portale del Ministero del Lavoro “ Cliclavoro”, al
protocollo con l’azienda Work Passion, leader nell’organizzazione di stage italiani ed esteri e le esperienze
precoci di mobilità transnazionale;
Le attività di cooperazione e gli organici raccordi con i soggetti pubblici e privati del territorio;
L’internazionalizzazione dei percorsi formativi;
La previsione di progetti che propongono attività di simulimpresa o di scuola-impresa;
La proposta di percorsi formativi integrativi che conferiscano valore aggiunto al profilo professionale in uscita,
preferibilmente con il rilascio di competenze certificate. Sono incluse le attività di potenziamento a sostegno
dell’inclusione lavorativa degli studenti disabili;
La creazione di percorsi personali di Alternanza scuola-lavoro e la partecipazione in tempi curricolari ed
extracurricolari ad eventi turistici ed enogastronomici di ampia risonanza che costituiscono importanti
occasioni per misurarsi concretamente con un’autentica situazione lavorativa e per rafforzare legami, sinergie,
cooperazioni con il territorio nelle sue varie espressioni (Enti, Istituzioni, Reti, Associazioni; Imprese…);
Il potenziamento delle competenze necessarie al superamento dei test di ammissione alle facoltà e alle
istituzioni di alta formazione coerenti con i nostri indirizzi (turismo, comunicazione, economia, scienze
gastronomiche);
Il monitoraggio e il miglioramento delle strategie relative all’orientamento in ingresso, in itinere e in uscita ;
L’attivazione di servizi di job placement.
41
L’alternanza scuola-lavoro (ASL)
I testi di riferimento della Riforma e della Buona Scuola hanno in più occasioni valorizzato la modalità formativa
dell’alternanza scuola-lavoro che va utilmente ad integrare le modalità più tradizionali, conferendo loro un buon valore
aggiunto, ma è anche portatrice di un significativo valore autonomo in termine di orientamento, cultura del lavoro,
motivazione
e
ri-motivazione
dell’utenza
debole,
spesso
posta
in
difficoltà
dal
modello
tradizionale
di
apprendimento/insegnamento.
L’ alternanza formativa presuppone un progetto organico e complesso di cooperazione tra scuola e lavoro dove le
competenze pertinenti alle due agenzie si integrano e il processo di apprendimento/insegnamento si misura con
dinamiche nuove.
I percorsi di alternanza sono progettati dalla Scuola in raccordo con Imprese, Enti o Associazioni partner sulla base di
apposite convenzioni. In questa ottica sono stati elaborati in anni recenti, ma anche in passato, partnership, accordi e
protocolli con enti, aziende e associazioni di settore, espressioni del territorio e della regione.
Ogni progetto viene curvato sulle inclinazioni di ciascuno studente, attraverso percorsi costruiti sulla sua persona e sul
suo progetto di vita, anche in sinergia con altri progetti di orientamento.
Nelle
classi II.
L’Istituto ha da diversi anni accolto con favore la prassi dell’<<Alternanza Scuola Lavoro>> (D.Lgs
77/2005) facoltativa per gli studenti già a partire dal secondo anno.
Introdotta da tempo nelle seconde classi professionali interessate da quella che era allora la sperimentazione dei
percorsi integrati di qualifica, tale metodologia è stata apprezzata
come risorsa capace di coniugare le potenzialità
formative del mondo del lavoro con quelle peculiari dell’Istituzione scolastica, anche al fine di promuovere il successo
formativo degli alunni meno inclini alla proposta formativa tradizionale.
Per le classi seconde del professionale l’alternanza si può svolgere sia durante l’anno scolastico, quando previsto da
uno specifico percorso progettuale, oppure, su richiesta dell’interessato, nel periodo estivo ma entro il 31 luglio.
Ogni anno il Collegio dei Docenti delibera criteri di accesso all’esperienza di stage in considerazione dell’entità
dell’eventuale recupero estivo.
Nelle
classi III, IV e V.
La Buona Scuola prevede un percorso di alternanza scuola-lavoro, sia per l’istituto tecnico
che professionale, dalla classe III sino al quinto anno per un totale di 400 ore.
Nelle classi terze del professionale è stata, comunque, già da molti anni proposta un’esperienza di stage che andava a
consolidare le competenze acquisite nella pratica laboratoriale scolastica, così anche per l’Istituto tecnico venivano da
alcuni anni organizzate attività di stage della durata di circa 3 settimane in estate.
Lo stage aziendale non è l’unica attività di alternanza, ma viene completato da numerose partecipazioni ad eventi
professionalizzanti o ad iniziative progettuali in cui lo studente ha modo di ampliare le proprie competenze
professionali operando in situazioni autentiche. Il sistema di competenze certificate ( ad esempio corso per sommelier,
PET, FIRST, DELF, DELE, HACCP, Sicurezza, EIPASS …) che si è andato consolidando negli ultimi anni corrisponde ad
un ulteriore arricchimento di quest’area didattica e del CV dello studente.
Per gli studenti disabili.
I progetti di alternanza scuola-lavoro vengono realizzati anche per studenti disabili il cui
Percorso Educativo Individualizzato lo
preveda, onde favorirne la crescita motivazionale e l’inserimento socio-
professionale nell’ambito del <<Progetto di Vita>>.
42
Proprio per la compiuta realizzazione del Progetto di Vita dell’alunno disabile, nel periodo conclusivo degli studi,
l’alternanza è fondamentale per consentire, nel dialogo con i genitori, l’inserimento anche protetto in opportuno
contesto socio-lavorativo e l’instaurarsi del necessario dialogo con associazioni ed istituzioni che, dopo la Scuola,
potranno coadiuvare la famiglia
nella presa in carico della persona con disabilità. Siamo in attesa degli esiti di un
bando a cui l’istituto ha partecipato con un progetto di auto imprenditorialità, che prevede l’apertura di un laboratorio
per la produzione alimentare secondo il filone di scuola-impresa.
Alcuni progetti di alternanza ricadono in piani strutturati di ampio respiro come quello che prevede il coinvolgimento
della scuola nelle iniziative dell’importante associazione Chef to Chef, di Work Passion o del gruppo JSH (Resp.
Risorse Umane, Direttore Operativo, Chef) che propone attività di orientamento e selezione dei migliori allievi per
concorrere al “Percorso Eccellenze stage –alternanza scuola lavoro” .
Apprendistato, Simulimpresa e Scuola Impresa.
Sempre con motivazioni analoghe rispetto ai percorsi di alternanza e al fine di potenziare ulteriormente
l’avvicinamento al mondo reale, la scuola appronta percorsi di Apprendistato in collaborazione con aziende del
comprensorio, di Simulimpresa e di Scuola-Impresa.
Simulimpresa ripropone nella didattica le attività realmente svolte nel mondo del lavoro da aziende legate ai profili
professionali dell’Istituto e allo specifico progetto scolastico. I percorsi si svolgono sotto
il tutoraggio scolastico e
aziendale con la collaborazione di imprese del territorio.
Anche il corso di Tecnico del Turismo svolge attività di simulazione di impresa, ad esempio partecipando ad iniziative
di promozione del territorio, progetto Castelli del Ducato, e collaborando con professionisti del settore.
Da quest’anno la scuola ha
ulteriormente accelerato il proprio cammino nella direzione di divenire scuola-impresa,
cioè entità capace di condurre in autonomia una vera e propria attività lavorativa, avviando il percorso di
fattiva
collaborazione nella gestione dell’Hotel Porro.
Interventi tanto incisivi sul curricolo specifico della scuola, per impegno richiesto e durata temporale dell’azione, sono
sempre pensati per coinvolgere tutti gli indirizzi presenti nell’offerta formativa dell’Istituto secondo i profili in uscita di
ciascuno di essi.
L’internazionalizzazione dei curricoli
La scuola intende implementare ulteriormente l’internazionalizzazione dei propri curricoli finalizzata a preparare gli
studenti alla cittadinanza europea e a promuoverne l’occupability , nonché l’accesso alle opportunità formative in
dimensione anche globale. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla seconda parte di questo documento dove sono
schematizzate le varie iniziative progettuali che la scuola pone in essere al riguardo.
E’ un campo di intervento storico dell’istituto come dimostrano, appunto, le diverse iniziative in corso tra cui la coprogettazione con l’azienda Work Passion di percorsi di alternanza all’estero. Tra le iniziative che la scuola conduce in
questa direzione ricordiamo gli Stages all’estero, la didattica in modalità CLIL e la relativa formazione, anche per l’ordine
43
professionale, l’ E-twinning, le certificazioni linguistiche internazionali (PET, FIRST, DELF, DELE), la promozione di percorsi
di studio in altri Paesi al IV anno (Intercultura ed esperienze affini) e i corsi opzionali di lingue.
A tali azioni seguono le richieste di lettori di madrelingua nelle diverse lingue straniere che rientrano nell’offerta
formativa, il sostegno alle scelte di mobilità transnazionale sia in relazione agli studenti che ai docenti (Erasmus+,
esperienze di scambio e gemellaggio, soggiorni linguistici e linguistico-professionalizzanti, viaggi di istruzione …) e la
partecipazione ad eventi internazionali di promozione del made in Italy eno-gastronomico (Anuga, Sial…), in
collaborazione con consorzi, fiere, imprese ed enti.
Si è consapevoli che il processo di internazionalizzazione non è semplice o rapido, ma sul lungo periodo dall'effetto
combinato delle diverse iniziative sostenute ci si attende un impatto importante sulla strutturazione di una dimensione
autenticamente internazionale dell’istituto.
Il giusto corollario a tale serie di iniziative è la parallela educazione alla comune cittadinanza europea e, più in generale, ai
temi dell’integrazione.
.
Terzo elemento identitario:
Terzo elemento identitario:
impegno verso la promozione del benessere psico-fisico per la costruzione di un futuro migliore e a sostegno del
successo lavorativo, formativo e dell’inclusività.
L’Istituto riconosce nell’impegno a generare salute e benessere psico-fisico, nella fattispecie anche scolastico, una leva
essenziale per investire sulla qualità del futuro degli studenti, promuovendone nel contempo il successo formativo, nei
termini di risultati più soddisfacenti e di contrasto all’abbandono.
Una vita scolastica di qualità è un buon contributo al miglioramento sociale nel suo complesso ed entra a pieno diritto
tra le relazioni proficue ed osmotiche che la scuola intrattiene con il suo territorio.
D’altra parte spesso dietro
l’insuccesso scolastico e la dispersione vi sono situazioni di disagio personale passibili di degenerazione in veri e propri
comportamenti antisociali.
Rientrano in questa direzione:
La collaborazione con enti, istituzioni, associazioni territoriali e servizi socio-sanitari ed educativi che hanno
tra le proprie finalità la promozione del benessere;
Il varo di processi educativi e formativi (ICT, laboratori, scuola-impresa, sostegno ad un positivo
protagonismo giovanile…) più inclusivi e coinvolgenti, al fine di ottenere un tempo scuola gratificante;
L’impegno a creare ambienti di apprendimento volti a favorire il benessere psico-fisico dell’utenza,
ottimizzando l’uso degli spazi interni disponibili, partecipando a bandi utili per ottenere le risorse finanziarie
necessarie per ristrutturare e attrezzare nuovi locali, cercando le modalità più opportune per ottenere
l’assegnazione di strutture presenti sul territorio che consentano alla scuola il pieno sviluppo delle proprie
potenzialità;
44
La promozione dell’educazione alla cittadinanza attiva e al rispetto dell’altro e delle regole del viver civile,
incluse quelle riferibili al Regolamento d’istituto;
La predisposizione di progetti finalizzati all’educazione verso una più corretta alimentazione
e verso la
promozione di stili di vita attivi;
L’organizzazione di varie iniziative didattiche afferenti all’area di “Scuole che promuovono salute”. Si tratta di
un ambito progettuale previsto dal MIUR e raccordato con analoghe esperienze in ambito europeo. La scuola
si è classificata al primo posto regionale tra “Le scuole che promuovono salute”.
“Paesaggi di Prevenzione”: Centro Regionale di Didattica Multimediale per la Promozione della Salute.
La scuola partecipa attivamente alle iniziative del centro per la formazione degli operatori socio-sanitari sui temi della
promozione della salute e la sperimentazione, il monitoraggio e la valutazione di modalità di intervento innovativo
(attività di Ricerca-Azione). Si è infatti affermata negli anni recenti, a livello mondiale, una visione della salute che fa
perno sul concetto di “salute in tutte le politiche”; in quest’ ottica occupa una posizione strategica la promozione della
salute all’interno delle scuole.
Si sottolinea che investire sul benessere dei giovani, in un approccio il più possibile olistico, avrà un riflesso sulla futura
classe attiva, promuovendo una crescita responsabile e consapevole attraverso l’adozione di stili di vita sani e di
comportamenti di rifiuto nei confronti di qualunque forma di dipendenza, in una logica di ricerca di benessere
psicofisico e affettivo.
I comportamenti non salutari spesso si instaurano già durante l’infanzia e l’adolescenza: è importante pertanto il forte
coinvolgimento della scuola, in cui i temi relativi ai fattori di rischio comportamentali devono essere trattati secondo un
approccio trasversale in grado di favorire lo sviluppo di competenze oltre che di conoscenze.
La componente curricolare di “Paesaggi di prevenzione”si sviluppa attraverso una serie di percorsi tematici e un
approfondimento
pluridisciplinare
dedicato
al
training
sull’acquisizione
delle
competenze
trasversali.
La metodologia e gli strumenti adottati contribuiscono alla formazione e promuovono il coinvolgimento attivo dei
destinatari, potenziando le loro capacità di contrattare e realizzare obiettivi di salute concreti e duraturi.
Le tematiche trattate sono: Salute e benessere, Alimentazione, Fumo di sigaretta, Alcol e altre sostanze psicoattive,
Attività fisica.
Il metodo privilegiato è quello della peer education .
45
SOTTOSEZIONE 2. LE CARATTERISTICHE DISTINTIVE DEI CORSI DEL MAGNAGHI
PREMESSA
L’Istituto si avvale della propria autonomia per sfumare l’offerta formativa e il profilo educativo, culturale e
professionale (PECUP) previsto dalla vigente normativa sulla base delle aspettative e delle esigenze peculiari del
contesto di riferimento e della tesaurizzazione delle proprie migliori esperienze.
Per questa ragione l’offerta formativa dell’Istituto presenta anche proprie caratteristiche distintive che si cercherà di
sintetizzare nei seguenti paragrafi, pur nella consapevolezza di quanto sia difficile distillare la complessità prop ria alle
istituzioni scolastiche in un quadro esauriente.
Per tutto ciò che esula dalle scelte operate dalla scuola che definiscono una sua precisa e irripetibile fisionomia, si
rinvia al quadro normativo nazionale in cui ci si muove e a cui si fa comunque spesso esplicito riferimento anche nei
paragrafi che seguono.
INDIRIZZO PROFESSIONALE DI ENOGASTRONOMIA E OPZIONE PASTICCERIA
In coerenza con il RAV elaborato e con il relativo PdM, la scuola è orientata con ancor maggior decisione verso la
ricerca di una didattica innovativa e, in ultima analisi, più capace di motivare l’utenza, incontrare i talenti di ciascuno e
contrastare fenomeni negativi quali insuccesso e dispersione scolastica.
In ultima analisi, essa mira ad elevare i
risultati scolastici d’Istituto, inclusi gli esiti INVALSI che, per quanto lusinghieri, sono anch’essi coinvolti nel processo di
miglioramento continuo all’interno del quale si muove l’azione della scuola.
In questa direzione agiscono l’organizzazione e/o la partecipazione ad eventi e manifestazioni, in aderenza ai profili
formativi e in stretta relazione con Istituzioni del territorio, e l’orientamento a costruire una Scuola sempre più
impresa.
L’ Istituto ha ritenuto altresì opportuno incrementare le ore di laboratorio, creando una curvatura in tal senso nel
margine di intervento concesso dall’autonomia sui piani di studio varati dal Ministero.
L’aumento delle ore di laboratorio si concentra nella classe terza in tutte e tre le articolazioni del professionale e
nell’opzione “Prodotti Dolciari Artigianali e Industriali” ed è finalizzato a dar luogo ad una didattica più rispondente agli
stili di apprendimento degli alunni e alle loro aspettative, nonché all’acquisizione di competenze professionali in linea
con il rilascio delle qualifiche alla fine della classe III e a un più rapido e proficuo inserimento lavorativo al termine del
percorso di studi.
Nella pagina seguente viene riportato il Quadro orario elaborato dalla scuola. Per maggior chiarezza, si evidenziano tra
parentesi le ore previste in origine dal MIUR per ciascuna disciplina.
Nel contempo l’istituto si è impegnato con la partecipazioni a progetti mirati e con la ricerca di specifiche intese con il
territorio a meglio valorizzare gli spazi interni già disponibili e ad ottenere spazi esterni più adatti a motivare l’utenza e
a sostenere una didattica orientata all’approccio laboratoriale e di scuola-impresa. Ne è un esempio la presenza
dell’Istituto presso l’Hotel Porro e la prossima apertura di aule e laboratori presso l’Hotel Tommasini.
46
QUADRO ORARIO SETTIMANALE –INDIRIZZO “ ENOGASTRONOMIA”-OSPITALITA’ ALBERGHIERA
Attività e Insegnamenti dell’Area Generale
1° Biennio
2° Biennio
Ultimo Anno
Prima
Seconda
Terza
Quarta
Quinta
Lingua e Letteratura italiana
4
4
3 (4)
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Geografia generale ed economica
1
Lingua Inglese
3
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Scienze Integrate
(scienze terra/biologia)
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
R.C./ Attività alternative
1
1
1
1
1
Attività e Insegnamenti obbligatori dell’Area di Indirizzo
uguali per tutte e tre le articolazioni
1° Biennio
Prima
2° Biennio
Seconda
spazio di flessibilità entro il
25% dell’area di indirizzo
Scienze integrate
(Fisica)
Quarta
spazio di flessibilità entro
il 35% dell’area di
indirizzo
Quinta
spazio di
flessibilità entro
il 40% dell’area
di indirizzo
2
Scienze integrate
(Chimica)
Scienza degli alimenti
Terza
Ultimo Anno
2
2
Lab. servizi enogastronomici
Settore cucina e
2
Classi in squadre
Lab. servizi enogastronomici
Settore sala e vendita
2
Classi in squadre
2
2
Classi in
squadre
2
Classi in
squadre
Lab. servizi di accoglienza turistica
2
2
Lingua Francese
2
2
3
3
3
47
Attività e Insegnamenti Obbligatori dell’Area di Indirizzo: considerare la sola articolazione di interesse
1° Biennio
Prima
2° Biennio
Quarta
Quinta
3 ** (4)
3**
3
Diritto e tecniche amministrative
della struttura ricettiva
3 (4)
5
5
Laboratorio di servizi
enogastronomici
Settore cucina
9 (6)
4
4
2
2
3** (4)
3**
3
3 (4)
5
5
2
2
4
4
3 ** (4)
2**
2
3 (4)
6
6
2
2
9 (6)
4
4
32
32
32
+Alternanza
+Alternanza
+ Alternanza
1° Articolazione
Seconda
Terza**
Ultimo Anno
<<Enogastronomia>>
Scienza e cultura dell’alimentazione
Laboratorio di servizi
enogastronomici
Settore sala e vendita
2° Articolazione <<Servizi di Sala e di Vendita>>
Scienza e cultura dell’alimentazione
Diritto e tecniche amministrative
della struttura ricettiva
Laboratorio di servizi
enogastronomici
Settore cucina
Laboratorio di servizi
enogastronomici
Settore sala e vendita
9 (6)
3° Articolazione <<Accoglienza Turistica>>***
Scienza e cultura dell’alimentazione
Diritto e tecniche amministrative
della struttura ricettiva
Tecniche di comunicazione
Laboratorio di servizi di accoglienza
turistica
Totale
33
32
** di cui 1 ora in compresenza con l’insegnante tecnico-pratico nelle classi terze e quarte di tutte le articolazioni.
48
QUADRO ORARIO SETTIMANALE – INDIRIZZO “ENOGASTRONOMIA” - OPZIONE “PRODOTTI DOLCIARI
ARTIGIANALI E INDUSTRIALI”
SECONDO BIENNIO
MONOENNIO
(il primo biennio è comune ad
Enogastronomia)
DISCIPLINE
Classe 3°
Classe 4°
Classe 5°
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
Lingua Inglese
3
3
3
Storia
2
2
2
Matematica
3
3
3
Scienze motorie e sportive
2
2
2
IRC o attività alternative
1
1
1
Lingua francese
3
3
3
Lab. di servizi enogastronomici – settore pasticceria
9
4 (3)
4
3
2
Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari
Di cui 1 h
Di cui 1 h
compresenza
compresenza
2
2
3
3
3
Di cui 1 h
Di cui 1 h
compresenza
compresenza
2
2 (3)
4
32
32
32
+
+
+
Alternanza
Alternanza
Alternanza
Diritto e tecniche amministrative
Scienza
e
cultura
dell’alimentazione,
analisi
e
controlli microbiologici dei prodotti alimentari
Tecniche di organizzazione e gestione dei processi
produttivi
Totale
INDIRIZZO DI TECNICO DEL TURISMO
Per il corso di Tecnico del Turismo non si è ritenuto opportuno operare variazioni rispetto al quadro orario ministeriale,
tuttavia il corso presenta proprie peculiarità ed è anch’esso decisamente orientato ad un approccio didattico
innovativo.
Le caratteristiche fondamentali del percorso, così come declinate dal nostro Istituto da sempre incline a valorizzare
l’intelligenza del fare, sono un’attenzione particolare allo sviluppo delle competenze nelle lingue straniere studiate per
tutti e cinque gli anni, Francese e Inglese, a cui si aggiunge Russo dalla terza, la didattica ampiamente progettuale e
la cura della multimedialità come modalità comunicativa oggi essenziale.
49
La scelta dello studio della lingua russa è una risposta mirata alla diffusa imprenditoria e alle sempre più numerose
presenze turistiche di quel Paese a livello nazionale e anche nel nostro territorio. Questa opzione linguistica costituisce
quindi, nelle intenzioni, un valore aggiunto utile anche all’occupabilità dei nostri diplomati.
E’ stato al proposito attivato un protocollo con l’Università di Mosca (MGPU) per poter avere dei lettori di madrelingua
russa.
L’Istituto ha, coerentemente con la centralità nella propria offerta relativa alle competenze linguistiche e multimediali,
posto in essere varie iniziative tese al potenziamento in un contesto reale delle lingue straniere, ha ad esempio esteso
la didattica CLIL oltre le previsioni ordinamentali.
Altro settore oggetto di vivace attività progettuale è quello della comunicazione e dell’utilizzo delle nuove tecnologie, al
proposito, tutte le aule sono dotate di lavagne interattive multimediali.
Importante nell’attività didattica è anche la valorizzazione dell’arte, del territorio di appartenenza e della sua cultura di
cui l’enogastronomia non è solo parte significativa, ma anche un settore di interesse turistico da diversi anni in grande
crescita e sul quale l’Istituto ha un’esperienza ultra cinquantenaria.
L’intento è quello di formare tecnici e manager capaci di adeguarsi ad un contesto lavorativo in continua evoluzione,
puntando alla <<competenza>> per la quale, dalla assimilazione di un contenuto e dalla sua applicazione teorica in
ambito scolastico, si passa all’acquisizione di autonomia e responsabilità che la persona evidenzia fuori dal contesto
scolastico e per tutta la vita e che si traduce anche in un’effettiva capacità di restare al passo con i tempi e di
continuare a crescere professionalmente.
L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI
Premessa
La scuola ha una lunga e consolidata esperienza nel segmento formativo relativo all’istruzione degli adulti , ha altresì
aderito alla rete dei CPIA (Centri Provinciali di Istruzione per gli Adulti) e all’Associazione Re. Ria, allo scopo di giovarsi
del confronto e della programmazione condivisa di attività e modalità organizzative con analoghi istituti della Regione,
della messa in comune delle “buone pratiche” e delle strategie più efficaci per risolvere le problematiche che
interessano lo specifico di questo segmento formativo.
Gli interventi formativi peculiari, nell’ambito di quello che attiene all’autonomia delle scuole, sono coerenti con le
aspettative del contesto territoriale, dell’utenza e rispettosi delle indicazioni dell’Unione in relazione all’obiettivo del
“Lifelong Learning Programme” di sostenere lo sviluppo di un'istruzione permanente di qualità.
Essi contribuiscono al costante miglioramento e ampliamento dell’offerta formativa della scuola che si esplica nel corso
serale, nel corso carcerario, nella tradizionale adesione a percorsi formativi post-secondari ad alto contenuto
professionalizzante come ITS ed IFTS e nella proposta al pubblico di corsi di cucina, pasticceria, caffetteria e
comunque attinenti ai corsi di studio della scuola.
50
Il corso serale di <<Enogastronomia e Ospitalita’ alberghiera-Settore Cucina>>
Nell’istruzione degli adulti un posto di primo piano spetta al corso serale che l’istituto attiva da oltre vent’anni e che ha
come principali finalità la promozione del sapere e della formazione continua degli adulti, riconoscendo come risorsa il
vissuto professionale e culturale di ciascuno. Per questa ragione è prevista a livello normativo la considerazione di
esperienze pregresse per la loro possibile validazione come
crediti formativi
siano essi formali, non formali o
informali.
Si origina dunque un contesto con una sua struttura peculiare rispetto alla tradizione scolastica ordinaria, dove è
prevista la personalizzazione dei percorsi e in cui ogni
studente
potrà essere ammesso al livello più opportuno,
seguendo solo le discipline nuove rispetto agli studi già compiuti o alle esperienze già maturate e validate.
Questo percorso di studi è decisamente orientato al lavoro, sia come opportunità di transizione verso un’occupazione
soddisfacente, sia come integrazione alle competenze proprie del contesto lavorativo già appartenente agli alunni. In
altri termini la formazione agli adulti è orientata a migliorarne l’occupabilità sul territorio e anche oltre, se si considera
l’ampio bacino di provenienza di questa utenza. Per tale ragione l’Istituto ha deciso, avvalendosi delle competenze che
gli vengono riconosciute dal disposto normativo, di introdurre qualche variazione al quadro orario ministeriale
finalizzata ad incrementare le competenze professionalizzanti.
Il nuovo corso serale, che da quest’anno consente anche a chi non ha crediti formativi di acquisire, in una situazione
scolastica ottimale, il diploma quinquennale in soli tre anni anziché nei canonici cinque, è suddiviso in 3 periodi (che
corrispondono agli anni scolastici) a loro volta articolati in un primo e in un secondo livello, corrispondenti
rispettivamente al primo e secondo anno (1° periodo) e al terzo e quarto anno (2° periodo). Il terzo e ultimo periodo
coincide con il solo quinto anno.
Parte delle lezioni di cui al relativo quadro orario sono in presenza e parte ricadono nella formazione a distanza (FAD)
per una percentuale del 20%.
Molte informazioni contenute in questo documento sono rivolte sia all’utenza del diurno che del serale. Anche il serale
è, ad esempio, interessato, a partire dalla classe terza, all’alternanza Scuola- lavoro, all’assegnazione del credito
scolastico e al riconoscimento del credito formativo per l’attribuzione del punteggio più alto della banda di credito
scolastico cui si accede per media.
Questi crediti formativi non vanno, però, confusi per omonimia
con i crediti
formali, non formali e informali, che definiscono il percorso di studi di ogni studente del corso serale e di cui si diceva
in precedenza.
I titoli di studio conseguiti, la qualifica e il diploma di maturità,
diurno di Enogastronomia e
sono uguali a quelli rilasciati al termine del corso
consentono identiche opportunità sia in termini di inserimento lavorativo che di
prosecuzione degli studi. Si ribadisce che il corso di studi prevede, per arrivare al diploma quinquennale di maturità, 3
anni di impegno, salvo abbreviazioni relative ai riconoscimenti delle esperienze pregresse di ciascuno.
L’unità temporale scelta (ora di lezione) per tutte le classi del corso serale può essere inferiore ai 60 minuti, laddove si
ravvisino motivazioni di opportunità didattica per dar luogo ad una riserva di frazioni orarie da restituire alle classi
mediante l’attivazione di strategie didattiche atte ad aderire meglio alle esigenze formative dell’utenza, anche
nell’ottica di una maggior personalizzazione del dialogo formativo.
51
I percorsi IeFP per il rilascio della qualifica e quelli di alternanza scuola-lavoro sono rivolti anche all’utenza adulta. Gli
stage possono comprendere esperienze all’estero.
A motivo dei cambiamenti recenti di questo percorso di studi, per ulteriori aggiornamenti è necessario rivolgersi alla
prof.ssa Rocca.
I corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) e gli Istituti Tecnici Superiori (ITS)
Da ormai vari anni la scuola è interessata a questa offerta formativa integrata con il mondo del lavoro, l’Università e i
Centri di Formazione accreditati e rivolta a giovani già diplomati, partecipando alla realizzazione di diversi percorsi
formativi di questo tipo.
Gli ITS costituiscono a tutti gli effetti un canale parallelo alla formazione prettamente teorica dell’università, diffuso in
tutti i Paesi dell’Unione, è dall’Unione stessa particolarmente apprezzato, anche per i documentati risvolti positivi in
ambito occupazionale.
Attività didattica in carcere
Nella ferma convinzione che il diritto all’istruzione, alla formazione e all’educazione appartenga a tutte le persone,
senza alcun distinguo per le condizioni personali e sociali, e che tale diritto costituisca una colonna importantissima e
irrinunciabile nella prevenzione di futuri atteggiamenti antisociali, nel corretto reinserimento socio-lavorativo
e
comunque nella modificazione in positivo degli atteggiamenti personali, la nostra scuola ha portato da qualche anno il
proprio percorso di studi enogastronomico all’interno dell’ Istituto Penitenziario di Parma.
L’ampliamento della proposta rieducativa carceraria ottempera in particolare agli art. 3 e 27 della nostra Costituzione,
collima perfettamente con le finalità culturali ed educative dell’Istituto, anche orientato a favorire in tutti gli studenti
la rivisitazione critica del proprio vissuto e la individuazione o la riformulazione, secondo le possibilità di ciascuno, di
un progetto di vita orientato al pieno sviluppo della persona.
Anche per questo corso è previsto il rilascio della qualifica, previo superamento dell’Esame.
Corsi brevi rivolti all’esterno
Da alcuni anni la scuola, nell’ottica della promozione di un’offerta formativa che coinvolga il proprio territorio, si apre in
alcune serate calendarizzate a tutti gli adulti interessati a corsi brevi di cucina. Non mancano serate dedicate ai
cocktail, alla birra e alla caffetteria, nonché alle preparazioni di pasticceria dolce e salata e alla cioccolateria.
L’iniziativa riscuote un notevole successo di pubblico.
52
SOTTOSEZIONE 3. “LA VALUTAZIONE”
LA VALUTAZIONE E L’AUTONOMIA
Premessa
Questo PTOF esplicita le modalità e i criteri di valutazione generali espressi dalla Scuola nell’ambito della propria
autonomia, fermo restando il rispetto della vigente normativa. L’impianto è frutto di anni di ricerca ,sperimentazione e
sviluppo, condotte secondo quanto previsto dall’autonomia conferita alle scuole, e declinato sulle caratteristiche
dell’utenza specifica dell’Istituto.
Esso è finalizzato ad assicurare omogeneità ed equità nei procedimenti, nonché la trasparenza dell’azione valutativa
che comporta una maggior consapevolezza da parte dello studente rispetto ai propri punti di forza e di debolezza ed è
uno strumento utile a favorire l’implementazione dei risultati scolastici.
Voto unico
Il Collegio ha deliberato
che la valutazione disciplinare di ciascun periodo consista in un voto unico anche nelle
materie che abbiano tradizionalmente più ambiti di valutazione (orale-scritto).
Ripetenza
L’Istituto ha stabilito che si incorra in ripetenza quando il Consiglio di classe abbia deliberato, dopo tutte le valutazioni
del caso in merito alla proposta di voto di ciascun docente, di attribuire un numero di insufficienze superiori a un
quarto (1/4) delle discipline previste nel piano di studi annuale di riferimento, limite oltre al quale non si ritiene sia
ordinariamente possibile raggiungere gli obiettivi formativi entro l’inizio dell’anno scolastico successivo.
Sono fatte salve le considerazioni dei singoli casi da parte del Consiglio di classe competente.
Doppia ripetenza della stessa classe
La terza iscrizione alla classe medesima deve essere accettata dal primo Collegio dei Docenti di settembre. Pertanto
l’alunno in questa situazione potrebbe non essere ammesso ad una nuova frequenza presso l’Istituto e la sua iscrizione
estiva avviene con riserva.
La valutazione del comportamento
Comportamento – Regolamenti- Codice disciplinare
La valutazione del comportamento è legata al rispetto delle disposizioni, delle comuni regole di convivenza civile e dei
regolamenti che disciplinano la vita della comunità scolastica: quello di Istituto e quello delle aule speciali. Le azioni
scorrette, oltre a gravare sulla valutazione del comportamento, comportano le sanzioni previste dal nostro Codice
disciplinare. La valutazione negativa del comportamento (voto inferiore
a
6/10),
sortita da attento e meditato
giudizio del Consiglio di classe, a fine anno non consente allo studente la promozione alla classe successiva
Valutazione positiva del comportamento
La valutazione del comportamento <<positiva>> (voto uguale o superiore
a
6/10)
è strutturata sui seguenti
indicatori adottati dalla scuola:
53
rispetto del regolamento d’Istituto e dei regolamenti specifici
frequenza e assolvimento degli impegni scolastici
comportamento con il dirigente scolastico, i docenti e il personale non docente
comportamento con i compagni.
(SEGUE <<Griglia di valutazione del comportamento da 6 a 10 decimi deliberata dal Collegio dei Docenti>>)
54
Griglia di valutazione del comportamento da 6 a 10
VOTO
LIVELLO
DESCRITTORI ORIENTATIVI
Anche la rispondenza del comportamento ad uno solo dei descrittori previsti
per i voti da 6/10 a 8/10 incluso può determinare l’attribuzione della
valutazione corrispondente.
6
l’alunno non vuole o ha serie
difficoltà a mantenere un
comportamento adeguato
(fermo restando che i fatti che
prefigurano reati rientrano nella
casistica dell’insufficienza e che le
azioni scolastiche non escludono
interventi da parte di autorità
esterne)
7
8
atto/i grave/i di violazione, o anche non gravi ma particolarmente
numerosi, dei regolamenti e delle norme che regolano la vita civile
frequenza irregolare /ritardi e uscite anticipate continui con motivazioni
non adeguate
continue inadempienze nei riguardi degli impegni scolastici tali da
compromettere/impedire il lavoro didattico
Deliberata violazione dell’etica professionale (violazione norme privacy,
sicurezza sui luoghi di lavoro, HACCP, igiene e salubrità alimentari…)
non volontà o difficoltà a mantenere relazioni corrette con il prossimo
l’alunno è in difficoltà a mantenere
un comportamento adeguato
atto/i di media gravità di violazione dei regolamenti , o anche lievi ma
reiterati, e delle norme che regolano la vita civile
frequenza non sempre regolare, assenze selettive; alto numero di ritardi e
uscite anticipate con motivazioni non adeguate
frequenti inadempienze nei riguardi degli impegni scolastici tali da
arrecare disturbo al lavoro didattico
Deliberata violazione dell’etica professionale (violazione norme privacy,
sicurezza sui luoghi di lavoro, HACCP, igiene e salubrità alimentari…)
difficoltà a mantenere relazioni corrette con il prossimo
L’alunno ha acquisito la capacità
sostanziale di mantenere un
comportamento adeguato e di
ripensare ai propri errori in maniera
critica intraprendendo un percorso
migliorativo
Atti non gravi e sporadici di violazione dei regolamenti
frequenza abbastanza regolare; saltuari ritardi e uscite anticipate con
motivazioni non adeguate
alcune inadempienze nei riguardi degli impegni scolastici, ma in corso di
soluzione
relazioni di norma corrette con il prossimo
9
L’alunno mantiene costantemente
un comportamento corretto
osservanza dei regolamenti e delle norme che regolano la vita civile
frequenza regolare //assidua
costante attenzione all’assolvimento degli impegni scolastici
relazioni corrette con il prossimo
10
L’alunno mantiene costantemente
un comportamento corretto e
collaborativo
osservanza dei regolamenti e delle norme che regolano la vita civile
frequenza regolare//assidua
costante attenzione all’assolvimento degli impegni scolastici
relazioni corrette e dialogo costruttivo con il prossimo
capacità di operare attivamente per una migliore realizzazione del
disegno educativo di classe
55
La valutazione delle discipline
Obiettivi trasversali anche in relazione all’eventuale Piano Personalizzato
Capacità di relazione e di individuazione del proprio ruolo
(capacità di rapportarsi, di disporsi e di agire rispetto alle specifiche esigenze disciplinari…)
AI – GI – I – S – D – B – O/E
Impegno e motivazione allo studio
(disposizione all’approfondimento, allo svolgimento dei compiti, al dialogo scolastico…)
AI – GI – I – S – D – B – O/E
Autonomia di lavoro
(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle…)
AI – GI – I – S – D – B – O/E
Obiettivi cognitivi anche in relazione all’eventuale Piano Personalizzato
Acquisizione dei contenuti e abilità specifici della disciplina
(sapere e saper fare, valutazione in base alle verifiche sommative scritte, orali e pratiche)
AI – GI – I – S – D – B – O/E
LEGENDA
AI
assolutamente insufficiente
(1 – 2)
gravemente insufficiente
(3 – 4)
GI
I
insufficiente
(5)
S
sufficiente
(6)
D
discreto
(7)
B
buono
(8)
O/E
ottimo - eccellente
(9 – 10)
56
LIVELLO ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTE
VOTI 1-2***
CAPACITA’ DI RELAZIONE E INDIVIDUAZIONE
L’allievo non è in grado di relazionarsi nel contesto disciplinare di
DEL PROPRIO RUOLO
riferimento e non comprende le dinamiche di gruppo
IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
L’allievo non rispetta le consegne assegnate e
non si dispone ad
accogliere la comunicazione formativa
L’allievo può anche non essere consapevole delle proprie difficoltà e
AUTONOMIA DI LAVORO
non sa organizzare il lavoro per superarle
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI/ABILITA’
L’allievo
non
SPECIFICI
disciplinari
ha
minimamente
acquisito
contenuti
e
abilità
NOTA ***Un compito ritirato in seguito a copiatura o svolto con l’ausilio di apparecchiature elettroniche non consentite
è considerabile, a discrezione del docente, come compito nel quale l’alunno ha dimostrato un livello di valutazione
globale <<assolutamente insufficiente>>.
LIVELLO GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
raramente
è
VOTI 3-4
CAPACITA’ DI RELAZIONE E INDIVIDUAZIONE
L’allievo
in
grado
di
relazionarsi
nel
contesto
DEL PROPRIO RUOLO
disciplinare di riferimento e comprendere le dinamiche di gruppo
IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
L’allievo raramente rispetta le consegne assegnate e si dispone ad
accogliere la comunicazione formativa
L’allievo può essere
AUTONOMIA DI LAVORO
limitatamente consapevole delle proprie
difficoltà e raramente è in grado di organizzare il lavoro per
superarle
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI/ABILITA’
L’allievo ha acquisito in maniera gravemente insufficiente contenuti
e abilità disciplinari
SPECIFICI
LIVELLO INSUFFICIENTE
CAPACITA’ DI RELAZIONE E INDIVIDUAZIONE
DEL PROPRIO RUOLO
IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
VOTO 5
L’allievo non è sempre in grado di relazionarsi nel contesto
disciplinare di riferimento e comprendere le dinamiche di gruppo
L’allievo non sempre rispetta le consegne assegnate e non sempre è
adeguatamente disposto ad accogliere la comunicazione formativa
AUTONOMIA DI LAVORO
L’allievo può essere solo parzialmente consapevole delle proprie
difficoltà e non sempre sa organizzare il lavoro per superarle
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI/ABILITA’
L’allievo ha acquisito in maniera lacunosa contenuti e abilità
SPECIFICI
disciplinari
57
LIVELLO SUFFICIENTE
VOTO 6
SAPERI ESSENZIALI
CAPACITA’ DI RELAZIONE E INDIVIDUAZIONE
L’allievo solitamente è in grado di relazionarsi nel contesto
DEL PROPRIO RUOLO
disciplinare di riferimento e comprendere le dinamiche di gruppo
adeguatamente
IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
L’allievo tendenzialmente rispetta le consegne ed è adeguatamente
disposto ad accogliere la comunicazione formativa
AUTONOMIA DI LAVORO
L’allievo sa quali sono le proprie difficoltà e cerca di organizzare
conseguentemente il proprio lavoro
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI/ABILITA’
L’allievo ha acquisito i contenuti e le abilità disciplinari fondamentali
SPECIFICI
LIVELLO DISCRETO
CAPACITA’ DI RELAZIONE E INDIVIDUAZIONE
DEL PROPRIO RUOLO
VOTO 7
L’allievo è costantemente in grado di relazionarsi nel contesto
disciplinare di riferimento e comprendere le dinamiche di gruppo
L’allievo solitamente rispetta le consegne e partecipa al dialogo
IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
educativo
AUTONOMIA DI LAVORO
L’allievo elabora in modo sostanzialmente autonomo le proprie
conoscenze e sa effettuare analisi coerenti
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI/ABILITA’
L’allievo ha acquisito discretamente contenuti e abilità disciplinari
SPECIFICI
LIVELLO BUONO
CAPACITA’ DI RELAZIONE E INDIVIDUAZIONE
DEL PROPRIO RUOLO
IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
AUTONOMIA DI LAVORO
VOTO 8
L’allievo è capace di relazionarsi in maniera proficua nel contesto
disciplinare di riferimento e comprendere le dinamiche di gruppo
L’allievo rispetta diligentemente le consegne assegnate e partecipa
in modo propositivo al dialogo educativo
L’allievo sa effettuare sintesi corrette e rielabora in modo personale
le conoscenze
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI/ABILITA’
L’allievo ha acquisito contenuti e abilità disciplinari in maniera solida
SPECIFICI
e soddisfacente
58
LIVELLO OTTIMO - ECCELLENTE
VOTO 9-10
CAPACITA’ DI RELAZIONE E INDIVIDUAZIONE
L’allievo è capace di promuovere positive relazioni nel contesto
DEL PROPRIO RUOLO
disciplinare di riferimento, nonché di comprendere le dinamiche di
gruppo e contribuire positivamente alla loro definizione
IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
L’allievo è attivo nell’eseguire le consegne, è sempre propositivo,
interessato e incline ad approfondire i saperi
AUTONOMIA DI LAVORO
L’allievo è in grado di effettuare sintesi corrette ed approfondite e di
organizzare il proprio lavoro
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI/ABILITA’
L’allievo ha acquisito contenuti e abilità disciplinari in maniera
SPECIFICI
solida, approfondita ed articolata
Il credito scolastico: il punteggio più alto di banda
1.
l’assiduità della frequenza scolastica;
2.
l’interesse e l’impegno buoni nella partecipazione al dialogo educativo;
3.
l’impegno e il profitto buoni in Religione cattolica o Attività didattiche alternative;
4.
l’interesse e l’impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative proposte dalla scuola;
5.
i crediti formativi corrispondenti ad esperienze liberamente svolte dallo studente fuori dall’ambito scolastico;
6.
la considerazione dell’impegno profuso e della qualità del recupero dei debiti /del debito in caso di
sospensione di giudizio;
7.
i decimali del voto di media conseguito.
Note ai fattori
1-2-3
La valutazione congiunta dei tre fattori può dar luogo all’attribuzione del punteggio superiore della banda di
appartenenza che NON può comunque essere superata.
59
4
Le attività complementari ed integrative sono equiparabili ai crediti formativi corrispondenti, pertanto sono utili a
raggiungere il livello superiore della banda di appartenenza che NON può comunque essere superata.
Le attività complementari per essere equiparate ai crediti formativi corrispondenti dovranno averne le stesse tipologie
e, a giudizio del Consiglio di classe, possedere un valore formativo dello stesso livello.
5
Il credito formativo è regolamentato dal DM 49/2000 che indica le caratteristiche formali e sostanziali dei crediti
formativi. Essi sono le esperienze acquisite fuori dalla scuola in ambiti e settori della società civile legati alla
formazione della persona e alla crescita umana, alle attività culturali, artistiche, ricreative, al lavoro, al volontariato, ad
esempio sociale e ambientale, e allo sport. I crediti formativi possono dar luogo al riconoscimento di 1 punto di credito
all’interno della fascia di appartenenza che NON può comunque essere superata. I crediti formativi dovranno
rispondere alle tipologie e ai requisiti temporali indicati nella relativa tabella <<Tipologia dei crediti formativi>> che
segue.
6
Risultati soddisfacenti nel recupero estivo possono dar luogo all’attribuzione del punteggio superiore della banda
di appartenenza che NON può comunque essere superata.
7
Per una media scolastica il cui decimale sia uguale o superiore a 0.5 si assegna di norma il punteggio più alto di
fascia, fatte salve le eventuali considerazioni negative del Consiglio di classe rispetto all’impegno scolastico profuso e
alla rilevazione di debiti formativi nello scrutinio di giugno.
La valutazione dell’impegno può consentire di accedere al punteggio più alto di banda anche con i decimali della media
inferiori a 0.5 (fattori 1 – 2 – 3 ).
60
SCHEDA FATTORI CONSIDERATI PER ASSEGNARE IL PUNTEGGIO PIU’ ALTO DI BANDA NELL’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO CLASSI III – IV e V
ALU NNO………… …………… ……………… ……………… ……: SCR UT INAT O A G IUG NO 
ALU NNO CON G IU DIZIO SO SP ESO * 
(N.B. NO N E’MA I C ONSE NT ITO IL S UPE RA ME NT O DE LLA B A NDA DI C RE DITO CU I SI ACCE DE P ER MEDIA ).

FATTOR I
1,2,3
Buona valu taz ione med ia d ell’a ssid uità alla fr eq u enza s cola sti ca , d ell’i nt eress e ed
imp eg no n ella part eci pazi on e al dial og o ed uca tiv o, d ell’ imp eg no e pr ofit t o i n R eligion e
catt olica o in A ttività dida ttic he alt er nativ e
Attivi tà comp lementari ed integr a tive ricono sciu te ( anc he comportan ti il supera mento di un
esame o una cer ti fic az ione es terna )
FAT TO R E
4










c ertifica zioni d ella con osc enza di un a ling ua stra nier a……………
c orsi all’est ero in er en ti il pr opri o p erc orso di st udi o
risul tati b u oni in c ompetizioni di sta mp o c ult urale e/ o pr of essi onal e
pr ogetti eur op ei
stag e estivi o c omu n qu e prop osti dalla sc uola c ome a mpliament o del pian o di st udi
ordi nario in Italia e/ o all’ est er o (dalla fi ne d ella clas se II I , alla IV e V)
c orsi organi zzati d alla s cu ola
attivi tà sp ortiv e pr omoss e dall’is titu to
par tecipa zion e i n orario ex trac urricolar e a d at tività e/ o ev enti promossi dall’is tit ut o
par tecipa zion e a d almen o d ue/ tre i niziativ e di ori en t amen to i n entr ata
altro ( …………… ……………… ……………… …………… ……………… …… ……..)
Credi to form ativo rico nosc iuto (rica vato da d ocu ment at e esperie nze e xt rascola stiche in am biti e
setto ri di cui all’art. 1, co mm a 1 , DM n . 452 d el 12/11/ 19 98)
FAT TO R E
5







a ttività c ult urali
a ttività ricreative e artisti che
a ttività lav orativa n el proprio s et tor e di st u dio
esp erienz e di f or mazi on e/aggior na men to professionaliz zant e nel proprio s ett or e di st udi o
i mpeg n o a mbient ale
v ol on tariat o, s olidari età , coopera zion e
meriti s p ortiv i
 Impegno e qu al ità del recupero es tivo so ddis facen ti
FAT TO R E
6
FAT TO R E
7
i n cas o di giu dizio s os p es o.
 Med ia vo ti con deci ma li ugu al i o super iore a 0,5 s e su pp orta ta da un i mpeg n o sc olas tico
in t ermi ni di fr eq u en za, part eci pazi on e , int er ess e al men o ad eg uat o e dalla promozi on e a
giugn o (fat to sal vo il fatt or e 6 ). *
TO TA LE CREDI T O S COLAS TI CO …… ……. . .. .. .. . .
( MEDI A …………..)
DELIBERAZION E:
A M AGG IORA N ZA ;
ALL ’U NA NIMITA’ 
*La valutazione dell’impegno può consentire di accedere al punteggio più alto di banda anche con i decimali della media
inferiori a 0.5 (fattori 1 – 2 - 3 ).
61
I crediti formativi
Tabella dei crediti formativi. Il Collegio dei docenti si attiene alle tipologie indicate dal Ministero e ritiene il parametro
temporale, per la sua oggettiva rilevazione, un utile indicatore della qualità dei crediti formativi, deliberando quanto
segue:
TIPOLOGIA
Crediti formativi/attività complementari
REQUISITI
Attività culturali
ALMENO 20 ORE
Attività ricreative
1 ANNO SCOL. PER LE III
artistiche
1 ANNO PER LE IV-V
Attività lavorative nel proprio settore di studio
30 GG
60 GG
PER LE III
PER LE IV–V
Esperienze di formazione e aggiornamento
professionalizzante nel proprio settore di studio
ALMENO 20 ORE
(corsi, incontri, etc…)
Impegno ambientale
volontariato
solidarietà
cooperazione*
1 ANNO SCOL.
PER LE III
1 ANNO PER LE IV–V
1 ANNO SCOL.
PER LE III
1 ANNO PER LE IV–V
meriti sportivi
attività agonistica a livello
nazionale/provinciale/regionale quando, a giudizio
1 ANNO SCOL.
PER LE III
1 ANNO PER LE IV–V
del docente Di SCIENZE MORORIE, il livello dello
studente evidenzi in maniera indiscutibile dei meriti.
*Per le attività che possono essere intraprese solo con la maggiore età (es iscrizione AVIS…) il requisito temporale
della tabella ha puro scopo orientativo. I Consigli di classe potranno considerare la data effettiva del compimento del
diciottesimo anno dello studente interessato, fermo il fatto che il credito deve per sua natura consistere in
un’esperienza significativa.
Note sui crediti formativi
Il DM 49/2000 definisce “crediti formativi” le esperienze acquisite fuori dalla scuola e non da essa organizzate
in
ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, alle attività culturali,
artistiche, ricreative, al lavoro, al volontariato e allo sport.
Dal punto di vista formale, i crediti dovranno essere rilasciati su carta intestata dall’Associazione/Ente/Azienda/Società
presso la quale si è svolta l’attività, regolarmente firmati dal responsabile al rilascio e datati non successivamente al
15 maggio dell’anno scolastico di riferimento.
I crediti formativi maturati presso le pubbliche amministrazioni si possono autocertificare.
62
Ogni documento prodotto dovrà contenere
sintetiche informazioni tali da consentire al Consiglio di classe, organo
preposto alla valutazione del credito, di individuare la tipologia di riferimento, nonché i requisiti temporali secondo
quanto indicato nella relativa tabella.
Quando logicamente possibile, e non scontato, come nel caso di un’affermazione sportiva, sarebbe bene che i
documenti esprimessero un giudizio sintetico, in merito alla qualità dell’impegno o al risultato degli apprendimenti,
tale da supportare il mero requisito dell’impegno temporale a maggior garanzia della validazione del credito.
Il tempo di un anno in relazione alle classi IV e V fa riferimento al periodo intercorrente dal 16 maggio dell’anno
precedente sino al 15 maggio dell’anno in corso, includendo l’estate intermedia.
Per le classi III è escluso il periodo estivo a termine del secondo anno, non essendo ancora iniziata la frequenza del
terzultimo anno per la quale è prevista la possibilità di accedere al credito. Valgono quindi solo le esperienze maturate
nell’anno scolastico, cioè a partire dall’inizio del terzo anno sino al 15 maggio successivo.
Per gli alunni di III e IV con giudizio sospeso, il credito formativo viene ovviamente considerato solo se promossi
nello scrutinio integrativo, contestualmente all’attribuzione del credito scolastico.
Le attività complementari e integrative
Le attività complementari ed integrative sono, a differenza dei crediti formativi, organizzate dalla scuola come
ampliamento dell’offerta formativa.
La loro tipologia corrisponde a quella dei crediti formativi espressa nella tabella e, a giudizio del Consiglio di classe,
possiedono un valore formativo di analogo livello, pertanto possono dar luogo all’attribuzione di 1 punto di credito
come i crediti formativi corrispondenti, utile a raggiungere il livello superiore della banda di appartenenza che NON può
comunque essere superata.
63
Periodi e documenti di valutazione
I PERIODO VALUTATIVO (trimestre)
15 Settembre 2015 – 23 dicembre 2015
II PERIODO VALUTATIVO (pentamestre): 7 Gennaio 2016 – 4 Giugno 2016.
In gennaio si tengono gli scrutini intermedi cui segue la compilazione digitale della
1^ PAGELLA
e vengono di conseguenza rilevati gli eventuali debiti formativi e le modalità di recupero.
In marzo è prevista la compilazione digitale
DELLA SITUAZIONE DEI RECUPERI DEL I PERIODO (ex PAGELLINO)
che dà informazione alle famiglie circa
l’esito dei corsi di recupero dei debiti formativi registrati nel primo periodo
(recupero avvenuto oppure no).
In giugno si tengono gli scrutini finali con compilazione digitale dei prospetti ed esposizione del
TABELLONE DELLE VALUTAZIONI FINALI
e vengono di conseguenza definite promozioni/ammissioni, bocciature e sospensioni di giudizio.
Nella seconda decade di agosto, dopo i corsi di recupero, si svolgono le verifiche per gli alunni con giudizio sospeso.
Prima dell’inizio delle lezioni del successivo anno scolastico verrà integrato lo scrutinio finale per gli alunni con
sospensione di giudizio in base all’ esito delle verifiche svolte in agosto.
64
Obbligo di frequenza di almeno ¾ del monte ore annuale personalizzato e deroghe
Come noto, ai sensi del DPR 122/09 art. 14 comma 7, la valutazione finale è subordinata alla frequenza di almeno i tre
quarti (3/4) del monte ore annuale personalizzato e quindi le assenze non devono essere superiori a ¼ del monte ore
detto. Chi non raggiunge il requisito della frequenza richiesta non può accedere allo scrutinio per mancata validazione
dell’anno scolastico.
Il corso diurno
Nel caso di alunni con un numero di assenze oltre il detto limite, e solo qualora il Consiglio di classe ritenga comunque
di essere in possesso di adeguati elementi valutativi per lo scrutinio, si procederà comunque alla valutazione finale
ovvero all’ammissione all’esame conclusivo secondo i seguenti criteri di deroga espressi dal Collegio:
a)
<<il limite di assenze è superabile in caso di grave e documentata malattia e /o necessità di cure e terapie
programmate
che
comportino
l’impossibilità
della
presenza
a
scuola
dell’alunno/a,
situazione
precedentemente resa nota in forma scritta dalla famiglia e comprovata da opportuna certificazione
medica>>;
b)
<<il limite di assenza è superabile in via straordinaria nel caso di impegni sportivi di alto e oggettivo profilo
professionistico per le competizioni e i relativi allenamenti >>.
Precisazioni relative agli studenti atleti professionisti: in coerenza con l’impegno dell’Istituto a promuovere la crescita
organica dell’individuo, stili di vita più salutari e la piena valorizzazione dei talenti di ciascuno, i Consigli di classe, nel
caso di frequenza a vari livelli non regolare LEGATA A PROFESSIONISMO ATLETICO (anche a prescindere dal
superamento del limite di assenza di assenza del 25%), porranno in essere
studente
atte a conciliarne il successo scolastico con quello
strategie didattiche a favore dello
atletico, fermo restando
il maggior impegno che
l’interessato dovrà profondere per colmare le eventuali lacune e raggiungere gli obiettivi stabiliti per la classe.
1)
La validazione dello status di <<Atleta professionista>> compete al Consiglio di classe che potrà avvalersi
della consulenza del Dipartimento di Scienze Motorie, come articolazione del Collegio, e comunque delle
figure
professionali competenti presenti nell’Istituto;
2)
Le assenze per attività sportive svolte a livello professionistico non dovranno di norma comportare il
superamento del limite di assenze del 25%. Quando incidessero comunque in maniera significativa in generale sulla
frequenza scolastica o in particolare di alcune discipline, esse dovranno sempre essere:
oggetto di preventivo incontro tra il Dirigente Scolastico e la famiglia dello studente, anche nel caso di alunno
maggiorenne,
supportate da opportuna dichiarazione preventiva da parte della società di appartenenza dell’atleta che ne attesti
l’effettivo impegno non sempre conciliabile con la regolare frequenza delle lezioni,
oggetto di considerazione da parte del Consiglio di classe per le possibili problematiche formative e valutative,
nonché per
la definizione di un’eventuale utile procedura orientata al sostegno di un percorso di studi
personalizzato, ferma restando l’acquisizione degli obiettivi di classe.
3) Quando dette assenze
dovessero invece comportare, anche per l’evolversi in itinere della situazione,
il
superamento del limite di assenze, potranno essere oggetto di deroga al limite del 25%, ma esse dovranno, in
aggiunta a quanto già previsto nell’elenco puntato e numerato di cui al punto precedente,
essere giustificate per la
parte determinante la deroga dalla società sportiva che dichiarerà in maniera circostanziata gli impegni direttamente
richiesti ed espletati dall’atleta in precisi momenti sportivi.
65
Spetta in primis allo studente e/o alla sua famiglia tener monitorato attraverso l’accesso al registro elettronico la
percentuale di assenze.
Il corso serale e la sezione carceraria
Per le specifiche esigenze dell’utenza del serale, costituita da studenti lavoratori, e anche in considerazione della
capacità autoformativa riconosciuta agli adulti che fruiscono di percorsi di istruzione-formazione, il Collegio prevede
deroghe al limite massimo di assenze non solo per le motivazioni valevoli per il corso diurno, ma anche per i seguenti
motivi:
<<il limite di assenze è superabile nel caso di impegni lavorativi, motivi familiari, motivi di salute propri e per familiari
a carico, per gravidanza/allattamento, custodia dei figli e assistenza familiari, contemporanea frequenza al corso per
sostenere l’Esame di Stato di scuola secondaria di primo grado>>.
Per le specifiche esigenze dell’utenza che frequenta la sezione carceraria, e sempre in considerazione della capacità
autoformativa riconosciuta agli adulti che fruiscono di percorsi di istruzione-formazione, il Collegio prevede deroghe al
limite massimo di assenze non solo per le motivazioni valevoli per il corso diurno, ma anche per i seguenti motivi:
<< il limite di assenze è superabile nel caso di trasferimenti per cause processuali e presenza ai processi,
trasferimento in altra sede, impegni lavorativi fuori e dentro il carcere, colloqui con avvocati e familiari, visite
mediche>>
Anche nel caso delle casistiche di deroga rivolte all’utenza adulta, il Consiglio di classe deve comunque
ritenere di
essere in possesso di adeguati elementi valutativi per procedere a regolare scrutinio dello studente interessato.
Assenze e sospensioni
I giorni di <<allontanamento dalle lezioni >> per provvedimento disciplinare a carico sono considerati come assenze
al fine del conteggio del monte ore obbligatorio nel caso in cui l’alunno rifiuti la proposta di conversione.
66
SEZIONE 4 “LE RISORSE”
SOTTOSEZIONE 1
L’organico dell’autonomia
L’organico dell’istituto è costituito da docenti curricolari, docenti di sostegno, docenti assegnati con l’organico di
potenziamento (P.O.) e personale amministrativo, tecnico ed ausiliario. Tutte le figure, pur appartenenti a diverse
aree, si muovono all’interno di un sistema interrelato che ha come scopo comune l’erogazione di un buon servizio
scolastico.
I docenti
Nell’anno in corso si è attivata una prima fase di assegnazione dell’organico potenziato, che costituisce la novità,
ancora governata da regole transitorie , rispetto alla dotazione ordinaria di docenti disciplinari e di sostegno per lo
svolgimento delle attività didattiche ed educative.
Le preferenze espresse dal Collegio rispetto alle aree sono, in ordine di priorità, 1-2-3-7-5-4-6*** in riferimento alle
risorse umane che il POF, poi PTOF, indica come indispensabili per la realizzazione del complesso dell’offerta formativa
d’istituto sulla base coordinata delle risorse anche finanziarie e strumentali disponibili e a sostegno della qualità dei
processi educativo-formativi e del ruolo attivo dell’Istituto all’interno del territorio di riferimento.
Nello specifico la scuola ha considerato gli obiettivi formativi prioritari indicati dalla Legge 107/2015, che in parte
declinano in maniera più articolata e concreta le competenze chiave di cittadinanza, tenendo conto delle proprie
specifiche esigenze. Le richieste hanno considerato l’implementazione dei risultati scolastici, la personalizzazione dei
percorsi formativi, la risposta ai BES rilevati, inclusa l’utenza con
DSA, il potenziamento delle competenze digitali,
anche in base al Piano Nazionale di Scuola Digitale, la qualità dell’orientamento in ingresso, in itinere e in uscita,
nonché il processo di internazionalizzazione in corso e la promozione del benessere e di stili di vita sani.
Anche se la fase di rodaggio attuale non ha consentito la perfetta coerenza tra il personale assegnato e quello richiesto
dal Dirigente scolastico sulla base del reale fabbisogno connesso all’offerta formativa dell’Istituto, del RAV e di tutti gli
altri documenti di programmazione della scuola, il processo che ha supportato la scelta a monte dell’assegnazione
dell’organico potenziato ha comunque indotto la scuola a utili riflessioni in merito ai propri bisogni, alla piena
consapevolezza della direzione che vuole intraprendere e delle strategie da mettere in campo finalizzate a contrastare
le problematiche emerse.
L'organico dell'autonomia è, in quanto funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali del piano
triennale, strumento ineludibile per garantire l’attuazione del curricolo di scuola, rispondendo al reale fabbisogno
dell’Istituto rispetto alla necessità di docenti curricolari, di docenti di sostegno e di docenti preposti a sostenere le
diverse sfaccettature dell’offerta formativa.
La gestione dell’organico dell’autonomia quando unitaria consente una maggior valorizzazione della professionalità dei
docenti, attraverso le sinergie connesse all’integrazione tra le diverse figure che entrano nel processo formativo,
creando un circolo virtuoso utile per gli studenti e gratificante per i docenti.
67
Si pensi, ad esempio, ad una gestione delle supplenze brevi, sia sotto il profilo organizzativo che dei contenuti, tale
da trasformare il disagio di alunni e famiglie per l’assenza dell’insegnante curriculare in opportunità di crescita
culturale, riconoscendo nel contempo il ruolo paritario del docente che ha espletato l’incarico.
Nel nostro Istituto da anni la presenza consistente di docenti di sostegno alla classe ha di fatto già consentito di
introiettare le opportunità offerte dalla compresenza o dalla collaborazione per il raggiungimento dei comuni fini
educativi, attraverso la messa in atto di strategie di recupero, di potenziamento e di inclusione che vanno ben oltre il
solo supporto all’alunno diversamente abile.
RISORSE DA ACQUISIRE: DOCENTI
Organico del potenziamento docenti (O. P. ) richiesta N°10 escluso il docente di sostegno, con le seguenti
priorità:
1.
potenziamento umanistico 2 unità di A050
2.
potenziamento linguistico 2 unità (nessuna segnalazione rispetto alla classe di concorso; si precisa
quanto segue: l’istituto ha gli insegnamenti di lingua straniera inglese e lingua straniera francese
per tutte le classi degli indirizzi professionale e tecnico turistico; dal 2013 è attivo anche
l’insegnamento di lingua straniera russa a partire dal terzo anno dell’indirizzo tecnico turistico con
unica sezione)
3.
potenziamento scientifico 1 unità di A042
4.
potenziamento laboratoriale 1 unità di C510, 1 unità di C500
5.
potenziamento socio-economico e per la legalità 1 unità di A017/A019
6.
potenziamento storia dell’arte 1 unità A061
7.
potenziamento area motoria 1 unità A029
8.
potenziamento sostegno 1 unità
Priorità di utilizzo dell’O.P: Recupero/potenziamento//Orientamento-Continuità//Promozione eccellenze, con appositi
progetti.
Recupero e potenziamento in orario curricolare (in classi aperte), in coda all’orario di lezione e
pomeridiano, per rafforzare le discipline in cui si registrano insufficienze, debiti formativi e sospensioni del
giudizio (Matematica- Lingua Inglese- - Italiano biennio)
Moduli di consolidamento delle abilità di lettura-comprensione, trasversale a tutti i contenuti disciplinari (
Italiano e tutte le altre discipline- biennio)
Rinforzo delle ore dell’area giuridica
Supplenze per periodi di assenza inferiore ai 10 gg.
Orientamento, continuità e Alternanza scuola-lavoro ( ingresso – uscita )
Attività di preparazione a gare ed olimpiadi per le eccellenze ( tutte le classi)
Potenziamento area sostegno per alunni DA e BES certificati.
*** 1=area umanistica; 2=area linguistica; 3=area scientifica; 7= area laboratoriale; 5=area socio-economica e
legislativa; 4=area artistica; 6=area motoria.
68
Gli ATA
Per quanto concerne il personale ATA, si rinvia al prospetto di cui alla seguente tabella:
FABBISOGNO DEI POSTI DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO TECNICO ED AUSILIARIO
COLLABORATORI SCOLASTICI
PLESSO/SEDE STACCATA E/O
N°CLASSI
N° ALUNNI
COORDINATA
Sede
28
665
Via Mistrali
14
287
Sede Parma
4
92
N° UNITA' DI
PERSONALE
11
3*
1
n° 1 unità di via Mistrali si sposta nella
sede Porro per lezioni laboratoriali
Via Porro
Carcere . Parma
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
ASSISTENTI TECNICI
giornaliere di n° 2 classi
2
21
0
Sede
7
Sede
9
Sede Parma
1
Sede Porro
1
Si propone il seguente incremento:
Collaboratori scolastici
2
Assistente tecnico
1
Assistente amministrativo
1
69
SOTTOSEZIONE 2
LE INFRASTRUTTURE MATERIALI E LE ATTREZZATURE
Da alcuni anni è in corso, attraverso un buon dialogo istituzionale con soggetti pubblici del territorio, la ricerca di spazi
didattici alternativi che possano incrementare e sostenere lo sviluppo della scuola, e nello specifico della scuolaimpresa, migliorare gli ambienti laboratoriali e consentire un maggior sviluppo del suo potenziale, riferibile a tutti i
profili formativi che pertengono all’offerta del Magnaghi e a tutti i plessi, sia di Salsomaggiore che di Parma.
E’ già realtà la realizzazione del progetto sperimentale “ Grand Hotel Porro****” , con cui è prevista la gestione della
prestigiosa struttura da parte della scuola, in collaborazione con una società privata di amministrazione alberghiera,
ed è in dirittura d’arrivo l’assegnazione di locali presso lo storico Hotel Tommasini in cui l’istituto vorrebbe collocare
ulteriori laboratori, aule e palestre. Si spera, in un futuro prossimo, che il Tommasini possa ospitare tutta la scuola che
è attualmente divisa a Salsomaggiore in due plessi.
Per quanto concerne l’incremento di infrastrutture e attrezzature interne, l’Istituto partecipa a bandi finalizzati al
reperimento di risorse finanziarie che consentano di implementare le attrezzature a sostegno della creazione di aule
normali più attrezzate, di aule speciali, dell’ammodernamento dei laboratori esistenti e dell’implementazione della
dotazione informatica.
In questo contesto si inserisce anche la partecipazione a bandi per ottenere risorse economiche a sostegno della
valorizzare di spazi già disponibili. Si è in attesa dell’esito del progetto “Quattro amici al bar” relativo all’apertura di
una caffetteria
gestita dagli studenti e aperta al pubblico da collocare in un’attuale laboratorio di sala -bar che
verrebbe ristrutturato e riarredato.
Un settore in cui la scuola è molto attiva, in coerenza con
la sua priorità di accrescere la didattica inclusiva, è la
partecipazione a bandi legati allo sviluppo digitale, come quelli previsti nell’ambito Piano Nazionale Scuola Digitale o
nel PON, per ottenere le risorse economiche necessarie ad approntare locali della tipologia “aula 3.0” che corrisponde
ad un laboratorio ad alta flessibilità d’uso e, in linea con il PTOF, volto a facilitare gli apprendimenti, l’inclusione e a
potenziare le competenze linguistiche e professionali.
Il PTOF dà grande importanza all’utilizzo diffuso delle nuove tecnologie perché anche il Magnaghi riconosce loro un
ruolo decisivo a sostegno del processo di miglioramento in tutti i comparti e, in particolare, nell’inclusività orientata al
raggiungimento di più elevati risultati scolastici che è una delle grandi direttrici su cui si muove l’Istituto.
Le ICT consentono, infatti, un notevole livello di flessibilità degli spazi, l’apprendimento collaborativo, l’utile varianza
metodologica, la realizzazione di una didattica ad alto grado di personalizzazione e individualizzazione dei percorsi, in
considerazione ai bisogni formativi e agli stili di apprendimento diversificati.
Le ICT hanno inoltre un elevato gradimento tra le giovani generazioni dei nativi digitali, generalmente a proprio agio
nell’uso dei nuovi dispositivi e delle loro numerose funzioni.
70
SEZIONE 5 “ LA PROGETTUALITA’
LINEE GENERALI DELL’IMPIANTO PROGETTUALE D’ISTITUTO
Secondo l’orientamento generale già definito da diversi anni, il sistema progettuale di Istituto è orientato
verso interventi a valenza pluriennale, verso attività che prevedano come esito certificazione esterne di competenze
per la scuola o per lo studente, verso la trasversalità tra le classi, la verticalità, l’interdisciplinarità e la diversificazione
metodologica, con una spiccata preferenza per la didattica laboratoriale e digitale.
La progettualità dell’istituto ha le proprie radici nel territorio ed è uno degli strumenti chiave per collegare la
scuola alla realtà esterna, determinando il processo osmotico che le consente di crescere in sintonia con il mondo del
lavoro e delle professioni, di apportarvi il proprio contributo, proponendosi come nodo importante della rete sociale,
economica e culturale del territorio in cui opera, e di facilitare l’inserimento lavorativo dei neo-diplomati.
Tra i progetti oggetto di certificazione ricordiamo per le lingue straniere, i PET, FIRST, DELF, DELE, i corsi per
implementare le competenze digitali, la Sicurezza, l’HACCP, la certificazione del livello di conoscenza della lingua
italiana per gli alunni stranieri, la certificazione della scuola nell’ambito delle iniziative “Scuole che promuovono
Salute”, il corso biennale per sommelier nell’ambito dell’educazione al bere consapevole con rilascio del relativo
attestato AIS, il corso di pasticceria, come ampliamento dell’offerta formativa per il corso serale.
L’impianto progettuale unitario è riconducibile ad alcuni ambiti, che supportano l’organicità dell’azione e
consentono di meglio definire il profilo peculiare dell’Istituto per entrambi gli ordini. Al riguardo, l’istituto tecnico e
quello professionale si riconoscono in un disegno progettuale per molti aspetti condiviso, ma per altri declinato sulle
specificità di ciascun corso.
Le fonti di finanziamento di diversa natura, erogate dal Ministero e da Enti pubblici, ottenute attraverso il
buon posizionamento in bandi specifici, conseguenti a sponsorizzazioni, sino alle erogazioni liberali delle famiglie,
supportano la progettualità dell’istituto.
L’impianto si prefigge di rafforzare ed integrare l’offerta formativa curricolare ed è orientato massimamente al
raggiungimento degli obiettivi che la scuola ha ritenuto prioritari:
Il miglioramento dei risultati scolastici
incluso il contenimento della dispersione. Ha come basilare
corollario il benessere psico-fisico dello studente, inteso anche come benessere scolastico, che è nel contempo
fondamento per conseguire buoni risultati e conseguenza dei medesimi;
Il miglioramento dei risultati a distanza sia rispetto al successo formativo post-secondario, sia
relativamente a rapidi e soddisfacenti inserimenti lavorativi o percorsi di auto imprenditorialità. Ha come utile
corollario l’implementazione dell’internazionalizzazione dei percorsi.
Si ritiene che l’impianto sia fattibile in quanto molte esperienze sono già collaudate e in linea con gli obiettivi che la
scuola vuole perseguire.
A fianco della progettualità di sistema riferibile ad attività spesso pluriennali che contribuiscono in modo
incisivo a tracciare il peculiare profilo dell’Istituto (ad esempio progetto triennale Chef to Chef e il corso biennale di
71
sommelier AIS) vi è, comunque, una progettualità d’occasione declinata
sulle opportunità concrete che la realtà
imprevedibilmente offre. Tale categoria di interventi si mantiene però per scelta della scuola sempre in linea con il
disegno generale nel quale l’Istituto si identifica e che è sintetizzato nelle seguenti tabelle.
Finalità
Attività
generali
Formare la persona
Preparare
professione
Elaborazione di progetti volti a :
formare persone e cittadini responsabili con una propria identità, aperti alle
trasformazioni del mondo culturali, economiche e sociali; sensibili alle sfide
della multiculturalità, della tutela ambientale, della riduzione degli sprechi e delle
problematiche alimentari a cui il Pianeta deve saper dare una risposta ;
formare persone e cittadini attivi custodi della legalità e rispettosi delle buone
regole di civile convivenza;
formare persone e cittadini che siano consapevolmente partecipi della comune
cittadinanza europea e che vivano l’Unione come una risorsa culturale e
professionale;
formare persone e cittadini inclini alla cultura dell’accoglienza, dell’inclusione e
della solidarietà;
formare persone e cittadini capaci nelle relazioni interpersonali e nell’esercizio
della rappresentanza;
contribuire alla costruzione della cultura dell’apprendimento permanente sia per
i giovani in formazione che per agli adulti che fruiscono del corso serale e dei
corsi brevi di eno-gastronomia organizzati dalla scuola;
garantire, nella programmazione unitaria del servizio erogato, un’informazione
precisa sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della Scuola e favorire
una partecipazione attiva e responsabile degli studenti, attivando un dialogo
costruttivo con le relative famiglie e valorizzando le inclinazioni di ciascuno;
formare persone capaci di aderire a stili di vita più sani attraverso il contrasto al
disagio anche psicofisico, alle dipendenze e agli stili di vita poco corretti come
cattiva alimentazione e sedentarietà.
sostenere i giovani nella individuazione e costruzione di un futuro socialmente e
professionalmente sereno.
alla
Elaborazione di progetti volti a :
promuovere la cultura della sicurezza e salute nell'ambiente di lavoro;
realizzare stage e percorsi di alternanza scuola-lavoro italiani ed esteri;
realizzare percorsi professionalizzanti in raccordo con gli Enti di formazione
nell’ambito delle attività di IeFP;
realizzare scambi transnazionali;
praticare le buone prassi di orientamento interno ed esterno;
abituare a percepire come proprio territorio lavorativo e formativo anche
l’Unione;
collaborare alla realizzazione di eventi turistico – gastronomici sia sul territorio
che a livello nazionale ed internazionale;
promuovere eventi turistico – gastronomici sul territorio;
organizzare visite e viaggi d’istruzione finalizzati ad arricchire la formazione
professionale;
organizzare corsi brevi rivolti agli adulti;
realizzare progetti ad alto livello di professionalizzazione (scuolaimpresa/simulimpresa);
realizzare progetti di approfondimento sul valore della filiera agro-alimentare in
rete con l’Istituto agrario per la sinergica complementarietà delle offerte
formative;
promuovere la partecipazione a concorsi turistico-gastronomici;
Partecipare a progetti qualificanti con ricadute dirette ed indirette sul placement
lavorativo promosse da RENAIA e/o sa interlocutori esterni (progetto triennale
72
Chef to Chef, Corso biennale di sommelier AIS, Castelli del Ducato…) anche in
relazione all’integrazione socio-lavorativa degli alunni disabili.
Educare
all’integrazione
nel
territorio in un sistema
di relazioni complesse
Promuovere il successo
formativo
e
il
benessere scolastico
Elaborazione di progetti volti a :
partecipare ai diversi eventi sia professionali che culturali offerti da agenzie ed
enti dell’area o con ricadute sull’area;
sensibilizzare in merito alle varie risorse territoriali;
favorire convenzioni con istituzioni, enti, associazioni e privati;
promuovere eventi di interesse territoriale.
Elaborazione di progetti didatticamente innovativi
inter e pluridisciplinari, volti a:
sostenere l’inclusione degli alunni disabili;
favorire l’inclusione degli alunni stranieri con difficoltà linguistiche attraverso la
puntuale applicazione delle procedure di accoglienza contemplate dalla norma,
nonché attraverso l’educazione trasversale rivolta a tutti gli alunni a percepire
la diversità come risorsa;
sostenere in generale l’inclusione di ciascuno riconoscendo i bisogni educativi
speciali;
attivare in caso di necessità percorsi di istruzione domiciliare post-ospedaliera
secondo le procedure previste;
consentire uno svolgimento motivante dei programmi attraverso il supporto di
metodologie ICT capaci di stimolare l’impegno e l’attenzione degli studenti;
potenziare ed innovare le strutture laboratoriali;
osservare e individuare metodologie e strategie che sviluppino le potenzialità di
ogni studente (laboratori, peer to peer, problem posing & solving…) anche in
relazione ai bisogni degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento;
assumere le modalità comunicative multimediali come strumento privilegiato per
motivare all’apprendimento e per ampliare le conoscenze;
potenziare le competenze linguistiche anche con il supporto della multimedialità
e la presenza di lettori di madrelingua;
assumere i tirocini, gli stage, le esercitazioni esterne, l’alternanza scuola lavoro,
l’apprendistato, la metodologia di simulimpresa quali elementi innovatori per il
processo dell’insegnamento e dell’apprendimento per tutti gli studenti e nel
rispetto dei bisogni educativi anche speciali di ciascuno.
Promuovere
inserimenti
lavorativi
più soddisfacenti e/o la
gratificante
prosecuzione
degli
studi in ambito postsecondario
Promuovere progetti di placement lavorativo (FIxO);
Promuovere progetti di verticalizzazione delle azioni in organico raccordo con
Università e con Alta formazione e Formazione integrata ITS e IFTS per
partecipare alla filiera della professionalizzazione di qualità;
Promuovere progetti ad alta interrelazione con il mondo del lavoro e delle
professioni;
Promuovere progetti di supporto all’acquisizione delle competenze previste per il
conseguimento del diploma e per una più soddisfacente prosecuzione degli studi
sia in relazione al superamento dei test di ingresso quando previsti, sia rispetto
ai risultati nel percorso di formazione post-secondario;
Promuovere progetti di internazionalizzazione dei percorsi formativi.
73
PARTE II
La formazione del personale docente e ATA
I bandi a cui l’istituto ha partecipato a.s. 2015-2016
I progetti d’istituto a.s. 2015-2016
Conclusione
74
II PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
Il piano di formazione e aggiornamento varato dalla scuola è inserito organicamente nel PTOF con cui ricerca la
massima coerenza, finalizzata al fattivo supporto del Piano dell’Offerta Formativa per il raggiungimento degli obiettivi
di miglioramento che la scuola si è posta.
Esso si propone di valorizzare il personale docente ed ATA, attraverso la programmazione di percorsi formativi
finalizzati
al
miglioramento
professionale
tecnico-metodologico,
didattico
e
amministrativo,
tecnologiche, a strategie didattiche innovative, alla valutazione formativa e di sistema,
amministrativa della scuola
alle
innovazioni
e di improntare la gestione
a criteri di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza e sui principi di valutazione
delle strutture e di tutto il personale della P.A.
Tiene altresì conto dei primi orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale con i
quali peraltro l’istituto è in linea. Le azioni formative saranno mirate su temi strategici quali competenze digitali,
linguistiche, alternanza scuola-lavoro, inclusione e integrazione, potenziamento delle competenze di base, valutazione,
secondo le prerogative di ciascun comparto lavorativo.
Il piano medesimo discende anche dal riconoscimento dalle esigenze formative espresse dal personale docente
(Collegio dei docenti/Dipartimenti) e ATA, anche al termine di una fase istruttoria condotta attraverso la
somministrazione di questionari personali, da richieste normative precise, come avviene per i corsi riferiti ai docenti
neo-assunti, alla sicurezza e alla conoscenza dei procedimenti amministrativi, sino al riconoscimento di specifiche
necessità della scuola, emerse anche dalle osservazioni indotte dalla redazione del RAV e del relativo PdM.
Il piano del Magnaghi tiene altresì conto delle esigenze specifiche che afferiscono ai due ordini di scuola presenti al suo
interno.
Per quanto riguarda il
personale docente,
le
aree di intervento prioritarie
sono coerenti con le diverse
direttrici sulle quali si sta muovendo l’Istituto nel suo percorso volto al miglioramento continuo: implementazione delle
competenze relative ad una didattica più inclusiva ed efficace e al miglioramento dei processi di orientamento e
continuità, volti a
soddisfacenti inserimenti lavorativi e/o alla gratificante prosecuzione degli studi in ambito post-
secondario dei neodiplomati.
I contenuti dei percorsi inerenti alla didattica inclusiva riguardano le tematiche dell’integrazione e il corretto approccio
ai bisogni educativi speciali quali disturbi specifici dell’apprendimento, disabilità, accoglienza degli alunni non italofoni,
problematiche molto presenti in particolare nell’ordine professionale. Complementare a questo ambito è la promozione
del benessere che la scuola considera, non solo socialmente utile, ma leva ineludibile per il miglioramento dei risultati
scolastici.
75
La formazione dei docenti è altresì orientata alla ricerca e sperimentazione metodologico-disciplinare e valutativa, si
pensi ad esempio alla formazione per la didattica CLIL o per l’ottimizzazione dell’approccio formativo attraverso le ICT.
La scuola ritiene, infatti, che un approccio didattico vario, legato all’integrazione organica delle ICT nei processi
formativi e teso alla didattica laboratoriale sia indispensabile per elevare l’indice di inclusività, migliorare i risultati
scolastici e contrastare demotivazione ed abbandono.
Molte iniziative formative riguardano, invece, il miglioramento dei “risultati a distanza” come quelle relative alla
creazione di procedure di qualità per l’organizzazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro e la formazione volta a
sostenere il processo di internazionalizzazione dell’istituto, in particolare quella relativa all’europrogettazione che apre
le porte al reperimento di finanziamenti consistenti, sostiene una didattica in linea con le istanze del mondo
globalizzato, sostenendo utilmente i processi di mobilità transnazionale che caratterizzano l’attuale mercato del lavoro
e la formazione.
Per quanto riguarda il
personale ATA, co-attore nel ciclo
di miglioramento intrapreso dalla scuola riconducibile a un
sistema unitario, le attività formative, da un lato assecondano le esigenze dell’offerta formativa varata dall’Istituto e
le specifiche inclinazioni personali, dall’altro sono volte a rispondere a precise esigenze normative, in particolare per
quanto concerne la dematerializzazione documentale e l’implementazione dei servizi digitali all’utenza.
Per la dematerializzazione documentale sono previsti, nello specifico, percorsi formativi relativamente all’uso della
piattaforma “Segreteria Digitale”, che consente la gestione unificata di tutti i software documentali in uso ed è
conforme alle previsioni del Codice dell'Amministrazione Digitale e alle norme sulla trasparenza, dall'albo pretorio al
protocollo informatico.
Si riportano di seguito le iniziative deliberate dagli OOCC:
Formazione Clil in prospettiva triennale;
Formazione Sicurezza docenti /ATA;
Formazione Segreteria Digitale ATA e Alternanza docenti/ATA;
Formazione nell’ambito del progetto “ Scuole che promuovono salute” docenti/ATA;
Formazione docenti piattaforma on line serale.
Le modalità
Le attività possono essere organizzate sia internamente, attraverso il coinvolgimento di esperti esterni o per
disseminazione di competenze da parte del personale già formato o in possesso di specifici requisiti, o ricorrendo ad
iniziative esterne validate dal MIUR. Alcuni percorsi sono online, altri in modalità mista.
La formazione del personale docente ed ATA potrà avvenire anche in rete con enti e scuole del territori a cui sono stati
assegnati fondi ministeriali dedicati.
76
Vi sono al proposito collaborazioni aperte con altre scuole della Regione, come nel caso della rete con l’alberghiero di
Cervia per corsi di formazione e aggiornamento relativi alla strutturazione dei percorsi alternanza scuola/lavoro o le
attività Re.Ria, l’associazione in cui gli alberghieri regionali si confrontano per la realizzazione di una miglior offerta
formativa nell’ambito dei corsi rivolti agli adulti. Sempre in rete l’Istituto accede alle tante iniziative promosse da
“Scuole che promuovono salute”.
In particolare la scuola cercherà di incrementare la formazione per disseminazione tra pari secondo quanto previsto
dalle azioni nazionali che mirano alla formazione di figure strategiche, docenti in grado di accompagnare i colleghi nei
processi di ricerca didattica, formazione sul campo, innovazione in aula. L’Istituto si muove, dunque, secondo la logica
dell’empowerment del singolo e/o del gruppo, cercando in via prioritaria di individuare e sviluppare le competenze
interne e di ricorrere agli esperti esterni solo quando non vi siano figure interne di pari perizia.
Parte dell’attività formativa avviene attraverso le risorse culturali e professionali offerte dal territorio, come molti dei
percorsi previsti nell’ambito della promozione del benessere e della salute e della prevenzione di condotte a rischio che
hanno visto la partecipazione del SERT, Servizi per la Tossicodipendenza, e della USL territoriale.
Una modalità indiretta ma incisiva di formazione di tutto il personale avviene in occasione della partecipazione della
scuola ad eventi e manifestazioni che comportano una stretta aderenza alla realtà esterna e la necessità di
approfondire contenuti e affinare le proprie capacità di intervento rispetto al profilo professionale di ciascuno. Nello
stesso ambito rientrano le attività di simulimpresa e, ancora di più, quelle relative a scuola-impresa, ma anche la
partecipazione a kermesse culturali come la XV edizione del convegno “Colloqui fiorentini”.
I docenti sono inoltre portati ad un’intensa attività di autoformazione, fisiologicamente irrelata ai diversi interventi,
anche esplicitamente di “formazione”, svolti a favore del territorio negli indirizzi rispondenti alle specifiche competenze
dell’Istituto.
I BANDI A CUI LA SCUOLA HA PARTECIPATO A.S. 2015-2016
Pur nella consapevolezza che il seguente elenco è soggetto a continue implementazioni e che, ovviamente, la
partecipazione ai bandi conduce solo talvolta agli esiti desiderati, si vuole comunque mettere in trasparenza l’attività
della scuola anche in questo specifico settore che persegue una sinergica coerenza con gli altri ambiti in cui si muove
l’Istituto.
Peraltro, ad oggi, sappiamo già che la partecipazione al bando FixO ha avuto esito positivo e che, comunque, in caso di
posizionamento utile anche per altre partecipazioni ciò si rifletterà nelle attività previste per il prossimo anno
scolastico.
Bandi Buona scuola L.107 candidatura “A scuola di teatro”, Tecnico turistico.
Candidatura Fesr Ambienti digitali.
Il progetto con cui la scuola ha partecipato riguarda l’approntamento di un laboratorio digitale ad alta flessibilità e
rispondente ai parametri di aula 3.0
77
Candidatura Miur “Scuole accoglienti “
Il progetto con cui la scuola ha partecipato, “Quattro amici al bar”, entra nell’ambito della scuola-impresa e riguarda la
ristrutturazione e il riarredo di un’attuale aula laboratorio di sala bar per la creazione di una caffetteria gestita dagli
studenti e aperta anche al pubblico.
Candidatura in rete Miur Laboratori per l’occupabilità
In particolare la scuola, nell’ambito delle sue attività di sperimentazione metodologica, ha aderito con una proposta
che prevede l’apertura di laboratori pomeridiani per la produzione di prodotti alimentari. Le finalità sono
l’accrescimento dell’autonomia personale e la valorizzazione delle competenze per il successivo inserimento nel mondo
del lavoro degli alunni con disabilità.
Candidatura progetto di job placement FIxO
Il progetto FixO ha una struttura definita a livello ministeriale ed è finalizzato a supportare l’inserimento lavorativo
post-secondario dei neodiplomati. La scuola si è ben classificata a livello regionale e pertanto il progetto è di sicura
attuazione. E’ la seconda partecipazione dell’Istituto al FIxO.
Candidatura in rete di progetti per l’attuazione del Piano di Miglioramento
Candidatura IeFP plus in rete con formazione professionale AECA (Associazione Emiliano Romagnola Centri Autonomi)
pluriennale- azione regionale
Candidatura a progetti innovativi di Alternanza Scuola-Lavoro con risorse provenienti da
Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche - ex legge 440/97, di cui al D.M. 435/2015, articolo 17
Fondi di cui all'articolo 1, comma 39, della legge 107/2015
Candidature ad azioni nell’ambito di “Scuole che promuovono salute”
I programmi relativi alla promozione della salute, condivisi fra Scuola e Sanità, sono quelli che faranno parte del Piano
Regionale della Prevenzione.
78
I PROGETTI D’ISTITUTO A.S. 2015-2016
I progetti condensati nelle seguenti schede sono riferiti all’anno scolastico 2015-2016, tuttavia vengono acclusi al
Piano triennale in quanto molti di essi appartengono alla tradizione della scuola, ne definiscono il profilo e saranno
presumibilmente riconfermati anche il prossimo anno scolastico. Essi contribuiscono a mettere in trasparenza
sensibilità e stile del Magnaghi.
La raccolta di schede illustra nel dettaglio il disegno progettuale del corrente anno scolastico di cui si è già parlato in
precedenza per caratteri generali. Si tratta di un disegno unitario, strutturato dall’Istituto tenendo conto dell’equilibrio
tra una minima frammentarietà degli interventi, da ricondursi alla libertà di docenza e alle diverse tipologie di occasioni
comunque sempre rispondenti alla varietà di interessi della scuola, e la necessità primaria di mantenere una coerenza
di insieme che consenta di mettere in sinergia le diverse attività didattiche e meglio capitalizzare le esperienze, anche
rispetto al futuro.
Gli ambiti progettuali posti ad inizio scheda, e contraddistinti ciascuno da un proprio colore, riflettono da un lato la
natura sistemica degli interventi didattici e dall’altro il campo d’azione principale, tuttavia rispondono più ad
un’esigenza di chiarezza espositiva che all’effettiva complessità dell’agire scolastico che quasi sempre fatica a
riconoscere confini definiti e definibili. Per questa stessa ragione, nella scheda si è preferito parlare di finalità
progettuali “principali” e si è pur consapevoli del fatto che le richiamate “aree di processo” riprese dal RAV sono quelle
preminenti, ma non esclusive.
I grandi nodi del curricolo, quali la progettazione relativa a “Istruzione e Formazione Professionale” e all’Alternanza,
sono riportati in macro schede generali, le prime a seguire con intestazione in grigio, in cui vengono esposte le linee
comuni che sottendono alle specifiche azioni progettuali.
79
LINEE DI AZIONE DEL PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ASL) – a.s. 2015-2016
INDIRIZZI DI ENOGASTRONOMIA E OPZIONE PASTICCERIA/ORDINE PROFESSIONALE
AREE DI PROCESSO
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
Le linee di azione individuate dalla scuola sono le seguenti:
Per le classi terze
dei tre indirizzi di enogastronomia e per l’opzione pasticceria l’alternanza scuola lavoro verrà
svolta nel periodo che va tra Marzo 2016 e Maggio 2016, in questo periodo gli alunni verranno inviati in aziende del
territorio per 160 ore, corrispondenti a 4 settimane di impegno, per svolgere attività di alternanza nel settore di
indirizzo.
Nella prima parte dell’anno scolastico i docenti tutor si occuperanno di attivare in classe una fase preparatoria
attraverso le esercitazioni pratiche di laboratorio, l’ intervento di esperti del mondo del lavoro (n. 10 ore per classe) e
l’attività di banchettistica commissionata da Enti del territorio (in modalità scuola impresa).
Le aziende coinvolte riguardano il settore ristorativo/alberghiero; esse operano nella ristorazione tradizionale, nella
neo-ristorazione e nella ristorazione collettiva presenti nel territorio, si va dal locale a conduzione familiare fino a locali
di categoria superiore come alberghi, ristoranti, pasticcerie e gelaterie.
L’istituto vanta collaborazioni storiche con circa quattrocento Strutture disseminate su tutto il territorio nazionale.
Tutte le iniziative progettuali intendono l’alternanza scuola lavoro come patto formativo che crea opportunità legate
non solo all’occupabilità, ma anche all’orientamento, al recupero di situazioni di svantaggio e disagio, alla
qualificazione e riqualificazione. Scuola e azienda operano in modo paritetico in un processo di co-progettazione, codidattica, co-valutazione condividendo linguaggi, risultati a breve e medio termine e traguardi.
Per le classi IV
dei tre indirizzi di enogastronomia e per l’opzione pasticceria si è pensato di sviluppare il progetto
complessivo di alternanza in due campi per una previsione complessiva di 180 ore per ciascuno studente:
progetti innovativi d'integrazione tra i percorsi formativi ed il mercato del lavoro, anche secondo la
metodologia "bottega a scuola" e "scuola-impresa", con particolare riferimento a quelli che evidenziano
collaborazioni con associazioni di categoria e soggetti rappresentativi del mondo del lavoro. Gli alunni delle IV
svolgono 20 ore in classe, di cui 10 ore in preparazione e 10 ore nella formula scuola-impresa attraverso la
partecipazione ad attività esterne.
80
progetti che rappresentano modelli di integrazione pubblico-privato e prevedano la collaborazione con imprese
caratterizzate anche da elevato livello di internazionalizzazione ed operanti su aree tecnologiche strategiche
per il nostro paese ( efficienza energetica, tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e il turismo),
anche co-progettati con Work Passion, azienda leader nel mercato italiano ed estero per l’organizzazione di
stage.
In questa parte vengono previste le 160 ore ( 4 settimane) di stage in azienda, nel periodo che va da maggio
a giugno.
Per le classi V
dei tre indirizzi di enogastronomia e per l’opzione pasticceria si è pensato di sviluppare il progetto in
un solo campo:
progetti che rappresentano modelli di integrazione pubblico-privato e prevedano la collaborazione con imprese
caratterizzate anche da elevato livello di internazionalizzazione ed operanti su aree tecnologiche strategiche
per il nostro paese ( efficienza energetica, tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e il
turismo). Gli alunni di V svolgono 80 ore ( 2 settimane) di stage in azienda , nel periodo di inizio anno
scolastico, a settembre, e a seguire nel corso dell'anno 10 ore in classe per valutazione e autovalutazione
dell'alternanza svolta nel biennio.
Il monte ore della classe terminale va ad integrare il percorso già svolto nel precedente anno scolastico.
Sono previsti specifici periodi di alternanza per gli alunni disabili in relazione al Piano Educativo di ciascuno.
81
LINEE DI AZIONE DEL PERCORSO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IEFP) – A.S. 2015-2016
INDIRIZZI DI ENOGASTRONOMIA E OPZIONE PASTICCERIA
AREE DI PROCESSO
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
Le linee di azione individuate dalla scuola corrispondono ai seguenti campi:
a)
SVILUPPO delle COMPETENZE DI BASE E PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE : progettazione e realizzazione di
interventi mirati al sostegno motivazionale, all’orientamento, al tutoraggio, alla prevenzione della dispersione; sarà
attivata ogni possibile azione per il recupero tempestivo delle competenze di base e per garantire la frequenza dei
ragazzi a rischio; compreso il ricorso a percorsi personalizzati che prevedano metodologie il più possibile laboratoriali.
b)
PROFESSIONALIZZAZIONE: progettazione e realizzazione, già dal secondo anno, del curricolo finalizzato allo sviluppo
delle competenze professionali, tramite metodologie utili al loro sviluppo, con particolare riferimento all’utilizzo dei
laboratori e alle metodologie che avvicinano gli studenti al mondo del lavoro.
c)
PASSAGGI tra l’Istituto Professionali e l’Ente di formazione: si metteranno in atto interventi e collaborazioni che
agevolino i passaggi tra sistemi e il reciproco riconoscimento dei crediti.
PROGETTI
CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA MANIPOLAZIONE DEGLI ALIMENTI
VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E DEI SUOI PRODOTTI
PROFUMO DI LIEVITO
COOKING IN ENGLISH
APICIO E L’ALIMENTAZIONE DEGLI ANTICHI ROMANI
ALLA TUA SALUTE
BERE CONSAPEVOLE
LA COMUNICAZIONE NELLE STRUTTURE RICETTIVE
GOOD MORNING E BUONJOUR
BENEVENUTI AL MUSEO
GESTIONE DELLE INFORMAZIONI TURISTICHE
IMPARIAMO A STARE MANGIANDO
LE PASTE REGIONALI NELL’ANTICA TRADIZIONE GASTRONOMICA
CAFFE’ LATTE ART
TIPICI DI GUSTO
LA CUCINA E PASTICCERIA DEL NOSTRO TERRITORIO
TOUR ENOGASTRONOMICO DELLA SICILIA
LA CUCINA E PASTICCERIA DEL NOSTRO TERRITORIO
82
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
(interdisciplinarità e laboratorietà)
PROGETTO
“UNA PAUSA DI SALUTE”
AREA DI PROCESSO
CURRICOLO,
PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI

promuovere stili di vita più sani e la pratica di un’alimentazione salutare;

proporre un tempo scuola più gratificante;

praticare la diversificazione metodologica (laboratorietà e interdisciplinarità);

implementare le competenze professionali, trasversali e culturali.
DESCRIZIONE:
Il progetto, posto in essere la prima volta ormai diversi anni fa, consiste nella preparazione di pasti bilanciati e vari
preparati dagli studenti nelle attività laboratoriali curricolari a favore di altri alunni richiedenti. Il servizio è fruibile
nei giorni in cui siano previste lezioni pomeridiane. Le materie principalmente coinvolte sono Principi di
alimentazione ed Esercitazioni di cucina.
Le
finalità progettuali appartengono a diversi filoni tra cui, preminenti, l’educazione a stili di vita più corretti ed
anche la possibilità di mettere in campo un’attività didattica laboratoriale, tale da prefigurare i diversi aspetti di una
vera e propria attività lavorativa. Il progetto, essendo strutturato come “simulimpresa”, è, altresì, utile ad
implementare le competenze professionali.
Il progetto è caratterizzato da un alto grado di interdisciplinarità, inoltre permette la diversificazione metodologica
con la quale si agevola l’incontro con i diversi stili di apprendimento degli studenti.
Le attività laboratoriali
incontrano un generale gradimento e permettono di meglio esprimere le competenze e i talenti di ciascuno, pertanto
sono altamente motivazionali e hanno ripercussioni positive sul generale miglioramento dei risultati scolastici.
83
AMBITO PROGETTUALE
RICERCA METODOLOGICO-DISCIPLINARE
(interdisciplinarità e laboratorietà/professionale alberghiero)
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
PROGETTO
“LABORATORIO DI
FISICA E CHIMICA IN
CUCINA”
Trasformare il laboratorio di esercitazioni pratiche di cucina in un laboratorio scientifico
per fornire conoscenze scientifiche in un contesto familiare;
Valutare i risultati e le cause dei processi;
AREA DI PROCESSO
CURRICOLO,
PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
Utilizzare i metodi della Scienza, appropriandosi di una terminologia adeguata;
Capire che la chimica e la fisica fanno parte della nostra quotidianità;
Integrare le materie e gli spazi professionalizzanti con le attività programmate dal
dipartimento scientifico;
Sviluppare una didattica inclusiva;
Innestare conoscenze che valorizzino la manualità e le capacità professionali.
DESCRIZIONE:
Durante la normale attività didattica, impressiona il forte distacco presente nella mente dei ragazzi, tra il loro mondo e
le leggi fisiche affrontate. Eppure non vi è argomento di fisica classica che, in una forma o nell'altra, non li abbia
toccati o non li coinvolga da vicino. Questo modulo di approfondimento, attraverso l'analisi del funzionamento di
utensili, delle trasformazioni fisiche e chimiche in cucina, vuole rispondere proprio alla necessità di collegare temi
correntemente trattati nel corso di fisica o chimica con la realtà quotidiana. La cucina quindi pensata come laboratorio
vero e proprio, in cui si possono osservare e riprodurre fenomeni fisici, si applicano le leggi che li determinano, se ne
sfruttano le applicazioni tecnologiche. Il percorso didattico proposto deve essere considerato come una traccia di
lavoro da attuare con gradualità, nel biennio, adattandolo alla complessità del sistema studiato e alla realtà
della classe con cui si lavora. Inoltre il livello di approfondimento potrà essere diverso a seconda della strumentazione
di laboratorio che si possiede.
84
AMBITO PROGETTUALE
RICERCA METODOLOGICO-DISCIPLINARE
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
COLLOQUI FIORENTINI ED. 2016
Evento organizzato in collaborazione con
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
e
Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” di Firenze.
Con il patrocinio di
INDIRE
INVALSI
Comune di Firenze
Promuovere e valorizzare negli studenti le
capacità di elaborazione dei contenuti
culturali studiati e delle competenze
espressive;
Valorizzare le eccellenze, non solo di tipo
professionale,
ma
anche
culturali
e
letterarie;
Favorire un empowerment di alto livello
culturale per i docenti, attraverso una
attività didattica innovativa;
Sperimentare
la
ricerca
metodologico-
valutativa.
Regione Toscana
Gabinetto G.P. Vieusseux
AREA DI PROCESSO
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
DESCRIZIONE:
Il progetto, a cui la scuola aderisce ogni anno da tempo, presenta il duplice aspetto di essere contemporaneamente
esperienza didattica ed esperienza di formazione per i docenti.
La partecipazione al Convegno, organizzato da
Diesse Firenze, XV edizione, è infatti riconosciuta come corso di aggiornamento docenti, ma prevede altresì la
presentazione di una tesina sul tema indicato, per l’anno in corso Giuseppe Ungaretti “Quel nulla di inesauribile
segreto”, realizzata dagli studenti iscritti al concorso e guidati da un docente. Durante il convegno, studenti e
docenti parteciperanno a lezioni e seminari tenuti da figure di spicco del mondo culturale italiano.
85
AMBITO PROGETTUALE
ORIENTAMENTO IN USCITA
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
PROGETTO
“FIxO”
AREA DI PROCESSO
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
 Favorire un più rapido e proficuo inserimento lavorativo o una più rapida e
proficua prosecuzione degli studi in ambito post-secondario;
 Favorire la definizione di strutture permanenti di orientamento e placement
lavorativo interne alla scuola;
 Implementare la sensibilità degli operatori scolastici rispetto alla responsabilità
condivisa di agevolare i percorsi post-diploma scelti;
 Implementare le competenze richieste al personale a supporto dello specifico
ambito progettuale.
DESCRIZIONE
Le riforme del mercato del lavoro, e nello specifico l’art. 29 della Legge 111/11 (Liberalizzazione del collocamento e dei
servizi), introducono un nuovo ruolo della scuola, non solo deputata allo sviluppo socio-educativo, ma anche agente
facilitatore nella transizione dal mondo dell’istruzione a quello del lavoro. Il sistema scolastico è dunque sollecitato a
contribuire all’intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, implementando la sua sensibilità al riguardo e
l’organizzazione di una struttura permanente interna in grado di erogare servizi di orientamento, di intermediazione,
dispositivi e misure di politiche attive del lavoro.
In quest’ottica l’Istituto riconferma la partecipazione al progetto FIXO (alla seconda edizione), varato da Italia Lavoro
d'intesa con la Regione Emilia Romagna e con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rivolto alle
scuole delle varie provincie. L’Istituto si è classificato in ottima posizione tra gli istituti della Regione ed è, pertanto,
tra i destinatari dei finanziamenti per l’attivazione del servizio.
Il progetto prevede l’organizzazione di percorsi di orientamento e intermediazione al lavoro per un massimo di 150
alunni del quarto e quinto anno ed ex alunni, scelti sulla base dell’adesione volontaria. Il piano prevede percorsi
individuali di orientamento e placement lavorativo per 7 ore rivolte a ciascun partecipante.
Tale attività comporta la qualificazione dei servizi relativi offerti dalla scuola ed è finalizzata a ridurre i tempi di
transizione alla vita professionale dei giovani diplomati, nonché ad aumentarne le possibilità di trovare un’occupazione
soddisfacente e in linea con il percorso di studi seguito.
86
AMBITO PROGETTUALE
OCCUPABILITY
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
CORSO SOMMELIER AIS
 Favorire un più rapido e proficuo inserimento lavorativo;
AREA DI PROCESSO
 Incrementare le competenze professionali;
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
DESCRIZIONE
A rafforzamento dei percorsi professionalizzanti di alternanza, la Scuola ha stipulato un accordo con l’Associazione
Italiana Sommelier (AIS) per il quale a tutti gli studenti delle classi quarte, sia del Tecnico che del Professionale, è
offerta la possibilità di frequentare con un minimo contributo il Corso biennale di Qualificazione Professionale per
Sommelier di 1° e 2° livello. Al termine del percorso verrà rilasciato, a seguito di autovalutazione, il relativo attestato
registrato a livello nazionale. Il corso ha cadenza settimanale e si svolge in orario extracurricolare.
Il progetto si inserisce all’interno di un percorso di sensibilizzazione al “bere consapevole” e di diffusione della “cultura
del vino” che già da qualche anno l’istituto scolastico ha intrapreso, in collaborazione con vari enti ed agenzie
educative e in linea con il suo impegno di “Scuola che promuove salute”.
Gli studenti che si stanno formando per lavorare in strutture alberghiere e turistiche, nei ristoranti e nel settore
agroalimentare avranno così una conoscenza approfondita di tutto quello che riguarda il mondo del vino, dalla vigna
alla cantina, sino all’arrivo sugli scaffali. La panoramica su tutta la realtà vitivinicola italiana, europea e mondiale,
accompagnata dalla corretta metodologia di degustazione dei vini, darà loro gli strumenti per potersi presentare nel
mondo del lavoro con un bagaglio di conoscenze potenziato.
87
AMBITO PROGETTUALE
OCCUPABILITY
(professionale alberghiero)
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
CHEF TO CHEF
 Favorire il rapido e proficuo inserimento lavorativo;
 Incrementare le competenze professionali;
AREA DI PROCESSO
 Incrementare le relazioni con il territorio;
CONTINUITA’ E
 Valorizzare il lavoro come importante leva educativa;
ORIENTAMENTO
 Implementare le competenze richieste al personale a supporto della specifica
azione progettuale.
DESCRIZIONE
L’Istituto ha siglato già
Associazione “Chef
nel luglio 2014 un protocollo di intesa tra Regione E. R., Ufficio Scolastico Regionale e
to Chef-Emilia Romagna”, associazione che riunisce cuochi di fama internazionale, produttori di
qualità e gourmet, per la formazione nel campo agroalimentare, l’educazione , la sostenibilità
e la ristorazione di
qualità.
L’accordo consente alla scuola di accedere a diverse proposte progettuali promosse dalla prestigiosa Associazione e ciò
permette la valorizzazione dei giovani talenti e la possibilità di entrare in contatto con realtà culturali e imprenditoriali
di grande interesse.
Nello specifico la scuola ha l’opportunità di offrire stage d’eccellenza nell’ambito del percorso di Alternanza ScuolaLavoro e di
qualificare e innovare l’offerta formativa, grazie alla frequentazione con prestigiose aziende della
ristorazione locale.
Inoltre, la relazione con realtà lavorative autentiche apre ancora una volta possibili opportunità occupazionali.
88
AMBITO PROGETTUALE
OCCUPABILITY
(Professionale/scuola –impresa/)
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
 Favorire il rapido e proficuo inserimento lavorativo;
GESTIONE HOTEL PORRO
****
 Incrementare le competenze professionali;
 Incrementare le relazioni con il territorio;
 Valorizzare il lavoro come importante leva educativa;
AREA DI PROCESSO
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
 Favorire la definizione di strutture permanenti di orientamento e placement
lavorativo interne alla scuola;
 Implementare le competenze richieste al personale a supporto della specifica
azione progettuale.
DESCRIZIONE
La scuola può disporre da alcuni anni di una parte dell’elegante struttura dell’Hotel Porro 4* di Salsomaggiore per lo
svolgimento delle esercitazioni pratiche di cucina e di sala bar rivolte alle classi IV e V e per l’effettuazione occasionale
di eventi.
In quest’anno scolastico, l’Istituto è impegnato a creare le condizioni con la Società esterna di gestione alberghiera
per entrare a far parte pienamente dell’attività di impresa, al fine di consentire agli alunni di misurarsi costantemente
con una situazione lavorativa autentica e di incrementare le proprie competenze professionali.
Questo approccio metodologico
ha altresì un alto livello motivazionale, in quanto più in linea con gli interessi e il
gradimento degli studenti, oltre a permette ai giovani di avvalersi del valore orientativo ed educativo del lavoro in
termini di rigore, responsabilizzazione, crescita di professionalità e capacità di orientamento.
L’esperienza costituisce un naturale facilitatore in vista di un inserimento lavorativo più rapido e soddisfacente in un
mercato che ricerca una formazione altamente qualificata e specializzata con le conseguenti proficue ricadute sul
territorio.
La partecipazione alla gestione di un ristorante e di un albergo, fondamentale in tal senso anche la presenza del corso
serale che consente di protrarre gli interventi su tutto l’arco della giornata,
mette il Magnaghi anche nelle condizioni
di fornire un servizio qualificato al territorio, di crescere nell’esperienza già collaudata del ristorante didattico e di
sperimentare anche quella dell’albergo didattico, sia in una futura chiave convittuale, che nell’accoglienza del pubblico.
89
AMBITO PROGETTUALE
OCCUPABILITY
(Tecnico turistico/internazionalizzazione)
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
PROGETTO
STAGE LINGUISTICO
Consentire ai neo-diplomati di accedere ai percorsi di studio prescelti
Migliorare le competenze professionali in uscita
AREA DI PROCESSO
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
DESCRIZIONE
Stage di lingua, da svolgersi in un paese europeo allo scopo di approfondire ed applicare le conoscenze, le
competenze e le abilità linguistiche degli alunni in un contesto reale.
Si tratta di un soggiorno di una settimana in una località straniera, con un programma linguistico studiato su misura.
Sono previste escursioni in zone limitrofe e/o visite ad attrazioni locali.
Il programma linguistico è effettuato da insegnanti madrelingua, specializzati nell'insegnamento a studenti stranieri,
in possesso delle relative qualifiche.
Dopo il test iniziale, gli studenti vengono suddivisi in classi chiuse di circa 12/15 studenti. A secondo delle abilità
riscontrate, il corso prevede generalmente 15-20 lezioni settimanali della durata di 45/50 minuti ciascuna e si baserà
sui livelli di competenza indicati dal Common European Framework.
90
AMBITO PROGETTUALE
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
(Tecnico turistico)
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
PROGETTO
“ VEDO, SENTO, PARLO”
-Formare persone e cittadini responsabili con una propria identità, aperti alle
trasformazioni del mondo culturali, economiche e sociali; sensibili alle sfide della
multiculturalità e
AREA DI PROCESSO
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
sensibili alla tutela ambientale; consapevolmente partecipi della
comune cittadinanza europea e che
siano inclini alla cultura dell’accoglienza,
dell’inclusione e della solidarietà;
-Far acquisire agli alunni atteggiamenti sociali positivi,
comportamenti legali e
funzionali all’organizzazione democratica e civile della società e favorire lo sviluppo di
autonomia di giudizio e di spirito critico, strumenti mentali
indispensabili per saper
discriminare le varie forme di comportamento ed arginare i
fenomeni negativi,
emarginandoli nella coscienza collettiva;
- Sperimentare la ricerca metodologico-disciplinare.
DESCRIZIONE
Partecipazione ad incontri/laboratori con Magistrati del Tribunale di Parma,
Rappresentanti dell’Unione Camere
Penali di Parma, Gherardo Colombo ( ex magistrato) e membro dell’associazione “ Sulle regole”, Borgo Lab (
laboratori di cittadinanza attiva a Parma), con i collaboratori del: gruppo Abele, Centro antiviolenza Parma, Amnesty
International, Libera.
Sono previste visite ai luoghi della Giustizia e partecipazione ad iniziative pertinenti su temi di legalità, cittadinanza,
costituzione, giustizia e diritti umani.
91
AMBITO PROGETTUALE
OCCUPABILITY
(Tecnico turistico)
PROGETTO
“(IN)SEGNAMI A VEDERE
LE VOCI”
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
-Motivare gli studenti a costruire il proprio progetto di vita e di lavoro;
-Comunicare a scuola e in contesti lavorativi;
-Comprendere messaggi di vario genere espressi con linguaggi e mezzi differenti;
AREA DI PROCESSO
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
-Utilizzare e integrare diverse conoscenze disciplinari;
-Collaborare e partecipare acquisendo la capacità di interagire in modo proficuo nel
gruppo classe e in contesti lavorativi;
-Agire in modo autonomo e responsabile.
DESCRIZIONE
Le professioni turistiche : guida turistica, accompagnatore turistico e guida ambientale escursionistica necessitano, tra
l’altro,di conoscenze del territorio e conoscenze linguistiche per poter illustrare le attrattive storiche,
artistiche, monumentali, paesaggistiche, naturali, etnografiche e produttive ai turisti. Tuttavia alcuni di
quest’ultimi sono sordi o ipo-udenti, per cui con tale progetto si vuole anche contribuire ad abbattere la
barriera, silenziosa, che li separa dal resto del mondo. Indiscutibili i vantaggi educativi generali che
derivano dal progetto sia sul piano della relazione sia sul piano dell’integrazione sociale nei riguardi del
diverso.
Inoltre è provato che l’utilizzo della LIS e l’esercizio intenzionale delle facoltà visive e motorie mantengono aperte,
negli udenti, alcune funzioni mentali che con l’età tendono a svanire. In particolare, il controllo del
movimento (i segni non sono solo semplici gesti di rinforzo, ma movimenti che hanno un preciso
significato concettuale e cognitivo) e il continuo esercizio del canale visivo hanno un effetto positivo sulla
padronanza del proprio schema corporeo e su tutti gli aspetti collegati all’attenzione, influendo in modo
determinante su tutti i processi cognitivi.
92
AMBITO PROGETTUALE
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
(Tecnico turistico)
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
PROGETTO
TEATRO IN CLASSE
- Offrire agli studenti occasioni per socializzare;
-Abituare gli studenti ad un progetto di gruppo nel rispetto di regole e tempi;
-Rendere gli studenti responsabili nel sapersi assumere incarichi e compiti;
AREA DI PROCESSO
-Rendere gli studenti protagonisti nella crescita della propria personalità e consapevoli
delle proprie potenzialità creative;
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
-Sviluppare abilità espressive di tipo gestuale e verbale;
-Saper rapportare se stessi agli altri e all’interno di uno spazio;
-Creare l’occasione per superare insicurezze e paure tipiche dell’età giovanile;
-Contribuire a creare una coscienza critica ed una capacità di individuare i propri errori
ed il modo per correggerli;
-Sperimentare la ricerca metodologico-valutativa.
DESCRIZIONE
Il laboratorio teatrale nasce dall’idea che il confronto con le tecniche del lavoro teatrale sia uno strumento
sorprendentemente valido per la conoscenza di se stessi, del proprio corpo, della propria voce e del proprio modo di
stare insieme agli altri. Il lavoro teatrale ha come elemento principale l’attore, quindi l’essere umano, ed è per questo
motivo che un approccio alle competenze del lavoro dell’attore può offrire vere tecniche di lavoro su se stessi. In tal
senso, il teatro offre il suo supporto alla persona nella crescita e nella presa di coscienza della propria individualità,
aiutandola a realizzarsi sia come individuo sia come soggetto attivo inserito all’interno di una società.
In quest’ottica, si mira a far conseguire agli studenti delle competenze spendibili proficuamente anche nell’ ambito
lavorativo del settore turistico. Infatti, le abilità e le conoscenze specifiche nel campo teatrale quali la Corporeità (l'iocorpo); la Presenza scenica; l’Impostazione della Voce; la Gestualità e l’Interpretazione dei testi, sono indispensabili
per formare anche
sul campo, attività di
supporto a guide turistiche professioniste e/o brevi esperienze da guide
turistiche “ in erba”, es. presso i 23 Castelli delle province di Parma e Piacenza costituiti in associazione, dei futuri
lavoratori del settore capaci di valorizzare e sostenere il patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico,
paesaggistico ed ambientale.
93
AMBITO PROGETTUALE
OCCUPABILITY
(Tecnico turistico)
PROGETTO
“A SCUOLA DI GUIDA”
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
-Motivare gli studenti a costruire il proprio progetto di vita e di lavoro;
-Sviluppare competenze di relazione nell’ambito lavorativo con superiori, colleghi e
soprattutto clienti.
AREA DI PROCESSO
-Accrescere l’autostima;
-Imparare ad imparare passando dalla simulazione a scuola alla realtà in azienda;
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
-Comunicare a scuola e in contesti lavorativi;
-Comprendere messaggi di vario genere espressi con linguaggi e mezzi differenti;
-Utilizzare e integrare diverse conoscenze disciplinari;
-Collaborare e partecipare acquisendo la capacità di interagire in modo proficuo nel
gruppo classe e in contesti lavorativi;
-Agire in modo autonomo e responsabile.
DESCRIZIONE
Lezioni extracurricolari, coerenti con il corso di studi, con esperte guide turistiche cui verrà richiesto di organizzare
un percorso formativo che si concreterà in attività pratiche inerenti la professione di guida turistica e attività di tipo
intellettuale.
Si sottolinea che il progetto di alternanza previsto per queste classi prevede uno stage presso i “Castelli del Ducato”
per una formazione sul campo che, tuttavia, necessita dei pre-requisiti della formazione in aula scolastica.
94
AMBITO PROGETTUALE
RICERCA METODOLOGICO-DISCIPLINARE
(internazionalizzazione e interdisciplinarità)
(Tecnico turistico)
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
PROGETTO
CLIL
AREA DI PROCESSO
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
1.
Preparare gli studenti a una visione interculturale;
2.
3.
Migliorare la competenza generale in lingua;
4.
5.
Sviluppare abilità di comunicazione orale;
6.
7.
Migliorare la consapevolezza delle lingue;
8.
9.
Sviluppare interessi e attitudini plurilingui;
10.
11. Fornire l’opportunità per studiare il contenuto attraverso prospettive diverse;
12.
13. Consentire l’apprendimento della terminologia specifica in lingua;
14.
Migliorare le abilità della lettura, della scrittura, dell’ascolto, dell’interazione;
15. Diversificare metodi e forme dell’attività didattica;
Promuovere l’empowerment personale e di gruppo.
DESCRIZIONE
Potenziamento delle competenze linguistiche di studenti e docenti, con il supporto della multimedialità e grazie alla
presenza di lettori di madrelingua inglese con specifiche competenze microlinguistiche in Storia dell’Arte.
95
AMBITO PROGETTUALE
OCCUPABILITY
(Tecnico turistico/internazionalizzazione)
PROGETTO
“IO PARLO RUSSO”
AREA DI PROCESSO
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
-
favorire l’incremento della motivazione degli allievi allo studio della lingua russa;
-
attivare i processi di apprendimento linguistico (ascoltare, capire e parlare);
-
migliorare il livello della pratica del russo;
-
aiutare gli studenti ad entrare, e a trovarsi senza difficoltà psicologiche, in un altro
contesto linguistico e culturale;
-
sviluppare e migliorare le conoscenze di russo già acquisite.
DESCRIZIONE
Il progetto si propone di approfondire alcuni aspetti di conoscenza della lingua russa per migliorarne la pratica grazie
alla compresenza in aula di un lettore/di una lettrice di madrelingua russa .
Il progetto consiste nella proposta di ampliamento dell’offerta formativa destinata agli studenti dell’indirizzo Tecnico
Turistico che seguono il corso di Lingua Russa.
Il progetto è realizzato grazie alla collaborazione l’Università Pedagogica della città di Mosca con cui è stato siglato un
protocollo.
96
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
PROGETTO
CONOSCI TE STESSO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Fornire agli allievi elementi per una corretta costruzione della propria identità
personale;
Rendere gli allievi consapevoli e soprattutto promuovere l’attenzione per lo
sviluppo personale e sociale proprio ed altrui;
AREA DI PROCESSO
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
Promuovere l’autostima;
Interloquire con persone competenti e potenziare le abilità comunicative tra
pari e con gli adulti;
Sostenere i bisogni degli allievi;
Favorire la messa in atto di comportamenti consoni.
DESCRIZIONE
ARGOMENTI TRATTATI
1.
2.
3.
4.
Fisiologia degli apparati riproduttivi maschili e femminili e loro funzione.
Conoscenza delle metodiche contraccettive e loro utilizzo.
Analisi delle malattie sessualmente trasmesse e modalità di prevenzione delle stesse.
Concetti di salute e stili di vita.
Il progetto prevede una lezione per classe della durata di circa due ore, in orario curriculare, tenuto dal personale
medico dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Fidenza (PR), in qualità di esperti esterni alla
scuola.
Il metodo interattivo, l’ascolto e successivamente il dibattito, caratterizzano gli incontri con gli alunni.
97
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
PROGETTO
COOP
EDUCAZIONE AL
CONSUMO CONSAPEVOLE
“DIPENDO… DA CHE
DIPENDO?”
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Riflettere su quanto siamo “dipendenti” dalle situazioni quotidiane, riflettere sui
meccanismi
indotti
per
stare
meglio
insieme
(alcol),
discutere
sulle
possibili
alternative;
Comprendere l’influenza di moda e pubblicità nelle scelte per modificare il proprio
AREA DI PROCESSO
INCLUSIONE E
rapporto con le bevande;
Approfondire gli effetti dell’uso-abuso delle bevande alcoliche sull’organismo;
DIFFERENZIAZIONE
Aumentare la consapevolezza nella scelta delle bevande di abituale consumo.
DESCRIZIONE
Il progetto è volto alla sensibilizzazione dei ragazzi sul problema del consumo eccessivo ed irresponsabile di bevande
alcoliche fra i giovani e giovanissimi. L’attività consiste in due incontri di riflessione sulla tematica come stimolo ad un
consumo consapevole; uno degli incontri si terrà presso il supermercato con attività di spesa simulata.
98
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
PROGETTO COOP
EDUCAZIONE AL
CONSUMO CONSAPEVOLE
“CACCIA ALLA MERENDA”
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Riflettere sui consumi fuori pasto, comprendere l’influenza di moda e pubblicità nelle
scelte per modificare il proprio stile di alimentazione;
Ampliare le conoscenze nell’ambito dell’apporto calorico e nutrizionale degli snack
AREA DI PROCESSO
abitualmente consumati.
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
DESCRIZIONE
Pubblicità, immagini, stereotipie, appetibilità viaggiano paralleli al consumo di snack, stimolando gli adolescenti a un
uso-abuso dei “fuori pasto”.
L’attività prevede una spesa simulata a gruppi nel supermercato per stimolare i ragazzi a individuare bevande e cibi
per merende equilibrate e varie.
99
AMBITO PROGETTUALE
OCCUPABILITY
(simulazione di impresa)
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
PROGETTO
YOUNG BUSINESS TALENT
AREA DI PROCESSO
YBT consente di:
o
Partecipare a training ed esercitazioni;
o
Capire la teoria e metterla in pratica;
o
Sperimentare per orientarti in futuro;
o
Realizzare un’esperienza pratica che ti aiuterà a sviluppare abilità direttive e
di gestione;
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
o
Aggiungere un elemento di valore al tuo curriculum;
o
Imparare esercitandoti e divertendoti;
o
Prepararti per il futuro immediato e per quello più lontano;
o
Ottenere premi e prestigio.
DESCRIZIONE
Young Business Talent è un simulatore d’impresa che permetterà di esercitarsi a prendere decisioni di ogni tipo
all’interno di un’azienda. Si parteciperà ad una competizione a più livelli, regionale, nazionale e internazionale, che
sarà di stimolo ad usare con passione il simulatore.
Young Business Talent permette di emulare con precisione quello che accade nel mondo imprenditoriale.
100
AMBITO PROGETTUALE
RICERCA METODOLOGICO-DISCIPLINARE
(peer education)
PROGETTO
EDUCAZIONE TRA PARI
AREA DI PROCESSO
CURRICOLO,
PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Promuovere il protagonismo giovanile;
Promuovere il potenziamento delle risorse personali e dell'autostima nei ragazzi,
nonché lo sviluppo delle loro competenze socio-relazionali;
Promuovere l’empowerment del corpo docente rispetto alle conoscenze di strategie
metodologico-valutative diversificate.
DESCRIZIONE
Il programma "Paesaggi di Prevenzione" prevede il coinvolgimento di studenti del terzo e del quarto anno che
porteranno avanti azioni sia rivolte al cambiamento del contesto scolastico ed extrascolastico, sia attività di
educazione tra pari nelle classi. Gli studenti diventano soggetti attivi della propria formazione, potendo comunque
sempre contare sulla collaborazione degli adulti (insegnanti/operatori).
Questi sono i risultati della peer education che fanno di quest'ultima un patrimonio prezioso che la scuola può
"spendere" su altri versanti tematici.
La formazione dei pari è curata dall’operatore esterno che segue il programma in collaborazione con almeno un
docente del gruppo di lavoro d’Istituto e prevede almeno 6 incontri di due ore ciascuno (da effettuarsi in orario
scolastico e/o extrascolastico sulla base delle preferenze della scuola), preceduti da un incontro preliminare di circa
3 ore realizzato in orario scolastico.
101
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
A SCUOLA DI AVVENTURA
Stimolare e favorire le capacità motorie, creative, percettive e cognitive;
Insegnare la collaborazione e la sperimentazione di sé e dei propri limiti;
AREA DI PROCESSO
AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO
Educare all’impegno;
Stimolare, costruire e consolidare i rapporti di amicizia tra i ragazzi.
DESCRIZIONE
Il progetto consiste in un’uscita didattica in natura, nel parco avventura Cerwood dell’Appennino Tosco-Emiliano, dove
si svolgeranno attività di didattica ambientale, attività motoria, escursionistica e ludico-sportiva.
Attraverso
le emozioni
avventurose in natura, il ragazzo si misura con se stesso
e con gli altri ed impara
a
conoscere e ad accettare i propri limiti.
102
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
(Tecnico turistico)
PROGETTO
ATTIVAMENTE
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Ottimizzare il tempo scuola;
Valorizzare l’attività motoria come leva per conseguire il benessere fisico e mentale;
AREA DI PROCESSO
Avvicinare a stili di vita più sani attraverso il contrasto alla sedentarietà;
AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO
DESCRIZIONE
Gli intervalli scolastici, in particolare la pausa lunga, e il cambio dell’ora possono diventare occasioni gradevoli di
socializzazione per condividere esercizi ginnici volti a far recuperare energie fisiche e mentali.
103
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
PROGETTO
IL FILO DI ARIANNA
AREA DI PROCESSO
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
-
formare persone e cittadini responsabili con una propria identità, aperti alle
trasformazioni del mondo culturali, economiche e sociali; sensibili alle sfide
della multiculturalità e sensibili alla tutela ambientale;
-
formare persone e cittadini inclini alla cultura dell’accoglienza, dell’inclusione
e della solidarietà;
-
sostenere in generale l’inclusione di ciascuno, riconoscendo i bisogni educativi
speciali.
DESCRIZIONE
Il progetto è attivo da diversi anni e prevede interventi da parte di uno psicologo sulle classi o su un singolo alunno
richiedente, miranti a sostenere il benessere degli studenti e a favorire motivazione, socializzazione ed eventuale riorientamento.
Ogni Consiglio di Classe potrà scegliere un tema coerente con il profilo della classe.
104
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
“Mindful Chef:Consapevolezza per
MINDFUL CHEF
nutrire il pianeta: tra cibo, ambiente, corpo, anima e relazioni”.
Le finalità educative del “Progetto Mindful Chef” sono di trasmettere delle conoscenze
AREA DI PROCESSO
e soprattutto delle pratiche che, partendo dall’esperienza della consapevolezza,
possano sviluppare una differente percezione di se stessi, della relazione con gli altri
AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO
ed in particolare con i cibi e le bevande, portando più pace, benessere e
consapevolezza nella società globalizzata in cui viviamo.
Il “Mindful Chef” saprà proporre non solo la qualità di cibi e bevande, ma una nuova
qualità delle relazioni con i cibi e le bevande, con se stessi, con gli altri e con
l'ambiente, una relazione più consapevole e quindi più intensa e soddisfacente.
DESCRIZIONE
Peculiarità di questo progetto pilota è quella di promuovere la salute e di sviluppare un'azione di
prevenzione, formando operatori nell'ambito delle professioni alberghiere che sappiano proporre una
qualità della relazione con i cibi e le bevande veramente in grado di nutrire il corpo e l'anima
attraverso la pratica della consapevolezza (mindfulness).
Il progetto si fonda su pratiche di consapevolezza semplici ed efficaci che derivano dal patrimonio
comune delle grandi tradizioni spirituali ed oggi validate dalle ricerche della psicologia occidentale.
Le pratiche di consapevolezza favoriscono il miglioramento del benessere personale, delle competenze relazionali e
della gestione dello stress.
105
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
PROGETTO
SCEGLI CON GUSTO E
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Riconoscere “Cibo e Alcol” sia come fattori protettivi che fattori di rischio per la salute;
GUSTA IN SALUTE
Diffondere, all’interno del substrato culturale degli operatori di settore, l’interesse per
la varietà, la qualità, la freschezza, la stagionalità e la semplicità degli alimenti;
AREA DI PROCESSO
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
Valorizzare la frutta, la verdura, gli alimenti integrali e i legumi;
Considerare
l’estetica dei piatti quale aspetto fondamentale per la valutazione delle
proposte;
Considerare l’alcol non solo, o prevalentemente, come “sostanza psicoattiva”, ma
come oggetto di assaggio, degustazione, “scelta consapevole”.
DESCRIZIONE
Il progetto intende inserire nella formazione curricolare prevista dal PECUP degli alunni degli Istituti Alberghieri le
competenze specifiche e le proposte di approfondimento tematico, con rielaborazione laboratoriale pratica, dei percorsi
di Educazione al Gusto, finalizzati a riconoscere “Cibo e Alcol” come fattori sia protettivi che di rischio per la salute in
vista della nuova figura di operatore della ristorazione attento non solo al gusto, ma anche al versante della salute e
del consumo consapevole.
Inoltre, il progetto ritiene prioritario modificare il comportamento della comunità scolastica in termini di Promozione
della Salute (“Scuole a bassa gradazione alcolica”) per favorire scelte salutari rispetto al cibo.
106
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
PROGETTO
SCUOLE CHE
PROMUOVONO SALUTE
FINALITA’ PROGETTUALI
Promuovere un accesso equo per tutti all’istruzione, al benessere e alla salute;
Promuovere la diffusione del benessere come fattore di inclusione;
AREA DI PROCESSO
Promuovere l’empowerment sui temi del benessere e della salute di tutta la
comunità scolastica.
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
DESCRIZIONE
Il programma, che vede cooperare i Ministeri dell’Istruzione e della Salute, anche a livello di Unione Europea, prevede
che tutti gli istituti di primo e secondo grado , che si impegnino nella realizzazione di uno o più programmi regionali
sulla diffusione della cultura di stili di vita sani, possano fare un percorso volto ad ottenere la certificazione regionale di
“Scuola che promuove salute”.
Il Magnaghi è attivo in questo progetto da alcuni anni e sviluppa un programma di attività preventive, riconducibili alla
cornice metodologica comune delle attività legate al concorso annuale “Scuole che promuovono salute” per la gestione
dei 4 ambiti di salute esplicitati all’interno del macroprogetto “Guadagnare Salute”: alimentazione, attività fisica,
controllo del fumo e del consumo di alcol.
Inoltre, si procede anche a valutare le ricadute rispetto ad un intervento complessivo che realizzi nelle scuole percorsi
condivisi di promozione della salute in un’ottica di sviluppo delle autonomie e delle responsabilità dei soggetti coinvolti.
Il Magnaghi si è classificato al primo posto in Regione tra le scuole che promuovono salute.
107
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
PROGETTO
SPAZIO PER VOI
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Favorire la partecipazione attiva e responsabile degli studenti, attivando un
dialogo costruttivo con le relative famiglie e valorizzando le inclinazioni di
ciascuno;
AREA DI PROCESSO
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
Favorire nella classe un clima basato sulla reciprocità, la collaborazione, la
responsabilità
individuale;
Incrementare la proficua relazione con le famiglie;
Formare la persona.
DESCRIZIONE
Il progetto corrisponde ad un’esperienza attivata ormai da parecchi anni e consiste nell’apertura di uno sportello
d’ascolto presso i plessi di Salsomaggiore. Si opera in collaborazione con l’Associazione ONLUS “Gruppo Amici, Centro
per la famiglia”.
Lo sportello è aperto per un totale di 3 ore settimanali su prenotazione. Sono altresì previsti
percorsi di accoglienza e orientamento in classi individuate da docenti e Consigli di classe.
Possono essere attivati interventi mirati su segnalazione dei docenti. E’ previsto un monitoraggio mensile con gli attori
coinvolti e il confronto sistematico con altri progetti di ascolto e counseling.
Il progetto opera in sinergia con il progetto Il filo di Arianna e le iniziative sono rivolte agli studenti e alle loro famiglie,
nonché al personale scolastico, in interazione con i servizi pubblici competenti.
108
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
PROGETTO
CORSO DI ITALIANO L2
PER STUDENTI NON
ITALOFONI
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Permettere agli studenti non italofoni di raggiungere una competenza in lingua
italiana pari ai livelli A2, B1 o B2, a seconda delle conoscenze pregresse
Favorire l’inclusione linguistico-culturale degli alunni con BES;
AREA DI PROCESSO
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
DESCRIZIONE
La finalità del CORSO DI ITALIANO L2 per Studenti non Italofoni, che la scuola attiva da vari anni, è, innanzi
tutto, quella di permettere agli alunni di raggiungere una competenza della lingua italiana pari ai livelli A2, B1 o B2, a
seconda delle conoscenze pregresse, che possono essere anche nulle per i neo-arrivati in Italia.
Tali livelli di competenza consentono, a vari gradi, l’accesso e la comprensione dei testi e costituiscono la base
per il successo scolastico, anche in presenza di materiali didattici con un’elevata densità di tecnicismi.
Alla fine del percorso - che generalmente si snoda lungo il corso dell’anno scolastico, partendo da novembre
inoltrato per concludersi intorno ai primi di maggio – gli alunni hanno la possibilità di sostenere un esame di
certificazione delle competenze acquisite, utile ai fini dello studio di tutte le discipline dell’istituto, della valutazione
finale e di un futuro impiego nel mondo del lavoro.
La certificazione viene rilasciata dal Laboratorio di Glottodidattica dell’Università degli Studi di Parma, previo
superamento delle relative prove d’esame. Il Laboratorio di Glottodidattica fornisce anche le linee guida per la
realizzazione del corso precedentemente descritto.
109
AMBITO PROGETTUALE
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
PROGETTO
VOLONTAR…IO?
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
L’ evento costituisce un’occasione di riflessione per i ragazzi, che può aiutarli a
diventare cittadini solidali, più consapevoli dei problemi e responsabili, capaci di
compiere scelte di partecipazione alla vita della comunità.
AREA DI PROCESSO
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
DESCRIZIONE
Le realtà del volontariato del nostro territorio, che ogni giorno si impegnano a favore della comunità e a sostegno
delle persone più in difficoltà, vogliono mettersi in gioco e presentarsi ai più giovani per trasmettere
loro i valori
della solidarietà e della gratuità.
L’iniziativa è condotta con la modalità del teatro di improvvisazione dalla compagnia “TraAttori” e permetterà ai ragazzi
di entrare in contatto con le realtà del volontariato in modo interattivo.
110
AMBITO PROGETTUALE
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
WE TOO
Formazione della persona;
Motivazione allo studio;
AREA DI PROCESSO
INCLUSIONE E
Comportamento più responsabile;
Maturazione generale della condotta.
DIFFERENZIAZIONE
DESCRIZIONE
Il progetto si propone, coinvolgendo il mondo della cooperazione e del volontariato, di offrire la conversione
del provvedimento disciplinare della sospensione in un’ attività socialmente utile.
Prevede l’inserimento dell’alunno/alunna in situazioni relazionali di servizio e di cooperazione sociale con la
supervisione di un educatore.
Allo studente è offerta la possibilità di partecipare attivamente a realtà di solidarietà e di utilità sociale dove
può sperimentare un modo diverso di approcciarsi agli altri e maturare una maggior consapevolezza di sé e
delle proprie capacità.
111
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
SCUOLE LIBERE DAL
FUMO
Aiutare i ragazzi a sviluppare comportamenti adeguati per resistere alle influenze, per
saper essere non fumatori e per stimolare, infine, gli altri ragazzi a non fumare;
AREA DI PROCESSO
Accrescere le capacità di decisione dei giovani attraverso la consapevolezza non solo
dei rischi connessi a questa abitudine, ma soprattutto della dipendenza che si
AMBIENTE DI
stabilisce tra fumatori e sigaretta;
APPRENDIMENTO
Rendere gli insegnanti competenti riguardo alle relazioni tra i diversi aspetti di
educazione sanitaria "educare per orientare e orientare per imparare a scegliere".
DESCRIZIONE
"Scuole Libere dal Fumo" è un programma regionale di prevenzione dell'abitudine al fumo per i ragazzi della Scuola
Secondaria di secondo grado.
Si inserisce nel più vasto piano di azioni preventive, denominato Progetto regionale "Tabagismo" che la Regione EmiliaRomagna ha appositamente approntato, recependo nel Piano Sanitario Regionale le indicazioni del Piano Sanitario
nazionale in tema di lotta al fumo di tabacco; segue la metodologia di "Luoghi di Prevenzione" di Reggio Emilia.
Finalità ultima del programma è che le scuole, attraverso l'offerta di idonei strumenti informativi e formativi, realizzino
standard di controllo del fumo conformi a quelli indicati dall'OMS, ottenendo il diritto, in caso di soddisfacimento dei
criteri di verifica, ad una apposita certificazione di "qualità" consistente nel titolo di "Scuola Libera dal fumo".
112
AMBITO PROGETTUALE
RICERCA METODOLOGICO-DISCIPLINARE
(alunni d.a. interdisciplinarità e laboratorietà)
PROGETTO
LABORATORIO CREATIVO
AREA DI PROCESSO
FINALITA’ PROGETTUALI
Il laboratorio si esplica attraverso il gioco, la socializzazione e la manipolazione ed è
organizzato con la finalità di raggiungere obiettivi specifici quali:
Comprendere ed eseguire semplici sequenze di operazioni e procedure;
Realizzare un manufatto interamente a mano;
CURRICOLO,
PROGETTAZIONE
E VALUTAZIONE
Migliorare la coordinazione fine degli alunni;
Imparare a lavorare con gli altri (coetanei e adulti di riferimento) nel rispetto
reciproco;
Imparare a socializzare con persone adulte diverse da quelle di riferimento
per presentare le proprie creazioni.
DESCRIZIONE
Le attività proposte vogliono stimolare la sensibilità creativa degli alunni, offrendo loro uno spazio in cui esprimersi
liberamente.
Si parte dalla sperimentazione dei diversi materiali artistici, quali tempere, pennarelli, materiale di recupero (scatole,
stoffe, bottiglie, tovaglioli, tappi, bottoni,…), per arrivare alla produzione di manufatti.
113
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
(alunni d.a.)
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
ACQUAMOTRICITA’
sviluppo delle potenzialità comunicazionali;
acquisizione di specifiche competenze di autonomia;
AREA DI PROCESSO
partecipazione ad attività sportive strutturate;
acquisizione di nuove abilità motorie generali e specifiche del nuoto;
AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO
Valorizzazione del contesto territoriale
DESCRIZIONE
Il progetto, che si terrà presso la piscina Termale di Salsomaggiore, vuole offrire agli alunni coinvolti l’opportunità di
sviluppare e ampliare le proprie competenze comunicativo-espressive, in un contesto stimolante e naturale come
l’acqua.
Il percorso di adattamento all’ambiente acquatico si rivela un’esperienza di tipo globale e l’intera personalità del
soggetto ne viene coinvolta.
Non meno importante per i nostri allievi è l'allenamento motorio, la loro vita sociale può essere molto povera e di
conseguenza anche i loro schemi motori sono poco allenati, tre allievi su quattro hanno anche problemi di sovrappeso
e un allenamento periodico, soprattutto nella stagione autunnale-invernale che non permette passeggiate o attività al
parco, è quasi indispensabile per stimolare la loro motricità globale.
114
AMBITO PROGETTUALE
PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
(alunni IV e V anno)
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
FITNESS
Poter fruire di attrezzature ginniche all’avanguardia;
AREA DI PROCESSO
AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO
Avvicinare gli alunni alla pratica sportiva;
Promuovere stili di vita attivi anche in contesto extrascolastico;
Valorizzare il contesto territoriale.
DESCRIZIONE
Il progetto, realizzato da vari anni, vuole offrire agli alunni delle classi IV e V l’opportunità di svolgere attività motoria
in un ambiente dotato di attrezzature all’avanguardia e di spazi di socialità ben strutturati ad integrazione di quanto
può offrire una normale palestra scolastica.
L’iniziativa nasce nell’ambito della stretta relazione tra scuola che promuove salute e Salsomaggiore, città della salute,
luogo per definizione particolarmente dotato di siti dove svolgere attività ginniche, al chiuso, all’aperto, presso le
piscine termali e non termali e presso palestre attrezzate, aperte alla comunità residente e a un sostenuto numero di
turisti del benessere.
115
AMBITO PROGETTUALE
RICERCA METODOLOGICO DISCIPLINARE
(ricerca e interdisciplinarità)
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
A TAVOLA CON
Fare esperienza di scuola impresa con predisposizione di servizi su committenza;
FRANCESCO
Promuovere l’empowermwent dei docenti coinvolti;
AREA DI PROCESSO
Incrementare le interrelazioni con il territorio;
INTEGRAZIONE
CON
TERRITORIO
RAPPORTI
E
IL
Predisporre materiale didattico cartaceo e multimediale.
CON LE FAMIGLIE
DESCRIZIONE
Il progetto, a carattere interdisciplinare tra Storia e Cucina, consiste nella redazione di un testo digitale (ipertesto) che
ha per oggetto una ricerca sulla banchettistica del Basso Medioevo, finalizzata a supportare il materiale informativo
predisposto dal Comune di Fidenza in occasione di eventi dell’Ottobre Fidentino, e la realizzazione del banchetto
medesimo.
Gli argomenti oggetto dell’indagine riguardano le consuetudini a tavola, le bevande e le vivande, le ricette d’epoca,
curiosità e glossario.
Un gruppo di docenti di storia approfondisce gli aspetti appunto storici; mentre nei laboratori di cucina si sperimentano
le ricette antiche. Gli insegnanti tecnico pratici sono poi a disposizione come consulenti dei ristoratori del territorio
impegnati a preparare piatti medievali durante la kermesse borghigiana.
Il testo elaborato costituisce materiale didattico a disposizione degli studenti dell’Istituto.
116
AMBITO PROGETTUALE
RICERCA METODOLOGICO DISCIPLINARE
(Istituto Professionale: interdisciplinarità e laboratorietà)
FINALITA’ PROGETTUALI
PROGETTO
-
favorire l’acquisizione delle competenze di base ;
APICIO E
-
sviluppare competenze professionalizzanti;
-
saper riconoscere le origini storiche di alcune abitudini alimentari;
-
saper leggere, comprendere, codificare ricette date;
-
saper analizzare i principi nutritivi di alcuni alimenti;
-
saper interagire correttamente con i compagni.
L’ALIMENTAZIONE DEGLI
ANTICHI ROMANI
AREA DI PROCESSO
INTEGRAZIONE
CON
TERRITORIO
RAPPORTI
E
IL
CON LE FAMIGLIE
DESCRIZIONE
Il Progetto si rivolge in particolare ad alunni delle Classi Seconde del professionale inseriti nei percorsi IeFP.
Partendo da un breve excursus sulle abitudini alimentari della classe dominante e dei nuovi arricchiti, gli alunni
riscoprono i gusti degli antichi romani e le loro ricette, rielaborandole e rendendole attuali fino a poter le realizzare nel
laboratorio di cucina. Viene inoltre analizzata la dieta degli antichi romani e il problema alimentare nell’antica Roma.
ATTIVITA’:
-
Lettura della massima fonte enogastronomica dell’antichità, il De re coquinaria di Marco Gavio Apicio.
Particolare attenzione è dedicata all’ingrediente più celebre e più discusso dell’antica Roma: il garum
-
analisi di principi nutritivi, alimenti salutari ed errori alimentari, ricostruzione della piramide alimentare di un
antico romano;
-
realizzazione di alcuni piatti sulla base di ricette storiche rielaborate;
-
degustazione dei piatti realizzati;
-
verifica finale.
117
AMBITO PROGETTUALE
RICERCA METODOLOGICO DISCIPLINARE
(promozione ICT)
FINALITA’ PROGETTUALI
PROGETTO
IL DIGITALE E' UN AMICO!
Abituare le famiglie all'uso del Registro Elettronico e alla consultazione del sito
dell'Istituto nell'ottica della dematerializzazione;
Sensibilizzare le famiglie relativamente all'uso dei libri di testo in formato E-Book;
Abituare gli alunni all'uso delle risorse digitali per la didattica fornite dal libro di
testo o dai docenti attraverso il Registro Elettronico;
Promuovere l'uso di tablet, da parte degli alunni, per la consultazione dei libri di
testo.
AREA DI PROCESSO
CURRICOLO,
PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
DESCRIZIONE
Nel nostro Istituto tanti genitori, per vari motivi, non consultano il Registro Elettronico, strumento fondamentale per
monitorare il percorso scolastico degli alunni.
Ci si propone di offrire alla famiglie (in particolar modo delle classi prime del prossimo anno scolastico) un breve corso
circa l'utilizzo proficuo del Registro Elettronico.
In tale occasione verranno anche presentate le potenzialità dei libri di testo digitali e la validità dell'uso di risorse
digitali nella didattica, in modo che le famiglie possano supportare e stimolare gli studenti al loro utilizzo.
In una seconda fase si valuterà la possibilità che la scuola
acquisti libri di testo digitali e li offra agli studenti in
comodato d'uso, con la condizione che le famiglie acquistino il supporto informatico (computer o tablet) necessario per
la completa fruizione di un e-book.
118
AMBITO PROGETTUALE
RICERCA METODOLOGICO DISCIPLINARE
(promozione ICT)
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
PROGETTO
IT’S CODING TIME
Introdurre le attività di coding;
Conoscere i concetti fondamentali della programmazione;
Sviluppare la capacità di risolvere problemi in modo efficiente;
Stimolare la curiosità e la creatività.
AREA DI PROCESSO
CURRICOLO,
PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
DESCRIZIONE
Usiamo quotidianamente programmi informatici: applicazioni su computer, tablet e cellulari.
E’ importante che i futuri cittadini globali conoscano almeno le basi della programmazione, cioè le strutture concettuali
che consentono di scrivere il codice eseguito per dare vita ad una applicazione.
Nel 2013 è nato negli Stati Uniti un movimento globale, “The Hour of Code”, che, attraverso una semplice ed
accattivante piattaforma, si propone di far sì che ogni studente, in ogni scuola del mondo, svolga almeno un’ora di
programmazione.
A tale movimento ha aderito anche la scuola italiana attraverso il Piano Nazionale Scuola Digitale.
Il nostro Istituto, recependo le indicazioni del PNSD, si propone di garantire a tutti gli alunni lo svolgimento di almeno
un’ora di codice.
Il progetto, iniziato su alcune classi il 7 dicembre 2015, nell’ambito della settimana del PNSD, verrà esteso a tutti gli
alunni.
Per documentare le attività svolte in fase sperimentale è stato realizzato un video, presente nel sito della scuola, che
mostra come imparare i metodi di coding possa essere divertente e stimolante.
Nei prossimi anni si proporranno agli studenti interessati corsi di base di programmazione visuale per rendere gli
alunni in grado di progettare e realizzare semplici applicazioni.
119
AMBITO PROGETTUALE
RICERCA METODOLOGICO DISCIPLINARE
(promozione ICT)
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
PROGETTO
CERTIFICAZIONE EIPASS
Proporre l'Istituto come
certificazione Ei-Pass);
Ei-Center (sede
d'esame
autorizzata
al rilascio di
Motivare gli studenti a conseguire una certificazione che possa arricchire il CV;
AREA DI PROCESSO
CURRICOLO,
PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
Sensibilizzare il personale docente e ATA sull'importanza di acquisire competenze
informatiche certificate;
Fornire al territorio un servizio che permetta a tutti di conseguire la certificazione
informatica più adatta alla tipologia di lavoro prescelta.
DESCRIZIONE
EIPASS è l’acronimo di European Informatics Passport (Passaporto Europeo di Informatica), il programma
internazionale di certificazione informatica erogato in esclusiva da CERTIPASS in tutto il mondo. Il Programma, per
ciascun profilo di certificazione, si basa su documenti e procedure standard concordate a livello comunitario. Il titolo
EIPASS è riconosciuto come credito formativo nell’ambito scolastico ed universitario ed è valido come “attestato di
addestramento professionale” ai sensi del D.M. 59 del 26 giugno 2008 del Ministero dell’Istruzione, Università e
Ricerca: vale, quindi, come punteggio in bandi, concorsi e graduatorie. EIPASS è destinato a tutti coloro che intendano
aggiornare e certificare il possesso di competenze in ambito ICT, aggiungendo valore al proprio CV.
Il Magnaghi, diventando Ei-Center, potrà offrire all'utenza (interna ed esterna) la possibilità di conseguire la
certificazione EIPASS, consigliando la tipologia di certificazione più adatta, organizzando, a richiesta e a pagamento,
corsi di supporto all'utenza.
120
AMBITO PROGETTUALE
RICERCA METODOLOGICO DISCIPLINARE
(interdisciplinarità-laboratorialità –promozione ICT)
PROGETTO
COOKING IN ENGLISH
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Migliorare i risultati
professionalizzante;
scolastici;
acquisizione
di
autoconsapevolezza;
crescita
Rafforzare le competenze linguistiche;
Creare nuove competenze linguistiche e sviluppare le abilità necessarie per fornire
e comprendere informazioni;
Acquisire ed usare autonomamente le informazioni;
Lavorare in gruppi, ricreare lo spirito di una micro-brigata di cucina;
Perfezionare il proprio stile culinario;
AREA DI PROCESSO
Responsabilizzare;
Promuovere il benessere scolastico degli studenti e la socializzazione;
CURRICOLO,
PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
Riconoscere gli scopi e le funzioni della comunicazione;
Riconoscere, comprendere e utilizzare i diversi canali comunicativi;
Promuovere l’empowerment rispetto alle conoscenze di strategie metodologicovalutative diversificate.
DESCRIZIONE
Il progetto si articola in 5 fasi:
1) Progettazione: individuazione di quattro/cinque ricette traducibili in preparazioni culinarie di relativa complessità;
traduzione in lingua inglese tenendo conto del loro aspetto realizzativo; divisione in gruppi per competenze linguisticolaboratoriali;
2) Lavoro d’aula: lettura, traduzione, aspetti fonetici, intonazione di frase e parola, tecniche di memorizzazione,
‘parlare in camera’;
3) Lavoro d’aula: simulazione. ricreare il laboratorio di cucina e gli utensili, inscenare la ricetta, ‘role-playing’,
attenzione alla tempistica della ricetta, gestione delle battute.
4) Laboratorio di cucina: realizzazione della ricetta, riprese video con hand-held camera (con possibilità di seconda
camera fissa)
5) Visione, selezione delle migliori ‘performances’, montaggio e caricamento sul sito della scuola.
121
AMBITO PROGETTUALE
OCCUPABILITY
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
• Favorire una scelta consapevole della propria carriera lavorativa;
INCONTRI CON I
MAESTRI DEL LAVORO
• Educare alla vita lavorativa riflettendo sulle opportunità di ognuno;
• Aiutare ragazzi e adulti a riflettere sull'apporto professionale ed umano di ognuno di
noi nella azienda e nella società;
• Far conoscere agli studenti le problematiche nel mondo del lavoro ed aiutare a
risolverle con l’esperienza degli esperti Maestri del Lavoro;
• Partecipare al concorso che la delegazione di Parma dei Maestri del Lavoro indice
attraverso la stesura di un elaborato.
AREA DI PROCESSO
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
DESCRIZIONE:
INTERVENTO DEGLI ESPERTI MAESTRI DEL LAVORO NELLE CLASSI IV PER FAVORIRE UNA SCELTA CONSAPEVOLE
LAVORATIVA.
DELLA PROPRIA CARRIERA
VIENE PROPOSTO DA MOLTI ANNI.
SARANNO EFFETTUATI:
n. incontri: 2/3 per classe
di ore: 2 ore
per un totale stimato di ore: 4/6 ore per ogni classe 4^
Gli incontri si svolgeranno secondo le seguenti modalità :
1.
2.
3.
Lezioni frontali
Domande e discussione in classe
Attività pratiche
122
AMBITO PROGETTUALE
RICERCA METODOLOGICO-DISCIPLINARE
(Corso serale: interdisciplinarità-laboratorialità)
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Promuove l’interdisciplinarità;
DOLCI MOSAICI
Implementare le competenze;
Implementare la conoscenza del territorio e delle sue risorse;
Implementare le relazioni con il territorio.
AREA DI PROCESSO
CURRICOLO,
PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
DESCRIZIONE:
L’intervento è destinato agli alunni del quinto anno del corso serale.
Un esperto esterno sottopone agli studenti immagini del Palazzo Berzieri e fornisce spiegazioni sulle caratteristiche
delle arti Liberty e Deco.
Gli studenti si recano sul posto e fotografano le parti architettoniche di interesse per poi sperimentare nel
laboratorio di pasticceria forme, impasti e colori ispirati al Palazzo Termale. Nello specifico creano e ricostruiscono i
Mosaici attraverso manufatti di pasticceria.
E’ prevista l’esposizione del prodotto finale
Bonatti.
alle Terme Berziari, durante il Convegno coordinato dalla Dott.ssa
123
AMBITO PROGETTUALE
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
PROGETTO
TRAIN … TO BE COOL
Incontri predisposti dal
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Formare gli alunni delle classi 1^ per affrontare meglio le difficoltà del pendolarismo
in generale e del viaggio in treno in particolare;
Implementare la conoscenza del territorio e delle sue risorse.
servizio di
Polizia Ferroviaria
Ministero dell’Interno.
AREA DI PROCESSO
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
DESCRIZIONE:
Il progetto riguarda aspetti legati alla sicurezza in ambito ferroviario. La scuola è da sempre interessata da un
pesante pendolarismo che, soprattutto al primo anno, può, in particolare nel caso dell’uso del treno “per” e “da”
casa, generare qualche problema di vario ordine.
Il progetto prevede l’ intervento degli Ispettori della Polizia Ferroviaria che incontrano gli alunni, illustrando loro le
funzioni del corpo di Polizia ferroviaria e mettendoli in guardia circa i pericoli che possono incontrare durante il
viaggio in treno.
L’intervento non è finalizzato a prospettare la possibilità di incorrere in sanzioni per comportamenti difformi alle
regole, quanto ad informare l’utenza e a renderla consapevole delle mancanze che potrebbero arrecare danno a sé e
agli altri.
Saranno effettuate:
1.
Lezioni frontali
2.
Domande e discussione
3.
Attività pratiche
124
AMBITO PROGETTUALE
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
PROGETTO
PREPARARSI OGGI PER
ESSERE CITTADINI
DOMANI
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Promuovere una miglior conoscenza del proprio territorio e dei servizi che offre;
Accrescere le competenze inerenti la cittadinanza attiva.
AREA DI PROCESSO
CURRICOLO,
PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
DESCRIZIONE
Il progetto, rivolto al primo biennio, riguarda la diffusione della conoscenza, delle funzioni e delle modalità di utilizzo
dei servizi pubblici offerti ai cittadini, quali quelli prestati dagli uffici comunali, dallo sportello CUP, dai vigili urbani e
dalla guardia medica.
Monte ore stimato: 4 ore frontali e 4 di uscita sul territorio.
125
AMBITO PROGETTUALE
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
PROGETTO
I GIOVANI E LE BANCHE
VECCHI E NUOVI
STRUMENTI PER IL
CONSUMO E DI
INVESTIMENTO
AREA DI PROCESSO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Fornire risposte adeguate ai numerosi quesiti che gli stessi studenti pongono;
Ampliare le conoscenze in merito alle operazioni bancarie;
Promuovere la consapevolezza di sé;
Promuovere la crescita del consumo critico.
CURRICOLO,
PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
DESCRIZIONE
Il progetto è annuale e si rivolge al primo biennio.
ARGOMENTI TRATTATI CLASSI PRIME
varie tipologie di investimento: diversificazione del portafoglio titoli
ARGOMENTI TRATTATI CLASSI SECONDE
la moneta bancaria. banca facile : dagli assegni a internet banking
126
AMBITO PROGETTUALE
OCCUPABILITY
PROGETTO
BENVENUTI AL MUSEO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Diffondere la conoscenza e l’uso responsabile del patrimonio artistico-culturale;
Realizzare percorsi didattici predisponendo materiali e sussidi per l’accessibilità di
tutti;
In collaborazione con il
Mibact di Parma
AREA DI PROCESSO
Esercitare specifiche competenze professionali (accoglienza dei visitatori, dare
informazioni di carattere generale sui luoghi museali, dare piccole informazioni di
carattere storico artistico approfondite durante il periodo di formazione, distribuire
materiale informativo e illustrativo);
Rafforzare la motivazione allo studio.
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
DESCRIZIONE
Il progetto biennale rivolto alla classe 3^ Accoglienza turistica prevede due fasi da svolgere in questo anno scolastico:
Visita dei luoghi museali, nello specifico Teatro Farnese, Galleria Nazionale con l’area dedicata a Maria Luigia,
Correggio e Parmigianino, la Camera di S. Paolo e la Spezieria di S. Giovanni. Le visite saranno accompagnate da
spiegazioni a cura dell’esperta del Mibact, dott.ssa Carla Campanini, e verteranno sull’osservazione e la considerazione
di immagini per la realizzazione di una presentazione multimediale.
Seguirà un periodo di approfondimento dello studio della storia dell’arte all’interno dell’istituto per implementare le
competenze e conoscenze previste nell’ambito della qualifica professionale di Operatore della promozione e
dell’accoglienza turistica.
Il prossimo anno scolastico, sulla base delle conoscenze e competenze acquisite, gli allievi effettueranno un periodo di
alternanza scuola lavoro all’interno dei musei, svolgendo le seguenti attività: accoglienza visitatori, assistenza attività
educative, orientamento agli spazi museali, guida in brevi percorsi di visita.
127
AMBITO PROGETTUALE
OCCUPABILITY
(Simulazione di impresa)
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Coinvolgere gli studenti in una vera attività imprenditoriale;
TAPTOUR
Implementare le relazioni con il territorio;
Fornire servizi al territorio.
AREA DI PROCESSO
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
DESCRIZIONE
Il progetto biennale si realizza in collaborazione con l’Ente di formazione Sintab di Sulmona il quale mette a
disposizione degli allievi della classe 4^ Accoglienza del Magnaghi uno spazio per la realizzazione di un portale turistico
multilingue volto alla la promozione del territorio di Salsomaggiore Terme.
Secondo la prassi diffusa in Simulimpresa, gli studenti, sotto la guida di un insegnante tutor, dovranno distribuirsi le
diverse mansioni come in una vera azienda: ufficio amministrativo, tecnico e commerciale.
La classe seguirà un corso di formazione online messo a disposizione dalla Sintab per apprendere le conoscenze e
acquisire le competenze per la realizzazione del sito. Il corso è rivolto anche ai docenti.
La classe inserirà informazioni turistiche sul territorio di Salsomaggiore, reperite sia attraverso una ricerca
personalmente condotta dagli studenti, che attraverso incontri con persone che operano sul territorio in campo
turistico, realizzando una prima base grafica.
Durante il prossimo anno scolastico, in 5^Accoglienza, invece gli studenti incominceranno a svolgere la parte
linguistica, quindi tradurranno i principali contenuti in lingua inglese e svolgeranno la parte relativa al marketing cioè
proporranno il sito alle diverse aziende presenti sul territorio affinché aderiscano al progetto.
128
AMBITO PROGETTUALE
OCCUPABILITY
(Tecnico turistico/internazionalizzazione)
PROGETTO
RETE UNISER
MOBILITA’ PER
L’APPRENDIMENTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Fornire agli studenti competenze innovative per un inserimento lavorativo più rapido e
soddisfacente;
Implementare le competenze linguistiche e culturali;
nell’ambito del
Programma Europeo
Educare alla comune cittadinanza europea.
Erasmus +
AREA DI PROCESSO
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
DESCRIZIONE
E’ un progetto in rete con la formazione nell’ambito di
Erasmus plus.
UNISER per il quale l’Istituto individua come possibili fruitori
Si tratta di un progetto di mobilità in rete con
gli studenti frequentanti il quarto anno ( anni 17)
dell’indirizzo Tecnico Turistico.
La realtà cittadina e provinciale (contesto di provenienza degli alunni ) vede un forte incremento del terziario, del
settore turistico e della comunicazione
con evidente richiesta di competenze linguistiche
e solida preparazione
culturale; alcuni alunni hanno già fatto esperienze di mobilità internazionale con positive ricadute per tutto l’istituto;
è stata
favorita la realizzazione
diffusa
di esperienze di studio all’estero
e l’inserimento mirato in contesti
lavorativi in modalità stage in paesi extraeuropei.
129
AMBITO PROGETTUALE
OCCUPABILITY
(Professionale/internazionalizzazione)
PROGETTO
EAT in Emilia 2 –
Empowering Agribusiness
Training in Emilia
nell’ambito del
Programma Europeo
Erasmus +
AREA DI PROCESSO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
Fornire agli studenti competenze innovative per un inserimento lavorativo più
rapido e soddisfacente;
Implementare le competenze linguistiche e culturali;
Implementare nei giovani l’educazione alla cittadinanza europea;
Contribuire alla crescita economico-sociale del territorio di riferimento.
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
DESCRIZIONE
La scuola ha aderito alla proposta che il Comune di Correggio ha rivolto a
tutta la “filiera formativa” del settore
agricolo, agroalimentare ed enogastronomico delle province di Parma, Reggio-Emilia e Modena: enti di formazione
(Sistema IeFP), istituti tecnici e professionali e ITS che erogano qualifiche nei settori detti.
Il progetto è volto alla cooperazione tra i soggetti partecipanti, finalizzata alla valorizzazione, alla promozione e al
marketing delle eccellenze eno-gastronomiche del comprensorio emiliano, stimolando idee e strategie che agevolino
la crescita del settore agroalimentare in un’ottica “glocale”, ovvero promuovendo le eccellenze locali nel mercato
globalizzato.
E’ prevista la realizzazione di 60 tirocini all’estero coerenti con le materie di studio. L’intervento è internamente
finanziato con fondi europei.
La mobilità riguarda docenti tutor/aziendali, studenti, ex-studenti neoqualificati e neodiplomati. I Paesi di
destinazione previsti sono : Regno Unito, Irlanda, Spagna, Portogallo, Malta, Francia.
130
AMBITO PROGETTUALE
OCCUPABILITY
(internazionalizzazione)
PROGETTO
PRINCIPALI FINALITA’ PROGETTUALI
K ACTION 1
Mobilità individuale ai fini
dell’apprendimento
AREA DI PROCESSO
CONTINUITA’ E
Fornire agli studenti competenze innovative per un inserimento lavorativo più
rapido e soddisfacente;
Implementare le competenze linguistiche e culturali;
Educare alla comune cittadinanza europea;
Promuovere l’empowerment dei docenti.
ORIENTAMENTO
DESCRIZIONE
L’Azione Chiave 1 sostiene la mobilità transnazionale, offrendo l’opportunità a studenti, tirocinanti, giovani e volontari,
nonché a professori, insegnanti, formatori, animatori giovanili, personale di istituti d'istruzione/educazione e ad
organizzazioni della società civile di intraprendere un'esperienza di apprendimento e/o professionale in un altro paese.
CONCLUSIONE
Questo PTOF ha inteso ricondurre ad una certa unità discorsiva la complessità e molteplicità delle azioni che animano
la vita dell’Istituto, azioni spesso di notevole spessore, non prive del rischio di errori. Il Magnaghi, tuttavia, è ben
determinato a proseguire sulla strada impegnativa su cui si è incamminato, sa che potrebbe fare qualche passo
incerto, ma non ha timore di sbagliare, perché sbagliando si fa esperienza e si impara e questo all’Istituto sembra il
senso ultimo del ciclo volto al miglioramento che ha intrapreso.
131
Fly UP