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Peter Pan - Perugia Musica Classica

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Peter Pan - Perugia Musica Classica
PIANOFORTE
Sabato 2 aprile 2016 ore 20.30
Teatro Morlacchi
NELSON FREIRE, pianoforte
Bach: Toccata in do minore BWV 911
Brahms: Sonata in fa minore op. 5
Debussy: «Children’s Corner» (1908)
Chopin: Barcarola in fa diesis maggiore op. 60
Due Mazurke: in do minore op. 56 n. 3;
in la minore op. 17 n. 4
Scherzo n. 1 in si minore op. 20
FESTA DELLA MUSICA
STAGIONE 2015-2016
Evento speciale dedicato ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie, a conclusione del
progetto «Musica per Crescere» 2015/2016.
Peter Pan
Spettacolo musicale per narratore,
coro di voci bianche ed ensemble
Una produzione della Fondazione
Perugia Musica Classica Onlus
Prima esecuzione
Musiche originali di
Alessandro Annunziata
Venerdì
6 maggio 2016
ore 21.00
Teatro Brecht
San Sisto, Perugia
Testo di
Simone Frondini
liberamente tratto da «Peter Pan nei giardini di
Kensington» e da «Peter e Wendy» di James M. Barrie
regia di Giampiero Frondini
con:
Francesco «Bolo» Rossini
e con la partecipazione del
Coro di Voci Bianche del Conservatorio
«F. Morlacchi»
diretto dal M° Franco Radicchia
e dell’Ensemble «Magazzini Babàr»
VIAGGIO NELLE EPOCHE
DELLA STORIA MUSICALE
Tre incontri con Alberto Batisti alla
Galleria Nazionale dell’Umbria
LA FORMA
E IL SUONO
Un percorso nelle forme
della musica
sabato 30 aprile 2016, ore 17.30
PARTE PRIMA
venerdì 6 maggio 2016, ore 17.30
PARTE SECONDA
Come di consueto, la chiusura della stagione è accompagnata da una serie
di conferenze tenute dal direttore artistico, Alberto Batisti, e da un avvincente spettacolo musicale, destinato
ad un pubblico giovanile,
per celebrare la «Festa della Musica». Con «La Forma
e il Suono», il maestro Batisti ci condurrà tra i meandri dei vari aspetti strutturali
che hanno caratterizzato la
musica «classica» attraverso
i secoli, mentre lo spettacolo «Peter Pan», in prima esecuzione venerdì 6 maggio
al Teatro Brecht di San Sisto,
prende come spunto i celebri racconti di James M.
Barrie tra il 1904 e il 1911. Le
musiche sono state commissionate appositamente ad
Alessandro Annunziata su un
testo adattato da Simone
Frondini, e la serata vedrà
la partecipazione entusiasta
del Coro di Voci Bianche del
Conservatorio di Perugia,
dell’attore Francesco «Bolo»
Rossini e degli strumentisti
dell’Ensemble
«Magazzini
Babàr».
Per ulteriori informazioni, rimandiamo il lettore alle pubblicità riportate qui accanto.
venerdì 13 maggio 2016, ore 17.30
PARTE TERZA
Galleria Nazionale dell’Umbria, Palazzo dei Priori, Perugia
INGRESSO
LIBERO
Andrew Starling
CONCERTO DI CHIUSURA
Sabato 30 aprile 2016 ore 20.30
Teatro Morlacchi
SWEDISH RADIO SYMPHONY ORCHESTRA
DANIEL HARDING, direttore
VERONIKA EBERLE, violino
Brahms: Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 77
Brahms: Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73
PIANOFORTE
AQUISTO BIGLIETTI PRESSO:
. Biglietteria della Fondazione Perugia
Musica Classica in Piazza del Circo
6 - Perugia
. A. Cavallucci C. - via Martiri dei
Lager 96/bis – Perugia
. Mipatrini – Strada Trasimeno Ovest
7/a – Perugia
.Piccadilly – Centro Commerciale
Collestrada – Perugia
Domenica 17 aprile 2016 ore 20.30
Teatro Morlacchi
KRYSTIAN ZIMERMAN, pianoforte
Beethoven: Sonata in la bemolle maggiore op. 110
Schubert: Sonata in si bemolle maggiore D. 960
BIGLIETTI
TEATRO MORLACCHI
Platea Biglietti Interi
Euro 26,00 Biglietti Ridotti* e Convenzioni Euro 22,00
Posto Palco Posto Palco
di prima fila di seconda fila
Euro 26,00
Euro 22,00
Euro 22,00
Euro 18,00
Posti Palco I-II ordine laterale e III – IV ordine centrale:
Biglietti Interi
Biglietti Ridotti* e Convenzioni
Euro 20,00
Euro 18,00
Posto Palco III – IV ordine laterale e loggione:
Prezzo speciale giovani nati dal 1989
Euro 10,00
Euro 7,00
Euro 18,00
Euro 15,00
* Al biglietto ridotto hanno diritto soltanto coloro che sottoscrivono un Abbonamento 10 Concerti e che desiderano partecipare a
concerti non compresi nel loro abbonamento.
FESTA DELLA MUSICA – VENERDI 6 MAGGIO 2016 ORE 21,00 – TEATRO BRECHT:
•
•
Euro 7,00 (ADULTI)
Euro 4,00 (GIOVANI)
La Biglietteria della Fondazione è aperta:
• giovedì e venerdì dalle 11,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 18,00.
• sabato dalle 11,00 alle 13,00.
Il giorno del concerto la biglietteria sarà aperta un’ora prima dell’inizio nel luogo previsto per lo spettacolo.
ACQUISTO ON-LINE: dal sito www.perugiamusicaclassica.com
PRENOTAZIONE BIGLIETTI: tel. 075.572 22 71 – [email protected]
Per informazioni sui biglietti il giorno del concerto è attivo il numero cellulare «last minute»: 338.866 88 20
Anno XV
Aprile/maggio
n.5
Stagione
2015/2016
Fondazione
Perugia Musica Classica Onlus
Piazza del Circo 6 - 06121 Peruiga
[email protected]
www.perugiamusicaclassica.com
Stelle internazionali per la chiusura di stagione
I pianisti Freire e Zimerman, seguiti dal direttore Harding alla
guida dell’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese
La stagione 2015-16 termina in un
grande crescendo, con una parata al Teatro Morlacchi di artisti internazionali tra i più richiesti di oggi,
ognuno dei quali già apprezzato
dal nostro pubblico negli ultimi anni.
Il brasiliano Nelson Freire, che potremmo salutare come il «pianista
dei pianisti», è un raro esempio – insieme alla collega argentina Martha Argerich – di quella formidabile «scuola» latinoamericana che
ebbe le sue radici in un pianismo
europeo di grande impatto: basti
ricordare che da giovane Freire
poteva annoverare tra i suoi insegnanti Lúcia Branco, allieva a sua
volta di un allievo di Liszt.
Talento estremamente precoce,
all’età di soli dodici anni partecipò
come finalista al primo Concorso Internazionale di Rio de Janeiro (con
il Concerto «Imperatore» di Beethoven), ricevendo una borsa di studio
per proseguire i suoi studi con Bruno
Seidlhofer a Vienna, dove strinse
amicizia con Martha Argerich. Ventenne, Freire vinse in seguito il Concorso «Vianna da Motta» a Lisbona,
e intraprese quasi immediatamente una carriera solistica che nello
spazio di pochi anni lo vide esibirsi con importanti orchestre europee e statunitensi, guadagnando
il plauso unanime del pubblico e
della critica («il giovane leone della
tastiera», così si espresse il critico del
Times di Londra nel 1967).
Personaggio molto schivo, Freire
ridusse il numero delle sue esibizioni per un certo periodo (pur continuando a suonare in duo con
Argerich e a collaborare con direttori celebri come Kempe, Jochum,
Neumann, Masur, Boulez, Previn,
anni della sua carriera. La seconOzawa, Maazel e Dutoit), tornanda parte ha inizio con la deliziosa
do alla ribalta con autorevolezza
Suite «Children’s Corner» (1908) di
una quindicina d’anni fa con
Claude Debussy, con dedica
una splendida serie di inalla figlia di tre anni («Alla
cisioni
discografiche
mia cara piccola ChouAprile
per la Decca, salutachou, con le tenere
te con entusiasmo
scuse di suo padre
dalla critica interper ciò che segue»)
Sabato
nazionale: pagine
e termina con un
Nelson Freire
solistiche di Beethogruppo di compoven, Chopin, Schusizioni di Fryderyk
Teatro Morlacchi
mann, Liszt, Debussy
Chopin, autore del
ore 20,30
e Villa-Lobos, seguite
quale Freire è uno dei
dai Concerti di Brahms e
massimi interpreti di oggi:
l’«Imperatore» di Beethoven
la luminosa Barcarola in fa die(Gewandhausorchester di Lipsia disis maggiore op. 60, due Mazurke e
retta da Chailly) e il Secondo Conl’energico Scherzo n. 1 in si minore
certo di Chopin (Gürzenich-Orchesop. 20.
ter di Colonia diretta da Bringuier). I
70 anni di Freire sono stati celebrati
di recente con la ripubblicazione
delle sue straordinarie registrazioni
giovanili: «The Complete Columbia
Album Collection» (7 CD, Sony) e
«Radio Days» (Decca, un doppio
album di registrazioni radiofoniche
effettuate tra il 1968 e il 1979).
In anni recenti, il governo francese
gli ha conferito le onorificenze di
Commandeur des Arts et des Lettres (2007) e Chevalier dans l’Ordre
de la Légion d’honneur (2011).
Il programma della serata, rispetto
a quello annunciato nel programma generale, è stato modificato su
richiesta dell’artista. Aprirà con un
brano giovanile di Johann Sebastian Bach, la Toccata in do minore BWV 911, seguita da una delle
pagine più poderose dell’intera
produzione di Johannes Brahms,
la Sonata in fa minore op. 5, che
Freire ha frequentato sin dai primi
2
Altro interprete molto poetico
delle musiche di Chopin è il polacco Krystian Zimerman, ospite
degli Amici della Musica per la
prima volta nel 1982, dopo
aver riportato nel 1975,
Aprile
alla giovane età di 19
17
anni, il 1° Premio al
Domenica
prestigioso Concorso
un’attenziodi Varsavia intitolato al
K
rystian Zimerman
ne particolare
compositore. In quaTeatro Morlacchi
alle proprietà
rant’anni di carriera, si
ore 20,30
acustiche di ogni
è esibito in tutto il mondo
singola sala dove si
sia in recital sia come solista
esibisce.
con le orchestre più blasonate,
Più di 20 le incisioni discograficreando un suo pubblico molto
che effettuate da Zimerman in
fedele, colpito dall’intensità delesclusiva per la DGG, molte delle
le sue interpretazioni, e dosando
quali realizzate con orchestre di
con una certa parsimonia le sue
primissimo ordine (Berliner e Wieesibizioni, che oggi non superano
ner Philharmoniker, Cleveland
il numero di 50 all’anno. Nel 1999,
Orchestra, Boston Symphony,
per festeggiare il 150° anniversaLondon Symphony, Chicago
rio della morte di Chopin, formò
Symphony, Los Angeles Philharper l’occasione un’orchestra di
monic), dirette da Bernstein, Bougiovani, la «Polish Festival Orchelez, Giulini, Karajan, Kondrashin,
stra», con la quale, in sei mesi di
Ozawa e Rattle, con un repertotournée, eseguì i due Concerti
rio che comprende i Concerti di
del compositore in Polonia, in
Beethoven, Chopin, Schumann,
tutta Europa e negli Stati Uniti,
Brahms, Liszt, Grieg, Rachmanieffettuandone anche una felinov, Ravel, Bartók e Witold Lutoce incisione discografica. Di reslawski (lavoro quest’ultimo scritcente ha suonato per la prima
to nel 1988 espressamente per
volta in Cina con la Sinfonica di
Zimerman, su commissione del
Shanghai diretta da Paavo Järvi,
Festival di Salisburgo).
nonché come solista con le OrOltre ad essere nominato anchestre Sinfoniche di Taipei e di
ch’egli Chevalier de la Légion
Bangkok.
d’honneur, è Dottore honoris
Da una decina d’anni, l’articausa dell’Accademia di Musista suona esclusivamente su un
ca di Katowice.
pianoforte di sua proprietà, ocIl programma della serata è decupandosi personalmente del
dicato a due dei maggiori latrasporto e della preparazione
vori della letteratura pianistica
tecnica dello strumento, e presta
L’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese celebra
nel 2016 ottant’anni di attività, durante i quali ha avuto come direttori principali
figure del calibro di Sergiu
del periodo «classico», entrambi
pagine estreme della produzione di due compositori, che, nonostante fossero attivi a Vienna
negli stessi anni, non si frequentarono quasi mai: si tratta della
penultima Sonata di Beethoven,
in la bemolle maggiore op. 110
(1821), e l’ultima Sonata di Schubert, in si bemolle maggiore D.
960 (1828), completata a poche
settimane dalla morte prematura del musicista. Sono lavori che
non potrebbero essere più diversi
tra di loro: Beethoven comprime
violentemente la struttura tradizionale della sonata, introducendo episodi inconsueti (come
l’Arioso dolente, al quale segue
una Fuga liberatoria), mentre
Schubert dilata i tempi con uno
sguardo struggente all’indietro,
un riassunto espansivo e molto
personale della stessa forma, improntata all’intimità espressiva
del Lied vocale.
Ci permettiamo di far presente
che l’artista è particolarmente
sensibile all’uso non autorizzato di registratori e di apparecchi
video/fotografici di qualsiasi genere: invitiamo il pubblico a voler
osservare tale divieto in maniera
rispettosa.
Celibidache, Herbert Blomstedt, Esa-Pekka Salonen, Yevgeny Svetlanov e Manfred
Honeck. Dal 2007 ha trovato
nel britannico Daniel Harding
un direttore musicale che si è
dedicato con passione
a consolidare la re-
putazione della formazione a
livello internazionale, come
ricorderanno gli ascoltatori
presenti al Teatro Morlacchi
nel 2011 ad una splendida
esecuzione della Nona Sinfonia di Mahler. Negli ultimi anni
l’Orchestra si è recata in
Aprile
tournée in vari paesi
europei
(ottenen30
do un grande sucSabato
cesso ai BBC ProSwedish Radio Symphony
menade Concerts
Orchestra
di Londra con la
Teatro Morlacchi
Seconda
Sinfonia
ore 20,30
di Mahler), oltre che
in Giappone e in Cina.
Durante la stagione in corso,
l’Orchestra si è esibita a Copenaghen, a Bremen e a Berlino, mentre l’attuale tournée
comprende tappe a Madrid,
Barcellona, Saragozza, Torino
e Venezia.
Individuato giovanissimo da
Simon Rattle e da Claudio
Abbado, Harding è il più giovane direttore (all’età di soli
21 anni) ad aver guidato i
Berliner Philharmoniker ed ha
superato con prudenza quel
periodo difficile di transizione
tra «ragazzo prodigio» e musicista maturo: invitato regolarmente dalle principali orchestre europee e statunitensi, è
direttore onorario a vita della
Mahler Chamber Orchestra,
direttore ospite principale della London Symphony Orchestra e dalla stagione 2016/17
sarà
direttore
principale
dell’Orchestre de Paris, mantenendo il suo contratto a
Stoccolma fino al 2018. Dopo
una prima attività operistica al
Festival di Aix-en-Provence, è
ospite frequente dei maggiori
teatri lirici europei (Teatro alla
Scala, Wiener Staatsoper, Covent Garden, Bayerischer Staatsoper, Festival di Salisburgo
e Deutsche Staatsoper), con
un repertorio che spazia da
Mozart, Verdi, Wagner e Puccini a Bartók, Berg, Britten e
Dallapiccola.
Tra le sue incisioni discografiche con l’Orchestra svede-
se si ricordano Concerti di
Beethoven, Bartók, Mendelssohn, Tchaikovsky e Widmann
con la pianista Maria João Pires
e con i violinisti Christian Tetzlaff,
Isabelle Faust e Ray Chen.
La giovane violinista tedesca
Veronika Eberle, premiata dal
Borletti-Buitoni Trust nel 2008,
è una delle strumentiste più
dotate della nuova generazione, già contesa come solista – non ancora trentenne
– dalle maggiori orchestre in-
ternazionali. Debuttò
sedicenne con i Berliner Philharmoniker al
Festival di Salisburgo
dietro invito di Simon
Rattle e tra breve si
presenterà in una
lunga tournée con
un programma cameristico («Veronika
Eberle and Friends»)
insieme al soprano Anna Prohaska.
Per gentile concessione della Nippon
Music
Foundation,
si presenta con uno
Stradivari di grande
pregio, il «Dragonetti» del 1700, uno dei
pochissimi strumenti
del liutaio cremonese a conservare inalterato il suo manico
originale.
Di grande attrattiva
il programma della serata, dedicato
a due dei lavori più
popolari di Johannes
Brahms, scritti a poca
distanza l’uno dall’altro e che mancano dal nostro
cartellone da vari anni: il Concerto in re maggiore op. 77
(1878) per violino e orchestra,
destinato all’amico fraterno
Joseph Joachim, e la Sinfonia
n. 2 in re maggiore op. 73, di
appena un anno precedente. Due pagine molto vitali
che portano la stagione ad
una conclusione festosa.
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