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Scheda Export Salumi negli Stati Uniti

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Scheda Export Salumi negli Stati Uniti
SALUMI
Stati Uniti d’America
DATI GENERALI
Capitale: Washington
Lingua ufficiale: inglese
Valuta: dollaro statunitense (US Dollar)
Fuso orario: UTC da -5 a -10
Prefisso telefonico: + 1
Codice paese: USA
Festività: 1° e 20 gennaio; 17 febbraio; 26 maggio; 4 luglio; 1° settembre; 13 ottobre; 11
novembre; 27 novembre; 25 dicembre
Principali voci dell’export italiano: meccanica, moda, agroalimentare e vini, chimica e
derivati del petrolio, casa/arredo.
INFORMAZIONI GENERALI
RELATIVE ALL'ESPORTAZIONE
Gli Stati Uniti rappresentano uno dei principali mercati esteri per i prodotti agroalimentari
italiani, sia in termini di dimensione sia rispetto alle potenzialità di sviluppo. L’Italian cuisine
gode, infatti, negli USA di un’altissima considerazione, in quanto salutare ed al contempo
gustosa.
L'esportazione di prodotti alimentari in USA è soggetta a numerosi regolamenti, il più
importante dei quali è relativo alle disposizioni contenute nel cosiddetto Bioterrorism Act
del 2002, il cui obiettivo è quello di proteggere le condizioni di approvvigionamento da atti
terroristici e contaminazioni successive. In conformità con il Bioterrorism Act, le imprese
che producono, trasformano e/o curano le operazioni di packaging di mangimi o alimenti per
il consumo umano, devono iscriversi presso la Food and Drug Administration (FDA), come
illustrato nelle pagine seguenti al p.to Registration of Food Facility. Inoltre, tutta la
documentazione comprovante l’origine e, se del caso, il destinatario dei prodotti alimentari
deve essere conservata, come richiesto dalla FDA, per un periodo di due anni.
Le aziende straniere interessate ad esportare negli USA devono nominare un agente negli
Stati Uniti.
AGROALIMENTARE
Con particolare riferimento alle esportazioni di salumi si evidenzia che tutt’oggi, negli USA, i
produttori italiani possono esportare solo prosciutti crudi, speck, prosciutti cotti, mortadelle
e cotechini. Per qualsiasi altro insaccato a breve stagionatura come salame, coppa e pancetta
vige il regolamento di interdizione all’importazione di prodotti provenienti da regioni in cui
esista il rischio per le seguenti malattie: afta epizootica, peste bovina, peste suina africana,
peste suina classica, e/o malattia vescicolare dei suini.
Salumi_USA_rev00.doc
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SALUMI
Stati Uniti d’America
PRINCIPALI PAESI ESPORTATORI DI SALUMI
ANDAMENTO DELLE
ESPORTAZIONI DEL
PRODOTTO
Valore (in migliaia di dollari)
45.000
40.000
35.000
Messico
30.000
Canada
25.000
Danimarca
20.000
Italia
15.000
Spagna
10.000
5.000
0
2003
2004
2005
2006
2007
Quote di mercato (in percentuale)
60,0
50,0
Messico
40,0
Canada
30,0
Danimarca
Italia
20,0
Spagna
10,0
0,0
2003
2004
2005
2006
2007
Fonte: elaborazioni su dati ICE
DOCUMENTAZIONE
DI ACCOMPAGNO
ALLA MERCE
Riportiamo, in questa sezione, i documenti commerciali di accompagnamento alla merce,
classificati in base all’operatore commerciale che ne deve garantire la presenza (esportatore,
importatore, vettore).
DOCUMENTI A CARICO DELL’ESPORTATORE
Numero meccanografico
E’ un codice alfanumerico, preceduto da una M, attribuito alle imprese che svolgono attività
commerciali con l’estero, e rappresenta una specie di matricola con cui l’azienda viene
Salumi_USA_rev00.doc
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SALUMI
Stati Uniti d’America
individuata e riconosciuta dal Ministero del commercio internazionale. Il numero
meccanografico viene rilasciato dalla Camera di Commercio territorialmente competente e
deve essere sempre indicato sui documento utilizzati nelle operazioni con l’estero (fatture,
certificati di origine, ecc.).
Fattura commerciale
E’ il documento che descrive il dettaglio del bene in transazione, ed è necessario per lo
sdoganamento della merce. Non vi è uno specifico formato per la predisposizione della
fattura commerciale, l’importante è che essa sia scritta in inglese (possono essere previste
altre lingue ma non in sostituzione) e che contenga almeno i seguenti dati:
 numero della fattura e data;
 Paese di origine e porto di ingresso;
 denominazione completa dell’esportatore con relativa P.iva, nonché l’esatta
denominazione del destinatario;
 natura, qualità e quantità dei prodotti oggetto della spedizione, specificando pesi e
misure e numero dei colli inviati;
 la forma di pagamento pattuita contrattualmente;
 le modalità di trasporto e il riferimento all’eventuale DDT emesso;
 prezzo espresso nella valuta con cui sarà effettuato il pagamento, per i beni destinati
alla vendita.
L’omissione dei dati relativi alla quantità, a pesi e misure comporterà l’accertamento da parte
delle autorità doganali con addebito dei costi al destinatario delle merci.
Packing list
In Italiano “Bolla di carico” o anche “Lista dei contenuti e dei pesi”, è il documento che
descrive il tipo, la natura (casse, cartoni, sacchi) ed il numero degli imballi preparati per la
spedizione della merce, nonché il contenuto di ciascuno di essi.
Bill of Lading
In Italiano “Polizza di carico”, è il documento, in forza ad un contratto di spedizione,
rappresentativo della merce, nel senso che il legittimo possessore di tale polizza ha il diritto
di farsi consegnare la merce giunta a destinazione.
Certificato di origine
E’ il documento che certifica l’origine territoriale del bene importato e può essere,
facoltativamente, richiesto dall’importatore. Il certificato di origine viene emesso dalla
CCIAA e deve essere consegnato in originale.
Dichiarazione doganale di importazione
E’ un documento che costituisce la manifestazione di volontà del proprietario delle merci, o
del suo rappresentante (ad esempio lo spedizioniere), di voler trasferire fuori dal territorio
doganale comunitario merci di produzione comunitaria. La Dichiarazione, predisposta su
particolari moduli conformi al modello Dau-EX (Documento amministrativo unico), va
presentata alla Dogana presso la quale si intende compiere l’esportazione e segue un iter che
corrisponde ai vari controlli doganali, ovvero:
• accettazione della Dichiarazione da parte dell’Ufficio divieti;
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Stati Uniti d’America
•
verifica delle merci da parte di un funzionario doganale per accertare la conformità della
loro natura a quanto dichiarato;
• dichiarazione di conformità con liquidazione e pagamento dei eventuali diritti doganali.
La descrizione della merce sulla Dichiarazione non deve fare riferimento alla denominazione
commerciale del prodotto, ma deve riportare le voci previste dalla tariffa doganale d’uso
integrata, consultabile dal sito delle dogane (vedi: Taric)
Al termine di queste operazioni, all’esportatore rimarrà la copia 3 della Dichiarazione, che
deve essere conservata per documentare la non imponibilità IVA dell’operazione.
Veterinary Health Certificate for Animal Products
E’ un documento che attesta che i prodotti di origine animale importati sono commestibili, in
idonee condizioni igienico-sanitarie e che non sono fonte di malattie infettive per l’uomo.
La certificazione è rilasciata dalle autorità del paese di origine (ASL). Il certificato deve essere
redatto in lingua inglese e deve essere presentato in originale.
Gli importatori devono essere autorizzati dall’APHIS - Animal and Plant Health Inspection
Service (APHIS) – per l’importazione di prodotti di origine animale, inviando loro materiale,
etichette ed eventualmente campioni del prodotto che intendono importare.
DOCUMENTI A CARICO DELL’IMPORTATORE
I documenti di seguito elencati sono a carico dell’operatore estero; se ne fornirà, pertanto,
una breve e sintetica descrizione.
Dichiarazione doganale di importazione (Customs Import Declaration)
Documento ufficiale per lo sdoganamento delle merci. È generalmente richiesto per le merci
che entrano negli Stati Uniti con un valore superiore a 2000 USD, o nei casi in cui l'ingresso
informale non sia possibile (ad esempio, per contingentamenti da quote o restrizioni in
materia di visti). E' obbligatorio per lo sdoganamento e deve essere compilato
dall'importatore in una copia.
Entry/Immediate delivery
E’ il documento necessario per il rilascio immediato della merce; viene emesso dalla Dogana
e compilato dall’importatore.
Customs Bond
E’ il documento che attesta il pagamento della cauzione alle autorità doganali, ed autorizza
l’importatore a prendere possesso del bene prima del pagamento dei diritti doganali.
Delivery ticket
Documento richiesto per il trasporto della merce in un magazzino doganale.
Transportation entry
E’ un documento richiesto se la merce viene trasportata da un porto ad un altro senza però
essere stata sdoganata.
Salumi_USA_rev00.doc
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DOCUMENTI A CARICO DEL VETTORE/SPEDIZIONIERE
I documenti di seguito elencati sono a carico del vettore/spedizioniere e, pertanto, se ne
fornirà una breve e sintetica descrizione.
Air way bill
In Italiano “Lettera di vettura aerea”, è il documento di trasporto non rappresentativo della
merce rilasciato dal vettore aereo generalmente attraverso un Agente IATA (trasportatore).
Manifest for Aircraft/Manifest for Vessels
In Italiano “Manifesto di carico”, è il documento obbligatorio in possesso del vettore,
comprensivo del dettaglio completo della merce caricata a bordo mezzo. Può essere tanto
aereo quanto marittimo in virtù del vettore di trasporto. Tale documento viene consegnato
alla dogana di arrivo della merce.
CONTENUTI
DELL’ETICHETTA
L’etichettatura dei prodotti alimentari è regolata dalla legislazione in materia, ossia dal Code
of Federal Regulations – Title 21 Food and Drugs, § 101.9, disponibile al seguente indirizzo
web:
http://law.justia.com/us/cfr/title21/21-2.0.1.1.2.html#21:2.0.1.1.2.1.1.6
Nel caso specifico dei salumi l’etichetta deve riportare le seguenti informazioni:
• nome prodotto;
•
•
•
paese di origine (“Made in…” o “Product of …”);
nome e indirizzo del produttore;
peso netto ("Net content...“) espresso in galloni o, se inferiore al gallone, in once fluide
(fl. oz.) e in pinte;
• stato fisico del prodotto (es. intero, cubetti, porzionato) se non si evince facilmente dalla
confezione o attraverso immagini riportate sull’etichetta;
• elenco degli ingredienti;
• informazioni nutrizionali (calorie, grassi totali, grassi saturi, grassi idrogenati,
colesterolo, sodio, carboidrati totali, fibre, zuccheri, proteine, vitamina A, vitamina C,
calcio, ferro).
Tali informazioni devono essere obbligatoriamente riportate in lingua inglese. Non è
obbligatoria l'indicazione del nome dell'importatore/ distributore, se è già chiaramente
riportato sull'etichetta il nome dell'azienda produttrice. Inoltre, non è obbligatorio dare
suggerimenti al consumatore su come conservare il prodotto e/o indicare il numero di lotto e
data di scadenza del prodotto.
Inoltre, dal 1 ° gennaio 2006, la Food and Drug Administration (FDA) richiede a chi produce
alimenti di conformarsi con i requisiti di etichettatura in materia di sostanze allergeniche. Di
conseguenza, tutti i prodotti alimentari fabbricati dopo questa data devono esplicitare la
presenza di allergeni alimentari utilizzando la parola “Contains” seguita dal nome
dell’allergene; tale indicazione deve figurare vicino alla lista degli ingredienti ed in caratteri
di dimensioni non inferiori rispetto a quelli previste per le altre indicazioni. Per maggiori
informazioni sugli alimenti considerati allergeni, consultare la normativa comunitaria (Dir.
2003/89/CE o Dir. 2007/68/CE) o quella Statunitense (Food Allergen Labeling and Consumer
Protection Act del 2004, disponibile su http://www.cfsan.fda.gov/~acrobat/alrgact.pdf)
Salumi_USA_rev00.doc
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SPECIFICHE
RELATIVE AGLI
IMBALLAGGI
Per evitare che i prodotti giungano a destinazione deteriorati è necessario utilizzare un
imballaggio idoneo. Un buon imballaggio deve:
• proteggere la merce;
• essere facilmente apribile per agevolare i controlli doganali, ma al contempo prevenire
manomissioni;
• essere poco ingombrante e, preferibilmente, cintato con opportune stringhe di metallo o
plastica per evitare il furto parziale dei colli.
Si tenga anche conto che un imballaggio non idoneo al mezzo di trasporto utilizzato può
essere causa di esonero delle responsabilità del vettore in caso di danneggiamento durante il
trasporto.
E’ importante marchiare tutti i colli, al fine di agevolare le operazioni di identificazione in
caso di smarrimento; le informazioni minime da riportare sono (vedi anche Packing list):
nome dell’esportatore, nome del cliente estero, luogo di destinazione delle merci, porto di
spedizione, peso lordo e/o netto, numerazione dei colli, Paesi di origine (Made in Italy).
Gli imballaggi di legno sono assoggettati a specifiche norme di fumigazione stabilite dalla
International Plant Protection Convention (IPPC) del 15 marzo 2002; tale Convenzione
richiede l’obbligo della marchiatura fitosanitaria IPCC/FAO sugli imballaggi di legno e la loro
fumigazione. I costi relativi a tale procedura sono interamente a carico dell’esportatore.
APPUNTAMENTI DI
INTERESSE
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SITI ISTITUZIONALI
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IFE AMERICAS - Salone dell'Industria Alimentare, Miami Beach da Ottobre 2008
FNCE - Salone Internazionale degli Alimenti e della Nutrizione, Chicago da Ottobre
2008
BIOFACH AMERICA - Salone Internazionale dei Prodotti Organici, Boston da Ottobre
2008
SOHO EXPO - Salone Regionale dei Prodotti Alimentari per la Vendita al Dettaglio,
Orlando da Dicembre 2008
CLFP EXPO & SHOWCASE - Salone dei Cibi Lavorati, Sacramento da Febbraio 2009
FA&M - Salone dell'Automazione per l'Industria Alimentare, Sarasota da Aprile 2009
BIOFACH AMERICA - Salone Internazionale dei Prodotti Organici, Boston da
Settembre 2009
FNCE - Salone Internazionale degli Alimenti e della Nutrizione, Denver da Ottobre 2009
FOOD EXPO - Salone Mondiale dei Prodotti Alimentari, Chicago da Ottobre 2009
Food and Drug Administration: www.fda.gov
Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau: http://www.ttb.gov
Department of Justice (DOJ): http://www.atf.treas.gov
US Customs: http://ww.customs.ustreas.gov
Legislazione: http://law.justia.com/us/
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Allegato 1 – Esempio di certificato di paking list
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Allegato 2 – Esempio di certificato veterinario
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