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infermiera e infermiere - Atlante delle professioni

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infermiera e infermiere - Atlante delle professioni
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INFERMIERA E INFERMIERE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
CARTA D’IDENTITÀ ...................................................................................................................2
CHE COSA FA ...........................................................................................................................4
DOVE LAVORA .........................................................................................................................5
CONDIZIONI DI LAVORO .......................................................................................................7
COMPETENZE ..........................................................................................................................10
Che cosa deve essere in grado di fare?.......................................................................10
Conoscenze ...........................................................................................................................12
Abilità .......................................................................................................................................13
Comportamenti lavorativi..................................................................................................14
Percorso professionale ........................................................................................................15
INFO ..........................................................................................................................................17
Programma FIxO
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1.
CARTA D’IDENTITÀ
INFERMIERA E INFERMIERE
Altre denominazioni:
Figure professionali di prossimità: OSS (operatori socio-sanitari), assistenti sociali,
tecnici sanitari
Chi è?
L'infermiere è il professionista che, nel corso del processo di cura, mantenimento e/o
recupero dello stato di salute, si occupa dell’ utente nella sua globalità, costruendo
con esso una relazione di fiducia. L'obiettivo dell'infermiere è migliorare la qualità di
vita dell’utente, offrendo assistenza di tipo tecnico, relazionale ed educativo.
L'infermiere svolge una funzione di promozione, prevenzione e assistenza rivolto alla
collettività, nel rispetto del concetto olistico di salute.
Nel rapporto con il singolo utente diventa mediatore tra l’ utente stesso, la famiglia,
il medico di base, i servizi ospedalieri e servizi territoriali, favorendo lo sviluppo di
processi di cura e di assistenza improntati a continuità.
Quali norme regolano la professione?
La professione è disciplinata da:
- D. M. 14/09/1994 n. 739, che sancisce il profilo professionale dell'infermiere
- legge 26 febbraio 1999, n. 42, che prevede disposizioni in materia di professioni
sanitarie
- legge del 10 Agosto 2000, n. 251, che disciplina le professioni sanitarie
infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione, nonché la
professione ostetrica.
La Laurea in Infermieristica viene conseguita ai sensi dell' art. 6,
comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive
modificazioni e abilita all'esercizio della professione, previa iscrizione al
relativo albo professionale.
L'equipollenza di diplomi e attestati conseguiti prima del 2001 al diploma
universitario di infermiere (ai fini dell'esercizio professionale e dell'accesso alla
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formazione post-base) è sancito dal D. M. 27/02/2000, n. 191.
Il Decreto MURST del 2 aprile 2001 determina le classi delle lauree specialistiche
universitarie e i rispettivi corsi di laurea di base delle professioni sanitarie.
Il codice deontologico è stato approvato dal Comitato centrale della Federazione
IPASVI nell' Ottobre del 1999, rivisto in una nuova forma nel febbraio 2009.
Livello EQF:
VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli
accademici
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2.
CHE COSA FA
L'INFERMIERE:
ATTIVITÀ
prende in carico il paziente
DESCRIZIONE
incontra e accoglie l'utente e la sua famiglia creando
una relazione positiva, di fiducia. Comunica con l’utente
al fine di osservare le condizioni e di cogliere le necessità
dell’utente stesso e pianificare un percorso di cura e
assistenza.
Identifica, analizza e valuta i bisogni di assistenza,
individuando le priorità e l'obiettivo assistenziale.
pianifica le prestazioni
assistenziali
Programma le attività tecniche, relazionali ed
educative da realizzare predisponendo piani
individualizzati e condivisi per ciascun utente in relazione
alla situazione clinica e alle diversità culturali. L' obiettivo
è la partecipazione attiva del soggetto al percorso di
cura.
Pianifica le prestazioni in un contesto di lavoro d’èquipe
e multi professionale.
fornisce le prestazioni
assistenziali
Applica gli interventi tecnici, relazionali ed educativi
previsti dal piano assistenziale garantendo la massima
accuratezza nelle prestazioni e cercando di ottimizzare
l’impiego delle risorse materiali e umane a disposizione.
Si fa garante della corretta applicazione delle
prescrizioni mediche e documenta nella cartella
infermieristica le prestazioni realizzate.
effettua un monitoraggio continuo delle condizioni di
salute dell’utente e delle reazioni cliniche ed emotive ai
trattamenti, se individua campanelli d'allarme che
segnalano l'insorgere di problemi, interviene sul piano
assistenziale. Verifica inoltre il corretto funzionamento dei
macchinari e l'adeguatezza del materiale di cui si serve.
svolge un’attività di promozione di educazione alla
salute e alla prevenzione rivolta alla collettività .
Persegue l'obiettivo di far emergere nel singolo utente e
nei famigliari le energie e le risorse necessarie ad
affrontare la situazione di malattia.
valuta e monitora l'impatto
delle attività assistenziali
educa il paziente e i familiari
partecipa a percorsi di
aggiornamento, forma e
gestisce il personale di
supporto con cui collabora
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si aggiorna acquisendo i crediti ECM (educazione
continua in medicina) )richiesti alla figura professionale,
sviluppa l’agire sulla base delle E.B.N. (Evidenze
Scientifiche partecipa ai percorsi formativi delle figure
di supporto, offre la propria disponibilità per seguire i
tirocini degli studenti e dei neo assunti. Interagisce con
l’èquipe nell’analisi e nella formulazione di soluzioni ai
problemi, favorendo il confronto tra colleghi e con le
altre figure professionali .
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3.
DOVE LAVORA
Dove lavora? Ambienti e organizzazione
L'INFERMIERE può lavorare in:
- Enti pubblici
Aziende Sanitarie Locali (ASL)
Aziende Ospedaliere (AO)
IRCCS
Strutture di ricovero e di cura pubbliche
- Privato
Strutture private
Grandi Aziende
ONLUS
- Libera professione
ASL
All'interno dell'Asl l'infermiere può svolgere il proprio lavoro in ambiti e contesti differenti.
−Negli
−Sul
ospedali, le aree di assistenza si distinguono in:
assistenza di base (medicina e chirurgia)
tecnica (sala operatoria, dialisi, ecc.)
critica (rianimazione, terapia intensiva, dipartimenti di emergenza
accettazione)
aree specialistiche (es. psichiatria, prevenzione, specialità mediche
chirurgiche ecc.)
e
e
territorio, nei servizi di:
assistenza domiciliare
ambulatorio
centro prelievi
gruppi di cure primarie
dipartimenti materno infantili
dipartimenti salute mentale
dipartimenti per le dipendenze patologiche
residenze sanitarie per anziani (RSA)
−Cure
palliative, presso:
hospice (struttura residenziale per pazienti di cure palliative)
ambulatorio
domicilio
STRUTTURE PRIVATE
Anche nelle strutture private le aree di assistenza sono classificate come nel pubblico.
Esistono tre tipologie di struttura privata: ambulatorio ospedaliero, struttura residenziale o
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semi residenziale. Alcune strutture private sono specializzate nell’offrire assistenza
specialistica rivolta a particolari tipi di pazienti (ad es. strutture per anziani, comunità per
tossicodipendenti, ecc.).
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4.
CONDIZIONI DI LAVORO
Quali sono le condizioni di lavoro? Contratti, relazioni, tempi
L'INFERMIERE si trova continuamente a contatto con la malattia e con la sofferenza
degli altri, utenti e familiari, cui deve offrire un supporto emotivo riuscendo a gestire il
proprio coinvolgimento
ASL – STRUTTURE PUBBLICHE
L'INFERMIERE viene assunto come dipendente mediante concorso pubblico. In base al
reparto e al ruolo ricoperto può lavorare seguendo turni orari (turnista) o avere un
orario fisso.
Opera in un contesto organizzativo d’èquipe coordinato da un coordinatore
infermieristico abilitato. La figura del coordinatore è fondamentale per il buon
funzionamento del lavoro di gruppo.
Attualmente visto l’intensificarsi delle competenze infermieristiche e la complessità
delle strutture organizzative in cui gli infermieri operano, alcune realtà hanno dedicato
attenzione al tema del
“benessere organizzativo” predisponendo servizi per i dipendenti volti a supportare la
presa in carico dei pazienti, la gestione dei rapporti con colleghi, coordinatori e
superiori, la conciliazione lavoro-famiglia, ecc.
ASSISTENZA DOMICILIARE
L'infermiere domiciliare, a differenza dell'ospedaliero, lavora prevalentemente da solo.
Agisce seguendo indicazioni e prescrizioni del medico di base, con il quale concorda il
numero e la frequenza di visite dell’infermiere di cui il paziente necessita, e al quale
comunica eventuali cambiamenti di condizioni fisiche o l'insorgere di nuove necessità.
Non potendo garantire una presenza costante a domicilio, l'infermiere delega
importanti funzioni assistenziali ai caregiver (famigliari, amici, conoscenti) del paziente.
Dal punto di vista della responsabilità questo è un aspetto particolarmente delicato: è
responsabilità dell'infermiere accertarsi che le prescrizioni mediche siano effettuate
con la massima correttezza e anche assicurarsi che i caregiver comprendano come
gestire l'assistenza al paziente nel tempo che intercorre tra una visita e l'altra.
All'interno del distretto territoriale, l'assistenza domiciliare è organizzata per aree
territoriali, in modo da risparmiare tempo e risorse e per garantire, per quanto possibile,
continuità nel rapporto infermiere-utente.
Muovendosi con ampi margini di autonomia, l'infermiere territoriale è responsabile del
successo o dell'insuccesso di un processo assistenziale.
AREA CRITICA
I reparti di area critica (rianimazione, terapia intensiva, pronto soccroso) in alcuni casi
vedono una riduzione della relazione di scambio con il paziente, perchè versa in
condizioni gravissime, oppure, nel caso del pronto soccorso, per i tempi ridotti a
disposizione. È competenza dell'INFERMIERE cogliere priorità e bisogni del paziente in
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ogni condizione.
Gli infermieri operano in équipe con il medico, con il quale instaurano un rapporto di
fiducia reciproca e collaborano con altri professionisti, tra cui medici specialisti,
fisioterapista e logopedista.
Hanno la responsabilità del funzionamento dei macchinari e del controllo delle
scadenze dei materiali utilizzati.
Gli infermieri e i medici, in particolar modo se impegnati nei reparti di terapia intensiva,
ricevono una formazione specifica per comunicare con i parenti dei pazienti ed
eventualmente informare sulle possibilità di espianto degli organi in caso di decesso.
Gli infermieri del 118 forniscono prestazioni in base a protocolli stabiliti che devono
essere applicati in tempi brevi, gli interventi richiedono prontezza nell'organizzazione e
nel coordinamento del lavoro di squadra. Inoltre, operano generalmente in ambienti
non protetti, quali possono essere i luoghi in cui avvengono incidenti automobilistici,
ecc., dunque con maggiore esposizione ai rischi esterni e con minore disponibilità di
apparecchiature e personale.
AREE TECNICHE
L'INFERMIERE del blocco operatorio può essere: infermiere di sala, infermiere di
anestesia, strumentista, addetto alla sterilizzazione. L'infermiere può ricoprire tutte le
specificità di ruolo traendone il doppio vantaggio di variare le proprie attività (così
che il lavoro risulta più stimolante e attivo) e migliore la qualità del servizio assistenziale
offerto.
L'infermiere che si occupa della sterilizzazione degli strumenti delle sale operatorie non
viene mai a contatto con il paziente.
Anche per le altre figure del blocco operatorio l'assistenza al paziente può non essere
continuativa: la presa in carico e la valutazione delle condizioni paziente sono
concentrati un due incontri (uno precedente ed uno successivo all'intervento), volti
comunque a favorire uno stato d’animo di serenità nel paziente.
Nei servizi ambulatoriali che non prevedono visite a cadenza regolare (es. sala gessi)
non esiste una vera e propria “presa in carico del paziente”.
AREA SPECIALISTICA - CURE PALLIATIVE
Le cure palliative intervengono quando il paziente termina il percorso di terapia attiva
volto alla guarigione, è quindi un'area molto delicata,. Obiettivo delle cure palliative è
il trattamento dei sintomi e l'educazione all'accompagnamento alla morte, per il
paziente e per i familiari. In realtà gli operatori sostengono che sarebbe necessario
intervenire già prima, in fase di terapia attiva, per combattere i sintomi di alcune
terapie anti-tumorali, piuttosto che le ansie e le paure legate al percorso della
malattia, ma raramente si riesce a garantire questo intervento preventivo (solitamente
offerto dall'ambulatorio di cure palliative).
Sul territorio, gli interventi a domicilio sono attivati dal medico di base, e sono
organizzati in collaborazione con l'assistenza domiciliare ed in particolare con gli
infermieri case manager, che si occupano di organizzare l'assistenza integrata.
Nel campo delle cure palliative risulta fondamentale la motivazione dell’INFERMIERE
perché la presa in carico del paziente e della sua famiglia avviene proprio nel
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percorso più difficile della vita, cioè nell’accompagnamento alla morte. Le figure che
interagiscono con l'infermiere sono il medico di cure palliative, che è il principale
agente sul territorio, psicologi e fisioterapisti. Si stabilisce inoltre uno stretto contatto con
gli ambulatori di oncologia e di fisiatria.
La Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI(Federazione Nazionale Collegi Infermieri professionali,
Assistenti sanitari, Vigilatrici d'Infanzia) è la maggiore Associazione infermieristica italiana e ha
contribuito in modo decisivo alle conquiste professionali della categoria.
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5.
COMPETENZE
Che cosa deve essere in grado di fare?
ATTIVITÀ
prende in carico il
paziente
COMPETENZE
-
pianifica l'assistenza
-
-
fornisce le prestazioni
assistenziali
-
-
-
-
valuta l'impatto delle
attività
-
-
Programma FIxO
RISULTATO DELL’ATTIVITÀ
incontrare e conoscere il
anamnesi dell'assistito,
paziente
descrizione dei problemi della
creare una relazione positiva, persona, relazione di fiducia.
di fiducia
osservare condizioni e sintomi
del paziente
fornire informazioni riguardo
ai servizi e alle terapie
analizzare i bisogni
programma condiviso delle
assistenziali e individuare le
strategie di intervento in base a
priorità
priorità e linee guida.
definire l'obiettivo
assistenziale
pianificare un'assistenza
individualizzata
fornire prestazioni accurate prestazione assistenziale
basandosi sulle Evidence
individualizzata, interventi
Based Nursing (cioè
tecnici, relazionali ed educativi,
effettuando interventi la cui cartella infermieristica.
efficacia è comprovata dalle
ricerche) e cercando di
evitare l'insorgere di
complicanze
garantire la corretta
applicazione delle
prescrizioni
ottimizzare e gestire al meglio
le risorse materiali e umane
nei processi di assistenza
adattare l'assistenza ai diversi
pazienti, ambienti e contesti
culturali
verificare l'impatto delle
efficacia della prestazione ed
attività sulla qualità di vita del eventuale intervento in caso
paziente
di effetti collaterali della
monitorare le risposte del
terapia o di peggioramento
paziente
delle condizioni.
individuare eventuali
complicanze o reazioni
negative
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educa il paziente, i
caregiver e i familiari
-
-
forma e gestisce il
personale di supporto
con cui collabora
-
-
-
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educare il paziente e la sua Miglioramento della qualità di
famiglia a gestire le situazioni vita
critiche
educare il paziente e la sua
famiglia alla prevenzione
educare la collettività ad uno
stile di vita sano
Crediti ECM, formazione dei
partecipare ad attività di
formazione e tirocinio per le giovani infermieri, sviluppo
professionale e lavoro d'èquipe
figure di supporto e per gli
infermieri futuri
partecipare ad attività di
autoformazione e acquisire
crediti ECM
sviluppare il confronto e la
partecipazione
collaborare con i colleghi e le
altre figure professionali
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Conoscenze
Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche principali
−principi
di infermieristica generale e clinica
−metodologia infermieristica
−metodologia infermieristica basata sulle prove di evidenza (EBM)
−chirurgia generale, oncologica e d'urgenza
−infermieristica cardiovascolare e respiratoria
−infermieristica oncologica
−infermieristica psichiatrica
−medicina e infermieristica d'urgenza e intensiva
−medicina e infermieristica fisica e riabilitativa
−elementi di geriatria
−elementi di neurologia
−anestesiologia e rianimazione
−discipline specialistiche legate ai diversi problemi di salute (dermatologia,
gastroenterologia, endocrinologia, reumatologia
ecc.)
−infermieristica pediatrica, ginecologia e ostetricia
Conoscenze generali principali
−elementi di anatomia, biologia cellulare e genetica
−elementi di fisica e biochimica
−elementi di istologia
−elementi di pedagogia, sociologia e prevenzione alla salute
−elementi di psicologia
−organizzazione dei servizi sanitari e dell'assistenza
−statistica
−informatica
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Abilità
Che cosa deve saper fare?
10B
Abilità specialistiche principali
-
applicare modalità di presa in carico della persona assistita e della sua famiglia nei
diversi contesti assistenziali e tecniche di gestione della comunicazione col paziente
applicare tecniche di pianificazione degli interventi di assistenza infermieristica e di
erogazione delle prestazioni
applicare procedure d’intervento di rianimazione d’urgenza e criteri interpretativi per
identificare processi morbosi e manifestazioni cliniche
applicare tecniche di rilevazione e di monitoraggio dei bisogni e dello stato di salute
psico-fisica del paziente
applicare tecniche di somministrazione dei farmaci, procedure per effettuare
medicazioni e procedure per eseguire esami strumentali
applicare metodi di preparazione ed assistenza per esami diagnostici e interventi
chirurgici
-
utilizzare apparecchi medicali di base e procedure di sanificazione, sanitizzazione e
sterilizzazione di ambienti, materiali e apparecchiature
-
applicare tecniche di supporto all’utente non autosufficiente nel mantenimento delle
capacità residue e nel recupero funzionale
-
applicare modalità di verifica degli interventi sanitari, tecniche di raccolta dati
epidemiologici e utilizzare strumenti informatici per la registrazione dei dati relativi agli
interventi sanitari
Abilità generali principali
-
-
applicare tecniche di rilevazione dei bisogni di assistenza socio-sanitaria
applicare tecniche di supporto all'igiene personale e alle attività di mobilizzazione,
deambulazione e trasporto dell'utente non autosufficiente
applicare tecniche di gestione di interventi di assistenza individuale, adattandosi alle
diversità culturali
applicare tecniche di interazione con il paziente, di counselling socio-sanitario,
dimostrando capacità di identificazione e disidentificazione col paziente
applicare tecniche di gestione organizzativa, di pianificazione e di valutazione degli
interventi
applicare tecniche di analisi dei dati statistici e di redazione documentale
applicare tecniche di pronto soccorso
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Comportamenti lavorativi
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
11B
-
-
-
-
Orientamento al cliente/utente, anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del
cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti
dal punto di vista della qualità del servizio reso
Autocontrollo-Gestione dello stress, mantenere un adeguato controllo emotivo,
essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi,
mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste
Accuratezza, operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante
attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro
Affidabilità, mostrare integrità ed essere responsabili di se stessi, agire eticamente,
essere irreprensibili, costruire intorno a se un clima di fiducia, ammettere i propri errori,
rispettare gli impegni assunti
Collaborazione-Cooperazione, lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il
raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse
Flessibilità-Adattabilità, modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle
esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze,
lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
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Percorso professionale
C’è un percorso formale?
La laurea triennale in Infermieristica abilita all'esercizio della professione, previo
superamento dell’Esame di Stato e conseguente iscrizione all'Albo professionale.
www.ipasvi.it/ricercaalbo
Il diploma di infermiere conseguito presso le scuole per infermieri del precedente
ordinamento è equipollente alla laurea.
C’è un percorso consigliato?
La formazione post-laurea, può indirizzarsi in più direzioni.
Master di specializzazione di primo livello, che consentono di acquisire una competenza
specialistica in determinati campi:
cure palliative,
vulnologia,
infermiere di famiglia e comunità,
infermieristica in area critica,
management infermieristico in geriatria,
modelli e metodi della tutorship nella formazione e sviluppo delle professioni
infermieristiche e ostetrica,
sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all'assistenza,
assistenza infermieristica in sala operatoria e strumentisti,
assistenza infermieristica in area pediatrica,
assistenza infermieristica in ortopedia e traumatologia.
In Piemonte i master sono erogati dal COREP o direttamente dalle facoltà
( link a http://www.formazione.corep.it/master_occupati/index.html ).
Per i master fuori regione vedi Master in infermieristica
(con link a:http://www.guidamaster.it/ricerca-master/risultatoricerca.html?category_id=62)
HU
UH
Il master in coordinamento abilita al ruolo di coordinatore.
La laurea magistrale ha l’obiettivo di formare un professionista in grado di intervenire con
elevata competenza nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca,
assumendo ruoli di direzione, coordinamento, tutorato, docenza, supervisione e
consulenza.
Il dottorato di ricerca mira a fornire una cultura scientifica e tecnica avanzata e a dotare
i dottorandi degli strumenti metodologici necessari per affrontare in modo autonomo le
problematiche della ricerca.
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Come si sviluppa la carriera?
La carriera dell'infermiere si sviluppa in senso orizzontale con l'acquisizione dei master di
specializzazione, che accrescono le competenze specifiche del professionista, ma che
ad oggi non sanciscono un avanzamento di status in termini di retribuzione o carriera.
Si può sviluppare in senso verticale diventando Coordinatore: in questo caso è necessario
acquisire il titolo di Master in coordinamento
( http://www.coordass.formazione.corep.it/coordass10/ )e partecipare al concorso per
Coordinatori.
Ulteriore possibilità di sviluppo di carriera in senso verticale è il passaggio alla Dirigenza.
HU
Programma FIxO
UH
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6.
INFO
Per saperne di più
Volumi
-
Giorgino E., Tousijn W., 2003, Attraversando terre incognite: una sfida per la
professione infermieristica , Collana Salute e Società, Franco Angeli, Milano.
-
Moiset C., Vanzetta M., Vallicella F., 2003, Misurare l'assistenza: un modello di
sistema informativo della performance infermieristica, McGRaw-Hill, Milano.
Riviste
-
L'infermiere, notiziario aggiornamenti professionali, Organo ufficiale della
Federazione Collegi, IPASVI.
-
Salute e società, Franco Angeli.
-
www.unpisi.it , Federazione nazionale Collegi
-
medtriennalito.campusnet.unito.it , sito dell'Università di Torino per i corsi
triennali afferenti alla Facoltà di medicina e Chirurgia
-
medtriennalisl.campusnet.unito.it, sito dell'Università di Torino per i corsi triennali
afferenti alla Facolta di Medicina e Chirurgia San Luigi
-
www.medicina.unito.it sito della Facoltà di medicina e Chirurgia
-
www.privatassistenza.it , Rete nazionale di assistenza domiciliare
-
http://www.formazione.corep.it/master_occupati/index.html
Siti
Programma FIxO
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