...

Scurelle: 70 esuberi alla Smith

by user

on
Category: Documents
19

views

Report

Comments

Transcript

Scurelle: 70 esuberi alla Smith
Economia
l'Adige
mercoledì 6 maggio 2009
CONGRESSO. Farina: più autonomia dalla
politica. Dellai: no al «velinismo economico»
Fim Cisl, appello all’unità sindacale
Il tavolo
della
presidenza
ieri a Levico
Terme
al congresso
nazionale
della Fim
la categoria
dei metalmeccanici
della Cisl
LEVICO - Massimiliano Nobis, segretario provinciale Fim Cisl, apre
la tre giorni del diciassettesimo
congresso nazionale Fim a Levico invocando l’unità sindacale
della categoria, sulle orme dell’esperienza della Flm. «Molti lavoratori ci chiedono ancora perché alcuni temi non vengono affrontati unitariamente con Fiom
e Uilm. Manteniamo alta l’attenzione sull’unità sindacale, in vista della piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale». Su
scala nazionale non appare invece vi siano aneliti di unità. Il segretario della Fim nazionale Giuseppe Farina promuove, nella sua
relazione, una maggiore autonomia del sindacato dalla politica,
ma in Trentino su questo piano
siamo ancora in luna di miele.
«Un piccolo laboratorio di innovazione - interviene Lorenzo Dellai - dove c’è dialogo con il sindacato, contrariamente al "velinismo economico" che vorrebbe
meno sindacato e meno indu-
stria». Nobis conferma, ma cerca aiuto dal presidente della Provincia per sbloccare i fondi per
la formazione per lavoratori in
mobilità e in cassa integrazione,
intercedendo negli uffici romani
dell’Inps. Nel settore metalmeccanico il totale dei lavoratori in
cassa integrazione è salito di un
centinaio nell’ultimo mese. Nobis spiega come invece il settore informatico regga la sfida di
questo momento di crisi. «Stiamo reggendo anche alle indica-
zioni delle case madri anglo-americane, che ad una riduzione percentuale del fatturato vorrebbero una pari riduzione dell’occupazione. Ridurre eccessivamente l’occupazione mette però in
crisi il ripristino dei volumi quando il ciclo economico ripartirà».
Entro fine giugno la Fim presenterà la propria piattaforma per il
rinnovo triennale 2010-2012, con
una richiesta salariale di 18,82
euro per ogni punto di inflazione programmata.
M. Fri.
Chiude il reparto «Bit», tagli a quello degli inserti per trivelle. Oggi lavoratori in assemblea
INDUSTRIA
CRISI
IN BREVE
TCA DIGITALE
Sull’investimento per la
trasmissione digitale, che
vale nel complesso 1
milione 156 mila euro, la
società Tca Srl, titolare
dell’omonima televisione,
ha ottenuto un contributo
dalla Provincia pari a 200
mila euro.
Scurelle:
70 esuberi
alla Smith
SCURELLE - La crisi era annunciata,
ma la decisione della Smith International è un’altra pesante mazzata per
le famiglie della Valsugana: con la chiusura del reparto «Bit» e la riduzione
degli addetti in quello degli inserti diamantati, sono 70 su 115 i lavoratori in
esubero nell’azienda di Scurelle che
produce trivelle per perforazione.
«La ripresa produttiva non c’è e il reparto delle punte - spiega Roberto Grasselli della Fiom Cgil - è destinato alla
chiusura, con l’esubero della quarantina di lavoratori che hanno tutti famiglia e meno di 40 anni di età». Per
loro, l’amaro destino di 160 colleghi
di oltreoceano, che hanno già perso
il lavoro nei più grandi stabilimenti
americani del gruppo, dove si producono 37 pezzi al giorno contro i 7 della Valsugana.
«L’azienda - continua Grasselli - ha
espresso la sua disponibilità a mettere in campo gli ammortizzatori sociali, avviando la procedura di cassa integrazione straordinaria che consente di avere dodici mesi in più. Il reparto degli inserti - informa Grasselli produce altri 30 esuberi, e come sindacato cerchiamo di dare il maggior
respiro possibile all’azienda affinché
sia possibile riagganciare la ripresa e
riassorbire almeno parte degli esuberi. Contiamo sul fatto che l’azienda
possa accedere agli interventi provinciali legati al mantenimento dell’occupazione, anche se le previsioni di-
7
cono che una ripresa del 100% non ci
sarà, a causa della riduzione del consumo di petrolio».
Sembra insomma difficile che lo stabilimento di Scurelle possa riprendersi, anche se l’azienda sta perlustrando il mercato per vedere se è possibile avviare una produzione di beni
diversi, nello stesso settore, per mantenere gli altri reparti. All’incontro di
ieri con l’amministratore delegato Renato Renzulli, il direttore dello stabilimento Sergio Bailoni e il responsabile
delle risorse umane Mauro Marchi, ha
partecipato per Fim Cisl anche Marco
Ravelli. Oggi i lavoratori si riuniranno
in assemblea, e fra le ipotesi che il sindacato mette in campo c’è quella dei
contratti di solidarietà per stabilizzare l’occupazione (con un fondo di solidarietà che integra la retribuzione).
Fino al dicembre scorso, Smith International era considerata una fortunata eccezione nel contesto della crisi,
ma il ribasso del prezzo del petrolio
e la produzione mondiale di greggio
rallentata hanno fatto calare gli ordinativi, visto che si trivella di meno.
Da qui il calo di domanda per le punte delle trivelle per la perforazione,
componenti in grafite lega pesante, e
per gli inserti diamantati per le punte che vengono prodotti a Scurelle.
Smith International, con un calo delle commesse del 35% circa, aveva così deciso il ricorso alla cassa integraF. T.
zione.
L’utile del gruppo texano cresce a 800 milioni
TRENTO - La Smith International Italia
Spa fa parte del gruppo Smith
Technologies, che a sua volta
rappresenta una delle quattro
divisioni della multinazionale
statunitense Smith International Inc
con sede a Houston.
Complessivamente la compagnia
texana nel 2008 poteva contare su
circa 25 mila dipendenti sparsi in
tutto il mondo. Nel bilancio 2007 il
gruppo ha registrato ricavi
complessivi per 8,8 miliardi di dollari,
con un incremento del 20% rispetto
all’anno precedente. Il 76% dei ricavi
sono derivati dal settore petrolifero. Il
54% del fatturato è prodotto tra
Canada e Stati Uniti, mentre il
rimanente – 4 miliardi di dollari, pari
al 46% – è frutto delle attività
collocate nel resto del mondo. L’utile
netto aveva raggiunto i 647 milioni di
dollari mentre nel 2008 l’utile netto
del gruppo si sarebbe assestato
ancora più in alto, attorno agli 800
milioni di dollari.
Smith Technologies è specializzata
nella progettazione e produzione di
sistemi di trivellazione ed è una delle
maggiori fornitrici delle compagnie
petrolifere mondiali, con filiali in
quasi tutti i paesi. Smith International
Italia possiede due stabilimenti
produttivi: quello più grande, con 230
dipendenti, è a Saline di Volterra in
provincia di Pisa, l’altro è quello di
Scurelle, dove oggi sono occupati 115
lavoratori. Lo stabilimento di Scurelle
entra nell’orbita di Smith
International il 31 luglio 1996, quando
la compagnia texana acquista la
Supradiamant, che in Valsugana dava
lavoro a 18 dipendenti. Da quel giorno
l’azienda è cresciuta costantemente
in addetti e capacità produttiva. I dati
di bilancio più aggiornati, quelli del
2007, vedono la divisione italiana di
Smith Technologies chiudere
l’esercizio con un fatturato di 83,6
milioni di euro ed un utile netto di 6,8
milioni. Il margine operativo lordo era
di 10,6 milioni e il costo del lavoro di
16,3 milioni, pari al 19,6% del
fatturato.
MAESTRO ARTIGIANO
Si amplia la famiglia dei
Maestri artigiani. Dopo il
falegname-arredatore,
l’acconciatore, l’estetista e il
sarto, il titolo di Maestro
artigiano potrà essere
conferito anche per i
mestieri di termoidraulico,
carpentiere in ferro e
lattoniere. Lo stabilisce una
delibera della giunta
provinciale. I corsi di
specializzazione sono stati
affidati per l’area aziendale
all’Accademia d’impresa e
per la trasmissione del
mestiere all’Agenzia del
lavoro.Tale modulo darà
anche la qualifica di tutore
aziendale prevista dalle
norme sull’apprendistato.
MENZ E GASSER
La Provincia ha concesso
alla Menz e Gasser di
Novaledo un contributo di
75 mila euro su un progetto
di ricerca da 500 mila euro
sulla «Stabilità del colore
nei prodotti a ridotto
contenuto calorico».
FAMATEC
Contributo provinciale di 75
mila euro anche alla
Famatec di Taio su un
progetto di ricerca da 560
mila euro su manipolatori
pneumatici e semoventi.
Fiom Cgil: «Inps ferma, intervenga la Provincia. Cassa integrazione fino a 2 anni»
«Bloccati i soldi per la formazione»
MATTIA ECCHELI
TRENTO - Di fronte a
situazioni drammatiche
vissute dai lavoratori, la Cgil
chiede alla Provincia di
tornare al tavolo per
affrontare il problema
dell’integrazione al reddito.
Non solo perché appena l’8%
del miliardo di euro stanziato
da piazza Dante per far fronte
alla crisi finisce direttamente
nelle tasche di chi ha più
bisogno. Non solo perché non
è vero - dice il sindacato - che
in Trentino la crisi è arrivata
più tardi. Non solo perché
l’uscita dal tunnel non
sembra così vicina. «Le Borse
non precipitano più, ma
dall’economia reale non ci
sono affatto segnali di
ripresa» osserva il segretario
nazionale della Fiom Gianni
Rinaldini (a destra nella
foto), uno degli irriducibili
alfieri delle tute blu. Ma
anche perché, ad esempio, i 2
euro l’ora per la formazione a
beneficio dei lavoratori «sono
inesigibili», come lamentano
Roberto Grasselli (a sinistra
nella foto) e Michele Guarda
della Fiom.
I due sindacalisti parlano di
casi in cui gli operai hanno
già prosciugato gli scarsi
risparmi e sono costretti a
versare l’intero salario solo
per pagare mutuo o affitto. «E
hanno ancora tutto il mese
davanti» avverte Grasselli.
L’Inps non ha ancora sciolto i
dubbi che hanno bloccato lo
stanziamento a favore dei
lavoratori per la formazione e
nel frattempo ci sono aziende
che, da ottobre ad oggi,
hanno già consumato 30 delle
52 settimane di cassa
integrazione ordinaria
previste dalle legge.
«Abbiamo chiesto il
raddoppio e portarle a
centoquattro» taglia corto
Rinaldini. Che polemizza:
«Non mi sembra che siamo
fuori dalla crisi – dice – anche
perché, per l’ennesima volta,
è stata rivista al ribasso la
stima sul Pil. Marchionne gira
per il mondo a presentare il
piano industriale ma non
avverte l’esigenza di parlarne
in Italia. E il governo non dice
niente. E noi non riusciamo
ad avere incontri».
La «ripresina» del mercato
dell’auto, dalla quale dipende
un colossale indotto (quasi il
75% viene realizzato da
fornitori) sarebbe fittizia e
drogata dagli ecoincentivi
che, almeno per quanto
riguarda il Lingotto, non
hanno effetti sui «Cipputi» del
Belpaese. «Panda e 500 si
producono in Polonia,
Grande Punto a Melfi –
evidenzia il segretario
nazionale – ma tutti gli altri
stabilimenti sono fermi».
Infatti, ricorda Grasselli,
anche l’indotto provinciale è
con l’acqua alla gola. «La
Mahle lavora al 29% della sua
capacità e la Dana ad un
quarto. Gli operai – accusa –
sono all’orlo della bancarotta
individuale».
«E c’è il concreto rischio –
rincara Guarda – di una
ripresa del lavoro nero per
integrare il reddito».
La Fiom Cgil sollecita
pertanto la Provincia ad
intervenire, ad esempio
trovando un sistema per
stanziare direttamente i 2
euro l’ora una volta ottenuto
l’assenso, che il sindacato
conferma, alla formazione,
indipendentemente
dall’organizzazione dei corsi.
Esattamente come si fa già in
Campania.
Convegno | Domani in Provincia politici ed esperti. 7mila dipendenti interessati
Audit famiglia & lavoro, 18 aziende certificate
TRENTO - Il modello trentino di
conciliazione famiglia e lavoro unico in Italia - sarà al centro di un
confronto, domani giovedì 7 maggio al palazzo della Provincia dalle 9.15, con relatori nazionali e un
rappresentante del ministero. Saranno consegnati i certificati base a 18 aziende, dall’Autobrennero alla Fbk, dall’Itea alla stessa Provincia, con oltre 7mila dipendenti, e saranno conferiti gli attestati
agli auditori e valutatori per la certificazione familiare delle aziende
trentine dell’Audit. L’Audit famiglia & Lavoro è un processo di ana-
lisi e valutazione che consente di
individuare obiettivi e misure per
migliorare le condizioni di conciliazione famiglia e lavoro delle organizzazioni aziendali. Ed è al consiglio Audit, un apposito comitato provinciale nominato dalla giunta, che vanno presentati i progetti da parte di istituzioni pubbliche,
imprese private, associazioni ed
enti per favorire mamme a papà
nell’impegno con i figli. Si va dalla modifica dell’orario di lavoro ai
processi di produzione, dal supporto di servizi alle famiglie agli
asili nido aziendali.
Fly UP