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il mondo femminile e maschile a confronto
IL MONDO FEMMINILE E MASCHILE A CONFRONTO
Tra amori e conflitti una lettura psico-antropologica
Dr.ssa Viviana Morelli psicologa-psicoterapeuta “INCONTRI DEL SABATO”
28 gennaio 2012 (sintesi delle slide in power point….e un ringraziamento agli
autori citati nell’articolo, senza i loro spunti non avrei potuto animare
l’incontro)
Prendere la decisione di trattare questo argomento non è stato facile,
poiché è vasto e complicato e può essere letto da varie angolazioni, crea
anche molte aspettative e suscita atteggiamenti polemici solo ad enunciare il
titolo.
Per non confondere il nostro studio con canale 5 vi comunico l’impronta che
voglio dare a questo mio intervento.
In uno studio di psicologia quello che trattiamo costantemente riguardante il
maschile e il femminile è il conflitto, spesso la coppia che elabora e si mette
in discussione lo supera ed evolve verso nuovi progetti, a volte non accade
ciò e si lavora per una separazione non distruttiva.
Ma qui e fuori di qui c’è tanto altro, anche tanta capacità di incontro di
superamento, di rispetto delle differenze. Ecco :le differenze.
Conoscere le nostre differenze ed imparare a rispettarle o tollerarle
è l’obiettivo di stasera.
La psicologia e l’antropologia come scienze ci aiutano a conoscere lo sviluppo
dell’essere umano nella sua evoluzione fisica, psicologica e culturale e anche
nella specificità del genere maschile e femminile. Chiaramente non ci
addentriamo nelle differenze geografiche, ma rimarremo legati al nostro
territorio tranne qualche breve accenno che sarà necessario per spiegare
qualche concetto.
L’arte di entrare in empatia e sintonia con l’altro sesso si apprende attraverso
la conoscenza, il miglioramento della comunicazione. Soprattutto questo
diventa facile quando stiamo bene con noi stessi, quando abbiamo
consapevolezza di noi e dei nostri vuoti.
Come psicoterapeuta sono convinta che la maggior parte delle crisi di coppia,
o di difficoltà a trovare una persona “giusta” nasce da problematiche
personali non risolte.
Se ogni persona fosse più integrata e in sintonia con se stessa, il dialogo con
il “tu” e soprattutto dell’altro sesso diviene più lineare.
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Comunque quando un conflitto è in corso, il malessere non ci aiuta a
distinguere i vissuti dalla realtà, cioè quello che è una differenza dell’altro
viene spesso percepito come un rifiuto, una incompatibilità caratteriale, un
agito contro di noi.
Se facciamo chiarezza sulle differenze dei sessi ci aiutiamo a ridimensionare il
conflitto che stiamo vivendo, magari trovando un canale diverso di incontro.
Facciamo un esempio, aiutati dall’antropologia culturale sappiamo che la
prossemica dei popoli arabi è molto diversa dalla nostra. Un arabo ha un
“cuscinetto sociale” molto più ravvicinato del nostro, nella comunicazione
anche non intima ma sociale si avvicina molto all’interlocutore, tanto che un
italiano si sentirebbe a disagio, figuriamoci uno svedese! Questa è una
differenza, non possiamo pensare che l’arabo sia scortese o invadente, per lui
è il massimo della cortesia, se tu ti allontani si offende. Conoscere queste
caratteristiche ci permette di non entrare in equivoco e in dinamica negativa.
Nel mondo maschile e in quello femminile possiamo trovare molteplici esempi
simili, differenti caratteristiche evolutive che ci permettono di capite che
l’altro “è strutturato così” ma “non c’è l’ha con noi!”.
Iniziamo col dire che gli scienziati negli anni novanta hanno dimostrato
quanto il comportamento umano è determinato dalla chimica, dalla fisiologia
dagli ormoni, non siamo solo il risultato di un ambiente esterno e di un
imprinting affettivo relazionale. Uomini e donne sono diversi perché il nostro
cervello si è evoluto in modo diverso. L’individuo nascerebbe già dotato di un
software cerebrale.
Quindi il cervello maschile è diverso da quello femminile, si sono evoluti
diversamente dalla preistoria ad oggi, tramandando fino a noi modifiche
biologiche e fisiologiche frutto di adattamenti e accomodamenti dei ruoli
maschili e femminili.
I due sessi sono inclini a comportarsi in maniera diversa, autori conosciuti
nella psicologia divulgativa come i coniugi Allan e Barbara Pease, John Gray
e altri che si rifanno anche alla sociobiologia, cioè la relazione tra il
comportamento umano la genetica e l’evoluzione.
Devo usare necessariamente degli esempi splendidi che De Martino fa nel suo
libro: perché GLI UOMINI SONO STRONZI E LE DONNE ROMPICOGLIONI,
dare questi appellativi all’altro sesso con tutta l’enfasi emotiva da mal di
stomaco è come identificarsi con quel bambino in noi che davanti al
bagnasciuga punta il dito al mare e arrabbiato incita a smettere di fare le
onde.
Non possiamo fermare la natura…..dobbiamo imparare ad accettare le
differenze senza stare male!
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L’antropologia ci ha spiegato come per sopravvivere nella preistoria, uomo e
donna hanno dovuto dividere chiaramente i propri ruoli, e per questo
specializzarsi ed evolversi diversamente.
All’uomo veniva chiesto unicamente di cacciare, di uccidere animali feroci e
pericolosi per la sua specie, la sopravvivenza della famiglia dipendeva da lui.
L’orientamento maschile si sviluppa da qui, non perdersi, seguire le tracce…
mirare e colpire con forza un animale…nessuno si aspettava da lui che pulisse
la caverna o lavasse i bambini. I sopravvissuti in ambienti così ostili hanno
trasmesso geneticamente le loro capacità, anche come modello
comportamentale ai propri figli.
La donna preistorica aveva il dono magico della maternità, doveva avere mille
occhi
per
osservare
bimbi
e
adulti
nella
tribù,
cucinare
controllare…..relazionarsi con altre donne (se ci vogliamo leggere una
complicità femminile) otteneva stima e ammirazione per questo….
Da allora la donna ha sviluppato quel “sesto senso” particolare che la rende
percettiva allo stato d’animo delle persone, lei interpreta i segnali non verbali
che uomini non vedono o percepiscono.
Il neuropsicologo Roben Gun ha dimostrato che il cervello maschile in stato di
quiescenza ha un attività cerebrale ridotta del 70% mentre una donna rimane
attiva al 90%.
Le donne captano più segnali e quindi conoscono molti più dettagli del
comportamento altrui.
La percezione delle donne è diversa perché la fisiologia visiva cambia da
uomo a donna, la donna ha una maggiore varietà di coni sulla retina visiva e
una vista più periferica ed ampia di quella degli uomini. Statisticamente le
donne hanno meno incidenti agli incroci perché la vista maggiormente
periferica le aiuta, forse anche perché sono più prudenti-timorose?, se un
uomo perde un oggetto nell’armadio o nel frigo la donna entra in soccorso e
lo trova……..però in quanto a parcheggi la difficoltà femminile è evidente.
Il sesto senso femminile quindi non è altro che una maggiore capacità di
leggere il linguaggio del corpo, percepire sensazioni ed emozioni attraverso
segnali……è più abile a decifrare segnali meta comunicati e ad integrarli con
il verbale, passando più velocemente da un emisfero all’altro.
Ricordiamo che la comunicazione è composta da 60-70 per cento di segnali
non verbali, 20-30 suoni, 10 per cento di parole.
All’uomo risulta più difficile mentire alla donna, viene maggiormente scoperto,
proprio per queste caratteristiche.
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L’udito femminile è in grado di distinguere meglio già all’età di una settimana
di vita, rispetto a un neonato maschio, l’uomo di focalizza più sulla direzione
del suono, mentre la donna sul contenuto e il timbro di voce.
Per un cacciatore capire l’esatta provenienza di un suono era uguale ad una
caccia sicura, sembra che nel cervello maschile ci sia un gruppo di cellule
predisposte a questo orientamento acustico.
Nella coppia oggi, se riconosciamo che la donna è più capace di leggere tra le
righe, quindi può anche comunicare tra le righe, questo tipo di comunicazione
non sintonica è spesso origine di malessere. Se di fronte ad una malumore la
donna si difende negando……ma lasciando una scia di messaggi corporei e
meta comunicativi contrastanti, l’uomo prende per buono il verbale ed
esclude il resto. Questo renderà la donna furiosa….poichè lui non si accorge
di nulla!
Molti uomini chiedono spesso “dimmi con chiarezza cosa vuoi e che ti serve,
non voglio interpretare”.
Sempre in ambito si sensi, sappiamo che la pelle è importante e tanto nello
sviluppo psicologico dell’essere umano. Il contatto il calore e la percezione di
contenimento nel neonato è essenziale per la formazione di un io solido,
integrato. Ormai studi degli ultimi 50anni hanno dimostrato quanto questa
carenza può determinare disagi e disturbi di personalità.
La differenza nei due sessi è che la donna si è evoluta portatrice di
innumerevoli recettori in più, che la rendono sensibile al tatto e bisognosa al
tatto. La pelle maschile è più dura, più resistente al dolore.
Le due sensibilità sono evidenti nella sfera sessuale, ormai è conosciuta
l’importanza dei preliminari, un riscaldamento sessuale necessario alla donna
e quindi alla vita di coppi ma tanto volentieri saltato dall’uomo.
La donna si calma se coccolata teneramente, se l’uomo sta male tende ad
isolarsi. Se la donna è arrabbiata e non vuole essere toccata, “palpeggiarla” è
rischioso……ma l’uomo che bisogno di affetto e contatto spesso riduce il tutto
all’approccio sessuale. L’istinto lo porta a ciò, per lui è calma appagamento,
intimità. In una cosa sola tante insieme, mentre la donna ha bisogno di
sfumare e diversificare.
Sempre parlando di sensi, la donna ha il gusto e l’olfatto più accentuato……
l’evoluzione ha dotato uomini e donne di capacità e di facoltà biologiche
specifiche per sopravvivere.
Questa superiorità “sensoriale” reale e fisiologica femminile spiega il
fenomeno delle “streghe” donne non comprese e invidiate in alcune epoche,
utili e ricercate in altre.
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Le ricerche hanno dimostrato che gli uomini sono meno dotati di intuito, una
donna che ha sensi e percezioni più sviluppati si aspetta di essere capita da
un uomo nel suo stesso modo, o come un’altra donna può capirla. Questa
aspettativa evidentemente frustrata, basata su una non considerazione delle
differenze, porta spesso a dolori e discussioni inutili.
Foto dei cervelli
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Ci facciamo due risate…..la rete che fa circolare queste immagini ironizza, ma
c’è una piccola parte di verità.
Non entriamo in una guerra dei sessi inutile, diciamo che i cervelli sono
diversi…….autoprogrammati nell’evoluzione per dare il meglio.
Anche se sono delle descrizioni esasperate per farci fare due risate, in parte
riportano delle veritàLe prime ricerche sul cervello o meglio sui due cervelli partono da Galton e
risalgono al 1882, le prime ricerche crearono delle mappature della sostanza
grigia, grazie a pazienti con danni cerebrali, quindi a pazienti donne e uomini
con stessi danni, valutando la funzione.
Più avanti grazie alla risonanza magnetica la ricerca è progredita.
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Durante i processi di elaborazione mentale i due cervelli attivano zone
diverse, o comunque con sfumature di intensità e grandezza.
Dei titoli di libri che ho preso in considerazione parlano chiaro “gli uomini
vengono da marte le donne da venere” “perché le donne non sanno leggere
le cartine e gli uomini non si fermano a chiedere?” sono molto veritieri.
Dal nostro punto di vista sono delle intelligenze diverse che devono entrare in
collaborazione.
Oggi è difficile, la nostra società ci scioglie dalla rigidità del ruolo maschile e
femminile, ognuno di noi svolge molte funzioni…dalla donna in carriera
all’uomo mammo.
Chissà tra mille anni come si saranno evoluti i nostri cervelli!
Quello che è certo che nelle tribù preistoriche l’uomo cacciatore (….non di
donne) aveva un ruolo definito e funzionale che ha portato a noi un uomo
che fisiologicamente ha una capacità di concentrazione canalizzata su una
cosa sola, non poteva permettersi di perdere la preda e non sfamare la
famiglia….la sua forza, la sua determinazione e razionalità, la capacità di
prendere una decisione senza perdersi in titubanze o emozioni………….certo
se un cacciatore c’è stato che si è commosso dietro a un cucciolo di tigre non
è sopravvissuto alla mamma di questo, e i suoi geni non si sono trasmessi.
Oggi un uomo può permetterselo, ma il suo cervello è comunque impostato
per essere meno sensibile, dall’atteggiamento alla sua pelle…più spessa.
Come abbiamo visto la donna ha i sensi più sviluppati, forse si poteva
perdere nel bosco per poca capacità di orientamento direzionale, ma la sua
vista a 180 gradi le permetteva di percepire pericoli attorno alla caverna e ai
suoi figli, oggi ci rende capaci ad evitare incidenti agli incroci rispetto agli
uomini. Riesce a fare più cose contemporaneamente, cucinare, parlare e
guardare i figli. (esempio di amica con 4 figli) Sentire un bambino che piange
da lontano….o aver portato bambini sul proprio corpo ha enormemente
stimolato la sensibilità….Ancora oggi le africane che non usano pannolini, ma
tengono i bambini sulla schiena quando lavorano nei campi, sanno quando i
bambini devono fare i loro bisogni.
In proporzione gli ambidestri sono principalmente donne, hanno imparato ad
usare ambedue le mani.
Sembra che il corpo calloso femminile sia molto più funzionale a mettere in
contatto i due emisferi.
Le maggiori connessioni sono possibili per uno sviluppo neuronale dovuto a
più estrogeni.
Emisfero destro
Parte sinistra del corpo
Creatività-arte
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Funzione visiva, intuizione e immaginazione
Idee funzione olistica, melodia musicale
Funzione spaziale, multielaborazione
Elaborazione grandi immagini
Emisfero sinistro
Parte destra del corpo
Capacità verbali, matematiche e logiche
Capacità di deduzione, analisi e pratica
Parole di una canzone
Capacità di ordine di linearità e di vedere i piccoli dettagli
Quindi le donne riescono a fare più cose per volta, e hanno per questo più
intuito.
Un uomo non si perde per senso orientamento (ma non tutti) ma può
perdersi in gruppo che parla e non sapere cosa dire, una donna capta un
discorso che la riguarda a decine di metri…….
Il cervello maschile è strutturato a compartimenti stagni, per lui è necessario
fare una cosa per volta, magari anche bene….
Vi rendete conto che se in alcuni contesti un uomo può sembrare più
intelligente della donna, è vero anche il contrario. Ma queste differenze
psicofisiologiche nella nostra cultura, se non vengono comprese e superate
creano conflitto.
Geneticamente e a livello ormonale siamo programmati, le donne sviluppano
l’area del linguaggio prima, parlano prima usano un bagaglio maggiore di
parole, la risonanza magnetica denota una maggiore area del linguaggio. La
donna quando parla si sfoga…..calma il suo umore, l’uomo avendo più
difficoltà no, preferisce chiudersi. Inoltre le donne che hanno più velocità e
parlantina tendono a parlare sopra ai figli maschi, parlano per loro,
imboccano le parole. Quindi psicologicamente gli uomini delegano alle donne,
a volte non sanno cosa dire…. Spesso usano frasi brevi di risposta o
mugugnano.
La grande capacità degli uomini è di archiviare momentaneamente i problemi,
le donne continuano a rimuginarli se non ne parlano.
Per questo psicologicamente di fronte ad una problematica i due sessi
affrontano le cose diversamente e tendono a non capirsi o non sentirsi capiti.
L’uomo tende a trovare soluzioni, e se una donna si sfoga e lui non ha la
soluzione ci sta male, tende ad evitare la conversazione o si sente
inefficiente, mentre la donna vuole solo condividere un peso non chiede
soluzione.
Questa è la trappola più comune.
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La tendenza al dialogo, all’espressione verbale è molto diversa, l’uomo
quando parla comunica i fatti, la donna va oltre stabilisce rapporti sociali, il
telefono per l’uomo è uno strumento per comunicare, la donna lo vive come
mezzo per mantenere e stabilire rapporti affettivi.
Le donne quando sono ansiose e parlano con qualcuno si calmano,
mantengono caldo il piacere di un incontro continuando a parlare al telefono
dopo.
Gli uomini evoluti come guerrieri, risolutori di problemi parlano tra se e se,
meditano riflettono, poi si esprimono quanto necessario.
Gruppi di uomini tra loro, praticando uno sport o altro possono viversi il
silenzio come normale, non minaccioso, una donna lo vivrebbe come una
chiusura un disagio.
Una donna verbalizza argomenti in ordine sparso, elencando alternative e
possibilità. Cioè agisce in base a come il suo cervello è strutturato. Non ha un
intenzione reale di “rompere…” ma può essere vissuta così.
Se una donna pensa ad alta voce, crede di condividere ma un uomo che è
strutturato per risolvere i problemi si vive come sommerso da una miriade di
problematiche da risolvere. Si infastidisce, o si eclissa, se è capace a
comunicare dice “c’è qualcosa che posso fare te?” ……..è probabile che se
questa domanda è autentica, la risposta sarà “grazie già lo stai facendo
ascoltandomi”….
Il parlare libero femminile attiva spesso la percezione maschile di essere
criticato, se un uomo non ce la fa a sostenere una conversazione e la donna
che si sente poco rispettata insiste, lui che vivrà tutto ciò come una
esagerazione o violenza a lui, la interromperà spesso trovando soluzioni non
richieste. Siamo davanti ad un conflitto, di due persone che parlano su
pianerottoli diversi e non si ascoltano.
Le donne parlano tanto, forse troppo……hanno realmente un bagaglio di
parole superiore.
Un comico disse:
“una volta non parlai a mia moglie per sei mesi……..non volevo
interromperla.”
Gli uomini si esprimono con frasi brevi e strutturate, è più facile capirne gli
scopi, la conclusione è netta.
Una donna che vuole colpire un uomo deve affrontare un argomento per
volta, esprimersi con idee e pensieri chiari. Completare le frasi, non dare per
scontato di essere capita.
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Gli uomini si interrompono tra di loro solo se sono aggressivi e competitivi in
quel momento.
Gli uomini sono diretti, s i infastidiscono se le donne prendono discorsi
generici interpretabili, si mettono sulla difensiva e si sentono giudicati.
Esempio : “Nessuno mi apprezza” detto da una donna ad uomo è indice di
discussione……La strategia migliore se una donna vuole essere ascoltata,
vuole parlare di un argomento, è prendere un appuntamento avvertendo
prima il partner.
La donna non fa domande dirette, ma si esprime con un “potresti…faresti…
riesci..? che vengono interpretate dal maschile come un mettere in dubbio le
sue capacità.
L’uomo fa domande dirette. Chiede risposte dirette.
Vediamo queste affermazioni:
1. fammi un omelette per colazione!
2. mi fai un omelette per colazione?
3. mi faresti per favore un’omelette per colazione?
4. che cosa ne dici di un omelette per colazione?
5. Non sarebbe magnifico mangiare un omelette per colazione?
6. Ti andrebbe un omelette per colazione?
(da A. e B. Peace “perché le donne non sanno leggere le cartine e gli
uomini non si fermano a chiedere)
Ecco le prime tre vengono usate da uomini la seconda triade da donne.
Vedete come cambia il modo di comunicare.
Le donne parlano emotivamente, gli uomini letteralmente.
Le donne ascoltano e interagiscono anche con la mimica.
Gli uomini rimangono impassibili.
Usano grugniti per rispondere verbalmente all’ascolto, mentre le donne
suoni come ohh! ahh! tutte le vocali.
Le donne con voci calde e profonde in ambito lavorativo vengono
apprezzate e reputati intelligenti, ma in campo affettivo gli uomini
vengono attratti da voci squillanti, seduttive o fanciullesce, un po’ bambine
che scatenano un senso protettivo.
Torniamo alle cartine, la capacità spaziale femminile è limitata, solo il 10%
delle donne la possiede identica ll’uomo, la risonanza magnetica ci aiuta a
comprendere che le aree cerebrali maschili, destinate a questo sono
localizzate e maggiori. Abbiamo già parlato dell’uomo cacciatore…quindi
comprendiamo perché.
La maggior parte degli uomini, ha un orientamento spiccato non si perde,
sa sempre indicare il nord……il cacciatore non poteva perdersi nella
foresta.
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Le donne leggono meglio le cartine tridimensionale, possono allenare le
loro capacità, ma qui ci interessa accettare le nostre differenze naturali,
senza competere o tentare di superarsi……quindi un uomo per farsi capire
da una donna, non deve dire “vai a nord” ma “gira a destra dopo il
supermercato”.
Accettiamo che nel parcheggio sono più imbranate……
Le donne criticano la guida maschile, perché secondo i loro criteri spaziali
e di velocità è più pericolosa.
Se smettessimo di pretendere quello che l’altro non sa o non può fare
forse sarebbe una convivenza più civile!
Già a tre mesi le femmine riescono a distinguere i volti dei familiari in foto,
rispetto agli estranei, mentre i maschi ritrovano più facilmente il giocattolo
perduto…..a scuola le bambine ricordano le persone e i loro sentimenti, i
maschi gli oggetti e le loro forme.
Per indole le donne collaborano, gli uomini competono.
Le relazioni sociali per una donna sono più importanti del lavoro, viceversa
per l’uomo.
Se una donna non è soddisfatta delle sue relazioni affettive e sociali non si
riesce a concentrare sul lavoro, se l’uomo non è soddisfatto del lavoro non
riesce a prestare attenzione alle sue relazioni.
Una donna può lasciare un uomo perché non si sente gratificata
emotivamente, non per carenze materiali.
Per un uomo ammettere di aver sbagliato dà un profondo senso di
fallimento.
Per cui se non trovano la strada e la donna che non è un bravo
navigatore, alla domanda di lei “perché non ci fermiamo a chiedere?”
equivale a sentirsi dire….sei uno stupido non ti sai orientare….
Abbiamo capito che la coppia in preda ad una crisi emotiva da stress
rischia di non incontrarsi, lui di fronte ai pianti e sfoghi di lei entra nel
“risolutore di problemi” rischiando di non dare ascolto, lei si scarica ma se
non si sente ascoltata….si arrabbia, aumentando il senso di fallimento in
lui. Lui stressato e confuso si isola, deve chiudersi per reagire, l’uomo più
che per la donna piange da solo, meno in pubblico…..quando l’emisfero
destro viene toccato, ovunque.
Il condizionamento culturale fa la sua parte.
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Nella vita di relazione sessuale e nelle differenze intellettive e
comportamentali hanno sempre giocato un ruolo importante gli ormoni,
siamo delle macchine chimiche biologicamente programmate per la
procreazione.
Abbiamo visto che sin dai tempi più antichi l’uomo e la donna hanno
trovato un armonia che ha permesso la sopravvivenza della specie, ci
siamo evoluti e sono cambiate tante cose, ma il nostro cervello da un
punto di vista biochimico no, a volte questo imprinting che ci porta a ad
entrare in un ruolo tipicamente maschile o femminile fa a cazzotti con la
nostra società, dove la cultura porta le donne ad essere simili agli uomini e
viceversa. Una richiesta di trasformazione sociale troppo veloce per la
biochimica dell’evoluzione della specie.
I maschi continuano a giocare con gli oggetti, alle femmine piace
interagire con le persone. I primi vogliono dominare e controllare, le altre
sono interessate alle relazioni affettive e alla moralità. Forse è vero che ci
sono poche donne nel business ad alto livello, ma per oppressione
maschile o semplicemente perché il numero di donne che si interessa a
questo è inferiore, diminuendo quindi le probabilità.
In israele siè tentato attraverso i Kibbutz di eliminare tutti gli stereotipi
sessuali, formando un esercito asessuato….ma a distanza di anni,
togliendo delle sfumature di comportamento apprese il femminile si è
distinto dal maschile e viceversa in tutte le loro caratteristiche.
Alberto de Martino in un suo famoso libro ci illumina che il termine più usato
in italia da uomini che devono descrivere una donna è “rompicoglioni” e da
donne che devono descrivere un uomo è “stronzo”, quest’autore un
pubblicitario esperto di psicologia e sociologia individua in queste definizioni
una qualità transitiva per l’appellativo “rompicoglioni”, la donna è un essere
che si realizza nella relazione, nella sua accezione negativa, la percezione che
ha l’uomo della donna è un essere che si realizza in forme di relazione
ipertrofico ossessive.
Mentre la parola “stronzo” con tutte le sue caratteristiche negative che
eviterei di descrivere è di natura intransitivo, l’uomo non si realizza nella
relazione, nell’eccezione più negativa : intollerabile volontà di mantenere le
distanze dal prossimo , sottraendosi a responsabilità di relazione.
In varie osservazioni comportamentali si evidenzia che la donna interagisce, e
per lei è un fine.
L’uomo agisce, per lui interagire è un mezzo.
Gli uomini parlano tra di loro di fatti, cose, le donne parlano di persone.
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Alla donna interessa fermarsi e approfondire, all’uomo restare in
superficialità, per poi procedere per altre attività, gli uomini considerano
anche la relazione un attività.
La donna è più portata al controllo e l’uomo alla sperimentazione, la donna
ha tutto da perdere l’uomo da guadagnare.
De Martino un po’ in assonanza con J. Grey afferma che questo rapporto
simbiotico e sofferto genera una dinamica di coppia in cui lei si sente sempre
in credito e lui in debito.
Perché la coppia è una relazione, ma solo la donna la considera veramente
tale, per l’uomo è una attività. Magari la più importante e gratificante, ma
sempre un attività. Per la donna è “la relazione” da cui dipende tutto, la sua
felicità la sua realizzazione come essere umano.
La donna ne è artefice, custode e garante.
L’uomo ne è partecipe.
Vi si dedica quando è il momento, poi si stacca e si dedica ad altro.
Ha bisogno di allontanarsi come dice Grey, il fenomeno elastico…..ma ritorna,
anche se lascia la donna in crisi d’abbandono.
Alberoni ci fa notare la “continuità” femminile e la “discontinuità” maschile.
Nel vissuto e nei bisogni.
Quindi la donna non si stacca mai dalla coppia, l’uomo continuamente, lei
ricorda, anticipa, pensa e interpreta, giunge a conclusioni e pensa che lui sta
facendo altrettanto….ma quando si rincontrano lui non è pronto, lei lo incalza
lo interroga, percepisce ciò come una distanza non capisce…la spiegazione è
solo una lui è solo uno stronzo!
Lui è disorientato, non ha gli strumenti per capire, vede la situazione
complessa e articolata, impreparato non si sente innocente ma almeno non
colpevole, nella confusione si aggrappa ad un accusa facile: sei una
rompicoglioni!
Questo gioco perverso e paradossalmente rassicurante rende uno sempre più
stronzo e l’altra più rompicoglioni.
Prendiamo dal libro di De Martino una storiella che girava sul web, molto
indicativa delle differenze strutturali.
due partner annotano sui loro diari l’esperienza di una domenica sera
insieme. Lei è molto preoccupata e riempie alcune pagine della sua angoscia.
Ha visto lui strano e assente, svogliato. Cerca di ricostruire le ultime giornate
a caccia di un indizio, qualcosa tra loro che sia andato storto, qualcosa che lo
ha allontanato.
Forse una donna?...prova a sondare delicatamente e lui è molto evasivo.
Poi la sera lei si è avvicinata, hanno fatto l’amore e per qualche minuto lui è
sembrato ritornare sereno, lo stesso di prima.
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Poi l’ombra è tornata su di lui, lei non si addormenta e lui si….lei pensa
rimugina, pensa e ti ripensa, ha deciso che lo affronterà costi quel che costi.
Lui sulla sua agenda ha scritto solo una riga. L’inter ha perso. Merda. Almeno
abbiamo trombato.
Bambini e bambine sono diversi, geneticamente diversi, al di là dell’influsso
culturale.
I maschi attirati da gru, mostri, macchine, si dimenano calciano, fanno a
botte, curiosi di capire cosa succede se meni qualcuno o rompi un vetro….le
femmine sfogliano libri e riviste, si cercano, stanno vicine, si toccano,
relazionano, come dicevamo oggetti e relazioni. Da subito capiamo che le
bambine appaiono più precoci dei maschi perché da piccoli le relazioni
valgono più dei fatti!
PER LE DONNE IL SESSO è UNA FORMA DI RELAZIONE CHE IMPLICA
UN’ATTIVITA’
PER GLI UOMINI IL SESSO è UNA ATTIVITà CHE IMPLICA UNA RELAZIONE
Notiamo da soli che le donne usano molto di più il concetto “fare l’amore”
rispetto che altri attributi
…….il dopo sesso è indicativo delle differenze. Lui mano dietro la testa,
sorriso tronfio rivolto al passato, lei poggiata sul petto di lui con sorriso
languido e sguardo sognante rivolto al futuro. L’ORGASMO PER UNA DONNA
E’ UN INIZIO PER UN UOMO E’ LA FINE.
Il desiderio sessuale maschile e femminile è ancora chiaramente determinato
dagli ormoni, il testosterone potenzia enormemente il desiderio, l’uomo è
programmato geneticamente per la sopravvivenza della specie, quindi più
predisposto a selezionare meno è più attratto dal genere femminile e dal
sesso in sé…..
Orgasmo maschile più funzionale alla riproduzione, femminile no.
Il desiderio maschile è più acceso (testosterone) è la condizione base
dell’accoppiamento, se cala il desiderio maschile può non esserci
accoppiamento. Un desiderio forte, come mangiare e bere garantisce la
voglia a prescindere, maggiore probabilità di riproduzione.
1) i mammiferi maschi competono con altri maschi per ottenere il diritto
all’accoppiamento
2) sono programmati per effettuare più accoppiamenti possibili
Questo spiega perché si sentono moralmente più autorizzati a fare sesso.
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La natura pensa a tutto e la femmina diventa ritrosa, seleziona, mete alla
prova, per salvaguardare la prole deve scegliere un uomo forte, tenace e
valido…..l’istinto la porta a proteggere il gruppo famigliare.La donna durante l’orgasmo produce degli ormoni, gli stessi del parto,
ossitocina, che rafforzano il legame madre e figlio, e anche del partner.
Questo sistema quindi tende a rafforzare il legame, il rapporto.
Negli ultimi decenni le donne hanno modificato molto il rapporto con il
sesso…nel mondo occidentale. Soprattutto nella sfera del piacere si sono
equiparate agli uomini, nella libertà di prendere cercare, provocare. In termini
di diritti hanno fatto un grande cammino, anche se non del tutto hanno le
stesse opportunità maschili in ambito sociale.
Quindi sembra che le differenze si siano appianate, ma fino ad un certo
punto. L’uomo cerca sempre di essere più bello, più colto, più ricco….di
battersi davanti ai rivali….in parte la donna fa la ritrosa se viene corteggiata.
Abbiamo una donna più libera, ma che ancora vive un partner che pretende
la prestazione sessuale. Attraverso usi e costumi è subdolamente penetrato
nella coscienza femminile “il dovere di concedersi al maschio”….una legge
naturale e morale a cui è difficile sottrarsi.
LE DONNE VIVONO IL SESSO COME UN PIACE E A VOLTE COME UN DOVERE
MORALE VERSO IL MASCHIO
GLI UOMINI VIVONO IL SESSO COME UN PIACERE E COME UN DOVERE
NATURALE VERSO SE STESSI
L’ORGASMO DI UNA DONNA è UN INIZIO…PER L’UOMO è UNA FINE
DOPO L’AMORE I PENSIERI DI UNA COPPIA
LEI vorrei stare qui per sempre, abbandonata sulla sua spalla, sentire il suo
odore, le sue labbra …il ritmo lento del suo respiro
LUI tra dieci minuti su rai tre c’è la partita
DUE AMICI DUE AMICHE
GIGIO mi sono fatto laura
LUCA la laura? Ma ti piace?
GIGIO insomma…..ma me l’ha messa su un piatto d’argento…
LUCA come è andata?
GIGIO Benissimo. A parte che l’ho dovuta portare a cena…bè zero voglia…
però gran bella trombata.
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LAURA L’ho fatto con Gigio
TITTI Finalmente ! come è andata?
LAURA la cena carinissima, lui un amore. Sono stata bene, non ha fatto il
figo, mi ha ascoltaTO, ti dico un amore
TITTI e poi?
LAURA ma niente, normale.
GELOSIA E ONORE
L’essenza di un uomo è azione e competizione
La gelosia dell’uomo è una crisi di ruolo, un tempo la ferita d’onore veniva
lavata dalla vendetta, quindi ha una forte componente sociale.
Per lui basterà riavviare il circolo virtuoso provare-agire-tutto da guadagnare
Conquista-esclusiva-prestigio
La sofferenza del maschio è più leggera – transitoria, a meno che non siamo
di fronte ad una personalità dipendente.
Invece un tradimento o la gelosia può spezzare una donna.
Perché?
L’essenza della donna è la conservazione è preservare la sua scelta…..lui è
l’uomo…..lui
L?identità della donna si definisce nella relazione e si rafforza nello stare con
quell’uomo, quindi entra in crisi di identità.
DUE AMICI DUE AMICHE
MANU ma lo tradisci ancora stefano con quell’altro?....andrea?
MIMMA Ma no, era un brutto periodo, non stavamo bene, ora è tutto a
posto
MANU sono felice per te
MATTEO ma la tradisci ancora Giulia con quella Claudia?
Franco no non me la dà più! Non so si è innamorata…
MATTEO che sfiga!
LE DONNE TRADISCONO CONTRO………una donna cerca una persona o
permette un corteggiamento quando si sente trascurata, sola
delusa…..arrabbiata con il partner
Se l’amante corrisponderà al vero amore, farà una scelta.
GLI UOMINI TRADISCONO PER…………gli uomini lo fanno per avere un’altra
donna, magari bella e sexy, chiedere ad un uomo perché ha tradito, non
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risponderà mai che la moglie lo ha trascurato, ma che l’altra era proprio
bella….impossibile resistere.
Un uomo non prende una donna al posto di un'altra, ne prende due.
MONDO DEL LAVORO
I numeri uno sono maggiormente uomini.
E’ opinione diffusa che la capacità di azione è una chiave di conquista nel
mondo del lavoro, i manager sono bravi nelle relazioni esterne- opportunitàazione
Meno bravi nel controllo degli equilibri, nelle relazioni interne, nelle
valutazioni del rischio; qui è brava la donna.
Allora vediamo che spesso vicino ad un grande manager, che da tempo
rimane sulla cresta dell’onda troviamo un number two donna, che sia fedele
segretaria, o assistent manager o vice presidente…o compagna di vita e di
lavoro.
Se l’uomo nel dna ha una maggiore predisposizione al potere, quindi ad
attaccare, rompere sistemi, affrontare….la donna è in gamba nella previsione
del rischio relazionale, tende a conservare gli equilibri ed i rapporti, punta
maggiormente al benessere di un ambiente comune.
Di fatto si crea a lavoro un sistema famiglia già conosciuto….i numero due
percepiscono i loro capi come imperfetti o incapaci, entrano un po’ in
competizione, si fanno valere ma sono anche affascinate provano
ammirazione per questi leader che si mettono in mostra, che trasgrediscono
che rompono gli schemi con creatività e aggressività, la donna tenderà
sempre a rispettare le regole e a conservare il presente, proteggere il
vecchio, in questo gioco scattano passioni nel mondo lavorativo che spesso
porta i due protagonisti a scegliersi nella vita rompendo i precedenti
matrimoni.
Ma spesso al posto di un amante leader ammirevole riappare il marito
stronzo, e dietro la compagna complice e riconoscente del suo potere si
riaffaccia la moglie rompicoglioni…e la storia si ripete.
GLI UOMINI DISOBBEDISCONO ALLE REGOLE GENERANDO INNOVAZIONE.
LE DONNE LE DIFENDONO GARANTENDO AFFIDABILITA’ E SICUREZZA
Esempio smpatico
LUI:
amore ho cambiato idea, ho unificato gli stuzzichini mettendo i gamberoni
nella crema di zucca.
LEI:
e tua sorella cosa mangia, che le fa schifo il pesce?
CONSIGLIO UTILE IN GENERE
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UOMINI SFORZATEVI DI FARE DI PIU’
DONNE FRENATEVI E FATE DI MENO
Nonostante le differenze abissali tra uomini e donne le loro
relazioni funzionano.
Gran parte del merito è delle donne che hanno spiccate doti di
sensibilità e di creatività affettiva, hanno intuito e perspicacia, gli
uomini come i cacciatori di un tempo ritrovano la strada di casa,
procacciano cibo…quindi sono abili risolutori di problemi pratici,
buoni ingegneri e tecnici….
L’integrazione tra queste qualità è la soluzione. Accettare le differenze e
non pretendere dall’altro ciò che non può dare.
Dobbiamo accettare le nostre differenze, non negarle attraverso un
educazione armonica rispettarle in noi e nell’altro. Aiutando i figli ad
entrare meno in confusione, tra ruoli imposti e istinti. Il nostro cervello è
diverso, programmato biologicamente alla diversità questo non è contro
nessuno o qualcosa, ma può essere una risorsa se l’unione fa la forza.
Ps: consiglio di leggere i libri sopracitati da cui ho preso spunto….grazie
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