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lasciati incantare... - Comune di Cison di Valmarino (TV)

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lasciati incantare... - Comune di Cison di Valmarino (TV)
Cison di Valmarino
ed il suo territorio
LASCIATI
INCANTARE...
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territorio
Cison di Valmarino si adagia ai piedi
delle Prealpi Trevigiane, tra Vittorio
Veneto e Valdobbiadene, in uno
scenario unico. Avvolto e protetto per
buona parte dal Castello che si erge sopra
il capoluogo, offre al visitatore spettacolari
scorci ed emozioni variegate.
S. BOLDO
TOVENA
SOLLER
CISON DI VALMARINO
GAI
MURA
ZUEL DI LA
Cison di Valmarino è storia, tradizione, ma anche natura e sport;
ospita importanti manifestazioni e offre molte opportunità per piacevoli soste eno-gastronomiche.
A comporre il Comune, con i suoi quasi 3.000 abitanti ed i suoi
28,85 Kmq, ci sono le frazioni di Tovena, Mura, Gai e Rolle e le
località di San Boldo, Soller e Zuel.
Ciascuna ha qualcosa da mostrare, da visitare ed apprezzare, perché ciascuna ha una propria identità e una propria storia che la
rende unica. In particolare la frazione di Rolle, non un suo dettaglio
un suo monumento, ma Rolle con i suoi vigneti, le sue colline, i suoi
edifici, ha l’importante primato di essere il primo Borgo punto Fai.
ZUEL DI QUA
ROLLE
Cison. Municipio in piazza Roma
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Cison di Valmarino centro politico ed amministrativo
dell’antica Contea di Valmareno, conserva pressoché intatta
l’ampia piazza incorniciata da eleganti palazzi seicenteschi.
Cison. Panoramica di piazza Roma
Ponte sul torrente Rujo
Tovena ha origini
antichissime, appare
per la prima volta in un
documento ufficiale nel
Diploma promulgato
dall’imperatore Ottone I
il 2 febbraio 962,
che concede “curtis Tovene”
alla Diocesi di Ceneda.
Tovena. Panoramica di piazza della Vittoria
e il Campanile visto da ovest
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Il capitello affrescato di San Liberale a Mura si trova
sulla riva del fiume Soligo. La provvidenziale tettoia ha
protetto nei secoli i viandanti sorpresi dal maltempo
e ha salvaguardato il ciclo di affreschi che si trovano
sulla parete nord e sulla parete est, attribuiti al pittore
settecentesco Francesco Da Re di Fregona.
Mura vista dalle colline a sud
Gai adagiata sulla collina
omonima su cui svetta
la chiesa di San Michele,
conserva il fascino antico
dei borghi in sasso che
caratterizzano l’architettura
rurale. La felice posizione
offre un ampio orizzonte
che abbraccia la valle
in un alternarsi di prati,
campi e crinali.
Panoramica di Gai vista da sud-ovest
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Soller con le sue semplici
strutture architettoniche
racconta, in un inscindibile
connubio tra storia e mito,
la genuina ruralità di un
tempo.
Soller. “L’arco dei Titet”
Chiesa dedicata a Santa Giustina
Rolle in una suggestiva
immagine serale
e l’antico complesso
di lavatoi ed abbeveratoi
della “Rosada”.
La ridente località
di Zuel offre un
poetico susseguirsi
di colline coltivate a
vigneti di prezioso
prosecco docg.
luoghi imperdibili
Eretto su uno sperone
che domina il paese e la valle,
il Castrum Costae,
poi Castello Brandolini,
oggi Castelbrando,
racchiude tra le sue mura
2000 anni di storia.
Sorto in epoca romana quale postazione militare
con funzioni di controllo e difesa probabilmente di
un ramo secondario dell’antica Via Imperiale Claudia Augusta, nel corso dei secoli, pur conservando
la sua funzione strategica, divenne nel contempo
sede e dimora del feudatario.
Nel 1436 la Serenissima Repubblica, donò per
meriti d’arme, il castello e la contea di Valmareno
ai Capitani di Ventura Erasmo da Narni, più noto
come il Gattamelata, e Brandolino Brandolini che
tre anni dopo acquisì per 3.000 ducati la quota del
compagno d’armi.
La famiglia Brandolini conservò la proprietà fino
al 1959, anno in cui fu ceduta all’ordine dei padri Salesiani. Dal 2002, grazie a un minuzioso restauro ad opera del nuovo proprietario, il castello
ospita un raffinato Hotel 4 stelle, due ristoranti
e diversi bar, un Centro Benessere e un ampio
Centro Congressi con tre Teatri e quattro saloni
settecenteschi.
Sono inoltre disponibili per visite guidate percorsi
museali a tema: “CastelBrando in Armi: Le armi
che fecero l’impresa”, “Potere e Giustizia” ambientato nelle antiche prigioni, “Alla Scoperta dei suoni
perduti” un viaggio attraverso la musica Medievale, “I Costumi del Potere”, “Lungo la Via Claudia
Augusta”, “Le Carrozze nella Storia”.
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La chiesa Arcipretale
Santa Maria Assunta a Cison è una tra
le più belle chiese di epoca settecentesca
della diocesi di Vittorio Veneto. Costituisce un
unicum decorativo per i marmi preziosi,
gli stucchi policromi, le statue e il notevole
ciclo di dipinti che la ornano.
Eretta dall’arciprete don Domenico Salomoni che resse la parrocchia dal 1683 al 1702, fu consacrata dal vescovo Lorenzo Da
Ponte il 31 maggio 1746. Presenta due facciate, una ad ovest
dov’é l’ingresso principale ornato da tre statue di Marco Casagrande (1804-1880) simboleggianti Fede, Speranza e Carità, e
l’altra ad est che si affaccia su Piazza Roma, con al centro la statua del patrono San Giovanni Battista e ai lati, disposte in coppia,
Prudenza e Giustizia, Fortezza e Temperanza. Ha una navata unica.
Dietro l’altare, campeggia l’Assunzione della Vergine, alla quale è
dedicata la chiesa, eseguita da Egidio Dall’Oglio (1705-1784), nel
1753. Di notevole pregio l’organo opera n. 153 dell’anno 1779 di
Gaetano Callido.
La chiesa Parrocchiale dei Santi Simone
e Giuda a Tovena, inizialmente eretta ad
unica navata, nel 1853 subì una radicale
trasformazione con l’aggiunta delle navate
minori, ottenute aprendo lungo le pareti della
navata principale sette archi sostenuti da
eleganti colonne monolitiche in masegno.
Al sottotetto che era a travatura scoperta, fu applicato un sottotetto a botte, decorato con medaglioni, stucchi e affreschi.
Di pregevole fattura l’imponente trittico dell’altare maggiore datato
1696-1699 e i tre altari minori, interamente scolpiti e dorati.
Il 25 marzo 1423 il vescovo di Ceneda Antonio Correr concesse
alla chiesa, non ancora parrocchia, la facoltà di erigere per proprio conto il battistero, mentre la cuspide, attribuita alla bottega
cenedese del Ghirlanduzzi è del Seicento.
All’interno sono inoltre presenti opere di Egidio Dall’Oglio, Mathias Gremsel e Antonio Sasso. La chiesa vanta inoltre la presenza di un pregevole organo probabilmente del Callido, restaurato nel 1868 dal vicentino De Lorenzi.
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Il Museo della Radio d’Epoca
è ubicato al secondo piano
dell’edificio comunale La Loggia
e si sviluppa su un’area di 230 mq.
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L’esposizione copre un arco temporale che va dagli anni ’20 agli anni ’70. La collezione si compone
di 72 apparecchi che costituiscono un’esaustiva
panoramica dello sviluppo tecnico ed estetico della radio. A corredo della mostra reperti d’epoca
(Archivio Rai teche), e video (Archivio storico Istituto Luce). Sono presenti radio ricevitori a valvole
e a transistor, radiofonografi, mobili radio e svariati
accessori, in particolare il Radiofonografo Safar
mod. 2940, progettato nel 1938 dall’ing. Virgilio
Floriani, illustre cisonese, che fu un pioniere della
ricerca nel settore delle telecomunicazioni.
Museo della Radio d’Epoca
Cison di Valmarino, Piazza Roma n. 9
aperto: domenica e festivi
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
e dalle ore 15.00 alle 19.00
info: 0438 977601
[email protected]
www.comune.cisondivalmarino.tv.it
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Di particolare interesse
storico-naturalistico il percorso
La Via dei Mulini
che sale dal centro storico del capoluogo e
costeggiando il torrente Rujo si snoda nel
bosco per raggiungere la Valle di San Daniele,
rivelando la presenza di antichi mulini ed altre
opere idrauliche, interessanti testimonianze di
archeologia industriale.
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All’estremo nord dell’abitato
di Cison in Valle di San Daniele, sorge
il Bosco delle Penne Mozze.
Ideato dal prof. Mario Altarui “per ricordare con
una pianta ed una stele, tutti i caduti Alpini nati
in provincia di Treviso”. Il memoriale si estende su
un’area di oltre 16.000 mq., tra le steli dell’artista
Simon Benetton che ci guidano nel percorso e nel
ricordo degli Alpini che hanno sacrificato le vita
per la Patria.
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Lasciati i mezzi nel Piazzale degli Alpini in
Valle di San Daniele, oppure poco più a nord
in località Peroz, si può raggiungere attraverso
alcuni sentieri di varie difficoltà il bivacco più
noto come Rifugio dei Loff.
Il bivacco, eretto 40 anni fa dall’Ass.ne “Amici del Rifugio dei
Loff” che tuttora se ne prende cura, offre un panorama incantevole che abbraccia la valle, è aperto in tutte le stagioni, dispone
di alcuni posti letto e di un ampio camino per riscaldarsi.
Si può salire “ai Loff” anche da località Campo, subito dopo il
passo del San Boldo.
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A Tovena, tra i vicoli e le stradine,
merita una particolare attenzione
Piazza Armando Diaz,
da sempre nota come la“piazzetta”,
che collega la Cal del Borgo
a Piazza della Vittoria.
Il diminutivo la distingueva quindi dall’ufficialità
della Piazza centrale, esprimendo nel contempo
un’appartenenza popolare.
Al centro, la fontana di epoca settecentesca a
pianta ottagonale in masegno con gli specchi in
pietra rosso secca, a cui per secoli gli abitanti del
borgo hanno attinto l’acqua per gli usi domestici,
abbeverato gli animali e ... sciacquato i panni, anche in senso figurato!
A sud si affaccia l’antica canonica, con gli stemmi
dei Brandolini e del vescovo Pietro Lioni, patrizio
veneto, che resse la diocesi di Vittorio Veneto dal
1667 al 1691, mentre ad est si affaccia Casa Magagnin, tipica abitazione in sasso, che reca sulla
facciata frontale tre dipinti murali d’epoca settecentesca raffiguranti la crocifissione, Madonna
con Bambino, e altre figure religiose.
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Di particolare valore storico
la strada che dall’abitato di Tovena
conduce al Passo San Boldo,
detta “Strada dei 100 giorni”.
Tracciata su un antico percorso romano, strutturato
con torri di vedetta, alcune risalenti al periodo bizantino, è stata utilizzata nei secoli da viandanti e
mercanti diretti nel bellunese, dai pastori per la transumanza, dai religiosi in pellegrinaggio votivo diretti
in Spagna e Portogallo e quale percorso di ritorno
degli “zattieri” che scendevano il Piave.
Agli inizi del ‘900, nuove esigenze resero necessario
un percorso carrozzabile più agevole. Iniziò così nel
1914, per terminare due anni dopo, la costruzione
del primo tratto dell’attuale percorso, su progetto e
direzione dei lavori affidati all’ing. Giuseppe Carpenè
(1839 - 1929), grazie ad un’ampia disponibilità di
manodopera a basso costo con l’impiego di 500
emigranti rimpatriati. Nel corso della prima guerra
mondiale, ragioni strategiche indussero il Genio austriaco a completare l’opera in tempi strettissimi. La
IV Armata dispose la costruzione della strada nel
gennaio del 1918, realizzando le 5 gallerie che la
caratterizzano ancor oggi. Il progetto era tatticamente collegato ai piani di offensiva previsti per la metà
di giugno nel 1918 (operazione Albrecht sul fronte
del Piave e operazione Radetzkj per il Grappa e gli
Altipiani). L’impiego di circa 7000 operai, consentirà
agli astro-ungarici il rispetto dei tempi previsti: nel
giugno del 1918 si inaugura così “La Strada dei
100 giorni”. Presso la sede degli Alpini di Tovena, in
cima al Passo, il “Museo della Strada dei 100 giorni”
documenta le fasi di realizzazione del progetto.
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manifestazioni
L’orgoglio dei cittadini cisonesi
per il proprio paese e le proprie
tradizioni si esprime nelle tante
manifestazioni che annualmente
si ripetono su tutto il territorio…
Ogni frazione celebra da tempo immemorabile il
suo Santo patrono con una festa paesana che associando culto e usanze popolari, può concludersi
nell’arco della ricorrenza o protrarsi per più giorni.
Inoltre su tutto il territorio, si sono negli anni affermate numerose manifestazioni di notevole portata
che offrono al visitatore l’opportunità di scoprire
scorci splendidi, vivere emozioni imperdibili e assaggiare sapori unici.
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Mura
San Gottardo
5 Maggio
Cison
San Giovanni Battista
24 giugno
Rolle
San Giacomo
25 Luglio
Gai
San Michele
29 Settembre
Soller
Santa Giustina
7 Ottobre
Tovena
Santi Simone
e Giuda apostoli
28 ottobre
Zuel
Santa Lucia
13 Dicembre
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Lungo il percorso
“La Via dei Mulini” ogni anno
il 25 aprile si svolge la manifestazione
“Il Bosco Incantato
sulle Vie dell’Acqua”
“Musica, teatro, poesia e arti varie”, festa all’aria
aperta dedicata alla creatività declinata nelle varie
espressioni artistiche.
Il 25 Aprile a Cison è la giornata dei colori, delle parole e della musica, in un contesto naturale
unico.
La valle del Rujo si caratterizza infatti per “Bujon”
di roccia ed acqua, il verde dei prati, il fascino senza tempo dei vecchi mulini e delle “rujee”, il profumo del bosco e la magia degli alberi.
In questo meraviglioso scenario si snoda il sentiero che, durante la manifestazione, riserva una
sorpresa dietro ogni curva: musicisti, pittori, poeti
ed attori.
L’appuntamento è reso possibile grazie allo spirito
di collaborazione gratuita e al forte contributo di
tante persone. L’iniziativa infatti vede impegnati
gruppi ed enti che operano nell’ambito dell’inabilità e del disagio, Servizi per le Tossicodipendenze (SERT), Centri Educativi Occupazionali Diurni
(CEOD), Comunità Alloggio, Comunità Giovanili,
Cooperative Sociali, Scuole.
Un importante momento di condivisione e conoscenza sociale, oltre che di divertimento per tutti,
che consente altresì di valorizzare il percorso sulle
vie dell’acqua che dal centro del paese porta sino
al Bosco delle Penne Mozze.
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Periodo: 25 Aprile
(con flessibilità annuale
su eventuali giorni
aggiuntivi legati al
week-end più vicino)
Luogo:
Cison di Valmarino
La Via dei Mulini
Organizzazione:
Associazione
“La Via dei Mulini”
Circolo Culturale
“Al Mazarol”
U.S. Cisonese.
Info:
Tel. 338 4874716
[email protected]
www.mazarol.it
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Il 1 maggio la festa si sposta in
quota, al rifugio dei Loff dove, alle
6.00 del mattino, ogni anno si tiene
il “Concerto all’alba”
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Periodo: 1 maggio
Luogo: Rifugio dei Loff
Organizzazione:
Circolo Culturale
“Al Mazarol”
La suggestione musicale e la visione della Vallata Info:
che prende luce e si illumina ripaga musicisti ed Tel. 338 4874716
[email protected]
escursionisti di qualunque fatica.
www.mazarol.it
L’iniziativa “Casere aperte”
offre l’opportunità di trascorrere
una giornata sulle montagne
di San Boldo.
Periodo:
fine agosto
Luogo:
Loc. Passo San Boldo
Organizzazione:
Prevede un’escursione guidata con visita ad alcu- Pro Loco di Tovena
ne “casere” aperte per l’occasione, presso le quali Info:
Tel. 333 1409346
si possono gustare prodotti tipici e assistere ad
esibizioni musicali e performance artistiche.
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La rassegna “Artigianato Vivo”
si svolge dal 7 al 15 agosto nel
capoluogo ed è senz’altro l’evento
più noto e frequentato
di Cison e della Vallata.
Nata nel 1980 dalla felice intuizione di alcuni
compaesani, nel corso degli anni grazie all’impegno della Pro Loco di Cison in collaborazione
con le associazioni del comune, ha raggiunto dimensioni che la collocano ai primi posti in ambito
regionale, con oltre cento espositori provenienti
dall’Italia e da altri paesi europei.
Complice la suggestiva cornice del centro storico
del capoluogo, molte tipologie di arti minori genericamente definite artigianato, sono proposte in
forme moderne.
Il vecchio borgo, i portici, i cortili e le piazzette
ospitano le botteghe e le bancarelle degli artigiani,
e offrono ai visitatori l’opportunità di un acquisto
originale. Per quanti, adulti e ragazzi, desiderano
mettersi alla prova, non mancano i laboratori.
Lungo il percorso sono presenti gli stand enogastronomici, che offrono un’ampia scelta di piatti
e vini tipici.
Completano il programma diverse iniziative culturali: concerti, spettacoli, incontri letterari.
Da non perdere poi per gli amanti dello sport “La
Marcia del Ciclamino” marcia non competitiva di
6 o 10 km che si svolge tra gli splendidi sali scendi della zona il giorno di ferragosto.
Periodo:
dal 6 al 15 Agosto
Luogo:
Cison di Valmarino
Organizzazione:
Pro Loco
Cison di Valmarino
Info:
Tel. 0438 975774
www.artigianatovivo.it
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Da quasi 40 anni,
nei caldi giorni d’agosto,
il Passo S. Boldo
funge da fresco scenario per la
tradizionale “Festa Alpina”
Priodo:
dal 7 al 15 agosto
Luogo:
Loc. Passo San Boldo
Organizzazione:
Gruppo A.N.A. Tovena
Info:
Tel. 348 3609480
Il Gruppo Alpini di Tovena infatti, nei giorni che
precedono il Ferragosto, allestisce un fornito stand
enogastronomico presso la propria sede, con possibilità di pranzare o cenare all’interno dell’ampio
salone o all’esterno.
Appuntamento solenne la mattina del 15 agosto:
ritrovo per l’alzabandiera nel piazzale della sede e
celebrazione della Messa nella Chiesetta di San
Boldo, a cui fa seguito il tradizionale Rancio Alpino.
Ogni anno il programma si arricchisce di appuntamenti collaterali: escursioni guidate lungo i vicini
sentieri, percorsi didattici nel giardino botanico
che circonda la sede e interessanti conferenze
sulla fauna e la flora locale. Una imperdibile occasione per abbandonare l’afoso fondovalle e trascorrere qualche ora immersi nella natura ancora
incontaminata.
Ogni anno, la prima domenica
di settembre, si rinnova
l’appuntamento con il raduno
intersezionale degli alpini al
“Bosco delle Penne Mozze”
In uno scenario che affascina anche chi frequenta con assiduità il Bosco, le quattro Sezioni degli
Alpini della Provincia di Treviso (Vittorio Veneto,
Conegliano, Valdobbiadene, Treviso) alla presenza
delle Autorità locali, rendono omaggio agli alpini
trevigiani caduti in ogni guerra.
La cerimonia si apre con l’alzabandiera e gli onori
militari per terminare con la celebrazione della S.
Messa in suffragio dei caduti. Dal 2001, nel corso
della cerimonia al Bosco delle Penne Mozze si arricchisce di un nuovo ricordo: su una stele monumentale che raffigura idealmente un albero viene
infatti aggiunta una targa in ricordo dei caduti di
altra sezione d’Italia, così da rendere il Bosco delle
Penne Mozze il bosco di tutti gli alpini caduti.
Dopo la solennità delle celebrazioni segue un momento conviviale con il tradizionale Rancio Alpino, i
canti e l’allegria tipici del popolo degli Alpini.
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Priodo: prima
domenica di settembre
Luogo:
Bosco delle Penne Mozze
Organizzazione:
Sezioni ANA Treviso
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Affonda nella notte dei tempi
l’origine della secolare fiera franca
che si svolge il 28 ottobre a Tovena
in occasione dei santi patroni SS.
Simone e Giuda.
Coincidendo con la fine dell’annata agraria, ha
rappresentato fino ai primi decenni del secolo
scorso un appuntamento di vitale interesse commerciale, sia per l’area pedemontana, sia per il
bellunese.
Qui s’incontravano i pastori, i malgari, gli agricoltori e i mercanti per gli scambi di prodotti agro
alimentari, bestiame e foraggio, legname ed attrezzi agricoli, e davanti a una fumante “sopa coe
tripe” si contrattavano affittanze e forniture legate all’agricoltura e alla pastorizia.
Oggi le mutate contingenze non hanno tuttavia
cancellato la tradizione e il piacere di recarsi alla
“Fiera de San Simon”, vuoi per assaporare l’atmosfera festosa delle bancarelle che colorano Piazza
della Vittoria, vuoi per gustare le pietanze e i vini
tipici proposti allo stand della Pro Loco di Tovena
che organizza la manifestazione.
Periodo:
dal 15 al 31 ottobre
Luogo:
frazione di Tovena
Organizzazione:
Pro Loco di Tovena
Info:
333 1409346
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Chiunque voglia respirare sin
dall’inizio del mese di dicembre il
clima natalizio, non può perdere
l’annuale appuntamento con
“Stelle di Natale”
Manifestazione che offre una bellissima occasione
per visitare Cison di Valmarino con la magica
atmosfera delle imminenti festività.
Allestito in Piazza Roma e nelle ex Cantine
Brandolini, il mercatino natalizio “Stelle di Natale”
si svolge nel fine settimana che precede l’otto
dicembre festa dell’Immacolata.
La Piazza ci accoglie con la garbata scenografia
delle luminarie e la dolcezza del suono delle cornamuse, e indugiando tra le casette che espongono prodotti tipici di stagione, assaporiamo i profumi e i sapori con cui arricchire la nostra tavola nei
momenti di festa.
Gli ampi ed accoglienti spazi delle antiche “caneve” diventano un caleidoscopio di forme e colori:
presepi, addobbi natalizi, oggettistica dedicata per
arredi e complementi, giochi da porre sotto l’albero per i più piccoli, creazioni in morbidi tessuti per
i più grandi.
E anche i più freddolosi scopriranno l’allegro conforto di un bicchiere fumante e speziato di vin
brulè! Meglio se accompagnato alle golose caldarroste!
Periodo:
dicembre
Luogo:
Cison di Valmarino
Organizzazione:
Pro Loco Cison
di Valmarino
Info:
Tel. 0438 975774
www.artigianatovivo.it
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Da quasi un decennio,
“Mura a Natale” con la sua mostra
di presepi richiama centinaia
di visitatori.
Durante il periodo natalizio capita dovunque di
imbattersi in un presepio, di fermarsi incuriositi a
vedere l’acqua scorrere vicino alla capanna, oppure di stupirsi di fronte a quel fuoco che sembra
ardere davvero. Ben più singolare però è lo spettacolo che offre Mura con l’esposizione di 50 e
più presepi, frutto della creatività e dell’abilità di
singoli ed associazioni.
Nella cornice di questo meraviglioso borgo, che di
per sé solo sembra un bellissimo presepio, è possibile passeggiare tra i portici, entrare nei cortili,
girare per i giardini ed ammirare, negli angoli più
impensati, originali rappresentazioni della Natività.
E possiamo concludere la nostra visita a Mura, è
proprio il caso di dirlo, in dolcezza, con una fetta
di torta fatta in casa e un buon bicchiere di vin
brulè, presso il fornitissimo buffet allestito dagli
organizzatori.
Periodo:
Dicembre - Gennaio
Luogo:
Mura
Organizzazione:
Comunità di Mura
Info:
www.comunitamura.it
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itinerari
Cison non è solo storia, tradizione e
folclore ma anche tanta tanta natura.
Passeggiare a piedi, a cavallo o in
bici tra le colline, i boschi e i prati del
luogo regala emozioni imperdibili
Impossibile poter dire di aver visitato Cison senza essersi immersi, almeno per un po’, nel suo
paesaggio, aver ammirato gli ordinati filari di vite
che dominano le colline di Zuel e Rolle, ascoltato
il rumore del Rujo che scorre in mezzo al bosco,
pedalato lungo lo sterrato della “Caldella” che da
Tovena sale al Passo San Boldo.
Poco importa se siete sportivi allenati o semplici
amanti della natura, i percorsi e le varianti sono così
numerose da accontentare qualsiasi esigenza.
In bicicletta, tra modesti sali e scendi, è possibile visitare tutte le frazioni, apprezzarne scorci e
caratteristiche senza mai percorrere, se non per
brevi tratti, la strada provinciale. Diversamente, si
può costeggiare il fiume Soligo e percorrere gli
oltre 7 km di pista ciclabile che, attraverso il bosco
e i prati, collegano il comune di Cison di Valmarino
con i vicini comuni di Follina (dove si consiglia di
visitare la meravigliosa Abbazia) e Tarzo.
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Per i più esigenti non mancano le strade di montagna, i dislivelli impegnativi e i tracciati da percorrere in mountain bike.
A piedi si può scegliere di fare una breve passeggiata, magari dopo un gustoso pranzo in uno dei
numerosi locali della zona, con l’unica necessità di
avere un paio di scarpe comode, oppure avventurarsi di buon mattino con lo zaino in spalla lungo
uno dei tanti sentieri che conducono in cima alle
montagne, sino al “Bivacco dei Loff”.
Già, perché come “tutte le strade portano a Roma”,
così tutti i sentieri – a Cison – portano ai Loff!
A seconda della preparazione si può scegliere
di salire lungo “La Scaletta”, oppure optare per il
“sentiero dell’Asta” con i suoi 30 metri di percorso attrezzato, o ancora percorrere la più agevole
ascesa dal Passo San Boldo.
Ogni sentiero è tabellato e ben tenuto grazie alla
costante cura da parte dei numerosi gruppi di volontari che se ne occupano ed è percorribile per
buona parte dell’anno.
A cavallo. Il bellissimo paesaggio cisonese si presta anche a rilassanti passeggiate a cavallo, lungo
i percorsi calcati dalle bici, ma anche attraverso
i viottoli fra i boschi, frequenti nelle colline moreniche a sud. A dorso dell’animale è possibile
avventurarsi in paesaggi da cartolina, ascoltando
il rumore delle foglie che scricchiolano sotto gli
zoccoli ed ammirando il verde dei prati stendersi
tutt’intorno.
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Sentieri
N. 1031 Cal de Culiè
Punto di partenza: località Fontana
“Bafa” Tovena, quota 280 m.s.l.
Durata: h 1,15 fino a Casere
Monvecio, altri 30’ fino a S. Boldo
Punto più alto: Casere Jal 930 m.s.l.
Dislivello: m 650
Caratteristiche: Difficoltà oggettive
nessuna, richiede comunque un
discreto impegno fisico
N. 987 “Sentiero Dell’Asta”
Punto di partenza: località “Peroz”
quota 512 m.s.l.
Durata: h 2,00 andata
Punto più alto:
1140 m.s.l. Rifugio dei Loff
Dislivello: m 628
Caratteristiche: Sentiero di difficoltà
medio-alta, richiede un buon
allenamento ed un passo sicuro.
Numerosi tratti esposti, di cui circa 30
metri di sentiero attrezzato.
N. 987 “Sentiero La Scaletta”
Punto di partenza: località “Peroz”
quota 512 m.s.l.
Durata: h 1,30 fino a località Campo,
altri 35’ per Rifugio dei Loff
Punto più alto:
1140 m.s.l. Rifugio dei Loff
Dislivello: m 628
Caratteristiche: Sentiero di difficoltà
media, richiede un buon allenamento
ed un passo sicuro. Alcuni tratti
esposti.
N. 990 Sentiero San Boldo Case Montevecchio - La Cisa
- Posa
Punto di partenza: località San Boldo
quota 706 m.s.l.
Durata: h 3,00
Punto più alto: 1266 m.s.l. La Cisa
Dislivello: m 408
Caratteristiche: Sentiero di difficoltà
media.
N. 1031 B Sentiero Zanin Sergio
Punto di partenza: località Capitello
Santa Ottilia Tovena, quota 280 m.s.l.
Durata: h 2,00 fino a località Campo,
altri 15’ per San Boldo
Punto più alto:
970 m.s.l. Cima Campo
Dislivello: m 690
Caratteristiche: Difficoltà oggettive
nessuna, richiede comunque un buon
allenamento.
TV1 dal Grappa al Cansiglio
Alta Via Trevigiana
Tracciato pensato e realizzato per
valorizzare le bellezze naturali e
paesaggistiche della zona prealpina.
Il percorso si snoda per circa 112 Km
partendo dal Grappa sino al Consiglio,
passando per il Monte Cesen (m
1570) ed il Col Visentin (m 1763) ed è
percorribile in 10 giorni
E7 Dal portogallo alla Romania
Sentiero Europeo E7
Grande trekking che consente,
partendo dal Portogallo, di attraversare
tutta l’Europa fino ad arrivare in
Romania. Nel territorio della Comunità
Montana Prealpi Trevigiane questo
sentiero percorre la linea di cresta che
va dal Massiccio del Cesen (m. 1570)
al Massiccio del Visentin (m. 1763),
sviluppandosi interamente in un’area
tipicamente prealpina
Pista ciclabile
Tracciato per buona parte sterrato
che da Follina porta sino ai laghi di
Revine-Lago. All’interno del Comune di
Cison di Valmarino il percorso si snoda
per circa 5 km, in parte costeggiando
il corso del fiume Soligo ed in parte
attraversando prati e boschi, comunque
costantemente immerso nel verde e
nella natura. Adatto sia per passeggiate
che per escursioni in bici.
Antica Via Maestra
Antica via di collegamento tra gli abitati
di Longhere (Vittorio Veneto) e Cison
di Valmarino, è stata recentemente
ripristinata nel tratto Cison di Valmarino
– Tovena. È ora possibile dal capoluogo
raggiungere la frazione su un piacevole
tracciato sterrato di circa 2 km.
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Municipio
Tel. 0438 977601 - Fax 0438 977602
[email protected]
www.comune.cisondivalmarino.tv.it
Biblioteca Comunale
Tel. 0438 977615
[email protected]
I.A.T. Conegliano
(Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica)
via XX Settembre , 61 - CAP 31015
tel: 0438 21230 - fax: 0438 428777
[email protected]
I.A.T. Vittorio Veneto
(Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica)
Piazza del Popolo,18 - CAP 31029
tel: 0438 57243 - fax: 0438 53629
[email protected]
www.turismocisondivalmarino.it
Pubblicazione a cura di
Comune di Cison di Valmarino
Assessorato al Turismo
Aprile 2011
Referenze fotografiche
Arcangelo Piai
Walter Possamai
Ass. Amici Rifugio dei Loff
Ass. La Via dei Mulini
Studio Mosè Foto Design
Pro Loco Cison
Pro Loco Tovena
Archivio Castelbrando
Gruppo Alpini di Tovena
Grafiche Antiga spa
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