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Manuale del Viaggiatore - Info

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Manuale del Viaggiatore - Info
— Documento di pubblico dominio e senza finalità di lucro —
Compilato da Paolo Botton, prelevando informazioni in rete, su libri, riviste specializzate e sulla base alla propria esperienza di viaggio.
Opinioni, idee e suggerimenti sui viaggi, sull'uso del bagaglio a mano,
cosa scegliere, quanto portare come sistemare.
Una serie di Informazioni Sanitarie per il viaggiatore internazionale.
L'errore che spesso si commette è quello di sovraccaricare il proprio bagaglio, ma l'altro che segue a ruota, e
che non deve essere sottovalutato, è quello sanitario: trascurare le più elementari norme igieniche non è
sinonimo di uomo (donna) vissuto, potrebbe significare l'interruzione precoce di un viaggio faticosamente
preparato, se non peggio.
Prima dei problemi di salute e delle nuove scelte di vita, ho viaggiato molto, soprattutto per lavoro, un po' per
studio e talvolta per diletto; ho scoperto sulla mia pelle che più leggero era il mio peso, maggiore attenzione
prestavo alla mia salute (senza diventare paranoico), più piacevole era il mio viaggio. Di conseguenza ho letto
articoli su riviste specializzate, su internet e soprattutto mi sono confrontato con gente che di viaggi e tecniche
se ne intende veramente, sino ad incontrare il guru dei viaggi, che guarda caso fa il mio stesso mestiere.
Ho provato e sperimentato una varietà di soluzioni sulla mia pelle e su quella di mia moglie; qui troverete i
risultati e le mie personali opinioni in proposito.
Non prendere quindi per oro colato le mie parole, ma confrontati con altri viaggiatori esperti e confronta quel
che leggi con quanto offre il mercato (in continua evoluzione).
Perché viaggiare e vivere con un solo bagaglio?
Ci sono molte ragioni per "viaggiare leggeri", le principali sono:
Sicurezza: Non dovendo effettuare il check-in del bagaglio (o comunque affidarlo alla custodia o trasporto di
terzi), è decisamente meno probabile che lo si possa smarrire (anche solo una parte del contenuto), che lo
possano rubare, che si danneggi o che venga spedito verso una destinazione diversa dalla vostra. La tranquillità
è il prerequisito per un viaggio felice. Il capitolo sicurezza non può ridursi agli oggetti e trascendere la persona,
pertanto una pagina intera è stata dedicata a questo aspetto.
Mobilità: Non c'è bisogno di giungere in aeroporto troppo presto. Si può facilmente convivere con voli in
ritardo o coincidenze perse (si possono prendere voli alternativi senza preoccuparsi di cosa accadrà al proprio
bagaglio, perché sarà sempre al nostro fianco).
Si può volare come fanno i corrieri aerei.
Si è sempre tra i primi a lasciare l'aeroporto per la propria destinazione, mentre gli altri attendono il proprio
bagaglio attorno ai girelli o si accodano per le eventuali ispezioni doganali.
Si può salire sui treni con meno problemi e soprattutto ci si può permettere il lusso di non accettare la prima
camera d'albergo che viene offerta; si può facilmente uscire senza tirarsi dietro pesanti fardelli quando il
personale della reception spara prezzi troppo alti.
Risparmio: Non si devono pagare facchini o utilizzare carrelli a nolo per il trasporto del bagaglio e si è facilitati
nell'uso dei mezzi pubblici di trasporto, evitando così l'uso dei taxi o dei pulmini (taxi-limousine) dove
generalmente si paga un extra per i bagagli. Si può persino andare a piedi se il luogo non è eccessivamente
distante. Tutto questo ci avvicina maggiormente allo spirito dei popoli che abitano i luoghi che ci si appresta a
visitare, limitando il divario che immancabilmente separa il turista dai locali.
Tra i diversi aspetti da valutare, il più importante è cosa portare, cosa usare per portarlo e come sistemarlo (in
modo particolare come piegare il vestiario).
Scelta del bagaglio a mano ideale
I cardini della scelta sono:
Qualità, perché il bagaglio subisce sempre traumi, quindi deve essere di robusta fattura;
Avere dimensioni nei limiti prescritti, altrimenti finisce nella stiva di carico;
Trasportabilità, perché il bagaglio a mano si porta... a mano.
La scelta è anche subordinata dal fatto che si stia programmando un viaggio d'affari o di lavoro in una località
urbana, oppure un viaggio turistico (di qualunque natura e in qualunque luogo).
In ciascun caso optare per un bagaglio a mano che risponda alle norme no 1749a IATA attualmente in vigore
(ingombro massimo ≤ 115 cm, ossia Altezza + Larghezza + Lunghezza ≤ 115 cm. Ad esempio: 55 x 40 x 20)
con pareti soffici (si conforma meglio sia al contenuto che al luogo in cui lo si deve stipare) e di robusta
fattura. La pelle, quando c'è molta umidità, è suscettibile a diventare molle ed appiccicarsi alla cute, e
dovrebbe essere evitata nei paesi più umidi del mondo.
Lo scopo non è scoprire quanta roba puoi portare a bordo dell'aereo — è quello di imparare a sfruttare in modo
ottimale e senza problemi una singola valigia di modeste dimensioni.
È difficile fornire dettagli in merito su cosa è — e su cosa non è — permesso portare come bagaglio a mano.
Ogni compagnia aerea ha le proprie norme (spesso complesse e continuamente variabili). I limiti sono qualcosa
basato sul peso, non sulle dimensioni. Inoltre, l'applicazione alla lettera di queste regole dipende molto dalla
pignoleria e dall'umore del personale ai cancelli di imbarco, ma soprattutto dalle disposizioni anti-terrorismo e
di sicurezza in vigore a partire dai fatti dell'11 Settembre 2001.
Bisogna diffidare dei telai tubolari dislocati presso i cancelli di imbarco (dove si consegna la carta d'imbarco)
utilizzati per "controllare" le dimensioni dei bagagli. In genere c'è un cartello che invita il viaggiatore ad
inserire il proprio bagaglio per verificarne la conformità ma poi l'addetto al cancello lo giudica eccessivo e
obbliga la spedizione nel vano di carico.
La "Regola dei 115 cm" soddisfa comunque anche i regolamenti più restrittivi in materia di occupazione di
spazio; una linea guida ancor più restrittiva può essere quella della regola dei "multipli di 17" (es., ingombro
non superiore a 17 x 34 x 51 cm).
Le valigie con pareti soffici, specialmente quelle con robuste cinghie di fissaggio esterne (per comprimerle),
sono le migliori, dato che le puoi ridurre alla dimensione minima una volta che sono state riempite in modo
ottimale.
Ricordati: l'apparenza conta. Una persona con una piccola valigia poggiata senza fatica sulla schiena o
ciondolante al fianco sarà meno notato, e non invitato a pesare o misurare il bagaglio, di un altro che si trascina
una valigia con le rotelle o che la porta a braccia con fatica mal dissimulata.
Chiediti sempre qual è la valigia più piccola che può soddisfare le tue necessità.
Viaggio di lavoro, località urbane
La risposta qui è una borsa progettata per un riempimento ideale, con la cerniera che possa scorrere lungo i tre
lati, accoppiata con un carrello pieghevole solo quando necessario, in caso di lunghe percorrenze a piedi o
quando si debbano portare carichi addizionali (come computer, proiettori, etc.) per lavoro o altri scopi. La borsa
da viaggio dovrebbe avere 3 scomparti principali, con le cerniere almeno in due di essi e strutturata in modo da
permetterne completamente l'apertura per un riempimento omogeneo; gli scomparti dovrebbero essere muniti di
cinghie di fissaggio, in modo che il contenuto eviti di spostarsi nel loro interno (e quindi stropicciarsi). La borsa
dovrebbe essere fatta di nylon balistico o materiale equivalente, avere robuste cerniere con la possibilità di
poterle chiudere con un lucchetto, e un vano dove dimorare la tracolla quando non viene utilizzata.
Qualunque sia la scelta, deve rispondere a tutte le norme 1749a IATA.
Un carrello pieghevole di buona qualità può costare circa 60 Euro. L'importante è che non pesi eccessivamente
e che si possa maneggiare bene, soprattutto sulle scale. Non gettate denaro acquistando uno dei carrelli
pieghevoli a basso costo che si trovano nei negozi degli aeroporti. Se ne potete fare a meno, lasciate il carrello a
casa.
Una tracolla ausiliaria è il sistema migliore per portare la borsa; considera l'acquisto di un buon modello,
magari di qualità superiore di quello fornito assieme alla borsa. Deve essere ben imbottito, non scivoloso e con
disegno asimmetrico.
Sebbene le valigie trolley a struttura rigida siano molto alla moda e spesso utilizzate dai viaggiatori, esse in
origine erano nate per essere utilizzate dagli equipaggi degli aerei. Vanno bene se i viaggi si limitano a percorsi
lungo i corridoi degli aeroporti o degli hotel e alcune persone le ritengono l'unica soluzione. Purtroppo sono
rigide e pesanti, riducono la possibilità di ricorrere a tecniche di riempimento e impacco efficienti...
Turismo, viaggio avventuroso
Qui ci vuole qualcosa che "assomigli" ad uno zaino; i carrelli sono funzionali negli aeroporti o negli hotel, ma
falliscono miseramente nelle strade ciottolose. Ci vuole quindi un vero sistema di trasporto per tenere il carico
sospeso, magari una serie di spallacci con una buona fascia lombare imbottita di serie, perché si suppone che,
trasportando il carico come uno zaino, il peso gravi principalmente sulle pelvi, e non sulle spalle.
Generalmente, la valigia avrà un ingombro pari a 56 x 36 x 23 cm (massima dimensione per bagaglio a mano)
— 49 litri di capacità, un ampio scomparto principale e la possibilità di aprirsi completamente (cerniera a
scorrimento sui 3 lati). Deve assolutamente avere le cinghie interne di fissaggio; le cinghie esterne di
compressione sono un'ulteriore caratteristica funzionale utile, ed entrambe concorrono a ridurre le dimensioni
della valigia una volta che il necessario per il viaggio sia stato opportunamente stipato, ed impediscono al
contenuto di muoversi all'interno della valigia.
Dovrebbe essere possibile chiudere la valigia in modo sicuro (generalmente tramite uno o più lucchetti tra gli
anelli delle cerniere, le migliori delle quali sono state progettate proprio per questo scopo). Non dovrebbe
presentare tasche laterali perché sono facilmente accessibili dai borseggiatori scaltri.
Una varietà di aspetti — sia tecnici (apribili solo dall'alto rendendo difficoltoso stipare il carico) che sociali (chi
viaggia con lo zaino viene mal visto dai perbenisti che popolano questo mondo storto) — precludono l'uso di
"zaini veri e propri", così devi reperire sul mercato qualcosa che non vi assomigli.
Considera anche l'acquisto di uno zainetto pieghevole leggero in nylon, in modo da poter lasciare il bagaglio
principale in camera (albergo, pensione, Bed and Breakfast, ecc.) o nelle cassette di sicurezza delle stazioni, e
portare con te l'occorrente per le necessità del giorno (giacca a vento impermeabile, maglione, guide turistiche e
mappe, macchina digitale, ecc.).
Qualunque sia la marca, lo zainetto deve essere facilmente ripiegabile e presentare poche cuciture
(possibilmente il fondo e le pareti laterali devono essere un pezzo unico) protette da un riporto di nastro dello
stesso materiale con una robusta imbastitura. Se possibile gli spallacci non devono essere imbottiti. Prima di
acquistare il prodotto verifica sempre la robustezza delle cuciture e delle cerniere. Uno zainetto valido ha un
prezzo che si aggira attorno ai 35 Euro.
Poco importa che la tua valigia o zainetto non portino grandi firme o non siano di nuova concezione, quello che
conta è che rispondano alle rigide esigenze funzionali imposte al bagaglio a mano compatto.
Lista di cosa è possibile portare
Questo determinerà la dimensione del bagaglio, il peso del tuo carico e pertanto sarà per forza di cose il fautore
di gioie e dolori durante il viaggio. La parola d'ordine dovrebbe essere eliminare gli esuberi.
Una lista di cosa potresti portare con te è cosa diversa da un insieme di cose senza le quali non potresti vivere
sereno e viaggiare comodamente.
La lista più completa ed impressionante per la capacità di personalizzazione è quella interattiva proposta da
Mats Henricson, la “The Universal Packing List”. (http://upl.codeq.info/)
Cosa NON portare: oggetti proibiti
Questo paragrafo si applica a coloro che utilizzano anche l'aereo per gli spostamenti.
Utilizzando altri mezzi di trasporto, se non diversamente stabilito dalle leggi locali, non esistono restrizioni al
trasporto degli oggetti descritti in questo documento.
Dopo i fatti dell'11 Settembre 2001, la lista degli oggetti che non si possono portare in aereo, è cresciuta a
dismisura e il personale addetto alla sicurezza è diventato molto zelante.
Sebbene i vari organismi nazionali addetti alla sicurezza, pubblichino regolarmente la lista aggiornata di cosa
non si può e non si può portare nella cabina dell'aereo, non è assolutamente possibile prevedere quello che
accadrà in aeroporto, dove il personale addetto potrebbe avere una propria interpretazione delle regole.
Tuttavia, per evitare qualsiasi problema (tutti sono un po' paranoici, ultimamente) sarebbe meglio familiarizzare
con le posizioni ufficiali, in modo tale da non essere mai dalla parte del torto (palese o meno) ed essere accusati
di voler portare a bordo materiale pericoloso.
Ci sono molti vincoli in merito al trasporto dei liquidi, gel, e creme di varia natura, ma anche tagliaunghie,
forbici, apriscatole, coltellini, pertanto meglio evitarli e non viaggiare con liquidi al seguito, che sono pesanti,
ingombranti e inclini a trafilare e colare.
Suggerisco di prendere visione periodicamente delle normative, dato che sono soggette a frequenti
aggiornamenti.
Lavanderia/Bucato
Pianifica di lavare gli indumenti nel corso del viaggio... È uno dei segreti che aiutano a vivere fuori casa con
poco vestiario. Lavare gli indumenti non è oneroso come potrebbe sembrare, se ti porti dietro gli "attrezzi"
adatti. Portare gli indumenti in una lavanderia locale o in un self-service a gettone, potrebbe essere una
soluzione, ma dovrebbe esserci un servizio di questo tipo, potrebbe essere costoso o essere fonte di perdite di
tempo impreviste.
Per ovviare a questi problemi, una delle "faccende domestiche" serali che portavo a compimento, con l'ilarità
dei compagni che condividevano l'avventura, era quella di fare il bucato.
Si lavano e risciacquano gli abiti (il più delle volte, questi saranno solo calzini e biancheria intima) nel
lavandino dell'albergo o Bed and Breakfast [Hai delle difficoltà a smacchiare i calzini? Prova ad infilarli sulle
mani come se fossero guanti e strofinali tra loro]. Arrotola gli indumenti umidi in un asciugamano e strizzalo
forte (con il vestiario all'interno); è un vecchio trucco estrarre quanta più acqua possibile e accelerare il
processo di asciugatura. Appendi poi gli indumenti ad una corda per stendere il bucato (di cui parlerò in
seguito), e vai a dormire.
Se devi partire il mattino seguente, e qualche indumento non è perfettamente asciutto, fai quello che mi hanno
obbligato a fare a naja: indossalo comunque. Sebbene non possa sembrare molto confortevole all'inizio, si
asciugherà rapidamente a contatto del corpo. Sebbene io prediliga il cotone, una soluzione è quella di scegliere
indumenti da viaggio prodotti con tessuti che asciugano rapidamente (che sono pure esenti da grinze e pieghe).
Una T-shirt fatta di fibra Coolmax® (o tessuto analogo) non solo asciugherà velocemente, manterrà il corpo più
fresco in estate e più caldo in inverno di una fatta di cotone.
In viaggio per lavoro è improbabile che tu voglia lavare la biancheria nel lavandino dell'albergo ed è molto
probabile che la Ditta paghi per te il costo del lavaggio, quindi è meglio delegare il lavoro alla lavanderia.
Preparati alle sorprese se segui questa strada; il processo di lavaggio negli hotel all'estero può portare a risultati
divertenti.
Scelta del Vestiario
Razionalizza il vestiario scegliendo uno schema di (uno o due) colori uniforme. Scegli il tessuto con molta
attenzione: tessuti naturali possono essere freschi, ma si stropicciano facilmente (La "Sistemazione Stratificata"
aiuta parecchio ad evitare pieghe e grinze) ed asciugano più lentamente dei sintetici. Anche i tessuti lavorati a
maglia sono meno inclini a stropicciarsi.
Contrasta gli sbalzi di temperatura vestendoti a strati, non inserendo in valigia indumenti pesanti; un completo
di biancheria intima lunga (specialmente prodotta con materiali ad alta tecnologia) è molto più efficiente come
rapporto peso/volume di un pesante cappotto. La lista di questa pagina offre 5-7 strati isolanti per la parte
superiore del corpo, sufficienti per una spedizione artica.
Evita vestiario in stile militare, che in alcune parti del mondo può indubbiamente mandare il messaggio
sbagliato. Viene inclusa qualunque cosa che abbia motivi mimetici, o che sia di colore verde.
Presta molta attenzione alle calze e alla biancheria intima, specialmente nei lunghi viaggi. Avranno molta
importanza sul comfort, e probabilmente sarà più difficile (se non impossibile) rimpiazzarle rispetto agli abiti,
specialmente nei paesi del terzo mondo, o in aree geografiche dove i locali hanno misure o forme molto
differenti dalle tue. È sempre possibile acquistare vestiti appropriati in loco (ed è possibile che
siano più appropriati di quelli che ti sei portato dietro, e spesso sono anche un buon ricordo del viaggio); lo
stesso non si può dire per la biancheria.
Calze e biancheria intima di colore bianco è improbabile che mantengano il loro candore quindi, a meno che
non ti piacciano le sorprese, parti con capi colorati.
Infine, tieni in conto una vecchia strategia dei viaggiatori: portati dietro i vestiti vecchi di cui intendi liberarti da
tempo. Se li abbandoni lungo il cammino, ricaverai prezioso spazio per i souvenir. Non lasciare i vestiti nella
camera dell'albergo ma depositali in una pattumiera. Nei paesi più poveri lasciali ripiegati, dopo averli lavati, in
un luogo dove qualcuno - trovandoli - possa prenderli. Usali come dono, come baratto, eccetera.
Il dettaglio di cos'è possibile portare
Cosa portare quando si viaggia (prescindendo dalla durata o la percorrenza)?
Questa è la lista della massima quantità di oggetti di cui uno potrebbe aver bisogno di trascinarsi dietro.
È la lista che utilizzo e che mi permette di vivere fuori casa più o meno indefinitamente con un solo bagaglio a
mano compatto.
Usa il buon senso: un giubbotto imbottito non serve in aree tropicali, così come non porterai calzini di cotone
nel giro dell’Islanda. Rendi elastica la lista in funzione delle necessità del viaggio.
Aggiungi oggetti solo se devi, come complemento per i tuoi interessi, hobby, eccetera...
Se stai pensando "potrei aver bisogno di questo", probabilmente non lo userai mai, se invece pensi "non posso
sopravvivere senza questo", allora ficcalo nel bagaglio.
Ogni volta che tornavo a casa pensavo di portarmi dietro ancora meno, casomai fossi dovuto ripartire.
Guardaroba
Calzature appropriate e abiti che trasmettano una sembianza di modestia sono i primi requisiti quando si
frequentano zone depresse.
Giacca — Un bel blazer in lana/poliestere è l'ideale per quasi tutte le occasioni in cui è richiesta un minimo di
"etichetta", e molte case produttrici ne propongono vari modelli con stoffe resistenti e tasche nascoste, idonee
per il viaggio. Le donne, eleganti per natura, potrebbero prendere in considerazione il classico "modello
provenzale" in Supplex®/Lycra®, elastico, non si stropiccia, privo di cerniere, senza fronzoli e si indossa dalla
testa. Il nero, tra tutti i colori, è quello che patisce meno lo sporco ed è sempre elegante.
2 Paia di pantaloni/gonne (pantaloncini?) — I jeans sono un abbigliamento poco adatto ai viaggi: sono
ingombranti, pesanti e ci mettono una vita per asciugarsi.
2-4 Camicie — Ampie e leggere camicie con maniche lunghe ti terranno più fresco delle T-shirt.
Costume da bagno — Per gli uomini, la scelta giusta è un costume che possa sostituire i pantaloncini. Per le
donne, la scelta giusta è una tutina in materiale setoso possa sostituire il body sotto la gonna e la giacca.
Maglione scuro (cardigan) — Un bel cardigan è un eccellente articolo in caso di basse temperature
(utilizzabile per vestirsi a strati) e può anche sostituire la giacca quando viene richiesta meno formalità.
Impermeabile (ombrello?) — Se opti per un impermeabile anziché per un ombrello, e ti aspetti un clima
piovoso, dovresti anche pensare ad una copertura per il tuo bagaglio. Un'alternativa accettabile è quella di
portarsi appresso una coppia di robusti sacchi per l'immondizia: non prendono che poco spazio e possono essere
utili anche per altri usi (proteggi polvere, ad esempio).
Eskimo, Cappotto, o equivalente.
3+ Paia di calze — Le calze, è noto, asciugano lentamente, quindi potrebbero interferire con il tuo piano di
lavaggio; per questo suggerisco di acquistare la calze tenendo a mente questo fatto.
Il cotone non è il materiale migliore per produrre calze; i camminatori esperti raccomandano i filati acrilici per
tenere i piedi asciutti, come le calze sportive prodotte in Coolmax® o PolarTec®.
Misto lana o alpaca sono anche accettabili, specialmente con tempo freddo, sebbene non siano l'ideale.
La funzione principale delle calze è quella di drenare il sudore dalla pelle. Il cotone, sfortunatamente, assorbe il
sudore, lasciando i piedi umidi e suscettibili alle vesciche, infezioni fungine e odori.
Attorno al 2002, si parlò molto della Sindrome da trombosi venosa profonda; coloro che sono a rischio (persone
con disordini di coagulazione sanguigna ereditaria) dovrebbero consultarsi con il proprio medico curante prima
di partire. I consigli più comuni includono l'uso di speciali calze a compressione, e la somministrazione di
eparina a basso peso molecolare (e non l'aspirina, che non aiuta) prima della partenza.
La maggioranza delle persone (più fortunate) non deve correre ad acquistare calze speciali. Il formicolio che si
accusa non è nulla di insolito ed è dovuto alla lunga inattività, quindi basta muoversi ogni tanto, passeggiando
su e giù per il corridoio tra le file dei sedili… Ma attenzione a non suscitare sospetti ed essere scambiati per
terroristi - su un volo Lufthansa mi hanno chiesto di non esagerare perché alcuni passeggeri si erano agitati. La
soluzione alternativa è stata quella di mettere in moto i muscoli mentre ero seduto, con la semplice rotazione
delle anche e un movimento della schiena, sebbene anche in questo caso c'era chi mi osservava con sospetto. È
necessario bere molti liquidi per evitare disidratazione ed evitare alcolici e sedativi.
3+ Ricambi di biancheria intima — Ancora una volta, cerca prodotti di qualità che asciughino rapidamente.
Ricorda che il nylon, non essendo traspirante, promuove infezioni fungine ai tropici. Per le donne mi sento di
raccomandare un modello di reggiseno utilizzato dalle atlete, fatto di Lycra®, avvolgente ma senza provocare
attriti e quindi arrossamenti a carico della cute in caso di forte sudorazione, lavabili a mano o in lavatrice.
Intimo lungo — Scegliere solo prodotti ad alta tecnologia e leggeri (spesso fatti con polipropilene per far sì che
l'umidità non permanga a contatto del corpo, e che l'indumento asciughi rapidamente), ideali per proteggersi dal
freddo con la tecnica a strati.
Pareo oppure T-shirt lunga (XXL) — Un articolo multifunzionale, può fungere da accappatoio (quando ci si
trova in spiaggia o nelle docce) o come camicia da notte. In generale, è una buona idea pensare a cosa
indosserai per spogliarti nella sala di un bagno pubblico o nel caso dell'evacuazione dell'edificio in cui vivi a
causa di un incendio (entrambi i casi sono molto frequenti nelle regioni del pianeta meno frequentate dal
turismo di massa).
Il pareo dovrebbe essere di sottile tela di cotone, più o meno di 1 x 2 metri. Può essere sistemato sul corpo in
diverse maniere atte a formare un vestito, una gonna, pantaloni, uno scialle e persino un cappello.
Funge anche da lenzuolo, telo da spiaggia o da picnic, asciugamani, sacca per lavanderia, tenda da doccia o per
le finestre, federa per cuscini, spogliatoio improvvisato e altro.
Cravatta, sciarpa/foulard, bandana — Gli accessori sono un valido mezzo per ampliare il proprio guardaroba
— e quindi aumentare gli abbinamenti; specialmente per le donne, un foulard può modificare in modo notevole
l'aspetto di un abito.
Articoli di bigiotteria svolgono benissimo la stessa funzione. Per gli uomini, prendere in considerazione una
farfalla; non solo è leggera, ha un ingombro ridotto, esente da grinze ed è facile da stipare, ma è in grado di
trasformare un blazer in un capo notevolmente più formale. Con clima freddi, una lunga sciarpa o foulard di
lana può risultare sorprendentemente efficace.
Ho incluso le bandana perché sono un altro oggetto multifunzionale. Una larga bandana di cotone può servire
come sciarpa o scialle, copricapo, fazzoletto, maschera antipolvere parasole paraluce, tovaglia, stuoia per
sedersi, asciugamani, pezzuola per lavarsi, strofinaccio o canovaccio, benda, laccio emostatico, pezza calda,
pezza fredda, piccola corda, sacca da trasporto, ecc.
Infine, una bandana tradizionale (quadrata) potrebbe diventare un eccellente furoshiki (puoi scaricare il PDF:
http://bang9x21.freeiz.com/furoshiki.pdf), ossia un modo tutto giapponese per avvolgere e trasportare oggetti. Il
documento in inglese è stato prelevato dal sito ufficiale del Ministero per l'Ambiente del Governo Giapponese.
Guanti/mezzi guanti.
Cappello da sole/di lana — deve essere soffice e leggero in modo che si possa inserire bene nel bagaglio. Da
sole nei climi caldi, di lana nel periodo freddo o in aree soggette a basse temperature.
1 Paio di scarpe robuste/scarponi e lacci di riserva — non fare le pulci sul prezzo, potrebbero essere il tuo
unico mezzo di trasporto. Acquistale comode e che siano ideali per camminare. Non utilizzare MAI un paio di
scarpe nuove di pacca per il viaggio, rodale per un paio di settimane in modo che si adattino ai tuoi piedi,
altrimenti le vesciche saranno le tue compagne di viaggio.
Così come si modifica la posizione dei lacci in montagna, in base al percorso, lo stesso vale durante le
camminate.
Ci sono in commercio ottime scarpe robuste ma anche di bella fattura, che possono competere con le scarpe
eleganti quindi pensa se sia il caso di rinunciare al secondo paio di scarpe di cui scrivo qua sotto.
1 (secondo) paio di scarpe, eleganti e lacci extra — non contare sulla possibilità di acquistarle durante il
viaggio, lacci inclusi. Sia uomini, sia donne, dovrebbero prendere in considerazione un paio di scarpe che
possano abbinarsi con tutto ciò che ci si porta dietro. Per le donne, tacchi a punta creano problemi su ciottoli e
quando si cammina lungo pendii o strade scoscese e sconnesse; zeppe modeste o tacchi bassi e larghi sono più
pratici. Se proprio non si vuole rinunciare ad un secondo paio di scarpe, utilizzare lo spazio interno per infilarci
qualcosa. Anche qui vale il periodo di rodaggio, prima di partire.
Ciabatte o sandali — i sandali sono più eleganti e versatili, ma le ciabatte sono ideali in spiaggia e per fare la
doccia negli ostelli, Bed and Breakfast o in luoghi più spartani.
Gli esperti reputano che, nelle aree tropicali, siano ben più di un oggetto versatile, perché aiutano ad evitare le
infezioni fungine. Per contro, in alcuni soggetti, si possono avere screpolature dei talloni e piaghe da pelle
secca.
Acquistane un paio con una o due taglie in più, per non avere problemi ad indossarle con i piedi umidi.
Cinture — devono entrare in tutti i passanti di tutti i pantaloni che ti porti dietro. Con l'umidità, la pelle ha la
propensione a divenire molle e appiccicosa, scegli cinture di tela o di nylon quando visiti regioni umide.
Oltre alla cintura in tela, porto dietro quella che mi sono confezionato utilizzando cordino da
paracadute intrecciato; in questo modo ho anche a disposizione diversi metri di cavo, per qualunque
emergenza.
Bagaglio
Borsa/Zaino convertibile o Borsa a tracolla (e carrello?) — Questo argomento viene ampiamente trattato
nella pagina dedicata alla "scelta del bagaglio a mano".
Zainetto (marsupio? borsello?) — Come sopra.
Sacca di tela/Sacca da lavanderia — Una sacca di nylon (leggera e robusta) isolerà la biancheria sporca sino
al prossimo lavaggio, e ti munirà di una seconda sacca nel caso volessi trasportare qualche oggetto extra nel
volo finale di ritorno (in funzione - purtroppo - delle nuove normative sulla sicurezza). Ne esistono di taglie e
fatture diverse; dovrebbero avere un peso attorno ai 100 gr.
Lucchetto/i (con cavo?) — Il tuo bagaglio dovrebbe avere cerniere con anelli progettati in modo da poter
essere chiuse con un piccolo lucchetto. Questo accorgimento terrà il contenuto del tuo bagaglio al sicuro dalle
dita ficcanaso di chi sposta i bagagli in aeroporto e dai ladri da strada, per non menzionare gli occhi per natura
curiosi dei bambini dei gestori di alcuni Bed and Breakfast. Assicurati di bloccare tutti i punti accessibili della
tua borsa. Utilizza lucchetti a combinazione, ma solo di ottima fattura, invece di quelli muniti di chiavi. Un
cavo di bloccaggio ti permetterà di fissare il bagaglio ad un oggetto fisso, nel caso in cui tu debba congedarti da
lui per breve tempo... Ma ricorda che la gentaglia è munita di coltelli per tagliare le borse... E non solo quelle.
Utensili, Materiale Vario
Sveglia/Orologio (batterie di riserva) — Lascia a casa l'orologio da figo, meglio non vantarsi del proprio
benessere economico in viaggio. Se non hai un orologio da battaglia, le bancarelle gestite dai cinesi, nei vari
mercati rionali, offrono orologi analogici a batteria o svegliette digitali tascabili munite di luce e richiudibili dal
costo ridicolo, che svolgono egregiamente il compito di segnare lo scorrere del tempo e di svegliarti per non
farti perdere il GuoLuChe delle 4 del mattino per Shaolin. Alcune segnano addirittura temperatura e quota.
Acquista il prodotto con largo anticipo e verifica qual è lo scarto orario nell'arco di una settimana. Se la cosa è
accettabile, prima di partire, metti una batteria nuova.
Prima di ritornare a casa, puoi utilizzare questo prodotto come merce di scambio o dono.
Torcia elettrica, batterie di riserva e lampadine — Una torcia elettrica può rivelarsi incredibilmente utile,
per leggere a tarda notte, per cercare la strada per il bagno, o esplorare luoghi troppo scuri. Ci sono diverse
piccole lampade di alta qualità sul mercato: preferisci un modello a LED con batterie AA per la loro facile
reperibilità. Evita le torce con un semplice interruttore a scorrimento o a pulsante, o potresti arrivare a
destinazione e scoprire che il movimento degli oggetti nel bagaglio ha acceso la torcia ed hai sprecato
inutilmente una delle scorte di batterie.
Attrezzo multiuso — (Coltellino dell'Esercito Svizzero, Utensile Leatherman, ecc.). Victorinox è sinonimo di
qualità, ma negli ultimi anni il monopolio della Victorinox è stato minato dalla Leatherman, i cui utensili
multiuso sono estremamente ben fatti ed hanno un serio paio di pinze (ma hanno dei costi elevati).
Se porti gli occhiali, assicurati che l'attrezzo multiuso sia fornito o possa agganciare cacciavite o brugole che
possano servire per effettuare piccole riparazioni (e comunque suggerisco di portarti dietro un paio di occhiali
di riserva con lenti infrangibili).
NOTA: dopo l'11 Settembre 1991, per chi viaggia in aereo, vale la nota in testa alla pagina (su
cosa NON portare). Pertanto, o si rinuncia al bagaglio a mano, spedendolo come bagaglio
tradizionale, oppure si deve rinunciare all'attrezzo multiuso, con i possibili disagi che questo
potrebbe comportare. È anche possibile acquistarne uno nel Paese di destinazione e barattarlo
con qualcosa prima di ripartire.
Cucchiaio e forchette, sottile piatto metallico — Una via sicura per ridurre le spese di viaggio è quella di
limitare i pasti nei ristoranti. La colazione abbondante al Bed and Breakfast è una possibilità, i pranzi al sacco
anche. Riduzione costi a parte, un pranzo nel parco, con cibo a basso costo acquistato dai venditori ambulanti
(in estremo oriente), o con pane fresco, formaggio, yogurt e frutta acquistati nei negozi locali, probabilmente è
più memorabile di una pizza mangiata in qualche locale-trappola per i turisti. In aggiunta al coltellino, è
essenziale un cucchiaio, possibilmente in Policarbonato o Melammina; leggero e robusto. Si possono trovare
nei negozi che vendono articoli per campeggiatori.
Bussola — Non serve solo agli escursionisti, una bussola può fornire un insperato aiuto per la navigazione nei
labirinti urbani delle grosse città (come New-York, Pechino, Seoul, Tokyo, Caracas, Manila, ecc.)
Fischietto — Un ottimo fischietto rappresenta il più piccolo investimento per la tua sicurezza, in grado di dare
l'allarme, richiamare i taxisti nel clamore del traffico, dissuadere i ladruncoli (non certo quelli decisi) o
scoraggiare attenzioni non desiderate, aiutare altri a ritrovarti se ti sei perso o sei ferito (in montagna o nei
boschi lo portiamo sempre con noi).
Più il suono è intenso, meglio è anche se doloroso. In commercio ne se trovano di vari modelli; anche su
Internet si possono trovare, con tanto di caratteristiche descrittive.
cuneo gommato ferma porta — Se prevedi di risiedere in luoghi dove la sicurezza è solo una definizione da
dizionario, un semplice cuneo gommato, ficcato sotto la luce della porta il più lontano possibile dai cardini,
durante la notte (e non solo) ti darà un maggior grado di protezione contro inattesi ed indesiderati visitatori.
Le porte hanno luci di varia natura, pertanto portati un cuneo non troppo sottile oppure piazza lo schienale della
sedia contro la maniglia.
Cuscino da viaggio gonfiabile — Lo usa mia moglie e permette di dormire (o anche riposare) in auto, autobus,
treno o aereo in modo più confortevole. Ce ne sono di varie forme e dimensioni; noi abbiamo il modello a
collare che avvolge completamente il collo. I cuscini gonfiabili sono da preferire a quelli riempiti con materiali
spugnosi (o altro).
Sacco letto (sacco a pelo, da bivacco, lenzuola, tenda) — Se pensi di dormire in un ostello, devi per forza
munirti del classico "sacco letto", un sacco a pelo leggero, fatto con tela di cotone ripiegata. Si può anche
utilizzare al posto delle lenzuola fornite in certi hotel o Bed and Breakfast, quando si dubita della pulizia.
Riparazioni
Spille di sicurezza e corda — La corda in nylon dei paracadute è il modello più versatile; ne ho cira 300 metri
a casa e lo uso anche come stringhe d'emergenza o per creare braccialetti a intreccio. In aggiunta al loro ovvio
uso, le spille di sicurezza potranno tenere chiusi i drappi alle finestre della camera d'albergo, spesso un
prerequisito per una buona notte di sonno. Le spille di sicurezza in acciaio inossidabile funzionano altrettanto
bene come "mollette per il bucato". Anche se preferisco lo stile cavo stendi-biancheria di cui parlerò in seguito,
la soluzione corda e spille potrebbe offrire indubbi vantaggi se stai campeggiando, oltre a scoraggiare casuali
furti di biancheria.
Kit per il rammendo e aghi a cruna larga — Metti assieme un kit per il rammendo con aghi di acciaio
inossidabile, filo di alta qualità e bottoni assortiti in base ai capi di vestiario. Il mio kit risiede in una bustina di
plastica a tenuta stagna, che contiene anche le spille di sicurezza e le lampadine di riserva per la torcia elettrica.
Due pezzi di cartoncino sagomati a forma di H servono come spolette, su cui avvolgere una quantità sufficiente
dei due tipi di filo colorati necessari a rammendare i capi di abbigliamento.
Eseguo un piccolo taglio ad una delle aste della H e ci infilo il capocorda, per impedire al filo di srotolarsi. Gli
aghi li infilo dentro le spolette. Il filo interdentale cerato è anche un eccellente filo per riparazioni pesanti, non
ultimo è un sistema di fissaggio delle stanghette degli occhiali ai cardini, quando si sia smarrita la vite, come
accaduto a chi vi scrive.
Borse di plastica (Ziploc®), sacchi per rifiuti — Le Ziploc® sono di tutte le misure e resistenti. Come
accennato sotto la voce "impermeabile", una coppia di robusti sacchi di plastica per le immondizie prendono
pochissimo spazio e sono utili per vari usi.
Nastro telato — è un nastro adesivo polivalente con armatura in poliestere di cotone (di colore argenteo),
Possiede eccezionale forza meccanica, impermeabilità, morbidezza, adattabilità, elevata adesione su tutte le
superfici, resistenza alle alte temperature (fino a 85°C) e agli agenti atmosferici.
Ho sempre avuto un debole per la scuola minimalista di mio padre: nastro telato, filo di ferro e coltellino
dell'Esercito Svizzero.
Un utensile Leatherman affianca da anni il mio Victorinox, e un piccolo rotolo di nastro americano di tipo
schiacciato non manca mai.
Pulizia Personale
Tieni sempre gli occhi aperti alla ricerca di piccoli, compatti oggetti per l'igiene e pulizia personale, adatti per
essere portati in viaggio. Non sono sempre e comunemente disponibili, ma chi ha intenzione di viaggiare ha un
fiuto particolare: gli "espositori pubblicitari" dal farmacista sono un buon posto dove cercare. I dentisti hanno
a volte dei campioni di filo interdentale, spazzolini, tubetti di dentifricio. Fai attenzione che molti contenitori
compatti possono essere nuovamente riempiti; anche un piccolo tubetto di dentifricio può essere generalmente
riutilizzato (tienilo saldamente con l'imboccatura incollata a quella di un tubo di dimensioni maggiori, e spremi
quest'ultimo).
Spazzolino, dentifricio, filo interdentale — Oltre al suo uso normale, il filo interdentale può essere sfruttato
per lavori di riparazione pesanti (per questo ricordati di portare un ago con cruna sufficientemente larga).
Rasoio, lamette, crema/olio da barba (o depilazione) — Alcuni usano il sapone, altri si rasano a crudo, e c'è
chi ricorre all'olio da barba, una piccola bottiglia di plastica il cui contenuto basta per oltre 90 rasature o, per le
Signore, un certo numero di depilazioni. Si acquista sul sito ufficiale di David Somerset
(http://www.somersets.com/).
Pettine e/o spazzola.
Shampoo — I liquidi imbottigliati sono propensi a trafilare, specie in aereo (un trucco che può limitare il
problema è quello di spremere un po' il contenitore prima di avvitare il tappo, questo accorgimento farà in
modo che sia il contenitore ad assorbire lo sbalzo di pressione durante il volo). Io inserisco eventuali
contenitori di liquidi dentro buste di plastica o Ziploc®, tanto per essere sicuro.
Deodorante — portare il deodorante in stick.
Saponette e contenitore — Non te ne serve molto, lo trovi ovunque.
Forbici (piccole e pieghevoli), taglia-unghie — (se non sono presenti nel tuo attrezzo multiuso). Anche in
questo caso, vale la nota a tergo della voce "Attrezzo multiuso"
Specchio — Evita il vetro e cercane uno sottile in Plexiglass® o acrilico.
Asciugamano — Un altro accessorio intelligente è l'asciugamano di fibra viscosa. Piegati, hanno dimensioni
ridotte, inoltre sono sorprendentemente assorbenti.
Lavanderia
Tappo (piatto) universale per lavandini — Troverai spesso lavandini privi di tappo. Siccome lavare gli
indumenti in queste circostanze è difficile, portane uno con te. Può essere utilizzato come tappo per barattoli (e
per contro, un coperchio piatto di gomma può essere utilizzato come tappo per lavandini). Talvolta puoi
utilizzare il tappo di plastica del barattolo in cui è contenuta la pellicola (un pezzo da museo, nell'era digitale...).
In carenza di tappi di fortuna, usa un calzino arrotolato.
Detersivo, smacchiante — preferisco un pezzo di Sapone di Marsiglia. Comunque esistono detersivi liquidi
per ammollo e/o lavaggio in acqua fredda in bustine monouso, da conservare in una doppia busta Ziploc®.
Cavo stendibiancheria — utilizzo un cavo da paracadute arancione, ma si può fare utilizzando un cavo di
nylon bianco intrecciato ad alta capacità di carico (con diametro di 2-3 mm) oppure intrecciandone assieme tre
fili con diametro più piccolo. Entrambe le soluzioni occupano pochissimo spazio. Con un cavo intrecciato si
può stendere il bucato infilando gli angoli dei vestiti tra le maglie della trama; il cavo singolo può essere fatto
passare all'interno della biancheria.
Igiene, Sanitari, Farmaci
Se pensi di viaggiare in luoghi dove la profilassi sanitaria è discutibile, parla con il tuo medico di base. Il
problema, e le sue varie soluzioni, sono troppo complesse per discuterle qui. Puoi leggere il documento pdf
sui consigli sanitari (http://bang9x21.freeiz.com/exT-InformazioniSanitarie.pdf) per una panoramica più
ampia, oppure dai uno sguardo alla recensione del libro “Traveler's Tool Kit: How to Travel Absolutely
Anywhere” di Rob Sangster, al fondo del documento.
Carta igienica, salviettine igienizzanti — Non puoi pensare di trovare carta igienica ovunque... Così come
non puoi pensare di riconoscere un cesso in certi paesi. Come ti appresti a lasciare la "civiltà(???) occidentale",
scoprirai rapidamente che oltre mezzo mondo utilizza le più disparate varianti di cesso. Ne troverai modelli
fantascientifici in Giappone, a trincea in Cina o non ne troverai affatto in alcune zone dell'Africa o dell'India.
Sembra incredibile ma non è detto che per pulirti tu possa trovare la carta, a meno che non sia tu stesso a
portartela. A volte ti devi pulire lavandoti con dell'acqua, contenuta in un recipiente... Sarebbe meglio avere a
disposizione la saponetta oppure le salviettine igienizzanti (trattate con soluzione antibatterica).
Mi hanno spiegato l'aspetto culturale (legato al fatto che in molte aree non si usa il sapone) per cui è ritenuto
maleducato e scortese porgere la mano sinistra in molte parti del mondo, ed anche perché alcune forme di
punizione includano il taglio della mano sinistra. Dove si trovava il recipiente con l'acqua per lavarsi le mani?
Se usi la carta igienica, non gettarla nella tazza del cesso (a meno che non ci sia il sifone di scarico), o
rischierai con molta probabilità di intasare lo scarico. È probabile che ci sia un cestino a portata di mano: la
carta igienica va gettata li dentro. Davvero... In Corea ho intasato il cesso del YMCA di Seoul, la seconda volta
mi hanno spiegato a cosa serviva il cestino vicino la tazza!
Ci sono molte altre cose da dire sui cessi e sulla loro varietà e stravaganza d'uso ne mondo. Se vuoi farti una
cultura (su questo e su molte altre cose ancora), ed espandere i tuoi orizzonti, leggi la recensione sul libro
"Going Abroad" (Viaggiare all'Estero), al fondo del documento.
Potabilizzanti (chimici o meccanici) — L'acqua in bottiglia può essere molto costosa, e non sempre
disponibile (o di dubbia provenienza); controlla sempre lo stato della bottiglia o del tappo, se sembrano vecchi
o consunti, o non hanno la linguetta di garanzia, non acquistarla. Gli additivi chimici hanno un pessimo gusto, e
possono avere implicazioni sulla salute se usati con una certa continuità. I filtri sono ingombranti, pesanti, ed
una buona parte non rimuove virus o batteri.
La scelta migliore rimane ancora quella delle 2-3 gocce di tintura di iodio per litro di acqua, lasciate agire per
30 minuti. Certo, l'acqua avrà sempre un gusto strano, ma quello ci sarebbe anche con gli additivi a base di
cloro, e loro non uccidono alcune amebe. Occhio perché lo iodio macchia terribilmente, e per giunta si spande
con rapidità, quindi impacchettalo con cura perché se si rovescia dentro il tuo bagaglio te lo ricorderai per
sempre. In commercio puoi trovare la tintura di iodio decolorata.
Chi ha problemi di tiroide dovrebbe considerare processi alternativi - parlane con il tuo medico.
Per concludere: evita il ghiaccio (nessuno ti garantisce cosa ci sia dentro!) ed utilizza acqua trattata per lavarti i
denti.
Analgesici — Aspirina, ibubrufen, ketoprofene o altro, sono i migliori (sebbene non efficacissimi). Trasportali
nella loro confezione originale, specialmente se hai l'aspetto di quelli che i perbenisti ignoranti definiscono uno
in "controtendenza", e/oppure pensi di incappare in qualche ispettore doganale eccessivamente sospettoso.
Diarrea (farmaci) — Ci sono due gruppi di principi attivi che vanno per la maggiore, per combattere la
"diarrea del viaggiatore": l'atropina difenoxilato e il salicilato di bismuto, che essenzialmente bloccano gli
attacchi di diarrea, e la ciprofloxacina (norfloxacina, ofloxacina) contenuta nel Cipro, un antibiotico che elimina
i patogeni che hanno causato il problema. Il Bactrim è un ottimo antibiotico di contrasto assieme al Cipro.
Consulta sempre il tuo medico prima di acquistare qualunque farmaco, l'uso indiscriminato di antibiotici è la
causa dell'aumento di patogeni resistenti nel mondo.
Trattamento delle infezioni — Una tipica prescrizione include l'uso di antibiotici appartenenti al ceppo delle
cefalosporine. Possono essere utilizzati per trattamenti ad ampio spettro di infezioni batteriche, incluse quelle
del tratto respiratorio ed urinario, della pelle e delle orecchie.
Consulta sempre il tuo medico prima di acquistare qualunque farmaco.
Antimalarici — Obbligatori in molte parti del mondo.
Repellenti per insetti, zanzariera — Anche se non fai del trekking nella boscaglia, una leggera zanzariera può
tener lontano insetti indesiderati dal tuo corpo, specialmente quando tali barriere sono inadeguate o mancano
del tutto. In molte aree del mondo avrai bisogno di una zanzariera sufficientemente grande da coprire
completamente il letto. Spruzzare la rete (e le lenzuola) con un buon repellente, aumenterà l'effetto deterrente.
Per la tua pelle devi acquistare un prodotto ad alta concentrazione che non ti crei fenomeni di sensibilizzazione
o allergici. Porta sempre una buona scorta di questo prodotto se ti rechi in zone umide.
Crema solare, lucidalabbra — la crema solare funziona penetrando nella cute, creando una barriera, mentre il
repellente per insetti funziona per evaporazione, quindi nel caso di uso combinato, si deve applicare prima la
crema solare.
Cerotti/bendaggi, anti bolle (materiale di pronto soccorso?) — Camminare a lungo può portare alla
formazione di bolle, che possono essere prevenute utilizzando opportuni cerotti che fungono da secondo strato
di pelle e che assorbono l'attrito. Per quanto riguarda i cerotti, portati dietro quelli a farfalla: possono ridurre
facilmente tagli ampi e possono essere modificati se servono di misura più piccola.
Assorbenti, profilattici, contraccettivi — Gli assorbenti interni sono difficili da trovare in moltissime aree del
mondo (e molte volte sono portatori di infezioni), per non parlare dei comuni assorbenti. I profilattici acquistati
in Italia reggono meglio l'"usura" e non si rompono facilmente, inoltre non è detto che tu riesca a trovarli in
viaggio.
Ricordati: le malattie contratte durante i viaggi all'estero, sono per una buona parte trasmesse per via sessuale,
quindi mettiti il profilattico o pretendi che il partner lo indossi sempre, non rischiare. Per le donne la questione
si pone negli stessi termini; se hai voglia di fare l'amore con un uomo conosciuto in viaggio, sii prudente e fagli
indossare il profilattico. Portane con te, non demandare la tua sicurezza al buon senso degli altri.
Vitamine e fermenti lattici — I fermenti lattici sono utili nel caso della diarrea o dopo un trattamento con
antibiotici. Per quanto riguarda le vitamine, il fai da te non è una buona opzione. È sempre meglio trattare la
questione con il proprio medico e trarre le debite conclusioni.
Bottiglie di plastica per l'acqua, tazza (telescopica) — Quando sei in viaggio, è necessario bere moltissimo.
Stimiamo una perdita di liquidi in condizioni normali, a 25°.C, pari a 1,5 litri a causa della normale
traspirazione dermica. Il fenomeno si accentua, triplicando, specialmente nei climi caldi con alta umidità
ambientale. Mi rendo conto che non sia sempre possibile; dipende da dove ti trovi (come in un aereo, o in una
città di un paese poco sviluppato). Portane sempre con te, nel tuo zainetto, al riparo dal sole.
Esistono ottime bottiglie sgonfiabili/ripiegabili, che risolvono il problema dell'immagazzinamento dell'acqua (e
dello spazio in zaino o valigia, una volta che il liquido è finito).
Le tazze telescopiche, specie quelle basse e ampie, possono essere utilizzate come piatti fondi e - mi rendo
conto che può sembrare un’azione barbara - utilizzate anche per portarsi dietro l'acqua necessaria per pulirsi nei
cessi alla turca.
Vista, Udito
Occhiali da vista, serventi, custodia — Gli occhiali da sole devono essere di di ottima qualità, con protezione
UVA e UVB integrale. I serventi, cordino collegato alle stanghette, e la custodia sono una garanzia di sicurezza
per i tuoi occhiali.
Materiale per pulizia lenti, copia della prescrizione, (occhiali di riserva?) — Se porti occhiali da vista, e
non ne porti con te un paio di riserva (e anche se lo fai), una copia della prescrizione oculistica potrebbe essere
preziosa. Il materiale per la pulizia riveste particolare importanza per chi porta lenti a contatto (LAC).
Porto le LAC da anni, ma se devo spostarmi in aereo, mi riabituo con largo anticipo ai miei vecchi occhiali
infrangibili.
Non è tanto il trasporto dei liquidi per le LAC a comportare problemi, anche se comunque si tratta sempre di un
paio di chili in più, il reale problema è l'igiene dei luoghi in cui si andrà a vivere per un certo tempo ed il rischio
di congiuntiviti che impedirebbero l'uso delle LAC.
Ad ogni modo, si sono sempre le lenti giornaliere dell'ultima generazione, alcune delle quali si possono anche
tenere in modo permanente per diversi giorni.
Tappi per le orecchie — I tappi sono utilissimi, soprattutto in situazioni dove cerchi di prendere sonno ed il
baccano proveniente dalla camera accanto (o dalla strada) non te lo permette.
Nei voli aerei, nelle caotiche e rumorose città del terzo mondo o dell'Asia emergente (DaTong in Cina, è stato il
luogo più traumatizzante per il rumore, ma anche Manila non scherza), nei rifugi alpini dove i turisti della
domenica parcheggiano le loro chiappe per fare casino, oppure nei campeggi affollati, i tappi sono una
necessità.
Io uso quelli da antinfortunistica che si comprimono con un movimento rotatorio tra pollice e indice e che si
espandono nel canale auricolare. Certo, non filtrano completamente il rumore, ma lo fanno quanto basta perché
il tuo cervello lo tratti come un rumore di fondo, tanto da permetterti un meritato riposo.
Cancelleria, Guide, Oggettistica, ecc.
Penne, piccoli taccuini, colla in stick — Molti viaggi forniscono spunti interessanti o diventano fonti di
informazioni (indirizzi di persone conosciute, dislocazione di alberghi, musei, negozi, luoghi particolari ignoti
alle guide, ristoranti) oppure è necessario tenere traccia della sequenza delle foto scattate per catalogarle o si
vuole tenere un diario di viaggio. Porta sempre qualcosa su cui scrivere: può trattarsi di un semplice taccuino
con spirale, o un giornale di bordo con copertina rigida in cui incollare i biglietti usati, i biglietti da visita e altri
oggetti che potranno ricordarti la tua avventura negli anni a venire.
Indirizzario — Non dimenticare di mandare cartoline a chi è rimasto a casa. A volte le buste italiane non
hanno il corretto formato per le poste locali, meglio acquistarle in loco, molte volte sono particolari e possono
divenire dei souvenir. Anni or sono mi portavo delle etichette adesive di buona fattura con gli indirizzi
precompilati, per fare prima, poi mi sono accorto che spesso le missive non arrivavano, così sono tornato a
scrivere tutto a penna sulla busta o cartolina.
Mappe, guide, frasari, Post-it®, lista dei ristoranti, biglietti da visita, numeri telefonici speciali —
Possono essere tutte cose importanti, ma possono anche mettere in crisi il limite di peso che ti sei prefissato.
Non portarti dietro mappe che puoi acquistare lungo il cammino, soprattutto perché le troverai aggiornate e con
i nomi locali, quindi saprai (forse) muoverti meglio avendo a disposizione i toponimi non tradotti in italiano o
in inglese.
Invece di tutta la guida turistica, pensa a portarti solo le pagine pertinenti (o le fotocopie ridotte in doppia
faccia) o riassumi le informazioni sul taccuino. Un blocchetto di piccoli Post-it® servirà come ausilio per
inserire appunti sulla tua guida turistica "ridotta".
Non tutti, nel mondo, parlano inglese; in alcuni luoghi è addirittura sconveniente usarlo per i trascorsi coloniali
o per altri motivi... Considera il rimpiazzo di frasari di vario genere con una Carta Kwikpoint
(http://www.kwikpoint.com/), che contiene oltre 600 simboli universalmente riconosciuti, espressamente
progettati per comunicare semplicemente puntando il dito sulle immagini.
Le chiamate intercontinentali possono essere costose, se fatte da paesi esteri che non aderiscono alle
convenzioni telefoniche (per questo motivo, ogni chiamata effettuata da una camera d'albergo può risultare
estremamente costosa). È possibile ricorrere all'acquisto di carte telefoniche internazionali (chiedere ai vari
operatori telefonici) che preveda l'uso di un PIN, Personal Identification Numbers.
Un'altra opzione, per non spendere soldi in viaggio, è quella di utilizzare il servizio ItalyDirect offerto dalla
Telecom, che permette di effettuare telefonate a carico del destinatario da una cinquantina di paesi che hanno
aderito alla convenzione.
I biglietti da visita sono un modo ideale per lasciare il tuo indirizzo agli amici/persone conosciute nel corso del
viaggio, e occasionalmente tornano utili per impressionare le autorità locali. Occhio a non abusare di questo
sistema, il mondo sta cambiando e certe abitudini da furbini possono portare in galera o far passare dei brutti
quarti d'ora.
Infine, portati una foto o due che ritraggano la tua famiglia e la tua casa, e magari anche qualche cartolina
illustrata della città in cui vivi; può sembrare strano, ma possono servire a stabilire la tua identità di "persona
reale" di fronte a quelli che incontri sulla tua strada. Questo suona estremo ma, ad esempio, in Cina, dove gli
stranieri vengono scambiati tutti per americani ricchi, a volte non è bastata la mia padronanza sulla lingua per
dimostrare loro che ero italiano (ci stimano, contrariamente a quanto accade ad altri popoli), e le cartoline di
Torino e Sanremo (la mia città adottiva e quella natale, rispettivamente) hanno dipanato ogni dubbio ed hanno
aperto fantastiche opportunità di dialogo.
Materiale per la lettura — Se sei un lettore accanito, viaggia preparato; puoi facilmente reperire i tuoi libri
preferiti nelle bancarelle o nelle librerie che vendono libri a basso costo. Scegli le edizioni ad alta densità di
stampa (se possibile) e disfatene (o usali come oggetti di scambio o come doni) man mano che li finisci. Una
cosa inutile per te, potrebbe essere un dono inestimabile per un poveraccio; un'opera di bene ti fa
guadagnare preziosi punti paradiso ma soprattutto ti rende più umano.
Buste a sacco robuste — Un modo per mantenere leggera la valigia mentre viaggi (specie in caso di lunghe
percorrenze) è quello di spedire a casa il materiale accumulato. Meglio portarsi dietro alcune grosse buste a
sacco con Pluriball®. Se gli oggetti sono fragili o tali da non essere inviati con le buste a sacco, in molti paesi è
possibile acquistare robusti cartoni direttamente negli uffici postali. Avvolgere i pezzi delicati con
indumenti/stoffe in modo che stiano il più possibile verso il centro del contenitore. Con questo semplice
accorgimento, ho inviato delle tazze cinesi da té in terracotta e sono giunte intatte nonostante il cartone fosse
notevolmente ammaccato.
Documenti e Denaro
Passaporto, visti, foto tessera extra, certificati di vaccinazione — Porta tutto ciò di cui hai bisogno
(controlla ciò che ti serve molto prima di partire). Le foto extra servono per ottenere i visti di cui potresti aver
bisogno durante il viaggio.
Fotocopie dei documenti e dei numeri di serie dei traveler's check — Anche se non perderai mai il
passaporto, una fotocopia a colori della pagina principale e di quelle contenenti i visti di ingresso, ti
permetteranno di avere meno grane ed ottenere rapidamente una copia sostitutiva presso l'Ambasciata o il
Consolato d'Italia. Lo stesso dicasi per i traveler's cheque, in modo da bloccarne la riscossione.
Ovviamente porterai le fotocopie separate dagli originali. Prendi in considerazione l'utilizzo back-up su
Internet delle copie di cui sopra. Potresti ad esempio passare allo scanner i documenti, quindi inserirli come
allegati nelle mail ed inviarteli (memorizzandoli così seul tuo mail server). Una soluzione migliore è quella di
utilizzare servizi che offrono gratuitamente un deposito dati accessibile via browser. Si trovano Internet Caffé
quasi da tutte le parti del mondo, così, nel caso perdessi alcuni originali, potresti recuperare le copie.
Patente di guida e tessera sanitaria/assicurazione (internazionali) — In generale, questi sono i due
documenti che tornano utili e che quindi non si devono lasciare a casa.
Documenti di viaggio — Includo in questa categoria i biglietti aerei, ferroviari, gli abbonamenti per bus e
metrò, prenotazioni di alberghi, ecc.
Carte di credito e/o Carte Ricaricabili — Usale ovunque sia possibile, non solo perché generalmente ottieni
tassi di cambio migliori, rispetto ad altre soluzioni (legali), ma anche perché non utilizzi il denaro liquido che ti
sei portato dietro e posponi l'addebito sul conto corrente bancario.
Le carte ricaricabili impediscono che ti prelevino tutti i quattrini, nel malaugurato caso che ti obbligassero a
fornire il PIN (capita da noi, figurati in certi postacci, come le ex colonie o l’incivile India che se ne infischia
del diritto internazionale).
Le carte che vanno per la maggiore e fanno brillare gli occhi degli esercenti di mezzo mondo sono la Visa e
la Mastercard. C'è chi dice che anche l'American Express funziona bene, ma conosco un sacco di gente che
se l'è vista rifiutare.
Le carte di credito permettono di ottenere un anticipo in valuta locale, definito Cash Advance, termine tecnico
conosciuto anche dove l'inglese è poco parlato (L'ho sperimentato di persona.).
Traveler's cheque, contanti — Porta sempre di più di quello che pensi ti possa servire. Meglio richiedere i
traveler's cheque della Thomas Cook, circuito Mastercard, sia di grosso che di piccolo taglio (alcune banche
ricaricano le commissioni in base all'ammontare della cifra scambiata, altre in base al numero dei cheque
convertiti). Tieni del denaro contante a portata di mano per le spese del giorno o per le esigenze personali, ma
tieni ben nascosto e al sicuro il resto (vedi "Tasca di sicurezza" più avanti). Prenota i cheques con notevole
anticipo, in prossimità delle ferie rischi di trovare solo grossi tagli.
Se viaggi nei paesi del terzo mondo (dove le carte di credito ed i traveler's cheque saranno quasi sempre inutili),
portati dietro parecchi biglietti da 1 dollaro; egemonia americana a parte, ti renderai conto che riescono a
rimpiazzare la valuta locale come se fossero una sorta di "moneta universale".
Duecento biglietti da 1 dollaro non troveranno posto nella tasca di sicurezza, per questo devi trovare alcuni
luoghi "segreti" all'interno del bagaglio a mano.
So a cosa stai pensando: "E se mi soffiano la borsa?". Beh, ti assicuro che la perdita del tuo unico bagaglio a
mano è cosa ben più grave del furto di un centinaio di dollari in esso contenuti.
2 Certificati di estratto conto autenticati — Potresti non usarli mai, ma non occupano spazio e aiutano ad
aumentare la tua credibilità se il bancario tergiversa davanti alla carta di credito dopo la richiesta di cash
advance.
Tasca di sicurezza — Non posso che enfatizzare l'utilità di questo oggetto; potrebbe essere l'unica cosa
importante di questa lista. Il crimine è in continua ascesa nel mondo e difficilmente riuscirai a dissimulare il tuo
aspetto da turista ("bersaglio"). Quindi mai deporre gli articoli descritti in questa sezione (fatta eccezione per le
fotocopie dei documenti) altrove se non dentro la tasca di sicurezza. Indossala sotto gli abiti e non accedervi se
non in luoghi appartati (meglio se chiuso in un cesso o in camera).
Queste tasche le trovi di ogni formato; le più sicure sono quelle che si indossano attorno alla vita. I modelli, i
cui legacci si agganciano attorno alla cintura (sempre che tu ne indossi una) e pendono all'interno dei pantaloni,
sono altrettanto sicuri, e un po' più funzionali e comodi. Cerca le tasche leggere, e di dimensioni sufficienti a
contenere quello che vuoi portare. Ci sono poi i modelli da portare al collo che si bloccano al fianco tramite il
giro vita dei pantaloni. Alcuni prodotti hanno i legacci con l'anima in Dacron® o fibre ceramiche in grado di
frustrare il ladro intenzionato a tagliarli (nella malaugurata ipotesi che tu commetta l'imprudenza di portarli in
vista). Acquista quello che più ti piace, prova ad indossarlo, trova la soluzione migliore in rapporto alla
praticità, sicurezza e comfort: è l'assicurazione migliore per il tuo viaggio che tu possa mai trovare.
Sappi che ormai tutti i delinquenti sanno dove tieni nascosti i tuoi soldi o documenti, pertanto la
cosa migliore che potrai fare, sarà quella di evitare sia le zone più malfamate sia la vita la vita
notturna come fanno i locali sani di mente... Osserva e fai tesoro degli usi e costumi del luogo,
chiedi e informati.
Miscellanea (fotocamera, regali...)
Macchina fotografica (ottiche? flash? cavalletto?), pellicole, batterie — Dopo alcune esperienze con la mia
reflex manuale, a meno che tu non ti voglia confrontare con virtuosismi espositivi e perderti così "irripetibili
situazioni e istanti di vita locale", posso suggerirti due strade da percorrere: la prima è quella di acquistare una
macchina fotografica digitale compatta ma ti pone davanti ad un possibile limite: il sistema autofocus, che
comunque deve essere ad infrarossi (perché gli ultrasuoni non passano attraverso il vetro di un pulmino, ad
esempio). Il dispositivo autofocus rischia di non dare il consenso alla macchina di scattare la foto se
un'immagine è in continuo movimento o se il soggetto compie un movimento improvviso tale da richiedere una
nuova messa a fuoco.
La mia attuale, piccola, digitale può escludere il dispositivo AF, quindi è diventata la mia inseparabile
compagna di viaggio.
Il problema principale delle digitali è che richiedono batterie ad alta capacità, in genere dai 2500mAh in su, per
essere ragionevolmente sicuri di poter scattare almeno 150 fotografie.
La seconda alternativa, fornitami dal mio amico Claudio Presotto (un professionista nel settore), è quella di
utilizzare la cara reflex a pellicola, munirsi di un grandangolo da 28 mm e metterlo a fuoco sull'iperfocale.
Questo procedimento consiste nel chiudere il diaframma (già un 11 va bene), regolare il tempo di esposizione in
base alle condizioni luminose della zona dove pensi di scattare le foto e caricare una pellicola veloce (400
ASA). Questo semplice accorgimento trasformerà la tua reflex manuale in una eccellente punta e scatta,
togliendoti il fastidio di mettere continuamente a fuoco i soggetti nel caso ti si presenti un'occasione
fotograficamente irripetibile. Importante: niente primi piani con il grandangolo e occhio a tenerla in bolla se si
scattano foto a soggetti troppo vicini.
Ricorda che le belle foto sono uno dei pochi ricordi duraturi dei viaggi.
Se si decide di utilizzare una reflex classica, le pellicole è sempre meglio portarsele da casa. Questa decisione,
comunque, deve essere soppesata tenendo in considerazione il danno che può provocare loro l'esposizione ai
raggi X durante i controlli all'imbarco. Lo so... Dicono tutti che non creano problemi alle pellicole, ma non è
sempre vero. I danni non sono apprezzabili se usi pellicole con emulsioni inferiori ai 400 ASA, sottoposte ad
una sola esposizione. Con pellicole più rapide, ad esempio 1600 ASA ed esposizioni multiple (i danni prodotti
dai raggi X sono cumulativi), ci potrebbero essere dei problemi. Prova a chiedere l'ispezione manuale delle
pellicole, sebbene tale richiesta, di questi tempi, potrebbe essere accordata solo se trovi un ispettore
particolarmente sensibile al problema.
Chiave USB 8GB+, con PortableApps (http://portableapps.com/) o Linux — È il modo migliore per fare a
meno di un PC portatile se proprio non ci si può staccare dal mondo digitale. La chiavetta USB da 4GB,
connessa ad una porta USB di un personal computer può mettere a disposizione o un piccolo sistema operativo
Linux, oppure una serie di applicativi tra cui la suite OpenOffice, Firefox, Thunderbird, eccetera. In questo
modo è possibile portarsi dietro il proprio mondo digitale a peso nullo. Una flash drive è anche un eccellente
modo per effettuare copie digitali dei documenti o per scaricarvi le foto;
Telefono cellulare — È proprio necessario? Ad ogni buon conto, prima di portarselo dietro, valutare
attentamente i piani tariffari all'estero, chiedendo al proprio gestore telefonico. Inoltre, valutare anche le
problematiche connesse alla necessità di portarsi dietro un caricabatterie, in relazione a quanto ho scritto a
proposito del "Materiale Elettrico".
Regali — Un suggerimento finale è quello di pensare di portarti dietro qualche piccolo articolo, che puoi
regalare alle persone che incontri lungo il cammino, specialmente ai bambini (non c'è modo migliore di
accattivarti la simpatia delle famiglie che incontri: i bambini sono sacri, ovunque). Puoi portare adesivi colorati
(piatti ed economici), palline elastiche o palloncini gonfiabili per fare animali.
Avrai sicuramente visto quei personaggi che, ad un angolo di strada, gonfiano, piegano e allungano i palloncini
per far loro assumere forme incredibili. Ti assicuro che è facilissimo impratichirsi e in molte librerie sono
reperibili dei libri che insegnano come operare (partendo da come gonfiarli senza farti uscire gli occhi dalle
orbite) e dove reperire la materia prima.
Per gli adulti che vivono in zone poco industrializzate, le penne a sfera sono una buona scelta; possono essere
utilizzate persino come merce di scambio in alcuni mercatini. Ami da pesca di acciaio inossidabile e ottima
qualità sono una vera rarità nelle comunità povere di pescatori, e ne fanno un regalo eccellente e merce di
scambio (specie in cambio di pesce). Le Bandana possono essere un'alternativa, vista la loro versatilità d'uso.
Altri adulti potrebbero apprezzare un ricordino del tuo paese (magari una spilla con la bandiera o qualcosa di
analogo); anche le monetine sono apprezzate.
Materiale Elettrico
Cose che richiedono l'alimentazione dalla rete sono generalmente da evitare; ingombrano, pesano ed il loro uso
non compensa questi aspetti negativi.
Se proprio non riesci a stare lontano dal tuo rasoio elettrico (un piccolo tubetto di crema oppure olio da barba ed
un rasoio usa e getta acquistato in loco sono decisamente più appropriati), o dall'asciuga capelli (pensa all'uso di
un asciugamano in fibra viscosa, o ad un taglio di capelli più confacenti e spartano), non dimenticare mai che il
tipo di tensione varia in base al Paese che visiti. Molti paesi usano una tensione di rete di 220-230 Volts a 50
Hertz (come da noi), mentre molti altri (U.S.A., Cina, Corea, ecc.) usano 110 Volts a 60 Hertz; inoltre ci sono
circa una dozzina di prese murali diverse, ciascuna delle quali richiede un tipo di spina appropriato. Devi anche
preoccuparti che la potenza erogata (Watt) sia sufficiente per la tua apparecchiatura.
Coloro che si portano dietro i laptop (e quindi anche i relativi alimentatori) dovrebbero ricordarsi che alcune
apparecchiature elettriche, come caricabatteria e alimentatori per cellulari, possono essere acquistati in
versione USB-powered, riducendo in tal modo un carico addizionale in valigia.
In genere, per eliminare un problema si elimina la causa, in questo caso l'elettronica, anche se è pur vero che un
asciugacapelli è anche un ottimo asciuga biancheria.
Adattatori universali — cerca un adattatore universale a 5 spine in grado di sostenere un carico massimo di
1500 Watt: si può trovare qualcosa di buono nei grossi negozi che trattano materiale elettrico; assicurati sempre
che abbiano almeno 5 spine maschio di diversa natura e che la presa sia compatibile con il tuo apparecchio
elettrico.
Bollitori ad immersione — Un semplice bollitore ad immersione è un oggetto che molti viaggiatori (specie
quelli con un bilancio di viaggio risicato, che cercano di evitare i pasti nei ristoranti) considerano inestimabile.
Lo si piazza in una tazza d'acqua, si collega il cavo alla rete ed in poco tempo si ha acqua
bollente. Ovviamente, questo, non solo eliminerà tutti i microrganismi parassiti, ma ti
permetterà di farti una tazza di tè, caffè, cioccolata calda, zuppa, eccetera. Potresti perfino
cuocere un uovo.
I piccoli bollitori ad immersione, come quello in figura, sono poco costosi e il più delle volte
disponibili in doppia tensione di alimentazione, sebbene serva sempre un adattatore universale
a causa delle differenti prese. È possibile anche acquistare un bollitore nel Paese in cui ti rechi;
sono diffusissimi nei Paesi in via di sviluppo. I migliori prodotti hanno un interruttore
termostatico; se invece compri qualcosa di economico, assicurati di immergere il bollitore
prima di inserire la spina.
In viaggio con i bambini
I bambini non sono ovviamente degli oggetti; questo paragrafo si trova nella lista perché molte persone mi
hanno chiesto come viaggiare leggeri portandosi con sé i bambini...
Con i bimbi che muovono i primi passi o più piccini, (che necessitino di pannolini, dei giocattoli preferiti,
eccetera) viaggiare può essere una sfida.
Suggerisco di affittare una vettura.
Se puoi scegliere tra una rosa di destinazioni, scegli quelle in cui ti è più facile affittare autoveicoli; a volte, il
fare affidamento ai servizi pubblici può indubbiamente compromettere il viaggio o renderlo da cardiopalma.
Ricorda che è sempre meglio prenotare l'automobile in anticipo, magari da casa; una volta giunto a destinazione
potrebbe non esserci disponibilità di mezzi o potrebbe essere molto costoso l'affitto.
Controlla bene nella guida turistica che hai scelto, normalmente vengono elencate le varie compagnie e a volte
vengono forniti anche i costi giornalieri indicativi.
Non presupporre che le politiche assicurative delle società che affittano autovetture siano uguali in tutte le parti
del mondo; ad esempio furto e collisione variano moltissimo tra Italia e Stati Uniti d'America.
Inoltre le coperture assicurative che in alcuni stati sono automatiche, diventano facoltative o devono essere
espressamente richieste altrove — e soprattutto verificare prima di firmare il contratto.
Se viaggi con bambini molto piccoli (anche se visiti solo i mercatini), informati
sugli zainetti-seggiolino o sui marsupi, progettati espressamente per portare i
piccoli sulla schiena o sul petto. Se pensi di muoverti parecchio a piedi, non ti
pentirai di aver sostenuto il costo per l'acquisto di uno di questi oggetti. Diverse ditte
ne producono: fai un giro nei negozi specializzati per la prima infanzia.
Una volta che il bambino è sufficientemente grande da camminare da solo senza
eccessiva fatica, e vi vuole seguire nei viaggi, è giunto il momento che venga
introdotto alle gioie (e responsabilità) del viaggio indipendente. Questo vuol dire che
dovrà portarsi il suo (seppur limitato) bagaglio, nel quale caricare qualunque cosa
egli decida di portarsi appresso (in pratica, principalmente vestiti, dal momento che
gli adulti porteranno con sé gli altri oggetti di uso comune). Un modesto zainetto
supplirà a questa prima necessità e se possibile, acquistalo assieme al piccolo utente
finale... Non solo in questo modo si coinvolge il piccolo viaggiatore nell'acquisto e
nella scelta, ma lo zainetto potrà essere esaminato attentamente e provato direttamente sul bambino.
Qualche parola per concludere questo capitolo...
Le persone si sovraccaricano per timidezza e paura dell'ignoto, entrambi gli aspetti derivano dalla loro
inesperienza. Non c'è da vergognarsi per questo: tutti vorremmo essere come Indiana Jones o come Rambo, in
realtà nessuno di noi lo è.
Ho raccolto in tutte queste pagine per fornire — in qualche misura — i benefici derivati dall'esperienza
accumulata da persone che hanno una solida esperienza di viaggi di piacere o di lavoro in aree urbane e non.
Come scoprire se la tua scelta di oggetti da inserire nel bagaglio a mano è veramente vincente (ovviamente
prima che il viaggio sia iniziato)?
Esiste un test facilissimo:
Riempi la valigia/borsa con tutto quanto hai deciso di portarti in viaggio. Calza le scarpe che hai previsto di
metterti. Poi fatti un bel giro in città. Includi: un vasto campionario di scalinate, strade affollate, dissestate,
autobus/metropolitane stracolmi di gente nelle ore di punta, mercatini rionali frequentati da nervose massaie
cariche di borse, e tutto quanto ti faccia sudare al solo pensiero.
Non barare con te stesso, saresti il solo a perderci.
Se sarai ancora felice alla fine di questa escursione, non disfare la valigia, prenota il volo.
E buon viaggio!
Come sistemare tutti gli oggetti nel bagaglio a mano
Se hai fatto una buona cernita, quando hai deciso cosa portare, il compito che ora ti attende, ossia infilarle in
modo ottimale nel bagaglio, non presenta eccessive difficoltà.
Per superarle, comunque, qui ci sono alcune idee che potresti tenere in considerazione...
Sacche Porta Oggetti
Un articolo utilissimo che si sta diffondendo sono le "sacche porta oggetti". Si tratta di sacche in nylon con
chiusura a cerniera, piatte, rettangolari e spesso multi-scomparti. A volte le sacche sono munite si finestrelle
trasparenti per verificarne il contenuto, e sono disponibili in vari colori. I colori sono utili per diversificare il
contenuto in base alla categoria. Cerca di raggruppare vestiario e oggetti in modo omogeneo senza creare
miscugli, ed infilalo nelle sacche; questo approccio non solo ottimizzerà la disposizione nel bagaglio, ma
eviterà che oggetti piccoli vadano persi o dimenticati.
Per fare un esempio, in una sacca blu si potrebbero inserire gli articoli destinati alla "lavanderia", come ad
esempio detersivi, smacchianti, asciugamano viscosi, cavo stendi biancheria, appendi abiti telescopici.
Borse per le scarpe
Se ti porti un paio di scarpe (in aggiunta a quelle che stai indossando), considera l'uso di una borsa per scarpe:
cercane una di un buon tessuto, tale che possa tenere ogni residuo presente nelle suole lontano dal resto delle
cose contenute nella valigia.
E ancora, non sprecare lo spazio contenuto dentro le scarpe; è il posto migliore per inserire gli oggetti fragili,
le calze o qualunque cosa che ci stia.
Se non è possibile imbarcare il bagaglio a mano
Capita sempre più spesso.
Dopo i fatti dell'11 Settembre 2001 il mondo dei trasporti aerei (e non solo quello) è in preda alla paranoia....
Qui non posso disquisire se sia giusto o meno che non ti permettano di portare a bordo il tuo bagaglio, quando
si tratta di sicurezza lascio che siano gli esperti a giudicare. Ad ogni modo, le regole per il trasporto dei
bagagli variano, specie in luoghi fuori dalle rotte turistiche (e comunque sei sempre alla mercé dei capricci del
personale di servizio). Quindi ci saranno delle situazioni in cui sarai obbligato ad effettuare il check-in dei
bagagli, o dovrai farlo per scelta tua, per qualsiasi ragione.
Preparati per questa eventualità quando sistemi gli oggetti, in modo da assicurarti che quegli articoli che non
devi assolutamente perdere rimangano con te mentre la tua valigia non lo sarà.
È in questa situazione che torna utile lo zainetto (o dove lo zainetto staccabile, se presente, risulta vincente). Fai
sempre in modo che sia rapidamente accessibile e che contenga già gli oggetti "critici".
Naturalmente gli articoli veramente critici saranno già contenuti nella tasca di sicurezza che avrai indossato.
Se sei obbligato (o hai scelto) di effettuare il check-in del bagaglio a mano, fai attenzione a quanto segue.
- L'87% degli smarrimenti o sottrazione (furti!) di bagaglio, avviene presso le stazioni dove regna la
confusione; si deve stare molto in coda e la stanchezza produce distrazione. È il paradiso dei borseggiatori;
evita quando ti è possibile o mantieni alta l'attenzione.
- La causa principale di invii erronei di bagagli è accollabile agli errori di smistamento; cerca di conoscere
le tre lettere che codificano univocamente l'aeroporto di destinazione (ad esempio LAX, JFK, LHR, ROM,
PEK, ecc.), e verificale sempre sulla targhetta che viene applicata al bagaglio (di norma predisposta tramite
computer-stampante), prima che la valigia venga fagocitata dalla cinghia convogliatrice.
- I bagagli decorati con vistose etichette di destinazione indicano che sei un assiduo frequent flyer; i ladri
(ma anche i dipendenti aeroportuali disonesti) prendono di mira queste valigie, presumendo che
appartengano a qualcuno con molti quattrini.
Sistemazione Condivisa
Se hai un compagno/a di viaggio con cui sei estremamente compatibile, potreste pensare di sistemare metà
delle cose di ciascuno di voi in ciascuna delle due valigie. In questo modo, in caso che uno dei bagagli venga
smarrito (situazione improbabile per chi viaggia con un bagaglio a mano), ciascuno di voi avrà ancora la metà
della propria roba.
Questo metodo potrebbe avere l'effetto di disincentivare la minimalizzazione del contenuto dei bagagli e della
roba da portare.
Che tu faccia uso della sistemazione condivisa o meno, è chiaro che se si viaggia in due o più persone, molti
degli oggetti della lista (sveglie, guide, materiale per riparazioni o lavanderia, ecc.) possono essere condivisi,
riducendo il carico delle singole valigie.
Sistemazione Stratificata (Involto o Fagotto)
Sebbene la cosa sia più rilevante in caso di viaggio di lavoro che per piacere personale, la maggioranza di noi
non ama andare in giro con l'aspetto trasandato. Questo porta a pensare come giungere a destinazione con i
nostri vestiti in uno stato decente. Per decente, intendo dire che gli indumenti presenteranno le pieghe dove
vogliamo che le abbiano, e non dove non le vogliamo.
Il successo è determinato in larga misura dal tipo di tessuto; i materiali di origine naturale tendono ad acquisire
pieghe e mantenerle più facilmente dei tessuti sintetici. Il modo in cui il vestiario viene piegato per la
sistemazione, comunque, giocherà un ruolo notevole sul suo stato.
Le pieghe derivano dall'applicazione di una pressione sulle linee di piega. Se avvolgi un foglio di carta
attorno ad un cilindro, ti sarà più facile riportarlo alle condizioni originali, senza pieghe.
Se lo pieghi sarà più difficile, e se calchi sulla linea, la piega resterà evidente una volta che il foglio sarà
riportato alle dimensioni originali. Il vestiario non è diverso da un foglio.
Siccome non abbiamo molto controllo sulla pressione che verrà applicata ai nostri vestiti, una volta sistemati, il
nostro obbiettivo principale è quello di ridurre il numero di pieghe accentuate, e — dove non possono essere
evitate — limitarle a quelle zone di tessuto dove si noteranno meno.
La comune pratica di piegare individualmente le camicie e di impilarle una sull'altra è esattamente la cosa
peggiore che tu possa fare, perché produce
1. linee di piega che rimangono evidenti,
2. movimento di vestiti (scivolamenti) l'uno contro l'altro, che producono grinze e stropicciano il tessuto
(situazioni che permangono).
Il trucco di avvolgere gli indumenti in sacchetti di plastica o tessuti a base di carta può essere un tentativo per
eliminare il problema 2; il suggerimento di arrotolare i vestiti, invece di piegarli, esclude il problema 1.
Una soluzione migliore, sebbene comporti qualche piccolo inconveniente, è l'uso della tecnica di sistemazione
stratificata (c'è un metodo ancor più antico, chiamato "interfogliamento", ma non offre vantaggi aggiuntivi, ed
è meno efficiente nell'evitare grinze e stropicciamenti).
La sistemazione stratificata richiede l'attento avvolgimento degli indumenti attorno ad un oggetto che funga
da nucleo centrale, evitando le pieghe pesanti che degenerano in grinze e stropicciamenti.
Questo è quanto, in termini generali, ma naturalmente esiste un'enorme quantità di dettagli implementativi ed il
metodo si comprende meglio con l’ausilio di un’immagine d’esempio:
Inizia con lo scegliere l'oggetto che costituirà il nucleo del fagotto: una sacca porta oggetti è una buona scelta.
La dimensione ottimale dipenderà in modo essenziale dalla configurazione del bagaglio e dalla quantità di
vestiario da inserirvi, ma qualcosa attorno ai 29 x 41 cm andrà bene. La sacca deve essere riempita con oggetti
soffici (calze, costumi, biancheria intima, ecc.) in modo da formare una sorta di cuscino, attorno al quale
verranno avvolti gli indumenti.
I vestiti vengono sistemati con un ordine specifico, in modo tale che i più larghi e lunghi siano gli ultimi e
concorrano alla chiusura dell'involto, e quelli di taglia inferiore si trovino più vicino al nucleo. Una sequenza
appropriata (iniziando, come tu inizierai la sistemazione, ossia con lo strato più esterno) potrebbe essere:
- giacca
- gonne, vestiti
- pantaloni
- camicie a maniche lunghe
- camicie a maniche corte
- maglione, maglieria
- pantaloncini
Un vestito o una gonna particolarmente lunga, potrebbero essere posati prima della giacca. Abbottona le gonne
e la giacca.
Se il tuo bagaglio a mano è fornito di una cerniera che percorre tutti e tre i lati (come indicato nella scelta del
bagaglio a mano), si aprirà completamente a libro per essere riempita. Questa è la situazione ideale, dato che
permette di creare il fagotto direttamente nella valigia; ed è anche il modo migliore per imparare la tecnica.
Molti bagagli compatti non si aprono completamente a libro; in questi casi sarà meglio creare l'involto su una
superficie aperta, e inserirlo in valigia una volta completato. Qui assumo che tu lo stia preparando direttamente
nella valigia, anche perché mi facilita la descrizione; se invece prepari il fagotto sul letto, immagina che sia
dentro una valigia.
Inizia prendendo il primo oggetto della lista: una giacca, se prevedi di inserirne una. Disponila piana e tesa, a
faccia in giù sul fondo, il colletto tocca appena uno dei lati maggiori della valigia (ma non abbastanza perché vi
si pieghi contro). Il fondo della giacca uscirà di gran lunga dalla valigia, è ovvio, come faranno anche le
maniche (che devono essere orientate in modo che prendano la loro naturale posizione). Appiana bene ogni
possibile grinza.
Nota che le giacche sono un'eccezione alla regola: tutti gli altri indumenti sono sistemati a faccia in su.
Continua con i restanti vestiti, alternando i lati (più lunghi) della valigia quando questi sono toccati dai colletti
(posa contrapposta, per mantenere uno spessore regolare). I pantaloni sono piazzati in modo che il giro vita
tocchi uno dei lati corti della valigia; questo è altrettanto valido per la maggior parte delle gonne (che spesso
sono piegate per prime per quanto riguarda la lunghezza). Sforzati di essere delicato durante la posa, onde
evitare il più possibile le grinze.
Quando tutti gli oggetti sono stati depositati, piazza il nucleo, in modo che si formi il centro dell'involto.
Adesso inizia il lavoro a ritroso lungo la pila di vestiti, avvolgendo ciascun pezzo attorno al fagotto a crescita
lenta, prima di spostarti a ripetere l'operazione sul successivo oggetto (non interfogliare gli indumenti uno con
l'altro). Inizia la piega dal fondo del vestito, avvolgendolo il più possibile attorno all'involto. Quindi le maniche,
che generalmente di arrotolano attorno al nucleo; con le giacche, invece, spesso è preferibile piegare le maniche
in una forma a X sopra il fagotto (per la presenza dell'imbottitura delle spalle). Avvolgi fermamente, facendo in
modo che l'involto risulti compatto.
Come passo finale, piazza il fagotto nella valigia (se non lo hai preparato lì dentro), e fissalo fermamente — ma
non troppo stretto — con le cinghie di fissaggio. Se permetti all'involto di muoversi liberamente durante il
viaggio, il tuo lavoro di posa è stato vano. Se la tua valigia non ha le cinghie di fissaggio, prendi in
considerazione l'idea di aggiungerle, non è un'impresa difficile.
Quando arriverai a destinazione, apri il fagotto per permettere ai vestiti di "rilassarsi".
Se pianifichi di rimanere in un luogo per un certo tempo, appendi gli indumenti di grossa taglia dove ti è
possibile (se lo fai dentro il bagno, alla presenza di un po' di vapore generato facendo scorrere acqua calda dalla
pigna della doccia, ogni eventuale grinza verrà automaticamente stirata — se così non dovesse essere, pondera
l'acquisto di indumenti con stoffe più idonee ai viaggi).
Ovviamente la tecnica dell'involto ha un suo lato negativo: prima o poi avrai necessità di utilizzare gli oggetti
contenuti nella sacca che funge da nucleo, così dovrai rassegnarti ad una sequenza disfa-rifai a carico del
fagotto, ogni volta che cambierai la tua destinazione.
Può sembrare una tortura, ma questo permette di trovare nuove strategie di piega, inoltre ritengo che sia una
buona idea quella di rilassare le fibre periodicamente e far prendere aria ai tessuti.
Libri per chi viaggia
Qui ho selezionato alcuni volumi in inglese che vengono considerati i migliori tra quelli attualmente pubblicati
e che contengono informazioni dettagliate per pianificare viaggi e consigli oculati sull'arte del viaggio. Sono in
lingua inglese perché il mercato italiano non è prodigo di bibliografia specializzata nel settore dei viaggi "fai da
te" che insegnino trucchi per risparmiare e per evitare le trappole per turisti.
Ricorda: un libro non sostituisce mai il buon senso. Quello che leggi deve sempre essere preso come un
buon suggerimento, su cui meditare, e mai come perle di saggezza.
Un libro eccellente pubblicato dalla Menasha Ridge Press, che contiene un'ampia varietà di
argomenti sul viaggiare, è il tomo di 500 pagine scritto da Rob Sangster, Traveler's Tool Kit:
How to Travel Absolutely Anywhere.
In assoluto il miglior libro mai pubblicato sull'arte del viaggio, scritto in un inglese facile da
leggere.
Se hai già pensato a come ottenere tariffe aeree economiche per viaggi internazionali, non
sei solo; questa è una faccenda parecchio complessa. Il miglior libro che si conosca e che
fornisca un aiuto in merito è quello scritto da Edward Hasbrouck, The Practical Nomad: How
to Travel Around the World, pubblicato da Moon Publications.
Questo libro copre argomenti che vanno ben oltre la ricerca di tariffe agevolate... Spiega molte
cose sui viaggi a lunga percorrenza ed è piacevole da leggere.
Un libro dettagliato sulle tecniche di sistemazione è quello di Judith Gilford, The Packing
Book: Secrets of the Carry-On Traveler, della Ten Speed Press. Alla sua quarta edizione,
questo volume contiene la dettagliata descrizione sul metodo di "sistemazione stratificata (o
involto)", oltre ad una notevole mole di altre informazioni.
Una buona parte delle popolazioni del mondo non utilizza cessi simili ai nostri. Se la tua
esperienza è limitata, potresti leggerti lo spensierato libro di Eva Newman, Going Abroad,
pubblicato dalla Marlor Press. Questo volume è un compendio tascabile su tutti i tipi di
cesso esistenti al mondo e come usarli, presentato con una scioltezza ed un candore
tipicamente americani. Questa opera non è uno scherzo e a parte il suo ovvio uso, potrebbe
essere un simpatico regalo a chi possiede già ogni genere di libro.
Se viaggi da solo, con una programmazione di viaggio flessibile, e vuoi scoprire come
effettuare voli internazionali con costi pari al 20% delle tariffe ordinarie, non esiste nulla di
meglio della "bibbia" di Kelly Monaghan, Air Courier Bargains: How to Travel WorldWide for Next to Nothing, pubblicato dalla Intrepid Traveler e giunto ormai alla sua
6aedizione. Le compagnie che effettuano servizio di corriere aereo offrono solo posti singoli,
sebbene riservino un posto per l'eventuale compagno sul volo del giorno seguente.
Attenzione: molte compagnie di trasporto, dall’11 settembre 2011, non caricano più nessun
passeggero per motivi di sicurezza.
Le donne, in modo particolare quelle sole, trarranno benefici e troveranno piacere dalla lettura
del libro scritto da Thalia Zepatos , A Journey of One's Own, pubblicato dalla Eighth
Mountain Press e giunto alla seconda edizione. Contiene tutta l'esperienza maturata dalla
scrittrice durante i suoi viaggi in ben 29 paesi. Questa donna incredibile è una forte sostenitrice
del viaggio in solitaria ma il suo libro è ottimo anche per chi viaggia in coppia e/o con figli.
Leggendo il libro non ci si sorprende se anche lei è una sostenitrice del viaggio con un solo
bagaglio a mano.
Chiunque approcci lo studio del minimalismo applicato ai viaggi troverà
questi libri di estremo valore. Amplieranno sicuramente i tuoi orizzonti:
l'autore e sua moglie hanno vissuto "vagabondando" con bagagli che
pesavano solo 5 chili. I circa 35 anni e 39000 km della esperienza di Ray
Jardine sono distillati in The Pacific Crest Trail Hiker's Handbook:
Innovative Techniques and Trail Tested Instruction for the Long
Distance Hiker, pubblicato da Adventure Lore Press e giunto alla seconda
edizione e in Beyond Backpacking: Ray Jardine's Guide to Lightweight
Hiking, pubblicato da AdventureLore Press.
Questi libri hanno cambiato il modo di pensare a molti appassionati di viaggi.
A meno che non visitino paesi del "Terzo Mondo", la maggioranza delle persone non prestano
una grande attenzione agli aspetti sanitari; in verità, per dovere di informazione, tengo a
precisare che ogni viaggio fuori porta dovrebbe far pensare seriamente a cosa fare in caso di
emergenza. A parte i consigli sanitari che ho fornito nel documento pdf, l’insostituibile
consulenza medica prima della partenza, ci sono moltissimi libri dedicati alla salute del
viaggiatore. Quello che manca in questi libri è una decente dissertazione sugli articoli sanitari
da portarsi appresso; l'eccezione a questa norma è l'ottimo lavoro del Dottor Stephen
Bezruchka, The Pocket Doctor: A Passport to Healthy Travel, pubblicato dalla The
Mountaineers ed ora alla sua terza edizione. È un vero tascabile, dalle dimensioni di una tasca
di camicia, densamente riempito con circa 130 pagine di dettagliate ed aggiornatissime
informazioni mediche.
L'autore Paul Otteson pone le sue qualità letterarie al servizio del libro The World Awaits:
How to Travel Far and Well (seconda edizione, Avalon Travel Publishing). Il libro è diretto,
almeno in parte, a chi viaggia con lo zaino, ma in realtà i suoi consigli si applicano
universalmente. In prospettiva minimalista, prodigo di sani consigli, focalizzato su viaggi a
lunga percorrenza e protratti nel tempo, il Signor Otteson offre anche una disquisizione
filosofica sul perché viaggiamo per il piacere di farlo e come su riuscire a farlo nel migliore dei
modi.
Solo il sorriso è universale (ma senza mostrare i denti). Servire il vino con la mano sinistra,
mostrare il pollice verso l'alto con pugno chiuso e mostrare la suola delle proprie scarpe
possono essere gestualità; rudi ed offensive in alcune parti del mondo.
Persino il tipico gesto di "OK" all'americana può indicare zero, denaro o un esplicito
riferimento sessuale... Il tutto in funzione del Paese in cui ti trovi.
Per scafarsi contro questi potenziali passi falsi, leggi il libro di Roger Axtell, Gestures: The
Do's and Taboos of Body Language Around the World (pubblicato da John Wiley & Sons),
prima di confrontarti con culture diverse dalla tua.
È possibile trovare molte informazioni analoghe su Wikipedia o sulla rete, più in generale.
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