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In particolare la muratura armata! In particolare la muratura armata!

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In particolare la muratura armata! In particolare la muratura armata!
N. 25 - maggio 2006 - anno XIII
Per informazioni sugli artic
oli o
sui prodotti citati rivolgers
i a:
Semestrale - Sped. in abb. post. - 45% - art. 2 comma 20/b
L. 662/96 - C.M.P. Bo - Aut. Trib. Bo n. 6224 dell’8/10/93.
In caso di mancato recapito restituire al C.M.P. di Bologna.
Il mittente si impegna a pagare la relativa tariffa.
Comitato di redazione: Gülnaz Atila, Francesco Esposito, Biagio
Marra, Mario Moscati, Riccardo Rapparini, Giorgio Zanarini.
Direttore responsabile: Giorgio
Zanarini. Redazione e
amministrazione: Consorzio
Alveolater ®, Viale Aldo Moro 16,
Bologna, tel. 051 509873.
Concept, editing, grafica e
impaginazione: M+W sas di Mario Moscati & C, Bologna,
tel. 051 444312. Stampa: Grafiche dell’Artiere,
Bentivoglio (Bo), tel. 051 6640072.
Consorzio Alveolate ®
r
fax 051 509816; e-m
ail
consor [email protected]
om;
indirizzo Viale Aldo Moro
16,
40127 Bologna.
CONFRONTI
dal 1°aprile
Il 1° aprile 2006 ha segnato una data
importante per i produttori di laterizio
per muratura. La marcatura CE, secondo la norma UNI EN 771-1, è diventata
obbligatoria e, da allora, nessun prodotto può essere commercializzato se
privo della documentazione prevista
dalla norma.
L’attenzione che tutti i produttori hanno mostrato è il sintomo di un reale e
profondo interesse che porterà certamente ad un positivo cambiamento
del settore. Infatti fino al 31 marzo
scorso le trattative commerciali si
sono svolte con prevalente attenzione
al prezzo, mettendo in sottordine le
prestazioni. Dal primo aprile è auspicio, soprattutto dei produttori associati al nostro Consorzio, che le scelte
vengano fatte in primo luogo confrontando le caratteristiche tecniche dei
laterizi disponibili sul mercato. Questo
comporterà indubbiamente una crescita professionale di tutti gli addetti
alle vendite, ma anche di chi prescrive
o acquista o mette in opera il materiale. Cambierà anche il rapporto fra produttore e progettista. Il produttore infatti non dovrà più distribuire copia
dei rapporti di prova annuali obbligatori per legge, ma dovrà indicare al
professionista, sotto la propria esclusiva responsabilità, la resistenza di riferimento da utilizzare nel calcolo
strutturale e anche tutte le altre caratteristiche del prodotto, necessarie per
una progettazione consapevole.
Una significativa parte dei nostri associati si è proposta fin da subito in sistema 2+ e categoria I. Tutti gli altri,
sulla base di un orientamento assunto
dall’assemblea dei produttori Alveolater® del luglio 2005, hanno l’impegno
di superare la categoria II e il sistema
4, entro un paio di anni, in modo che i
prodotti con marchio Alveolater® siano tutti di categoria I, così da confermare, anche a livello formale, l’elevato
livello qualitativo che da sempre li caratterizza.
Giorgio Zanarini
direttore Consorzio Alveolater ®
LE STRUTTURE
IN LATERIZIO
SOMMARIO
1 EDITORIALE:
C’è dal 1° aprile
Le strutture in laterizio
costano meno, resistono
di più, durano per sempre,
hanno migliori prestazioni
COSTANO MENO
RESISTONO DI PIÙ
DURANO PER SEMPRE
HANNO MIGLIORI PRESTAZIONI
2 Vent’anni di Alveolater
®
RASSEGNA: Nuovo sito
sulla muratura armata
3 Sempre oltre 1,3
milioni di tonnellate
4 Sul comportamento
dei tamponamenti
5 Nuovi blocchi
Alveolater ® a setti sottili
per tamponamenti
6 Diswall: una
ricerca europea
a
l
e
r
a
l
o
c
i
t
r
a
p
n
I ra armata!
muratu
7 Assegnato
il Brick Award 2006
8 Villetta a basso
consumo energetico
a Borgonovo (Pc)
10 Alveolater d’Italia
12 Per «Terrapiana»
®
scelti i blocchi
Alveolater ® del
Gruppo Stabila
Messe a confronto cinque tipologie costruttive.
La muratura armata rivestita con mattoni faccia
a vista si è rivelata la soluzione ottimale
in quanto garantisce la massima protezione
sismica e positivi risparmi di gestione.
14 Categoria I,
Sistema 2+
e certificazioni
n un recente articolo pubblicato
sulla rivista Costruire in laterizio
a firma di Elisabetta Palumbo, sono
stati esaminati i costi di costruzione di
cinque tipologie costruttive per un edificio composto da due unità abitative indipendenti costituite da un piano interrato, due piani abitabili e un sottotetto
non praticabile.
Il confronto è stato condotto tra la soluzione in muratura portante monostrato
e altre quattro soluzioni tecnologiche:
muratura portante faccia a vista, muratura armata, struttura a telaio in ce-
16 Rendimento
I
mento armato con tamponamento monostrato e a doppio strato, utilizzando
la procedura di valutazione e il progetto
presenti nel CD Guida alla progettazione del Consorzio Alveolater®.
In base ai risultati scaturiti dall’analisi,
la soluzione in muratura portante risulta la più economica, seguita da quella
in muratura armata (più 4,7 per cento),
dalla struttura intelaiata con tamponamento monostrato (più 13,7 per cento), dalla struttura intelaiata con tamponamento a doppio strato (più 16 per
(continua in ultima pagina) 15 Sistema 2+
e Categoria II?
Dichiarazione di
conformità anche
via Internet?
energetico degli edifici.
Parliamone
17 Energie rinnovabili
obbligatorie nelle case
di Roma
18 Prova al fuoco
di pareti sotto carico
19 Valutazione
dell’isolamento acustico
di una parete doppia
20 (dalla prima pagina)
Le strutture in laterizio
costano meno, resistono
di più, durano per sempre,
hanno migliori prestazioni
Sotto, foto di gruppo –
scattata nell’aprile del
1986 da Mario Moscati
(nel riquadro in basso) –
ai fondatori del Consorzio
Alveolater ®. In piedi, da
sinistra: dott. Francesco
Paolo Fantini (Gruppo
Fantini, Lucera Fg), ing.
Norberto Tubi (direttore),
arch. Guido Ognibene
(Unieco, Reggio Emilia),
ing. Angelo Cantore
(Gruppo Fantini), geom.
Fernando Boni (Ccpl,
Reggio Emilia), Daniela
Carano (segretaria),
geom. Franco Bonzi
(Edilfornaciai, Bologna).
Accosciati, da sinistra:
geom. Uber Barbieri
(Unieco), geom.
Giampaolo Venturi
(Coopcostruttori, Argenta
Fe), Luigi Paolucci (Alan,
Secchiano Marecchia
Pu), geom. Antonio Zanzi
(Crc, Mezzano Ra).
CONSORZIO ALVEOLATER ®
Vent’anni
di Alveolater
Bilancio di un’attività che ha condotto il
marchio Alveolater ® a collocarsi al primo
posto in Italia nel campo dei laterizi termici.
l giorno 11 aprile 1986 nove società (Celam, Ilas, Saba, Edilfornaciai, CoopCostruttori, Crc, Alan,
Unieco e Ccpl) diedero origine al Con-
raggiunto grande notorietà e credibilità.
Sono state associate al Consorzio
trentaquattro fra le più impor tanti
aziende del settore. Le vicende socie-
sorzio Alveolater®. Il nome Alveolater®
già esisteva, e fu ceduto al nuovo Consorzio da uno dei soci fondatori, il dottor Francesco Paolo Fantini, per la cifra
simbolica di una lira (che, probabilmente, non fu mai pagata).
A detta di molti doveva essere un’iniziativa destinata a una rapida e poco
gloriosa conclusione. Sono invece passati vent’anni, e nel corso di questo
lungo periodo il marchio Alveolater® ha
tarie hanno poi portato a modifiche di
ragione sociale, a dimissioni per diversi orientamenti produttivi o, in qualche
caso, per cessazione di attività. Oggi i
soci sono diciannove con ventitrè stabilimenti di produzione.
Nel 1986 furono vendute 136 mila tonnellate; nel 2005 1 milione 303 mila
405 tonnellate, con un massimo, per
ora, di 1 milione 322 mila nel 2004,
ossia il 30 per cento della produzione
I
NOVITÀ
ALVEOLATER
®
Nelle immagini a lato, due
schermate del sito
www.muraturaarmata.it,
che è stato profondamente
rinnovato nella grafica e
nei contenuti.
In fondo a destra,
un’esempio di muratura
armata eseguita con
blocchi Alveolater ® di
forma a “C” prodotti dalla
Siai di Petacciato
Scalo (Cb).
2
®
Nuovo sito sulla
muratura armata
stato profondamente
rinnovato nella grafica e
aggiornato nei contenuti il
sito www.muraturaarmata.it.
Dalla pagina iniziale si può
accedere al sito www.alveolater.com, leggere le risposte ad alcune domande più
frequenti (Faq) e scaricare il
file in pdf del catalogo.
I tre pulsanti chi, come e
che cosa consentono di approfondire le informazioni.
Chi fornisce informazioni sul
Consorzio, sulle società che
È
nazionale di laterizio alleggerito.
In vent’anni, sono
state immesse sul
mercato 15 milioni 600 mila tonnellate di blocchi,
pari a 21 milioni di
metri cubi equivalenti a 65 milioni di
metri quadrati di muro
di 30 cm di spessore. In
pratica, una città di 800 mila abitanti.
Ma al di là delle quantità vendute, che
pure costituiscono motivo di orgoglio, il
Consorzio ha svolto una capillare attività di divulgazione delle caratteristiche
dei materiali, della loro corretta posa in
opera, delle prestazioni prevedibili. E
tutto basato su ricerche, apparentemente semplici, ma di immediato e importante impatto sui cantieri. Divulgazione basata su documenti, guide, volumetti, siti internet (già dal 1990) e
sul notiziario semestrale Alveolater ®
Notizie; ma anche attraverso un numero elevatissimo di convegni e incontri
su gran parte del territorio italiano, organizzati dagli associati con la partecipazione attiva del Consorzio.
La suddivisone in classi (45, 50, 55 e
60) indicative della percentuale di foratura dei blocchi (riconosciuta e confermata dal decreto 20 novembre 1987
per gli elementi portanti) e la proposta
già nei primissimi anni di una malta termica, volevano suggerire di pensare in
termini di “sistema muratura”, obiettivo non ancora raggiunto ma fondamentale per il futuro del settore.
Diversi brevetti sono stati depositati,
ma uno soprattutto, quello sui blocchi
a setti sottili (1994) torna oggi alla ribalta con prepotenza, per rispondere
efficacemente alla richiesta di isolamento termico dei fabbricati, prevista
dal decreto legislativo 192 del 19 agosto 2005 .
Vent’anni di attività intensa, anche in
stretta collaborazione con Andil Assolaterizi; vent’anni di impegno e di grande
e convinta partecipazione delle società
associate. In conclusione, vent’anni
spesi bene BILANCIO ALVEOLATER ® 2005
Sempre oltre 1,3
milioni di tonnellate
Leggera flessione delle vendite rispetto al 2004
(–1,5%) dovuta in parte alla fermata di uno
stabilimento per lavori di ristrutturazione.
e vendite di blocchi Alveolater®
hanno raggiunto lo scorso anno
la quantità complessiva di 1 milione
303 mila 405 tonnellate. Al primo posto i blocchi di classe 45 con 628 mila
360 tonnellate, al secondo quelli di
L
al centro (170 mila tonnellate contro le
173 mila 800 del 2004) e al sud (342
mila anziché 354 mila).
Al Nord è abbastanza evidente lo spostamento dalla classe 50/55 alla 45,
da attribuire probabilmente alle nuove
2005
Sud
26%
Nord-Est
39%
1.322
1.303
1.162
Centro
13%
1.035
940
835
Nord-Ovest
21%
896
636
663
Blocchi classe 50/55
19%
569
521
419
732
603
663
251
685
694
Blocchi classe 45
48%
330
Blocchi classe 60
33%
2005
2003
2004
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
1990
1989
1988
1987
1986
136
ENTRA IN
ALVEOLATER ® ANCHE
LO STABILIMENTO
ATESINA /ZAF
DI RONCO ALL’ADIGE
(GRUPPO STABILA)
Dal 1° gennaio 2006 fa parte del
Consorzio Alveolater ® anche lo stabilimento di Ronco all’Adige (Vr)
del Gruppo Stabila.
Già presente con lo stabilimento di
Isola Vicentina (Vi), Gruppo Stabila conferma, firmando tutta la produzione di laterizi termici col marchio Alveolater ®, la sua ferma convinzione nella forza commerciale
del marchio e nella qualità dell’attività che il Consorzio svolge per le
aziende associate.
Ricordiamo che Gruppo Stabila nasce dalla fusione di tre fornaci: La
Capiterlina di Isola Vicentina e
Atesina e Zaf di Ronco all’Adige.
Dopo avere costituito in una prima
fase una società commerciale per la
vendita dei laterizi prodotti nei
vari stabilimenti, Laterpoint, le
aziende si sono fuse nel 1999 in
un’unica società assumendo il
nome di Gruppo Stabila e confermando Laterpoint quale divisione
commerciale del gruppo.
Attualmente lo stabilimento di Ronco all’Adige produce circa 400 mila
tonnellate di laterizi l’anno, quasi
il 40 per cento dell’intero Gruppo.
1986
classe 60 con 432 mila 266 tonnellate
e al terzo quelli di classe 50/55 con
242 mila 779 tonnellate.
La leggera flessione (meno 1,5 per
cento) rispetto al 2004, anno in cui furono vendute 1 milione 322 mila tonnellate, è dovuta in parte alla fermata
per ristrutturazione dello stabilimento
di Secchiano Marecchia (Pu) della Laterizi Alan Metauro.
Le vendite al Nord-est (511 mila tonnellate) e al Nord-ovest (280 mila) hanno confermato esattamente quelle del
2004, mentre c’è stata una riduzione
producono blocchi Alveolater ® per muratura armata e
sui formati prodotti. Come
dà indicazioni sulla progettazione, sulla posa in opera e,
tramite la procedura ricordata nell’articolo di prima pagina pubblicato in questo numero di Alveolater ® Notizie,
sui costi delle varie soluzioni
delle strutture in muratura.
Che cosa riporta i risultati di
alcune prove sperimentali e
una serie di articoli sulla muratura armata.
L’Area riservata, alla quale è
possibile accedere previa registrazione, fornisce alcuni
particolari costruttivi e con-
normative (Ordinanza
3274 e successive).
Dall’inizio dell’anno è entrato a far
parte del Consorzio, con una cospicua quantità produttiva di blocchi
Alveolater® di vari
formati e tipologie, lo stabilimento Atesina/Zaf di
Ronco all’Adige (Vr) del
Gruppo Stabila (v. box a lato) Sopra, il marchio del
Gruppo Stabila di Isola
Vicentina (Vi).
A centro pagina, i grafici
sull’andamento delle
vendite (in milioni di
tonnellate) del Consorzio
Alveolater ® dal 1986
(anno di fondazione) al
2005 e sulla ripartizione
delle vendite per aree
geografiche e per classi
di prodotto.
MARGONARA
DIVENTA LATERNOVA
Dall’inizio dell’anno
Margonara di Ronchi
di Palidano (Mn) ha
cambiato nome
in Laternova.
Sopra, il nuovo logo
dell’azienda.
Sotto, alcune tipologie di
blocchi Alveolater ® per
murature e divisori
prodotti del Gruppo
Stabila negli stabilimenti
di Isola Vicentina (Vi),
linea
“Capiterlina”,
e di Ronco
all’Adige (Vr),
linea “Atesina
/Zaf”.
sente di scaricare la procedura Win Par per la verifica
termoigrometrica delle murature. Al sito
si accede
anche
digitando
www.
muratura-armata
.it 3
A centro pagina, schema
e foto del setup di prova.
Sotto, schema e
dimensione dei pannelli
murari sottoposti a prova.
b = 100
RICERCA
Sul comportamento
dei tamponamenti
In zona
I risultati sperimentali hanno dimostrato, sismica
tra l’altro, l’importanza fondamentale
della resistenza a compressione del blocco.
h = 252
adottando disposizioni costruttive prefissate.
Sono stati realizzati nove campioni di
muro, suddivisi in gruppi di tre in funzione delle caratteristiche dei blocchi
e dei giunti di malta. I muri, alti 2,52
metri e larghi 1 metro, sono stati costruiti fra due solai infinitamente rigidi, e fissati a regola d’arte al solaio
superiore mediante riempimento con
malta e zeppe. Si sono utilizzati blocchi con posa in opera a foratura oriz-
ndil Assolaterizi ha affidato
A al professor Claudio Mode-
t = 30
La necessità di conoscere
in modo approfondito il
comportamento delle
murature di
tamponamento è legata
alle indicazioni riportate
nelle norme allegate
all’Ordinanza 3274 che
introducono l’obbligo di
verifica alle azioni fuori
piano dei tamponamenti.
Sotto, tabella con le
caratteristiche dei muri
sottoposti a prova.
Tubi Innocenti
na e all’ingegner Francesca da
Porto del Dipartimento di costruzioni e trasporti dell’Università di
Padova una ricerca dal titolo Ricerca sperimentale sul comportamento fuori piano di tamponamenti in muratura in zona sismica. Oggetto della ricerca era la
caratterizzazione sperimentale di
campioni di tamponamento, realizzati con diverse tipologie di
blocco (a fori verticali e a fori orizzontali) e di giunto verticale e
orizzontale (continui o interrotti), soggetti ad azioni agenti fuori dal piano
del tamponamento stesso.
La necessità di conoscere in modo approfondito il comportamento dei tam-
Attuatore idraulico
257
ponamenti è legata alle indicazioni riportate nelle norme allegate all’Ordinanza 3274, che introducono l’obbligo
di verifica alle azioni fuori piano dei
tamponamenti, verifica evitabile solo
Caratteristiche dei muri sottoposti a prova
Tipo di muro
FO A
FO B
FV C
Tipo di blocco
FO (a fori orizzontali)
FO (a fori orizzontali)
FV (a fori verticali)
Tipo di malta
premiscelata calce-cemento
(M9)
premiscelata calce-cemento
(M9)
premiscelata calce-cemento
(M9)
Numero di corsi
(b x t x h) cm
4
Trave di carico
10
10
10
100 x 30 x 252
100 x 30 x 252
100 x 30 x 252
Numero campioni
3
3
3
Altezza giunti mm
10
10
10
Giunti verticali
4 + 4 cm
1/3 - 1/3 - 1/3
1/3 - 1/3 - 1/3
Giunto inferiore
pieno
pieno
pieno
Giunti intermedi
1/3 - 1/3 - 1/3
pieni
1/3 - 1/3 - 1/3
Giunto superiore
1/3 - 1/3 - 1/3 con zeppe
pieno con zeppe
1/3 - 1/3 - 1/3 con zeppe
zontale e con posa in opera a foratura
verticale, rispettivamente con percentuale di foratura del 60 e del 45 per
cento. La posa è stata fatta con giunti
verticali e orizzontali interrotti per 1/3
dello spessore del muro e, nel caso
della muratura con blocchi a fori orizzontali, anche con giunti orizzontali
continui e giunti verticali limitati a due
strisce di malta di 4 cm.
I muri sono stati sottoposti a un carico
agente fuori piano, ripartito mediante
una trave di carico, e applicato in corrispondenza della semialtezza del pannello.
I risultati sperimentali hanno mostrato
la fondamentale influenza della resistenza a compressione del blocco.
Le murature in blocchi semipieni hanno fornito una resistenza superiore da
tre a quattro volte rispetto alle omologhe murature realizzate con blocchi forati al 60 per cento a fori orizzontali.
Fra le murature con blocchi a fori orizzontali, meglio si sono comportate
quelle con giunti orizzontali continui.
Dal punto di vista del confronto con le
prestazioni richieste dal sisma di progetto, secondo l’Ordinanza 3431, le tipologie di tamponamento testate, caratterizzate da basse snellezze e dalla
capacità di sviluppare meccanismi di
resistenza nel loro spessore, presentano resistenze sperimentali notevolmente superiori alle richieste di normativa.
Anche applicando coefficienti di sicurezza pari a 2, tutte le tipologie sono
ampiamente verificate nei confronti di
azioni fuori piano valutate su edifici di
diversa altezza e in diverse zone sismiche, caratterizzate anche dai più alti
valori di accelerazione al suolo ag NOVITÀ ALVEOLATER ®
Nuovi blocchi Alveolater
a setti sottili per tamponamenti
®
Sulla base di una ricerca del Dipartimento di energetica dell’Università
di Ancona, e di numerose altre esperienze, la Laterizi Alan Metauro
produrrà una serie di blocchi di dimensioni medio-grandi a setti sottili.
l decreto legislativo 192 del 19
agosto 2005 ha imposto limiti di
trasmittanza decisamente impegnativi
e nettamente inferiori ai limiti generalmente utilizzati nel calcolo della legge
10. Un blocco per tamponamento di
forma e spessore tradizionale (30 cm)
raggiunge indicativamente un valore di
0,75 W/m2K, mentre la richiesta, ad
esempio in zona climatica E, è oggi di
0,46 W/m2K e sarà di 0,37 a partire
dal gennaio 2009. In zona climatica D
la trasmittanza limite è oggi di 0,50
W/m2K e sarà 0,40 dal gennaio 2009.
Per raggiungere questi valori di trasmittanza non ha più particolare importanza intervenire sulle composizioni della materia prima.
Con riferimento al prospetto A1 della
norma UNI EN 1745, l’alleggerimento
della matrice di argilla porta a valori di
conduttività non risolutivi. Infatti si ha
un valore di 0,47 W/mK per una massa di 1600 kg/m3 e di 0,415 W/mK
per massa di 1450 kg/m3, valore quest’ultimo identificativo dei prodotti alleggeriti in pasta secondo la vecchia
norma UNI 8942, ritirata nel maggio
2005. Ad esempio, su di un blocco da
tamponamento di 38 cm di spessore,
a disegno tradizionale, prevedere una
conduttività di 0,415 W/mK o di 0,47
W/mK porta a valori di trasmittanza U
rispettivamente di 0,56 e 0,59 W/m2K
(calcolo secondo UNI EN 1745).
Pur perseguendo il miglioramento delle caratteristiche della materia prima,
è però indispensabile intervenire anche sul disegno del blocco, aumentando il numero delle camere d’aria nella
direzione dello spessore del muro e riducendo lo spessore dei setti interni.
La riduzione dello spessore dei setti è
possibile poiché non esistono attualmente norme di riferimento obbligatorie e non è più vigente la UNI 8942 che
fissava in 7 mm il limite di spessore
dei setti, anche negli elementi di tamponamento.
L’influenza positiva della riduzione dello spessore dei setti era già stata confermata dodici anni fa quando al Consorzio Alveolater® fu rilasciato un brevetto dal titolo Blocco forato realizzato
in laterizio e nel 1995 in occasione di
una ricerca sviluppata in collaborazione con il Dipartimento di energetica
dell’Università politecnica delle Marche di Ancona.
Sulla base di quelle esperienze, ma anche di altre sviluppate all’estero,
I
Lo studio accurato del disegno ha portato, sulla base del calcolo secondo la
UNI EN 1745, a un valore di conduttività equivalente del blocco di 0,152
W/mK e a una trasmittanza di parete
non intonacata di 0,36 W/m2K con argilla di massa 1450 kg/m3 e, con
argilla di massa 1600 kg/m3,
a valori rispettivamente
di 0,161 W/mK e di
0,37 W/m2K.
Sulla base
di esperienze
condotte dal
Consorzio
Alveolater ®
e di una ricerca
sviluppata in
collaborazione con
il Dipartimento di
energetica dell’Università
di Ancona, ma anche
di altre esperienze
sviluppate all’estero (in
particolare in Germania),
la Laterizi Alan Metauro
di Secchiano Marecchia
(Pu) produrrà una serie
di blocchi medio-grandi
per tamponamento a setti
sottili.
Il maggiore dei blocchi ha
dimensioni di 48 x 25 x 16
cm. A centro pagina,
il disegno del blocco;
a fianco, in alto, mesh per
il calcolo agli elementi
finiti della resistenza
termica eseguita secondo
la norma UNI EN 1745.
Lo studio accurato del
disegno della foratura ha
portato, sulla base del
calcolo eseguito secondo
la Uni En 1745, a un
valore di conduttività
equivalente del blocco
(con argilla di massa
1450 kg/m3) di
0,152 W/mK
16
48
cm
spessore parete
e prevalentemente in Germania, la
Laterizi Alan Metauro di Secchiano
Marecchia (Pu) produrrà una serie di
blocchi di dimensioni medio-grandi per
tamponamento a setti sottili, il maggiore dei quali ha dimensioni di 48x25
cm (spessore parete 48 cm) e altezza
di taglio di 16 cm.
Blocchi di dimensioni medio-grandi a setti sottili
Con argilla di massa 1450 kg/m3 (blocchi alveolati)
Conduttività equivalente del blocco
W/mk
0,152
Trasmittanza parete non intonacata
W/m2K
0,36
3
Con argilla di massa 1600 kg/m (blocchi non alveolati)
Conduttività equivalente del blocco
Trasmittanza parete non intonacata
W/mk
2
W/m K
0,161
0,37
25
In questo modo, e
soprattutto nelle
regioni che hanno svincolato lo spessore delle pareti dalla volumetria del
fabbricato per la parte eccedente i 30
cm, è possibile realizzare pareti di
tamponamento monostrato nel rispetto anche dei più stringenti valori di trasmittanza. Ma il vantaggio della parete
uniforme in laterizio si ha non solo per
l’elevato isolamento, traspirabilità e
inerzia termica. Alla fine delle vita utile
del fabbricato, infatti, non ci sarà nessun problema di smaltimento in discarica o per riutilizzo come inerte, essendo del tutto assente il materiale isolante, organico o inorganico e a una trasmittanza di
parete non intonacata di
0,36 W/m2K e (con
argilla di massa
1600 kg/m3) a valori
rispettivamente
di 0,161 W/mK
e 0,37 W/m2K.
Con questo blocco,
soprattutto nelle regioni
che hanno svincolato lo
spessore delle pareti dalla
volumetria del fabbricato
per la parte eccedente i
30 cm, è possibile
realizzare pareti di
tamponamento
monostrato nel rispetto
anche dei più stringenti
valori di trasmittanza.
5
Capofila della ricerca
Diswall è il Dipartimento
di costruzioni e trasporti
della Facoltà di
ingegneria dell’Università
di Padova, con compiti di
coordinamento generale.
Altri partecipanti sono le
Università di Aachen e
Monaco in Germania e di
Minho in Portogallo.
In rappresentanza delle
piccole e medie industrie
sono coinvolte
nell’iniziativa due aziende
italiane produttrici di
laterizi: Laterizi Alan
Metauro, associata al
Consorzio Alveolater ®, e
Cis-Edil, associata al
Consorzio Poroton.
Partecipano inoltre la
tedesca Unipor (consorzio
tra produttori di laterizi
alveolati), la portoghese
Costa & Almeida lda
(blocchi di calcestruzzo),
l’italiana Tassullo (malte)
e la belga Bekaert
(tralicci e barre per
murature).
Sopra, un esempio di
muratura armata
Alveolater ®
(particolare
dell’incrocio e parte
terminale della
muratura) realizzata
con blocchi a “C”.
6
MURATURA ARMATA
Diswall: una
ricerca europea
La ricerca, finalizzata allo sviluppo di sistemi
innovativi per muratura armata, riunisce dodici
partecipanti tra università, imprese e associazioni.
a ricerca, della durata di ventiquattro mesi, è finalizzata allo
sviluppo di sistemi innovativi per la muratura armata e riunisce dodici partecipanti: università, piccole e medie imprese e associazioni di categoria di
quattro Paesi della UE.
L
Capofila
è il Dipar timento di costruzioni e trasporti della Facoltà di ingegneria dell’Università di Padova, con compiti di coordinamento generale. Altri partecipanti
sono le Università di Aachen e Monaco
in Germania e di Minho in Portogallo.
In rappresentanza delle piccole e medie industrie sono coinvolte nell’iniziativa due aziende italiane produttrici di laterizi: Laterizi Alan Metauro, associata
al Consorzio Alveolater®, e Cis-Edil, associata al Consorzio Poroton. Parteci-
- validare sperimentalmente le soluzioni tecnologiche individuate mediante
prove appositamente elaborate e valutazioni numeriche al fine di stabilire le
criticità dei parametri meccanici;
- individuare metodi di prova non distruttivi per le strutture in muratura e
procedure di calibrazione dei
parametri più
significativi
pano inoltre la tedesca Unipor (consorzio tra produttori di laterizi alveolati), la
portoghese Costa & Almeida lda (blocchi di calcestruzzo), l’italiana Tassullo
(malte) e la belga Bekaert (tralicci e
barre per murature). Le associazioni di categoria che aderiscono
al progetto, entrambe
di produttori di laterizi, sono
la tedesca Ziegel e l’italiana Andil
Assolaterizi.
Gli obiettivi scientifici e tecnologici di
Diswall sono:
- sviluppare studi teorici sulle proprietà
e sui requisiti dei blocchi per muratura,
sulle armature di rinforzo e sulle malte;
- mettere a punto tecnologie innovative
e processi costruttivi per l’esecuzione
di murature armate portanti e di tamponamento;
- progettare, realizzare e testare prototipi di prodotto;
tra risultati di
laboratorio e misure
eseguite in sito;
- definire e pianificare gli
standard per i nuovi sistemi costruttivi proposti, software e linee guida per al loro implementazione;
- trasferire i risultati della ricerca
agli organi tecnici
nazionali ed europei, allo scopo di includere negli appositi codici le informazioni sulle prestazioni della muratura armata specialmente
per le costruzioni in zona sismica.
In particolare Andil raccoglierà tutte le
informazioni e diffonderà i risultati attraverso conferenze, pubblicazioni,
congressi, fiere e corsi di formazione
per tutti i soggetti interessati al settore
delle costruzioni (ingegneri, architetti,
produttori, ricercatori, studenti ecc.).
Dal mese di marzo 2006 è attivo il sito
web dedicato al progetto Diswall:
www.diswall.dic.unipd.it PREMIO DI ARCHITETTURA
Assegnato il
Brick Award 2006
Alla sua seconda edizione, il riconoscimento
promosso da Wienerberger ha visto tra
i premiati anche un architetto italiano.
no Antonio Monestiroli per l’ampliamento del cimitero di Voghera in Italia,
il secondo agli architetti tedeschi Ilse e
Ulrich Königs per il progetto della chiesa St. Franziskus a Regensburg, in Germania.
Il prossimo Brick Award si terrà nel
2008 e, come per i precedenti, i più
importanti critici ed esperti di architettura europei sono invitati, sin da adesso, a proporre i progetti in laterizio che
riterranno più degni di nota Sotto, i tre lavori premiati
con il Brick Award e i due
premi straordinari.
A centro pagina, il volume
«Brick ‘06, la migliore
architettura europea in
laterizio», della casa
editrice tedesca Callwey
(in vendita nelle migliori
librerie specializzate), nel
quale sono stati
pubblicati tutti i lavori
che hanno concorso al
premio.
ienerberger, il più
W grande produttore
mondiale di laterizi, ha conferito per la seconda volta il premio internazionale d’architettura
Brick Award, mettendo a disposizione
per quest’edizione 21 mila euro. Wienerberger, con il Brick Award, premia
ogni due anni la migliore architettura
contemporanea europea in laterizio.
Una giuria internazionale, composta
dagli architetti Bob van Reet,
Falk Jaeger, Tamás Noll,
Sjoerd Soeters e Josef Pleskot (vincitore del Brick
Award 2004) ha scelto i progetti vincitori.
Per la valutazione dei progetti
sono state considerate non solo la
forma architettonica in relazione al
laterizio impiegato, ma anche la funzionalità degli edifici. Fra i duecentotrentacinque progetti esaminati, trentotto sono entrati nella selezione finale
e tra questi sono stati scelti i cinque lavori premiati: tre per il Brick Award e
due per i premi straordinari.
I trentotto lavori selezionati, provenienti da diciotto paesi, tra cui per la prima
volta Giappone, Messico e Colombia,
sono stati inseriti nel volume Brick ‘06,
la migliore architettura europea in laterizio, ricco di immagini, illustrazioni e
dettagli costruttivi, pubblicato dalla
casa editrice tedesca Callwey (in vendita nelle migliori librerie specializzate).
La serata di gala per la consegna dei
Brick Award 2006 si è tenuta il 23 marzo a Vienna alla presenza di oltre trecento architetti e giornalisti provenienti
da numerosi paesi europei, nonché del
consiglio di amministrazione della Wienerberger AG. Oltre al trofeo, i vincitori
di Ungheria, Spagna, Repubblica Ceca,
Italia e Germania hanno ricevuto anche
il riconoscimento in denaro.
Il primo premio è stato assegnato a un
complesso per residenze e uffici degli
architetti ungheresi Ferenc Cságoly e
Ferenc Keller; il secondo è andato all’architetto spagnolo José Ignacio Linazasoro, per la trasformazione della
chiesa di San Fernando in biblioteca; il
terzo a due architetti: Jan Soukup e
John Pawson, per la nuova ala nord del
convento di trappisti a Novy Dvur in
Boemia. I premi straordinari sono stati
assegnati: il primo all’architetto italia-
1° premio: architetti Ferenc Cságoly e
Ferenc Keller, Ungheria.
2° premio: architetto José Ignacio Linazasoro, Spagna.
3° premio: architetti Jean Soukup e John Pawson, Boemia.
1° premio straordinario: architetto Antonio Monestiroli, Italia.
2° premio straordinario: architetti Ilse e Ulrich Königs, Germania.
7
REALIZZAZIONI ALVEOLATER ®
Villetta a basso consumo
energetico a Borgonovo (Pc)
Per questa
villetta, progettata dal
geometra Franco
Cavallotti della Tecnoeco
di Stradella (Pv), è stata
impiegata la malta
premiscelata Alveolater ®.
Con questo prodotto, che
ha una conduttività
termica analoga a quella
La richiesta del committente (e proprietario) era quella di realizzare
un’abitazione che consentisse di rinunciare agli impianti di riscaldamento
e condizionamento. Anche per questo impiegata la malta Alveolater ®.
a casa è situata a Borgonovo in
provincia di Piacenza a circa 120
metri sul livello del mare. Si compone
di un piano interrato su tre lati (che include l’autorimessa), piano giorno e
piano mansardato. Il piano interrato
L
di spessore al grezzo rispettivamente
di 28 e 24 cm. Il tetto è strutturalmente leggero. L’eccentricità degli assi
maggiori è bassissima (13 metri contro
11,57), realizzando un corpo di aspetto compatto. Questi parametri iniziali
COSÌ CI SCRIVE IL
COMMITTENTE
(E PROPRIETARIO)
La località sede dell’intervento
(mia città natale) è una borgata di
settemila abitanti, venti chilometri
a ovest di Piacenza. L’attività edilizia è vivace ma convenzionale,
nel senso che le novità tardano a
radicarsi. Per una caratteristica
tipica dei piccoli centri, è però
meno difficile che altrove suscitare
emulazione, nel senso che vi è
grande curiosità di guardare nel
cortile del vicino. Spero, infatti, in
un effetto imitativo che porti ad
adottare le soluzioni propugnate
dal Consorzio Alveolater ® per “il
buon modo di costruire” che ho tenacemente perseguito. Già diverse
persone sono venute a vedere e a
chiedere lumi, poiché quel tipo di
blocchi non era mai stato qui impiegato prima d’ora.
Vorrei sottolineare come questa
casa è stata eretta anche grazie al
lontano, premuroso e disinteressato aiuto dell’ingegner Giorgio Zanarini del Consorzio Alveolater ®
sotto forma di spiegazioni, consigli e consulenze.
Guido Guasconi
dei laterizi Alveolater ®, si
realizzano murature
termicamente omogenee,
prive di ponti termici e
con una trasmittanza U
sensibilmente inferiore a
quella di pareti realizzate
con malte convenzionali
preparate in cantiere.
La malta Alveolater ® è un
prodotto secco,
confezionato in sacchi da
25/30 kg, a cui va
aggiunta solo acqua.
Oltre ai vantaggi
riguardanti l’isolamento
termico Il suo utilizzo
consente anche notevoli
vantaggi organizzativi: si
evitano al cantiere
sprechi di materiale,
tempi morti di
manodopera specializzata
e immobilizzazione di
attrezzature. I punti di
preparazione della malta
possono essere ubicati in
prossimità dell’opera da
realizzare e spostati in
funzione dell’avanzamento
dei lavori.
8
misura al lordo 125 metri quadrati, il
piano giorno e il soprastante piano ciascuno 121 metri quadrati lordi.
Come requisito principale il committente richiedeva la realizzazione di un’abitazione unifamiliare a basso consumo
energetico, che consentisse la rinuncia
all’impianto di riscaldamento convenzionale e al sistema di condizionamento estivo. Di conseguenza, l’edificio
avrebbe dovuto avere forma compatta
(basso rapporto fra superficie e volumetria), per diminuire lo scambio termico fra l’interno e l’esterno.
Progettazione statica
Benché situata in zona sismica 4 (la
più bassa), la casa è stata realizzata
con un generoso dimensionamento
strutturale. Lo zoccolo di basamento
(platea di fondazione) è infatti di 38 cm
e lo spessore della muratura portante,
in relazione alla ridotta altezza fuori terra, esprime un rapporto di snellezza
estremamente basso.
I solai di interpiano sono soltanto due
hanno di per sè determinato una struttura di elevata robustezza, idonea anche per una zona a rischio sismico.
Tecnica costruttiva e materiali
La platea di fondazione e il piano interrato sono in cemento armato; la muratura portante, di 38 cm di spessore, è
in laterizio; il solaio è in latero cemento; il tetto è in legno a due falde discontinue (la zona notte del piano mansardato è più elevata della rimanente).
Per la muratura sono stati impiegati i
blocchi Porotherm Bio 38 (cm. 38x25x
22,5) porizzati con farina di legno, prodotti dalla Wienerberger di Mordano
(Bo) nello stabilimento di Villabruna di
Feltre in provincia di Belluno e posati
con malta termica Alveolater®.
I blocchi presentano una sagomatura
laterale che consente la parziale presenza del giunto di malta verticale e
pesano a secco 18 kg, realizzando una
massa di 308 kg al metro quadrato. Si
sono resi necessari oltre 3 mila blocchi
pari a 106 bancali.
La muratura, su gran parte delle pareti
perimetrali interne, è rivestita con mattoni in terra cruda di 8 cm di spessore
aventi funzione di ulteriore isolamento,
accumulo termico e di regolazione del
microclima interno.
Isolamento termico
Il tetto ventilato, con travi in legno lamellare, al di sopra dell’assito perIinato è isolato con ben 12 cm (due strati
incrociati da 6 cm) di pannelli in fibra di
legno extra porosi sormontati da un ulteriore assito grezzo di 25 mm.
La casa è stata progettata come edificio a basso consumo energetico grazie
al forte isolamento, all’elevata inerzia
termica della muratura e al buon orientamento, che consente lo sfruttamento
dell’energia solare (ampie finestrature
a sud, quasi nessuna apertura sul lato
opposto).
Essendo in realtà la facciata sud orientata per 157 gradi (e quella contigua,
ovviamente, per 247), l’angolo tra le
facciate sud e ovest è stato tagliato ricavando, al piano giorno, un’ampia
apertura con vetrata fissa orientata
esattamente per 180 gradi a sud che
consente al sole d’inverno, basso sull’orizzonte, di penetrare profondamente illuminando e riscaldando le pareti
interne.
Non vi sono balconi, salvo uno di ridot-
IN CANTIERE
Villetta unifamiliare
a Borgonovo (Pc)
Committente
Guido Guasconi, Saint-Pierre
(Aosta)
Progetto
geom. Franco Cavallotti, Tecnoeco
di Stradella (Pv)
Impresa esecutrice
Artigiano edile Branko Lapcevic,
Piacenza
Materiali
te dimensioni, che però non sporge
dalla sagoma essendo ricavato sul solaio di interpiano (la superficie del piano interrato è leggermente maggiore di
quello sovrastante); ciò al fine di minimizzare ulteriormente lo scambio termico.
L’accesso e la fruibilità del piano giorno sono privi di barriere architettoniche, grazie a una lunga e ampia gradinata con alzata massima di 5 cm.
Non sono stati impiegati materiali isolanti derivati da prodotti di sintesi nell’intento di assicurare un’elevata traspirabilità dell’involucro (alta permeabilità al vapore).
Climatizzazione
Il sistema di riscaldamento funzionerà
La premessa per realizzare questa sorta di “sfida energetica” che consentisse di fare a meno degli impianti di climatizzazione convenzionali, si fondava
in gran parte sull’accurata progettazione e sui materiali costituenti la muratura. La scelta è caduta sui blocchi a incastro Porotherm Bio della Wienerberger che, grazie alla notevole massa,
unita al potere isolante conferito dalla
microporizzazione ottenuta con farina
di legno (nonché alla permeabilità alla
pressione di vapore), si sono rivelati
idonei a soddisfare i requisiti progettuali, in particolare perché utilizzati in
combinazione con la malta Alveolater®,
che ha consentito di eliminare i ponti
termici in corrispondenza dei giunti.
Nelle immagini, alcune
viste della villetta durante
i lavori di costruzione e un
particolare della muratura
esterna in corrispondenza
del vano finestra.
Per le murature sono stati
impiegati i blocchi a
incastro Porotherm Bio
38 prodotti dalla
Wienerberger nello
stabilimento di Villabruna
di Feltre (Bl). Questi
elementi, microporizzati
con farina di legno, hanno
dimensioni di 38 x 25 x
22,5 cm e consentono la
realizzazione di murature
di 38 cm di spessore. La
malta termica Alveolater ®
ha permesso di eliminare
il ponte termico in
corrispondenza dei giunti
prevalentemente per irraggiamento,
grazie a una stufa in muratura o in pietra olIare di elevata massa (la canna
fumaria è progettata in posizione centrale). Il riscaldamento secondario è
costituito da radiatori a battiscopa installati lungo le pareti più fredde, funzionanti a bassa temperatura (35° ÷
40°). Essi hanno la duplice funzione
di mantenere perfettamente
asciutta la muratura e di realizzare un sistema mediante
il quale la spessa parete,
dopo avere accumulato calore, lo cede in certa misura per
irraggiamento.
È previsto che l’impianto sia collegato
a un sistema solare a tubi sottovuoto
che dovrebbe non soltanto produrre acqua calda sanitaria, ma rendere in gran
parte autonomo lo stesso impianto di
riscaldamento secondario. Si valuterà
se integrarlo con una piccola caldaia a
metano. Non sono stati previsti impianti di condizionamento estivo.
Realizzazione
Progettista è il geometra Franco Cavallotti della Tecnoeco di Stradella in provincia di Pavia, propugnatore a Borgonovo della ripresa delle coperture in legno, che in zona non venivano realizzate da almeno trent’anni.
L’intervento sorge su un’area alla periferia sud del paese, già sede di un
complesso ospedaliero mai ultimato il
cui scheletro è stato demolito recuperando I’area, a cura dell’imprenditore
Alessandro Cassi di Borgonovo, con un
progetto gradevole, che vede una piazza centrale piantumata a verde e circondata da edifici uni e bifamiliari con
un massimo di due piani fuori terra.
La casa gode a sud-ovest di vista panoramica sulle prime colline dell’appennino che chiudono l’orizzonte.
La costruzione è stata interamente
eseguita dall’artigiano edile Branko
Lapcevic e dalle sue maestranze. Committente è Guido Guasconi, che ci ha
aiutato nella stesura di questa nota e di incrementare la
resistenza termica
complessiva delle pareti.
Micro
porizzati
con farina
di legno
Spessore
parete
38 cm
Blocchi
Porotherm
Bio 38 di
38x25x22,5 cm (per pareti di 38
cm di spessore) della Wienerberger
Brunori di Mordano-Bo
(stabilimento di Villabruna di
Feltre-Bl)
Malta
ad alte
prestazioni
termiche Alveolater ®
prodotta per il Consorzio
Alveolater ® da Tower srl di San
Mauro Pascoli (Fc)
Le caratteristiche della
malta Alveolater ® sono
costantemente controllate
sia dal laboratorio interno
di controllo qualità del
produttore sia da
laboratori esterni
ufficialmente riconosciuti.
I controlli attestano la
resistenza della malta
secondo il d.m. 3 giugno
1968 e la classe di
appartenenza secondo il
d.m. 20 novembre 1987.
L’impiego della malta
Alveolater ® assicura al
progettista e al direttore
dei lavori la costanza
delle caratteristiche
meccaniche e termiche
per tutta la durata del
cantiere. I controlli
potranno così limitarsi
alla sola verifica di
rispondenza della classe
dichiarata dal produttore
a quella prevista dal
progetto.
9
Alveolater d’Italia
®
Produttori e formati dei blocchi Alveolater
Stabilimenti:
- 61030 Cartoceto (Pu),
Via S. Anna 36, tel. 0721 897526,
fax 0721 897198,
Currò Carmelo Laterizi di G.S.T. srl,
Contrada Timoniere,
98040 Torregrotta (Me),
tel. 090 9942181, fax 090 9943464,
[email protected],
www.currolaterizi.it
Produzione: blocchi
Classe 45
30 x 24 x 24
20 x 30 x 24
13 x 30 x 24
Classe 60
30 x 24 x 24
20 x 24 x 24
15 x 24 x 24
Produzione: blocchi
blocchi per muratura armata
Stabilimenti:
- 34071 Cormòns (Go),
Via Isonzo 145, tel. 0481 638111,
fax 0481 60012
- 34078 Sagrado (Go), Via Fornaci 1,
tel. 0481 99226, fax 0481 92768
Classe 45
30 x 25 x 20
38 x 25 x 24,5 a incastro
35 x 25 x 24,5 a incastro
30 x 25 x 24,5 a incastro
12 x 30 x 24,5
12 x 30 x 20
12 x 25 x 24,5
12 x 25 x 20
Classe 50
35 x 25 x 20
30 x 25 x 20
25 x 20 x 20
25 x 18 x 20
17 x 50 x 24,5
17 x 50 x 20
12 x 50 x 20
8 x 50 x 20
Classe 55
30 x 25 x 20
10
,
Classe 45
30 x 25 x 25 per muratura armata
14,5 x 30 x 25 per muratura armata
14,5 x 25 x 25 per muratura armata
Fornaci Giuliane spa, Via Isonzo 145,
34071 Cormòns (Go),
tel. 0481 638111, fax 0481 60012,
[email protected]
www.fornacigiuliane.it
Produzione: blocchi
Gruppo Fantini (Ala Fantini - Celam
Alveolater® - Ilas Alveolater® - Saba),
Via San Rocco 45, 71036 Lucera (Fg),
tel. 0881 527111, fax 0881 527248,
[email protected],
www.fantiniscianatico.it
Stabilimenti:
- Lattarico Cs), tel. 0984 939820,
fax 0984 938092;
- San Martino Valle Caudina (Av),
tel. 0824 840149, fax 0824 840907
Classe 55
30 x 24 x 24
e
12 x 25 x 15
- 61010 Secchiano Marecchia (Pu),
Via Montefeltro 118,
tel. 0541 912331, fax 0541 912154
Produzione: blocchi
blocchi per muratura armata
Classe 60
37 x 25 x 25 a fori orizzontali
35 x 25 x 25 a fori orizzontali
30 x 25 x 25 a fori orizzontali
25 x 25 x 25 a fori orizzontali
20 x 25 x 25 a fori orizzontali
15 x 25 x 25 a fori orizzontali
12,5 x 25 x 25 a fori orizzontali
10 x 25 x 25 a fori orizzontali
25 x 25 x 33 a fori orizzontali
20 x 25 x 33 a fori orizzontali
15 x 25 x 33 a fori orizzontali
12,5 x 25 x 33 a fori orizzontali
10 x 25 x 33 a fori orizzontali
30 x 25 x 25 Iper a incastro
18,1 x 37 x 24
17,1 x 35 x 25
14,6 x 30 x 24
®
,
e
Classe 45
30 x 25 x 19 per muratura armata
14 x 30 x 19 per muratura armata
12 x 30 x 19 per muratura armata
45 x 30 x 19
30 x 25 x 19
30 x 50 x 19 a incastro
30 x 25 x 19 a incastro
20 x 30 x 19
16 x 30 x 19
14 x 30 x 25
14 x 30 x 19
12 x 30 x 19
Classe 50
12 x 25 x 25
12 x 25 x 19
Classe 55
30 x 50 x 19 a incastro
30 x 25 x 25
30 x 25 x 19
30 x 25 x 19 a incastro
28 x 25 x 19
25 x 50 x 19 a incastro
25 x 25 x 19 a incastro
16,5 x 30 x 25
16,5 x 30 x 19
12 x 28 x 19
Classe 60
35 x 25 x 19 a incastro
30 x 25 x 25
30 x 25 x 19
30 x 25 x 25 a incastro
30 x 25 x 19 a incastro
20 x 25 x 19
Classe 50
42 x 25 x 24 a incastro
38 x 25 x 24 a incastro
35 x 25 x 24 a incastro
30 x 25 x 15 universale
25 x 45 x 24 a incastro
20 x 45 x 24 a incastro
17 x 45 x 24 a incastro
8 x 25 25 tramezza fonoisolante
Classe 55
30 x 25 x 19 universale
30 x 25 x 24 a incastro
25 x 25 x 24 a incastro
Classe 60
30 x 25 x 24 a incastro
30 x 25 x 19 a incastro
Later Sistem srl, Via della Nautica 3,
09122 Cagliari, tel. 070 240190,
fax 070 240941,
[email protected]
Produzione: blocchi
Classe 45
30 x 25 x 25
30 x 23 x 24 a incastro
25 x 23 x 24 a incastro
15 x 20 x 30
12 x 25 x 30
Classe 55
30 x 23 x 24 a incastro
25 x 23 x 24 a incastro
Classe 60
25 x 30 x 30 a fori orizzontali
Nencini Laterizi spa,
Sanlorenzo Laterizi srl,
Via Salaiola 28,
57010 San Pietro in Palazzi
Cecina (Li), tel. 0586 6181,
fax 0586 662416,
[email protected]
Stabilimento: Grosseto,
tel. 0586 6181, fax 0586 662416
Laterizi srl, Via della Nautica 3,
09122 Cagliari, tel. 070 240012,
fax 070 240016, [email protected]
www.laterizisrl.com
Società commerciale
Per i prodotti commercializzati dalla
società Laterizi srl consultare il sito
www.laterizisrl.com
Laterizi Alan Metauro srl,
Via S. Anna 36, 61030 Cartoceto (Pu),
tel. 0721 897526, fax 0721 897198,
[email protected],
www.alanmetauro.com
Produzione: blocchi
Laternova srl, stabilimento Margonara,
Via Ronchi 91,
46020 Ronchi di Palidano (Mn),
tel. 0376 58465/6, fax 0376 528223,
[email protected]
www.margonara.it
Produzione: blocchi
classici e alleggeriti con segatura
Classe 45
38 x 25 x 24 a incastro
35 x 25 x 19 a incastro
30 x 25 x 19 universale
30 x 25 x 19 a incastro
12 x 30 x 19
12 x 30 x 24
12 x 25 x 24
12 x 25 x 19
Classe 45
30 x 25 x 18
25 x 45 x 18 a incastro
25 x 20 x 18
12 x 30 x 18
Classe 50
30 x 25 x 18
Classe 60
30 x 25 x 18
16 x 45 x 18 a incastro
Nigra Industria Laterizi srl,
Traversa Mazzini 2,
10037 Torrazza Piemonte (To),
tel. 011 9180034, fax 011 9189517,
[email protected], www.nigra.it
Produzione: blocchi
Classe 45
35 x 25 x 19
30 x 25 x 19
30 x 25 x 19 a incastro
25 x 30 x 19 a incastro
20 x 30 x 19
14 x 25 x 19
12 x 30 x 19
10 x 30 x 19
8 x 30 x 19
Classe 45
45 x 30 x 19
30 x 25 x 19
30 x 25 x 19 per muratura armata
30 x 14,5 x 19 per muratura armata
Classe 55
30 x 25 x 25
12 x 30 x 25
Classe 60
37 x 25 x 25 a fori orizzontali
35 x 25 x 25 a fori orizzontali
30 x 25 x 25 a fori orizzontali
25 x 25 x 25 a fori orizzontali
20 x 25 x 25 a fori orizzontali
15 x 25 x 25 a fori orizzontali
12 x 25 x 25 a fori orizzontali
Classe 50
30 x 25 x 19
12 x 25 x 24,5
12 x 30 x 19
12 x 25 x 19
30 x 25 x 19
20 x 30 x 24,5
20 x 30 x 19
Wienerberger Brunori srl,
Stabilimento Mordano:
- Via Ringhiera 1, fraz. Bubano,
40020 Mordano (Bo),
tel. 0542 56811, fax 0542 51143,
[email protected]
www.wienerberger.it
Classe 50
25 x 30 x 19 a incastro
25 x 30 x 24,5 a incastro
30 x 25 x 24,5 a incastro
Classe 55
25 x 30 x 19 a incastro
Produzione: blocchi
Classe 45
30 x 25 x 19
20 x 30 x 19
12 x 30 x 19
12 x 25 x 19
Classe 55
30 x 25 x 19
20 x 30 x 19
Classe 50
30 x 25 x 19
Ril Laterizi spa, Via Rovasenda 79,
13045 Gattinara (Vc),
tel. 0163 831012, fax 0163 834086,
[email protected], www.rillaterizi.it
Produzione: blocchi
classici e alleggeriti con segatura
Classe 45
30 x 25 x 19
20 x 30 x 19
12 x 30 x 19
10 x 30 x 19
8 x 30 x 19
Classe 50
33 x 25 x 19
30 x 25 x 19
30 x 25 x 19 a incastro
Produzione: blocchi
Classe 45
30 x 25 x 19 a incastro
30 x 25 x 19
25 x 30 x 19 a incastro
20 x 30 x 19
12 x 30 x 19
12 x 25 x 19
Gruppo Stabila spa,
Via Capiterlina 141,
36033 Isola Vicentina (Vi),
tel. 0444 977009, fax 0444 599040,
[email protected]
www.gruppostabila.com
Classe 55
30 x 25 x 19
Sarda Laterizi spa, Via Pigafetta 1,
07046 Porto Torres (Ss),
tel. 079 516104, fax 079 516170,
[email protected]
Produzione: blocchi
Classe 45
25 x 23 x 22,5 a incastro
30 x 23 x 22,5 a incastro
Stabilimenti:
- Capiterlina
36033 Isola Vicentina (Vi),
tel. 0444 977009, fax 0444 599040
- Atesina/Zaf
37055 Ronco all’Adige (Vr),
Via Crosarona 11/19,
tel. 045 6615500, fax 045 6515502
Produzione: blocchi
Classe 55
25 x 45 x 22,5 a incastro
30 x 45 x 22,5 a incastro
Classe 60
20 x 45 x 22,5 a incastro
25 x 45 x 22,5 a incastro
Siai srl, Via Mediterraneo 40,
86030 Petacciato Scalo (Cb),
tel. 0875 67302, fax 0875 678553,
[email protected], www.siailaterizi.it
Produzione: blocchi
blocchi per muratura armata
Sila srl, Via Calatafimi 32,
45100 Rovigo, tel. 0425 405218,
fax 0425 908556, [email protected]
www.silasrl.it
,
Classe 45
42 x 25 x 24,5 a incastro
38 x 25 x 24,5 a incastro
35 x 25 x 24,5 a incastro
30 x 25 x 24,5 a incastro
25 x 30 x 24,5 a incastro
30 x 50 x 19 a incastro
25 x 50 x 19 a incastro
20 x 50 x 19 a incastro
20 x 50 x 24,5 a incastro
17 x 50 x 24,5 a incastro
17 x 33 x 24,5 Trieste
17 x 33 x 19 Trieste
12 x 50 x 24,5 a incastro
12 x 38 x 24,5 a incastro
12 x 35 x 24,5 a incastro
8 x 50 x 24,5 a incastro
12 x 30 x 24,5
Vela spa, Via C. Colombo 56,
40131 Bologna, tel. 051 6328111,
fax 051 702570, [email protected]
www.velaspa.it
Stabilimenti:
- 40131 Bologna, Via C. Colombo 56,
tel. 051 6328111, fax 051 702570,
- 25040 Corte Franca (Bs),
Via Provinciale 28, tel. 030 984261,
fax 030 984264, [email protected]
Produzione: blocchi
classici e alleggeriti con lolla di riso
Classe 45
42 x 25 x 24,5 a incastro
38 x 25 x 24,5 a incastro
35 x 25 x 24,5 a incastro
35 x 25 x 24,5 a incastro
35 x 25 x 19
30 x 27 x 19 a incastro
30 x 25 x 24,5 a incastro
30 x 25 x 19
30 x 25 x 19 a incastro
25 x 30 x 24,5 a incastro
25 x 30 x 19 a incastro
20 x 45 x 24,5
20 x 45 x 19
20 x 30 x 19
20 x 25 x 19
18 x 25 x 19
12 x 45 x 24,5
12 x 45 x 19
12 x 38 x 24,5
12 x 35 x 24,5
12 x 35 x 19
12 x 30 x 24,5
12 x 30 x 19
12 x 25 x 24,5
12 x 25 x 19
Classe 50
30 x 25 x 19
30 x 25 x 19 a incastro
25 x 30 x 19 a incastro
Classe 55
30 x 25 x 19
30 x 25 x 19 a incastro
28 x 25 x 19
25 x 30 x 19 a incastro
Classe 60
30 x 25 x 19
35 x 25 x 19
30 x 27 x 19 a incastro
Classe 55
30 x 25 x 19
Classe 60
30 x 25 x 19 a incastro
30 x 25 x 19
e
sono marchi del
Consorzio Alveolater®,
Viale Aldo Moro 16,
40127 Bologna
tel. 051 509873, fax 051 509816,
[email protected]
www.alveolater.com
www.muraturaarmata.it
LEGENDA
I blocchi sono sempre a fori verticali
salvo quando vi è l’indicazione “a fori
orizzontali”.
Dimensioni (cm) = a x b x c
Blocchi a fori verticali o a incastro
a = dimensione del blocco nel senso
dello spessore del muro (larghezza)
b = dimensione nella direzione
longitudinale del muro (lunghezza)
c = dimensione nel senso verticale del
muro (altezza)
Blocchi a fori orizzontali
a = dimensione nel senso trasversale
del muro (larghezza)
b = dimensione nel senso verticale del
muro (altezza)
c = dimensione nella direzione
longitudinale del muro (lunghezza)
blocco a fori
orizzontali
c
a
blocco a fori
verticali
b
b
c
a
c
blocco a
incastro
a
b
11
«Terrapiana, abitare nel
verde» propone tipologie
di edifici diversificate per
rispondere alle differenti
esigenze dei futuri
residenti, tutte studiate
per venire incontro a stili
di vita diversi,
assicurando a chi abita un
elevato standard di
comfort, sicurezza e di
protezione dai rumori. Per
questo sono stati
impiegati sia per le
murature esterne portanti
(tutte di 38 cm di
spessore) sia per le pareti
divisorie interne (di 8 e
12 cm di spessore),
blocchi Alveolater ® ad
alte prestazioni termiche
del Gruppo Stabila di Isola
Vicentina (Vi).
Sopra, veduta del
complesso edilizio. Per la
realizzazione è stato
indetto un concorso di
idee vinto dall’architetto
Valentino Sebellin di
Mussolente (Vi).
In alto a destra, cartina
con la posizione della
frazione Travettore dove
sorge il complesso.
Il costo complessivo
dell’opera è previsto in
circa 30 milioni di euro.
In basso a destra, i
blocchi Alveolater ® a
incastro del Gruppo
Stabila impiegati
nell’intervento. Per le
murature esterne: blocchi
Alveolater ® i 38 di
38x25x25 cm (per pareti
di 38 cm di spessore); per
i divisori interni: blocchi
Alveolater ® i 12/50 h25
di 12x50x25 cm (per
pareti di 12 cm di
spessore) e 8/50 h25 di
8x50x25 cm (per pareti
di 8 cm di spessore).
12
REALIZZAZIONI ALVEOLATER ®
Per «Terrapiana» scelti i blocchi
Alveolater del Gruppo Stabila
®
Per uno dei più grandi interventi edilizi realizzati nel Veneto impiegati,
per il massimo isolamento termoacustico e il migliore comfort abitativo,
i blocchi Alveolater ® del Gruppo Stabila di Isola Vicentina (Vi).
uno dei più grandi interventi edilizi effettuati in questi ultimi anni
sul territorio veneto. Si chiama Terrapiana, abitare nel verde e sorge in contrada Travettore di Rosà (Vi) a tre chilometri da Bassano del Grappa. L’inter-
È
vento, di cui ne è stata eseguita circa
la metà, sorge su sei ettari di terreno
pianeggiante (da cui il nome Terrapiana) fino a poco tempo fa destinati a vigneto e prevede la costruzione di duecento unità immobiliari, un’area dedicata allo sport e strutture connesse.
La zona circostante, e in particolare il
centro della frazione di Travettore, è
servito da strutture primarie pubbliche, quali scuola, chiesa, aree
per lo sport e aree verdi.
La vicinanza al centro del Comune di Bassano del Grappa (circa
tre chilometri in direzione nord)
permette inoltre un’agevole collegamento con importanti attrezzature di interesse pubblico, quali
ospedale, palazzetto dello sport e
scuole medie superiori. Vista la sua dimensione e la destinazione prevalentemente residenziale, il piano di lottizzazione Terrapiana non si può configurare
come un naturale ampliamento della
frazione di Travettore. La vicinanza con
importanti reti viarie di connessione ex-
traurbana e a insediamenti urbani di dimensioni rilevanti, quali Bassano del
Grappa, Rosà, Cartigliano e Nove, inserisce l’intervento in un contesto più
ampio consentendo di soddisfare un
bacino di utenza che non si limita alla
sola frazione. La previsione è che saranno dai 350 ai 400 i nuovi residenti
che si aggiungeranno agli attuali 1.600
di Travettore. Il costo complessivo dell’opera è previsto in circa 30 milioni di
euro, circa 60 miliardi di vecchie lire.
L’impianto urbanistico e gli edifici sono
organizzati in modo rigoroso, quasi
scienti-
Spessore
parete
38 cm
fico: alla progettazione dell’opera hanno infatti collaborato circa una ventina
di persone esperte in vari campi.
La società costruttrice è l’Adige Bitumi
Impresa spa, di cui uno degli amministratori è fra i soci di maggioranza della
Baggi srl, la società promotrice del progetto.
Per la realizzazione è stato indetto un
concorso di idee, vinto dall’architetto
Valentino Sebellin di Mussolente (Vi).
Il risultato è che tutto l’intervento si
presenta con un assetto architettonico
unitario, con edifici a tre piani nella parte est, a due piani in quella ovest e con
il campo sportivo realizzato in accordo
con l’amministrazione comunale di
Rosà. L’accesso agli impianti sportivi
avverrà da una strada laterale di via
Zanchetta, mentre tutto il nuovo complesso avrà il suo sbocco in via Baggi
nella provinciale che porta a Bassano
del Grappa. Il progetto è stato concepito con vaste aree verdi pubbliche e private che si inseriscono in modo armonioso tra le costruzioni.
Terrapiana, abitare nel verde propone
tipologie di edifici diversificate per rispondere alle
TUTTI I NOMI
DEL CANTIERE
Intervento di edilizia
residenziale con annessi esercizi
commerciali, uffici e impianti
sportivi a Rosà (Vi), frazione
Travettore.
Superficie complessiva
m2 58.165
Alloggi
circa 200 di varie metrature
Committente
Baggi srl
Progetto urbanistico
e architettonico
arch. Valentino Ivano Sebellin
geom. Renato Giacobbo
Progetto e calcoli strutture
ing. Stefano Giunta
Progetto impianti termotecnici
Termoengineering
di Francesco Pontarollo
Progetto impianti elettrici
perito Tullio Nichele
Coordinatore alla progettazione
e direzione lavori
arch. Stefano Bordin
Consulenza alla progettazione
dott. Paolo Mercante
Impresa esecutrice
Adige Bitumi Impresa spa
Blocchi Alveolater®
per le murature esterne:
- blocchi Alveolater ® i 38 di
38x25x25 cm (per pareti di 38 cm
di spessore)
per i divisori interni:
- blocchi Alveolater ® i 12/50 h25
di 12x50x25 cm (per pareti di
12 cm di spessore)
- blocchi Alveolater ® i 8/50 h25
di 8x50x25 cm (per pareti di 8 cm
di spessore)
fornitore: Gruppo Stabila spa,
Isola Vicentina (Vi)
distributore di zona:
Valle Fortunato snc di Valle
Gianfranco e Severino, Rosà (Vi)
differenti esigenze dei futuri residenti,
tutte studiate per venire incontro a stili
di vita diversi, assicurando a chi abita
un elevato standard di comfort, sicurezza e silenziosità. Per questo sono
stati impiegati, sia per le murature
esterne por tanti (tutte di 38 cm di
spessore) che per le pareti divisorie interne (di 8 e 12 cm di spessore), blocchi Alveolater® ad alte prestazioni termiche del Gruppo Stabila di Isola Vicentina (Vi).
Entrando nel dettaglio delle tipologie
dei fabbricati, al primo piano degli edifici per attività commerciali e servizi
sono previste unità residenziali con miniappartamenti, bicamere e tricamere,
mentre ai secondi piani sono collocati
attici con ampie e vivibili terrazze. Per
coloro che desiderano il massimo della
privacy sono stati progettati edifici a
due piani, con garage comune interrato
e raggiungibili attraversa la viabilità pri-
vata; qui ci saranno unità bicamere o
tricamere e quelle a piano terra potranno disporre di un giardino esclusivo oltre che di spazi interrati adibiti eventualmente a taverna.
Le aree destinate a negozi e uffici saranno funzionali alla quotidianità dei residenti e ospiteranno bar, edicole, attività di servizio alla persona e studi professionali.
Il progetto Terrapiana ha considerato
con grande attenzione ogni aspetto
della vita della comunità: parcheggi,
aree di sosta, parco giochi per i bambini, e il «corridoio della quiete» un parco
pubblico interno collocato al centro dell’area abitativa.
La viabilità interna comprende, oltre a
razionali percorsi per le auto e pedonali, anche piste ciclabili. L’area sport è
costituita da un campo di calcio, due
campi coperti per le bocce e un edificio
per gli spogliatoi Sopra, alcune viste del
cantiere durante i lavori.
La società costruttrice è
l’Adige Bitumi Impresa
spa di cui uno degli
amministratori è fra i soci
di maggioranza della
Baggi srl, la società
promotrice del progetto.
Il progetto Terrapiana ha
considerato con grande
attenzione ogni aspetto
della vita della comunità:
parcheggi, aree di sosta,
parco giochi per bambini,
e il «Corridoio della
quiete» un parco pubblico
interno collocato al
centro dell’area abitativa.
A sinistra, particolare
delle pareti divisorie
realizzate con tramezze a
incastro Alveolater ® di 8
e 12 cm di spessore.
A destra, particolare delle
murature in blocchi
Alveolater ® a incastro di
38 cm di spessore.
13
La marcatura CE è
obbligatoria a decorrere
dal 1° aprile 2006;
l’applicazione delle nuove
Norme tecniche per le
costruzioni può essere
rinviata di 18 mesi, come
previsto dalla legge 17
agosto 2005 n. 168, e
quindi fino al 22 marzo
2007. Questa è soltanto
una possibilità: il rinvio
non è obbligatorio e
quindi i produttori che a
decorrere dalla data di
applicazione della
marcatura CE si
troveranno a produrre, in
Sistema 2+, elementi di
Categoria I potranno
limitarsi alle prove di
resistenza meccanica,
secondo la UNI EN 772-1
nel proprio laboratorio
interno, e il professionista
dovrà utilizzare nei calcoli
i valori dichiarati, dando
al Cartiglio, che il
produttore gli fornirà, lo
stesso valore di un
rapporto di prova
ufficiale.
Per i forati strutturali, sia
che si tratti di prodotti di
Categoria I o di
Categoria II, sarà sempre
il produttore a indicare al
professionista i valori da
considerare nel calcolo,
senza fornire rapporti di
prova.
14
MARCATURA CE
Categoria I, Sistema 2+
e certificazioni
Chi produce in Sistema 2+ elementi di categoria I non è più obbligato,
secondo le nuove norme tecniche, alla prova annuale presso
un laboratorio autorizzato ai sensi della legge 1086/71.
l d.m. 20 novembre 1987 ha stabilito che la resistenza caratteristica della muratura eseguita con elementi artificiali (F/A max 55%) dev’essere determinata attraverso prove
di resistenza meccanica su muretti, a
fica agli obblighi precedenti. Infatti al
punto cap. 11.9.2 stabilisce che la resistenza caratteristica a compressione
degli elementi debba essere dichiarata
dal produttore sulla base della norma
UNI EN 772-1 e che, ma esclusivamen-
compressione e a taglio, da eseguirsi
presso laboratori riconosciuti ai sensi
della legge 1086 con cadenza almeno
annuale.
Nel caso particolare di elementi pieni o
semipieni la prova annuale presso un
laboratorio autorizzato ai sensi della
legge 1086 può essere limitata ai soli
blocchi, con successivo riferimento alle
tabelle A e B del decreto. Queste indicazioni sono state recepite dalla norma tecnica allegata all’Ordinanza
3274, emanata nel marzo del 2003 e
confermate dalla norma definitiva allegata alla successiva Ordinanza 3431.
Le Norme tecniche per le Costruzioni
(ex Testo Unico) d.m. 14 settembre
2005 (Gazzetta ufficiale n. 222 del 23
settembre, Supplemento ordinario n.
159), poiché fu redatto quando già era
imminente l’obbligo della marcatura CE
secondo le norme UNI EN serie 771, fa
ampio riferimento a quelle norme, oltre
a quelle della serie 772 sui metodi di
prova, e introduce un’importante modi-
te per gli elementi di Categoria II, le
prove debbano essere fatte annualmente anche presso un laboratorio ufficiale. I blocchi di Categoria I, prodotti
in regime di controllo 2+, e quindi con
l’intervento di un Organismo notificato
che attesta la correttezza del sistema
di controllo, sono esentati dalla prova
ufficiale.
Le tabelle 11-9-VI e 11-9-VIII del Testo
Unico confermano la possibilità, per gli
elementi pieni e semipieni, di ricavare
la resistenza della muratura dalle ca-
I
ratteristiche di resistenza dei blocchi e
della malta.
Ma la prova sperimentale è indispensabile per determinare la resistenza di
murature in elementi forati strutturali o
per murature in elementi pieni o semipieni che differiscano, per spessore
dei giunti, da quelle tabellate.
La marcatura CE è obbligatoria a decorrere dal 1° aprile 2006; l’applicazione
delle nuove Norme tecniche per le costruzioni può essere rinviata di 18
mesi, come previsto dalla legge 17
agosto 2005 n. 168, e quindi fino al
22 marzo 2007. Questa è soltanto una
possibilità: il rinvio non è obbligatorio e
quindi i produttori che a decorrere dalla
data di applicazione della marcatura CE
si troveranno a produrre, in Sistema
2+ elementi di Categoria I, potranno limitarsi alle prove di resistenza meccanica, secondo la UNI EN 772-1 nel proprio laboratorio interno, e il professionista dovrà utilizzare nei calcoli i valori dichiarati, dando al Cartiglio, che il produttore gli fornirà, lo stesso valore di
un rapporto di prova ufficiale.
Essendo la 771-1 norma di prodotto,
sul Cartiglio si potrà riportare esclusivamente la resistenza, media o caratteristica del blocco.
Questa informazione è certamente sufficiente per gli elementi pieni o semipieni, poiché dalla resistenza media
(opportunamente ridotta) o caratteristica è possibile determinare la resistenza della muratura in funzione del tipo di
malta; mentre per gli elementi forati
strutturali bisognerà ricorrere ancora
alla prova sperimentale su muretti.
Ma in ogni caso per i forati strutturali,
sia che si tratti di prodotti di Categoria
I o di Categoria II, sarà sempre il produttore a indicare al professionista i
valori da considerare nel calcolo, senza
l’obbligo di fornire rapporti di prova MARCATURA CE
Sistema 2+
e Categoria II?
Ai fini della marcatura CE è obbligatorio seguire
quanto prescritto dall’Appendice ZA della norma
UNI EN 771-1, senza alcuno scostamento.
el numero 24 di Alveolater ® Notizie si è parlato dei sistemi di controllo e delle categorie di prodotto previsti dalla norma UNI EN 771-1.
Il Sistema 2+, che vede l’intervento di
un organismo notificato, ossia riconosciuto a livello europeo, autorizza alla
produzione di elementi per murature di
Categoria I; mentre il Sistema di controllo di tipo 4 consente la produzione
esclusivamente di elementi di Categoria II. Ma chi ha attivato un Sistema 2+
può produrre elementi di Categoria II?
Da una verifica fatta direttamente presso la Commissione europea, risulta
che un produttore può decidere di seguire un sistema di attestazione di conformità più severo di quello previsto
dall’Appendice ZA della norma ma di
N
questo non può darne evidenza nelle
informazioni che accompagnano la
marcatura CE.
In sostanza, ai fini della marcatura CE
è obbligatorio seguire pedissequamente quanto prescritto dall’Appendice ZA,
senza alcun scostamento, neppure migliorativo. Quindi, se si opera in Sistema 2+, nel Cartiglio CE
possono essere riportate informazioni esclusivamente relative a elementi di Categoria I
(questo per motivi di
chiarezza e trasparenza
delle informazioni trasmesse al mercato).
L’eventuale ricorso a sistemi
di attestazione di conformità più
severi è comunque ammessa, purché
non ci sia alcuna interferenza con gli
aspetti cogenti della marcatura CE e rientri quindi in un ambito volontario.
Quindi, un produttore di elementi di Categoria II può ricorrere a un Sistema
2+ su base esclusivamente volontaria
dandone evidenza al mercato non attraverso i documenti a supporto della
marcatura CE, ma ricorrendo a mezzi di
informazione complementari (pagine
pubblicitarie, comunicazione ai clienti,
siti Internet ecc.) MARCATURA CE
Dichiarazione di conformità
anche via Internet?
Sui blocchi è sufficiente imprimere il marchio CE, mentre la dichiarazione
e le prestazioni dovranno essere comunicate tramite un documento
cartaceo. Ma è possibile utilizzare anche altre tecnologie?
a marcatura CE è ormai obbligatoria: è terminato il periodo di volontarietà e con il primo aprile 2006 i
prodotti in laterizio per murature devono essere marcati CE e accompagnati
da una dichiarazione di conformità contenente le informazioni sul produttore
nonché i valori delle caratteristiche prestazionali obbligatorie per legge nel
paese di destinazione.
Tutti i laterizi per murature, portanti o
di tamponamento, qualunque ne sia
l’origine, possono essere commercializzati sul territorio italiano soltanto se
corredati da una dichiarazione che ne
attesti la rispondenza alle normative
italiane vigenti.
Sui blocchi è sufficiente apporre, durante la produzione, il marchio CE;
mentre la dichiarazione e le prestazioni
possono essere comunicate tramite un
documento che dovrà raggiungere, in
qualche modo, il progettista, l’impresa
e il direttore dei lavori. Ma dev’essere
un documento cartaceo o si possono
L
utilizzare tecnologie più attuali? In seguito a una richiesta fatta dal direttore
dell’associazione dei produttori di laterizi austriaca, sollecitata anche dalla
nostra associazione Andil, il responsabile della Commissione europea ha risposto inizialmente, seppure in modo
ancora interlocutorio, non escludendo
che la dichiarazione di conformità dei
prodotti alla Direttiva 89/106 (marcatura CE) possa essere fatta anche soltanto attraverso Internet, purché le indicazioni necessarie per accedere a internet siano reperibili sui documenti di
accompagnamento.
Una successiva verifica ha concluso,
questa volta in via definitiva, che non è
possibile riportare il Cartiglio CE esclusivamente in Internet.
L’attestazione dovrà seguire il prodotto
e giungere in cantiere, a disposizione
di impresa e direzione lavori; mentre il
progettista troverà certamente utile ottenere le necessarie informazioni via
Internet Se si opera in Sistema 4,
nel Cartiglio CE vanno
riportate informazioni
esclusivamente relative
a elementi di
Categoria II. Se si opera
in Sistema 2+, vanno
fornite informazioni
esclusivamente relative
a elementi di Categoria I.
Il produttore di elementi
di Categoria II può
comunque ricorrere
a sistemi di attestazione
di conformità più severi
(ad esempio 2+) purché
non ci sia interferenza
con gli aspetti cogenti
della marcatura CE
e rientri quindi in un
ambito volontario.
Una verifica presso la
commissione europea ha
concluso che non è
possibile riportare il
Cartiglio CE
esclusivamente in
Internet. L’attestazione
dovrà seguire il prodotto e
giungere in cantiere, a
disposizione di impresa e
direzione lavori, mentre il
progettista troverà
certamente utile
ottenere le
necessarie
informazioni via
Internet.
15
Per ridurre i consumi
energetici in maniera
significativa, occorre
partire dal settore
edilizio, che assorbe un
terzo dell’energia primaria
consumata; in particolare
il settore residenziale e
terziario assorbono oltre il
40 per cento del consumo
finale di energia. Il 60 per
cento di tale consumo è
destinato al
riscaldamento e al
raffrescamento.
RICERCA E NORMATIVA
Rendimento energetico
degli edifici. Parliamone
Sintesi di un’interessante analisi svolta dal gruppo di lavoro coordinato
dal professor Campioli, nell’ambito della ricerca Andil-Politecnico
di Milano (Dipartimento BEST) sul contenimento dei consumi energetici.
el 2003 l’Unione Europea ha
ni di tonnellate di petrolio equivalente,
e una buona parte dei consumi è impu-
Nel febbraio 2002 in Germania è entrato in vigore il decreto sul risparmio
energetico, secondo cui tutti gli edifici
dovranno avere lo standard di un edifi-
tabile al settore residenziale e terziario. Attualmente l’Europa dipende dall’estero per il 50 per cento, e lo scenario al 2030 è di un incremento di dipendenza fino al 70 per cento.
Per ridurre i consumi energetici in maniera significativa, occorre partire dal
settore edilizio, che assorbe un terzo
dell’energia primaria consumata; in
particolare il settore residenziale e terziario assorbono oltre il 40 per cento
del consumo finale di energia. Il 60 per
cento di tale consumo è destinato al
condizionamento (riscaldamento e raffrescamento).
In Italia il consumo interno lordo di
energia nel 2003 è stato di 191 Mtep
(milioni di tonnellate di petrolio equivalenti), di cui 161 di importazione. Negli
impieghi finali, 43 Mtep sono attribuibili agli usi civili.
In Europa si dà priorità all’efficienza
energetica in regime invernale, e quindi al contenimento dei consumi energetici dovuti al riscaldamento. La Danimarca nel 2000 si è dotata di un piano
operativo con l’obiettivo di ridurre fino
a 45 kWh/m2 anno il consumo specifico per il riscaldamento degli edifici.
cio a basso consumo energetico (2560 kWh/m2a). In Austria il limite massimo di consumo annuo di energia per
accedere a incentivi è passato dal valore di 75 kWh/m2a del 1995 a quello di
50 kWh/m2a del 2004. In Svizzera per
accedere al marchio Minergie (Minimal
energie) gli edifici residenziali non devono superare un fabbisogno termico
per riscaldamento di 45 kWh/m2a per
quelli di nuova costruzione e di 90
kWh/m2a per quelli costruiti prima del
1990.
Secondo il Libro Bianco di Enea-Finco
(2004), un appartamento in Italia consuma mediamente 110 kWh/m2a: consumo decisamente elevato che comporta anche un notevole inquinamento
ambientale e un enorme dispendio
economico, soprattutto considerando
le condizioni climatiche relativamente
“favorevoli” se paragonate a quelle delle nazioni precedentemente citate.
Inoltre la crescente domanda di condizionamento estivo comporta un ulteriore netto aumento di consumi.
La direttiva europea Energy Performance of Buildings (EPBD) 2002/91/CE del
16 dicembre 2002, impone alle singo-
N consumato in totale 1.505 milio-
In Italia il consumo
interno lordo di energia
nel 2003 è stato di
191 Mtep (milioni di
tonnellate di petrolio
equivalenti), di cui 161 di
importazione. Negli
impieghi finali, 43 Mtep
sono attribuibili agli usi
civili.
In Europa si dà priorità
all’efficienza energetica
in regime invernale, e
quindi al contenimento
dei consumi energetici
dovuti al riscaldamento.
Non si può ottenere un
significativo
miglioramento della
situazione energetica
attuale imponendo limiti
oggettivamente severi
agli edifici di nuova
costruzione (180 mila
circa all’anno, in
tendenziale diminuzione),
dimenticando invece
l’incomparabile quantità
di edifici esistenti (26,5
milioni di abitazioni) la cui
qualità energetica è
scarsissima, essendo, tra
l’altro, realizzati in
massima parte prima dei
vincoli imposti dalla legge
373/1976.
16
le nazioni la definizione di disposizioni
legislative, regolamentari e amministrative per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, da attuare entro il 4 gennaio 2006, direttiva
che l’Italia ha recepito con il decreto legislativo 192 del 14 settembre 2005
Attuazione della direttiva 2002/91/CE
relativa al rendimento energetico nell’edilizia.
Nel decreto 192 i temi che denotano il
carattere innovativo della Direttiva europea (non ultimo quello della certificazione energetica) sono risolti con generiche citazioni, che rimandano a specifici decreti da emanarsi nel giro di alcuni
mesi (con il rischio che i mesi diventino
anni, come è già avvenuto per l’attuazione della legge 10/91).
Vengono richiamati, in regime transitorio (allegato I), i requisiti minimi per
l’efficienza energetica degli edifici (allegato C), limitatamente al fabbisogno di
energia per il riscaldamento invernale.
Da un lato si favorisce l’approccio prestazionale: vengono indicati i valori limite del fabbisogno annuo di energia
primaria per la climatizzazione invernale espresso in kWh/m2a, definiti in
base alla zona climatica e al fattore di
forma dell’edificio, ossia al rapporto
«superficie dell’involucro disperdente/
volume riscaldato».
Per le modalità di calcolo della prestazione energetica, si rimanda a successivi decreti; nel frattempo è possibile
operare specificando nella relazione
tecnica il metodo di calcolo usato (la
direttiva richiama esplicitamente le metodologie contenute in norme già in vigore, come la EN 832 Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento edifici residenziali).
In alternativa alla verifica del fabbisogno energetico, il decreto impone valori limite di trasmittanza termica (delle
strutture opache verticali e orizzontali,
delle chiusure trasparenti e dei vetri),
differenziati per zona climatica e con
due soglie temporali di entrata in vigore: gennaio 2006 e gennaio 2009.
Ma i valori di trasmittanza termica non
sono i soli responsabili dell’ammontare dei consumi energetici: lo sono anche il fattore di forma dell’edificio, l’orientamento rispetto al percorso solare, il posizionamento della «massa termica» dell’involucro, il rapporto tra su-
perfici vetrate e superfici opache ecc.,
soprattutto in previsione degli effetti
sulle condizioni estive.
Paradossalmente, rispettando le trasmittanze limite e in assenza di vincoli
sul rapporto superficie vetrata/superficie opaca, sarebbe possibile realizzare
un edificio completamente vetrato, fortemente disperdente e sicuramente
con grandi problemi di comfort interno.
In questo caso gli effetti del nuovo decreto sarebbero peggiorativi rispetto a
quanto previsto in attuazione della precedente legge 10/91 (imposizione di
valori limite di Cd - coefficiente di dispersione volumica - fissati con d.m. nel
1986). Per quanto riguarda il rispetto
dei limiti di fabbisogno di energia primaria, solleva non poche perplessità il
fatto di imporre valori diversificati in relazione al variare del fattore di forma
(rapporto superficie dell’involucro/volume dell’edificio). Per esempio, a seconda del fattore di forma dell’edificio,
esiste una differenza notevole di valori
di trasmittanza termica adeguati per rientrare in un determinato limite di fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale.
All’estero il limite di fabbisogno energetico è unico per tutte le tipologie edilizie: in questo modo il fattore di forma
è uno dei parametri di progetto per riuscire a rispettare i limiti normativi e di
conseguenza il progettista è incentivato a ricercare il minor rapporto tra involucro disperdente e volume oppure, nel
caso in cui il volume edilizio “predeterminato” dal contesto non abbia un efficiente fattore di forma, a mettere in
atto strategie alternative di efficienza
energetica (ad esempio un maggiore
isolamento dell’involucro).
Sulla questione del contenimento dei
fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva, per ora, il decreto 192/05
fornisce solo indicazioni vaghe e per
nulla esaustive.
Da un lato si impone la presenza di
schermature, fisse o mobili, da collocare indifferentemente all’esterno o all’interno dell’elemento finestrato, allo
scopo di ridurre l’apporto di calore per
irraggiamento solare attraverso le super fici vetrate durante l’estate. Ma
solo le schermature esterne bloccano
la radiazione solare prima che questa
attraversi il vetro (evitando l’effetto serra), mentre le schermature interne servono al più a evitare fenomeni di abba-
gliamento e a controllare la diffusione
di luce naturale.
Dall’altro lato si richiede che nelle zone
climatiche A, B, C, D la massa superficiale delle chiusure opache verticali,
orizzontali e inclinate sia superiore a
230 kg/m2. Questa indicazione vuole
favorire soluzioni dotate di “massa capacitiva” per garantire una sufficiente
inerzia termica, che comporta indubbi
vantaggi, in particolar modo durante il
regime estivo. Ma è completamente
assente il riferimento alla capacità termica della massa edilizia (dipendente
dai valori di calore specifico dei materiali che la costituiscono): la presenza
di una struttura “pesante” non si risolve necessariamente in una corrispondente prestazione “capacitiva” in termini di accumulo di termico.
In conclusione, data la connotazione
“transitoria” del citato allegato, non resta che confidare sul fatto che i successivi decreti pongano rimedio a questi equivoci e che ciò avvenga nel più
breve tempo possibile. Va anche evidenziato che l’introduzione di questo
decreto non invalida i provvedimenti locali, regionali o comunali, se maggiormente restrittivi.
C’è da sperare che le nuove normative
a livello nazionale non vengano interpretate, come accaduto per la legge
10/91, come “ostacoli da aggirare”,
ma vengano invece recepite come opportunità per migliorare ulteriormente
le nuove costruzioni. L’introduzione
della certificazione energetica sposterà la responsabilità sull’utente, che assumerà il ruolo di controllore dell’intero
processo, innescando fenomeni di concorrenzialità in tema energetico, spingendo l’offerta alla realizzazione di edifici energeticamente efficienti. Ma
quanto tempo ancora si dovrà aspettare per avere una norma che incentivi il
miglioramento energetico dei fabbricati
esistenti?
Non si può ottenere un significativo miglioramento della situazione energetica
attuale imponendo limiti oggettivamente severi agli edifici di nuova costruzione (180 mila circa all’anno, in tendenziale diminuzione), dimenticando invece l’incomparabile quantità di edifici
esistenti (26,5 milioni di abitazioni) la
cui qualità energetica è scarsissima,
essendo, tra l’altro, in massima parte
realizzati prima dei vincoli imposti dalla
legge 373/1976 Energie rinnovabili
obbligatorie nelle
case di Roma
na delibera che modifica il rego-
U lamento edilizio della città di
Roma, approvata dalla Giunta e in attesa di ratifica da parte del Consiglio comunale, prevede che il fabbisogno
energetico complessivo di ogni edificio
privato di nuova costruzione debba essere coperto per almeno il 30 per cento con fonti rinnovabili mentre, per
quanto riguarda la produzione di acqua
calda, il limite sale al 50 per cento.
Per gli edifici che sorgeranno all’interno dei programmi edilizi approvati dal
Comune (recupero urbano, programmi
integrati, progetti urbani, accordi di programma), o per gli edifici pubblici o di
uso pubblico, il limite del 30 per cento
del fabbisogno energetico totale viene
aumentato fino al 50 per cento.
La delibera prevede che gli impianti
siano realizzati con la massima attenzione all’estetica: la posizione delle
celle fotovoltaiche e dei collettori solari
dev’essere organica con l’aspetto dell’edificio e studiata per la più efficace
esposizione al sole.
Per incentivare le fonti pulite e il risparmio energetico, la delibera stabilisce
anche altre agevolazioni, come l’esclusione dal calcolo del volume imponibile
(ovvero non tassabile) degli spessori di
muratura esterna compresi tra 30 e 50
cm e per lo spessore dei solai tra 20 e
45 cm, così come per i vani sul tetto o
nel sottotetto destinati ad accogliere
gli impianti solari (più i collettori, i serbatoi ecc.), per un’altezza netta massima di 2,4 metri. Vengono pertanto detassati sia l’aumento dello spessore
dei muri e dei solai ai fini dell’isolamento termico, sia le parti di costruzione utilizzate per fare del nuovo edificio
un fabbricato ecologico.
Quando il Consiglio Comunale avrà
dato via libera alle regole stabilite dalla
giunta, Roma sarà con Barcellona la
prima città all’avanguardia sul Protocollo di Kyoto SONO PAZZI
QUESTI ROMANI
La delibera della Giunta
del Comune di Roma (non
ancora ratificata dal
Consiglio comunale)
prevede che il fabbisogno
energetico complessivo di
ogni edificio privato di
nuova costruzione debba
essere coperto per
almeno il 30 per cento
con fonti rinnovabili
mentre, per quanto
riguarda la produzione di
acqua calda, il limite sale
al 50 per cento.
Per gli edifici che
sorgeranno all’interno dei
programmi edilizi
approvati dal Comune o
per gli edifici pubblici o di
uso pubblico, il limite del
30 per cento del
fabbisogno energetico
totale viene aumentato
sino al 50 per cento.
AVVISO AI
LETTORI
Chi ricevesse più di
una copia di Alveolater ® Notizie è pregato
di segnalarlo al Consorzio Alveolater ®
(tel. 051 509873, fax
051 509816, e-mail
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Il Consorzio Alveolater ® garantisce il rispetto dei diritti
dei soggetti interessati di
cui all’art.7 della legge.
17
L’articolo 3 della
Circolare 91 «Elementi
determinanti la resistenza
al fuoco», stabilisce anche
che la durata di resistenza
al fuoco dei divisori è
determinata dalla perdita
di stabilità, mentre per le
pareti portanti è
determinata dalla caduta
della capacità portante
sotto i carichi ammissibili.
Il contenuto dell’articolo
3 può sfuggire a una
lettura superficiale, ma i
rapporti di prova oggi
generalmente disponibili
indicano (e questo
certamente fino dal 1986,
data del rapporto più
vecchio su prodotti con
marchio Alveolater ®) che
la prova è stata eseguita
su parete non sottoposta
a carico.
In alto, vista del lato
esposto al fuoco del
pannello in muratura
prima della prova.
Sotto, il blocco
Alveolater ® semipieno,
con dimensioni di
30 x 20 x 19 cm,
impiegato per la
realizzazione dei pannelli
di prova. Da segnalare
che questo elemento,
prodotto dalla Ril di
Gattinara (Vc), ha pareti
esterne a spessore
variabile, che si
incrementa
progressivamente in
corrispondenza degli
angoli; ha inoltre setti
perfettamente allineati e
fori a spigoli arrotondati.
Queste caratteristiche,
all’apparenza non molto
rilevanti, conferiscono al
blocco, secondo una
ricerca commissionata
dal Consorzio Alveolater ®
all’Icite Cnr di San
Giuliano Milanese, una
maggiore resistenza a
compressione nella
direzione dei fori.
18
NORMATIVA E RICERCA
Prova al fuoco di
pareti sotto carico
L’art. 3 della Circolare 91 stabilisce, tra l’altro,
che la durata di resistenza al fuoco di una parete
è determinata anche dal carico a cui è sottoposta.
a circolare 91 del Ministero dell’Interno Norme di sicurezza per
la protezione contro il fuoco dei fabbricati a struttura in acciaio destinati a
uso civile del 14 settembre 1961 rappresenta ancora un importante riferimento per la valutazione della resistenza al fuoco dei prodotti in laterizio,
grazie anche alle integrazioni e alle precisazioni fornite dalla Circolare 52 del
20 novembre 1982
e dal d.m. 30 novembre 1985.
La Circolare 91 fissa infatti le Classi di
resistenza al fuoco,
mentre il d.m. 30
novembre 1985 introduce i parametri
R (resistenza) E (tenuta al passaggio
di fuoco e fumi)
I (temperatura
super ficiale
della faccia
non esposta al
fuoco, limitata
a 150 °C, con
limite massimo di 180 °C
per ogni singola sonda di temperatura).
Ma l’articolo 3 della Circolare
91 Elementi determinanti la resistenza al fuoco, stabilisce anche che la durata di resistenza al fuoco dei divisori
è determinata dalla perdita di stabilità, mentre per le pareti portanti è determinata dalla caduta della capacità
portante sotto i carichi ammissibili.
Il contenuto dell’articolo 3 può sfuggire a una lettura superficiale, ma i rapporti di prova oggi generalmente disponibili indicano (e questo certamente
fino dal 1986, data del rapporto più
vecchio su prodotti con marchio Alveolater®) che la prova è stata eseguita su
parete non sottoposta a carico.
Nel caso di pareti con sola funzione di
divisori il risultato è certamente applicabile alla realtà del cantiere; mentre
per pareti portanti il risultato non è formalmente trasferibile.
Ma anche la norma UNI EN 1365-1 prevede che una muratura portante tagliafuoco debba essere provata sotto
L
il carico ammissibile, su parete di dimensione non inferiore a 3 x 3 metri,
con giunti di espansione laterale.
Per questo motivo si è ritenuto necessario prevedere una serie di prove sotto carico presso il laboratorio
CSI di Bollate (Mi), la prima delle quali è stata eseguita il giorno 8 novembre 2005.
È stata provata un parete costruita
con elementi semipieni di formato 20x
30 x 19 cm, di massa volumica a secco di 870 kg/m3 e peso medio di 9,9
kg, in opera sullo spessore di 20 cm
con malta M2 sia per la posa dei blocchi sia per l’intonaco di 1,5 cm per
parte, con giunti di malta continui in
verticale e in orizzontale.
Determinata la resistenza caratteristica della muratura (5,3 MPa), la parete
è stata sottoposta a un carico di
29,208 tonnellate, corrispondente a
un carico unitario di 0,487 MPa (4,87
kg/cm2). È stata applicata la curva
temperatura-tempo prevista dalla Circolare 91.
La prova è stata interrotta al minuto
180. Fino al termine dalla prova non si
è evidenziato passaggio di fumi e
sono risultate decisamente inferiori ai
limiti ammessi sia la dilatazione della
muratura sia la velocità di dilatazione
(REI 180).
La prova è stata condotta su di una
parete di 20 cm perché lo spessore di
20 cm in elementi semipieni è lo spessore minimo ammesso per le murature portanti sia secondo il d.m. 20 novembre 1987 sia secondo le norme
più recenti (Ordinanze 3274/3431 e
Norme tecniche per le Costruzioni, ex
Testo Unico).
Anche se la prova non è estendibile a
tutte le situazioni, in quanto nelle varie
progettazioni possono variare sia le resistenze caratteristiche dei blocchi
che la resistenza della malta e quindi
la resistenza caratteristica della parete, sia i livelli di sollecitazione statica,
è stata comunque confermata l’ottima
prestazione al fuoco di pareti in laterizio alleggerito in pasta, anche su
spessori limitati e decisamente inferiori a quanto indicato dalla Circolare 91
che prevede Classe 180 per pareti in
laterizi pieni di spessore 26 cm più intonaco e di 30 cm più intonaco per pareti in laterizi forati PROTEZIONE
ACUSTICA DEGLI
EDIFICI
La premessa al volume La protezione acustica degli edifici delinea
con molta chiarezza le finalità del
testo che si rivolge sia a chi deve affrontare le problematiche legate alle
prestazioni acustiche senza avere
particolari conoscenze teorico pratiche, sia a chi tali conoscenze invece possiede.
Dopo una
parte dedicata alle grandezze e
metodi di calcolo per l’isolamento
acustico degli edifici, gli autori affrontano le problematiche connesse
alla realizzazione in opera e ai principali errori costruttivi, fornendo
ampie indicazioni sui possibili accorgimenti progettuali per ridurre il
disturbo sonoro. Il frequente richiamo alla differenza tra potere fonoisolante di laboratorio e quello in
opera e soprattutto le tabelle che indicano il prevedibile degrado di prestazioni in opera, in funzione del
tipo di giunto e delle diverse masse
degli elementi connessi, rendono
evidente la necessità di evitare semplificazioni e sottovalutazioni di una
problematica che, se trascurata, può
portare «…al deprezzamento del valore dell’immobile, all’annullamento
di un eventuale contratto di compravendita, fino all’impossibilità di
commercializzazione del bene causa
la mancanza dei requisiti di abitabilità». Le oltre 140 schede allegate
costituiscono il repertorio di soluzioni tecniche forse più ampio oggi
disponibile.
Gli autori (Gianfranco Cellai, Simone Secchi e Lucia Busa) svolgono la
loro attività presso la Facoltà di architettura di Firenze e in particolare
presso il Laboratorio di fisica ambientale diretto dal professor Giorgio Raffellini.
Cellai, Secchi, Busa, La protezione
acustica degli edifici, Alinea Editrice, C 35,00, e-mail: [email protected]
ANDIL PREMIA CHI
STUDIA IL LATERIZIO
(CON 3 MILA EURO)
Andil Assolaterizi (Associazione nazionale degli industriali dei laterizi) e
Icers (Società ceramica italiana) indicono il concorso Studi e Ricerche
sul Laterizio per tesi di laurea, dottorato o borse di studio, indagini
sperimentali e prove di laboratorio
che portino un contributo originale e
utile allo sviluppo dell’industria del
laterizio, quali materie prime, innovazione di prodotto, sviluppo di processo, impatto ambientale, analisi di
mercato.
Il bando prevede l’assegnazione di
un premio di 3 mila euro. Coloro che
sono interessati a concorrere al premio dovranno presentare le istanze
di partecipazione entro il 16 giugno
2006. I partecipanti saranno in seguito invitati a produrre il materiale originale entro il 31 agosto 2006.
L’obiettivo del concorso è favorire
l’incontro tra comparti con consuetudini di lavoro diverse, quali didattica, ricerca e produzione industriale,
e promuovere indagini sperimentali
nel campo dei materiali ceramici tradizionali. Elementi per murature, solai, partizioni interne, coperture, rivestimenti faccia a vista e pavimentazioni sono prodotti che, pur avendo origini ultra millenarie, costituiscono da sempre oggetto di studio e
indagine, oltre che prezioso e completo riferimento per la formazione
professionale.
Questo grazie alla loro capacità di evolvere
per soddisfare le richieste di progettisti e imprese di costruzione, nel rispetto delle normativa vigente e in
perfetta sintonia con l’ambiente.
Per maggiori informazioni:
Andil Assolaterizi, Area Tecnica
ing. Gianfranco Di Cesare
Via A. Torlonia 15, 00161 Roma
tel. 0644236926, fax 0644237930
[email protected]
www.laterizio.it
RICERCA
Valutazione
dell’isolamento
acustico di una
parete doppia
La ricerca ha l’obiettivo di valutare
le prestazioni di isolamento acustico
in laboratorio di una parete doppia
in laterizio e di quantificare l’influenza di alcuni
aspetti legati alla realizzazione in opera.
ra il Consorzio Alveolater e il Dipartimento di ingegneria energetica, nucleare e del controllo ambientale (Dienca) della Facoltà di ingegneria dell’Università di Bologna è stato
stipulato un accordo per la ricerca Prestazioni acustiche di parete doppia
soggetta a trasmissioni laterali.
L’obiettivo è quello di valutare le prestazioni di isolamento acustico in laboratorio di una parete doppia in laterizio
e di quantificare l’influenza di alcuni
aspetti legati alla realizzazione in opera: trasmissione strutturale attraverso
connessioni con una parete laterale e
presenza di tracce sulla stessa parete
di prova. La parete oggetto di studio è
costituita da un doppio strato in laterizio con intercapedine riempita con materiale fonoassorbente di superficie
pari a 10,8 m2 (3,60 x 3,00 metri), realizzata nel modo seguente:
- tramezza in laterizio del tipo Alveolater® formato 8 x 50 x 25 cm a incastro,
intonacata su ambo i lati;
- pannelli fonoassorbente in lana di
roccia del tipo Tervol F216 spessore
50 mm e densità 80 kg/m3;
- tramezza in laterizio del tipo Alveolater® formato 8 x 50 x 25 cm a incastro,
intonacata sul lato esterno.
La parete verrà inizialmente testata in
condizioni standard di laboratorio (assenza di trasmissioni laterali) secondo
lo schema di fig. 1.
Successivamente verrà connessa con
una parete laterale in laterizio del tipo
Alveolater® formato 8 x 50 x 25 cm a
incastro, intonacata sul lato interno
secondo due tipologie di giunto (v.
figg. 2 e 3).
La ricerca prevede quindi diverse fasi
di studio che consentiranno di determinare alcuni parametri acustici prestazionali della parete, legate alle seguenti configurazioni di prova.
1 - Parete in prova connessa solo alla
cornice strutturale del laboratorio:
- valutazione del potere fonoisolante R
di laboratorio secondo la UNI EN ISO
140/3.
La
parete
oggetto di
studio, di 3,60 x
3,00 metri (superficie
10,8 m2), è costituita da
un doppio strato di
tramezze Alveolater ® di
8 x 50 x 25 cm a incastro
con intercapedine
riempita di materiale
fonoassorbente.
T
2 - Parete in prova connessa con le pareti laterali tramite il giunto di tipo 1:
- valutazione del potere fonoisolante R
della parete giuntata (secondo procedure di misura della
UNI EN ISO 140/3;
- valutazione dell’indice di riduzione
delle vibrazioni Kij
(secondo procedure di misura della
ISO F/DIS 10848).
3 - Parete in prova
connessa con le pareti laterali tramite il giunto di tipo 2:
- valutazione del potere fonoisolante R
della parete giuntata (secondo procedure di misura della
UNI EN ISO 140/3.
- valutazione dell’indice di riduzione
delle vibrazioni Kij
(secondo procedure di misura della
ISO F/DIS 10848).
4. Parete in prova
connessa con le pareti laterali tramite il giunto di tipo 2 e
realizzazione di tracce impiantistiche
sulla parete di prova:
- valutazione del potere fonoisolante R
della parete giuntata (secondo procedure di misura della UNI EN ISO 140/3).
I risultati della ricerca verranno pubblicati sui prossimi numeri fig. 1
fig. 2
fig. 3
La parete verrà
inizialmente testata in
condizioni standard di
laboratorio (schema
fig. 1). Successivamente
verrà connessa con una
parete laterale intonacata
sul lato interno secondo
due tipologie di giunto
(v. figg. 2 e 3).
19
LE STRUTTURE
IN LATERIZIO
COSTANO MENO
RESISTONO DI PIÙ
DURANO PER SEMPRE
HANNO MIGLIORI PRESTAZIONI
re la
In partircaolaarmata!
muratu
Sopra, l’immagine della
prima pagina con un
particolare costruttivo
della muratura armata
Alveolater ®.
A sinistra, dall’alto:
- tipologie delle pareti
esaminate (misure in cm);
- grafico 1, costo di
costruzione in euro/m3;
- grafico 2, consumi
energetici dell’edificio
nelle diverse soluzioni
tecniche: si riportano sia i
valori relativi alla spesa
energetica, espressi in
euro/anno, sia la
normalizzazione di questi
riferiti al m3 dell’edificio;
- grafico 3, confronto tra i
valori dei costi di
costruzione, costi dei
consumi energetici e
costi delle opere di
manutenzione, nelle
cinque differenti soluzioni
tecniche esaminate,
nell’arco di 30 anni.
Per il confronto è stata
utilizzata la procedura di
valutazione e il progetto
ideati per il CD «Guida alla
progettazione» del
Consorzio Alveolater ®.
Sopra, una schermata del
CD Alveolater ® «Guida alla
progettazione», nella
quale è rappresentato
l’edificio residenziale tipo
su cui sono stati
effettuati i confronti fra i
diversi sistemi costruttivi.
20
(segue dalla prima pagina)
cento) e infine dalla soluzione in muratura portante monostrato con rivestimento faccia a vista (più 28 per cento).
È stata quindi valutata l’incidenza economica degli interventi di manutenzione preventiva con riferimento al Manuale di manutenzione edilizia (R. Di
Giulio, Maggioli editore). Gli interventi
sono stati calcolati nell’arco di trent’anni.
Sono risultati più elevati i costi di manutenzione delle soluzioni con rivestimento a intonaco rispetto alle soluzioni
faccia a vista per circa il 16 per cento.
Infatti il costo annuo è rispettivamente
di 4 mila 420 e di 3 mila 690 euro, con
un risparmio complessivo nel periodo
esaminato di circa 21 mila 900 euro.
La stessa analisi è stata fatta per i
consumi energetici, limitatamente alle
dispersioni attraverso le sole superfici
opache esterne e ai soli consumi per
riscaldamento e condizionamento, utilizzando le indicazioni di M. Baldini Modelli di valutazione economica, ambientale e sociale delle costruzioni.
Con una durata di utilizzo dei dispositivi di condizionamento e riscaldamento
di 1.080 ore l’anno, con una differenza
di temperatura fra esterno e interno di
20 gradi centigradi e sulla base di un
costo dell’energia di 0,15 euro/kWh,
le strutture con telaio in calcestruzzo
armato, in assenza di correzione dei
ponti termici, sono risultate le più disperdenti con un costo per metro cubo
di 1.453 euro l’anno, che scende a
1.348 per il tamponamento a doppio
strato con isolante.
Decisamente più vantaggiose sono risultate le strutture in muratura, con
589,00 euro l’anno (meno 59,5 per
cento) per la muratura armata, 574,00
euro l’anno (meno 60 per cento) per la
muratura monostrato e 337,00 euro
l’anno (meno 76,8 per cento) per la
muratura portante con rivestimento in
mattoni faccia a vista con isolante.
I dati economici sono stati riferiti a
prezzi e tariffe attuali. Poiché nel corso
degli anni i prezzi cer tamente
continueranno a
salire seguendo
quantomeno l’inflazione, i risparmi ottenuti sulle
spese di gestione tenderanno a
essere maggiori
rispetto ai valori
qui riportati.
Un’ulteriore valutazione potrebbe essere fatta sulla struttura in muratura armata con rivestimento in mattoni faccia
a vista, che, garantendo la massima
protezione sismica associata a risparmi di gestione, potrebbe effettivamente
costituire la soluzione ottimale Tipologie di pareti esaminate
1,5
30
Muratura
portante
monostrato
1,5
12
4
20
1,5
Muratura portante
a doppio strato con
rivestimento
faccia a vista
1,5
30
1,5
1,5
Muratura
portante
armata
35
1,5
Parete di
tamponamento
monostrato
1,5 12,5
4
20
1,5
Parete di
tamponamento
a doppio strato
Grafico 1 - Costo di costruzione
Costo di costruzione E/m3
120,00
102
100,00
92,7
90,7
83,6
80,00
70,8
60,00
40,00
20,00
0,00
Soluzione
tecnologica
Intelaiata con
tamponamento
a doppio strato
Intelaiata con Muratura portante
tamponamento con rivestimento
monostrato
faccia a vista
Muratura
portante
monostrato
Muratura
portante
armata
Grafico 2 - Consumi energetici dell’edificio nelle diverse soluzioni tecniche
E
costo costruzione
costo energetico
costo manutenzioni
300.000,00
250.000,00
132.600,00
132.600,00
200.000,00
110.780,00
132.600,00
132.600,00
17.230,00
17.660,00
87.450,00
91.370,00
Muratura
portante
monostrato
Muratura
portante
armata
150.000,00
40.400,00
43.600,00
10.120,00
100.000,00
50.000,00
102.500,00
99.430,00
112.940,00
0,00
Soluzione
tecnologica
Intelaiata con
tamponamento
a doppio strato
Intelaiata con Muratura portante
tamponamento con rivestimento
monostrato
faccia a vista
Grafico 3 - Confronto tra costi di: costruzione, consumi energetici, manutenzione
Spesa energetica E/anno
Spese E/m3
E/anno
1.650,00
1.500,00
E/m
3
1,40
1,32
1,23
1,20
1.450,00
1.350,00
1.350,00
1.200,00
1,00
1.050,00
0,80
900,00
750,00
0,52
0,54
0,60
600,00
574,00
450,00
639,00
0,40
0,31
300,00
336,00
0,20
150,00
0,00
Soluzione
tecnologica
0,00
Intelaiata con
tamponamento
a doppio strato
Intelaiata con Muratura portante
tamponamento con rivestimento
monostrato
faccia a vista
Muratura
portante
monostrato
Muratura
portante
armata
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