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ENERGETICA DEL PIANTO

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ENERGETICA DEL PIANTO
CENTRO STUDI XIN SHU-ROMA
TESI DI DIPLOMA IN MEDICINA CINESE E TUINA
ENERGETICA DEL PIANTO
Il simbolismo del pianto nei processi di guarigione psichica
e il ruolo dei meridiani luo
RELATRICE:
CANDIDATA:
Ivana Ghiraldi
Francesca Nuzzi
Anno Accademico 2014 - 2015
ENERGETICA DEL PIANTO
Il simbolismo del pianto nei processi di guarigione psichica
e il ruolo dei meridiani luo.
A Marco M,
angelo all’improvviso
Sommario
Premessa
1. Il pianto nella storia: miti e simboli ...................................................................................... 1
2. Fisiologia delle lacrime .................................................................................................... 3
3. Pianto: energetica della catarsi ........................................................................................... 5
4. Kan e Qing ...................................................................................................................7
5. Esperienze traumatiche profonde ........................................................................................ 9
6. Vento e Cambiamento.................................................................................................... 10
7. I meridiani Luo .......................................................................................................... 12
8. Trattamento… ............................................................................................................ 14
9. Conclusione: Ling, Shen e Ming ........................................................................................ 16
Appendice .................................................................................................................... 18
Bibliografia ....................................................................................................................28
Premessa
Il lavoro sviluppa il tema dell’energetica del pianto come momento catartico nei processi di guarigione
psichica.
La ricerca è stata circoscritta al pianto che sgorga a seguito di eventi traumatici e come premessa di un
nuovo paradigma di vita, sono state escluse dall’ambito di ricerca tutte le tipologie di pianto diverse da
quella oggetto della dissertazione.
La letteratura sull’argomento è scarsa e contraddittoria, le informazioni elaborate provengono da studi
di psico-neurologia occidentale e da commentari di classici della medicina cinese.
L’idea è nata sperimentando la filosofia taoista e l’energetica classica direttamente nel sangue e sulla
pelle. La trattazione contiene, infatti, delle note autobiografiche non palesate, ma che determinano il
file rouge dell’intero lavoro.
La tesi sostenuta è che l’esperienza traumatica profonda impatta immediatamente a livello della wei qi,
generando reazioni emotive istintive (Kan) e meccanismi difensivi di genere animale, che hanno a che
fare con l’istinto di sopravvivenza; con il passare del tempo l’impatto si approfondisce alla ying qi,
arriva al livello del sangue, qui nascono le reazioni cognitive e i sentimenti (Qing), a loro volta
influenzati dalla Zong Qi (determinanti familiari, culturali e sociali). A questo punto emozioni e
sentimenti, legati all’esperienza traumatica profonda, circolano nel sangue avvelenandolo, incatenano
l’individuo alla paura, e ogni comunicazione con il mondo esterno è interrotta. E’ in questa fase che
può intervenire il potere terapeutico del pianto. Un pianto libero, profondo, quasi sacro, che non
trova parole eppure attraverso il suo sale e i suoi lamenti, permette al cuore di liberarsi dal dolore.
Fisiologicamente il pianto permette di eliminare i problemi che si sono strutturati a livello del sangue,
nel pianto il polmone libera gli orifizi e i liquidi liberano le emozioni dal cuore. E’ un processo di
superficializzazione da ying qi a wei qi. Il concetto è che le lacrime catartiche prosciughino il corpo
dalle emozioni negative: gli occhi dopo il pianto vedono meglio, la mente è calma, il cuore è in pace e
si sperimentano nuove percezioni.
Da qui la possibilità di un cambiamento: avere nuove percezioni apre gli occhi alle infinite possibilità, a
rinnovate consapevolezze, perché l’individuo possa accogliere il suo vero sé.
Trattando di emozioni e sentimenti, di ying e sangue, di Shen, l’intervento del terapeuta può tradursi
in un sostegno attraverso i meridiani luo. Essi rappresentano il sistema meridianico che collega
superficie e profondità e quindi il microcosmo con il macrocosmo. Si usano quando c’è qualcosa di
imprigionato e mirano a ripristinare il collegamento, ovvero abbandono della paura per ritrovare
l’amore incondizionato. Viene proposto un trattamento al termine.
Il canone taoista insegna che ognuno di noi ha un Ming da compiere, del quale si è più o meno
consapevoli, e che ogni esperienza di vita contiene una lezione da imparare, per avvicinarci ad esso. Il
Ming, il destino, dipende molto dal valore che si dà all’esperienza: se si cambia la propria mente
rispetto all’esperienza, cambia l’esperienza. E’ il grande Shen che ci chiama a compiere
quotidianamente un’opera alchemica di trasmutazione dalla pura istintualità alla presa di coscienza di
sé, dei propri limiti e valori caratterizzanti la personalità psichica: è il cosiddetto cammino interiore.
Un cammino che vale la pena compiere!
Roma, 30 agosto 2015
Francesca Nuzzi
1. Il pianto nella storia: miti e simboli
La prima testimonianza scritta riferita al pianto risale al XIV secolo a.C., è incisa su tavolette di
argilla “testi di Ras Shamra”, un villaggio della Siria nord-occidentale, dove furono ritrovate. Le
tavolette raccontano della morte di Ba’al1 e la storia della vergine Anat, sorella di Ba’al che,
venuta a sapere della morte del fratello, scoppia a piangere. Secondo la traduzione Anat
“continuò a saziarsi di lacrime da berne come fossero vino”.
Questa prima testimonianza si riferisce alle lacrime causate da un lutto, che producono sazietà
e una forma di disintossicazione.
Il pianto in questa narrazione è di grande importanza perché le lacrime di Anat riportano in vita
Ba’al.
Anche nel mito egizio la dea Iside trova il fratello Osiride morto, piange sul suo cadavere e le
lacrime fanno risorgere il defunto.
Il pianto in passato era collegato a riti stagionali, in cui la morte del dio simboleggia l’autunno e
il raccolto, mentre le lacrime primaverili rappresentano, la rinascita portata dalle piogge di
primavera.
Nell’Antico Testamento ci sono riferimenti a rituali del pianto: “ possano coloro che seminano tra
le lacrime, mietere tra grida di gioia”.
La stessa idea è richiamata nel Nuovo Testamento: nel vangelo secondo Luca “ Beati voi che ora
piangete perché riderete”. Pianto come metafora spirituale, come rito di trasformazione e fonte di
nutrimento.
Giovanni di Fecamp2 pregava Dio: “ Concedimi le piacevolezze del pianto, concedimi il dono delle
lacrime”.
Isidoro di Siviglia, interpretando i salmi scrisse:“il pianto è nutrimento dell’anima”.
Lo storico Jules Michelet, scrive a proposito di San Luigi otteneva il dono delle lacrime: “ il
pianto sembrava recare diletto e conforto non solo al suo cuore, bensì anche alla sua lingua”.
Emil M. Cioran3 nella sua pubblicazione Lacrime e Santi (1937), pone il piacere sensuale del
pianto al centro dello studio delle emozioni religiose: “ se non fosse per le lacrime la santità
susciterebbe in noi lo stesso interesse di un qualche mediocre intrigo politico di provincia. […] E’ la beata
ignoranza che si attinge con le lacrime, la fonte del loro piacere, poiché il fuoco estatico del pianto
annichilisce qualsiasi attività intellettuale. […] Le lacrime sono musica divenuta materia”.
Così la sospensione della funzione cognitiva diventa
esperienza estetica, per questo il pianto dà piacere.
E come la musica, le lacrime sono una forma d’arte
(Fotografia di May Ran)
a tutti gli effetti.
Secondo Sant’Ingnazio, fondatore dell’ordine dei
gesuiti, le lacrime liberano dal dovere di “aver
cognizione o percezione di chicchessia” e consentono
di accedere a un regno di pura astrazione religiosa.
La regola di San Benedetto prescrive ai monaci di
accompagnare il pianto con sentite preghiere, così le
Foto di Man Ray, ispirata a “Lacrime leggiadre “di Virgilio
1
Divinità ctonia adorata da alcune culture mediorientali
Scrittore benedettino che si distinse per gli scritti ascetici precursori di quelli di San Bernardo
3
Filosofo, saggista e aforista rumeno, influenzato da Nietzsche, Schopenhauer, Heidegger e anche da Leopardi, dai quali trae il suo nichilismo e il
suo pessimismo. I suoi aforismi sono infatti pervasi da una profonda amarezza e misantropia, che però vengono temperate dalla sua acuta ironia e dalla sua
capacità di scrittura.
2
1
lacrime diventano un mezzo per conquistare la purezza di cuore.
Nelle antiche civiltà religiose mediterranee, quando il Cristianesimo lasciava ancora spazio ai
rituali pagani, la panacea al dolore del cordoglio era il lamento funebre. La figura delle
prefiche, donne appositamente pagate per piangere, erano diffuse in Egitto, nell’antica Roma e
nell’Italia meridionale.
Secondo la tesi di De Martino4 il lamento funebre antico consente a noi moderni di intendere il
modo con cui l’uomo, colpito da lutto, evita la follia che può nascere dal dolore. Chi soffre la
perdita di una persona cara, cerca di ritornare all’equilibrio allontanando disperazione e follia
mitigandole nel rituale della lamentazione5.Il ripetersi di frasi ed evocazioni vuole diluire il
dolore nel tempo, accettando una convivenza continua con la morte perché essa non sia
immagine ossessiva e impedimento al vivere e all’agire.
Nelle campagne cinesi, invece, la gente piange per assicurare il passaggio del defunto
nell’aldilà. Essi ritengono che il settimo giorno dopo il funerale al defunto sia consentito
rivolgere l’ultimo sguardo ai parenti vivi. In previsione della terribile angoscia e della tristezza
che il defunto proverà quel giorno, i suoi familiari si alzano molto presto al mattino e
piangono, porgendo offerte. In questo caso si piange ad esclusivo beneficio del morto6.
Aristotele parla di catarsi nella dissertazione sul teatro tragico. Intende la catarsi come
purgazione, che genera un senso di sollievo. Così Aristotele attribuisce alla tragedia greca un
potere purificatorio: “essa introduce nella nostra vita pietà e terrore nella giusta misura e ci consente di
provare quelle emozioni in modo puro e sacro”. La tragedia suscita emozioni e ha un effetto
cognitivo. Sono stimolati terrore e pietà, ma essi vengono contestualmente purgati e purificati
e lasciano la mente libera. Nei tempi moderni Hollywood ha perfezionato la ricetta per i
“weepie”, i cosiddetti film da piangere. Le lacrime versate a teatro o allo schermo, indicano che
stiamo ripulendo la casa della nostra psiche per consentire alla razionalità e alle emozioni di
tornare al loro posto.
Il tema dell’acqua nei rituali è ricorrente come metafora (battesimo, bagno di vapore e acqua
santa), così l’idea di catarsi persiste nella coscienza popolare.
Nei miti le lacrime hanno un potere creativo e producono una riunione sincera.
Nei medicamenti popolari le lacrime sono usate come legante, per proteggere gli elementi,
unire le idee, riunire le anime. Nelle favole le lacrime fanno fuggire i ladroni o straripare i
fiumi, cambiano le persone e ne salvano l’anima. Quando vengono spruzzate richiamano gli
spiriti. Se cosparse sul corpo guariscono le lacerazioni e ridanno la vista. Se toccate, producono
il concepimento7. E’ l’idea dell’acqua creatrice.
La lacrima di rinascita creativa, dopo la “morte” che sia di una persona o di un’ideale, o di parti
di sé, è la lacrima della passione e della compassione, ed è la lacrima più difficile da piangere
soprattutto per gli uomini e per le donne “indurite”. E’ il momento in cui la vera natura
osserva quello che vuole e risorgono desideri dimenticati, resuscita la compassione di sé.
Nel pianto c’è un potere coinvolgente e delle immagini guida. Le lacrime non solo
rappresentano il sentimento, ma sono anche delle lenti attraverso le quali acquisiamo una
nuova visione del mondo.
4
Morte e pianto rituale nel mondo antico – Ernesto De Martino
Ricerche condotte in terra lucana durante gli anni 50
6
Storia delle lacrime. Aspetti naturali e culturali del pianto – Tom Lutz
7
Donne che corrono coi lupi – dalla fiaba “la donna scheletro” – Clarissa Pinkola Estés
5
2
“L’uomo dispone di serbatoi emotivi che le lacrime, accumulandosi, riempiono fino a traboccare dagli
occhi. Tale evacuazione è necessaria perché la pressione potrebbe causare diverse forme di nevrosi”
Jeffrey Kottler
2. Fisiologia delle lacrime
Cartesio sostiene che le lacrime sono come il vapore acqueo che si condensa per formare la
pioggia, così gli spiriti animali8 e i vapori corporei, sono trasformati in sudore e lacrime
mediante condensazione. Qualunque sia la causa, un aumento del flusso sanguigno comporta
un aumento dell’effusione degli spiriti animali e quando il sangue caldo incontra i vapori freddi
nell’occhio, per condensazione scaturiscono le lacrime. Per Cartesio le emozioni sono reazioni
corporee e le lacrime una reazione fisica, che avvengono anche senza l’intervento del pensiero
razionale. Scrive: “L’amore facendo affluire molto sangue al cuore, fa fuoriuscire dagli occhi una gran
quantità di vapori, che la freddezza della tristezza, ritardandone l’agitazione, trasforma in lacrime”. La
compassione è la virtù che più induce al pianto perché è una combinazione di amore e tristezza.
La teoria delle emozioni di James-Lange sostiene che l’emozione è innanzitutto reazione fisica,
simile ad un riflesso, significa sentire il corpo, provare vampate, flussi, fremiti e lacrime.
“I mutamenti fisici seguono direttamente la percezione dell’evento stimolante, e che la sensazione in noi
prodotta da questi mutamenti nel momento del loro verificarsi è l’emozione. […] per cui siamo tristi
perché piangiamo, arrabbiati perché attacchiamo, timorosi perché tremiamo.”
Se da un lato è necessario ascoltare il proprio corpo per cogliere l’emozione, perché se non
sentiamo le trasformazioni in atto nel nostro corpo allora stiamo solo pensando (se non sento
l’adrenalina che sale non ho veramente paura), dall’altro si può obiettare che non siamo tristi
solo perché piangiamo.
Canon, un fisiologo di Harvard, sviluppò una nuova fisiologia delle emozioni che contraddiceva
la teoria di James-Lange. Egli sostiene che il corpo tende naturalmente all’omeostasi, quindi le
emozioni rappresentano la “saggezza del corpo”, finalizzate alla risposta e alle emergenze di
vario tipo e al successivo recupero dell’equilibrio. Spostò il focus dalla funzione centrale del
corpo, al processo cognitivo delle emozioni, avendo studiato anche l’attività del cervello.
La teoria che più si avvicina alla fisiologia energetica della MCC è quella dei neurologi
Damasio, che analizzando un caso particolare, sostengono che ragione ed emozione non sono
contrapposte e che la perdita delle facoltà emotive (Yuan shen) va a detrimento anche delle
facoltà razionali (Jing shen): la ragione necessita dell’emozione per funzionare adeguatamente.
Al tempo stesso, sostengono che alcune reazioni emotive posso andare oltre i centri razionali
del cervello, generando reazioni fisiche attraverso la spina dorsale, e in questo caso non è
necessaria la cognizione.
Equivale a dire, come verrà spiegato meglio in seguito, che: “nei traumi si blocca il
meccanismo di salita lungo la colonna, di Jing al midollo e al cervello. Se ci sono emozioni
bloccate, si compromette la distribuzione dell’essenza ai punti shu del dorso”.
E’ il caso di emozioni complesse, per cui si sviluppano delle sistematiche connessioni tra
categorie di oggetti e situazioni ed emozioni primarie9. Alcune immagini, situazioni ed eventi
8
Cartesio basa la sua concezione sulla circolazione sanguigna e sull’idea che il cervello e i nervi contenessero un particolare e sottilissimo alito detto
‘spirito animale’, composto di corpuscoli minutissimi che si muovono nell’organismo animando i muscoli e rendendo possibile l’azione.
9
Storia delle lacrime – Aspetti naturali e culturali del pianto – Tom Lutz
3
vengono archiviati in memoria con un “marchiatore somatico”10, quindi si possono avere
reazioni emotive basate su un processo cognitivo memorizzato e bypassando il pensiero
razionale (memorizzazione delle esperienze - energeticamente Luo della Milza).
Le ricerche condotte da William H. Frey11 hanno dimostrato che le lacrime di commozione
contengono potassio in misura quattro volte superiore al plasma e il 30% in più di manganese
rispetto al sangue. Inoltre dall’esame di alcuni depressi cronici si è rinvenuta un’alta
concentrazione di manganese nel loro cervello. Questo ha portato Frey ad ipotizzare,
considerato che la ghiandola lacrimale raccoglie ed espelle manganese, che il pianto possa
alleviare la depressione e quindi consenta il recupero di un equilibrio.
Egli rileva, inoltre, diversi ormoni nelle lacrime, come l’ormone adrenocorticotropo (ACTH),
che è uno degli indicatori più sensibili dello stress nel sangue. E il pianto eliminando ACTH in
eccesso, può ridurre lo stress. La lacrimazione secondo Frey, alla stregua di minzione e
defecazione, è uno dei modi trovati dall’organismo per espellere gli scarti.
Secondo fisiologi e psicologi è il sistema parasimpatico a controllare le lacrime, infatti il pianto
non si verifica al culmine di un’esperienza emotiva, ma in un momento variabile (in genere
successivo al culmine), mentre si ritorna all’equilibrio 12. Se è vero che le lacrime sono
stimolate dal sistema parasimpatico, allora deve esserci qualcos’altro che scongela l’anima
prima che le lacrime possano fluire. Questo fa pensare al pianto come evento che sancisce un
momento di svolta, che sia per alcuni il ritorno ad uno stato emotivo più equilibrato e per altri
l’inizio di un cambiamento profondo.
Chi non sa piangere non sa neppure gioire. Il pianto è come la
pioggia: a volte dolce, a volte violenta, ma sempre necessaria
alla vita della terra. Come il campo senza pioggia inaridisce
così la vita senza lacrime diventa un deserto. Lo splendore degli
occhi e del viso dopo il pianto è come il cielo dopo la pioggia:
pulito, luminoso, fresco, scintillante.
(A. Lowen, La spiritualità del corpo)
10
I marcatori somatici, ricordando situazioni, innescano nuclei profondi del cervello e inviano messaggi al sistema nervoso autonomo, all’apparato
motorio e a quello endocrino producendo un’esperienza emotiva senza un’effettiva sequenza di pensieri.
11
Crying: the mistery of tears – W.H. Frey
12
Il sistema parasimpatico controlla le attività delle viscere quando il corpo è a riposto o in omeostasi. Restituisce e conserva l’equilibrio dell’organismo.
4
3. Pianto: energetica della catarsi
Le emozioni non elaborate, intrappolate a livello del sangue (meridiani Luo), circolano nel
corpo attraverso la Ying qi (energia nutritiva e cognitiva). Entrando a far parte del nutrimento
del corpo, possono causare un cattivo assorbimento del cibo (materiale e non). Si rende
necessaria una “pulizia” del sangue, un’eliminazione degli scarti tossici. Energeticamente
significa liberare le emozioni intrappolate ad livello profondo (Ying qi e sangue) per riportarle
in superficie a livello della Wei qi. In altre parole, si tratta di ricostruire, con nuovi termini, il
legame tra interno ed esterno che si interrompe quando si vive un’esperienza traumatica
profonda.
“Se il corpo non si libera dagli escrementi essi si trasformano in sostanze irritanti per il corpo” (J. Yuen).
Il pianto rappresenta, a mio avviso, una tappa cruciale del cambiamento: l’inizio di un processo
di eliminazione dei veleni che può portare al raggiungimento di una nuova consapevolezza.
Secondo la scuola Han Liang Pai (del raffreddamento e del freddo) di Lu Wen Su, i problemi
dello Shen non vengono liberati dal solo parlare, ma richiedono una componente fisica, di
rilascio dei liquidi, perché si abbia una vera eliminazione del problema.
Ling Shu, cap. 36 : "l'energia dell'angoscia e della depressione diventa lacrime"
Ling Shu, cap. 28 "il cuore è il sovrano, governatore dei 5 zang e dei 6 fu, con gli occhi come vaso
ancestrale (zong mai) che converge alle orecchie...angoscia e preoccupazione porteranno agitazione nel
cuore con interessamento nel percorso dei fluidi corporei che si manifestano come lacrime e secrezione
nasale. Quando è esaurito, il jing non può più scorrere"
Si mette in stretta relazione l’attenzione visiva e uditiva con il cuore e la zong qi, i fluidi degli
occhi e del naso sono legati all’influenza delle emozioni sul cuore.
La Zong qi ha ruolo fondamentale nel processo di elaborazione emotiva, produce il sangue con
l’apporto del cuore e definisce i dettami della separazione tra puro e impuro, nello Stomaco e
nell’Intestino Tenue. E’ un’energia ancestrale, non nel senso di ereditaria, ma che viene dalla
tradizione della famiglia e dell’ambiente. Rappresenta tutto ciò che si assorbe dall’esterno a
livello alimentare, affettivo e intellettuale, è il giudizio su ciò che è bene e male. Si forma nel
petto, entra nel polmone, sale alla gola e alla lingua per arrivare fino agli orifizi e al cervello,
quindi regola il modo di parlare, di vedere le cose, orienta il giudizio e le scelte. E’ la cultura
di ognuno che filtra il bene e il male.
Da essa dipende il grado di percezione delle emozioni, la capacità di provare alcuni sentimenti,
la tendenza all’aspetto più o meno tragico della vita, ha a che fare con la coscienza e le
giustificazioni delle proprie azioni.
Lavorare sulla Zong qi in relazione al pianto, significa liberare il senso di ansia e tristezza che
influenza la diffusione dei liquidi.
Nel pianto il polmone libera la via attraverso la quale le acque accedono agli orifizi e i liquidi
liberano le emozioni dal cuore; il pianto permette di eliminare i problemi che si sono
strutturati a livello del sangue. Quando un paziente comincia a liberare i liquidi corporei,
5
diventa come un bambino che piange facilmente, per tristezza o per rabbia, cha ha paura e fa
pipì nel letto13.
Il concetto è che le lacrime catartiche prosciughino il corpo dalle emozioni negative. L’idea di
catarsi14, cioè purificazione mediante purgazione, ha evidenti ripercussioni a livello fisico: il
vomito serve ad espellere patogeni e veleni, e così feci ed urine. L’atto del pianto è una forma
di escrezione, come urina, feci, sudori e muco, sono eliminazione dei residui organici
indesiderati.
Secondo i medici ippocratici le lacrime sono in relazione agli umori, i 4 fluidi corporei
alimentari: sangue, flemma, bile nera e bile gialla, che si riteneva determinassero lo stato di
salute e il carattere. Lo squilibrio di uno di questi fluidi era causa malattia. La cura consisteva
nel purgare l’organismo dagli umori in eccesso attraverso salassi, clisteri, emetici e pianto. Il
pianto può aiutare a espellere dal corpo la flemma in eccesso ed è consigliato in caso di
accumulo di flemma e di altre malattie cerebrali. Nei testi ippocratici si descrivono le lacrime
come “gli umori del cervello” e ogni eccesso deve essere purgato attraverso il pianto. Così
viene riconosciuto il potere curativo del pianto catartico.
“Al pari del corpo mondano che è ripulito dall’acqua, così il corpo
spirituale è mondato dai vapori catartici”
Ralph Cudworth15 (1678)
“La tristezza che non trova sfogo nelle lacrime farà presto piangere
altri organi”
Henry Mandsley (1724)
13
L’ottava lezione di Jeffrey Yuen, I disturbi dello Shen: lo psichismo in medicina classica cinese, E. Simongini e L. Bultrini, Edizioni Xin Shu 2008
Katharsis intesa come purificazione, purgazione
15
Filosofo inglese che fu uno dei principali autori della rinascita nella filosofia inglese del platonismo
14
6
4. Kan e Qing
Ling Shu, cap.78: “le emozioni permettono l’espressione
del sé”
Esistono due tipi di emozioni: Kan e Qing.
Kan, intese come le 5 emozioni, stati d’animo,
sensazioni e passioni, sono più legate alla wei qi,
quindi ad un livello istintivo e inconsapevole16.
Qing17, i 7 sentimenti, l’elaborato emotivo, sono
nel livello della Ying Qi. La Ying Qi è legata al
sangue, il quale contiene lo Shen, il sangue è
prodotto dai midolli e fa provare le emozioni. I
Qing sono correlati ad un più alto livello di consapevolezza.
I Kan non sono controllabili dalla ragione, hanno effetto sui muscoli e possono essere trattati
tramite i meridiani tendino muscolari, mentre i Qing hanno effetto sull’interno e sono
consapevoli, ovvero si conosce la ragione della loro presenza e possono essere trattati tramite i
meridiani Luo.
I Qing hanno 3 caratteristiche:
-
Direzionalità: i sentimenti imprimono una direzione al Qi (la collera lo fa salire, la gioia
lo diffonde, la riflessività lo lega, la pena lo deprime e la paura lo congela), questo
determina non solo sintomi fisici fisiopatologici, ma anche una posizione dell’attitudine
mentale e della percezione di sé.
Spesso i sentimenti sono legati alla definizione di uno status sociale. Costituiscono un
valido strumento terapeutico per orientare la persona verso il nuovo. Affinché la
terapia sia efficace e duratura, si deve riuscire a modificare lo stato d’animo.
Il trattamento dovrebbe determinare l’eliminazione all’esterno delle emozioni
patologiche. Si deve cercare di indurre un mutamento non solo sul sintomo fisico, ma
anche nello Shen e nel sangue, per questo è necessaria la collaborazione del paziente,
che abbia veramente voglia di cambiare18.
Il movimento del Qi può:
- Esprimersi sul movimento sull’elemento successivo (es. la rabbia si può spostare
dal legno alla terra);
- Sopprimersi per non esprimere il movimento (es. non si prova rabbia ma paura),
questo provoca un Qi ribelle perché va contro il movimento naturale. È un
sintomo tipico dei Luo. Le emozioni non espresse producono sintomi di
ostruzione Bi psicosomatici, con dolore di derivazione emotiva. I classici
suggeriscono di far sanguinare i punti luo per liberare il sangue che contiene lo
Shen e liberare l’emozione trattenuta;
16
Le lezioni di Jeffrey Yuen, Volume II, I meridiani Luo, a cura di E. Simongini e L. Bultrini, Edizione AMSA, aprile 2000
Il Chinese-English Dictionary of Traditional Chinese Medicine da la seguente definizione di qi qing: si tratta di modificazioni energetiche secondarie ai
sentimenti umani. Una intensa e prolungata emozione (come l’eccesso di gioia, collera, inquietudine, terrore e paura), può rappresentare un fattore
patogeno, causando disfunzione dell’energia vitale, del sangue e dei visceri” (Medicina Tradizionale Cinese per lo Shiatsu e il Tuina)
18
L’ottava lezione di Jeffrey Yuen, I disturbi dello Shen: lo psichismo in medicina classica cinese, E. Simongini e L. Bultrini, Edizioni Xin Shu 2008
17
7
-
Reprimersi, l’emozione è rifiutata e repressa, messa in uno stato di latenza e
spostata, dal livello del sangue a quello della Yuan Qi (tramite i punti Yuansorgente), allo scopo di tenerla lontana dalla coscienza.
-
Fattori sociali: i sentimenti sono influenzati dalla cultura e dagli schemi sociali. Quello
che sentiamo, come reazione agli eventi esterni, è una scelta cosciente. Impariamo da
piccoli come reagire a certe situazioni. La natura non insegna come reagire, la società
invece ha un ruolo importante nell’interpretazione di ciò che si prova. Le costruzioni
sono la visione del mondo, tutto questo va considerato ampiamente nel trattamento dei
meridiani Luo. Si può agire sul modello che la persona ha appreso per consentirle di
vedere le cose sotto una luce diversa. Si può lavorare sulla milza, che rappresenta la
dimensione sociale e si sostiene il concetto che i Luo terminano tutti nel grande Luo
della milza, che avvolge cuore e polmone nel petto. L’idea è che le emozioni possono
essere tramutate in virtù, ed apprendere tramite esse un atteggiamento diverso.
-
Responsabilità: interiorizzare il concetto che si ha la capacità di gestire le proprie
emozioni, si tratta di una presa di coscienza delle possibilità di scelta. E’ l’assunzione di
responsabilità a stabilire relazioni profonde e significative con il prossimo e con se
stessi.
Emozioni prolungate ed estreme hanno effetto sulle percezioni sensoriali (Qiao), definendo
una serie di attitudini personali che determinano il verificarsi di alcune situazioni di vita (chi è
arrabbiato vive in un mondo arrabbiato), e possono frenare il manifestarsi delle “infinite
possibilità”.
Non si può trasformare il buio in luce
e l’apatia in movimento
senza l’emozione.
Carl Gustav Jung
“Il sapere senza l’esperienza è mera filosofia; l’esperienza senza il sapere è ignoranza. In te deve avvenire
un certo progresso. Devi prendere il sapere e viverlo: accoglierlo a livello emotivo”.
(Joe Dispenza – Cambia l’abitudine di essere te stesso)
8
5. Esperienze traumatiche e profonde19
Se le emozioni sono vettore della vita esperita, allora anche
le situazioni traumatiche e dolorose da esse derivano.
Traumi e malattie causano sofferenza. Essa ben si presta ad
essere materiale per un lavoro alchemico: trasformare il
piombo (sofferenza) in oro (amore incondizionato).
Il trauma, quale evento imprevedibile, può destabilizzare
una persona e inceppare il sistema di elaborazione del
pensiero. La mente diventa pervasa dalle sensazioni associate
all’evento traumatico. Ogni soggetto reagisce in modi
diversi asseconda della particolarità dell’evento e della
struttura di personalità. Spesso il trauma genera insonnia e pensieri intrusivi, ricordi e
immagini involontari che riportano a quello che è successo. E’ comune, inoltre, che stimoli
ambientali, persone o situazioni richiamino l’accaduto. Questo succede perché l’evento è
associato ad altri fattori che provocano malessere o ansia. Lo stimolo da solo non genererebbe
disagio, se non venisse associato all’evento traumatico.
In termini energetici e secondo il modello classico i tre meccanismi psicodinamici o
psicoanalitici che presiedono ai traumi sono:
- rimozione: meccanismo inconscio che coinvolge le strutture portanti dell’uomo, cioè i
vissuti digeriti e assimilati divengono la nuova struttura acquisita dagli organi stessi;
- soppressione: meccanismo consapevole di risentimento e rancore che coinvolge il dai
mai;
- oblio: condizione di vuoto e perfetta armonia che consente l’accoglienza dell’altro (fase
indispensabile di ogni atto medico diagnostico e terapeutico).
Nei traumi, secondo alcuni studiosi e clinici, si blocca il meccanismo di salita lungo la colonna,
di Jing al midollo e al cervello. Il sé viene definito dal qi essenza (Jing qi). Se ci sono emozioni
bloccate, si compromette la distribuzione dell’essenza (punti shu del dorso). Tutte le emozioni
colpiscono il Jing qi, non è corretto dire che la collera colpisce il fegato, ma è meglio dire che
si esprime al livello del fegato.
Se a seguito di un evento traumatico si perde la capacità di vivere tra bene e male, si frantuma
l’insieme individuale di Es e Super-io, si separa il Jing shen (ragione) dalla Yuan shen
(istintualità animali ed emotive).
In sostanza il trauma crea una separazione, una rottura della comunicazione tra interno ed
esterno, provoca uno squarcio in cui da una parte c’è la paura e dall’altra l’amore
incondizionato.
La capacità dell’individuo di interagire con l’ambiente esterno è fondamentale per la
realizzazione del Ming. In ottica taoista il destino di ognuno contiene una lezione da
apprendere e perché questo avvenga, si provano delle emozioni e si sperimentano situazioni,
che ci permettono di navigare nel flusso della vita20.
19
20
Visceri e Meridiani Curiosi , C. Di Stanislao, D. De Berardinis, M. Corradin, Casa Editrice Ambrosiana, ottobre 2012
L’ottava lezione di Jeffrey Yuen, I disturbi dello Shen: lo psichismo in medicina classica cinese, E. Simongini e L. Bultrini, Edizioni Xin Shu 2008
9
“Il mondo là fuori”, disse indicando l’orizzonte, “è una scuola, Dan. La vita è l’unico, vero insegnante. Ci
offre molte esperienze, ma se l’esperienza da sola portasse saggezza e realizzazione, gli anziani sarebbero
tutti felici, sarebbero tutti maestri illuminati. Bisogna scoprire le lezioni nascoste nelle esperienze. (...)
Non hai ancora trasformato le esperienze in saggezza”.
(Dan Millman - Il guerriero di pace)
"Perciò, l’ultima cosa che vorrei dirle, mia cara amica, è che la vita non può essere, in alcun modo, pura
rassegnazione e malinconica contemplazione del passato. E’ nostro compito cercare quel significato che ci
permette ogni volta di continuare a vivere o, se preferisce, di rispondere, a ogni passo, il nostro cammino.
Tutti siamo chiamati a portare a compimento la nostra vita meglio che possiamo. "
(Carl G.Jung)
6. Vento – cambiamento
Spesso solo al sorgere di sofferenze profonde inizia
un processo di riflessione, che può determinare un
cambiamento. La sofferenza è un’opportunità per
vedere l’intera esistenza con occhi diversi.
Rappresenta l’occasione per poter cambiare
direzione e offrirsi un nuovo inizio.
Per Viktor Emil Frankl21 dare un senso è in sé
un’operazione terapeutica. Coloro
che
sopravvivono più facilmente sono coloro che danno
un senso alla sofferenza e alla propria vita.
Il materiale emotivo grezzo generato dal trauma è, per spirito di sopravvivenza, conservato
all’interno del corpo e asseconda del suo grado di trasmutazione viaggia nel sangue, nel
midollo o viene messo in latenza nelle ossa. E’ invece necessaria la sua esteriorizzazione ed
elaborazione, per poter lasciar andare i veleni e viaggiare in salute e libertà.
Perché questo accada è doveroso rispettare tempi e tappe che conducono al cambiamento.
Insito nel cambiamento è il concetto di vento. Esso rappresenta una sfida alla coerenza, perché
richiede un cambiamento pur rimanendo fedeli a sé stessi, ma come è possibile?
Il vento è l’essenza della vita, è la capacità di cambiare costantemente.
Il vento è anche la causa dei 100 mali, poiché la malattia è l’incapacità della persona a
cambiare.
E’ il sistema nervoso che mantiene la consistenza nel modo di essere e di agire, preserva la
capacità di mantenere il controllo, l’integrità e la sanità mentale e l’insieme di queste cose
definisce la nostra identità ed è la sfida del sistema nervoso.
Cambiando gli organi di senso cambia anche la percezione e, cambiando percezione del
mondo, trasformiamo il Jing, essenza.
Il sistema nervoso che ha il compito del controllo, tende per sua natura riportare l’equilibrio
fisiologico negli organi e in un assetto psicologico conosciuto. Cambiare assetto psicologico, di
21
Neurologo, psichiatra e filosofo austriaco, uno fra i fondatori dell'analisi esistenziale e della logoterapia, metodo che tende a evidenziare il nucleo
profondamente umano e spirituale dell'individuo.
10
conseguenza ha effetto sul sistema nervoso e agendo sul sistema nervoso si può modificare la
sensibilità al mondo. Cruciale è la funzione degli organi di senso perché essi convogliano le
informazioni al sistema nervoso, da essi nasce la percezione.
Il vento porta ad un’incapacità di metabolizzare i liquidi, generando torbidità e grasso. Per
espellere il vento bisogna muovere il sangue. Si può agire non solo sui punti pozzo, perché
aprono gli orifizi, ma anche sui punti Luo che muovono il sangue22.
22
La neurologia nella medicina cinese classica – Seminario Maestro Jeffrey Yuen, maggio 2015
11
7. I meridani Luo
I meridiani Luo rappresentano la penetrazione
dall’esterno all’interno, indicano in che modo si assimila
ciò che il mondo propone. Le emozioni sono come il
cibo, possono nutrire, accrescere o intossicare.
I meridiani principali rappresentano il Qi post natale,
sono le strade della Wei qi e della Ying qi. Il Qi post
natale è quello usato nel contesto sociale.
Nei meridiani Luo circola Ying qi, energia nutritiva e
cognitiva. Essi sono le vie del sangue e, quindi, in
rapporto diretto con lo Shen e legati a filo diretto con i
disturbi dello Shen (J. Yuen).
Nel capitolo 10 del Ling Shu sono descritti i punti di origine, i tragitti e la sintomatologia
principale dei Vasi Luo Longitudinali o Luo Mai 絡脉. L'ideogramma Luo 絡 è formato dalla
parte a sinistra, 糸si: filo di seta; e dalla parte a destra, 各 Ge: separato, diverso. Nel suo
insieme significa: filamento che avvolge la polpa del frutto, ramificazione, riunire, raccogliere.
Secondo la scuola francese dell’AFA e Kespi i luo longitudinali sono considerati controllori
dell’assetto emozionale dell’individuo. Sono un sistema meridianico che collega superficie e
profondità e quindi il microcosmo (uomo) con il macrocosmo (ambiente esterno), quindi
presiedono alla maturazione intellettiva ed emotiva dell’individuo. Si usano quando c’è
qualcosa di imprigionato e manca la comunicazione tra interno ed esterno. Tramite i luo si
mira a ripristinare questo collegamento.
Il maestro Yuen insegna che esistono 3 livelli23 che rappresentano le tappe evolutive
dell’uomo24:
I. sopravvivenza emotiva fondamentale – l’emozione prevale sul pensiero, il cuore è più
importante della testa. Si sviluppa il cervello nella zona olfattiva e poi il sistema
limbico, che è il cervello emotivo, e in seguito la zona corticale e intellettuale. A
questo livello agisce la psicoanalisi freudiana, centrata sulle pulsioni.
II. abilità sociali e interazione con l’esterno – il pensiero prevale sulle emozioni, si diventa
funzionali al proprio gruppo, acquisendo abilità sociali. A questo livello agiscono le
terapie comportamentali e familiari.
III. sviluppo e consolidamento della personalità – l’individuo è davvero se stesso, si evolve.
E’ oggetto della psicologia umanistica e junghiana.
Se questo processo è ostacolato o danneggiato si creano i meridiani Luo. Se la vita è sopraffatta
dai fattori patogeni e i meridiani principali non sono in grado di sconfiggerli, affinché
l’individuo non sia distratto dalla propria vita, per scaricare i meridiani principali, si formano i
meridiani collaterali. Se si tratta di fattori patogeni esterni si formano i meridiani tendino
muscolari, se di fattori patogeni interni (emozioni) i meridiani Luo.
Ogni volta che lo sviluppo di un individuo è disturbato da un trauma riferito ai meridiani
principali, che non viene risolto, il trauma passa ai Luo e può arrivare fino ai meridiani
23
24
Vedi appendice per descrizione dettagliata dei Meridiani Luo
Le lezioni di Jeffrey Yuen, Volume II, I meridiani Luo, a cura di E. Simongini e L. Bultrini, Edizione AMSA, aprile 2000
12
straordinari. Gli eventi traumatici determinano blocchi che provocano reazioni a livello fisico o
psichico, attraverso l’interessamento dei meridiani secondari.
In chiave energetica, le sensazioni sono convertite in Ying qi, cioè i sentimenti che, attraverso
la catena dei meridiani Luo, creano cambiamenti comportamentali legati alle esperienze.
Successivamente, se stantie, diventano Jing radicato si riversano nei visceri curiosi, tramite il
punto LR5 (ultimo luo di Fegato).
Quindi, tutto ciò che non è risolto in questa generazione, viene trasferito alla generazione
successiva: i traumi della vita entrano nella costituzione. Gli aspetti costituzionali sono
trasmessi ai discendenti e divengono base per i canali straordinari. Si ricorda, a tal proposito,
che i punti di apertura dei canali straordinari sono punti Luo.
Dal punto di vista occidentale si può dire che l’RNA può influenzare il DNA: l’RNA informa il
DNA del trauma subito e il DNA lo trasmette ai discendenti.
Così come allineiamo il corpo, possiamo riabilitare mente ed emozioni, tramite il sangue che
genera e trasforma. Generando nuovi pensieri e nuove emozioni, cambio comportamento
(fuoco/cuore) e cambia anche la personalità (acqua/reni). Così i Luo influenzano l’origine.
Il sistema dei meridiani Luo ha diverse funzioni.
A livello della pelle essi si manifestano con angiomi, telangectasie, discromie cutanee, noduli,
aree cellulitiche o lipomi (accumulo di liquidi e comparsa di Flegma). Controllano le piccole
articolazioni (segmenti rachidei, polso, gomito, collo del piede, mani e piedi), perché esse
sono nutrite dal sangue e dall’energia nutritiva che scorre per mezzo dei luo.
Vuoto e pieno dei luo:
- quando il luo è pieno, c’è sangue che si muove in superficie causando varici e capillari
visibili
- quando si raggiunge un livello di saturazione, il luo torna verso il MP e va in vuoto. Nel
pieno si usa il sanguinamento, nel vuoto la moxa.
- I luo mantengono il trauma e ogni volta che un trauma non è risolto, anche dopo il
sanguinamento, torneranno i capillari.
La patologia nasce per mancanza di consapevolezza. Se c’è consapevolezza di ciò che si è ora, è
possibile agire in piena coscienza sui cambiamenti della propria personalità.
Trascendere vuol dire essere consapevoli. Nel taoismo è fondamentale imparare ad osservare
se stessi e non giudicare queste osservazioni. La consapevolezza è rappresentata dal cuore, per
questo tutti i meridiani luo vanno al cuore e al pericardio.
Attraverso il pericardio apriamo il cuore alle infinite possibilità e possiamo realizzare la
consapevolezza delle azioni, rappresentata dal Luo di cuore.
13
“Lo stato di coscienza che produce la malattia non può essere lo stesso stato di coscienza che determina la
guarigione. Per questa ragione per trattare la malattia si deve inevitabilmente trattare lo stato di
coscienza: si deve comprendere il destino per agire sulla natura della persona.”
Jeffrey Yuen
8. Trattamento
Il massaggio dei Luo si propone di sostenere l’individuo nel “cammino interiore”. Dove
l’emozione è intrappolata, l’azione del massaggio sarà quella di portare il sangue in superficie a
livello wei qi, insieme a quella di regolarizzare fluidi e sangue per sostenere e radicare lo shen.
Inoltre, asseconda della condizione dei principali organi coinvolti potrà essere rivolto
maggiormente a:
- milza per poter riflettere sui problemi e capire come il pensiero influisce sulla malattia
- fegato per armonizzare le emozioni ed elaborarle
- cuore governa il movimento, quindi il comportamento
Le patologie dei Vasi Luo sono visibili in quanto spesso si manifestano all'esterno con
formazione di arrossamenti cutanei, capillari, piccole cisti cutanee, etc. Si stimolano i punti di
origine dei vasi Luo per trattare i problemi emozionali.
In generale nei pieni è più probabile riscontrare sintomi fisici quali capillari e voglie lungo il
decorso del meridiano, nei vuoti si possono trovare noduli e depositi di grasso.
Il trattamento prevede l’uso del gua sha o delle coppette25
che, attivando la circolazione del sangue e portandolo in
superficie, favorisce la scomparsa del dolore e migliora la
motilità delle piccole articolazioni.
Nel caso di noduli si può operare un massaggio leggero e
disperdente al fine di ridurne la massa.
1) Rilasciare le articolazioni
Secondo il Ling Shu i luo non vanno nelle grandi articolazioni, che sono interessate dai
distinti, ma il trauma può essere assorbito dalle piccole. Perché il trattamento sia
efficace è bene partire rilasciando le piccole articolazioni applicando la tecnica di
sfregamento con il gua-sha su: 15LI, 5ST, 13ST, 31ST
Si possono aggiungere tecniche manuali:
- sui punti Roufa, Anfa, Anroufa, Jifa (5/13ST), Yizhichan fa (15LI e 31ST);
- sulle zone per sciogliere le contratture e le rigidità negli arti Bashenfa e Yaofa (per
gli operatori autorizzati), Doufa, Leifa e Nianfa per sbloccare le articolazioni delle
dita.
25
Considerazioni sui punti e meridiani Luo – La Mandorla giugno 2005
14
2) Muovere il sangue e rimuovere il vento interno
Nell’esempio proposto il Luo del Polmone è in pieno a discapito del Luo di Rene in
vuoto. I segni relativi al pieno di Luo di Polmone sono: calore al palmo delle mani,
bisogno di toccare, tristezza, molta irrequietezza; mentre quelli del vuoto di Luo di
Rene sono: stoicismo, piccolo nodulo su 4KI, indifferenza al dolore, dipendenza. Il
trauma subito è relativamente recente.
Si tratta prima il pieno con gua sha (se il percorso del meridiano luo si presta, in
alternativa si possono usare le coppette), lungo tutto il percorso del meridiano luo,
quindi dal LU7 al LU10 al PC8.
Si possono aggiungere tecniche manuali di Roufa, Anfa, Anroufa, Yizhichan fa. Se il
percorso del meridiano da trattare lo consente: Niefa che porta in superficie, Paifa e
Pifa che eliminano anche il vento.
L’intenzione è muovere il sangue per riportarlo in superficie e rimuovere il vento che
genera irrequietezza. Il luo del polmone ha a che fare con l’accettazione e il perdono,
per cui lasciando andare calore ed emozioni si attua una purificazione. Il Qi non
purificato rappresenta il legame a situazioni del passato che limitano la vita nel presente
e ostacolano il cambiamento. Il polmone è sensibile al vento perché vive il conflitto tra
il mutare e il rimanere attaccati a quello che fu.
Poi si tratta il vuoto applicando la moxa al 4KI che rappresenta la campana che suona
l’inizio della consapevolezza e dona la volontà di liberarsi delle tossicità che avvelenano
la vita. In aggiunta si può praticare la manovra Roufa in dispersione, superficiale e
veloce.
La logica seguita è quella del ciclo di generazione (metallo che non nutre l’acqua),
come descritto nel Nan Jing.
3) Armonizzare nutrendo il sangue e i liquidi
Nei classici viene riportato che alla fine del trattamento dei Luo, considerato che si
lavora con il sangue, è opportuno nutrire lo yin. Inoltre se si considera che si lavora
comunque sullo Shen è buona norma nutrire e regolare sangue e fluidi per radicarlo.
Massaggio tonificante, con profondità media e ritmo calmo sui meridiani principali di
Milza e Stomaco (elemento terra che armonizza il centro), con le manovre di Anfa,
Roufa, Anroufa, Naroufa. Si possono inoltre trattare i punti 8LR, 17Bl, 42ST con le
stesse manovre e Zhenfa in aggiunta.
15
9. Conclusione: Ling, Shen e Ming
Ling e Shen sono stati rispettivamente individuati come punto di partenza e di arrivo del
“cammino interiore” dell’essere umano, guidato dalle esperienze della vita, generate e
generatrici di emozioni e sentimenti.
Lo Shen, forza divina che anima la vita e le imprime un ritmo, è il motore dei processi mentali,
psichici ed emotivi, muove e regola la circolazione energetica dello yin e dello yang. E’
l’energia psichica degli organi. Sovraintende e supporta le trasformazioni dell’individuo. E’
l’entità immortale che supera le semplici istanze intellettive, domina i sentimenti, ricollega
l’uomo ai principi o alle cause creatrici26.
Qi Bo, medico dell’imperatore Huang Di, lo definisce come completezza delle energie, come
flusso energetico che scorrere libero da impedimenti. Qualsiasi ostacolo allo Shen, è un
impedimento al movimento di Qi e sangue, ovvero all’azione di Wei Qi e Ying Qi27.
Lo Shen è il senza forma, non ha identità e contiene la forza dello Yang.
Il Ling è l’ aspetto terrestre, parte fisica e yin dello Shen celeste, ha una forma e un’identità.
Il Ling può essere inteso come una manifestazione dello Shen. Il Maestro Li Xiaoming afferma:
“lo Shen è la radice, Ling è la funzione”.
Se si considera un individuo nella sua specificità, separato e diverso dagli altri si sta
considerando l’anima Ling; se si considera come connesso e non separabile dagli altri si fa
rifermento allo spirito Shen.
Il Ling, secondo Kespì e altri autori dell’Association Francaise d’Acupuncture, è l’insieme delle
spinte emotive istintuali che, durante le tappe della vita, portano ogni individuo ad avvicinarsi
alla realizzazione del suo Ming, attraverso il ricongiungimento con lo Shen.
Attraverso il Ling la forza immateriale Shen può agire sulla materia fino ad arrivare alla
completa trasmutazione per costituire un corpo di pura luce spirituale (punto di arrivo della
grande opera dell’alchimia interna).
Il cammino interiore28, di cui si parla nei Testi del Canone Taoista, rappresenta l’evoluzione
delle tappe che trasformano le emozioni in sentimenti consapevoli, il passaggio dall’istintualità
pura alla presa di coscienza di sé, dei propri limiti e valori caratterizzanti la personalità
psichica. Le emozioni istintive e arcaiche, che spingono l’individuo alla crescita, sono
amministrate dai Ling, mentre gli Shen sono il prodotto finale della raggiunta coscienza del sé.
Avere Shen è avere luce, è la sovranità sul corpo. Sovrano è colui che dirige e orchestra le
forze che governano gli aspetti della mente. Tutti gli aspetti della vita cosciente sono associati
con le funzioni degli zang fu e alla loro relazione con lo Shen. Tutti i disturbi dello Shen, a loro
volta, riflettono la perdita di una o più di queste associazioni.
Il piccolo Shen è riflesso nel cuore, è legato alla realizzazione del proprio Ming 29 (destino), che
si conquista nel corso delle esperienze di vita. Il grande Shen è la manifestazione della vita.
Lo Shen prende forma dal Jing, essenza della vita fisica. L’unione di Shen e Jing30 forma il
midollo, che risiede nel cervello. Il Jing rappresenta la costituzione, che è plasmata dalle
26
Dal Ling allo Shen. La via emotiva in medicina cinese, P. Fusco, E. Gallo, D. Lorusso & C. Di Stanislao, Settembre 2004
L’ottava lezione di Jeffrey Yuen, I disturbi dello Shen: lo psichismo in medicina classica cinese, E. Simongini e L. Bultrini, Edizioni Xin Shu 2008
28
Definito “Via dai Sette Ling ai Tre Shen”
29
Il Ming è la predestinazione che risiede nell’essenza renale e il cuore deve svolgere un’opera di conquista per portare a compimento ciò che era
destinato. La conquista è la relazione rene/cuore.
30
Lo Shen è portato al midollo dal sangue. Il Jing contiene i liquidi ye densi e una componente ormonale. Jing più Shen equivale a dire anche AcquaFuoco.
27
16
esperienze accumulate tramite il sangue. Lo Shen è attività mentale, cosciente ed emotiva. Il
midollo rappresenta la relazione di ogni individuo con la vita. E’ il Qi a generare la relazione, a
livello del petto il Jing raccoglie i valori, derivanti dalle relazioni esperite, e dirige loro al
grande Shen. Le esperienze vissute formano, così, una memoria depositata nel cervello. A
questo punto il cervello, sulla base della memoria accumulata, genera delle aspirazioni
(inconsapevoli), che troveranno manifestazione nella vita fisica, saranno sperimentate. Quindi
esiste una comunicazione biunivoca: l’essenza determina la vita e le esperienze della vita
influenzano l’essenza, la trasformano.
La relazione di un individuo con la propria vita può essere caratterizzata da sfida,
combattimento o nutrimento.
Le cellule del sangue che il midollo produce figurano l’aspetto difensivo (globuli bianchi) o
l’aspetto nutritivo (globuli rossi). Una situazione di trauma o ferite che non guariscono, si
riflette nelle piastrine prodotte dal midollo. Con il passare degli anni, quello che desideriamo
ricordare, diventa Midollo. E’ opportuno, quindi, lasciare andare esperienze e ricordi che non
solo non sono più utili alla vita, ma che anzi costituiscono un
veleno.
Secondo alcune correnti di pensiero, il destino dipende molto dal
valore che si dà all’esperienza. La stessa esperienza può generare
emozioni differenti ed essere elaborata in modo diverso da ciascun
individuo perché siamo programmati per essere più o meno
sensibili all’aspetto tragico della vita.
Alla luce di quanto sopra esposto si può dire che: se si cambia la
propria mente rispetto all’esperienza, cambia l’esperienza. E si può
arrivare a cambiare sangue e addirittura l’essenza Jing. Questo è il
valore del grande Shen.
17
Appendice1 - I meridiani Luo
Sopravvivenza emotiva
Polmone
Rappresenta il primo contatto del bambino con la madre, al passaggio del contatto con il
liquido amniotico al bisogno di essere abbracciato e di toccare.
Parte da 7LU Lie Qie, il cui ideogramma significa aggiustare qualcosa di rotto, di deteriorato.
Poi il meridiano decorre verso la mano passando per 8 PC e 10 LU.
Sintomi pieno: calore al palmo della mano, eccessivo bisogno di toccare
Sintomi vuoto: sbadigli e frequente bisogno di urinare, mancanza di interesse per il mondo
circostante
Il 7LU è legato al Po e all’archetipo materno, riferendosi alla madre interiore.
La virtù associata al polmone è il perdono, cioè la capacità di lasciare andare le cose per
un’avvenuta accettazione (Yuen). Secondo Kespi il Luo del Polmone simbolizza il bisogno di
andare nel mondo attraverso le emozioni.
Il luo di polmone fisiologicamente ci permette di vivere una buona vita, perdonare gli altri
significa eliminare complesse turbe energetiche devianti. Lasciando andare calore ed emozioni
si verifica una purificazione.
Mentre il qi non purificato è quello cui rimaniamo attaccati, legato alle esperienze precedenti.
Il qi bloccato è quello che non consente di vivere completamente, fa rimanere imprigionati nel
passato creando resistenza al cambiamento. Il vento è cambiamento e il polmone è sensibile al
vento perché vive il contrasto tra cambiare e attaccamento al passato.
I sogni relativi al luo di polmone sono caratterizzati da case disordinate e sporche.
Intestino crasso
Rappresenta il bambino che inizia ad avere i denti e masticando può capire cosa sta per
ingoiare, e recepire l’aria che sta respirando. Riconosce la madre dall’odore.
Parte da 6LI Pianli, che significa passaggio inclinato, passare attraverso, fare esperienza e poi
passa al 15LI, penetra nelle guance, va a 5ST, un ramo verso l’orecchio e un altro verso il naso.
Sintomi pieno: carie dentarie, bisogno di masticare, dolori a denti, gengive e sordità
(impossibilità di percepire odori).
Sintomi vuoto: freddo ai denti, ingoiare senza masticare (incapacità di elaborare
l’informazione)
E’ un livello primitivo di elaborazione, senza giudizio che determina la comparsa di emozioni.
Nell’adulto equivale alla possibilità di percepire “di naso” l’ambiente circostante.
I sogni sono relativi a non riconoscimento di situazioni note e sensazione di conoscenza di
occasioni sconosciute.
Stomaco
E’ lo stadio di sviluppo del bambino che inizia a manifestare delle preferenze, a scegliere tra ciò
che gli piace e non.
18
Inizia a 40ST Feng Long, che significa raccolta abbondante, dà l’idea di qualcosa di florido,
generoso e grandioso. Il suo percorso ha due rami:
- uno segue il meridiano dello stomaco che poi va nella gola e poi sale alla testa al 20VG.
Grazie a questo ramo i giudizi vengono memorizzati nel cervello (Yuen)
- l’altro quello del rene va all’inguine a 30ST da qui segue il meridiano del rene
alla’addome e termina nel canto interno dell’occhio 1BL. In questo ramo agiscono le
emozioni (kan) espressione della sopravvivenza, si tratta di quando un’emozione
diventa eccessiva e genera una reazione impulsiva (lupo interiore).
Sintomi pieno: follia, incapacità di intendere e volere (lasciarsi sopraffare dall’emozione, si va
fuori di sé)
Sintomi vuoto: debolezza e atrofia dell’arto inferiore (incapacità di agire sulle proprie
emozioni) e apatia emotiva
E’ il luo che comanda il posizionamento psichico dell’individuo nel mondo esteriore. Per dirla
con Kespi è una sorta di antenna che permette all’individuo di interagire e collegarsi con il
mondo circostante.
E’ la sede delle emozioni intense che sopraffanno la coscienza e la nostra capacità di agire su
quelle emozioni. E’ il primo giudizio sulle esperienze, rappresenta quindi il sistema di
comparazione per le altre esperienze.
I sogni sono relativi ad animali feroci che aggrediscono.
Milza
E’ il contatto alimentare, rappresenta il rapporto psicologico con l’alimentazione attraverso
stomaco e intestini.
Inizia a 4SP gong sun, con il significato di giusto, imparziale, universale, vecchio nel senso di
rispettoso (nonno-nipote trasmissione della memoria). Da 4SP sale e va nello stomaco e negli
intestini. Il ruolo di stomaco e intestini è assimilazione e sostituzione, nel senso di rinnovo
delle esperienze e memorizzazione.
Sintomi pieno: deficit di attenzione, dolore agli intestini. Causata dal troppo accumulare, cioè
porre nella memoria più esperienze di quante se ne possano digerire.
Sintomi vuoto: gonfiore intestinale, ascite. Non si è più in grado di modificare i propri
pensieri, rigidità fino ad arrivare al pensiero ossessivo.
E’ il vaso della memoria, permette la tesaurizzazione delle esperienze di vita attraverso
l’intellettualizzazione delle sensazioni esperite. Nella milza le sensazioni diventano consapevoli
(YI), così che possano essere trattenute.
I sogni sono caratterizzati dalla presenza di cibo che può essere avariato o commestibile.
Abilità sociali
Cuore
E’ il bambino che dopo essere entrato in contatto, aver masticato e memorizzato l’esperienze,
sviluppa l’abilità di verbalizzare, di far capire cosa vuole.
19
Origina da 5HT Tong li, tong significa comunicare con, essere in connessione e li significa
abitazione, quartiere, gruppo di famiglie. Da 5HT va a 1HT, nel centro del cavo ascellare,
entra nel cuore organo, esce ed arriva alla lingua e all’occhio.
Sintomi pieno: oppressione toracica, al diaframma. Persone sopraffatte dalle aspettative altrui,
ansia e frenesia.
Sintomi vuoto: incapacità di parlare,cioè di dare un nome alle sensazioni e alle esperienze. Non
trovare le parole significa anche perdita di motivazione, imparare a capire il mondo e a far
funzionare l’intelligenza (Yuen)
Il cuore rappresenta la sovranità cioè il controllo, padroneggiare appropriandosi delle
sensazioni ricevute dandole una denominazione. Si sta sviluppando l’intelligenza cioè la
capacità di rispondere in modo adeguato alle sollecitazioni esteriori.
Esprime la reazione alle pressioni e le esigenze del mondo nei nostri confronti.
Il cuore rappresenta anche l’amore incondizionato e l’accettazione totale di sé stessi e degli
altri.
I sogni sono relativi all’incapacità di parlare.
Ministro del cuore
Appartiene al consolidamento della personalità, ma seguendo Yuen se ne discute adesso perché
è utilizzato per raggiungere il cuore.
Inizia da 6PC Nei Guan, portale interiore. Il suo decorso è lungo il meridiano principale, poi si
sposta verso 1HT (sorgente ultima) e da li penetra nel cuore. Significa che attraverso il cuore
noi accettiamo tutte le possibilità nello sviluppo sociale.
Sintomi pieno: oppressione e compressione al petto
Sintomi vuoto: dolore e distensione al torace
Il luo del pericardio ha il compito di rendere i processi mentali dell’individuo compatibili con
l’aspetto sociale, mette la mente a tacere per comodità della società. (Yuen). I meccanismi che
utilizza il pericardio sono:
- Razionalizzazione: prendere una situazione che non ha senso e tradurla in qualcosa che
ha senso
- Polarizzazione: modificare il senso di una situazione, come nella favola della volpe e
l’uva
- Proiezione: si getta tensione emotiva su un oggetto diverso
- Sublimazione: non sapendo affrontare un problema, lo collochiamo nel subconscio.
Sono meccanismi usati per proteggere il cuore, ma alla lunga creano un accumulo di pesi e il
cuore è impossibilitato ad esprimersi. L’azione di 6PC è quella di “togliere i pesi dal petto”,
cioè lasciare tutti i problemi di cui ci facciamo carico e che causano dolori al torace e attacchi di
cuore. Liberare il pericardio da questi pesi consente l’accesso al cuore e al suo sentimento:
l’amore incondizionato, che consente di guardare le cose e se stessi in un’altra luce.
I sogni sono relativi alla guida di un’automobile.
20
Intestino tenue
Separa il puro dall’impuro. Suggerisce di avere un comportamento in base alla cultura e alla
società, a differenza dello stomaco che invece segue la natura.
Origina dal 7SI Zhi Zheng che significa branca dritto, regolare, da qui va sulle spalle al 15LI.
Sintomi pieno: dolore al gomito. L’intelletto opprime le emozioni e limita il modo in cui ci si
comporta. Impossibilità a fare, causata dai limiti della nostra mente (cultura e coscienza).
Persona severa e rigida, testarda
Sintomi vuoto: verruche. Insicurezza rispetto alle proprie azioni, continuo ritorno sui propri
pensieri, dimenticanza di ciò che si è fatto.
Ha la funzione di accettare la critica altrui, è la capacità di giudizio rispetto alle idee degli altri,
di prendere il puro e scartare l’impuro. La critica ci permette di riesaminare pensieri, azioni e
sentimenti con un processo intellettuale di rielaborazione. In questo caso, a differenza dello
stomaco, l’intelletto è più forte delle emozioni.
La capacità di accettare la critica genera cambiamento. La speranza e l’opportunità di diventare
diversi attraverso la critica è la virtù del cuore (legame cuore e intestino tenue). La speranza
spetta al cuore ed un aiuto viene dal pericardio. La disperazione, l’essere senza speranza, è
molto difficile da trattare.
I sogni riguardano soggetti che guardano la vita esterna.
Rene e Vescica
Rappresentano il sistema d’allarme, che avverte la necessità di entrare in azione.
Il luo della vescica inizia a 58BL Fei Yang, elevare lo yang, con l’idea di cominciare a volare
come un uccello.
Il luo del rene inizia a 4KI Da Zhong, campana che sveglia e segna l’inizio della consapevolezza.
Da qui i due luo vanno insieme lungo il rene, fino a 21KI, arrivati alla base dello sterno tornano
sulla schiena fino alla regione lombo sacrale.
Sintomi pieno: mal di testa e congestione nasale (smettere di respirare, incapacità ad inalare la
vita sociale), attacchi di panico e sensazione di essere sopraffatti. E’ coinvolto anche nelle
situazioni post traumatiche in cui ogni volta si rivive il trauma originario.
Sintomi vuoto: epistassi, lombalgie. Si tratta di individui stoici, resistenti alle fatiche e alle
difficoltà, nei quali l’allarme non scatta mai. Mancata reattività emotiva ed intellettuale. Può
generare in comportamento ossessivo e paranoia.
In particolare il luo del rene ha la funzione di lasciare andare le cose che non servono più,
eliminare i veleni dalla vita. Il luo della vescica è in relazione alla testa, che come un’antenna
riceve i segnali dal mondo e rielabora personalmente la critica e genere un’azione.
Nei sogni c’è la sensazione di angoscia e la presenza di acque minacciose.
Con i luo del terzo livello natura e cultura si mescolano grazie allo “Shen Ming” (intelligenza
dello Shen), il soggetto si individualizza e consolida la sua personalità.
21
Consolidamento della personalità
Triplice riscaldatore
E’ il temperamento, la tipologia. Ciò che siamo diventati per natura e cultura. Corrisponde
agli archetipi junghiani e “quando si è arrivati a corrispondere ad un archetipo, si è persa la
possibilità di essere qualcos’altro”. (Yuen)
Origina al 5TH Wai Guan, che significa barriera esterna, da qui segue la parte esterna dell’arto
superiore e si getta nel torace legandosi anche al meridiano del ministro del cuore.
Sintomi pieno: contrattura del gomito
Sintomi vuoto: lassità del gomito
La sintomatologia rappresenta la rigidità o la debolezza e si esprime nel gomito perché
rappresenta il modo in cui affrontiamo le sfide del mondo.
Patologicamente si tratta di persone identificate con un’immagine di sé. La vita è cambiamento
e trasformazione, e questo avviene in modo automatico. La difficoltà sta nel giudizio e nella
capacità di sentire i cambiamenti nel fluire energetico dei meridiani.
In questi casi è necessario modulare un temperamento con un sentimento compensatorio.
I sogni sono caratterizzati da soggetti conosciuti o noi stessi morti mentre ci guardiamo.
Vescica biliare
Sono i piedi per andare.
Origina dal 37GB Guan Ming, luminosità degli occhi, da qui si porta al piede dove entra in
contatto con il 42ST.
Sintomi pieno: piedi ghiacciati
Sintomi vuoto: paralisi alle gambe, il paziente non può camminare.
Nella sintomatologia si possono avere problemi digestivi per il contatto con il 42ST. Si tratta di
persone bloccate nella loro personalità, incapaci di prendere la propria strada. L’incapacità di
trovare la via può portare segni fisici importanti tra cui la paralisi o la sclerosi multipla, e
possono arrivare fino al suicidio.
Il luo di Vescica biliare è la capacità di muoversi liberamente e illuminare il cammino della
propria vita. Per ogni individuo è fondamentale avere un progetto e una direzione. E’ la
capacità rilanciare la vita e di offrirsi un nuovo inizio, con il coraggio di cambiare strada, per
non fissarsi negli archetipi.
I sogni sono caratterizzati dall’incapacità di muoversi.
Fegato
E’ la capacità di trasformarsi, per non fissarsi su un archetipo bisogna trasformarsi in altro, ma
non è semplice. E’ il luo dei genitali, della capacità di espressione tramite la sessualità (Kespi)
Inizia al 5LR, Li gou che significa canale finale, da qui sale lungo il meridiano del fegato e si
irradia ai genitali.
22
Sintomi pieno: erezioni anomale, forte desiderio sessuale
Sintomi vuoto: prurito ai genitali, inteso anche come vento (schizzofrenia)
Rappresenta la capacità di trasformazione, tarlo che consuma le certezze acquisite, fino ad
arrivare a modificare la struttura (Jing) della personalità e generare un profondo cambiamento.
Il rapporto con i genitali esterni lo configura con il concetto di creazione pratica e ricreazione
psicologica.
L’archetipo è legato al jing, il jing è sostenuto dal sangue, attraverso i luo possiamo agire sul
sangue e sull’archetipo (Yuen)
I sogni sono relativi alla sessualità o alla presenza di vento che spazza via.
Esistono, inoltre altri quattro luo:
Luo longitudinale del Ren Mai
Comanda la parete addominale, rappresentando una protezione dall’ambiente esterno.
Ricapitola lo yin e regola tutti i legami psichici, fisici e intellettuali, la nutrizione e la sessualità.
Origina a 15CV e si disperde nell’addome, scende fino ai genitali entrando in relazione con il
dai mai.
La sintomatologia da pieno è caratterizzata da dolore cutaneo a livello addominale, quella da
vuoto da prurito.
Luo longitudinale del Du Mai
Comanda la colonna e la testa, come capacità di interagire con l’esterno. Regola tutte le
relazioni yang con l’ambiente, fisiche, psichiche e spirituali.
Origina da 1GV e risale fino alla nuca, legandosi ai paravertebrali. Si disperde alla sommità
della testa e riscende alle scapole, si dirige al meridiano della vescica.
La sintomatologia da pienezza è caratterizzata da rigidità alla colonna e quella da vuoto da
pesantezza della testa e impossibilità a ruotarla.
Grande Luo della Milza
E’ il luo che ricapitola tutte le turbe generalizzate degli altri luo.
Origina dal punto 21SP (fondamentale nella formazione del sangue) e da qui si disperde nelle
costole.
La sintomatologia da pieno è caratterizzata da dolori in tutto il corpo, quella da vuoto da
rilassamento delle articolazioni.
Grande Luo dello Stomaco
E’ in rapporto con la Zong qi, l’energia del ritmo e della vitalità. Rappresenta il pace maker del
cuore e tramite il chong mai distribuisce la zong qi a tutti gli organi e canali.
Parte dallo stomaco, attraversa il diaframma, interessa il polmone ed emerge a sinistra sul
seno, dove i suoi battiti si trasmettono all’esterno e il soffio entra nei vasi.
La sintomatologia si caratterizza per respirazione irregolare e rapida, sensazione di ostruzione
toracica.
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Appendice2 – Le sostanze
Ying qi
Su Wen cap66: “la ying qi è l’essenza degli alimenti, elaborata dai visceri fu e distribuita agli organi
zang che prima di essere introdotta nei vasi tocca tutti gli organi e visceri”
E’ il qi nutritivo. E’ legata intimamente al sangue e si muove e manifesta nei vasi e nei
meridiani principali e luo. Fattore essenziale per il nutrimento del corpo, è un’energia
profonda e stabile, che subisce meno l’aggressione dei fattori patogeni esterni rispetto alla wei
qi. Ha un ruolo fondamentale nella formazione delle secrezioni e del sangue.
E’in relazione con il TR medio, poiché trova la sua fonte principale dal jing estratto
dall’alimentazione e dalla respirazione; con il TR superiore che la distribuisce e con il TR
inferiore per la correlazione alla yuan qi.
E’ anche energia cognitiva, cioè in relazione all’apprendimento e all’esperienza. E’ legata ai
sentimenti. I sentimenti rappresentano la modalità di gestione delle emozioni; quando scatta
un’emozione automatica, il modo di gestirla diventa sentimento. E il modo di gestire
un’emozione dipende dall’esperienza.
Xue
E’ inseparabile dal Qi, il qi infonde vita al sangue, senza qi il sangue sarebbe inerte. Il polmone
è maestro del qi, allora polmone e cuore sono inseparabili nella loro azione sul sangue.
Lo xue, insieme al cuore è la dimora dello shen. Su Wen cap 26: “il sangue è lo shen di una
persona”.
Il sangue a partire dal cuore comunica con l’utero tramite il bao mai.
Il qi del cuore è in relazione con il qi dell’intestino tenue che, come ogni viscere, deve le
proprie funzioni al qi prodotto dall’organo a cui è legato nella sua relazione biao li. Quindi il qi
del cuore attiva l’intestino tenue nella sua funzione di separazione tra puro e impuro, in
relazione al sangue. L’intestino tenue è legato all’utero e il qi del cuore tramite IT riassorbe il
sangue puro e fa eliminare l’impuro attraverso il flusso mestruale. Il sangue puro viene
convogliato nel viscere curioso vasi sanguigni, grazie all’Intestino tenue e al qi del cuore
possono nutrire osso, midollo e cervello.
Il ruolo yin del sangue è di carattere nutritivo. Assicura morbidezza e tonicità della pelle, nutre
l’organismo nel suo complesso e gli assicura tutte le funzioni.
Ling shu: ”lo ying secerne gli umori e i liquidi e li fa confluire nei vasi, dove si trasforma in
sangue al fine di alimentare le quattro membra. All’interno si riversa nei cinque organi e nei sei
visceri”. Quando il sangue è armonioso e tranquillo, il corpo è in buona salute e l’equilibrio
termico è assicurato.
L’aspetto yang del sangue è rappresentato dal ruolo di veicolo dei soffi.
Ling shu: “quando il sangue perverso si insinua nei jing e nei luo, scola lentamente, goccia a
goccia, e non c’è più comunicazione. Il soffio difensivo ritorna a causa dell’assenza di
comunicazione e questo ritorno inverso dell’energia wei determina gli ascessi”
Il sangue trasporta anche il jing conservato nel rene. Un vuoto di sangue esaurisce il jing ed è in
relazione con la procreazione.
Il sangue è in equilibrio con i liquidi jin ye. E’ il sangue che permette agli alimenti, ai soffi, ai
liquidi di raggiungere l’intero organismo.
Esiste un ruolo di legame tra fuoco e acqua, cuore e rene, che presiedono alle funzioni
spirituali del sangue (come dimora dello shen). Una funzione di alleanza che si ricollega al
mare, alla terra, al principio.
Il sangue si manifesta nel colorito della pelle.
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Liquidi organici
I liquidi jin vengono considerati leggeri, sottili e vanno verso la superficie, circolano
velocemente insieme alla wei qi nella pelle e nei muscoli. Umidificano pelle e muscoli e
formano la componente fluida del sangue. Funzione di purificazione, sono in relazione con il
grosso intestino.
I liquidi ye sono pesanti, densi e vanno verso la profondità, circolano con al ying qi, hanno la
funzione di umidificare le articolazioni, il cervello e il midollo. Funzione di nutrimento, in
relazione con l’intestino tenue.
- La milza fa salire i liquidi
- Il polmone accoglie i liquidi, li abbassa, chiarifica e diffonde a tutto il corpo
- La vescica mette i liquidi in riserva e organizza la loro distribuzione, eliminando le
impurità rifiutate dal polmone
- Il rene regge l’insieme del settore liquido dell’organismo (regola l’apertura e la
chiusura degli orifizi inferiori)
- Il TR è la via delle acque, è in relazione con la produzione dei liquidi e con la loro
circolazione nei cou li. L’acqua attraversa il TR, ciò che è puro va agli organi, mentre
ciò che è impuro si trasforma in sudore e urine.
Liquidi jin
Arrivano nello stomaco dove avviene una prima separazione tra puro e impuro (CV13).
Da qui l’impuro scende all’intestino tenue (ST43)
Il puro è assorbito e trasferito alla milza (ST45 punto pozzo che attiva la funzione di estrazione
dei liquidi puri dallo Stomaco). Una volta estratti i liquidi puri salgono al polmone (grazie alla
funzione di milza).
Il polmone diffonde i liquidi jin chiari e torbidi
Liquidi jin chiari
La produzione dei liquidi jin chiari è favorita da ST42, da CV12 e ST2. Essi costituiscono lo
yang puro dello stomaco e della milza e penetrano nel cervello tramite ST5 e GB5 e negli
orifizi tramite i punti finestra del cielo (SI17, ST9, TE16, LI18). Quando i liquidi jin chiari
arrivano agli orifizi, questi possono funzionare come organi di senso. Mentre la zong qi ha la
funzione di interpretare la percezione. Le sensazioni percettive esterne vengono trasportate
tramite gli orifizi al cervello, consentendo l’interiorizzazione della percezione in base alla zong
qi.
Liquidi jin torbidi
Si distribuiscono in tutto il corpo ma prevalentemente all’esterno e hanno la tendenza ad essere
eliminati tramite sudore, urine, lacrime e saliva (secrezione esocrina)
Su wen cap23:”al cuore il sudore, al polmone la secrezione nasale, al fegato le lacrime, alla
milza la saliva fluida, al rene al saliva densa, questi sono i cinque liquidi”
Il maestro Yuen afferma che i liquidi jin torbidi ricalcano la via della wei qi. La loro
circolazione segue la via del qiao mai..
Penetrano dal TR superiore e si dirigono all’esterno e in periferia. Il percorso verso l’esterno è
governato dallo yang qiao mai.
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Liquidi ye
Sono assorbiti a livello dell’intestino tenue, dalla prima scelta effettuata dallo stomaco.
L’intestino tenue (CV11), attiva la funzione di scelta tra puro e impuro. SI1 (jing pozzo) fa
assorbire i liquidi ye che vanno poi al rene. Dal rene salgono a milza pancreas, SP6 tonifica la
milza nella sua funzione di far salire. Salgono al polmone passando dal diaframma, che esercita
una funzione di filtro, separandoli in ye chiari e torbidi. Il polmone abbassa i liquidi ye in
profondità perché esercitino la loro funzione di nutrimento.
Liquidi ye chiari
Si dirigono agli organi e in particolare alla vescica biliare, dove si raccolgono formando la bile,
che presiede alla purificazione da umidità calore dei visceri curiosi.
La diffusione dei liquidi ye chiari parte dal riscaldatore inferiore e sotto l’azione di
quest’ultimo, risalgono lungo la colonna. Dai punto shu del dorso arrivano fino agli organi
formando il sangue degli organi, e le relative emozioni.
GB21 abbassa i liquidi ye chiari, ST30 governerebbe la funzione di discesa dei liquidi da parte
dello stomaco.
Liquidi ye torbidi
Nutrono il jing innato e formano midollo, ossa e cervello. Il polmone attraverso il puto LI16
(p. riunione midolli dell’alto), fa scendere i liquidi ye torbidi a vescica, utero, tr inferiore,
grosso intestino e rene.
La vescica fa risalire una parte di questi liquidi al rene per il riassorbimento e un’altra la
elimina. I liquidi ye torbidi che arrivano al rene, penetrano verso l’osso, il midollo e il cervello
(jing acquisito nutre jing innato). Il polmone li abbassa, lo stomaco li fa scendere e il tr
inferiore li afferra.
Se i liquidi ye torbidi non scendono, si accumulano in alto, formando i tan. La funzione di
abbassamento dei liquidi ye torbidi si completa con i punti del meridiano del rene (tra
ombelico e pube), che permettono di afferrare questi liquidi da parte degli organi pelvici per
assorbirli o eliminarli.
26
Appendice3 - Varie
“Le lacrime sono musica divenute materia” (Cioran)
https://www.youtube.com/watch?v=CEmuEOXnXH0&feature=share&list=RDl1L7WKBb8Ys&index=4
Film di Richard Fleischer
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Bibliografia
Le lezioni di Jeffrey Yuen, Volume II, I meridiani Luo, a cura di E. Simongini e L. Bultrini, Edizione
AMSA, Aprile 2000
Le lezioni di Jeffrey Yuen, Volume VI, La gastroenterologia e la scuola della terra, a cura di E. Simongini
e L. Bultrini, Edizione AMSA, Aprile 2006
L’ottava lezione di Jeffrey Yuen, I disturbi dello Shen: lo psichismo in medicina classica cinese. E.
Simongini e L. Bultrini, Edizioni Xin Shu 2008
Le lezione di Jeffrey Yuen, Volume XXI, I punti del Polmone, a cura di E. Simongini e L. Bultrini,
Edizione AMSA, Aprile 2015
La neurologia nella medicina cinese classica, Seminario Maestro Jeffrey Yuen, Maggio 2015
Dal Ling allo Shen. La via emotiva in medicina cinese. P. Fusco, E. Gallo, D. Lorusso & C. Di Stanislao,
La Mandorla, Settembre 2004
Considerazioni sui punti e meridiani Luo. La Mandorla, Giugno 2005
Medicina Tradizionale Cinese per lo Shiatsu e il Tuina. M. Corradin, C. Di Stanislao, M.Parini, Casa
Editrice Ambrosiana, Maggio 2001
Le tipologie energetiche e il loro riflesso nell’uomo. Fisiopatologia, clinica e terapia. M. Corradin, C. Di
Stanislao, D. De Berardinis, F. Bonanomi, Casa Editrice Ambrosiana, Aprile 2011
Manuale di Tuina. Fondamenti e strategie di trattamento. L. Crespi, P.Ercoli, V.Marino, Casa Editrice
Ambrosiana, 2011
Visceri e Meridiani Curiosi. C. Di Stanislao, D. De Berardinis, M. Corradin, Casa Editrice Ambrosiana,
Ottobre 2012
Crying: the mistery of tears. W.H. Frey, Winston Pr, Settembre 1985
Storia delle lacrime. Aspetti naturali e culturali del pianto. Tom Lutz, Feltrinelli Editore, 2002
Morte e pianto rituale nel mondo antico. Ernesto De Martino, Bollati Boringhieri Editore, 2008
Donne che corrono coi lupi. Dalla fiaba “la donna scheletro”. Clarissa Pinkola Estés, Numeri Primi, Marzo
2011
L’uomo e i suoi simboli. Carl Gustav Jung, Tascabili degli Editori Associati SpA, Milano, Febbraio 2011
Il codice dell’anima. James Hillman, Gli Adelphi, 2013
28
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