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Primo: rompere le regole

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Primo: rompere le regole
Scelti per voi
Primo: rompere le regole
Come i manager possono mettere a frutto
il talento dei loro dipendenti
Markus Buckingham
Curt Coffman
Primo: rompere
le regole
Come i manager possono
mettere a frutto il talento
dei loro dipendenti
Baldini & Castoldi
I saggi sul
management
indicano metodologie
rigorose e percorsi utili
per valorizzare le
persone, per cercare di
far emergere a qualsiasi
costo motivazioni, talvolta
inesistenti. I manager si
sforzano di applicare questi
concetti, ma non riescono ad
eguagliare i risultati dei grandi
manager. Quali sono allora i
comportamenti che differenziano un
manager da un grande manager?
Per scoprirlo, gli autori hanno analizzato in dettaglio
i comportamenti di migliaia di manager impegnati
nel loro lavoro quotidiano, ed hanno cercato di
individuare i punti comuni propri dei grandi
manager. Nel corso della ricerca, hanno valutato
anche le opinioni più significative nei riguardi delle
pratiche di management, raccolte tra un campione
di oltre un milione di dipendenti.
I grandi manager, anziché tentare di aiutare i
collaboratori a vincere le debolezze, ne esaltano i
punti di forza; anziché selezionare i collaboratori in
base all’esperienza, li selezionano in base al talento;
anziché definire con loro obiettivi che li portino
rapidamente al punto più alto della crescita
professionale ne individuano la giusta collocazione,
in un contesto in cui tecniche e talento possano
essere messi a frutto nel pieno rispetto
dell’individuo.
Questo potrebbe tradursi in una promozione, in un
aiuto a migliorare il livello del proprio lavoro, in un
ritorno alla posizione precedente, fin’anche
all’impopolare proposta di chiusura del rapporto di
lavoro. In questo libro ci viene dimostrato che una
persona può entrare in un’organizzazione perché
attratta dal nome altisonante di questa, dalle sue
dimensioni, oppure da ragioni di carattere
economico, ma vi rimarrà solo in rapporto alla
relazione instaurata con il proprio superiore diretto.
E’ vero che le persone possono cambiare e
diventare ciò che desiderano, e che è compito del
manager guidare questi cambiamenti, insegnare le
tecniche e le competenze che compensino le
qualità che fanno loro difetto?
I grandi manager ci insegnano che, se le tecniche
si possono insegnare, i talenti non si possono
formare. Le persone non cambiano in fondo così
tanto; è preferibile allora non sprecare del tempo
per “metter dentro quello che è lasciato fuori”, per
cercare invece “di tirar fuori quello che è presente”.
Un compito già sufficientemente arduo di per sé.
Anche il grande manager, come i suoi dipendenti,
non è una persona dotata di tutti i talenti. Il
manager non è necessariamente un leader, in grado
di cogliere al volo tutte le occasioni possibili e di
incrementare gli affari. Il suo compito consiste nel
fare in modo che i talenti dei suoi collaboratori
vengano trasformati in produttività.
Come imitare quindi i grandi manager?
40
Rivoluzionario per caso
Come ho creato LINUX (solo per divertirmi)
Linus Torvalds
David Diamond
Rivoluzionario
per caso
Come ho creato LINUX
(solo per divertirmi)
Garzanti
Linux è
sovversivo. Chi
avrebbe potuto
pensare appena
cinque anni fa che un
sistema operativo di livello
mondiale sarebbe emerso
come per magia dal lavoro
part-time di diverse migliaia di
hacker e sviluppatori sparsi
sull’intero pianeta, collegati tra loro
solo grazie ai tenui cavi di Internet?
Senza neanche averne la
consapevolezza siamo testimoni di un
salto epocale in ambito tecnologico, di una vera e
propria rivoluzione… Ma come nasce una
rivoluzione? Come è nata la “rivoluzione LINUX”?
In questo libro si sostiene la tesi che “rivoluzionari
non si nasce, le rivoluzioni non possono essere
programmate, non possono essere gestite, capitano
e basta”. E’ allora dalla voce dello stesso Torvalds, il
padre di LINUX, il “rivoluzionario per caso”, un
programmatore come tanti altri, ma con un pizzico
di genio in più, che apprendiamo i confini di un
progetto che assume oggi, sempre di più, una
valenza globale: l’invenzione del modello di sviluppo
e del sistema operativo LINUX.
La passione, la frenesia personale che nasce da
un’intuizione, il duro lavoro degli inizi, le polemiche
e gli slanci collettivi, il boom e la fama…
Dai primi tentativi agli inizi degli anni ’90, fino
all’adozione di LINUX da parte dei più grandi
colossi dell’industria commerciale; dalla sua
diffusione in tutti i continenti (Antartide compresa),
fino al suo utilizzo nelle basi spaziali della NASA.
Questa è la storia della nascita di un programma
Open Source che oggi gestisce la maggior parte dei
server che diffondono Internet e che costituisce la
più seria e concreta minaccia allo strapotere di
Microsoft.
41
Scelti per voi
Il modello delle cattedrali
Costruire l’impresa non lucrativa
Enrico Bellezza
Francesco Florian
Il modello
delle cattedrali
Costruire l’impresa
non lucrativa
Passigli editore
La
monografia di
Enrico Bellezza
e Francesco
Florian si propone
l’obiettivo di
indagare gli aspetti
ed i tratti costitutivi del
“modello delle
cattedrali”, ossia del
sistema istituzionale che
vede, e ha visto da sempre,
intere comunità di persone
operare per il mantenimento, lo
sviluppo ed il funzionamento di
importanti istituzioni. Si tratta della vocazione di
tanti singoli che partecipano a strutture associative,
dando in questo modo libera espressione e tangibile
evidenza al desiderio di tutelare interessi comuni: è
in questo modo che sono nate nel tempo molte
strutture di assistenza pubblica, istituzioni di
beneficenza, scuole, Università, istituzioni per la
tutela dell’infanzia…
Ma come sono concepite queste Fondazioni di
Partecipazione, queste moderne cattedrali della
cultura? Come si delinea in questo caso il rapporto
tra profit e non profit? Si può parlare oggi di impresa
culturale? E in caso affermativo, come si può
assicurarle un futuro, per valorizzare al meglio i
Beni e le Attività Culturali del nostro Paese?
Stante l’avvicendarsi, negli ultimi anni, dei numerosi
provvedimenti legislativi in materia, è possibile
prevedere a breve la nascita di molte Fondazioni di
Partecipazione pubbliche e private per la gestione
di musei, monumenti, gallerie ed aree
archeologiche.
Queste potranno assolvere i compiti loro affidati solo
se sapranno strutturarsi come vere imprese,
rispettando i criteri di economicità, efficienza ed
efficacia nel loro operare.
Sulla base del perseguimento dell’interesse
pubblico, si aprono allora interessanti prospettive
sul fronte della Cultura e della Sanità: saranno in
grado lo Stato ed i privati cittadini di cogliere
quest’importante sfida?
42
La via di Shackleton
Stephanie Capparell
Margot Morrell
La via di Shackleton
Sonzogno editore
Sir Ernest
Shackleton
salpò il 1
agosto 1914
a bordo
dell'Endurance,
con un equipaggio
di 27 uomini, per
raggiungere il Polo Sud.
A un solo giorno di
navigazione dalla meta,
la nave si incagliò "come una
mandorla nel cioccolato" nei
ghiacci polari del Mare di
Weddell. Perché dunque Margot
Morrell e Stephanie Capparell, due acute
osservatrici del mondo imprenditoriale, hanno preso
a esempio proprio Shackleton per parlare di
leadership, una qualità che spesso - ed
erroneamente - viene confinata all'ambito del
business mentre in realtà investe tutti i campi della
vita? Perché Shackleton - definito "il più grande
leader che Dio abbia mandato sulla terra" - riuscì
a portare in salvo il suo intero equipaggio non solo
in buona salute, ma persino con il morale alle stelle.
Come poté trasformare una disfatta completa in
un'impresa tanto memorabile? Quali metodi usava
per ottenere il massimo dai suoi uomini?
Certamente Sir Ernest aveva un innato carisma,
ma da solo non sarebbe mai bastato. La 'via di
Shackleton' era fatta sì di umanità, ma anche e
soprattutto di criteri precisi in cui poco era lasciato
al caso: saper scegliere gli uomini giusti, saperli
addestrare ai compiti più difficili abituandoli a
ostacoli in apparenza insormontabili, creare fra loro
un inossidabile spirito di cameratismo. Tutti precetti
regolati da una legge fondamentale: dare sempre
l'esempio per primo, senza risparmiarsi mai; in una
parola guidare gli uomini anziché comandarli.
"La via di Sbackleton" è il risultato dello studio
approfondito compiuto dalle autrici, in cui la
trattazione di strategie universali e la vicenda
affascinante dell'Endurance, si fondono per arrivare
a utili consigli di immediato utilizzo pratico nella
professione, in privato, negli affari e nei rapporti
sociali in genere. Un libro fondamentale per
imparare a essere un capo amato e rispettato, nel
lavoro come in famiglia, rivolto a uomini e donne
indistintamente. Una lezione senza prezzo per
vincere nel grande gioco della vita, giorno dopo
giorno e in ogni occasione.
43
Fly UP