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Poiché si è constatato che non esiste uniformità da parte dei tecnici

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Poiché si è constatato che non esiste uniformità da parte dei tecnici
Poiché si è constatato che non esiste uniformità da parte dei tecnici che predispongono la
documentazione di verifica del rispetto delle norme in materia di eliminazione delle barriere
architettoniche nella predisposizione degli elaborati, si ritiene di fare cosa utile fornire indicazioni
sul contenuto e sulle caratteristiche degli elaborati, al fine di una corretta predisposizione della
documentazione da allegare alle pratiche edilizie per il rispetto della normativa.
Documentazione minima da allegare alla presentazione di Permesso di Costruire o Denuncia di Inizio
Attività per la verifica del superamento delle barriere architettoniche ai sensi della L. 13/1989 – L.R.
6/1989 – D.M. 236/1989.
Definizioni:
- L'accessibilità esprime il più alto livello in quanto ne consente la totale fruizione nell'immediato.
- La visitabilità rappresenta un livello di accessibilità limitato ad una parte più o meno estesa dell'edificio o
delle unità immobiliari, che consente comunque ogni tipo di relazione fondamentale anche alla persona
con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale
- La adattabilità rappresenta un livello ridotto di qualità, potenzialmente suscettibile, per originaria
previsione progettuale, di trasformazione in livello di accessibilità; l'adattabilità è, pertanto, un'accessibilità
differita.
TIPOLOGIA D’INTERVENTO:
Residenziale unifamiliare e plurifamiliare prive di parti comuni:
- tavola adattabilità, dimostrazioni grafiche per:
- porte: dimostrazione degli spazi antistanti e retrostanti le porte (art. 8.1.1 D.M.) 236/89;
- corridoi: larghezza minima 100 cm (art. 8.1.9 D.M. 236/89), per le parti di corridoio o disimpegni sulle
quali si aprono porte devono essere adottate le soluzioni previste dall’art. 9.1.1. D.M. 236/89;
- Bagno: dimostrazione posizione sanitari e accostamenti, con rappresentazione in scala 1:50 (art. 4.1.6
D.M. 236/89);
- Locali di abitazione: dimostrazione della manovra di una carrozzina Ø150 (art. 4.1.4 D.M. 236/89)
- Superamento dislivelli:
- differenza di quota, compreso p. interrato di 2 piani : previsione di servoscala o ascensore
- differenza di quota, compreso p. interrato di oltre 2 piani : previsione di ascensore ai sensi (dell’art.
1.13 del D.M. 236/1989 per le nuove costruzioni)
Residenziale plurifamiliare con parti comuni:
- tavola visitabilità, dimostrazioni grafiche per:
- Soggiorno o pranzo: dimostrazione della manovra di una carrozzina Ø150 (art. 4.1.4 D.M. 236/89)
- Percorso da soggiorno/pranzo al locale bagno: larghezza minima 100 cm (art. 8.1.9 D.M. 236/89),
dimostrazione degli spazi antistanti e retrostanti le porte (art. 8.1.1 D.M.)
- Bagno: dimostrazione spazio antistante la porta, dimostrazione raggiungimento del wc e lavabo (anche
senza accostamento);
- tavola adattabilità, dimostrazioni grafiche per:
- porte: dimostrazione degli spazi antistanti e retrostanti le porte (art. 8.1.1 D.M.) 236/89);
- corridoi: larghezza minima 100 cm (art. 8.1.9 D.M. 236/89), per le parti di corridoio o disimpegni
sulle quali si aprono porte devono essere adottate le soluzioni previste dall’art. 9.1.1. D.M. 236/89;
- Bagno: dimostrazione posizione sanitari e accostamenti, con rappresentazione in scala 1:50 (art. 4.1.6
D.M. 236/89);
- Locali di abitazione: dimostrazione della manovra di una carrozzina Ø150 (art. 4.1.4 D.M. 236/89)
- Superamento dislivelli
- differenza di quota, compreso p. interrato di 2 piani : previsione di servoscala o ascensore
- differenza di quota, compreso p. interrato di oltre 2 piani : previsione di ascensore ai sensi (dell’art.
1.13 del D.M. 236/1989 per le nuove costruzioni).
Si possono comunque valutare anche soluzioni alternative purché giustificate, nel rispetto della normativa.
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