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Amavo lo spazio, ma ho scoperto la vita nelle terre

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Amavo lo spazio, ma ho scoperto la vita nelle terre
levante
IL SECOLO XIX
CHI È IL NUOVO PRESIDENTE DI COLDIRETTI GENOVA
MARTEDÌ
14 APRILE 2015
27
VALERIO SALA, nato il 15 ottobre 1983
a Carate Brianza, risiede dal 2010
a Castiglione Chiavarese.
È titolare dell’azienda “Casa del Diavolo”,
a indirizzo prevalentemente vitivinicolo,
con produzione di uva e trasformazione
in vino con certificazione Doc.
L'azienda, inoltre, produce olio da olive
proprie, ortaggi e frutta di stagione.
Alle spalle studi di ingegneria, Sala
ha guidato Giovani Impresa Coldiretti
Genova. Ora è il nuovo presidente
di Coldiretti Genova
«Amavo lo spazio,
ma ho scoperto
la vita nelle terre»
Valerio Sala, 31 anni, studiava ingegneria:
ha lasciato tutto per produrre vini nel Tigullio
IL PERSONAGGIO
LORENZO CRESCI
Lasciare le proprie radici per
seguirne altre, quelle che nascono dalla terra dei suoi vigneti. Interrompere il sogno di
studiare e raggiungere le stelle,
e il corso di ingegneria aerospaziale, per scendere alle stalle, iniziando «da animali di bassa corte», ovvero qualche maiale. Nel mezzo, per Valerio Sala, la nomina a capo di
Coldiretti Genova. Sembra una
storia d’altri tempi. È invece
l’incontro con un uomo di 31
anni, che ha fatto una scelta: la
terra.
Presidente Sala, ha realizzato il suo sogno di bambino?
«In realtà no. Sin da bambino
avevo la fissa dell’esplorazione
dello spazio».
Dal cielo alla terra. Perché?
«Perché si sta sempre all’aria
aperta, in movimento. Ormai
non riesco più a stare seduto».
Lei è originario di Carate
Brianza. Come scopre Castiglione Chiavarese?
«Da quindici anni, con i miei
genitori, venivo in vacanza a
Moneglia. Quando ho deciso di
cambiare vita, ho iniziato a cercare in zona e trovato la “Casa
del Diavolo”, gestita da un signore anziano».
E l’avete rilevata?
«Non prima di un anno di addestramento con il proprietario. Gli davo una mano, cercavo
di carpirne i segreti della professione».
E ora?
«Sto ancora imparando il
mestiere dell’agricoltore. Non
GRAFICA: ROLLI
CASTIGLIONE CHIAVARESE.
Castiglione Chiavarese
ci si improvvisa».
Quando ha preso in mano
una zappa per la prima volta?
«Nel 2010. Mai avuto altre
esperienze: sì, mio nonno aveva un orto, ma io non me ne sono mai interessato».
Come è scattata, allora, la
scintilla per la vita agricola?
«Da universitario, studiavo e
facevo tirocinio in una multinazionale. Ho provato la vita in
capannone, mi sono detto: no,
non mi va».
Quindi?
«Mio padre, andato in pensione, dopo 45 anni di capannone, mi ha accompagnato
nella scelta. E così mia madre.
In fondo sono brianzolo, non
ho mai vissuto in un’autentica
città. Non ero estraneo alla vita
di campagna».
Difficoltà?
«Solo quelle del piantare una
impresa da zero...».
E nell’inserimento nel tes-
suto di Castiglione?
«Nessuno, amo la caccia, qui
tutti sono cacciatori: la passione è stata un lasciapassare».
Che cosa produce?
«Per ora mi concentro sulla
produzione vinicola: Dolcetto,
CiliegioloeBianchettagenovese. L’olio è marginale, e per au-
POTREBBE ESSERE NECESSARIO ANCORA UN ANNO PRIMA DEL VIA LIBERA
Agevolazioni per i giovani, fondi europei in ritardo
I Psr 2014-2020 non sono ancora partiti: c’è attesa per finanziamenti e contributi
CIVUOLEpassioneeunpizzico di temerarietà per lasciare
il proprio lavoro e dedicarsi
all’agricoltura. Ma sono tanti
i giovani che ci provano: lo
dimostra anche l’età media
della nuova classe dirigente
di Coldiretti Genova, che è di
39 anni (nel consiglio direttivo,oltrealpresidenteValerio
Sala, tra gli altri, ci sono il vice
Paolo Corsiglia, di Moconesi
e tra i consiglieri, Sergio Boz-
zo di Recco e Alberto Fadda di
Sestri Levante). Passione e
voglia di provarci, dicevamo,
anche usufruendo di alcune
opportunità: come quelle
dei fondi europei Psr 20142020, specifici per lo sviluppo rurale. L’unico problema,
è che il programma già avviato dalla commissione europea “Agricoltura e sviluppo
rurale” sta viaggiando con almeno un anno di ritardo e,
secondo quanto è stato possibile ricostruire, ce ne vorrà
almeno un altro prima di riuscire a lanciarlo. L’attesa, ovviamente, non manca, anche
perché si tratta di parecchi
milionidieurochelaRegione
Liguria potrà distribuire. Basti pensare che con i fondi Psr
2007-2013 erano arrivati finanziamenti per oltre dieci
milionidieuro«perl’insediamento di giovani agricolto-
ri». Un’opportunità, spesso
con finanziamenti a fondo
perduto, per consentire ai
giovani di trovare un’occupazione e, allo stesso tempo,
di contribuire al recupero di
aree rurali abbandonate, favorendo così la salvaguardia
di caratterizzazioni tipiche
della Liguria.
L. CRE
[email protected]
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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ARRETRATO DA SMALTIRE E BILANCIO DA REDIGERE: CHIESTO L’AIUTO DI UN TECNICO PER SUPPLIRE LE CARENZE
Uffici finanziari affidati a un consulente esterno
Il vecchio responsabile trasferito a Casarza, Castiglione assegna l’incarico a un commercialista
CASTIGLIONE CHIAVARESE. Ci sono gli arretrati da
smaltire e il bilancio da redigere. Così, il Comune di Castiglione Chiavarese fa ricorso a
unaltroincaricoesterno,temporaneo, per aiutare i dipendenti a sbrigare le pratiche
amministrative. 2 mila 929
euro è l’impegno di spesa accordato al commercialista per
il periodo dall’8 aprile al 31
maggio.
Ancora una volta in pochi
mesi, l’amministrazione mette mano all’organico e si avvale di collaboratori esterni dopo la riorganizzazione del
personale avviata nei mesi
scorsi, che ha comportato lo
spostamento dei dipendenti
tra i diversi uffici dell’ente
pubblico,affidandoloronuovi
compiti e mansioni con la pro-
ll municipio di Castiglione Chiavarese
messa di colmarne le lacune
attraverso la formazione.
«Non è avvenuto un adeguato
passaggio di consegne in merito all’ufficio finanziario che
ha arretrati da smaltire anche
FLASH
riferiti al 2013» si legge invece
tra le premesse della delibera
con cui la giunta ha ingaggiato
il commercialista, che fa riferimento a un decreto legislativo del 2006 e a «carenze accer-
tate» nell’organico dell’amministrazione.
Subbuglio? Per l’assessore
al Personale, Vittorio Petrocco, la situazione è in evoluzione anche per la tendenza che
tocca i piccoli Comuni a condividere il personale e le rispettive funzioni. «La riorganizzazione del personale richiedeva impegno e i fatti successivi
hanno causato qualche difficoltà – ammette Petrocco -.
Nel caso dei Servizi finanziari,
i dati che riguardano il bilancio erano a conoscenza del
precedente responsabile, che
ha chiesto il trasferimento a
Casarza. Per questo diciamo
che non è avvenuto un adeguato passaggio di consegne;
l’attuale responsabile peraltro era prima addetta all’anagrafe. Il commercialista ester-
toconsumo. Ora proviamo con
animali di bassa corte».
Non per farle i conti in tasca: ma sopravvive?
«Non è facile, ma ora abbiamo l’autorizzazione alla vendita del vino. Aspettiamo risposte».
E si può vivere di agricoltura in Liguria?
«Sì, e bene. Soprattutto se si
allarga al concetto di agriturismo, se si possono vendere i
prodotti, se si apre una fattoria
didattica».
Il suo obiettivo da presidente di Coldiretti?
«Ci sono tanti produttori dispersi, non ci sono realtà agricole concentrate. Non è facile
unirli, ci si può provare, anche
per portarli alla ribalta della
scena. Solo uniti, per esempio,
si può entrare nella grande distribuzione».
Che cosa l’ha colpita dei
prodotti liguri?
«Nonconoscevoesonorimasto stupito dai formaggi della
Val di Vara e della Val d’Aveto».
no ci aiuterà nei prossimi 2/3
mesi». Tuttavia, quello dei
Servizi finanziari non è l’unico
fronte delicato. I Comuni di
Carro e Carrodano, con cui Castiglione condivide il segretario generale, hanno chiesto di
annullare la convenzione. Così, la segretaria che era in servizio solo dallo scorso agosto
dovrebbe lasciare la val Petronio, costringendo l’amministrazione di Castiglione a sostituirla. La prassi vuole che
anzitutto si esprima il consiglio comunale; solo dopo la richiesta di un nuovo segretario
potràessereinoltrata.Neimesi scorsi, dopo l’approvazione
del piano di riorganizzazione
del personale, i sindacati avevano già segnalato dubbi e
perplessità riguardo lo spostamento degli addetti. (S. O.)
SESTRI LEVANTE
Concorso
fotografico
per giovani
SESTRI LEVANTE. “Nella mia
città sto bene. Luoghi, sguardi, relazioni e sogni” è il nome del concorso fotografico
promosso dal consiglio comunale dei ragazzi di Sestri
Levante insieme alle associazioni Casette rosse e Carpe
Diem. Giovani tra gli 11 e i 25
anni potranno offrire il loro
punto di vista sulla città attraverso scatti fotografici da inviare all’indirizzo mail [email protected]
o postare su Instagram utilizzando l’hastag #nellamiacittastobene. Per partecipare
c’è tempo fino al 17 maggio.
Tra i premi in palio ci sono apparecchiature fotografiche
Lomography. Il regolamento
è pubblicato sui siti www.associazionecarpediem.org e
www.consorziotst.it.
S.O.
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