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I rifiuti radioattivi in ambito sanitario

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I rifiuti radioattivi in ambito sanitario
I rifiuti radioattivi in ambito sanitario
Ghetti Caterina
SFS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
Quadro di riferimento
Dlgs. 230/95 e s.m.i
Guida Tecnica ENEA 26 1987
IAEA safety series
NCRP Report No. 123, Screening Models for Releases of Radionuclides
to the Atmosphere, Surface Water, and Ground
NCRP Report No. 144, Radiation Protection for Particle Accelerator
Facilities
Circolare 18/san Regione Lombardia del 20/04/04
Linee guida per la gestione dei rifiuti e degli scarichi idrici
nelle Aziende sanitarie dell'Emilia-Romagna 2009
Indicazioni normative
Un rifiuto che contiene radionuclidi con emivita  75 gg oppure
concentrazione 1 Bq/g e le attività di gestione dello stesso
sono soggette al D.Lgs. 230/95
Un rifiuto che contiene radionuclidi con emivita <75 gg in
concentrazione <1 Bq/g non è considerato radioattivo e le
attività di gestione dello stesso non sono più soggette al D.Lgs.
230/1995, ma al D.Lgs. 152/2006 (che ha sostituito il D.Lgs.
22/97) e al DPR 254/2003.
D.Lgs. 230/95
Si verificano due possibili situazioni:
-I rifiuti radioattivi vengono conferiti ad un soggetto in possesso
delle autorizzazioni alla raccolta e deposito degli stessi, ai sensi
degli artt. 31 e 33;
- I rifiuti radioattivi con tempo di dimezzamento >/= 75 gg o in
concentrazioni superiori a 1 Bq/g vengono conferiti ad
installazioni o ambienti cui non si applicano i disposti del decreto
(ad esempio smaltimento in sistema fognario, conferimento ad
un inceneritore o immissione in atmosfera di sostanze
radioattive)
 se la pratica è soggetta alla sola comunicazione preventiva di
cui all'art. 22, o esente dalla comunicazione preventiva di cui all'art.
22, ma rientrante nel campo di applicazione del D.Lgs. 230/1995, lo
smaltimento necessita di specifico provvedimento autorizzativo ai
sensi dell'art. 30;
se la pratica è soggetta a regime autorizzativo ai sensi dell'art. 27
(come nel caso delle Medicine Nucleari), il relativo nulla osta
contiene anche le prescrizioni relative ai rifiuti radioattivi prodotti.
Indicazioni normative
Scarichi escreti di pazienti a cui sono stati somministrati radioisotopi:
art. 105 del D.Lgs. 230/1995 e l’art. 4, comma 9, allegato I, parte II, D.Lgs.
187/2000.
Trattamenti terapeutici con scopi e/o sostanze radioattive diversi da quelli
indicati nell’allegato devono viceversa essere oggetto di ospedalizzazione
con raccolta degli escreti e di valutazioni specifiche in ordine al rispetto
dei limiti di dose e all’ottimizzazione della protezione della popolazione.
Devono essere considerati rifiuti radioattivi tutti gli effluenti aeriformi
oggetto di valutazioni specifiche da parte dell’esperto qualificato, sia in
fase di progetto, che di esercizio dell’installazione, per i quali non
ricorrano le condizioni di applicabilità dell’art. 154 del D.Lgs. 230/1995 (la
loro immissione in ambiente deve essere ricompresa nel provvedimento
autorizzativo di cui all'art. 27 oppure autorizzata ai sensi dell’art. 30)
Principali tipologie, modalità di produzione
e vie di smaltimento dei rifiuti radioattivi
U.O. Medicina Nucleare
(sorgenti non sigillate 99mTc, 201Tl, 67Ga, 111In,
131I, 123I, 18F …)
Escreti dei pazienti (S e L) rischio infettivo (*) sistema
fognario separato, stoccaggio in vasche di decadimento,
immissione finale in fogna raggiunti i livelli di esenzione
(*) sangue o liquidi biologici
U.O. Medicina Nucleare
Oggetti da terapia e diagnosi (S) (guanti, cotone, telini,
assorbenti, bende, garze ecc.) rischio infettivo
Contenitori usati nella preparazione dei radioisotopi (S)
(guanti,siringhe, vials, carta bibula ecc.) rischio infettivo
stoccaggio presso la struttura fino a raggiunto
decadimento, smaltimento come rifiuto sanitario a rischio
infettivo
oppure conferimento a smaltitore autorizzato
U.O. Medicina Nucleare
T1/2
decadimento
3,26 d

energia
(keV)
184, 269
6,01 h

140
123
13,27 h
, 
159
131
I
8,02 d
, 
364
Tl
72,9 h
, , X
70-80, 167
isotopo
67
Ga
99m
Tc
I
201
Visti i T 1/2 i tempi di stoccaggio sono mediamente di 2 mesi e non superano
mai i 6 mesi
Generatori esauriti di 99Mo/99mTc (S) (contenitori in Pb)
rottame in Pb
consegna a ditta fornitrice o conferimento a smaltitore
autorizzato o stoccaggio presso la struttura fino a raggiunto
decadimento e poi consegna al Consorzio obbligatorio per la
raccolta e lo smaltimento delle batterie esauste e dei rifiuti
piombosi
U.O. Radioterapia (sorgenti
sigillate 192Ir, 137Cs, 125I…)
Sorgenti per brachiterapia e terapia da contatto (S) consegna
a ditta fornitrice o conferimento a smaltitore autorizzato
Sorgenti Alta Attività Dlgs 52/07
Radioterapia metabolica (sorgenti non sigillate 131I, 153Sm,
90Y ..)
Escreti dei pazienti (S e L) rischio infettivo
sistema fognario separato, stoccaggio in vasche di
decadimento, immissione finale in fogna raggiunti i livelli di
esenzione
Vasche di decadimento per i rifiuti provenienti dagli
escreti dei pazienti
vasche in polietilene e Imhoff a
biodegradazione anaerobica
gestione a distanza tramite PC con gruppo automatico di
campionamento che rende possibile l'analisi via software del
decadimento radioattivo in ciascuna vasca, la verifica del
raggiungimento dei livelli di attività ammessi e il successivo scarico
dei liquami nella rete fognaria pubblica.
Radionuclide Tipo sorgente
I-131
Tc-99m
Tl-201
Ga-67
In-111
I-123
Y-90
Er-169
Sm-153
Uso
Modalita'
Attivita' massima che si prevede
di impiegare nell'anno (Bq)
vivo
vivo
vivo
vivo
vivo
vivo
vivo
vivo
vivo
2.58 E+10
6.05E+12
2.22E+09
4.44E+09
1.15E+10
2.66E+10
4.48 E+10
4.44E+09
1.08E+11
non sigillata diagnostico/terapeutico
non sigillata
diagnostico
non sigillata
diagnostico
non sigillata
diagnostico
non sigillata
diagnostico
non sigillata
diagnostico
non sigillata
terapeutico
non sigillata
terapeutico
non sigillata
terapeutico
radioisotopo
molecola
riferimento
T b1 (gg)
T b2 T b3
(gg)
I-131
IODURO-terapia ambulatoriale
I-131
MIBG
I-131
NORCOLESTEROLO
Tc-99m
PERTECNETATO
Tc-99m
MIBI
Tc-99m
HMPAO
Tc-99m
MAA
Tc-99m
AEROSOL
Tc-99m
EMAZIE Cloruro Stannoso
Tc-99m
DIFOSFONATI (per le articolari solo Tc-99m)
Tc-99m
DTPA
Tc-99m
DMSA
Tc-99m
COLLOIDI
Tc-99m
INGESTIONE SOL./LIQ.
Tc-99m
LEUCOCITI/GRANULOCITI
Tc-99m
NANOCOLLOIDI
TL-201
CLORURO
Ga-57
CITRATO
In-111
OSSINA -LEUCOCITI GRANULOCITI
In-111
OCTEOTRIDE
I-123
MIBG
I-123
DATSCAN
F-18
FDG
Y-90
Ibritumomab Tiuxetano (Zevalin)
radioisotopo
molecola
cfr. allegato 3
ICRP 53
ICRP 53
ICRP 53
ICRP 62
ICRP 62
ICRP 53
ICRP 53
come MIBi ICRP80
ICRP 53
ICRP 53
ICRP 53
ICRP 53
ICRP 53
ICRP 53
ICRP 53
ICRP 53
ICRP 53
ICRP 53
ICRP 80
ICRP 53
Nycomed Amersham
ICRP 53
cfr. allegato 5
riferimento
0.125
1.4
0.125
1
0.04167
0.25
0.04167
0.01389
0.03708
0.06958
0.08333
inf
0.125
0
0.075
7
1.25
0
0.125
0.125
1.4
1.3
0.19
0
2
3
0.07
1
0.08
0
1.8
0
0.19
0.29
1.5
28
25.5
0.29
2.5
1.4
EDTMP
cfr. allegato 4
(*) valore cautelativo relativo all'escrezione nella prima settimana successiva al trattamento
inf
0
1.88
0
0
0
0.29
0
3
0
inf
0
1.88
0
0
0
0
0
0
inf
T b2 T b3
(gg)
Sm-153
a2
a3
(gg)
0.00694 0.13 inf
T b1 (gg)
a1
(gg)
0.36
0.2
0.2
1
0.35
0.85
0
0.15
0.3
0.99
0.25
1
0.2
0.6
0.6
0.63
0.17
0.6
0.9
0.36
0.63
0.8
0.24
0
0.65
0.15
0.99
0.85
0.3
0
0.25
0
0.24
0.4
0.4
0.37
0.83
0.4
0.1
0.63
0.01
0
0.56
0
0
0
0.01
0
0.4
0
0.5
0
0.56
0
0
0
0
0
0
0.01
0.13 0.37
0.5
a1
a2
a3
Tf
U mn (0-2
(gg)
ore)
8.04
8.04
8.04
0.25
0.25
0.25
0.25
0.25
0.25
0.25
0.25
0.25
0.25
0.25
0.25
0.25
3.04
3.26
0.25
2.83
0.55
0.55
0.02
2.6
47.00%
15.76%
4.25%
13.86%
5.00%
25.66%
15.93%
50.69%
18.28%
35.94%
50.53%
11.98%
0.00%
13.86%
6.42%
30.47%
0.59%
0.94%
6.42%
33.11%
15.07%
15.00%
15.07%
7.3% (*)
Tf
U mn (0-4
(gg)
ore)
1.93
30.00%
Emivita
Energia
beta max
(keV)
Fotone
gamma
(keV-%)
73.83 d
536-672
316 (83)
Y-90
64 h
2.3
--
I-131
8.02 d
606
364 (81)
Sm-153
1.95 d
809
103 (28)
Radionuclide
Ir-192
Laboratori RIA (sorgenti non sigillate, 125I, 51Cr, 3H …)
Oggetti usati nella preparazione delle marcature (S ) (guanti,
pipette, provette, piastre, vials, carta bibula ecc.)
Liquidi di lavaggio (L)
Rifiuti contenenti potenzialmente sostanze pericolose
Radionuclide
Emivita
Energia
beta max
(keV)
Fotone
gamma
(keV-%)
I-125
59.4 d
--
35.49
(6.7)
H-3
12.35 y
18.6
--
stoccaggio presso la
struttura fino a raggiunto
decadimento o
conferimento a smaltitore
autorizzato
U.O. Fisica Sanitaria (sorgenti sigillate, 57Co, 137Cs, sorgenti
multipicco, 90Sr …)
Sorgenti di taratura (S)
Emivita
Energia
beta max
(keV)
Fotone
gamma
(keV-%)
Co-57
271.8 d
--
122 (85)
Cs-137
30 y
511
661.6
(85)
28.5 y
546
(100)
--
Radionuclide
conferimento
a smaltitore autorizzato
Sr-90
Gestione operativa nei reparti di
produzione
I rifiuti prodotti dai laboratori RIA o
dall’U.O. di Medicina Nucleare vengono
temporaneamente conservati nei locali di
produzione in contenitori richiudibili in
plastica posti in contenitori schermati
etichettati e segnalati, differenziati a
seconda del T 1/2
Tipo Radionuclide
di
rifiuto
A
A
B
B
B
B
C
C
C
C
C
D
Durata
dello
stoccag
gio
prima
dello
smalti
mento
F 18
2 mesi
Tc 99m
2 mesi
I 123
2 mesi
Mo 99 (colonne) 2 mesi
In 111
2 mesi
Tl 201
2 mesi
Sm 153
6 mesi
Er 169
6 mesi
Y 90
6 mesi
I 131
6 mesi
Ga 67
6 mesi
I 125
6 mesi
Una volta raggiunti i livelli di attività per o smaltimento
in esenzione occorre rilevare l’eventuale presenza di
contaminazione superficiale e il rateo di kerma in aria
all’esterno del collo. Sul quantitativo di radioattività
presente nel collo si eseguono delle valutazioni
numeriche preventive altamente cautelative.
Radionuclide
Stato fisico
Tipo di rifiuto del rifiuto
Provenienza
Ti intervallo
fra due
immissioni
successive
Attività nei
Attività/anno rifiuti liquidi in nei locali di
stoccaggio
un anno
(nulla osta
cat.B) (MBq) (70%) (MBq) (gg)
TF (gg)
Attività nei
rifiuti in ogni
immissione
(MBq)
N°
immissioni
all’anno
I 125
D
liquido
20.4
14.28
180
2
7.14
D
liquido
Clinica Pediatrica
Clinica Ostetrica
60
I 125
60
8
5.6
365
1
5.6
I 125
D
liquido
1°Laboratorio
60
200
140
15
Svuotamento del
deposito ogni 2
anni
totale I125
Attività
massima
detenuta nel
deposito
dopo 2 anni
dall'ultima
immissione
(MBq)
1.08E-02
Concentrazio
ne di attività
dopo 2 anni
dall'ultima
immissione
(Bq/g)
1.60E-02
Soglia di
attività per
smaltire in
esenzione
(Bq)
5.00E+04
Soglia di
concenrazion
e per
smaltire in
esenzione
(Bq/g)
1
test
sulla
soglia
di
conc.

test
sulla
soglia
di
attività

(*) stima con
modello della
progressione
geometrica
24
5.83
Attività
Q.tà
introdotta in
introdotta in ogni Ti nel
ogni
locale di
immissione stoccaggio
(l)
(MBq)
Q.tà introdotta
in 1 anno in
Kg
supponendo
che i rifiuti
abbiano la
desità
dell'acqua
Attività massima
detenuta nel
deposito=attività
dopo l'ultima
immissione
dell'anno (MBq)
(*)
25
7.14E+00
50
8.03E+00
25
5.60E+00
25
5.60E+00
25
5.83E+00
600
3.61E+01
Se il rifiuto viene conferito a smaltitore autorizzato, lo
stesso smaltitore fornisce i contenitori di trasporto
opportunamente schermati e etichettati e viene predisposto
un documento di trasporto, viene anche indicata a quale
categoria di trasporto il collo appartiene.
Gestione operativa dei
rifiuti
radioattivi prodotti
La gestione di un rifiuto deve pertanto essere intesa come una serie di
operazioni fra loro coordinate, volte a tutelare l’ambiente, la salute dei
lavoratori, dei pazienti e dei visitatori, nel rispetto della normativa tecnica e
legislativa vigente. Il processo di gestione può essere suddiviso in fasi:
produzione e classificazione del rifiuto radioattivo in base agli isotopi
contenuti e alla loro concentrazione;
separazione e imballaggio nel luogo di produzione;
trasporto interno;
deposito temporaneo aziendale (ove esistente) o conferimento a smaltitore
autorizzato;
registrazioni e adempimenti amministrativi;
trasporto esterno;
smaltimento finale, presso smaltitore autorizzato.
Criticità: gestione dei pazienti
a cui è stato somministrato materiale radioattivo
L’obiettivo è la riduzione al minimo del rischio radiologico
le misure poste in atto dall'Azienda in tal senso devono essere definite in
specifiche procedure in grado di:
Individuare tutti i flussi di radioisotopi
Individuare tutti i flussi di pazienti trattati con radioisotopi
Individuare i flussi attraverso i quali il paziente elimina la dose assunta
Individuare e valutare tutti i rifiuti contaminati da radionuclidi:
"conferiti come radioattivi"
tenuti in "deposito per decadimento"
Criticità: gestione dei pazienti
a cui è stato somministrato materiale radioattivo
Classificare il paziente e i rifiuti in base alla dose somministrata, agli
isotopi coinvolti, alla loro concentrazione, alle vie di eliminazione, alla
presenza nei rifiuti di liquidi biologici e di materiali taglienti o pungenti;
Definire i tempi di permanenza del paziente nell'UO di medicina nucleare;
Definire le modalità di gestione dei rifiuti e le registrazioni;
Definire i flussi di comunicazione ed eventualmente i fabbisogni formativi
per gli operatori;
Definire i risultati attesi, le modalità di verifica e misurazione
dell'applicazione della procedura, la reportistica necessaria, la
documentazione da avere a disposizione in caso di verifica dell'autorità
competente.
Criticità: presenza di materiale radioattivo
nei rifiuti ospedalieri
Negli impianti di incenerimento per rifiuti urbani e speciali sono stati installati
sistemi "a portale" per rilevare la radioattività dei rifiuti in ingresso ai forni,
per evitare contaminazioni degli impianti da parte di materiali radioattivi
erroneamente finiti fra i rifiuti ordinari.
Questi "eventi anomali" sono affrontati dal gestore dell'impianto di
incenerimento secondo le indicazioni predisposte da ARPA e comportano
l'intervento di un Esperto Qualificato per caratterizzare il radioisotopo
coinvolto e avviarlo al corretto smaltimento.
E’ accaduto che i rifiuti intercettati contenessero radioisotopi impiegati nelle
Aziende sanitarie e ha innescato azioni correttive in due direzioni:
individuazione e controllo dei flussi del materiale radioattivo e dei pazienti
sottoposti a trattamento
verifica della radioattività dei rifiuti sanitari "ordinari" nell'area di deposito
temporaneo, prima del trasporto
nella gara regionale dell’ Emilia-Romagna per i servizi di gestione
dei rifiuti sanitari a è stato inserito il servizio di misura della radioattività
Se viene rilevata presenza di radioattività superiore ai limiti di legge
per la classificazione del rifiuto come radioattivo (1 Bq/g), l’ Esperto
Qualificato deve:
individuare i singoli contenitori il cui livello di radioattività supera
tale limite;
separare i contenitori con rifiuti radioattivi dagli altri, apporre sugli
stessi specifiche etichette e depositarli quindi in sicurezza nel luogo
preventivamente individuato;
dare immediata comunicazione di quanto sopra al referente
aziendale per la gestione dei rifiuti.
Nel caso in cui in Azienda non sia stata rilevata la presenza di rifiuti
radioattivi e l’impianto di smaltimento o recupero rilevi che il livello di
radioattività del/dei contenitori o del carico sia superiore al limite di
cui sopra, l'Azienda provvede alla gestione di tale non conformità e dei
relativi oneri (ivi comprese eventuali spese legali).
Portali e anomalie
radiometriche
l’esperienza di Ferrara
rifiuti pericolosi a rischio infettivo
contaminati con
radioisotopi:
2006: n°3 eventi all’impianto di
incenerimento
rifiuti assimilati agli urbani contaminati con
radioisotopi:
2008: n°3 eventi all’impianto di smaltimento
G. Candini, Rifiuti radioattivi e gestione dei pazienti Esperienza nell’Azienda OspedalieroUniversitaria di Ferrara, Comacchio 23 ottobre 2009
Azioni correttive
• Conoscenza della tipologia di radioisotopo e livello di radioattività (n°di
procedure diagnostiche, tipologia, dose somministrata)
• Mappatura dei percorsi di gestione dei pazienti trattati e dei rifiuti prodotti
• Identificazione dei punti critici
• Definizione delle azioni correttive
• Predisposizione ed attuazione di una procedura aziendale
• Aumento della conoscenza condivisa del problema
• Rimodulazione dei percorsi di gestione dei pazienti
• Forte orientamento comune al raggiungimento del risultato
• Riduzione dell’impatto ambientale
• Contenimento dei costi di gestione dei rifiuti
Rifiuti aeriformi
Contaminazione dell’aria durante i processi di sintesi in un ciclotrone medicale.
Measurement and Control of the Air Contamination Generated in a Medical Cyclotron Facility for PET
Radiopharmaceuticals, Calandrino R et al., The Radiaiton Safety Journal, 92, supp.2, May 2007
Rifiuti aeriformi
Sistema di monitoraggio in continuo con pompe a vuoto, valvole a 2 vie,
scintillatore NaI(Tl) con Marinelli, GM, gestione da remoto via software.
In caso di allarme si attiva un impianto di compressione che è in grado di
concentrare l’aria contaminata fino a 200 bars in appositi cilindri (polmoni).
esempio di sistema utilizzato per il
campionamento dell’aria
esempio di sistema utilizzato per la
compressione dell’aria (polmoni)
La soglia di allarme è settata in 1 Bq/l al livello del camino (<1 Bq/gr air=1.293 gr/dm3)
che nel caso esaminato corrisponde a 2000 Bq/l nei punti di prelievo dei campioni, si
considera infatti un fattore di diluizione di 1/2000 fra il punto di produzione e
l’atmosfera
GRAZIE
DELL’ATTENZIONE
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