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Scuola Nitti, giovani che `fanno accadere le cose`

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Scuola Nitti, giovani che `fanno accadere le cose`
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 2 Numero 102 del 28/05/2012
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155
Maratea, i ministri Barca e Profumo consegnano i diplomi degli Alti Studi per lo sviluppo
L’impegno
Viti spiega
la sfida
della Regione:
un progetto
di riforma
del lavoro
Un piano che riordini
obiettivi e risorse
Scuola Nitti, giovani che
‘fanno accadere le cose’
De Filippo: così poniamo le nuove generazioni come punto di riferimento
per la crescita civile ed economica della Basilicata e del Mezzogiorno
D
’intesa con le forze
produttive e sociali è
in corso l’elaborazione di
un Piano regionale del Lavoro che dovrà riordinare
strumenti, target, obiettivi e risorse in vista di una
sfida assai impegnativa se
si considerano le drammatiche condizioni della
finanza pubblica. E’ tempo tuttavia di evitare sterili contrapposizioni e di
impegnare tutte le forze
per il conseguimento di
una condizione di equilibrio e di risalita dei livelli
di sofferenza sociale che
sono sotto i nostri occhi”:
è il passaggio clou dell’ìntervento che l’assessore
regionale alla Formazione e lavoro, Vincenzo Viti,
ha tenuto in apertura del
congresso organizzato a
Matera dal Centro nazionale studi di diritto del lavoro “D. Napoletano” - sezione Lucania, dall’Ordine
degli avvocati di Matera e
dall’Università degli Studi
di Bari.
Viti ha riassunto le linee
del progetto di riforma
che ha ottenuto in Commissione al Senato una
prima approvazione e che
attende di superare ulteriori passaggi parlamentari. L’assessore ha anche
ricordato gli obiettivi che
il legislatore si prefigge.
Il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha partecipato a Maratea alla manifestazione conclusiva del primo corso della Scuola di Alti Studi per lo sviluppo promosso dalla Fondazione Nitti, a cui hanno partecipato i
ministri Fabrizio Barca e Francesco Profumo che hanno
consegnato i diplomi.
All’esperienza didattica hanno aderito – in qualità di
partecipanti o di sostenitori - diciassette organizzazioni
private, pubbliche e del Terzo settore.
Il laboratorio, durato tre mesi, ha visto la partecipazione
di ventiquattro allievi, provenienti dal Sud d’Italia che
hanno svolto 240 ore di lezioni frontali, 140 ore di lavoro
di progettazione, 45 ore di seminari di approfondimento e partecipato a cinque convegni. 31 i docenti di alto
livello, italiani e stranieri.
‘Per far accadere le cose’ – ha detto De Filippo riprendendo il nome del progetto formativo - occorre liberare
le energie che il nostro territorio esprime e incanalarle
verso progetti di sviluppo. Per questo la Scuola di Alti
Studi avrà un ruolo fondamentale”.
Villa Nitti, sede della Scuola di Alti Studi per lo sviluppo
A PAG. 3
Inaugurato a Rionero in Vulture il nuovo laboratorio
per l’analisi cromosomica delle neoplasie ematologiche
Crob, si rafforza
la lotta ai tumori
Martorano: importante acquisizione
per la ricerca clinica e diagnostica dell’Irccs,
centro tra i più avanzati al Sud
A PAG. 4
Prove di laboratorio
A PAG. 2
Tribunali:
la scure salva
Melfi
Polizia in festa:
i dati
della criminalità
Da oggi addio
all’analogico
Ecco il digitale
Nota riservata
degli Interni
Celebrazioni
nei due capoluoghi
Al via lo switch off
in Basilicata
La nota è arrivata sul tavolo del ministro dell’Interno Cancellieri. E dice, in
sintesi: fra i tribunali lucani a rischio cancellazione,
quello da salvare è sicuramente quello di Melfi. Motivo: nella zona del Vulture
il rischio criminalità non
Potenza e provincia “non
sono un’isola felice né
un’oasi protetta dal deserto”. Nel Materano invece
preoccupa l’escalation di
rapine e c’è esigenza di
attenzione alle tensioni
sociali. Lo dicono i questori dei due capoluoghi in
Si parte dal Vulture Melfese, poi ci si allargherà
man mano a tutta la regione: è partito oggi in
Basilicata lo switch-off,
ossia il passaggio dal vecchio sistema analogico
della televisione al digitale terrestre, con il segnale
è un’ipotesi ma un fatto
confermato dagli eventi.
La Gazzetta del Mezzogiorno
occasioni dei 160 anni del
corpo della polizia.
Il Quotidiano della Basilicata
che attraversa la superficie del pianeta.
La Nuova del Sud
28.05.2012 N. 102
PAG. 2
Basilicata Mezzogiorno
A Matera si è svolto il congresso del Centro nazionale studi “D. Napoletano”
Lavoro, si prepara un Piano
L’assessore Viti: “E’ tempo di evitare sterili contrapposizioni e di impegnare tutte le forze
per conseguire una condizione di equilibrio e di risalita dei livelli di sofferenza sociale”
Datacontact
La Basilicata come del resto tutte altre regioni italiane dovranno rivisitare e
riorganizzare i loro apparati operativi e organizzativi rendendoli funzionali
alle nuove politiche del
lavoro. Lo ha detto l’assessore regionale alla Formazione Lavoro e Cultura
Vincenzo Viti intervenendo nei giorni scorsi a Matera al Congresso organizzato dalla sezione Lucania
del Centro Nazionale Studi di Diritto del Lavoro “D.
Napoletano”, dall’Ordine
degli Avvocati di Matera e
dall’Università degli Studi
di Bari.
Viti ha riassunto le linee
del progetto di riforma
che ha già ottenuto in
Commissione al Senato
una prima approvazione
e che attende ora di superare ulteriori passaggi
parlamentari. L’esponente
In primo piano i giovani
Le Regioni dovranno coordinare
le politiche attive per il massimo
e migliore impiego delle persone
della Giunta regionale di
Basilicata ha ricordato gli
obiettivi che il legislatore
si prefigge: la distribuzione più equa della tutela
dell’impiego, coniugando
flessibilità e tutela nella disciplina del licenziamenti
individuali; la creazione di
ammortizzatori sociali più
efficienti, equi e coerenti,
l’introduzione di elementi
di premialità a sostegno di
una maggiore stabilità dei
rapporti di lavoro; un contributo più incisivo agli
usi elusivi degli obblighi
contributivi e fiscali degli
istituti contrattuali.
L’area degli interessi sociali cui la riforma guarda
e guarderà sono i giovani,
i lavoratori inseriti o sospesi in via temporanea, i
lavoratori espulsi o da ricollocare, infine i soggetti
con caratteristiche di difficile occupabilità o inattivi
che vanno censiti e sollecitati attraverso politiche
di orientamento mirate.
“E’ ben evidente - ha
sottolineato Viti - che le
Regioni, la Basilicata fra
queste, dovranno coordinare le politiche attive del
lavoro sicché concorrano
agli obiettivi del massimo
e migliore impiego delle
risorse umane.” Bisogna
definire gli obiettivi di sviluppo e di rioccupazione
dentro la strategia che
De Filippo ha individuato
all’interno della cornice
di Basilicata 2012 e verso
il traguardo di Basilicata
2020. D’intesa con le forze produttive e sociali è
in corso l’elaborazione di
un Piano regionale del
Lavoro che dovrà riordinare strumenti, target,
obiettivi e risorse in vista
di una sfida assai impegnativa se si considerano
le drammatiche condizioni della finanza pubblica.
E’ tempo di evitare sterili
contrapposizioni e di impegnare tutte le forze per
il conseguimento di una
condizione di equilibrio e
di risalita dei livelli di sofferenza sociale che sono
sotto i nostri occhi”.
Datacontact. Fra tre
giorni scadono 417
contratti a termine, per
buona parte relativi
ad operatori telefonici
attivi sulla commessa
Telecom, in forza di un
contratto triennale già
scaduto il 31 dicembre
2011 e poi prorogato sino al 31 maggio
2012. Il presidente della
Giunta regionale di Basilicata Vito De Filippo
e gli assessori al Lavoro
Vincenzo Viti e alle Atti-
vità Produttive Marcello
Pittella incontreranno
domani mattina alle 11
i responsabili di Telecom
Italia e dell’Azienda Datacontact nella sala della
Giunta regionale.
Saranno affrontati i temi
relativi alla condizione
nella quale versa l’azienda materana, che peraltro opera a livello regionale, situazione che
minaccia di pregiudicare
la posizione di circa 500
lavoratori.
Non è più fruibile
la rassegna
stampa regionale
Querelle Balvano-Asi
“Non è il momento”
L’Ufficio stampa ha aderito
alle sollecitazioni degli editori
L’assessore Pittella ha convocato per il 31 maggio il sindaco Di Carlo e il commissario
del Consorzio di sviluppo industriale di Potenza Salvatore perché si trovi una soluzione
Dalla scorsa settimana la rassegna stampa della Regione Basilicata non è più liberamente fruibile dagli utenti
dei siti regionali.
La decisione è stata presa dall’Ufficio stampa della
giunta regionale che ha aderito a una sollecitazione
delle associazioni degli editori Fiegm, Uspi, Anes e Mediacop che rappresentano le aziende editrici di giornali, quotidiani, periodici e delle agenzie di stampa
nazionali.
Le associazioni hanno comunicato che sono allo studio efficaci modalità di remunerazione per l’utilizzo di
opere giornalistiche per la realizzazione di rassegne
stampa istituzionali.
Tra gli obiettivi dell’iniziativa - hanno pure annunciato
le associazioni degli editori - è prevista la valorizzazione dei prodotti editoriali.
Non riesce a comprendere l’assessore regionale
alle Attività Produttive
Marcello Pittella la querelle tra il sindaco di Balvano e il commissario del
Consorzio Asi di Potenza.
Il motivo della discordia
sarebbe nato da un mancato incontro richiesto
dal primo cittadino di
Balvano al commissario
del Consorzio da circa
due mesi. Pare che il Consorzio voglia assegnare
alcuni lotti vuoti delle
aree industriali di Balvano e Baragiano ad aziende che non hanno intenzione di assumere altro
personale, ma di utilizzare gli spazi per parcheggi
o piazzali.
“E’ fuori dalla grazia di
Dio - ha dichiarato senza
mezzi termini Pittella - la
querelle in atto tra il sindaco Costantino Di Carlo
e il commissario Donato
Salvatore.
Non entro nel merito
dello scontro in atto, sottolineo solo che i lavoratori, per lo più fuori dalle
fabbriche e, le imprese
attanagliate da difficoltà,
di tutto hanno bisogno
in questo momento di
crisi profonda anche per
l’industria lucana, meno
che di rotture plateali fra
le istituzioni”.
“I problemi, i punti di vista differenti, i contrasti ,
che è legittimo ci siano ha continuato l’assessore
- vanno affrontati e risolti
nell’interesse dei cittadini
senza clamori o colpi di
scena nelle sedi opportune, in quelle istituzionali.”
Pittella ha quindi convocato per giovedì prossimo 31 maggio sia il
sindaco si Balvano, Costantino Di Carlo che il
Commissario dell’Asi di
Potenza, Donato Salvatore.
L’incontro si svolgerà a
Potenza nel Dipartimento Attività produttive.
28.05.2012 N. 102
PAG. 4
Basilicata Mezzogiorno
Il Crob ha un nuovo
eccellente alleato
Inaugurato il laboratorio di citogenetica molecolare
a sostegno della lotta dei tumori del sangue
Un laboratorio di ultima parte, tra gli altri, l’asses- oncologiche.
generazione che accre- sore regionale alla Salute “Grazie al nuovo laboratoscerà lo sviluppo della Attilio Martorano, il diret- rio di citogenetica molericerca nel contrasto alle tore generale dell’Istituto colare - hanno spiegato i
leucemie è stato inaugu- Pasquale Amendola, il ricercatori - saranno svelarato sabato mattina all’Irc- direttore scientifico Pelle- te le anomalie citogenetics di Rionero. Si tratta di grino Musto, i responsa- che numeriche, la presenuna nuova acquisizione bili dell’associazione Gian za di cariotipi ‘complessi’ e
per i laboratori di ricerca
quella di traslocazioni croclinica e diagnomosomiche, con
stica del Crob I dati ottenuti saranno ancor più utili relativa identifiche consentirà se integrati nei vari progetti
cazione di nuovi
ai
ricercatori
geni ‘di fusione’
di indagare il di ricerca condotti dall’Istituto
responsabili della
corredo cromocrescita neoplasomico (e quindi il DNA) Franco Lupo, Rosa Fiore stica. Queste alterazioni
delle cellule neoplastiche e Michele Lupo, è stato cromosomiche - è stato
con moderne metodo- spiegato che l’Irccs di Rio- detto durante l’incontro
logie informatizzate, in nero con questa iniziativa - rivestono grande imporparticolare con una ana- rafforzerà la sua presen- tanza in numerosi tumori
lisi di “ibridazione in situ za nel sistema sanitario del sangue, in particolare
fluorescente”. Nell’ incon- come centro di eccellenza in molte forme leucetro al quale hanno preso nella ricerca e nella cure miche. I dati ottenuti in
“L’attività
di
ricerca
dell’Istituto ricadrà a beneficio dell’intera rete
di cura regionale ed extraregionale, con specifico riguardo alle forme
leucemiche”. Lo ha detto
l’assessore regionale alla
Salute, Attilio Martorano,
in occasione dell’inaugurazione del laboratorio di
Citogenetica molecolare
all’Istituto ricoveri e cura a
carattere scientifico Crob
di Rionero.
“Una work station di ultima generazione per l’analisi cromosomica delle neoplasie ematologiche - ha
spiegato Martorano - rap-
Il Crob di Rionero
laboratorio saranno inoltre particolarmente utili
allorché integrati nei numerosi progetti di ricerca
traslazionale che l’IrccsCrob sta conducendo e
che sono finalizzati proprio all’identificazione di
nuovi fattori prognostici e
di predittività della risposta ai nuovi trattamenti
anti-neoplastici, che attualmente rappresentano
uno dei filoni più rilevanti
e produttivi dell’attività
scientifica dell’Istituto”.
“La direzione dell’Istituto
e il dipartimento onco-
Tra ricerca e innovazione
Martorano: “In una fase di contrazione dell’economia del Paese che rischia
di compromettere anche le politiche sanitarie, finalmente una bella notizia”.
presenta fuor di dubbio
una importante acquisizione per i laboratori di ricerca clinica e diagnostica
avanzata dell’Irccs-Crob,
centro tra i più avanzati al
Sud per la cura dei tumori. Così come avviene già
per la prevenzione e per
le cure oncologiche, l’attività di ricerca dell’Istituto
andrà a beneficio dell’intera rete di cura regiona-
Laboratorio analisi
Copams, il petrolio una
questione meridionale
De Filippo alla prima delle due giornate dedicate all’ecologia,
alle questioni ambientali, sociali e agli impatti sulla salute
Si è tenuta venerdì
la prima giornata
del Copams 2012,
Conferenza petrolio
ambiente e salute
organizzata dalla Locomotiva della Val
d’Agri con il supporto
dei comitati dei cittadini e delle associazioni, non solo lucane, che si sono dati
appuntamento
in
una due giorni fitta di
temi e problematiche
di interesse cruciale
per la Val d’Agri e per
l’intera regione
Alla
conferenza,
che si è svolta presso la sala convegni
dell’hotel Sirio, ha preso parte, tra gli altri numerosi amministratori locali, il presidente della Regione Basilicata, Vito De
Filippo.
La partecipazione
del presidente ai
lavori della conferenza scaturisce
dalla necessità del
Governo regionale
di acquisire ulteriori elementi di
valutazione sulla
tematica che provengono dal territorio e riferite alle
specifiche istanze
dei cittadini.
Il presidente De
Filippo ha già ribadito tale volontà di ascolto,
recentemente, in
interventi pubblici e nel corso della ultima riunione, sul
tema petrolio e ambiente, del consiglio
regionale. (Bm6)
le ed extraregionale, con
specifico riguardo alle forme leucemiche, nelle sindromi mielodisplastiche e
nel mieloma multiplo”.
“La Basilicata - ha continuato Martorano - ha scelto il campo della ricerca
e dell’innovazione come
strategia privilegiata del
suo programma anche in
campo sanitario. In questa prospettiva, l’iniziativa
ematologico - è stato
ricordato durante l’inaugurazione - sono grati
all’associazione ‘Un sorriso alla Vita di Pomarico’,
alla sua presidente e ai
coniugi Lupo per il rinnovato sostegno a favore
dell’Irccs-Crob”. (Bm6)
realizzata dalla direzione
dell’Irccs Crob, d’intesa
con l’associazione ‘Un sorriso per la vita Gian Franco
Lupo’, si pone come uno
sforzo comune in grado
di accrescere una risposta
di qualità alla domanda di
salute dei cittadini”. “Siamo e saremo sempre profondamente grati all’associazione Gianfranco Lupo
- ha concluso l’assessore
- per l’ulteriore apporto
sostanziale di tecnologia
che offre al sistema sanitario regionale. Avremo
per questo maggiore responsabilità nell’utilizzare
il loro contributo. (Bm6)
Mazzocco: “Aree protette come luoghi di culto naturalistico”
Un compleanno “verde”
Compie quindici anni il Parco Gallipoli - Cognato, scrigno
della biodiversità per la ricchezza di specie, a volte uniche
In occasione dei quindici anni del Parco Accettura nel corso del convegno dal
Gallipoli - Cognato l’assessore regionale titolo ‘Quindici anni del Parco: storia e
all’Ambiente, Vilma Mazzocco, ha sotto- bilanci’.
lineato il ruolo delle aree protette come “I parchi, come quello regionale di Gal“luoghi di culto naturalistico da tutelare lipoli Cognato e Piccole Dolomite Lue valorizzare ulteriormente”.
cane di cui oggi festeggiamo i 15 anni
“L’istituzione di un vasto sistema di Par- di attività - ha continuato Mazzocco
chi naturali sul territorio nazionale va - sono autentici ‘giacimenti’ di biodiverassumendo sempre più un ruolo impor- sità e hanno il compito istituzionale di
tante per lo sviluppo
conservarla. Devono
del nostro Paese. Svi- “Veri e propri musei all’aria diventare sempre più
luppo significa godi- aperta da vivere in maniera luoghi di culto naturamento di una qualità
listico perché sono in
di vita degna di tale attiva. Non solo musei della grado di rendere il nonome, fatta di pas- natura, ma vivi e interattivi” stro Paese e la nostra
seggiate, di scenari
regione, insieme al papaesaggistici belli, di momenti di inte- trimonio storico e artistico, un unicum
riorità a contatto con la natura, a bene- inimitabile e al tempo stesso devono
ficio di ognuno di noi. Sviluppo significa essere ulteriormente tutelati e valorizzatramandare alle generazioni future le ti. Si tratta di veri e propri ‘musei all’aria
bellezze e gli spazi ereditati dalle gene- aperta’ da vivere in maniera attiva. Non
razioni precedenti”.
solo musei della natura, ma musei vivi,
L’assessore regionale all’Ambiente, Maz- interattivi con l’uomo e gli stimoli della
zocco, è intervenuta venerdì mattina ad contemporaneità”. (Bm6)
PAG. 3
28.05.2012 N. 102
Biblioteca Olivetti
Viti: “Luogo di crescita
civile e culturale”
L’assessore a Matera per l’inaugurazione:
“Con Sacco abbiamo tutti un debito:
ha messo a disposizione i suoi volumi”
Basilicata Mezzogiorno
Erano presenti il ministro dell’Istruzione, Profumo e della Coesione territoriale, Barca
Crisi, la sfida possibile
parte da Maratea
Si è concluso il primo corso della Scuola di Alti Studi per lo sviluppo
per giovani manager del Sud, promosso dalla Fondazione Nitti
Sopra un’immagine
d’epoca di Villa Nitti e,
a destra, F. S. Nitti
Intervenendo all’inaugurazione della Biblioteca intitolata ad Adriano Olivetti al borgo La Martella a Matera, l’assessore regionale alla Cultura, Vincenzo Viti
ha sottolineato il valore della donazione che Leonardo Sacco “un intellettuale con cui tutti abbiamo un
debito da saldare per aver messo a disposizione la
sua ricca una biblioteca che è destinata a divenire,
anche per l’impegno della Regione, un luogo di fertilizzazione civile e di crescita culturale della comunità
materana e non solo”.
“Se la storia, crocianamente, non può che essere
storia contemporanea - ha detto Viti - oggi il respiro del sogno olivettiano si propone ricco ancora di
vibrazioni e di suggestioni, per quel carico di progettualità e di profezia che lo animò con una generosità
senza pari”.
Ancor più attuale, per l’assessore “appare il monito
per il quale solo la cultura salverà il mondo, nel suo
incrociare la forma, lo spazio, i valori civili e umani, insomma l’habitat di una vita piena e solidale. Matera
e La Martella che furono il teatro di una straordinaria
sperimentazione - ha concluso l’assessore - possono
e devono tornare il punto di risalita dentro una nuova, più alta consapevolezza civile”.
“Lo spread e l’andamento dei mercati non sono
che il termometro di una
crisi europea di più vaste
dimensioni. Per uscirne,
serve soprattutto un cambiamento culturale a cui
contribuisce sicuramente
la formazione di una classe dirigente adeguata ad
affrontare le sfide che ci
impongono i tempi”.
Lo ha affermato il presidente della Regione, Vito
De Filippo, partecipando
a Maratea alla manifestazione conclusiva del primo corso della Scuola di
alti studi per lo sviluppo
promosso dalla Fondazione Nitti, a cui hanno partecipato i ministri Fabrizio
Barca e Francesco Profumo che hanno consegnato i diplomi.
All’esperienza didattica
hanno aderito – in qualità di partecipanti o di
sostenitori - diciassette
160° anniversario della Polizia
“Grati a uomini in divisa”
“La Basilicata è una terra tranquilla ma questo non
vuol dire che bisogna abbassare la guardia. Siamo
grati al lavoro che la Polizia e tutte le forze dell’ordine ogni giorno operano sul territorio. Lo ha detto
il presidente della giunta regionale della Basilicata,
Vito De Filippo, nel giorno del 160° anniversario della fondazione della Polizia di Stato.
Alle celebrazioni per i festeggiamenti a Potenza
era presente il vice presidente della giunta Agatino
Mancusi: “In Basilicata il senso della legalità e del
rispetto dello Stato è fortemente sentito, tuttavia
– ha dichiarato Mancusi - la presenza rassicurante
delle forze dell’ordine è necessaria per garantire la
tranquillità dei cittadini e il rispetto delle leggi”.
organizzazioni
private,
pubbliche e del Terzo settore. Il laboratorio, durato
tre mesi, ha visto la partecipazione di ventiquattro allievi, provenienti dal
Sud d’Italia che hanno
svolto 240 ore di lezioni
frontali, 140 ore di lavoro
di progettazione, 45 ore
di seminari di approfondimento e partecipato a
cinque convegni. 31 i docenti di alto livello, italiani
e stranieri.
“L’iniziativa – ha detto - è
servita a creare un’occasione per giovani diri-
genti, che lavorano nelle
aziende del Sud, per acquisire maggiore consapevolezza delle propria
managerialità da spendere a servizio del Mezzogiorno. ‘Per far accadere
le cose’ – ha continuato
De Filippo riprendendo
il nome del progetto formativo - occorre liberare
le energie che il nostro
territorio esprime e incanalarle verso progetti di
sviluppo. Per quest’obiettivo, la Scuola di Alti Studi
potrà avere un ruolo fondamentale
trasferendo
alle giovani generazioni
competenze e nuove conoscenze e ponendosi
come punto di riferimento per la crescita civile ed
economica della Basilicata
e del Mezzogiorno”.
“Ci troviamo dinanzi a sfide complicate -ha concluso il governatore - ma non
impossibili da vincere”.
Dal Consiglio
Nodo Gallitello
Napoli (Pdl)
necessario far ricorso a manifestazioni estreme di protesta per ottenere un confronto di carattere istituzionale.”
“Sarà stato uno dei pochi momenti di lucidità dell’amministrazione comunale potentina quando decise di
chiamare ‘Complesso’ il progetto del Nodo del Gallitello.
Di complesso, oggi, è rimasta solo la fase di realizzazione dell’opera”. Lo ha detto il consigliere del Pdl, Michele
Napoli.
Conti sanità
Venezia (Pdl)
Pertusillo
Pici (Pdl)
Pertusillo: il consigliere del Pdl Pici ha chiesto alla giunta regionale di conoscere lo stato dei controlli svolti dalla Regione e dagli enti interessati sul corretto funzionamento del sistema di depurazione” e gli interventi per il
miglioramento degli impianti di depurazione”.
Aree industriali
Mattia (Pdl)
Mattia, sottolineando che “le aree industriali di Balvano
e Baragiano vivono una situazione di coma profondo”,
sollecita in merito “il dipartimento Attività Produttive a
far sentire la sua presenza”. “Purtroppo spesso diventa
“Da tempo, personalmente - ha detto l’esponente del
Pdl Venezia - contesto la pessima gestione della sanità
lucana” e aggiunge: “Le affermazioni dell’ex direttore
generale Asm, Vito Gaudiano, lasciano davvero esterrefatti”. Venezia chiede a De Filippo “di affermare che la
sua politica è stata un autentico fallimento.”
Copams 2012
Rosa (Pdl)
Copams 2012, il consigliere Rosa ha partecipato al convegno di Villa d’Agri. “Sono rimasto deluso dal dibattito,
perché oltre ad una scontata e giusta presa di posizione
contro Eni, inquinamento e estrazioni, non ho sentito
nulla di realmente alternativo”, ha commentato.
Petrolio/1
Autilio (Idv)
Il presidente della seconda Ccp Antonio Autilio ha scrit-
to una lettera al ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca chiedendogli “in attesa del Memorandum
d’intesa, di farsi promotore di un ddl del governo per
modificare l’attuale normativa che determina l’ammontare delle royalties del petrolio”.
Petrolio/2
Benedetto (Idv)
“Il Dpcm approvato dal governo per lo scorporo di
Snam da Eni, che prevede la cessione da parte dell’Eni
a Cassa Depositi e Prestiti di una quota non inferiore al
25,1 per cento, riapre la partita della gestione del gas
lucano ed in generale delle nostre risorse energetiche”.
A sostenerlo è il capogruppo Idv Nicola Benedetto.
Nomina segretario Mpa
Il consigliere regionale Roberto Falotico è stato nominato nuovo segretario regionale del Movimento Per
le Autonomie di Basilicata dal congresso del partito. Il
neosegretario ha fatto un’analisi politica lanciando un
richiamo “all’unità regionale e a riacquistare la fiducia
in se stessi, esperienza che la Basilicata tutta dovrebbe
concedersi”.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 27.05.2012
PAG. 5
Basilicata Mezzogiorno
II I BASILICATA PRIMO PIANO
NUOVI MERCATI
Domenica 27 maggio 2012
IL CAMPIONE
Intervistate 392 persone (181 uomini e
211 donne) di ogni età: l’ottanta per
cento acquisterebbe il prodotto
UNA RICERCA DELL’UNIBAS
Le donne lucane si fanno belle
emulando Cleopatra e Poppea
Cresce l’interesse intorno ai cosmetici a base di latte d’asina
GIOVANNA LAGUARDIA
l Cleopatra, Poppea, Paolina
Bonaparte: queste tre grandi donne della storia avevano almeno
una cosa in comune: credevano
fermamente nelle proprietà del
latte di asina come prezioso alleato per preservare la loro bellezza. E oggi per le donne lucane
si apre la possibilità di emularle.
La produzione di linee cosmetiche a base di latte d’asina in Basilicata è già una realtà e a testarne le possibilità di sviluppo ci
ha pensato l’Università degli studi della Basilicata con il progetto
«Onocosmesi», coordinato dal
professor Carlo Cosentino, i cui
risultati sono stati recentemente
presentati nel corso di un convegno dal titolo «Conservazione e
valorizzazione dell’asino».
«Le caratteristiche qualitative
tre il 32 per cento), mentre il 23%
alla crema viso. La maggior parte
degli intervistati (80%) acquisterebbe gli onocosmetici in profumerie e farmacie. È stato poi effettuato un test sull’utilizzo della
crema per il corpo e della crema
per il viso prodotte con il latte di
asina, che ha coinvolto 160 volontari di sesso maschile e femminile, residenti in regione Basilicata, di età variabile tra i 19 e i
70 anni. I volontari hanno dovuto
rispondere a due questionari, con
scala di gradimento da 1 a 10, da
compilare a 7 e 15 giorni dall’inizio della prova. «Oltre il 40% degli
intervistati - conclude Cosentino li ha reputati ottimi prodotti per
le caratteristiche di idratazione,
facile assorbimento e delicatezza
della texture, tanto da consigliarla ad un amico o un parente».
Infine, è stato poi valutato il ruolo
che svolge il packaging, ovvero il
modo in cui vengono confezionati
i prodotti, nell'orientamento d'acquisto. Il prodotto proposto, in
questo caso, era una crema viso
con il nome commerciale di «Asinella». Il test ha coinvolto un campione di riferimento di 300 persone (48% maschi e 52% femmine, range 18 ÷ 70). Gli intervistati
hanno preferito un packaging
realizzato con carta naturale e riportante la dicitura «prodotto naturale», ritenuto il più consono
alle caratteristiche del prodotto.
IL LATTE ALIMENTARE
Alcune aziende lucane hanno già
un’esperienza decennale nella produzione
di latte destinato soprattutto ai bambini
In commercio
La prima linea cosmetica
«lanciata» in questi giorni
Proprio in questi guiorni è in uscita sul mercato
la prima linea cosmetica tutta lucana a base di latte
d’asina. L’idea imprenditoriale è di Salvatore Capalbi, trentunenne lucano nato a Stigliano che, grazie a
questa intuizione, nata nel 2010, è stato anche premiato nell’ambito del programma Shell Inventagiovani. Capalbi ha già avviato la produzione e la commercializzazione di cosmetici a base di olio d’oliva e
proprio in questo periodo sta lanciando anche la
nuova linea a base di latte di asina. Entro un paio di
anni ha intenzione di fare un ulteriore passo avanti,
costruendo all’interno dell’azienda di famiglia il laboratorio per la produzione dei cosmetici direttamente in azienda, dove conta di poter offrire lavoro
anche ad altri giovani lucani. I cosmetici dell’azienda, denominata Donna Tina, sono già in vendita a
Tito, Matera e Sarconi. Come i prodotti a base d’olio
d’oliva, anche quelli a base di latte d’asina non sono
testati su animali, non contengono prodotti chimici
aggiunti, non contengono alcool e non vengono
venduti con scatola secondaria, in modo da ridurre
l’impatto ambientale.
[g.lag.]
ASINI
Mamma
asina con il
suo puledro: il
suo latte è
prezioso per
aiutare i
bimbi con
intolleranze
alimentari e
per
confezionare
prodotti
cosmetici
L’ANALISI
Il 40 per cento degli
intervistati ha giudicato
le creme ottime
del latte di asina - spiega Cosentino - favoriscono un’azione ristrutturante e intensamente
idratante della sostanza intercellulare dermica. In particolare, la
trasformazione di latte asinino in
prodotti cosmetici consentirebbe
una valida ed economica alternativa a piccoli e medi allevamenti ubicati in aree marginali
dell’appennino lucano e con una
conduzione incentrata su un sistema zootecnico eco-sostenibile.
Lo scopo del progetto Onocosmesi è anche quello di diffondere
una più ampia conoscenza sulle
caratteristiche produttive e in generale sulla multifunzionalità
della specie Equus asinus al fine
di tutelarne la biodiversità in termini di razza e/o di meticci e per
il sostegno delle economie di nicchia nelle aree protette e in generale nei territori rurali».
Il progetto «Onocosmesi» si è
A TUTTA NATURA
Preferite dai consumatori
le confezioni a basso
impatto ambientale
articolato in otto diverse fasi: monitoraggio; rilievi morfometrici e
biometrici; analisi delle caratteristiche del latte; indagini demoscopiche di preferenza sull’acquisto del prodotto; metodologia di
produzione e trasformazione; valutazione sensoriale del prodotto;
packaging e marketing; pubblicazione e diffusione dei risultati.
L’indagine demoscopica ha riguardato un campione casuale di
392 persone (181 uomini e 211 donne), residenti tutti in Basilicata e
divisi per fasce di età, alle quali è
somministrato un questionario
di 19 domande. Il 67,8% conosceva
il prodotto, il 49% come alimento,
il 32% come onocosmetico e il
19% in entrambi i casi. I potenziali consumatori hanno mostrato di essere particolarmente interessato ad una crema corpo (ol-
.
LA POPOLAZIONE LUCANA LA SPECIE È PRESENTE IN 93 COMUNI SU 131
ALLEVAMENTI UN ALLEATO PREZIOSO PER VALORIZZARE LE AREE INTERNE
Nuove opportunità per salvare Un amico con tante qualità
gli asini dal rischio estinzione dal latte al trekking all’onoterapia
l Fino a pochi decenni fa lo si
poteva trovare in quasi tutti i «sottani»
dei piccoli paesi lucani, fedele aiutante e simbolo della cultura contadina. Oggi, sebbene sia ancora presente nella maggior parte dei comuni,
l’asino è a serio rischio di estinzione
anche in Basilicata. Alla base del progetto sull’onocosmesi l’Università degli Studi della Basilicata ha provato
anche a fare il punto sulla situazione
della
popolazione
asinina lucana, confrontando i dati degli ultimi Censimenti con questionari diretti presso le
aziende con i dati
del Registro Anagrafe Equina della
regione Basilicata
(a tal proposito c’è da dire però che,
come accade per i cavalli, anche per
quanto riguarda gli asini esistono ancora delle «sacche» di evasione dall’obbligo di identificare gli animali tramite microchip, come previsto dalla
legge).
In base allo studio condotto dall’Unibas, l’asino risulta ancora presente in
93 comuni sui 131 totali. La popolazione è concentrata soprattutto nella
fascia altimetrica più elevata (82%).
Pochi sono, comunque, gli allevamenti
di una certa consistenza: il 45% degli
asini si trova in aziende che posseggono solamente due o tre capi,
anche se nel territorio del Potentino
non mancano le aziende che hanno un
numero di capi consistente sono presenti diverse aziende con un numero
di capi abbastanza consistente, addirittura fino a settanta. Si tratta,
naturalmente,
di
quelle aziende che
hanno deciso di
scommettere a tutto
tondo sull’amico dalle orecchie lunghe,
per diversificare la
produzione in un panorama in cui gli allevamenti tradizionali sono sempre più in difficoltà.
I soggetti registrati all’Anagrafe
Equina sono 488 in tutta la regione: 289
nella provincia di Potenza e 199 nella
provincia di Matera. La maggior parte
degli asini censiti in Basilicata deriva
o appartiene alla razza Martina Franca, originaria della vicina Puglia, dal
caratteristico mantello morello e di
taglia medio grande.
[g.lag.]
CENSIMENTO
All’anagrafe sono
registrati 488 esemplari
tra Potenza e Matera
l Se la produzione di cosmetici costituisce la nuova frontiera dell’utilizzo
del latte asinino, le sue qualità come
«nutraceutico», ovvero un prodotto a metà tra l’alimento e il medicinale, è ormai
noto e consolidato. E anche in Basilicata
non mancano aziende con esperienza
più che decennale nel settore. Il latte di
asina ha un elevato valore nutrizionale,
ma soprattutto un alto contenuto di lisozima, un enzima dalle proprietà battericide, il che lo rende particolarmente
adatto, ad esempio, alle esigenze particolari di bambini con intolleranze alimentari. Un altro aspetto interessante del latte di
asina è il suo lato valore economico: i siti
internet specializzati parlano di un costo
medio variabile che si aggira sui 15 euro
a litro, anche se molti allevatori sono
pronti a giurare che, in questi tempi di
crisi, si tratta di un valore più che altro
virtuale.
Tra le principali realtà lucane, oggi
impegnate soprattutto sul fronte della
produzione di latte alimentare, c’è
l’azienza Matinella, in agro di Avigliano,
che alleva asini dal 1997, e che «si pone
l’obiettivo di valorizzare questo stupendo animale divenuto prezioso per le sue
produzioni e per le attività che svolge»,
dal trekking alla pet therapy. La «star» di
Matinella, come i titolòari dell’azienda
sottolineano anche sul sito internet, è
l’anziano stallone Nang, capostipite
dell’intero allevamento.
A San Martino d’Agri, nel cuore del
Parco Nazionale della Val d'Agri - Lagonegrese, c’è la Masseria Di Giglio dove
Salvatore Naturali,
molisano di nascita,
dopo aver vissuto
molti anni in Belgio e
in Francia, ha insediato la sua azienda
per la produzione del
latte di Asina in Basilicata, che conta
una quarantina di capi.
Sempre nell’area Sud della Basilicata,
l’Azienda agricola Sagittario di Lauria è
stata tra le prime a far conoscere ai consumatori della Basilicata le proprietà del
latte di asina. L’azienda ha anche sviluppato un metodo di pastorizzazione
tale da preservare tutte le caratteristiche
del latte garantendo la sterilità dell'alimento.
[g.lag.]
PREZZO
Un litro di latte
alimentare può costare
anche quindici euro
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 26.05.2012
PAG. 6
II I BASILICATA PRIMO PIANO
SOS GIUSTIZIA
MANNAIA SUI PRESIDI GIUDIZIARI
Basilicata Mezzogiorno
Sabato 26 maggio 2012
LA MOTIVAZIONE
Una zona di frontiera che fa gola alle
organizzazioni criminali di fuori regione:
questa la motivazione del provvedimento
«Pericolo criminalità, Melfi
è il tribunale da salvare»
Presidi lucani da tagliare ma il Ministero dell’Interno salva quello normanno
Una nota riservata è stata
inviata all’attenzione del
ministro Anna Maria
Cancellieri sulla vicenda
ANTONELLA INCISO
l Salvate il Tribunale di Melfi. Le
parole utilizzate sono diverse, molto
più caute, molto più burocratiche, ma
il senso è esattamente questo. Salvate
il Tribunale di Melfi dalla scure dei
tagli legati al riordino dei presidi
giudiziari minori che dovrà fare il
Governo Monti. In Basilicata sono
diversi i presidi giudiziaria a rischio,
tra uffici del giudice di pace e tribunali veri e propri, ma tra questi
quello di Melfi deve essere «salvato».
Ad ogni costo. A mettere nero su
bianco l’indicazione una nota del
Ministero dell’Interno arrivata direttamente sul tavolo del ministro
Anna Maria Cancellieri. Una nota
riservata in cui viene espressa, innanzitutto la preoccupazione per
l’eventuale chiusura dei tribunali della provincia di Potenza, quello di
Lagonegro e quello di Melfi. «Pur non
avendo i numeri a loro favore i due
presidi giudiziari devono essere mantenuti, trovandosi al confine con territori ad alta densità criminale» viene sottolineano nella nota. Ma allo
stesso tempo se proprio non dovesse
essere possibile farli restare entrambi, bisogna mantenere almeno quello
di Melfi. Il motivo? Semplice e banale
nello stesso tempo. Il presidio del
Vulture si trova in uno dei territori a
maggior rischio criminale della regione. Un territorio importante dal
punto di vista industriale e commerciale e, di conseguenza appetibile
per i clan. Inoltre, si tratta di una
zona al confine con paesi ad elevata
densità criminale come sono quelli
pugliesi.
Insomma, dei buoni motivi - secondo i rappresentanti del Ministero
dell’Interno - per evitare che il presidio giudiziario possa essere chiuso.
Dei buoni motivi, tra l’altro, che
sostengono una causa che se basata
sui soli numeri potrebbe essere considerata persa. Già perchè se altri
territori italiani a difesa dei loro
tribunali portano i numeri, in Basilicata la situazione è completamente diversa. I numeri dei magistrati
(che devono essere superiori a 15) non
ci sono, o per meglio dire ci sono ma
sono decisamente più piccoli.
Resta da chiedersi, quindi, cosa
succederà a questo punto E la risposta non è semplice. Il riordino dei
presidi non è stato ancora messo a
punto e sono in tanti a chiedere di
salvare i rispettivi tribunali. Certo è,
però, che la nota del Ministero rappresenta un tassello importante per il
problema che riguarda la Basilicata.
Un problema che come evidenziato
precedentemente riguarda diversi
presidi. Oltre a Melfi e Lagonegro,
infatti, c’è la sezione distacca di Pisticci e 22 uffici del giudice di pace. In
particolare, per l’area sud la soppressione degli uffici del giudice di
pace riguarda Chiaromonte, Lauria, e
Sant'arcangelo (tutti e tre saranno
accorpati presso gli uffici di Lagonegro) Per il Materano, invece, gli
uffici soppressi sono Irsina, Pisticci,
Rotondella, San Mauro Forte, Sti-
gliano e Tricarico (gli uffici andranno
ad ingrandire il Tribunale di Matera).
Quattro, di contro, gli uffici che saranno soppressi nel territorio del
Vulture: Palazzo San Gervasio, Pescopagano, Rionero in Vulture e Venosa (in questo caso gli uffici saranno
accorpati con la sede del Tribunale di
Melfi). Infine, a subire i colpi più
feroci il Potentino con ben nove sedi
cancellate: Acerenza, Avigliano, Bella, Calvello, Genzano di Lucania, Laurenzan, Marsico Nuovo, Vietri di Potenza e Viggiano (tutti trasferiti presso il Tribunale di Potenza). Siti importanti soprattutto per gli utenti che
vivono nei comuni più lontani, ma
anche uffici, questi ultimi, che smaltiscono il 30 per cento delle pendenze
giudiziarie lucane. Questo, però, non
è sufficiente ad evitare la loro chiusura. Come nel caso dei tribunali la
mannaia dei tagli pesa. Soprattutto in
un momento di crisi come quello
attuale. I soldi sono pochi e bisogna
razionalizzare la spesa. Poco importa
se a pagarne le spese saranno i
cittadini utenti.
LE SEDI Nelle foto alcune immagini dei Tribunali di Melfi e
Lagonegro, a rischio chiusura
L’ANALISI IL CASO BASILICATA FINISCE ALL’ATTENZIONE DELLA COMMISSIONE PERMANENTE GIUSTIZIA DEL SENATO CHE SI ESPRIMERÀ SULLA VICENDA
«I riflessi? Spese per i cittadini»
L’allarme del sen. Chiurazzi: «Ridurli costringerà le famiglie a costi per i viaggi»
PIERO MIOLLA
l Evitare che il risparmio dello Stato si traduca in
un costo insopportabile per il cittadino-utente del servizio giustizia. Un pericolo che si corre in Basilicata
dove sono a rischio i tribunali di Lagonegro e Melfi e la
sezione distaccata di Pisticci per la «furia» dei tagli che
ha colpito il Governo. Se venissero applicati in modo
scriteriato, quei tagli arrecherebbero al cittadino un
danno ben maggiore dell’eventuale beneficio derivante dall’aver evitato presunti sprechi. Il tema è spinoso:
lo abbiamo affrontato con il senatore lucano del Pd,
Carlo Chiurazzi che è segretario, componente l’Ufficio
di Presidenza e presidente della Sottocommissione per
i pareri della seconda Commissione Permanente Giustizia del Senato.
Senatore, in regione c’è preoccupazione dopo la
diffusione dei parametri necessari per mantenere in vita gli uffici giudiziari, elaborati dal
gruppo di lavoro che il Ministro della Giustizia,
Paola Severino ha messo in campo.
«Ne siamo consapevoli. Abbiamo uno studio in
Commissione che stiamo valutando con il Ministero. È
uno schema che non dice ancora nulla sulle chiusure
va adeguato, a mio avviso, ai criteri inseriti nella legge
delega, dove trovano spazio fattori che nella nostra
regione sono importanti: l’estensione del territorio, la
distribuzione della popolazione su di esso, il tasso di
facilità o di difficoltà per raggiungere le sedi giudiziarie. La Basilicata è molto più estesa di altre regioni che hanno una popolazione maggiore, ma ha
ancora difficoltà di comunicazione: bisogna tenerne
conto ed in Commissione lo stiamo facendo: è stata una
battaglia dura perché le posizioni iniziali tenevano
conto di altri fattori».
I tribunali a rischio in Basilicata sono tre: cosa
accadrà?
«Ancora non si sa: di sicuro bisogna evitare che i
tagli incidano ancor di più sulle famiglie già falcidiate
dalla crisi. Potremmo anche drasticamente ridurre i
tribunali in regione, ma se, per raggiungere un tribunale ed usufruire dei suoi servizi, i costi per gli
utenti diventano insopportabili per le famiglie, cadremmo nell’effetto opposto: un servizio prioritario
come quello della giustizia verrebbe, di fatto, negato.
In parte è già così: molte attività non vengono iniziate
perché l’utente, se deve intraprendere un procedi-
SENATORE Il parlamentare del Pd, Carlo Chiurazzi
mento giudiziario lungo, pletorico e costoso, preferisce non invocare giustizia: «Se applicassimo principi
legati al tema dei costi dello Stato avremmo l’effetto o
di non adire le vie giudiziarie o di farlo con un onere
SERVIZIO PRIORITARIO
Non si può negare alla gente
un servizio prioritario
come quello della giustizia
elevato».
Melfi e Lagonegro a parte, c’è il caso Pisticci:
con la soppressione dell’ufficio, la ratio della
riforma verrebbe contraddetta, perché l’adeguamento della nuova sede è costato un milione
di euro di soldi pubblici.
«È così, anche se quei lavori sono il frutto di una
programmazione che non è quella di oggi. In ogni caso
è un elemento da valutare: immaginiamo anche che le
attività di Pisticci, spostate a Matera, implicherebbero
per quella sede nuovi costi e un nuovo modello organizzativo, mentre a Pisticci c’è un immobile pronto,
moderno ed adeguato alle norme sulla sicurezza e,
dunque, capace di ospitarle. Il tema è tutto qui: dobbiamo confrontare le nostre tesi con quelle di carattere
generale: auguriamoci che la sintesi non produca effetti drastici per tutta la regione».
A che punto della riforma siete?
«Siamo nel pieno del lavoro e mi auguro che anche il
Ministero tenga conto nella sua applicazione delle
esigenze di un territorio che vuole partecipare consapevolmente e responsabilmente al processo di rivisitazione della spesa pubblica. Però c’è modo e modo
per fare l’operazione: noi ne abbiamo indicato uno».
Le royalties del petrolio possono, eventualmente, a suo giudizio salvare gli uffici giudiziari
lucani a rischio?
«Non so se tecnicamente ciò è possibile, come esplicitamente previsto per i Giudici di Pace. So che il
presidente De Filippo sta lavorando: ha incontrato il
sottosegretario che segue la materia e attende risposte.
Immagino che, se dovesse essere data questa facoltà,
non avrebbe motivo per non metterla in campo».
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 26.05.2012
PAG. 7
Basilicata Mezzogiorno
BASILICATA PRIMO PIANO I III
Sabato 26 maggio 2012
I NUMERI CHE NON AIUTANO
Se si dovessero tenere presenti i numeri
nessuno dei presidi giudiziari della
Basilicata potrebbe essere mantenuto
INTERESSE PRIVATO
Bolognetti (Radicali): «La vendita del
tribunale potentino è un’operazione
conveniente solo per chi l’acquista»
Potenza, tribunale in vendita
«Un’operazione a perdere»
Il Ministero di Grazia e Giustizia ricorre all’Avvocatura di Stato
MASSIMO BRANCATI
l Non è un’operazione conveniente.
Anzi, peserà sulla spesa pubblica. I
dubbi espressi dai Radicali Maurizio
Bolognetti e l’on. Rita Bernardini sulla vendita del tribunale di Potenza sono stati raccolti e «rinvigoriti» dal Ministero della Giustizia che, rispondendo proprio ad un’interrogazione della
deputata Bernardini, ha espresso «perplessità», chiedendo
all’Avvocatura di
Stato di intervenire
e inoltrando un ricorso al Tar di Basilicata. Il Comune
di Potenza, lo ricordiamo, ha stipulato
un contratto preliminare con la società finanziaria Maya per un importo
di circa 32 milioni di euro. Una volta
trasferita la proprietà dell’immobile,
lo stesso Comune chiederà al Ministero il rimborso (per circa 3,3 milioni
di euro all’anno) del canone di locazione. E chi paga? Sempre il cittadino,
è ovvio. In attesa che il Ministero acquisisca un parere dall’Avvocatura di
Stato in ordine alla legittimità
dell’operato dell’amministrazione comunale potentina, l’on. Bernardini ricorda che gli uffici giudiziari di Potenza furono costruiti negli anni Ottanta, «per lo più con finanziamenti
statali (circa 17 milioni di euro) e per il
residuo con fondi
propri e con mutui
contratti dal Comune (per circa 4,7 milioni di euro)».
Nell’evidenziare
che il Comune solo
l’11 maggio scorso
ha
informato
sull’avvenuta stipula del contratto preliminare di vendita
(contrariamente a quanto dice il sindaco), il Ministero sottolinea che con
la vendita del tribunale «lo Stato erogherebbe a fondo perduto le risorse
destinate al Palazzo di giustizia (risorse che il Comune farebbe proprie
tramite la cessione a terzi dell’immobile) ma si troverebbe per di più a
GUADAGNI
L’acquirente trarrà un
profitto di 64 milioni di
euro. A chi giova?
dover corrispondere il rimborso annuale dei canoni dovuti per la locazione dell’edificio». Nella nota del Ministero ha anche sottolineato che «il
responsabile del procedimento per il
Comune di Potenza, contattato dal Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, ha rappresentato che il contratto non è stato ancora stipulato».
Il segretario dei
Radicali
lucani,
Maurizio Bolognetti, che con Bernardini sta portando
avanti da tempo una
«battaglia di trasparenza» sulla vendita
del tribunale, annuncia che si sta valutando la possibilità di inviare un
esposto-denuncia alla Procura della
Repubblica: «Sarebbe opportuno – precisa Bolognetti – che, per tutelare l'interesse pubblico, il Comune di Potenza
decidesse di rinunciare ad un’operazione vantaggiosa solo per la società
finanziaria Maya».
Bolognetti precisa che il canone ge-
nerale, secondo le normative, non dovrebbe mai superare il 5 per cento del
valore dell’immobile. E chiede: perché
se il tribunale è stato valutato 32 milioni di euro si è stabilito un affitto di
3.200.000 euro annui? Maya in dieci
anni avrà ripagato l'investimento e nei
successivi 20 (il contratto d'affitto è di
30 anni rinnovabili) trarrà un notevole
profitto (circa 64 milioni di euro). Anziché svendere e scaricare i costi sulla
collettività - conclude Bolognetti - il Comune potrebbe convenientemente contrarre un mutuo».
Argomentazioni
che sono alla base anche di un’interrogazione dei consiglieri comunali di
opposizione Giuseppe Molinari e Salvatore Lacerra, presentata ieri sera in
consiglio comunale, e delle accuse
dell’ex consigliere regionale Pietro Simonetti che, di fronte alle critiche del
Ministero, chiede al sindaco di rassegnare le dimissioni.
MUTUO
Il Comune potrebbe
contrarre un mutuo
anziché vendere
LA REPLICA DEL SINDACO VITO SANTARSIERO
«Anche Monti sapeva tutto»
LETTERE
Il sindaco di
Potenza dice di
aver informato
con una nota, il
27 marzo
scorso, il
presidente del
Consiglio,
Mario Monti
sulla intera
operazione di
vendita e che
lo stesso
Ministero ne
era a
conoscenza dal
5 aprile.
Circostanza
smentita dal
dicastero
interessato
[foto Tony Vece]
Per lavori vari e manutenzione l’amministrazione comunale ha speso 7 milioni
l «Il tribunale, pur realizzato con un contributo del Ministero è di proprietà del Comune di Potenza e l’amministrazione, per lavori vari, si è fatta carico di una spesa di sette
milioni di euro». È la premessa del sindaco
Vito Santarsiero in risposta ai rilievi fatti dal
Ministero sulla vendita del Palazzo di giustizia. Santarsiero precisa che il Municipio «si
fa carico anche di spese per l’attività e la
manutenzione ordinaria del tribunale per una
cifra media pari a circa tre milioni di euro. Il
rimborso ministeriale, non totale, avviene con
ritardi di anni e ad oggi, a fronte delle spese
sostenute, lo sbilancio è pari a 3,8 milioni euro
(2002-2011). Inoltre il fitto figurativo da rico-
.
noscere all’amministrazione comunale è stato
pagato solo in minima parte (245 mila euro
globali) a fronte di una richiesta complessiva
pari a 15 milioni di euro».
Santarsiero ribadisce che «la vendita del
tribunale rientra nell’ambito della forte azione di risanamento del Comune il cui debito,
che aveva toccato i 176 milioni di euro ed oggi
ridotto a 110 milioni di euro, costringe l'amministrazione da anni all’esborso, con somme
interamente a carico della spesa corrente, di
una rata mutuo annuale di 12,5 milioni di euro.
Il canone di locazione è stato definito da una
perizia tecnica dell’Agenzia del Territorio regolarmente richiesta e pagata dal Comune di
Potenza».
Il sindaco, infine, ricorda che «fin dal gennaio 2009 la Commissione di manutenzione del
tribunale di Potenza, organo ministeriale presieduto dal Presidente di Corte d’Appello è
stata puntualmente informata dell’avvio delle
procedure di vendita a seguito della delibera di
Consiglio comunale del 30 luglio 2008 approvata all’unanimità. «Successivamente - aggiunge Santarsiero - la vendita è stata resa
nota con avvisi pubblicati su giornali di rilevanza nazionale e lo scorso 27 marzo ho
informato il presidente Mario Monti. Inoltre Il
5 aprile scorso ho informato direttamente il
Ministero di Grazia e Giustizia».
Un gruppo Facebook di 1100 Comune sul piede di guerra
iscritti per tutelare Pisticci
e avvocati in sciopero
l A Pisticci c’è l’unica sezione
distaccata (nella fattispecie, del
tribunale di Matera) presente in
Basilicata: l’ufficio giudiziario
della città basentana, il comune
più popoloso in regione dopo Potenza e Matera, amministra giustizia a 34.013 famiglie, per 95.139
persone residenti su una superficie di 172.964 chilometri quadrati. Per la cronaca, la superficie del
circondario della sezione distaccata di Pisticci è superiore non
solo a quella di Melfi, ma anche a
quella di Matera. In organico ci
sarebbero 4 giudici togati (2 nel
civile ed altrettanti nel penale: ora
come ora nel civile c’è un solo togato, mentre sono 2 nel penale), e 4
Got: al momento sono 3. Venti, in-
vece, i comuni che si servono della
sezione distaccata pisticcese per
gli affari giudiziari: Accettura,
Aliano, Bernalda, Cirigliano, Colobraro, Craco, Garaguso, Gorgoglione, Montalbano Jonico, Nova
Siri, Oliveto Lucano, Pisticci, Policoro, Rotondella, San Giorgio
Lucano, San Mauro Forte, Scanzano Jonico, Stigliano, Tursi e Valsinni.
Di recente, è stato costituito un
Comitato Permanente di Difesa
della Sezione Distaccata, formato
da avvocati, associazioni e semplici cittadini. Creato anche un
gruppo su facebook, denominato
“No alla soppressione del Tribunale di Pisticci”, che conta già 1109
[p.miol.]
membri.
IL PAESE Pisticci
l Uno sciopero e un consiglio
comunale allargato per protestare contro la paventata chiusura del tribunale di Lagonegro.
L’iniziativa è promossa dal consiglio dell’ordine degli avvocati
presieduto da Rosa Marino.
L’astensione dalle udienze è stata proclamata dal 5 al 12 giugno
prossimi, mentre per il giorno 8
il sindaco, Domenico Mitidieri,
ha convocato un consiglio comunale allargato ai 36 comuni
del circondario. La speranza è
che facendo leva sull’unità di
intenti si possa avere un peso
specifico a Roma dove, va detto,
tutto sembra ancora nel limbo.
L’avvocatura lagonegrese fa
presente che «non condivide i
principi e l’apparente ratio che
hanno ispirato l’intervento del
legislatore,
denunciandone,
inoltre, la sua palese incostituzionalità». E proprio da Lagonegro parte l’idea di un referendum per l’abrogazione delle legge delega sulla revisione delle
circoscrizioni giudiziarie. «L’assemblea – spiega l’avvocato Felice Leonasi, delegato Oua - ha
approvato all’unanimità la mia
proposta di dare incarico ad un
costituzionalista di chiara fama
per studiare la possibilità di raccogliere 500mila firme e creare
un comitato referendario per affidare al popolo la decisione definitiva sulla permanenza o meno dei piccoli tribunali». [p.per.]
IL COMUNE Lagonegro
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.05.2012
PAG. 8
Basilicata Mezzogiorno
MATERA CITTÀ I V
Lunedì 28 maggio 2012
UN GESTO DI SPERANZA
LE ATTIVITÀ DEL VOLONTARIATO
Sette giorni per sensibilizzare la Basilicata
alla donazione e ai trapianti degli organi
con l’Associazione nazionale emodializzati
CIÒ CHE VIENE CHIESTO DA CHI SOFFRE
I donatori moltiplicano la vita
Ma il 2011 è un anno da dimenticare, 33 i pazienti in lista d’attesa
FILIPPO MELE
l Sette giorni per sensibilizzare alla donazione degli organi
ed ai trapianti culminati, ieri,
con la Giornata nazionale dedicata alla problematica etica e
sociale. Così, nella città dei Sassi
è stata l’Aned (Associazione nazionale emodializzati) ad organizzare una serie di iniziative in
collaborazione con il Centro regionale trapianti (Crt). “Motori”
delle iniziative Donato Andrisani, presidente regionale
dell’Aned, e Angela Latorraca,
del Crt. «È importantissimo - ha
dichiarato Andrisani - entrare
anche noi in una azione di sensibilizzazione nazionale che vede coinvolti il Ministero della
salute, il Centro nazionale trapianti, le Regioni, le associazioni dei pazienti e di volontariato.
E noi, come Aned, rappresentiamo e tuteliamo tutti i nefropatici, dializzati e trapiantati».
Così, è stato allestito nella hall
dell’ospedale Madonna delle
Grazie un punto di incontro e di
distribuzione di materiale informativo. Mercoledì scorso, invece, un convegno ha fatto il punto
della situazione dei trapianti in
Basilicata con concerto finale
dell’orchestra giovanile del Conservatorio “E. R. Duni” e dei ragazzi della scuola media “G. Pascoli” diretto dal maestro Demetrio Lepore. Ma non è finita.
le altre notizie
COMUNE, ALTRO SORTEGGIO
Trasparenza, assegnati
28 incarichi professionali
n Il sindaco di Matera, Salvatore
Adduce, nei giorni scorsi, alla
presenza del segretario generale del Comune, Antonio Fasanella, del dirigente Lavori
pubblici, Delia Tommaselli, ha
proceduto all’estrazione per
l’affidamento di incarichi professionali. In particolare, sono
stati estratti 29 professionisti
dagli elenchi pubblici dei tecnici a disposizione del Comune. Tre le tipologie di incarichi
professionali: coordinamento
sicurezza in fase di esecuzione;
collaudi; progettazione definitiva e/esecutiva per la messa in
sicurezza di edifici scolastici.
Gli incarichi sono finanziati
con risorse Pisus e, per gli edifici scolastici, da mutui.
«Con l’affidamento dell’incarico per la messa in sicurezza degli edifici scolastici - ha commentato l’assessore ai Lavori
pubblici, Maria Pistone - questa
amministrazione completa il
programma biennale di interventi sulle scuole di propria
competenza (materne, elementari e medie). Un programma
iniziato lo scorso anno con la richiesta di un mutuo di un milione e mezzo di euro e che prosegue ora con un altro mutuo di
pari importo». «Stiamo accelerando i tempi sui lavori previsti
dai Pisus - ha aggiunto Adduce per riqualificare e migliorare
alcuni servizi e ridare ossigeno
all’economia locale. Anche per
questa ragione abbiamo preferito suddividere gli incarichi
professionali in modo da ampliare la platea dei beneficiari».
«Grazie alla collaborazione della Azienda sanitaria di Potenza –
ha continuato il presidente regionale Aned - abbiamo spedito
materiale informativo ai medici
di famiglia e pediatri della Basilicata, alle parrocchie, agli istituti scolastici e ai Comuni, mentre con l’aiuto della Federfarma
di Matera e Potenza abbiamo
raggiunto le farmacie della regione». Insomma, si è trattato di
una settimana intensa all’insegna dello slogan “Un donatore
moltiplica la vita” a voler sottolineare l’importanza di un gesto che dà speranza alle persone
in lista di attesa. Lo stesso Andrisani, infine, ha dato alcuni
numeri sui trapianti nella nostra regione: «In Basilicata, purtroppo, il 2011 è stato l’unico anno che ha evidenziato un netto
calo dell’attività con un indice di
6,8 prelievi di organi da cadavere per milione di abitanti contro la media nazionale di 18,4.
Ma il dato ancor più preoccupante è stato l’aumento delle opposizioni passate dal 33,3% del
2010 al 64,3% del 2011. Le proiezioni al 31 marzo 2012, però, hanno fornito dati incoraggianti:
aumentano i prelievi di organi
da cadavere con un indice di 20,5
per milione di abitanti e diminuiscono le opposizioni al prelievo che si attestano al 20%. In
Basilicata sono 33 i pazienti in
lista di attesa per un trapianto».
MARIO MURGIA Presidente Aiea
HACKER ASSOCIAZIONE AMIANTO
Attacco
informatico
all’Aiea
OSPEDALE MADONNA DELLE GRAZIE In alto, i volontari del Centro trapianti regionali
C’è anche il laboratorio di tipizzazione tissutale
Il Centro regionale attivo nell’ospedale
Madonna delle Grazie
.
La sede del Centro regionale per i
trapianti (Crt) di organo in Basilicata è
operativo nella città dei Sassi. Direttore è
il nefrologo, Giovanni Santarsia. Oltre al
Crt, all’ospedale Madonna delle Grazie vi
è anche il Laboratorio di tipizzazione tissutale. Il Crt agisce da coordinamento
regionale per i prelievi, cura l’inserimento in lista di attesa per trapianto di organi
e tessuti, gestisce le liste d’attesa e l’assegnazione degli organi. A Matera è attivo anche l’ambulatorio regionale dei pazienti trapiantati. Il Laboratorio, poi, ef-
fettua la tipizzazione tessutale sierologica e genomica sia a bassa che ad alta risoluzione e gli esami di compatibilità donatori - riceventi (cross match) oltre che i
test immunologici pre e post trapianto.
Per accedere alle prestazioni occorre la
richiesta del medico curante e la prenotazione al numero telefonico 0835
253839 (dal lunedì al venerdì ore 8.00 13.00) ad eccezione delle visite ambulatoriali da prenotare al CUP tel. 848 821
821.
[fi.me.]
LA MANIFESTAZIONE NON SOLO CORTEI MA SPAZI CREATIVI CHE RICHIAMANO LA NECESSITÀ DI UNA SOCIETÀ CON VALORI DIVERSI
La reazione degli studenti
Grande mobilitazione contro la violenza dopo i tragici fatti di Brindisi
l Gli studenti di Matera e della provincia
hanno dato una pronta riposta all’attacco terroristico di Brindisi che ha colpito proprio il
mondo scolastico. Dopo i terribili giorni che
seguiti all’evento, e dopo la manifestazione il
piazza del 23 maggio per ricordare le vittime
della strage di Capaci e la giovane sedicenne
Melissa Bassi, si sono fatti forza e hanno
deciso di combattere la violenza con le armi
della cultura, dell’arte, della creatività e dello
sport. In migliaia sono scesi in piazza in questi tre giorni, per festeggiare insieme il Festival dello studente un momento di aggregazione ma anche un modo per far conoscere
ai cittadini cosa sono in grado di proporre le
nuove generazioni. E così i ragazzi del Liceo
Artistico “C. Levi” hanno allestito negli spazi
espostivi del centro storico mostre di opera
realizzate durante il loro percorso di studi,
hanno proposto Laboratori di disegno libero,
muniti di cavalletti, tavolozze e tele, posizionati negli angoli più suggestivi della città,
dando la possibilità a tutti di esprimere la
propria creatività con matite, pennelli e colori. Non sono mancate le esibizioni di scuole
di ballo e di artisti di strada, e momenti di
svago ma anche di approfondimento con il
gioco di ruolo “Detective nei Sassi”. Anche lo
sport ha arricchito il programma, con una
sfida di pallacanestro interscolastica disputata al Palasassi e un torneo di calcio a 5.
Immancabile la musica con l’esibizione di 8
gruppi nel Parco del Castello. A rendere indelebile il ricordo di queste giorno ci penserà
il Graffito Murales che alcuni ragazzi realizzeranno sulla lunga parete che circonda il
Parco Macamarda di Via Saragat. Si è dato
spazio anche ad incontri e dibattiti. Con la
Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed
Etnoantropologici della Basilicata Marta
Ragozzino, Giuseppe Capitano scultore e
PROPOSTE
Liceo artistico,
tra i protagonisti del momento di aggregazione
promosso
dagli studenti
ma anche
un modo per
far conoscere
cosa sono
in grado
di proporre
le nuove
generazioni
Maristella Trombetta dell’Università di Bari, hanno approfondito il tema “Arte e Creatività: giovani sfide per giovani artisti”, con
Federico Sisti segretario generale della Camera di commercio di Matera hanno affrontato il tema della valorizzazione del patrimonio enogastronomico quale risorsa fondamentale per rilanciare il settore imprenditoriale e turistico, infine con l’economista
Alberto Cottica, Paolo Verri e Rossella Tarantino del Comitato Matera 2019 e Paolo
Montemurro responsabile del Quality Program hanno discusso di wiki democrazia e
cittadinanza attiva non senza uno sguardo
all’Europa. Insomma un programma ricco e
articolato che ha registrato una buona partecipazione di pubblico e studenti. A sottolinearlo è Giuseppe Cicchetti presidente della Consulta provinciale degli studenti. «Con
questo Festival ha detto Cicchetti - siamo riu-
sciti a coinvolgere tutti, cittadini e studenti
che hanno partecipato non solo alle attività
musicali ed artistiche e alle manifestazioni
sportive, ma anche agli incontri culturali che
hanno dato loro la possibilità di approfondire
temi che non rientrano nel programma di
studi. Ma sicuramente ciò che è emerso è la
volontà di tutti i ragazzi di voler partecipare
attivamente alla vita sociale e culturale della
città dando anche un proprio contributo».
Soddisfatto del risultato anche il sindaco
Salvatore Adduce. «La festa degli studenti
rappresenta una straordinaria occasione non
solo di divertimento, ma anche e soprattutto
di confronto e di analisi sul difficile momento
che stiamo vivendo. E penso che questo evento debba ulteriormente radicarsi nel territorio in modo da poter svolgere, nei prossimi
anni, una funzione determinante per la cre[c.cos.]
scita della nostra comunità».
l Attacco informatico
all’Aiea, Associazione italiana esposti amianto, e al suo
presidente, Mario Murgia,
che è impegnato da anni nel
riconoscimento dei diritti
del lavoratori e dei loro familiari, vittime dell’amianto. Intensa l’attività dell’associazione, che ha sede a
Matera, sia a livello nazionale che regionale: dell’Aiea
e del suo presidente sono
note, infatti, le battaglie che
si stanno conducendo anche
per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori dell’ex Liquichimica Enichem della
Valle del Basento. Un probabile hacker si è inserito
nella mail list di Mario
Murgia e ha inviato ai suoi
1700 contatti una serie di
mail di richiesta prima di
aiuto e poi di denaro, per
una difficoltà improvvisa
manifestatasi a Londra, dove neanche l’ambasciata italiana l’avrebbe aiutato a risolvere. La falsa mail inviata, a firma di Mario Murgia,
ai suoi 1700 contatti, conteneva anche un numero di
telefono (che è risultato
inattivo). A Mario Murgia è
subito andato in blackout
l’account del cellulare prima
di scoprire che gli erano stati cancellati tutti i 1700 indirizzi mail contenuti nei
computer dell’associazione,
più circa duemila mila numeri di telefono della rubrica informatica dell’associazione. Un danno notevole
per un’associazione che si
tiene unita grazie a internet
e che ha necessità di fare
comunicazione e informazione via mail. «Non so chi
sia stato – ha dichiarato
Murgia –, ma ho presentato
regolare denuncia alla polizia di Stato affinché possano iniziare le indagini per
scoprire chi e perché possa
aver avuto interesse a bloccare l’attività di comunicazione dell’associazione. Posso aggiungere che oltre al
normale impegno, in questo
periodo, con Radio Radicale,
l’associazione stava conducendo un servizio d’inchiesta sulle conseguenze
dell’esposizione all’amianto
dei lavoratori dell’ex stabilimento Enichem-Montedison di Ottana, in Sardegna».
[e.p.]
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 26.05.2012
Sabato 26 maggio 2012
PAG. 9
Basilicata Mezzogiorno
17
SPECIALE RAGAZZI
Nuovo appuntamento
con la rubrica della Cps
la Giornata dell’arte
studentesca sarà dedicata
a Melissa, uccisa
dalla bomba di Brindisi
L’iniziativa con la creatività del prossimo 4 giugno sarà intitolato al tragico attentato di Brindisi
Giornata dell’arte e di legalità
«Non si può colpire la scuola. Ecco perchè dobbiamo pensare a Melissa»
TUTTI noi dobbiamo rivolgere il
pensiero a Brindisi. Pur con il dolore nel cuore e la morte negli occhi, è fondamentale essere in questo momento vicini con il pensiero
alla famiglia di Melissa, agli studenti brindisini chehanno dovuto
assistere ad un simile e scellerato
crimine indirizzato alla scuola, intesa come istituzione e come ultimo baluardo della cultura, della
crescita morale e spirituale di tutti
gli studenti.
I fatti del 19 maggio scorso non
hanno alcun precedente nel nostro Paese; potremmo ricordare
tante stragi e molti attentati contro magistrati, politici e giornalisti, ma mai, nella storia recente del
nostro Stato, si era assistito al un
gesto tanto grave e, fino a poco fa,
inimmaginabile.
Colpire una scuola, uccidere e
ferire gravemente degli studenti
dimostra quanto il male possa offuscare la mente, il cuore, la volontà di chi si illude di porsi al di sopra
di ogni etica e invece calpesta i diritti fondamentali delle persone.
A cominciare da quello alla vita nel
caso particolare la vita di giovani
studenti, che rappresentano il tesoro più prezioso di una
società, che
vuole e deve
costruirsi
un futuro
migliore
nella legalità. Questo
episodio deve proprio
servire da
monito alle
istituzioni
italiane, che
hanno
il
compito, anzi il dovere,
di mantenere in vita la “fiamma”della legalità
contro il focolaio di violenza eversiva, e contrastare con determinazione ogni tentativo di porsi al di
sopra della legge, che è il cardine
di uno Stato morale e democratico.
Il 19 maggio appena trascorso è
il giorno in cui la democrazia ha
subito un duro colpo perché si è
colpito il futuro del Paese, nell’istituzione scolastica e per di più tutto
questo è accaduto a pochi giorni
dal ventennale dalla morte, per
mano mafiosa, di Giovanni Falcone.
Il dolore recente per la morte di
Melissa e il ricordo struggente
dell’attentato di Capaci sono le ARMI che tutti noi abbiamo nel cuore
e che ci devono permettere di andare avanti nella lotta ad ogni forma
di violenza e prevaricazione, che
ormai sono pane quotidiano. Come presidente della Consulta degli Studenti di Potenza mi sento di
esprimere ancora una volta il cordoglio e la solidarietà verso la famiglia della studentessa uccisa,
intitolando a Melissa “la Giornata
dell’Arte e della Creatività” 2012,
che deve essere anche giornata
della legalità, contro ogni forma
di violenza ,di mobilitazione a difesa delle istituzioni democratiche.
Maurizio Tauro
pres. Consulta degli studenti
di Potenza
LA RIFLESSIONE
«L’hanno uccisa mentre era a “casa”
Il dolore è più grande perché in aula ci si sente protetti
«Tra i banchi dovremmo solo morire di noia»
ERA a “casa” la studentessa Melissa Bassi
quando lo scoppio di un ordigno ha spento,
insieme con lei, tutti i suoi sogni, i suoi progetti, le sue ambizioni propri di una sedicenne.
La domanda che mi tormenta da quando
ciò è accaduto non è «chi è l'artefice di tutto
ciò» poiché chiunque sia o siano stati i responsabili, non meritano neanche una citazione in un articolo scritto da una studen-
tessa. Studentessa era anche Melissa. Uccidendo lei, hanno ucciso anche una parte di
me, hanno distrutto l’unica certezza che
avevo: la scuola.
Tuttavia, ciò che mi sono chiesta principalmente è «perchè»? Perchè proprio a
scuola, luogo in cui noi studenti dovremmo
solo morire di noia, di paura solo per
un’eventuale interrogazione, luogo in cui
dovremmo sentirci a casa, protetti, senza timori che possano andare oltre a quello dovuto all’imbarazzo provato nel vedersi davanti il ragazzino che ci piace? Perchè sempre la scuola? Perchè la scuola è il bersaglio
più ambito, in ogni situazione?
Si pensi ai tagli: la prima ad essere colpita
è stata la scuola; ma, quando quei tagli economici diventano tagli di vite allora, davvero, è necessario farsi sentire, cominciare ad
urlare per far capire allo Stato e al cosiddetto “Stato nello Stato” che anche se siamo solo studenti. Che se siamo solo ragazzi “ingenui” come lo era Melissa abbiamo la stessa
forza, la stessa loro potenza per combattere
e rivendicare i nostri diritti di studenti e di
futuri cittadini, ma ancor di più il nostro diritto alla vita. Si, abbiamo avuto paura, ma
come diceva Paolo Borsellino «chi ha paura
muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola».
La nostra paura ora si è tramutata in rabbia che è molto più forte della prima, poichè
essa ha conseguenze notevoli ed evidenti.
Cominciamo da questo articolo, la nostra
voce.
Andreina Amico
liceo classico Orazio Flacco
(«Un uomo fa quello che è suo dovere fare,
quali che siano le conseguenze personali,
quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le
pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana». John Kennedy)
Da parte dei ragazzi lucani l’impegno a non dimenticare
«E adesso costruiamo
un nuovo modo di pensare»
L’ATTENTATO di Brindisi e la
morte di una giovane studentessa,
hanno sconvolto il mondo degli
studenti lucani.
Un attentato vile, la cui matrice è
ancora tutta da codificare. Non
sappiamo sesi trattidi undelitto di
mafia, non ne conosciamo la matrice, ma aspettiamo fiduciosi che le
forze dell’ordine individuino in
maniera inequivocabile l’autore o
gli autori di un vergognoso assassinio. Non sappiamo se è stato il gesto di un folle, né se è un atto che si
inserisce in quello che alcuni definiscono “strategia della tensione”.
Noi abbiamo solo da esprimere rabbia, sdegno, sconcerto per un omicidio che ci lascia inquieti, amareggiati e soprattutto addolorati.
La Consulta provinciale degli
studenti di Potenza avrebbe voluto
esprimere la propria solidarietà, la
propria vicinanza alla famiglia di
Melissa nella giornata dedicata ai
giudici Falcone e Borsellino,
avremmo voluto esserci anche noi
sulla nave della legalità sbarcata a
Palermo. Non c’eravamo, intenti a
organizzare la giornata dell’arte
che dedicheremo integralmente
alla memoria di Melissa Bassi. La
ricorderemo tutti, sarà il simbolo
di questa giornata.
La Basilicata scolastica tutta su
stringe intorno alla famiglia d Melissa. E gli studenti lucani faranno
di tutto perché mai venga dimenticata una compagna, una ragazza
assassinata da un gesto sconside-
rato, verso il cui autore è difficile
esprimere un segno di pietà. E’ un
momento davvero difficile per l’Italia e per il Mezzogiorno in particolare, un momento nel quale tutto
sembra soccombere sotto i colpi micidiali della cattiva politica, del malaffare, dell’ingiustizia. La Consulta, in questo momento di particolare tensione, avverte l’esigenza
di voltare pagina, di creare una
nuova cultura, quella del rispetto
verso il prossimo, quella della solidarietà e del riconoscimento dei diritti di ogni uomo, di qualsiasi nazionalità, colore e religione. Nel
nome di Melissa vivremo la giornata dell’arte, il prossimo 4 giugno.
Alla sua famiglia volerà il nostro
pensiero. Torneremo a dare vita a
La scuola dell’attentato
mille iniziative, anche nel rispetto
della sua memoria. Melissa è morta, noi ne siamo addolorati, ma la
sua scomparsa potrebbe servire a
creare in noi un nuovo modo di
pensare, un modo diverso di essere
fratelli. Chi uccide un giovane è un
essere spregevole, dallo Stato ci
aspettiamo fermezze e giustizia.
Raffaele La Regina
segretario regionale
Consulta degli studenti
di Basilicata
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 26.05.2012
PAG. 10
Basilicata Mezzogiorno
Matera 29
Sabato 26 maggio 2012
Una 39enne in precarie condizioni psichiche è stata trasportata al Cardarelli di Napoli
Una donna salvata dall’Arma
Tenta di darsi fuoco e riporta ustioni nell’ottanta per cento del corpo
Una donna è stata salvata
dai Carabinieri mentre tentava di darsi fuoco. Le condizioni psichiche della donna di 39 anni alla base
dell’insano gesto.
Il tentativo di suicidio è
avvenuto n un campo nei
pressi di via Montescaglioso.
La donna ha dapprima
appiccato le fiamme ad un
cumulo di sterpaglie; appena il fuoco ha preso consistenza divampando nel
campo circostante, si è lanciata tra le fiamme.
Fortunatamente, nelle
vicinanze vi era un equipaggio della Squadra Radiomobile della Compagnia di Matera impegnato
in un posto di controllo. I
militari, notata la coltre di
fumo, si sono rimessi in
macchina al fine di capirne
l'esatta provenienza e la
causa.
Già lungo il breve tragitto sono stati bloccati da una
passante che raccontava
loro di una donna incontrata alcuni minuti prima, seduta a terra ed in stato confusionale, a cui aveva offerto aiuto, rifiutato poiché la
stessa le riferiva che era in
attesa di una parente.
In realtà, probabilmente,
in quegli attimi la donna
stava meditando sull'insano gesto che di lì a poco
avrebbe tentato di compiere.
Infatti, secondo la ricostruzione operata dai mili-
La Polizia interviene giovedì sera in via Fiorentini
Rubano tubi di rame nei Sassi
Due persone ai domiciliari
Provvidenziale intervento dei Carabinieri ieri in via Montescaglioso
tari dell'Arma, si è rimessa
in piedi e dopo essersi addentrata nei campi attraverso uno sterrato ha raggiunto il luogo prescelto.
Dopo le parole della passante, i Carabinieri hanno
preallertato il 118 ed i Vigili del Fuoco, mettendosi alla ricerca della donna in direzione della coltre di fumo.
La tempestività di intervento ha consentito ai militari di estrarre la donna
dalle fiamme, alte ed intense anche a causa del forte
vento, e di avvolgerla in
una coperta richiesta ad un
residente della zona che,
avendo udito delle forti grida, si era affacciato dalla
sua prospiciente abitazione.
Soccorsa dal personale
del 118, è stata trasportata
d'urgenza in prognosi riservata all'Ospedale “Cardarelli” di Napoli nel reparto grandi ustionati avendo
riportato gravi ustioni sull'80% del corpo circa.
L'incendio è stato immediatamente domato dai Vigili del Fuoco di Matera che
hanno impedito che lo stesso arrecasse danni alle abitazioni circostanti e si
estendesse alle altre campagne.
Alla base dell'insano gesto vi sono le delicate condizioni psichiche che già da
tempo affliggono la 39enne e per le quali era in cura.
I due militari intervenuti si
augurano che il tempestivo
intervento possa aver fatto
recuperare quei pochi minuti che, considerate le attuali condizioni, potrebbero rivelarsi decisivi per salvare la vita alla donna.
Donna che peraltro, nel
mentre veniva sottratta all'incendio, a riprova della
convinzione del gesto, ha
provato a divincolarsi dai
Carabinieri per rimanere
tra le fiamme.
DUE GIOVANI, Francesco
Calvi di anni 35 e Fiorentina Jipa, rumena di anni 26,
nella notte sono stati arrestati dalla Polizia di Stato
per il furto nei Sassi di tubi
di rame per la
raccolta delle
acque piovane.
Allertati da
una telefonata
al 113 giunta
intorno
alle
23:40,
gli
agenti
della
Squadra Volante si sono
portati in via
Fiorentini, dove due giovani
erano stati visti dirigersi
dopo
aver
smontato
e
prelevato alcuni pluviali metallici dall'edificio sede dell'Università
degli Studi di
via San Rocco.
I poliziotti sono scesi dall'auto ed hanno cominciato
a cercarli risalendo i vicoli
dei Sassi in direzione dell'Università.
Avendo udito dei suoni
metallici sospetti, si sono
avvicinati al luogo di provenienza senza far rumore
ed hanno sorpreso i due intenti a smontare un pluviale da un'abitazione sulla
strada.
La ragazza è
stata
subito
fermata mentre il giovane è
riuscito in primo momento a
fuggire a piedi, ma è stato
poi individuato e fermato
anche lui.
Con loro avevano alcuni tubi metallici che
avevano già
smontato,
i
quali sono stati sottoposti a
sequestro e saranno restituiti ai legittimi
proprietari.
I due, colti
nella flagranza del reato e
con precedenti specifici, sono stati condotti agli arresti domiciliari su disposizione della Magistratura.
La ragazza risulta essere
inoltre destinatario di un
provvedimento del questore di avviso orale.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 27.05.2012
PAG. 11
Basilicata Mezzogiorno
20 24 Ore in Basilicata
Domenica 27 maggio 2012
Celebrazioni per i 160 anni dalla fondazione: non solo un’occasione di festa
Buon compleanno Polizia
Potenza: Panico rivendica il lavoro svolto e respinge le critiche apparse su Repubblica
Matera: Errico punta il nesso tra la crisi economica e l’incremento di certi reati
«Nè un’isola felice nè un’oasi protetta dal deserto» Quello che preoccupa di più sono le rapine
Tornano a crescere i dati della criminalità autoctona «Serve più attenzione alle tensioni sociali»
«ANCHE in questa provincia
è stato registrato un incremento dei reati di criminalità
diffusa, sebbene in proporzioni non rilevanti. Oltre al numero dei reati registrati quello che è aumentato è il numero
dei soggetti locali ritenuti gli
autori degli episodi in questione, dove fino a qualche
tempo fa si registrava prevalentemente una forte immigrazione di criminalità dalle
regioni limitrofe». C’è movimento nella mala lucana:
nuove personalità emergono
in settori lasciati scoperti dopo le operazioni messe a segno negli anni scorsi, e si appropriano anche di altri che
erano rimasti di esclusiva
competenza dei turisti col
passamontagna.
E’ l’analisi del questore di
Potenza Romolo Panico, che
si è rivolto così alle autorità e
ai numerosi ospiti presenti
all’Auditorium del conservatorio “Gesualdo da Venosa”di
Potenza. Panico non ha scansato nemmeno i grandi temi
di interesse nazionale. Ricordando l’attentato di Brindisi e
quello di Genova, si è chiesto
se «si tratti di follia singola o
di genesi di un nuovo periodo
che molti ricordano», ma «è
innegabile - ha aggiunto - che
il risultato del recente voto
amministrativo costituisca
un dissenso e un modo democratico di ribellarsi». A differenza di altri «che non hanno
connotati di democrazia». Il
questore ha comunque evidenziato che nelle 181 manifestazioni che si sono svolte
nel Potentino negli ultimi 12
mesi non è mai «stato superato il limite tra la rivendicazione lavorative e le regole democratiche della rappresentazione del dissenso».
La guardia ad ogni modo
deve restare alta rivolta all’interno che all’esterno della regione. «Certo è che non è più
possibile considerare la propria terra l’isola che non c’è».
Ha spiegato questa volta rivolto a tutti i lucani. «Sarebbe
bello immaginare il proprio
contesto un’oasi in un deserto
arido, illudendosi che che ciò
che avviene fuori non possa
mai superare le mura». Ma
evidentemente non è così.
Una stoccata è andata comunque agli estremi di senso
opposto come l’immagine disegnata qualche giorno fa in
un lungo articolo pubblicato
su Repubblica che ha suscitato molta discussione, intitolato a Potenza «città dei 21 omicidi irrisolti». «Contrariamente a quanto apparso su un
lontano quotidiano nazionale - ha puntualizzato Panico -
l’efficacia dell’azione svolta in
collaborazione con le altre
forze dell’ordine e con la sapiente direzione della Procura distretturale antimafia, è
stata elevata e professionale.
Quindi i dati che meglio
rappresentano quanto accaduto nell’anno appena trascorso. Dall’1 maggio 2011 al
30 aprile 2012,nel Potentino,
la Polizia ha arrestato 204
persone, denunciandone 661
e identificandone circa 54 mila. I provvedimenti di espulsione sono stati complessivamente 172 (di cui 81 con accompagnamento alla frontie-
ra) e in dodici mesi sono state
controllate 44 mila automobili e 226 esercizi commerciali.
Sono stati scoperti due omicidi colposi, un omicidio volontario e un tentativo di omicidio. 31i casidi stalkinge 46le
persone arrestate per spaccio
di droga. Panico si è soffermato su quest’ultimo problema
tornato
all’attenzione
dell’opinione pubblica e delle
istituzioni proprio grazie a
una recente clamorosa inchiesta condotta dai suoi uomini.
leo amato
[email protected]
UN ruolo che, nel rispetto della legge vede il modo migliore
per rendere concreto il senso
dello Stato agli occhi dei cittadini. L’intervento del Questore di Matera,Pasquale Errico,
ha puntato proprio sul rapporto con la comunità, sulla
naturale propensione alla legalità del territorio materano
che «Appare refrattario al facile indisturbato insinuarsi di
piaghe di illegalità, come anche in ragione di dati obiettivi
riferiti alle attività investigative e giudiziarie, risulta non
contaminato da pericolose infiltrazioni di criminalità or-
ganizzata».
Il 160mo anniversario della
Festa della Polizia, celebrato
in piazza Vittorio Veneto, non
trascura alcune elemento
dell’attualità. Dall’attentato
alla scuola di Brindisi, al terremoto in Toscana fino alla
crisi economica che a Matera e
in provincia ha colpito con
maggiore ferocia. Pasquale
Errico non ne dimentica nemmeno uno, abituato com’è ad
affrontare le conseguenze del
disagio,
della
povertà,
dell’esclusione sociale in
quartieri napoletani come
Portici, Ponticelli e San Ferdi-
I PREMIATI A POTENZA
A MATERA
Operazione Gattopardo - antimafia: Loreta Colasuonno, Barbara Strappato, Ubaldo Rosa, Michele Cimino, Ferdinando Di Lalla, Antonio Piccirillo
(encomio).
Antidroga: Michele Pinnelli (lode).
FaidadelVulture -antimafia:Barbara Strappato,
Ubaldo Rosa, Michele Cimino (lode).
Tratta di immigrati: Raffaele Michele Maulella,
Nicola Diciocia, Patrizia D’Andrea (lode).
Sventato suicidio:Mario Paggi (lode).
Operazione anti -ricettazione: Antonio Brindisi,
Massimo Gervasio, Ferdinando Di Lalla, Antonio
Grasso (lode).
Operazione anti-ricettazione: Giuseppe Palermo,
Pasquale Volonnino, Saverio Marco Guercio, Rocco Varuzza (lode).
Operazione antiriciclaggio: Vincenzo Battifarano (lode).
Operazione “Baden Powell”: Barbara Strappato,
Marcello Pantone, Michele D’Oronzo, Umberto
Francolino, Salvatore Lucia, Gianfranco Martinelli, Maurizio Sabia, Vito Tammone (lode).
Operazione antiriciclaggio e truffa: Pasquale Di
Tolla, Italo Duca, Gianfranco Martinelli (lode).
Contrasto allo sfruttamento della prostituzione:
Pasquale Di Tolla (lode).
Contrasto alla pedopornografia: Pasquale Basile
(lode)
Operazione "Rame" (Squadra Mobile)Giuseppe
Giasi (encomio solenne).
Contrasto alla pedopornografia e alla pedofilia
(Sezione Polizia Postale): Filippo Squicciarini (encomio solenne) ; assistente capo Maria Antonella
Conte(lode); assistente capo Antonio Elettrico (lode).
Sventato suicidio: Domenico Petrara (encomio).
Antiriciclaggio e truffa: Luisa Fasano (lode).
Operazione antidroga “Bad Boys” (Squadra Mobile) Nicola Fucarino (lode).
Antiracket nella fascia del metapontino (Squadra Mobile e Commissariato P.S. Scanzano): Leonardo Santoro, Bernardino Castano ,Antonio
Gallicchio ,Nicola Malvasi (lode).
Operazione contro la falsificazione delle patenti
di guida (Sezione Polizia Stradale): Michele Sardone, Renato Dileo, Leonardo Scalcione (lode).
Contrasto all’immigrazione clandestina: (Squadra Mobile e Ufficio Immigrazione); Leonardo
Santoro, Bernardino Castano, Cosimo D. Torraco, Vito Stasolla (lode).
Operazione contro un’associazione violenta di
destra; ispettore Gianluca Festa (lode).
Arresto a Pisticci di 3 malviventi per furto e ricettazione: Vito La Casa (lode).
nando.
Un poliziotto “di strada” come lui non poteva non ricordare la necessità di coniugare assetto normativo e evoluzione
dei valori e delle esigenze della
società «evitando che un’eccessiva produzione legislativa conduca di fatto all’elefantiasi del sistema normativo».
Fondamentale diventa quindi
il tessuto sociale «su cui deve
essere esercitata una incisiva
azione di controllo sui membri della comunità, per ridurre i livelli di collusione e/o indifferenza, nei confronti dei
comportamenti illegali ed incrementare la consapevolezza
del danno che tali comportamenti arrecano alla vita collettiva e, di conseguenza, al benessere dei singoli cittadini».
Lasciato ormai alla storia il
compito di limitarsi al controllo dell’ordine pubblico, il
poliziotto è chiamato oggi, ad
essere interprete del suo tempo. «E’ necessario – ha infatti
aggiunto il Questore – seguire le tensioni sociali che potrebbero essere ancora più
sollecitate e ampliate dalla situazione economica ed occupazionale con potenziali ripercussioni ed incidenze negative sull’ordine negative
sull’ordine pubblico».
Il palco delle autorità aveva
come cornice naturale i palloncini azzurri tra le mani degli scolari delle scuole elementari materane entusiasti interpreti dell’inno nazionale
eseguito dalla fanfara dei Bersaglieri.
Quello appena trascorso è
stato un anno nel quale sono
aumentate del 50% le rapine
(da 5 nel 2010/2011 a 10 nei
primi quattro mesi del 2012)
ma diminuiti i furti segno che
il malessere socio economico
del territorio tende a far giocare il tutto per tutto a chi vuol
ottenere denaro contante senza troppi rischi (lo confermano gli assalti ad uffici postali,
soprattutto nella zona metapontina).
Nessun omicidio ha segnato l’inizio del 2012, contro un
solo omicidio nel 2011 e un annus horribilis che nel 2010
aveva registrato, invece, tre
morti (Anna Rosa Fontana il 7
dicembre 2010 e Francesco Di
Cuia e Daniel Iliescu il 27 giugno dello stesso anno, ndr.) Il
livello di guardia rimane alto,
ha precisato il questore Errico, per scongiurare l’estendersi dei fenomeni criminali
provenienti dalle regioni vicine, ma il territorio risponde
bene. A dispetto di chi temeva
gli effetti dell’anno bisestile.
Antonella Ciervo
[email protected]
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 28.05.2012
PAG. 12
Basilicata Mezzogiorno
22 Matera e provincia
Irsina Confronto con gli ospiti per capire e combattere la piaga emergente della droga
Lunedì 28 maggio 2012
A tu per tu con il disagio
Studenti del Liceo scientifico alla Comunità terapeutica di Santa Maria d’Irsi
IRSINA - Gli studenti del Liceo
Scientifico di Irsina hanno incontrano gli ospiti della comunità di
Santa Maria D'Irsi, a conclusione
del percorso che li ha condotti alla
realizzazione del progetto “Adolescenti e Rischio: Prevenire le Dipendenze”, proposto dalla prof Eufemia Dicandia, in collaborazione con
gli esperti del Centro di cura “Fratello Sole”di Santa Maria D'Irsi: Maria Carmela Ascolillo, Vito Incampo, Caterina Luberto e Roberto
Grieco. La novità di quest'anno, è
stata rappresentata dalla presenza
dei genitori degli alunni, che sono
intervenuti durante l'incontro, partecipando attivamente alla discussione del tema.
Haaperto ilavoriil presidentedel
Centro, Giuseppe Lorusso, che porta i saluti dei soci della cooperativa.
Poi il sindaco, Raffaele Favale, che
ha osservato: «Sono preoccupato
dell'eccessivo consumo di sostanze
stupefacenti ad Irsina. -ha esorditoL'arresto di tre uomini in possesso
di mezzo chilo di eroina, è un dato
preoccupante. Un altro aspetto inquietanteè chedurantela notte,noto spesso giovani che bivaccano con
bottiglie di alcol in mano, senza mai
notare la presenza dei genitori, che
verificano ciò che accade ai propri
figli».
Il preside del Liceo Scentifico Irsina - Tricarico, nel suo intervento, ha
ricordato la vicenda di un suo docente, che, nel tentativo di aiutare
I ragazzi dello Scientifico di Irsina a Santa Maria d’Irsi
un amico coinvolto in una storia di
droga, ne è rimasto drammaticamente coinvolto. Il preside, al termine dei lavori, ha ripreso la parola per
incoraggiare i giovani studenti e gli
ospiti in cura ad andare avanti senza mollare.
«Anche quest'anno mi ritengo
più che soddisfatta -commenta Eufemia Dicandia- ho presentato diversi progetti, tutti approvati, che
economicamente hanno inciso in
modo relativo alla scuola, ma che invece, hanno ampiamente appagato
me, ed anche il gruppo di lavoro che
hanno partecipato attivamente. Ri-
tengo infatti che la scuola -spiega
Dicandia- debba offrire iniziative
culturali, e sopperire alle mancanze
di strumenti da parte delle loro comunità. Il progetto che si chiama:
Adolescenti e Rischio, Prevenire le
dipendenze, va in continuità con il
lavoro iniziato l'anno scorso allo
scopo di porre al centro, l'attenzione
sulla salute dei nostri giovani e di
noi tutti. Altro punto importante conclude Dicandia- e che oggi a questo progetto siano presenti anche i
genitori, alfine di instaurare un vero dialogo. Oggi qui con gli ospiti
della comunità di Santa Maria D'Ir-
si, si conclude il nostro progetto,
con uno scambio diretto con gli
ospiti della comunità voluto esplicitamente dai nostri ragazzi». Dall'incontro in sintesi alcuni spunti, il
dottor Incampo hasottolineato che:
«Dobbiamo creare un rapporto diretto con Irsina». Maria Carmela
Ascolillo: «Abbiamo accettato molto volentieri questo progetto, speriamo che questo abbia dato innovazione e molto interesse». La studente CarmenLeone ha chiest come si finisce in comunità?, le ha risposto il
primo ospite : «Ho studiato, sono
laureato, ma da giovane ho iniziato
a fare uso di sostanze stupefacenti,
iniziato per caso ma questo vizio me
lo sono portato fino all'università,
dove alla fine mi sono perso, ed ho
perso anche i miei obiettivi fino a
quando sono entrato in comunità».
Lo studente Antonio Masielloha
chiesto quale sia il rapporto con i genitori dopo la droga. L’ospite Paolo
ha spiegato che i suoi genitori «non
c'entrano niente, io sono la pecora
nera, ho iniziato all'età di quattordici anni fino a quando sono finiti in
carcere, dove ci sono rimasto quattro anni, dopodichè sono arrivato in
comunità».
Un genitore ha chiesto se la scuola e la famiglia possono aiutare.
L’ospite Domenico ha spiegato che:
«La scuola e la famiglia possono
svolgere un ruolo in primo piano».
Abbiamop chiesto notizie sulle nuove patologie derivanti dai video po-
ker e la dottoressa Ascolillo ci ha
spiegato che «nei giovani la causa
principale che induce alla dipendenza dei video poker è determinata
soprattutto dalla mancanza di auto
stima , che viene cercata nei video
poker, il tentativo di vincere che
porta ad un senso di appagamento
da parte dell'individuo. Consiglia
parla del comportamento bigotto
attribuito alla società, generando
tabù e barriere da parte dei più piccoli che crescevano con una visione
distorta dei fatti».
Un genitore, infine, ha chiesto cosa accade dopo la fase riabilitativa.
La dottoressa Francesca Pesola del
Centro di Cassano Murge, in sintesi, ha risposto: «Questa in realtà è la
parte più difficile del nostro lavoro,
in alcuni casi dopo la fase riabilitativa c'è la famiglia. In altri casi -ha
spiegato Pesola- l'aiuto viene da
parte delle associazioni e istituzioni
del posto, da noi un grosso aiuto ci
arriva dalla Caritas e dai Boy scout.
Organiziamo giochi, feste strumenti principale per scopi riabilitativi. Pochi davvero sono quelli che
riescono a trovare un occupazione».
L'incontro tra studenti, ospiti, genitori ed esperti della riabilitazione
del Centro è stato intenso, grazie anche all'importanza dei temi trattati.
La prof Dicandia ha dato appuntamento ai presenti per il prossimo
convegno.
Mimmo Donvito
[email protected]
Policoro Guidati dal rappresentante locale dell’Apt di Basilicata Ferrandina Giugno in protesta
L’Olanda è sempre più vicina Stato di agitazione
I giovani di “Ideazione Culturale” in visita di scambio
POLICORO - I ragazzi del corso di formazione “Ideazione
Culturale”Saper fare e far sapere all'Europa che si svolge
presso l'ente Enfor di Policoro, hanno concluso nelle
scorse settimane un' esperienza di stage in Olanda durato sei giorni. Il gruppo di
laureati, con il coordinatore
Cosimo Minonni e il tutor Domenico Viola, ha stretto una
partnership con l'ente “Maestro Events”e col suo responsabile, il connazionale Aris
Spada, al fine di poter approfondire le metodologie in materia di marketing strategico
nell'ambito della valorizzazione del prodotto culturale.
Maestro Events è un ente
impegnato da diversi anni
nell'organizzazione di eventi
che promuovono la cultura
italiana in Olanda con la collaborazione dell'Ambasciata
italiana, dell'Istituto di Cultura Enit, Ice e Camera di
Commercio Italiana in Olanda.
Tra gli eventi di spicco c'è
l'“Italië Evenement Smaak
en Stijl 2012 geslaagd”e“Stile & Sapori dell'Italia”, che si è
svolto presso il meraviglioso
Castello di De Haar nell'immensa campagna a pochi
chilometri da Amsterdam.
Fiera con oltre 250 stand e
centinaia di prodotti nostrani, dal cibo all'automobile, al
caffè, fino all'artigianato e al
turismo, dove i ragazzi di
Ideazione Culturale hanno
partecipato attivamente portando e distribuendo materiale promozionale dell'Apt
Basilicata, delle associazioni
Welcome Lucania e La Mela
di Odessa e di Balloon Festa
del Fumetto e della Letteratura per Ragazzi.
Il pubblico olandese ha risposto con molto interesse
agli stimoli forniti, occasione questa che ha imbastito interessanti reti culturali con
diverse figure istituzionali
del posto. Il gruppo lucano
ha avuto modo di incontrare
anche Antonio Denora, responsabile dell'Apt Basilicata in Olanda, il quale ha spiegato come il territorio olandese sia inserito in uno dei
cinque Paesi “obiettivo”, facenti parti delle strategie di
sviluppo turistico della Regione Basilicata.
Appena rientrati in Italia, i
ragazzi di Ideazione Culturale si sono già messi a lavoro
per l'ultima parte del corso
che terminerà ai primi di giugno con la manifestazione
“Balloon”, prima Festa del
fumetto e della letteratura
per ragazzi (balloonpolicoro.wordpress.com) in programma a Policoro il 2 e 3
giugno, evento finale di un
corso di formazione durato
quasi un anno e ricco di esperienze e di obiettivi portati a
compimento.
[email protected]
MARCONIA
Un arresto per furto
MARCONIA - Un pregiudicato
22 enne di Marconia, è stato arrestato con l’accusa di tentato furto
di autovettura con l’aggravante di
aver agito con violenza su di un
bene esposto alla pubblica fede.
I fatti si sono verificati la sera del 8
marzo scorso, quando i carabinieri della Stazione di Marconia,
sono intervenuti per il furto di
un’autovettura Fiat Panda. Il presunto autore, che aveva già provveduto ad infrangere il vetro deflettore, non riuscendo a portare
a compimento il suo intento perché disturbato da alcuni passanti, e per l’intervento di ben tre gazzelle dei carabinieri in pochi minuti, vistosi scoperto, è fuggito
riuscendo a far perdere le proprie
tracce. Il magistrato ha comunque emesso un ordine di carcerazione e per l’intervenuta norma
“salva carceri”, e l’arrestato è stato posto ai domiciliari con l’accusa di tentato furto aggravato.
I ragazzi del corso di Ideazione culturale
alla Mithen
FERRANDINA - Sindacati
sul piede di guerra alla
Mythen di Ferrandina. Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil dichiarano lo stato di
agitazione dei dipendenti dell'azienda valbasentana proclamando lo sciopero per il
giorno 4 giugno, uno sciopero di 8 ore per turno dalle 6 del
4 giugno fino alle 6 del giorno
successivo.
Tanto è stato deciso in seguito all'assemblea tenutasi
lo scorso 21 maggio presso lo
stabilimento della Mythen
nella quale si è preso atto «della mancata erogazione delle
spettanze arretrate edello stipendio di aprile 2012, della interruzione del servizio di lavaggio indumenti di lavoro,
di una preoccupante situazione economica e finanziaria
dell'azienda. Ci si rende disponibili -conclude la breve
La Mithen
nota firmata da Fernando Mega, Gerardo Casaletto e Francesco Laviero, inviata per
Cgil, Cisl e Uil dalla direzione
aziendale della Mythen, alla
Prefettura ed alla Questura di
Matera- unitamente alla Rsu,
ad apposito incontro per discutere le modalità di messa
in sicurezza degli impianti.
[email protected]
Nella location del convento di San Francesco l’evento della coop Arenacea
Parte il concorso “Irsina Arte 2012”
IRSINA - Iniziativa che vince non si cambia. E' parafrasando un motto prettamente sportivo, che si potrebbe presentare l'edizione 2012 di “Irsina Arte”. Il
concorso internazionale di pittura della
cooperativa Arenacea e Nicola Dinoia è
infatti giunto alla sua VIII edizione; e
ogni anno attira partecipanti da tutt'Italia e da fuori i confini nazionali. Partito
ufficialmente il 20 maggio scorso, l'evento avrà fine il 6 luglio. La location è la
solita, il cinquecentesco convento di San
Francesco che ospita oggi il Museo Archeologico “Michele Janora". "Soddisfatti gli organizzatori - si legge nella
nota diffusa dallo staff della manifestazione -, la cooperativa Arenacea e il pittore irsinese Nicola Dinoia, per la partecipazione di oltre trenta artisti provenienti da Belgio, Olanda, Francia, Romania e
che seguiranno a gruppi alterni, da
maggio a luglio, i corsi di pittura proposti e speciali workshop sull'affresco e sul
mosaico. «Grazie ad Irsina Arte, un pub-
blico estero -si legge nello stesso documento- ha la possibilità di scoprire le bellezze paesaggistiche e artistiche di Irsina, le quali per l'occasione diventano laboratori d'arte ed ispirazione per gli
stessi artisti. Il soggetto principale del
corso è infatti il paesaggio di Irsina e il ritratto. Gli artisti inoltre risiedono in loco per tutto il periodo dell'iniziativa. Sono ospitati in case del centro storico interagendo con il paese e la sua gente, scoprendone la storia, l'arte, la cultura,
l'ambiente, l'enogastronomia». Lo spazio telematico di riferimento è sempre
www.irsina-arte.com. Il concorso irsinese è da annoverare tra le iniziative locali che guardano al superamento delle
barriere geografiche, ma partendo comunque dalle potenzialità e dalle proprietà di territori al margine per varie
ragioni. Tra disoccupazione e spopolamento, quindi, si pensa almeno a dare
possibilità di rinascita a periferie che in
realtà tali non dovrebbero esser mai.
Un’edizione di Irsina Arte
Estratto da: La Nuova del Sud - 26.05.2012
PAG. 13
Basilicata Mezzogiorno
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Sabato 26 maggio 2012
5
TRIBUNALE E CORTE DEI CONTI
Il presidente della sezione regionale di controllo della Cdc traccia un bilancio dei primi mesi di attività
“Ho trovato un ufficio con buona produttività”
POTENZA - I pareri richiesti dalle pubbliche
amministrazioni sono in
costante aumento, ma la
situazione generale, al
momento, nonostante
qualche cronica carenza
d’organico, non desta
molte preoccupazioni. E’
questa la sintesi dell’attività recente della sezione regionale di controllo della corte dei conti, illustrata ieri mattina nel
corso di una conferenza
stampa dal presidente Ciro Valentino. Incontrando i giornalisti il presidente ha annunciato nuove forme di pubblicazione per le delibere della sezione: le più interessanti saranno infatti diffuse
tramiti appositi comunicati stampa, come avvenuto qualche settimana
Il presidente della sezione del controllo Ciro Valentino
Le decisioni di pubblico interesse
saranno diffuse tramite appositi
comunicati stampa, come in occasione
della vicenda degli Lsu di San Chirico
fa in occasione della vicenda degli Lsu di San
Chirico Raparo. Ogni
parere o decisione della
sezione regionale di controllo è comunque consultabile sul sito internet
della Corte dei Conti. La
sezione regionale si occupa anche del controllo
preventivo di legittimità
delle varie operazioni
economiche e contabili intraprese dagli enti loca-
li. Ma le funzioni delle sezioni di controllo, assecondando gli ultimi sviluppi normativi, sono in
continuo aumento. Per il
momento le criticità individuate sono sempre le
stesse, dalla gestione del
personale alla poca oculatezza nella gestione
delle risorse pubbliche.
”Dal mio arrivo qui in Basilicata - ha commentato
il presidente Ciro Valen-
tino - ho trovato una situazione molto buona e
un ufficio con un’ottima
produttività. Per il momento posso quindi dire
che l’andamento è abbastanza positivo”.
Per l’ex amministratore delegato della Total, Lionel Levha ed altri quattro cade il principale capo d’imputazione
Nessuna associazione a delinquere
Totalgate, il gup Larocca ha rinviato a giudizio 28 persone con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta
Tutti gli indagati rinviati a giudizio
Tra gli avvocati anche il
ministro Paola Severino
di FABRIZIO DI VITO
POTENZA - L’impianto accusatorio resta in piedi, ma
perde uno dei suoi pilastri.
Il gup di Potenza, Rosa Larocca, ha rinviato a giudizio l’ex amministratore
delegato della Total Italia,
Lionel Levha, e l’ex manager Jean Paul Juguet nell’ambito dell’inchiesta ribattezzata ”Totalgate”, condotta dall’ex pm di Potenza,
Henry John Woodcock,
su presunte tangenti legate alle estrazioni petrolifere in Basilicata. Nel dicembre del 2008 finirono in
manette undici persone. Il
reato contestato è quello di
corruzione, mentre la procura ipotizzava l’esistenza
di una vera e propria associazione a delinquere della quale avrebbero fatto
parte anche l’ex sindaco di
Gorgoglione, Ignazio Tornetta e altri due manager
della società petrolifera,
Roberto Pasi e Roberto
Francini. Una tesi non condivisa dal gup Larocca che
ha prosciolto tutti dall’accusa di associazione a delinquere ”perchè il fatto
non sussiste”. In tutto sono 28 le persone rinviate
a giudizio, alle quali bisogna aggiungere anche sei
diverse società facenti capo a diversi imprenditori
coinvolti nell’inchiesta.
Dovranno rispondere, a vario titolo, di corruzione,
Donato
ALIANO
Vito
BASENTINI
Vincenzo
BERNARDO
Antonio
BULFARO
Giuseppe
BULFARO
Marcella
CAMOSSI
Giovanni
CARONE
Rocco
DI TRANI
Nicola
DONNOLI
Domenico
DONNOLI
Francesco Rocco FERRARA
Roberto
FRANCINI
Gionni
GILIBERTI
Roberto
GILIBERTI
Jean Paul
JUGUET
Lionel
LEVHA
Giovanni
LEONE
Rocco
MAZZOLA
Nicola
MONTESANO
Carmine
NIGRO
Roberto
PASI
Carmela
PORCARI
Maria Generosa PORCARI
Roberto
RUGGIERO
Michele
SANTANGELO
Domenico
SANTARSIA
Michele
SCHIAVELLO
Ignazio
TORNETTA
L’ad di Total Italia, Lionel
Levha e il pm Woodcock
SOCIETA’
Total Italia Spa
Impresa Ferrara
Bulfaro Costruzioni
Donnoli Costruzioni
Dolomiti Appalti Srl
L’inchiesta, risalente al 2008, ipotizza
un giro di tangenti legato alla gara
d’appalto per la realizzazione del
centro oli di Corleto Perticara
concussione e turbativa
d’asta. La prima udienza
del processo è stata fissata per il prossimo 26 settembre. Il gup, al termine
di una camera di consiglio
durata tre ore, ha inotre
sancito il non luogo a
procedere per Vito Romano, ed ha assolto ”perchè
il fatto non sussiste” Vincenzo Pascale, la Ferrostra-
de Srl, Donato Orlando e
Lucia Orlando, e Gabriella Petrini, ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione e favoreggiamento. Rinviato a giudizio anche l’imprenditore di Policoro, Francesco Rocco Ferrara, a capo della cordata
che, secondo l’accusa, sarebbe stata favorita nella
gara d’appalto per la rea-
lizzazione del centro oli di
Corleto Perticara, nell’ambito del progetto denominato ”Tempa Rossa”. Nell’inchiesta fu coinvolto anche il deputato lucano del
Pd, Salvatore Margiotta,
assolto nel 2011 per non
aver commesso i fatti che
gli venivano contestati dopo aver optato per il rito abbreviato.
POTENZA - In aula legato della Total Italia,
non si sono praticamen- Lionel Levha e di altri
te mai visti, ma l’udien- manager della compaza preliminare del pro- gnia petrolifera coinvolcesso Total sarà ricor- ti nell’inchiesta, non è
mai sbardata non
cato in Basolo per i
silicata.
nomi ecNel partercellenti dere del collegli indagagio difenti, ma ansivo c’era
che per i
però anche
loro avvospazio per
cati. E così
l’avvocato
il ministro
Giulia
della giuBuongiorstizia, Paono, conola Severino, avrebbe potuto ap- sciuta soprattutto per
profittare di una delle aver difeso, già a partitantissime udienze che re dagli anni ’90, l’ex
si sono succedute negli presidente del consiglio,
ultimi mesi per verifi- Giulio Andreotti, dalcare, ad
l’accusa di
esempio,
associazioDel
collegio
la produtne mafiotività del difensivo fa parte sa. Diversi
palazzo di
anche Giulia i clienti ecgiustizia
cellenti
del capo- Buongiorno, ex che si sono
luogo o dei
rivolti alla
legale di
piccoli tripenalista
Andreotti
bunali luromana,
cani semda Francepre più a rischio chiu- sco Totti a Vittorio Emasura. Ma il guardasigil- nuele di Savoia, da
li, avvocato difensore Gianfranco Fini a Serdell’amministratore de- gio Cragnotti.
Estratto da: La Nuova del Sud - 26.05.2012
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PAG. 14
Basilicata Mezzogiorno
Sabato 26 maggio 2012
POTENZA
CITTÀ
Corona in memoria dei caduti e consuntivo delle attività al Conservatorio
La Polizia festeggia i 160 anni
POTENZA - Questa mattina con inizio alle ore
10.30, presso l’auditorium del Conservatorio
di Musica “G.da Venosa”
di Potenza, la Polizia di
Stato di Potenza celebrerà il 160° Anniversario
della fondazione della
Polizia. Le celebrazioni
cominceranno alle ore
8.45 in Questura con la
deposizione da parte
del Questore, alla presenza del Prefetto di Potenza, di una corona in
memoria dei caduti del-
la Polizia dinanzi alla lapide intitolata all’Ag.Sc.
della Polizia di Stato
Francesco Tammone.
Proseguiranno poi al
Conservatorio, dove, alla presenza delle massime autorità politiche,
istituzionali, religiose,
militari e civili, il Questore di Potenza dott.
Romolo Panìco traccerà il consuntivo di un
anno di attività della Polizia di Stato nella provincia di Potenza. Seguirà la consegna delle
onorificenze agli uomini e alle donne che si
sono distinti durante
questo anno. Il tema dominante della manifestazione è la storia della Polizia, “Storia di
coraggio e innovazione”
come recita lo slogan di
quest’anno. La storia di
una istituzione sempre
al passo con i mutamenti che sono avvenuti nel
Paese, dalla fondazione,
che ha preceduto di pochi anni l’unità d’Italia
sino ai tempi più recen-
Una festa della polizia a
Potenza
ti; una istituzione formata da uomini e donne che in silenzio, coraggiosamente, ogni
giorno, svolgono il loro
servizio per la comunità contribuendo alla sicurezza del Paese. Al
termine delle celebrazioni si potranno visitare
gli stands allestiti da
personale della Questura e delle specialità
presenti sul territorio
dove verrà esposta la
strumentazione ed illu-
strate le tecniche utilizzate nell’espletamento
dell’attività quotidiana. Alla celebrazione
parteciperà una nutrita rappresentanza di
studenti delle scuole
medie del capoluogo
molti dei quali saranno
protagonisti della cerimonia perché componenti del Piccolo Coro
“Mariele Ventre” della
Provincia di Potenza
diretto da Marisa Melfi, che parteciperà alla
manifestazione.
Demoliti altri 30 prefabbricati, quasi 50 famiglie trasferite in via Tirreno
Bucaletto, lo sgombero
va avanti tra i mugugni
POTENZA - Continuano dalla Amministrazione
le operazioni di sgombe- comunale e coordinata
ro dei prefabbricati a Bu- dall’Ufficio Nod di Bucacaletto. In questo conte- letto ha consentito, atsto sono stati demoliti, traverso una azione di
nell’ultimo periodo ben mobilità interna, la de30 prefabbricati, 11 nu- molizione di un ugual
clei familiari sono in cor- numero di prefabbricaso di trasferimento, ti igienicamente e strutquattro prefabbricati turalmente carenti (tiposono stati oggetto di oc- logia Santangelo) sgomberando
cupazione
zone
di
abusiva,
Intensificata
aree omoper i quali
si è provve- l’azione tecnico- genee, al fiduto all’atamministrativa ne di consentire la
tivazione
Nessuna
costruziodelle
rine di ultespettive
possibilità di
allogprocedure
riassegnazione riori
gi di edilianche con
zia sociale
l’intervento dei servizi sociali, al per dare risposta alfine dell’emissione del- l’emergenza abitativa
le ordinanze di sgombe- della città.
Il sindaco di Potenza,
ro coatto. In totale sono
45 i nuclei familiari Vito Santarsiero e l’asprovenienti dalla citta- sessore alle Politiche e
della di Bucaletto e as- Servizi Sociali Donato
segnatari di alloggi po- Pace hanno espresso
polari in Via Tirreno. “grande soddisfazione
L’azione programmata per l’operato svolto dal-
POTENZA - Giovanni
Mele è stato eletto Presidente del Sindacato
“Venditori ambulanti”
della Provincia di Potenza dall’Assemblea
dei soci, riunitasi nel
salone della Confcommercio il giorno 24
maggio.
Del Consiglio Direttivo sono stati chiamati
a far parte: Albano
Rocco, Cassino Luciano, Iannibelli Antonio,
“Assurdo far pagare la Tarsu
a case e locali non utilizzati”
POTENZA - Il vice presidente del Consiglio Comunale di Potenza, Antonino Imbesi, in una nota, ha
comunicato di aver presentato alla valutazione
del Consiglio Comunale
una modifica del Regolamento della Tarsu che attualmente prevede che anche le “unità immobiliari prive di mobili, suppellettili e non allacciate alle utenze luce, gas e acqua
siano soggette a tassazione”. ”E’ davvero anacronistico e fortemente ingiusto – dichiara Imbesi – che
si chieda ai cittadini di Pol’ufficio Nod di Bucaletto, diretto dal dirigente
Ing. Giuseppe Lisi che
dispone di personale di
alto profilo, operato che
tenza il pagamento di una
tassa comunale quale
quella dello smaltimento
dei rifiuti urbani nel caso di locali ed abitazioni
che oggettivamente non
ne producono in quanto
chiaramente non abitate
e non utilizzate. È sempre
giusto pagare le tasse ma
quando queste, a loro volta, sono eque, legittime e
dovute. Ed in questo caso siamo certamente davanti ad un paradosso che
merita che il Consiglio Comunale si ripieghi su una
modifica che porti all’eliminazione di una vera e
ha intensificato l’azione
tecnico-amministrativa
a seguito dell’assegnazione di 66 alloggi tra
via Tirreno e via mare
Venditori ambulanti, Giovanni Mele
eletto presidente del sindacato potentino
Orlando Giuseppe, Carlomagno Domenico Antonio, Cardellicchio
Carmine, Mecca Donatina e Di Lallo Nicolino.
Il presidente Mele
appena eletto ha detto:“Per prima cosa bisogna far capire alle
istituzioni che il nostro
mestiere è altrettanto
importante per l’econo-
mia provinciale e regionale, come qualsiasi
altra attività in sede fissa”; aggiungendo, poi,
“che tale passaggio
prioritario dovrà essere accompagnato da
un intensa attività sindacale di confronto,
soprattutto, con le Istituzioni comunali al fine di risolvere le proble-
matiche del settore, come quella dell’abusivismo delle tasse comunali imposte agli ambulanti ed altre problematiche”.
Al neo eletto Presidente ha espresso le
congratulazioni e l’augurio di buon lavoro il
Delegato Confederale
Angelo Tortorelli.
propria gabella medioevale, che finisce per gravare fortemente sui cittadini in maniera iniqua, irragionevole ed indebita.
Sarebbe sufficiente – ha
detto Imbesi – sostituire
l’attuale dettame dell’art.6
del «Regolamento Comunale per l’applicazione
della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni» con una dicitura del tipo le “unità
immobiliari prive di mobili, suppellettili e non allacciate alle utenze luce,
gas e acqua non sono soggette a tassazione”.
Egeo, di 3 alloggi in via
Oscar Romeo, di 2 alloggi in via Leocavallo, e di
un alloggio in via Adriatico, operazione che ha
interessato anche quarantacinque nuclei familiari provenienti dalla
cittadella di Bucaletto.
L’orientamento –hanno concluso Santarsiero
e Pace- è quello di procedere, non appena si libereranno le strutture e,
compatibilmente con le
risorse economiche disponibili, alla demolizione dei prefabbricati senza alcuna possibilità di
riassegnazione fatta eccezione dei casi di estremo disagio sociale attestato dalla unità di direzione Servizi sociali in
aderenza a quanto stabilito dalle modifiche al
Regolamento di assegnazione dei prefabbricati introdotte nel 1998
dal Consiglio Comunale”.
CAMPO “PLAYGROUND”
POTENZA - Sarà ufficialmente inaugurato questa mattina alle ore 12.30 un campo da gioco all’aperto per pallacanestro
“Playground”, realizzato con il contributo di privati in Via Campania.
Lo spazio donato al Comune di Potenza sarà gestito dal Principe di Piemonte
per garantire sorveglianza e manutenzione. Saranno presenti l’assessore allo Sport
Giuseppe Ginefra ed il Sindaco Vito
Santarsiero.
Estratto da: La Nuova del Sud - 27.05.2012
PAG. 15
_Potenza e Provincia_
Basilicata Mezzogiorno
Domenica 27 maggio 2012
15
Per sedare la lite necessario l’intervento di carabinieri e polizia. Per tutti e quattro sono scattate le manette
Rissa italo-cinese davanti ai militari
Botte da orbi a Melfi: due cinesi e due melfitani litigano per il parcheggio davanti al negozio
MELFI - Violenta rissa
nel rione Valleverde di
Melfi. Protagonisti due
cittadini cinesi C.P.
Y.P.E., di anni 50 e 26 e
due giovani originari di
Melfi M.G. di anni 30 e
A.D.F. di anni 37. Erano
le 20 circa di venerdì sera, quando i due cinesi,
che a Melfi da circa un
anno gestiscono un negozio di articoli per la casa, stanchi di subire prepotenze da parte dei due
giovani melfitani, i quali a sfregio parcheggiavano le loro autovetture
sull’ingresso dell’esercizio commerciale, ren-
dendo di fatto difficoltoso l’ingresso per i clienti, al verificarsi di un ennesimo episodio hanno
acceso una colluttazione
verbale per riprendere i
due italiani. Immediatamente tra i quattro ne è
scaturita un’accesa discussione degenerata al
punto da non passare
inosservata ad alcuni
passanti che hanno subito informato i carabinieri. Sul posto è giunta una gazzella in servizio di perlustrazione proprio nel rione Valleverde,
trovando presenti solo i
due cinesi nel frattempo
I primi ad essere allertati
sono stati i carabinieri
La colluttazione venerdì sera davanti
al negozio gestito dai due asiatici da
circa un anno, davanti al quale
i ragazzi parcheggiavano l’auto
i giovani melfitani si
erano già allontanati.
Mentre i due carabinieri stavano acquisendo le
informazioni del caso, i
due melfitani sono ritornati sul posto per riprendersi la macchina. A
questo punto, nonostante la presenza dei militari, i quattro uomini hanno ripreso ad azzuffarsi,
colpendosi con calci e pugni, tanto che per divi-
derli sono intervenuti altri militari e una volante del commissariato di
Melfi. Con serie difficoltà gli uomini dell’Arma
sono riusciti ad evitare
che la cosa degenerasse
completamente. I quattro
uomini così sono stati caricati sulle autovetture e
condotti in caserma dove, espletate le operazioni di rito, sono finiti in
arresto per il reato di rissa aggravata e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, accompagnati
presso le rispettive abitazioni in stato di detenzione domiciliare.
L’INTERVENTO
“L’amministrazione vuole andare avanti, noi domani faremo un’assemblea pubblica”
“Giù le mani da Largo Portanova”
Picerno, l’appunto del consigliere Capece sui lavori all’edificio scolastico
R
itenevamo già , nella precedente amministrazione Salvia,
quando ci furono assegnati i fondi per la scuola che
era opportuno costruire
alcune aule e una palestra
annessa al plesso scolastico in Via A.Moro(scuola media), ma considerando tutti gli eventi successivi, ritengo che sia l’ unica strada percorribile. Infatti nell’assemblea pubblica del 25
novembre 2009 , promossa
dal mio gruppo consiliare
è emerso che a causa del-
la tendenziale diminuzione
del numero degli alunni che
frequentano la scuola dell’obbligo, dovuta alla denatalità, ed aggravata dalle
nuove norme circa la formazione delle classi (Riforma
Tremonti-Gelmini), non vi
è alcuna necessità di ristrutturare l’edificio scolastico sito in Largo Portanova, e che
il perseguire tale intento
comporta solo un pregiudizio economico per la collettività. Successivamente è
stata presentata una petizione firmata da circa 200 cit-
tadini di Picerno che ritengono inutile e dannoso il recupero del vecchio edificio,
evidenziando anche il problema della frammentarietà e separazione delle classi dovuta alla dislocazione
delle aule in diversi edifici
non collegati tra loro. Si aggiunge anche il parere dei
tecnici incaricati per la
progettazione che è sfavorevole a tale intervento in
quanto precisano che la vecchia scuola Portanova, composta da due corpi di fabbrica giuntati e realizzati in
epoche diverse, si presenta
inadeguata a soddisfare
sia i requisiti di funzionalità che di sicurezza egli stessi hanno evidenziato un
aspetto di non poca rilevanza quale quello dell’assenza di spazi esterni e la pessima accessibilità che non
solo priverebbe i bambini
delle attività ludiche e didattiche ma renderebbe la
struttura scolastica poco sicura per la sua fruibilità.
Considerato che l’intenzione dell’ amministrazione risulta essere quella di perse-
Veduta di Picerno
verare anche dopo che abbiamo sollevato obiezioni,
dopo aver visionato con attenzione il progetto definitivo, circa la fattibilità dell’
intervento abbiamo organizzato un’assemblea pubblica
sull’argomento per doma-
ni e nel frattempo, della questione abbiamo investito
anche l’ufficio edilizia scolastica della regione.
MICHELE CAPECE
Consigliere comunale
Picerno
Tre anni di Protezione civile Amici del Raparo a Lomio
L’associazione valdagrina ha rinnovato il suo direttivo
Volontari di scena a Vietri per una giornata dedicata al “Primo soccorso e Bls-D”
VIETRI DI POTENZA –
“Primo Soccorso e Bls-D”:
è questo il tema dell’importante giornata organizzata dall’Associazione
Volontari Protezione Civile Vietri di Potenza. La
giornata “formativa” si
terrà domani, presso il
Palazzetto dello Sport di
contrada Santa Domenica. Una giornata, totalmente gratuita,dedicata alle manovre di primo
soccorso e la formazione
per l’utilizzo del defibrillatore. La manifestazione è stata proposta ed
organizzata dal gruppo
di Protezione Civile di Vietri, grazie all’importantissima collaborazione
dell’Associazione Onlus
“Carmine Speranza” di
Torre Orsaia (Sa) e dell’Associazione “Io Amico
del Cuore” di Sant’Antonio Abate (Na). Le due associazioni campane giungono quindi in Lucania
per questo importante
corso, visto che lavorano
molto in Campania. Le
stesse associazioni campane promuovono giornate come quella organizzata a Vietri, per istruire e formare volontari e
cittadini sull’utilizzo del
defibrillatore e sulle attività da svolgere nell’ambito del Primo Soccorso.
La giornata avrà inizio alle 9,30 di stamane, con il
corso teorico, le prove su
manichino, prove simulate con defibrillatore e
l’esame finale. A dirige-
re il corso sarà il dottor
Giuseppe Somma, coadiuvato dai volontari dell’Associazione Onlus
“Carmine Speranza”. Una
quarantina le persone
che prenderanno parte alla giornata e che saranno formate per l’utilizzo
del defibrillatore. Non si
ferma l’attività di “formazione ed informazione”
dell’Associazione Volontari Protezione Civile di
Vietri di Potenza”, che
proprio in questo mese di
maggio compie tre anni
dalla nascita.
SPINOSO - L’associazione
Amici del lago e del Raparo ha rinnovato il suo Direttivo. Ne fanno parte Nicola Lomio (presidente)
Carlo Delfino (vice presidente), Labanca Roberto
(Cassiere), Petrocelli Antonio (Segretario), Iannibelli Vincenzo, Lardo Maria
e Vetrano Anna. E’ un’associazione, sorta nel 2007,
che fa della tutela e della
valorizzazione ambientale
la sua mission considerando l’ambiente nella sua eccezione più ampia. Comunità e territorio devono
camminare in simbiosi
per raggiungere obiettivi
condivisi finalizzati ad incidere su quello che oggi
rappresenta la priorità in
assoluto: la qualità della vita. Tutela del territorio,
quindi, ma non finalizzata esclusivamente alla conservazione dell’ambiente
ma funzionale e strumentale a garantire alla popo-
lazione residente e quanti vogliono “fruire” della
natura l’opportunità di
ricercare e trovare uno spazio nel quale soddisfare i
propri desideri, nel rispetto della natura. Tutto
deve trovare un giusto
equilibrio con il contesto
territoriale: non è cosa
semplice ma l’ambiente
può e deve rappresentare
il nostro punto di forza ed
essere oggetto di iniziative di valorizzazione che
consentano, a chi ha deciso di investire nel nostro
territorio, di crescere. Territorio non inteso esclusivamente come vincolo ma
come risorsa da utilizzare
per offrire una opportunità: questo, in sintesi, la linea che l’Associazione intenderà portare avanti
nella sua azione. Si attiveranno forme di collaborazione con altri soggetti,
Istituzionali e non, per contribuire a superare quello
che rappresenta oggi il vero gap della nostra economia turistica: la mancanza di un’offerta turistica organizzata che riesca a
produrre reddito per gli
operatori locali in maniera sistematica. Amici del
Lago e del Raparo è una voce che si aggiunge a quelle presenti nella speranza
di poter attivare delle dinamiche virtuose che facciano considerare e parlare
della Valle dell’Agri per le
sue bellezze e non solo per
il suo “nero”, elevato da
troppo e da troppi ad elemento distintivo e caratterizzante del territorio.
Amici del Lago e del Raparo metterà a sua disposizione le sue modeste risorse (umane ed economiche)
per cominciare un percorso teso a costruire un sistema di relazioni per fare in
modo che il territorio possa costituire un’opportunità per i giovani.
Estratto da: La Nuova del Sud - 28.05.2012
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Basilicata Mezzogiorno
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Lunedì 28 maggio 2012
LA BASILICATA DIGITALE
Lo switch off terminerà il 6 giugno con Rotondella. A Potenza transizione fino al 1° giugno, giorno in cui “spegne” Matera
La Basilicata saluta l’analogico
Da oggi il definitivo passaggio della televisione al digitale terrestre: il via oggi dal Vulture Melfese
è arrivato a costare attorno
ai 20 euro. Una volta collegato alla scart del televisoPOTENZA - Addio righe,
re bisognerà procedere alpallini grigi, bianco e nero
Un
la ricerca dei canali, che per
e fastidiosi fruscii audio. Il
ripetitore
quanto facilitata e intuitisegnale analogico va in pentelevisivo e
va potrebbe comunque mansione. Con un annetto di riil logo dello
dare in crisi i meno tecnotardo la televisione digitaswitch off
logici e i più anziani. Anche
le terrestre approda anche
lucano, sotto
perché, le regioni già pasin Basilicata, tra le ultime
un decoder
sate al digitale terrestre,
regioni, insieme ad Abruzper il
narrano, almeno nei primi
zo, Molise, Puglia, Sicilia e
passaggio al
tempi, problemi di stabiliCalabria ad eseguire la
digitale
tà del segnale, specie per altransizione. Oggi è lo
terrestre
cuni canali nazionali. Dun“Switch-off day” lucano
que ai lucani toccherà arcon i primi passaggi, a parmarsi di pazienza e telecotire da Melfi e l’intero Vulmando e riture Melfepetere più
se. La fase di
volte la sinto“spegnimenIl calendario della provincia di Potenza
Il calendario della provincia di Matera
nizzazione
to” durerà
● Da oggi verranno coinvolti i comuni a nord della provindelle freuna decina
cia come Melfi, Rapolla, Venosa, Barile, Ginestra, Atella, Rapone, Ru● Lo switch-off inizierà
quenze. Lo
di giorni. Da
vo del Monte, Palazzo San Gervasio, Pescopagano, Tolve, Lavello.
domani con i comuni di Po“switch-off”
oggi al 6 giu● Il 30 maggio toccherà ai comuni di Corleto Perticara, Franmarico, Salandra, Tursi e zone
verrà eseguigno circa la
cavilla in Sinni, Senise, Sant’Arcangelo e zone limitrofe.
limitrofe.
to la mattiBasilicata e
● Mentre il 31 maggio passeranno al digitale terrestre i
● Continuerà il 30 magnata
del
tutti i suoi
comuni Marsicovetere, Moliterno, Viggiano, Latronico, Rotonda, Rigio con i comuni di Ferrangiorno sta131 comuni
vello, Lauria, Lagonegro, Maratea, Castelluccio Inferiore e zone lidina, Stigliano e zone limitrofe.
bilito da ciaeseguiranno
mitrofe.
● Il 1° giugno sarà la volscun comuil passaggio
● Il 1° giugno lo switch-off passerà nella maggiorparte
ta della città di Matera, ma
ne (come ridefinitivo aldei comuni della provincia, città di Potenza compresa. Ecanche dei comuni di Grasportato nelle
la nuova tecco alcuni comuni coinvolti in quella giornata: Rionero di Volsano, Irsina, Tricarico, Montescatabelle acnologia teleturne, Castelgrande, San Fele, Muro Lucano, Filiano, Bella, Forenza,
glioso, e zone limitrofe.
canto). Va
visiva. SaGenzano di Lucania, Acerenza, Avigliano, Pietragalla, Ruoti, Picerno,
● Il 4 giugno la tv digitale terrestre raggiungerà i codetto che a
ranno quinVietri di Potenza, Oppido Lucano, Genzano di Lucania, Potenza (28
muni di Montalbano Jonico, Policoro, Pisticci, Bernalda, Scanzano
Potenza e in
di spenti tutmaggio – 1 giugno), Tito, Anzi, Pignola, Brienza, Marsico
Jonico e zone limitrofe.
alcune altre
ti i segnali
Nuovo, Paterno, Padula.
● Lo switch-off terminerà tra 5 e il 6 giugno nei comuzone della reanalogici e
● Il 6 giugno eseguiranno il passaggio alcuni comuni a
ni a sud della provincia con il comune di Rotondella e con i
gione già da
attivati solo
sud della provincia come ad esempio quello di Viggianello.
comuni confinanti.
mesi sono riquelli digicevibili alcutali fino al
ni canali ditermine dei
possibile infatti conservare gitali. E’ opportuna, specie
lavori previsto tra il 6 e l’8 Diverse le soluzioni praticaI
lucani
per
guardare
la
televisione
questi apparecchi dotati negli edifici più datati, una
giugno. Per continuare a ri- bili. La più facile ma anche
dovranno attrezzarsi di un decoder del vecchio e caro tubo ca- verifica degli impianti ancevere i propri programmi la meno economica consiste
todico acquistando e colle- tennistici. Per questo Regiopreferiti e ampliare il bou- nel comprare un televisore
digitale terrestre o acquistare un
gando un decoder per il di- ne Basilicata, Corecom, Arquet televisivo (sarà presen- di nuova generazione con
apparecchio di nuova generazione gitale terrestre in un qual- pab, Confartigianato, Cna,
te anche La Nuova Tv, ndr) tuner digitale integrato, scesiasi negozio di elettronica. Consumatori e Anaci hansia per quanto riguarda il gliendo tra le centinaia di
servizio pubblico (Rai) sia modelli e marche di lcd, led spesa minima che si aggi- te i vecchi televisori, a pat- Nel corso degli anni questi no predisposto un Codice etiper le emittenti private e plasma. In tal caso i luca- ra sui 200 euro, acconten- to che siano dotati di presa supporti sono diminuiti co, un decalogo che gli an(Mediaset, La 7 etc...) basta ni, già provati dalla crisi, do- tandosi degli accessori mi- scart, finiranno in soffitta nelle dimensioni e nei costi. tennisti si impegnano a riun semplice adeguamento. vranno mettere in conto una nimi. Non necessariamen- o andranno rottamati. E’ Tanto che un modello base, spettare.
di ALESSANDRO PANUCCIO
Nelle zone d’ombra arriva TivùSat La banda ultralarga si fa conoscere
Oggi seminario informativo alla Camera di Commercio di Potenza
La piattaforma digitale satellitare copre le aree prive di segnale
POTENZA - C’è una terza
via per i lucani che non volessero cambiare il televisore o comprare un semplice decoder, ma soprattutto un’esigenza per quanti
vivessero in zone impervie
o con scarsa copertura di
segnale. Niente panico,
da qualche anno si è inserita in questa fetta di mercato TivùSat, la piattaforma digitale satellitare gratuita italiana realizzata
da Tivù s.r.l. (società partecipata Rai, Mediaset e Telecom Italia Media) che nasce come piattaforma com-
plementare a quella del digitale terrestre. TivùSat
permette di portare al
100% del territorio nazionale la copertura dei segnali televisivi digitali gratui-
ti. L’unico costo è quello del
decoder, che si aggira sui
100 euro. La piattaforma,
oltre a replicare in versione integrale (cioè senza
l’oscuramento di alcun
programma in palinsesto)
l’offerta generalista di
sempre (Rai, Mediaset e La
7) consente di accedere a
numerosi altri canali del
panorama televisivo italiano. La piattaforma -spiega
il Presidente di Tivù, Luca
Balestrieri (in foto) - ha raggiunto le oltre 1.362.000
attivazioni di smart card,
circa 4 milioni di persone.
POTENZA - Un seminario informativo su opportunità della banda
larga e ultralarga in Basilicata, servizi di comunicazione innovativi,
cloud computing. Lo
organizza Unioncamere
questa mattina, alle 10,
nella sala Economia della Camera di Commercio
di Potenza (Corso 18
agosto, 34) per un approfondimento sulla tecnologia e i servizi indotti. Marco Vari, ricercatore e titolare del corso
Reti di Nuova Genera-
zione presso l’Università di Roma Tor Vergata,
parlerà di servizi innovativi abilitati dalla banda larga e ultra larga come leva competitiva per
le piccole e medie imprese; evoluzione delle tecnologie di rete; dispositivi, applicativi e modalità di accesso (dalla fibra ottica al 3G/4G);
impatto dei servizi a
banda larga e ultra larga sui processi aziendali; vantaggi competitivi
nei processi di globalizzazione dell’economia
(benefici tangibili ed
intangibili). Il programma prevede anche passaggi di approfondimento sull’impatto del
cloud computing sui
processi aziendali e i benefici per una PMI;
strumenti di marketing
digitale; multicanalità e
unified communication;
strumenti per l’innovazione del business;
come amplificare la capacità di comunicazione
aziendale attraverso social media e gli strumenti dell’Enterprise 2.0.
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