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Otto volontari lasciano il Soccorso alpino

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Otto volontari lasciano il Soccorso alpino
12/03/2012
Giornale di Lecco
Pag. 2
(diffusione:10589, tiratura:12238)
Otto volontari lasciano il Soccorso alpino
«Chi non condivide il nostro pensiero è giusto che di dimetta», spiega il delegato Gianattilio Beltrami
(vst) Bufera nella XIX delegazione Lariana del Soccorso alpino. Otto volontari hanno infatti presentato le loro
dimissioni in settimana, al tavolo del delegato Gianattilio Beltrami. In poche righe, gli uomini del soccorso,
hanno lasciato definitivamente il loro ruolo a servizio dell'associazione e dell'intera comunità. Alla base della
scelta degli otto alcune regole statutarie, leggi sul volontariato e nuove convenzioni da parte dei responsabili
del Soccorso alpino. Gli ormai ex soccorritori puntano il dito contro la «catena di comando», citando , oltre a
Beltrami, il presidente nazionale Piergiorgio Baldracco e il presidente regionale Danilo Barbisetti. Per il
soccorso alpino, le dimissioni del piccolo gruppo, non sono certo piombate come un ful mine a ciel sereno.
«Erano un paio di anni che la situazione con loro era tesa - ha spiegato il delegato della XIX Lariana Non
possiamo certo pretendere che tutti abbiano la stes sa filosofia di pensiero ed è giusto che chi non condivide
le scelte prenda le distanze». Riccardo Riva, Christian Meretto, Valerio Corti, Marco Madama, Vasco
Lanfranconi, Giulio Rompani, Mario Barelli e Marco Clozza. Sono loro che hanno deciso di mettere fine alla
questione, presentando la lettera di dimissioni. «Coscienti del fatto che nessuno può avere una faccia per se
stesso e un'altra per il Soccorso alpino, senza rischiare di non sapere più quale sia quella vera - si legge nella
missiva consegnata il 5 marzo - Ci vediamo costretti nostro malgrado e dopo tanti anni di appartenenza al
sodalizio, a rassegnare le dimissioni. Nessun accenno ai motivi veri e propri dei dissapori tra i vertici
dell'associazione e i volontari. «Non mi sento di spiegare nulla ha continuato Beltrami - Posso dire però che le
nostre decisioni vanno bene a più di mille volontari sul territorio lombardo. Siamo perfettamente in regola con
la legge e con lo statuto. Si tratta solo di opinioni diverse. Perdere volontari dispiace sempre ma la situazione
non poteva andare avanti ancora per molto, soprattutto se non si condivide lo stesso pensiero». Il gruppo di
dimissionari ha co munque voluto ringraziare coloro che «come noi hanno creduto in un soccorso alpino
etico, a tutela degli alpinisti». Nessun commento sulla questione, infine, da parte del capo stazione Giacomo
Arrigoni che, contattato telefonicamente, ha preferito scegliere il silenzio.
SOCCORSO ALPINO - Rassegna Stampa 13/03/2012 - 13/03/2012
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DIMISSIONI Il gruppo non è d'accordo con le scelte dei vertici e abbandonano il sodalizio
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