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NON POTrEI PIù STArE

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NON POTrEI PIù STArE
DA QUESTA SETTIMANA UN NUOVO APPUNTAMENTO
23-2-2016 N. 7
SPEcIAlE
canIeggattI
cON lEE STOrIE
PIù bE
bEll
llEE
Al fESTIVAl
UNA cOPPIA
DA OScAr
N
A
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La BeLLIssIma
IL BeLLo e
EEPIDEMIA
PIDEM zzIIkA
neL LaBoratorIo
emILIano ESclUSIVO
che La sconfIggerà
povera
BarBara
De rossI!
trUffata
Da Un faLso avvocato
per 50 mILa eUro
Michelle
e la sua
barboncina
di sei anni
perIcoLo
Una BanDa
rapIsce
I canI
DI pIccoLa
tagLIa
Hunziker
senza LILLy
NON POTrEI
PIù STArE
la poSta dei lettori
Per SCrIvere AL DIrettore
Gente, via Roberto Bracco 6,
20159 Milano
o [email protected]
Queste pagine sono dedicate a voi. Aspettiamo consigli,
richieste, commenti e domande sui fatti dell’attualità
che gioia la grazia a jacqueline
Gentile direttore,
ho trepidato per giorni per la sorte
di Jacqueline Sauvage e, alla fine, ho
potuto esultare. Sì, sono stata sin
dall’inizio dalla parte di questa donna che per 47 anni (quarantasette
anni!) ha dovuto subire le angherie
del marito-mostro e assistere alle
abominevoli violenze sessuali ai
danni delle figlie. Ha ucciso a colpi
di fucile il marito e ora il presidente
francese François Hollande, in seguito alle tante manifestazioni dei
parigini a favore della donna, le ha
concesso la grazia. Ha fatto bene! Ha
dato una dimostrazione di grande
civiltà. Lei che ne pensa?
Giovanna
i premi della lotteria
Cara Giovanna,
Affascinante
Gentile direttore,
è impossibile non provare
davvero il
nel numero 3, nel servizio
orrore e infinita pena per
chirurgo che
dedicato alla Lotteria Itale tante sofferenze patite
cura la schiena
lia, si afferma che molti dida Jacqueline Sauvage,
di Antonella
menticano di riscuotere le
che abbiamo raccontato
Clerici. Se gatta vincite. Non è esatto, infatnel numero 5 di Gente. La
ci cova non ci
grazia era dovuta. Ma non
ti i Monopoli stampano un
sarebbe niente
è imbracciando un fucile
numero di biglietti molto
di male, anzi.
che si risana la piaga sosuperiore a quelli che poi
ciale della violenza alle Gianfelice
saranno venduti, e li inviadonne. Denunciare il mono ai vari rivenditori. Il
stro e proteggere chi denuncia è giorno prima dell’estrazione gli inl’unica soluzione. Lo so, facile a venduti vengono ritirati, ma non c’è
dirsi, difficile farlo. Gli abusi fisici tempo (e voglia) di stornarli, quindi
si accompagnano sempre a quelli partecipano anche gli invenduti
psicologici, altrettanto micidiali. all’estrazione, con buona pace di coCosì la paura diventa scoglio insu- loro che tentano la sorte.
perabile. Ma bisogna superarlo.
Giuseppe Paolillo
GLI AMICI DI
La fantastica
squadra di
calcio Soccer
boys di
Palermo. Saluti
da Michela e dal
figlio Flavio.
Auguri a Ornella
e Roberto, sposati
da Stefania, giovane
consigliere
comunale a Stresa.
Sorpresa! Elisa,
3 anni e mezzo,
saluta papà
Roberto e
mamma Lara.
Congratulazioni ai
coniugi Landini, che
festeggiano 50 anni
di matrimonio! Da
figli, nipoti e amici.
Ho chiesto a Michele Giannarelli, direttore comunicazione Agenzia delle
Dogane e dei Monopoli, di rispondere.
«L’affermazione del lettore è destituita di fondamento, in quanto l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli stampa un numero superiore di
biglietti, per ovviare alle eventuali
maggiori richieste, ma consegna ai
rivenditori solo i biglietti da loro
ordinati e pagati. I biglietti invenduti vengono restituiti almeno 10
giorni prima della data di estrazione e non considerati validi. Qualora, quindi, venga estratto un invenduto (che si rileva da uno specifico
elenco redatto dal concessionario)
si ripete l’estrazione come previsto
dal regolamento. Successivamente
il concessionario consegna materialmente i biglietti invenduti
estratti per certificare l’esattezza
del lavoro svolto. Rispetto all’affermazione che “molti dimenticano di
riscuotere le vincite” si precisa che
negli ultimi anni, grazie alla presenza costante (180 giorni) sui siti
di Adm e di Lottomatica del bollettino dei biglietti estratti, il numero dei non riscossi è drasticamente
diminuito».
Nel 2016
11
dubbi sulle
unioni civili
Gentile direttore,
vorrei che qualcuno mi chiarisse in
DONNE
quali casi potrebbe
sono state
uccise *
essere applicata in
da UOMINI
Italia la stepchild
adoption
prevista
dal
disegno
di legge
DENUNCIATELI
FERMIAMOLI
sulle unioni civili in
* Il numero delle
discussione in Parvittime è aggiornato
lamento. Mi chiedo
al 10/2 e tiene conto
solo delle tragedie
infatti come sia
avvenute in ambito
possibile per un
familiare.
partner omosessuale (uomo o donna)
avere un figlio che potrebbe essere
adottato dal partner (applicando appunto la stepchild adoption) senza ricorrere all’utero in affitto (vietato in Italia) o alla fecondazione eterologa. Non
mi pare sia possibile per nessuno avere un figlio da solo, pertanto ritengo
che la stepchild adoption sia di fatto
inapplicabile in Italia senza legalizzare l’utero in affitto; ne beneficerebbero soltanto coloro che sono già
ricorsi a tali pratiche permesse in
altri Paesi. Il passo successivo sarebbe la legalizzazione dell’utero in affitto e della fecondazione eterologa
per non discriminare chi non ha i
mezzi economici per recarsi all’estero a “fabbricarsi” il figlio. È giusto
rispettare le diverse opinioni, ma almeno diciamoci la verità.
Alessandra Brilli
a tavola con gente: è l’ora del cucchiaio
P
rosegue la grande iniziativa di Gente con la
collezione delle posate Stoccolma. Dopo le
prime due uscite, la prossima settimana è la
volta dei cucchiai. Lavabili in lavastoviglie, sono
in acciaio inox di grande qualità, realizzati da
Mepra, azienda italiana e leader del settore. Per
completare la collezione da 4 coperti restano
da acquistare i coltelli e i cucchiaini.
la prossima settimana
a 8,90 euro in più
BASTA!
Cara Alessandra,
l’adozione del figliastro
esiste già per le coppie
sposate ed è regolamentata da un legge del 1983. Di
fatto viene applicata anche
a coppie di fatto (etero),
un’estensione decretata da
varie sentenze di vari tribunali. Non concederla alle coppie omosessuali, come prevede la legge Ci-
aCCiaio inox
e Design itaLiano
La confezione dei
cucchiai in acciaio
inox dal design
italiano. Le prossime
uscite saranno i
coltelli e i cucchiaini.
rinnà ora in discussione, potrebbe
aprire un caso di incostituzionalità,
poiché si stabilirebbe una discriminazione su base sessuale. Non lo dico io, ma fior di giuristi. Quando
all’utero in affitto, che io non approvo, non credo che la nuova legge
incentiverebbe la pratica. Numerose coppie etero e gay vi sono ricorse
senza aspettare la Cirinnà.
quanti sprechi nella cucina rai
Gentile Monica,
La prova del cuoco è uno show divertente, ma c’è una cosa che mi dà fastidio. I pasticcieri lasciano tanta crema
e panna nelle pirofile: vorrei
sapere se fanno così anche a
Da anni mi
casa loro. Io, quando impachiedevo se il
sto un dolce, lascio il conteprincipe Carlo
nitore pulitissimo senza
avesse qualche
sprecare nulla. E poi, non mi
qualità. L’ho
piace che gli stessi pasticciescoperto: forse
ri continuino a toccarsi i canon regnerà
pelli mentre sono al lavoro.
mai, però
Perché non se li legano? Sadipinge bene.
rebbe molto più igienico.
Maurizio
Anna Maria Miglioni
Cara Anna Maria,
queste disattenzioni di chef e pasticcieri sono senz’altro dettate dai tempi strettissimi della televisione e,
quindi, dalla necessità di rendere il
più stringato possibile ogni passaggio delle ricette. Non credo, poi, che
ci siano sprechi. Con gli ingredienti
che avanzano si cucinano altri piatti
che, come raccontato dalla Clerici,
vengono consumati dietro le quinte.
la legge fornero
Gentile direttore,
è ora di modificare la legge Fornero, permettendo flessibilità in uscita. Occorre
dare ai sessantenni che hanno perso il
lavoro (licenziamenti, esodati, in mobilità) la possibilità di andare in pensione.
Paolo
116 000
è il numero d’emergenza
da chiamare nel caso si tema
la sparizione di un bambino
7
remo
san
16
20
il conti bis supera le attese, deludono soltanto gli abiti
è strasanremo
e Carlo II regna
ascolti record, momenti di emozione intensa (il pianista
bosso) e super ospiti travolgenti. e la bellezza trionfa
con la coppia da oscar nicole kidman e gabriel garko
da Sanremo (Imperia)
sabrina bonalumi e andrea tomasi
n
lei divina
lui bloccato
il mattatore carlo
conti, 54 anni, con
i più belli del festival:
nicole kidman, 48,
che ha incantato
l’ariston in armani,
e gabriel garko, 43,
impeccabile in un
abito battistoni,
ispirato a cary grant,
ma emozionatissimo
accanto alla divina.
24
on ci credeva nessuno. A poche ore dall’inizio l’asta della
soddisfazione era stata fissata
a 40,50% di share, la speranza sussurrata di arrivare a 43.
Sotto e di tanto dal risultato dello scorso anno, quel 49 dei miracoli considerato da tutti irripetibile. Tanto più che i
bis si sono sempre rivelati letali per i
conduttori del festival, vedi Baudo nel
2008 o Fazio nel 2014, due dei tre Sanremo meno visti di sempre.
Eppure il Conti II
è riuscito a fare pure
ha avuto il
meglio del Conti I,
sfiorando quel 50% controllo
totale
che significa un italiano su due a casa a
su tutte
guardare Sanremo,
le cinque
numeri che a cercarserate
li bisogna tornare
agli albori del secolo, quando i social non esistevano e la
concorrenza era meno spietata. Un
trionfo che ha sorpreso per primo lo
stesso Carlo, a lungo restio ad accettare la richiesta della Rai di ripetersi, la
paura del passo falso. Che non c’è stato,
merito tutto suo che ha saputo replicare senza ricalcare, rassicurante nel suo
controllo pressoché totale su tutto.
magica laura
con spacco hot
travolgente laura
pausini, 41 anni,
in stefano De lellis
rosa e nero con
cintura ricamata.
una marcia in più,
lo spacco che mette
in mostra la coscia
slanciata da un
tacco 12 di gedebe.
il cigno nero
omaggia sophia
madalina ghenea,
27 anni, in uno
stupefacente alberta
Ferretti. al collo
ha la masterpiece
sophia loren di
Damiani in oro
bianco e diamanti.
nel riquadro,
la loren, 81, indossa
la stessa collana.
anche la hunziker ha un cane mignon e specialissimo. ce lo presenta
un batuffolo
americano
Milano. michelle, con un
insolito paio di occhiali,
porta ai giardini le figlie
sole (in pole position),
2 anni e mezzo, e
celeste, 11 mesi, scortata
da lilly. «l’ho presa in
un allevamento in
alabama, oggi ha sei
anni. Quando è arrivata
in italia aveva 6 mesi»,
spiega la hunziker.
«la mia barboncina
fa la guardia
ai lettini ed è in
sintonia totale con
me», dice michelle.
«ora userò il
guinzaglio: temo
che la rapiscano»
di sabrina bonalumi
u
na porzione della felicità di
Michelle Hunziker sta giusta
giusta in due mani aperte e
unite. Pesa 2 chili e 100, è
piena di ricci e la segue come
un’ombra. Anche in Tv. «Da sei anni, infatti, Lilly, la mia cagnolina, vive con me
e mi scorta ovunque. È arrivata in Italia
dall’Alabama. In aereo. Quando ci siamo incontrate è stata un’emozione incredibile». Michelle, splendida e spontanea, racconta con autentico trasporto
la sua amicizia speciale per questo batuffolo biondo, voluto fortemente da sua
figlia Aurora, ma rapidamente “ereditato” con gioia da lei. Gioia che oggi condividono anche le altre due figlie, Sole e
Celeste, e con il marito Tomaso Trussardi. «Puntualizzo: Lilly non è bionda, il
suo colore è red fox, perché simile alla
nuance delle volpi. È un barboncino tea
cup poodle». Per via delle minuscole dimensioni che le permetterebbero di
stare... in una tazza di tè.
«Quando Aurora aveva 9 anni mi
chiedeva insistentemente un cagnolino. “Giuro che me ne occuperò io, lo
porterò dappertutto”, diceva. E dopo
un po’ mi ha convinta. Tanto che, insieme, l’abbiamo scelta in un allevamento
americano. Ci mandarono foto e video
per presentarci la cucciolata e il nostro
sguardo cadde su di lei». Lei. «La volevo
femmina. Quando ero bambina avevo
una barboncina nana e nera, Duchesse: era fantastica. Docile, facile da
68
caniegatt
i
i
nostri
amici
«stiamo sempre insieme
anche in vacanza»
Sankt Moritz (Svizzera). michelle
hunziker, 39 anni, accarezza
la sua barboncina Lilly, scaldata da
un cappottino che ben si sposa con
il piumino della conduttrice. «Lilly
mi segue sempre, anche in vacanza
e in tv», spiega orgogliosa michelle.
è lilly la baby sitter
delle mie bambine
69
felice sono tra gli animali: vi presentiamo il nostro nuovo esperto
VisitA AccurAtA
Al brAcco
Lainate (Milano).
il veterinario nico
tavian, 61 anni, visita
un bracco ungherese
nel suo studio. Dice: «l
«li
allevo personalmente:
affettuosissimi, sono
perfetti per i bambini».
il dottor “ors0”
parla... con i cani
«sono burbero con Gli umAni, mA con i cuccioli
ho unA sintoniA innAtA», rAccontA tAViAn. «lA
miA pAssione? AiutAre i bimbi con lA pet therApy»
di Alessandra Gavazzi
foto di Dante Valenza
«È
un amore antichissimo la passione per gli animali. Sono cresciuto a Treviso in una famiglia di
boscaioli e contadini. Galline e similari per me erano come parenti». Una
complicità che può sfociare perfino
nel dialogo diretto. «Sono un po’ orso,
certe volte parlo quasi più volentieri
con i miei cani che con le persone. Ci
capiamo al volo». È per questo che Nico Tavian è, da questo numero, il vete74
rinario dei lettori di Gente. A lui il
compito di fugare i dubbi sui nostri
amici a quattro zampe, oltre che informarci puntualmente sul mondo
animale.
Un universo che il dottor Tavian
conosce bene e in ogni sua sfumatura. Responsabile del pronto soccorso
veterinario di Lainate, nel milanese,
61 anni, papà di Naomi, che di mestiere addestra i cavalli, ha in realtà
una specializzazione particolarissima: «Collaboro da molti anni con il
Corpo forestale dello Stato e sono
guardiacaccia volontario della Provincia di Milano, impegnato nella lotta al bracconaggio. E poi sono esperto nella cattura di animali selvatici
tramite siringhe di narcotici: mi chiamano quando un cervo oppure una
mucca fuggita, per esempio, da un
camion in autostrada vanno recuperati in sicurezza prima che possano
farsi male e causare danni alle persone». Ai più deboli è dedicata un’altra
delle sue passioni: «Venticinque anni
fa ho fondato Dimensione Animale,
una onlus che si occupa di pet therapy». A questo scopo, alleva anche
asini. «Ne posseggo 14. Sono di ottimo carattere e possono essere di
grande aiuto ai bambini disabili». Accanto ai somarelli convivono 21 cani
di proprietà, tra bracchi ungheresi,
che il veterinario Tavian alleva personalmente, e meticci, e anche quattro
gatti. Un allegrissimo zoo, sogno real
lizzato del bambino Nico.
IL veterInarIo
NICO TAVIAN
caniegatt
i
i
nostri
amici
Se voLete contattare
nico tavian
gente-Il veterinario,
via r. Bracco 6, 20159 Milano
o [email protected]
I sintomi sono
gli stessi degli
umani, ma
per fortuna di
solito tutto
passa in 36-48
ore. Per evitare
di diffondere
il virus,
rimandate le
passeggiate in
parchi affollati
Naso che cola, starnuti e tosse?
Ebbene sì, ha preso l’influenza
L
a stagione invernale (con la pioggia, la neve e il vento gelido) contrapposta al riscaldamento eccessivo delle nostre case spesso causa
sbalzi di temperatura pericolosi per la
salute degli animali che vivono con
noi. In particolare i soggetti molto giovani e quelli anziani sono i più vulnerabili e facilmente attaccabili da virus
e batteri respiratori ed intestinali. Perché sì, l’influenza colpisce anche cani
e gatti. I virus influenzali e parainfluenzali sono in grado di determinare
la temporanea, per fortuna, malattia
dei nostri amici pelosi.
Terapia antibiotica
I sintomi sono molto simili a quelli degli umani: tosse, starnuti, congestione
oculo-nasale, tartufi colanti, febbre
ed evidente inappetenza. Vomito incoercibile e dissenteria liquida maleodorante caratterizzano le forme gastrointestinali più violente.
I gatti che vivono permanentemente in
casa sono in genere più protetti dal con-
tagio intraspecifico poiché non vengono mai a contatto con altri felini, al contrario dei loro simili abituati alle escursioni fuori casa. Se abbiamo la sfortuna
di avere un animale “influenzato” dobbiamo sperare che tutto si risolva in 3648 ore dall’inizio di un trattamento terapeutico (con antibiotici, antiemetici,
etc.) prescritto da un medico veterinario e che non rimangano lesioni postu-
me. In genere questi virus entrano ed
escono dall’organismo animale molto in
fretta senza essere comunque contagiosi per l’uomo. In questo periodo di
malattia cerchiamo di evitare di portare i nostri piccoli “untori” nelle aree
cani e nei parchetti dove l’elevata concentrazione di quattrozampe possa aumentare l’espansione dell’epidemia.
Siamo spesso inconsapevoli, infatti,
che al ritorno dalla quotidiana passeggiata è facile portarsi a casa non solo il
proprio cane, ma anche una potenziale
patologia.
L’inquinamento li debilita
Dobbiamo però sottolineare che le polveri sottili, l’inquinamento, le piogge
acide sono elementi lesivi che si concentrano in quel microambiente, sito a
50-80 cm da terra, nel quale i nostri
amici animali ogni giorno respirano.
Tutti questi fattori indeboliscono l’organismo a livello immunitario e favoriscono l’insorgenza di forme di “malessere” spesso sottovalutate da noi proprietari, ma in grado, invece, di innescare patologie respiratorie e gastrointestinali più gravi.
l’Inverno deglI uccellInI dI cIttà
cerealI e lardo, la dIeta sottozero
durante
Speropravvivere
l’inverno è difficile
tutti gli uccellini
selvatici. Soprattutto
per la mancanza totale
di insetti volanti.
Scriccioli, pettirossi e
merli sono costretti a
ricercare il cibo
rovistando sotto le
foglie cadute dove, con
un po’ di fortuna,
riescono a trovare
qualche larva o bruco
intirizzito dal freddo
come unica fonte
proteica. Qui dobbiamo
intervenire in loro aiuto,
cospargendo i nostri
davanzali con cereali
sbriciolati, frutta secca
tritata o appendendo
ai rami delle nostre
piante da giardino
sacchettini di rete
in plastica in cui riporre
palline di semi impastati
con pezzettini
di lardo e pancetta
finemente tritati.
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Fly UP