...

Due lettere per le Poste “Non chiudete gli uffici”

by user

on
Category: Documents
22

views

Report

Comments

Transcript

Due lettere per le Poste “Non chiudete gli uffici”
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 2 numero 137 del 16/07/2012
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155
Il forte appello degli assessori regionali Viti e Pittella sui tagli annunciati in Basilicata
Occupazione
Apprendistato
e nuove forme
di credito,
le prime mosse
contro la crisi
De Filippo interviene
a un convegno
su lavoro e politica
Due lettere per le Poste
“Non chiudete gli uffici”
Le iniziative istituzionali contro la decisione. Sottolineata la dispersione
demografica. “Non è riorganizzazione, ma sopressione di servizi pubblici”
A scendere in campo
contro le ipotesi di forte
ridimensionamento della
presenza dei servizi postali in Basilicata, due assessori della Regione: Marcello Pittella e Vincenzo Viti.
Pittella dice: “Questa non
è razionalizzazione ma
soppressione di un servizio pubblico con grave
danno per gran parte della popolazione lucana”.
Viti si rivolge direttamente al manager Sarmi, che
conosce da tempo e annuncia una “forte interlocuzione” della Regione
Basilicata per contrastare
le scelte di Poste Italiane.
Credito d’imposta per
occupazione e investimento e i nuovi strumenti
per l’apprendistato sono
solo alcune delle misure
previste dalla Regione
per superare la crisi. Di
lavoro, recessione e politiche comunitarie, statali
e regionali si è discusso a
Gallicchio in un convegno
al quale ha preso parte
anche De Filippo. “Obiettivo 2012” resta centrale nel
programma di sviluppo
dal quale ci si “attende un
forte impulso alla crescita”. Al seminario anche il
numero uno di Confindustria, Michele Somma.
A PAG.3
Dall’ Asp aiuti
materiali
per il Don Uva
Lo scopo è assicurare
la continuità assistenziale
ai pazienti ricoverati
A PAG. 4
Nuova tecnica
a Matera
Impiantate tre valvole
per via endoscopica
A PAG. 2
Una classica “buca per lettere”: rimarranno almeno queste?
Concluso il confronto tra l’assessore Martorano,
il direttore generale Tripaldi e i segretari dei sindacati
Ticket, ci sono
indirizzi comuni
Tra le proposte: fascia di esenzione innalzata
e valida anche per la specialistica
A PAG. 4
Ricetta prescrizione medica
A PAG. 4
Non piace
la “tassa
di soggiorno”
Il Nodo
complesso
si scioglie
I roghi
si susseguono
ovunque
Il sindaco di Nova Siri:
non si torna indietro
Potenza, il sindaco
fa causa all’impresa
A Oliveto Lucano
paura per le fiamme
Un euro al giorno: non è
una cifra abissale. Ciò che
non piace sono due aspetti: il primo è che si debba
pagare per stare in un
posto. Il secondo: i soldi
raccolti - dicono tutti - andrebbero investiti. La tassa di soggiorno istituita a
E’ stata una delle opere
pubbliche più complesse
e lunghe della storia potentina. Alle difficoltà tecniche si aggiungono quelle giudiziarie: un’inchiesta
sull’impresa Dec ha portato a ulteriori complicazioni al Nodo complesso.
Il gran caldo di Minosse (e
prima delle altre ondate
in arrivo) ha seccato buona parte della vegetazione. Questo ha creato le
condizioni favorevoli per
gli incendi nella regione.
A Oliveto Lucano le fiamme minacciano l’abitato.
Nova Siri crea polemiche.
Il sindaco è irremovibile.
La Gazzetta del Mezzogiorno
E il sindaco decide di fare
causa alla ditta barese.
Il Quotidiano della Basilicata
A Matera si segue una
pista per l’ipotesi di dolo.
La Nuova del Sud
16.07.2012 N. 137
PAG. 2
Basilicata Mezzogiorno
Sul territorio
lucano
dovrebbero chiudere
ben diciassette
sedi mentre
altre 21 aprirebbero
a giorni alterni
Sarebbero anche
abolite
cinquanta
zone di recapito
e verrebbe
liquidato il centro
di smistamento
Gli assessori Viti e Pittella lanciano un appello perché si riveda la decisione di tagliare gli uffici in Basilicata
Poste, la Regione in campo
“Questa non è razionalizzazione, ma soppressione di servizio pubblico”
Alle Poste Italiane, che
hanno annunciato di recente di voler chiudere
quasi venti uffici in Basilicata, gli assessori regionali Viti e Pittella lanciano un
appello: annullate quella
decisione. Per protestare
il direttivo Anci Basilicata
- insieme a Cgil, Cisl e Uil
- ha organizzato una manifestazione per domani a
Potenza, dalle 10 in via del
centrati ma con la popolazione sparsa in decine
di frazioni, anziani con
serie difficoltà a raggiungere i centri vicini anche
in relazione alle difficoltà
dei collegamenti pubblici
locali”.
L’assessore Pittella si dice
preoccupato anche per
le aree turistiche e industriali, e non considera le
prese di posizione dell’An-
Viti conosce l’amministratore
delegato Sarmi da tempo, e a lui
chiede di rivedere le scelte
Gallitello.
Dice l’assessore alle Attività produttive Marcello
Pittella: “Chiudere in un
solo colpo 17 uffici postali, aprirne solo a giorni
alterni altri 21, tagliare
cinquanta zone di recapito e chiudere il centro di
smistamento di Potenza,
non è razionalizzazione
ma soppressione di un
servizio pubblico con grave danno per gran parte
della popolazione lucana”.
“Se in Basilicata si interviene - aggiunge - tenendo conto solo dei numeri, vuol dire non tenere
in considerazione e non
avere rispetto per una Regione che ha un territorio
disgregato, paesi non ac-
ci e dei sindacati “una
insurrezione a difesa dei
campanili, ma una giusta
battaglia per un servizio
pubblico che non può essere mantenuto in attività
solo quando ci sono utili o
numeri favorevoli. Un servizio pubblico come quello postale - conclude - va
invece difeso, ampliato,
razionalizzato e non riorganizzato a tavolino senza
la condivisione degli Enti
Locali e soprattutto senza
aprire preventivamente
un tavolo di confronto
con i rappresentanti dei
Comuni, dei lavoratori e
degli utenti.”
Rincara la dose l’assessore
alla Formazione e lavoro
Vincenzo Viti: ”La deter-
minazione di Poste Italiane di tagliare sportelli e
personale in Basilicata per
effetto di un inaccettabile progetto di razionalizzazione, confligge con il
sistema di relazioni che
l’Azienda sta sviluppando
con la Regione e con i cospicui vantaggi che essa
trae dai servizi che è stata
chiamata a rendere, a partire dalle card petrolifere”.
Viti si rivolge personalmente all’amministratore
delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, che
conosce dai tempi in cui
l’attuale assessore regionale svolgeva compiti istituzionali al ministero delle
Comunicazioni. “A Sarmi
- dichiara - ho chiesto di
rivedere scelte e obiettivi
finora posti in essere, non
solo alla luce dei doveri
di reciprocità ma soprattutto osservando natura,
morfologia e logistica
del territorio lucano sul
quale il servizio postale,
quale servizio universale,
esercita un significativo
ruolo di tenuta, coesione
e consolidamento sociale.
Promuoveremo, a brevissima scadenza, un’iniziativa del governo regionale
che apra una forte, anche
dura, interlocuzione mirata a tutelare gli interessi
della comunità regionale”,
conclude. (bm3)
IN BREVE
Annunciata
una “forte,
anche dura,
interlocuzione”
Da considerare
l’orografia
e la distribuzione
dei cittadini
Domani
manifestazione
a Potenza
di Anci e sindacati
16.07.2012 N.137
PAG. 3
Basilicata Mezzogiorno
“Da Obiettivo 2012
ci si attende forte
impulso alla crescita”
E intorno al petrolio
va creato un indotto
capace di creare lavoro
“Credito d’imposta per occupazione e investimento, apprendistato, sono solo alcune delle misure previste”
Crisi, una ricetta tutta lucana
Gallicchio, De Filippo a un convegno su crescita e politiche di sviluppo
Iniziative per sostenere uno sviluppo concreto e duraturo. La crescita e l’occupazione nel Mezzogiorno, sono
obiettivi prioritari per superare l’attuale congiuntura
sfavorevole.
Di tutto questo si è discusso a Gallicchio nel corso di un
convegno sulla crisi economica e le politiche comunitarie, nazionali e regionali messe in campo per superarla.
Presenti il governatore della Basilicata, Vito De Filippo,
il sindaco, Pasquale Sinisgalli e il suo vice, Mariachiara
Montemurro e il numero uno di Confindustria lucana,
Michele Somma. Organizzato dal Comune, è stata l’occasione per il presidente degli industriali di far visita a
quello che in passato si è segnalato come uno dei “cen-
tri della Basilicata con la più alta percentuale di imprese
che hanno garantito e mosso economia”. Sotto accusa
da parte degli imprenditori gli enti e i loro ritardi per gli
appalti pubblici sino ad arrivare all’asfissiante pressione
fiscale e al difficile rapporto con le banche. Problematiche, che imprenditori, sindacati e governo regionale
hanno sintetizzato nel documento “Obiettivo Basilicata 2012”. Nello specifico, il presidente Somma si detto
“soddisfatto per quanto sino a ora raggiunto. La speranza è che il percorso si compia nella data prefissata”.
“I crediti d’imposta per occupazione e investimento, i
nuovi strumenti per l’apprendistato, così come il disegno di legge varato dalla giunta e che la commissione
consiliare competente sta per approvare, sono risultati
concreti di “Obiettivo 2012” dai quali si conta di dare impulso alla crescita”, è quanto dichiarato da De Filippo.
Per quel che concerne le politiche comunitarie e nazionali, nell’apprezzare lo sforzo di Monti nel ridare credibilità al Paese, ci si è detti preoccupati da un eventuale innalzamento dell’iva. Favorevoli, invece, ai necessari tagli
della spesa pubblica, ma meno aperti verso una politica
di austerità generalizzata.
Ultimo argomento sul tappeto, il petrolio. Fatte salve le
priorità legate all’ambiente, hanno detto i partecipanti,
va creato un indotto intorno al quale rilanciare imprese,
crescita e ovviamente occupazione. (bm2)
Organizzato dalla Consigliera di parità Fanelli
La recessione
vista dalle donne
La riforma del mercato, il nuovo
Nei giorni scorsi workshop a Montalbano
sulle strategie occupazionali al femminile
tra i temi all’ordine del giorno
Donne e lavoro al centro
del workshop svoltosi nei
giorni scorsi a Montalbano Jonico e organizzato
dall’Ufficio della Consigliera regionale di Parità,
Maria Anna Fanelli. E’ solo
l’ultimo di diversi appuntamenti formativi realizzati in regione in sinergia
con Comuni, associazioni,
sindacati e parti datoriali. In particolare si è approfondito il tema della
riforma del mercato del
lavoro (L.28/6/2012 n.92)
nel Piano regionale e nello Statuto. L’incontro ha
affrontato il tema di una
crisi che rivela in Italia e in
Europa più volti: è complice di nuove acutezze nei
rapporti che colpiscono
soprattutto i segmenti
più deboli come giovani,
donne e over 50. Una crisi
che costringe molte famiglie a rivedere abitudini di
vita consolidate, a porre
nuove e urgenti attenzioni alle spese e che chiede,
soprattutto alle donne,
difficili equilibrismi nella
gestione dell’economia. E
ancora una crisi nel vivere
il presente e nell’immaginare il proprio futuro. A
tale proposito sono stati
affrontati anche i temi sui
grandi principi che saranno alla base del prossimo Piano regionale per
il lavoro e dello Statuto.
Analizzati provvedimenti e misure per l’uguaglianza delle opportunità
nelle politiche regionali
del lavoro per migliorare
l’occupabilità favorendo
l’imprenditorialità in rosa.
Il tutto al fine di promuovere la crescita professionale. Centrale anche la
questione delicata e difficile come la conciliazione
tra vita e lavoro. (bm2)
Piano regionale e il futuro Statuto
La congiuntura sfavorevole
ha colpito in particolare
i segmenti più deboli della società
Le famiglie costrette a rivedere
vecchie abitudini e tentare difficili
equilibrismi sulla gestione delle spese
16.07.2012 N. 137
PAG. 4
Basilicata Mezzogiorno
Ticket, c’è accordo
fra sindacati
e dipartimento Salute
Tra gli indirizzi condivisi: fascia
di esenzione innalzata e valida
anche per la specialistica,
riduzione per i redditi superiori
e progressività solidaristica
Dopo un confronto di merito articolato ma proficuo
è stato siglato un verbale
di incontro tra i segretari
generali di Cgil, Cisl e Uil,
Genovesi, Falotico e Vaccaro e l’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, in pieno accordo
con il presidente De Filippo, inerente la rimodulazione dei ticket regionali
introdotti l’anno passato.
L’incontro si è tenuto venerdì presso l’assessorato
regionale alla Salute e nel
corso del dibattito l’assessore, riportando anche il
pensiero del presidente
Vito De Filippo, ha accolto
con interesse le proposte
e i principi illustrati dal
sindacato.
“I passi avanti fatti, cui merito va riconosciuto anche
al senso di responsabilità
della Regione, rappresentano per noi - dichiarano
Genovesi, Falotico e Vaccaro - un risultato importante dell’azione di Cgil,
Cisl e Uil, del sindacato
Pensionati e di tutto il
movimento sindacale che
non ha mai smesso di porre il tema dell’accesso alla
salute come questione
prioritaria.”
Il lavoro svolto sarà sottoposto ai successivi approfondimenti tecnici e istituzionali per formalizzare
una proposta definitiva.
I principi che saranno
posti alla base della proposta che il dipartimento
formulerà alla giunta ed
oggetto l’intero sistema
sanitario nazionale, messo ancor più a dura prova
dagli ultimi tagli delineati
dal governo nazionale. Le
parti hanno convenuto di
aggiornarsi per approfondire la fattibilità del ticket
unico per le prestazioni
relative ad alcune patologie.
“Anche se stiamo attraversando uno dei momenti
più difficili per il governo
del sistema sanitario reso
ancor più gravoso dagli
ultimi provvedimenti del
Governo - ha spiegato l’assesore Martorano - non ci
“I maggiori benefici devono
essere riservati alla fasce
più deboli della popolazione”
alla IV Commissione consiliare, saranno i seguenti: un innalzamento della
fascia di esenzione totale
per la farmaceutica che
verrà riconosciuta anche
alla specialistica ambulatoriale, una riduzione del
ticket per la specialistica
ambulatoriale per la fascia
immediatamente superiore a quella di esenzione,
un criterio di progressività per le fasce medio alte,
in virtù di un principio di
solidarietà, al fine di dare
parziale copertura alle
riduzioni di ticket per le
fasce più deboli, nella
consapevolezza delle criticità finanziare di cui è
siamo voluti sottrarre a
quello che consideriamo
oltre che un impegno un
dovere, ossia fare ogni
possibile sforzo pere applicare il principio solidaristico per il quale maggiori benefici debbano
essere riservati alla fasce
più deboli. Per raggiungere questo obiettivo, con i
sindacati abbiamo dato
vita ad un confronto che,
pur mettendo in campo
risorse aggiuntive e quanto mai preziose in questo
periodo, ha avuto come
punto fermo la sostenibilità complessiva del sistema poiché siamo convinti
che proprio per garantire
Diminuire
i costi
delle visite
ambulatoriali
tra le proposte
in campo
a tutti, e ai più deboli in
particolare, abbiamo bisogno di un sistema sanitario in grado di reggere ed
essere competitivo. Questo stesso obiettivo, sono
certo - ha concluso Martorano - ispirerà anche le
successive fasi del confronto istituzionale che
ci porteranno al varo del
provvedimento.” (Bm6)
Una soluzione per la crisi
Per il Don Uva aiuti dall’Asp
Per assicurare la continuità assistenziale ai pazienti ricoverati presso il Don
Uva di Potenza, l’Azienda
sanitaria locale di Potenza fornirà temporaneamente, i materiali sanitari indispensabili per
garantire l’assistenza ai
pazienti ricoverati, evitando ulteriori disagi alle loro
famiglie. Lo rende noto il
dott. Mario Marra, direttore generale dell’Azienda
potentina. Marra ha auspicato una rapida risoluzio-
ne della crisi gestionale
legata al fallimento della
Casa della Divina Provvidenza da cui dipende la
sede del Don Uva, la cui
causa è stata rinviata dal
Tribunale di Trani al 23
luglio prossimo. (Bm6)
Oltre i metodi classici
Nuovo primato dell’Asm
All’ospedale ‘Madonna
delle Grazie’ di Matera,
un’èquipe
coordinata
dal prof. Teodorico Iarussi, primario dell’Unità operativa complessa
di chirurgia generale, e
dal dott. Biagio Carluc-
ci, dell’Unità operativa di
pneumologia, ha impiantato per via endoscopica
tre valvole endobronchiali
ad un paziente affetto da
grave enfisema polmonare bolloso, non in grado
di essere sottoposto ad
intervento
chirurgico
classico”. La tecnica, mai
attuata in Basilicata,
permette di migliorare
notevolmente la respirazione in pazienti con
grave insufficienza respiratoria. (bm9)
Dal Consiglio
Consiglio regionale
Si riunirà alle 11 di domani il Consiglio regionale della
Basilicata. All’ordine del giorno la discussione di una
proposta di modifica del testo unico delle indennità dei
consiglieri e la discussione programmatica sul nuovo
Statuto regionale.
Sarà possibile seguire la diretta sul canale televisivo satellitare 826 di Sky e in web streaming dai siti internet
www.consiglio.basilicata.it e www.basilicatanet.it.
Statuto regionale - Braia (Pd)
“Le prossime due settimane, per il consiglio regionale e
la Basilicata intera, saranno importanti. La discussione
sul documento che raccoglie i principi del nuovo Statuto regionale, quella sul piano sanitario regionale e la
manovra di assestamento del bilancio 2012, rappresentano lo spartiacque della prima fase della IX legislatura”.
Reddito minimo - Romaniello (Sel)
“Il reddito minimo garantito rappresenta un’idea diversa di welfare rispetto a quella avuta dagli ultimi governi,
che non costituisce mero assistenzialismo, ma un vero
investimento su coloro che questa crisi la stanno pagando sul serio”. Lo ha dichiarato il consigliere Giannino Ro-
maniello, aggiungendo che “è uno dei modi più efficaci
per contrastare la povertà e per promuovere l’integrazione sociale”.
Diga Marsico Nuovo - Rosa (Pdl)
Con un’interrogazione indirizzata al presidente della
Giunta e all’assessore all’Agricoltura, il consigliere regionale Gianni Rosa ha chiesto di sapere quale sia “l’attuale
situazione delle scorte di acqua della diga di Marsico
Nuovo e la capacità di assolvere alle richieste dell’agricoltura dell’intera zona, e quali risultanze hanno prodotto le verifiche di tipo strutturale condotte”. Inoltre, ha
invitato la Regione Basilicata ad imporsi con il consorzio
di bonifica affinchè si rediga un piano di turnazione della fornitura irrigua.
Congresso nazionale - Falotico e Mollica (Mpa)
“Una nuova stagione che metta al centro la buona politica, il merito, la capacità della classe dirigente e l’innovazione, nella cornice di un’autonomia che significa
riequilibrio territoriale tra nord e sud, nell’alveo di una
forte spinta al confronto e della collegialità delle scelte”.
E’ questo lo spirito che secondo gli esponenti lucani ha
animato il congresso nazionale dell’Mpa.
Spending review - Vita (Psi)
“Il decreto sulla spending review, come impostato dal
Governo Monti, nella parte dei tagli alla spesa pubblica,
non è accettabile”.
E’ l’opinione del consigliere Rocco Vita, il quale propone cinque misure alternative: abolizione delle comunità
montane (già avvenuta in Basilicata) e dei privilegi delle regioni a statuto speciale; superamento della spesa
storica della Pubblica amministrazione; applicazione
del criterio meritocratico per ‘crescere’ nella Pa; tagliare le spese militari superflue; parificare le indennità dei
consiglieri regionali al livello più basso, cioè quello di
Umbria e Toscana.
Poste italiane - Benedetto (Idv)
“E’ singolare che, mentre intende tagliare 1.700 uffici
nelle aree più disagiate del Paese, Poste Italiane abbia
firmato un accordo per semplificare e velocizzare i processi di ricerca e innovazione con il Cnr e la Banca del
Mezzogiorno/Mediocredito Centrale”.
Lo ha dichiarato Nicola Benedetto, secondo il quale “la
vertenza che in Basilicata prevede la chiusura di 17 uffici deve spostarsi sui tavoli istituzionali del Governo e
dell’Agcom”. (bm9)
Estratto da: La Nuova del Sud - 16.07.2012
PAG. 5
Basilicata Mezzogiorno
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Lunedì 16 luglio 2012
5
GIÙ LE MANI DAL TRIBUNALE
di CLEMENTE CARLUCCI
MELFI – Ieri, ma non si so- Il sindaco Valvano incontra l’imprenditore
no potute naturalmente in sciopero della fame; accanto i cartelli di
avere conferme di nessun protesta davanti il tribunale di Melfi
genere, tanto più che aveva annunciato che tutto si sarebbe
dovuto svolgere nel più
rigido riserbo e soprattutto in incognito, si era
sparsa la voce che c’era
stata la visita del ministro Paola Seve- ni” che sono giunte e che
rini al Tribunale di Melfi, di certo continueranno a
quello che la stessa titola- giungere dal mondo polire del dicastero della Giu- tico-istituzionale, ammistizia ha contribuito a nistrativo, civile, sociale e
chiudere, insieme a tanti culturale del nord Basilialtri nel Paese, facendo ap- cata che era e resta sempre
provare in Consiglio dei mi- sulla stessa posizione: “Il
nistri un apposito decreto. Tribunale non si tocca. Tan“Posso assicurare, almeno to più che eliminarlo farebper quanto mi riguarda be risparmiare allo Stato
personalsolo 200 mimente, che
euro alContinuano a la
il ministro
l’anno, mengiungere le
Severino a
tre sarebbe
Melfi non osservazioni per un clamoroc’è stata. Coso controme primo evitare di tagliare senso, visto
cittadino di
il presidio. “Si che si tratta
questa citdi un presità l’avrei do- risparmierebbero dio di giuvuto sapestizia, libertà
solo 200mila
re, soprate democraeuro l’anno”
tutto per pozia al centro
terla accodi un territogliere come impone il pro- rio in cui si trova già un
tocollo con la fascia trico- carcere di massima siculore”, ci ha detto il sinda- rezza ed agisce una malaco Livio Valvano, ormai al- vita organizzata anche di
la testa della protesta po- stampo mafioso”. Lo stespolare che “abbraccia” tut- so Governo Monti ha semto il nord Basilicata. O c’è pre spesso e volentieri Un cartello di protesta per il Tribunale di Melfi
stata o non c’è stata, poco detto che i Tribunali con le
importa. L’essenziale è che prerogative appena ricor- te non sono più al top), il dini. Si dice pronto a conil ministro Severini si pon- date non si potrebbero in piccolo imprenditore di tinuare almeno fino a gioga nelle condizioni di cor- ogni caso toccare. Ed allo- Melfi che da 4 giorni sta di- vedì 19 luglio, quando ci
rettezza istituzionale di ra il “caso Melfi” va in de- giunando per protesta sarà lo sciopero generale
ascoltare, quando ci sarà roga, anche per “mollare” contro la chiusura del Tri- zonale. In piazza non solo
la discussione in Parlamen- alla già sin troppo emar- bunale nella piazza in cui la gente di Melfi ma dell’into (Camera e Senato do- ginata Basilicata un nuo- si trova il presidio giudi- tero nord Basilicata. I covranno esprimere parere vo sonoro “ceffone”. Quel- ziario. Ogni giorno gli ren- mitati cittadino ed intericonsultivo in materia di de- lo che sdegnosamente ri- de visita il sindaco Valva- stituzionale sono al lavoro
creto legislativo “taglia fiuta Salvatore Guerriero no, tanti esponenti politi- per fare in modo che la
Tribunali”), le “osservazio- (le sue condizioni di salu- ci e soprattutto tanti citta- “serrata” abbia grande
Resta alta l’attenzione in vista della “serrata”. Va avanti lo sciopero della fame dell’imprenditore Guerriero
Severino? Solo un bluff
Nessuna visita in incognito del ministro al Tribunale di Melfi. Ma la protesta non si placa
E giovedì il Pd in prima linea
per la mobilitazione popolare
Direttore responsabile: Domenico Parrella
Editore: Agebas Srl - Socio Unico
Redazione Potenza
Via della Chimica, 61 - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114
E-mail: [email protected]. - [email protected]
MELFI - Giovedì 19 luglio è prevista una mobilitazione popolare contro la chiusura del tribunale con partenza alle ore
9:30 dal
piazzale
stazione, in
via
G.
D’Annunzio a Melfi.
«Aderire sottolinea il
Pd di Melfi
- è una buona occasione
per
esprimere
disappunto
per la barbarie di
questo provvedimento.
Partecipare significa condividere la protesta per
un inaccettabile disagio
successo. Per questo non
si fa solo opera di persuasione, ma anche azione a
largo raggio per dare informazioni precise su cosa sarebbe Melfi e il suo
hinterland con la chiusura del Tribunale. Nell’abitato di Melfi, attivati alcuni gazebo informativi, frequentati da centinaia di cit-
che avrà ripercussioni
gravi su tutti i cittadini
dell’area Vulture.Saranno presenti i Sindaci e gli
Amministratori di tutta
l’area, le associazioni
di volontariato, culturali,
sportive, di
categoria,
partiti politici, sindacati e tutta
la società
civile. Non
possiamo
passivamente subire decisioni talmente devastanti. ”Ci stanno rubando il
futuro. Difendiamolo insieme”.
tadini. Anche disponibili a
dare la loro adesione allo
sciopero ed alla protesta firmando il documento che
già da giorni il comitato interistituzionale con gli avvocati del Foro di Melfi in
testa hanno stilato per dire no ai tagli del Governo
Monti in campo giudiziario.
Concessionaria di pubblicità:
Agebas Srl Socio Unico
Sede legale, amministrativa e operativa:
Via della Chimica, 61 - 85100 Potenza Tel.
0971.594293 - Fax 0971.903114
E-mail: [email protected]
Concessionaria di pubblicità nazionale:
Piemme Spa
Via Montello, 10 - Roma - Tel. 06.377081
Abbonamenti: 12 mesi € 432,00 - 6 mesi € 216,00
Regist. Tribunale di Potenza N. 334 del 03/08/2005
Centro Stampa: MARTANO EDITRICE srl
Zona Industriale Modugno - Bari (BA)
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.07.2012
PAG. 6
Basilicata Mezzogiorno
IV I MATERA CITTÀ
I GIORNI DELL’AFA
FREQUENTI I COLPI DI CALORE
Lunedì 16 luglio 2012
I CONSIGLI DEL PRIMARIO
Il dott. Sinno: «Evitare di stare al sole
o uscire di casa nelle ore più calde, idratarsi molto, mangiare leggero»
Decine di anziani
al Pronto soccorso
Alta la guardia dei medici, ma occorre prevenire
EMILIO OLIVA
l Non sono segnalate vittime per il
caldo africano. Ma al pronto soccorso
dell’ospedale Madonna delle Grazie la
guardia resta alta. Dagli inizi di luglio
sono aumentati gli interventi su anziani, una delle fasce di popolazione più a
rischio. «Su cento accessi al giorno –
dice il primario, Carmine Sinno – 78
riguardano ultrasettantacinquenni, il
15,6 per cento del totale, e nel 20-30 per
cento dei casi sono dovuti a colpi di
calore. Si manifestano con disidratazione, calo pressorio, aumento della temperatura, comparsa di febbre, a volte
stato confusionale, a seconda della gra-
vità. Ovviamente negli anziani se ci sono altre morbidità, mi riferisco in particolare a patologie cardiovascolari,
possono essere anche mortali».
Il rischio di colpi di calore può essere
più frequente tra giovani e bambini, per
lunghe esposizioni al sole, o atleti che si
allenano nelle ore più calde. Ma finora la
percentuale di richieste di soccorso è
estremamente ridotta. Alcune precauzioni, se osservate, possono evitare seri
problemi. Il dott. Sinno le elenca scrupolosamente: «Evitare di stare al sole o
uscire di casa nelle ore più calde, idratarsi molto, mangiare leggero, con una
alimentazione ricca di verdure e frutta
ed evitando alcolici, ma non rinuncian-
.
IDRATARSI Un anziano combatte il caldo bevendo acqua fresca [foto Genovese]
do ai gelati. Se proprio non si può fare a
meno di uscire, una soluzione può essere quella di andare a trascorrere un
po’ di tempo in ipermercati e supermercati dove l’ambiente è climatizzato,
e se non si dispone di condizionatori a
casa, si può ricorrere ai ventilatori. Più
difficile trovare refrigerio nei parchi,
perché i nostri non hanno le caratteristiche di aree verdi particolarmente
ombreggiate e protette dal sole e dal
caldo».
L’informazione e il buon senso, così
come anche la consultazione del medico
di famiglia, possono risolvere a monte
un ricorso indiscriminato e ingiustificato al pronto soccorso. «La prevenzione
– conferma il dott. Sinno – è opportuna.
Portarci pazienti anziani al pronto soccorso quando soffrono già colpi di calore
ci crea qualche problema, soprattutto
quando presentano febbre alta. Purtroppo constatiamo che c’è scarsa attenzione su questi aspetti. Ci si dovrebbe
preoccupare di più di loro, anche quando sono affidati a badanti. Spesso si
manca di istruirle a idratare adeguatamente gli anziani, con bicchieri di acqua fresca, tra i 10 e i 15 gradi di temperatura, almeno uno ogni ora. Si possono attenuare gli effetti del caldo anche
con impacchi freschi, su più punti del
corpo. Ma quando il paziente comincia a
denotare disorientamento o stato con-
fusionale o rivela un aumento della temperatura corporea è comunque opportuna una valutazione medica per decidere se debba essere portato in ospedale. Il più delle volte giungono al pronto
soccorso anziani che sono allettati. Se
però sono in condizioni di autosufficienza, è bene evitare che ai primi sintomi
del colpo di calore restino in piedi».
L’afa rappresenta un pericolo maggiore rispetto al caldo secco. «L’umidità
– spiega il primario del pronto soccorso
– fa ridurre i meccanismi di traspirazione, anche con temperature più basse». Meglio non fidarsi troppo delle previsioni meteo più tranquillizzanti e usare invece le normali precauzioni.
L’ESPERTO È STATO IL GIUGNO PIÙ CALDO DOPO QUELLI DEL 1850 E DEL 2003. IL PICCO CON 41 GRADI IL GIORNO 11 LUGLIO. DUE STAZIONI METEO AL LAVORO IN CITTÀ
«Una tregua breve poi Virgilio»
L’analisi di Enzo Scasciamacchia. Correnti fresche e poi di nuovo caldo nel fine settimana
CALURA OPPRIMENTE
Un papà rinfresca il
proprio bimbo nei pressi della fontana ferdinandea in piazza
Vittorio
Veneto. Anche luglio
dovrebbe confermare,
come il mese
precedente,
temperature infuocate
[foto Genovese]
DONATO MASTRANGELO
l «In base ai miei studi è
stato il terzo mese di giugno
più caldo di sempre dopo
quello che si è avuto attorno
al 1850 e, più recentemente,
nel 2003». A sostenerlo è Enzo
Scasciamacchia, 34 anni,
laureato in fisica e appassionato di meteorologia. Dalla sua stazione che rileva gli
eventi climatici, allestita sulla terrazza della sua abitazione in via Nazionale, ha
monitorato il grande caldo
che sta imperversando da settimana e non sembra concedere alcuna tregua. Prima
Scipione, poi Caronte che ha
traghettato gli italiani nella
cappa di Minosse. Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni? «Da oggi il supercaldo che ci attanaglia registrerà una tregua. Il cosiddetto anticiclone delle Azzorre, denominato Virgilio
porterà in tutta Italia tempo
bello e soleggiato con venti
moderati da nord. Ci sarà
quindi aria più fresca con un
calo delle temperature. Se ieri
dalle nostre parti si sono sfiorati i 40 gradi già oggi dovremmo avere circa 32 - 33
gradi. Queste correnti di aria
fresca, tuttavia, dovrebbero
durare fino a domani e, dopo
il transito di mercoledì da
giovedì le temperatire sono
destinate a risalire almeno
per tutto il fine settimana
superando i 35 gradi». Questo, insomma, lo scenario per
la prossima settimana. Qual è
stato il picco del caldo? «Mercoledì 11 luglio tra le 15 e le 16
abbiamo rilevato una temperatura di ben 41 gradi, la
più alta degli ultimi anni. Se
giugno ha avuto temperature
infuocate - dice Scasciamacchia - luglio proseguendo di
questo passo potrebbe essere
uno dei più caldi degli ultimi
anni». Quali sono le zone più
calde della città? «Sicuramente quella di San Giacomo e il
versante più a valle. Va molto
meglio, invece, nel rione Lanera. Scasciamacchia insieme ad alcuni amici che condividono la stessa passione
per il meteo ha anche allestito un sito internet
www.meteomatera.it mentre
in trenta hanno costituito
una onlus, l’Associazione Me-
teo Basilicata. Due le stazioni
meteo a Matera: quella di
Scasciamacchia in via Nazionale e l’altra, nella parte
nord nei pressi di via Sallustio, realizzata da Flavio
Papapietro. L’attrezzatura di
Scasciamacchia si avvale di
un sensore termoigrometrico
schermato per misure di
pressione, temperatura e
umidità dell’aria.
ESTATE DI FUOCO E PIO ACITO SEGNALA LO STATO DI ABBANDONO DELLA CHIESA LA VAGLIA INTERESSATA DA UN ALTRO ROGO
Jesce, capannone lambito dall’incendio
Scongiurato il peggio nell’azienda di alimenti Mazzilli. Dieci palme distrutte
l È stato il tempestivo intervento
della centrale operativa dell’istituto
di vigilanza Altilia di Altamura a
scongiurare il peggio nell’incendio
che è divampato ieri, nel tardo pomeriggio, nell’area industriale di Jesce.
Le fiamme, sospinte dal forte vento,
hanno lambito il capannone
dell’azienda Mazzilli che produce alimenti e surgelati, danneggiando
l’area verde che si trova all’esterno. Il
rogo ha fatto saltare la valvola del
bombolone del gas metano, fortunatamente senza alcuna conseguenza.
Sono andate bruciate una decina di
palme. Il rogo ha interessato anche
un’area a ridosso di un pilone per
l’alimentazione della rete Enel. Nelle
vicinanze si trovata un cassone con
cartone ad altri materiali. L’azienda
era chiusa per il consueto turno di
riposo domenicale. L’allarme è stato
lanciato poco prima le 19 quando
l’istituto di vigilanza ha rilevato l’incendio. Sul posto hanno operato squadre dei vigili del fuoco del Comando
provinciale di Matera, presente anche
una pattuglia della Polizia Municipa-
le. Anche ieri è stata una giornata che
ha visto diversi focolai diffondersi sul
territorio provinciale. E Pio Acito di
Lagembiente segnala che l’incendio
che ha interessato ieri il perimetro
del complesso della Vaglia «è il segno
di una sciatteria da parte degli enti
preposti che non tutelano come invece meriterebbe il patrimonio rupestre. La vegetazione incolta attorno al
complesso testimonia lo stato di abbandono del sito». Altri incendi ieri si
sono verificati a Oliveto Lucano e a
[d.mas.]
coste di Picciano.
ROGHI Vigili del fuoco all’opera [foto Genovese]
le altre notizie
SCIOPERO DI QUATTRO ORE
Trasporti a rischio
venerdì 20 luglio
n Trasporti a rischio nella giornata di venerdì 20 luglio. Filt
Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl
Trasporti e Faisa Cisal hanno
proclamato una prima azione
di sciopero di 4 ore. La Casam
informa che i lavoratori del
servizio di trasporto pubblico
urbano potrebbero aderire alla protesta astenendosi dal lavoro dalle 18 alle 22.
DENUNCIA DI ADICONSUM
Truffa su programmi
scaricati da internet
n Dopo il sequestro del sito “Italia Programmi” continua la
truffa ai danni di cittadini che
ricevono solleciti di pagamento da parte di questa società
che offre di scaricare programmi gratuiti su internet mentre
il collegamento fa scattare un
contratto di abbonamento di
durata biennale e dell’importo
annuale di 96 euro. A segnalarlo è l’Adiconsum, che invita gli
interessati a contattare la sua
sede, in via Maiorana 31, tel.
0835 / 33.05.38, email adiconsummatera@gmail. com, per
ulteriori chiarimenti consigli
e assistenza.
PROPOSTA DA VIA RIDOLA
Possibile collaborazione
tra Provincia e Formez
n Possibile un percorso di collaborazione tra Provincia e Formez. I presidenti della Giunta
e del Consiglio provinciale,
Franco Stella e Aldo Chietera,
hanno messo in evidenza che
la pubblica amministrazione è
coinvolta in un processo di rinnovamento che richiede scelte
coraggiose e quando mancano
le risorse, massimizzare quel
poco che si ha, attraverso le intese, è il grimaldello che può liberare la strada del rilancio. È
in questa ottica che l’ente di
via Ridola ha offerto la propria
disponibilità al Formez per intraprendere un percorso di collaborazione. La proposta sarà
sottoposta ai vertici romani
del Formez.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.07.2012
PAG. 7
Basilicata Mezzogiorno
VI I MATERA PROVINCIA
Lunedì 16 luglio 2012
NOVA SIRI MATARAZZO: «NON È STATO AFFATTO CONSIDERATO CHE I TURISTI HANNO GIÀ PAGATO I PACCHETTI ALL INBCLUSIVE»
Tassa di soggiorno tra le proteste
Il sindaco: «Non si torna indietro»
A stagione iniziata rischiano di rimetterci gli operatori turistici
FILIPPO MELE
l NOVA SIRI. Tassa di soggiorno al via da ieri, e
sino al 31 agosto, nelle strutture ricettive del centro
jonico. Che, così, ha fatto da apripista per altri della
costa del Metapontino. Non è escluso che molti
amministratori, come dire, “fiuteranno il vento”
che soffierà nel comune al confine con la Calabria
prima di decidere in merito. Ma la strada sembra
segnata. Tra le proteste degli operatori. A farsi
interprete “dello sconcerto e della indignazione per
le modalità con le quali si è giunti all’applicazione
dell’imposta di soggiorno a Nova Siri” è stato Giovanni Matarazzo, vice presidente con delega al
turismo di Confindustria Basilicata e tra i titolari
del villaggio Akiris proprio a Nova Siri Marina.
«Solo l’11 luglio scorso – ha spiegato Matarazzo –
le strutture ricettive si sono viste notificare il provvedimento della Giunta comunale del 5 luglio precedente con il quale si dava attuazione all’imposta
da ieri. Una situazione che ha posto gli operatori in
una grave difficoltà organizzativa e comunicativa
nei confronti dei turisti. Le strutture, infatti, non si
sono ancora organizzate, amministrativamente e
burocraticamente, per riscuotere l’imposta, né
hanno avuto il tempo necessario per attivare una
campagna informativa, relativa all’applicazione
della tassa già dalla stagione in corso, nei confronti
dei tour operators e dei vari intermediari commerciali. Inoltre, non è stato considerato che i
turisti che alloggeranno qui hanno già prenotato e
pagato anticipatamente i pacchetti acquistati “all
inclusive” rispetto all’inizio del loro soggiorno».
Insomma, c’è il rischio concreto che l’imposta, da
un minimo giornaliero di 0,75 ad un massimo di un
euro, per le strutture a 4 stelle, ce la rimettano gli
imprenditori del settore. «Ma noi non abbiamo
potuto fare altrimenti – ha dichiarato il sindaco
Giuseppe Santarcangelo, Pdl – pur avendo tentato altre vie per far quadrare il bilancio. I tagli ai
trasferimenti da Roma sono insopportabili per un
Comune come il nostro. Le somme introitate, altresì, serviranno per rendere servizi proprio al
settore, quello turistico, a cui la tassa è stata applicata».
Il primo cittadino ha anche spiegato di non vedere i problemi burocratici ed amministrativi lamentati dagli imprenditori: «Io quando vado a Roma pago il corrispettivo dell’imposta di soggiorno
in più rispetto al conto della camera. Gli esercenti
dovranno effettuare una sorta di partita di giro. È
stato loro inviato un regolamento attuativo ed esplicativo». Possibilità di tornare indietro dopo le proteste? «Non credo proprio», ha tagliato corto Santarcangelo.
Critiche anche dagli imprenditori di Confapi
«Fa lievitare il costo del prodotto»
NOVA SIRI. «Considerando l’attuale grave crisi economica,
l’imposta di soggiorno è inaccettabile perché fa lievitare il costo del
prodotto turistico offerto dalle nostre imprese». Lo ha dichiarato Silvio Grassi, presidente della Sezione turismo della Confapi di Matera,
commentando «la decisione dei Comuni di Bernalda e Nova Siri di
introdurre l’imposta. Occorre considerare, infatti, la perdita di competitività che le aziende avranno dopo l’introduzione di una tassa che
finirà per causare un aggravio di costi sui pacchetti turistici e per dare
un vantaggio ai nostri rivali. In questo periodo di crisi bisogna aiutare
le imprese a sopravvivere. In tal modo, invece – ha concluso Grassi –
[fi.me.]
si soffoca uno dei pochi settori attualmente in crescita».
NOVA SIRI LAVORI FINO AL 19 LUGLIO
Tagliano le alberature
sulla statale Jonica
marcia a senso alternato
PINO ACCIARDI
l NOVA SIRI. Si viaggerà a senso unico alternato sulla statale 106 Jonica, nel tratto di
strada che va dal km 417,500 al km 418,50, a
partire da oggi e fino al 19 luglio. Lo ha deciso
con la ordinanza n.67 il compartimento della
viabilità per la Basilicata dell’Anas, l’azienda
delle strade statali.
L’ordinanza si è resa necessaria per consentire il taglio delle alberature a margine dell’attuale carreggiata della statale jonica nel territorio di Nova Siri. Cadono a terra dopo decenni, filari di pini e di eucalipti che hanno
segnato il tracciato che sta per scomparire per
far posto alla nuova statale Jonica.
I lavori che interessano i comuni di Nova Siri
e per una piccola parte Rocca Imperiale, nel
Cosentino, appena a ridosso del confine regionale, proseguono, tanto che il corso della nuova
strada che collegherà i tratti a doppia corsia
per ogni senso di marcia, è già ben visibile.
Il rallentamento, con la conseguente creazione delle file di autoveicoli, creerà qualche
disagio alla circolazione.
VACANZE
PIÙ CARE
La luna, monumento simbolo di Nova
Siri realizzato da Gaetano Dimatteo
sul lungomare.
Nel riquadro, il sindaco
Giuseppe
Santarcangelo
[foto Mele]
ROTONDELLA RIDOTTE LE ORE
Sindacati contro l’appalto
del servizio pulizie
nel Centro ricerche Enea
BERNALDA
Bus gratuito
agli alunni
per il mare
l ROTONDELLA. Pollice verso di Cgil, Cisl e Uil, contro
la decisione, unilaterale, della direzione del centro Enea
della Trisaia di indire una gara d’appalto per il servizio
di pulizia in cui le condizioni dei diciasette lavoratori
attualmente impegnati vengono vertiginosamente peggiorate. «Le ore complessive da dedicare al servizio, e
quindi da riconoscere ai lavoratori – secondo le organizzazioni sindacali – vengono ridotte da 1650 a 1280
ma il lavoro da espletare resta identico (stessi spazi,
stessi metri, stesse prestazioni)». Una situazione considerata impossibile ed assolutamente insostenibile. Ancora i tre sindacati confederali: «Riteniamo grave quanto
la direzione della Trisaia abbia deciso. I servizi per il
centro Enea sono fondamentali e non si può depauperare
la gestione degli stessi mortificando chi li esegue e chi
dovrebbe riceverli in maniera impeccabile. È chiaro che
se diminuiscono le ore da dedicare ad un servizio, il
servizio stesso ne risente non per colpa di chi deve
eseguirlo ma a causa di chi decide di riservargli meno
soldi, meno ore, meno diritti». Da qui la conclusione della
nota di Cgil, Cisl e Uil: «Nei prossimi giorni saranno
decise le azioni di lotta. I lavoratori non ci stanno a subire
e sopportare oltre gravi lesioni ai loro diritti e la
precarizzazione ulteriore di un lavoro che è part time ed
[fi.me.]
è già, di per sé, molto precario».
l BERNALDA. L’Amministrazione comunale ha deciso
di attivare gratuitamente, da
oggi fino al 31 luglio, un bus
navetta con 30 posti, per il lido
di Metaponto, riservato agli
alunni delle scuole elementari.
«Dopo il successo della scorsa stagione e viste le numerose
richieste – rileva il sindaco,
Leonardo Chiruzzi (Pd) – abbiamo pensato di riproporre
l’iniziativa, aperta anche ai disabili. Gli accompagnatori saranno composti da personale
qualificato, attinto dagli organici degli Lsu (lavoratori socialmente utili, ndr) per la gestione dei servizi socio assistenziali».
Fra le richieste pervenute sarà stilata una graduatoria. A
carico degli utenti resterà il
costo di ombrelloni e sdraio.
[an.mor.]
Estratto da: La Nuova del Sud - 16.07.2012
PAG. 8
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Basilicata Mezzogiorno
Lunedì 16 luglio 2012
7
CRONACA
Il sindaco Vivoli lancia l’allarme ringraziando il Gruppo Lucano per gli interventi
“Il fuoco a Missanello è opera di piromani”
di PAOLO SINISGALLI
MISSANELO- La Basilicata brucia da nord a sud
dal potentino al materano. Da costa costa. Spesso, purtroppo, c’è da rilevare la responsabilità di
piromani dietro ai roghi.
Magari alcuni di essi li appiccano solo per gioco,
nella convinzione di riuscire a spegnerli e che invece sfuggono al controllo. Che si tratti dell’opera di un piromane nei roghi che dalla fine di giugno, con cadenza a giorni alterni stanno interessando il territorio di Mis-
“Dalla fine di giugno e a giorni
alterni gli incendi stanno interessando
numerose aree del territorio
comunale tenendo in allerta il paese”
sanello, ne è convinto il
sindaco, Senatro Vivoli.
“Sono più che convinto
che si tratti di qualche piromane improvvisato.
Non posso e non devo aggiungere altro per non
dare a questi un vantaggio nel portare avanti la
sua pericolosa opera.
Un’opera che dopo essere passata per il gusto della vista delle fiamme,
possa magari anche dal-
la lettura del racconto sulla stampa”. Non vuole
davvero dire di più il primo cittadino, ma lascia intendere di avere sufficienti elementi per un quadro
preciso che potrebbe portare all’identificazione
del piromane. Tiene intanto a sottolineare il gran
lavoro che i volontari della protezione civile locale, appartenenti al “Gruppo Lucano”, stanno por-
tando avanti. “Siamo orgogliosi e fortunati ad
avere questo gruppo grazie ai cui mezzi e non di
meno alla volontà nell’eseguire i propri compiti,
stiamo riuscendo per ora
a domare le fiamme. Solo in un paio di casi, infatti, si sono registrati
danni con la bruciatura
di alcune piante di ulivi”.
Sono diverse le zone interessate dalle fiamme e
vanno dalla zona più
prossima all’abitato, come
l’incendio sulla strada nei
pressi del cimitero, sino
alla zona dei giardini e le
località Scanaglione, Ca-
polevate e Vecchio mulino, passando per la parte di territorio attraversato dalla strada statale
92. E’ questo il dato da tener presente, infatti, nel
ragionamento del sindaco, quando pensa al-
l’opera dell’uomo e non a
incendi di stagione. Per
chi conosce le località citate, del resto, è facile capire che pur trattandosi
di zone distanti, ricadono tutte in un unico perimetro comunale.
Matera, per i roghi di Picciano e Timmari si segue un uomo con un’Audi nera. Da oggi Virgilio scaccia Minosse
Fiamme e paura a Oliveto Lucano
Divorati 6 ettari di natura a un passo dall’abitato. Elicotteri a Castronuovo, pompieri a Vietri
Completata
la bonifica
degli incendi
di Ferrandina
A fuoco anche la
contrada potentina
di Marrucaro
di ALESSANDRO PANUCCIO
OLIVETO LUCANO L’ultimo colpo di coda
dell’anticiclone africano Minosse ha lasciato
il segno. L’afa e le temperature che, anche
nella giornata di ieri, si
sono mantenute alte
hanno favorito numerosi incendi in tutta la regione con le squadre dei
vigili del fuoco, forestale, Protezione civile e volontari impegnati su
più fronti.Situazione
critica a Vietri, in contrada San Vito, dove le
fiamme si sono sviluppate in mattinata tenendo impegnati i vigili del
fuoco dalle 12 alle 18.
Sempre nel potentino
segnalati roghi alle
porte del capoluogo in
contrada Marrucaro.
Ore di paura invece a
Oliveto Lucano. Nel
piccolo comune del materano le fiamme hanno lambito il centro
abitato. Qui la mente è
tornata agli episodi di
venerdì a Salandra, soprattutto a causa del
vento, poi attenuatosi
nel pomeriggio. I due
elicotteri utilizzati si sono resi protagonisti di
ben 21 lanci di ritardanti e sostanze schiumogene. Unanimi le condanne del gesto che
potrebbe essere stato favorito dalla scarsa manutenzione del patrimonio boschivo o dall’incuria di un gesto non per
forza doloso, ma su
quest’ aspetto le indagi-
Da oggi
temperature in
calo di 6-7 gradi
grazie alle correnti
scandinave con
riduzione
dell’umidità
ni in corso ci diranno
qualcosa in più. E’ ingente già ora la conta
dei danni che parla di
un paio di ettari di bosco, tre di oliveto e uno
di incolto. Sempre sulla Collina Materana,
nei dintorni di Ferrandina, la giornata di ieri è servita per completare la bonifica. Anche
qui i canadair hanno effettuato tre lanci. Fiamme anche nella città dei
Sassi - a Picciano e Timmari – dove a provocare i roghi potrebbe essere stato un uomo visto allontanarsi a bordo di un’audi nera. Una
domenica tranquilla invece sulla costa tirrenica e lungo la valle del
Noce spesso meta dei piromani fra Lauria,
Trecchina e Maratea.
Più all’interno nella
Val Sarmento ha paga-
to dazio Castronuovo S.
Andrea dove si è reso
necessario, per spegnere il bosco, l’intervento
congiunto degli elicotteri, della forestale e
della Protezione civile.
Per fortuna da domani
le condizioni climatiche
subiranno un cambiamento radicale e Minosse sarà scacciato via da
Solo qualche ferita per l’uomo uscito ieri col mezzo agricolo nei suoi campi
Picerno, si ribalta con il trattore
PICERNO- L’ha scampata bella. Per lui solo
qualche ferita guaribile in pochi giorni. Nella domenica dedicata alla campagna, per un signore di Picerno solo
un grande spavento,
ma sappiamo bene come
spesso gli incidenti con
il trattore non danno
scampo a chi vi si trova alla guida. Per fortuna senza conseguenze gravi il ribaltamento del mezzo agricolo ieri nelle campagne di Pi-
cerno. L’uomo a lavoro
nei campi, ha riportato
diverse ferite. Immediato l’intervento dei sanitari del 118 che lo han-
no trasportato all’ospedale San Carlo di Potenza con un codice di media entità e sottoposto
a tutte le cure del caso.
Virgilio. Complice il
transito di aria più fresca determinato dall’arrivo dell’anticiclone delle Azzorre. Lo
scontro dei flussi freddi con quelli se pur in
dissolvimento, più calde daranno vita a temporali violenti e non si
escludono le grandinate diffuse. La settimana
si aprirà quindi con anche 6, 7 gradi in meno
il vento di Bora di origine scandinava farà
crollare le temperature
specie al nord e sulle regioni adriatiche mentre
le regioni tirreniche e
in particolare al sud si
assisterà ad una drastica riduzione dell’umidità. Da domenica prossima poi aria fresca dalla Finlandia.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 16.07.2012
PAG. 9
Basilicata Mezzogiorno
16 Potenza e provincia
Marsico Nuovo I lavori sono ripresi. Per lo storico seminario si dovrà ancora attendere
Lunedì 16 luglio 2012
Cattedrale verso l’apertura
Il sindaco fiducioso: «Il completamento degli interventi è previsto per l’anno prossimo»
MARSICO NUOVO - «Si spera
che la cattedrale venga restituita alla comunità di Marsico
per l'anno prossimo».
Così il sindaco di Marsico
Nuovo, Domenico Vita, raggiunto al telefono, ha commentato sulla situazione della Cattedrale del paese.
«I lavori - ha aggiunto il primo cittadino - sono ripresi nel
periodo invernale dello scorso
anno e attualmente si sta “operando” sugli archi e sulle volte
che sono completamente cadute. Mentre sul seminario -ha
continuato il sindaco - i lavori
sono fermi, è stata chiesta una
variante. La previsione per la
fine dei lavori è prevista per
l'anno venturo. Speriamo - ha
chiosato Vita - che si arrivi al
definitivo completamento dell'opera».
Una lunga vicenda quella
che lega il ripristino dell'opera.
Tanti gli interventi.
L'ultimo che doveva servire
alla riapertura, risale a quando la Sopraintendenza appalta
l'opera per i lavori di restauro.
Aggiudicataria di allora, fu
l'Ica (Imprese costruzioni associate srl) con sede a Padula con
un ammontare complessivo
presunto dei lavori di 1 milione
e 490 mila e 69,79 centesimi.
Fondi di oltre 3 milioni di euro provenienti dall'accordo di
Rionero Il commento di Giansanti
«Un bilancio che guarda
alla coesione sociale»
L’esterno della cattedrale
Programma Quadro, legge
208/98 (delibera Cipe 142/99).
Il 10 Ottobre 2007 la consegna dei lavori che non furono
mai terminati, per inadempienze dell'impresa nei confronti dei lavoratori.
Il 13 Gennaio 2010 la Sopraintendenza emise la risoluzione del contratto con l'impre-
sa. Da allora “un rimpallo di responsabilità” fino ad arrivare a
Marzo 2011 quando la «Sopraintendenza ha scisso i fondi
di circa 1 milione di euro, non
spesi della vecchia impresa, in
due progetti facendo due gare
separate dell'importo di circa
480 mila euro ciascuna».
Una gara all'inizio di Marzo
che ha interessato il seminario
e l'altra il completamento della
cattedrale, avvenuta a fine
Marzo.
Poi la ripresa dei lavori e la
speranza che presto Marsico
Nuovo (ex sede vescovile) possa entrare nuovamente nella
sua storica cattedrale.
Angela Pepe
RIONERO - «Anche quest'anno abbiamo
dovuto fare i conti con una forte riduzione dei trasferimenti statali, l'anno scorso
abbiamo subito un taglio di circa 704 mila
euro, quest'anno subiremo l'ennesimo taglio di circa 283 mila euro». Lo ha dichiarato il capogruppo del Centro Sinistra
per Rionero, Nicola Giansanti. «Appare
evidente il grande senso di responsabilità
che ispira le scelte di bilancio poste in essere per il 2012. Va dato grande merito all'azione posta in essere in modo magistrale dall'assessore Giordano. In questo contesto, la priorità nell'impostazione del bilancio 2012 è stata individuata nel mantenimento della coesione sociale e nel sostegno alle famiglie. Abbiamo mantenuto inalterato il livello dei servizi offerti soprattutto in riferimento alla scuola e ai
servizi alla persona» «Per garantire tutto
ciò si è reso indispensabile un incremento
del gettito fiscale che ha inciso sulle scelte
effettuate in materia di Imu come sull'addizionale comunale Irpef, ed allo stesso
modo si è operato sulle tariffe dei servizi a
domanda individuale. Scelte che abbiamo
dovuto fare per evitare di dover incorrere
in situazioni di dissesto finanziario. Dal
punto di vista degli investimenti, va dato
atto a questa Amministrazione comunale del grande lavoro posto in essere».
Alessia De Rosa ha solo 12 anni e ha già coronato il suo “primo” sogno Oggi la discussione in Provincia
Da Villa D’Agri all’accademia di danza Uffici postali
La storia di una ballerina prodigio Odg di Costanzo
VILLA D'AGRI - Un orgoglio per i genitori e per gli
insegnanti. Alessia De Rosa, 12 anni compiuti ad aprile, ha coronato il suo primo
sogno, entrare a far parte
dell'Accademia Nazionale
di Danza di Roma. Su cinquanta bambini, soltanto
undici, ne sono entrati, è lei
è stata una dei prodigi nell'ambito artistico della danza. Originaria del centro
valligiano, Alessia ha iniziato a danzare e a volteggiare sulle punte, fin da piccolina, all'età di quattro anni. Impegno e passione che
ha coltivato al centro studi
di danza “Ariadne” di Villa
d'Agri per poi portarla all'accademia nazionale di Roma. Un orgoglio per i genitori e in modo particolare
per i suoi insegnanti, come
il maestro Giuseppe Protano, direttore del centro
“Ariadne”, che ha commentato è una «soddisfazione
per tutta la scuola e anche
per la Basilicata e per il centro valligiano che si evidenzia nel settore artistico della
danza. Sono tanti - ha riferito il maestro - i sacrifici. Le
bambine vengono fin da piccole abituate alla danza come un vero e proprio lavoro,
non un divertimento. Abituati ad essere responsabili
alle loro scelte artistiche».
Una scuola, l'Ariadne, che è
in continua crescita. Per il
maestro Protano «disciplina ed educazione sono fondamentali per la danza», ma
«alla base - ha precisato - esistono le famiglie che ci credono». «L'augurio - ha aggiunte Patrono - è di continuare a far uscire nuovi talenti per avviarli nel mondo
professionistico della danza, oltre, naturalmente a
promuovere sul territorio
una cultura della danza».
Professionista di danza
classica Giuseppe Patrono,
napoletano, da più di due
anni direttore dell'Ariadne,
ha conseguito nel 1992 il diploma presso la scuola di
danza “Accademique dance” diretta da Maria Rosaria
Rocco. Dal 1993 studia e si
perfeziona con maestri di fama internazionale quali
Victor Litvinov, Zarko Prebil, Bella Ratchinskaja,
Margarita Trayanova e
molti altri. Affianco ad importanti coreografi quali F.
Monteverde, C.Palacios. Dal
1999 in qualità di solista e
primo ballerino in numerose compagnie italiane quali
la Compagnia “I Protagonisti” diretta da Ruppoli - Moraldo, “Il balletto del centro”
diretto da A. Buonandi e la
compagnia “Nuova Era” di
S.Cerasa. Attualmente presta la sua collaborazione in
qualità di maestro presso
numerose scuole di danze in
diverse città italiane gestendo stages e corsi di perfezionamento. Affianco a Patrono, la professionista di danza modern - jazz, Milena
Montesarchio e l'insegnante di movimento creativo
per i bambini, Gaetana Razzano (danza classica, moderna e contemporanea). La
Montesarchio oltre ad avere
arricchito la sua esperienza
artistica, ha perfezionato i
suoi studi con maestri di
chiara fama quali: Zarko
Prebil, Carlos Palacios, Antonio Vitale e tanti altri.
Frutto dell' intenso lavoro
della scuola, come ogni fine
anno è il saggio che anche
quest'anno, svoltosi al cine
teatro Eden, ha riscosso un
notevole successo, con la
proposta delle varie discipline nella grande professionalità. Articolato in due
tempi, con la prima interprete le bambine dai 4 agli
11 anni impegnati nella
rappresentazione di “Rachmanìnov” e nel secondo il
capolavoro della Walt Disney con la “Bella e la Bestia”.
an. pe.
Alessia De Rosa
POTENZA – Pronta una mozione consiliare della provincia di Potenza, che vede come
primo firmatario il capogruppo dell’intergruppo di centro
Biagio Costanzo e la condivisione di tutti i capigruppo
consiliari e che sarà il punto
all’ordine del giorno del prossimo consiglio provinciale di
oggi. Ben 17 sportelli chiusi
(tra i quali quelli di centri popolosi quali Agromonte di Latronico, Baragiano paese e
Marsicovetere paese) e 21
sportelli aperti solo a giorni
alterni (Cirigliano, Calvera,
Guardia, S. Paolo, Teana, Missanello, Armento, Campomaggiore, Carbone, Castelgrande, Castelluccio Sup., Castelmezzano, Cersosimo, Trivigno, Seluci di Lauria, Pergola di Marsico, Monticchio)
cose che comporteranno praticamente la fine della eroga-
zione di servizi essenziali resi
alle fasce più deboli dei piccoli
centri, anziani in primis, oltre
che disagi a “cascata” per gli
sportelli rimanenti, già oberati di lavoro. «Il dato saliente
della vicenda Poste- spiega
Costanzo - è il perdurante ed
evidente disegno continuo di
smantellamento dei servizi
basilari in Basilicata, di recente dimostrato anche nella
vicenda Tribunali di Melfi e
Pisticci, a scapito delle più
grandi e vicine Regioni. Non
dimenticando che Poste Italiane, ha ricevuto dalla Regione Basilicata la gestione delle
cardcarburanti permilionidi
euro, operazione attualmente
in fase di gestione. Pertanto,
alla luce di quanto detto, si richiede a tuttoil Consiglio provinciale una forte e decisa presa di posizione».
Emilia Manco
Ripacandida Da approvare il bilancio. L’opposizione sul piede di guerra
Si torna in Consiglio tra le polemiche
RIPACANDIDA - E' convocato per lunedì 16 luglio alle ore 9 in seconda convocazione il Consiglio Comunale. Da approvare il Bilancio previsionale per l'esercizio finanziario 2012 ed il bilancio pluriennale 2012-2014. Sarà la volta buona? Visto che lo scorso 12 luglio, presenti 11 consiglieri su 13 dopo l'approvazione del verbale della seduta precedente, i
4 consiglieri di minoranza ( che volevano che si discutesse immediatamente su
questo atto di violenza, ricevendo risposta negativa) ed il consigliere di maggioranza Aniello Prisco hanno abbandonato l'aula consiliare, lasciando solo 6 consiglieri (compresoil Sindaco),un numero non sufficiente per continuare gli altri punti all'odg. La molla che ha fatto
scattare la protesta dei cinque consiglieri che hanno abbandonato l'aula è stata
la dichiarazione letta dal capogruppo di
maggioranza, Aniello Prisco nella quale nei mesi scorsi è rimasto vittima di
una vile e brutale aggressione fisica sen-
za ricevere il sostegno dell'amministrazione comunale. Il Sindaco Annunziata
(per la verità anche tutti gli altri consiglieri e pubblico presente), rimasto
spiazzato, aveva riferito: “dopo l'intervento di un consigliere,buona regola è
ascoltare gli altri”. L'impressione avuta
dalla maggioranza è stato questo: “ l'intervento del consigliere comunale Prisco è stato pretestuoso e solo per arrecare “tolgo il disturbo”, visto che l'argomento sulle Violenze era uno dei punti
da trattare subito dopo. Che si avverte
una crisi politica non è una novità, la
maggioranza è retta sei consiglieri
(compreso il Sindaco), la minoranza da
sei. Il consigliere comunale Prisco può
fare la differenza. Probabilmente il Bilancio verrà approvato, basta la presenza di quattro consiglieri in 2^ convocazione, ma sul futuro amministrativo di
questo paese regna l'incertezza! Si ritorna a votare nel 2013.
Lorenzo Zolfo
Il municipio di Ripacandida
Estratto da: La Nuova del Sud - 15.07.2012
13
PAG. 10
Basilicata Mezzogiorno
Domenica 15 luglio 2012
POTENZA
E PROVINCIA
“Aspettiamo il via libera di Fs e Cotrab. In futuro viale del Basento a senso unico e meno bus a piazza Zara”
“Pazientate fino a settembre”
L’assessore Ginefra spiega i ritardi per l’apertura del sottopasso di viale del Basento e delle scale mobili
di CARLA ZITA
POTENZA - Ai lettori che,
contattando la nostra
redazione, hanno segnalato la lunga attesa per
l’apertura del sottopasso
di viale del Basento e delle scale mobili che dalla
stazione di Potenza centrale porteranno al Mobility Center di via Nazario Sauro comunichiamo
che “bisognerà avere ancora pazienza”. Per comprendere i motivi per i
quali, a lavori terminati,
non si sia provveduto subito a rendere fruibile il
nuovo sistema di spostamento abbiamo contattato l’assessore comunale
alla mobilità Giuseppe Ginefra. Per aprire il sottopasso e le scale mobili
l’amministrazione comunale del capoluogo di regione ha avviato tavoli di
confronto con le Ferrovie
dello Stato per quanto riguarda il primo collegamento mentre per quanto riguarda il secondo è
in fase di dialogo con la
“Va perfezionata
l’intesa con il
Consorzio Asi
per le modifiche
alla circolazione
e per il
trasferimento del
mercato da viale
del Basento in
via della Fisica”
I due ingressi (ancora chiusi
all’utenza) del sottopasso
che collegherà stazione e
viale del Basento
in cui non passano treni.
“Il dott. Grieco delle Fs –
ha spiegato Ginefra- è
molto disponibile e crediamo che presto si possa arrivare all’apertura
del sottopasso”. Per quanto riguarda, invece, le
scale mobili la Cotrab ha
bisogno
che l’amministrazione
comunale
gli garantisca altre
risorse per
poter pagare i dipendenti di cui
avrebbe bisogno per
assicurare
l’apertura
del collegamento verticale. Si
tratta di migliaia di euro che il Comune di Potenza non è al momento
in grado di assicurare vista la a dir poco difficile
situazione economica in
cui si trova. Si attende,
dunque, un accordo con-
“La battuta d’arresto sul progetto
Stib (biglietto unico) non deve far
desistere dal necessario
confronto tra i soggetti
Il tema della collaborazione va
ripreso nell’interesse di tutti e con
uno sguardo più convinto alle
esigenze dell’utenza
Bisogna provare a proporre
una sperimentazione di
integrazione tariffaria”
stema di mobilità urbana.
Cotrab, il consorzio che
In futuro, come ha spiegestisce il servizio di
gato Ginefra, sono previtrasporto pubblico in citste novità significative
tà. I lavori per entrambi
che garantiranno nuove
i collegamenti sono terpossibilità di spostamenminati ma restano da deto ai cittadini. Per quanfinire alcune questioni.
to riguarda in particolaFerrovie dello Stato che
re Viale del
ha realizzato il sotto- “Resta da ultimare il passaggio di Basento bisogna ricorpassaggio
consegne con Rfi per rilevare la dare che in
ha la necessità di in- gestione del sottopasso di Viale del quell’area
sono in prostallarvi un
sistema di Basento. Vanno poi individuate le gramma divideo sorverisorse per il superamento delle versi cambiamenti a
glianza ma
barriere architettoniche”
partire dal
potrebbe desenso unico
cidere di
aprire prima il collega- diviso. Sia il sottopassag- che sarà istituito anche
mento affidando al Co- gio che le scale mobili per consentire una via
mune di Potenza la puli- rientrano nel nuovo Pia- privilegiata da destinare
zia e la chiusura dello no di esercizio che riguar- ai bus interurbani, a cui
stesso, durante gli orari da l’organizzazione del si- sarà data l’opportunità di
fermarsi proprio davanti al sottopasso liberando
così piazza Zara dove attualmente si fermano
molti pullman extraurbani. Il mercato del primo
sabato del mese si sposterà in via della Fisica, paPOTENZA - Avigliano e
Potenza piangono Peppino Possidente, già
sindaco democristiano
di Avigliano negli anni
Settanta, ma anche consigliere ed assessore
provinciale della Democrazia cristiana negli
anni Ottanta. Possidente è venuto a mancare
ieri mattina. L’onorevole Giuseppe Molinari,
rallela a via del Basento.
Dal Mobility Center raggiungibile, si spera presto, dalla stazione di Potenza centrale partiranno sei linee di bus urbani che consentiranno di
raggiungere diverse aree
della città. “Vorremmo ha evidenziato Ginefracollegare il sottopassaggio di viale del Basento direttamente alle scale mobili della stazione di Potenza centrale. Attualmente, infatti, dal sottopassaggio di viale del Basento si arriva nella sala d’aspetto della stazione dalla quale bisognerebbe uscire per prendere le scale mobili di fronte. Stiamo, inoltre, predisponendo una segnaletica capace di indicare ai
Avigliano e Potenza
piangono l’ex sindaco
Dc, Possidente
capogruppo d’opposizione al Comune di Potenza lo ricorda come
“una persona per bene.
Un vero galantuomo
che ha inteso la politica
come servizio, nell’interesse dell’intera comu-
cittadini il sistema metropolitano che collegherà,
in quattro minuti e mezzo, Potenza Centrale
con il rione di Macchia
Romana dove vi è l’ospedale San Carlo e l’università. Durante questo percorso saranno sei le fermate intermedie che daranno la possibilità ai cittadini di raggiungere
molte zone del capoluogo di regione. Le sei linee
urbane previste in partenza dal Mobility Center
dovrebbero iniziare le
loro corse da settembre e
sempre da settembre – ha
continuato Ginefra- ma
spero anche prima, sarà
terminato il parcheggio
di viale dell’Unicef a servizio delle scale mobili di
Santa Lucia. I ritardi per
il completamento dei lavori sono dovuti in parte anche alle limitazioni
del patto di stabilità che
ha creato ritardi nei pagamenti dovuti all’impresa attualmente impegnata a completare il parcheggio. Quest’ultimo
prevede 32 stalli di cui 16
fissi e 14 mobili dove i
pullman lasceranno i
passeggeri per poi andar
subito via. Nei 4mila mq
di parcheggio sono previsti 180 posti macchine”.
nità. Molto ha fatto per
venire incontro ai problemi ed alle esigenze
delle aree rurali di Avigliano. Cattolico impegnato al fianco dei cittadini ha sempre lavorato senza mai risparmiarsi per garantire
condizioni di vita migliori nella sua terra”.
Attualmente viveva a
Potenza.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.07.2012
PAG. 11
Basilicata Mezzogiorno
MATERA PROVINCIA I XI
Domenica 15 luglio 2012
METAPONTO SI LAVORA DA METÀ GIUGNO PER UNA SPESA DI 79 MILA EURO
.
La spiaggia cresce
con la sabbia
degli Argonauti
PINO GALLO
l METAPONTO. Continua da alcune settimane, in tarda serata, a spiagge libere dai
bagnanti, l’azione di stendimento della
sabbia su alcuni tratti di arenile, per aumentarne la superficie e consentire la posa
di altri ombrelloni. Le operazioni sono iniziate nella seconda metà di giugno, perché
statisticamente le mareggiate terminano
più o meno in quel periodo. Purtroppo,
come spesso succede, la natura sconvolge i
calcoli e fra il 3 e il 4 luglio il mare si è
ripreso parte della sabbia che era stata
posta nei giorni precedenti.
Il ripascimento ha interessato, quest’anno, le spiagge su cui insistono gli stabilimenti balneari dei nuclei turistici in
prossimità del Bradano e del Basento. Superati i controlli igienico-sanitari e di rispondenza granulometrica posti in essere
dai tecnici della società Metapontum Agro-
bios, una draga preleva sabbia in prossimità dei fondali a sud del porto degli
Argonauti, che viene trasportata via terra
fino alle zone di ripascimento. Saranno
complessivamente 10 mila metri cubi di
sabbia movimentati, per una spesa di 79
mila euro. Una vessata questione quella del
molo del porto degli Argonauti. Secondo la
lettura dell’ing. Michele Greco, docente
dell’Università di Basilicata, il tanto discusso Porto degli Argonauti pur riducendo l’apporto di sedimenti avrebbe una responsabilità ridotta nella erosione della
spiaggia di Metaponto, anche per la presenza, sottoflutto, della foce del Basento,
che mitigherebbe l’effetto vortice alla base
dell’erosione di quei tratti di costa. Secondo altri studiosi, come il prof. Giuseppe Spilotro, docente nello stesso ateneo,
invece, le barriere del porto, insieme alla
presenza delle 19 dighe che trattengono
buona parte dei materiali immessi dai 5
SOLUZIONE
TAMPONE
L’operazione
di ripascimento dovrebbe
consentire la
posa di altri ombrelloni.
Purtroppo
fra il 3 e il 4
luglio una
mareggiata
ha vanificato il lavoro
dei giorni
precedenti
fiumi che poi sfociano nello Jonio, sarebbero elementi che avrebbero notevolmente
influito sull’erosione della spiaggia.
Naturalmente lo stendimento della sabbia è una misura tampone, in attesa dell’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione
di barriere soffolte, che saranno poste nel
comprensorio che va dal fiume Bradano al
Basento ed i cui lavori dovrebbero iniziare
in autunno e terminare entro l’estate 2013.
La scogliera da costruire a difesa del litorale si svilupperà complessivamente per
circa 3 km ed è previsto il posizionamento a
circa 200 m dalla riva. Il sistema di barriere
è costituito da elementi sommersi lunghi
circa 200 m disposti ad una distanza l’una
dall’altra di circa 100 metri, alte 3-4 metri,
fino ad arrivare ad un metro dalla superficie dell’acqua. Il progetto complessivo
dell’opera prevede la realizzazione di 10
elementi sommersi, per un importo stimato in circa 2 milioni di euro.
BERNALDA CONCLUSA IN PIAZZA PLEBISCITO LA QUINTA EDIZIONE DELL’INIZIATIVA DEI PADRI TRINITARI
Ragazzi diversabili
a cavallo da Venosa
«Dimostriamo che le difficoltà si possono superare»
ANGELO MORIZZI
l BERNALDA. Sono arrivati a Bernalda, da Ginosa, dopo aver percorso la
Basilicata e parte della Puglia a cavallo.
La quinta edizione della cavalcata, organizzata dai ragazzi diversamente abili
dei Padri Trinitari si è chiusa a mezzogiorno, sotto la calura estiva, salutata
col solito affetto ed entusiasmo. In piazza
Plebiscito padre Angelo Cipollone, responsabile dei Trinitari, che a Bernalda
stanno per inaugurare la seconda Domus regionale, dopo quella oraziana, ha
chiosato: «Con questa bellissima iniziativa vogliamo dimostrare che tutte le
difficoltà, se affrontate, possono essere
superate. In secondo luogo abbiamo inteso sensibilizzare la gente sul problema
dell’handicap. Se siamo vicini a chi soffre tutto diventa più facile. Sentiamo la
vicinanza della gente e speriamo di abitare prestissimo anche qui a Bernalda».
Franco Castelgrande, istruttore della Comunità, ha spiegato: «Ogni anno
pensiamo a un tragitto nuovo, per coinvolgere più paesi nel nostro progetto di
integrazione sociale. Incontriamo tante
famiglie, alle prese con l’handicap, e siamo per loro da esempio e coraggio».
Quindi i saluti ai volontari della Croce
Rossa, della Protezione civile, del Corpo
Forestale dello Stato e dei Carabinieri.
L’assessore alla Cultura, Anna Maria
Scarnato, Popolati uniti, ha sottolineato «l'importanza della sensibilizzazione
alla cultura dell’integrazione, dell’accoglienza e dell’amore. Dobbiamo imparare dai ragazzi a cavallo. Se solo crediamo nei residui di potenzialità di
ognuno di noi, tutto potrà succedere. I
Trinitari ci portano un messaggio educativo forte, per il bene comune e senza
interessi di parte».
Salvatore Martelli, referente dell’associazione “Amici dei Padri Trinitari”,
si è augurato che «la cavalcata da Venosa
a Bernalda si protragga negli anni,
all’insegna della continuità e condivisione». Infine il saluto del sindaco Leonardo Chiruzzi (Pd), che ha evidenziato, con entusiasmo, «l'esempio dei ragazzi diversamente abili. Il viaggio a
cavallo, oltre a unire le due comunità
gemellate di Venosa e Bernalda, ci insegna a metterci a disposizione del pros-
simo». Ha quindi esaltato «l'opera grandiosa dei Padri Trinitari», cui ha promesso, pastoie burocratiche permettendo, che «la nuova Casa sarà presto dotata
delle infrastrutture essenziali. Bernalda
è una città strategica dal punto di vista
geografico, perché crocevia di tre regioni. Per questo non si chiude in se
stessa, ma è aperta al mondo, pur nelle
difficoltà del momento». Una grande festa nella “Cittadella della solidarietà” di
località Scorzone ha concluso la cerimonia di arrivo dei cavalieri.
CAVALCATA L’arrivo a Bernalda [foto Morizzi]
METAPONTO LA DENUNCIA DI SOS COSTA JONICA
«Fogna a cielo aperto
il canale dell’idrovora»
FILIPPO MELE
l METAPONTO. «Il canale che scarica le acque sollevate dall’impianto idrovora del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto
dai piani bassi del territorio al mare è oramai una fogna a cielo
aperto». La durissima denuncia è stata effettuata nella giornata di
ieri dal Comitato Sos Costa Jonica, da sempre attento alle problematiche ambientali
del Metapontino tra
cui quello gravissimo
dell’erosione costiera.
Ieri, invece, la segnalazione inviata alle autorità interessate ed alla
stampa ha riguardato
quanto sta accadendo
in un canale che è posto
al terminale sinistro
della passeggiata-lungomare della “spiaggia
degli dei” e proprio di
fronte ad un frequentato ristorante-bar-pizzeria. Ed anche alla sua
stessa sinistra insisto- CANALE Gli scarichi maleodoranti a mare
no altri stabilimenti
balneari. Così, la nota
del Comitato: «Lo scarico quotidiano delle acque che fino ad una
settimana fa avveniva intorno alle ore 19 e che oggi avviene verso la
mezzanotte è un insieme di acque sporche e scarichi fognari maleodoranti che avvengono nel pieno centro del Lido di Metaponto.
Sebbene la cosa sia stata già segnalata a tutti gli organi preposti al
controllo, l’unico risultato sinora ottenuto è stato quello di posticipare l’orario degli scarichi». Sos Costa Jonica, a questo punto,
ha chiesto che occorre, come dire, alzare il tiro. «Sinora non c’è stato
nessuno che abbia affrontato il problema di chi – l’associazione
ecologista lo scrive in maiuscolo – abusivamente scarica la propria
fogna nel canale idrovora». Amarissima e durissima la conclusione
della nota affidata alla stampa: «Purtroppo di spiaggia ne è rimasta
poca, ci resta solo un po’ di... fogna». Urgono interventi risolutori.
IRSINA RITORNO NELLA CITTÀ NATALE PER LA CELEBRAZIONE PISTICCI OGGI
Verde
Mons. Favale festeggia Goletta
approda
50 anni di sacerdozio a San Basilio
VINCENZO DE LILLO
Capaccio. Pensando continuamente
ad una Chiesa-comunione, ha realizl IRSINA. Mons. Giuseppe Rocco
zato le Case canoniche unite, testimoFavale, già vescovo di Vallo della Lunianza di come il sacerdote, in un mocania, torna nella città natale, Irsina,
mento di comunione, possa vivere con
per festeggiare il suo cinquantesimo
i confratelli le proprie esperienze e
anno di sacerdozio. La solenne controvare conforto nell’aiuto offerto dalcelebrazione si svolgerà
la condivisione. La sua
oggi, alle 11, nella Catazione ha mirato contedrale. Sacerdote dal
tinuamente ad orienta1962, mons. Favale fu nore nella giusta direziominato vescovo di Vallo
ne l’agire dei cristiani.
della Lucania nel marzo
Resosi conto della cadel 1989, ricevendo l’orrenza di strutture agdinazione episcopale
greganti nel territorio
nel maggio successivo a
della sua diocesi, FavaIrsina per imposizione
le ha realizzato nel cendelle mani da parte del Mons. Giuseppe Favale
tro diocesi un cine-teacardinale Michele Giortro con 500 posti a sedano. Gli irsinesi ricordano con gioia
dere e il Centro arte diocesano, finaed entusiasmo la grande cerimonia
lizzato alla valorizzazione degli artisti
che si svolse nel campo sportivo atcontemporanei locali. Nel 2002 ha
trezzato appositamente per l’occasioinaugurato anche il Centro di accone. Nella diocesi a lui affidata, il preglienza per i familiari degli ammalati
sule ha assegnato sempre un posto
degenti nell’ospedale San Luca. Nel
centrale al ruolo mariano nella vita
maggio dell’anno scorso, papa Benepastorale e nell’emancipazione dei fedetto XVI accettò le dimissioni per ragdeli. Dopo 25 anni di chiusura, ha riagiunti limiti di età di mons. Favale, che
perto al culto la chiesa del Granato di
allora aveva 76 anni.
l PISTICCI. Goletta Verde,
storica imbarcazione di Legambiente che da anni naviga
in difesa del patrimonio costiero e marino nazionale, fa
tappa a Marina di Pisticci: oggi, a partire dalle 17, il lido San
Basilio ospita l’iniziativa “Goletta Verde nello Jonio. Lezione
magistrale in dinamica costiera”, organizzata dal circolo di
Legambiente. Sotto la lente di
ingrandimento di Goletta Verde quest’anno ci sono le questioni inerenti la portualità, il
consumo del suolo, l’abusivismo, le rotte delle grandi navi,
la sicurezza per bagnanti e naviganti e la mancata depurazione delle acque. La lezione
magistrale che Sergio Longhitano, docente dell’Università
della Basilicata, terrà nello stabilimento balneare “Nautilus”,
invece, si focalizzerà sull’insieme dei fenomeni di erosione e
di arretramento della linea di
costa, nonché sui fattori ad es[p.miol.]
so connessi.
SCANZANO JONICO
Dichiarata fallita
Blu Tv dopo l’istanza
di un creditore
l SCANZANO JONICO. Blu Tv srl, la società
che aveva in concessione canali televisivi e strutture per produrre e mandare in onda programmi, tra cui il Tg Blu, legale rappresentante Laura Scardillo, moglie dell’ex sindaco Mario Altieri ed attuale consigliere comunale della lista
Progetto Scanzano, è stata dichiarata fallita. La
sentenza è stata emessa dal Tribunale di Matera,
presidente Giuseppe Petraglione Attimonelli,
giudici Antonello Vitale e Tiziana Caradonio,
in seguito ad istanza di fallimento da parte di un
creebitore. Concessioni, testata giornalistica, e
strutture, però, erano stati già ceduti dalla Blu
Tv ad un’altra società, la Alta Frequenza spa.
Società che sta mantenendo in vita marchio e
palinsesto. Il Tribunale ha anche nominato giudice fallimentare Vitale e curatore l’avv. Giuseppe Mitidieri, di Nova Siri scalo. I magistrati,
inoltre, hanno ordinato al legale rappresentante
il deposito del bilancio e delle scritture contabili
e fiscali obbligatorie nonché dell’elenco dei creditori. Al curatore è stata ordinata la redazione
dell’inventario. Il 22 novembre è stata fissata
l’udienza di verifica dello stato passivo. Ai creditori ed ai terzi che vantano diritti su cose in
possesso della ditta fallita, è stato assegnato il
termine di giorni 30 prima della data dell’udienza del 22 novembre 2012 per la presentazione delle
[fi.me.]
domande cosiddette “di insinuazione”.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.07.2012
PAG. 12
Basilicata Mezzogiorno
Potenza 23
Domenica 15 luglio 2012
I 115 cittadini residenti nella frazione di Paoladoce alle prese con disagi di ogni tipo
«Noi abbandonati a noi stessi»
IL FILM
Viabilità dissestata, cassonetti pieni di rifiuti e assenza di segnaletica ad Avigliano
I CASSONETTI di rifiuti stracolmi di sacchetti che nessuno provvede a raccogliere e che rimangono così per giorni e giorni. E
con questo caldo la situazione da un punto di vista igienico non è
sicuramente delle migliori
CONTINUANO le proteste di
alcuni residenti dell’hinterland cittadino.
Questa volta sono i circa
115 abitanti di Paoladoce,
frazione che si trova a novecento metri di altitudine e a
circa sei chilometri dalla città di Avigliano. Non è la prima volta che i residenti fanno
notare il totale stato di abbandono in cui versa l’agglomerato urbano,importante crocevia per quanti, quotidianamente, devono recarsi nella
zona del Vulture - Melfese,
raggiungendo la vicina superstrada Potenza-Melfi.
Ma l’area di Paoladoce, situata nei pressi del Monte
Carmine - zona turistica e noto santuario della Basilicata anno dopo anno, sembra andare verso un isolamento
senza precedenti: scarsa pulizia delle strade, rattoppi
che non fanno altro che peggiorare la viabilità e, ancora,
mancanza di segnaletica e illuminazione pubblica per
molte abitazioni.
Dunque, uno stato d’evidente abbandono per la frazione che, subito, salta all’occhio a chi ritorna in questo
territorio per trascorrere il
periodo estivo, come il signor
Romaniello, che continua a
sollecitare interventi manutentivi all’attuale amministrazione, senza alcun esito.
«Basterebbe davvero poco
per mettere in sicurezza la
strada e garantire servizi migliori ai cittadini, che pagano le tasse regolarmente e
hanno gli stessi diritti di chi
risiede nel centro di Avigliano. Qui la raccolta “porta a
porta” non è mai stata effettuata e, neppure la classica
“differenziata” ha avuto esiti
UNO dei pochissimi cartelli stradali presenti lungo la strada che
attraversa la frazione. Mancano le indicazioni e spesso i cittadini
vengono svegliati in piena notte dagli automobilisti che chiedono
loro informazioni
I CASSONETTI che dovrebbero servire per la raccolta differenziata e che invece rimangono vuoti visto che i cittadini preferiscono lasciare tutto a terra piuttosto che sollevare i coperchi dei cassonetti
Buche e asfalto divelto in un tratto di strada che attraversa Paoladoce. A sinistra spazzatura per terra
positivi».
Difatti, l’immondizia resta
nei pressi dei cassonetti per
giorni, con un spettacolo
davvero imbarazzante.
Così, i rifiuti dei bidoni
gialli , verdi e blu, ormai stracolmi, finiscono nei terreni e
lungo la strada. Vicino ai
raccoglitori per la differenziata, inoltre, «ci sono ancora
i vecchi cassonetti e, incivilmente, molti passanti si sentono autorizzati a conferire
rifiuti non diversificati», ha
fatto notare il consigliere comunale (Pd) di Sesto San Giovanni Vito Romaniello, originario di Paoladoce.
Gli aviglianesi che abitano
in questa frazione, da ben otto anni chiedono interventi
manutentivi, con solleciti alle diverse amministrazioni
che si sono succedute; solo lo
scorso anno, è stato effettuato qualche sopralluogo da
parte di tecnici inviati dal Comune. Ma, dopo questo tempo, la situazione è rimasta invariata e, ancora, qualche assessore non risponde neppure al telefono, riconoscendo
la telefonata da parte di un
“seccatore”.
L’area è piccola e basterebbe poco per valorizzarla o,
quantomeno, risolvere le annoseproblematiche deicittadini che, adesso, chiedono
con urgenza l’inizio dei lavori anche a Paoladoce.
Dunque, occorre sistemare le strade, la fontana nella
piccola piazzetta ridotta ad
un rudere - con pochi centinaia di euro verrebbe recuperata e rimessa a nuovo -,
provvedere all’illuminazione pubblica per le abitazioni
che ne sono sprovviste e risolvere la spinosa questione
dell’immondizia. Ancora,
ammodernare le pensiline
per la fermata dell’autobus,
ormai fatiscenti, così come la
cartellonistica stradale completamente assente, tanto
che i residenti vengono svegliati anche nel cuore della
notte, presso le proprie abitazioni, da automobilisti in cerca d’indicazioni, come testimonia un anziano del posto
disturbato da qualcuno che
chiedeva come raggiungere
Avigliano.
Ma qualche cartello è ancora presente in zona e indica di
fare attenzione alle buche.
Qualcuno vorrebbe aggiungere anche qualche avviso
sull’immondizia lungo strade e cunette.
Antonella Rosa
IL RICORDO DI GIUSEPPE MOLINARI
Deceduto Peppino Possidente
sindaco di Avigliano negli anni ‘70
E’ DECEDUTO ieri
mattina “Peppino Possidente, già sindaco
democristiano di Avigliano negli anni ‘70,
consigliere e anche assessore
provinciale
della Dc negli anni
‘80.
«Lo ricordo - ha affermato il consigliere comunale di Potenza
Giuseppe Molinari persona per bene». Insomma «un vero galantuomo che ha inteso la politica come servizio, nell'interesse
dell’intera comunità».
Non solo. L’esponente politico cittadino ha
sottolineato anche come «Peppino Possidente ha fatto di tutto
per andare incontro ai
problemi e alle esigenze delle aree rurali di
Avigliano».
Un «cattolico impegnato al fianco dei cittadini - ha concluso il
consigliere comunale
Molinari - che ha sempre lavorato senza mai
risparmiarsi per garantire condizioni di
vita migliori nella sua
terra».
Estratto da: La Nuova del Sud - 14.07.2012
PAG. 13
Basilicata Mezzogiorno
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Sabato 14 luglio 2012
5
LA “RIVINCITA” DEI SAVOIA
La ressa dei fotografi e
Vittorio Emanuele di Savoia
La causa
riprenderà il
prossimo 7
dicembre, quando i
legali del principe
presenteranno le
loro
controdeduzioni
Ieri mattina a Catanzaro si è svolta la prima udienza della causa civile. L’avvocatura dello Stato si è costituita in giudizio
Vittorio Emanuele chiede i danni
Fu arrestato nel 2006 a Potenza su richiesta del pm Woodcock. Due anni fa, però, è stato assolto
Quei giorni in cui la città fu
presa d’assalto dai mass-media
di FABRIZIO DI VITO
POTENZA - Nell’estate
del 2006 finì in carcere
a Potenza nell’ambito di
un’inchiesta su un presunto giro di gioco d’azzardo illegale. Nel penitenziario del capoluogo
rimase per una settimana, prima di passare ai
domiciliari. Poco meno di
due anni fa, però, tutte le
accuse nei suoi confronti si sono dissolte con l’assoluzione. E ora Vittorio
Emanuele di Savoia è
pronto a rivalersi contro
i magistrati lucani. Ieri
mattina a Catanzaro l’avvocatura dello Stato si è
costituita per conto del
ministero della Giustizia
nella causa civile attraverso la quale il figlio dell’ultimo Re d’Italia cercherà di ottenere il risarcimento dei danni. A depositare la costituzione in
giudizio davanti al giudice è stato l’avvocato Ennio Apicella. La causa riprenderà con l’udienza
del prossimo 7 dicembre,
quando i legali di Vittorio Emanuele di Savoia
potranno presentare le loro controdeduzioni. Il
procedimento si svolge a
Catanzaro proprio perchè
la controparte è rappresentata dai magistrati del
tribunale di Potenza. A
chiedere ed ottenere l’arresto del principe nel
2006 con l’accusa di corruzione, fu l’ex pm di Potenza, Henry John Woodcock, oggi in forza alla
procura di Napoli. All’in-
Nelle foto l’avvocato del
principe, Giulia Buongiorno e
il pm Henry John Woodcock
Sei anni fa fu
accusato di aver
messo in piedi
un giro di gioco
d’azzardo
illegale
domani del provvedimento di assoluzione nei
suoi confronti, Vittorio
Emanuele di Savoia aveva immediatamente sottolineato, in diverse interviste, la volontà di andare fino in fondo su una
vicenda che lo avrebbe segnato profondamente.
”Mi sbatterono in una
Punto e mi portarono in
cella - commentò il principe - ma le uniche prove erano un anno e mezzo di intercettazioni. Mi
Direttore responsabile: Domenico Parrella
Editore: Agebas Srl - Socio Unico
Redazione Potenza
Via della Chimica, 61 - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114
E-mail: [email protected]. - [email protected]
hanno rilasciato con tante scuse, ma mi hanno distrutto l’immagine e voglio chiedere i danni”.
Ora spetta al tribunale di
Catanzaro decidere se, e
in che misura, qualcuno
dovrà pagare quei danni.
POTENZA - Tutti ricordano l’estate del 2006 come quella del quarto
mondiale conquistato
dall’Italia. In quei giorni, però, uno dei pochi avvenimenti in grado di distogliere l’attenzione della macchina mediatica dalle
imprese dei
ragazzi di
Lippi in
Germania,
fu proprio
l’arresto di
Vittorio
Emanuele
di Savoia,
ammanettato in un
paesino
sulle sponde del lago
di Como su
richiesta
della procura di Potenza.
E fu proprio in quei
giorni che Potenza fu letteralmente presa d’assalto dai flash dei fotografi e dalle troupe delle televisioni italiane ed europee. Per un paio di settimane il capoluogo salì
quotidianamente all’onore delle cronache. Così come il pm Henry John Woodcock, che con quella inchiesta segnò soltanto la
prima di una lunga serie
di attività riguardanti
personaggi di spicco.
Nel 2007, infatti, fu la
volta dello scandalo ”Vallettopoli”: in quell’occasione a finire nel mirino
dell’ex pm di Potenza fu
il fotografo Fabrizio Corona, accusato di associazione a delinquere finalizzata
all’estorsione e allo
sfruttamento della
prostituzione. Ma anche per l’ex
fidanzato
di Belen
Rodriguez,
il tutto si è
chiuso con
un provvedimento di
non luogo
a procedere. Vittorio Emanuele, invece, fu prosciolto insieme ad altre cinque persone per la vicenda dei
nulla osta legati ai videopoker. Secondo l’accusa,
l’associazione era dedita
anche al riciclaggio di denaro proveniente da attività illecita tramite l’instaurazione di relazioni
con Casinò autorizzati.
Un impianto accusatorio
completamente smontato dal tribunale di Roma
nel settembre del 2010.
Concessionaria di pubblicità:
Agebas Srl Socio Unico
Sede legale, amministrativa e operativa:
Via della Chimica, 61 - 85100 Potenza Tel.
0971.594293 - Fax 0971.903114
E-mail: [email protected]
Concessionaria di pubblicità nazionale:
Piemme Spa
Via Montello, 10 - Roma - Tel. 06.377081
Abbonamenti: 12 mesi € 432,00 - 6 mesi € 216,00
Regist. Tribunale di Potenza N. 334 del 03/08/2005
Centro Stampa: MARTANO EDITRICE srl
Zona Industriale Modugno - Bari (BA)
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 14.07.2012
PAG. 14
Basilicata Mezzogiorno
IV I POTENZA CITTÀ
Sabato 14 luglio 2012
IL CENSIMENTO
EMORRAGIA DI FAMIGLIE
RECORD NEGATIVO A CALVERA
A San Paolo Albanese spetta il record di centro
meno popoloso: 313 abitanti. Il maggior calo di
popolazione è a Calvera con -26,03 per cento
BOOM DI GIOVANI DISOCCUPATI
La disoccupazione giovanile sfiora il 42
per cento. Ha accelerato il processo di
decremento demografico
Basilicata che si spopola
Segno meno nel 2011
Presentati i dati ufficiali raccolti dall’Istat nel corso dell’anno
SEGNO
MENO I dati
raccolti
dall’Istat per
la Basilicata
hanno il
segno meno
Cresce lo
spopolamento
della
Regione e ci
sono Comuni
che segnano
oltre il 20
per cento di
cittadini
Nella foto in
alto il tavolo
dei relatori.
[foto Bianchi]
MARIO LATRONICO
l Una nave che solca un mare tempestoso
con un equipaggio sempre più sfiduciato.
Volendo fare un accostamento figurativo è
questo il quadro, non certo rassicurante, che
emerge dai primi dati ufficiali appartenenti
al «15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni in Basilicata relativo
al 2011» diffusi ieri mattina in una conferenza stampa nel «Ridotto» del Teatro Stabile
di Potenza per iniziativa del Prefetto Antonio
Nunziante.
A illustrare i dati al Prefetto, ai diversi
sindaci lucani intervenuti, tra cui il presidente dell’Anci, nonché sindaco di Potenza
Vito Santarsiero, i responsabili dell’Ufficio
regionale dell’Istat di Basilicata Antonella
Bianchino e Salvatore Cariello. Si tratta ovviamente di rilevazione e raccolta dati ancora provvisori (bisogna attendere un’indagine di controllo e di valutazione del processo
di rilevazione entro settembre 2012) ma il
quadro della Basilicata non lascia, purtroppo, molti dubbi. La crisi economica e finanziaria, il tasso elevato di disoccupazione giovanile (circa il 42 per cento) e l’indice di
dinamicità dell’economia nostrana in sensibile ribasso (22,44 per cento contro il 46 per
cento nazionale) hanno accelerato il processo di decremento demografico, in particolare
nella provincia di Potenza. Un dato su tutti: i
residenti in Basilicata sono 579.251, di cui
283.471 di sesso maschile contro i 295.780 di
sesso femminile. Il calo demografico rispetto
all’ultimo censimento è stato netto in provincia di Potenza dove si registra un depauperamento di popolazione residente pari
al -3,84 per cento, in controtendenza con la
media nazionale che segna un +4,52. Il calo è
stato meno vistoso nei territori della provincia di Matera che registrano un segno
negativo di -1,66 per cento. Nello specifico ben
il 39 per cento dei Comuni lucani ha segnato
un decremento di popolazione, anche se segnali che inducono un relativo ottimismo si
.
sono intravisti in una ristretta area che ha
visto, al contrario, crescere i propri residenti. Ci si riferisce nello specifico a comuni
come Melfi, Atella, Tito, Venosa, il capoluogo
Matera, Marsicovetere, Nova Siri, Policoro e
POPOLAZIONE IN DECREMENTO
Il 39 per cento dei Comuni lucani
ha segnato un notevole
decremento di popolazione
Scanzano Ionico che hanno segnato un apprezzabile aumento di popolazione. Per
quanto concerne la famiglie, il dato può essere visto sotto una duplice visuale. È vero
che la cosiddetta «emorragia» delle famiglie
ha tenuto abbastanza bene se si pensa che dal
1881 il numero dei componenti si è ridotto del
37,5 per cento, ma è altrettanto vero che rispetto all’ultimo censimento del 2001 il calo
c’è stato anche nell’ambito familiare con una
consistenza media in Basilicata delle famiglie pari appena a 2,5 componenti, con un
inequivocabile -11 per cento rispetto al 2001.
Alcuni dati meritano poi la loro citazione per
costituire gli estremi di questo censimento. Il
comune che ha conseguito la più alta densità
di popolazione è Potenza con 385 abitanti per
chilometro quadrato, quello invece che ha
raggiunto la più bassa densità è San Paolo
Albanese in coabitazione con Craco con appena 10 abitanti per chilometro quadrato. A
San Paolo Albanese spetta il record di centro
meno popoloso della Basilicata: solo 313 abitanti. Infine il comune che ha registrato il
maggior calo di popolazione negli ultimi 10
anni è Calvera con un significativo -26,03 per
cento.
METEO LE PREVISIONI: CONTINUA IL CALDO ECCEZIONALE. A MATERA SI TOCCHERANNO I 44 GRADI
È una delle estati più calde
degli ultimi 50 anni
GAETANO BRINDISI
l Il caldo eccezionale continua ad interessare la nostra regione da circa 40 giorni
con pochissime tregue riconducibili a lievi
flessioni termiche e, quindi, con nessun effetto positivo. Di positivo, in tutto questo, c’è
il tornaconto commerciale per le attività che
con il caldo ci vivono (lidi, piscine, gelaterie,
ecc.) ma si tratta sicuramente di una delle
più calde estati degli ultimi 50 anni; si spera che
il prosieguo della stagione sia caratterizzato da
una flessione significativa delle temperature e del
ritorno delle piogge, che
continuano ad essere assenti su gran parte del
territorio da quasi due
mesi. Il terzo anticiclone nordafricano sta
mettendo a dura prova soprattutto gli anziani ed i cardiopatici ma anche le altre
categorie sicuramente non se la passano meglio visto il perdurare di valori più «egiziani» che italiani. Ieri si è avuta una temporanea e lieve rinfrescata per via di aria
leggermente meno «bollente» ma tra oggi e
domani faremo i conti probabilmente con i
picchi più alti di questa estate caldissima
con poche prospettive di pioggia per i prossimi 6/7 giorni. Finito questo colpo di coda di
«Minosse» che farà schizzare i termometri
ben oltre i 40 gradi su molte località (specie
del materano) dovremmo finalmente assistere all’arrivo di aria più fresca proveniente
da nord-ovest che farà scendere le temperature fino a 8-10 gradi nelle zone interne e
che per qualche giorno allontanerà il gran
caldo dal sud Italia. Probabilmente, a metà settimana le temperature torneranno ad aumentare
ma lo scarto termico dalle
medie sarà di un paio di
gradi; non sembra, infatti,
profilarsi per il futuro
nessun anticiclone africano capace di dominare la
scena mediterranea per periodi così lunghi.
Previsioni per oggi: nelle prime ore del mattino si avvertirà ancora un pochino di fresco
(specie nelle zone interne dove, nelle vallate,
le minime saranno localmente sotto i 15 gradi); con il passare delle ore il sole riscalderà
la nostra regione con punte massime nuovamente superiori ai 35 gradi su gran parte
del territorio fino a sfiorare i 40 nel materano
FRESCO IN ARRIVO
Dalla prossima
settimana le temperature
saranno in calo
CALDO Un
uomo si
rinfresca a
una
fontana nel
centro
storico di
Potenza
[foto Tony
Vece]
(lontano dal mare). La prossima notte potrebbe essere la più calda di tutta l’estate a
causa dei 25 gradi previsti in quota a 1.500
metri. La nuvolosità sarà ovunque scarsa, a
parte qualche possibile addensamento nelle
zone appenniniche. Previsioni per domani:
si avrà un sensibile aumento termico su
tutta la regione, specie nel materano; su molte zone si supereranno i 40 gradi con punte di
43/44. Anche a Matera (zona La Martella) si
potrebbero toccare i 42 gradi. Nella tarda
nottata il caldo verrà sostituito gradualmente da aria più fresca in arrivo da ovest. Tendenza: la prossima settimana vivremo
un’estate con valori più freschi; le piogge
continueranno a latitare, a parte qualche
isolato rovescio possibile in appennino.
Fotografia della regione
Niente ottimismo per i dati
«Questo censimento è una fotografia
per capire come la Provincia di Potenza e in
generale la Basilicata si sono sviluppate negli ultimi dieci anni», ha esordito così il Prefetto di Potenza Antonio Nunziante, ringrazio
i sindaci che sono interventi e tra questi anche il sindaco di Potenza Vito Santarsiero in
particolare per la sua veste di presidente
dell’Anci. Dico grazie a tutti i comuni che
hanno lavorato per far si che questi primi dati ufficiali venissero alla luce. Si tratta – continua il responsabile territoriale di Governo –
di una rilevazione e raccolta dati che ha anticipato le tappe e che ad oggi non ha precedenti nelle altre regioni». I dati emersi però
non inducono all’ottimismo, sia per il calo
demografico che per la crescita della disoccupazione con un allarmante +16 per cento
rispetto all’ultimo rilevamento. «Il quadro
che emerge da una prima analisi fa riflettere
– prosegue il Prefetto – la situazione che si
presenta è in chiaroscuro. L’emigrazione
della gioventù, un certo scoramento nelle
giovani leve e la disoccupazione rappresentano le problematiche più evidenti della Basilicata. È altrettanto vero però che questa
terra ha delle risorse importanti che dovrebbe sfruttare con più convinzione. Ho visto
durante il mio lavoro in altre parti d’Italia come aree sia pure dotate di poche potenzialità
rispetto alla Basilicata hanno mostrato una
più grande voglia di crescere. La popolazione qui da noi decresce rispetto ad un territorio piuttosto vasto – conclude Nunziante più il territorio non è occupato, più può essere oggetto di occupazione illegale». «Vogliamo ringraziare le 231 mila famiglie che hanno compilato il questionario, i 1081 operatori
della rete comunale, tutti i componenti degli
Uffici provinciali del Censimento oltre ai
componenti della Commissione Tecnica regionale – spiegano i responsabili dell’Istat di
Basilicata Antonella Bianchino e Salvatore
Cariello – insieme abbiamo contributo a di[ma.la.]
segnare la Basilicata che verrà».
ANTICRIMINE OPERAZIONE DEI CARABINIERI
Furto in tabaccheria
Recuperata la refurtiva
Arrestato un 28enne di Potenza
l I carabinieri dell’aliquota operativa, a termine di una intensa
attività investigativa, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno fatto irruzione
all’interno di un prefabbricato di contrada Bucaletto, dove già da alcuni
giorni si notava una serie di strani movimenti. All’atto dell’ingresso i
carabinieri hanno trovato due potentini in possesso del bottino frutto del
furto, perpetrato in data 2 luglio all’interno della tabaccheria sita in via
dei Cedri. Uno dei
due uomini, un potentino, 28enne, C.
C. le sue iniziali, è
stato
arrestato,
l’altro uomo è stato
denunciato a piede
libero. Se pur con
evidenti difficoltà
dato il volume della refurtiva, i carabinieri hanno dovuto pazientemen- SEQUESTRO La refurtiva recuperata dai militari
te inventariare circa 70 stecche di sigarette di varie marche, 120 pacchetti di sigarette sfuse,
una quarantina di «gratta e vinci» non ancora utilizzati, articoli di
bigiotteria e confezionamento di tabacco e persino un paio di cravatte,
tutto riconducibile al colpo, sullo stile del film «i soliti ignoti», perpetrato
nella tabaccheria praticando un buco nella parete opposta all’ingresso.
infatti, insieme alla refurtiva, facevano bella di sé una serie di arnesi da
scasso tra le quali un trinciaferro, varie tipologie di piedi di porco ed un
passamontagna. Un controllo più approfondito ha permesso di scovare,
addirittura nella grondaia, circa 25 grammi di hashish.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 14.07.2012
PAG. 15
Basilicata Mezzogiorno
Potenza
Sabato 14 luglio 2012
19
REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Cozzagate: nessuna risposta dai soci dell’Ati che avrebbe dovuto finire i lavori del Gallitello
Il Nodo complesso si rescinde
Santarsiero fa causa ai fratelli Dec («questione chiusa), si cerca un nuovo interlocutore
«LA QUESTIONE e’ chiusa».
Così il sindaco Vito Santarsiero ieri pomeriggio dopo l’incontro con i dirigenti del Comune. L’ultimatum ai soci
dell’Ati chiamati in soccorso
della capofila non ha sortito
l’effetto desiderato. L’ufficio
legale è stato mobilitato. Si va
alla rescissione dell’appalto
per il Nodo viario complesso
del Gallitello. Giusto i tempi
tecnici necessari,poi sipasserà a cercare un nuovo interlocutore per la fine dei lavori.
Sarà dunque battaglia a
colpi di carte bollate tra l’amministrazione e ciò che resta
della più grande impresa di
costruzioni del mezzogiorno.
E saranno disagi assicurati
per i potentini che contavano
di tornare dalle vacanze dimenticando gli ingorghi
all’ora di punta sulle rotonde
che collegano gli uffici regionali, e le numerose attività
commerciali sorte nei paraggi, con il centro cittadino e il
raccordo autostradale Potenza-Sicignano.
La decisione dell’amministrazione è arrivata quattro
mesi esatti dopo l’esplosione
della bufera giudiziaria che
ha colpito il gruppo barese dei
fratelli Degennaro, a capo della cordata che nel 2006 si era
aggiudicata la gara da quasi
20 milioni di euro per la realizzazione dell’ultima grande
opera finanziata con fondi europei nel capoluogo di regione. Agli arresti domiciliari sono finiti, tra gli altri, l’amministratore delegato Daniele, e
l’ex consigliere regionale pugliese del Pd Gerardo, accusati entrambi di una maxi-frode
nelle forniture per alcuni appalti nella loro città.
Difficile ripercorrere tutte
le tappe della vicenda, perché i
primi segnali che qualcosa
non andasse andrebbero fatti
risalire agli inizi dell’anno,
quando in pochi potevano immaginare quello che sarebbe
successo. Inaugurata la galleria che unisce via del Gallitello con la fondovalle di viale
dell’Unicef, era apparso subito chiaro che il resto dei lavori
procedesse a rilento. Ma il timore che si fermassero del
tutto si sarebbe materializzato soltanto dopo il blitz delle
Fiamme gialle nella sede della
società, con l’emersione di un
buco di diverse centinaia di
milioni di euro e il blocco dei fidi da parte delle banche.
Le smentite sul rischio di
fallimento e le rassicurazioni
da parte di chi ha ereditato le
redini del gruppo non sono
servite a nulla, se non a perdere tempo prezioso. Nel frattempo infatti al Tribunale di
Bari sono cominciate ad arrivare le istanze di numerosi
creditori della società, perché
venisse dichiarato lo stato
d’insolvenza e si avviassero le
procedure per la liquidazione
dei beni. E soltanto mercoledì
la Dec spa ha depositato istanza di concordato preventivo
per evitare il commissariamento giudiziario.
Per questo dieci giorni fa
l’amministrazione
aveva
escogitato un tentativo con
gli abruzzesi della Toto, che è
il più grande gruppo italiano
di costruzioni, nonché socio
dell’Ati Degennaro nell’appalto del Gallitello. Ma nell’incontro di ieri si è dovuto prendere atto che da Chieti non sono arrivate le notizie sperate.
Una grana difficile da lavorare per l’amministrazione,
che nei prossimi giorni dovrà
iniziare a programmare un
contenzioso e una serie di procedure per trovare un’impresa disposta a completare
l’opera. Con il paradosso che
tre mesi di lavoro sarebbero
sufficienti per chiudere i cantieri, ma solo per riaprirli potrebbero volercene molti molti di più.
[email protected]
Il cantiere del Gallitello, nel riquadro il sindaco Vito Santarsiero
OPERAZIONE DEI CARABINIERI A BUCALETTO
Arrestato un giovane e denunciato un altro
Un prefabbricato
pieno zeppo di refurtiva
I carabinieri della compagnia di Potenza con tutta la refurtiva
IN pieno stile “I soliti ignoti”, il film di Monicelli. Hanno definito così i carabinieri
di Potenza il furto perpetrato ai danni di una tabaccheria, che ha portato all’arresto di un ventottenne potentino e alla denuncia di un altro potentino suo coetaneo.
Dopo un’ intensa attività
investigativa, i carabinieri
hanno fatto irruzione all'interno di un prefabbricato di
contrada Bucaletto, dove da
alcuni giorni avevano notato una serie di strani movimenti. Entrati, hanno trovato i due giovani in possesso di un bottino molto particolare: 70 stecche di siga-
rette di varie marche, 120
pacchetti di sigarette sfuse,
una quarantina di “gratta e
vinci” non ancora utilizzati,
articoli di bigiotteria e confezionamento di tabacco e
persino un paio di cravatte,
tutto riconducibile al colpo
effettuato il 2 luglio scorso
ai danni di una tabaccheria
in via dei Cedri.
Diverse le difficoltà incontrate dai carabinieri nel
ritrovare il bottino, debitamente occultato. Infinita,
poi, la pazienza con cui hanno fatto l’inventario della
merce rubata, vista la quantità dei piccoli oggetti rubati. I due hanno eseguito il
furto in modo davvero singolare: praticando un buco
nella parete opposta all'ingresso. Infatti, insieme alla
refurtiva, erano in bella mo-
stra una serie di arnesi da
scasso tra le quali un trinciaferro, varie tipologie di
piedi di porco e un passamontagna.
La scoperta dei carabinieri non è finita qui.
Un controllo più approfondito ha permesso di scovare, addirittura nella
grondaia, circa 25 grammi
di “haschish” per complessive 70 dosi, mentre in casa
vi erano 2 bilancini di precisione e tutto l'occorrente
per confezionare e tagliare
la sostanza stupefacente.
Al termine dei controlli è
scattata per entrambi, peraltro già gravati da numerosi precedenti specifici, la
denuncia in stato di libertà
per ricettazione e possesso
ingiustificato di grimaldelli (arnesi usati negli scassi)
mentre nei confronti del solo C.C. è scattato l'arresto
per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio e, conseguentemente, posto in regime di detenzione domiciliare a disposizione dell'autorità giudiziaria.
«Il buon esito dell'attività
investigativa a seguito del
furto in tabaccheria è da
analizzare in seno al più ampio quadro di controlli del
territorio - fanno saper ei carabinieri in un nota - posto
in essere dalla compagnia
di Potenza per fronteggiare
il fenomeno dei reati predatori a danno di abitazioni e
imprese commerciali, che
con le chiusure per l'approssimarsi delle ferie estive, purtroppo offrono il
fianco a delinquenti in cerca di facili guadagni».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 14.07.2012
PAG. 16
22 Potenza
Basilicata Mezzogiorno
Sabato 14 luglio 2012
Sabato 14 luglio
Il dibattito dopo le critiche
Ma Potenza è
davvero brutta?
PRIMA di mettersi in viaggio capita spesso ormai di collegarsi a internet per raccogliere informazioni sul luogo che si vorrebbe raggiungere.
Dopo le ultime critiche - solo in ordine di tempo piovute sulla città dal critico gastronomico Danilo Giaffreda, ci siamo chiesti: ma un turista anche
vagamente interessato alla città (resa celebre dal
magistrato anglonapoletano che qui ha portato
mezza Italia), che idea si fa del capoluogo?
Ed è divertente notare come i commenti siano
discordanti: «Potenza - scrive in una recensione
alla città un’utente di “Viaggi.ciao”- è un paesone
di oltre 65 mila abitanti. Nonostante la posizione
geografica nel profondo sud, non appare essere
un paese con le caratteristiche proprie dei paesi
meridionali. Alla fine mi ha dato l'impressione
quasi di un paese nordico... nella distribuzione
delle case, nella tipologia di costruzioni». E poi
continua: «la parte nuova è caratterizzata oltre
che da nuove costruzioni,
anche secondo me da paBUONE NUOVE
lazzoni enormi, che risultano un po’ un cazzotto in
un occhio per chi arriva
Qui i creativi non
dal nuovo stradone, evidente sull'orlo di un vermancano
sante un enorme complesMERCOLEDÌ 18 luglio alle so di case popolari che si
prepotente19, nella Cappella dei Ce- affacciano
lestini, a Potenza, si svol- mente sulla strada che
gerà un talk show - primo conduce in città. In condei tre momenti legati all'e- clusione il paese è veravento “Creativi digitali @ mente carino, si sta bene, è
work - Cultura, Innovazio- accogliente, e poi è Basiline, Territorio”. L'evento cata, una regione non fin
nasce al termine del corso troppo pubblicizzata, ma
di formazione “Genius Agri davvero molto bella! No- Identità e attrattività cultu- nostante Matera e i suoi
rale della Val d'Agri” nel- Sassi attiri tutti i turisti, ci
l'ambito dell'A.P. “Cultura sono anche zone, meno
in Formazione” finanziato note, ma altrettanto intedal Fse 2007-2013 e cura- ressanti da visitare».
E’ la città degli ascensoto dall'Ente di Formazione
ForCopim di Potenza, in ri per un altro turista, che
partenariato con Cresme scrive: «Potenza non offre
Consulting, Feem e asso- molto altro da vedere, peciazione culturale Multiet- rò in compenso la provincia è molto carina. Potennica europea.
Gli allievi del corso han- za in sè offre veramente
no progettato un format poco turisticamente (nel
ambizioso e un'idea im- giro di tre ore avrete visto
prenditoriale
@rte- quasi tutto), quindi anmis(s)ion - incentrata sulla darci appositamente, forprogettazione e realizza- se, non vale la pena, anche
zione di servizi culturali ri- se conoscere un posto
volti sia al settore del turi- nuovo è sempre qualcosa
smo che alla sfera istituzio- che ci arricchisce».
E c’è chi trova poi che «le
nale.
Durante la serata sarà famose scale mobili di Popresentato e sperimentato tenza, che collegano la
parte dell'output finale del parte bassa della città alla
corso, attraverso una bre- parte alta, non sporcano
ve demo di uno dei prodotti la bellezza del paesaggio,
di @rtemis(s)ion - “Creati- rispondono perfettamenCity”, un Unconventional te alle esigenze della popoTour tra musica e stelle - lazione, sono un mezzo di
per i vicoli del centro stori- trasporto comodo e poco
co e mediante l'utilizzo di inquinante. E non dimendispositivi mobili e smar- tichiamoci la bellezza delle ragazze della zona...».
tphone.
La cosa che sorprende
La serata si concluderà
nella suggestiva cornice di leggendo i commenti di
Largo Pignatari con il con- chi scrive del capoluogo
certo degli Ethnos, un dall’esterno è che i turisti
gruppo da tempo impe- apprezzano «i facili collegnato nella ricerca e divul- gamenti».
E’ quello dei trasporti
gazione della musica antipubblici, infatti, forse uno
ca lucana.
degli aspetti più criticati
dagli stessi potentini. Mentre tutti concordano
su una cosa: gli svantaggi della città sono nelle
«poche occasioni di svago», «poche cose da vedere», «pochi locali notturni», «un po’ sonnecchiosa».
Tutti d’accordo con Sgarbi, allora, che definì la
città la «Potenza della noia»?
Non sono tutti d’accordo: «Quello che non si
perderà mai nella città di Potenza - scrive in un’altra recensione un altro utente - è il sapore dei tempi andati, quando il mezzo di trasporto era il
“ciucciariello” e la maggior parte dei potentini
era impegnata nel lavoro dei campi. Sono molti i
giovani che di tanto in tanto organizzano sagre e
manifestazioni per far rivivere antichi sapori lucani. Accompagnati dal suono dell’organetto, e
con un buon bicchiere di vino, dal sapore aspro e
pastoso, si può essere coinvolti in una quadriglia,
o in una tarantella rivivendo i momenti di relax
dei contadini di una volta».
La verità è che, alla fine, quelli che vengono da
altre città - e si fermano nel capoluogo per qualche giorno - offrono i commenti più positivi. Forse anche perché vanno via dopo poco. Ma c’è anche da considerare il fattore accoglienza: siamo
così poco abituati al turista che, quando arriva, ce
lo coccoliamo.
Sono i potentini (quelli che qui vivono stabilmente o quelli che hanno lasciato la città per trasferirsi altrove) i più critici, quelli che raccontano peggio la loro città. La verità è che alle critiche
esterne ci offendiamo, magari alziamo un po’ la
voce. Ma poi siamo assolutamente convinti che il
capoluogo sia una città poco accogliente. E, come
tutti quelli che vorrebbero strappare le loro radici
ma non ci riescono, finiamo tutti per vivere con
questa città un perenne e sfibrante rapporto di
odio e amore. Che finora non ha portato alcun risultato positivo.
Perché è vero che - in particolare la parte nuova
della città - la bruttezza architettonica è evidente,
ma è altrettanto evidente che quello che più ci ferisce, quello che più odiamo è quell’essere sonnacchiosi, quel nostro essere sempre rassegnati.
E forse, allora, più che la bruttezza della città
noi odiamo i potentini, quindi noi stessi. Di città
più brutte della nostra, in Italia, se ne trovano
tante. Di città così rassegnate a un destino d’impotenza, invece, se ne trovano davvero poche. Ed
è questo a renderci davvero brutti.
Antonella Giacummo
[email protected]
IL FILM
Sui siti internet emerge un’altra realtà. Una città
quasi nordica con un difetto: «Troppo sonnacchiosa»
Il cerotto
Silenzio
UNA SFIDA, una provocazione. Così alcune ragazze che frequentano
il locale “0971” hanno deciso di arrivare incerottate. E il cerotto è sulla
bocca, per far meno rumore possibile.
LA città dorme, no
all’appello dei ges
to tutti ad abbassa
Da Statera a Giaffreda passando per gli “sgarbi” di Sgarbi
Un capoluogo a tinte noir
Ecco come la grande stampa ha sempre ci ha descritto
SE non fosse stato per il “Savoiagate”, per
“Vallettopoli” e per il ritrovamento, dopo
17 anni dalla scomparsa, del cadavere di
Elisa Claps nel sottotetto della Trinità,
Potenza - un tempo conosciuta solo per le
rigide temperature invernali quando ancora in città c’era la stazione di rilevamento meteo - sarebbe rimasta un luogo
ameno sconosciuto alla maggior parte
degli italiani.
Solo grazie, o forse sarebbe più corretto
dire purtroppo, a questi casi di cronaca nera per quanto riguarda Elisa, e più tendente al rosa per quanto riguarda il discendente di Casa Savoia e quella sorta di
“corte dei miracoli” di vallette, letterine e
calciatori a seguito di Fabrizio Corona - il
capoluogo di regione a un certo punto si è
meritata i “15 minuti” di notorietà di cui
parlava Andy Wharol.
E così, da un giorno all’altro, questa città arroccata su una montagna è diventata meta di pellegrinaggio per editorialisti - Alberto Statera di “Repubblica” è stato il primo - per giornalisti di razza - Attilio Bolzoni - e per critici gastronomici DaniloGiaffreda -che, ognunocon ilproprio stile narrativo, hanno dipinto Potenza come una sorta di girone infernale degno di entrare a fare parte della “ Divina
Commedia”. Per non parlare poi dello
stanziale Gianloreto Carbone di “Chi l’ha
visto?”a cui poco mancava per ottenere la
cittadinanza onoraria vista la sua presenza quasi quotidiana: con quel tono di
voce alquanto inquietante, non ha mai
mancato di raccontare una città cupa, al
cui confronto “Twin Peaks”di David Lynch sembrava una sorta di Disneyland.
Lungi da noi affermare che Potenza
sia, architettonicamente parlando, una
bella città ma le descrizioni che ne sono
venute fuori, forse, sono alquanto eccessive. Che il capoluogo, come affermato
l’altro giorno dal critico gastronomico
Danilo Giaffreda, assomigli a una quadro di Escher alla fine lo si può prendere
loso” arrivando anche a definirlo “un Corona mancato”.
Gli “sgarbi” di Sgarbi partivano dal presupposto che “il
processo contro Corona, come quello contro Vittorio
Emanuele” erano frutto
dell’invenzione di un magistrato che in città si “annoiava”. Una noia che spesso attanaglia anche molti potentini
pronti poia lamentarsiper gli
schiamazzi, il traffico e la caccia al parcheggio, quando
qualcun altro organizza qualcosa. E invece altro che “Vallettopoli”.
Per Statera «Appena arrivi
Il tetto della Trinità nei giorni del ritrovamento di Elisa
in cima alle scale di Potenza,
anche come un complimento, visto che le che il sindaco Vito Santarsiero chiama la
opere dell’artista esprimono la comples- “città verticale”, ti senti risucchiato in un
sità dell’epoca moderna e cosa più impor- cupo romanzo gotico: potere, politica,
tante del pensiero postmoderno occiden- soldi, speculazioni, sesso e assassinii. Altale: quello di complessità, e cioè di una vi- tro che veline».
Sì, perché in questo capoluogo di regiosione pluralistica del mondo nel quale
coesistono gli opposti e i diversi punti di ne, circondato da montagne bellissime
«c’è - così l’editorialista di “Repubblica” vista.
Un evento - o nel caso specifico un luogo un tasso di omicidi irrisolti che dev’essegeografico - allora può essere esaminato re proporzionalmente il più cospicuo d'Isotto vari aspetti che ogni volta permetto- talia. Non tanto gli omicidi di camorra, di
no di scoprire una sfaccettatura diversa mafia, di ‘ndrangheta, che pure qui arrida quella che potrebbe apparire a un’altra vano ma che altrovenon si contano neanpersona. Questa complessità del mondo che più. Ma casi in cui s'intrecciano potealtro non significa che una realtà da esa- re, politica, massonerie, magistratura,
corruzioni, abusi, sesso e droga». Manca
minare.
Una realtà esaminata il 14 aprile del solo il rock and roll anche se alla città è ri2007 proprio da Alberto Statera. Era il masta appiccicata l’etichetta di “Potenza
periodo di “Vallettopoli” e l’editorialista noir”. Sarà che ai potentini manca, paradi “Repubblica” in attacco del suo repor- frasando il titolo di un bellissimo film di
tage scriveva: “... e pensi di trovarti nel Carlo Mazzacurati, la “Regola della giu“reality show” più appassionante sta distanza”, tutto questo noir è difficile
dell’anno”. E questo grazie a quello che i non solo da cogliere ma da comprendere.
Più facile, allora, tornando ad Escher,
potentini definirono “il pm biondo che
fa impazzire il mondo”: Henry John parlare di coesistenza degli opposti e dei
Woodcock. Meno tenere, invece, le parole diversi punti di vista.
usate nei suoi confronti da Vittorio SgarAlessia Giammaria
bi che gli diede “dell’esibizionista [email protected]
| CIT
E in v
puliz
Vincenzo Belm
L’INIZIATIVA
pulizia delle a
rettamente da
pulita bisogn
di lamentarsi
Per questo
ieri mattina, s
ze e tagliaerb
mente come a
con un comun
Belmonte e M
volti nuovi, es
il primo e pro
però immagin
viale Dante no
Mentre i due t
li rimbeccava
no iniziato a r
dire,insieme
tando anche
all’ex consigl
che irami dell
vivace -secon
tute. E’propri
tano mai. Fai
e si lamentan
solo il suo mes
Fly UP