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CONVEGNO APPELLO 08_03_2016_Latrofa

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CONVEGNO APPELLO 08_03_2016_Latrofa
Civitavecchia,08Marzo2016
L’Appellonelprocessotributario:profiligenerali,strategieenovità(primaparte)
Avv.NunzioDarioLatrofa
Taranto-Roma-Milano
e–mail:[email protected]:www.studiolatrofa.com
1
Lagiurisdizionetributaria
Definizione
La “giurisdizione” è l’a(vità dello Stato dire2a all’a2uazione della norma giuridica nel caso concreto e
l’insiemedegliorganicuièdemandatatalefunzione.
La giurisdizione civile e penale è demandata agli organi della giurisdizione ordinaria: giudici di pace,
tribunaliincomposizionemonocra@ca(giudiceunico)ocollegiale(tregiudici),cor@d'assise(solopenale),
cor@ d'appello, cor@ d'assise d'appello (solo penale) e Corte di cassazione. Giudici speciali sono i tribunali
militare e la Corte militare d'appello, in ambito penale, e i Tribunali Regionali delle acque pubbliche, in
ambito civile; non sono, invece, giudici speciali ma specializza@ i tribunali dei minori, che uniscono
competenzeciviliepenali.
LagiurisdizioneamministraQvaèdemandataagiudicispeciali:itribunaliamministra@viregionali(TAR)eil
Consiglio di Stato. Sono giudici speciali anche le commissioni tributarie provinciali e regionali, che
esercitanolagiurisdizionetributaria,elaCortedeicon@,cheesercitalagiurisdizionecontabile.
LagiurisdizionecosQtuzionaleèesercitatadallaCorteCosQtuzionale,chiamataancheadirimereiconfli(
dia2ribuzionitraipoteridelloStato.
Art.1-D.Lgs.n.546/92
«La giurisdizione tributaria è esercitata dalle commissioni tributarie provinciali e dalle commissioni
tributarieregionali...»
2
L’oggeVodelprocessotributario
OGGETTO:art.2-D.Lgs.n.546/92-(Invigoredal1gennaio2016)
1.Appartengonoallagiurisdizionetributariatu0elecontroversieaven2adogge0oitribu2di
ognigenereespeciecomunquedenomina2,compresiquelliregionali,provincialiecomunalie
il contributo per il Servizio sanitario nazionale, le sovrimposte e le addizionali, le rela<ve
sanzioni nonché́ gli interessi e ogni altro accessorio. Restano escluse dalla giurisdizione
tributaria soltanto le controversie riguardan2 gli a8 della esecuzione forzata tributaria
successiviallano2ficadellacartelladipagamentoe,oveprevisto,dell’avvisodicuiall’ar<colo
50 del decreto del Presidente della Repubblica 29 seGembre 1973, n. 602, per le quali
con<nuanoadapplicarsiledisposizionidelmedesimodecretodelPresidentedellaRepubblica.
2. Appartengono altresì̀ alla giurisdizione tributaria le controversie promosse dai singoli
possessori concernen< l’intestazione, la delimitazione, la figura, l’estensione, il classamento
dei terreni e la ripar2zione dell’es2mo fra i compossessori a 2tolo di promiscuità̀ di una
stessa par2cella, nonché́ le controversie concernen2 la consistenza, il classamento delle
singoleunitàimmobiliariurbaneel’a0ribuzionedellarenditacatastale.Appartengonoalla
giurisdizione tributaria anche le controversie a8nen2 l’imposta o il canone comunale sulla
pubblicità̀eildiri0osullepubblicheaffissioni.
3.Ilgiudicetributariorisolveinviaincidentaleogniques<onedacuidipendeladecisionedelle
controversierientran<nellapropriagiurisdizione,fa0aeccezioneperleques2oniinmateria
diquereladifalsoesullostatoolacapacitàdellepersone,diversadallacapacitàdistarein
giudizio.
3
Ilprocessotributario
ATTIIMPUGNABILI
CortediCassazione,sent.28luglio2015,n.15957
<<QuestaCortehainfaRpiùvolteaffermato,apar<redallasentenzadelleSezioniUniten.
16293/07 che, in tema di contenzioso tributario, sono qualificabili come avvisi di
accertamentoodiliquidazione,impugnabiliaisensidelD.Lgs.31dicembre1992,n.546,art.
19, tu8 quegli a8 con cui l'Amministrazione comunica al contribuente una pretesa
tributaria ormai definita, ancorché tale comunicazione non si concluda con una formale
in<mazionedipagamento,sorreGadallaprospeGazioneinterminibrevidell'aRvitàesecu<va,
bensì con un invito bonario a versare quanto dovuto, non assumendo alcun rilievo la
mancanzadellaformaledizioneavvisodiliquidazioneoavvisodipagamentoolamancata
indicazionedeltermineodelleformedaosservareperl'impugnazioneodellacommissione
tributaria competente. SoGo altro aspeGo, si è chiarito (sent. nn. 17010/12, 10987/2011 e
25297/14)chel’elencazionedeglia8impugnabilicontenutanelD.Lgs.31dicembre1992,n.
546,art.19,hanaturatassa2va,manonprecludelafacoltà̀ diimpugnareanchealtria8,
oveconglistessil'Amministrazionepor2aconoscenzadelcontribuenteunabenindividuata
pretesa tributaria, esplicitandone le ragioni fa0uali e giuridiche, siccome è possibile
un'interpretazioneestensivadelledisposizioniinmateriainossequioallenormecos<tuzionali
dituteladelcontribuente(arG.24e53Cost.)edibuonandamentodell'amministrazione(art.
97Cost.),edinconsiderazionedell'allargamentodellagiurisdizionetributariaoperatoconlaL.
28dicembre2001,n.448».ID.:Cass.,sent.11febbraio2015,n.2616
4
Ilprocessotributario
GLIATTIPRODROMICI
CortediCassazione,SS.UU.,sent.n.16412/2007
<<Inriferimentoalterzocommadell’art.19citatochelimital’impugnabilità̀ degli
aR diversi da quelli indica< al comma 1 solo per vizi propri o per la mancata
no<ficazionedegliaRautonomamenteimpugnabiliiSupremigiudicihannostatuito
che la disposizione in esame innanzitu0o non impone al contribuente, come
emerge con chiarezza dall’uso del verbo “consen2re”, alcun onere di impugnare
cumula2vamentel’a0osuccessivoel’a0opresuppostodelqualesiastataomessa
la no2ficazione e nemmeno suggerisce un simile percorso di contestazione: una
siffaGa interpretazione sarebbe in patente contraddizione con la ra<o del nuovo
processo tributario, che è ispirato alla tutela dei diriR del contribuente (e in
par<colare dell’inalienabile diriGo di difesa), nel quadro di una assimilazione ai
cara0eridelprocessocivile,nonché́ coniprincipi“for2”che,allaluceL.n.212del
2000, caraGerizzano l’aGuale sistema nella direzione di un “riequilibrio” delle
posizionidellepar<incontraddiGorio>>.
5
Ilprocessotributario
GLIATTORI
Ad avviso di Allorio, la Pubblica Amministrazione non può emanare alcun a2o senza essersi
primaprocuratalaprovadeifa`cosQtuQvidiquell’aVo.
Quindi speVa all’Amministrazione Finanziaria dimostrare la legi`mità e la fondatezza
dell‘aVo amministraQvo (avviso di accertamento, ruolo, cartella ecc.) e solo dopo che tale
provasaràstatafornitaincomberàsulcontribuentel‘oneredidimostrarel’esistenzadeifa`
esQnQvi,modificaQviodimpediQvi.
ATTOREINSENSOSOSTANZIALE
ATTOREINSENSOFORMALE
SOGGETTO CHE NOTIFICANDO L’ATTO
TRIBUTARIOFASCATURIRELALITE
SOGGETTO CHE ATTRAVERSO
L ’ A C T I O A D O P P O N E N D U M
IMPUGNA L’ATTO TRIBUTARIO E
D E F I N I S C E I M O T I V I E L A
DOMANDADELRICORSO.
6
Ilprocessotributario
LANATURADISPOSITIVAEL’ONEREDELLAPROVA
Art.2697c.c.
Chi vuol far valere un diri2o in giudizio deve provare i fa` che ne cosQtuiscono il
fondamento.
Chi eccepisce l’inefficacia di tali fa( ovvero contesta che il diri2o si è modificato o
es@ntodeveprovareifa`sucuil’eccezionesifonda.
Nelprocessotributario:
ü  èilricorrentechefissal’ogge2odelprocesso(Principiodelladomanda);
ü  i fa( che il giudice può conoscere sono fissa@ dalle par@ (art. 7, 1° comma, D.Lgs.
546/92); il giudice tributario - ex art. 115 c.p.c. – “deve porre a fondamento della
decisioneleprovepropostedallepar2”;
ü  ipoteridiacquisizioneprobatoriasonocircoscri(;
ü  compitodelgiudicenelcorsodelprocessoèquellodivagliare(neilimi@edell’ogge2o
edeimo@videlricorso)leproveposteabasedelprovvedimentoimpugnato;
ü  l’art. 24 Cost. impedisce di addossare a chi esercita il diriVo di difesa (il
contribuente)ilrischiodellamancataprovadelfa2ocos@tu@vodellapretesafiscale.
7
Ilprocessotributario
LANATURADISPOSITIVAEL’ONEREDELLAPROVA
CORTECOSTITUZIONALE,sent.19marzo2007,n.109
<<...ciò̀ chelagiurisprudenzadilegiRmità̀,defini2vamenteripudiandol'ideache
la cosidde0a presunzione di legi8mità̀ del provvedimento amministra2vo possa
intendersi in senso tecnico e, quindi, come inversione dell'onere della prova, ha
riconosciuto statuendo che l'onere della prova grava sull'Amministrazione
finanziaria, in qualità di a0rice in senso sostanziale, e si trasferisce a carico del
contribuentesoltantoquandol'Ufficioabbiafornitoindizisufficien2peraffermare
lasussistenzadell'obbligazionetributaria>>.
Spe2adunqueall’Amministrazionefinanziariafornirelaprovadelfa2o
cos@tu@vodellasuapretesa,mentre,aprovafornita,spe2eràal
des@natarioprovarecheilfa2oèinefficaceocheildiri2o
dell’Amministrazionefinanziariasièmodificatoodes@nto.
8
Ilprocessotributario
IPOTERIISTRUTTORIDELLECOMMISSIONITRIBUTARE
Ai sensi dell’art. 7, del D.Lgs. 546/92 le commissioni tributarie sostanzialmente
possono:
ü  disporreaccessieispezioni;
ü  richiedereda@,informazioniechiarimen@;
ü  richiedererelazionitecnicheadorganidelloStato;
ü  disporrelosvolgimentodiunaconsulenzatecnica.
Inoltre,anormadell’art.210c.p.c.,ilgiudice(anchequellotributario),<<suistanza
di parte, può ordinare all’altra parte o ad un terzo di esibire in giudizio un
documentooaltracosadicuiritenganecessarial’acquisizionealprocesso>>.
I poteri della commissione, pur se modella@ su quelli degli uffici, non possono
averefinalità̀esploraQve,madevonoessereesercitaQ<<neilimi2deifa8dedo8
dalle par2 >> (art. 7, 1° comma). Ciò vale sia per i fa( primari (cioè per i fa(
cos@tu@videllafa(specieimponibile)siaperifa(secondari(ossiaperifa(che
fornisconolaprovadeifa(primari).
9
Ilprocessotributario
IPOTERIISTRUTTORIDELLECOMMISSIONITRIBUTARE(SEGUE)
IpoteridiiniziaQvaprobatoriadelgiudicetributariosonosvolQ,comeprecisal’art.
7, 1° comma, “ai fini istruVori”, non a fini decisori. Il giudice tributario non può
svolgere indagini al fine di “scoprire”, a sostegno dell’aVo imposiQvo, fa` non
dedo`dall’enteimpositore.
SecondolaCortedicassazioneleCommissionipossonoacquisired’ufficioleprove,
a fronte del mancato assolvimento dell’onere probatorio da parte del
contribuenteodell’amministrazione,soloqualora:
ü  sia impossibile o sommamente difficile fornire, da parte di chi vi è onerato, le
proverichieste;
ü  pertutelareildiri2odidifesadellapartechesitrovinell’impossibilitàdiesibire
documen@risolu@viinpossessodell’altraparte.
L’onere della prova dell’ufficio può essere integrato, non sosQtuito, sicché́ il
giudice non deve u@lizzare i propri poteri istru2ori per sopperire all’inerzia di una
[email protected](va,nonpareammissibilechelacommissionetributaria
ordiniall’AgenziadelleEntratedidepositareilP.V.C.nonversatoincausa.
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Leimpugnazioni
11
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI
D.Lgs.n.546/92
CAPOIII-LEIMPUGNAZIONISEZIONEI-LEIMPUGNAZIONIINGENERALE
ART.50-Imezzidiimpugnazione
1.Imezziperimpugnarelesentenzedellecommissionitributariesonol'appello,il
ricorsopercassazioneelarevocazione.
APPELLO
REVOCAZIONE
RICORSOPER
CASSAZIONE
12
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI(segue)
I mezzi di impugnazione, in a2uazione del diri2o di difesa di cui all’art. 24 della
Cos@tuzione, che prevede la possibilità di o2enere un riesame del provvedimento
giurisdizionale ritenuto ingiusto, sono rimedi processuali che l’ordinamento
prevede onde consenQre la verifica del fondamento e della legi`mità delle
sentenze.
Conilricorsodiprimogradoin
CommissioneTributaria
Provinciale
Conilricorsodisecondogradoin
CommissioneTributariaRegionale
siImpugnano
siImpugnano
Glia(imposi@vi
(art.19D.lgs.546/92)
Lesentenzedella
CommissioneTributaria
Provinciale
13
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:LEVARIECLASSIFICAZIONI
Imezzidiimpugnazionepossonoessereclassifica@secondovaricriteri:
a)  con riguardo alla ragione dell’impugnazione si suole dis@nguere tra mezzi a
cri2cavincolataemezziacri2calibera:
i.  con i primi si fanno valere esclusivamente i vizi del provvedimento
impugnato, cioè la violazione di norme processuali (errores in
procedendo)osostanziali(erroresinjudicando):neèun@picoesempioil
ricorsopercassazione;
ii.  con i secondi, invece, è possibile lamentare anche la semplice ingiusQzia
delprovvedimento,ovequestosiaimmunedavizi(es.:appello);
b)  con riguardo alla idoneità del mezzo di impugnazione a determinare la cosa
giudicataformale,sidis@nguetramezziordinariemezzistraordinari:
i.  i primi sono quelli la cui mancata proposizione nei termini perentori
stabili@dallaleggecomportailpassaggioingiudicatodelprovvedimentoe
la decadenza dal potere di impugnazione (es.: appello, ricorso per
cassazione,revocazioneordinaria).
ii.  i secondi, invece, sono esperibili indipendentemente dal passaggio in
giudicatodellapronuncia(es.:revocazionestraordinaria);-segue-
14
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:LEVARIECLASSIFICAZIONI(segue)
-segue-…
c) con riguardo alla struVura del giudizio di impugnazione va rilevato che la fase
tendente alla caducazione ed annullamento del provvedimento impugnato (cd.
giudizio rescindente) di solito si svolge anteriormente ed in maniera autonoma
rispe2oaquelladellaemissionediunnuovoprovvedimentodesQnatoasosQtuirsi
alprimo(cd.giudiziorescissorio). [NB:Mentreinalcunigiudizil’autonomiatrale
due fasi è tale che esse si svolgono presso giudici diversi (es. nel giudizio in
Cassazione,ovedopolacassazionedellasentenzapuòseguire,pressoaltrogiudice
il giudizio di rinvio), in altri rescindente e rescissorio si svolgono presso lo stesso
giudice,ancheseinmomen@logicamentedis@n@(es.revocazione)];
d)conriguardoalgiudicedell’impugnazione,infine,bisognadis@nguereaseconda
che il giudizio si svolga innanzi ad un giudice diverso da quello che ha emesso la
pronuncia impugnata (es. nell’appello) o innanzi allo stesso giudice (es. nella
revocazione).
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Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:IMEZZIDIIMPUGNAZIONE
D.Lgs.n.546/92
CAPOIII–LEIMPUGNAZIONISEZIONEI-LEIMPUGNAZIONIINGENERALE
ART.49-Disposizionigeneraliapplicabili-Invigoredal1gennaio2016–
1.  Alle impugnazioni delle sentenze delle commissioni tributarie si applicano le
disposizioni del Qtolo III, capo I, del libro II del c.p.c., [escluso l'art. 337*] e
faVosalvoquantodispostonelpresentedecreto.
*Art.337C.p.c.-Sospensionedell’esecuzioneedeiprocessi.
L'esecuzione della sentenza non è sospesa per effe2o dell'impugnazione di essa,
salveledisposizionidegliar@coli283,373,401e407.
16
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:LANORMATIVA–TraD.Lgs.546/92ec.p.c.
Nelcontenziosotributario,invirtùdelrichiamoespressofa2odall’art.1,comma2
del D.Lgs. 564/92, si applicano le disposizioni generali del c.p.c. in tema di
impugnazioni, ossia gli ar2. dal 323 al 338. Il D.Lgs. 546/92 disciplina solo le
disposizionigeneraliapplicabili(art.49),imezzi(art.50)eitermini(art.51).
IncasodiimpugnazionedisentenzadiC.T.P.inC.T.R.,lenormedelD.Lgs.546/92,
per il principio di specialità, prevalgono rispeVo alle norme del c.p.c., invece il
ricorso per Cassazione è regolato in via esclusiva dalle norme processual -
civilisQche(Cass.9.3.2007n.5504).
N.B.:NelprocessotributariorilevanosopraVuVo:
ü  gliar2.331e332c.p.c.(integrazionedelcontraddi2orio);
ü  l’art.333c.p.c.(impugnazioniincidentali);
ü  l’art.334c.p.c.(impugnazioniincidentalitardive);
ü  l’art.325c.p.c.(riunionediimpugnazioniseparate);
ü  l’art.338c.p.c.(es@nzionedelprocedimentodiappelloodirevocazione).
17
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:LANORMATIVA–TraD.Lgs.546/92ec.p.c.(segue)
Occorretenerpresenteancheche:
ü  postochenelprocessotributariosonoappositamentedisciplinaQiterminiei
luoghidinoQfica,nonsonoapplicabililedisposizionicivilisQche,apartel’art.
330c.p.c.,cheimponechesenell’a2odino@ficazionedellasentenzalaparteha
dichiarato la sua residenza o ha ele2o domicilio nella circoscrizione del giudice
chel’hapronunciata,l’impugnazionedeveesserenoQficatanelluogoindicato,
altrimenQ si noQfica presso il procuratore cosQtuito o nella residenza
dichiarataoneldomicilioeleVoperilgiudizio(Cass.Ord.13.1.2014n.460);
ü  inmateriaditerminebrevenonsiapplicanogliar2.325e326c.p.c.perchéil
termine è autonomamente disciplinato dall’art. 51 del D.Lgs. 546/92. Però si
applicano l’art. 327 c.p.c. (Termine semestrale) e l’art. 328 c.p.c. (Eredi della
partedefunta);
ü  in tema di acquiescenza l’art. 329 c.p.c. opera anche nei confronQ
dell’Amministrazionefinanziaria(Cass.26.2.1998n.2047);
ü  nelprocessotributariorilevaancheilprincipiodicapoautonomodellasentenza
dicuiall’art.329,comma2°c.p.c.
18
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:L’INTERESSEADIMPUGNARE
Per proporre domanda o per contraddire alla stessa è necessario avervi interesse
(art.100c.p.c.).
Neigiudizidiimpugnazionel’interesseadimpugnareèunamanifestazionederivata
dell’interesse ad agire che va valutato rispeVo alla reale uQlità che deriverebbe
dall’accoglimento dell’impugnazione, con l’esclusione di ogni interesse astraVo
finalizzatoadoVenerelasoluzionediunaquesQonegiuridica(Cass.21.12.2007n.
27006;Cass.19.5.2006n.11844;Cass.27.1.2006n.1755;Cass.8.9.2003n.13901).
Ad esempio, per la giurisprudenza manca l’interesse ad impugnare nei seguen@
casi:
ü  l’ufficiononhainteresseadappellareunasentenzasoloperfarvalerel’erroneità
delleaffermazioniivicontenute(C.T.II°grado,Ferrara,22.6.78n.42);
ü  impugnazione da parte dell’ufficio di sentenza che dichiara l’es@nzione del
giudizio(Cass.8.2.2008n.3040);
ü  impugnazione di una sentenza per omessa pronuncia su eccezioni proposte da
controparte(C.T.C.16.10.1991n.6917).
19
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:L’ACQUIESCENZA
ConiltermineacquiescenzasiindicanodeterminaQeffe`chelaleggericollegaa
cer@comportamenQumani,incompaQbiliconlavolontàdiavvalersidelsistema
di impugnazioni previsto dall'ordinamento giuridico, in ordine ad a(,
provvedimen@odecisionigiurisdizionali.
In par@colare l’acquiescenza è
l ' a c c e 2 a z i o n e s p o n t a n e a e
volontariadapartedichipotrebbe
i m p u g n a r e l ’ a 2 o , d e l l e
conseguenze dell’a2o stesso e,
quindi, della situazione (favorevole
o sfavorevole che sia) da esso
determinata. Si perfeziona prima
dellaproposizionedelgravame.
La rinuncia è l’a2o volontario e
successivo alla lesione della
situazione giuridica prote2a, con il
quale il sogge2o (@tolare del
potere di azione) manifesta una
volontà contraria alla proposizione
del ricorso. Si perfeziona dopo la
proposizionedelgravame.
20
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:L’ACQUIESCENZA(segue)
L’ acquiescenza può essere espressa (ad es. dichiarazione di acce2azione della
sentenza)otacita(comportamentoincompa@bileconlavolontàdiimpugnare).
PerlagiurisprudenzacosQtuisceacquiescenza:
ü  la comunicazione dell’ufficio di aver fa2o acquiescenza alla sentenza e di voler
considerarechiusalavertenza(Cass.8.5.2003n.7012);
ü  la comunicazione dell’Avvocatura dello Stato all’Intendenza di Finanza con la
quale è stato specificato che la sentenza non sarebbe stata impugnata, e
l’ulteriore comunicazione di quest’ul@mo alla società rela@vamente
all’imminenzadelrimborsodellesomme(Cass.27.5.1989,n.2568).
PerlagiurisprudenzanoncosQtuisceacquiescenza:
ü  il provvedimento di sgravio totale delle somme (Cass. 21.1.2008 n. 1156; Cass.
10.2.2012n.1963);
ü  la disposizione di rimborso delle somme, se nonostante la riserva di
impugnazionenonsiastataresanotaalcontribuente(Cass.20.8.2004n.16460);
ü  losgraviodegliimpor@aseguitodell’annullamentodell’a2odapartedelgiudice
diprimogrado(Cass.5.2.2007n.2406).
21
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:LITISCONSORZIO
Il processo tributario di primo grado può svolgersi con la presenza di più
parQ,c.d.liQsconsorQ.
Iltermineli@sconsorzio,daunlato,indicalasituazionedicomunanzadella
liteadaltrisogge`,oltreallapartechel’hapromossaecontrolaqualeè
stata iniziata, dall’altro, la necessità o possibilità̀ che alla lite partecipino
anchetalialtrisogge`.
22
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOCIVILE
IlliQsconsorzionelprocessocivileèdisciplinatodagliarV.102ess.c.p.c.:
ü  L’art. 102 del c.p.c. regola il liQsconsorzio necessario affermando che << Se la
decisionenonpuòpronunciarsicheinconfrontodipiùpar<,questedebbonoagireo
essere convenute nello stesso processo. Se questo è promosso da alcune o contro
alcune soltanto di esse, il giudice ordina l’integrazione del contraddi0orio in un
termineperentoriodaluistabilito>>.
ü  IlliQsconsorziofacoltaQvoinizialeèprevistodall’art.103delc.p.c.ilqualeafferma
che<<Più̀par<possonoagireoessereconvenutenellostessoprocesso,quandotrale
cause che si propongono esiste connessione per l’ogge0o o per il 2tolo dal quale
dipendono, oppure quando la decisione dipende, totalmente o parzialmente, dalla
risoluzionediiden2cheques2oni>>.
ü  IlliQsconsorziofacoltaQvosuccessivoointerventovolontarioèdisciplinatodall’art.
105 del c.p.c. il quale dispone che << Ciascuno può intervenire in un processo tra
altrepersoneperfarvalere,inconfrontoditu0elapar2(interventoprincipalead
excludendum)odialcunediesse(interventoli@sconsor@leoadesivoautonomo)un
diri0orela<voall’oggeGoodipendentedal<tolodedoGonelprocessomedesimo.>>.
23
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOCIVILE(segue)
Lado2rinaprocessualcivilis@cahaindividuatotreQpidiliQsconsorzionecessario:
ü  a)IlliQsconsorzionecessariopermoQvisostanzialichesirealizzanelleipotesiin
cui venga dedo2o in giudizio un rapporto plurisogge(vo unitario per cui la
pronuncia necessariamente deve produrre effe( nella sfera giuridica di tu( i
sogge(delrapporto;
ü  b)IlliQsconsorzionecessariopermoQviprocessualichesiverificaneicasiincui,
puressendoogge2odelgiudiziounrapportobilaterale,l’azionevengapromossa
da un terzo sogge2o, eccezionalmente legi(mato ad agire per far valere un
diri2oaltrui;
ü  c) Il liQsconsorzio necessario propter opportunitatem o contra tenorem
ra2onis, che si ha in quei casi, diversi dai preceden@, in cui il legislatore, per
mo@vi di opportunità̀, impone la integrazione del contraddi2orio con un
sogge2oestraneoalrapportocontroverso.
24
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOTRIBUTARIO
Primadellariformadelprocessotributariodel1992(D.lgs.546/92)alli@sconsorzio
nel processo tributario si faceva cenno in una sola norma ossia l’art 30 del D.P.R.
636/72, la quale, nel disciplinare la rappresentanza e difesa in giudizio del
contribuente,siriferiva,oltrecheallostessoricorrente,ancheall’intervenienteeal
chiamato in giudizio. Il D.P.R. 636/72 non conteneva, però, alcuna disciplina
dell’intervento, volontario o coaVo, nel processo tributario, per cui, per la
regolamentazione dello stesso bisognava rifarsi, integralmente, alle norme del
c.p.c.(anchesullabasedelrinvioadessooperatodall’art.39del636/72).
Laleggedelegasullariformadelprocessotributario,legge413/91,art.30,primo
comma, le2. g), n.2, ha invece previsto l’introduzione e la disciplina, nel processo
tributario,<<…dell'interventoedellachiamataingiudiziodisogge8chehanno
interesse allo stesso in quanto, insieme al ricorrente, des2natari dell'a0o
impugnatopar2delrapportotributariocontroverso>>.
Conseguenzaditaledelegaèstatalaemanazione,dapartedellegislatoredelegato,
dellanormadicuiall’art.14delD.LGS.546/92.
25
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOTRIBUTARIO(segue)
L’art.14delD.LGS.546/92disciplinaiseguen@@pidili@sconsorzio:
ü  liQsconsorzio necessario: (comma 1°) << Se l’oggeGo del ricorso riguarda
inscindibilmente più̀ soggeR, ques< devono essere tuR parte nello stesso
processo e la controversia non può essere decisa limitatamente ad alcuni di
essi>>;
²  li@sconsorzio necessario può essere iniziale, quando tu( i sogge( che
devonoesserepar@necessariedelprocessovipartecipinofindall’inizioo
²  successivo, quando nella fase introdu(va del giudizio manchi una parte
necessariadiesso(comma2°)<<Seilricorsononèstatopropostodaonei
confron< di tuR i soggeR indica< nel comma 1 è ordinata l’integrazione
del contraddi0orio mediante la loro chiamata un causa entro un termine
stabilitoapenadidecadenza>>;
ü  liQsconsorzioeventualesuccessivo,facoltaQvoocoaVo(comma3°)<<Possono
intervenirevolontariamenteoesserechiama<ingiudizioisogge8che,insieme
al ricorrente, sono des2natari dell’a0o impugnato “o” par2 del rapporto
tributariocontroverso>>(N.B.:Nellaleggedeleganonvierala“o”).
26
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOTRIBUTARIO(segue)
La Circolare Ministeriale n. 291/E del 18.12.1996 fa rientrare nei casi di liQsconsorzio
necessarioancheleseguen@fa(specie:
ü  Art. 43 bis, comma 2°, del D.P.R. 602/73 che is@tuisce una responsabilità̀ solidale del
cessionariodelcreditodiimpostaconilcontribuente,finoallaconcorrenzadellesomme
indebitamenterimborsate(responsabilità̀solidaledipendente);
ü  Art. 43 ter, del D.P.R. 602/73 (cessione delle eccedenze nell’ambito del gruppo). Le
eccedenzediimpostasulredditodellepersonegiuridiche ...risultan@dalladichiarazione
deireddi@dellesocietà̀oen@appartenen@adungruppopossonoesserecedute,intu2oo
in parte, a una o più̀ società̀ o all’ente dello stesso gruppo .... . 5. Si applicano le
disposizionidelcomma2,dell’art43bis.(responsabilità̀solidaledipendente);
ü  Art.73,comma3°,delD.P.R.633/72cheintroduceunaformadiresponsabilità̀solidaletra
società̀eden@appartenen@allostessogruppo,rela@vamenteallecessionidelleeccedenze
(responsabilitàsolidaledipendente);
ü  Art.6,comma2°,D.M.13.12.1979cheindividuauncasodiresponsabilità̀ solidalefrala
società̀ controllanteelesocietà̀ ol’entecontrollatoperlesommeoleimposterisultan@
dalledichiarazionideisecondinonversatedallaprima(responsabilità̀solidaledipendente).
27
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOTRIBUTARIO(segue)
IlliQsconsorziofacoltaQvosuccessivo,nelleipotesidisogge(des@nataridell’a2oimpugnatoopar@
del rapporto tributario controverso è ammesso dall’art. 14, comma 3° del D.LGS. 546/92. Tale
li@sconsorziopuòrealizzarsi:(i)coninterventovolontarioo(ii)permezzodichiamata.
L’art.105C.P.C.dis@nguetre@pidiintervento:
ü  quelloprincipaleoadexcludendum:sihaquandol’intervenientefavalereingiudiziounproprio
diri2oneiconfron@[email protected];
ü  quelloliQsconsorQleoadesivoautonomo:coluicheintervienefavalereundiri2oconnessoper
ogge2ooper@toloaquellodedo2oingiudizio,neiconfron@diunaoalcunepar@soltanto;
ü  l’intervento adesivo dipendente o tuot court o ad adiuvandum: colui che interviene non fa
valereundiri2oproprio,masos@enelacausadiunadellepar@perché@tolarediunrapporto
dipendentedaquelloogge2odigiudizio.
ü  In do2rina sussistono for@ dubbi in ordine all’intervento principale, almeno per quel che riguarda il
giudiziotributarioimpugnatorio;dovrebbe,invece,ritenersiammissibilenelgiudiziodirimborso.
ü  L’intervento liQsconsorQle o adesivo autonomo è ammesso in tu` i casi di obbligazioni solidali
pariteQche,maseall’epocadell’interventoiltermineperimpugnareèdecorso,l’impugnazionedell’a2o
èpreclusa(sestocomma,dell’art.14).
ü  Con l’intervento adesivo dipendente, la cui ammissibilità nel processo tributario è dubbia (la giur.
maggioritarialoescluderitenendoloincompa@bileconlanaturaimpugnatoriadelproc.trib.:Cass.nn.
675/2010,22690/2009,16937/2007,24604/2006,contraCass.2013/20803),l’interventoreconservala
sua posizione processuale secondaria e subordinata, non avendo autonoma facoltà̀ di proporre
impugnazione, ma potendo soltanto aderire all’impugnazione della parte adiuvata (Cass. 2011/5744;
2007/17644).
28
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOTRIBUTARIO(segue)
MODALITA’ETERMINIPERL’ITERVENTODELTERZO
L’intervenutodevemunirsididifensorechedevesoVoscrivereunappositoaVodi
interventocontenentel’enunciazionedellesuerichiesteedellerelaQveragionidi
faVoediriVoasostegnodellapropriapretesa.
L’aVo di intervento deve essere noQficato a tuVe le parQ cosQtuite e
successivamente l’interventore deve cosQtuirsi in giudizio con le modalità e i
terminiprevis@perlaparteresistente.
Suitermini,inassenzadinorma@vaspecifica,lado2rinari@eneche:
ü  ol’interventodeveavvenireprimachesiafissatal’udienzaditraVazionedella
controversiaexart.30D.Lgs.546/92;
ü  oppure, il termine ul@mo è quello dei 20 giorni liberi prima della udienza di
traVazione ai sensi dell’art. 32, c. 1 del D.Lgs. 546/92 (così Circ. Min. 98/E del
23.04.1996);
ü  ovvero,iltermineul@moèlaprimaudienzaditraVazione.
29
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOTRIBUTARIO(segue)
Seppur non espressamente previsto dal D.LGS. 546/92 (vedasi la sen. Cass
21955/2010), il liQsconsorzio facoltaQvo iniziale è ammesso nel processo
tributario;eciò̀perdueordinidiragioni:
ü  ilrinviodicuiall’art.1,comma2°delD.LGS.546/92alC.P.C.e,dunque,anche
all’art. 103 di de2o codice (più̀ par< possono agire o essere convenute nello
stessoprocesso,quandotralecausechesipropongonoesisteconnessioneper
l’ogge0o o per il 2tolo dal quale dipendono, oppure, quando la decisione
dipende,totalmenteoparzialmentedallarisoluzionediiden2cheques2oni);
ü  l’art.29,delD.LGS.546/92consentelariunionedeiricorsichehannolostesso
ogge2oosonofraloroconnessi.
30
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOTRIBUTARIO(segue)
Cass.civ.Sez.Unite,25-07-2007,n.16412
<< La corre0ezza del procedimento di formazione della pretesa tributaria è assicurata
medianteilrispe0odiunasequenzaordinatasecondounaprogressionedidetermina2a8,
conlerela2veno2ficazioni,des2na2,condiversaespecificafunzione,afarlaemergereea
portarla nella sfera di conoscenza dei des2natari, allo scopo, sopra0u0o, di rendere
possibileperques2ul2miunefficaceeserciziodeldiri0odidifesa.NellapredeGasequenza,
l'omissione della no2ficazione di un a0o presupposto cos2tuisce vizio procedurale che
comportalanullità̀ dell'a0oconsequenzialeno2ficatoetalenullità̀ puòesserefa0avalere
dal contribuente mediante la scelta o di impugnare, per tale semplice vizio, l'a0o
consequenziale no2ficatogli - rimanendo esposto all'eventuale successiva azione
dell'amministrazione,esercitabilesoltantosesianoancoraaper<iterminiperl'emanazionee
lano<ficazionedell'aGopresupposto-odiimpugnarecumula2vamenteanchequest'ul2mo
(non no2ficato) per contestare radicalmente la pretesa tributaria: con la conseguenza che
spe0aalGiudicedimerito-lacuivalutazionesecongruamentemo<vatanonsarà̀censurabile
insededilegiRmità̀-interpretareladomandapropostadalcontribuentealfinediverificare
se egli abbia inteso far valere la nullità̀ dell'a0o consequenziale in base all'una o all'altra
opzione. L'azione può essere svolta dal contribuente indifferentemente nei confron2
dell'ente creditore o del concessionario e senza che tra costoro si realizzi una ipotesi di
li2sconsorzio necessario, essendo rimessa alla sola volontà̀ del concessionario, evocato in
giudizio,lafacoltà̀dichiamareincausal'entecreditore.>>.
31
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI
D.Lgs.n.546/92
CAPOIII-LEIMPUGNAZIONI
SEZIONEII-ILGIUDIZIODIAPPELLODAVANTIALLACOMMISSIONETRIBUTARIA
REGIONALE
ART.53-Formadell’appello
(….)
Co.2-Ilricorsoinappelloèpropostonelleformedicuiall'art.20,commi1e2,nei
confronQdituVeleparQchehannopartecipatoalgiudiziodiprimogradoedeve
esseredepositatoanormadell’art.22,commi1,2e3.
CONSEGUENZE
L’inscindibilitàdellaposizionegiuridicasogge(va
comportalasussistenzadelliQsconsorzionecessario:sela
litenonsisvolgeconlapresenzaditu(ili@sconsor@si
potrebbeaverelanullitàinteroprocesso
32
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI(segue)
LECAUSEINSCINDIBILI
Nelle cause “inscindibili” o tra loro “dipendenQ” il processo di
impugnazione deve necessariamente svolgersi in maniera
liQsconsorQle!!!
Sel’appellononèstatono@ficatoatu2elepar@delprimogrado,soccorre
laprevisionedell’[email protected].,cheèritenuto“applicabilenelgiudizio
tributarioperilrichiamodicuialD.Lgs.n.546del1992,art.49...”(Cass.,
sent.n.24089/2012),equindi:“Selasentenzapronunciatatrapiù̀ par<in
causainscindibileoincausetralorodipenden<nonèstataimpugnatanei
confron< di tuGe, il giudice ordina l’integrazione del contraddi0orio
fissandoilterminenelqualelano2ficazionedeveesserefa0a...”.
33
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI(segue)
CASS.,sent.2seVembre2015,n.17497
NOTIFICADELL’APPELLOATUTTELEPARTIDELGIUDIZIO
<< In tema di contenzioso tributario, in caso di li2sconsorzio processuale, che
determina l'inscindibilità̀ delle cause anche ove non sussisterebbe il li<sconsorzio
necessario di natura sostanziale, l'omessa impugnazione della sentenza nei
confron2 di tu0e le par2 non determina l'inammissibilità del gravame, ma la
necessità per il giudice d'ordinare l'integrazione del contraddi0orio, ai sensi
dell'art. 331 c.p.c., nei confron2 della parte pretermessa, pena la nullità̀ del
procedimento di secondo grado e della sentenza che l'ha concluso, rilevabile
d'ufficioancheinsededilegi8mità̀>>.
ID.: Cass., sent. 10934/2015; Cass., sentenze n. 445/2013, n. 14423/2010, n.
9381/2007en.14904/2002.
34
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI(segue)
CASS.,sent.27maggio2015,n.10934
LITISCONSORZIOPROCESSUALE
<< Come affermato da questa Corte, in analoga faRspecie in cui, impugnata da
parte del contribuente la cartella esa0oriale nei confron2 dell'ente impositore e
delconcessionarioperlariscossione,l'appelloerastatopropostodalcontribuente
nei confron2 della sola Agenzia delle Entrate, "il giudice di appello avrebbe
dovutodisporrel'integrazionedelcontraddi0orioneiconfron2delconcessionario
che era stato parte del giudizio di primo grado, ricorrendo un'ipotesi di
li2sconsorzionecessarioprocessuale.Invero,ilconce0odicausa"inscindibile"(di
cui all'art. 331 c.p.c.) va riferito non solo alle ipotesi di li2sconsorzio necessario
sostanziale, ma anche alle ipotesi di li2sconsorzio necessario processuale, che si
verificano quando la presenza di più par2 nel giudizio di primo grado debba
necessariamente persistere in sede di impugnazione, al fine di evitare possibili
giudica2contrastan2inordineallastessamateriaeneiconfron<diqueisoggeR
chesianosta<par<delgiudizio(Cass.22gennaio1998n.567).-SEGUE-
35
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI(segue)
-SEGUE-
TuGavia, come chiaramente risulta dalla leGura dell'art. 331 c.p.c., la mancata
impugnazionedellasentenza-pronunciatatrapiùpar2incausainscindibile-nei
confron2nonditu0elepar2,masoloneiconfron2diuna(opiù̀),nondetermina
l'inammissibilità del gravame, bensì l'ordine del giudice d'integrazione del
contraddi0orio nei confron2 della parte pretermessa - in quanto il ricorso in
appelloerastatopropostosoloneiconfron<dell'Ufficiofinanziarioelamancanzadi
tale ordine non comporta l'inammissibilità del gravame (allorché̀ la parte
pretermessa non si sia comunque cos<tuita nel rela<vo giudizio), dato che la
mancataintegrazionedelcontraddi0orionelgiudiziodiappello-perilmancato
ordine di cui sopra - determina la nullità dell'intero procedimento di secondo
grado e della sentenza che lo ha concluso, rilevabile d'ufficio anche in sede di
legi8mità (v., tra le molte, Cass. 8854/07, 1789/04, 11154/03, 13695/01,
5568/97)"(Cass.21gennaio2009,n.1462).ConstatatoquindiildifeGod'integrità
delcontraddiGorioinnanziallaCTR,elamancataapplicazionedell'art.331c.p.c.,va
dispostalacassazionedellasentenzaimpugnataconrinviopernuovoesameprevia
integrazionedelcontraddiGorio.>>.
36
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI(segue)
Interventoadesivoin
C.T.P.
Causeinscindibili
Solidarietàtributaria
Li@sconsorzionecessario
Laparteadempieeil
processocon@nua
Ilgiudiceordina
l’integrazione
Lapartenonadempie:
l’impugnazioneè
inammissibile
Ilprocessodi
appellodeve
svolgersiconla
partecipazionedi
tu2elepar@
presen@nelprimo
grado
Sela
sentenzanon
èimpugnata
neiconfron@
ditu2ee
par@
37
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI(segue)
CAUSESCINDIBILI
Nellecause“scindibili”vièsìunapluralitàdirapporQ,maancheseconnessitra
lorosonocomunqueseparabiliedisQnguibili.
Sono scindibili, ad es., il li@sconsorzio facolta@vo, le cause connesse per riunione
(Cass.n.27712/2013),lecauserela@veadobbligazionisolidalinoninterdipenden@
(Cass.n.3028/2005).
Nelle ipotesi di cause scindibili l’impugnazione può (ma non deve) svolgersi in
maniera liQsconsorQle; se l’impugnazione di una sentenza pronunciata in cause
scindibilièstatapropostasolodaalcunedellepar@osoloneiconfron@dialcunedi
esse, il giudice ne ordina la no@ficazione alle par@ escluse. Se la no@ficazione
ordinatadalgiudicenonavvieneilprocessorimanesospesofinoachenonsiano
decorsiiterminiperl’impugnazione.
N.B.:LamancataintegrazionedelcontraddiVorioèimprodu`vadieffe`giuridici
(Cass.nn.27712/2013e2785/2006).
38
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI(segue)
CauseriuniteinC.T.P.
Causescindibili
Li@diriscossione
Li@sconsorziofacolta@vo
Lano@ficaavvieneeilprocesso
con@nua
Lano@ficanonavvieneeil
processoèsospesofinoa
quandononèdecorsoil
termineperimpugnare
Ilgiudiceordinalano@fica
dell’impugnazione
Ilprocessodi
appellopuò
svolgersiconla
partecipazionedi
tu2elepar@
presen@nelprimo
grado
Sela
sentenzanon
èimpugnata
neiconfron@
ditu2ee
par@
39
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE
Nelprocessotributariovigeil“doppiotermine”perimpugnare:
ü  Terminebreve:sessantagiornidallano@ficadellasentenzaadistanzadiparte;
ü  Terminelungo:inassenzadino@fica,seimesidalladatadipubblicazionedella
sentenza.
N.B.: Per la revocazione straordinaria il termine è di sessanta giorni dal giorno in
cui è stato scoperto il dolo o sono state dichiarate false le prove o è stato
recuperatoildocumentooèpassataingiudicatolasentenzacheaccertaildolodel
giudice.
40
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue)
D.Lgs.n.546/92
CAPOIII–LEIMPUGNAZIONISEZIONEI-LEIMPUGNAZIONIINGENERALE
ART.51-Terminid’impugnazione
1.  Selaleggenondisponediversamenteiltermineperimpugnarelasentenzadella
commissione tributaria è di sessanta giorni, decorrente dalla sua no<ficazione
ad istanza di parte, salvo quanto disposto dall'art. 38, comma 3. [TERMINE
BREVE]
ART.327c.p.c.-Decadenzadall’impugnazione
Indipendentemente dalla no<ficazione, l'appello, il ricorso per Cassazione e la
revocazione per i mo<vi indica< nei numeri 4 e 5 dell'ar<colo 395, non possono
proporsi dopo decorsi sei mesi dalla pubblicazione della sentenza. [TERMINE
LUNGO]
41
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue)
TERMINEBREVE
Computodeitermini
Nelcomputodeiterminiagiornioadore,siescludonoilgiornoel’orainiziali.
Sospensioneferialedeitermini
Anche nel processo tributario vige la sospensione feriale dei termini di cui alla L.
742/1969, ragion per cui il termine breve rimane sospeso di diri2o dal 01.08 al
31.08.
DecreQdiirregolarefunzionamento
Lasospensionedeltermineperimpugnarepuòesseredispostaperdecretoincaso
diirregolarefunzionamentodell’Ufficiotributario(art.1D.L.498/1961).
42
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue)
TERMINEBREVE–segue–
ModalitàdinoQficadellasentenza
Oltrechea2raversol’Ufficialegiudiziario,lano@ficadellasentenzapuòavvenire:
ü  seilnoQficanteèilContribuente:
²  mediantespedizioneamezzopostainplicoraccomandatasenzabustacon
avvisodiricevimento;
²  tramiteconsegnadire2a;
ü  seilnoQficanteèl’AgenziaounEntelocale:
²  permezzodelserviziopostaleconraccomandataa.r.;
²  a2raversoimessicomunali;
²  permezzodimessispecialiautorizza@dall’A.f..
43
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue)
TERMINEBREVE–segue–
IlperfezionamentodellanoQfica
Per la circolare n. 37 del 21.06.2010 dell’Agenzia delle entrate il termine breve
decorre:
ü  dalla data della relata di noQfica apposta dall’Ufficiale giudiziario o dal messo
comunaleospecialesull’originaleocopiaauten@cadell’originaledellasentenza
no@ficata;
ü  dalla data della ricevuta rilasciata dall’Ufficio al quale la sentenza è stata
consegnata;
ü  dalla data risultante dall’avviso di ricevimento secondo cui il des@natario ha
ricevutoilplico.
44
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue)
TERMINEBREVE–segue–
IldesQnatarioeilluogodellanoQficazione
Lasentenzadeveessereno@ficatapressoilsoggeVochehaacquisitolaqualitàdi
partenelprocessodiprimogrado.
L’indicazionedellaresidenzaodellasedeel’elezionedidomiciliohannoeffe2oper
isuccessivigradidelprocessoiviinclusoancheilluogooveno@ficarelasentenza.
IlsoggeVolegi`matoarichiederelanoQfica.
Lalegi(mazionearichiederelano@ficaspeVaallapartesiapersonalmentecheper
mezzodidifensoreabilitatomunitodiprocura.Seperòildifensorenonèabilitato
la no@fica è affe2a da nullità sanabile per raggiungimento dello scopo (Cass.
19976/2005).
LaprovadellanoQfica
La prova è cos@tuita dalla relata di no@fica che deve essere apposta in calce
all’originale(PerlaCass.n.6749/2007,qualoralarelatanonsiaappostaincalcela
no@ficanonpuòessereidoneaaldecorsodelterminebreve).
45
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue)
LANOTIFICADELLASENTENZAEMESSADALLAC.T.R.
La no2fica della sentenza della Commissione tributaria regionale può comportare problema@che
rela@vealluogooveeseguirla,qualoralacontropartesiaun’Agenziafiscale.
Conlasentenza14.2.2006n.3116,laCortediCassazioneaSezioniUnitehasancitoche:
ü  l’is@tuzionedelleAgenziefiscalihaimplicitamenteabrogatol’art.21dellaL.133/99;
ü  perleAmministrazioninonpatrocinatedall’AvvocaturadelloStato,l’art.144c.p.c.prevedeche
lenoQficazionidevonoessereeseguitedireVamentepressol’AmministrazionedesQnataria;
ü  incasodipatrociniodapartedell’Avvocaturalano@ficavafa2apressol’AvvocaturadelloStato
territorialmentecompetente.
Tu2avia, tale disposizione deve essere coordinata con l’art.10 del D.Lgs. 546/92, secondo cui la
legi`mazione processuale compete anche agli uffici periferici dell’Agenzia fiscale. Pertanto, la
no2ficadellasentenzadellaCommissionetributariaregionalepuòavvenire,alterna@vamente,nei
confron@:
²  dell’Agenzia delle Entrate presso la sua sede centrale in Roma in persona del dire2ore
generaleprotempore;
²  dell’ufficioperifericodell’AgenziadelleEntrate(Cass.n.4608/2014en.5358/2014).
L’AgenziadelleEntrate,haspecificatoche,afinidieconomiaprocessuale,sarebbeopportunochele
no@ficheavvenganoneiconfron@dellastru2uraterritorialechehaemanatol’a2o(circ.28.5.2010n.
27).
46
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue)
EFFETTOBILATERALEDELLANOTIFICA
N.B.:NELCASOINCUILEPARTISIANOENTRAMBESOCCOMBENTI,LANOTIFICA
DELLASENTENZAHAEFFETTO“BILATERALE”EITERMINIPERIMPUGNARE
DECORRONOSIAPERILNOTIFICANTECHEPERILNOTIFICATARIO(CASS.
13732/2007)
SEL’APPELLOINCIDENTALEE’PROPOSTOOLTREITERMINIDALSOGGETTO
NOTIFICANTELASENTENZA,LOSTESSODEVECONSIDERARSITARDIVO
47
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue)
TERMINELUNGO
La mancata no@ficazione della sentenza comporta il decorrere del c.d. “termine lungo” di
impugnazione che è di sei mesi dalla data di deposito della sentenza in segreteria. La
comunicazionedeldisposi@voèirrilevanteaifinidecorsodeltermine.
Prorogadelterminelungo
Seentroiseimesidallapubblicazione/depositodellasentenzasiverificalamorteolaperdita
dellacapacitàdistareingiudiziodiunaparte,ilteminelungoèprorogatopertu2elepar@di
seimesidalgiornodell’evento.
Sospensioneferialedeitermini
La sospensione feriale dei termini dal 1.08 al 31.08 è applicabile anche con riferimento al
“terminelungo”(Cass.14496/2002en.15527/2002).
Concorsodelterminebreveedelterminelungo
La Cassazione (n. 8191/2000) ha precisato che il termine lungo è un termine invalicabile,
sicché, ove nell’imminenza del suo spirare venga effe2uata la no@ficazione, il termine breve
cessaconloscaderedelterminelungoenonlopuòprolungareulteriormente.
ImpugnazionedellaparteignaranoncosQtuita
La parte non cos@tuita che non ha avuto conoscenza del processo per nullità della
no@ficazione del ricorso e della comunicazione dell’avviso di udienza, può proporre appello
oltreil“terminelungo”.
48
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue)
Cass.,sent.1agosto2012,n.13794
TEMPIDIIMPUGNAZIONE-SCISSIONETEMPORALEFRADATADEPOSITOEDATA
PUBBLICAZIONE-PUBBLICITÀSENTENZACONFIRMAEDATACANCELLIERECOINCIDENTE
COLDEPOSITO
<< Il procedimento di pubblicazione di una sentenza, coincidente con il suo deposito, è
unitario nonostante vi concorrano sia l'a8vità del giudice (di deposito in cancelleria del
documento), sia quella del cancelliere (di pubblicazione mediante il compimento di
determinate formalità̀ che rendono "cer<ficato" tale deposito), e garan2sce, quale effe0o
legale, la conoscibilità̀ del provvedimento giurisdizionale erga omnes anche ai fini della
decorrenza del termine di impugnazione. L'aRvità del cancelliere è, quindi, solo ricogni<va
dellacompletezzadeldocumento,oltrechevincolatanelquomodo–medianteapposizionedi
dataefirmaincalce–enelquando,dovendodareaGodeldeposito,nelluogoenelladatain
cuiavvienelaconsegna(aGestazioneassis<tadallapresunzionediveridicità̀ finoaquereladi
falso: art. 2700 c.c). Nel processo tributario il meccanismo è iden2co: in caso di omessa
no2ficadellasentenzaaistanzadiparte,ilterminelungoperimpugnarladecorredallasua
pubblicazione(arG.38e51,D.Lgs.n.546/1992)cheavvienemediantedepositoinsegreteria,
a0estato dalla firma e dalla data apposte sulla sentenza dal segretario (art. 37, D.Lgs. n.
546/1992)>>.
49
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue)
Cass.,sent.4maggio2012,n.6728
TERMINIPROCESSUALI-COMPUTO-TERMINEPERLAPROPOSIZIONE
DELL'APPELLO-SCADENZADISABATO-PROROGADIDIRITTOALPRIMOGIORNO
SEGUENTENONFESTIVO
<< Il termine per proporre appello deve essere qualificato come termine a
decorrenza successiva, con la conseguenza che, ove il "dies ad quem" del
medesimo vada a scadere nella giornata di sabato, esso è prorogato al primo
giorno seguente non fes2vo, ai sensi dell'art. 155, quarto comma, cod. proc. civ.,
nella nuova formulazione introdoGa dall'art. 2, leG. f), legge 28 dicembre 2005, n.
263, applicabile ai procedimen< instaura< successivamente alla data del 1 marzo
2005>>.
50
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue)
Cass.,sent.26marzo2014,n.7059
NOTIFICADELLASENTENZAAMANIDELCONTRIBUENTEINLUOGODELDIFENSORE
DOMICILIATARIO
MASSIMA 1 << La no2fica della sentenza della Commissione Tributaria Provinciale a mani
proprie della parte (specificamente del legale rappresentante della società̀), è valida ed
idonea a far decorrere il termine breve per l'impugnazione, previsto dall'art. 51, comma 1,
D.Lgs.n.546del1992,quand'anchenelgiudizioaquolapartesisiacos2tuitaamezzodiun
difensore>>.
MASSIMA 2 – << La no2ficazione della sentenza della commissione tributaria provinciale
effe0uata a mani proprie della parte, sebbene la stessa fosse cos2tuita a mezzo di un
difensore nel giudizio "a quo", è valida ed idonea a far decorrere il termine breve di
impugnazione previsto dall'art. 51, comma 1, del d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, in quanto
l'art.17,comma1,delmedesimod.lgs.facomunquesalvalaconsegnainmaniproprie,acui,
dunque, resta sempre possibile ricorrere a0esa la prevalenza delle disposizioni processuali
tributariesuquelleprocessualiciviliexart.1,comma2,deld.lgs.n.546del1992,operandoil
richiamo di cui all'art. 49 del d.lgs. 546 cit. solo ad alcune del codice di rito in tema di
impugnazioniingenerale.(Inapplicazionedell'anzide0oprincipio,laS.C.haesclusol'idoneità̀
afardecorrereilterminebreveperl'impugnazioneallano2ficadiunasentenzaeseguita,nei
confron2diunasocietà̀,medianteconsegnanonalsuolegalerappresentantedellasocietà̀,
maalpor2erepressolasededellastessa).>>.
51
Leimpugnazioni
PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue)
Cass.,sent.7marzo2014,n.5358
NOTIFICADELLASENTENZA
<<… in tema di contenzioso tributario, qualora l'Agenzia delle Entrate abbia
partecipato al giudizio d'appello, instaurato successivamente al 1 gennaio 2001,
senza il patrocinio dell'Avvocatura dello Stato, la no2fica della sentenza
impugnata va effe0uata, ai fini della decorrenza del termine breve, non nei
confron2 dell'Avvocatura distre0uale, ma nei confron2 della sede centrale
dell'Agenzia o alterna2vamente nei confron2 degli uffici periferici della stessa,
esclusivamente u<lizzando le modalità previste, per la no<fica delle sentenze delle
Commissionitributarie,dall'art.38deld.lgs.n.546del1992"(Sentenzan.8507del
09/04/2010;Sentenzan.9401del20/04/2007;id.n.5871del13/04/2012)>>
52
ILGIUDICATO
53
Leimpugnazioni
ILGIUDICATO:DEFINIZIONI
E’ definito GIUDICATO INTERNO la res iudicata che si è formata nell’ambito del
medesimogiudizio.
IlGIUDICATOESTERNO,invece,invecerappresentalaresiudicatachesièformata
inunaltrogiudizio.
Il GIUDICATO FORMALE fa riferimento alla definiQvità̀ della sentenza, come
impossibilità di proporre avverso essa i mezzi ordinari di impugnazione per
intervenutadecadenza(mancatorispe2odeitermini)exart.324C.p.c.
ConilGIUDICATOSOSTANZIALElasentenzaacquisital’autoritàdicosagiudicatae
deVainmanieradefiniQvalaregoladelcasoconcretoalvagliodelgiudice,inaltre
parole,l’acquisitadefini@vità̀ dellaregoladelcasoconcretostatuitainsentenzaha
valorevincolantealparideglia(norma@vi,exart.2909C.c.
54
Leimpugnazioni
ILGIUDICATO:DEFINIZIONI(segue)
IlGIUDICATOESPLICITOcopretu2ociòcheèstatofa2ovalereinmanieraesplicita
IlGIUDICATOIMPLICITOcopreimplicitamenteciòcheavrebbepotutoesserefa2o
valereechesuccessivamenteinsededigravamenonèstatoopposto,(es.dife2odi
giurisdizione:ilgiudicediprimecurenonsipronunciainmeritoalpropriodife2odi
giurisdizione, che peraltro nessuna delle par@ ha sollevato, implicitamente
riconosce,dunque,lapropriagiurisdizione.Insededigravamesel’appellantenon
rilevaildife2odigiurisdizionesiformaungiudicatoimplicitoe,quindi,insededi
eventualericorsoperCassazionenonpuòpiùesserefa2ovalere.(Cfr.Cass.,SS.UU.,
sent. 9/10/2008, n. 24883. ID. Cass., 4/04/2012, n. 5375). E’ un principio di
economiaprocessualedeigiudiziedilogicagiuridica.Seilgiudiceaddivienealla
decisione della quesQone logicamente successiva vuol dire che ha risolto quella
precedente.
N.B.: Per la Cassazione però traVasi di una ipotesi eccezionale relaQva solo alla
quesQonedigiurisdizione(Cass.20259/2013).
55
Leimpugnazioni
ILGIUDICATO:DEFINIZIONI(segue)
CASS.,sent.5dicembre2014,n.25762
EFFETTIDELGIUDICATO(PRECLUSIONI)-GIUDICATOESTERNO-EFFICACIAESTERNA
DELLASENTENZADELGIUDICETRIBUTARIO-ESTENSIONE-DIVERSIPERIODI
D'IMPOSTA-OBBLIGAZIONESANZIONATORIA-POSSIBILITÀ-LIMITI–FATTISPECIE
<< In materia tributaria, l'efficacia espansiva del giudicato esterno non incontra
ostacolo-nonsoloperl'obbligazione,maancheperl'illecitotributario-nell'autonomia
deiperiodidiimpostaallorché,assumendounelementodellafa8specieuncara0ere
tendenzialmentepermanente,sussistaquelpresuppostodella"invarianzaneltempo",
chenecos2tuisceilmomentocondizionante.(Nell'enunciareilsuddeGoprincipio,laS.C.
haritenutochelaqualificazionegiuridicadelcontraGoedilconseguenteaccertamento
della non imponibilità, ai fini I.V.A., delle rela<ve prestazioni, compiuto con sentenza
passata in giudicato per un determinato periodo d'imposta, nel giudizio avente ad
oggeGo il tributo, esplichi i suoi effeR anche nel giudizio avente ad oggeGo l'illecito
tributario,consistentenell'omessopagamento,perpetratoinaltroperiodod'imposta,in
quanto la qualificazione giuridica del contraGo, da cui dipende la configurabilità
dell'illecito, integra un elemento invariabile del rapporto). (RigeGa, Comm. Trib. Reg.
Lombardia,13/12/2007)>>.
56
Leimpugnazioni
ILGIUDICATO:DEFINIZIONI(segue)
CASS.sent.15febbraio2013,n.3750
<<Ilrilievoèinfondato,inquanto,secondoilconsolidatoorientamentodi
questaCorte,“lasentenzadelgiudicetributarioconlaqualesiaccertail
contenuto e l’en2tà degli obblighi del contribuente per un determinato
anno d’imposta può fare stato anche con riferimento alle imposte dello
stesso 2po dovute per gli anni successivi solo per quanto a8ene le
qualificazioni giuridiche o altri elemen2 preliminari correla< ad un
interesse proteGo avente il caraGere della durevolezza, mentre non può
avere alcuna efficacia vincolante quando l’accertamento rela2vo ai
diversi anni d’imposta debba fondarsi su da2 e ricostruzioni contabili
diversi”(Cass.n.11226del2007,n.18907del2011)>>.
57
L’APPELLO
58
L’APPELLO
PRINCIPIGENERALI
Conl’AppellosipossonosindacarelesentenzeemessedallaCommissioniTributarie
Provinciali.
Tra2asidiunmessodigravame:
ü  ordinario, nel senso che condiziona il giudicato e ne è condizionato e deve
esserepropostoentroterminiperentori;
ü  sosQtuQvo,nelsensochelapronunciadelgiudicedisecondogradosisos@tuisce
integralmenteaquelladiprimogrado(salviicasidirimessioneallaC.T.P.);
ü  a“criQcalibera”nelsensochel’appellantepuòfarvalereognipotenzialevizio
dellasentenzaimpugnata,iviinclusalasostanzialeingius@zia.
Le decisioni del giudice di appello sos@tuiscono quelle di primo grado, sia
quandoaccolgono(confermanolaprimadecisione)siaquandorespingono
l’appello(riformanolaprimadecisione).
59
L’APPELLO
ILDIVIETODIREFORMATIOINPEIUS
In osservanza al principio della “corrispondenza tra il chiesto e
pronunciato” (art. 112 c.p.c.) i poteri del giudice di appello sono
determina@inrelazioneall’inizia@vadellepar@.
Nel caso in cui non sia stato presentato appello incidentale, la sentenza
emessa in appello non può essere più sfavorevole per l’appellante e più
favorevole all’appellato di quanto non lo sia stata la sentenza impugnata
(Cass.n.14063/2006).
60
L’APPELLO
L’EFFETTODEVOLUTIVO
Inbasealprincipio“tantumdevolutumquantumappellatum”ilgiudicediappello
èinves@todellacausaneilimiQdeimoQvidiappelloedella riproposizionedelle
quesQonirigeVateononesaminatedallaCommissioneTributariaProvinciale.Con
la devoluzione le deduzioni e i materiali acquisi@ in primo grado passano
automa@camenteall’esamedelsecondogiudice.
Inassenzadiciò,suicapidellasentenzanonspecificatamenteappellaQ/devoluQ/
riproposQsiformailc.d.giudicatointerno.
N.B.: La giurisprudenza considera rispe2oso del principio “tantum devolutum
quantum appellatum” il fa2o che il giudice d’appello possa fondare la propria
decisionesuelemen@chenonsonosta@specificatamenteavanza@dall’appellante,
a condizione, che tali ragioni si possano considerare dire2amente connesse con i
mo@videdo(nell’impugnazionecos@tuendoneilnecessarioantecedentelogicoe
giuridico(Cass.ord.26162/2013).
61
L’APPELLO
LADEVOLUZIONEEIMOTIVIDIAPPELLO
A2raverso la formulazione di moQvi specifici di impugnazione, l’appellante
individua le quesQoni che formano l’ogge2o e l’ambito del riesame chiesto al
giudice di seconde cure, denunciando gli errori in procedendo e in giudicando
commessi dal primo giudice e precisando le ragioni concrete per cui invoca la
riformadellasentenzaimpugnata(Cass.n.23719/2013).
N.B.: I mo@vi di appello riguardano la sentenza impugnata, i mo@vi di ricorso
riguardanol’aVoimposiQvoimpugnato.
Non essendo l’Appello un gravame automa@camente devolu@vo, il giudice di
appello non è legi`mato a riesaminare l’intera causa. Se il giudice di appello
considera ques@oni non devolute, viola il giudicato interno e la sentenza emessa
puòesserecassatasenzarinviosulcaposulqualesièformatode2ogiudicato(Cass.
n.7088/2001)
Il ricorso senza formulazione dei moQvi è inammissibile, proprio perché i mo@vi
sono strumentali all’individuazione dei limi@ della devoluzione e degli errori
commessidalgiudicediprimecure.
62
L’APPELLO
IMOTIVISPECIFICIDIAPPELLO
La Corte di Cassazione ha precisato che l’indicazione dei moQvi non deve
necessariamente consistere in una rigorosa e formalisQca enunciazione delle
ragioni invocate a sostegno dell’impugnazione. Ri@ene, invece, sufficiente una
esposizionechiaraeunivocadeldevolutum.
PerlaCassazionel’inammissibilitàvadichiaratasolonelcasoincuil’enunciazione
deimoQvimanchiosiaassolutamenteincerta,ovveroquandoessachepurepuò
esseresommariasipresentataledanonconsen@rel’individuazionedelnucleodella
censurarivoltacontroladecisioneimpugnata(Cass.nn.23179/2013,24454/2010).
Sonosta@dichiaraQinammissibilia(diappelloicuimo@vi:
ü  consistevano in un richiamo ad altri a( di appello stesi dalla parte appellante
(Cass.n.18006/2006);
ü  richiamavano genericamente le conclusioni formulate in seno al processo di
primogrado(Cass.nn.21816/2006e8640/2009);
ü  avevanocontenutoassertorioeripe@@vodelleragioniposteallabasedelricorso
introdu(voederanoprividicri@cadellasentenza(CTRPotenza15/2001).
63
L’APPELLO
LEQUESTIONIEDECCEZIONINONRIPROPOSTE
ART.56-D.Lgs.n.546/92
QUESTIONIEDECCEZIONINONRIPROPOSTE
<< Le ques2oni ed eccezioni non accolte nella sentenza della commissione
provinciale, che non sono specificamente riproposte in appello, s'intendono
rinunciate>>.
Per quesQoni “non accolte” si devono intendere sole le quesQoni che non siano
stateoggeVodireiezioneespressaperchérimasteassorbite.
LEQUESTIONIRESPINTEDEVONO
ESSEREOGGETTODI
IMPUGNAZIONE
LEQUESTIONIASSORBITEOSSIA
NONACCOLTE
VANNORIPROPOSTE
64
L’APPELLO
LEQUESTIONIEDECCEZIONINONRIPROPOSTE(segue)
CASS.,sent.13novembre2015,n.23228
ECCEZIONEESPRESSAMENTERIGETTATAINPRIMOGRADO-ONERE
D'IMPUGNAZIONE
<< Nel processo tributario, la parte rimasta soccombente sull'eccezione
preliminare di decadenza, onde evitare la formazione del giudicato
interno, deve necessariamente proporre impugnazione - principale o
incidentale - sul punto, non essendo sufficiente la mera riproposizione
della ques2one in appello, ai sensi dell'art. 56 del d.lgs. n. 546 del 1992,
poiché́ ladizione"nonaccolte"iviu2lizzatariguardalesoledomandeed
eccezionisucuiilgiudicenonsisiaespressamentepronunciato>>.
65
L’APPELLO
LEARGOMENTAZIONIGIURIDICHE
Ai sensi e per gli effe( dell’art. 113 c.p.c., il giudice deve applicare le norme di
diriVo al fine di decidere la controversia, salvo i casi in cui la legge consente la
decisionesecondoequità.
IURANOVITCURIA
<<ILTRIBUNALE
CONOSCELELEGGI>>
L’onere di riproposizione riguarda i fa`, cioè i profili so2ostan@ ai mo@vi e non
comprendeleargomentazionigiuridicheposteallabasedeimo@vidiricorso(Cass.
n.3653/2001)
IPROFILIDIFATTOSONOTUTTOCI0’
CHECONCERNEL’ACCADUTO
IPROFILIDIDIRITTORIGUARDANOLE
DISPOSIZIONIDILEGGECHESI
APPLICANOALFATTO
66
L’APPELLO
LEQUESTIONIRILEVABILID’UFFICIO
LadevoluzionenonoperaperlequesQonirilevabilid’ufficio.
L’unicolimitealleques@onirilevabilid’ufficioèdatodal“giudicatointerno” odal
“giudicatoimplicito”.
Una ques@one è rilevabile d’ufficio dal Giudice quando a`ene ad interessi pubblici o è
dichiaratataledallaleggeodallagiurisprudenza;ades.:
ü  lecausediinammissibilitàdelricorso(art.22D.Lgs.546/92);
ü  latardivaproposizionedelricorso(art.21D.Lgs.546/92);
ü  ildife2odigiurisdizione(art.3D.Lgs.546/92);
ü  l’incompetenzaterritoriale(art.5D.Lgs.546/92);
ü  laproposizionedidomandenuoveinappello(art.57D.Lgs.546/92);
ü  ilgiudicatoesterno(Cass.SS.UU.13916/2006);
ü  ilviziodiincompetenzaterritorialedegliUffici(C.T.P.Treviso,n.99/2010);
ü  l’omessoinviodellacomunicazionebonarianellaliquidazioneautoma@ca(C.T.R.Napolin.
52/2008).
Nonsonorilevabilid’ufficio:
ü  laprescrizione(art.2938c.c.);
ü  lanullitàdellano@ficadell’a2odiaccertamento(Cass.n.10477/2008);
ü  ladecadenzaafavoredelcontribuente(Cass.4152/2014).
67
L’APPELLO
ILDIVIETODIIUSNOVORUM
Art.57-<<1.Nelgiudiziod’appellononpossonoproporsidomandenuovee(...)
2.Nonpossonoproporsinuoveeccezionichenonsianorilevabilianched’ufficio>>.
Ilprincipioèstatoso2olineatodallasentenzadellaCortediCassazionen.9754del
2003,secondocui<<Ilgiudiziotributario,ancheinbasealladisciplinadeGatadagli
ar<coli 18, comma secondo, 19 e 24, comma secondo, D.Lgs. n. 546/1992, è
sostanzialmente caraGerizzato da un meccanismo d'instaurazione di 2po
impugnatorio, circoscri0o alla verifica della legi8mità̀ della pretesa
effe8vamente avanzata con l'a0o impugnato, alla stregua dei presuppos2 di
fa0oedidiri0oinessoa0oindica2,ehaunogge0origidamentedelimitatodalle
contestazioni mosse dal contribuente con i mo2vi specificamente dedo8 nel
ricorsointrodu8vo,inprimogrado,ondedelimitaresindallanascitadelrapporto
processuale tributario le domande e le eccezioni proposte dalle par2. Da ciò̀
conseguechenuovecensuredelcontribuente,introdo0einappelloconmemoria
aggiun2va, sono inammissibili perché́ comportano l'esame di una nuova causa
petendi>>.
68
L’APPELLO
ILDIVIETODIIUSNOVORUM(segue)
La filosofia dell’ar@colo 57 risponde all’esigenza di evitare un indebito
ampliamento del thema decidendum nel processo di seconda istanza, che si
configura come mera ripeQzione del giudizio di primo grado, come una revisio
priorisistan2aeenoncomeunnovumiudicium.
L'unica eccezione prevista è quella relaQva alla richiesta di interessi maturaQ in
seguitoallasentenzaimpugnata(c.1secondaparte).
IdivieQcontemplaQnell’art.57hannocaraVereassolutoepossonoessererilevaQ
d’ufficio anche in caso d’acce2azione del nuovo contraddi2orio da parte
dell’avversario.Inoltre,selaviolazioneèstataintegratadall’organogiudicantepuò
essere rilevata anche d’ufficio in sede di giudizio di legi`mità (Cass. Sent. 23
giugno1998,n.6207).
69
L’APPELLO
ILDIVIETODIDOMANDENUOVE:ISOGGETTI
Siha“domandanuova”esipuòincorrereneldivietodiultrape@zione,dicuiall’art.
57, nel caso si verifichi un mutamento in appello anche di solo uno dei seguen@
elemen@:(i)ilsoggeVo,(ii)lacausapetendio(iii)ilpe2tum.
Perciòcheconcerneisogge`sirichiedechenonmuQnonél’aVoresostanziale,
(cioè il contribuente), né la controparte resistente (ossia il sogge2o a(vo del
rapporto giuridico tributario, l’Ufficio che ha ado2ato un provvedimento di
imposizioneohaado2atouncomportamentodidiniegodiunapretesaalrimborso
delcontribuente).
ü  LasuccessioneaQtolouniversalenoncosQtuiscedomandanuova:ilricorsoin
appello che sia proposto dagli eredi del ricorrente originario, o dal
rappresentantelegaledellapersonagiuridica,nominatoinsos@tuzionediquello
precedentechesiadeceduto,èpienamenteammissibile.
ü  Nella successione a Qtolo parQcolare nel diriVo controverso, l’appello che sia
propostodalsuccessoreèinammissibileperché́ ladomandaènuovae,aisensi
dell’art.111c.p.c.,ilprocessodeveproseguiretralepar@originarie.
70
L’APPELLO
ILDIVIETODIDOMANDENUOVE:ILPETITUM
Il pe2tum dell’azione è il provvedimento giurisdizionale che si invoca dal giudice in
quella dichiarazione finale dell’a2o introdu(vo del giudizio, che è cos@tuita dalle
cosidde2econclusionidelricorso.
N.B.:SonodomandanuovasiaimutamenQqualitaQvisiaimutamenQquanQtaQvidel
pe2tum, in quanto nel primo caso viene meno la coincidenza tra il bene invocato in
prima e in seconda istanza, mentre nel secondo caso sussiste un ampliamento della
pronunciapurrimanendoinvariatoil@podiprovvedimentorichiestoalgiudice.
Sihamutamentoqualita@vo,ades.:
nelcasoincuiilcontribuentechiedain
primogradol’accertamentodelvaloredi
unbeneeinappellolanullità̀dell’avviso
diaccertamento.
Sihamutamentoquan@ta@vo,ades.:
nelcasoincuiinprimogradovenga
richiestoilrimborsodisommeversate
senza@toloeinappellosivogliano
aumentaretalisomme.
Nonsiincorrerebbeneldivietodiultrape@zioneladdoveladomandapropostainappello
fossequan@[email protected],infa(,
diun’acquiescenzaparzialedell’appellanteallasentenzadiprimogrado.
71
L’APPELLO
ILDIVIETODIDOMANDENUOVE:LACAUSAPETENDI
Lacausapetendiè[email protected]
quest’o(ca viene a configurarsi una domanda nuova, con indebito ampliamento
delthemadecidendum,quandoinappellosianointrodo`moQviulterioriediversi
rispeVoalprimogrado.
LaCorte di Cassazione sièespressapiù̀ voltesull’argomento,chiarendochesiha
domandanuovaallorchéilcontribuente,nell'aVodiappello,introduceunacausa
petendi diversa fondata su situazioni giuridiche non prospeVate in primo grado
(Cass.n.4335/2002).
Ladeduzionediunanuovacausapetendiintroducenelprocessoundiversotema
d'indagineedidecisione,chealteral'oggeVosostanzialedell'azioneeditermini
della controversia, andando oltre i limi@ di una (consen@ta) emenda<o libelli,
quandol'impugnazionenonsialimitataadunadiversaprospe2azionegiuridicadel
medesimo pe<tum, ma, consista in una nuova pretesa, fondata su differenQ
presupposQ di faVo e di diriVo, non eccepiQ in sede di opposizione (Cass. nn.
12258/2002,10737/2001,7736/2001,5120/2001).
72
L’APPELLO
ILDIVIETODIDOMANDENUOVE:LACAUSAPETENDI(segue)
AQtoloesemplificaQvo,sonostateconsiderateDOMANDENUOVE:
ü  la richiesta di annullamento dell'a2o per mancanza di mo@vazione, qualora in
primogradosiastatasollevatal'illiceitàdellostessoinquantocontrastantecon
l'asse2o contabile del contribuente regolarmente tenuto (Cass. 4.9.2001 n.
11369);
ü  la contestazione circa la sussistenza della responsabilità solidale dei coniugi ex
art.14dellaL.114/77(Cass.18.6.2008n.16453);
ü  la censura di non debenza dell'IRAP per dife2o di autonoma organizzazione,
nell'ipotesi in cui in primo grado il ricorso sia stato basato sull'incompa@bilità̀
dell'impostaconl'ordinamentocomunitario(Cass.9.9.2008n.23305);
ü  la contestazione circa la validità di documen@ prodo( in primo grado in
fotocopia(C.T.C.9.12.96n.6140);
ü  inunaliteinerentel'impostadiregistro,ladeduzionedelcara2erecondizionato
della sentenza di esecuzione in forma specifica di cui all'art. 2932 c.c. (Cass.
30.7.2007n.16829)olare(ficadelvalorediavviamentodell'aziendasullabase
di coefficien@ di reddi@vità diversi da quelli recepi@ nell'a2o imposi@vo e
menziona@esclusivamentenell'a2odiappello(Cass.7.5.2014n.9810).
73
L’APPELLO
ILDIVIETODIDOMANDENUOVE:LACAUSAPETENDI(segue)
AQtoloesemplificaQvo,NONsonostateconsiderateDOMANDENUOVE:
ü  la difesa dell'ufficio fondata sulla mancata presentazione della denuncia di
a(vità ai fini TARSU, in quanto semplice contestazione della pretesa del
contribuente(Cass.23.4.2002n.5895)
ü  l'eccezionediinapplicabilità̀ deiparametricontabili(C.T.Reg.Venezia23.1.2008
n.22);
ü  lapretesanullità̀ dellacartelladipagamentopermancatorispe2odeiterminidi
iscrizionearuolodellesomme,qualora,inprimogrado,ladifesasiastatabasata
sul mancato rispe2o dei termini previs@ per l'esecuzione della liquidazione
automa@ca(Cass.23.5.2005n.10864);
ü  la mera variazione quan@ta@va del "pe@tum" da parte dell'Amministrazione
Finanziaria dipendente da una norma@va sopravvenuta o da un evento,
parimen@sopravvenuto,necessariamentecollegatoaquelloiniziale(intemadi
sanzionitributarie,Cass.23.5.2014n.11470haritenutoammissibilelarichiesta
di riduzione della misura della sanzione tributaria in conseguenza dello "ius
superveniens"[email protected]
2005).
74
L’APPELLO
ILDIVIETODIDOMANDENUOVE(segue)
Cass.,Sez.5,n.9810/2014,Rv.630680,est.Terrusi
<<Ildivietodidomandenuoveprevistodall’art.57,comma1,deld.lgs.n.
546 del 1992, si applica anche all’Ufficio, che non può, quindi, avanzare
davan2 al giudice di appello pretese diverse, so0o il profilo della
gius2ficazione delle stesse e, quindi, della causa petendi, da quelle che
figuranonell’a0oimposi2vo,venendolesa,incasocontrario,lapossibilità̀
per il contribuente di esercitare il proprio diriGo di difesa aGraverso
l’ar<colazione dei mo<vi di ricorso, i quali, di necessità, devono essere
rapporta<aciò̀ cheèespostonell’aGo.Inapplicazioneditaleprincipio,la
Corte ha cassato la sentenza impugnata che, con riguardo ad un aGo di
reRficaeliquidazionediunamaggioreimpostadiregistroinrelazionead
uncontraGodicessionediazienda,avevaritenutocorreGamenteeffeGuata
lareRficadelvaloredell’avviamentodell’aziendasullabasedicoefficien<
direddi<vità̀ diversidaquelliespos<nell’aGoimposi<voemenziona<solo
nell’aGodiappello>>.
75
L’APPELLO
ILDIVIETODIDOMANDENUOVE(segue)
ConlasentenzaSez.5,n.11470/2014,Rv.630980,est.Bo2a,laCorteha
precisato che << non cos2tuisce domanda nuova, ed è pertanto
proponibile in sede di appello, la richiesta di mera variazione, da parte
dell’ufficio, della quan2tà della pretesa tributaria, in dipendenza di una
norma2va sopravvenuta o di un evento parimen2 sopravvenuto e
necessariamente collegato a quello iniziale. Nella faRspecie, rela<va ad
un giudizio di impugnazione di un aGo di irrogazione di sanzioni
amministra<ve,laCortehaesclusochedovessequalificarsicomenovumin
appello la richiesta dell’Ufficio di riduzione della misura della sanzione
tributaria in conseguenza della sopravvenuta sentenza della Corte
cos<tuzionalen.144del2005.>>.
76
L’APPELLO
ILDIVIETODIDOMANDENUOVE(segue)
Cass.,Sez.5,n.20928/2014,Rv.632515,est.Olivieri
<< È inammissibile, la formulazione in sede di gravame dell’eccezione di
nullitàdell’avvisodiaccertamentoperomessaallegazionedeidocumen2
in esso richiama2 per rela2onem qualora con il ricorso introdu8vo sia
stata eccepita la nullità per carenza di mo2vazione per l’inadeguata
rappresentazionedeifa8edelleragionifondan2lapretesa,nonessendo
consen<to, nel giudizio tributario di secondo grado, il mutamento delle
deduzioniol’inserimentoditemid’indaginenuovirispeGoaquellicompresi
neimo<vidiimpugnazionededoRconilricorsointroduRvo.>>
77
L’APPELLO
ILDIVIETODINUOVEECCEZIONI
Le eccezioni, in senso tecnico, sono lo strumento processuale con cui il
contribuente, in qualità di convenuto in senso sostanziale, fa valere un
faVo giuridico avente efficacia modificaQva o esQnQva della pretesa
fiscale.
Il divieto si riferisce solo alle eccezioni in senso streVo o proprio,
rappresentate da quelle ragioni delle par@ sulle quali il giudice non può
esprimersi se ne manchi l’allegazione ad opera delle stesse (Cass.
17645/2014).
Non sono tali le semplici argomentazioni difensive poste a fondamento
delladomandaoleprospe2azionidire2eacontestarelafondatezzadiuna
eccezione(Cass.466/2003).
78
L’APPELLO
ILDIVIETODINUOVEECCEZIONI(segue)
Possono,quindi,definirsieccezioniinsenso“proprio”,ades:
ü  l’eccezionediprescrizionees@n@va;
ü  l’eccezionedisussistenzadia(interru(videllaprescrizione;
ü  l’eccezionedigiudicatointerno;
ü  l’eccezionedicompensazione;
ü  l’eccezionedirinunciaaldiri2o;
ü  l’eccezionedidife2odi@tolarità̀passivadeldiri2ofa2ovalereingiudizio;
ü  l’eccezionedidisconoscimentodiscri2uraprivataauten@cataprodo2aC.T.P.;
ü  l’eccezionediincompetenzaterritoriale;
ü  l’eccezioned’inadempimento;
ü  lanullitàdell’avvisodiaccertamento.
NoncosQtuisconoeccezioniinsensoproprio,mamereargomentazionidifensive,ades::
ü  qualsivogliaques@onediinterpretazionenorma@va;
ü  laques@onedilegi(mitàcos@tuzionalediunanorma;
ü  ladeduzionediadempimentodell’obbligazione;
ü  lacontestazionedelvaloreprobatoriodeimezziistru2oriu@lizza@inprimogrado;
ü  lacri@caalrisultatodiconsulenzatecnicaesperitainprimogrado;
ü  lacontestazionedeglielemen@cos@tu@videlladomandaedeirequisi@difondatezza.
79
L’APPELLO
ILDIVIETODINUOVEECCEZIONI(segue)
CASS.,sent.16dicembre2015,n.25331
NUOVEECCEZIONI
<< Tenuto conto della natura impugnatoria del sistema processuale
tributario,nonèpossibile,infasediappello,proporreeccezioni"nuove"
chesirisolvanoinunmutamentodell'originariaimpostazionedelricorso.
Deve, tuGavia, precisarsi che eventuali "falle" del ricorso introdu8vo
possono essere eccepite in appello dall'Amministrazione finanziaria a
prescindere dalla preclusione contenuta nell'art. 57 del D.Lgs. n. 546 del
1992,inquanto,comunque,a0engonoall'originariothemadecidendum,
conilsololimitedelgiudicato>>.
80
L’APPELLO
ILDIVIETODINUOVEECCEZIONI(segue)
CASS.,sent.21luglio2015,n.15291
NUOVEECCEZIONI
<< Il divieto di introdurre domande nuove, di cui all'art. 57, comma 1,
D.Lgs.n.546del1992,nonconsentediporreabasedellapretesa,dinanzi
al giudice di appello, norme non invocate nella fase di proposizione del
ricorso, da cui derivi la necessità di svolgere dis2n2 apprezzamen2 in
punto di fa0o. Al contrario opinando, ne verrebbe vulnerata la concreta
possibilità,perlacontroparte,diesercitareildiriGodidifesaamezzodelle
eccezioni, che vanno necessariamente rapportate a ciò che risulta
contestatonell'aGointroduRvodelgiudizio.>>.
81
L’APPELLO
NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI
ART.58-D.LGS.n.546/92-NUOVEPROVEINAPPELLO
<<1-Ilgiudiced'appellononpuòdisporrenuoveprove,salvochenonleritenga
necessarieaifinidelladecisioneochelapartedimostridinonaverlepotutefornire
nelprecedentegradodigiudiziopercausaadessanonimputabile.
2-E'faGasalvalafacoltàdellepar<diprodurrenuovidocumen2>>.
NUOVIDOCUMENTI:
ü  Nell’ambito della materia del
NUOVEPROVE:
contendere che si è definita in I°
grado;
ü  Necessarieaifinidelladecisione;
ü  Che non amplino la materia del
contendere e, dunque, non diano
ü  Che la parte dimostri di non aver
luogo all’esigenza di consenQre
fornitoinIgradopercausaadessa
moQvi aggiunQ (Cass., sent. n.
nonimputabile(art.345c.p.c.).
9224/2007);
ü  Neiterminidicuiall’art.32-D.Lgs.
n.546/92.
82
L’APPELLO
NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue)
Seildepositodeidocumen@deveavvenireentrovenQgiorniliberiprimadell’udienza,
occorredomandarsiselaparteche,inprimogrado,abbiadepositatotardivamenteun
documento(oloabbiaomesso)possa,inappello,provvederealsuodeposito.
Perlagiurisprudenza:
ü  la tardività della produzione di un documento in primo grado non si traduce
nell’impossibilità di esaminare quello stesso documento in appello (Cass. n.
16003/2000eCass.n.6921/2011);
ü  in appello è fa2a salva la possibilità di produrre nuovi documen@, ancorché
preesisten@alprimogrado(Cass.n.232/2009);
ü  il documento deve ritenersi “nuovo” quando viene per la prima volta prodo2o in
gradodiappellooallorchélaproduzionenelgiudiziodiI°gradodebbaritenersiper
qualunqueragioneirrituale(Cass.n.9604/2000eCass.n.2027/2003);
ü  puòesserevalidamenteprodo2oinappelloancheundocumentoogge2odiirrituale
produzioneinprimogrado,acondizionechetaledocumentocos@tuiscaunaprovadi
un’argomentazione difensiva già espressa e non della formulazione di un nuovo
mo@voodiunanuovaeccezione(Cass.Ord.17.10.2013n.23618);
ü  Equitalia può produrre per la prima volta in appello la prova circa la no@fica della
cartelladipagamento(Cass.25.6.2012n.10567).
83
L’APPELLO
NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue)
CASS.,sent.24febbraio2015,n.3661
APPELLO-PRODUZIONEDIDOCUMENTIIRRITUALMENTEDEPOSITATIINPRIMO
GRADO–LICEITÀ
<< Il termine previsto dall'art. 32 del D.Lgs. 31.12.1992, n. 546 per il deposito di
memorie e documen2 deve ritenersi perentorio, pur non essendo dichiarato tale
dalla legge, in quanto direGo a tutelare il diriGo di difesa della controparte ed a
realizzareilnecessariocontraddiGoriotralepar<etraquesteedilgiudice(cfr.Cass.
30maggio2011,n.11929,Cass.30gennaio2004,n.1771).
Ne consegue che la mancata osservanza del de0o termine determina la
preclusionediogniulteriorea8vitàprocessuale,senzacheassumaalcunrilievo,
in contrario, la circostanza che la controparte si sia cos2tuita in giudizio senza
nullaeccepirealriguardo.
Lapossibilitàdisanatoriaaseguitodiacquiescenzaèammessa,difa8,soltanto
con riferimento alla forma degli a8 processuali, e non anche rela2vamente
all'inosservanzadeiterminiperentori,comeprevistodall'art.153delcodicedirito.
(Cass.30maggio2011,n.11929,Cass.30gennaio2004,n.1771).-SEGUE-
84
L’APPELLO
NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue)
CASS.,sent.24febbraio2015,n.3661
APPELLO-PRODUZIONEDIDOCUMENTIIRRITUALMENTEDEPOSITATIINPRIMO
GRADO–LICEITÀ
(segue)
<<…Tu0avianelgiudiziodiappellodavan2allecommissionitributarieregionali
le par2 hanno facoltà̀, ai sensi dell’art. 58, 2° comma, d.leg. 31 dicembre 1992 n.
546,didepositarenuovidocumen2,anullarilevandolaeventualeirritualità̀ della
loro produzione in primo grado. (Cass. 13 maggio 2003, n. 7329).
Conseguentemente i documen2 irritualmente prodo8 in primo grado devono,
comunque, ritenersi ritualmente prodo8 nel giudizio di secondo grado. Va
osservato che viene contestata dal ricorrente solamente la tardiva e irrituale
produzionedocumentale,manonlalororilevanzaprobatoriaaifinidellasufficienza
dellamo<vazionedell’aGoimposi<vo.>>.
85
L’APPELLO
NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue)
CASS.,sent.18dicembre2015,n.25465
PROVADOCUMENTALE
<<Intemadicontenziosotributario,aseguitodell'abrogazionedell'art.7,comma3,
del D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, al giudice di appello non è più consen2to
ordinareildepositodidocumen2,nonpotendoilgiudicesopperireconlapropria
inizia2va officiosa all'inerzia delle par2. Non possono dunque considerarsi
"indispensabili", secondo la formulazione dell'art. 58, comma 1, D.Lgs. n.
546/1992, quelle prove che non sono state ritualmente prodo0e in giudizio per
inadempienza delle par2, non potendo tale lacuna essere colmata dall'esercizio
dell'indicatopoteregiudiziale.(Nelcasodispecie,l'eccezionerela<vaallamancata
no<fica della cartella esaGoriale, aGo presupposto dell'avviso di mora impugnato,
risultavaritualmentepropostadallacontribuentesindalricorsointroduRvo,e,non
avendol'Ufficioadempiutoalrela<voonereprobatoriodiproduzioneditaleaGoe
dellarelatadino<ficanèinprimogrado,nè,aisensidell'art.58,comma2,insede
di cos<tuzione nel giudizio di appello, il Giudice tributario correGamente ha
dichiarato la nullità della sentenza per violazione del disposto degli arG. 58 del
D.Lgs.n.546/1992e117c.p.c.)>>.
86
L’APPELLO
NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue)
CASS.,sent.17giugno2011,n.13317
<< I ricorren2 denunciano l'erroneo operato dei Giudici di appello, per avere
ritenuto ed affermato che la documentazione probatoria u2lizzata dai Giudici di
primogrado,erastataintrodo0atardivamente.Ri<eneilCollegiocheladoglianza
sia infondata e che la decisione impugnata vada confermata, sia pur emendata
nella mo2vazione, sulla base del condiviso principio secondo cui "In tema di
contenziosotributario,nelgiudiziodiappellodavan2allecommissionitributarie
regionali le par2 hanno facoltà̀, ai sensi del D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, art.
58, comma 2, di depositare nuovi documen2, a nulla rilevando la eventuale
irritualità̀ dellaloroproduzioneinprimogrado"(Cass.n.7329/2003).Allastregua
di tale principio, posta la pacifica circostanza fa0uale che la produzione
documentale, effe0uata in prime cure era tardiva ed inammissibile, essendo
avvenutasoloqua0rogiorniprimadell'udienzaditra0azione,deveritenersiche
lacensuradell'Agenziasiainfondata,so0oundupliceprofilo….>>.
-segue-
87
L’APPELLO
NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue)
CASS.,sent.17giugno2011,n.13317
-  segue–
<<…AnzituGo,perchè̀ l'art.58citatoamme0elaproduzioneinappellodi"nuovi
documen2" e, quindi, non riferisce a quelli già, inammissibilmente, prodo8 in
primogrado;èevidentecheunale0uradelladisposizionecheritenesse"nuovi",i
documen2già̀ irritualmenteprodo8,vanificherebbeglieffe8delterminefissato
dal D.Lgs. n. 546 del 1992, art. 32, comma 1, in relazione agli arG. 23 e 24 del
medesimodecreto.Altresì,perchèl'Agenzianonrisultaavereprodo0oinappelloi
documen2inques2one,...InfaR,ancheadipo<zzareche,nelgiudiziodiappello,
vadanoqualifica<"nuovi",idocumen<,già̀irritualmente,prodoRinprimogrado,e
che quindi ne sia consen<to il deposito con l'impugnazione, nel caso, tale facoltà
nonrisultaesserestataesercitata>>.
88
L’APPELLO
NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue)
CASS.,sent.9gennaio2009,n.232
<< Ritenuto altresì̀ che, secondo la giurisprudenza di questa Corte, in tema di
contenzioso tributario, il D.Lgs. n. 546 del 1992, art. 58, comma 2, ha
espressamenteprevistoeconsen2tolaproduzionedinuovidocumen2inappello,
conlaconseguenzache,nelprocessotributario,mentreproveulteriori,rispe0oa
quelle già̀ acquisite nel giudizio di primo grado, non possono essere disposte in
appello, salvo che la parte dimostri di non averle potute fornire nel precedente
gradodigiudizio,idocumen2possonoessereliberamenteprodo8ancheinsede
di gravame, ancorché́ preesisten2 al giudizio svoltosi in primo grado (v. Cass. n.
16916del2005).>>.
89
L’APPELLO
NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue)
CASS.,sent.18aprile2007,n.9224
“In tema di contenzioso tributario, il principio secondo cui, nel giudizio di merito a
seguitodicassazioneconrinvio,ildivietodiprodurrenuoveproveodepositarenuovi
documen2nonoperaqualorasitra8didocumen2chesiastatoimpossibileprodurre
in precedenza per causa di forza maggiore, incontra un limite nel caso in cui le par2
venganorimessedinanzialgiudicediappello:nelgiudiziodisecondogrado,infaR,la
facoltà̀ di produrre nuovi documen2, prevista in via generale dall'art. 58 del d.lgs. 31
dicembre 1992, n. 546, non può essere esercitata in contrasto con l'art. 57, il quale,
escludendol'introduzionedieccezioniotema2chenuove,nonconsentel'ampliamento
della materia del contendere neppure a0raverso la produzione di documen2, con la
conseguenza che la stessa deve ritenersi ammessa soltanto a supporto di pretese e
considerazioni già̀ svolte, e non anche qualora determini la necessità di ulteriori
contestazioniededuzioni...ÈCONSENTITALAPRODUZIONEINGRADOD'APPELLOSOLO
DIDOCUMENTICHEABBIANOUNAMERAFUNZIONEDISUPPORTOPROBATORIODELLE
PRETESEEDELLECONSIDERAZIONIGIÀSVOLTEDAUNADELLEPARTI,ENONINVECEDI
DOCUMENTI CHE DETERMININO LA NECESSITÀ DI ULTERIORI CONTESTAZIONI O
DEDUZIONI. E COMUNQUE LA AVVENUTA PRODUZIONE NON DETERMINA UN
AMPLIAMENTODELLAMATERIADEICONTENDERE”.CosiCass.sent.21.01.2009,n.1464.
90
L’APPELLO
ILPRINCIPIODICONSUMAZIONEDELL’IMPUGNAZIONE
ART.60-D.Lgs.n.546/92
NONRIPROPONIBILITÀDELL'APPELLODICHIARATOINAMMISSIBILE
<<L'appellodichiaratoinammissibilenonpuòessereripropostoanchese
nonèdecorsoilterminestabilitodallalegge>>.
Il principio di consumazione dell’impugnazione non consente a chi abbia
già̀ proposto una rituale impugnazione di proporne, anche se ancora in
termini,unasecondadicontenutodiverso.
Il principio non esclude però che chi abbia proposto un’impugnazione
viziatapossaproporneunasecondaimmunedaviziedes@nataasos@tuire
laprimasemprecheitermini(brevi,aparQredall’impugnazioneviziata)
nonsianoscaduQechelaprimaimpugnazionenonsiagià̀statadichiarata
inammissibile.
91
LATUTELACAUTELAREINAPPELLO
92
L’APPELLO
LATUTELACAUTELARE
ART.52-D.Lgs.n.546/92-GIUDICECOMPETENTEEPROVVEDIMENTI
SULL'ESECUZIONEPROVVISORIAINAPPELLO
Invigoredal1gennaio2016
Testorisultantedopolemodificheapportatedall'art.art.9,comma1,le2.
v),D.Lgs.24se2embre2015,n.156
(…...)
CO.2-L'appellantepuòchiedereallacommissioneregionaledisospendere
in tuVo o in parte l'esecuQvità̀ della sentenza impugnata, se sussistono
gravi e fondaQ moQvi. Il contribuente può comunque chiedere la
sospensionedell'esecuzionedell'aVosedaquestapuòderivargliundanno
graveeirreparabile.
-segue-
93
L’APPELLO
LATUTELACAUTELARE(segue)
ART.52-SEGUE-
CO. 3 - Il presidente fissa con decreto la tra2azione della istanza di
sospensione per la prima camera di consiglio u@le disponendo che ne sia
datacomunicazioneallepar@almenodiecigiorniliberiprima.
CO.4-Incasodieccezionaleurgenzailpresidente,previadelibazionedel
merito, può disporre con decreto mo@vato la sospensione dell'esecu@vità̀
dellasentenzafinoallapronunciadelcollegio.
CO.5-Ilcollegio,sen@telepar@incameradiconsiglioedelibatoilmerito,
provvedeconordinanzamoQvatanonimpugnabile.
CO. 6 - La sospensione può essere subordinata alla prestazione della
garanzia di cui all'ar@colo 69 comma 2. Si applica la disposizione
dell'ar@colo47,comma8-bis.
94
L’APPELLO
LATUTELACAUTELARE(segue)–Circolare38/Edel31.12.2015
Alcontribuenteèaccordatalapossibilità̀ dichiedereinognicasolasospensione
dell’esecuzione dell’aVo “se da questa può derivargli un danno grave e
irreparabile”, sulla base “degli stessi presuppos2 previs2 dall’art. 47 per la
sospensioneinprimogrado”(relazioneillustra@vaaldecretodiriforma).
Alcontribuenteè,quindi,consenQtooVenerelasospensionedeglieffe`dell’aVo
impugnatoanchequandoquestosiaconfermatodaunasentenzadimerito.
L’appellante può presentare l’istanza di sospensione (della sentenza o dell’a2o),
tanto unitamente allo stesso ricorso ex ar@colo 53 o al ricorso incidentale ex
ar@colo54,quantoconaVoseparato.
L’accoglimento dell’istanza di sospensione di una sentenza sfavorevole al
contribuente preclude l’applicazione degli arQcoli 68 del decreto n. 546 e 19 del
D.Lgs. n. 472 del 1997 (concernen@ la riscossione in pendenza di giudizio
rispe(vamente dell’imposta e delle sanzioni), fino alla conclusione del giudizio di
impugnazione.
95
L’APPELLO
LATUTELACAUTELARE(segue)
SOSPENSIONESENTENZAIMPUGNATA
SOSPENSIONEATTO
GRAVIEFONDATIMOTIVI
DANNOGRAVEEIRREPARABILE
Exart.283c.p.c.vièlanecessitàdellasussistenzadi
entrambiirequisiQdelfumusedelpericulum,conla
conseguenza che si dovrà valutare sia la fondatezza
dell’impugnazione sia il pregiudizio patrimoniale che
il soccombente potrebbe subire dall’esecuzione della
sentenza(vedasiades.revocafidibancari).
L’art. 283 c.p.c., nella sua formulazione le2erale,
prescinde dalla valutazione del danno. Esso, invece,
collima con quanto previsto dall’art. 431 c.p.c., in
punto di sospensione dell’efficacia della sentenza di
primo grado pronunciata nel processo del lavoro in
favoredeldatoredilavorocheloprevede.
Vièmaggiordiscrezionalitàdelgiudice.
La valutazione del pregiudizio patrimoniale deve
essere effe2uata dal giudice anche in relazione alla
difficoltà di oVenere eventualmente la resQtuzione
diquantopagato.
La sospensione dell'aVo impugnato, invece, resta
subordinata all'esistenza di un danno grave e
irreparabile, cioè agli stessi presupposQ previsQ
dall'art.47perlasospensioneinprimogrado.
La sussistenza del presupposto del danno grave ed
irreparabilevaverificatopiu2ostocheconriferimento
all’obbligazionefiscaleinsé,allesituazionisogge`ve
del ricorrente, che possono rimanere pregiudicate
dall’esecuzionedelprovvedimento(diri2oallasalute,
all’integrità fisica o morale, all’esercizio dell’a(vità
professionale o d’impresa). La lesione, che si
determinanellemoredelgiudizio,investenontanto
l’obbligazionefiscalequantoildiriVoallapersona.
L’altrorequisitodelfumusboniiurissiconcretainuna
valutazione di Qpo probabilisQco a(nente alla
fondatezza dell’impugnazione che deve ritenersi
compresa tra una soglia minima di non manifesta
infondatezzadelricorsoedunasogliamassimadinon
accertamentopienodelleragionidelricorrente
96
L’APPELLO
LATUTELACAUTELARE(segue)
N.B.: A seguito dell’eliminazione dallo schema di decreto delegato del comma 7
dell’art. 52, (in base al quale in caso di vi2oria del contribuente era comunque
consen@taall’A.F.laRiscossionedellesommeesigibilinellapendenzadelgiudiziodi
primo grado) secondo a2enta e autorevole do2rina, la corre2a interpretazione
dellenormesullasospensionecautelarein2°gradosarebbelaseguente:
ü  Nelprimoperiododelcomma2dell’art.52,l’espressione“appellante”sideve
riferire solo alla parte pubblica (così genericamente individuata perché può
tra2arsidiAgenziadelleentrate,Agentediriscossione,Comuneecc.);
ü  mentre il secondo periodo del comma 2 dell’art. 52, sarebbe specificatamente
riferitoalsoloappellodelcontribuente.
In questo modo se in primo grado dovesse soccombere l’Ufficio, ques@ con
l’appellopotràchiederelasospensionedell’esecuQvitàdellasentenzaimpugnata
per impedire gli effe( dell’art. 68, c. 2°, del D.Lgs. 546/92 o se si tra2a di lite da
rimborso,perimpedirel’immediataesecuzionedelrimborso.
Se,invece,inprimogradodovessesoccombereilcontribuente,ques@invirtùdel
secondo periodo del comma 2° dell’art. 52, potrà chiedere la sospensione
“dell’esecuQvitàdell’aVo”.
97
L’APPELLO
LATUTELACAUTELARE(segue)–Circolare38/Edel31.12.2015
Nelcasoincuisiaconcessa,arichiestadell’ufficio,lasospensionediuna
sentenzafavorevolealcontribuente,vieneinibital’opera@vità̀dellenuove
normechenedisciplinanol’immediataesecu@vità.
Laddove soccombente fosse l’Amministrazione, il pregiudizio patrimoniale
che questa potrebbe prospe2are a sostegno della propria istanza di
sospensione ben potrebbe consistere nella difficoltà di oVenere
eventualmentelaresQtuzionediquantopagato.
L’Ufficio, quindi, sarebbe legi`mato a non effeVuare lo sgravio o il
rimborso delle somme riconosciute non dovute, in forza della stessa
sentenza.
98
L’APPELLO
LATUTELACAUTELARE(segue)
ART.15-Spesedelgiudizio-
(….)
2-quater.Conl’ordinanzachedecidesulleistanzecautelarilacommissione
provvedesullespesedellarelaQvafase.Lapronunciasullespeseconserva
efficacia anche dopo il provvedimento che definisce il giudizio, salvo
diversastatuizioneespressanellasentenzadimerito.
99
L’APPELLO
LATUTELACAUTELARE(segue)
ART.47-D.Lgs.n.546/92-SOSPENSIONEDELL'ATTOIMPUGNATO
Invigoredal1gennaio2016
Testorisultantedopolemodificheapportatedall'art.9,comma1,le2.r),
D.Lgs.24se2embre2015,n.156
CO. 8/bis - Durante il periodo di sospensione cautelare si applicano gli
interessialtassoprevistoperlasospensioneamministra@va.
100
LACONCILIAZIONEGIUDIZIALEINAPPELLO
101
L’APPELLO
LACONCILIAZIONEGIUDIZIALE
ArQcolo48Conciliazionefuoriudienza
1.  Se in pendenza del giudizio le parQ raggiungono un accordo conciliaQvo,
presentanoistanzacongiuntaso2oscri2apersonalmenteodaidifensoriperla
definizionetotaleoparzialedellacontroversia.
2.  Seladataditra2azioneègiàfissataesussistonolecondizionidiammissibilità̀,
la commissione pronuncia sentenza di cessazione della materia del
contendere. Se l’accordo concilia@vo è parziale, la commissione dichiara con
ordinanza la cessazione parziale della materia del contendere e procede alla
ulterioretra2azionedellacausa.
3.  Seladataditra2azionenonèfissata,provvedecondecretoilpresidentedella
sezione.
4.  La conciliazione si perfeziona con la soVoscrizione dell’accordo di cui al
comma1,nelqualesonoindicatelesommedovuteconiterminielemodalità
di pagamento. L’accordo cosQtuisce Qtolo per la riscossione delle somme
dovute all’ente impositore e per il pagamento delle somme dovute al
contribuente.
102
L’APPELLO
LACONCILIAZIONEGIUDIZIALE(segue)
ArQcolo48-bisConciliazioneinudienza
1.  Ciascuna parte entro il termine di cui all’ar@colo 32, comma 2, può
presentare istanza per la conciliazione totale o parziale della
controversia.
2.  All’udienza la commissione, se sussistono le condizioni di
ammissibilità̀ , invita le parQ alla conciliazione rinviando
eventualmente la causa alla successiva udienza per il
perfezionamentodell’accordoconciliaQvo.
3.  La conciliazione si perfeziona con la redazione del processo verbale
nelqualesonoindicatelesommedovuteconiterminielemodalità
di pagamento. Il processo verbale cos@tuisce @tolo per la riscossione
delle somme dovute all’ente impositore e per il pagamento delle
sommedovutealcontribuente.
4.  La commissione dichiara con sentenza l’es@nzione del giudizio per
cessazionedellamateriadelcontendere.
103
L’APPELLO
LACONCILIAZIONEGIUDIZIALE(segue)
ArQcolo48-terDefinizioneepagamentodellesommedovute
1.  Le sanzioni amministraQve si applicano nella misura del quaranta per cento del
minimo previsto dalla legge, in caso di perfezionamento della conciliazione nel
corso del primo grado di giudizio e nella misura del cinquanta per cento del
minimo previsto dalla legge, in caso di perfezionamento nel corso del secondo
gradodigiudizio.
2.  Il versamento delle somme dovute ovvero, in caso di rateizzazione, della prima
rata deve essere effe2uato entro venQ giorni dalla data di soVoscrizione
dell’accordoconciliaQvodicuiall’ar@colo48odiredazionedelprocessoverbaledi
cuiall’ar@colo48-bis.
3.  Incasodimancatopagamentodellesommedovuteodiunadellerate,compresa
laprima,entroilterminedipagamentodellaratasuccessiva,ilcompetenteufficio
provvede all’iscrizione a ruolo delle residue somme dovute a @tolo di imposta,
interessi e sanzioni, nonché́ della sanzione di cui all’ar@colo 13 del decreto
legisla@vo18dicembre1997,n.471,aumentatadellametàeapplicatasulresiduo
importodovutoaQtolodiimposta.
4.  Perilversamentoratealedellesommedovutesiapplicano,inquantocompa@bili,le
disposizioni previste per l’accertamento con adesione dall’ar@colo 8 del decreto
legisla@vo19giugno1997,n.218.
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