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IL TUO VIAGGIO LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI NEPAL IL TUO VIAGGIO LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI NEPAL Incipit: Quando si è trattato di decidere se continuare a proporre i nostri viaggi in Nepal, abbiamo esitato. “In Nepal a un anno dal terremoto?” “La gente, quando viaggia non vuole pensieri”. Poi abbiamo concluso che in ogni caso “la gente, quando viaggia, pensa”, non lascia a casa cervello e cuore. Noi ci andiamo perché fra qualche mese le macerie saranno state tolte e il grosso del vasto patrimonio culturale sarà ancora a disposizione di chi vorrà recarvisi. Restano, e resteranno, altre macerie, quelle negli animi di chi ha perso cose e persone. Per quegli animi ciò che dovremmo fare è non lasciarli soli, soprattutto quando sarà passata l’ondata emotiva che ora tiene (ancora per poco) accesa l’attenzione. Non proponiamo di andarci perché comunque “il mondo va avanti”, come è successo anche dopo lo tsunami del 2004 che fece oltre 300.000 morti. Perché il mondo non va avanti da solo. Va avanti meglio o peggio secondo quello che noi facciamo. L’impegno più utile e opportuno è proprio quello di tornare in questo Paese. Serve ad alimentare un indotto economico che negli ultimi anni era diventato importante per l’economia complessiva del Nepal. Soprattutto, è indispensabile tornarci perché può fornire quel pizzico di speranza in più a un Paese che solo ora stava cominciando a riprendersi, dopo decenni di difficilissima situazione sociale interna. Continuerà a mostrarsi fiero dell’arte dei newari, da sempre validi artigiani del legno, al cui tradizionale lavoro d'inserimento di sostanziose parti in tek nelle strutture edifici e templi, tipico delle architetture nepalesi, si deve la salvezza della gran parte del loro patrimonio storico. Se, prima del terremoto, avevate pensato di andare in Nepal, confermate il vostro intento. Se non era al primo posto tra le destinazioni ambite, cambiate idea. Se, già prima del terremoto, avevate pensato che vi sarebbe piaciuto tornarci, fatelo. Se, ritenevate che fosse di scarso interesse, sappiate che il Nepal vale certamente un viaggio, anche dopo il terremoto. Il Nepal avrà bisogno di cinque, forse dieci anni, per tornare a essere povero come prima del sisma. Possiamo far poco, ma quel poco, facciamolo. Non scappiamo da una destinazione difficile, e voi potete venirci con noi. Questo itinerario è una novità che si concentra su una delle regioni meno conosciute al turismo, ma molto interessante: il Terai. Generalmente chi si reca in Nepal lo fa per LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI | 3 visitare Kathmandu e poi andare verso le vette dell’Himalaya, ma Nepal vuol anche dire “terre basse”, Terai appunto. In questa regione vive la maggior parte della popolazione nepalese essendo una zona molto fertile. Quale estensione nepalese della vasta pianura del Gange, il Terai, è una stretta pianura alluvionale a 200 metri sopra il livello del mare, che funge da confine naturale tra il Nepal e l’India. Quest’area, che un tempo era infestata dalla malaria, è oggi, grazie ad una vasta opera di dissodamento del terreno, una delle aree più popolate del Nepal, con un suolo ricco e generoso, dove in alcune zone i contadini fanno tre raccolti l’anno. In tutta la regione vivono diverse sotto-etnie Tharu: Deukhuria Tharu, Dangaura Tharu, Rana Tharu, solo per citarne alcune che mantengono costumi particolari e diversi modi di danzare e pescare. Abbiamo scelto di visitare la parte più occidentale del Terai, perché in questa zona i festivals induisti sono molto sentiti. In questo periodo, numerose persone di diverse culture, tradizioni e origini che risiedono in questa regione festeggiano questo festival, invitando gruppi di danzatori ad esibirsi nei loro villaggi. E’ questo quindi il momento più propizio, non solo per assistere alle danze tradizionali, ma anche per ammirare i colorati costumi indossati dalle donne in queste occasioni. Tra le varie danze a cui assisteremo: la danza Sakhia Naach e la danza Mugra Naach eseguita dai Tharu o le danze Hudkeli Naach, Dhami Naach e Gaware Naach eseguite dalle popolazioni delle montagne. Soprattutto i Dangauria Tharu celebrano questo Festival con numerose attività, per circa un mese, dal primo giorno del festival all’ultimo giorno, chiamato Tihar. Rampur è il villaggio tradizionale dei Dangauria Tharu, dove avremo modo di conoscere il loro stile di vita tradizionale, ammirare i muri decorati delle loro abitazioni e assistere alle loro attività culturali. Durante il nostro tour visiteremo il meno conosciuto Parco Nazionale Reale di Bardia, la più grande riserva naturale incontaminata del Terai, dove non sarà impossibile avvistare il rinoceronte indiano, gli elefanti, le scimmie entello, il macaco, il cervo maculato…quasi impossibile da avvistare, anche se presente nel parco, la tigre del Bengala. Il Parco copre 968 kmq di foresta di sal e di praterie estese lungo i fiumi Geruwa e Karnali. Non lontano da Dhangadhi si trovano villaggi abitati dall’etnia dei Rana Tharu, le cui donne, usano decorare i muri interni delle loro case di fango, con disegni colorati ed elaborati, rappresentanti scene di vita del Dio Krishna così come sono raccontate nel poema epico indiano Mahabaratha e i muri esterni invece, con figure che simboleggiano prosperità e piacere. Ritornando verso Kathmandu, non potrà mancare una sosta a Lumbini, luogo di nascita di Buddha, e Sito Patrimonio dell’Umanità. Essendo uno dei luoghi più sacri per i buddisti, vi sono stati eretti numerosi edifici religiosi, dal V° secolo a.C., come il Tempio di Maya Devi che sorge nel punto esatto in cui nacque Buddha e il Pilastro del Re Ashoka eretto nel 249 a.C. Sempre sulla via del ritorno, ci fermeremo a Pokhara che sorge attorno al Lago Phewa. Sempre sulla strada per Kathmandu, è d’obbligo una sosta nel villaggio newari di Bandipur, dove abbiamo deciso di pernottare per respirarne a fondo l’atmosfera. Ovviamente non può mancare comunque la visita di Kathmandu, che resta pur sempre un luogo estremamente affascinante. 4 | IL TUO VIAGGIO LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI | 5 IL TUO VIAGGIO LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI 1° giorno Partenza dall'Italia per Kathmandu 2° giorno Arrivo a Kathmandu nel pomeriggio. 3° giorno Volo da Kathmandu a Danghadi e proseguimento per il villaggio di Mudkatti per assistere alle celebrazioni del festival Holi 4° giorno Escursione al villaggio dell'etnia dei Dangaira tharu di Rampur alla scoperta dello loro stile di vita, delle loro abitazioni e del loro modo di festeggiare il festival Holi 5° giorno Partenza per Tikapur e proseguimento per il villaggio di Munuwa, un tipico villaggio dell'etnia dei Katharia Tharu 6° giorno Da Chisapani al Parco Nazionale Bardia. Safari fotografico con gli elefanti e arrivo a Kohalpur 7° giorno 8° giorno Giornata di trasferimento per raggiungere il famoso sito di Lumbini, luogo di nascita di Siddharta. 9° giorno Intera giornata dedicata alla visita di Lumbini, meta di pellegrinaggio dei buddhisti di tutto il mondo 6 | IL TUO VIAGGIO 10° giorno Da Lumbini verso Shrinagar con una sosta alla graziosa cittadina di Tansen. 11° giorno Si lascia Srinagar verso Pokhara percorrendo una strada con panorami affascinanti. 12° giorno La Valle di Pokhara e proseguimento per l'affascinante villaggio newari di Bandipur. 13° giorno Lungo la valle attraversata dai fiumi Trishuli e Marsyangdi si raggiunge Kathmandu. Visita delle vicine cittadine di Bhaktapur e Patan. Nel tardo pomeriggio, trasferimento in aeroporto per il volo per l'Italia 14° giorno Arrivo previsto in mattinata LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI | 7 1° giorno Partenza dall'Italia per Kathmandu Partenza da Milano con voli di linea per Kathmandu. Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno Arrivo a Kathmandu nel pomeriggio. Proseguimento per Kathmandu dove l’arrivo è previsto in mattinata. Al nostro arrivo all’aeroporto, dopo aver sbrigato le formalità relative all’ottenimento del visto, incontro con il rappresentante locale e trasferimento in bus privato all’hotel Soaltee Crown Plaza. Nel pomeriggio possiamo cominciare a scoprire questa incredibile città. Kathmandu è un museo all’aperto e anche se negli ultimi anni è molto cambiata, con una miriade di costruzioni senza alcuno stile, è diventata rumorosissima, caotica e con molto inquinamento, non ha tuttavia perso il suo antico fascino e se quando siamo a Durbar Square pensiamo solo a immergerci nella sua magica atmosfera, riusciremo a dimenticare tutti gli aspetti negativi di questa città. La città si trova a 1.340 m slm ed è situata in posizione centrale rispetto alla valle che domina, più in lontananza, attorno alla valle, decine di montagne alte più di 6000 m che formano la catena himalayana. La città può essere visitata in diversi modi, ma l’ideale è scoprirla a piedi. Nel cuore della città vecchia: il Durbar, cioè “la piazza della corte reale”, dove sembra di tornare indietro nel tempo. Nel Durbar vi sono più di cinquanta templi e monumenti e fra questi spicca il magnifico Tempio di Taleju, che ospita la divinità della famiglia reale e che è possibili visitare solo esternamente. I suoi tre tetti sono ricoperti di rame dorato e una serie di campanelle tintinnanti rende atmosfera ancora più magica. Fu costruito dal re Mahendra Malla tra il 1549 e il 1596 dedicandolo alla divinità indiana Taleju Bhawani. Il Kasthamandap, il cui nome vuol dire “casa di legno”, fu costruito nel XII secolo e fu il re Laxmi Nar Singh Malla che volle la sua costruzione con il legno di un unico albero di “sal”. Inizialmente nell’edificio si tenevano cerimonie ed era il luogo di riunione dei forestieri che vi partecipavano e solo in seguito fu dedicato a Gorakhnath. Dietro questo edificio si trova il minuscolo tempio dell’Ashok Binayak, conosciuto anche come Maru Ganesh, una divinità molto amata dai nepalesi, il dio con la testa di elefante. Tornando più verso la piazza si trova il Tempio di Shiva. Sempre nella piazza, il vecchio Palazzo Reale, l’Hanuman Dhoka (il dio scimmia) che fu fatto costruire nel XVII secolo dal re Pratap Malla, anche se nel corso degli anni sono state fatte diverse migliorie e aggiunte. Nei pressi della piazza, il Palazzo della Kumari, un edificio monastico costruito a metà del XVIII secolo e capolavoro dell’arte newar, con le finestre di legno riccamente scolpite. Qui vive la dea vivente, o Kumari, incarnazione di Taleju Bhavani, la dea protettrice della famiglia reale, manifestazione di Durga. Interessante anche il Tempio di Jagannath, l’edificio più antico della piazza (XVII secolo). Pranzo libero e cena in hotel. 8 | IL TUO VIAGGIO 3° giorno Volo da Kathmandu a Danghadi e proseguimento per il villaggio di Mudkatti per assistere alle celebrazioni del festival Holi (Kathmandu - Dhangadhi, circa 1 ora di volo. Dhangadhi - Danghadi - Mudkatti, circa in'ora di jeep) Dopo la colazione, trasferimento in aeroporto in tempo utile per prendere il volo per Dhangadhi. Al nostro arrivo, trasferimento al villaggio rana tharu di Mudkatti per visitarlo ed assistere ai festeggiamenti in occasione del festival Holi. Oggi si celebra il Festival Holi in tutto il Terai, senza limiti di casta e credenze. Le persone anziane lo celebrano seguendo il rituale religioso, mentre i più giovani colgono l’occasione per divertirsi e conoscere nuovi ragazzi/ragazze. Il colore è considerato sacro ed è donato tra i membri delle famiglie, gli amici e i ragazzi e le ragazze. Nella società Tharu il festival dura una settimana, da oggi. Essi celebrano il festival seguendo la storia religiosa che parla delle devote di Lord Krishna. In quest’occasione, sono eseguite numerose danze e diverse attività tradizionali. Molte persone si riuniscono in gruppi e si spostano nelle comunità portando i colori che sono offerti agli ospiti e agli amici con l’alcol locale e la carne di maiale o capra. Si ritiene che Holi sia anche la festa per i ragazzi e le ragazze. Le Bathania (le ragazze Tharu) sono libere di giocare e scegliere il loro fidanzato in questo periodo. Questo è anche il periodo dei matrimoni in Nepal e non è esclusa la possibilità di partecipare a uno di questi. Lasciato l’aeroporto con le jeep, ci dirigiamo nel villaggio di Sehari-Mudkatti, abitato dall’etnia dei Rana Tharu, per assistere alle varie danze eseguite in occasione del festival e per approfondire le loro tradizioni, come quella spettacolare della pesca. Uno dei compiti delle donne Rana è quello di abbellire le loro case costruite in fango mescolato con la paglia e ogni anno, dopo la stagione delle piogge, rinfrescano le loro abitazioni, ricoprendole di fango che lisciano fino a donargli un aspetto quasi smaltato. Alcune donne, più creative arrivano a decorare i muri esterni e interni delle loro abitazioni con motivi colorati raffiguranti la vita del dio Krishna menzionata nel poema epico indiano, il Mahabarata oppure con figure che simboleggiano la prosperità e la buona salute. Le abitazioni sono piuttosto spaziose e ventilate naturalmente. Al loro interno sono posti dei grandi contenitori sempre costruiti in fango che servono per conservare le granaglie. Le donne indossano degli abiti molto colorati, con una gonna composta di fasce orizzontali di colori diversi (blu, giallo e bianco) e un corpetto molto ricamato che si apre sulla schiena. Una delle attività più interessanti da osservare delle donne Rana Tharu è sicuramente la pesca che viene effettuata in gruppo, con delle grandi reti di forma esagonale. Al termine della nostra giornata, rientro all’hotel Devotee per la cena e il pernottamento. www.hoteldevoteenepal.com. L’Hotel Devotee è il migliore hotel della regione occidentale. E’ una struttura nuova a 8 km dall’aeroporto. Tutte le trentuno camere sono dotate di bagno privato e aria condizionata. L’hotel dispone di ristorante e servizio internet wi-fi. LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI | 9 4° giorno Escursione al villaggio dell'etnia dei Dangaira tharu di Rampur alla scoperta dello loro stile di vita, delle loro abitazioni e del loro modo di festeggiare il festival Holi (Danghadi - Rampur, 50 km di strada asfaltata e 3 km di strada sterrata.) La giornata è dedicata alla scoperta della vita e della cultura dei Dangaura Tharu. Ci dirigiamo verso il villaggio di Rampur. I dangaura tharu si distinguono maggiormente dal resto della popolazione: si vestono in modo diverso, mangiano cibi diversi e pregano in modo diverso e i loro villaggi non sono multietnici come quelli dei tharu che abitano la parte est del paese. Diversi indizi suggeriscono che i tharu di questa regione abbiano un’origine etnicamente mista sviluppata attraverso l’integrazione di persone di altri gruppi. Molti dei tharu di questa regione sono stati ampiamente sfruttati da cinici zemindar, proprietari terrieri. Poiché molti dei tharu non possiedono la terra, sono alla completa mercé di queste persone senza scrupoli. In ogni villaggio c’è un funzionario chiamato mahato il cui compito è quello di mantenere la legge e l’ordine. E’ a tutti gli effetti il capo del villaggio. Nel villaggio che visiteremo, avremo modo di osservare le loro abitazioni costruite in fango. I muri esterni sono decorati a rilievo con immagini di animali e fiori. I cavallini d’argilla rappresentano la loro divinità e sono posti in capanne separate di fronte alla loro abitazione. Prodotti della foresta e degli orti sono appesi a seccare sotto i tetti delle case. Nel villaggio sono presenti circa sessanta abitazioni. Nei pressi del villaggio, si trovano due laghi naturali, dove fioriscono i fiori di loto e dove avremo modo di osservare da vicino il loro sistema tradizionale di pesca. Accanto ai laghi sorge il Tempio di Behedabada, visitato da molti pellegrini provenienti dalla regione, ma anche da Kathmandu e dall’India del nord. Rampur è sicuramente il villaggio Dangaura più tradizionale dell’area. Ci sarà la possibilità di assistere al loro tipico stile di vita e alle diverse attività culturali presenti durante il Festival Holi. I ragazzi e le ragazze eseguono diverse danze nei loro costumi tradizionali. Al termine delle visite, rientro in hotel a Dangadhi per la cena e il pernottamento. 5° giorno Partenza per Tikapur e proseguimento per il villaggio di Munuwa, un tipico villaggio dell'etnia dei Katharia Tharu (90 km di strada asfalta e 5 km di strada sterrata - circa 2 ore e mezzo) Oggi la giornata è dedicata alla scoperta della cultura dei Katharia Tharu. Ci recheremo nei villaggi di Tikapur e Munuwa per assistere alle loro danze nei costumi tradizionali, ai quali aggiungono dei cesti in vimini o terracotta che donano un tocco particolare alle loro movenze. L’etnia dei Katharia Tharu ha molti tratti in comune, per quanto riguarda l’abbigliamento e l’architettura delle case con l’etnia Rana Tharu. I Katharia abitano la zona che va da Kailali a est fino a Gorakhpur e il Terai centrale. Secondo il ricercatore Krauskopff, i katharia sono suddivisi in due “sottogruppi”, i Pachala e i Purbya. Come per tutti i Tharu, anche per i Katharia, l’attività della pesca riveste un ruolo molto importante, anche se le tecniche utilizzate differiscono molto da gruppo a gruppo. Costruiscono le loro case utilizzando la terra mescolata all’acqua e le pareti interne 10 | IL TUO VIAGGIO sono decorate con figure che rappresentano la vita di Lord Krishna, menzionata nel poema epico Hindu, il Mahabharata, mentre i muri esterni sono incisi sia con figure simboleggianti la prosperità e il piacere, sia con soggetti come l’elefante, il pavone e il fiore di loto. All’interno delle case si trovano anche dei particolari granai in terracotta, anch’essi magistralmente decorati. Anche i costumi indossati dalle donne katharia, rivestono un fascino particolare. Al termine delle visite, rientro a Tikapur. Pensione completa e pernottamento all’Hotel Siddharta. 6° giorno Da Chisapani al Parco Nazionale Bardia. Safari fotografico con gli elefanti e arrivo a Kohalpur (Chisapani - Kohalpur, 120 km, circa 4 ore) Dopo la colazione, partenza per raggiungere Thakurdwara nel Parco Nazionale Reale di Bardia che si trova nel Terai occidentale, lungo il corso del fiume Karnali che da qui scorre placidamente verso le distese pianeggianti del Terai e la pianura indiana del Gange. Con un’area di 938 kmq, è principalmente pianeggiante con le colline Siwalik quale confine settentrionale naturale. Delle trentadue specie diverse di mammiferi che ospita il parco, si potrebbe avere la fortuna di ammirare la tigre reale del Bengala o il bue blu, i delfini del Gange, le antilopi, gli elefanti e il coccodrillo. Quasi certo al 99%, l’avvistamento del rinoceronte asiatico (quello con l’armatura) e delle antilopi di palude. Il miglior modo per visitare il parco è a dorso di elefante anche perché non sono molte le piste percorribili con un fuoristrada. Dopo la visita del parco, proseguimento per Kohalpur. Pensione completa e pernottamento al Central Plaza Hotel. 7° giorno 8° giorno Giornata di trasferimento per raggiungere il famoso sito di Lumbini, luogo di nascita di Siddharta. (Tikapur - Lumbini - 250 km, circa 6 ore) Oggi è una lunga giornata di trasferimento lungo l’East West Highway, anche se gli spunti d’interesse non mancano mai, dato che si attraversano numerosi paesi/villaggi e la campagna. Arrivo nel pomeriggio a Butwal e proseguimento per Lumbini. (Abbiamo scelto di percorrere qualche chilometro in più e pernottare a Lumbini per due motivi principali: ci sono strutture alberghiere migliori rispetto a Butwal e poi ci troviamo già il giorno dopo vicino ai luoghi da visitare). Pernottamento al Lumbini Hotel Kasai. www.lumbinihotelkasai.com LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI | 11 9° giorno Intera giornata dedicata alla visita di Lumbini, meta di pellegrinaggio dei buddhisti di tutto il mondo Giornata dedicata alla visita del sito di Lumbini, città natale di Gautama Siddharta Buddha e quindi uno dei siti religiosi più importanti del mondo. Sembra proprio che Siddahrta sia nato in questa città, ai piedi di un albero di sal, nel mese di maggio del 563 a.C. Dal 1997 il sito è stato iscritto nel Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Sebbene sia un’importante meta di pellegrinaggio, Lumbini non ha nulla in comune con Haridwar, la Mecca o Lourdes. Qui i pellegrini arrivano in un flusso lento e rispettoso e molti si fermano a meditare nei monasteri che sorgono nei pressi del sito. Il centro di Lumbini coincide con il tempio di Maya Devi che segna il punto esatto in cui la regina Maya Devi di Kapilavastu diede alla luce Gautama Siddharta. Intorno al tempio si estende un giardino sacro in cui si trovano la colonna di Ashoka e i resti delle fondamenta di decine di stupa e monasteri. Dopo essersi tolti le scarpe, si può camminare tra i resti archeologici passando su una passerella di legno sopraelevata. L’interesse dei pellegrini è rivolto soprattutto verso una scultura in arenaria, raffigurante la nascita del Buddha che si dice sia stata collocata qui per volontà del re Ripu Malla nel XIV secolo, quando Maya Devi era venerata come l’incarnazione della dea madre hindu. La scultura è stata quasi completamente erosa da secoli di adorazioni, ma si riesce ancora a distinguere la sagoma di Maya Devi aggrappata a un ramo di sal, mentre dà alla luce il Buddha sotto lo sguardo di Indra e Brahma. Si dice che il laghetto accanto al tempio sai quello in cui la regina s’immerse prima di partorire Buddha. Intorno al giardino si estende per chilometri un vastissimo parco, chiamato Lumbini Development Zone, progettato nel 1978 dall’architetto Kenzo Tange. Di fronte al tempio di Maya Devi, sorgono due piccoli monasteri: il Dharma Swami Maharaj Buddha Vihar, costruito dai pellegrini del Mustang e il Nepal Buddha Vihara eretto dai monaci indiani di Bihar. L’imperatore indiano Ashoka visitò Lumbini intorno al 249 a.C., lasciando dietro di sé una colonna di arenaria recante alcune iscrizioni celebrative dell’avvenimento. Riscoperta dal governatore di Palpa nel 1896, la colonna, alta 6 m è stata ricollocata nel proprio sito originario, di fronte al tempio di Maya Devi. Fin dalla creazione, nel 1978, della Lumbini Development Zone, i paesi buddhisti di tutto il mondo commissionano la costruzione di sontuosi monasteri intorno al luogo natale del Buddha: ciascun edificio riflette l’interpretazione del buddhismo propria del paese che rappresenta e sicuramente costituiscono un’affascinante mappa architettonica delle varie scuole della filosofia buddhista nel mondo. Proprio fuori dal complesso di Lumbini si trovano diversi villaggi tradizionali dei tharu. Dopo le visite, rientro in hotel per la cena e il pernottamento. Pernottamento al Lumbini Hotel Kasai. 10° giorno Da Lumbini verso Shrinagar con una sosta alla graziosa cittadina di Tansen. (Lumbini - Srinagar, circa 80 km di strada asfaltata, 2 ore e mezza) 12 | IL TUO VIAGGIO Dopo la colazione, lasciamo la città di Lumbini per dirigerci verso Tansen (Palpa), attraversando magnifici paesaggi, vallate e panorami della catena dell’Annapurna. Tansen, ex capitale del regno magar di Tanahun è una città medioevale arroccata sulla collina che sovrasta il fiume Kali Gandaki, sulla strada tra Butwal e Pokhara. Le sue strette e tortuose stradine, inaccessibili alle automobili, ospitano un gran numero di botteghe e templi. Prima dell’ascesa degli Shah Tanahun era uno dei regni più potenti del Nepal. Il potere dei magar andò scemando nel corso del XVIII secolo e Tansen si reinventò come centro commerciale sulla rotta degli scambi tra India e Tibet. La lavorazione dei metalli e la tessitura del dhaka, la stoffa usata per le giacche tradizionali nepalesi e per i topi (cappelli di panno), sono tuttora le attività principali della zona. La piazza principale di Tansen è dominata da un curioso padiglione ottagonale, utilizzato per le cerimonie pubbliche all’epoca in cui Tansen era governata dagli Shah. Nell’angolo nord-occidentale della piazza sorge il piccolo Mandir (tempio) di Bhimsen a due piani, consacrato alla dea newari del commercio. Nella città sorge anche il Mandir di Amar Narayan, un classico tempio a tre piani in stile pagoda, costruito nel 1807 da Amar Singh Thapa, il primo governatore di Tansen e considerato uno dei più bei templi al di fuori della Valle di Kathmandu e dedicato al dio Vishnu. All’inizio della scalinata che porta al tempio si trova il più piccolo Mandir di Mahadev consacrato a Shiva. E’ costruito in stile newari a più livelli e al suo interno è custodito un caso dal quale l’acqua gocciola ininterrottamente su un lingam di pietra. Nella città si trova anche il Tansen Durbar, palazzo costruito dal governatore della provincia nel 1927. Amante dello sfarzo e dell’apparenza, questo personaggio era solito uscire a dorso di elefante dalla grande porta sul lato meridionale di Sitalpati per salutare i propri sudditi (agli stranieri non è consentito entrare nel palazzo). Dopo il pranzo, tempo libero per shopping (prodotti di cotone, oggetti di bronzo e il famoso caffè organico) e proseguimento per Srinagar. Nelle giornate limpide, da questa cittadina si può godere di una splendida vista delle catene dell’Annapurna e del Dhaualgiri. Pensione completa e pernottamento all’Hotel Srinagar. 11° giorno Si lascia Srinagar verso Pokhara percorrendo una strada con panorami affascinanti. (Srinagar - Pokhara - 130 km, circa 5 ore) Dopo la colazione, lasciamo la città di Srinagar per dirigerci verso Pokhara. La strada che percorriamo è molto spettacolare e nelle giornate limpide, si ha la possibilità di ammirare le bellissime montagne Himalayane dell’Annapurna e del Fishtail (Machapucchare), oltre a incantevoli paesaggi. Tempo permettendo, lungo la strada, si farà una sosta per vedere la cascata di David. Questa cascata, conosciuta localmente con il nome di Patale Chhango, si forma con le acque del Lago Phewa, che si trova a Pokhara. Con una barca a remi visiteremo anche il lago e il Tempio di Barahi che sorge su di un’isola in mezzo al lago e che è dedicato alla dea Ajima. Seconda città del Nepal, Pokhara è il punto di arrivo del famoso Circuito dell’Annapurna e il punto di partenza per una decina di altri percorsi di trekking tra le montagne della catena dell’Annapurna. Deve anche la sua fama alla bellezza del lago Phewa (il secondo lago più grande del paese), nel quale durante la stagione in cui il cielo è più limpido (ottobre/novembre), si riflettono le cime che circondano la città. Oggi Pokhara è una località molto turistica LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI | 13 ma resta comunque un luogo piacevole in cui trascorrere una giornata. Dopo le visite, raggiungiamo Naudanda e l’hotel Himalayan Deurali Resort, un boutique hotel a 30 minuti da Pokhara, in una stupenda posizione che offre uno spettacolare panorama della valle e della catena dell’Annapurna. 12° giorno La Valle di Pokhara e proseguimento per l'affascinante villaggio newari di Bandipur. (Pokhara - Bandipur - circa due ore e mezzo) Ci si può svegliare prima dell’alba per ammirare dalla nostra camera le catene montuose dell’Annapurna, Dhaualgiri e del Manaslu e aspettare il sorgere del sole. Ritorno a Pokhara per visitare il Tempio di Bindhya Basini, in stile shikhara e con le mura bianche fu fondato nel XVII secolo ed è consacrato a Durga, l’incarnazione guerresca di Parvati, venerata qui nella forma di un saligram (fossile di ammonite risalente al Giurassico, più di 100 milioni di anni fa e che si trovano soprattutto nelle valli himalayane a nord di Pokhara. Al termine della visita, proseguimento per Bandipur, un villaggio di montagna adagiato sopra un alto crinale e a metà strada tra Pokhara e Kathmandu. E’ un vero e proprio gioiellino, non inserito nei circuiti turistici, ma che vale la pena di visitare, perché è un luogo dove l’atmosfera newari è rimasta quasi intatta. Infatti, più del 70% delle abitazioni conserva questo stile, con finestre di legno intagliato e tetti aggettanti in ardesia. Per raggiungere questo villaggio ci si ferma nella caotica città di Dumre e da qui percorrendo una ripida salita (a volte è necessario cambiare il nostro mezzo con jeep locali) si arriva al villaggio. Le vedute dell’Himalaya che si godono dalla collina su cui sorge il villaggio sono mozzafiato. Passeggiamo a piedi per le vie di Bandipur per assorbirne l’atmosfera. Pensione completa e pernottamento all’Hotel Gaon Ghar. (Abbiamo deciso di pernottare una notte a Bandipur, anziché a Pokhara, perché questo villaggio ci riporta indietro nel tempo e ci consente di vivere un’esperienza particolare). www.gaunghar.com (L’hotel Gaun Ghar è un delizioso piccolo hotel situato nella strada principale del villaggio di Bandipur. Tutte e quindici le camere sono dotate di servizi privati e l’atmosfera che si respira in questo luogo è molto piacevole. Dalla sua terrazza, dove si può mangiare se la temperatura lo consente, si possono ammirare le montagne innevate). 13° giorno Lungo la valle attraversata dai fiumi Trishuli e Marsyangdi si raggiunge Kathmandu. Visita delle vicine cittadine di Bhaktapur e Patan. Nel tardo pomeriggio, trasferimento in aeroporto per il volo per l'Italia (Bandipur - Kathmandu, 170 km di strada asfaltata) Dopo aver ammirato il bellissimo panorama himalayano si parte per Kathmandu. Sono circa 170 km che si percorrono in 3/4 ore senza contare le soste, ma che ci permettono di ammirare un paesaggio che ci sorprende continuamente: campi coltivati a riso, foreste, villaggi, fiumi di colori diversi che confluiscono uno nell’altro. A una quindicina 14 | IL TUO VIAGGIO di chilometri da Kathmandu si trova la città di Bhaktapur, detta anche Bhatghaon, la “città dei devoti”, antica capitale di uno dei regni della vallata. Qui si respira proprio l’aria di un tempo, perché a differenza di Kathmandu, i mezzi non possono circolare nella città vecchia che si percorre, quindi solo a piedi, e la maggior parte degli edifici sono meravigliosi esempi di architettura newari. E’ sicuramente uno dei luoghi più interessanti del Nepal, dove sembra di tornare all’epoca medioevale. Sembra che sia stata fondata nel IX secolo dal leggendario re Ananda Malla e fu capitale della valle dal XIV al XVI secolo. Gli edifici da visitare sono veramente tanti e dopo una spiegazione generale, sarà lasciato del tempo libero a tutti, affinché ognuno possa assaporarne l’atmosfera. Dopo la visita di Bhaktapur, ci dirigiamo verso Patan che si trova a 5 km dalla capitale. Il suo altro nome, Lalitpur, vuol dire “città della bellezza”. Ed ebbe un ruolo importante nel corso dei secoli, già quando la valle era divisa in tantissimi regni feudali. Nel 1372 venne conquistata da un re della dinastia Malla di nome Jayasthiti che, dopo dieci anni unificò la valle portando la capitale a Bhaktapur. Fu proprio durante il regno dei malla che furono costruiti i bellissimi templi che tuttora si possono ammirare. Situata sull’altra riva del fiume Bagmati è una città prevalentemente buddhista Rientro a Kathmandu. Se possibile, tempo libero per lo shopping. Pensione completa e pernottamento al Soaltee Crown Hotel. 14° giorno Arrivo previsto in mattinata La mattina presto, trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo di linea per Milano Malpensa. LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI | 15 1. Donne Katharia Tharu 2. Abitazione Tharu 3. Donne Dhangaria Tharu 16 | IL TUO VIAGGIO PRIMA DELLA PARTENZA BENE A SAPERSI Itinerario. Questo viaggio è stato ideato e studiato da Anna Canuto e proposto per la prima volta nel 2013. La novità del viaggio è rappresentata dalla zona occidentale del Terai che normalmente non rientra in alcun itinerario turistico, ma che offre degli spunti molto interessanti al viaggiatore curioso: costumi tradizionali, stili di vita particolari, architetture povere ma affascinanti. Sistemazioni. Durante questo viaggio si visita una zona del Nepal (Terai), al di fuori delle rotte turistiche e di conseguenza non sviluppata a livello di strutture ricettive come altre zone del Paese. Tuttavia, anche se semplici, alcune strutture sono comunque fornite dei servizi base: bagno privato, ristorante, etc. In ognuna di queste località, saremo nella migliore struttura disponibile. In tutte le altre zone del paese, previste dal programma, gli hotel previsti, sono a nostro parere, i più belli presenti. Siamo del parere che il motivo principale, che dovrebbe spingere le persone a fare un viaggio siano i luoghi che andranno a visitare, e le popolazioni che incontreranno e se questo comporta a volte il dover adattarsi a dormire in hotel “non lussuosi”, non dovrebbe rappresentare un problema o un ostacolo alla piena soddisfazione del viaggio. I trasferimenti interni sono effettuati con un bus di medie o grandi dimensioni, dotato di aria condizionata. Utilizzo di jeep 4x4 per visitare alcuni villaggi nella zona del Far West Terai. Visita di Kathmandu. Le visite della città e dintorni potrebbero non seguire l’ordine stabilito nel programma dettagliato. Clima. Anche se è sempre più difficile parlare di situazione climatica di un Paese in modo certo, cerchiamo di dare alcune indicazioni di massima. Pur trovandosi non lontano dal tropico del Capricorno, il clima del Nepal è alquanto vario, perché alterato dall’altitudine, perché si passa dalle foreste tropicali delle pianure (Terai) alle alte vette. Si va pertanto dal clima tropicale nel Terai a quello più temperato ai piedi delle montagne (Kathmandu e Pokhara). Generalmente possiamo dire che il periodo migliore per visitare il paese va da ottobre ad aprile, ossia durante la stagione fredda. Negli ultimi anni nei mesi invernali (dicembre, gennaio e febbraio), nelle prime ore del mattino (fino alle 9.00/10.00), nella parte sud (Terai) e nella parte centrale del Paese (Valle di Kathmandu, Pokhara..), spesso c’è foschia che si dirada nel momento in cui il sole comincia a scaldare; anche l’escursione termica tra il giorno e la notte è maggiore durante questi mesi, ma si avverte di più nella zona centrale del Paese. Guide locali. Durante il nostro tour abbiano previsto, oltre all’esperto accompagnatore di Kel 12 anche una guida parlante inglese. Nel paese non sono presenti molte guide valide parlanti italiano, ma potendo contare sull’esperto Kel 12 che v’illustrerà i vari aspetti culturali del paese, possiamo “accontentarci” anche di una guida che non parla la nostra lingua. LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI | 17 Quota Individuale di partecipazione da Milano Minimo 8 partecipanti Con Esperto Kel 12. Massimo 14 partecipanti € 3,600.00 Supplementi per persona Supplemento singola € 550.00 Tasse aeroportuali e fuel surcharge € 310.00 Quota di gestione pratica € 80.00 Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio, cosi come determinato dalla tabella premi seguente: Costo individuale del viaggio fino a € 1.000,00 € 2.000,00 € 3.000,00 € 4.000,00 € 5.000,00 Oltre € 5.000,00 sull’eccedenza Premio individuale € 31,00 € 63,00 € 94,00 € 125,00 € 156,00 3% Le condizioni di polizza sono riportate sul catalogo Kel12 e riguardano sia l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di annullamento. Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio. PENALI DI ANNULLAMENTO 10% della quota di partecipazione sino a 45 giorni di calendario prima della partenza; 20% della quota di partecipazione da 44 a 31 giorni di calendario prima della partenza; 30% della quota di partecipazione da 30 a 18 giorni di calendario prima della partenza; 50% della quota di partecipazione da 17 a 10 giorni di calendario prima della partenza; 75% della quota di partecipazione da 9 giorni di calendario prima della partenza fino a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima della partenza; 100% della quota di partecipazione dopo tali termini. 18 | IL TUO VIAGGIO Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà durante lo svolgimento del viaggio stesso. Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il corrispettivo di coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi. La copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto. Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno successivo alla data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno della partenza. Questi prezzi sono ancorati al rapporto di cambio (1 euro = 1,13 USD) e possono essere soggetti ad adeguamento valutario (valgono le condizioni di vendita da catalogo). La percentuale della quota pagate in valuta estera è del 55% del prezzo del viaggio. La quota comprende: Voli di linea in classe economica da Malpensa a Kathmandu. Voli domestici. Trasferimenti interni in autobus privato. Utilizzo di fuoristrada, dove menzionato nel programma. Safari fotografico a dorso di elefante e escursione in barca nel Parco Nazionale Bardia. Pernottamenti nelle strutture menzionate nel programma. Pensione completa dalla cena del giorno d’arrivo alla prima colazione del giorno di partenza. Tutti i biglietti per gli ingressi, visite e quanto esplicitamente indicato. Guida locale parlante inglese. Assicurazione medico e bagaglio. Esperto Kel12 dall’Italia, al raggiungimento di 8 partecipanti (massimo 14 partecipanti). La quota non comprende: Bevande e spese personali. Mance. Volo panoramico a Kathmandu. Le tasse aeroportuali (soggette a riconferma). Le “tasse aeroportuali” non sono incluse nella quota base perché le compagnie aeree possono variarle in relazione ai costi del carburante, sicurezza o altri aspetti che dipendono dal loro insindacabile parere. Eventuali partenze da altre città. Il visto d’ingresso da ottenersi all’arrivo in Nepal per il quale sono necessari 30 usd e due fototessera. Tutto quanto non esplicitamente indicato nella “la quota comprende”. LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI | 19 MANCE L’importo delle mance, che verrà raccolto dall’accompagnatrice Kel 12, potrà variare tra i € 60/80, a seconda del numero dei partecipanti del gruppo. Partenza Rientro 22/03/2016 (martedì) 05/04/2016 (martedì) 20 | IL TUO VIAGGIO Stagionalità Note Informazioni generali NORME E SUGGERIMENTI RELATIVI AL VOLO Biglietto aereo Desideriamo portare alla vostra attenzione, che dal 1 giugno 2008, in conformità con le disposizioni IATA (International Air Transport Association: associazione internazionale che rappresenta 240 compagnie aeree e il 94% del traffico aereo internazionale di linea), non si potranno più emettere biglietti aerei cartacei. Questi documenti di viaggio sono stati sostituiti dai biglietti elettronici, gli e-tkt, che garantiscono il metodo più efficiente di emissione e gestione del trasporto aereo, migliorando inoltre il servizio per i viaggiatori. Cos’è un biglietto elettronico? Un biglietto elettronico (e-ticket o ET) contiene in formato elettronico tutte le informazioni che prima venivano stampate sul biglietto cartaceo. L’unico foglio di cui si ha bisogno è “l’itinerary receipt” (in formato A4) che vi verrà consegnato assieme ai documenti di viaggio e che rappresenta la ricevuta del passeggero e la conferma dell’avvenuta emissione del biglietto aereo. Riporta tutti gli estremi dettagliati dei voli prenotati per vostro conto, il codice di conferma del vettore aereo, il numero di biglietto elettronico emesso e i vostri nominativi come da passaporto. Questo documento dovrà essere custodito con cura e presentato direttamente al banco di accettazione del volo. E’ importantissimo che al momento della prenotazione comunichiate il vostro nome esatto come da passaporto (anche secondo nome o cognome se li avete). Articoli consentiti in cabina (bagaglio a mano): un bagaglio a mano la cui somma delle dimensioni (lunghezza + altezza + profondità) non superi complessivamente i 115 cm (come previsto dal DM 001/36 del 28 gennaio 1987) una borsetta o borsa porta-documenti o personal computer portatile un apparecchio fotografico, videocamera o lettore di CD un soprabito o impermeabile un ombrello o bastone da passeggio un paio di stampelle o altro mezzo per deambulare articoli da lettura per il viaggio culla portatile/passeggino e latte/cibo per bambini, necessario per il viaggio articoli acquistati presso i “duty free” ed esercizi commerciali all’interno dell’aeroporto e sugli aeromobili medicinali liquidi/solidi indispensabili per scopi medico-terapeutici e dietetici strettamente personali e necessari per la durata del viaggio. Per quanto riguarda i predetti medicinali liquidi è necessaria apposita prescrizione medica liquidi, contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore a 100 millilitri o equivalente (es. 100 grammi), da trasportare in una busta/sacchetto/borsa di plastica trasparente, richiudibile, completamente chiusa, di capacità non eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad esempio, a circa cm 18 x 20) separatamente dall’altro bagaglio a mano. Nota: i liquidi in questione comprendono acqua e altre bevande, minestre, sciroppi, creme, lozioni e oli, profumi, spray, gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia, LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI | 21 contenuto di recipienti sotto pressione, incluse schiume da barba, deodoranti, sostanze in pasta, incluso dentifricio, miscele di liquidi e solidi, mascara, ogni altro prodotto di analoga consistenza. Per busta di plastica/sacchetto trasparente richiudibile deve intendersi un contenitore che consente di vedere facilmente il contenuto, senza che sia necessario aprirlo e che sia dotato di un sistema integralmente sigillante, come zip oppure chiusure a pressione o comunque una chiusura che dopo essere stata aperta possa essere richiusa. É raccomandabile includere nel bagaglio a mano l'occorrente per la notte e un golf, utili in caso di ritardata consegna del bagaglio all'arrivo. Attenzione invece a non includere coltellino multiuso, forbicine, tagliaunghie, ecc. Bagaglio da spedire a seguito del passeggero Si consiglia l’uso di lucchetto e di mettere un’etichetta con proprio nome e recapito anche all’interno del bagaglio. Preghiamo leggere le informazioni date in ogni itinerario poiché le disposizioni spesso sono diverse e limitano ulteriormente il peso per motivi di sicurezza; se si superano i limiti imposti, questo può comportare un costo elevato. Articoli vietati nel bagaglio E’ vietato il trasporto nella stiva dei seguenti articoli: esplosivi, fra cui detonatori, micce, granate, mine ed esplosivi gas compressi (infiammabili, non infiammabili, refrigeranti, irritanti e velenosi) come i gas da campeggio, bombolette spray per difesa personale, pistole lanciarazzi e pistole per starter sostanze infiammabili (liquide e solide) compreso alcool superiore a 70 gradi; sostanze infettive e velenose sostanze corrosive, radioattive, ossidanti o magnetizzanti congegni di allarme torcia subacquea con batterie inserite Modalità di reclamo: In caso di MANCATA RICONSEGNA/DANNEGGIAMENTO del bagaglio registrato (il bagaglio consegnato al momento dell’accettazione e per il quale viene emesso il “Talloncino di Identificazione Bagaglio”) all’arrivo a destinazione si deve APRIRE UN RAPPORTO DI SMARRIMENTO O DI DANNEGGIAMENTO BAGAGLIO facendo contestare l’evento, prima di lasciare l’area riconsegna bagagli, presso gli Uffici Lost and Found dell’aeroporto di arrivo, compilando gli appositi moduli, comunemente denominati P.I.R – Property Irregularity Report. SMARRIMENTO DEL BAGAGLIO – Se entro 21 giorni dall’apertura del “Rapporto di smarrimento bagaglio” non fossero state ricevute notizie sul ritrovamento, inviare tutta la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di risarcimento. RITROVAMENTO DEL BAGAGLIO SMARRITO – In caso di ritrovamento del bagaglio, entro 21 giorni dalla data di effettiva avvenuta riconsegna, inviare tutta la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza 22 | IL TUO VIAGGIO Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di risarcimento delle spese sostenute. Documentazione necessaria per entrambi i casi: il codice di prenotazione del volo in caso di acquisto via internet oppure l’originale della ricevuta in caso di biglietto cartaceo; l’originale del P.I.R rilasciato in aeroporto; l’originale del talloncino di identificazione del bagaglio e la prova dell’eventuale avvenuto pagamento dell’eccedenza del bagaglio; un elenco del contenuto del bagaglio nel caso di bagaglio smarrito; un elenco dell’eventuale contenuto mancante nel caso di bagaglio ritrovato; gli originali degli scontrini e/o ricevute fiscali nei quali sia riportata la tipologia della merce acquistata (in relazione alla durata dell’attesa) in sostituzione dei propri effetti personali contenuti nel bagaglio; indicazione delle coordinate bancarie complete: nome e indirizzo della Banca, codici IBAN, ABI, CAB, numero di C/C, codice SWIFT nel caso di conto estero e nome del titolare del conto corrente; se i suddetti dati non si riferiscono all’intestatario della pratica, specificare anche l’indirizzo di residenza, numero di telefono, numero di fax (se disponibile), l’indirizzo e-mail (se disponibile). Importante – “Partenze da altre città” La normativa aerea è estremamente complessa e articolata. Riteniamo quindi doveroso darvi alcune indicazioni, confermandovi che, comunque, tutto lo staff addetto alle prenotazioni resta a disposizione per informazioni, consigli, chiarimenti. Le partenze da “altre città” diverse da quelle pubblicate in catalogo, sono quasi sempre possibili ma, soprattutto se non sono operate dallo stesso vettore della tratta internazionale, seguono disposizioni particolari che è giusto conoscere, anche perché eventuali ritardi/cancellazioni o altro non comportano responsabilità né dei vettori né della Kel12. Eseguiremo tutte le pratiche necessarie per farvi partire nel modo più comodo e dalla città che preferite, ma con le opportune avvertenze e informandovi che, se non esiste un accordo tra la compagnia che opera il volo internazionale e quelle che effettuano la prima tratta, devono essere emessi due biglietti differenti e questo comporta a volte la necessità di un doppio imbarco dei bagagli. Informandovi inoltre che la perdita del volo internazionale non comporta riprotezione, rimborsi o assunzione delle eventuali spese di hotel da parte della compagnia aerea e di Kel 12. In base al Contratto di Trasporto, i vettori faranno il possibile per trasportare i passeggeri e i bagagli con ragionevole speditezza. I vettori possono sostituire senza preavviso altri vettori e l’aeromobile, e possono modificare e omettere, in caso di necessità, le località di fermata indicate sul biglietto. Gli orari possono essere variati e non costituiscono elemento essenziale del contratto. I vettori non assumono responsabilità per le coincidenze. INFORMAZIONI RELATIVE AL VIAGGIO Documenti per l’espatrio Ricordiamo che, considerata la variabilità della normativa in materia, le informazioni relative ai documenti di espatrio sono da considerarsi indicative e riguardano LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI | 23 esclusivamente cittadini italiani e maggiorenni. Ogni partecipante è tenuto a controllare personalmente la validità del proprio passaporto (che normalmente non deve scadere entro sei mesi dalla data di ingresso nel paese), la presenza di diverse pagine libere (il numero varia a seconda dell’itinerario scelto e dunque visti necessari). Si consiglia di avere sempre con sé una copia conforme all’originale del passaporto e di eventuali vaccinazioni internazionali, e di tenerle separate dai documenti originali. L'impossibilità per il cliente di iniziare e/o proseguire il viaggio a causa della mancanza e/o dell’irregolarità dei prescritti documenti personali (passaporto, carta d'identità, vaccinazioni, etc.) non comporta responsabilità dell'organizzatore. MARCA DA BOLLO ABOLITA DAL 24/6/2014 Dal 24 giugno 2014 è abolita la tassa annuale del passaporto ordinario da € 40,29. Pertanto tuti i passaporti, anche quelli già emessi, saranno validi fino alla data di scadenza riportata all'interno del documento per tutti i viaggi, inclusi quelli extra UE, senza che sia più necessario pagare la tassa annuale da € 40,29 www.poliziadistato.it/articolo/10301-Il_Rilascio/ Segnaliamo a chi viaggia con minori che posso esserci particolari limitazioni per ciascun paese riguardanti la necessità di avere copia CERTIFICATO di NASCITA, o altri documenti vi preghiamo di verificarlo con largo anticipo prima della partenza Norme valutarie in Italia Ai sensi del Reg. CE 1889/2005 del 26.10.2005 (aggiornamento del 15.06.2007) ogni persona fisica in entrata o in uscita dall’Unione Europea ha l’obbligo di dichiarazione in DOGANA delle somme di denaro contante e strumenti negoziabili al portatore trasportati d’importo pari o superiore a 10.000 euro. Assicurazioni Per quanto riguarda le disposizioni assicurative vi invitiamo a leggere con attenzione la relativa polizza. In caso di sinistro, malattia o infortunio durante il viaggio, Vi preghiamo di provvedere immediatamente a informare l’assicurazione comunicando il numero indicato nella polizza ricevuta con i documenti di viaggio. Imprevisti Gli itinerari pubblicati sono stati elaborati in modo da essere realizzati con puntualità e precisione. Particolari situazioni possono tuttavia determinare variazioni nello svolgimento dei servizi previsti: voli, orari, itinerari aerei e alberghi possono essere modificati a discrezione dei vari fornitori e sostituiti con servizi di pari livello. Il verificarsi di cause di forza maggiore quali scioperi, avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, disordini civili e militari, sommosse, atti di terrorismo e banditismo e altri fatti simili non sono imputabili all'organizzazione. Eventuali spese supplementari sostenute dal partecipante non potranno pertanto essere rimborsate, e non lo saranno le prestazioni che per tali cause dovessero venir meno e non fossero recuperabili. Inoltre l'organizzazione non è responsabile del mancato utilizzo di servizi dovuto a ritardi o cancellazioni dei vettori aerei. 24 | IL TUO VIAGGIO Disservizi Come indicato nelle Condizioni di Partecipazione, eventuali contestazioni in merito a difformità di prestazioni rispetto a quanto contrattualmente previsto, rilevate in corso di viaggio, dovranno essere riferite quando e se possibile al nostro rappresentante sul luogo. E’ comunque necessaria la notifica scritta a Kel 12 entro 10 giorni dalla data di rientro in Italia. Le eventuali richieste di rimborso relative a servizi non usufruiti saranno documentate da una dichiarazione che richiederete al rappresentate locale, e che attesterà il mancato godimento dei servizi stessi. Convenzione CITES Il 1° giugno 1997 è entrato in vigore il Regolamento Comunitario che dà attuazione alla Convenzione CITES di Washington a proposito d’importazione di animali e parti di animali protetti perché a rischio di estinzione. Sono previste multe fino a 130.000 euro per chi porta in Italia souvenir realizzati con animali protetti, animali vivi, anche se acquistati legalmente nel paese di origine. Comunicazione obbligatoria ai sensi dell’articolo 17 della Legge n. 38/2006: “La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati concernenti la prostituzione e la pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all’estero”. Data ultimo aggiornamento 30/09/2015 LA VALLE DI KATHMANDU E IL TERAI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL HOLI | 25