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Capitale sociale e reti comunitarie - Teorie e metodi di analisi delle

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Capitale sociale e reti comunitarie - Teorie e metodi di analisi delle
Capitale sociale e reti
comunitarie:
un percorso di ricerca
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
1
La rilevanza delle reti
comunitarie:
Dalla sua prima apparizione, il termine capitale
sociale è stato saldamente legato alla dimensione
più strettamente comunitaria della vita sociale:
Hanifan (1916; 1920):
La vita degli individui (soprattutto quella di tutti i
giorni) può essere agevolata e migliorata
qualitativamente dai legami sociali.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
2
Hanifan (1916, 130):
«L’individuo, se lasciato a se stesso, è socialmente
indifeso. (…) Se viene a contatto con i suoi vicini e
questi con altri vicini, si accumulerà capitale sociale
che può soddisfare immediatamente i suoi bisogni
sociali e mostrare una potenzialità sociale sufficiente
al miglioramento sostanziale delle condizioni di vita
dell’intera comunità».
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
3
Il capitale sociale è quindi strettamente collegato alla
dimensione comunitaria dei legami sociali.
Woolcock e Narayan (2000, 226):
«L’idea di fondo del capitale sociale è che la
famiglia, gli amici e i colleghi di una persona
costituiscono un’importante risorsa (…) Inoltre,
questo vale non solo per gli individui, ma anche per i
gruppi».
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
4
Verso una concezione
reticolare del capitale sociale
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
5
Paradigma conoscitivo utilizzato:
Interazionismo strutturale (Degenne e Forsé,
1994; 2004).
Principi generali del paradigma:
1)
2)
3)
4)
la struttura delle relazioni pesa sull’azione secondo un
determinismo debole;
la struttura delle relazioni influenza la percezione che gli
individui hanno dei loro interessi;
l’individuo è capace di razionalità e di ragionevolezza (è
capace, in altri termini, di compiere azioni altruistiche e di
scegliere di perseguire un interesse collettivo – Forsé e
Parodi 2004);
la struttura è l’effetto emergente delle interazioni.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
6
La concezione interazionista
strutturale del capitale sociale:
La quasi totalità delle definizioni di capitale sociale utilizza il
concetto di reticolo sociale (social network). Adottare un
paradigma interazionista e strutturale per lo studio del capitale
sociale significa partire dalla intrinseca costituzione
relazionale del concetto di capitale sociale e far tesoro delle
enormi potenzialità mostrate dalla network analysis
nell’affrontare il tema del rapporto micro-macro.
La network analysis consente infatti di studiare la realtà
sociale a entrambi questi livelli senza mutare le categorie
analitiche da utilizzare (Chiesi 1999).
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
7
Gli autori di riferimento per il
concetto di capitale sociale – 1:
N. Lin (1999; 2001): è interessato alla
posizione occupata dal soggetto all’interno
della struttura sociale.
N. Lin definisce il capitale sociale come
quelle risorse embedded in una struttura
sociale che sono reperite e/o mobilitate
dall’individuo in azioni dotate di fini.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
8
Secondo Lin, è operando in maniera precisa sui
concetti di risorsa (embedded resource) e di relazione
(intesa come network location) che si può arrivare a
formulare strategie di ricerca efficaci sul capitale
sociale.
Per embedded resource si intendono la ricchezza, il
potere e lo status propri degli individui con i quali il
soggetto di cui ci interessa studiare il capitale sociale
è in interazione; per network location si intende
invece la posizione occupata dal soggetto all’interno
della sua rete di relazioni.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
9
Gli autori di riferimento per il
concetto di capitale sociale – 2:
R.S. Burt (1992; 1997; 2000; 2005): Approfondisce
il tema della network location.
Secondo la metafora del capitale sociale, le persone
che ottengono dei risultati migliori, nello svolgimento
delle proprie attività, sono quelle meglio connesse. Il
capitale sociale rappresenta un complemento
contestuale nei confronti dei capitali economico e
culturale. Vi sono due modi di affrontare, in maniera
diversa il tema della “migliore connessione”:
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
10
1) Da una parte c’è l’argument della network closure,
per il quale i reticoli altamente densi dotano coloro
che li formano di un alto livello di capitale sociale,
poiché garantiscono un immediato e rapido accesso
alle informazioni e facilitano l’efficacia delle
sanzioni, favorendo la propensione a concedere
fiducia interpersonale;
2) Dall’altra, c’è l’argument degli structural holes (o
buchi strutturali, che designano l’assenza di legami
tra contatti non ridondanti), che porta a considerare
il capitale sociale in funzione delle opportunità che
si hanno, all’interno di una struttura sociale, di
esercitare la funzione di broker.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
11
La definizione operativa del capitale
sociale: la centralità del contenuto e della
forma delle relazioni di sostegno
In sintesi: «il capitale sociale, che giace sulle relazioni personali
di un individuo, dipende dalla struttura della sua rete e
corrisponde alle possibilità di accesso a ciò che quest’ultima
trasporta» (Forsé 1997, 145). Il capitale sociale non è, quindi, una
relazione (né tanto meno una risorsa che passa attraverso le
relazioni) ma è una qualità delle relazioni. Una definizione operativa
del concetto di capitale sociale compatibile con un paradigma
conoscitivo di tipo interazionista strutturale, dovrebbe consentire di
ottenere informazioni sul tipo di risorse veicolate o
potenzialmente veicolabili dalle relazioni (Van der Gaag e Snijders
2004) e informazioni sulla morfologia dei reticoli, capaci di render
conto, per ciascun soggetto, dei suoi livelli di costrizione all’interno
della struttura e di interposizione tra porzioni del network
reciprocamente isolate.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
12
I contesti relazionali del
capitale sociale:
Secondo Donati (2003), è possibile distinguere tra diverse
forme di CS, a partire dai contesti relazionali che lo
producono:
(1) capitale sociale primario: è caratteristico delle relazioni
che valorizzano i beni relazionali primari e che operano
con criteri prevalentemente informali;
(2) capitale sociale secondario: è caratteristico delle
relazioni che valorizzano i beni relazionali secondari, di
cultura civica o civile, che operano con criteri
prevalentemente formali.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
13
Dopo aver operato questo passaggio, si può ipotizzare
un’ulteriore specificazione degli ambiti relazionali per il capitale
sociale.
Il capitale sociale primario si può distinguere in:
(1) capitale sociale familiare: proprio dell’ambito interattivo
familiare e di parentela;
(2) capitale sociale comunitario: proprio delle cerchie sociali
di “mondo vicino”: amici, vicini di casa, colleghi di lavoro, etc.;
Il capitale sociale secondario può essere invece distinto in:
(3) capitale sociale associativo: caratteristico degli ambiti
interattivi di terzo settore;
(4) capitale sociale generalizzato: proprio della relazione di
ciascun soggetto con l’altro generalizzato e con le istituzioni.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
14
Le dimensioni del capitale
sociale comunitario:
Il capitale sociale è una caratteristica che assumono le
relazioni sociali quando divengono utili per il
raggiungimento di uno scopo (Coleman 1988; 1990) ed è
divisibile nelle seguenti dimensioni (Lin 2001; Flap 1999;
2002):
1. Quantità degli alter da cui ego può ricevere sostegno per
il raggiungimento di una finalità;
2. Quantità delle risorse alle quali ego può avere accesso
attraverso le sue relazioni (resource generator di Van der Gaag e
Snijders 2004; 2005).
3. Modi, o “forme” della struttura sociale, attraverso cui le
risorse possono essere
rese disponibili per ego.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
15
di ricerca
Le reti comunitarie come capitale sociale:
alcune informazioni sulla popolazione
italiana
Ricerca Prin-CoFin 2005: Indagine sul tema “Terzo settore,
mondi vitali e capitale sociale in Italia”.
Unità di ricerca coinvolte: Università di Bologna, di Padova e di
Verona.
Modalità di rilevazione dei dati: Intervista strutturata
somministrata attraverso il sistema CATI (Computer Aided
Telephone Interview) dalla società di ricerca SWG s.r.l.
Campione:
Campione
nazionale
rappresentativo
della
popolazione italiana, stratificato per: Sesso, Età (18-65 anni),
Zona geografica (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Isole) e
Dimensioni del comune di residenza.
Numerosità del campione: 2002 casi.
Periodo di somministrazione dei questionari: ottobre 2006.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
16
La numerosità della rete di
sostegno:
“Quante sono le persone (non parenti) sulle quali può
contare in caso di bisogno (sostegno emotivo, aiuti per i
figli, prestiti di oggetti e denaro, ecc.)?”
Quantità media: 4,8; (Deviazione standard: 8,414)
Valore Modale: 0 = 28,3%
(N=1965)
Fra coloro che hanno almeno una persona affidabile:
Quantità media: 6,7; (Deviazione standard: 9,278)
Valore Modale: 2 = 19,6%
(N=1408)
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
17
Le caratteristiche principali:
1)Da cosa dipende questa dimensione del
capitale sociale comunitario?
2)Da chi è composta la rete comunitaria di
sostegno?
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
18
(1) Da cosa dipende il size del CS
comunitario?
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
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Sesso ed Età:
Variabili/modalità
Sesso*
Maschio
Femmina
Età*
18-24
25-34
35-44
45-54
55-65
*: p<0,001.
Media
N
Dev. Std.
5,91
3,72
974
991
10,103
7,68
5,25
5,08
4,02
3,12
228
447
485
403
403
12,490
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
6,145
7,830
9,090
7,496
5,049
20
Zone di residenza:
Variabili/modalità
Media
N
Dev. Std.
Nord-Ovest
4,00
525
5,420
Nord-Est
4,96
368
5,684
Centro
5,27
377
9,535
Sud
4,82
472
10,367
Isole
5,59
224
10,900
Centro urbano
4,73
597
6,736
Periferia urbana
4,60
644
9,125
Paese
4,78
618
8,555
Case sparse
6,99
98
11,432
Zona geografica:
Zona urbana:
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
21
Titolo di studio:
Variabile/modalità
Titolo di studio*
Nessuno o licenza
elementare
Licenza media o di
avviamento
Diploma di maturità
DU/Laurea/Post-laurea
Media
N
Dev. Std.
2,74
383
4,365
5,12
693
10,790
5,25
6,19
709
180
7,192
8,316
*: p<0,001.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
22
Condizione rispetto al lavoro:
Variabile/modalità
Media
N
Dev. Std.
3,12
3,01
7,15
4,53
5,43
5,48
5,48
3,52
237
362
185
110
529
301
209
32
5,382
Cond. lavoro*
Pensionato o ritirato dal lavoro
Casalinga
Studente
Altro non attivo
Dipendente nel privato
Dipendente nel pubblico
Lavoratore in proprio
Lavoratore atipico
*: p<0,001.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
6,937
8,432
7,654
9,739
9,999
7,422
3,878
23
Contesti relazionali:
(i) numerosità del nucleo familiare
Variabile/modalità
Media
N
Dev. Std.
Una
3,07
74
5,196
Due
3,90
321
5,436
Tre
Quattro
5,04
5,01
525
729
9,051
Più di quattro
5,41
300
8,717
Quantità di persone
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
9,157
24
Contesti relazionali:
(ii) quantità di associazioni a cui si è iscritti
Variabile/modalità
Media
N
Dev. Std.
Nessuna
4,10
1440
7,954
Una
6,16
322
9,738
Più di una
7,62
203
8,511
Quantità di associazioni*
*: p<0,001.
Quanto conta la forma associativa più frequentata?.....
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
25
Forma associativa a cui si dedica la
maggiore quantità di tempo:
Variabile/modalità
Media
N
Dev. Std.
5,44
8,23
6,65
12
107
198
5,308
Forma associativa più frequentata
Cooperativa sociale
Organizzazione di volontariato
Associazione (sociale, familiare,
sportiva, etc.)
Organizzazione non governativa
8,02
Sindacato
4,55
Movimento sociale (o culturale)
8,60
Movimento a carattere religioso
7,68
Partito politico
4,77
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
12
85
45
34
16
12,586
8,064
7,501
7,311
10,655
10,489
4,955
26
Contesti relazionali:
(iii) frequenza dei riti religiosi
Variabile/modalità
Media
N
Dev. Std.
Più volte alla settimana
8,63
120
16,384
Una volta alla settimana
4,95
466
10,086
Una o due volte in un mese
4,09
3,62
329
288
6,224
4,67
4,87
4,38
156
309
99
5,537
Tipo di frequenza*
Più volte nell’anno
Solo nelle solennità
Solo in occasioni speciali
Mai
*: p<0,001.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
5,599
7,255
5,620
27
(2) Da chi è composta la rete
comunitaria di sostegno (size ≠ 0)?
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
28
Da chi è composta la rete
comunitaria di sostegno?
Reti comunitarie
Media
N
Dev. Std.
Amici
4,12
71,13
1,14
19,86
1,06
16,75
1406
1406
1407
1407
1336
1336
4,587
Incidenza della rete amicale (%)
Vicini di casa
Incidenza della rete di vicinato (%)
Colleghi di lavoro
Incid. della rete dei colleghi (%)
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
33,253
2,338
31,410
2,921
28,377
29
L’omofilia nello studio del capitale sociale
comunitario (Maisonneuve e Lamy 1993; Forsé
e Chauvel 1995; Degenne e Forsé 2004):
Tipo di omofilia
Media
N
Dev. Std.
53,91
25,18
20,68
1373
1389
1378
39,903
31,498
35,16
1318
25,374
Omofilia rispetto al titolo di studio
Stesso titolo di studio (%)
Titolo di studio più elevato (%)
Titolo di studio più basso (%)
32,948
Omofilia rispetto allo status
Status socioeconomico simile (%)
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
30
Omofilia rispetto al titolo di
studio per titolo di studio (%):
Titolo di studio*
Media
N
Dev. Std.
Nessuno o licenza
elementare
Licenza media o di
avviamento
44,57
166
43,338
52,25
480
40,422
Diploma di maturità
58,03
580
38,382
DU/Laurea/Post-laurea
53,61
147
38,245
*: p<0,01.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
31
Omofilia rispetto allo status
socioeconomico per status
socioeconomico (%):
Status socioeconomico*
Media
N
Dev. Std.
Basso
Medio-basso
Medio-alto
Alto
33,14
34,34
38,70
37,77
308
648
233
128
25,052
25,180
26,623
24,223
*: p<0,05.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
32
I problemi aperti per lo studio del capitale
sociale (su grandi campioni d’individui):
1)Il problema della forma delle reti di relazioni e
della sua rilevanza per la misurazione del
capitale sociale;
2)Il problema del contenuto delle relazioni che
sono per gli individui capitale sociale.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
33
Il problema della forma:
Una rassegna dettagliata delle misure di capitale
sociale utilizzabili per analisi di tipo strutturale è fornita
da Borgatti, Jones e Everett (1998).
Gli Autori sottolineano l’importanza di analizzare, oltre
al passaggio di risorse da un attore all’altro, anche la
posizione degli attori all’interno delle strutture reticolari
(che determinano le opportunità e i vincoli per i
soggetti) in termini di capitale sociale.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
34
Secondo Borgatti, Jones e Everett, occorre innanzitutto
chiarire rispetto a quale tipologia di attore s’intende
misurare il capitale sociale e se il focus della nostra
attenzione è rivolto all’interno o all’esterno dell’attore
stesso.
Gli attori possono essere individuali o collettivi (gruppi,
organizzazioni, etc.).
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
35
Queste due distinzioni (focus interno/esterno, attore
individuale/collettivo) possono essere incrociate dando
vita ad una tipologia di capitali sociali. Il primo tipo è
ottenuto dalla combinazione delle modalità “attore
individuale”/“focus interno”. Questo tipo di capitale
sociale è ritenuto problematico, poiché l’individuo resta
per la sociologia un atomo indivisibile.
È estremamente interessante la considerazione degli
altri tre tipi di capitale sociale:
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
36
In sintesi:
(1) Attore individuale-Focus esterno:
•misure ego-network standard (Size/degree, Heterogeneity, etc.);
•indici di centralità globale (Closeness, Betweenness);
•misure relative ai buchi strutturali (Effective Size, Aggregate
Constraint).
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
37
(2) Attore collettivo-Focus interno:
• misure di network cohesion (densità, centralizzazione, etc.);
(3) Attore collettivo-Focus esterno:
• misure che trattano gli attori collettivi alla stregua di attori
individuali;
• misure di centralità di gruppo (Group Degree, Group
Betweenness, etc.);
• misure da applicare a matrici two-mode (2-mode Closeness,
2-mode Betweenness).
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
38
Il problema del contenuto:
Durkheim (1900), riferendosi a Simmel, polemizza con la
concezione formale della sociologia: «Durkheim fa quindi una
critica funzionalista alla sociologia formale: distingue tra
struttura e funzione, attribuisce la prima alla sfera di indagine
morfologica e la seconda alla sfera di spiegazione dinamica
dei fenomeni sociali (fisiologia sociale). Tenere separati questi
due aspetti è per Durkheim un errore gravissimo: non si può
capire la struttura senza indagarne le funzioni» (Chiesi 1980,
299).
È necessario, quindi, proporre una concezione
maggiormente “contenutistica” del capitale sociale.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
39
Quali possono essere i contenuti delle
relazioni che mostrano di essere capitale
sociale?
È possibile ipotizzare una tipologia di contenuti
sufficientemente generale:
“Che tipo di aiuto può giungerle dagli individui
sui quali ha detto di poter fare affidamento in
caso di bisogno?”
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
40
(1)Aiuti in termini di risorse (denaro, beni, tempo,
informazioni, etc.) – (A)
(2)Aiuti in termini di reputazione e credenziali
sociali (il fatto che ego conosca alter ha
aumentato o può aumentare la stima o la
considerazione di cui gode da parte degli altri e
quindi la possibilità di raggiungere i suoi
obiettivi) – (G)
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
41
(3) Aiuti in termini di contatti e conoscenze
interpersonali (alter ha presentato o può
presentare ad ego persone in grado di aiutarlo) –
(I)
(4) Aiuti in termini di trasmissione delle strategie
più adeguate per raggiungere degli obiettivi
(consigli, sostegno morale o psicologico,
rassicurazioni, possibilità di sfogarsi, etc.) – (L)
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
42
Descrivere la forma e il contenuto del
capitale sociale:
una strategia di ricerca
È possibile tentare di raccogliere informazioni su
questi contenuti del capitale sociale, rispetto alle
relazioni che un campione di ego (rappresentativo
di ampie popolazioni di individui) ha con gli alter
che costituiscono i reticoli sociali di sostegno.
Allo stesso tempo, è possibile tentare anche uno
studio della morfologia degli stessi reticoli.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
43
(I) Il campione:
Si possono adottare tecniche di campionamento
probabilistiche, che consentono di rendere
compatibili le comuni tecniche d’indagine con
l’analisi dei reticoli sociali.
Attraverso queste forme di campionamento è
possibile lo studio di reticoli egocentrati, formati da
un attore focale (quello inserito nel campione),
chiamato ego, da un insieme di soggetti chiamati
alter e dai legami che li collegano.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
44
(II) La rilevazione di reti cognitive:
Si chiede all’intervistato di riferire i nomi delle persone
da cui può ricevere aiuto e sostegno in caso di
bisogno e di dire se, secondo lui, queste persone
hanno quello stesso tipo di legame tra loro.
Si può ottenere in questo modo una stima dei legami
percepiti tra un insieme di alter significativi per ego.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
45
(III) Reticoli comunitari di sostegno su cui
raccogliere informazioni:
È opportuno favorire la suddivisione tra i diversi
ambiti relazionali degli alter che costituiscono il
reticolo di sostegno di ciascun ego (Marsden 2005):
• Reticolo dei parenti;
• Reticolo degli amici;
• Reticolo dei vicini di casa;
• Reticolo dei colleghi di lavoro;
• Reticolo degli individui frequentati nei contesti
associativi e parrocchiali.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
46
(IV) Informazioni da raccogliere con lo
strumento del name interpreter:
(1)Attributi individuali di ciascun alter (sesso, età,
titolo di studio, etc);
(2)Frequenza dei contatti tra ego e gli alter (ad es.
nel corso di una settimana);
(3)Informazioni sui diversi contenuti delle
relazioni di aiuto (a livello dicotomico o
metrico);
(4)Informazioni sulle eventuali sovrapposizioni tra i
diversi reticoli comunitari;
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
47
(5) Informazioni sintetiche sulla presenza di
relazioni di aiuto e di sostegno tra tutti gli
alter.
L’affidabilità dei name interpreters è piuttosto
elevata se li si utilizza per lo studio di reticoli
comunitari (Marsden 2005).
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
48
L’esperienza di ricerca in corso:
Ricerca Prin-CoFin 2005: Università di Verona Indagine sul tema “Capitale sociale e reti
comunitarie”.
Indagine su un campione rappresentativo della
popolazione residente nel comune di Verona.
Il campione è probabilistico e stratificato rispetto al
SESSO e all’ETÀ (18-65 anni) dei rispondenti.
Numerosità del campione: 300 casi.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
49
L’organizzazione dei dati:
È prevista la creazione di tre diversi tipi di
database:
(1) Un database generale, in cui sono archiviati i
dati individuali relativi ai 300 soggetti
intervistati;
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
50
(2) 300 database (uno per caso) contenenti:
(i) sulle righe: gli n alter menzionati da ciascun
ego;
(ii) sulle colonne: le variabili occorse alla
registrazione delle caratteristiche individuali
degli alter, della loro posizione nella rete
comunitaria di ego e dei contenuti delle
relazioni di sostegno alterego.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
51
(3) 300 matrici di adiacenza (una per caso)
costruite per la registrazione delle relazioni
dirette di sostegno tra tutti i componenti di
ciascuno dei reticoli egocentrati.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
52
L’elaborazione dei dati:
È di fondamentale importanza analizzare i dati
contenuti nei 300 database e nelle 300 matrici di
adiacenza:
I “contenuti” del capitale sociale
(1) I 300 database forniscono informazioni utili sulla
dimensione delle reti comunitarie di sostegno, sul
profilo socioeconomico di coloro che le formano e sui
contenuti prevalentemente mobilitati dagli intervistati
una volta sintetizzate, queste informazioni saranno
riportate all’interno del database generale.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
53
L’elaborazione dei dati:
La “forma” del capitale sociale
(2) Le 300 matrici di adiacenza consentono invece di
descrivere le caratteristiche morfologiche dei reticoli
comunitari ed egocentrati di sostegno.
Ogni reticolo può inoltre essere suddiviso ed
analizzato
sulla
base
dei
diversi
criteri
d’individuazione del network di sostegno utilizzati:
reticolo amicale, di vicinato, etc.
Le caratteristiche morfologiche dei reticoli di ciascun
ego saranno aggiunte al database generale.
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso
di ricerca
54
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