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Non possiamo dirigere il vento, Non possiamo

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Non possiamo dirigere il vento, Non possiamo
ISTITUTO COMPRENSIVO
“GRAZIE TAVERNELLE”
Non possiamo dirigere il vento,
ma possiamo orientare le vele
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2010/2014
Mario Giacomelli Felicità raggiunta, si cammina
Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,il tuo mattino
e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.
Eugenio Montale,
Ossi di seppia
Articolazione del Piano dell’offerta formativa
Dopo aver cercato di definire l’identità dell’Istituto attraverso l’analisi della realtà
territoriale e l’individuazione delle scelte culturali e valoriali, il POF si articola nella
declinazione e nell’esplicitazione delle scelte educative, didattiche e organizzative.
Sembra doveroso sottolineare comunque che si tratta di tre ambiti tra loro strettamente
correlati da rapporti indisgiungibili che, solo per dovere metodologico, analizzeremo
separatamente. I rapporti tra l’ambito educativo, quello didattico e quello organizzativo
infatti, non sono di tipo lineare e unidirezionale, ma di natura sistemica: le scelte
educative orientano necessariamente quelle didattiche e metodologiche e si traducono
in un modus operandi che, a sua volta, influenza la struttura organizzativa. In una logica
di ricorsività poi, la struttura organizzativa condiziona l’agire didattico e quindi il clima
educativo.
Che cos’è il POF
La maggior parte dei POF elaborati dalle Istituzioni scolastiche, si apre con un
interrogativo: che cos’è un POF?
La domanda in realtà, tutt’altro che retorica, è assolutamente legittima dal momento che
la Scuola utilizza spesso un linguaggio, accessibile agli “addetti ai lavori”, attraverso il
ricorso frequente ad acronimi specifici e comprensibili solo ai tecnici.
Il chiarimento, dunque, è d’obbligo affinché non solo si possa comprendere il significato
letterale, ma soprattutto affinché il Piano possa entrare in una logica diffusa di
condivisione di senso e non rimanga relegato alla cultura del mero adempimento
formale.
Innanzi tutto POF sta per Piano dell’Offerta Formativa e la sua redazione è stata
stabilita dal DPR N. 257, 8/03/1999 CAPO II art.3 in cui si afferma: “Ogni istituzione
scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il POF”.
Il POF deve quindi rappresentare il documento di sintesi delle scelte educative
dell’Istituto, in grado di restituire al più vasto pubblico le linee di indirizzo ed i valori
comuni assunti a riferimento dell’agire educativo.
Il Piano dell’Offerta Formativa e’ un progetto che media le esigenze del territorio
(socioeconomiche e culturali), con le finalità educative e gli obiettivi generali proposti
dalle Istituzioni alla scuola di cui il P.O.F. è espressione.
Esso si basa su principi condivisi, la sua redazione avviene all’insegna della collegialità
e, per quanto attiene all’impianto generale, alle finalità ed ai valori, non può che avere
un respiro pluriennale.
Gli aggiornamenti annuali riguarderanno pertanto la dimensione organizzativa delle
attività e tutto quanto si possa rendere necessario alla luce delle verifiche e valutazioni
periodiche previste.
QUALI PRINCIPI?
•
•
•
•
•
•
•
della Carta Costituzionale
della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia
della Carta dei Valori, della Cittadinanza e dell’Integrazione
dei Testi Programmatici Istituzionali
del regolamento dell’Autonomia Scolastica (DPR 275/99)
dello Statuto delle studentesse e degli studenti
dell’identità culturale e pedagogica dell’Istituto
QUALI SONO I SOGGETTI CHE DEVONO GARANTIRLI?
•
Famiglia, come prima istituzione responsabile del bambino/a - ragazzo/a
•
•
Scuola come istituzione responsabile di formare la persona e il cittadino
Istituzioni (Stato, Regione, Comune) responsabili di fornire risorse umane e
materiali (operatori, spazi, tempi, strumenti) per garantire un servizio adeguato,
sicuro, efficiente.
La Complessità
Il quadro storico-culturale caratterizzato da complessità, instabilità, incertezza, come
quello in cui oggi viviamo, impone cambiamenti anche al mondo dell’educazione, al
nostro “fare scuola”.
Questo contesto, molto spesso vissuto come destabilizzante, non può essere pensato
come aprioristicamente negativo, ma al contrario, è indispensabile rifondare valori e
punti di riferimento, aprirsi a nuove opportunità di vita individuale e nuovi scenari
culturali, distruggere fastidiosi e ingombranti stereotipi, creare nuove possibilità, nuovi
modelli, nuovi orizzonti d’incontro, di scelta e di libertà.
D’altra parte sappiamo tutti bene che ogni situazione di cambiamento, anche se
desiderata e vissuta come migliorativa, comporta sempre qualche elemento di crisi, un
sentimento ambivalente di resistenza e di rimpianto.
Nei momenti storici e nei contesti culturali in cui gli appartenenti ad una comunità
condividevano credenze e “verità”, i progetti e le pratiche di educazione avevano a
disposizione un corpus di idee, conoscenze e competenze sulla base delle quali
plasmare le identità dei soggetti in formazione.
Nell’attuale periodo storico è necessario invece mettere al centro del proprio progetto
educativo l’identità e la soggettività degli educandi nella misura in cui non esiste più
possibilità di generalizzare o anche solo gerarchizzare modelli epistemologici,
credenze, conoscenze e competenze, ma occorre che ciascuno dei soggetti in
formazione riceva opportunità e strumenti per costruire se stesso e il proprio sapere in
nome del valore della complessità e della differenza.
Il contesto territoriale
L’Istituto gravita sul territorio della 3° Circoscr izione e, in misura limitata, della 2°
Circoscrizione, un’area territoriale poco estesa, ma tra le più densamente popolate del
Comune di Ancona.
I nuclei familiari sono costituiti per lo più da coppie con uno o due figli o da famiglie
mononucleari.
Gli uomini, in genere, hanno un livello di istruzione inferiore rispetto alle donne. Le
professioni alte sono esercitate da pochi, mentre l’occupazione prevalente è di tipo
impiegatizio, operaio ed ausiliario. Le attività economiche sono soprattutto di tipo
commerciale, con la presenza di poche attività artigianali.
Non emergono situazioni di pesante disagio economico, anche se diverse persone non
svolgono un’attività lavorativa in modo stabile e continuativo. Nel quartiere, inoltre, si
registra, ogni anno, un progressivo aumento della presenza di lavoratori e residenti
extracomunitari.
I servizi, in particolare quelli socio-culturali, sono piuttosto carenti: gli abitanti
trascorrono il tempo libero nei circoli o nei centri sociali del quartiere, oppure prendono
parte alle attività della parrocchia.
I modelli socio-culturali dominanti sono quelli tipici della società attuale:
•
la nuclearizzazione provoca un accentuato investimento emotivo-affettivo dei
genitori sui propri figli con la conseguenza dell’instaurarsi di una condizione che
pregiudica una crescita equilibrata e non favorisce lo sviluppo di una progressiva
e indispensabile conquista dell’autonomia;
•
la varietà delle tipologie, o meglio, delle convivenze familiari, molto diverse da
quelle tradizionali, fanno sì che la famiglia, oggi, non sia più un qualcosa di
immutabile e uguale per tutti. Ne consegue una tendenza verso forme di
individualismo;
•
i nuovi ruoli sociali assunti soprattutto dalla donna e le sue migliori possibilità di
realizzazione sul piano personale e sociale da una parte, e il fatto che entrambi i
genitori lavorino dall’altra, fanno sì che il bambino trascorra gran parte del tempo
da solo;
•
la comunicazione genitori/figli, specialmente là dove esistono problemi, è difficile
e diventa poco praticabile, se non addirittura assente, man mano che i problemi
si fanno più gravi e si configurano come espressione di vero e proprio disagio.
Il coesistere di situazioni così diversificate e contrastanti, a fronte di una richiesta delle
famiglie che privilegia:
•
la preparazione scolastica come fattore di successo per il prosieguo degli studi;
•
un tempo scuola che sappia tener conto delle esigenze degli orari di lavoro del
nucleo familiare;
•
carichi di lavoro scolastico (i compiti a casa!) non troppo pesanti per gli alunni,
ma anche per le famiglie;
•
impegna la scuola a svolgere un ruolo di presenza attiva nel territorio affinché
trovi espressione, affermazione e realizzazione una cultura che, ispirandosi a
principi di uguaglianza, libertà e solidarietà, aiuti il bambino prima, il giovane poi
alla costruzione della propria identità personale, nella sua apertura alla
partecipazione solidale alla vita sociale, nella sua capacità di vivere
progettualmente, vale a dire a porre un certo insieme di valori come
orientamento della sua avventura esistenziale e a riavviare una comunicazione
esistenzialmente significativa tra adulti e giovani.
In questo contesto socio-culturale in un clima di forte tensione verso una
corresponsabilità educativa con le famiglie, ricordiamo un’altra caratteristica di questo
istituto relativamente all’integrazione degli alunni stranieri. Nel corso degli anni, la
presenza di studenti con cittadinanza non italiana nelle nostre scuole è andata
costantemente crescendo fino a raggiungere oggi il 12% della popolazione scolastica.
L’esperienza fin qui condotta, ci ha spinto alla condivisione e alla realizzazione di un
modello di scuola dell’integrazione fondato sull’inserimento dei ragazzi da subito nelle
classi comuni e la contemporanea offerta dei dispositivi di sostegno, per
l’apprendimento linguistico e per l’aiuto allo studio, adeguati e specifici. In questi piani e
progetti, gli studenti non italofani apprendono l’italiano seconda lingua grazie a moduli
“dedicati” e intensivi, realizzati anche prima dell’inizio delle lezioni (ad esempio, durante
i primi 15 giorni di settembre) e che continuano poi nel primo e secondo quadrimestre.
Attualmente, maggiori attenzioni e risorse, qualificate e continuative, si stanno
investendo verso progetti di educazione alla cittadinanza e alla convivenza
democratica. Grande impegno viene profuso anche verso le famiglie immigrate, affinché
l’integrazione dei bambini e dei ragazzi non si fermi solamente all’interno delle mura
scolastiche, ma sia anche di natura sociale.
Alcuni dati del territorio
POPOLAZIONE STRANIERA
POPOLAZIONE RESIDENTE AL
31/05/08
650
10.000
600
8.000
6.000
POPOLAZION
E RESIDENTE
AL 31/05/08
MASCHI
FEMMINE
7.423
8.128
550
POPOLAZION
E STRANIERA
MASCHI
FEMMINE
645
599
POPOLAZIONE DIVISA PER CLASSI D’ETÀ
250
200
150
100
50
0
Albanes
Bengale
Peruvia
Marocch Altre
Rumena
Tunisina Filippina Polacca Ucraina
Cinese
e
se
na
ina
nazionali
MASCHI
114
65
92
71
28
15
9
17
14
13
207
FEMMINE
87
102
38
32
33
38
44
29
15
14
167
POPOLAZIONE STRANIERA DIVISA PER CLASSI D’ETÀ
600
400
200
0
0 - 2 anni
3 - 5 anni
6 - 10 anni 11 - 13 anni 14 - 18 anni 19 - 64 anni 65 anni e
MASCHI
42
20
25
24
19
504
11
FEMMINE
27
14
29
18
18
473
20
POPOLAZIONE SCUOLA
DELL'INFANZIA
200
100
0
Scuola
Scuola
Scuola
Scuola
MASCHI
37
87
21
29
FEMMINE
36
99
18
21
TOTALE
73
186
39
50
POPOLAZIONE SCUOLA
PRIMARIA
400
200
0
Scuola primaria
Scuola primaria
MASCHI
157
174
FEMMINE
170
170
TOTALE
327
344
POPOLAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
400
200
0
Scuola secondaria di primo grado Marconi
MASCHI
179
FEMMINE
123
TOTALE
302
Dati alunni con cittadinanza non italiana
POPOLAZIONE SCUOLA
DELL'INFANZIA
POPOLAZIONE SCUOLA
PRIMARIA
40
30
60
20
40
10
20
0
0
Scuola Scuola Scuola Scuola
dell'infan dell'infan dell'infan dell'infan
Scuola primaria
Scuola primaria
MASCHI
4
22
3
1
MASCHI
17
19
FEMMINE
5
10
0
1
FEMMINE
15
24
TOTALE
9
32
3
2
TOTALE
32
43
POPOLAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
50
0
Scuola secondaria di primo grado Marconi
MASCHI
22
FEMMINE
21
TOTALE
43
Rapporto alunni autoctoni/alunni con cittadinanza non italiana
Scuole dell'infanzia
Autoctoni
Alunni con cittadinanza non italiana
13%
87%
Scuola dell'infanzia Fantasia
Autoctoni
12%
88%
Alunni con
cittadinanza non
italiana
Scuola dell'infanzia Sabin
Autoctoni
Alunni con cittadinanza non italiana
17%
83%
Scuola dell'infanzia di Varano
Autoctoni
Alunni con cittadinanza non italiana
8%
92%
Scuola dell'infanzia Verbena
Autoctoni
Alunni con cittadinanza non italiana
4%
96%
Scuole primarie
Autoctoni
Alunni con cittadinanza non italiana
11%
89%
Scuola primaria Maggini
Autoctoni
Alunni con cittadinanza non italiana
10%
90%
Scuola Savio
Autoctoni
Alunni con cittadinanza non italiana
13%
87%
Le nostre scelte
L’Etica è l’asse centrale intorno a cui ruotano i contenuti educativi e formativi del nostro
Istituto. Etica intesa come condivisione e rispetto dei valori fondanti la relazione
educativa.
Tutte le scuole, con la professionalità dei docenti e dello staff educativo, sono
impegnate nella creazione di un ambiente sicuro e accogliente.
Le scelte di fondo irrinunciabili e comuni a tutto l’Istituto Comprensivo si declinano in
base all’età dei ragazzi e alla specificità dell’ordine di scuola frequentato, dalla scuola
dell’infanzia sino alla scuola secondaria di primo grado.
CENTRALITA’ DELLA PERSONA: considerare la singolarità e la complessità di ogni
persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità,
nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.
MISSIONE DELLA SCUOLA: offrire “saperi” utili alla conoscenza di sé, alla conoscenza
del mondo per stare bene con sé stessi e con gli altri.
SAPERI: promuovere i saperi propri di una cittadinanza del futuro per vivere in un
ambiente naturale e culturale sostenibile.
L’attenzione è rivolta alla cultura, alle discipline e agli ambiti disciplinari e
contemporaneamente al benessere personale e relazionale degli alunni e degli adulti
che vivono la scuola.
I principi valoriali di riferimento
Educazione alla cittadinanza e prevenzione del “bullismo”
Attraverso l’educazione alla cittadinanza la scuola vuole condurre i ragazzi
all’acquisizione di strumenti relativi all’assunzione di responsabilità nella vita sociale e
civica. Ha quindi come obiettivo la formazione del cittadino, individuo e soggetto attivo
nell’ambito della vita collettiva (politica, sociale, economica). Nelle “Indicazioni per il
Curricolo” si afferma che “La scuola è…in grado di promuovere la condivisione di quei
valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e
propria… Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare
consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse
quella nazionale, quella europea, quella mondiale”. Deve perciò “ porsi il compito più
ampio di educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse
identità e radici culturali di ogni studente”. Inoltre “Insegnare le regole del vivere e del
convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato,
perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello
svolgere il loro ruolo educativo” (dalle “Indicazioni per il Curricolo”). Non ultima
conseguenza di questo fatto è il dilagare del fenomeno del “bullismo”, sia nelle sue
forme più evidenti, quali la prevaricazione, le aggressioni e le umiliazioni fisiche, sia
nelle sue forme più sottili e meno visibili, quali l’isolamento sociale e la derisione
costante. L’educazione alla cittadinanza si sviluppa attraverso più nuclei di base .
Educazione alla cittadinanza come identità
La scuola crea le condizioni che favoriscono comportamenti di cittadinanza attiva
all’interno dell’istituto e nel territorio e quindi attiva a tale scopo delle iniziative.
Appartenenza all’Istituto
•
Viene sollecitata la collaborazione nella formulazione delle regole e delle misure
sanzionatorie (come da DPR 249/98 – Statuto delle studentesse e degli studenti)
•
Si sottoscrive il Patto Formativo
•
Viene promossa la conoscenza dei ruoli e delle competenze delle diverse
componenti dell’istituto
•
Si favorisce la partecipazione al Consiglio degli studenti
Appartenenza al territorio
•
•
•
Viene favorita la conoscenza, da parte degli alunni, del territorio in cui vivono nei
suoi aspetti economici, sociali, politici;
La scuola partecipa alle iniziative territoriali e sollecita Enti, Istituzioni e le altre
agenzie educative alla collaborazione;
Vengono attivati percorsi di educazione ambientale collegati al proprio territorio.
Educazione alla cittadinanza attiva
La scuola promuove anche l’acquisizione di alcuni obiettivi formativi che sono alla base
del vivere comune.
Educazione alla convivenza e alla solidarietà sociale
•
•
•
•
•
•
Essere sensibili alle esigenze della vita sociale comunitaria, così come sono
sancite dalla Costituzione
Acquisire la consapevolezza della pari dignità sociale e dell’eguaglianza di tutti i
cittadini.
Acquisire consapevolezza e competenza pratica nel campo della solidarietà
Affinare la sensibilità alle diversità e alle differenze
Acquisire e consolidare atteggiamenti di confronto costruttivo con persone, popoli
e altre culture
Sentire il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della
società
Educazione alla legalità e alla pace
•
•
•
•
Saper essere cittadini nel confronto costruttivo e nel rispetto verso se stessi e gli
altri.
Essere consapevoli di essere titolari di diritti e di doveri.
Comprendere il significato delle regole per la convivenza nella società e della
necessità di rispettarle.
Educare alla pace e a pensare alla pace come condizione essenziale per la
promozione e il rispetto dei diritti umani di tutti.
Per raggiungere queste finalità la scuola adotta le seguenti strategie:
• inserisce specifici obiettivi di apprendimento rivolti allo sviluppo del senso di
cittadinanza nei diversi curricoli;
• promuove nell’ambito di tutte le attività di apprendimento competenze per
l’esercizio della cittadinanza attiva;
• prevede la realizzazione di percorsi interdisciplinari di formazione alla
cittadinanza;
• introduce forme di apprendimento collaborativo;
• promuove esperienze significative che favoriscano forme di cooperazione e
solidarietà;
• permette a tutti la più ampia partecipazione nel rispetto delle molteplici diversità.
L’educazione alla cittadinanza è sviluppata nell’ottica della continuità e della
trasversalità in quanto coinvolge i vari ambiti educativi della scuola dell’infanzia e le
diverse discipline delle scuole primaria e secondaria.
Educazione ambientale e scientifica
Nell'attuale situazione del pianeta, in cui la questione ambientale è essenziale e
prioritaria per la stessa vita della comunità dei viventi, è più che mai opportuno ribadire
la necessità e l'urgenza dell'Educazione Ambientale. Questa Educazione richiede un
profondo cambiamento culturale soprattutto nei modi di pensare e di vivere della civiltà
occidentale, in quanto si tratta di trasformare una mentalità e di riproporre un'etica di
valori e di comportamenti oggi non comunemente condivisi. Per quanto riguarda la
mentalità ci si riferisce ad un necessario superamento dell'antropocentrismo (l'uomo
dominatore e possessore della natura, o della terra) che ha caratterizzato la concezione
del rapporto uomo-ambiente, per una visione biocentrica nella quale l'uomo si riconosca
parte di essa e ad essa appartenente. Ne nasce, quindi, un'etica rivolta al
riconoscimento di tutto ciò che esiste e al rispetto della sua diversità. In un progetto di
Educazione Ambientale finalità essenziale è il proporsi una società solidale che affronti i
problemi dello sviluppo tenendo conto della sostenibilità con l'ambiente e dei diritti delle
popolazioni più povere oltre che di quelli delle generazioni future.
L'approfondimento del significato dell'educazione all'ambiente, (con la creazione
di conoscenze ed azioni per l'ambiente e nell'ambiente) è possibile se si ridiscutono
alcuni aspetti della relazione uomo-mondo, riappropriandosi di una visione di rapporto
profondo con lo spazio territoriale e gli eventi che lo caratterizzano, individuando le
trasformazioni presenti nell'ambiente e le informazioni che ne derivano, collocando
conoscenze ed azioni in una dimensione spazio-temporale rinnovata del paesaggio e
nella riprogettazione di una cultura scolastica aperta all'ambiente .
Tale riprogettazione privilegia il contatto della scuola con l'ambiente,
promuovendo percorsi educativi di sperimentazione del territorio e del contesto
ambientale, secondo le modalità operative fondate sul trasferimento dei procedimenti
della ricerca scientifica nella didattica. Con l'educazione ambientale non si vuole creare
una nuova disciplina specialistica. L'approccio più corretto consiste nel programmare le
relazioni tra le varie discipline: i vari linguaggi possono concorrere all'acquisizione di un
sapere unitario. Fare educazione ambientale non significa soltanto sviluppare la
conoscenza di una determinata questione ambientale. Significa anche promuovere
atteggiamenti, comportamenti consapevoli, più responsabili e motivati nei confronti delle
risorse naturali. L'educazione ambientale favorisce la progettazione di esperienze
didattiche in cui si adottano metodi scientifici e stili di lavoro innovativi, in grado di
coinvolgere e motivare gli alunni. Le esperienze di questi anni ci hanno insegnato
quanto sia importante offrire agli studenti strumenti cognitivi, prima ancora che
informazioni.
Il nostro Istituto Comprensivo continua a promuovere, attraverso i suoi progetti,
attività di educazione ambientale rivolte alle scuole di Ancona, poiché crede che
stabilire un rapporto corretto con l’ambiente naturale sia un fattore indispensabile per
una formazione equilibrata della persona umana. “L’esplorazione e la conoscenza
della natura, condotte con l’intento di stabilire rapporti e atteggiamenti positivi, sono di
primaria importanza nella vita della persona, ed in primo luogo del bambino”, poiché
consentono non solo atteggiamenti di rispetto, ma anche un affinamento del gusto e del
senso estetico e l’ingresso in un mondo misterioso carico di interrogativi e di fascino
inesauribile. (Montuschi 2004). Conoscere e scoprire la natura come fonte inesauribile
di ricchezze, sarà la motivazione che spingerà le giovani generazioni a proteggerla e
conservarla. A tal fine il nostro Istituto ha attivato negli anni dal ’99 al 2007 i seguenti
laboratori: orto biologico, serra, laboratorio di archeologia delle piante da frutto stagno,
energie rinnovabili, ceramica, museo di scienze naturali. Ogni laboratorio scientifico
continua la sua attività didattica di osservazione all’interno della classe con:
•
Terrari, semina in classe, condominio delle lumache, lombricaio, esperimenti
nei laboratori scientifici sul terreno (prove di sedimentazione per la conoscenza
dei vari strati e dei costituenti minerali, misurazione del ph del suolo, prove di
germinazione dei semi, esperimenti sulla fotosintesi clorofilliana)
• Stazione metereologica;
• Riproduzione dell’ecosistema stagno in piccoli acquari, analisi delle acque dello
stagno per il riconoscimento della microflora e della microfauna acquatiche;
• Studio del risparmio energetico;
Studio degli ecosistemi terrestri: bosco, campagna, acque dolci, mare.
Il benessere
La scuola è il luogo dove si affinano abilità, si sviluppano competenze, si
acquisiscono conoscenze e saperi; essa inoltre rappresenta un luogo dove bambini e
ragazzi passano gran parte del loro tempo. Il doversi attenere ad orari, spazi, attività
richiede loro un notevole sforzo di adattamento. Anche i rapporti interpersonali, con i
compagni e soprattutto con gli adulti, rappresentano una quotidianità a cui non ci si può
sottrarre ed a volte può risultare faticoso sul piano emotivo. Infine la scuola è il luogo
dove ogni discente viene continuamente valutato, a volte in maniera discreta e sfumata,
altre volte in modo più evidente, attraverso giudizi di cui non è sempre facile sopportare
il peso.
Tutto questo rende comprensibile il fatto che molte difficoltà emergano proprio a
scuola. Alcune sono direttamente collegate agli apprendimenti, altre, non meno gravi, si
manifestano sul piano dei comportamenti. Sempre più spesso gli alunni presentano
instabilità caratteriale, fragilità nelle frustrazioni, timidezza ed ansia eccessive,
depressione, ossessività verso la perfezione, competitività negativa, fino a qualche caso
di bullismo. Queste manifestazioni sono sintomi di un disagio evolutivo che si accentua
nella situazione scolastica ma le cui cause vanno spesso cercate altrove. In alcuni casi
tale disagio compare sotto l'aspetto psicosomatica, con mal di testa, mal di stomaco,
depressioni e stanchezze non riconducibili a specifici problemi di salute. Di fronte a
queste situazioni è sempre necessaria un’analisi pedagogica che chiarisca le condizioni
educative in cui sono cresciuti i bambini ed i ragazzi. Talvolta è sufficiente modificare
alcuni atteggiamenti messi in atto dai genitori o dagli insegnanti perché le
manifestazioni più evidenti si riducano o scompaiano. Più spesso è necessario operare
per una più positiva rappresentazione delle proprie capacità e dei rapporti che il
ragazzo vive a casa e a scuola, liberando risorse emotive ed intellettuali "bloccate" da
una scarsa stima di sé oppure da aspettative mal poste o improprie.
All'interno di queste difficoltà appare quantomai appropriato un approccio di tipo
pedagogico, finalizzato cioè non tanto alla diagnosi clinica di un eventuale disturbo
quanto al cambiamento delle condizioni che provocano il problema, siano esse interne
o esterne, educative o di altra natura. Per tutti, la strada non può essere che quella di
promuovere lo "star bene" dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti attraverso la
buona gestione delle risorse proprie e dei mondi vitali in cui crescono.
"Troppo spesso nella scuola si è portati a trascurare gli aspetti emotivi del processo di
sviluppo dell'allievo. A tutto vantaggio di quelli puramente cognitivi, dimenticando che
l'individuo è totalità integrata ed organizzata e nella sua totalità va educato. Senza
contare che, in ogni situazione di apprendimento, c'è un'osmosi tra sfera affettiva e
conoscitiva. Gli atteggiamenti, le aspettative più o meno esplicite, le comunicazioni
verbali e non verbali dell'adulto influiscono sul bambino unitamente alle sue motivazioni
personali, facilitando o ostacolando qualsiasi acquisizione conoscitiva. Così come è
altrettanto vero che la conquista di nuove abilità cognitive rafforza nel fanciullo la stima
di sé, soddisfa il bisogno di sicurezza, favorisce l'accettazione del bambino da parte di
insegnanti e genitori … Importanza fondamentale ha quindi nella scuola l'educazione
affettiva che, avviando l'individuo ad avere una positiva e realistica immagine di sé’ e
facilitando l'instaurarsi di gratificanti rapporti con gli altri, costituisce un efficace mezzo
di formazione di individui psichicamente sani e, conseguentemente, diventa strumento
di prevenzione della malattia mentale e della devianza".
(Da Donata Francescato, Anna Putton, Simona Cudini, Star bene insieme a scuola Strategie per un'educazione socio-affettiva dalla materna alla media inferiore,
pag.14 e 15, NIS La Nuova Italia Scientifica, Roma 1986.)
Il benessere è uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell'essere umano: fisico,
emotivo, mentale, sociale e spirituale; esso consente alle persone di raggiungere e
mantenere il loro potenziale personale nella società. Consapevole dell'importanza
fondamentale di tale aspetto in fasce di età particolarmente sensibili e recettive
impegnate in un percorso di costruzione dell'identità, l'Istituto Comprensivo attua
iniziative volte a promuovere il benessere scolastico e ad attenuare eventuali forme di
disagio presenti nei vari plessi :
•
•
•
•
favorendo lo sviluppo della personalità di ciascun allievo,
sostenendolo all'interno della realtà apprenditiva in cui è inserito,
creando un clima scolastico positivo ed accogliente,
rendendo partecipi tutti i soggetti del processo formativo (personale della scuola,
famiglie, studenti e territorio).
Far stare bene i ragazzi a scuola significa operare verso la rimozione degli ostacoli di
ordine psicologico, sociale, relazionale e culturale che rendono difficoltoso il processo di
insegnamento-apprendimento e creare motivazione e agio, elementi indispensabili al
raggiungimerto dell'obiettivo-guida di quest'area che consiste nel catturare l’attenzione
e l’interesse dei bambini/ragazzi e costruire un ambiente capace di far accendere la
scintilla della motivazione all’apprendimento in un clima di serenità personale,
relazionale e sociale.
L'Istituto Comprensivo realizza ogni anno un percorso di promozione dell'agio scolastico
e di attenuazione del disagio, sperimentato, arricchito e rivisitato nel corso degli anni in
base alle esigenze sorte in itinere e alle considerazioni raccolte da membri del gruppo
Benessere, insegnanti, genitori e ragazzi. Generalmente il percorso si sviluppa
attraverso le seguenti tappe:
•
Rilevazione
delle
situazioni di disagio
presenti all’ interno
dell’Istituto
Comprensivo per una prima mappatura del fenomeno e per l’avvio delle iniziative
specifiche atte all’attenuazione del fenomeno.
•
Realizzazione, quando possibile, di interventi di un esperto (psicologo,
pedagogista, counsellour o altro esperto di aspetti psicopedagogici) per avviare
un percorso di attenuazione dei comportamenti di disturbo
attraverso
situazioni/gioco e discussioni volte all’analisi delle emozioni e dei sentimenti.
•
Realizzazione, quando possibile, di uno sportello di ascolto rivolto ai ragazzi, ai
genitori e agli insegnanti interessati ad una consulenza psicopedagogica;
•
Formazione del gruppo di lavoro sul benessere attraverso la partecipazione ad
incontri e corsi riguardanti l’agio-disagio al fine di pervenire alla configurazione di
un gruppo esperto con funzioni di supporto per gli altri docenti e per le attività
con i genitori, gruppo referente per l'intero Istituto sui temi del disagio e del
successo scolastico.
•
Proposte di incontri-dibattito rivolte a genitori ed insegnanti su tematiche
riguardanti i bambini, i ragazzi, la scuola e la famiglia.
•
Proposte e incentivazione di iniziative di ricerca, studio, lavoro e confronto sulle
buone pratiche educative che
sostengono il benessere scolastico e la
motivazione allo studio.
•
Proposte di momenti di unità, di accoglienza, di aggregazione e di festa atte a
favorire il benessere in un percorso di sviluppo di capacità sociali e individuali e
di condivisione del concetto di appartenenza al gruppo attraverso il
coinvolgimento attivo di bambini, ragazzi e adulti in un clima relazionale positivo,
ludiforme e stimolante.
•
Verifica finale di quanto attuato e formulazione di ipotesi di percorso per gli anni
scolastici successivi.
L’Intercultura
Nel prospetto organizzativo del nostro Istituto, tra le priorità è naturalmente
prevista l’integrazione degli alunni stranieri, priorità strutturale, per l’attuale società
multiculturale in cui viviamo e per il significativo quadro di riferimento normativo a cui
l’Italia può far riferimento. La scuola non deve fare una scelta possibile, deve invece
riconoscere la rilevanza collettiva del fenomeno e la responsabilità istituzionale pubblica
e deve rispondere ad una concreta e generalizzata esigenza formativa, che si identifica
con una fondamentale e diffusa educazione interculturale e con una cultura pluralista:
il più diffuso e potente antidoto contro ogni forma di intransigenza sociale.
La scuola rappresenta, sotto questo profilo, il banco di prova per una comunità
che sappia realmente divenire capace di aprirsi alla diversità, per trarre dal confronto
motivo di arricchimento e stimolo alla crescita di tutte le sue componenti. L’azione
didattica propria della scuola risulta, per questo tramite, facilitata e arricchita, in quanto
solo in un contesto inclusivo e capace di valorizzare le specificità di ciascun soggetto, lo
studente straniero può sviluppare un percorso scolastico ed educativo coerente, capace
di centrare gli obiettivi di apprendimento. Ricadute positive si hanno inevitabilmente
anche sul complesso degli studenti, che si abituano ad aprirsi al confronto e al dialogo
interculturale, sviluppando il proprio senso di responsabilità verso i compagni.
Nel nostro intento, dall’accoglienza di culture diverse, si intende procedere verso la loro
interazione (confronto, dialogo, attenzione, curiosità) per fare della multiculturalità un’
opportunità di crescita civile e culturale.
Ripensare la scuola nella prospettiva dell’intercultura comporta quindi:
1. passare dalla mera socializzazione delle differenze, al confronto di identità forti e
consapevoli attraverso la conoscenza della propria e delle altrui culture
2. non dar vita ad un semplice “condominio” di diverse culture tra loro non
comunicanti, o alla omologazione e all’integrazione adattiva, ma favorire la
valorizzazione delle differenze, delle lingue e delle culture di origine.
Il programma per l’educazione interculturale prevede:
•
•
•
•
•
la realizzazione di un percorso di accoglienza e orientamento destinato agli
studenti stranieri
un segmento specifico per l’apprendimento della lingua italiana
favorire forme di aggregazione giovanile extrascolastica miste
iniziative di formazione dei docenti sui temi dell’integrazione, dell’intercultura,
dell’insegnamento dell’italiano come L2
offrire opportunità di formazione continua
La presenza dei minori stranieri ci costringe a mettere a fuoco principi, decisioni e azioni,
evitando, quanto più possibile, fissità di schemi: è un discorso da considerare sempre
aperto, flessibile e dinamico,evidenziatore di sfide che comunque la scuola dovrebbe
affrontare, anche in assenza di stranieri.
La continuità educativa e l’orientamento
La scuola, che diviene servizio culturale del territorio, è soggetto attivo di
memoria collettiva e progettualità allo stesso tempo e luogo di "orientamento", pertanto
si propone di costruire percorsi formativi affinché ciascuno alunno possa trovare e ri trovare se stesso attraverso la conoscenza e l'accettazione "dell'Altro", inteso come
persona e come soggetto culturale diverso dal sé, in una disponibilità reciproca
all'incontro. L’orientarsi è una dimensione fondamentale del comportamento umano: si
orienta un bambino, un giovane, un adulto, un anziano; giorno per giorno, nei momenti
cruciali dell’esistenza e in quelli quotidiani, nelle varie attività. Ci si orienta quando si
affronta un viaggio, quando si fa una scelta politica, quando si fa la spesa, quando si
cerca un lavoro, quando si scelgono gli amici, quando si affronta una malattia...
L’orientarsi emerge abitualmente in ogni situazione esplorativa, problematica e
soprattutto nelle situazioni di emergenza, decisive e a volte drammatiche della vita.
L’orientarsi è l’elemento essenziale durante tutto l’arco dell’esperienza formativa e
professionale della persona: è un processo continuo. E’ diretto a favorire la produzione
di saperi ed esperienze indispensabili per realizzare in modo autonomo e consapevole
un apprendimento continuo, rispettoso delle potenzialità personali e dei vincoli del
contesto sociale.
Le attività di orientamento svolgono un ruolo centrale nell’azione formativa scolastica,
sia per il recupero di situazioni negative, sia per la valorizzazione e la promozione di
diversi tipi di attitudini e interessi, attraverso un uso adeguato e aggiornato dei contenuti
delle diverse discipline.
L'orientamento deve essere inteso come accertamento delle attitudini individuali e come
preparazione dell’alunno ad una scelta consapevole di percorsi formativi a breve,
medio, lungo termine. L'orientamento si identifica con l'educazione al cambiamento
sociale, culturale e professionale.
Essendo consapevole del diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e
completo, che possa favorire il passaggio tra diversi ordini di scuola e prevenire le
difficoltà che sovente si riscontrano, il nostro Istituto Comprensivo pone al centro della
propria proposta formativa l’organizzazione di un itinerario scolastico che, rispettando i
ritmi naturali di apprendimento dell’alunno, crei “continuità” nello sviluppo delle
competenze che l’alunno può acquisire dall’ingresso nella scuola fino ad orientarlo
consapevolmente nelle scelte future ( continuità verticale); eviti che ci siano fratture tra
vita scolastica ed extra-scolastica, facendo sì che la scuola, attenta alle problematiche
ed ai bisogni formativi del territorio, si ponga come perno di un sistema scolastico
allargato ed integrato in continuità con l’ambiente familiare e sociale (continuità
orizzontale). Il "valore" della continuità nasce dall'esigenza fondamentale di garantire il
diritto dell'alunno ad un percorso formativo organico e completo, che tende a
promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale della persona, la quale, pur nei
cambiamenti della crescita e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua
identità. Una buona azione educativa richiede un progetto formativo continuo, che si
proponga anche di prevenire le difficoltà che si riscontrano specialmente nei passaggi
tra i diversi ordini di scuola. Continuità comunque non vuol dire mancanza di
cambiamento, ma piuttosto capacità di valorizzare le competenze già acquisite
dall'alunno nel rispetto dell'azione educativa di ciascuna scuola pur nella diversità di
ruoli e funzioni.
Con le attività inerenti la Continuità Educativa ci si propone di migliorare e ampliare
l’offerta formativa attraverso percorsi specifici, in particolare per gli alunni degli anni
ponte (ma non solo) in merito ad aspetti trasversali e attraverso l’utilizzo dei laboratori in
qualità di luoghi che favoriscono il benessere, la valorizzazione delle competenze
acquisite, il riconoscimento delle specificità e, soprattutto, la possibilità di individuarsi
sempre meglio per saper scegliere ed entrare sicuri nella vita.
A tal fine abbiamo già proposto con successo letture ad alta voce da parte di insegnanti
ed attori, tecniche espressive e creative, cineforum ed incontri con esperti, questionari
rivolti ai ragazzi interessati, conferenze-dibattito con genitori ed insegnanti.
L’organigramma dell’istituto
Il Piano dell’Offerta Formativa viene gestito attraverso l’assunzione di
responsabilità diretta degli operatori scolastici, mediante una progettualità condivisa e
una leadership diffusa.
Il Dirigente, il Direttore dei Servizi Amministrativi, i Collaboratori, i Coordinatori di plesso
e le Funzioni strumentali formano lo Staff di Direzione con il ruolo di coordinamento
delle attività d’Istituto e formulazione delle ipotesi organizzative e gestionali da
presentare al Collegio Docenti e al Consiglio d’Istituto.
L’organigramma/funzionigramma evidenzia incarichi affidati a singoli o gruppi in base
a competenze gestionali o di coordinamento.
Decreto Legislativo 6 marzo 1998, n. 59
"25-bis (Dirigenti delle istituzioni scolastiche)
Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria
dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile
della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei
risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi
collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi
poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle
risorse umane. In particolare il dirigente scolastico organizza
l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia
formative ed è titolare delle relazioni sindacali
Dirigente Scolastico
Elisabetta Micciarelli
Nell'esercizio delle competenze (…) il dirigente scolastico
promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi
formativi e la collaborazione delle risorse culturali,
professionali, sociali ed economiche del territorio, per
l'esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come
libertà di ricerca e innovazione metodologico-didattica, per
l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per
l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni
Nell'ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche,
spetta al dirigente l'adozione dei provvedimenti di gestione
delle risorse e del personale
Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e
amministrative il dirigente può avvalersi di docenti da lui
individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti
(…)
Il dirigente presenta periodicamente al consiglio di circolo o
al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il
coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e
amministrativa al fine di garantire la più ampia informazione e
un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli
organi della istituzione scolastica
1. Cura la gestione del personale ATA
2. Sovrintende ai servizi amministrativo-contabili e ne cura
l’organizzazione
Direttore S.G.A.
Gianni Antonio Crocetti
3. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella
definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili, di
ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna
4. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 bis D. L.vo 29/93 e
successive modificazioni ed integrazioni, il Direttore coadiuva il
Dirigente nelle proprie funzioni organizzative e amministrative
5. Fa parte dello staff di dirigenza
1. Sostituisce il Dirigente in sua assenza assumendo ruolo e
responsabilità connesse
2. Collabora alla gestione ordinaria ed organizzativa dell'Istituto
3. Segue l’iter comunicativo tra dirigenza/segreteria e
personale docente e A.T.A.
I° collaboratore
Grazia Piracci
4. Attiva modalità di comunicazione interna ed esterna
5. Segue i rapporti tra scuola e genitori e loro rappresentanze
6. Collabora al controllo del rispetto delle regole di
comportamento dell’Istituto
7. Collabora al funzionamento degli organi collegiali
8. Assicura il raccordo con Istituzioni (Regione, Provincia,
Comune, altre scuole), agenzie di formazione,
associazioni,cooperative sociali, consorzi, Università
1. Sostituisce il Dirigente in sua assenza assumendo ruolo e
responsabilità connesse
2. Collabora alla gestione ordinaria ed organizzativa dell'Istituto
Ii° collaboratore
Stefania Rossi
3. Svolge la funzione di Segretario del Collegio Docenti
4. Tiene i rapporti con il responsabile esterno RSPP
5. Coordina la Commissione Sicurezza
6. Collabora con il RLS interno per la rilevazione di
problematiche della sicurezza nei luoghi di lavoro
7. Coordina le attività di formazione del personale e degli alunni
in materia di sicurezza
Scuola dell’infanzia
Fantasia
Lucia Mengarelli
Sabin
Donatella Capodacqua
Patrizia Gorgolini
Varano
Paola Cinti
1. Sono responsabili della comunicazione tra plesso,
dirigenza e amministrazione
2. Curano l’archiviazione/diffusione delle circolari
trasmesse dalla Dirigente
3. Elaborano le circolari interne al plesso, provvedendo alla
loro numerazione progressiva
Verbena
4. Curano il controllo quotidiano della posta elettronica,
adottando ogni utile strategia di diffusione
Manuela Cianforlini
5. Conservano il registro contenente la modulistica
Scuola primaria
6. Curano la elaborazione dell’orario e
dell’organizzazione/fruizione degli spazi
Maggini
Roberta Bastianelli
Giovanna Tartaglini
7. Provvedono alla elaborazione dei planning: DOCENTI:
presenze, sostituzioni, gite/uscite, neoassunti,
tirocinanti. ALUNNI: assenze, infortuni, sanzioni
disciplinari.
Savio
Fiorisa Favi
Scuola secondaria di i
Grado
8. Curano l’aggiornamento del Piano Annuale delle Attività
9. Partecipano alle riunioni periodiche indette dalla
Referente dei Coordinatori di Istituto
10. Fanno parte dello Staff di dirigenza
Marconi
Patrizia Nataloni
Funzione strumentale
AMBIENTE-SCIENZA
Liliana Tangherlini
• Coordinare con la commissione di riferimento l’intervento e
le scelte, convocare le riunioni e redigere le presenze del
gruppo di lavoro;
• Riportare ad unitarietà le diverse realtà presenti all’interno
dell’Istituto Comprensivo da intendersi come aule verdi
all’interno di un comune progetto curriculare di educazione
scientifica;
• Valorizzare il patrimonio dell’Istituto Comprensivo già
esistente attraverso la diffusione delle iniziative all’interno
dell’Istituto stesso e negli altri Istituti del territorio;
• Confronto tra i docenti coinvolti sull’idea di sostenibilità
ambientale e prime ipotesi di un curricolo scientifico alla luce
delle nuove Indicazioni.
Funzione strumentale
Intercultura
Tiziana Sargolini
Funzione strumentale
Cittadinanza
Alessandra Armenise
M. Lisa Ciambrignoni
Funzione strumentale
Benessere
Daniela Battaglia
Marisa Melonaro
• Coordinare con la commissione di riferimento l’intervento e le
scelte, convocare le riunioni e redigere le presenze del
gruppo di lavoro;
• Monitorare le presenze degli alunni stranieri soprattutto per
quanto attiene ad eventuali difficoltà relative sia agli
apprendimenti che alla vita sociale scolastica ed extrascolastica;
• Redigere il protocollo di accoglienza, valutare i materiali
disponibili e socializzarli all’interno dei diversi plessi;
• Iniziare a confrontarsi con i docenti sui curricoli e le discipline
per la predisposizione di programmi mirati e la stesura di
curricoli interculturali.
• Coordinare con la commissione di riferimento l’intervento e le
scelte, convocare le riunioni e redigere le presenze del
gruppo di lavoro;
• Condividere all’interno della commissione un’idea di
cittadinanza comune;
• Coinvolgere il maggior numero di docenti nella realizzazione
di attività che pongono al centro il principio dei diritti e dei
doveri;
• Coinvolgere i genitori nell’elaborazione di un patto sociale di
corresponsabilità inteso come prodotto finale di un confronto
sulle aspettative e gli impegni da assumere nei confronti
della vita scolastica.
• Coordinare con la commissione di riferimento l’intervento e le
scelte, convocare le riunioni e redigere le presenze del
gruppo di lavoro;
• Facilitare il passaggio dei bambini tra ordini diversi di scuola;
• Permettere il senso della continuità di esperienze trovando
proprie tracce;
• Promuovere durante l’anno scolastico momenti di attività
comune tra gli alunni degli anni ponte;
• Accompagnare i genitori nei passaggi tra i diversi ordini
offrendo un’immagine unitaria del percorso educativo
all’interno dell’I.C.;
• Promozione dell’attività laboratoriale come momento
integrato nell’attività curricolare;
• Contribuire ala diffusione della consapevolezza tra gli adulti
dell’importanza della dimensione emotiva-affettiva.
• Coordinare con la commissione di riferimento l’intervento e le
scelte, convocare le riunioni e redigere le presenze del
gruppo di lavoro;
• Individuare e redigere la mappa delle situazioni di disagio
all’interno delle scuole dell’Istituto Comprensivo;
• Individuare i diversi aspetti del disagio e le origini delle
criticità presenti nell’I.C.
• Monitorare e riconoscere l’efficacia dei diversi tipi di
intervento (compensazione, recupero…)
• Raccordare l’intervento della psicologa all’interno dell’I.C.
• Promuovere momenti di ascolto-confronto con i genitori e i
Funzione strumentale
Orientamento
Simone Frontini
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
docenti.
Coordina le task force di plesso per l’accoglienza
Coordina il progetto OPEN DAY di Istituto
Coordina le attività di continuità educativa e didattica
Coordina le attività di formazione delle classi
Esercita il controllo delle proposte di adozione dei libri di
testo
Esercita il controllo della organizzazione dell’esame di stato
Fa parte dello staff di dirigenza 1. Coordina le task force di
plesso per l’accoglienza
2. Coordina il progetto OPEN DAY di Istituto
3. Coordina le attività di continuità educativa e didattica
4. Coordina le attività di formazione delle classi
5. Esercita il controllo delle proposte di adozione dei libri di
testo
6. Esercita il controllo della organizzazione dell’esame di
stato
7. Fa parte dello staff di dirigenza
Consiglio di
intersezione
Scuola dell’infanzia: tutti
i docenti e un
rappresentante
dei genitori per
ciascuna delle sezioni
interessate; presiede il
dirigente scolastico o un
docente, facente parte
del consiglio, da lui
delegato
Il Consiglio di intersezione ha il compito di formulare al
collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e
didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di
agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori
ed alunni. Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche
quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli
studenti
Consiglio di
interclasse
Scuola primaria: tutti i
docenti e un
rappresentante dei
genitori per ciascuna
delle classi interessate;
presiede il dirigente
scolastico o un docente,
facente parte del
consiglio, da lui
delegato
Consigli di classe
Coordinatori di classe
Il Consiglio di interclasse ha il compito di formulare al
collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e
didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di
agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori
ed alunni. Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche
quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli
studenti
1. Presiedono, per delega del Dirigente Scolastico, i Consigli di
classe organizzandone il lavoro
2. Possono proporre la convocazione del Consiglio di classe in
seduta straordinaria, previa consultazione con gli altri docenti
della classe
3. Coordinano la programmazione di classe sia per quanto
riguarda le attività curricolari, sia per quanto riguarda le attività
progettuali e di ricerca, sperimentazione ed innovazione
4. Armonizzano fra di loro le esigenze delle tre componenti del
Consiglio (docenti – studenti – genitori)
5. Controllano la regolare frequenza degli alunni (giustificazioni
assenze, ritardi, ed uscite anticipate); in caso di anomalie ne
danno tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico
Tutor docenti
Neoassunti
Scuola Infanzia
Scuola Primaria
Curano l’accompagnamento didattico dell’anno di prova
Scuola Secondaria di I
grado
Tutor di tirocino
Scuola Infanzia
Scuola Primaria
Curano l’accompagnamento didattico del tirocinio
Scuola Secondaria di I
grado
Comitato di
Valutazione
Giampieri Marinella
Melonaro Marisa
Corsini Anna
Il comitato è formato, oltre che dal dirigente scolastico, che ne
è il presidente, da 4 docenti quali membri effettivi e da 2
docenti quali membri supplenti. I membri del comitato sono
eletti dal collegio dei docenti al suo interno. Il comitato dura in
carica un anno scolastico.
La valutazione del servizio ha luogo su richiesta dell'interessato
previa relazione del dirigente scolastico.
Musciano Mauro
Mengarelli Lucia
Commissione
sicurezza
Componenti: Addetti
Il comitato di valutazione del servizio esercita altresì le
competenze in materia di anno di formazione del personale
docente del circolo di riabilitazione del personale docente.
La Commissione sicurezza, costituita dai responsabili di
plesso, è coordinata dal responsabile della sicurezza nominato
dal Dirigente che cura le attività di gestione della sicurezza in
SPP
applicazione alla L. 626/2002 e successive integrazioni.
Barbara Cerni
Nello specifico:
Maria Conti
Valeria Conti
- Aggiornare il documento di valutazione dei rischi per le scuole
dell’IC
Matteo Giostra
- Aggiornare il piano emergenza di ciascun plesso
Lesli Lausdei
- Predisporre un pro-memoria per il personale e per i genitori
Cinzia Magi
- Registrare l’andamento delle prove di evacuazione in tutti i
plessi
Maria Gissi
RSPP
Davide Vitali
Gruppo h di istituto
Buzzo Marco genitore
Moschini Massimo
genitore
- Aggiornare la segnaletica di plesso
- Organizzare e gestire la formazione del personale, nell’ambito
della sicurezza.
a)Analizza la situazione complessiva nell'ambito dei plessi di
competenza (numero degli alunni in situazione di handicap,
tipologia degli handicap, classi coinvolte)
b) Analizza le risorse dell'istituto scolastico, sia umane che
materiali
Forgione Michele genitore
Ruggeri Roberto genitore
Servadio Rita insegnante
Giampieri Marinella
insegnante
Ciambrignoni Maria Lisa
insegnante
Armenise Alessandra
insegnante
Burattini Eleonora
insegnante
Lombardo Francesca
insegnante
Mainardi Silvia insegnante
c) Predispone una proposta di calendario per gli incontri dei
Gruppi h operativi che durante l’anno si occupano della
progettazione specifica per ogni alunno in situazione di
handicap
d) Definisce i criteri generali per la redazione dei PEI e dei PDF
e) Formula proposte al dirigente scolastico, al Collegio dei
Docenti o al Consiglio d’Istituto su questioni attinenti agli alunni
in situazione di handicap;
f) Propone al DSGA o al Consiglio d’Istituto l’acquisto di
attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati agli alunni o
ai docenti che se ne occupano;
g) Formalizza la richiesta di ore di sostegno e di progetti
specifici
Perini Rosanna
insegnante
secondo le necessità emerse durante il lavoro specifico nei
Gruppi h operativi;
Alocchi Anna Lisa
insegnante
h) Formula proposte per la formazione e l'aggiornamento,
anche nell'ottica di prevedere corsi di aggiornamento “comuni”
per il personale delle scuole e degli enti socio-sanitari,
impegnati in piani educativi e di recupero individualizzati;
Tumillo M. Antonietta
insegnante
Caprari Fabiola –
insegnante
i) Produce una documentazione relativa alle attività svolte,
predispone l’archiviazione e ne definisce l’accessibilità.
Marseguerra M.Antonina
collaboratrice scolastica
Referenti viaggi
d’istruzione
Coordinare tutte le attività connesse alla programmazione di
gite scolastiche, viaggi di istruzione e visite guidate
Fedecostante Daniela
Referente CIR
Coordinare tutte le attività relative al consiglio dei ragazzi
Nataloni Patrizia
Compilazione orario
Paolantonio Paola
Curare la compilazione dell’orario provvisorio e definitivo della
scuola Media
Zacchini Raffaella
Referenti Biblioteca
Cipolla Lucia
Ferraro Maria
Patentino scolastico
•
•
•
•
Catalogazione del materiale librario esistente;
Definizione delle modalità di fruizione della biblioteca;
Gestione del prestito e della consultazione;
Formulazione proposte di acquisto.
Coordinare gli interventi didattici necessari a sostenere gli
esami per il patentino del ciclomotore
Perini Rosanna
Referente integrazione
Coordinare gli interventi per favorire l’integrazione degli alunni
in situazione di handicap
Gasperat Monica
Personale ATA
DIDATTICA
Gestione alunni
1. Gestione alunni: iscrizioni, documenti e fascicoli, richiesta o
trasmissione documenti, corrispondenza con le famiglie,
monitoraggi, rilevazioni integrative, statistiche, pagelle, diplomi,
tabelloni scrutini ed esami, procedure per sussidi, certificazioni
e tenuta registri, esoneri educazione fisica, libri di testo
primaria e secondaria, pratiche portatori di handicap, contributi
scolastici, accertamento obbligo scolastico
Carla Giovagnoni
Marina Mancinelli
2. Chiamata supplenti per conferimento nomine
3. Rapporti con l’amministrazione comunale per servizi mensa,
trasporti, lavori di manutenzione, ecc
4. Elezioni OO.CC. RSU ENAM
1.
Amministrazione
del
personale:
tenuta
fascicoli
personali,richiesta e trasmissione documenti, emissione
contratti di lavoro, preparazione documenti periodo di prova,
controllo documenti di rito all’atto dell’assunzione, ricostruzioni
di carriera, , ricongiunzione e riconoscimento servizi, fascicolo
elettronico
2. Rapporti DPT e Ragioneria Prov.le
3. Registro decreti, anagrafe personale, autorizzazione libere
professioni, pratiche cause di servizio, pratiche pensioni
4. Gestione organici personale docente e ATA
AMMINISTRATIVA
5. Infortunistica
Gestione personale
Maria Martone
Mirando Ricciuti
Silvana Varano
6. Consiglio di Istituto
7. Chiamata supplenti per conferimento nomine
8. Registrazione assenze e stipula contratti supplenti
temporanei, visite fiscali, certificati di servizio e registro
certificati di servizio
9. Compilazione e spedizione decreti alla Ragioneria dello
Stato e alla DPT
10. Gestione assenze e presenze del personale con emissione
decreti congedi ed aspettative, gestione ferie del personale
11. Compilazione graduatorie soprannumerari docenti e ATA
12. Compilazione graduatorie supplenze
13. Comunicazione dati Centro per l’impiego
1. Gestione circolari interne, tenuta registro protocollo,
archiviazione e distribuzione posta, pubblicazioni all’Albo di
Istituto, distribuzione modulistica al personale e inoltro posta
via telematica
Archivio e protocollo
Patrimonio
Anna Nicoletti
2. Viaggi di istruzione
3. Privacy
4. Rapporti con i Rappresentanti Sindacali Unitari (RSU)
5. Inventario, tenuta dei registri di magazzino, carico e scarico
del materiale
6. Sicurezza nella scuola L. 626/94
1. Liquidazione competenze fondamentali ed accessorie
personale supplente ATA e Docenti, liquidazione compensi
missioni, compensi esami.
2. Comunicazioni ed invii telematici all’INPS e all’INPDAP
relativamente ai dati retributivi mensili
Gestione finanziaria e
servizi contabili
Anna Maria Cesarini
3. Tenuta libri paga, versamenti contributi ass.li e previdenziali,
registro conto individuale fiscale, tenuta registro c/c postale
4. Elaborazione CUD, Mod. 770
dichiarazione IRAP ed invio telematico
ed
invio
telematico,
5. Rapporti con l’istituto tesoriere, rapporti con il Collegio dei
Revisori
6. Mandati di pagamento e reversali di incasso
7. Pratiche TFR
I curricoli
A partire dal 2004/2005 la programmazione delle attività didattiche ed educative
tiene conto novità introdotte dalla Legge di Riforma della scuola: i programmi finora in
vigore vengono infatti sostituiti dalle “Indicazioni Nazionali” che definiscono alcuni
obiettivi obbligatori lasciando però ampio margine alle scuole nella concreta attuazione
delle attività formative e didattiche. Il modello di programmazione finora utilizzato è stato
perciò corretto e migliorato alla luce delle innovazioni introdotte con la Legge n. 53 e in
particolare con il Decreto n. 59. In particolare si è dato un maggior spazio alla didattica
laboratoriale attraverso la quale è possibile coniugare sapere e saper fare in
un’esperienza di apprendimento consapevole. Il laboratorio è un momento significativo
di relazione interpersonale e di collaborazione costruttiva. Nell’organizzazione dei
laboratori si propongono attività che sono pienamente inserite nella programmazione
educativa e didattica della classe e concorrono quindi al raggiungimento degli obiettivi.
La programmazione delle attività prevede: l’analisi della situazione iniziale; la
definizione di obiettivi generali e disciplinari; la selezione dei contenuti, tenendo presenti
le conoscenze, le competenze e gli interessi già posseduti da ciascuno; la selezione
delle metodologie e strategie; la massa a punto di procedure di verifica e valutazione
iniziale, in itinere e finale.
Il Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR n. 275/99) consente,
infine, alle Istituzioni scolastiche di definire i curricoli e le quote orarie riservate alle
diverse discipline in modo autonomo e flessibile sulla base delle reali esigenze
formative degli alunni.
Scuola dell’infanzia
“La scuola dell’infanzia, non obbligatoria e di durata triennale, concorre all’educazione e
allo sviluppo affettivo, psicomotorio, morale, religioso e sociale delle bambine e dei
bambini promovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività,
apprendimento, e ad assicurare un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative; nel
rispetto delle primaria responsabilità educativa dei genitori, contribuisce alla formazione
integrale delle bambine dei bambini e, nella sua autonomia e unitarietà didattica e
pedagogica, realizza il profilo educativo e la continuità educativa con il complesso dei
servizi all’infanzia e con la scuola primaria.” (D.L. 19/2004 n° 59, capo I art. 1).
La scuola dell’infanzia è la scuola che favorisce il processo di crescita del bambino
secondo percorsi formativi, facilitandone l’espressione attraverso la predisposizione di
attività che esercitano tutte le potenzialità del bambino, da quelle fisiche a quelle
psicologiche.
È principalmente con il gioco e l’esperienza nei laboratori che si favoriscono i diversi
linguaggi: ludico-corporeo, affettivo sociale, cognitivo-informatico, musicale, graficopitorico-manipolativo.
Per la scuola dell’infanzia non è possibile né opportuno quantificare le quote orarie dei
singoli ambiti che indichiamo di seguito.
◊
◊
◊
◊
Il sé e l’altro
Corpo, movimento e salute
Fruizione e produzione di messaggi
Esplorare, conoscere e progettare.
Scuola primaria
“La scuola primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali …. promuove lo
sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le
abilità di base, ivi comprese quelle relative all’alfabetizzazione informatica, fino alle
prime sistemazioni logico critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana
e l’alfabetizzazione della lingua inglese, di porre le basi per l’utilizzazione di
metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue
leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di
educare ai principi fondamentali della convivenza civile.” (D.L. 19/2004 n° 59, capo III
art. 5). Alle attività curricolari si aggiungono le attività facoltative opzionali (fino ad un
massimo di 6 ore), che sono pienamente inserite nella programmazione didattica ed
educativa, e che ogni anno vengono decise sulla base di apposite analisi dei bisogni
formativi.
MATERIE
Tempo pieno
Tempo modulare
Attività curricolari
Cl 1^ 2^ 3^ 4^
5^
Cl
1^
2^ 4^ 5^
3^
Italiano
8
7
7
8
7
7
Matematica
6
6
6
6
6
6
Antropologica
4
4
4
3/4
3/4 3/4
Immagine
2
1
1
2/1
1
1
Musica
2
2
2
1
1
1
Scienze
2
2
2
1
2
2
Tecnologia e informatica 1
1
1
1
1
1
Motoria
2
2
2
2
2
2
Inglese
1
2
2
1
2
2
Religione/Attività
alternative
2
2
7
2
2
2
30
30
30
27
27 27
Scuola secondaria di primo grado
“La scuola secondaria di primo grado attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla
crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini
all’interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e
l’approfondimento delle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in
relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale culturale e scientifica della
realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in
relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo; cura la dimensione sistematica delle
discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta
corrispondenti alle attitudini e vocazione degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla
prosecuzione delle attività di istruzione e formazione; introduce allo studio di una
seconda lingua dell’Unione Europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di
istruzione e formazione.” (D.L. 19/2004 n° 59, capo IV art. 9)
DISCIPLINE
Classe
1^
Classe
2^
Classe
3^
Italiano
6
6
6
Storia/ Educazione civica 2
2
2
Geografia
1
1
2
Inglese
2
2
3
Francese
2
2
3**
Matematica/scienze
6
6
6
Educazione tecnica
1
1
3
Educazione artistica
2
2
2
Educazione musicale
2
2
2
Educazione fisica
2
2
2
Religione/Att. alternativa 1
1
1
27
33
27
** SEZ. A e B, SEZ. C e D a richiesta
Nell’anno scolastico 2005/’06 nelle classi prime e seconde, alle attività curricolari si
aggiungono le attività facoltative opzionali (fino ad un massimo di 6 ore) , che sono
pienamente inserite nella programmazione didattica ed educativa, e che ogni anno
vengono decise sulla base di apposite analisi dei bisogni formativi.
Competenze cognitive trasversali
CAPACITÀ DI ATTENZIONE E DI ASCOLTO
SCUOLA
DELL’INFANZIA
COMPRENSIONE
• Ha una buona
capacità
di
ascolto
SCUOLA PRIMARIA
• Presta
attenzione in
situazioni
comunicative
diverse, tra cui
le situazioni
formali, in
contesti sia
abituali sia
inusuali
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
• Adotta, secondo la situazione comunicativa, opportune
strategie di attenzione e comprensione
COMPRENSIONE GLOBALE E ANALITICA DI MESSAGGI DI VARIA NATURA
• Comprende
semplici storie
e racconti
• Comprende
consegne
verbali
• Ordina in
sequenza le
immagini di
una storia
• Riconosce
colori, forme,
grandezze, voci
suoni rumori,
ritmi semplici
individuando
somiglianze e
differenze
• Legge e
comprende
semplici testi di
varia natura
cogliendone le
informazioni
principali
implicite ed
esplicite
• Legge e comprende dati e informazioni rappresentati
in vario modo
• Riconosce in un messaggio scritto, orale o grafico le
informazioni esplicite ed opera inferenze
ELABORAZIONE PERSONALE
SCUOLA
COMPRENSIONE
DELL’INFANZIA
• Individua
relazioni in un
insieme e
confronta
insiemi diversi
• Riconosce
segni
diversamente
orientati nello
spazio
• Classifica in
base ad un
unico criterio
• Conta in modo
ordinale
e
cardinale
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
• Individua in
una situazione
e tra situazioni
diverse
relazioni
esplicite
(causa/effetto,
prima/dopo,
analogie/differ
enze
permanenze/m
utamenti,
variazioni nel
tempo e nello
spazio) ed
opera semplici
inferenze
• Seleziona le
informazioni
più
• Individua in una situazione e tra situazioni diverse
rapporti espliciti ed impliciti (causa/effetto,
prima/dopo, analogie/differenze
permanenze/mutamenti, variazioni nel tempo e nello
spazio)
• Collega nuovi apprendimenti con altri già acquisiti
• Elabora personalmente i contenuti appresi
giungendo anche ad astrazioni, generalizzazioni,
forme diverse di sintesi
• Si orienta nello spazio e nel tempo
• Conosce ed usa i criteri per misurare, ordinare,
classificare
• Elabora progetti di risoluzione di problemi
• Legge la realtà impiegando forma diverse (verbali,
iconiche, simboliche)
• Esprime valutazioni personali argomentandole
significative e
le organizza in
sintesi
• Si orienta
adeguatament
e nello spazio
e nel tempo
• Misura, ordina,
classifica,
confronta fatti
e fenomeni
della realtà
• Risolve semplici
problemi di
ordine pratico o
attinenti alle
varie discipline
ELABORAZIONE PERSONALE
SCUOLA
• Si esprime con
proprietà e
ricchezza di
vocaboli
• Si esprime con
frasi
strutturate
• Sa raccontare
storie ed
eventi
• Ripete a
memoria
filastrocche
poesie, canti
• Sa riprodurre
dei grafemi
alfanumerici
• Disegna con
particolari
• Rappresenta
una breve
storia a livello
mimicogestuale,
graficopittorico,
musicale
• Rappresenta
graficamente
un’esperienza
• Riproduce segni
grafici,
voci,
suoni,
rumori,
ritmi semplici
DI LAVORO
METODO
COMUNICAZIONE E PRODUZIONE
DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
• Produce testi
orali, scritti,
grafici coesi e
coerenti, in
forme
adeguate allo
scopo e al
destinatario
• Usa
adeguatament
e i vari tipi di
linguaggi
verbale,
iconico,
logico,
musicale
• Rappresenta
una situazione
attraverso
disegni,
grafici, tabelle,
schemi
• Produce testi orali, scritti, grafici .. di varia natura,
usando correttamente i vari codici, linguaggi
specifici, tecniche
• Descrive e rappresenta fenomeni e processi in
molteplici modi: disegni, lingua, simboli, grafici,
tabelle, strumenti informatici
• Progetta e realizza oggetti fisici, grafici, virtuali seguendo
una definita metodologia
RISPETTO DI TEMPI E MODI NELL’ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
• Aumenta i tempi
di attenzione e
concentrazione
eseguendo
le
attività proposte
• Si organizza e
rispetta, nei
tempi e nei
modi, le
consegne
• Organizza e usa adeguatamente i materiali necessari
allo svolgimento di un lavoro
USO DI STRUMENTI, TECNICHE, PROCEDURE NELLO SVOLGIMENTO DEL LAVORO
SCUOLA
DELL’INFANZIA
• Ha acquisito la
manualità, e sa
usare
correttamente
semplici
strumenti di
lavoro
• Padroneggia le
diverse tecniche
apprese
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
• Utilizza tutti i
canali della
comunicazione
• Utilizza le
procedure e le
tecniche
apprese
• Sa usare gli strumenti di consultazione
• Utilizza tecniche di supporto alla comprensione
• Usa le metodologie di indagine e gli strumenti
propri di ogni disciplina
• Usa tecniche differenziate di lettura
• Utilizza conoscenze, tecniche, strategie apprese per
affrontare situazioni nuove
OSSERVAZIONE, FORMULAZIONE DI IPOTESI, VERIFICA
• Sa, guidato,
osservare,
formulare
semplici ipotesi
e proporre
soluzioni
• Sa, guidato,
osservare,
formulare
ipotesi,
verificare
• Ricerca e
propone
soluzioni di
problemi
• Organizza,
guidato, una
attività di studio
e di lavoro
• Si pone in atteggiamento problematico di fronte alle
situazioni
• Organizza, guidato, una ricerca usando il metodo
scientifico
• Organizza autonomamente una attività di studio e di
lavoro
ELABORAZIONE PERSONALE
SCUOLA
QUISIZIONE DI CONOSCENZE
DELL’INFANZIA
• Conosce le
parti del corpo
• Conosce e
denomina
forme, colori,
suoni, odori,
sapori,
sensazioni
tattili
• Conosce i
giorni della
settimana, i
mesi, le
stagioni
• Conosce la
propria realtà
sociale e
territoriale nei
suoi elementi
essenziali
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
• Conosce la
tipologia e le
regole di base
dei linguaggi
verbale,
iconico,
logico,
musicale
• Conosce i
fenomeni
fondamentali
del mondo
umano,
naturalistico,
fisico,
biologico,
tecnologico
anche nelle
principali fasi
della loro
evoluzione
storica
• Possiede un ricco e vario vocabolario attivo e
passivo
• Conosce gli elementi caratterizzanti dei linguaggi
verbale, iconico, logico, musicale
• Conosce i fenomeni del mondo umano,
naturalistico, fisico, biologico, tecnologico nelle loro
molteplici sfaccettature e nella loro evoluzione
storica
• Conosce le regole della vita civile e politica, le
istituzioni, il loro ruolo e funzionamento
• Conosce i
caratteri
essenziali del
sistema
sociale ed
istituzionale
• Conosce le
principali
regole della
vita associata
Competenze formative trasversali
CONSAPEVOLEZZA E PADRONANZA DEL CORPO
IDENTITA’
SCUOLA
DELL’INFANZIA
• Interiorizza un
buon schema
corporeo
• Riconosce le
parti del corpo
su di sé e sugli
altri
• Controlla
globalmente
gli schemi
dinamici di
base e gli
schemi
posturali
• Riesce ad
essere
coordinato
avendo
acquisito un
buon equilibrio
staticodinamico
• Esegue
percorsi
motori con
un’adeguata
coordinazione
oculo-manuale
• Si avvia all’
acquisizione
della lateralità
SCUOLA PRIMARIA
• Ha acquisito
coscienza e
padronanza
del proprio
corpo
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
• Conosce il proprio corpo ed il suo funzionamento
• Padroneggia le conoscenze ed abilità che
consentono un equilibrato ed armonico sviluppo
della propria persona
• Utilizza
consapevolme
nte il
linguaggio
gestuale e
motorio
individualment
ee
collettivament
e
CONSAPEVOLEZZA DI SÉ E DELLE PROPRIE EMOZIONI
• Si avvia ad un
controllo delle
emozioni
accettando
anche le
frustrazioni
• Partecipa a
• È consapevole
di sé, delle
proprie
capacità,
interessi,
cambiamenti
personali nel
tempo
• È consapevole dei propri processi mentali
• È consapevole delle proprie attitudini, competenze,
bisogni, possibilità
giochi simbolici
assumendo
ruoli
AUTOSTIMA
• Interiorizza
una positiva
immagine di sé
• Potenzia una
positiva
immagine di sé
• Si avvia ad una
valutazione del
proprio
rendimento
scolastico
• Ha sviluppato l’autostima
• Sa valutare il proprio rendimento scolastico
CURA E RESPONSABILITÀ DEL MATERIALE
SCUOLA
SCUOLA PRIMARIA
DELL’INFANZIA
• Ha cura ed è
responsabile
del materiale
• Ha cura ed è
responsabile
dei propri
materiali di
lavoro
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
• Ha cura ed è responsabile dei propri materiali di
lavoro
ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ IN RELAZIONE A COMPITI E IMPEGNI
AUTONOMIA
• Assume piccole
responsabilità
• Porta a termine
puntualmente
un compito
assunto
• È responsabile
nell’assumere
compiti e
impegni
• Segue le
indicazioni per
acquisire un
metodo
personale di
lavoro e di
studio
•
•
•
Porta a termine puntualmente un compito assunto
È responsabile nell’assumere compiti e impegni
Ha acquisito un metodo personale di lavoro e di studio
CAPACITÀ DI OPERARE SCELTE
• Risolve piccoli
problemi pratici
• Sa muoversi
autonomament
e in uno spazio
conosciuto
• Guidato, opera
scelte
• Prende iniziative, decisioni sapendo operare scelte in
modo autonomo
• Progetta e sceglie in modo efficace il proprio futuro
• Adotta comportamenti sani e corretti
RELAZIONE CON GLI ALTRI
INTERAZIONE POSITIVA CON GLI ALTRI
SCUOLA
DELL’INFANZIA
• Si riconosce
come
appartenente
ad un gruppo
• Dimostra fiducia
e disponibilità
nei confronti dei
compagni
SCUOLA PRIMARIA
• Attiva
atteggiamenti
di ascolto e di
relazione
positiva nei
confronti degli
altri
• Attiva modalità
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
• Sa interagire con coetanei e con adulti
• Riconosce e rispetta l’altrui diversità
• È aperto ai diversi punti di vista
• È disponibile al rapporto di collaborazione con gli
altri
relazionali
positive con i
compagni e con
gli adulti, anche
tenendo conto
delle loro
caratteristiche
sessuali
COMPRENSIONE E RISPETTO DELLE REGOLE DI VITA SOCIALE
• Comprende le
regole del
gruppo
condividendo
giochi, libri,
oggetti, spazi
• Rispetta le
persone e le
cose
• Riflette
sull’importanza
di darsi regole e
rispettarle
• Sviluppa forma e modalità di comunicazione e
comportamento improntate ai principi della democrazia
e della solidarietà
La formazione
L'aggiornamento professionale di tutto il personale della scuola è un importante
elemento di qualità del servizio scolastico. Esso ha come obiettivi il miglioramento e la
crescita professionale.
I contenuti che vengono privilegiati sono quelli volti a:
− creare e sviluppare competenze professionali comuni che consentano a tutto il
Collegio di adottare strategie comuni;
− migliorare la consapevolezza educativa e la competenza metodologica;
− migliorare la capacità relazionale e comunicativa con gli alunni, con i colleghi,
con le famiglie;
− fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione
e l'innovazione didattiche;
− fornire a tutto il personale più ampi margini di autonomia operativa anche in
relazione alla diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Il Collegio dei Docenti annualmente delibera l’attività di formazione collegiale, individua le
tematiche e le modalità di svolgimento.
L’informazione e la comunicazione
L’Istituto promuove una rete di informazione esterna e di comunicazione interna.
Attraverso una adeguata rete di comunicazione interna l'istituzione scolastica fa in
modo che tutti gli operatori siano pienamente consapevoli del progetto comune e lo
condividano.
Ciò è possibile :
• documentando l’attività didattica svolta nel corso del tempo, rendendola visibile a tutti
gli operatori;
• favorendo la circolazione delle informazioni all’interno delle scuole dell’Istituto e il
passaggio di informazioni.
Vengono predisposti anche strumenti di comunicazione con l'esterno per descrivere
correttamente caratteristiche e modalità di funzionamento del servizio che viene offerto
e proposto dalla scuola.
Ciò viene attuato attraverso:
• occasioni di incontro con le famiglie (vedi “Rapporti scuola famiglia);
• comunicazioni alle famiglie;
• un sito WEB rivolto agli utenti e agli operatori scolastici con le seguenti funzioni:
− informare i visitatori sulle attività dell’Istituto,
− animare il dibattito culturale sui problemi complessivi della scuola ,
− favorire la documentazione e lo scambio di esperienze didattiche.
Le risorse e le scelte finanziarie
I fondi che il Ministero dell’Istruzione assegna all’Istituto, oggetto di contrattazione
integrativa di Istituto, vengono utilizzati con la massima tempestività possibile per:
•
•
•
per realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei
piani di previsione allegati ai progetti stessi;
per garantire il normale funzionamento amministrativo generale;
per garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le scuole dell’Istituto.
L'istituzione scolastica si impegna a reperire ulteriori risorse mediante la presentazione
di specifici progetti a:
•
•
•
Enti Locali afferenti, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole o per
iniziative e progetti che coinvolgono scuole di diversi Comuni;
Enti sovracomunali (Provincia e Regione) per iniziative che riguardano un più vasto
ambito territoriale;
soggetti privati, anche sotto forma di sponsorizzazione, interessati e/o disponibili a
collaborare con la scuola per la promozione di attività culturali rivolte agli alunni, alle
famiglie e ai docenti.
Ulteriori risorse possono essere reperite mediante la stipula di appositi accordi e/o
convenzioni con soggetti pubblici e privati che prevedono l'erogazione di servizi da
parte dell'istituzione scolastica: in tal caso l'accordo/convenzione può prevedere che
parte dei finanziamenti siano utilizzati per compensare prestazioni del personale
docente ed amministrativo che eccedano i normali obblighi di servizio.
Le famiglie degli alunni possono contribuire alla copertura finanziaria delle spese
connesse alla realizzazione del Piano dell'offerta formativa, in particolare per quanto
attiene a:
•
•
•
•
•
•
viaggi di istruzione e visite didattiche
trasporti
attività sportive
attività teatrali
altre attività di arricchimento del curricolo (concerti, film, ecc…)
attività progettuali che richiedano un consistente impiego di risorse finanziarie
In ogni caso le quote poste a carico delle famiglie devono essere di importo modesto e
non devono costituire motivo di esclusione dalle attività programmate.
Scuola dell’infanzia
FANTASIA
Via Fermo
Tel e fax: 071/897800
codice meccanografico:
ANAA820039
La scuola, inaugurata nel 1985, è caratterizzata da ampi
spazi esterni, attrezzati con giochi tra il verde, ed interni,
suddivisi in angoli e laboratori per le attività libere o
guidate
Orario di
funzionamento:
Entrata:
dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00
dalle ore 8.00 alle
ore 9.00
Uscita:
- prima uscita dalle ore
12.00 alle ore 12.10
(senza mensa)
- seconda uscita dalle ore
13.45 alle ore 14.30
- terza uscita dalle ore
15.30 alle ore 16.00
Sezioni :
Servizi a pagamento:
3 A/B/C
trasporto, mensa
Laboratori e aule speciali:
-
Spazio attrezzato per animazione teatrale
Ampia area verde attrezzata
Laboratorio grafico-pittorico
Orto biologico
Palestra
Scuola dell’infanzia
SABIN
Via Camerano
Tel e fax: 071/891910
codice meccanografico:
ANAA8200
La scuola, inaugurata nell’anno scolastico 1976/77, offre ai
bambini che la frequentano esperienze laboratoriali che
favoriscono la costruzione dell’identità, affinché ognuno si
riconosca nella quotidianità e nelle situazioni eccezionali. Negli
anni si è caratterizzata per mostre, spettacoli, progetti
multimediali
dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 15.45
Orario di funzionamento:
Entrata:
IL SABATO A PAGAMENTO DALLE ORE 8.00 ALLE ORE
13.00
dalle ore 7.45 alle ore
9.00
Uscita:
- prima uscita dalle ore 12.00
alle ore 12.15 (senza mensa)
- seconda uscita dalle ore
14.00 alle ore 14.15
- terza uscita dalle ore 15.30
alle 15.45
Sezioni :
7A/B/C/D/E/F/G
Servizi a pagamento:
trasporto, mensa, SABATO MATTINA
Laboratori e aule
speciali:
-
Laboratorio di informatica
Aula psicomotricità
Biblioteca
Orto biologico
Palestra
Scuola dell’infanzia
VARANO
Frazione Varano
Tel e fax: 071/2862326
codice meccanografico: ANAA82004A
La scuola si caratterizza per essere stata la prima scuola di Ancona ad
aver realizzato l’orto biologico e una casa in legno (tipo baita) che
produce energia pulita (pannello solare fotovoltaico, pale per energia
eolica, ecc.) Tutta la struttura fa parte del CEA (Centro di Esperienza
Ambientale).
dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00
Orario di funzionamento:
Entrata:
dalle ore 8.00 alle ore
9.00
Uscita:
Sezioni :
2 A/B
Servizi a pagamento:
trasporto, mensa
Laboratori e aule
speciali:
-
- prima uscita dalle ore 12.00
alle ore 12.15 (senza
mensa)
- seconda uscita dalle ore
13.30 alle ore 14.00
- terza uscita dalle ore 15.45
alle ore 16.00
Spazio attrezzato per animazione teatrale
Salone polifunzionale
Orto biologico
Biblioteca, aula audiovisivi, laboratorio di
informatica
- C.e.a: centro di esperienza ambientale
Scuola dell’infanzia
VERBENA
Via Petrarca
Tel e fax : 071/2810292
codice meccanografico:
ANEE82001
La scuola è strutturata in laboratori di ricerca in cui gli apprendimenti
vengono acquisiti dai bambini attraverso la sperimentazione diretta
con le cose, ed in cui l’espressività e la comunicazione possono
avvalersi di tutti i linguaggi verbali e non. Particolare rilievo viene
assegnato alla Pratica Psicomotoria Educativa.
dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 15.50
Orario di funzionamento:
Entrata:
dalle ore 7.45 alle ore 9.00
Uscita:
Sezioni :
2 A/B
Servizi a pagamento:
trasporto, mensa
Laboratori e aule
speciali:
-
- prima uscita dalle ore 12.00 alle
ore 12.15 (senza mensa)
- seconda uscita dalle ore 13.45
alle ore 14.15
- terza uscita dalle ore 15.20 alle
ore 15.50
Laboratorio grafico-pittorico-manipolativo
Aula di psicomotricità
Salone per drammatizzazione e audiovisivi
Orto biologico
Scuola primaria
MAGGINI
Via B. Croce, 2
Tel e fax: 071/891853
codice meccanografico: ANEE82001
La scuola, articolata in organizzazione modulare e tempo pieno, è dotata
di aule-laboratorio che permettono di svolgere attività differenziate e
utilizzare locali e ambienti differenti dall’aula scolastica.
La scuola si caratterizza per la presenza del laboratorio espressivocreativo “Fare dal nulla”, ispirato al metodo di Bruno Munari e alla
“grammatica della fantasia “ di Gianni Rodari.
È dotata, inoltre, di un ampio e recintato spazio esterno costituito da un
giardino alberato, un campetto da calcio e un orto biologico coltivato dagli
stessi bambini.
TEMPO PIENO
Classi: 1 sez. per ogni classe (sez. C)
TEMPO MODULARE
Classi: 2 sez. per ogni classe (sez. A –
B)
Orario di funzionamento
Orario di funzionamento
dal lunedì al sabato: 8,20-12.50
dal lunedì al venerdì: 8,20-16.20
Le classi rientrano il mercoledì dalle
15.00 alle 18.00
Servizi opzionali a pagamento:
Servizi opzionali a pagamento:
- servizio prescuola dalle 7.20 alle 8.20;
- trasporto alunni con mezzi comunali
- servizio prescuola dalle 7.20 alle 8.20
- servizio tempo prolungato dalle 12.50
alle 14.30 con servizio mensa;
- trasporto alunni con mezzi comunali
Laboratori e aule speciali:
-
Laboratorio di informatica
Laboratorio di manipolazione
Laboratorio di inglese
Laboratorio di scienze
Orto biologico
-
Biblioteca per ragazzi
Aula di musica
Palestra
Salone polifunzionale
Scuola primaria
SAVIO
Via Torresi, 48
Tel e fax: 071/2802311
codice meccanografico: ANAA82003E
La scuola pone al centro della sua riflessione educativa l’identità, che si
esplica attraverso l’identità dell’io, dell’ambiente, la narrazione individuale
e collettiva e l’ascolto, secondo un approccio autobiografico. A
conseguenza di ciò si è ridefinito sia il contesto relazionale che le
modalità di apprendimento dando vita ad attività, laboratori e progetti che
tendono a facilitare il conseguimento di tale obiettivo. La scuola è sede
del Museo di Scienze Naturali del Centro di Educazione Ambientale ”Il
Pettirosso”. Presenta due sezioni, una dedicata ai reperti fossili ed una
naturalistica, che offrono numerose opportunità educative.
Orario di funzionamento:
Totale classi: 3 cicli completi
dal lunedì al sabato: 8.15- 13.15
(sez. A-B-C)
Servizi opzionali a pagamento:
- trasporto alunni con mezzi comunali
- tempo lungo dalle 12.45 alle 14.30
- prescuola
Laboratori e aule speciali
-
Laboratorio di informatica
-
Laboratorio di inglese
-
Laboratorio di scienze
-
Laboratorio di intercultura
-
Biblioteca
-
Aula di psicomotricità
-
Palestra
-
Salone polifunzionale
-
Orto biologico
-
Museo delle scienze naturali
Scuola secondaria di 1° grado
MARCONI
Via Verga, 2
Tel : 071/895208 –
Fax: 071/894019
codice
meccanografico: ANMM82001B
La scuola è l’unica secondaria dell’Istituto. Dall’anno scolastico 2002/’03 è
sede della Dirigenza e degli uffici di segreteria. Nel corso degli anni si è
adoperata per offrire una diversificazione di attività che possano
concorrere alla formazione completa degli alunni. Ecco perché è stata
curata la costituzione di spazi interni adeguati ai bisogni e allestiti con
attrezzature e sussidi anche multimediali. È dotata inoltre di un’ampia area
verde adibita a laboratorio di educazione ambientale con zone per le varie
attività che si avvicendano nel corso degli anni: orto biologico, stagno, ecc.
La scuola, aperta per molti pomeriggi alla settimana, consente ai ragazzi
la partecipazione volontaria ad attività come corsi di educazione stradale
per il conseguimento del patentino, corsi di latino, sportello di matematica,
attività sportive, corsi di recupero, rappresentando un luogo di
aggregazione e di ritrovo.
Orario di funzionamento:
Totale classi: 4 corsi completi
dal lunedì al sabato: 8,10-13.10
(sez. A–B–C-D)+
una prima sezione E
Le classi rientrano
il martedì dalle 15.00 alle 18.00
Servizi opzionali a pagamento:
Trasporto alunni con mezzi comunali
Laboratori e aule speciali:
-
Laboratorio di informatica
Laboratorio linguistico
Laboratorio di scienze
Laboratorio tecnologico
Aula di artistica
Salone polifunzionale
-
Aula di musica
Aula di psicomotricità
Biblioteca
Palestra
Aula verde
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