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Buone notizie per Berna Euro-franco tocca l`1.11
GIORNALEdelPOPOLO SABATO 30 GENNAIO 2016 + così la direzione sviluppo e cooperazione Maggiori aiuti al Nord Africa e al Vicino Oriente «Insieme per estirpare conflitti e radicalismi» Manuel Sager. Il direttore di DSC, Sager, ha presentato obiettivi e strategie che Berna intende perseguire nel 2016. In questo 2016 la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) punta la sua attenzione nelle regioni dove proseguono le violenze e i conflitti. Lo ha detto il suo direttore Manuel Sager nella conferenza stampa annuale ieri a Berna. Più di 40 Stati del mondo, con una popolazione totale di circa 1,5 miliardi di persone, sono considerati «fragili» e presto la maggioranza delle fasce povere della popolazione mondiale vivrà proprio in questi contesti. Negli ultimi anni - ha detto Sager - la Svizzera ha già sensibilmente aumentato il sostegno ai Paesi e alle regioni fragili, come ad esempio l’Africa subsahariana, il Nord Africa e il Vicino Oriente. «Nell’anno in corso vogliamo consolidare il nostro compito principale, ossia la lotta alla povertà, là dove le strutture statali sono indebolite o assenti a causa dei conflitti». Le cause della povertà, ha spiegato il direttore della DSC, sono infatti spesso «le stesse che portano a radicalizzazione, estremismo e violenza, e che costringono milioni di persone a fuggire dalla loro patria, ovvero mancanza di prospettive per i giovani, disparità sociali, marginalizzazione e discriminazione di minoranze o gruppi, violazione dei diritti umani». Un’ulteriore priorità sarà l’attenzione alla sostenibilità sul piano economico, sociale e politico, la creazione di posti di lavoro e il potenziamento della formazione professionale. terrorismo Allarme, L’indebolimento era invocato dalla bns Livello più alto da un anno a questa parte Buone notizie per Berna Euro-franco tocca l’1.11 Il franco svizzero ha proseguito ieri il suo indebolimento rispetto all’euro, che ha superato 1.11 franchi. Il franco ha aggiornato infatti i minimi da un anno a questa parte nei confronti dell’euro: nel pomeriggio di ieri la moneta europea è stata scambiata a 1,1165 franchi, il livello più elevato dall’abolizione della soglia minima di 1,20 nel gennaio 2015. Successivamente il corso è però tornato lievemente a scendere e attestandosi a 1,1090. Lunedì scorso per la seconda volta la soglia di 1.10 era stata raggiunta: non avveniva dall’11 settembre 2015. Questa è un’ottima notizia per la BNS, che da un anno tenta, con interventi mirati, di indebolire il franco. L’indebolimento, invocato in particolare dall’industria di esportazione, interviene mentre il corso del petrolio è a livelli molto bassi e la Cina manifesta qualche affanno con una crescita che rallenta. Sempre ieri, il Giappone ha deciso che la Banca «Il settore ha retto il colpo, ma c’è pressione» Piazza finanziaria solida La Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI) è convinta del fatto che: “La piazza finanziaria svizzera ha retto il colpo dopo l’abbandono del segreto bancario”. Questo, in sintesi, è quanto emerge dal rapporto annuale, pubblicato venerdì, stando al quale: «Nel 2015 i patrimoni gestiti sono cresciuti...; la posizione tra i leader mondiali in questo mercato non è minacciata». Super-ricercati: Europol diffonde la “lista nera” Dai terroristi islamici Mohamed Abrini e Salah Abdeslam, al boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, al killer della ‘ndrangheta Ernesto Fazzalari: un sito, voluto dalle polizie dell’Unione europea, ha messo in rete ieri le foto dei 45 volti più ricercati d’Europa. L’obiettivo delle forze dell’ordine è ottenere la collaborazione dei cittadini nelle indagini per trovare i fuggitivi. Nella galleria fotografica, all’indirizzo www.eumostwanted.eu, ci sono in tutto 45 ritratti. L’unica donna è una finlandese di 30 anni, Marina Cecilia Kettunen, sospettata di una grossa truffa. L’elenco cita poi il romeno Gregorian Bivolaru, 63enne sedicente guru e yogi, condannato per abusi su minori e pedo-pornografia, ma vi si trova anche il mafioso Matteo Messina Denaro, detto “U siccu” («il magro»), capo e rappresentante indiscusso della mafia trapanese, probabilmente il boss più influente di tutta Cosa Nostra siciliana. L’idea di Europol è aumentare la consapevolezza nell’opinione della loro esistenza e di aggiornare l’elenco ogni volta che si renda necessario. «È la prima iniziativa del genere a livello pan-europeo, presentata congiuntamente sulla base di una piattaforma comune», si sottolinea in una nota. Anche i singoli comuni cittadini potranno contribuirvi attivamente inviando segnalazioni, eventualmente anonime, all’indirizzo www. eumostwanted.com. Per ogni delinquente o terrorista sono fornite una foto segnaletica e la descrizione degli addebiti a suo carico, corredate da un numero di telefono per mettersi in contatto con gli inquirenti. Realizzato in collaborazione con “enFast-1”, rete continentale di specialisti investigativi, il sito comunitario è disponibile in diciassette lingue (ma non in Italiano). Su alcuni di loro c’è anche una taglia. Ma quello di ieri non è stato l’unico allarme lanciato. Dopo gli attentati di Parigi compiuti dallo Stato Islamico (o ISIS) lo scorso novembre, centrale applicherà tassi negativi per gli istituti che “parcheggiano” capitali, come avviene anche in Svizzera. La settimana si è chiusa, per quanto riguarda le Borse, con una seduta molto positiva per la borsa svizzera, che come le altre piazze europee ha visto di buon occhio la prospettiva di nuovi stimoli monetari e il calo del petrolio. segreteria di stato finanze internazionali intanto, per il traffico di passaporti falsi Alcuni dei più pericolosi fuggitivi che ci siano in Europa. La soglia minima fu abolita nel gennaio 2015. si è infatti cominciato a discutere parecchio del problema dei passaporti falsi usati da molti migranti per entrare e muoversi in Europa e per ottenere più facilmente lo status di rifugiato politico. Almeno due degli attentatori di Parigi avevano con loro dei passaporti falsi siriani che avevano usato per risalire la cosiddetta “rotta balcanica”, cioè la rotta dei migranti che dalla Grecia, che si raggiunge via mare partendo dalla Turchia, arriva fino alla Germania e all’Europa settentrionale. Così ieri, il dipartimento di Stato americano ha dato a questo riguardo un ultimatum a cinque Paesi dell’Unione Europea – Francia, Belgio, Germania, Italia e Grecia: se entro il primo febbraio i Governi di questi Paesi non prenderanno dei provvedimenti adeguati a limitare il problema dei passaporti falsi, perderanno l’accesso al programma attualmente in vigore che permette ai loro cittadini di andare negli Stati Uniti senza visto (per capirci facendo solo l’ESTA, una specie di visto veloce, che si fa online in poco tempo al costo di 14 dollari). Lunedì il ministro degli Interni francese, Bernard Cazaneuve, si è incontrato con gli altri ministri degli Interni europei ad Amsterdam per parlare della questione: Cazaneuve ha detto che lo Stato Islamico ha creato una sua “industria” dei passaporti falsi sequestrati in Iraq, Siria e Libia. Inoltre, negli ultimi cinque anni il numero delle denunce per passaporti persi o rubati in Europa è raddoppiato: in Europa sul mercato nero si può comprare un passaporto falso per un prezzo che va dai 2mila ai 7mila euro. Anche per questo Cazaneuve ha fatto pressioni per creare una task force dell’Unione Europea in grado di usare i database sull’antiterrorismo di tutti i Paesi membri. Nonostante le buone notizie, però, viene ricordato che «benché la Svizzera abbia adeguato la propria legislazione alle nuove esigenze di trasparenza internazionali, la pressione sulla piazza finanziaria per l’anno in corso non è destinata ad allentarsi». Viene però sottolineata la «normalizzazione raggiunta con i nostri principali vicini, come la Francia e l’Italia», ma anche con gli Stati Uniti. vertice dell’oms Il virus Zika spaventa il mondo L’OMS prevede circa quattro milioni di casi di contagio. «L’allerta è elevata» per i casi di microcefalia dei feti contagiati. SVIZZERA&MONDO 5 in breve attentato in burkina faso Svizzeri uccisi, ieri l’addio Il Canton Vallese ha reso omaggio ieri nella cattedrale di Sion a Georgie Lamon, 82enne, e Jean-Noël Rey, 66enne, morti negli attentati del 15 gennaio a Ouagadougou, in Burkina Faso. Un migliaio di persone, tra cui anche il consigliere federale Alain Berset e gli ex consiglieri federali Micheline CalmyRey, Ruth Dreifuss, Pascal Couchepin e René Felber, hanno partecipato alla cerimonia religiosa. «La violenza cieca ha il terribile potere di far vacillare la nostra fiducia nell’uomo e in Dio», ha affermato il Vescovo di Sion. I due hanno perso la vita nel ristorante Cappuccino di Ouagadougou in un attacco terroristico rivendicato da al Qaeda per il Maghreb Islamico, che ha causato la morte di 29 persone. I funerali delle due vittime vallesane si svolgeranno oggi a Lens e a Chermignon, loro luoghi di domicilio. l’ustra ammorbidisce i toni Volkswagen, si tratta Il divieto di immatricolazione di veicoli del gruppo Volkswagen è stato ammorbidito dall’Ufficio federale delle strade (USTRA). I modelli importati e sdoganati in Svizzera prima del 2 ottobre 2015, ma che non sono stati immatricolati prima di questa data, sono ammessi alla circolazione. Tutti i mezzi importati dopo tale data non potranno viaggiare in Svizzera prima di un passaggio in officina per essere rimessi a norma. Le operazioni di richiamo dei veicoli dovrebbero prendere il via in febbraio. doppio infanticidio Flaach: «Colpa della madre» Le autorità non avrebbero potuto prevedere il doppio infanticidio di Flaach (ZH) il primo gennaio 2015. Lo dice un rapporto psichiatrico presentato ieri a Zurigo. Secondo la perizia, si tratta di un caso estremo legato alla personalità della madre. Quando le sono stati tolti i due bambini, una “lotta interna” si è scatenata nella donna sfociando nell’uccisione per soffocamento. ieri nel mondo bombardamenti a tappeto Olanda contro ISIS in Siria Il Governo olandese ha deciso venerdì di estendere il suo ruolo nella coalizione guidata dagli Stati Uniti contro l’autoproclamato Stato islamico. La decisione di oggi, di fatto, include anche il bombardamento di obiettivi in Siria. «Tra i nostri obiettivi figurano i centri per la formazione militare, nonché quelle strutture indispensabili ai terroristi per la loro presenza sul territorio», ha dichiarato il primo ministro, Mark Rutte, sottolineando che «l’attività sarà comunque concentrata soprattutto sul fronte iracheno». cameron: progressi insufficienti Brexit, ancora tensioni «Abbiamo fatto progressi, ma non ancora sufficienti, c’è ancora del lavoro da fare. Se l’accordo è buono, lo terrò in considerazione, altrimenti no». Sono le parole di David Cameron che si è recato ieri a Bruxelles dove ha incontrato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. Controlli in Brasile. Spaventa l’epidemia di Zika, il virus che genera gravi malformazioni fetali e sindromi neurologiche. La malattia «si sta propagando in maniera esplosiva» ha detto l’OMS che ha convocato oggi un vertice d’emergenza. L’obiettivo è quello di valutare se il diffondersi dell’infezione debba essere dichiarato un’emergenza sanitaria mondiale. L’ultima volta che l’Organizzazione ha dichiarato una emergenza sanitaria mondiale è stata nel 2014 con l’esplosione dell’epidemia del virus Ebola in Africa occidentale, che ha ucciso oltre 11mila persone. L’OMS prevede al momento circa quattro milioni di casi di contagio nel continente americano, dei quali un milione e mezzo solo in Brasile. «Il livello di allerta è estremamente elevato» ha sottolineato l’OMS. E questo perché Zika, che normalmente determina infezioni lievi, con molta probabilità è collegato alla comparsa in Brasile di oltre 4000 casi di microcefalia fetale — una gravissima patologia che porta alla nascita di bambini con cervello di dimensione ridotte — nati da madri che appunto erano state infettate. Jean-Daniel Mudry Caseificio del Gottardo «Se il Ticino rischia molto con la chiusura del tunnel del San Gottardo, le sue zone periferiche ne uscirebbero ancor più devastate. Sì al risanamento per sostenere le attività economiche di valle e i posti di lavoro.» <wm>10CAsNsjY0MDAw1TU0NjIxNAQAih4fCQ8AAAA=</wm> <wm>10CFWKMQ6EMBDEXrTRzGRJCFue0iEKRJ8GUfP_6ji6KyxZltc1poSXT9-OvgcBTMYsJ4PyVOUh5dRyDZASWBa600tj-ftNDjxh_B4DDXU8omw-j7kp3ef1BeU63upyAAAA</wm> tunnel-sangottardo-si.ch Comitato interpartitico «Tunnel San Gottardo sicuramente SÌ», 3001 Berna