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POF
ISTITUTO
d’ISTRUZIONE SUPERIORE
“S. Pertini - L. Montini -V.Cuoco”
Campobasso
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
“Una scuola per la cittadinanza
e l’inclusione”
”
A.S. 2015-2016
Il presente P.O. F. è stato deliberato dal Collegio dei docenti nella seduta …………
e adottato con delibera ….. del Consiglio di Istituto nella seduta ………………..
1
INDICE
Premessa
I principi ispiratori
Cap. 1 L’istituzione scolastica
I.I.S: un poker d’assi
Le sedi
Il contesto e il bacino d’utenza
Storia e profilo degli Istituti
Strutture e servizi
Cap. 2 L’offerta formativa
L’Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie
Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali
Il quadro orario
Il Liceo Linguistico
Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali
Il quadro orario
L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Socio-sanitari
Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali
Il quadro orario
L’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato
Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali
Il quadro orario
I Percorsi IeFP all’interno dell’ I.I.S.
Corsi serali di secondo livello
Il Centro Sportivo Scolastico
Cap. 3 Le scelte formative, educative e culturali
Premessa
Le priorità e il piano di miglioramento
Il Potenziamento dell’organico per l’anno 2015-2016
L’impostazione didattica e le metodologie innovative
Profilo Biennio
Competenze certificate al Primo Biennio
Profilo Triennio per ogni indirizzo
Obiettivi standard per ogni indirizzo
Costruzione di prove parallele: linee-guida
I criteri di valutazione per l’apprendimento
Criteri per lo svolgimento degli scrutini finali, dell’ammissione all’esame di stato e
per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo
Criteri assegnazione voto in condotta
Criteri di osservazione nel biennio e nel triennio
La progettazione CLIL
Progetto educativo-didattico del CSS: “Sport a scuola”
Ampliamento dell’offerta formativa: i progetti attivati
2
Cap. 4 L’inclusione
Il progetto dell’IIS: ALL INCLUDED
Il Piano Annuale per l’Inclusione
La Continuità e l’orientamento
I percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro
Le attività di recupero
Il progetto Accoglienza
Documenti per la progettazione
Il format per i progetti
Lo schema per la programmazione disciplinare
Il format per la programmazione di classe
Cap. 5 Il personale
L’organigramma
La formazione docenti
Cap. 6 I regolamenti
Il regolamento dell’IIS
Regolamento Viaggi di istruzione
Il regolamento del Centro Sportivo Scolastico
Il regolamento dei laboratori scientifici
Il patto di corresponsabilità
Regolamento Antifumo
Regolamento Bar
Cap. 7 Il Monitoraggio del sistema scolastico
Linee guida per il monitoraggio
1) Monitoraggio del POF
2) Monitoraggio del curricolo (focus sull’area didattica)
3) Monitoraggio del piano di miglioramento (focus sull’area didattica)
4) Monitoraggio degli esiti degli studenti
5) Monitoraggio delle risorse finanziarie
6) Analisi della percezione delle diverse componenti scolastiche
7) Monitoraggio dei corsi di recupero
8) Monitoraggio dei progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa
3
PREMESSA
Che cos’è il P.O.F.
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.)
«esplicita la progettazione curriculare,
extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro
autonomia (art. 3, comma 1, D.P.R. 275/99)».
Come recita la legge del 13 luglio 2015, n. 107 comma 1, «l'istituzione scolastica effettua la
programmazione triennale dell'offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle
competenze delle studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunita' scolastica al territorio
con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realta' locali».
Il Piano, pertanto, pianifica le attività dell’Istituto, fissa i criteri generali dell’azione
educativo- didattica, individua obiettivi e strategie, delinea percorsi curricolari, chiarisce le
modalità di valutazione. Tali criteri hanno valore vincolante per la Comunità Scolastica e per le
attività programmatiche dei consigli di classe e di ogni singolo docente.
Coerentemente con gli obiettivi propri degli indirizzi di studio, il P.O.F. interpreta le
esigenze del contesto socio-culturale ed economico della realtà locale e le istanze della
popolazione scolastica.
In sintesi il Piano dell’Offerta Formativa:
§
è elaborato dalla scuola per garantire ad ogni studente, nessuno escluso, il massimo
sviluppo delle sue potenzialità;
§
nasce dall’esigenza di ricercare funzionalità operative tra diverse articolazioni progettuali;
§
rappresenta la carta della scuola in cui sono esplicitati il progetto culturale, le
scelte didattiche ed educative, le modalità dell’organizzazione e dell’autovalutazione;
§
può essere rivisto ed aggiornato nell’ottica di un continuo miglioramento, raccogliendo e
valutando le sollecitazioni e le indicazioni di tutte le componenti della comunità
scolastica, degli Enti locali e delle associazioni operanti sul territorio.
Insomma, il P.O.F è la carta d’identità di un’istituzione scolastica.
4
Criteri ispiratori
L’Istituto IIS Pertini-Montini-Cuoco, in armonia coi principi fondamentali della Costituzione, delle
vigente normativa scolastica e della recente legge 13 luglio 2015, n.107, nonchè in sintonia con i
bisogni propri della società contemporanea, ha progettato il Piano dell’Offerta Formativa per
l’anno 2015-2016 ispirandosi ai seguenti criteri:
· Essere una scuola aperta, laboratorio permanente di sperimentazione e innovazione didattica;
· Educare gli studenti alla civile convivenza democratica considerando la scuola come
una comunità fondata sul dialogo e sul confronto;
· Garantire uguaglianza nelle opportunità educative e formative indipendentemente dalla
situazione di partenza;
· Agire secondo criteri di imparzialità, nel massimo rispetto di ogni opinione e sistema
culturale;
· Promuovere l’innalzamento del successo formativo di tutti gli studenti;
· Prevenire e contrastare la dispersione scolastica e ogni forma di discriminazione e bullismo;
· Promuovere il benessere di ciascuna componente della comunità scolastica;
· Favorire l’interazione con le famiglie e con il territorio.
Tali principi sono basilari per favorire la crescita sociale e affettiva degli studenti,
rispettandone le peculiarità ed ampliandone le potenzialità per renderli, alla fine del percorso
scolastico, cittadini autonomi e critici. In quest’ottica, sono
fondamentali la partecipazione
corresponsabile nell'organizzazione della vita scolastica, la condivisione delle norme come
elementi che stimolano e favoriscono il rispetto delle regole di convivenza civile, la capacità di
scelta e di impegno solidale, l’accettazione e l’integrazione della diversità.
I criteri e le finalità indicati, volti a formare prima uno studente consapevole e poi un
cittadino attivo, solidale e responsabile, sono realizzati tramite le seguenti linee guida:
· Valorizzazione e potenziamento delle competenze culturali, professionali e in materia
cittadinanza attiva degli studenti;
· Potenziamento delle metodologie laboratori ali, delle attivita' di laboratorio e dei percorsi
di alternanza scuola-lavoro;
· Attuazione dell’autonomia in ambito didattico, educativo, organizzativo;
·
Flessibilità e coerenza progettuale delle iniziative;
· Continuità didattica-educativa in entrata con il segmento scolastico precedente e in
uscita con il mondo delle professioni e gli studi post-secondari;
·
Verifica costante della fattibilità e dell’attuazione del piano nella prospettiva di
modifiche in itinere e di ulteriori sviluppi;
·
Integrazione con la comunità locale per la costituzione di una rete di servizi comuni
.
5
Cap. 1
L’istituzione scolastica
L’I.I.S: un poker d’assi
L’Istituto d’Istruzione Superiore Pertini-Montini-Cuoco, dal 2015-2016, riunisce 3 istituti di
istruzione secondaria superiore: l’ITAS Pertini, l’IPC Cuoco e l’IPIA Montini, tutti ubicati nella
città di Campobasso. Questo accorpamento, frutto del dimensionamento scolastico, ha
costituito un’istituzione complessa e articolata, che però l’intera comunità scolastica considera
un’opportunità per poter rispondere ai bisogni diversificati del territorio e per mettere in campo
un’offerta formativa di ampio respiro: liceale, tramite l’indirizzo linguistico, tecnica, tramite
l’indirizzo biotecnologico, e professionale, tramite gli indirizzi per l’industria e l’artigianato e
per i servizi commerciali e socio sanitari. In tal senso, l’I.I.S intende promuovere processi
formativi unitari, sia pure nel rispetto della storia e dell’identità di ogni percorso che
brevemente sarà di seguito presentato.
Le sedi
Le cinque sedi dell’I.I.S sono ubicate nella città di Campobasso. Ne l cu o r e st o r ico
d e l la c it t à è la sed e d e l l’ I st it u t o p ro fe s s io n a le p er i Servizi Commerciali e Sociosanitari in Corso Bucci, n. 28/m; sempre nel centro della città è la sede del Liceo Linguistico in
via Principe di Piemonte, mentre la sede dell’Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e
Biotecnologie è in prossimità del centro, in un’area urbana destinata a istituzioni scolastiche e
universitarie. L’Istituto professionale per l’Industria e l’Artigianato utilizza due sedi, una, sempre
in posizione centrale, a Piazza S. Francesco, e l’altra, in un’area prossima al centro, a via S.
Giovanni 100.
Sono tutte facilmente raggiungibili
con i mezzi pubblici e non particolarmente
distanti dalla stazione ferroviaria e dal terminal dei pullman di linea.
Il contesto e il bacino d’utenza
Campobasso è capoluogo della regione Molise e grazie alla sua funzione amministrativa è
sede di istituzioni e enti. E’ situata nel Molise centrale, ben collegata con i comuni della sua
provincia e anche con comuni delle regioni limitrofe. Nel suo territorio e nell’hinterland sono
presenti numerose piccole e medie aziende e non mancano stimoli culturali, grazie all’impegno di
enti, associazioni e dell’Università. E’ un centro di riferimento per l’intera regione sia dal punto di
vista socio-economico, sia dal punto di vista culturale, benché il contesto regionale sia segnato dal
rischio dell’impoverimento demografico e dalla fragilità dei settori produttivi. Tali fragilità
contraddistinguono tanti comuni della provincia di Campobasso, che è particolarmente estesa.
Infatti, solo alcuni degli 84 comuni, che appartengono a questa provincia, presentano una taglia
demografica consistente (all’incirca tra 5.000 e 11.000 residenti) e sono dotati di strutture e
servizi ad ampio spettro. Ecco perché Campobasso ha una funzione nevralgica in tale tessuto
territoriale.
L’I. I. S accoglie studenti provenienti dalle scuole secondarie di primo grado della città e
della provincia, ma non sono rari i casi di studenti provenienti dalle province di Foggia o
6
Benevento. I diversi curricoli hanno acquisito nel tempo una fisionomia ben riconosciuta nel
contesto di Campobasso e dai comuni limitrofi. Tuttavia nel corso degli anni è divenuta incisiva
anche la presenza di studenti provenienti da comuni abbastanza lontani.
E’ necessario anche aggiungere che, dal punto di vista socio-economico, il territorio
cittadino e regionale è caratterizzato da scarsa diffusione della criminalità ma da aumento del
consumo di alcool e di sostanze stupefacenti, dalla diminuzione dell'emigrazione, ma da un
elevato tasso di disoccupazione; questi elementi, sia pure così sinteticamente riferiti, spiegano le
fragilità del tessuto produttivo locale e in alcuni casi si riflettono anche nella condizione socioeconomica delle famiglie di appartenenza degli studenti.
Profilo e storia dell’ITAS Pertini
L' ITAS “Sandro Pertini” di Campobasso fu intitolato a Sandro Pertini, (San Giovanni di Stella,
25 settembre 1896 – Roma, 24 febbraio 1990) politico, giornalista e partigiano italiano. Fu il
settimo presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 1978 al 1985, il secondo socialista
(dopo Giuseppe Saragat) a ricoprire tale carica. Nell’Italia repubblicana fu eletto deputato
all'Assemblea Costituente per i socialisti, quindi senatore nella prima legislatura e deputato in
quelle successive, sempre rieletto dal 1953 al 1976. Ricoprì per due legislature consecutive, dal
1968 al 1976, la carica di Presidente della Camera dei deputati, infine fu eletto Presidente della
Repubblica Italiana l'8 luglio 1978. Andando spesso oltre il ruolo istituzionale, il suo mandato
presidenziale fu caratterizzato da una forte impronta personale che gli valse una notevole
popolarità, tanto da essere ricordato come il "presidente più amato dagli italiani".
L’ITAS, sorto come Istituto Tecnico Femminile, nel corso degli anni ha attivato diverse maxisperimentazioni che hanno dato vita sia all’ Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e
Biotecnologie sia al Liceo Linguistico. L’Istituto da sempre evidenzia marcata attitudine ad
interagire col territorio, ad aprirsi ai programmi europei, a sperimentare, nel settore dell’istruzione
e della formazione, il collaborative learning, a costruire reti funzionali alla condivisione e
disseminazione di buone pratiche. L’Istituto, ben due volte, è risultato vincitore del Concorso
nazionale “Centoscuole”, bandito dalla Fondazione “San Paolo” di Torino.
È inoltre:
• dotato di una annosa esperienza nella maxi-sperimentazione;
• membro, a livello europeo, dell’ELSQ (progetto qualità);
• scuola-polo, nell’ambito del programma nazionale TECHNE, per l’Azione del percorso
“Comunicare il sistema IFTS”;
7
•
•
•
•
•
•
•
scuola-polo per azioni formative destinate al personale docente ed ATA;
impegnato in corsi IFTS;
istituto scolastico di riferimento della Fondazione DEMOS I.T. S. Molise
impegnato in diversi percorsi di ricerca-azione, anche all’interno di reti europee;
capofila e partner di numerosi progetti del "Programma Leonardo";
test center ECDL;
test center per la regione Molise delle certificazioni DELE
L’Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie
Da molti anni l’Istituto opera nel
settore dell’istruzione secondaria superio re co me part ner per la
progettazione e sperimentazione di p e r c o r s i f o r m a t i v i i n a m
b i t o biologico - sanitario e ambientale, attualmente
istituzionalizzati nei nuovi indirizzi
della riforma della s c u o l a
s e c o n d a r i a s u p e r i o r e . L'indirizzo "Biotecnologie Sanitarie" è un
unicum sul territorio e risulta, per i p i a n i d i s t u d i o d e d i c a t i ,
particolarmente rispondente, in uscita, alle professioni sanitarie.
Peraltro, tale
indirizzo rappresenta l’evoluzione storica di precedenti sperimentazioni attivate, dalla metà degli
anni Ottanta del secolo scorso, sulle ceneri dell’Istituto Tecnico Femminile, nel settore sociosanitario. A partire dai primi anni Novanta si sono susseguiti, come naturale evoluzione della
sperimentazione, l’indirizzo Biologico nell’ambito dei percorsi “Brocca” e il Liceo Tecnico con
indirizzo ambiente e salute, in seguito alla cosiddetta Riforma Berlinguer che ha anche comportato
l’adozione della denominazione Istituto Tecnico per Attività’ Sociali (I.T.A.S.). Attualmente,
secondo il nuovo assetto ordinamentale della scuola superiore nel settore tecnologico è presente
l’indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie nell’articolazione “Biotecnologie sanitarie e
ambientali”.
Il Liceo Linguistico
Il Liceo Linguistico è stato costituito, unitamente all’indirizzo
biosanitario, nell’ambito della trasformazione dell’ Istituto
Tecnico Femminile, grazie all’attivazione della maxi- s p e
r i m e n t a z i o n e d i i n d i r i z z o linguistico e
all’adozione
del cosiddetto “Progetto Brocca”. Con la riforma dei licei del
2010 è divenuto Liceo Linguistico. Tale percorso,
caratterizzato dallo studio di più sistemi linguistici, guida lo
studente ad approfondire e sviluppare le co no scenze, le
abilit à
e le competenze necessarie per acquisire la
padronanza di più lingue (Inglese, Francese, Tedesco e
Spagnolo) e per comprendere criticamente l'identità storica e
culturale di tradizioni e civiltà diverse. Per ogni lingua è
attivata la certificazione europea.
8
L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Socio-sanitari Vincenzo Cuoco
L’istituto ha le sue radici nella scuola tecnica istituita il 19 ottobre 1869
ad iniziativa e spesa del Comune di Campobasso con il contributo annuo
della Provincia e dello Stato. Istituita con R.D. 6 agosto 1888, fu
intitolata a Vincenzo Cuoco. Divenne nel 1923 Scuola Complementare,
nel 1929 Scuola Secondaria di Avviamento al Lavoro, nel 1932 Scuola
Secondaria di Avviamento Professionale a tipo Commerciale per
trasformarsi, infine, con D.P.R.30 settembre 1965 n.1740, in Istituto
professionale di Stato per il Commercio. L’istituzione ha seguito le
evoluzioni che nel corso degli anni hanno vissuto e sperimentato gli
istituti professionali e dal 2010 è in linea con il Nuovo Ordinamento
previsto per questi ultimi. Pertanto, all’indirizzo consolidato Settore
“Servizi commerciali”, è stato affiancato un altro indirizzo: Settore
servizi - Indirizzo Servizi socio sanitari, all’interno del quale è stata di
recente attivata l’ Articolazione "Odontotecnico". L’indirizzo “Servizi commerciali“ prepara gli
studenti ad acquisire competenze per supportare operativamente aziende nella gestione dei processi
amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. L’indirizzo “Servizi
socio-sanitari” a sua volta fornisce le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi
adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità.
L’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato Leopoldo Montini
L’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato di
Campobasso è intitolato a Leopoldo Montini, un eroe molisano
della Prima guerra mondiale. Già presente nel primo dopoguerra,
periodo durante il quale la scuola contribuì fortemente a formare
la locale classe artigiana, l’Istituto Professionale per l’Industria e
l’Artigianato nasce con D.P.R. del 10 luglio 1960, a seguito della
soppressione della Scuola Tecnica e dell’annessione alla Scuola
d’Avviamento. In quell’anno ebbero inizio i corsi di Congegnatore
meccanico e di Meccanico riparatore di automezzi, per la sezione
Industria meccanica, e di Elettricista impiantista a bassa tensione
per quella di Industria elettrica. Negli anni successivi si
svilupperà un processo di diffusione e forte radicamento n e l
territorio, grazie anche all’istituzione di Scuole Coordinate a Santa Croce di
Magliano, Casacalenda, Riccia, Gambatesa, Frosolone e Colli al Volturno.
L’istituzione ha seguito le evoluzioni che nel tempo hanno vissuto e sperimentato gli
istituti professionali e dal 2010 è in linea con il Nuovo Ordinamento previsto per questi
ultimi. In coerenza con la propria storia ma anche in sintonia con le esigenze attuali è
in vigore l’indirizzo “Manutenzione e Assistenza tecnica”, fornendo competenze
tecnico-professionali relative alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica,
elettrotecnica, meccanica, termotecnica) e specificamente sviluppate in relazione alle
esigenze espresse dal territorio. Proprio in quest’ottica, presso l’istituto sono attivi
anche corsi serali.
9
Strutture e servizi
Uffici (dirigenza, segreteria)
Laboratorio di chimica
Laboratorio di microbiologia
Laboratorio di fisica
Laboratorio anatomia
Laboratorio di igiene
Laboratori Scientifici
Laboratori informatici/multimediali
Laboratorio CAD-CAM
Laboratorio Meccanica
Laboratorio Misure Elettriche
Laboratorio Sistemi elettronici
Laboratorio Installazione Sistemi elettrici
Laboratorio Disegno
Laboratorio linguistico
Biblioteca
Sala riunioni
Aula magna
Sistema audiovisivo ed antenna parabolica
Campo di calcetto
Palestra
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Cap. 2
L’offerta formativa
Gli indirizzi attualmente attivati dall’I.I.S Pertini-Montini-Cuoco sono:
·
·
·
·
·
Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie
Liceo Linguistico
Istituto Professionale Indirizzo Servizi commerciali
Istituto Professionale Indirizzo Servizi Socio-Sanitari
Istituto Professionale Indirizzo Servizi Socio-Sanitari - Articolazione
odontotecnico
· Istituto Professionale Indirizzo Manutenzione e Assistenza tecnica
Inoltre, sono attivi corsi per qualifiche regionali triennali e diplomi quadriennali e corsi serali.
Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie
Con il nuovo assetto ordinamentale, andato in vigore dall’a. s. 2010/11 a seguito della
Riforma della Scuola Secondaria Superiore, l’identità degli Istituti Tecnici è connotata da una
solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione
europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e
metodologie di carattere generale e specifico. A partire al corrente a. s. 2010/11, è stato quindi
attivato l’ordinamento del settore tecnologico indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie”.
Il corso di studi, eguale per tutte le classi prime e seconde, a conclusione del primo
biennio, permette di scegliere fra l’indirizzo “Biotecnologie ambientali” e l’indirizzo
“Biotecnologie sanitarie”.
Nell’articolazione “Biotecnologie ambientali” vengono identificate, acquisite e
approfondite le competenze relative al governo e al controllo di progetti, processi e attività, nel
rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di
lavoro, e allo studio delle interazioni fra sistemi energetici e ambiente, riferite specialmente
all’impatto ambientale degli impianti e alle relative emissioni inquinanti.
Nell’articolazione “Biotecnologie sanitarie” vengono identificate, acquisite e approfondite le
competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici,
microbiologici e anatomici e all’uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale,
farmaceutico e alimentare, al fine di identificare i fattori di rischio e causali di patologie e
applicare studi epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva.
11
Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali
Al termine del quinquennio il diplomato ha competenze specifiche nel campo dei
materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione, nonché negli
ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario; nello specifico delle
articolazioni “biotecnologie sanitarie” e “biotecnologie ambientali”
il diplomato matura
particolari competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio
ambientale e sanitarie.
Il diplomato può accedere, oltre ai corsi ITS (Istruzione Tecnica Superiore), a tutte le
facoltà universitarie con particolare riguardo a corsi di laurea triennali e magistrali, relativi alla
salvaguardia dell’ambiente, che offrono ampi sviluppi occupazionali nel campo delle
Biotecnologie sanitarie, ambientali, farmaceutiche delle Energie
rinnovabili, della Gestione
del territorio, della gestione integrata dei rifiuti.
Inoltre, può inserirsi agevolmente, con il diploma, in enti pubblici o privati, come consorzi
di bonifica, enti di gestione delle risorse idriche, laboratori analisi, cliniche sanitarie. Può anche
svolgere la libera professione come consulente.
12
QUADRO ORARIO DEL CORSO
Ore settimanali
per anni di corso
1° biennio 2° biennio 5° anno
1°
2°
3° 4°
5°
4
4
4
4
4
3
3
3
3
3
2
2
2
2
2
1
4
4
3
3
3
2
2
2
2
3
3
3
3
3
3
3
3
1
1
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDIO
Lingua e letteratura Italiana
Lingua Inglese
Storia
Geografia
Matematica
Diritto e Economia
Scienze della Terra e Biologia
Fisica*
Chimica*
Tecnologie e Tecniche di rappresentazione grafica*
Tecnologie informatiche*
Scienze e Tecnologie applicate**
Complementi di matematica
Scienze motorie e sportive
Religione/Attività alternative
articolazione "Biotecnologie Sanitarie"
Chimica analitica e strumentale*
Chimica organica e biochimica*
Biologia, microbiologia e tecnologia di controllo sanitario*
Igiene, Anatomia, Fisiologia e Patologia*
Legislazione sanitaria
Totali ore settimanali
33
32
3
3
4
6
3
3
4
6
32
32
4
4
6
3
32
4
4
6
2
32
4
4
6
2
32
4
4
6
3
32
articolazione "Biotecnologie Ambientali"
Chimica analitica e strumentale*
Chimica organica e biochimica*
Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale*
Fisica ambientale*
Totali ore settimanali
33
32
(¹)
*
a scelta dello studente
**
ci si riferisce all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio.
insegnamenti che prevedono attività di laboratorio con la compresenza di Insegnanti tecnico-pratici
13
LICEO LINGUISTICO
A partire dall’a. s. 2010/11, è stato attivato l’indirizzo linguistico secondo il nuovo
ordinamento dei Licei. Infatti, il Liceo Linguistico persegue le seguenti finalità espresse dal
Regolamento recante la revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei
(art. 2 comma 2 D.P.R. 89 del 15 marzo 2010):
“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una
comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale,
creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni, ai problemi, ed acquisisca
conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore,
all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte
personali”.
Tale percorso consente di maturare conoscenze e competenze nelle seguenti aree:
metodologica; logico-argomentativa; linguistico-comunicativa; storico-umanistica; scientifica,
matematica e tecnologica.
Inoltre, le lingue moderne sono studiate non solo nella loro dimensione culturale peculiare,
ma soprattutto come mezzo di espressione e comunicazione per allargare l’esperienza degli
studenti in un’ottica multiculturale. “Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di
più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze
e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre
lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e
di civiltà diverse” (art. 6 comma 1).
Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali
Gli sbocchi professionali del diplomato del liceo linguistico sono quelli connessi all’uso
intensivo delle lingue straniere: traduttori ed interpreti, comunicazione e mediazione linguistica e
culturale, con sbocchi nel settore diplomatico, giornalistico e turistico. Peraltro, il diploma
conseguito consente l’accesso a qualsiasi facoltà universitaria, mentre la conoscenza delle
lingue, indipendentemente dalla facoltà, offre maggiori possibilità di frequentare corsi
universitari all'estero e consente di approfondire la propria preparazione tramite l'accesso diretto
ai testi originali o a testi non ancora disponibili in traduzione.
Inoltre, il Liceo Linguistico fornisce la cultura generale indispensabile per la frequenza di
corsi post-secondari e specializzazioni, attivati da enti pubblici o privati, che preparano a
professioni come interpreti e traduttori, bibliotecari, allestitori museali, addetti alle pubbliche
relazioni, operatori turistici, esperti di comunicazione di massa.
Il Liceo Linguistico fornisce ai diplomati una professionalità in campo linguistico che può
anche trovare diretta applicazione nelle aziende che privilegiano i rapporti commerciali con
l’estero
14
QUADRO ORARIO DEL CORSO
Ore settimanali
per anni di corso
DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDIO
Lingua e letteratura Italiana
Lingua Latina
Lingua e cultura Inglese*
Lingua e cultura Francese*
Lingua e cultura Tedesca* o Spagnola*(¹)
Storia - Geografia
Storia
Filosofia
Matematica**
Fisica
Scienze naturali***
Storia dell'Arte
Scienze motorie e sportive
Religione/Attività alternative
Totali ore settimanali
1° biennio
1°
4
2
4
3
3
3
2°
4
2
4
3
3
3
3
3
2
2
2
1
27
2
1
27
3°
4
4°
4
5°
anno
5°
4
3
4
4
3
4
4
3
4
4
2
2
2
2
2
2
2
1
30
2
2
2
2
2
2
2
1
30
2
2
2
2
2
2
2
1
30
2° biennio
(¹) a scelta dello studente
* Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di
madrelingua.
** con Informatica al primo biennio
*** Scienza della Terra, Biologia, Chimi
Istituto Professionale Indirizzo Servizi commerciali
In coerenza con le linee guida per l’Istruzione Professionale del 2010, l’indirizzo “Servizi
Commerciali” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso
quinquennale, competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le
aziende sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali, sia nell’attività di
promozione delle vendite; in tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la
promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di
strumenti di comunicazione, compresi quelli grafici e pubblicitari. Le competenze sono
declinate per consentire allo studente l’opportunità di operare con una visione organica e di
sistema all’interno di un’azienda, affinando la professionalità di base con approfondimenti
in uno dei tre ambiti di riferimento che caratterizzano l’indirizzo di studi.
L’identità dell’indirizzo tiene conto delle differenti connotazioni che assumono oggi i
servizi commerciali, sia per le dimensioni e le tipologie delle strutture aziendali, sia per le
diverse esigenze delle filiere di riferimento.
L’ ambito Commerciale tende, inoltre, a sviluppare competenze che orientano lo studente
nel contesto economico sociale generale e territoriale, declinate per operare con una visione
organica e di sistema all’interno dell’azienda, di sviluppare una professionalità di base ben
strutturata e flessibile nell’area economico aziendale, con la possibilità di attivare
approfondimenti in relazione alla tipologia del territorio ed alla richiesta delle aziende
15
Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato, che può tanto proseguire negli
studi universitari quanto entrare nel mondo del lavoro, è in grado di orientarsi nell’ambito
socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni
e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.
Inoltre, è’ in grado di:
· ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;
· contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti
amministrativi ad essa connessi;
· contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo–contabile;
· contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;
· utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
· organizzare eventi promozionali;
· utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze
del territorio e delle corrispondenti declinazioni;
· comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della
terminologia di settore.
16
Quadro Orario del corso
INDIRIZZO PROFESSIONALE
"Servizi commerciali"
DISCIPLINE
1° BIENNIO
2° BIENNIO
5° ANNO
Area comune
I
II
III
IV
V
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua Inglese
3
3
3
3
3
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
1
3
Diritto ed Economia
2
2
Scienze della terra e Biologia
2
2
Geografia
1
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
8
8
Area di indirizzo
Scienze integrate (fisica)
2
Scienze integrate (chimica)
2
Informatica e laboratorio
2
2
Tecnologie professionali dei servizi commerciali
5
5
8
3
3
3
3
Diritto ed Economia
4
4
4
Tecniche di comunicazione
2
2
2
32
30
32
(di cui laboratorio in compresenza)
Seconda lingua comunitaria
Totale ore settimanali
2
3
33
2
32
2
17
Istituto Professionale Indirizzo Servizi Socio-Sanitari
In coerenza con le linee guida per l’Istruzione Professionale del 2010, l’indirizzo “Sociosanitario” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso
quinquennale, le competenze necessarie per organizzare ed attuare, in collaborazione con
altre figure professionali, interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e
comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. L’identità
dell’indirizzo si caratterizza per una visione integrata dei servizi sociali e sanitari nelle aree
che riguardano soprattutto la mediazione familiare, l’immigrazione, le fasce sociali più
deboli, le attività di animazione socio-educative e culturali e tutto il settore legato al
benessere. Le innovazioni in atto richiedono che lo studente sviluppi competenze
comunicative e relazionali nonché scientifiche e tecniche correlate alla psicologia generale
ed applicata, alla legislazione socio-sanitaria, alla cultura medico-sanitaria. Nel secondo
biennio, l’utilizzo di saperi, metodi e strumenti specifici dell’asse scientifico-tecnologico
consente al diplomato di rilevare e interpretare i bisogni del territorio e promuovere, nel
quotidiano, stili di vita rispettosi della salute e delle norme igienico-sanitarie. Le discipline
afferenti all’asse storico-sociale consentono di riconoscere le problematiche relative alle
diverse tipologie di persone, anche per azioni specifiche di supporto.
Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali
il Diplomato può tanto proseguire negli studi quanto entrare nel mondo del lavoro;
In particolare il percorso offre le basi per i seguenti percorsi universitari:
·
·
·
·
·
·
Scienze Infermieristiche
Ostetricia
Tecnico della riabilitazione
Dietistica
Educatore professionale sanitario
Tecniche della prevenzione e della sicurezza sul lavoro
· Servizio Sociale.
Nel momento in cui il Diplomato in Servizi Socio-Sanitari si inserisce nel mondo del
lavoro, è in grado di:
· partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso
l’interazione con soggetti istituzionali e professionali;
· rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso
idonee strutture;
· intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di
servizio per attività di assistenza e di animazione sociale;
· applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e
sanitaria;
· organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e
fasce deboli;
· interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di
intervento;
· individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienicosanitari della vita quotidiana;
· utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio
erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
18
IL QUADRO ORARIO DEL CORSO
* ore di compresenza
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
DISCIPLINE
1ª
2ª
3ª
4ª
5ª
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
2
2
-
-
-
Scienze integrate (Scienze della Terra e
Biologia
Geografia
1
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Scienze integrate (Fisica)
2
-
-
-
-
Scienze integrate (Chimica)
-
2
-
-
-
Scienze umane e sociali
4(1*)
4(1*)
-
-
-
2(1*)
-
-
-
-
Educazione musicale
-
2(1*)
-
-
-
Metodologie operative
2**
2**
3**
-
-
Seconda lingua straniera
2
2
3
3
3
Igiene e cultura medico-sanitaria
-
-
4
4
4
Psicologia generale ed applicata
-
-
4
5
5
Diritto e legislazione socio-sanitaria
-
-
3
3
3
-
-
-
2
2
33
32
32
32
32
Elementi di storia dell’arte ed espressioni
grafiche
Tecnica amministrativa ed economia
sociale
TOTALE
19
ISTITUTO PROFESSIONALE
INDIRIZZO "SERVIZI SOCIO-SANITARI"
ARTICOLAZIONE "ODONTOTECNICO"
Sempre in coerenza con le linee guida del 2010, il diplomato di istruzione professionale
dell’indirizzo Servizi socio-sanitari, nell’articolazione “Odontotecnico”, è in grado di:
• applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per
rendere il
lavoro funzionale, apprezzabile esteticamente e duraturo nel tempo;
• osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l’esercizio della
professione;
• dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i pazienti;
• aggiornare costantemente gli strumenti di ausilio al proprio lavoro, nel rispetto delle
norme giuridiche e sanitarie che regolano il settore.
Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali
ll Diplomato di Istruzione Professionale dell’indirizzo"Odontotecnico", a conclusione del
percorso quinquennale è in grado di:
· predisporre nel laboratorio odontotecnico apparecchi di protesi dentale provvisoria,
fissa e mobile su modelli forniti da medici dentisti;
· interagire con lo specialista odontoiatra;
· Osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l'esercizio della
professione.
Al termine del corso di studi l'Odontotecnico può:
• inserirsi nel mondo del lavoro, presso strutture sanitarie pubbliche o in laboratori
privati;
• può esercitare in proprio la professione di odontotecnico;
• può proseguire gli studi iscrivendosi a corsi universitari.
In particolare il percorso offre le basi per i seguenti percorsi universitari:
·
·
·
·
·
Igienista Dentale
Scienze Infermieristiche
Educatore professionale sanitario
Tecniche della prevenzione e della sicurezza sul lavoro
Servizio Sociale.
20
IL QUADRO ORARIO DEL CORSO
Quadro Orario
Settore: Servizi Indirizzo: Servizi socio –
sanitari Articolazione: Odontotecnico
Ore
Discipline
III
I II
IV
V
Italiano
4 4 4
4
4
Storia, costituzione e cittadinanza
2 2 2
2
2
Lingua inglese
3 3
3
3
3
Matematica
4 4
3
3
3
Religione cattolica o attivita’ alternative
1 1
1
1
1
Diritto ed economia
2 2
Geografia generale ed economica
1
Scienze motorie
2 2 2
Scienze integrate (scienze della terra e
biologia)
2 2
Scienze integrate (fisica)
2 2
Scienze integrate (chimica)
2 2
Anatomia, fisiologia e igiene
2 2
2
2
2
2
Rappresentazione e modellazione odontote
4( 4(4
2 2
cnica
4) )
Esercitazione di laboratorio di
odontotecnica
4 4
7
8
4(2 4( 4(2
) 2) )
Scienze dei materiali dentali e laboratorio
Gnatologia
Totale ore settimanali
7
2
3 3
2 2
3
32 32 32
( ) ore di compresenza con insegnante ITP
21
Istituto Professionale Indirizzo Manutenzione e Assistenza tecnica
In coerenza con le linee guida per l’Istruzione Professionale del 2010, nell’indirizzo
Manutenzione e assistenza tecnica sono confluiti gli indirizzi del previgente ordinamento
professionale che maggiormente attenevano alla meccanica, all’elettrotecnica,
all’elettronica. Onde evitare possibili interpretazioni che costituiscano sovrapposizione con
altri indirizzi dell’istruzione tecnica, si ribadisce per il secondo biennio e per il quinto anno
il carattere politecnico del profilo di competenza del manutentore, che agisce su sistemi e
apparati complessi, che non sono di tipo esclusivamente meccanico, elettrico od elettronico.
La struttura politecnica dell’indirizzo viene esaltata proprio nella determinazione del
contesto tecnologico nel quale si applicano le competenze del manutentore, rispetto alla
grande varietà di casi, poiché l’organizzazione del lavoro, l’applicazione delle normative, la
gestione dei servizi e delle relative funzioni, pur seguendo procedure analoghe, mobilitano
saperi tecnici enormemente differenziati, anche sul piano della responsabilità professionale.
La formazione ad operare su sistemi complessi (sia essi impianti o mezzi) richiede pertanto
una formazione sul campo affidata a metodologie attive che è opportuno riferire
precocemente a contesti e processi reali o convenientemente simulati nel laboratorio degli
apprendimenti. per di più in condizioni di conoscenza anche parziale degli oggetti sui quali
si interviene (diagnostica, analisi del guasto e delle sue cause, modalità di manifestazione,
riparazione).
Prosecuzione degli studi, sbocchi occupazionali e professionali
Al termine del corso di studi, lo studente potrà iscriversi a corsi universitari, ma anche
inserirsi nel mondo del lavoro, dove sarà in grado di gestire, organizzare ed effettuare
· interventi di installazione e manutenzione ordinaria,
· di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e
apparati tecnici.
· Le competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi
generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica) e specificamente
sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.
22
Il QUADRO ORARIO DEL CORSO
ore settimanali di lezione
DISCIPLINE
Discipline
area
comune
Discipline
area di
indirizzo
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze della terra e biologia
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
1
Scienze integrate:fisica (con 1 ora laboratorio )
2
Scienze integrate: chimica (con 1 ora laboratorio )
Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione
3
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Tecnologie meccaniche ed applicazioni
Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni
Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione
1° biennio
2°biennio
5^
cl. 1^
cl. 2^
cl. 3^
cl. 4^
cl. 5^
4
3
2
4
2
2
2
1
3
2
2
2
3
4
3
2
4
2
2
2
1
3
2
2
2
3
4
3
2
3
4
3
2
3
4
3
2
3
2
1
2
1
2
1
4
5
5
3
3
5
4
5
3
3
3
8
1
Insegnamento in attività di laboratorio svolto congiuntamente da docente
teorico e tecnico-pratico 2 Insegnamento in attività di laboratorio svolto
congiuntamente da docente teorico e tecnico-pratico 3 Insegnamento in
attività di laboratorio svolto da docente tecnico-pratico
23
I PERCORSI IeFP ALL’INTERNO DELl’ I.I.S. “S. Pertini”
in linea con il nuovo sistema di istruzione regionale
attivati presso l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato e l’ Istituto
Professionale per i Servizi Commerciali e Socio-Sanitari
Percorsi IeFP: qualifiche regionali triennali e diplomi
quadriennali
Gli artt. 117 e 118 della Costituzione della Repubblica Italiana prevedono che
l’istruzione e la formazione professionale siano materia di esclusiva competenza legislativa
delle Regioni. Queste possono definire il sistema di istruzione e formazione alle professioni
sulla base delle specifiche caratteristiche territoriali e del sistema produttivo locale, mentre
lo Stato fissa le norme generali sull’istruzione e i livelli essenziali delle prestazioni (LEP),
ossia gli standard comuni e vincolanti a livello nazionale, concernenti i diritti sociali, tra cui
quelli educativi e formativi.
Il riordino dell’Istruzione Secondaria Superiore, messo in atto dalla normativa
nazionale, prevede che gli Istituti Professionali statali possano rilasciare
esclusivamente diplomi di istruzione secondaria superiore al termine di un percorso di
5 anni. Prevede, altresì, che possano svolgere, in regime di sussidiarietà e nel rispetto della
competenza esclusiva delle Regioni in materia, un ruolo integrativo e complementare nei
confronti del sistema formativo regionale (a norma dell’articolo 2, comma 3, del D.P.R. n.
87/2010 che disciplina il sistema di IeFP di cui al Capo III del D.lgs. n. 226/2005).
L’offerta sussidiaria degli Istituti Professionali statali, pertanto, diviene funzionale
all’integrazione, ampliamento e differenziazione dei percorsi in rapporto alle esigenze e
specificità del territorio; questo non solo per assicurare il diritto degli studenti in possesso
del titolo conclusivo del primo ciclo di accedere ai percorsi del secondo ciclo
nell’istruzione secondaria superiore, ma anche per consentire loro l’ingresso in quelli del
sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), contrastando in tal modo la
dispersione scolastica.
Gli studenti in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo possono iscriversi a percorsi
per il conseguimento di qualifiche professionali, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di
istruzione e del diritto-dovere all’istruzione. Ad esempio, al termine di un triennio di IeFP,
coloro che hanno scelto di conseguire la qualifica presso gli Istituti Professionali
proseguono il percorso sino al diploma quinquennale; invece gli studenti che hanno
conseguito la qualifica presso gli Enti di formazione professionale possono rientrare a
scuola, previa valutazione e riconoscimento del percorso triennale seguito, per proseguire
sino al diploma quinquennale statale. È possibile, inoltre, scegliere di conseguire un
ulteriore titolo al termine del quarto anno di frequenza all’interno di un Istituto
Professionale statale: si tratta di un diploma tecnico il cui conseguimento è subordinato al
requisito di possesso della qualifica triennale. Il percorso annuale relativo al quarto anno ha
come finalità quella di far ottenere agli allievi il “Diploma di Tecnico” che è correlato al IV
livello EQF e costituisce la naturale evoluzione della figura dell’operatore professionale,
che si consegue nel triennio ed è, a sua volta, correlata al III livello EQF.
Certificazione rilasciata: il passaggio alla annualità successiva del percorso formativo e
l'ammissione agli esami di accertamento finali sono subordinate al raggiungimento degli
obiettivi minimi previsti e alla frequenza di almeno il 75% del monte ore. Al termine del
percorso sono previste delle prove finali teorico-pratiche, il cui superamento permette agli
allievi di conseguire l'attestato di qualifica professionale rilasciato dalla Regione Molise.
24
Le qualifiche professionali consentono l’accesso diretto al mondo del lavoro, e quindi alla
formazione continua e permanente e sono riconosciute a livello regionale, nazionale ed
europeo.
Il conseguimento dei titoli rilasciati nell’ambito del circuito IeFP non dà accesso ai percorsi
universitari.
L’I.I.S. inserisce i percorsi per il rilascio dei titoli IeFP all’interno dei propri iter didattici
quinquennali. Tale attuazione avviene nell’ambito del regime sussidiario di cui sopra, con
un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema di formazione regionale, nel
quadro di specifiche intese tra la Regione Molise e il MIUR, di concerto con il Ministero
dell’Economia e delle Finanze.
I percorsi, essendo attuati all’interno di quelli d’istruzione statale, hanno il medesimo
quadro disciplinare e orario annuale delle lezioni pari a:
- 1089 ore, corrispondente a 33 ore settimanali per le classi prime;
- 1065 ore, corrispondenti a 32 ore settimanali per le classi seconde, terze e quarte.
Per realizzare gli iter formativi IeFP, ai fini del rilascio delle qualifiche regionali, l’Istituto
si potrà avvalere dell’utilizzo delle quote di autonomia e, a seconda delle esigenze e delle
necessità, anche delle quote di flessibilità relative all’area di indirizzo. In questo modo si
riesce a curvare la percentuale di ore da dedicare all’accrescimento delle competenze
tecnico-professionali indispensabili per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, senza
però trascurare le competenze di base e trasversali che rimangono comunque ad un livello
ottimale per la possibile prosecuzione degli studi. Particolare riguardo è dato alle attività di
Alternanza Scuola-Lavoro il cui svolgimento è essenziale per sostenere le prove finali a
conclusione dell’iter formativo.
Le competenze minime che dovranno essere raggiunte per la prosecuzione degli studi
faranno riferimento:
-al Quadro Europeo delle Qualifiche per quanto riguarda le competenze di base e
trasversali;
-all’Accordo Stato-Regioni recepito con delibera della giunta regionale del Molise per
quanto riguarda le competenze tecnico-professionali.
I titoli conseguibili presso il nostro Istituto sono i seguenti, declinati secondo la
denominazione della figura di cui al Repertorio reg.le delle Qualifiche in Obbligo
Formativo - D.G.R. n. 312 del 16/05/2012 e Linee Guida Regionali di cui alla D.G.R.
n.355 del 28/07/2014:
Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato
Titoli TRIENNALI
™
™
™
™
Operatore elettrico
Operatore elettronico
Operatore meccanico
Montatore meccanico di sistemi cod. 19.67
Titoli QUADRIENNALI
™
™
™
™
Tecnico elettrico
Tecnico elettronico
Tecnico meccanico
Operatore Elettrico
25
Descrizione sintetica della figura
L’ Operatore elettrico interviene, a livello esecutivo, nel processo di realizzazione
dell’impianto elettrico con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le
procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione di
metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività con
competenze relative all’installazione e manutenzione di impianti elettrici nelle abitazioni
residenziali, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali nel rispetto
delle norme relative alla sicurezza degli impianti elettrici; pianifica e organizza il proprio
lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, del
cablaggio, della preparazione del quadro elettrico, della verifica e della manutenzione
dell’impianto.
Competenze tecnico professionali in esito al triennio
L’operatore elettrico è in grado di:
1) Definire e pianificare fasi/successione delle operazioni da compiere sulla base delle
istruzioni ricevute e del progetto dell’impianto elettrico;
2) Approntare strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del
progetto, della tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso;
3) Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di
manutenzione ordinaria;
4) Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme
igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali;
5) Effettuare la posa delle canalizzazioni, seguendo le specifiche progettuali;
6) Predisporre e cablare l’impianto elettrico nei suoi diversi componenti, nel rispetto delle
norme di sicurezza e sulla base delle specifiche progettuali e delle schede tecniche;
7) Effettuare le verifiche di funzionamento dell’impianto elettrico in coerenza con le
specifiche progettuali;
8) Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti elettrici, individuando
eventuali anomalie e problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino.
OPERATORE ELETTRONICO
Descrizione sintetica della figura
L’ Operatore elettronico interviene, a livello esecutivo, nel processo lavorativo con
autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della
sua operatività. La qualificazione nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di
informazioni gli consentono di svolgere attività relative all’installazione e manutenzione di
sistemi elettronici e alle reti informatiche nelle abitazioni, negli uffici e negli ambienti
produttivi artigianali ed industriali; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le
specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, dell’installazione di
impianti telefonici e televisivi, di sistemi di sorveglianza e allarme, di reti informatiche;
provvede inoltre alla verifica e alla manutenzione dell’impianto.
Competenze tecnico professionali in esito al triennio
L’operatore elettronico è in grado di:
1) Definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere sulla base delle
istruzioni ricevute e del progetto del sistema/rete elettronica;
2) Approntare materiali, strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla
base del progetto, della tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso;
3) Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di
manutenzione ordinaria;
26
4) Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme
igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali;
5) Predisporre e cablare le canalizzazioni, i quadri e i cavi seguendo le specifiche
progettuali;
6) Installare sistemi elettronici per la ricezione e la comunicazione di segnali audio-video
seguendo le specifiche progettuali;
7) Installare e configurare reti informatiche seguendo le specifiche progettuali;
8) Assemblare e configurare personal computer in base alla documentazione tecnica di
riferimento e alle esigenze del cliente;
9) Effettuare le verifiche di funzionamento del sistema o della rete in coerenza con le
specifiche progettuali, predisponendo la documentazione di verifica;
10) Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di sistemi e reti, individuando
eventuali anomalie e problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino.
OPERATORE MECCANICO – MONTATORE MECCANICO DI SISTEMI
Descrizione sintetica della figura
L’ Operatore Meccanico, interviene, a livello esecutivo, nel processo di produzione
meccanica con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le
metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione/utilizzo di metodologie
di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative alle
lavorazioni di pezzi e complessivi meccanici, al montaggio e all’adattamento in opera di
gruppi, sottogruppi e particolari meccanici, con competenze nell’approntamento e
conduzione delle macchine e delle attrezzature, nel controllo e verifica di conformità delle
lavorazioni assegnate, proprie della produzione meccanica.
Competenze tecnico professionali in esito al triennio
L’operatore meccanico è in grado di:
1) Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni
ricevute e/o della documentazione di appoggio (schemi, disegni, procedure distinte
materiali, ecc.) e del sistema di relazioni;
2) Approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari alle diverse fasi di lavorazione
sulla base della tipologia di materiali da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del
risultato atteso;
3) Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività
di manutenzione ordinaria;
4) Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme
igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali;
5) Verificare la rispondenza delle fasi di lavoro, dei materiali e dei prodotti agli standard
qualitativi previsti dalle specifiche di progettazione;
6) Eseguire la lavorazioni di pezzi e complessivi meccanici secondo le specifiche
progettuali;
7) Montare e assemblare prodotti meccanici secondo le specifiche progettuali;
8) Eseguire le operazioni di aggiustaggio di particolari e gruppi meccanici.
Titoli QUADRIENNALI
Descrizione sintetica della figura
Il Tecnico IeFP svolge funzioni di media complessità fondate su processi decisionali non
completamente autonomi, a cui è chiamato a collaborare nell’individuazione di alternative
d’azione, anche elaborate fuori dagli schemi di protocollo, ma entro un quadro di azione
che può essere innovato, ricalibrato e stabilito solo da figure in possesso delle qualificazioni
correlate ai livelli superiori1.
27
AMBITO ELETTRICO ed ELETTRONICO
Standard delle competenze tecnico-professionali caratterizzanti la figura di
TECNICO ELETTRICO e TECNICO ELETTRONICO in esito al quadriennio
1.Condurre le fasi di lavoro sulla base delle specifiche di progetto, presidiando l'attività
di realizzazione e/o manutenzione dell’impianto.
2.Identificare situazioni di rischio potenziale per la sicurezza, la salute e l'ambiente nel
luogo di lavoro, promuovendo l’assunzione di comportamenti corretti e consapevoli di
prevenzione.
3.Recepire i bisogni del cliente, coniugandoli con le opportunità tecniche e
tecnologiche disponibili.
4.Progettare impianti civili e industriali di piccola dimensione.
5.Predisporre documenti relativi alle attività ed ai materiali.
6.Identificare le esigenze di acquisto di attrezzature e materiali, curando il processo di
approvvigionamento
7.Effettuare le verifiche di funzionamento dell’impianto, predisponendo la
documentazione richiesta.
AMBITO MECCANICO
Standard delle competenze tecnico-professionali caratterizzanti la figura di
TECNICO MECCANICO in esito al quadriennio
1.Monitorare il funzionamento di strumenti, macchine e attrezzature, curando le attività
di manutenzione ordinaria.
2. Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme
igieniche contrastando affaticamento, infortuni e malattie professionali.
3. Effettuare l’attrezzaggio della macchina utensile.
4. Predisporre il cartellino delle lavorazioni nelle sue diverse parti, nel rispetto delle
norme di sicurezza e sulla base delle specifiche progettuali e delle schede tecniche.
5. Effettua verifiche dimensionali dei componenti meccanici.
6. Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti industriali,
individuando eventuali anomalie e problemi di funzionamento e conseguenti interventi
di ripristino.
“Accordo tra Regioni e Province autonome per l’adozione delle metodologie e degli strumenti
condivisi, quale riferimento per l’offerta di istruzione e formazione professionale a livello regionale”, siglato
in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in data 25/02/2010.
28
Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Socio-Sanitari
Titolo TRIENNALE
Operatore amministrativo segretariale
Titolo Quadriennale
Tecnico dei servizi di impresa
OPERATORE AMMINISTRATIVO SEGRETARIALE
Descrizione sintetica della figura
L’Operatore amministrativo-segretariale interviene, a livello esecutivo, nel processo di
amministrazione e gestione aziendale con autonomia e responsabilità limitate a ciò che
prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione
nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli
consentono di svolgere attività relative alla gestione, elaborazione, trattamento e
archiviazione di documenti e comunicazioni di diverso tipo, anche di natura
amministrativo-contabile, con competenze nella programmazione ed organizzazione di
eventi e riunioni di lavoro
Competenze tecnico professionali in esito al triennio
L’Operatore amministrativo segretariale è in grado di:
1) Definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere, sulla base delle
istruzioni ricevute e del sistema di relazioni;
2) Approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari alle diverse attività sulla base
della tipologia di materiali da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato
atteso;
3) Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività
di manutenzione ordinaria;
4) Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di e salvaguardia ambientale, identificando
e prevenendo situazioni di rischio per sé, per altri e per l'ambiente, assicurare il rispetto
delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali;
5) Collaborare alla gestione dei flussi informativi e comunicativi con le tecnologie e la
strumentazione disponibile;
6) Redigere comunicazioni anche in lingua straniera e documenti sulla base di modelli
standard per contenuto e forma grafica;
7) Redigere, registrare e archiviare documenti amministrativo-contabili;
8) Curare l’organizzazione di riunioni, eventi e viaggi di lavoro in coerenza con gli obiettivi
e le necessità aziendali;
9) Operare secondo i criteri di qualità stabiliti dal protocollo aziendale, riconoscendo e
interpretando le esigenze del cliente/utente interno/esterno alla struttura/funzione
organizzativa;
10) Operare in sicurezza e nel rispetto delle norme di igiene.
Titolo QUADRIENNALE
Descrizione sintetica della figura
Il Tecnico dei Servizi d’Impresa è una figura professionale che si differenzia
dall’Operatore di IeFP per la tipologia e l’ampiezza delle conoscenze, la finalizzazione
della gamma di abilità cognitive e pratiche, oltre che per il grado di responsabilità e di
autonomia nello svolgimento delle varie attività. Si tratta di una figura polivalente che può
trovare collocazione nelle aziende e negli studi professionali del settore terziario. Le
competenze specifiche acquisite nell’indirizzo consentono di svolgere compiti
amministrativi e contabili di base con l’uso delle tecnologie informatiche. Il corso integrato
è incentrato su ambiti di conoscenze finalizzate all’acquisizione di competenze relative
29
anche alla cittadinanza attiva e al possesso di strumenti conoscitivi e applicativi per
l’apprendimento permanente.
TECNICO DEI SERVIZI DI IMPRESA
Standard delle competenze tecnico-professionali caratterizzanti la figura di
TECNICO DEI SERVIZI DI IMPRESA in esito al quadriennio
1. Curare le relazioni di front – office con clienti, fornitori e altri soggetti di
riferimento per i diversi ambiti professionali.
2.Predisporre le modalità e gli strumenti di gestione e controllo dei flussi
comunicativi e informativi in entrata e in uscita rispetto sia agli interlocutori
esterni che interni.
3. Identificare situazioni di rischio potenziale per la sicurezza, la salute e
l'ambiente, promuovendo l’assunzione di comportamenti corretti e
consapevoli di prevenzione.
4. Effettuare le operazioni di carattere amministrativo e contabile
IDATTI
Corsi serali di secondo livello presso l’istituto professionale di Stato
per l’Industria e l’Artigianato
I radicali mutamenti avvenuti nella realtà economica italiana ed internazionale attraverso la
globalizzazione dell’economia, l’affermarsi delle nuove tecnologie e la rapidità delle loro
innovazioni hanno avuto notevoli riflessi sui processi formativi. Il sapere, l’intelligenza
tecnico-scientifica, il know-how sono la risorsa fondamentale nell’attuale competizione
economica e quindi l’istruzione costituisce un elemento decisivo per lo sviluppo del sistema
paese. La promozione dell’istruzione, a partire dalle categorie più svantaggiate (drop out,
extracomunitari, disoccupati), e la lotta alla dispersione scolastica, oltre che per i
tradizionali valori sociali ed umanitari, vengono così ad assumere un’importanza strategica
anche dal punto di vista economico. Investire sugli adulti che continuano ad apprendere
consente di creare un circolo virtuoso che a sua volta favorisce anche il successo scolastico
dei giovani.
Le raccomandazioni del Consiglio dell’Unione europea di Lisbona (marzo 2000), le
risoluzioni del suddetto Consiglio sull’apprendimento permanente (27.06.2002) e sul
capitale sociale e umano (27.07.2003) hanno colto appieno le suddette esigenze e hanno
rappresentato sicuramente un forte stimolo agli Stati membri nella direzione della
promozione e valorizzazione delle iniziative di formazione lungo l’intero arco della vita
(longlife learning).
Da questa analisi e dalle numerose richieste pervenute, il nostro istituto ha ritenuto di
attivare un corso serale di istruzione professionale di secondo livello rivolto agli adulti. Le
ragioni di questa loro volontà è dovuta soprattutto ad esigenze di tipo lavorativo in quanto
molti di essi sono in una situazione di difficoltà occupazionale ed hanno quindi ravvisato,
nel conseguimento di un diploma a indirizzo tecnico-professionale (“Tecnico per la
Manutenzione e l’Assistenza tecnica”), la possibilità di migliorare anche la propria
condizione occupazionale.
È quindi una richiesta che si pone da una parte nel quadro di una formazione continua in
grado di costruire un sistema di educazione di tipo permanente (anche contro la dispersione
scolastica) e dall’altra parte come strumento reale di riqualificazione della professionalità
nel mondo del lavoro in cui operano.
30
Destinatari: L’accesso al percorso è riservato ad un’utenza composta da adulti e/o giovaniadulti, lavoratori e non, che hanno interrotto gli studi dopo la terza media o non hanno
completato quelli superiori previo accertamento dei crediti formali, non formali e informali.
La presenza di crediti formativi accertati costituirà elemento preferenziale per l’inserimento
nel percorso
Il Centro Sportivo Scolastico
Il Centro Sportivo Scolastico dell’I. I. S, che opera sulla base delle indicazioni ministeriali,
promuove
l’aggregazione e il senso di appartenenza alla scuola e contribuisce alla
valorizzazione delle attività motorie. Le attività del CSS integrano il percorso formativo delle ore
curricolari di Scienze Motorie e concorrono allo sviluppo di una cultura sportiva, del movimento
e del benessere, e all’acquisizione di un “atteggiamento competitivo” corretto.
Oltre allo studio delle diverse discipline sportive, sono proposte attività educative
trasversali di accoglienza ed integrazione degli studenti. In tal modo il CCS si impegna a favorire
la più larga adesione alle attività, pomeridiane e non.
In concreto, gli obiettivi formativi e educativi che sostengono le attività del CSS sono i seguenti:
• incrementare l’attività sportiva scolastica svolta dagli studenti;
• promuovere la partecipazione degli studenti ai Giochi Sportivi Studenteschi;
• potenziare e diversificare l’offerta formativa dell’Istituto di attività motoria, fisica e
sportiva;
• rilevare attitudini e vocazioni individuali alla pratica sportiva;
• integrare gli alunni diversamente abili;
• consolidare le capacità di partecipare al gioco di squadra nel rispetto delle regole.
Altresì, il centro Sportivo Scolastico intende aprirsi al territorio per essere un centro di
riferimento per altre istituzioni scolastiche e per la comunità locale.
Cap. 3
Le scelte formative, educative e culturali
Le scelte formative, educative e culturali sono state definite nel rispetto delle Indicazioni
Nazionali per il Liceo (allegato al DPR 89/2012)
delle Linee Guida per gli Istituti Tecnici
(Direttiva MIUR n. 57/2012 eC.M.5/2012), delle Linee Guida per gli Istituti Professionali del 2010
(D.P.R. 15 marzo 2010, n.87), del Documento per l’Obbligo d’Istruzione e relativi allegati Assi
culturali e Competenze di cittadinanza (2007) e della legge n. 107 del 13 luglio 2015, ed elaborate
nelle riunioni dipartimentali tenendo presente i seguenti presupposti:
• aderenza ai Piani di Studio proposti dal riordino della scuole secondaria;
• rispetto della storia e delle caratteristiche di ogni percorso;
• integrazione degli aspetti comuni ai diversi indirizzi di studio, per la costituzione di
un curricolo caratterizzato da una forte attenzione agli aspetti essenziali del
sapere;
• sviluppo e potenziamento, nel triennio di indirizzo, di competenze professionalizzanti;
• definizione dei Piani di Studio personalizzati riferiti a studenti i cui bisogni formativi
necessitano di un intervento diversificato;
31
•
•
flessibilità organizzativa e didattica, didattica laboratoriale, interventi personalizzati;
ampliamento dell’offerta formativa con attività progettuali considerate qualificanti
per il curricolo formativo dello studente ed erogate in orario scolastico ed
extrascolastico.
Inoltre, come si dirà nel prossimo paragrafo, si sono tenuti nella massima considerazione i
risultati del Rapporto di Autovalutazione, realizzato nel 2014-2015, per cui sono stati ì
individuati:
· Le priorità da perseguire per il miglioramento dell’Offerta Formativa
· l’impostazione didattica e le metodologie innovative utili per la realizzazione
dell’offerta formativa,
· i profili in uscita degli studenti per il biennio e per il triennio;
· gli obiettivi standard per tutte le classi.
· i criteri di valutazione condivisi.
Sono poi stati identificati criteri e linee guida per le seguenti fasi fondamentali dell’azione
didattica:
·
·
·
·
·
·
·
·
costruzione di prove parallele e delle relative griglie di valutazione;
Inclusione;
Criteri per l’osservazione nel biennio e nel triennio;
Attività di recupero;
Accoglienza
Orientamento
Alternanza Scuola-Lavoro
Progettazione CLIL
Le priorità e il piano di miglioramento
L’Istituto di Istruzione Superiore Pertini-Montini-Cuoco di Campobasso accorpa dal Primo
Settembre 2015 tre scuole diverse: l’ITAS Pertini, l’IPC Cuoco e l’IPIA Montini. Tale
accorpamento rende necessario e non solo formale il richiamo puntuale agli esiti del Rapporto di
Autovalutazione del 2014-2015, da considerarsi come un nodo fondamentale per ogni istituzione,
che in tale circostanza ha focalizzato la propria storia e lo stato del’arte così da individuare le
modalità per migliorare e implementare la propria offerta formativa.
Le tre istituzioni hanno una loro storia collaudata, ma si sono messe in discussione tramite il RAV
del 2014-2015 e hanno messo a fuoco i punti di forza e le criticità. L’accorpamento è divenuto un
ulteriore stimolo per il confronto e ha permesso di identificare le seguenti priorità basilari per la
costruzione dell’offerta formativa per l’anno 2015-2016:
·
·
·
·
·
Potenziamento delle competenze linguistiche e logico-scientifiche degli studenti soprattutto
al termine del primo biennio di studi;
Riduzione dell’abbandono scolastico;
Promozione di percorsi di formazione per i docenti;
Adeguamento degli ambienti di apprendimento alle nuove frontiere della didattica digitale;
Potenziamento dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro.
32
Queste priorità sono divenute la base del piano di miglioramento dell’IIS Pertini che, con il
contributo fattivo di tutte le sue componenti, intende realizzare nell’anno 2015-2016tramite i
seguenti obiettivi di processo:
·
·
·
·
·
·
·
·
La costruzione consapevole e condivisa del curricolo d’istituto, tramite la formulazione degli
obiettivi minimi per ogni disciplina e per ogni anno scolastico,
La condivisione dei processi progettuali, delle prove di verifica e dei criteri di valutazione
La valorizzazione dell’inclusione degli studenti
L’individuazione di metodologie didattiche innovative
Percorsi di formazione e di autoformazione dei docenti
L’avvio di esperienze di ricerca-azione
La realizzazione mirata dell’ampliamento dell’offerta formativa
Un monitoraggio costante dei processi didattici e scolastici.
Questi obiettivi sono il primo step per raggiungere le mete auspicate, cioè i traguardi di lungo
termine, come il potenziamento delle competenze degli studenti e la riduzione dell’abbandono
scolastico. Di qui l’importanza del monitoraggio dei processi da parte della Commissione di
Autovalutazione, così da poter verificare tempestivamente i risultati delle azioni messe in campo.
Il Potenziamento dell’organico per l’anno 2015-2016
L’IIS, in base alle priorità prima individuate e al piano di miglioramento in corso, ha ritenuto
opportuno individuare le seguenti aree da potenziare così da avviare la relativa richiesta per
l’organico potenziato per l’anno 2015-2016:
POTENZIAMENTO SOCIO-ECONOMICO e
LEGALITA’
POTENZIAMENTO SCIENTIFICO
POTENZIAMENTO LINGUISTICO
POTENZIAMENTO LABORATORIALE
POTENZIAMENTO MOTORIO
POTENZIMENTO UMANISTICO
POTENZIAMENTO ARTISTICO-MUSICALE
PER
LA
33
Impostazione didattica e metodologie innovative
L’Istituto persegue una progettazione didattica coerente alle Indicazioni ministeriali e all’offerta
formativa prescelta, attenta ai bisogni formativi degli studenti e volta alla costruzione di competenze
trasversali e specifiche dei percorsi di studio.
La progettualità è considerata il cardine della mediazione didattica ed è predisposta, in forma sia
disciplinare sia interdisciplinare, selezionando metodologie e strategie adeguate ai focus tematici
prescelti e con l’obiettivo di potenziare e rafforzare competenze. In tal senso, i docenti dell’IIS
pianificano tanto la progettazione curricolare (disciplinare e di classe) quanto quella extracurricolare
secondo i seguenti criteri comuni e condivisi:
· analisi della situazione di partenza
· obiettivi trasversali e disciplinari coerenti a quelli individuati nel POF
·
competenze da potenziare e rafforzare
·
metodologie
·
strumenti didattici
·
criteri e modalità di valutazione
·
prove di verifica
·
attività di recupero e di potenziamento
Cardine di ogni progettualità è la didattica per competenze. Seguendo le indicazioni della normativa
ministeriale e delle associazioni professionali più accreditate, le competenze sono intese come la
disposizione a scegliere, utilizzare e padroneggiare conoscenze, capacità e abilità così da impostare
e/o risolvere situazioni problematiche. Competenze, dunque, come performance, cui collaborano le
capacità in quanto tratti potenziali, che consentono di realizzare, in un contesto dato, un processo.
Una didattica per competenze consente di raggiungere le seguenti finalità formative e culturali:
·
Rendere gli studenti protagonisti del processo educativo
·
Creare forti sinergie fra sapere, saper fare, saper essere
·
Finalizzare la didattica alla creazione di strumenti cognitivi spendibili nel mondo delle
professioni
·
Creare una rete di nessi tra le discipline che consenta agli alunni un apprendimento organico
e coerente.
I fattori che rendono funzionale la progettualità e permettono di praticare una didattica per
competenze sono le metodologie didattiche, principalmente quelle innovative, cioè quelle modalità
che facilitano l’apprendimento e l’acquisizione di competenze, in ambienti interessanti e stimolanti.
In quest’ottica i docenti dell’IIS hanno avviato una riflessione comune e hanno selezionato le
metodologie innovative che ritengono più adeguate ai bisogni formativi degli allievi e che utilizzano
nella loro pratica d’aula.
34
Esse sono:
·
Lezione interattiva: modalità per coinvolgere gli studenti come partecipanti attivi nel lavoro
d’aula. Prevede l’alternarsi di momenti espositivi con attività che impegnano direttamente
gli allievi, fornendo un immediato feedback ai docenti.
·
Didattica laboratoriale: essa non coincide né con le applicazioni informatiche, né con la
produzione di manufatti o di oggetti, perché richiede sinergia tra teoria e prassi. E’ da
considerarsi la modalità fondamentale per coniugare il sapere con il saper fare e per rendere
gli studenti protagonisti del loro apprendimento. In tal senso tale metodologia è valida per
ogni area disciplinare, ma è privilegiata per l’insegnamento della storia, secondo esperienze
ben consolidate presso l’istituto, e per la didattica della scrittura.
·
Didattica laboratoriale in setting specifici (laboratori scientifici, aula informatica, laboratori
linguistici, laboratori di meccanica e di elettrotecnica, lezione sul campo, etc.): ulteriore
applicazione della didattica laboratoriale, secondo i presupposti prima accennati, realizzata
in ambienti d’apprendimento predisposti per esercitazioni ed esperienze in vitro, in situ, in
modalità virtuale, etc.
·
Didattica digitale: è una metodologia fondamentale per il ruolo che le tecnologie assumono
oggi nella nostra società e per l’abituale uso da parte degli studenti. Tramite l’uso del
computer, di internet e principalmente della LIM, la didattica digitale ha l’obiettivo di
sviluppare nell’allievo capacità di analisi, sintesi e valutazione degli argomenti oggetto di
studio. La qualità dell’apprendimento è potenziata e migliorata attraverso un uso consapevole
delle nuove tecnologie, mentre gli studenti si sentono protagonisti del loro sapere. Inoltre,
alcuni software sono un ottimo supporto per studenti con particolari fragilità o diversamente
abili.
·
Didattica orientativa: è una metodologia particolarmente utile per limitare e ridurre
l’abbandono scolastico; richiede di dedicare particolare attenzione alle fragilità degli
studenti, intervenendo in modo mirato e puntuale nel lavoro d’aula così da consolidare
conoscenze e competenze.
·
Il Debate: metodologia privilegiata dalle discipline linguistiche, prevede la suddivisione in
due o più gruppi, ciascuno portatore di una tesi da argomentare. E’ una modalità che stimola
il confronto, la discussione e l’utilizzazione delle strutture linguistiche.
·
Cooperative learning: metodologia attraverso la quale gli studenti apprendono in piccoli
gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso. Il
docente assume il ruolo di facilitatore e organizzatore delle attività strutturando gli “ambienti
d’apprendimento”.
35
·
Peer to peer: è una forma di educazione tra pari dove dominante e centrale è la qualità della
relazione e della comunicazione; la caratteristica principale è la sintonia che si crea tra
ricevente ed emittente dell’informazione. Si promuove così il protagonismo attivo degli
adolescenti percepiti come risorsa.
·
Simulazione d’impresa: intende riprodurre, all’interno della scuola, il concreto modo di
operare di un’azienda negli aspetti relativi all’organizzazione, alle relazioni e agli strumenti
di lavoro. Si può prevedere anche l’elaborazione di prodotti con il coinvolgimento di enti
esterni. E’ una modalità didattica funzionale ai percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro.
·
Progettazione moduli CLIL: è una modalità per insegnare una disciplina non linguistica in
una lingua straniera, migliorando le competenze linguistiche degli studenti e sviluppando
atteggiamenti plurilingui. Sono previsti moduli CLIL nel liceo Linguistico e nel
Biotecnologico, ma anche nei percorsi professionali, sia pure in forma sperimentale.
·
Classe rovesciata o flipped classroom: l’aula non è considerata il luogo di trasmissione delle
conoscenze ma lo spazio di lavoro e discussione dove gli studenti imparano ad utilizzarle nel
confronto con i pari e con il docente. Quest’ultimo fornisce ai ragazzi tutti i materiali utili
all’esplorazione autonoma dell’argomento di studio, mentre gli studenti realizzano esperienze
di apprendimento attivo.
·
Esperienze di ricerca-azione: tale metodologia è caratterizzata dal fatto che l’oggetto della
ricerca è radicato nella situazione reale della classe stessa e dal fatto che gli insegnanti con i
propri allievi avviano e svolgono la ricerca. E’ quindi uno strumento per avviare
cambiamenti educativi fondamentali dal basso; richiede un costante monitoraggio del
percorso di ricerca messo in campo e dei risultati ottenuti.
·
Interazione dinamica tra mondo reale e mondo scientifico-matematico: modalità per
stimolare i ragazzi a ricercare conoscenze matematiche e scientifiche e a utilizzarle per
orientarsi nel mondo reale. Utili in tal senso sono anche le attività di laboratorio.
·
Didattica per progetti: metodo didattico sistematico in grado di proporre un’esperienza
complessa che coinvolge il discente in modo totale e gli consente di impossessarsi delle
competenze necessarie per interagire con il mondo esterno. E’ una modalità utile per
realizzare l’ampliamento dell’offerta formativa e rafforzare competenze relazionali, culturali
e professionali. E’ anche utile per pianificare attività o moduli con classi secondarie di primo
grado per facilitare la continuità educativa nel passaggio alla scuola secondaria superiore.
Tale esperienza è consolidata presso il Biotecnologico e per il percorso professionale
Manutenzione e Assistenza tecnica.
36
PROFILO BIENNIO
Tutti gli indirizzi
L’elevamento dell’obbligo di istruzione a sedici anni intende favorire il pieno sviluppo
della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una
positiva interazione con la realtà naturale e sociale; offre inoltre strumenti per contrastare il
fenomeno della dispersione scolastica e formativa, contribuendo a realizzare concretamente il
principio di pari opportunità. Il percorso formativo del biennio di tutti gli indirizzi
dell’Istituto persegue il raggiungimento delle competenze elencate di seguito, che saranno
certificate al termine del secondo anno di frequenza.
Asse dei linguaggi
Lingua italiana e linguaggi multimediali
§
§
§
§
§
§
.
padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale nei vari contesti;
leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
produrre testi di vario tipo in relazione ai diversi scopi comunicativi;
Utilizzare e produrre testi multimediali;
Comprendere i prodotti della comunicazione audio – visiva;
Elaborare prodotti multimediali (testi, immagini, suoni, ecc.) anche con tecnologie digitali.
Lingua/e straniera/e
§
utilizzare la/e lingua/e straniera/e per i principali scopi comunicativi e operativi.
Asse matematico
§
§
§
§
utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica;
confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;
individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi;
analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e
le potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico.
Asse scientifico-tecnologico
§
§
§
§
osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale;
riconoscere nella varie forme i concetti di sistema e di complessità;
analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di
energia a partire dall’esperienza;
essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto naturale e
sociale in cui vengono applicate.
37
Asse storico-sociale
§
§
§
§
comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto
fra aree geografiche e culturali;
collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione a tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente;
riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio territorio;
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente.”
Competenze certificate al termine del Primo Biennio2
Al termine delle operazioni di scrutinio, per ogni studente che ha assolto l’obbligo decennale di
istruzione il consiglio di classe procede alla certificazione delle competenze ai sensi dell’art. 4,
comma 3, del DPR 139/2007, secondo le indicazioni contenute nel D.M. n. 9/2010, art. 1, comma3.
I consigli di classe utilizzano le valutazioni effettuate nel percorso di istruzione di ogni studente in
modo che la certificazione descriva compiutamente l’avvenuta acquisizione delle competenze di
base, che si traduce nella capacità dello studente di utilizzare conoscenze e abilità personali e sociali
in contesti reali, con riferimento alle discipline/ambiti disciplinari che caratterizzano ciascun asse
culturale. I docenti, per certificare le competenze, terranno conto degli obiettivi standard minimi
trasversali e disciplinari dichiarati nel POF, così come deliberati dal Collegio dei docenti, e dei
risultai delle prove finali per classi parallele.
Ai fini dell’adempimento dell’obbligo d’istruzione da parte degli alunni diversamente abili si fa
riferimento a quanto previsto dal citato Decreto 22 agosto 2007 n. 139, art. 3, c. 1, 1. (Ai fini
dell’adempimento dell’obbligo di istruzione da parte degli alunni diversamente abili, si fa
riferimento al piano educativo individualizzato nella progettazione delle attività didattiche
educative) e le indicazioni contenute nelle “Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con
disabilità” di cui alla nota prot. n. 4274 del 4 agosto 2009
2
Per tutti gli alunni al 10° anno di istruzione obbligatoria – 5 elementari +3 medie + 2 superiori
quindi anche per gli studenti del primo anno che hanno ripetuto 2 volte la classe prima.
38
PROFILO PER IL TRIENNIO PER OGNI INDIRIZZO
Indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie
A conclusione del percorso quinquennale
nell’Indirizzo Chimica Materiali e
Biotecnologie, lo studente consegue i risultati di apprendimento descritti nel nuovo Regolamento
degli Istituti Tecnici, di seguito indicati in termini di competenze:
§
§
§
§
§
§
§
Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle
osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate;
Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali;
Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura
dei sistemi e le loro trasformazioni;
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e
sociale in cui sono applicate;
Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi
chimici e biotecnologici;
Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio;
Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla
sicurezza.
In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze elencate sono sviluppate
coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento.
Indirizzo Linguistico
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato del Liceo Linguistico consegue i
risultati di apprendimento, descritti dalle Indicazioni ministeriali del 2010, di seguito indicati in
termini di competenze:
• avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
• avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze
comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento;
• saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni
professionali utilizzando diverse forme testuali;
• riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue
studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro;
• essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari;
• conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua,
attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali,
cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni;
• sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di
contatto e di scambio.
39
Indirizzo Professionale Servizi Commerciali
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i seguenti risultati di
apprendimento, specificati in termini di competenze:.
· Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali.
· Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative
aziendali.
· Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di
strumenti tecnologici e software applicativi di settore.
· . Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con riferimento alla
gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla
normativa vigente.
· Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione
alla relativa contabilità.
· Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate
al raggiungimento della customer satisfaction.
· Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari.
· Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per la
valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi.
· Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati.
· Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e
telematici.
Indirizzo Professionale Servizi socio-sanitari
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi socio-sanitari” consegue i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
· Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni sociosanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di
gruppo e di comunità.
· Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare
l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul
territorio.
· Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare
strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali.
· Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta
alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle
persone.
· Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.
· Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a
tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e
migliorare la qualità della vita.
· Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi,
attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.
· Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo.
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Indirizzo Professionale Servizi socio-sanitari- Articolazione odontotecnico
Il Diplomato di Istruzione Professionale dell’indirizzo"Odontotecnico", a conclusione del percorso
quinquennale possiede le competenze necessarie per:
· Predisporre nel laboratorio odontotecnico apparecchi di protesi dentale provvisoria, fissa e
mobile su modelli forniti da medici dentisti.
· Interagire con lo specialista odontoiatra.
· Applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per
rendere il lavoro funzionale, apprezzabile esteticamente e duraturo nel tempo.
· Osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l'esercizio della
professione.
· Applicare le conoscenze di atonomia dell'apparato boccale, di biomeccanica, di fisica e di
chimica per la realizzazione di un manufatto protesico.
· Applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di igene e sicurezza del lavoro
e di prevenzione degli infortuni.
Indirizzo professionale Manutenzione e Assistenza Tecnica
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Manutenzione e Assistenza Tecnica”
consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
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utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico,
economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi
che lo coinvolgono;
assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e
funzionamento dei dispositivi;
agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche
normative ed assumersi autonome responsabilità;
segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze
tecniche;
utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa
sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche;
utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per
garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi
tecnici per i quali cura la manutenzione;
individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali
impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei
componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure
stabilite;
utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi,
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eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti;
controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli
impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche,
alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia
dell’ambiente;
osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla
realizzazione degli interventi;
organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e
sostanze residue relative al funzionamento delle macchine, e per la
dismissione dei dispositivi;
operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità
degli interventi. comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti;
gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per
l’approvvigionamento; reperire e interpretare documentazione tecnica;
utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per
garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi
tecnici per i quali cura la manutenzione;
individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali
impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei
componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure
stabilite;
utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi,
eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti.
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Obiettivi Standard Minimi
Gli standard di istituto sono gli obiettivi formativi, culturali e professionali che l’I. I. S
Pertini-Montini-Cuoco per ogni indirizzo assicura ai propri studenti a garanzia della loro
formazione e del titolo di studio che conseguono.
Essi sono stati definiti nel rispetto dei seguenti documenti ministeriali:
· Indicazioni Nazionali per il Liceo Linguistico (2010),
· Linee guida per gli Istituti tecnici (2010),
· Linee guida per gli Istituti Professionali (2010),
· Documento per l’Obbligo d’Istruzione e relativi allegati Assi culturali e
competenze di cittadinanza (2007),
· Circolare Ministeriale n. 89 del 18 ottobre 2012;
· La legge del 13 luglio 2015, n. 107.
Essi sono stati discussi e definiti dagli organi collegiali dell’IIS (gruppo ristretto e
dipartimenti disciplinari) e approvati dal collegio docenti in data 15 settembre 2015.
Gli obiettivi standard minimi sono stati individuati tenendo in debita considerazione la centralità
dello studente nel processo di insegnamento/apprendimento e la struttura delle discipline con la
finalità di proporre i saperi in modo costruttivo. In tale prospettiva gli standard sono stati
declinati in termini di competenze, ossia di saper fare e saper utilizzare conoscenze e
abilità in modo mirato. Essi sono stati articolati per aree in accordo ad una visione
interdisciplinare dei saperi. Il termine minimo indica il livello base, fondamentale e essenziale
per il conseguimento di un’adeguata formazione, anno dopo anno, e del titolo di studio finale,
senza in alcun modo pregiudicare il raggiungimento di obiettivi più complessi.
Gli organi collegiali hanno ritenuto premessa imprescindibile degli standard minimi i
seguenti obiettivi trasversali, identificati nelle riunioni dipartimentali tenutesi all’inizio dell’anno
scolastico 2015-2016 e distinti per il primo biennio, il secondo biennio e ultimo anno:
Primo Biennio
• relazionarsi agli altri nel rispetto delle regole di cittadinanza
• imparare ad imparare;
• imparare a comunicare.
Secondo Biennio e Quinto anno
• rafforzare le competenze di cittadinanza in una dimensione glocal;
• rielaborare criticamente il sapere e la realtà;
• rapportarsi consapevolmente al mondo delle professioni;
• realizzare progetti interdisciplinari;
• sapersi autovalutare.
Pertanto, sono riportati di seguito gli obiettivi standard minimi individuati per ogni
indirizzo dal momento che, pur avendo gli organi collegiali operato in modo unitario, è apparso
opportuno rispettare le specificità dei diversi curricoli.
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Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie
PRIMO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane e lingua inglese)
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Individuare i concetti-chiave e gli elementi principali presenti nei testi e negli argomenti
proposti;
Esporre in modo sostanzialmente corretto argomenti proposti;
Produrre in modo complessivamente lineare testi scritti secondo precise consegne;
Comprendere in modo essenziale testi orali/scritti noti inerenti alla sfera personale;
Produrre semplici scambi dialogici e brevi testi scritti per descrivere situazioni o ambienti
della sfera personale, anche se con ripetizione mnemonica di quanto appreso;
Riconoscere gli elementi fonologici, morfologici e sintattici di base della lingua inglese;
Riconoscere gli aspetti essenziali della civiltà del paese di cui si studia la lingua.
Area storico-sociale (storia, geografia, diritto e economia, religione)
•
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Individuare le coordinate spazio-temporali in cui si colloca un evento storico;
Individuare la relazione uomo-ambiente;
Individuare semplici comportamenti della realtà personale e sociale e confrontarli con
il dettato della norma giuridica;
Riconoscere il ruolo dello Stato come regolatore di convivenza civile e produttore di
un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento di diritti costituzionalmente
garantiti a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente;
Distinguere i principali caratteri delle forme di Stato e di governo e confrontarli con
quelli adottati dall’ordinamento giuridico vigente;
Individuare le dinamiche più elementari dei principali sistemi economici per orientarsi
nel tessuto produttivo del proprio territorio;
Riflettere sull’origine della religiosità.
Area scientifico-tecnologica (Matematica- Tecnologie InformaticheScienze Integrate -Tecnologie e Tecniche di rappresentazione Grafica- Scienze e Tecnologie applicate, scienze motorie)
•
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•
•
Analizzare la struttura di semplici espressioni numeriche e calcolare il valore anche
con il supporto di strumenti di calcolo;
Fare uso delle lettere come mero simbolo e come variabile ed eseguire operazioni
elementari con monomi e polinomi;
Riconoscere in situazioni simili a quelle trattate, i dati utili di un semplice problema,
selezionare il modello adeguato
e utilizzare in modo sostanzialmente corretto il
simbolismo associato (tabelle, grafici, lettere, insiemi);
Riconoscere gli enti e le figure geometriche, descrivere le principali figure geometriche
e le relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e strumenti;
Costruire figure isometriche utilizzando le trasformazioni geometriche;
Individuare i contenuti essenziali trattati da ogni disciplina;
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Comprendere un testo, individuarne i punti fondamentali e saperne esporre i concetti
essenziali;
Stabilire connessioni tra causa ed effetto;
Padroneggiare le unità di misura del sistema internazionale;
Raccogliere e rappresentare dati sperimentali e organizzarli in tabelle e/o grafici;
Operare con i vettori;
Saper risolvere semplici esercizi e problemi inerenti gli argomenti trattati (fisica);
Saper descrivere ed identificare gli stati di aggregazione della materia;
Riconosce e descrivere le caratteristiche di miscugli eterogenei e omogenei;
Sviluppare la capacità di calcolare la mole;
Saper rappresentare la struttura atomica;
Saper applicare le norme di sicurezza nelle diverse situazioni di pericolo;
Osservare fatti e fenomeni naturali, chimici, artificiali, fisici con consapevolezza;
Utilizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi;
descrivere le caratteristiche più importanti dell’Universo, del Sistema solare, del pianeta Terra
e della Luna;
illustrare le conseguenze più rilevanti dei moti di Rotazione e di Rivoluzione terrestri:
individuare le coordinate di un punto sulla superficie terrestre;
esprimere le caratteristiche essenziali di una carta geografica;
riferire la tipologia e le principali caratteristiche di una roccia in relazione alla sua origine;
spiegare l’origine e le conseguenze del vulcanesimo e dei terremoti;
esporre le peculiarità chimico-fisiche dell’atmosfera terrestre;
leggere una semplice carta del tempo meteorologico;
delineare le caratteristiche fisico-chimiche generali delle acque terrestri sia dolci che salate
(laghi, fiumi e ghiacciai, mare);
riferire sulle forze di modellamento e sui principali processi di inquinamento del pianeta
Terra;
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Utilizzare le proprie capacità motorie in condizioni facilitate;
·
Modulare e distribuire il carico motorio secondo i propri parametri fisiologici;
·
Usare il regolamento tecnico dei giochi sportivi praticati;
·
Utilizzare in sicurezza piccoli e grandi attrezzi e spazi adibiti all’attività fisica con
esercizi semplificati.
SECONDO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane e lingua inglese)
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Esporre e produrre atti linguistici adeguati alle situazioni comunicative;
Acquisire una metodologia basilare per l’ analisi di testi letterari e non;
Produrre in modo sostanzialmente corretto testi scritti rispondenti alle consegne;
Utilizzare la terminologia in modo appropriato;
comprendere in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti,
inerenti alla sfera personale e sociale;
· riferire fatti e descrivere situazioni con proprietà lessicale in testi orali e scritti, in una
lingua pur non priva di qualche errore, a condizione che il messaggio arrivi al
destinatario;
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· partecipare a conversazioni ed interagire nella discussione anche con parlanti
madrelingua, in maniera adeguata al contesto;
· riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi,
lessico e sugli usi linguistici, anche in un'ottica comparativa con la lingua italiana.
Area storico-sociale (storia, diritto e economia, religione)
•
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•
Individuare le caratteristiche principali dei sistemi politici studiati;
Riconoscere discontinuità e continuità nella linea del tempo;
Individuare le caratteristiche salienti dell’organizzazione dello Stato e distinguerne le
principali funzioni istituzionali imprescindibili per il conseguimento dell’interesse
pubblico;
Individuare caratteri e dinamiche delle principali forme di mercato per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio territorio;
Riconoscere l’interdipendenza tra i più noti fenomeni economici, sociali e istituzionali
nella loro dimensione locale e nazionale;
Riconoscere il contributo della tradizione ebraico-cristiana allo sviluppo delle civiltà
umane e la sua relazione con le altre tradizioni religiose.
Area scientifico-tecnologica (Matematica- Tecnologie InformaticheScienze Integrate -Tecnologie e Tecniche di rappresentazione GraficaScienze e Tecnologie applicate, scienze motorie)
•
In semplici situazioni problematiche note riconoscere i dati essenziali, selezionare il
modello adeguato, formalizzare e applicare in modo sostanzialmente corretto i
processi di calcolo richiesti;
• In situazioni problematiche della vita reale esaminate:
a) Individuare relazioni significative tra grandezze,
b) scoprire e descrivere regolarità in dati o situazioni osservate,
c) utilizzare forme diverse di rappresentazione e comunicazione,
d) acquisire capacità di passaggio dall’una all’altra;
Trarre informazioni utili da rappresentazioni grafiche della tipologia trattata;
· Riconoscere e descrivere le principali figure geometriche e le relative proprietà
con il supporto di opportuni modelli materiali e strumenti;
· Riconoscere in un teorema ipotesi e tesi;
· Osservare, descrivere ed analizzare semplici fenomeni appartenenti alla realtà
naturale;
· Saper risolvere semplici esercizi e problemi inerenti gli argomenti trattati;
· Analizzare i fenomeni legati alle trasformazioni dell’energia partendo
dall’esperienza;
· Padroneggiare il linguaggio formale e i principali procedimenti dimostrativi
della fisica;
· Saper correlare la configurazione elettronica degli elementi alle proprietà
periodi
· Utilizzare l’elettronegatività per l’identificazione dei legami chimici;
· Eseguire in modo corretto semplici bilanciamenti di reazioni chimiche;
· Saper redigere, in modo essenziale, una relazione di laboratorio;
· Adoperare in sicurezza semplici strumenti di laboratorio;
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Saper applicare le misure minime di sicurezza nelle attività scolastiche;
Esprimersi in modo chiaro utilizzando anche il lessico specifico delle varie
discipline;
Rappresentare correttamente un’idea attraverso uno schizzo preliminare e Saper
usare le tecniche manuali ed informatiche per elaborare le successive stesure
grafiche;
Riconoscere le grandezze fisiche e utilizzare rispettive unità di misura del S.I;
Utilizzare gli strumenti adeguati alle misurazioni da eseguire;
Descrivere le varie parti del microscopio ottico;
Individuare le più importanti caratteristiche e la funzione degli strumenti e delle
apparecchiature del laboratorio biologico;
Applicare le norme comportamentali di sicurezza;
Definire il concetto di rischio;
Spiegare il significato di “biotecnologie”
Esporre le principali applicazioni biotecnologiche in agricoltura ed in campo
sanitario;
Indicare le caratteristiche di un organismo unicellulare e pluricellulare animale e
vegetale utili per la loro classificazione;
Riferire sulle componenti biotiche e abiotiche di un ecosistema;
Descrivere le caratteristiche generali delle biomolecole;
Enunciare la “teoria cellulare”;
Descrivere le caratteristiche delle cellule procariote;
Descrive la struttura e le funzioni dei principali organuli della cellula eucariote;
Evidenzia le caratteristiche peculiari delle cellule vegetali e quelle animali;
Spiegare le fasi principali della respirazione cellulare;
Spiegare le fasi principali della fotosintesi ;
Esporre le fasi più importanti dei processi della mitosi e della meiosi
Definire il significato dei principali termini in uso in genetica (fenotipo e
genotipo, omozigote ed eterozigote, dominante e recessivo;
Adattare le proprie capacità motorie ad una attività motoria abituale e a
nuove sperimentazioni;
Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare i gesti motori in
relazione alle modificazioni spazio temporali;
Giocare rispettando le regole e le tecniche degli sport praticati e partecipare
con fair play affrontando anche funzioni arbitrali;
Utilizzare in sicurezza strutture e attrezzi.
TERZO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane e lingua inglese)
• Comprendere e analizzare nelle linee essenziali i testi letterari;
• Individuare il contesto storico-culturale dei testi letterari;
• Produrre in modo adeguato testi di diversa tipologia;
• Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline;
• Comprendere, in modo globale e solo in parte dettagliato, testi orali/scritti di varia
tipologia;
• Riferire contenuti inerenti a testi noti, seppur con un’esposizione legata al manuale
ed una forma non del tutto corretta;
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•
Produrre semplici testi scritti su tematiche di interesse generale in maniera
sufficientemente scorrevole, seppur con incertezze sul piano morfo-sintattico;
• Conoscere le strategie comunicative legate ai diversi contesti socio-culturali;
• Utilizzare l’inglese per lo studio e l’apprendimento di altre discipline col supporto di
adeguati ausili (tabelle, Power- Point, schemi…);
• Analizzare nelle linee essenziali una pluralità di testi di ambito tecnico-scientifico.
Area storico-sociale (storia e religione)
•
•
Collocare un fenomeno/evento sia in chiave sincronica che diacronica in modo
sostanzialmente corretto;
Individuare la presenza della religione nella società contemporanea nel rispetto del
pluralismo culturale.
Area scientifico-tecnologica (Matematica, complementi di matematica, Chimica
analitica e strumentale, Chimica organica e biochimica, Fisica ambientale, Igiene,
anatomia, fisiologia e patologia, Biologia,microbiologia e tecnologie di controllo
sanitario/ambientale scienze motorie)
· Ricostruire la cronologia delle scoperte scientifiche;
· Saper operare con tecniche semplici di laboratorio, nel rispetto delle norme di sicurezza
individuali e collettive;
· Rappresentare graficamente dati riguardanti semplici situazioni scientifiche e sociali;
· Possedere un linguaggio specifico essenziale e una sufficiente chiarezza espositiva;
· Correlare le basi teoriche fondamentali della chimica generale inorganica al comportamento
degli ioni in soluzione;
· Prevedere l’evoluzione di semplici equilibri chimici;
· Sviluppare le necessarie abilità operative in attività laboratoriali applicando le norme di
·
·
·
·
sicurezza;
Redigere nei suoi punti essenziali relazioni relative alle attività individuali e di gruppo;
Individuare le proprietà chimico-fisiche del carbonio nella chimica organica;
Applicare le regole della nomenclatura IUPAC alle molecole più semplici;
Utilizzare il concetto di gruppo funzionale per identificare le proprietà chimico-fisiche di
semplici molecole organiche;
Acquisire le necessarie abilità operative di tutela in merito alla sicurezza individuale e collettiva;
·
· Applicare il concetto di energia, potenza e lavoro nelle macchine termiche;
· Studiare la trasmissione del calore nelle macchine termiche utilizzate nelle biotecnologie
ambientali;
· Analizzare il funzionamento dei pannelli solari e delle celle fotovoltaiche;
· Distinguere le diverse tipologie di impianti eolici, analizzando il loro funzionamento e il
loro impatto ambientale;
· Saper definire, nelle linee essenziali, le finalità dell’Igiene ed il concetto di “benessere psicofisico e sociale”;
· Descrivere le caratteristiche strutturali(macroscopiche e microscopiche) e funzionali
fondamentali degli apparati tegumentario, locomotore e di controllo(sistema nervoso),
utilizzando strumenti e metodi idonei;
· Utilizzare la terminologia specifica di base per comunicare i contenuti disciplinari (Igiene);
· Partecipare alle attività di laboratorio rispettando le sequenze esecutive dei protocolli di lavoro e
le consegne, nel rispetto delle norme di sicurezza e di protezione ambientale di base, previste
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dalla normativa vigente;
· riferire sulle caratteristiche chimiche delle macromolecole alla base della struttura
cellulare procariote ed eucariote;
· individuare e descrivere le strutture significative dell’organizzazione cellulare procariote
ed eucariote;
· utilizzare il microscopio ottico per semplici osservazioni di preparati per microscopia;
· descrivere i processi alla base della divisione binaria dei procarioti;
· lavorare in laboratorio in condizioni di sterilità;
· individuare le caratteristiche di alcuni dei terreni di coltura più utilizzati;
· utilizzare le più comuni tecniche di analisi quantitativa;
· utilizzare i principali metodi di controllo della crescita microbica;
· utilizzare le tecniche per la sterilizzazione;
· Avere consapevolezza delle proprie capacità condizionali;
· Usare le diverse capacità coordinative e lavorare in base ai meccanismi energetici,
fisici e cinetici dell’organismo;
· Riconoscere e usare informazioni propriocettive e sensoriali;
· Utilizzare le tecniche e le tattiche di gara degli sport praticati con fair play;
· Mostrare comportamenti idonei per la prevenzione di infortuni.
· Usare semplici elementi di base di un primo soccorso.
QUARTO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane e
inglese)
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lingua
Analizzare le principali strutture formali dei testi letterari;
Ricostruire il contesto storico-culturale dei testi letterari;
Produrre correttamente testi di diversa tipologia;
Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline;
Comprendere in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali/scritti su argomenti
diversificati;
Riferire fatti, descrivere situazioni e sostenere le proprie opinioni con pertinenza
lessicale in testi orali e testi scritti strutturati e coesi;
Partecipare a conversazione e interagire nella discussione in maniera adeguata sia
agli interlucori sia al contesto;
Elaborare testi orali/scritti di diverse tipologie;
Riflettere sul sistema e sugli usi della lingua straniera, anche al fine di acquisire una
consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana;
Utilizzare in modo appropriato il lessico conosciuto, le strategie comunicative e le
abilità testuali in situazioni di uso della lingua orale e scritta in una pluralità di
contesti;
Utilizzare adeguatamente la lingua straniera per lo studio e l’apprendimento di
discipline scientifiche;
Analizzare e approfondire aspetti relativi alla cultura del paese in cui si parla la
lingua con particolare riferimento all’ambito sociale;
Analizzare testi e documenti culturali di varia natura, mettendoli in relazione tra loro
e con i contesti storico-sociali.
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Area storico-sociale (storia e religione)
•
•
•
Analizzare semplici testi storiografici;
Individuare problematiche sociali, politiche, economiche, demografiche;
Scoprire l’importanza dell’etica e individuare le specificità dell’etica religiosa.
Area scientifico-tecnologica (Matematica, complementi di matematica,
Chimica analitica e strumentale, Chimica organica e biochimica, Fisica
ambientale,
Igiene,
anatomia,
fisiologia
e
patologia,
Biologia,microbiologia
e
tecnologie
di
controllo
sanitario/ambientale,scienze motorie)
·
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Inquadrare storicamente gli sviluppi delle scienze e delle tecniche;
Comprendere i concetti essenziali delle discipline;
Conseguire sufficienti abilità operative e di verifica dei fenomeni attraverso l'uso
d'attrezzature scientifiche;
Acquisire i dati ed esprimere i risultati di un fenomeno, attraverso grandezze fondamentali e
derivate, indicando le tecniche di laboratorio specifiche nel rispetto delle norme di sicurezza
individuali e collettive;
Rappresentare graficamente dati e saper effettuare confronti relativamente a semplici
situazioni scientifiche e sociali;
Utilizzare un linguaggio scientifico-specifico e una adeguata chiarezza espositiva;
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo in modo schematico e
sintetico chimica analitica);
Interpretare la struttura di semplici sistemi politropici e loro trasformazioni;
Elaborare dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati di osservazioni di una
semplice procedura analitica attraverso grandezze fondamentali;
Utilizzare in maniera essenziale le principali tecniche quantitativa e strumentale applicando le
normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza;
Utilizzare il concetto di gruppo funzionale per identificare le proprietà chimico-fisiche di semplici
molecole organiche (chimica organica);
Applicare le regole della nomenclatura IUPAC alle molecole più semplici di nuove famiglie
organiche;
Applicare semplici percorsi di sintesi in chimica organica;
Utilizzare le necessarie abilità operative di tutela in merito alla sicurezza individuale e collettiva;
Utilizzare il concetto di etichettatura energetica per favorire il risparmio energetico;
Analizzare i principi degli impianti di riscaldamento e le tecniche per favorire il risparmio
energetico;
Individuare le tipologie di biomasse ed i metodi per utilizzare tali fonti energetiche;
Analizzare i metodi di produzione dell'energia elettrica;
Analizzare il funzionamento di centrali geotermiche;
Descrivere le principali funzioni svolte dagli apparati del corpo umano;
Individuare le cause ed i fattori di rischio delle patologie indicate nei contenuti della disciplina
(Igiene), conoscerne i sintomi di base e le tipologie di prevenzione;
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·
Saper indicare sinteticamente la sequenza operativa per la programmazione di un intervento di
Educazione sanitaria;
·
Focalizzare le informazioni essenziali relative alle tecniche per la diagnosi delle patologie
studiate;
· schematizzare i processi di duplicazione, trascrizione e traduzione del DNA;
· spiegare il significato dei processi di trasformazione e coniugazione nei procariote;
· riferire sull’origine molecolare delle principali tipologie di mutazioni;
· utilizzare il quadrato di Punnet per la risoluzione di semplici problemi di genetica
mendeliana;
· schematizzate le fasi del ciclo riproduttivo litico e lisogeno dei virus e della trasduzione;
· riconoscere l’azione di un enzima di restrizione;
· indicare le particolarità di una cellula transgenica e di un vettore;
· schematizzare le fasi della PCR (Polymerase Chain Reaction) e dell’elettroforesi su gel
(DNA e proteine);
· descrivere il meccanismo d’azione degli enzimi ed i fattori che lo influenzano;
· esporre le fasi principali del metabolismo aerobico - (Glicolisi, ciclo di Krebs e fosforilazione
ossidativa);
· esporre le fasi principali del metabolismo anaerobico (fermentazioni lattica, alcoolica e
acetica);
· schematizzare le fasi rilevanti della fotosintesi;
· eseguire semplici identificazioni batteriche in relazione alla tipologia di reazione biochimica
catalizzata;
· descrivere gli elementi più significativi di una matrice ambientale e di un ecosistema;
· descrivere le caratteristiche e la funzione della catena alimentare e della rete alimentare;
· schematizzare i cicli biogeochimici ( acqua, ossigeno, carbonio e azoto) con i relativi
microrganismi coinvolti;
· riferire il concetto di qualità ambientale dell’acqua, dell’aria e del suolo secondo la normativa
vigente;
· descrivere le principali metodiche per un’analisi ambientale mediante gli indicatori biologici
secondo la normativa di settore;
· descrivere il ruolo dello xenobiotico, del veleno, della tossina e la differenza tra tossicità
acuta e cronica;
· analizzare gli strumenti d’analisi dell’epidemiologia (distribuzione e frequenza in una
popolazione delle principali malattie) e della tossicologia (sintomi, meccanismi d’azione di
alcune droghe, di alcuni veleni e alcuni farmaci);
· disegnare una semplice curva dose-effetto;
· descrivere i processi di dispersione e bioaccumulo;
· Avere consapevolezza delle proprie capacità e svolgere attività in coerenza con le
competenze possedute;
· Individuare informazioni provenienti da fonti propriocettive;
· Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare il gesto in relazione alle
modificazioni spazio – temporali;
· Utilizzare le tecniche e le tattiche di gioco degli sport praticati con fair play;
· Mostrare comportamenti idonei a prevenire infortuni durante le diverse attività motorie e
saper agire in casi di infortuni;
· Applicare i principi per un corretto stile di vita nel prendersi cura di sé stessi.
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QUINTO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane e lingua inglese)
· Saper svolgere l’analisi dei testi letterari nei caratteri formali e tematici;
· Saper predisporre e produrre testi formalmente corretti;
· Utilizzare in modo adeguato e corretto i linguaggi specifici delle discipline;
· Comprendere testi orali e scritti su argomenti di attualità, di letteratura, di civiltà, di
tecnologia e scienze, anche se qualche dettaglio sfugge;
· Saper utilizzare la LS per lo studio e l’apprendimento di altre discipline, col supporto
di adeguati ausilii;
· Consolidare il proprio metodo di studio nell’uso delle LS per l’apprendimento di
contenuti non linguistici (CLIL);
· Produrre testi scritti e orali su tematiche tecnico-scientifiche, di attualità e
civiltà, anche se non sempre i contenuti sono organizzati in modo sistematico e
soggetti ad un adeguato controllo del sistema linguistico;
· Leggere ed analizzare una pluralità di testi afferenti alla cultura del paese di cui
si studia la lingua;
· Utilizzare le nuove tecnologie per fare ricerca e saper rielaborare criticamente i
documenti selezionati.
Area storico-sociale (storia, legislazione sanitaria e religione)
•
•
•
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•
Operare confronti e mettere in relazione eventi storici;
Correlare problematiche sociali, politiche, economiche, demografiche;
Individuare i principali soggetti della Pubblica Amministrazione
all’interno dei
sistemi normativi nazionali e locali riconoscendone i fini, l’attività e i settori di
intervento;
Individuare i caratteri più rilevanti dell’organizzazione sanitaria e riconoscerne le
dinamiche normative contestualizzandole a livello nazionale e locale;
Riconoscere la natura giuridica delle prestazioni socio-sanitarie
pubbliche,
irrinunciabili ai fini della tutela della salute costituzionalmente garantita;
Riconoscere il ruolo delle religioni nella società contemporanea.
Area scientifico-tecnologica (Matematica, complementi di matematica, Chimica
analitica e strumentale, Chimica organica e biochimica, Fisica ambientale,
Igiene, anatomia, fisiologia e patologia, Biologia,microbiologia e tecnologie di
controllo sanitario/ambientale,scienze motorie)
•
•
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze e delle tecniche
negli specifici campi professionali di riferimento;
Comprendere i nuclei tematici disciplinari;
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Comprendere nuclei tematici specifici relativi alla disciplina CLIL;
Scegliere e applicare protocolli di attività sperimentali, rispettando normative sulla
protezione ambientale e sulla sicurezza;
Redigere semplici progetti e relazioni tecnico–professionali, usando un linguaggio
scientifico- specifico e una appropriata chiarezza espositiva;
Utilizzare i concetti, principi e modelli essenziali delle teorie e leggi che regolano la
spettrofotometria e la cromatografia per eseguire semplici analisi strumentali;
Padroneggiare l’uso di strumenti ed attrezzature di laboratorio utili all’applicazione
dell'analisi chimica con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro,
alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
Pianificare ed attuare semplici processi analitici utilizzando gli strumenti di
documentazione, controllo e sicurezza;
Applicare nei contenuti di base la normativa che disciplina i processi analitici delle matrici
di riferimento, anche in riferimento alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro ed alla tutela
dell'ambiente;
Utilizzare le proprietà chimico-fisiche per identificare le principali classi di molecole
biologiche;
Comunicare in essenziale le conoscenze, abilità e risultati ottenuti utilizzando un linguaggio
specifico per le principali vie metaboliche;
Correlare le caratteristiche dei microorganismi ai principali processi fermentativi;
Organizzare le attività di laboratorio nel rispetto norme di sicurezza;
Analizzare l'inquinamento acustico e il meccanismo di propagazione delle onde
sonore;
Studiare il campo elettrico e il campo magnetico;
Analizzare l'inquinamento elettromagnetico e i fattori di rischio ambientale;
Studiare la struttura della materia a livello atomico;
Analizzare il funzionamento di una centrale nucleare e i fattori di rischio ambientale;
Individuare il meccanismo di produzione dell'energia elettrica mediante le celle ad
idrogeno;
Descrivere in modo corretto e con terminologia specifica appropriata, le malattie (infettive
, cronico-degenerative, genetiche) e le anomalie del processo riproduttivo e dello sviluppo,
considerandone le principali caratteristiche epidemiologiche, le norme di prevenzione
(primaria, secondaria e terziaria) e le tecniche fondamentali per la loro diagnosi;
Saper indicare, in modo semplice ma corretto, le modalità con cui le alterazioni dei sistemi
di regolazione (S. nervoso, endocrino ed organi di senso) possano causare alterazioni
dell’equilibrio omeostatico;
Applicare strumenti e metodi per la pianificazione di semplici progetti di Educazione
sanitaria;
descrivere la funzione degli enzimi di restrizione e il loro principale utilizzo;
spiegare come si ottiene una cellula transgenica;
esporre le più semplici conoscenze sulla terapia genica;
individuare le tecniche di produzione di alcune proteine umane;
individuare le tappe della sperimentazione farmacologica;
comprendere l’importanza delle cellule staminali nelle applicazioni terapeutiche;
illustrare i più diffusi processi biotecnologici alimentari: il vino, i prodotti della
lievitazione e lo Yogurt;
individuare i più semplici mezzi fisici e chimici per la conservazione degli alimenti;
riferire sulle caratteristiche del sistema HACCP;
riportare le più recenti conoscenze sulle piante transgeniche;
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illustrare le più semplici Biotecnologie nel settore veterinario;
ricercare e indicare i principali mutageni chimici e fisici e gli effetti biologici da essi
determinati.
descrivere le principali caratteristiche chimico-fisiche e biologiche dell’acqua e degli
e cosistemi idrici naturali;
schematizzare i procedimenti di potabilizzazione delle acque dolci di sorgente e
superficiali;
individuare i principali inquinanti idrici e i parametri indicatori di inquinamento
organico;
schematizzare i trattamenti primario, secondario e terziario nella depurazione delle acque;
schematizzare le fasi di depurazione delle acque reflue;
riferire la tipologia dei microrganismi presenti nelle acque reflue;
riferire le leggi più importanti in materia idrica;
eseguire le principali indagini analitiche sulle acque , secondo protocollo e nel pieno
rispetto delle regole di sicurezza personale ed ambientale;
schematizzare le principali caratteristiche strutturali, biochimiche e funzionali del suolo;
schematizzare il processo del compostaggio e indicare la tipologia dei microrganismi
coinvolti;
riferire le principali norme nazionali e comunitarie inerenti gli RSU;
riferire alcune delle tecniche più idonee allo smaltimento e alla produzione di energia
da rifiuti
eseguire le principali indagini analitiche sul suolo, secondo protocollo e nel pieno
rispetto delle regole di sicurezza personale ed ambientale;
riferire sulla composizione e stratificazione sdell’atmosfera;
schematizzare le fasi del biomonitoraggio dell’aria mediante licheni;
elencare le maggiori fonti di inquinanti atmosferici;
riferire sui principali problemi ambientali a livello locale e planetario causati
dall’inquinamento antropico;
indicare alcune delle strategie adottate in campo internazionale per ovviare alle
conseguenze dell’aumento dell’effetto serra;
descrivere le principali tecnologie di rimozione di inquinanti organici dai fumi di
scarico;
eseguire le principali indagini analitiche sull’atmosfera, secondo protocollo e nel
pieno rispetto delle regole di sicurezza personale ed ambientale;
Organizzare un proprio piano di allenamento;
Applicare tecniche espressive in ambiti diversi;
Regolare la dinamica del movimento attraverso le informazioni percettive,
adattando e trasformando vari gesti tecnici;
Mostrare notevoli abilità tecnico-tattiche nella pratica di vari sport, mantenendo
uno "stile "sportivo" e relazioni leali;
Ideare, progettare e realizzare una attività motoria finalizzata applicando norme e
principi per la sicurezza e la salute.
Liceo Linguistico
PRIMO ANNO
Area Umanistico-linguistica
(lingua e lettere italiane, latino, geo-storia,
religione, inglese, francese, tedesco, spagnolo)
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•
•
•
•
•
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•
Individuare i concetti-chiave e gli elementi principali presenti nei testi e negli
argomenti proposti;
Esporre in modo sostanzialmente corretto argomenti proposti;
Produrre in modo complessivamente lineare testi scritti secondo precise consegne;
Individuare le coordinate spazio-temporali in cui si colloca un evento storico;
Individuare la relazione uomo-ambiente;
Riconoscere gli elementi basilari della lingua latina;
Analizzare e tradurre frasi e semplici testi in lingua latina;
Riflettere sull’origine della religiosità.
Micro-area lingue comunitarie
•
•
•
•
Comprendere in modo essenziale testi orali/scritti noti inerenti alla sfera personale;
Produrre semplici scambi dialogici e brevi testi scritti per descrivere situazioni o
ambienti della sfera personale, anche se con ripetizione mnemonica di quanto appreso;
Riconoscere gli elementi fonologici, morfologici e sintattici di base delle lingue
studiate;
Riconoscere gli aspetti essenziali della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue.
Area scientifica (matematica, scienze, scienze motorie)
•
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•
Analizzare la struttura di semplici espressioni numeriche e calcolare il valore anche
con il supporto di strumenti di calcolo;
Fare uso delle lettere come puro simbolo e come variabile ed eseguire operazioni
elementari con monomi e polinomi;
Riconoscere in situazioni simili a quelle trattate, i dati utili di un semplice problema,
selezionare il modello adeguato e utilizzare in modo sostanzialmente corretto il
simbolismo associato (tabelle, grafici, lettere, insiemi);
Riconoscere gli enti e le figure geometriche, descrivere
le principali
figure
geometriche e le relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e
strumenti;
Costruire figure isometriche utilizzando le trasformazioni geometriche;
Riconoscere le componenti del Sistema Terra ed individuare le possibili relazioni;
Distinguere le problematiche ambientali sulla base delle cause naturali e non naturali;
Orientarsi rispetto ad un sistema di riferimento;
Saper calcolare le differenze orarie tra le diverse località della Terra;
Porre in relazione l'alternanza del dì e della notte e le stagioni con i principali moti
della Terra;
Comprendere come gli agenti atmosferici e le acque modellano il paesaggio;
Esporre i concetti essenziali con un linguaggio semplice ma specifico;
Utilizzare le proprie capacità motorie in condizioni facili;
Modulare e distribuire il carico motorio secondo i propri parametri fisiologici;
Usare il regolamento tecnico dei giochi sportivi praticati in semplici competizioni;
Utilizzare in modo semplice e in sicurezza piccoli e grandi attrezzi e spazi adibiti
all’attività fisica.
SECONDO ANNO
55
Area Umanistico-linguistica
(lingua e lettere italiane, latino, geo-storia,
religione inglese, francese, tedesco, spagnolo)
•
•
•
•
•
•
Esporre e produrre atti linguistici adeguati alle situazioni comunicative;
Acquisire una metodologia basilare per l’analisi di testi letterari e non;
Produrre in modo sostanzialmente corretto testi scritti rispondenti alle consegne;
Utilizzare la terminologia in modo appropriato;
Individuare le caratteristiche principali dei sistemi politici studiati;
Riconoscere discontinuità e continuità nella linea del tempo;
•
•
•
•
Riconosce i cambiamenti operati dall’uomo sui sistemi territoriali;
Riconoscere costrutti fondamentali della lingua latina;
Analizzare e tradurre frasi e semplici testi in lingua latina;
Riconoscere il contributo della tradizione ebraico-cristiana allo sviluppo delle civiltà
umane e la sua relazione con le altre tradizioni religiose.
Micro-area lingue comunitarie
· comprendere in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti, inerenti alla
sfera personale e sociale;
· riferire fatti e descrivere situazioni con proprietà lessicale in testi orali e scritti, in una lingua
pur non priva di qualche errore, a condizione che il messaggio arrivi al destinatario;
· partecipare a conversazioni ed interagire nella discussione anche con parlanti madrelingua,
in maniera adeguata al contesto;
· riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi, lessico e
sugli usi linguistici, anche in un'ottica comparativa con la lingua italiana;
· riflettere sulle abilità e strategie acquisite nella LS per lo studio di altre lingue.
.
Area scientifica (matematica, scienze. Scienze motorie)
•
•
•
•
In semplici situazioni problematiche note riconoscere i dati essenziali, selezionare il
modello adeguato,
formalizzare e applicare in modo sostanzialmente corretto i
processi di calcolo richiesti (semplici equazioni, disequazioni e sistemi di equazioni e
di disequazioni);
In situazioni problematiche della vita reale esaminate:
1. individuare relazioni significative tra grandezze,
2. scoprire e descrivere regolarità in dati o situazioni osservate,
3. utilizzare forme diverse di rappresentazione e comunicazione
4. acquisire capacità di passaggio dall’una all’altra.
Trarre informazioni utili da rappresentazioni grafiche della tipologia trattata;
Riconoscere le figure e i luoghi geometrici, descrivere
le principali
figure
geometriche e le relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e
strumenti;
56
•
·
·
·
·
·
·
·
•
•
•
•
Riconoscere, in un teorema ipotesi e tesi ,nonché la validità di passaggi logici in
semplici dimostrazioni;
Riconoscere i livelli gerarchici dell'organizzazione dei viventi;
Riconoscere l'uniformità dell'organizzazione cellulare;
Riconoscere le proprietà della vita;
Distinguere i fattori biotici da quelli abiotici;
Comprendere i meccanismi della mitosi e della meiosi;
Comprendere i meccanismi dell'ereditarietà dei caratteri;
Esporre i concetti essenziali con un linguaggio semplice ma specifico;
Adattare le proprie capacità motorie ad una attività motoria abituale e a nuove
sperimentazioni;
Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare i gesti motori in relazione alle
modificazioni spazio temporali;
Giocare rispettando le regole e le tecniche degli sport praticati e partecipare con fair
play affrontando anche funzioni arbitrali;
Utilizzare in sicurezza strutture e attrezzi.
TERZO ANNO
Area Umanistico-linguistica (lingua e lettere italiane, storia, filosofia, storia
dell’arte, religione inglese, francese, tedesco, spagnolo)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Comprendere e analizzare nelle linee essenziali i testi letterari;
Individuare il contesto storico-culturale dei testi letterari;
Produrre in modo adeguato testi di diversa tipologia;
Collocare un fenomeno/evento sia in chiave sincronica che diacronica in modo
sostanzialmente corretto;
Saper collocare l’opera d’arte nel periodo storico;
Ricostruire nei suoi nessi fondamentali il pensiero dei filosofi dell’Antica Grecia e
del Medioevo;
Esporre, per iscritto e oralmente, in forma chiara e lineare fatti e problemi relativi
ai filosofi studiati;
Individuare la presenza della religione nella società contemporanea nel rispetto del
pluralismo culturale;
Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline.
Micro-area lingue comunitarie
•
•
•
•
•
Comprendere, in modo globale e solo in parte dettagliato, testi orali/scritti di varia
tipologia.
Riferire contenuti inerenti a testi noti, seppur con un’esposizione legata al
Manuale, pur se con qualche incertezza;
Produrre semplici
testi scritti su tematiche di interesse generale in maniera
sufficientemente scorrevole, seppur con incertezze sul piano morfo-sintattico;
Conoscere sufficientemente le diverse strategie comunicative legate ai diversi
contesti socio- culturali;
Utilizzare le lingue comunitarie per lo studio e l’apprendimento di altre discipline
57
•
col supporto di adeguati ausili (tabelle, Power- Point, schemi…);
Analizzare in linee essenziali testi di ambito letterario, sociale, scientifico.
Area scientifica (matematica, fisica, scienze, scienze motorie)
•
Descrivere le principali proprietà della circonferenza e dei poligoni inscritti e
circoscritti con il supporto di opportuni strumenti e modelli materiali;
• Dimostrare semplici proprietà delle figure geometriche piane, utilizzando il metodo
delle coordinate cartesiane;
• Risolvere, utilizzando processi algebrici (equazioni, disequazioni di I e II grado e
sistemi) e modelli geometrici (retta e parabola), semplici problemi I° e II° grado
per effettuare scelte e/o massimizzare o minimizzare situazioni problematiche;
• Utilizzare i parametri relativi all’angolo (seno, coseno, e tangente) e le loro
reciproche
relazioni per risolvere problemi elementari riconducibili alla
risoluzione dei triangoli rettangoli;
• Individuare, con metodi algebrici e geometrici, semplici relazioni tra dati
sperimentali;
• Trarre informazioni utili da grafici assegnati;
• Descrivere semplici fenomeni con un linguaggio chiaro e complessivamente
adeguato all’argomento oggetto di studio;
• Risolvere semplici problemi, simili a quelli discussi, facendo riferimento alle leggi
che regolano i fenomeni oggetto di studio e agli strumenti matematici adeguati al
percorso didattico;
· Esaminare le proprietà della materia;
· Distinguere le miscele dai composti;
· Distinguere un fenomeno fisico da un fenomeno chimico;
· Attribuire significato alle formule chimiche;
· Precisare la relazione esistente tra posizione di un elemento sulla tavola periodica
(g.A)e la sua configurazione elettronica esterna;
· Comprendere il concetto di ottetto elettronico;
· Riconoscere le diverse categorie di composti inorganici;
· Saper classificare le reazioni chimiche;
· Precisare i fattori da cui dipende la velocità di una reazione chimica;
· Distinguere tra reazioni reversibili e irreversibili;
· Saper definire gli acidi e le basi;
· Utilizzare la terminologia propria della chimica;
· Avere consapevolezza delle proprie capacità condizionali;
• Usare le diverse capacità coordinative e lavorare in base ai meccanismi energetici,
fisici e cinetici dell’organismo;
• Riconoscere e usare informazioni propriocettive e sensoriali;
• Utilizzare le tecniche e le tattiche di gara degli sport praticati con fair play;
• Mostrare comportamenti idonei per la prevenzione di infortuni;
• Usare semplici elementi di base di un primo soccorso.
58
QUARTO ANNO
Area Umanistico-linguistica (lingua e lettere italiane, storia, filosofia, storia
dell’arte, religione inglese, francese, tedesco, spagnolo)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Analizzare le principali strutture formali dei testi letterari;
Ricostruire il contesto storico-culturale dei testi letterari;
Produrre correttamente testi di diversa tipologia;
Analizzare semplici testi storiografici;
Individuare problematiche sociali, politiche, economiche, demografiche;
Saper riconoscere opere e artisti ed indicarne i caratteri principali;
Consolidare l’acquisizione della terminologia specifica del linguaggio filosofico;
Comprendere le idee centrali del pensiero dei filosofi dell’età moderna;
Esporre, per iscritto e oralmente, in forma chiara e lineare fatti e problemi relativi
ai filosofi studiati;
Operare semplici confronti tra i filosofi studiati;
Scoprire l’importanza dell’etica e individuare le specificità dell’etica religiosa;
Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline.
.
Micro-area lingue comunitarie
· comprendere in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali e scritti su argomenti
diversificati;
· riferire fatti, descrivere situazioni e sostenere le proprie opinioni con proprietà lessicale in
testi orali articolati e testi scritti strutturati e coesi;
· partecipare a conversazioni e interagire nella discussione, anche con parlanti madrelingua, in
maniera adeguata agli interlocutori e al contesto, facendo particolare attenzione nel
distinguere il contesto amichevole/informale da quello formale;
· elaborare testi orali/scritti, di diverse tipologie e generi, su temi di attualità, letteratura,
cinema, arte, musica;
· riflettere sul sistema e sugli usi linguistici della lingua straniera, anche al fine di acquisire una
consapevolezza delle analogie e differenze con la L1;
· utilizzare in modo appropriato il lessico conosciuto, le strategie comunicative e le abilità
testuali in situazioni di uso della lingua orale e scritta in una pluralità di contesti;
· utilizzare le conoscenze, le abilità e le strategie acquisite nella LS per lo studio di altre
lingue;
· utilizzare adeguatamente la LS per lo studio e l'apprendimento di altre discipline, anche nel
quadro dell'apprendimento di una DNL in lingua straniera (CLIL);
· leggere, analizzare ed interpretare testi letterari con riferimento ad una pluralità di generi
quali il racconto, il romanzo, la poesia, il testo teatrale etc, relativi ad autori particolarmente
rappresentativi della tradizione letteraria del paese di cui studia la lingua;
· leggere, analizzare ed interpretare testi letterari di epoche diverse, confrontandoli con testi
letterari italiani o relativi ad altre culture;
· analizzare ed approfondire aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con
particolare riferimento agli ambiti sociale, letterario e artistico;
59
·
analizzare testi e documenti culturali di varia natura, mettendoli in relazione tra loro e con i
contesti storico-sociali.
Area scientifica (matematica, fisica, scienze, scienze motorie)
•
•
Operare in modo sostanzialmente corretto con i radicali quadratici;
Riconoscere, da rappresentazioni grafiche, funzioni esponenziali e logaritmiche ed
descrivere le loro proprietà al variare della base;
• Risolvere semplici problematiche, simili a quelle discusse, con modelli
esponenziali e logaritmici (semplici equazioni e disequazioni esponenziali e
logaritmiche riducibili alla stessa base);
• Riconoscere, in rappresentazioni grafiche, funzioni goniometriche e descrivere le
loro principali caratteristiche;
• Individuare la posizione nel piano cartesiano del grafico di una funzione reale
intera o fratte utilizzando equazioni, disequazioni e sistemi;
• Interpretare semplici fenomeni ed effettuare previsioni sulla evoluzione
determinando l’interpolante statistica dei dati assegnati;
• Analizzare semplici eventi e calcolarne la probabilità;
• Individuare, con metodi algebrici e geometrici, semplici relazioni tra dati
sperimentali;
• Trarre informazioni utili da grafici assegnati;
• Descr ivere semp lici feno meni ut ilizzando un linguagg io chiaro e
complessivamente adeguato all’argomento oggetto di studio;
• Risolvere semplici problemi, simili a quelli discussi, facendo riferimento alle leggi
che regolano i fenomeni oggetto di studio e agli strumenti matematici adeguati al
percorso didattico;
· Riconoscere le proprietà dell'atomo di carbonio;
· Riconoscere le diverse categorie di idrocarburi ed i loro gruppi funzionali;
· Comprendere il ruolo biologico delle biomolecole;
· Distinguere i 4 tipi di tessuto;
· Comprendere le differenze tra controllo nervoso e controllo endocrino;
· Distinguere le linee di difesa di un organismo e riconoscere l'importanza dell'uso di
sieri e vaccini;
· Riconoscere le differenze riguardanti l'apparato sessuale maschile e femminile anche
riguardo agli aspetti ormonali;
· Comprendere la differenza tra embrione e feto e riconoscere l'importanza della
placenta;
· Utilizzare la terminologia propria della chimica e della biologia;
• Avere consapevolezza delle proprie capacità e svolge attività in coerenza con le
competenze possedute;
• Individuare informazioni provenienti da fonti propriocettive;
• Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare il gesto in relazione alle
modificazioni spazio – temporali;
• Utilizzare le tecniche e le tattiche di gioco degli sport praticati con fair play;
• Mostrare comportamenti idonei a prevenire infortuni durante le diverse attività
motorie e saper agire in casi di infortuni.
• Applicare i principi per un corretto stile di vita nel prendersi cura di sé stessi.
60
QUINTO ANNO
Area Umanistico-linguistica (lingua e lettere italiane, storia, filosofia, storia
dell’arte, religione inglese, francese, tedesco, spagnolo)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Saper svolgere l’analisi dei testi letterari nei caratteri formali e tematici,
Saper predisporre e produrre testi formalmente corretti;
Operare confronti e mettere in relazione eventi storici;
Correlare problematiche sociali, politiche, economiche, demografiche;
Analizzare le opere d’arte nelle linee essenziali;
Comprendere il significato delle categorie filosofiche;
Comprendere le idee centrali del pensiero dei filosofi contemporanei;
Esporre, per iscritto e oralmente, in forma chiara e lineare fatti e problemi relativi
ai filosofi studiati;
Operare passaggi concettuali entro un’argomentazione sintatticamente corretta;
Riconoscere il ruolo delle religioni nella società contemporanea;
Utilizzare in modo adeguato e corretto i linguaggi specifici delle discipline.
micro-area delle lingue comunitarie
· Consolidare e ampliare strutture, abilità e competenze comunicative
corrispondenti al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento
(livello B1/B2 per quanto riguarda la 3° LS) al fine di raggiungere la
padronanza linguistica;
· Consolidare il proprio metodo di studio nell'uso delle LS per l'apprendimento di
contenuti non linguistici (CLIL);
· Approfondire gli aspetti della cultura relativi alla lingua di studio (ambiti storicosociale, artistico e letterario), con particolare riferimento alle problematiche e ai
linguaggi propri dell'epoca moderna e contemporanea;
·
Produrre testi scritti e orali su tematiche di letteratura, attualità, civiltà,
anche se non sempre i contenuti sono organizzati in modo sistematico e
soggetti ad un adeguato controllo del sistema linguistico;
·
Leggere ed analizzare una pluralità di testi afferenti alla cultura dei paesi di
cui si studiano le lingue;
·
Utilizzare le nuove tecnologie per fare ricerca e saper rielaborare
criticamente i documenti selezionati.
Area scientifica (matematica, fisica, scienze, scienze motorie)
•
•
Determinare le caratteristiche di una semplice funzione intera o fratta utilizzando
limiti e derivate;
61
•
•
•
•
•
•
•
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•
•
•
Rappresentare, nel piano cartesiano, il grafico di una semplice funzione reale
intera o fratta;
Calcolare l’integrale indefinito di funzioni polinomiali;
Calcolare l’area di semplici figure piane;
Individuare, con metodi algebrici e geometrici, semplici relazioni tra dati
sperimentali;
Trarre informazioni utili da grafici assegnati;
Descrivere semplici fenomeni con un linguaggio chiaro e complessivamente
adeguato all’argomento oggetto di studio;
Risolvere semplici problemi, simili a quelli discussi, facendo riferimento alle leggi
che regolano i fenomeni oggetto di studio e agli strumenti matematici adeguati al
percorso didattico;
· Comprendere la struttura del DNA;dell'RNA e delle proteine;
·
Comprendere il meccanismo di base della trascrizione e della traduzione
dell'informazione genetica;
· Riconoscere l'universalità del codice genetico ed il suo funzionamento;
· Saper individuare le applicazioni delle biotecnologie e le problematiche ad esse
connesse;
· Distinguere i 4 tipi di tessuto;
· Comprendere le differenze tra controllo nervoso e controllo endocrino;
· Distinguere le linee di difesa di un organismo e riconoscere l'importanza dell'uso di
sieri e vaccini;
· Riconoscere le differenze riguardanti l'apparato sessuale maschile e femminile anche
riguardo agli aspetti ormonali;
· Comprendere la differenza tra embrione e feto e riconoscere l'importanza della
placenta;
· Utilizzare la terminologia propria della chimica e della biologia;
• Organizzare un proprio piano di allenamento;
• Applicare tecniche espressive in ambiti diversi;
• Regolare la dinamica del movimento attraverso le informazioni percettive,
• adattando e trasformando vari gesti tecnici;
• Mostrare notevoli abilità tecnico-tattiche nella pratica di vari sport, mantenendo
• uno "stile "sportivo" e relazioni leali;
•
•
Ideare, progettare e realizzare una attività motoria finalizzata applicando norme e principi
per la sicurezza e la salute.
ISTITUTO PROFESSIONALE: INDIRIZZI COMMERCIALE E SOCIOSANITARIO, comprensivo dell’articolazione ODONTOTECNICO
PRIMO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese e lingua francese)
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·
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·
·
·
·
Individuare i concetti-chiave e gli elementi principali presenti nei testi e negli
argomenti proposti;
Esporre in modo sostanzialmente corretto argomenti proposti;
Produrre in modo complessivamente lineare testi scritti secondo precise consegne;
Comprendere in modo essenziale testi orali/scritti noti inerenti alla sfera personale;
Produrre semplici scambi dialogici e brevi testi scritti per descrivere situazioni o
ambienti della sfera personale, anche se con ripetizione mnemonica di quanto appreso;
Individuare gli elementi fonologici, morfologici e sintattici di base della lingua inglese;
Individuare gli aspetti essenziali della civiltà del paese di cui si studia la lingua.
PER QUANTO RIGUARDA LA LINGUA E CULTURA FRANCESE come L S2
• Comprendere in modo essenziale testi orali / scritti noti inerenti la sfera personale e sociale.
• Produrre brevi e semplici testi sia orali che scritti inerenti la sfera personale e sociale, pur con
qualche incertezza lessicale e grammaticale.
• Individuare le principali strutture linguistiche e grammaticali di base e saper operare confronti con
lingua madre.
Area storico-giuridico-sociale (storia, geografia, scienze umane e sociali,
elementi di storia dell’arte, diritto e economia, tecniche professionali dei
servizi commerciali, metodologie operative, religione)
· Individuare le coordinate spazio-temporali in cui si colloca un evento storico;
· Individuare la relazione uomo-ambiente;
· Riconoscere i contesti , gli operatori e i destinatari principali dell’intervento socio –
sanitario;
· Riconoscere i soggetti dell’intervento socio- sanitario e le loro competenze;
· Individuare le principali tipologie di famiglia;
· Comprendere lo sviluppo storico delle grandi civiltà attraverso le arti visive;
· Sapersi esprimere con una terminologia specifica del periodo;
· Saper descrivere i contenuti iconografici di un’opera d’arte;
· Saper descrivere i caratteri stilistici delle opere analizzate;
· Saper utilizzare terminologie specifiche relative alle opere e alle tecniche;
· Individuare semplici comportamenti della realtà personali e sociali e confrontarli con
il dettato della norma giuridica;
· Riconoscere il ruolo dello Stato come regolatore di convivenza civile attraverso
l’emanazione di regole fondate su principi costituzionalmente garantiti;
·
·
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·
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·
Individuare le caratteristiche essenziali dei principali sistemi socio- economici per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio;
Analizzare i flussi economici e monetari tra i soggetti dell’attività economica;
Analizzare e interpretare i documenti dello scambio economico;
Applicare le formule relative ai calcoli finanziari ai casi e alle problematiche
aziendali;
Saper individuare i compiti che la società attribuisce all’O.S.S.
Essere in grado di valutare la ricettività dei soggetti in relazione alle diverse attività;
Essere in grado di programmare interventi professionali;
Saper utilizzare le risorse del gruppo come ambito e supporto dell’intervento;
possedere la sicurezza operativa data dalla preparazione specifica;
Riflettere sull’origine della religiosità.
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Area scientifico-tecnologica (matematica, informatica, scienze della terra
e biologia, scienze integrate (fisica), scienze integrate (chimica), anatomia
fisiologia igiene, Rappresentazione e modellazione odontotecnica,
esercitazione di laboratorio odontotecnico, scienze motorie)
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Analizzare la struttura di semplici espressioni numeriche e calcolare il valore anche con il
supporto di strumenti di calcolo;
Fare uso delle lettere come puro simbolo e come variabile ed eseguire operazioni elementari
con monomi e polinomi;
Riconoscere in situazioni simili a quelle trattate, i dati utili di un semplice problema,
selezionare il modello adeguato e utilizzare in modo sostanzialmente corretto il simbolismo
associato (tabelle, grafici, lettere, insiemi,equazioni di primo grado);
Riconoscere gli enti e le figure geometriche, descrivere le principali figure geometriche e le
relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e strumenti;
Applicare in contesti vari i rapporti e le percentuali;
Comprendere il funzionamento logico funzionale dell’hardware e software (sistemi
operativi);
Focalizzare le informazioni ricevute per gestire un PC e saper applicare i contenuti appresi;
Focalizzare le informazioni ricevute per gestire autonomamente un file;
Focalizzare il sistema per riuscire attraverso il programma di videoscrittura a creare ed
elaborare testi con stili e formattazioni di vario tipo;
Individuare le regole per la gestione autonoma di auto correzione ortografica e grammaticale;
Individuare i programmi per creare una tabella, i concetti base di excel, il sistema per reperire
informazioni su internet;
Comprendere in concetto di “sistema” in riferimento alla Terra inserita nel Sistema solare;
·
Comprendere che la Terra e il Sistema solare sono soggetti a leggi che ne regolano i movimenti;
·
Riconoscere le componenti del sistema Terra e individuarne le più semplici relazioni;
·
Orientarsi rispetto ad un sistema di riferimento;
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Saper ricollegare le principali caratteristiche geomorfologiche del territorio in riferimento agli agenti
esogeni ed endogeni responsabili del modellamento del paesaggio;
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Comprendere che tutte le attività dell’uomo interferiscono con il sistema Terra;
Padroneggiare le unità di misura del sistema internazionale;
Raccogliere e rappresentare dati sperimentali e organizzarli in tabelle e/o grafici;
Operare con i vettori;
Saper risolvere semplici esercizi e problemi inerenti gli argomenti trattati;
Saper associare grandezze, simboli e relative unità di misura del S.I.;
Riconoscere un passaggio di stato, sapere come e perché avviene;
Saper distinguere tra miscugli e soluzioni e proporre appropriati metodi di separazione;
Saper utilizzare correttamente il simbolismo chimico;
Saper descrivere in modo essenziale la struttura atomica e ricavare le informazioni essenziali
dalla tavola periodica;
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Descrivere le caratteristiche strutturali e funzionali fondamentali degli organismi viventi e
degli apparati indicati nei contenuti della disciplina (Anatomia);
Saper definire, nelle linee essenziali, i concetti di Igiene, salute, malattia e prevenzione;
Utilizzare la terminologia specifica di base per comunicare i contenuti disciplinari
(Anatomia);
Focalizzare le principali norme di igiene e di sicurezza di un laboratorio tecnico-scientifico;
· Acquisire il senso del disegno e la sua funzione comunicativa nel campo Odontotecnico;
· Saper sviluppare gli elementi di geometria piana e solida nel campo Odontotecnico;
· Acquisire la padronanza sulle tecniche e sui metodi delle proiezioni ortogonali;
· Saper riconoscere la Morfologia dentale e anatomia generale della bocca;
· Saper svolgere le prime tavole anatomiche dei denti;
· Individuare la morfologia dentale;
· Saper realizzare in cera tutti i singoli denti;
·
Individuare i materiali da impronta e i materiali per sviluppare le impronte;
·
Utilizzare le proprie capacità motorie in condizioni facilitate;
·
·
·
Modulare e distribuire il carico motorio secondo i propri parametri fisiologici;
Usare il regolamento tecnico dei giochi sportivi praticati;
Utilizzare in sicurezza piccoli e grandi attrezzi e spazi adibiti all’attività fisica con esercizi
semplificati.
SECONDO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese e
lingua francese)
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Esporre e produrre atti linguistici adeguati alle situazioni comunicative;
Acquisire una metodologia basilare per l’ analisi di testi letterari e non;
Produrre in modo sostanzialmente corretto testi scritti rispondenti alle consegne;
Utilizzare la terminologia in modo appropriato;
Comprendere in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti, inerenti
alla sfera personale e sociale;
Riferire fatti e descrivere situazioni con proprietà lessicale in testi orali e scritti, in una
lingua pur non priva di qualche errore, a condizione che il messaggio arrivi al
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destinatario;
Partecipare a conversazioni ed interagire nella discussione anche con parlanti
madrelingua, in maniera adeguata al contesto;
Riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi,
lessico e sugli usi linguistici, anche in un'ottica comparativa con la lingua italiana;
Analizzare aspetti relativi alla cultura del paese/dei paesi di cui studia la lingua, con
particolare riferimento all'ambito sociale;
Confrontare aspetti della propria cultura con aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui
la LS è parlata;
Analizzare semplici testi orali, scritti, iconico-grafici su argomenti di attualità, cinema,
arte, sport, ma anche scienze, ambiente, sanità, commercio.
PER QUANTO RIGUARDA LA LINGUA E CULTURA FRANCESE come LS2
· Comprendere l’idea centrale di testi diversi, sia orali che scritti, legati al vissuto quotidiano;
· Saper riconoscere le diverse tipologie testuali ( lettere , email, web page.. );
· Produrre testi brevi e semplici ( dialoghi guidati, cartoline , lettere ) su tematiche di interesse
personale;
· Utilizzare le funzioni comunicative e le strutture grammaticali studiate per saper parlare di
se stessi , degli altri e del proprio vissuto quotidiano;
· Comparare alcuni aspetti della civiltà del paese di cui si studia la lingua con quelli del paese
di provenienza.
Area storico-giuridico-sociale (storia, scienze umane e sociali, ed. musicale,
diritto e economia, Tecniche Professionali dei Servizi commerciali,
metodologie operative, religione)
· Individuare le caratteristiche principali dei sistemi politici studiati;
· Riconoscere discontinuità e continuità nella linea del tempo;
· Individuare codici e tecniche della comunicazione in apporto alle diverse tipologie di
utenza;
· Utilizzare alcuni sistemi di comunicazione in relazione alle differenti tipologie di
utenti;
· Riconoscere i profili professionali del settore socio- educativo;
· Saper riconoscere uno spartito musicale. alfabetizzazione musicale;
· Focalizzare il linguaggio universale della musica e i campi di esperienza dove trova
applicazione (in particolare: arte, movimento, poesia, teatro, musicoterapia, danza,
cinema, video, multimedialità, ascolto);
· Saper riconoscere i vari strumenti musicali;
· Saper individuare , selezionare e riconoscere i generi musicali,la musica nelle grandi
epoche (es. rinascimento, barocco, classicismo, romanticismo ecc.), le applicazioni
del linguaggio musicale come conoscenza, utilizzo in ambito lavorativo (infanzia,
anziani, centri sociali, ludoteche, disabilità, ecc.);
· Individuare le caratteristiche salienti dell’organizzazione dello Stato e distinguerne le
principali funzioni istituzionali imprescindibili per il conseguimento dell’interesse
pubblico;
· Individuare caratteri, specificità e dinamiche delle principali forme di mercato per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio;
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· Riconoscere l’interdipendenza tra i noti fenomeni economici, sociali, istituzionali e
coglierne la dimensione locale e nazionale;
· Analizzare e interpretare i titoli di credito, gli effetti e le conseguenze della loro
emissione e circolazione;
· Individuare e distinguere le metodologie di determinazione delle imposte dirette e
indirette;
· Classificare e rappresentare gli elementi del patrimonio e del reddito;
· Comprendere la natura dei meccanismi della comunicazione;
· Gestire con professionalità e solidarietà la relazione d’aiuto,
· Distinguere competenze, ruoli e gerarchie;
· Saper organizzare gli ambienti secondo le esigenze;
·
Riconoscere il contributo della tradizione ebraico-cristiana allo sviluppo delle
civiltà umane e la sua relazione con le altre tradizioni religiose.
Area scientifico-tecnologica (matematica, informatica, scienze della terra e biologia,
scienze integrate (fisica), scienze integrate (chimica), anatomia fisiologia igiene,
Rappresentazione e modellazione odontotecnica, esercitazione di laboratorio
odontotecnico, scienze motorie)
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In semplici situazioni problematiche note riconoscere i dati essenziali, selezionare il modello
adeguato, formalizzare e applicare in modo sostanzialmente corretto i processi di calcolo
richiesti ( semplici equazioni, disequazioni e sistemi di equazioni e di disequazioni);
In situazioni problematiche della vita reale esaminate,
1. individuare relazioni significative tra grandezze,
2. scoprire e descrivere regolarità in dati o situazioni osservate,
3. utilizzare forme diverse di rappresentazione e comunicazione
4. acquisire capacità di passaggio dall’una all’altra.
Trarre informazioni utili da rappresentazioni grafiche della tipologia trattata;
Riconoscere le figure e i luoghi geometrici, descrivere le principali figure geometriche e le
relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e strumenti;
Saper rappresentare graficamente semplici funzioni;
Saper utilizzare i comandi di editing a livello avanzato;
Focalizzare i diversi tipi di impaginazione;
Acquisire un adeguato metodo di lavoro e una terminologia specifica appropriata;
Saper utilizzare excel;
Saper reperire e utilizzare le informazioni da internet;
Individuare tutti gli stili di corrispondenza commerciale italiana e estera;
Redigere relazioni e il curriculum;
Osservare, descrivere ed analizzare semplici fenomeni appartenenti alla realtà naturale;
Individuare le caratteristiche fondamentali degli organismi viventi;
·
Comprendere che tutti gli esseri viventi sono accomunati da strutture comuni;
·
Comprendere l’importanza della riproduzione cellulare;
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Comprendere il significato e l’importanza della biodiversità nel mantenimento degli equilibri naturali;
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Utilizzare un linguaggio semplice ma appropriato alla biologia;
Saper risolvere semplici esercizi e problemi inerenti gli argomenti trattati (Fisica);
Analizzare i fenomeni legati alle trasformazioni dell’energia partendo dall’esperienza;
Padroneggiare il linguaggio formale e i principali procedimenti dimostrativi della fisica;
Saper costruire e interpretare le configurazioni elettroniche;
Saper distinguere e descrivere il legame ionico e quello covalente;
Saper definire le modalità di espressione delle concentrazioni di una soluzione;
Definire il significato di equilibrio chimico;
Definire il pH e la sua scala;
Descrivere le caratteristiche strutturali e funzionali fondamentali degli apparati indicati nei
contenuti della disciplina (Anatomia);
Descrivere le strutture anatomiche dell’apparato stomatognatico;
Utilizzare la terminologia specifica per comunicare i contenuti disciplinari (Anatomia);
Saper indicare le principali norme di igiene, sicurezza e di prevenzione degli infortuni da
applicare in un laboratorio tecnico-scientifico;
Sapere utilizzare la tecnica della rappresentazione grafica in assonometria;
Saper rappresentare le corone dentali, e saper sviluppare le tavole anatomiche;
Saper riconoscere l’anatomia dentale e la relativa Morfologia;
Saper svolgere tutte le tavole anatomiche con tecniche di chiaroscuro;
Acquisire le cognizioni di base per la modellazione dei denti;
Realizzare modelli da lavoro per protesi fissa e mobile;
Saper leggere l’anatomia della bocca edentula su modello edentulo e quindi saper costruire
un porta impronta individuale;
Realizzare ganci a filo su modelli parzialmente edentuli;
Adattare le proprie capacità motorie ad una attività motoria abituale e a nuove
sperimentazioni;
Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare i gesti motori in relazione alle
modificazioni spazio temporali;
Giocare rispettando le regole e le tecniche degli sport praticati e partecipare con fair play
affrontando anche funzioni arbitrali;
Utilizzare in sicurezza strutture e attrezzi.
TERZO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese e lingua francese)
· Comprendere e analizzare nelle linee essenziali i testi letterari;
· Individuare il contesto storico-culturale dei testi letterari;
· Produrre in modo adeguato testi di diversa tipologia;
· Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline;
· Utilizzare, in contesti semplici, le lingue straniere comunitarie per scopi comunicativi
e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in
diversi ambiti e contesti professionali.
Area storico-giuridico-sociale (storia, diritto e economia, diritto e legislazione
socio-sanitaria, tecniche professionali dei servizi commerciali, tecnica
amministrativa ed economia sociale, tecniche di comunicazione e relazione,
psicologia generale e applicata, metodologie operative, religione)
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· Collocare un fenomeno/evento sia in chiave sincronica che
diacronica in modo sostanzialmente corretto;
· Individuare gli istituti fondamentali del diritto privato,diritto del lavoro e del
diritto commerciale [indirizzo commerciale];
· Individuare gli istituti fondamentali del diritto privato,diritto del lavoro e
della legislazione sanitaria [indirizzo socio-sanitario];
· Risolvere casi pratici anche se guidati dall'insegnante;
· Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio , ricerca e
approfondimento disciplinare;
· Acquisire gli strumenti concettuali e procedure funzionali a preparare ad
un'interazione con il mondo del lavoro;
· Individuare e classificare i costi e i ricavi;
· Determinare il risultato economico e il patrimonio alla fine dell’esercizio;
· Individuare a quali situazioni esistenti è possibile applicare i nuovi contratti di
lavoro;
· Riconoscere ed interpretare tecniche e strategie della comunicazione verbale e
non verbale al fine di ottimizzare l’interazione comunicativa;
· Riconoscere le caratteristiche del linguaggio verbale persuasivo;
· Individuare la struttura e codici dei processi comunicativi;
· Individuare elementi che influiscono sulla parzialità e distorsione nella rilevazione
delle informazioni ( pregiudizi, stereotipi);
· Valutare gli effetti psicologici e sociali di stereotipi e pregiudizi;
· Identificare le caratteristiche multifattoriali e multidimensionali della condizione di
benessere psico- fisico- sociale;
· Acquisire competenze sugli ambiti di lavoro dell’O.S.S;
· Individuare i compiti che la società attribuisce all’OSS;
· Saper riconoscere i sintomi delle malattie infantili più comuni;
· Sapersi rapportare all’adolescente tossicodipendente con una sincera relazione
d’aiuto;
· Saper fornire informazioni precise sulle strutture di accoglienza presenti sul territorio;
·
Individuare la presenza della religione nella società contemporanea nel
rispetto del pluralismo culturale.
Area scientifico-tecnologica (matematica, igiene e cultura medico-sanitaria,
anatomia fisiologia igiene, scienze dei materiali dentali, Rappresentazione e
modellazione odontotecnica, laboratorio di esercitazione odontotecnica, scienze
motorie)
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Acquisire un corretto uso degli strumenti di calcolo (tipo calcolatrice);
Risolvere correttamente equazioni di 1° e 2° grado intere;
Risolvere correttamente disequazioni di 1° e 2° grado intere;
Saper risolvere semplici sistemi di equazioni;
Acquisire operatività sul piano cartesiano :
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saper calcolare la distanza tra due punti e saper trovare le coordinate del punto medio);
saper riconoscere l’equazione di una retta, le sue caratteristiche e costruirne il grafico
saper determinare l’equazione di una retta;
trovare il punto intersezione di due rette;
riconoscere rette parallele e/o perpendicolari;
Spiegare le finalità dell'igiene ed il concetto di salute come benessere psico-fisico e
sociale.
·
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Conoscere gli apparati e i sistemi dal punto di vista anatomico (macro e microscopico)
e
Funzionale;
Avere consapevolezza dell'importanza dell'educazione sanitaria e delle norme di
prevenzione;
Utilizzare in modo idoneo e funzionale un lessico medico –sanitario;
Descrivere le principali caratteristiche strutturali e funzionali dell'apparato
stomatognatico;
Individuare per ogni elemento dentario la localizzazione e la relativa funzione;
Consolidare la terminologia specifica (Anatomia);
Saper spiegare le principali caratteristiche dei materiali usati in odontotecnica;
Saper riconoscere i principali tipi di gesso e le loro proprietà;
Distinguere le cere dentali;
Saper classificare ed utilizzare i materiali per modelli;
Sapere osservare, descrive, analizzare e riconoscere l’apparato boccale;
·
Sapere sviluppare la rappresentazione geometrica delle arcate dentali e del cranio;
·
Essere in grado di interagire con lo specialista odontoiatra attraverso il disegno delle
protesi dentali;
·
Essere in grado di rappresentare e modellare i rapporti occlusali e il movimenti della
mandibola;
·
·
·
·
·
Saper collocare i modelli sui dispositivi di registrazione occlusale;
Focalizzare gli elementi fondamentali di protesica dentale;
Saper realizzare una protesi parziale in resina;
Saper realizzare elementi di protesi fissa provvisori in resina a freddo;
Saper realizzare una travata metallica ottenuta da una fusione a cera persa;
·
Avere consapevolezza delle proprie capacità condizionali;
·
Usare le diverse capacità coordinative e lavorare in base ai meccanismi energetici ,
fisici e cinetici dell’organismo;
·
Riconoscere e usare informazioni propriocettive e sensoriali;
·
Utilizzare le tecniche e le tattiche di gara degli sport praticati con fair play;
·
Mostrare comportamenti idonei per la prevenzione degli infortuni;
·
Applicare semplici elementi di base di un primo soccorso.
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QUARTO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese e lingua francese)
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Analizzare le principali strutture formali dei testi letterari;
Ricostruire il contesto storico-culturale dei testi letterari;
Produrre correttamente testi di diversa tipologia;
Produrre testi scritti su tematiche tecnico-scientifiche con una sintassi semplice;
Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline;
Utilizzare le lingue straniere comunitarie per scopi comunicativi e utilizzare i
linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e
contesti professionali;
· Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire
nei contesti organizzativi e professionali di riferimento;
· Redigere semplici relazioni tecniche e riferire sulle attività relative a situazioni
professionali.
Area storico-giuridico-sociale (storia, diritto e economia, diritto e legislazione
socio-sanitaria, tecniche professionali dei servizi commerciali, tecnica
amministrativa ed economia sociale, tecniche di comunicazione e di relazione,
psicologia generale e applicata, religione)
· Analizzare semplici testi storiografici;
· Individuare problematiche sociali, politiche, economiche, demografiche;
· Individuare gli istituti fondamentali di diritto commerciale e degli specifici contratti
usati nella prassi commerciali [indirizzo commerciale];
· Applicare le nozioni apprese nella risoluzione di casi pratici[indirizzo commerciale]i;
· Operare in modo autonomo e critico [indirizzo commerciale] ;
· Analizzare il valore, i limiti ed i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale
e culturale con particolare attenzione alla sicurezza dei luoghi di vita di lavoro, alla
tutela della persona, dell'ambiente e del territorio[indirizzo commerciale] ;
· Individuare gli istituti fondamentali della legislazione socio-sanitaria e del diritto
amministrativo [indirizzo socio-sanitario];
· Saper illustrare le finalità e le forme dell'integrazione socio-sanitaria[indirizzo sociosanitario] ;
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· Saper descrivere le tipologie delle prestazioni socio-sanitarie [indirizzo sociosanitario];
· Analizzare la figura e il ruolo dell’imprenditore in relazione alle funzioni indispensabili per il funzionamento dell’azienda; (indirizzo commerciale)
· Analizzare le potenzialità offerte alla gestione aziendale dalle diverse forme
giuridiche; (indirizzo commerciale)
· Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; (indirizzo socio-sanitario)
· utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizza-zione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi; (indirizzo socio-sanitario)
· Utilizzare metodolo-gie e strumenti opera-tivi per collaborare a rilevare i bisogni
socio-sanitari del ter-ritorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali,
di gruppo e di comu-nità; (indirizzo socio-sanitario)
· Redigere relazioni tecniche e documen-tare le attività indi-viduali e di gruppo relative
a situazioni professionali; (indirizzo socio-sanitario);
·
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Individuare i fattori interni ed esterni che influenzano la percezione;
Individuare i mezzi e gli strumenti della comunicazione di massa;
Riconoscere le potenzialità della comunicazione a stampa e audiovisiva;
Riconoscere le strategie della comunicazione pubblicitaria;
Individuare diverse tipologie di utenza e problematiche psicosociali connesse;
Individuare le funzioni e le caratteristiche dell’ascolto attivo;
Valutare i bisogni e le problematiche del minore , dell’anziano, delle persone con
disabilità, della persona con disagio psichico, dei nuclei familiari in difficoltà;
· Scoprire l’importanza dell’etica e individuare le specificità dell’etica religiosa.
Area scientifico-tecnologica (matematica, igiene e cultura medico-sanitaria,
Rappresentazione e modellazione odontotecnica, laboratorio di esercitazione odontotecnica,
gnatologia, scienze dei materiali dentali, scienze motorie)
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Saper risolvere equazioni e disequazioni di 1° e 2° intere e fratte;
Saper riconoscere una funzione razionale e irrazionale e determinarne il dominio;
Saper trovare le intersezioni con gli assi cartesiani;
Saper effettuare lo studio del segno di una funzione;
Spiegare in modo appropriato e significativo le azioni dell'epidemiologia.
Saper ordinare secondo schemi le cause e i fattori di rischio delle varie malattie.
Avere la consapevolezza di come alcuni comportamenti o abitudini siano lesivi per la
propria e l' altrui salute;
Saper rappresentare l’arcata normalizzata e classificare le arcate dentarie;
Saper rappresentare e modellare la protesi mobile – scheletrica;
Essere in grado di utilizzare software specifici per la rappresentazione e la modellazione
odontotecnica;
Saper redigere relazioni tecniche e documentare attraverso l’analisi, l’anatomia della
bocca;
Realizzare una protesi totale mobile;
Realizzare protesi fisse metallo ceramica (singoli elementi e ponti);
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Saper costruire una protesi combinata con attacchi;
Utilizzare le conoscenze di anatomia e biomeccanica dell'apparato stomatognatico nella
individuazione delle principali soluzioni protesiche;
Descrivere le parti che compongono un articolatore;
Descrivere le diverse tipologie delle protesi;
Consolidare la terminologia specifica;
Saper individuare il contesto di applicazione delle principali proprietà dei materiali usati
in odontotecnica;
Distinguere le principali caratteristiche dei materiali metallici e della loro solidificazione;
saper utilizzare in sicurezza le principali attrezzature in uso nei laboratori odontotecnici;
saper utilizzare le schede dei materiali ai fini dell’igiene del lavoro;
Avere consapevolezza delle proprie capacità e svolge attività in coerenza con le
competenze possedute;
Individuare informazioni provenienti da fonti propriocettive;
Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare il gesto in relazione alle
modificazioni spazio – temporali;
Utilizzare le tecniche e le tattiche di gioco degli sport praticati con il fair play;
Mostrare comportamenti idonei a prevenire infortuni durante le diverse attività motorie e
saper agire in caso di infortunio.
Applicare i principi per un corretto stile di vita nel prendersi cura di se stesso.
QUINTO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese e lingua francese)
·
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Saper svolgere, in modo sostanzialmente corretto, l’analisi dei testi letterari nei
caratteri formali e tematici;
Produrre testi orali e scritti formalmente corretti su tematiche tecnicoscientifiche, d’attualità e di civiltà;
Utilizzare in modo adeguato e corretto i linguaggi specifici delle discipline;
Comprendere le idee fondamentali di testi complessi, su argomenti sia concreti
sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di
specializzazione;
Saper riferire gli argomenti studiati in modo comprensibile;
Saper produrre testi comprensibili su argomenti di carattere professionale;
Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale.
Area storico-giuridico-sociale (storia, diritto e economia, diritto pratica
commerciale legislazione socio-sanitaria, tecniche professionali dei servizi
commerciali, tecnica amministrativa ed economia sociale, tecniche di
comunicazione e relazione, psicologia generale e applicata, religione)
·
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Operare confronti e mettere in relazione eventi storici;
Correlare problematiche sociali, politiche, economiche, demografiche;
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·
Individuare gli istituti fondamentali di diritto commerciale e degli specifici
contratti usati nella prassi commerciali [indirizzo commerciale]
·
Applicare le nozioni apprese nella risoluzione di casi pratici [indirizzo
commerciale];
·
Operare in modo autonomo e di critica indirizzo commerciale];
·
Individuare i principali soggetti della Pubblica Amministrazione all’interno dei
sistemi normativi nazionali e locali riconoscendone le finalità,l’attività e i settori
di intervento [indirizzo socio-sanitario];
Individuare i caratteri più rilevanti dell’organizzazione sanitaria e riconoscerne le
dinamiche normative contestualizzandole a livello nazionale e locali [indirizzo
socio-sanitario];
Riconoscere la natura giuridica delle prestazioni socio-sanitarie pubbliche
irrinunciabili ai fini della tutela della salute costituzionalmente garantita [indirizzo
socio-sanitario];
Interagire col sistema informativo aziendale;
·
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Contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativa –contabile;
Redigere riclassificare ed interpretare il bilancio d’esercizio;
Redigere semplici budget ed interpretare gli scostamenti tra budget e risultati
ottenuti;
· Individuare le strategie di comunicazione dell’immagine aziendale;
· Individuare le strategie per la promozione delle vendite;
· Saper comprendere i bisogni che sono alla base dei comportamenti umani nelle
relazioni comunicative;
· Saper comprendere l’azienda come sistema di comunicazione sociale;
· Saper riconoscere fattori fondamentali attraverso cui l’azienda individua e
interpreta gli orientamenti della clientela;
· Identificare il campo d’indagine teorico e applicativo delle diverse scuole di
pensiero;
· Riconoscere la relazione tra metodi di analisi e ricerca e teorie psicologiche;
· Interagire con le diverse tipologie di utenze;
· Valutare la responsabilità professionale ed etica dei diversi ruoli professionali;
· Riconoscere il ruolo delle religioni nella società contemporanea.
Area scientifico-tecnologica (matematica, Igiene e cultura medico-sanitaria,
gnatologia, esercitazione di lab. di Odontotecnica, scienze dei materiali dentali,
scienze motorie)
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Conoscere il concetto di limite, almeno sotto l’aspetto intuitivo, e saper calcolare il valore del
limite di funzioni razionali intere e/o fratte;
Saper determinare e rappresentare graficamente asintoti di funzioni algebriche razionali
intere e/o fratte;
Saper calcolare le derivate di funzioni razionali intere e/o fratte;
Saper leggere, interpretare ed analizzare i grafici di funzioni;
Saper effettuare lo studio completo di una semplice funzione razionale intera o fratta;
Saper elaborare schemi/ progetti mirati di Educazione Sanitaria;
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·
·
·
Saper rapportarsi con le varie figure professionali;
Identificare metodi, mezzi, scopi di azioni rivolte ai bisogni e alle problematiche specifiche
del minore, dell'anziano, della persona con disabilità, della persona con disagio psichico e dei
nuclei familiari;
Individuare le problematiche inerenti le patologie dell'apparato stomatognatico indicandone
le soluzioni protesiche;
·
Saper indicare le principali regole per la prevenzione delle malattie professionali;
·
Comprendere semplici prescrizioni mediche;
·
Focalizzare tutte le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i tipi di protesi:
provvisorie-fisse-mobili-combinate-suimpianti-cad.cam-auro galvano – ortodontiche;
·
Saper interagire con lo specialista odontoiatra;
·
Saper redigere relazioni tecniche e documentare attivita’ individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali;
·
Saper riconoscere le caratteristiche chimico-fisiche, meccaniche e tecnologiche dei diversi
materiali;
·
Focalizzare come le proprietà determinano le modalità di impiego;
·
saper analizzare le caratteristiche chimico-fisiche presentate dagli stessi materiali alla fine del
ciclo lavorativo;
·
saper valutare come i materiali interagiscono nel cavo orale;
·
Organizzare un proprio piano di allenamento;
·
Applicare tecniche espressive in ambiti diversi;
·
Regolare la dinamica del movimento attraverso le informazioni percettive, adattando e
trasformando vari gesti tecnici;
·
Mostrare notevoli abilità tecnico-tattiche nella pratica di vari sport; mantenendo uno “stile
sportivo” e leali relazioni;
·
Ideare, progettare e realizzare una attività motoria finalizzata applicando norme e principi per
la sicurezza e la salute
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ISTITUTO PROFESIONALE
INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
PRIMO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese)
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Individuare i concetti-chiave e gli elementi principali presenti nei testi e negli
argomenti proposti;
Esporre in modo sostanzialmente corretto argomenti proposti;
Produrre in modo complessivamente lineare testi scritti secondo precise consegne;
Comprendere in modo essenziale testi orali/scritti noti inerenti alla sfera personale;
Produrre semplici scambi dialogici e brevi testi scritti per descrivere situazioni o
ambienti della sfera personale, anche se con ripetizione mnemonica di quanto appreso;
Individuare gli elementi fonologici, morfologici e sintattici di base della lingua
inglese;
Individuare gli aspetti essenziali della civiltà del paese di cui si studia la lingua.
Area storico- giuridico-sociale (storia, geografia, diritto e economia,
religione)
· Individuare le coordinate spazio-temporali in cui si colloca un evento storico;
· Individuare la relazione uomo-ambiente;
· Individuare semplici comportamenti della realtà personali e sociali e confrontarli con
il dettato della norma giuridica;
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Riconoscere il ruolo dello Stato come regolatore di convivenza civile attraverso
l’emanazione di regole fondate su principi costituzionalmente garantiti;
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Individuare le caratteristiche essenziali dei principali sistemi socio- economici per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio;
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Riflettere sull’origine della religiosità.
Area scientifico-tecnologica (matematica, scienze della terra e biologia, Tecnologie
e tecniche di rappresentazione grafica, Scienze integrate:fisica, Scienze integrate:
chimica, Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione, Laboratori tecnologici
ed esercitazioni, scienze motorie)
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Analizzare la struttura di semplici espressioni numeriche e calcolare il valore anche con il
supporto di strumenti di calcolo;
Fare uso delle lettere come puro simbolo e come variabile ed eseguire operazioni elementari
con monomi e polinomi;
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Riconoscere in situazioni simili a quelle trattate, i dati utili di un semplice problema,
selezionare il modello adeguato e utilizzare in modo sostanzialmente corretto il simbolismo
associato (tabelle, grafici, lettere, insiemi,equazioni di primo grado);
Riconoscere gli enti e le figure geometriche, descrivere le principali figure geometriche e le
relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e strumenti;
Applicare in contesti vari i rapporti e le percentuali;
Comprendere in concetto di “sistema” in riferimento alla Terra inserita nel Sistema solare;
· Comprendere che la Terra e il Sistema solare sono soggetti a leggi che ne regolano i movimenti;
· Riconoscere le componenti del sistema Terra e individuarne le più semplici relazioni;
· Orientarsi rispetto ad un sistema di riferimento;
· Saper ricollegare le principali caratteristiche geomorfologiche del territorio in riferimento agli agenti
esogeni ed endogeni responsabili del modellamento del paesaggio;
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Comprendere che tutte le attività dell’uomo interferiscono con il sistema Terra
Utilizzare metodi e sistemi di rappresentazione grafica di oggetti, dispositivi e sistemi;
Utilizzare gli elementi normalizzati e unificati;
Interpretare le simbologie settoriali;
Interpretare la rappresentazione grafica di oggetti, dispositivi e sistemi;
Padroneggiare le unità di misura del sistema internazionale;
Raccogliere e rappresentare dati sperimentali e organizzarli in tabelle e/o grafici;
Operare con i vettori;
Saper risolvere semplici esercizi e problemi inerenti gli argomenti trattati (fisica);
Saper descrivere ed identificare gli stati di aggregazione della materia;
Riconosce e descrivere le caratteristiche di miscugli eterogenei e omogenei.
Sviluppare la capacità di calcolare la mole;
Saper rappresentare la struttura atomica
Saper applicare le norme di sicurezza nelle diverse situazioni di pericolo.
Riconoscere le caratteristiche funzionali di un computer (calcolo, elaborazione,
comunicazione);
Riconoscere ed utilizzare le funzioni di base di un sistema operativo;
Utilizzare applicazioni elementari di scrittura;
Utilizzare la rete internet per ricercare fonti e dati;
Utilizzare la rete per attività di comunicazione interpersonale;
Riconoscere i limiti e i rischi dell’uso della rete con particolare riferimento alla tutela della
privacy.
Individuare i pericoli e valutare i rischi;
Riconoscere e interpretare la segnaletica antinfortunistica;
Individuare i dispositivi a protezione delle persone degli impianti;
Assumere comportamenti adeguati alla sicurezza;
Utilizzare strumenti e metodi di misura di base;
Utilizzare, in condizioni di sicurezza, semplici strumenti e dispositivi tipici delle attività di
manutenzione;
Descrivere i principi di funzionamento e le condizioni di impiego degli strumenti utilizzati.
Stimare gli errori di misura;
Presentare i risultati delle misure su grafici e tabelle;
Reperire la documentazione tecnica di interesse;
Consultare libretti d’istruzione e manuali tecnici di riferimento;
Correlare i dati della documentazione con il dispositivo descritto;
Utilizzare le proprie capacità motorie in condizioni facilitate;
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Modulare e distribuire il carico motorio secondo i propri parametri fisiologici;
Usare il regolamento tecnico dei giochi sportivi praticati;
Utilizzare in sicurezza piccoli e grandi attrezzi e spazi adibiti all’attività fisica con esercizi
semplificati.
SECONDO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese)
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Esporre e produrre atti linguistici adeguati alle situazioni comunicative;
Acquisire una metodologia basilare per l’ analisi di testi letterari e non;
Produrre in modo sostanzialmente corretto testi scritti rispondenti alle consegne;
Utilizzare la terminologia in modo appropriato;
Comprendere in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti, inerenti
alla sfera personale e sociale;
Riferire fatti e descrivere situazioni con proprietà lessicale in testi orali e scritti, in una
lingua pur non priva di qualche errore, a condizione che il messaggio arrivi al
destinatario;
Partecipare a conversazioni ed interagire nella discussione anche con parlanti
madrelingua, in maniera adeguata al contesto;
Riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi,
lessico e sugli usi linguistici, anche in un'ottica comparativa con la lingua italiana;
Analizzare aspetti relativi alla cultura del paese/dei paesi di cui studia la lingua, con
particolare riferimento all'ambito sociale;
Confrontare aspetti della propria cultura con aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui
la LS è parlata;
Analizzare semplici testi orali, scritti, iconico-grafici su argomenti di attualità, cinema,
arte, sport, ma anche scienze, ambiente, sanità, commercio.
Area storico-giuridico-sociale (storia, diritto e economia,
religione)
· Individuare le caratteristiche principali dei sistemi politici studiati;
· Riconoscere discontinuità e continuità nella linea del tempo;
· Individuare le caratteristiche salienti dell’organizzazione dello Stato e distinguerne le
principali funzioni istituzionali imprescindibili per il conseguimento dell’interesse
pubblico;
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· Individuare caratteri, specificità e dinamiche delle principali forme di mercato per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio;
· Riconoscere l’interdipendenza tra i noti fenomeni economici, sociali, istituzionali e
coglierne la dimensione locale e nazionale;
Area scientifico-tecnologica (matematica, scienze della terra e biologia, Scienze
integrate:fisica, Scienze integrate: chimica, Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica, Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione, Laboratori tecnologici
ed esercitazioni, scienze motorie)
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In semplici situazioni problematiche note riconoscere i dati essenziali, selezionare il modello
adeguato, formalizzare e applicare in modo sostanzialmente corretto i processi di calcolo
richiesti ( semplici equazioni, disequazioni e sistemi di equazioni e di disequazioni);
In situazioni problematiche della vita reale esaminate,
- individuare relazioni significative tra grandezze,
- scoprire e descrivere regolarità in dati o situazioni osservate,
- utilizzare forme diverse di rappresentazione e comunicazione;
- acquisire capacità di passaggio dall’una all’altra.
Trarre informazioni utili da rappresentazioni grafiche della tipologia trattata;
Riconoscere le figure e i luoghi geometrici, descrivere le principali figure geometriche e le
relative proprietà con il supporto di opportuni modelli materiali e strumenti;
Saper rappresentare graficamente semplici funzioni;
Individuare le caratteristiche fondamentali degli organismi viventi;
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Comprendere che tutti gli esseri viventi sono accomunati da strutture comuni;
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Comprendere l’importanza della riproduzione cellulare;
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Comprendere il significato e l’importanza della biodiversità nel mantenimento degli equilibri naturali;
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Utilizzare un linguaggio semplice ma appropriato;
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Osservare, descrivere ed analizzare semplici fenomeni appartenenti alla realtà naturale.
Saper risolvere semplici esercizi e problemi inerenti agli argomenti trattati (fisica);
Analizzare i fenomeni legati alle trasformazioni dell’energia partendo dall’esperienza;
Padroneggiare il linguaggio formale e i principali procedimenti dimostrativi della fisica;
Saper correlare la configurazione elettronica degli elementi alle proprietà periodiche ;
Utilizzare l’elettronegatività per l’identificazione dei legami chimici;
Eseguire in modo corretto semplici bilanciamenti di reazioni chimiche;
Saper redigere, in modo essenziale, una relazione di laboratorio;
Adoperare in sicurezza semplici strumenti di laboratorio;
Realizzare semplici prototipi 3D;
Realizzare semplici rappresentazioni grafiche attraverso supporti informatici;
Produrre documentazione tecnica;
Individuare e descrivere la funzionalità del sistema. Individuare i singoli componenti che lo
costituiscono, sulla base della loro funzionalità;
Leggere e costruire schemi a blocchi;
Rappresentare dati e funzioni;
Applicare tecniche di comunicazione efficace;
Utilizzare il linguaggio appropriato alla situazione comunicativa;
Assumere procedure per lo smontaggio assemblaggio dei dispositive;
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Descrivere e riconoscere le principali proprietà tecnologiche dei materiali in relazione al loro
impiego;
Riconoscere i contenuti essenziali di un contratto di compravendita;
Verificare i contenuti della garanzia;
Riconoscere la validità di una certificazione;
Stimare i tempi di esecuzione di semplici operazioni eseguite nel rispetto delle regole;
Individuare le caratteristiche di base del sistema qualità;
Adattare le proprie capacità motorie ad una attività motoria abituale e a nuove
sperimentazioni;
Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare i gesti motori in relazione alle
modificazioni spazio temporali;
Giocare rispettando le regole e le tecniche degli sport praticati e partecipare con fair play
affrontando anche funzioni arbitrali;
Utilizzare in sicurezza strutture e attrezzi.
TERZO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese)
· Comprendere e analizzare nelle linee essenziali i testi letterari;
· Individuare il contesto storico-culturale dei testi letterari;
· Produrre in modo adeguato testi di diversa tipologia;
· Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline;
· Utilizzare, sia pure in modo semplice, le lingue straniere comunitarie per scopi
comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per
interagire in diversi ambiti e contesti professionali.
Area storico-sociale (storia, religione)
· Collocare un fenomeno/evento sia in chiave sincronica che
diacronica in modo sostanzialmente corretto;
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Individuare la presenza della religione nella società
contemporanea nel rispetto del pluralismo culturale.
Area scientifico-tecnologica (matematica, Laboratori tecnologici ed esercitazioni,
Tecnologie meccaniche ed applicazioni, Tecnologie elettrico-elettroniche ed
applicazioni, Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione, scienze motorie)
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Descrivere le principali proprietà della circonferenza e dei poligoni inscritti e circoscritti con
il supporto di opportuni strumenti e modelli materiali;
Dimostrare semplici proprietà delle figure geometriche piane, utilizzando il metodo delle
coordinate cartesiane;
Risolvere, utilizzando processi algebrici ( equazioni, disequazioni di I e II grado e sistemi) e
modelli geometrici ( retta e parabola), semplici problemi I° e II° grado per effettuare scelte
e/o massimizzare o minimizzare situazioni problematiche;
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Utilizzare i parametri relativi all’angolo ( seno, coseno, e tangente) e le loro reciproche
relazioni per risolvere problemi elementari;
· Saper risolvere semplici equazioni esponenziali e logaritmiche;
· Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo con numeri complessi in forma algebrica e
trigonometrica;
· Realizzare ed interpretare disegni e schemi di dispositivi e impianti di varia natura;
· Individuare le condizioni di esercizio degli impianti indicate in schemi e disegni;
· Assemblare componenti pneumatici ed elettrici attraverso la lettura di schemi e disegni;
· Reperire, aggiornare e archiviare la documentazione tecnica di interesse;
· Consultare i manuali tecnici di riferimento;
· Mettere in relazione i dati della documentazione con il dispositivo descritto;
· Ricavare dalla documentazione a corredo della macchina/impianto le informazioni relative
agli interventi;
· Utilizzare gli strumenti e i metodi di misura di base. Descrivere i principi di funzionamento e
le condizioni di impiego degli strumenti di misura. Stimare gli errori di misura;
Presentare i risultati delle misure su grafici e tabelle anche con supporti informatici;
Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di misura e controllo tipici delle attività
di manutenzione caratteristici del settore di interesse;
Configurare gli strumenti di misura e di controllo. Eseguire prove e misurazioni in
laboratorio;
Commisurare l'incertezza delle misure a valori di tolleranza assegnati;
Valutare i rischi connessi al lavoro e applicare le relative misure di prevenzione;
Utilizzare attraverso la conoscenza e l'applicazione della normativa di sicurezza, strumenti e
tecnologie specifiche;
Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa, utilizzare correttamente gli
strumenti di misura, controllo e diagnosi;
Valutare la correttezza e la congruità dei collegamenti effettuati;
Elencare i vantaggi derivanti dall’utilizzo dei materiali;
Individuare i componenti che costituiscono il sistema statico utilizzando correttamente le
unità di misura;
Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa, utilizzare, attraverso la
conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche;
Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianto;
· Interpretare ed eseguire disegni e schemi di impianti e circuiti elettrici –elettronici;
· Definire le condizioni di esercizio degli impianti rappresentati in schemi e disegni;
· Individuare gli elementi per la protezione dell'equipaggiamento elettrico delle macchine e
degli impianti;
· Individuare le modalità di alimentazione elettrica e le relative protezioni previste;
· Determinare i materiali dei conduttori idonei al trasporto dell'energia negli apparati e negli
impianti da alimentare elettricamente;
· Individuare le caratteristiche elettriche di macchine, impianti e dispositivi elettrici
[curvatura elettrica];
· Interpretare schemi di circuiti digitali; comporre semplici circuiti digitali [curvatura
elettronica];
· Implementare semplici automatismi [curvatura elettronica];
· Riconoscere e designare i principali componenti;
· Interpretare i dati e le caratteristiche tecniche dei componenti di apparati e impianti;
· Usare le diverse capacità coordinative e lavorare in base ai meccanismi energetici , fisici e
cinetici dell’organismo;
· Avere consapevolezza delle proprie capacità condizionali;
· Riconoscere e usare informazioni propriocettive e sensoriali;
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Utilizzare le tecniche e le tattiche di gara degli sport praticati con fair play;
Mostrare comportamenti idonei per la prevenzione degli infortuni;
Applicare semplici elementi di base di un primo soccorso.
QUARTO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese)
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Analizzare le principali strutture formali dei testi letterari;
Ricostruire il contesto storico-culturale dei testi letterari;
Produrre correttamente testi di diversa tipologia;
· Produrre testi scritti su tematiche tecnico-scientifiche con una sintassi semplice;
Utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici delle discipline;
· Utilizzare la LS per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai
percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali;
· individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire
nei contesti organizzativi e professionali di riferimento;
· redigere semplici relazioni tecniche e riferire sulle attività relative a situazioni
professionali.
Area storico-sociale (storia,religione)
· Analizzare semplici testi storiografici;
· Scoprire l’importanza dell’etica e individuare le specificità dell’etica religiosa.
Area scientifico-tecnologica (matematica, Laboratori tecnologici ed esercitazioni,
Tecnologie meccaniche ed applicazioni, Tecnologie elettrico-elettroniche ed
applicazioni, Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione, scienze
motorie)
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Operare in modo sostanzialmente corretto con i radicali quadratici;
Riconoscere, da rappresentazioni grafiche, funzioni esponenziali e logaritmiche ed
descrivere le loro proprietà al variare della base;
Risolvere semplici problematiche, simili a quelle discusse, con modelli esponenziali e
logaritmici (semplici equazioni e disequazioni esponenziali e logaritmiche riducibili alla
stessa base);
Riconoscere, in rappresentazioni grafiche, funzioni goniometriche e descrivere le loro
principali caratteristiche;
Individuare la posizione nel piano cartesiano del grafico di una funzione reale intera o fratte
utilizzando equazioni, disequazioni e sistemi;
Risolvere triangoli rettangoli e triangoli qualsiasi;
Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo con i numeri complessi;
Saper trasformare i numeri complessi da una forma all’altra.
Saper risolvere tutti i tipi di semplici disequazioni (razionali intere e fratte, esponenziali in
valore assoluto);
Realizzare e interpretare disegni e schemi di dispositivi e impianti di varia natura;
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Interpretare le condizioni di esercizio degli impianti indicate in schemi e disegni;
Assemblare componenti pneumatici ed elettrici attraverso la lettura di schemi e disegni;
Reperire, aggiornare e archiviare la documentazione tecnica di interesse;
Consultare i manuali tecnici di riferimento;
Mettere in relazione i dati della documentazione con il dispositivo descritto;
Ricavare dalla documentazione a corredo della macchina/impianto le informazioni relative
agli interventi;
Utilizzare gli strumenti e i metodi di misura di base. Descrivere i principi di funzionamento e
le condizioni di impiego degli strumenti di misura. Stimare gli errori di misura;
Presentare i risultati delle misure su grafici e tabelle anche con supporti informatici;
Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di misura e controllo tipici delle attività
di manutenzione caratteristici del settore di interesse;
Configurare gli strumenti di misura e di controllo. Eseguire prove e misurazioni in
laboratorio;
Commisurare l'incertezza delle misure a valori di tolleranza assegnati;
Valutare i rischi connessi al lavoro e applicare le relative misure di prevenzione;
Individuare i componenti che costituiscono il sistema statico utilizzando correttamente le
unità di misura;
Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i materiali impiegati;
Scegliere i componenti funzionali ai compiti assegnati, gestire il montaggio e la
manutenzione;
Scegliere i componenti funzionali ai compiti assegnati, gestire il montaggio e la
manutenzione;
Utilizzare attraverso la conoscenza e la normativa sulla sicurezza tecnologie specifiche.
Saper redigere correttamente un ciclo di lavoro mediante cartellino di lavorazione;
Individuare le caratteristiche elettriche di macchine, impianti e dispositivi elettrici;
Individuare i pericoli e valutare i rischi nell'uso dei dispositivi, nelle attività e ambienti di
vita e di lavoro;
Riconoscere la segnaletica antinfortunistica;
Individuare, adottare e promuovere dispositivi a protezione delle persone e degli impianti;
Assumere comportamenti sicuri nelle attività di manutenzione e prescriverli agli utenti dei
relativi apparati e impianti;
Identificare livelli, fasi e caratteristiche dei processi di manutenzione caratteristici degli
impianti e apparati elettrici;
Individuare e utilizzare strumenti e tecnologie adeguate al tipo di intervento manutentivo di
interesse;
Organizzare e gestire processi di manutenzione;
Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di misura propri delle attività di
manutenzione elettrica ed elettronica;
Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di controllo e regolazione propri delle
attività di manutenzione elettrica ed elettronica;
Configurare strumenti di misura, monitoraggio e controllo;
Eseguire prove e misurazioni, in laboratorio e in situazione;
Commisurare l'incertezza delle misure a valori di tolleranza assegnati;
Descrivere struttura e organizzazione funzionale di dispositivi e impianti oggetto di interventi
manutentivi;
Determinare i materiali dei conduttori idonei al trasporto dell’energia negli apparati e negli
impianti da alimentare elettricamente [curvatura elettrica];
Individuare le caratteristiche elettriche di macchine, impianti e dispositivi elettrici[curvatura
elettrica];
Valutazione delle prestazioni di macchine ed apparati elettronici [curvatura elettronica];
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Realizzazione di automatismi tramite dispositivi a microcontrollore microprocessore[curvatura elettronica];
Interpretare i dati e le caratteristiche tecniche dei componenti di apparati e impianti;
Assemblare e installare impianti, dispositivi e apparati;
Osservare le norme di tutela della salute e dell'ambiente nelle operazioni di collaudo,
esercizio e manutenzione,
Adottare i dispositivi di prevenzione e protezione prescritti dalle norme per la sicurezza
nell'ambiente di lavoro;
Interpretare i contenuti delle certificazioni;
Individuare i criteri per l'esecuzione dei collaudi dei dispositivi;
Verificare la corrispondenza delle caratteristiche rilevate alle specifiche tecniche dichiarate;
Redigere la documentazione e le attestazioni obbligatorie Procedure negli interventi di
manutenzione;
Effettuare visite tecniche e individuare le esigenze d'intervento;
Individuare le risorse strumentali necessarie all'erogazione del servizio. Eseguire interventi di
manutenzione ed effettuare il collaudo Stimare i costi relativi all'intervento;
Avere consapevolezza delle proprie capacità e svolge attività in coerenza con le competenze
possedute;
Individuare informazioni provenienti da fonti propriocettive;
Riconoscere varie informazioni sensoriali e controllare il gesto in relazione alle
modificazioni spazio – temporali;
Utilizzare le tecniche e le tattiche di gioco degli sport praticati con il fair play;
Mostrare comportamenti idonei a prevenire infortuni durante le diverse attività motorie e
saper agire in caso di infortunio.
Applicare i principi per un corretto stile di vita nel prendersi cura di se stesso.
QUINTO ANNO
Area linguistica (lingua e lettere italiane, lingua inglese)
• Saper svolgere, in modo sostanzialmente corretto, l’analisi dei testi letterari nei
caratteri formali e tematici;
· Produrre testi orali e scritti formalmente corretti su tematiche tecnicoscientifiche, d’attualità e di civiltà;
· Utilizzare in modo adeguato e corretto i linguaggi specifici delle discipline;
· Comprendere le idee fondamentali di testi complessi, su argomenti sia concreti sia
astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione;
· Saper riferire gli argomenti studiati in modo comprensibile;
· Saper produrre testi comprensibili su argomenti di carattere professionale;
· Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale.
Area storico-sociale (storia, religione)
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Operare confronti e mettere in relazione eventi storici;
Correlare problematiche sociali, politiche, economiche, demografiche;
Riconoscere il ruolo delle religioni nella società contemporanea.
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Area scientifico-tecnologica (matematica, Laboratori tecnologici ed esercitazioni,
Tecnologie meccaniche ed applicazioni, Tecnologie elettrico-elettroniche ed
applicazioni, Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione ,scienze
motorie)
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Saper calcolare i limiti e conoscere le principali operazioni sui limiti;
Determinare le caratteristiche di una semplice funzione intera o fratta utilizzando limiti e
derivate;
Rappresentare, nel piano cartesiano, il grafico di una semplice funzione reale intera o fratta;
Calcolare l’integrale indefinito di funzioni polinomiali;
Calcolare l’area di semplici figure piane;
Utilizzare anche con supporti informatici metodi e strumenti di diagnostica tipici dell'attività
di manutenzione di settore;
Individuare guasti applicando i metodi di ricerca;
Smontare, sostituire e rimontare componenti e apparecchiature di varia tecnologia applicando
procedure di sicurezza;
Utilizzare anche con supporti informatici metodi e strumenti di diagnostica tipici dell'attività
di manutenzione di settore;
Individuare guasti applicando i metodi di ricerca;
Smontare, sostituire e rimontare componenti e apparecchiature di varia tecnologia applicando
procedure di sicurezza;
Redigere documentazione tecnica;
Utilizzare la tecnologia ed il funzionamento della macchina a controllo numerico, nonché
saper utilizzare il linguaggio ISO Standard;
Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire
servizi efficaci ed economicamente correlate alla richiesta;
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche, con particolare
attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro;
Individuare i componenti che costituiscono il sistema, allo scopo di intervenire nel
montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti;
Predispone la distinta base degli elementi e delle apparecchiature componenti l'impianto;
Predisporre la distinta base degli elementi/apparecchiature componenti/impianti;
Utilizzare software di gestione relativo al settore di interesse;
Valutare il ciclo di vita di un sistema, costi e ammortamenti;
Analizzare impianti per diagnosticare guasti;
Valutare affidabilità, disponibilità, manutenibilità e sicurezza di un sistema in momenti
diversi del suo ciclo di vita;
Applicare le normative concernenti la sicurezza personale e la tutela dell'ambiente;
Individuare la struttura dei documenti relativi agli impianti e alle macchine, la gestione delle
versioni e degli aggiornamenti evolutivi nel loro ciclo di vita;
Utilizzare il lessico di settore, anche in lingua inglese;
Ricercare e individuare guasti;
Smontare, sostituire e rimontare componenti e apparecchiature di varia tecnologia applicando
procedure di sicurezza;
Applicare le procedure per il processo di certificazione di qualità;
Pianificare e controllare interventi di manutenzione Organizzare la logistica dei ricambi e
delle scorte;
Gestire la logistica degli interventi;
Stimare i costi del servizio;
Redigere preventivi e compilare un capitolato di manutenzione;
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Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di diagnostica tipici delle attività
manutentive di interesse;
Utilizzare il lessico di settore, anche in lingua inglese;
Organizzare un proprio piano di allenamento;
Applicare tecniche espressive in ambiti diversi;
Regolare la dinamica del movimento attraverso le informazioni percettive, adattando e
trasformando vari gesti tecnici;
Mostrare notevoli abilità tecnico-tattiche nella pratica di vari sport; mantenendo uno “stile
sportivo” e leali relazioni;
Ideare, progettare e realizzare una attività motoria finalizzata applicando norme e principi per
la sicurezza e la salute.
Costruzione di prove parallele: linee-guida
I docenti dell’Istituto, avendo condiviso il curricolo d’istituto organizzato per obiettivi standard per
ogni indirizzo, hanno ritenuto opportuno avviato un percorso didattico più articolato: la
predisposizione di prove parallele per tutte le discipline e per ogni anno di corso dei diversi
curricoli.
I docenti negli incontri dipartimentali individuano per ogni disciplina e/o per area disciplinare
· indicatori metodologici per la predisposizione delle prove coerenti agli obiettivi standard
· criteri di valutazione e relative griglie.
Dopo aver condiviso tale percorso, essi selezionano
· le prove da somministrare,
· i tempi
· le consegne.
Dopo la somministrazione, i risultati sono condivisi, utilizzati per la certificazione delle competenze
del primo biennio, per la valutazione de percorso scolastico e per un’osservazione sistematica del
potenziamento delle competenze di tutte le classi.
Dal punto di vista organizzativo i docenti ritengono opportuno somministrare mediamente due prove
parallele nel corso di ogni anno scolastico.
Per quanto riguarda le prove di ingresso esse sono predisposte e somministrate, ma sono considerate
utili solo per la conoscenza sistematica degli studenti.
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Valutazione dell’apprendimento
La Programmazione didattica impone un monitoraggio sistematico sia della situazione iniziale
dell’alunno, sia dell’intero percorso formativo attraverso attività di valutazione. Nella valutazione
saranno considerati:
· il processo (l’insieme dei diversi elementi del percorso che hanno portato a quella
prestazione o a quel prodotto);
· la prestazione (la modalità dell’esecuzione);
· il prodotto (la singola prova, un compito eseguito, l’esito di una prova scritta o di una verifica
orale.
Per la valutazione del prodotto si utilizzano prove strutturate, semi strutturate, questionari e verifiche
orali. Essa assume caratteri diagnostici, formativi e sommativi a seconda delle finalità. Per la
valutazione diagnostica i docenti hanno predisposto test di ingresso per il rilevamento della
situazione iniziale, funzionale alla progettazione curricolare. Durante lo svolgimento dei percorsi
formativi sono somministrate prove intermedie per il rilevamento dell’apprendimento in itinere. Per
la valutazione sommativa si ricorre alla comparazione tra risultati finali e obiettivi fissati in sede
progettuale. Nella valutazione della prestazione vengono fondamentalmente accertati i progressi
rispetto alla situazione di partenza tenendo conto degli obiettivi prefissati.
La valutazione del processo tiene conto, invece, principalmente della motivazione, della
gratificazione e dei momenti di rinforzo, e le procedure si basano su metodi di tipo sia quantitativo
sia qualitativo.
La valutazione quantitativa si articola nelle seguenti fasi:
· definizione dell’oggetto da accertare;
· scelta delle prove docimologiche da utilizzare;
· registrazione dei dati;
· criteri di misurazione.
· La valutazione qualitativa si basa sull’osservazione e sui colloqui.
Dalla sintesi di entrambe è possibile:
·
·
·
·
verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi;
sostenere i casi difficili con interventi individualizzati;
attestare i risultati didattici.
rendere consapevoli gli studenti dell’andamento degli studi in termini di risultati raggiunti e/o
ancora da raggiungere.
Per l’attribuzione dei voti, il Collegio dei docenti ha fissato degli indicatori in corrispondenza con i
livelli di conoscenze e competenze da sviluppare, come nella tabella riportata di seguito e criteri,
sempre riportati di seguito per l’ammissione alla classe successiva.
87
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
Corrisponde a un eccellente raggiungimento degli obiettivi, con padronanza dei
contenuti e delle abilità di trasferirli e rielaborarli autonomamente in un’ottica
interdisciplinare e/o multidisciplinare. In particolare:
completa, approfondita e personale conoscenza degli argomenti;
acquisizione piena delle competenze previste;
uso sempre corretto dei linguaggi specifici e sicura padronanza degli strumenti.
10
Corrisponde ad un completo raggiungimento degli obiettivi e ad una autonoma
capacità di rielaborazione delle conoscenze. In particolare:
conoscenza completa ed approfondita degli argomenti;
acquisizione sicura delle competenze richieste;
uso appropriato dei linguaggi specifici e degli strumenti.
9
Corrisponde ad un soddisfacente raggiungimento degli obiettivi e ad una
autonoma capacità di rielaborazione delle conoscenze. In particolare:
conoscenza sicura degli argomenti;
buona acquisizione delle competenze richieste;
uso valido dei linguaggi specifici e degli strumenti.
8
Corrisponde ad un discreto raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di
rielaborazione delle conoscenze abbastanza sicura. In particolare:
conoscenza chiara degli argomenti;
acquisizione delle competenze fondamentali richieste;
uso sostanzialmente corretto dei linguaggi specifici e degli strumenti.
7
Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi essenziali, in particolare:
conoscenza sostanziale degli argomenti;
acquisizione delle competenze minime richieste;
uso generalmente corretto dei linguaggi e degli strumenti specifici.
6
Corrisponde ad un parziale raggiungimento degli obiettivi minimi:
conoscenze approssimative;
acquisizione non sempre adeguata delle competenze richieste;
alcune difficoltà nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.
5
Corrisponde ad un inadeguato raggiungimento degli obiettivi minimi:
conoscenze frammentarie;
inadeguata acquisizione delle competenze richieste;
limitato uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.
4
Corrisponde al mancato raggiungimento degli obiettivi minimi:
scarse e/o nulle le conoscenze e competenze richieste ;
Inf.
a4
88
Definizione dei criteri per lo svolgimento degli scrutini finali, dell’ammissione
all’esame di stato e per l’attribuzione del credito scolastico e del credito
formativo
In sede di scrutinio finale, il docente della disciplina proporrà il voto in base ad un giudizio
motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo periodo
didattico e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione
dimostrati nell’intero percorso formativo. La proposta di voto dovrà tenere conto delle valutazioni
espresse in sede di scrutini intermedi nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali
iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati.
La proposta di voto dovrà altresì prendere in considerazione i seguenti elementi:
a) possesso in ingresso da parte dello studente delle conoscenze fondamentali necessarie per
affrontare senza difficoltà i contenuti disciplinari previsti nei piani di studio per la classe frequentata;
b) possesso delle capacità cognitive, socio-affettive, relazionali, psicomotorie e delle competenze
necessarie a conseguire gli obiettivi indicati nella programmazione;
c) progressi e miglioramenti registrati rispetto ai livelli cognitivi e relazionali di partenza;
d) partecipazione al dialogo educativo, impegno e continuità nello studio;
e) effetti e risultati prodotti dagli interventi didattici adottati dal consiglio di classe e dai docenti in
rapporto alle difficoltà mostrate dagli studenti;
f) partecipazione ai corsi integrativi e alle altre iniziative di recupero e sostegno organizzate dalla
scuola;
g) miglioramenti fatti registrare nel corso degli accertamenti;
h) livelli di preparazione raggiunti e loro idoneità a consentire il proseguimento degli studi nella
classe successiva con possibilità di miglioramento e di recupero;
i) frequenza assidua e partecipazione alla vita della scuola;
l) frequenza ad attività integrative certificate dalla scuola e svolte in orario extracurricolare;
m) crediti formativi riconosciuti dal consiglio di classe, sulla base delle indicazioni del collegio dei
docenti
Per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentino in una o più discipline valutazioni
insufficienti, il consiglio di classe, sulla base dei criteri preventivamente stabiliti, procederà alla
valutazione della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri
delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto
autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero. In tal caso, il consiglio
di classe rinvierà la formulazione del giudizio finale e provvederà, sulla base degli specifici bisogni
formativi, a predisporre le attività di recupero, riportando all’albo dell’Istituto la sola indicazione
della “sospensione del giudizio”.
Si procederà invece al giudizio finale nei confronti degli studenti per i quali il consiglio di classe
abbia espresso una valutazione positiva, con conseguente immediato giudizio di ammissione alla
classe successiva, anche a seguito degli interventi di recupero seguiti, nonché nei confronti degli
studenti che presentino valutazioni insufficienti in più discipline, comprese le discipline di
indirizzo, tali da pregiudicare certamente, su motivato parere del consiglio di classe, gli
apprendimenti previsti per la classe successiva, con conseguente e immediato giudizio di non
ammissione alla classe successiva. In caso di esito negativo del giudizio finale il risultato viene
pubblicato all’albo con la indicazione “non ammesso”. Del risultato negativo della valutazione sarà
data comunicazione scritta alla famiglia.
89
Nei casi per i quali non si riesca a definire attraverso la discussione una posizione conclusiva
condivisa da tutto il Consiglio di Classe, si procederà a votazione per la ammissione o la non
ammissione alla classe successiva secondo le modalità di legge.
Per gli alunni per i quali si sarà stabilito il rinvio della valutazione, con deliberazioni del Consiglio di
Classe che dichiarano l’esistenza di carenze, verranno compilate le comunicazioni per le famiglie,
con l'indicazione degli interventi definiti e con l’indicazione della procedura da seguire per
comunicare alla scuola l’eventuale scelta delle famiglie di provvedere autonomamente. Nella
comunicazione alle famiglie sarà inoltre espressamente indicato che, in caso di opzione per gli
interventi organizzati dalla scuola, la sola frequenza del corso di recupero estivo non è ritenuta
sufficiente al recupero se non accompagnata da un’attività di studio individuale da svolgere sotto il
diretto controllo della famiglia fino alla data della verifica, fissata nel mese di agosto.
Il Consiglio di Classe procederà all’attribuzione del voto di condotta su proposta del coordinatore e
successivamente procederà all’attribuzione dei voti per ciascuna disciplina.
L'ammissione alla classe successiva per effetto di decisione del Consiglio di Classe non determinerà
modifiche dei giudizi e delle proposte di voto dei singoli insegnanti che saranno indicate sul verbale
delle operazioni di scrutinio, anche in caso di decisione assunta all’unanimità.
Agli alunni delle classi del triennio dichiarati ammessi alla classe successiva o all’esame di stato il
consiglio di classe attribuirà il credito scolastico, operando secondo le indicazioni degli art. 11 e 15
del Regolamento D.P.R. 323 del 23.07.1998 rispettando i parametri fissati nella tabella A allegata al
D.M. 99 del 16 dicembre 2009.
I consigli di classe, nell’attribuire i crediti scolastici, terranno conto dei seguenti criteri:
· media dei voti riportati nello scrutinio finale;
· assiduità nella frequenza scolastica;
· interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo.
I consigli di classe, nell’attribuire i crediti formativi, terranno conto dei seguenti criteri:
· attività extrascolastiche ed extracurriculari coerenti con il POF e/o rispondenti alle finalità
dell’indirizzo di studi e/o inerenti al piano di studi;
· attività formalmente certificate in termini di competenze acquisite (deroga, relativamente alle
classi terminali, per le certificazione delle LL. SS., nel caso in cui gli esiti degli esami siano
certificati in periodo successivo agli scrutini di ammissione e il docente di lingua esprima
parere favorevole);
· attività svolte presso la Pubblica Amministrazione, Enti, Istituzioni, Aziende pubbliche e
private, soggetti pubblici e privati preposti all’erogazione di servizi, agenzie formative
pubbliche e private;
· attività poste in essere direttamente da questo Istituto che abbiano rilevanza per collegamento
mondo del lavoro/Università, per la significatività dei partner collegati, per l’ambito e le
tematiche affrontate.
Per gli studenti dell’ultimo anno, in sede di scrutinio finale, il consiglio di classe procederà
all’ammissione all’esame di Stato, secondo le indicazioni normative, tenendo conto delle conoscenze
e delle competenze acquisite nell'ultimo anno del corso di studi e delle capacità critiche ed
espressive.
Il Consiglio di Classe, per gli alunni che non possono essere valutati per malattia o per trasferimento
della famiglia (opportunamente documentati), delibera l'ammissione a prove suppletive per le
materie per cui risultano carenti o mancanti gli elementi e i riscontri necessari per la valutazione. I
docenti con alunni nelle situazioni sopra indicate sono tenuti a darne comunicazione al coordinatore
del Consiglio di Classe e al Dirigente con congruo anticipo rispetto alla data fissata per lo scrutinio,
al fine di consentire le verifiche necessarie e l'acquisizione di idonea documentazione.
Il consiglio di classe procederà alla valutazione degli alunni in situazione di handicap tendo conto
dei risultati raggiunti in relazione al piano educativo personalizzato e stabilendo, in caso di mancato
raggiungimento degli obiettivi definiti e quindi di ripetenza, una loro riduzione nella
programmazione dell’anno successivo.
Al termine delle attività di recupero, ciascun consiglio di classe, di norma nella medesima
composizione di quello che ha effettuato le operazioni di scrutinio finale, sulla base dei risultati
90
complessivi dell’attività di recupero e delle verifiche effettuate ed utilizzando i medesimi criteri
valutativi utilizzati in occasione del rinvio della decisione, delibererà l’integrazione dello scrutinio
finale, espresso sulla base di una valutazione complessiva dello studente che, in caso di esito
positivo, comporterà l’ammissione dello stesso alla frequenza della classe successiva. In tale caso
saranno pubblicati all’albo dell’istituto i voti riportati in tutte le discipline con la indicazione
“ammesso”. In caso di esito negativo, sarà pubblicata all’albo la sola indicazione “non ammesso”.
Del risultato negativo della valutazione sarà data comunicazione scritta alla famiglia.
Nei confronti degli studenti per i quali sia stata espressa una valutazione positiva in sede di
integrazione dello scrutinio finale al termine del terzo e quarto anno di corso, il consiglio di classe
procederà altresì all’attribuzione del punteggio di credito scolastico nella misura prevista dalla
Tabella A allegata al DM 99/2009.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
10
Lo studente partecipa al dialogo educativo, rispetta le regole, instaura rapporti corretti con tutti,
collaborativi con i compagni ( per i quali diventa soggetto trainante ), ha una frequenza costante
e dimostra impegno e senso di responsabilità nello studio personale.
9
Lo studente partecipa al dialogo educativo, rispetta le regole, instaura rapporti corretti con i
compagni, ha una frequenza costante e dimostra impegno nello studio personale.
8
Lo studente è attento e partecipe al dialogo educativo, è rispettoso delle regole, ma non sempre
rispetta le scadenze e talvolta trascura l’ impegno personale.
7
Lo studente è normalmente attento , pur rendendosi a volte responsabile di mancanze relative
alla corretta partecipazione alle attività didattiche. Può aver ricevuto note ( sul registro) e/o una
ammonizione.
6
Lo studente è spesso disattento e non si lascia coinvolgere nel dialogo educativo. Può essere
stato oggetto di ammonizioni e/o sospensione per comportamenti scorretti, ma successivamente
ha dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento.
5
Lo studente si è reso responsabile di comportamenti scorretti che hanno comportato la
sospensione e non ha dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento.
4-1
Lo studente si è reso responsabile di comportamenti di particolare ed oggettiva gravità.
91
CRITERI DI OSSERVAZIONE NEL BIENNIO E NEL TRIENNIO
L’osservazione è il punto di partenza di ogni intervento educativo e permette di assumere
elementi utili per conoscere atteggiamenti e comportamenti degli allievi. Deve quindi essere una
rilevazione sistematica e fondata su fattori significativi, analizzati in modo mirato nel corso del
tempo. In tale prospettiva, sono stati individuati criteri per l’osservazione nel biennio e nel
triennio.
92
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE TRIENNIO
93
La progettazione CLIL
Nel triennio delle scuole superiori è previsto l’insegnamento in
lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL),
compresa
nell’area
delle
attività
e
degli
insegnamenti
obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti
attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di
organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli
studenti e delle loro famiglie.
L’I. I. S
ministeriali e ha favorito
è impegnato ad attuare tali indicazioni
la formazione CLIL di alcuni suoi docenti che è in corso di
completamento; pertanto, nell’anno scolastico 2015-2016, in sintonia con le indicazioni operative
della Circolare Ministeriale del 25 luglio 2014, sono attuati progetti interdisciplinari in lingua
straniera nelle classi quinte dell’Istituto Tecnico indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie e
nelle classi terze, quarte e quinte del linguistico con la collaborazione dei docenti di lingua
straniera e dei madrelinguisti. In forma sperimentale sono avviate attività progettuali CLIL anche
nei percorsi professionali.
Ecco di seguito i progetti CLIL previsti per l’anno 2015-2016.
Classe V C Biotecnologico: la docente di matematica, prof.ssa Minicucci, in collaborazione con il
docente di inglese, sperimenterà, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto, un’unità
didattica della disciplina MATEMATICA, relativa allo studio della derivata prima e seconda
(massimi, minimi e flessi) e all’ Integrale definito.
Classe V D Biotecnologico: la docente di Igiene, prof.ssa Ricciardella, in collaborazione con il
docente di inglese, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto, sperimenterà un’unità
didattica della disciplina IGIENE, ANATOMIA,FISIOLOGIA E PATOLOGIA, relativa allo studio
dei seguenti temi: Viruses and Aids; Biotechnology in medicine: production of insulin and detecting
pregnancy using monoclonal antibodies.
Classe V E Biotecnologico: la dovente di Igiene, prof.ssa Lombardi, in collaborazione con il docente
di inglese, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto sperimenterà un’ unità didattica
nella disciplina IGIENE, ANATOMIA, FISIOLOGI E PATOLOGIA, relativa alle malattie infettive.
,.
Classe V F Biotecnologico: docente di Scienze, prof. Di Mascio, in collaborazione con il docente di
inglese, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto, sperimenterà un’unità didattica di
BIOLOGIA, relativa alle Biotecnologie.
Classe III A, III B, III I Liceo Linguistico: i docenti di storia, Mastronardi, Miceli, Roccia, Sarno,
in collaborazione con le docenti di lingua inglese, il madrelinguista e le docenti di sostegno,
sperimenteranno un’ unità didattica della disciplina STORIA, nell'ambito dello svolgimento del
programma previsto.
Classi IV A Linguistico: docente di Storia dell’arte, professoressa Zollo, in
collaborazione con i docenti di lingua inglese e dei madrelinguisti, sperimenterà un’ unità didattica
della disciplina STORIA DELL’ARTE, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto.
94
Classe IV B Liceo Linguistico: la docente di storia, Sarno, in collaborazione con il docente di lingua
inglese, il madrelinguista e le docenti di sostegno, sperimenterà un’ unità didattica della disciplina
STORIA, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto e anche in relazione al progetto in
corso Read on.
Classi IVA Liceo Linguistico: la docente di Filosofia, prof..ssa Di Nunzio, in collaborazione con
i docenti di lingua inglese e dei madrelinguisti, sperimenterà un’ unità didattica della disciplina
FILOSOFIA, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto.
Classe V B Linguistico: la docente di Scienze, prof.ssa Ruta, in collaborazione con il docente di
inglese, nell'ambito dello svolgimento del programma previsto, sperimenterà un’unità didattica di
BIOLOGIA, relativa alle Biotecnologie.
95
PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO DEL CSS: “SPORT A SCUOLA”
Finalita' educative
Progetto “Sport a Scuola” è lo slogan dell’educazione sportiva extracurriculare
pomeridiana. Sebbene non ci sia soluzione di continuità con le attività curriculari, quelle sportive
pomeridiane costituiscono un importante momento d’aggregazione sociale e base d’esperienze
formative di civismo e solidarietà. I valori e le opportunità che lo sport può offrire sono
particolarmente importanti per la socializzazione dei giovani: essi stimolano la crescita
equilibrata, offrono notevoli spunti d’apertura intellettuale, permettono l’effettuazione
d’esperienze di vita con altri, favoriscono la valorizzazione del corpo e lo sviluppo della motricità
di base, così spesso minacciata dalla sedentarietà.
Di conseguenza, si promuoveranno iniziative intese a suscitare e consolidare nei giovani la
consuetudine alle attività sportive, considerate come fattore di formazione umana e di crescita
civile e sociale, contro i pericoli dell’isolamento, dell’emarginazione, delle devianze giovanili ed a
sostegno della lotta alla dispersione scolastica.
Le finalità cui si tenderà nell’attuazione del progetto educativo didattico sono le seguenti:
• Consapevolezza della propria corporeità (in rapporto a sé, agli altri ed all'ambiente)
• attraverso le funzioni espressive e comunicative del linguaggio gestuale e motorio
• Acquisizione di una corretta cultura motoria, sportiva e del tempo libero (star bene
• con sé e con gli altri, nel rispetto delle regole comunemente concordate).
• Scoperta delle attitudini motorie personali, maturando la consapevolezza dei propri
• limiti e delle proprie potenzialità (autovalutazione).
• Acquisizione dell'abitudine alla riflessione sull'attività fisica svolta attraverso
• l'osservazione e l'analisi dei comportamenti motori, onde favorire il passaggio dal
concreto (azione motoria) all'astratto (rappresentazione mentale della stessa).
• Riconoscimento del contributo dell’esperienza motoria e sportiva ai fini della
• crescita del rispetto reciproco, della partecipazione attiva, del controllo morale,
dell’impulsività e della collaborazione interpersonale.
Obiettivi didattici disciplinari
Per quanto evidenziato nelle finalità educative, la partecipazione alle attività deve
coinvolgere nelle varie discipline sportive il maggior numero possibile d’alunni, anche portatori di
handicap, senza vincoli di partecipazione per nessuno. L’attività sportiva scolastica, con tutte le
sue peculiarità, contribuendo in modo significativo alla formazione e allo sviluppo della
personalità del preadolescente, è un elemento fondamentale di tutta l’azione didattico-educativa
della scuola. Questa forma d’attività, che caratterizza lo sport educativo, privilegia tutti i processi
d’apprendimento e d’acquisizione delle attività motorie, ricusando ogni procedura allenante
centrata sulla prestazione, sulla selezione e sul conseguimento dei risultati fini a se stessi.
In quest’ottica gran rilevanza pedagogica assumerà la fase d’istituto, strumento capillare della
diffusione della pratica sportiva ed i tornei scolastici interni; si potenzieranno, si consolideranno e,
in alcuni casi, si recupereranno gli obiettivi operativi già prefissati nella programmazione
disciplinare curriculare (dimensione di continuità tra tutta l’attività scolastica, superando, nei fatti,
la stessa distinzione tra curriculare ed extracurricolare): consolidamento e coordinamento degli
schemi motori di base (per una migliore conoscenza di se stessi ed un più ordinato sviluppo
psicomotorio), potenziamento fisiologico (per un incremento delle capacità motorie condizionali e
coordinative), conoscenza degli obiettivi e delle caratteristiche proprie delle attività motorie (per
favorire il passaggio dal concreto dell'azione motoria all'astratto della rappresentazione mentale
della stessa), conoscenza delle regole nella pratica ludica e sportiva (per rispettare le regole
96
assumere sane abitudini per la tutela della vita e dell'ambiente) e formazione delle rappresentative
che rappresenteranno l’Istituto nelle varie Fasi dei Giochi Sportive Studenteschi.
Contenuti
I contenuti programmatici scelti avranno carattere di continuità per l’intero anno scolastico
con i programmi curriculari di Scienze Motorie e Sportive dei quali non saranno in alcun modo
sostitutivi.La realizzazione dell’attività sportiva scolastica, finalizzata ai Giochi Sportivi
Studenteschi, potrà essere supportata dalla collaborazione con gli Enti Locali e le forze presenti
sul territorio (Associazioni, Società Sportive, Tecnici Federali, Genitori, Alunni, con compiti
organizzativi, di giuria ed arbitraggio) al fine di garantire la massima partecipazione degli
studenti, vincendo anche quelle naturali difficoltà che vengono dalla carenza di strutture. Le
discipline sportive cui la scuola parteciperà, nelle varie fasi dei Giochi sportivi Studenteschi,
oggetto dell’attività ludico-sportive extracurriculari, saranno definite con delle linee guida
orientative, dovendo poi, nel dettaglio, potersi adattare ad ogni particolare situazione dei ragazzi,
ciò allo scopo di raggiungere l’obiettivo della partecipazione, dell’integrazione sociale, della
crescita civica, della solidarietà morale.In linea di massima, potendo disporre di n°4 Insegnanti di
Educazione Fisica, si cercherà di favorire il gioco della Pallacanestro, Pallavolo, Calcio a 11 e
Calcio a 5, Pallamano e Atletica Leggera.
I contenuti oggetto delle lezioni saranno i seguenti:
• Rafforzamento generale, miglioramento delle capacità condizionali: con esercizi
tendenti al potenziamento generale e specifico.
• Preacrobatica generale: con esercitazioni tendenti a rafforzare il coraggio ed a dare
il consapevole dominio di se stessi.
• Atletica Leggera: attraverso esercitazioni di corse, salti e lanci; corsa di velocità,
corsa ad ostacoli, corsa di resistenza, esercitazione di salto in alto e in lungo, getto
del peso, staffette di corsa.
• Giochi pre-sportivi: tendenti a sviluppare la personalità dei ragazzi e mettere in
luce le loro qualità migliori.
• Giochi sportivi: con esercitazioni in gruppi ed a squadra tendenti all’acquisizione
d’abilità tecnico-tattiche e di una crescita del rispetto delle regole, del rispetto
reciproco, della partecipazione attiva, del controllo morale, dell’impulsività, della
collaborazione interpersonale.
Metodi
Gli obiettivi prefissati saranno perseguiti attraverso l’interazione di metodi che favoriscano
sistematicamente la centralità dell’allievo e dell’insegnante. L’organizzazione di situazioni
didattiche, governate da stili educativi non direttivi, porrà l’allievo al centro della relazione
educativa favorendo lo sviluppo della creatività motoria, l’espressione corporeo-gestuale, una
maggiore autonomia e gestione delle abilità e, via via, la risoluzione di problemi motori
differenziati. In tal modo sarà arricchito il bagaglio motorio individuale richiesto nelle
combinazioni dei movimenti e nello svolgimento di situazioni tecnico-tattiche variabili, ricorrenti
nei giochi di gruppo e sportivi.
I metodi d’apprendimento “analitico-globale” e per “compiti” saranno impiegati
prevalentemente per: favorire l’apprendimento ed il consolidamento delle abilità, individualizzare
i compiti d’apprendimento ed il processo di formazione motoria, correggere gli errori, adattare le
abilità ai nuovi rapporti staturo-ponderali peculiari della pubertà.
Saranno offerte soprattutto opportunità d’apprendimento cooperativo per facilitare l’interazione
reciproca, la partecipazione e la collaborazione.
97
Il processo d’apprendimento sarà basato sulla possibilità di investire tutti gli aspetti della
motricità (principio della polivalenza); riguarderà le variabili esecutive relative al maggior numero
d’abilità ed al loro rapporto anche con l’uso d’attrezzi (principio della multilateralità), per
consentire a ciascun allievo di strutturare e rielaborare autonomamente le proprie competenze
motorie in funzione di risposte originali e trasferibili; sfrutterà le "valenze ludiche" degli attrezzi
disponibili, dei giochi, degli esercizi a coppie e in gruppo (principio della ludicità). La
componente ludica dovrà essere sempre presente durante l’attività, perché i giochi tendono a
sviluppare il rispetto delle regole, quello dei ruoli, ed a sperimentare in modo positivo emozioni in
una situazione divertente d’affiliazione e coesione. Le opportunità formative da svolgersi potranno
arricchire l’esperienza, facilitando, inoltre, l’individuazione e l’orientamento di personali attitudini
motorie e sportive.
Verifiche
La verifica delle acquisizioni tecnico-tattiche ed il miglioramento della prestazione
corporea degli alunni nelle varie attività avverrà attraverso un processo di controllo del
comportamento motorio durante le esercitazioni e la somministrazione di test (tipo gara).
La socializzazione si verificherà attraverso l'osservazione diretta del comportamento nelle varie
situazioni.
La comprensione e l'acquisizione delle caratteristiche proprie dell'attività motoria si
verificherà attraverso la verbalizzazione.
Durata
Il progetto “Sport a Scuola” si svolgerà dall’inizio alla fine dell’anno scolastico, con
riferimento alla calendarizzazione delle varie fasi delle discipline sportive dei Giochi Sportivi
Studenteschi e “Classi in Gioco” cui la scuola formalmente aderirà. Durante l’anno scolastico,
previa disponibilità degli alunni, le lezioni si terranno anche durante i periodi d’interruzione delle
normali lezioni curriculari (es. vacanze natalizie e pasquali), con eventuali spostamenti in orario
antimeridiano.All’attività sportiva scolastica, finalizzata alla partecipazione alle varie fasi dei
Giochi Sportivi Studenteschi e Classi in Gioco, si dedicheranno n. 6 (sei) ore pomeridiane, tutte
eccedenti l'orario curriculare della cattedra di Scienze Motorie per ogni Insegnante impegnato.
Partecipazione alunni
La partecipazione alle attività coinvolgerà nelle varie discipline sportive il maggior
numero possibile d’alunni, anche portatori di handicap, senza vincoli di partecipazione per
nessuno. Gli alunni, i quali compileranno un apposito modulo di iscrizione, saranno suddivisi
orientativamente in due gruppi misti di lavoro: un primo gruppo del BIENNIO nati negli anni
1999/00 (categoria ragazzi/e); un secondo gruppo del TRIENNIO nati negli anni 1996/97/98
(categoria cadetti/e). Si consentirà, in alcuni casi, di frequentare le lezioni in gruppi diversi a causa
di giustificati impegni precedentemente assunti da parte degli interessati. Le lezioni, per entrambi
i gruppi, si terranno in due giorni settimanali definiti e, comunque, recuperabili in altri giorni della
settimana, previo avviso scritto alle famiglie, in caso di sopraggiunti impegni dei docenti
interessati (es. convocazioni degli Organi Collegiali, visite guidate, etc.).
Beni e servizi
Le lezioni si svolgeranno presso la palestra polivalente sita in Via Trivisonno dove è possibile
praticare la pallavolo e la pallacanestro, calcio e pallamano e negli spazi esterni annessi all’
edificio scolastico di Via Scardocchia, sufficienti per praticare l’atletica leggera.Saranno utilizzati
gli attrezzi disponibili ed eventuale materiale di recupero.
98
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
I PROGETTI ATTIVATI
Con l’ampliamento dell’offerta formativa si intende favorire il benessere scolastico degli
studenti, offrire un arricchimento culturale in sintonia con i bisogni della società contemporanea,
rafforzare le
competenze degli studenti. Le attività di ampliamento sono svolte dai docenti
dell’istituto, al fine di valorizzare le competenze professionali del personale, senza però escludere
apporti esterni. Per l’anno 2015-2016 sono attivati progetti per tutti gli indirizzi e progetti
specifici.
PROGETTI PER TUTTI GLI INDIRIZZI
Titolo
Obiettivi
ASSISTENZA DOMICILIARE
Limitare il disagio e l’isolamento sociale dovuto allo stato di salute con proposte
educative mirate
Soddisfare il bisogno di apprendere, conoscere e comunicare
Agevolare la prospettiva del reinserimento nel percorso scolastico
Curare l’aspetto socializzante della scuola.
Destinatari Allievi impossibilitati a frequentare la scuola per motivi di salute
responsabile pro. Ernesto Di Pietro
Titolo
INDAGINE EPIDEMIOLOGICA SULL’USO DI TABACCO, ALCOOL E
DROGHE NELLE SCUOLE
Conoscieilvalutare
consultorio
e le strutture
pubbliche
Obiettivi Informare gli studenti
l’evoluzione
di fenomeni
in socio-sanitarie
rapido cambiamento
nella società attuale
Destinatari Studenti di un intero corso del Pertini, del Montini e del Cuoco
responsabile Prof.ssa I. RICCIARDELLA- Professoressa T. ADAMO
Previsto staff di progetto
Titolo
SPORTELLO INFO-STUDENTI
Conosci il consultorio e le strutture pubbliche socio-sanitarie
Obiettivi Conoscere il consultorio e le strutture pubbliche socio-sanitarie che operano sul
nostro territorio, nonché le loro funzioni
Destinatari Tutte le Classi Prime
responsabile Prof.sse I. RICCIARDELLA, T. ADAMO
Previsto staff di progetto
Titolo
SESSUALITA’ ED AFFETTIVITA’
99
•Acquisire atteggiamenti sani verso il proprio corpo e quindi verso la propria
sessualità;
•Acquisire la capacità di attuare scelte autonome e responsabili;
•Aumentare la consapevolezza dei ragazzi sui vari aspetti della sessualità
Destinatari Tutte le Classi Seconde
responsabile Prof.sse I.RICCIARDELLA- T. ADAMO
Previsto staff di progetto
Obiettivi
Titolo
Obiettivi
SPORTELLO SUPPORTO ED ASCOLTO PSICOLOGICO
•Supportare i giovani e le rispettive famiglie in condizioni di disagio
psicologico;
•Contenere la dispersione scolastica
Destinatari Gli studenti dell’Istituto (a richiesta individuale e/o familiare)
responsabile Prof.sse I. RICCIARDELLA, T. ADAMO
Previsto staff di progetto
Titolo
Obiettivi
VECCHIE E NUOVE DIPENDENZE: PIU’ SAI…MENO RISCHI!!!
• promuovere il concetto di salute;
• fornire informazioni corrette sulle sostanze psicoattive legali ed illegali;
• dare indicazioni sui rischi connessi alla guida in stato di ebbrezza;
• informare sulle nuove dipendenze
Destinatari Tutte le Classi Prime del Pertini-Montini - Cuoco
responsabile Prof.sse I. RICCIARDELLA- T. ADAMO
Previsto staff di progetto
Titolo
Obiettivi
SHOAH E UNIONE EUROPEA
· Rafforzare le competenze degli studenti nell’analisi di processi storici
Favorire la formazione della cittadinanza europea degli studenti
Destinatari
Classi III e IV di tutti gli indirizzi
responsabile Prof.ssa A. D’ANDREA
E’ previsto staff di progetto
SABATO … AL PERTINI
INCONTRI-DIBATTITI -CONFRONTI CON LA SOCIETA’ CIVILE
• Potenziare le competenze di cittadinanza;
Obiettivi
• Aprire le porte al mondo della letteratura, della musica, dello spettacolo,
della scienza, dello sport , attraverso incontri con esponenti della società
civile
Destinatari Tutte le Classi
responsabile Prof.ssa Angela BONAVITA
Titolo
Titolo
PERTINI ENSEMBLE
100
Obiettivi
Valorizzare la cultura musicale come linguaggio non verbale trasversale alle
altre discipline;
· Utilizzare la didattica laboratoriale per favorire l’apprendimento attraverso
l’operatività;
· Potenziare abilità musicali individuali e d’insieme
Destinatari Studenti del Linguistico e del Biotecnologico
responsabile Prof.sse C. IALENTI, A. MASTRONARDI, V. TATA
Titolo
Obiettivi
·
NASCONO LIBERI E UGUALI- CINEFORUM
· Valorizzare il mezzo cinematografico
Rafforzare il rispetto per i diritti umani e per le libertà fondamentali
Destinatari
Classi prime e seconde del Pertini-Montini-Cuoco
responsabile Prof.M. ROCCIA
E’ previsto staff di progetto
Titolo
Obiettivi
LA PAGINA DEL PERTINI -MONTINI -CUOCO
Rafforzare le competenze espressive degli studenti tramite la
possibilità di pubblicare articoli su un quotidiano locale
Destinatari
Studenti di tutti gli indirizzi
responsabile Prof. R. IANNACCONE
Titolo
Obiettivi
LABORATORIO TEATRALE
Migliorare le competenze comunicative degli studenti tramite la
realizzazione di uno spettacolo teatrale
Destinatari
Studenti di tutti gli indirizzi
responsabile Prof. R. IANNACCONE
Titolo
Obiettivi
A SCUOLA DI COOPERAZIONR
Informare e sui temi della cooperazione, sviluppo, eco sostenibilità e sicurezza
alimentare
Diffondere la cultura della pace e della cooperazione
Destinatari
responsabile Proff. S. BARBA, R. IANNACCONE, S. FIORILLI; N. RICCIARDELLA
101
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
GIOCO, SPORT E FANTASIA. ESSERE ANIMATORE”.
Conoscere le tecniche di animazione
Utilizzare attività ludiche, motorie, sportive e di intrattenimento
Rafforzare le competenze socio-relazionali
Studenti di tutti gli indirizzi
Prof. M. IATAURO
PROGETTI PER UNO O PIU’ INDIRIZZI
Titolo
Obiettivi
PROGRAMMA EUROSCUOLA
· Rafforzare negli studenti la conoscenza dell’Europa e dell’Unione Europea;
Favorire la formazione della cittadinanza europea degli studenti
Rafforzare la cultura della progettazione europea
Destinatari
Studenti del Linguistico e del Biotecnologico
responsabile Prof. M. FEROCINO
Titolo
Obiettivi
MATEMATICA & REALTA’
• stimolare gli studenti all’apprendimento cooperativo tra pari;
• rappresentare mediante modelli matematici problemi del quotidiano per
comprenderli e risolverli
Destinatari Studenti delle classi terze del Biotecnologico e del Linguistico
responsabile Prof.sse A. NAPPA, R. DE PASQUALE
Titolo
Obiettivi
IL GIARDINO PARLANTE
WWW.ILGIARDIOPARLANTE.COM
§ Formazione scientifica degli studenti dell’Istituto Biotecnologico, per la
descrizione delle specie botaniche più frequenti nei giardini storici della città
utili alla progettazione e realizzazione di percorsi di visita e di “ giochi “
ludico-scientifici
§ Formazione storico-artistica per la descrizione delle presenze artistiche della
città nell’area di studio
§ Traduzione dei percorsi guidati in quattro lingue comunitarie con la
collaborazione di docenti di madre lingua
Destinatari Studenti del Biotecnologico e del Linguistico
responsabile Prof.ssa Annarita MASSARELLA
Titolo
Organizzazione de “ I Giochi delle Scienze Sperimentali 2015” per la
SECONDARIA DI 1°GRADO Fase regionale
102
§ Evidenziare il ruolo fondamentale assolto dal nostro Istituto per la cultura
scientifica di base e per la formazione della persona.
§ Offrire la possibilità , ai docenti che partecipano all’iniziativa, di costruire un
patrimonio di conoscenze e competenze professionali comuni da condividere
con i colleghi.
§ essere di stimolo allo studio delle scienze sperimentali per gli studenti della
scuola SECONDARIA DI 1°GRADO
Destinatari Studenti dell’Istituti della Scola Secondaria di 1° grado, meritevoli e motivati alla
partecipazione alla gara nazionale
Obiettivi
responsabile Prof.ssa Annarita MASSARELLA
Titolo
GIOCHI DELLA CHIMICA 2016
Obiettivo
· Fornire agli studenti una preparazione adeguata per partecipare alle fasi
regionali dei giochi della Chi,mica
Stimolare l’interesse degli studenti per la disciplina
Destinatari Alunni delle classi seconde e quarte del Biotecnologico
responsabile prof.ssa S. NIRO
Titolo
Obiettivi
DALLE MERENDINE PRECONFEZIONATE Al “MADE AT HOME”
Orientare gli studenti al concetto di benessere
Costruire percorsi per alunni della scuola secondaria di
primo grado
Orientarsi verso la didattica laboratoriale
Destinatari Studenti delle classi terze e quarte del Biotecnogico
responsabile Prof.ssa N. RICCIARDELLA
Titolo
Obiettivi
Destinatari
GESTIRE LA BIBLIOTECA SCOLASTICA
potenziare l’apprendimento attraverso la gestione, la fruizione e la
valorizzazione dei beni culturali scolastici;
promuovere la lettura e le attività riguardanti le risorse e i servizi della
·
biblioteca scolastica, per la crescita individuale e per l’emancipazione civile
e culturale dello studente in formazione;
· rendere la biblioteca scolastica parte integrante del processo formativo della
Scuola, luogo di raccolta della documentazione didattica prodotta
dall’Istituto
Studenti delle classi II C, I D, I E Biotecnologico
·
responsabile Prof.sse E. TANNO, N. VARANESE
103
Titolo
Obiettivi
PIANO I.S.S. ( Insegnare Scienze Sperimentali)
Promuovere un programma per lo sviluppo professionale dei docenti
basato sulla diffusione di metodologie laboratoriali per un approccio alle
Scienze che abbia una contestualizzazione storica e temporale rispetto ai
nodi concettuali.
• Favorire e sostenere lo sviluppo delle scuole quali “laboratori” del sapere
scientifico (professionalità; infrastrutture; strumenti e ambienti idonei alla
pratica sperimentale).
• Attivare buone pratiche per una ridefinizione dei curricola, dando il rilievo
necessario alle discipline scientifiche - tecnologiche e alla loro dimensione
culturale e sperimentale anche nell’ottica della costruzione di un curricolo
verticale.
Destinatari Docenti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado
•
responsabile Prof.ssa Annarita MASSARELLA
Titolo
ACQUA PUBBLICA/ACQUA PRIVATA-LA GESTIONE DEL SERVIZIO
IDRICO INTEGRATO
Obiettivi approfondire gli aspetti legislativi e culturali del servizio idrico integrato in
generale e nel Molise
Destinatari Studenti del Biotecnologico
responsabile Prof. Mario FEROCINO
Titolo
Obiettivi
EDUCAZIONE FINANZIARIA
promuovere un programma di sviluppo che assicuri alle giovani generazioni gli
strumenti cognitivi di base per assumere in futuro scelte consapevoli in campo
economico e finanziario sia come cittadini, sia come utenti dei servizi finanziari
Destinatari Classi III de Biotecnologico e del linguistico
responsabile Prof. Mario FEROCINO
Titolo
Obiettivi
METODO DIFESA DONNA
• conoscere e applicare procedure per la sicurezza personale;
• essere informati sui centri di aiuto e dei consultori del proprio territorio
Destinatari Le classi 5°C e 5°D
responsabile Prof.ssa Michela IATAURO
Titolo
Obiettivi
ENGLISH FOR COMUNICATION AND CERTIFICATION.
Progetto di potenziamento della comunicazione in lingua straniera per il
conseguimento delle certificazioni esterne PET (Preliminary English Test) e FCF
(First Certificate in English).
potenziare e valorizzare il livello di conoscenza della lingua inglese attraverso
l'attivazione di corsi pomeridiani tenuti da docenti madrelingua altamente
qualificati
Destinatari studenti del Biotecnologico e del Linguistico
responsabile p.ssa A. DE CASTRO
104
CORSO DI LINGUA INGLESE PER DOCENTI E ALTRE PERSONE
ESTERNE ALLA SCUOLA
Titolo
Obiettivi
potenziare e valorizzare il livello di conoscenza della lingua inglese attraverso
l'attivazione di corsi pomeridiani per il conseguimento delle certificazioni
europee
Destinatari Adulti esterni alla scuola, docenti
responsabile p.ssa A. DE CASTRO
Titolo
CERTIFICAZIONE ESTERNA
DI SPAGNOLO DELE LIVELLO B1 E B2
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
potenziare e valorizzare il livello di conoscenza della lingua spagnola attraverso
l'attivazione di corsi pomeridiani tenuti da docenti madrelingua altamente
qualificati
studenti delle classi terze, quarte e quinte
prof. D. J. MASTROGIORGIO
CORSO DI LINGUA E CULTURA CINESE
Sensibilizzare allo studio del cinese
Avvicinare i partecipanti alla cultura cinese
Destinatari
Studenti della scuola, esterni
responsabile Prof.D.J.MASTROGIORGIO
Titolo
Obiettivi
Destinatari
Titolo
Titolo
Obiettivi
Destinatari
Titolo
responsabile
Obiettivi
Destinatari
responsabile
PROGETTO DELF
Certificazione di competenze in Lingua FRANCESE, a cura di Alliance
Française
· Potenziare la competenza linguistica degli allievi che scelgono di conseguire
la certificazione;
· sviluppare le quattro abilità linguistiche
allievi del secondo biennio e del quinto anno
Prof.ssa S. M. Paolo
PROGETTO Di CONTINUITA’: il tedesco dopo l’inglese
BUON DIVERTIMENTOCON IL TEDESCO
Sensibilizzare
studio del tedesco
PROGETTO Di allo
CONTINUITA’:
Buon divertimento con il tedesco
Avvicinare
studenti
della secondaria
Sensibilizzare
allo studio
del tedesco di primo grado alla cultura
dei
paesi germanofoni
Avvicinare
studenti della primaria alla cultura dei paesi
germanofoni
Studenti delle secondarie di primo grado
Allievi della scuola primaria
CORSO DI TEDESCO LIVELLO B1
Prof.ssa DI LEMBO
migliorare e sviluppare le competenze comunicative secondo i descrittori
proposti dal Consiglio d’Europa nel “Quadro di riferimento comune europeo 105
Studenti del Linguistico e del Biotecnologico e soggetti esterni, tutti già in
possesso delle competenze relative al livello A1.
Prof.ssa G. DI LEMBO
Protocollo n° ...................................................................
Titolo
READ ON! FOR E CLIL
• Incrementare la motivazione e l’atteggiamento positivo verso la lettura;
• migliorare i livelli di apprendimento sia nella lingua inglese sia in altre
lingue studiate
Destinatari Studenti della classe 3 B
responsabile Proff. D. J. MASTROGIORGIO, D’ONOFRIO
Obiettivi
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
LA SCOPERTA DEL PAESAGGIO RINASCIMENTALE
Potenziare competenze storico-letterarie
Fornire strumenti per l’analisi del paesaggio artistico-letterario
III I Linguistico
Prof.ssa E. SARNO
UN APPROCCIO ALLA DEMOGRAFIA
Avvicinare gli studenti agli elementi fondamentali della
demografia
Guidarli nell’analisi di dati demografici
IV B Linguistico
Prof.ssa E. SARNO
CORSO DI MODELLAZIONE SOLIDA
Potenziare le eccellenze
Promuovere apprendimento significativo, collaborativo e attivo
Studenti del Triennio Montini, docenti, personale ATA, genitori, esterni
Prof.A. IACAMPO, A. PAGLIONE
E’ previsto staff di progetto
LA SERRA DI ARDUINO
Fornire agli studenti l’opportunità didattica di gestire e controllare
apparecchiature elettriche e acquisire competenze tecniche
Studenti delle classi III B e IV B Montini
Prof.A. SPALLONE
106
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
GREEN TECHNOLOGIES AWARD 2016
Fornire agli studenti l’opportunità didattica di acquisire
competenze relative al risparmio energetico
Studenti delle classi III B e IV B Montini
Prof.A SPALLONE
MICRO LAB
Rafforzare le competenze laboratoriali degli studenti
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Studenti delle scuole secondarie di primo grado
Prof.A. SPALLONE
IPIA LAB Energy
Predisporre un laboratorio per l’efficienza energetica
Stabilire contatti con aziende locali
Destinatari
responsabile
Studenti delle classi III B e IV B Montini
Prof.A. SPALLONE
Titolo
Obiettivi
RACCONTIAMOCI IN RETE
Destinatari
Studenti del Triennio del Cuoco
responsabile
Utilizzare le TIC per narrare storie
Produrre brevi documentari o cortometraggi
Prof. R. IANNACCONE
Titolo
Obiettivi
USO E ABUSO DI ANIMALI
Destinatari
Studenti del Triennio del Cuoco
responsabile
Favorire la conoscenza del mondo animale
Favorire incontri con esperti del settore
Prof. R. IANNACCONE
107
OLTRE IL TETTO DI CRISTALLO
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Analizzare la condizione femminile
Guidare gli studenti ad una corretta interpretazione del ruolo della
donna
Studenti delle classi quarte e quinte del Cuoco
Prof. R. IANNACCONE
I PEGGIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA
Analizzare l’attuale crisi economica tramite la visone di film
Acquisire un metodo di lettura dell’attuale crisi economica
Studenti delle classi quarte e quinte del Cuoco
Prof. R. IANNACCONE
NUTRIMENTO DEL CORPO E DELL’ANIMA NELLA
CIVILTA’ CONTEMPORANEA
Guidare gli studenti alla conoscenza della civiltà contadina
Operare confronti con la civiltà contemporanea tramite i sapori
Studenti delle classi V del Cuoco
Prof. C. SARDELLA
XANADU
Sviluppare l’interesse per la lettura
Potenziare le competenze comunicative
Studenti del biennio Linguistico
Prof. F. MICELI
OROLOGIO MECCANICO con meccanismo a CROCE DI MALTA
Potenziare e rafforzare le competenze degli studenti nell’impiego delle
macchine a controllo numerico, software solidwork e stampante 3d
Studenti delle classi quinte del Montini
Proff. A. IACAMPO e A. PAGLIONE
108
Titolo
READ ON! FOR E CLIL
• Incrementare la motivazione e l’atteggiamento positivo verso la lettura;
• migliorare i livelli di apprendimento sia nella lingua inglese sia in altre
lingue studiate
Destinatari Studenti della classe 3 B
Obiettivi
Titolo
CORSO DI TEDESCO
LIVELLO B1
Obiettivi
migliorare e sviluppare le competenze comunicative secondo i descrittori
proposti dal Consiglio d’Europa nel “Quadro di riferimento comune europeo
Destinatari
Studenti del Linguistico e del Biotecnologico e soggetti esterni, tutti già in
possesso delle competenze relative al livello A1.
responsabile Prof.ssa G. DI LEMBO
responsabile Proff. D. J. MASTROGIORGIO, D’ONOFRIO
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
LA SCOPERTA DEL PAESAGGIO RINASCIMENTALE
Potenziare competenze storico-letterarie
Fornire strumenti per l’analisi del paesaggio artistico-letterario
III I Linguistico
Prof.ssa E. SARNO
UN APPROCCIO ALLA DEMOGRAFIA
Avvicinare gli studenti agli elementi fondamentali della
demografia
Guidarli nell’analisi di dati demografici
IV B Linguistico
Prof.ssa E. SARNO
CORSO DI MODELLAZIONE SOLIDA
Potenziare le eccellenze
Promuovere apprendimento significativo, collaborativo e attivo
Studenti del Triennio Montini, docenti, personale ATA, genitori, esterni
Prof.A. IACAMPO, A. PAGLIONE
E’ previsto staff di progetto
LA SERRA DI ARDUINO
Fornire agli studenti l’opportunità didattica di gestire e controllare
apparecchiature elettriche e acquisire competenze tecniche
109
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Studenti delle classi III B e IV B Montini
Prof.A. SPALLONE
GREEN TECHNOLOGIES AWARD 2016
Fornire agli studenti l’opportunità didattica di acquisire
competenze relative al risparmio energetico
Studenti delle classi III B e IV B Montini
Prof.A SPALLONE
MICRO LAB
Rafforzare le competenze laboratoriali degli studenti
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Studenti delle scuole secondarie di primo grado
Prof.A. SPALLONE
IPIA LAB Energy
Predisporre un laboratorio per l’efficienza energetica
Stabilire contatti con aziende locali
Destinatari
responsabile
Studenti delle classi III B e IV B Montini
Prof.A. SPALLONE
Titolo
Obiettivi
RACCONTIAMOCI IN RETE
Destinatari
Studenti del Triennio del Cuoco
responsabile
Utilizzare le TIC per narrare storie
Produrre brevi documentari o cortometraggi
Prof. R. IANNACCONE
Titolo
Obiettivi
USO E ABUSO DI ANIMALI
Destinatari
Studenti del Triennio del Cuoco
responsabile
Favorire la conoscenza del mondo animale
Favorire incontri con esperti del settore
Prof. R. IANNACCONE
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OLTRE IL TETTO DI CRISTALLO
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Titolo
Obiettivi
Destinatari
responsabile
Analizzare la condizione femminile
Guidare gli studenti ad una corretta interpretazione del ruolo della
donna
Studenti delle classi quarte e quinte del Cuoco
Prof. R. IANNACCONE
I PEGGIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA
Analizzare l’attuale crisi economica tramite la visone di film
Acquisire un metodo di lettura dell’attuale crisi economica
Studenti delle classi quarte e quinte del Cuoco
Prof. R. IANNACCONE
NUTRIMENTO DEL CORPO E DELL’ANIMA NELLA
CIVILTA’ CONTEMPORANEA
Guidare gli studenti alla conoscenza della civiltà contadina
Operare confronti con la civiltà contemporanea tramite i sapori
Studenti delle classi V del Cuoco
Prof. C. SARDELLA
XANADU
Sviluppare l’interesse per la lettura
Potenziare le competenze comunicative
Studenti del biennio Linguistico
Prof. F. MICELI
OROLOGIO MECCANICO con meccanismo a CROCE DI MALTA
Potenziare e rafforzare le competenze degli studenti nell’impiego delle
macchine a controllo numerico, software solidwork e stampante 3d
Studenti delle classi quinte del Montini
Proff. A. IACAMPO e A. PAGLIONE
111
Cap. 4 L’INCLUSIONE
Il progetto IIS: ALL INCLUDED
Progetto di ricerca-azione finalizzato a promuovere e realizzare la cultura dell’inclusione
“Una scuola che include è una scuola che pensa e che progetta tenendo a mente proprio tutti. Una
scuola che - come esplicita, in questa riflessione, Canevaro - non si deve muovere sempre nella
condizione di emergenza, in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità che si
differenzia da quella della maggioranza degli alunni “normali” della scuola. Una scuola inclusiva
è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché nessun
alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto.”
PREMESSA
La motivazione di fondo di questa proposta progettuale risiede non solo trova le sue radici nel PAI
posto in essere dell’ Istituto, ma risiede nel convincimento che, nell’attuale stagione storica, la
cultura dell’inclusione si ponga quale diffusa quanto impegnativa frontiera su cui combattere le
laceranti contraddizioni figlie del tormentato passaggio ad una nuova concezione del mondo. La
scuola non può che esserne protagonista, riappropriandosi della sua fisiologica - ma spesso
disattesa - centralità culturale e sociale nel segnare, accompagnandolo in funzione di ineliminabile
ponte, il passaggio passato-presente, con uno sguardo rivolto al futuro, che prenda corpo in azioni
strutturalmente mirate.
In tal senso, lo stesso conclamato rapporto scuola-territorio assume valenza di massima funzionalità
ed efficacia, in una inscindibile relazione biunivoca, capace di innescare e diffondere, con effetto
alone, un sistema di buone pratiche, fondate sulla proiezione della positiva capitalizzazione del
passato in termini di anticipatrice innovazione.
La motivazione di contesto nasce dal recente, nuovo assetto dell’Istituto “Pertini”, che, dal corrente
anno scolastico, si avvale dell’aggregazione dell’Istituto Professionale dell’Industria e
dell’artigianato e dell’ Istituto Professionale per i servizi commerciali e socio sanitari; evento,
questo, che rende indispensabile la realizzazione di interventi di “inclusione” reciproca, finalizzata a
dar luogo ad una efficace comunicazione interna e, soprattutto, a determinare processi didatticoeducativi coerenti e coesi tra loro, declinati all’interno di una mission concretamente condivisa.
Peraltro, il processo di “inclusione” non può che vedere coinvolte tutte le componenti della scuola,
discenti, famiglie, docenti e non docenti, parti sociali, istituzioni e soggetti, pubblici e privati,
significativi del territorio.
NATURA ed IMPIANTO del PROGETTO
Il percorso, in sé complesso, ma non irrealizzabile, non può che essere codificato sotto la species
del Progetto-Quadro, dal respiro triennale, al cui interno innestare sottoprogetti specifici, dedicati
ai diversi target presi in esame, salvaguardando la intrinseca unitarietà sotto il marcatore
“inclusione”, che si fa, qui, baluardo contro tutte le forme di “esclusione” e di “discriminazione”,
tradizionali e contingenti, di qualsiasi natura. L’inclusione è, peraltro, irrinunciabile presupposto
della integrazione e si inscrive nel grande alveo della legalità, declinata nei termini di giustizia e
solidarietà, assunta, dall’USR del Molise e dalla nostra scuola, come filo conduttore del corrente
anno scolastico.
La modalità di sviluppo è quella, ormai consolidata, della ricerca-azione, che garantisce maggiore
coinvolgimento dei diversi attori in termini di formazione circolare; estrema flessibilità; più
attendibile efficacia; migliore controllo, sotto il profilo dell’autovalutazione e della valutazione,
delle ricadute degli interventi.
112
L’impianto del progetto, in una estrema schematizzazione, si sostanzia di una impostazione
sequenziale scuola-territorio-scuola, scandita sulla promozione e realizzazione di tre macroobiettivi, tra loro fortemente interconnessi, che assumono, altresì, valenza di indicatori di processo e
di prodotto:
1. Culture inclusive, che passano per la costruzione di una comunità sicura ed accogliente,
cooperativa e stimolante, mirata alla valorizzazione di ciascun individuo ed alla
condivisione di principi inclusivi, da parte di tutte le componenti della scuola (discenti,
famiglie, docenti, personale non docente)
2. Politiche inclusive, che si concretizzano nella realizzazione di una scuola pubblica che si
presenti come casa dalle pareti di cristallo, grazie alla trasparenza di tutte le procedure,
riferite agli studenti, al personale, ai fornitori, ai referenti territoriali, politici e sociali; una
scuola che operi, nei confronti di tutti, in termini di efficace accoglienza; che sappia
organizzare idonee azioni di sostegno alle diversità; che sia in grado di rinforzare
motivazioni vacillanti o carenti; che abbia la capacità di valorizzare il merito e di potenziare
le eccellenze
3. Pratiche inclusive, che prevedono efficaci approcci comunicativi, metodologie didatticoeducative, stili di apprendimento-insegnamento, alla luce dell’imperativo categorico di
utilizzare le diversità - di qualsivoglia natura - come valore aggiunto, atto a fungere da
stimolo al confronto e da reciproco fattore di crescita consapevole.
La filosofia portante dell’intero “pacchetto” muove nell'ottica del passaggio da una logica
dell'integrazione delle diversità, statica , ad una logica dell'inclusione rivolta a tutti, dinamica, intesa
come un processo che riconosca la rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte
di tutti i soggetti, nonché del successo scolastico e personale per tutti. L'intento è dunque quello di
allineare la “cultura” del nostro istituto ad un'utenza appartenente ad un tessuto sociale sempre più
complesso e variegato, e contemporaneamente di attivare pratiche educative, che tengano conto
delle più aggiornate teorie psico-pedagogiche e delle recenti indicazioni legislative regionali,
nazionali e comunitarie, riguardanti l'inclusione. Si tratta di mettere” le diversità” al centro
dell'azione educativa, trasformandole così in risorse per l'intera comunità scolastica, partendo dal
convincimento che la “diversità” - lungi dal rappresentare stigma identificativo di “NON
normalità”- è condizione immanente all’intero genere umano, atteso che ciascun individuo è
diverso dagli altri ed in quanto tale portatore di bisogni educativi personalizzati od individualizzati.
Tutto questo è reso possibile dalla rimozione degli ostacoli all'apprendimento e alla partecipazione,
attraverso l'attivazione di facilitatori e l’abbattimento di barriere ostative, come suggerito dal
sistema ICF (International Classification of Funtioning, Disabilityes and Handicap)
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Non a caso l’abbrivio del percorso è costituito dall’esperienza maturata nel corso dell’approccio
sperimentale al sistema ICF, che costituisce una importante sfida, sul piano didattico-educativo, per
docenti e discenti, impegnati insieme alle famiglie - ciascuno per la sua parte - ad effettuare un
vistoso salto di qualità, segnato dalla progressiva modifica di atteggiamenti consolidati, dallo
spostamento dell’asse di attenzione, dalla ricodifica del focus di interesse.
Dalla lezione ICF - riletta in un’accezione progressivamente più ampia sino a divenire
omnicomprensiva - intendiamo trarre alimento concettuale e metodologico, nel nostro variegato
percorso volto alla inclusione.
Una vera attenzione verso l'inclusione scolastica deve evitare la creazione di categorie e
sottocategorie etichettanti e avviare una profonda riflessione sulle tematiche educativo-didattiche,
sugli stili d'insegnamento, sulle scelte metodologiche, sulla gestione della relazione educativa, sullo
sviluppo dell'intelligenza emotiva, sugli approcci curricolari. Tanto, al fine di permettere a tutti la
piena espressione delle proprie potenzialità nel pieno rispetto dell'uguaglianza delle opportunità.
Si ridefinisce e completa il tradizionale approccio all'integrazione scolastica, basato sulla
certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la
113
comunità educante all' intera area dei bisogni educativi speciali (BES), da sancire annualmente
attraverso la redazione del piano annuale per l'inclusività.
E’ opportuno osservare che la Legge 170/2010 insiste più volte sul tema della didattica
individualizzata e personalizzata come strumento di garanzia del diritto allo studio, con ciò
lasciando intendere la centralità delle metodologie didattiche, e non solo degli strumenti
compensativi e delle misure dispensative, per il raggiungimento del successo formativo degli alunni
con DSA.
Più in generale – contestualizzandola nella situazione didattica dell’insegnamento in classe –
l’azione formativa individualizzata pone obiettivi comuni per tutti i componenti del gruppo-classe,
ma è concepita adattando le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali dei discenti,
con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle competenze fondamentali del curricolo,
comportando quindi attenzione alle differenze individuali in rapporto ad una pluralità di dimensioni.
L’azione formativa personalizzata ha, in più, l’obiettivo di dare a ciascun alunno l’opportunità di
sviluppare al meglio le proprie potenzialità e, quindi, può porsi obiettivi diversi per ciascun
discente, essendo strettamente legata a quella specifica ed unica persona dello studente a cui ci
rivolgiamo.
Illuminante può essere la rilettura del distinguo - sottile, ma fondamentale - tra didattica
individualizzata e didattica personalizzata.
SOTTOPROGETTI di cui si sostanzia il PROGETTO-QUADRO “ALL INCLUDED”
ACCOGLIENZA
L’ormai annoso e consolidato percorso destinato agli studenti in entrata ed alle loro famiglie deve
essere riletto ed ampliato sino a comprendere aspetti riferiti, in termini sistemici, anche al personale,
docente ed ATA.
Per la progettazione di dettaglio si rimanda alle determinazioni che assumeranno i responsabili di
settore.
ORIENTAMENTO
Anche questo percorso, già presente nell’Istituto e scandito nelle fasi di ingresso, in itinere, in
uscita, abbisogna di una rilettura che meglio ne caratterizzi gli aspetti della inclusione. Per il
dettaglio si rinvia ai responsabili di settore, con la precisazione, tuttavia, che i percorsi di
orientamento, che costituiscono il filo portante della vicenda scolastica di ciascuno, possono essere
ulteriormente supportati dal fisiologico incrocio con il sottoprogetto Volàno, illustrato in maniera
più diffusa nell’apposito allegato, stante la sua priorità di attivazione, anche grazie al prevedibile
più forte impatto innovativo.
I.C.F.
Per il dettaglio si rimanda alla specifica progettazione, in vista della riattivazione del percorso dopo
la pausa forzata.
LEGALITA’: Nell’ambito della Cittadinanza consapevole, ossia quel grande serbatoio di
insegnamento relativo alla vita della comunità, con tutte le sue regole e le sue declinazioni, tra cui
quella fondamentale dell’economia , trova la sua ratio il Progetto di “alfabetizzazione economica e
finanziaria”. Pertanto, importnate per gli studenti comprendere l’uso corretto del denaro, della
moneta bancaria, il rispetto delle norme, i grandi temi della previdenza, del risparmio, della
pianificazione che devono essere argomenti di dibattito e stimolo all’acquisizione di competenze,
in quanto strumenti indispensabili nella “cassetta degli attrezzi” per la costruzione del loro futuro.
Gli strumenti in questo caso sono utili ed apprezzati se capaci di stimolare gli studenti alla
riflessione e al senso critico, se sviluppano insomma competenze oltre che conoscenze..
La natura ampia ed aperta del Progetto-Quadro “All Included” è funzionale alla sua progressiva
implementazione nel tempo, sulla scorta di rilevati input, interni ed esterni.
114
SOTTOPROGETTO VOLÁNO
Duplice ed, in entrambi i casi, paradigmatica la lettura del titolo: volano, nel senso che “spiccano il
volo”; voláno, in quanto le azioni connesse al sottoprogetto si fanno vòláno del successo scolastico
degli studenti ed, ancor più, vanno ad implementare la capacità dell’Istituto di promuovere la
cultura dell’inclusione, nell’ambito della cultura della legalità, e definiscono la centralità della
scuola sul territorio, attraverso un’azione inclusiva rivolta a target di cittadini che, dotati di
specifiche competenze, dedicano, in qualità di volontari ed a titolo di totale gratuità, il proprio
tempo agli studenti coinvolti. A riguardo, ci si propone di impiegare, ove possibile, il registro e le
modalità tipiche della Banca del Tempo, prevedendo, in taluni casi, uno scambio di servizi alla
pari.
FINALITA’
Porre in essere un’azione di “inclusione” rivolta al territorio strettamente connessa alla mission
specifica dell’istituto
OBIETTIVI
1. Promuovere il successo scolastico anche attraverso l’apporto di soggetti competenti esterni
all’Istituto impiegati in funzione di tutors finalizzati al superamento di gap diversi
2. Porre in essere azioni di rimotivazione; rinforzo ed implementazione della motivazione; di
orientamento in ingresso, in itinere, in uscita
3. Mettere a confronto gli studenti, in un percorso più disteso e personalizzato, con il mondo
del lavoro e delle professioni, attraverso voci esterne
4. Utilizzare, in regime di gratuità ed in funzione di tutors, risorse presenti sul territorio
prevalentemente non più impegnate in attività lavorative perché in quiescenza
5. Applicare al sistema istruzione il concetto di volontariato e la modalità di banca del tempo
(quest’ultimo, più che un obiettivo, può definirsi tensione verso il risultato, attese le
numerose variabili connesse; non può essere, pertanto, considerato, nella valutazione, che
quale eventuale valore aggiunto)
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO E METODI
Incontri e conversazioni in piccoli gruppi (preferibilmente non superiori alle 10/12 unità);
esercitazioni e prove laboratoriali ove necessarie. Sviluppo modulare dei percorsi, con annesse
prove di verifica ove necessarie.
IMPIANTO DEL SOTTOPROGETTO E TARGET DI STUDENTI COINVOLTI
Il sottoprogetto va declinato in tre azioni fondamentali rivolte a target diversi:
1. Il Volo dei PULCINI.
Target :studenti delle classi PRIME che manifestano difficoltà di passaggio dalla media alle
superiori. TUTORS: docenti di scuola media in quiescenza, afferenti ad insegnamenti fondamentali
(Italiano e Matematica), che aiutino i giovani studenti a superare i gap derivanti dall’ingresso nella
scuola superiore. I tutors dovranno rapportarsi ai docenti curriculari (coordinatori di classe e/o
docenti delle discipline coinvolte nel percorso), che li coadiuveranno nella diagnosi, nella
definizione degli interventi (da svilupparsi in piccoli moduli “microchirurgici”) e nelle verifiche.
2. Il Volo delle GRU
Target: studenti delle classi 2^ e 3^che manifestino, per cause varie, debole motivazione allo studio.
TUTORS: docenti in quiescenza capaci di operare sulla base di moduli trasversali, incentrati sulla
logica; capaci, altresì, di analizzare la etiologia della demotivazione. Si suggerisce l’impiego di
115
docenti che hanno operato all’interno dell’Istituto. I tutors dovranno rapportarsi con i docenti
curriculari, che rendiconteranno, sul campo, l’efficacia degli interventi.
3. Il Volo delle AQUILE
Target: studenti che, all’interno delle classi 3^ , 4^ e 5^ manifestino potenzialità di
eccellenza.TUTORS: docenti in quiescenza, provenienti da diversi ambiti disciplinari ( si
raccomanda di non dimenticare i docenti di lingue straniere disponibili a corroborare le competenze
comunicative degli studenti), capaci di potenziare le competenze degli studenti attraverso moduli
rigorosamente trasversali. Le verifiche finali saranno effettuate sulla base di lavori di gruppo su
tematiche proposte dagli allievi. La ineliminabile relazione dei tutors con i docenti curriculari sarà
finalizzata a meglio definire il profilo culturale di ciascuno studente, anche in termini di aspettative.
Gli studenti eccellenti delle classi 4^e 5^ si avvarranno, altresì, di incontri mirati con tutors
volontari provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni individuati sulla base degli interessi
degli studenti stessi. In questo caso, gli incontri assumeranno valenza fortemente orientante. In
questo percorso potranno essere impiegati (a giudizio del CdC, come tutors degli studenti del
biennio, alcuni studenti dell’eccellenza, che riceveranno in cambio crediti formativi).
La partecipazione degli studenti alle azioni innanzi illustrate, che avranno luogo in orario
extracurriculare, è volontaria e gratuita.
VALUTAZIONE
Al di là di eventuali prove di verifica specifiche poste dai tutors e dai docenti curriculari, la
valutazione degli interventi sarà rilevata attraverso una scheda di customer satisfaction, da
somministrarsi agli studenti ed alle loro famiglie.
RISORSE STRUMENTALI
Aule e laboratori dell’Istituto.
COSTI PER L’ISTITUTO
Assicurazione temporanea dei tutors; eventuali fotocopie e materiali di laboratorio; ore aggiuntive
per i docenti interni finalizzate agli incontri con i tutors; ore aggiuntive per personale tecnico ed
ausiliario (ove necessarie).
Una più dettagliata definizione dei percorsi è demandata alla individuazione dei tutors e dei
destinatari dei percorsi stessi, al fine di rispondere efficacemente alle loro esigenze ed alle loro
aspettative.
Il Piano Annuale per l’inclusione
PREMESSA
L’obiettivo di una scuola sempre più inclusiva è perseguibile solo rispondendo in modo flessibile
alle esigenze di ogni singolo alunno; in particolare il Piano Annuale per l’Inclusività come indicato
nella Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e la C.M. n. 8 del 2013 prot. 561, predispone gli
“Strumenti di interventi per alunni con Bisogni Educativi Speciali”.
Nella consapevolezza della diversità come risorsa, la cui valorizzazione richiede ai sistemi
educativi nuove capacità di individuazione dei bisogni e di differenziazione nelle risposte, la
flessibilità deve diventare la caratteristica saliente della scuola inclusiva sviluppando una pedagogia
centrata sul singolo alunno.
“In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di
ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi
specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché
appartenenti a culture diverse.
116
Quest’area dello svantaggio scolastico, che comprende problematiche diverse, viene indicata come
area dei Bisogni Educativi Speciali” (D. M. del 27/12/2012). Vi sono comprese tre grandi sottocategorie:
1) diversa abilità (Legge 5 febbraio 1992, n. 104);
2) disturbi evolutivi specifici:
· disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) (Legge 8 ottobre 2010, n.170);
· deficit del linguaggio;
· deficit delle abilità non verbali,
· deficit della coordinazione motoria;
· deficit dell’attenzione e dell’iperattività (A.D.H.D.);
3) svantaggio linguistico, culturale e socioeconomico
Al fine di favorire il successo formativo, la scuola deve essere capace di promuovere l’attiva
partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento, ponendo una particolare attenzione
alla lettura dei loro bisogni, creando un ambiente accogliente e supportante, monitorando e
documentando le strategie e metodologie più idonee, in modo da rispondere ai bisogni rilevati.
Il Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) allegato al POF, analizza le criticità e i punti di forza del
piano per l’inclusione della scuola allo scopo di progettare azioni di miglioramento. All’interno di
questo documento è compresa un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche,
istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola l’anno successivo.
Vengono quindi programmati gli obiettivi da perseguire e le attività da porre in essere.
Alla base del P.A.I., il concetto inclusivo da prediligere è quello dell’Educazione per tutti,
eliminando ogni automatismo tendente a relegare i soggetti con bisogni educativi speciali entro uno
specifico ambito. Ciascuno ha bisogno di essere incluso. L’inclusività è un processo di emergenza,
pieno di contingenze che guidano quotidianamente il fare inclusivo della scuola (si pensi ad un
alunno che presenta momentanee e serie difficoltà di salute).
Gli interventi coinvolgono soggetti diversi: insegnanti, famiglie, équipe medica, esperti esterni e, a
livello di Istituzione scolastica, devono essere gestiti integrando al meglio i contributi delle diverse
professionalità coinvolte (cfr. Piano Annuale per l’Inclusività - Parte II – Obiettivi di incremento
dell’inclusività proposti per il prossimo anno – Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel
cambiamento inclusivo pagg.5-9).
RIFERIMENTI NORMATIVI
·
·
·
·
·
Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti
delle persone handicappate”
Legge 53/2003 “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e
dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale”
Legge 8 ottobre 2010, n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento
in ambito scolastico”
Legge Regionale n.1 del 2010 “Interventi a favore dei soggetti con disturbi specifici di
apprendimento (DSA)”
· DM 12 luglio 2011 “Linee guida per il diritto degli alunni con DSA”
D.M. 27 dicembre 2012 “Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica”
· C.M. n. 8, 6 marzo 2013 Prot. 561
FINALITA’ DEL DOCUMENTO
Il presente documento intende offrire uno strumento utile per organizzare e pianificare tutte le
azioni necessarie a realizzare una didattica inclusiva. Quindi, in primo luogo deve mettere in
117
evidenza tutti gli elementi di positività e di criticità del processo di inclusività, rilevando le tipologie
dei diversi BES e le risorse impiegabili, l’insieme delle difficoltà e dei disturbi riscontrati.
Il nostro Istituto si propone di realizzare un progetto mirato, atto a ricevere in modo adeguato
alunni con bisogni educativi speciali offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione.
La proposta di Piano di Inclusione si propone di assicurare a tutti gli alunni BES la piena
soddisfazione del diritto all’educazione ed all’istruzione.
Già nel corso dell’anno scolastico appena conclusosi, la nostra scuola si è attivata con interventi
metodologici e pratiche didattiche mirati a favorire, nel miglior modo possibile, l’inclusione di
questi alunni attraverso l’accoglienza, l’integrazione e l’orientamento.
Inoltre, la Scuola, pone fra le sue finalità la necessità di rendere più consapevoli le famiglie e quindi
di orientarle verso progetti realistici sul futuro dei propri figli.
OBIETTIVI GENERALI
•
•
Favorire negli alunni processi di apprendimento e di acquisizione di competenze
Rendere il soggetto BES il più autonomo possibile
OBIETTIVI SPECIFICI
•
•
•
Costituzione dei G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) per redigere e monitorare il Piano
di Inclusione inserito nel POF e per coordinare la programmazione dei servizi scolastici con
quelli sanitari, socio assistenziali ecc.
Attivazione del G.L.I. per ciascun alunno con BES, al fine di favorire contatti e passaggi di
informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio.
Formulazione del Piano Educativo Individualizzato (concordato in sede di GLI con gli
appartenenti al gruppo di lavoro) e della Programmazione didattico-educativa finalizzata
all’integrazione.
GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE)
Il GLHI viene sostituito dal GLI, coordinato da Dirigente scolastico.
Ne fanno parte tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola: funzioni
strumentali, insegnanti di sostegno, AEC (assistente educativo e culturale); assistenti alla
comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di
coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzione con la
scuola.
Il GLI svolge funzioni interne ed esterne alla scuola, relative a tutte le problematiche riferite ai BES
ed elabora, annualmente, il Piano per l'inclusione (PAI).
ANALISI DEL CONTESTO
Il nostro Istituto si colloca in una realtà sociale complessa. Da una parte esso accoglie alunni
provenienti da un ambiente socio-culturale medio, con nuclei familiari attenti alla crescita affettiva
e psicosociale dei figli; dall’altra si trova ad operare con alunni in situazione di disagio familiare e/o
sociale ed economico modesto.
A seguito degli ultimi Consigli di Classe emerge una situazione in cui diversi alunni, pur essendo
privi di certificazione, si caratterizzano come soggetti BES in quanto denotano scarsa motivazione
nel percorso di apprendimento, difficoltà di integrazione, difficoltà linguistico-espressive, scarso
interesse della famiglia alla vita scolastica dei figli, atteggiamenti di aggressività fisica e verbale.
118
L’Istituto collabora con la ASREM del territorio in un’ottica di prevenzione del disagio
adolescenziale, con interventi programmati nel corso dell’anno
scolastico.
SOGGETTI A CUI È INDIRIZZATO IL PIANO
- Alunni con disabilità certificate (legge 104/92)
- Alunni con disturbi evolutivi specifici (DSA, ADHD/DOP, Borderline cognitivo, altro)
- Alunni che presentano uno svantaggio (socio-economico, linguistico e/o culturale,
comportamentale/relazionale, altro)
119
PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’
ALUNNI CON DISABILITA’ CERTIFICATE
Nell’ottica dell’accoglienza e dell’integrazione degli alunni diversamente abili, l’Istituto promuove
il loro inserimento effettivo e proficuo nella realtà scolastica, cerca di costruire percorsi educativodidattici in funzione dell’autonomia e della totale integrazione al fine di far maturare e apprendere
le competenze possibili per realizzare il proprio Progetto di vita, compatibilmente con le effettive
capacità, difficoltà e bisogni.
L’integrazione è un processo che ha come finalità educativa generale il promuovere e favorire
l’inserimento, l’inclusione scolastica, lo sviluppo delle potenzialità dell’alunno disabile, o in
situazione di svantaggio, nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella
socializzazione, allo scopo di realizzare il suo “progetto di vita”. “Crescere è tuttavia un
avvenimento individuale che affonda le sue radici nei rapporti con gli altri e non si può parlare di
sviluppo del potenziale umano o di centralità della persona considerandola avulsa da un sistema di
relazioni la cui qualità e la cui ricchezza è il patrimonio fondamentale della crescita di ognuno”
(Linee Guida per l’integrazione scolastica - Miur).
Per il raggiungimento della finalità educativa sono necessarie:
COLLEGIALITÀ:
coinvolgimento della famiglia dell’alunno disabile e di tutti gli educatori (insegnanti di classe, di
sostegno, educatori, tutor) nella stesura e nell’attuazione del progetto educativo–didattico, nella sua
verifica e valutazione.
INDIVIDUALIZZAZIONE dell’insegnamento:
progettazione delle attività, nel rispetto delle capacità e delle potenzialità dell’alunno; contesto di
apprendimento all’interno della classe, in gruppi di classi aperte, in piccoli gruppi o in un rapporto
uno a uno, a seconda della necessità, ma privilegiando la dimensione comunitaria.
FLESSIBILITÀ nell’organizzazione:
vengono garantiti ritmi di attività adeguati, opportunità di successo e di esperienze motivanti e
gratificanti; qualora sia necessario, viene ammessa la partecipazione dei genitori a visite didattiche,
a uscite sul territorio o a progetti particolari, per agevolare l’integrazione e sostenere emotivamente
il soggetto disabile previa valutazione e proposta del Consiglio di Classe.
CONTINUITÀ fra i vari ordini di scuola.
FORMAZIONE per docenti, genitori, assistenti, educatori, da parte degli Enti preposti.
LAVORO DI RETE con il territorio:
amministrazioni pubbliche (servizi sociali, Pubblica Istruzione); ASREM (Neuropsichiatria
infantile); Istituti Comprensivi per progetto continuità; CTH (Centro Territoriale Handicap);
Aziende private per stage aziendali.
Ciò che conta non è il fatto che una persona in situazione di handicap trovi una collocazione
all’interno dell’istituzione scolastica, quanto che le persone che intervengono nella relazione
educativa si sforzino di rispondere a quelli che si presume possano essere i bisogni specifici di
questo alunno nel contesto in cui si trova. “L’accoglienza è reale quando comporta piccoli
adattamenti e il processo di insegnamento è efficace quando si adatta agli individui cui si rivolge.”
(A. Canevaro)
Pianificazione delle attività a favore degli alunni disabili
PERIODO
ATTIVITA’
Settembre
·
nuovi docenti vengono informati riguardo gli alunni disabili già presenti in
Istituto;
·
iene convocato un Consiglio di classe straordinario per gli alunni disabili in
ingresso (sarebbe opportuna la presenza dell’insegnante di sostegno
120
dell’Istituto Comprensivo di provenienza dell’alunno);
·
si occupa dell’organizzazione il docente funzione strumentale per
l’integrazione degli alunni disabili
Metà settembre
·
sservazione sistematica dell’alunno, predisposizione e attuazione delle
opportune strategie da parte di ogni docente
·
accordo con i medici referenti per acquisizione di informazioni relative alla
diagnosi funzionale;
·
accordo con Enti locali per la definizione di un eventuale intervento di
personale educativo/assistenziale
Fine
Ottobre/inizio
Novembre
·
Entro metà
Novembre
·
Entro fine
Novembre
·
edazione del PEI congiuntamente agli operatori AUSL, ai docenti curricolari
e di sostegno, agli educatori, alla famiglia;
onvocazione GLHO con la partecipazione di tutti i docenti dei rispettivi
C.d.C., dell’educatore assistenziale e/o del tutor, della famiglia, degli
operatori U.O. NPI
edazione/aggiornamento del PDF congiuntamente dagli operatori AUSL, ai
docenti curricolari e di sostegno, alla famiglia
·
onvocazione del GLH di Istituto per accogliere proposte di intervento
nell’anno scolastico corrente a sostegno anche dell’integrazione degli alunni
diversamente abili e per condividere i progetti proposti e attivati dal nostro
Istituto
Febbraio/Marzo
·
onvocazione del GLHI per verificare l’andamento dei progetti in corso, il
livello di integrazione degli studenti all’interno dell’Istituto, per comunicare
le caratteristiche dei ragazzi disabili iscritti per l’a.s. successivo e pianificare
gli interventi, le richieste di personale e gli acquisti di materiali
Maggio
·
l consiglio di classe verifica il PEI e i progetti in esso contenuti
Giugno
·
tesura e ratifica della relazione conclusiva
121
Pianificazione delle attività di comunicazione alle famiglie degli alunni con
disabilità
PERIODO
ATTIVITA’
Entro metà
Settembre
·
incontro con la famiglia dell’alunno in ingresso
·
incontro per accordi iniziali per alunni già presenti in istituto
Fine
Ottobre/inizio
Novembre
·
Gennaio
·
LHO
incontro per orientamento con le famiglie degli alunni di terza media
Aprile/Maggio
·
incontro di verifica sui risultati raggiunti
·
incontri con gli insegnanti di sostegno e le famiglie dell’Istituto Comprensivo
di provenienza dello studente in ingresso l’anno successivo
Durante tutto
l’anno scolastico
·
contatti telefonici
·
comunicazioni scritte
·
incontri con i genitori qualora emergano problemi improvvisi
·
in alcuni casi incontri giornalieri/settimanali/mensili di verifica
Progettazione didattica
Ciascun consiglio di classe (in accordo con i familiari degli alunni ed i medici che hanno redatto la
diagnosi), entro il mese di novembre di ciascun anno, dopo un preliminare periodo di osservazione,
deve scegliere tra due percorsi didattici:
A. programmazione ministeriale
B. programmazione differenziata
Programmazione riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi ministeriali, o
comunque ad essi globalmente corrispondenti (art. 15 comma 3 dell’O.M. n.90 del 21/5/2001).
In tal caso è possibile prevedere:
1. un programma minimo, con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline;
2. un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti,
ricercando la medesima valenza formativa (art. 318 del D.L.vo 297/1994): la
riduzione/modifica dei contenuti non deve ostacolare il raggiungimento degli obiettivi
previsti dal curricolo, in termini di competenze terminali.
122
Programmazione differenziata in vista di obiettivi didattici formativi non riconducibile ai
programmi ministeriali.
E’ necessario il consenso della famiglia (art. 15, comma 5, O.M. n. 90 del 21/5/01).
La programmazione differenziata consiste in un piano di lavoro personalizzato per l’alunno, stilato
da ogni docente del C.d.C. per ogni singola materia.
Metodologie
Come raccomandato nelle Linee Guida per l’integrazione scolastica, il docente di sostegno
assegnato alla classe dovrà svolgere una funzione di coordinamento delle attività previste per la
realizzazione dell’integrazione dell’alunno diversamente abile, interagendo con tutti i docenti,
anche con quelli con cui non opera in compresenza e fornendo loro la consulenza e l’ausilio
materiale necessario per attuare l’integrazione.
I docenti curriculari, da parte loro, dovranno attivarsi per favorire l’apprendimento e la
socializzazione dell’alunno diversamente abile, operando in tre direzioni:
- clima della classe: gli insegnanti devono essere attenti ai bisogni di ciascuno e valorizzare le
diversità degli alunni disabili come arricchimento per l’intera classe;
- strategie didattiche e strumenti: i docenti devono cercare di adottare strategie e metodologie che
favoriscano il lavoro di gruppo e la cooperazione, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e
ausili informatici;
- apprendimento-insegnamento: nell’alunno va favorita la partecipazione attiva nel processo di
apprendimento, cercando specifiche strategie di approccio al “sapere”, rispettando i suoi ritmi,
tempi e stili di apprendimento.
Valutazione
Per tutto quanto concerne la valutazione degli alunni disabili, si fa riferimento alla O.M. 90/2001.
Nel percorso “A” sia per le verifiche che vengono effettuate durante l’anno scolastico, sia per le
prove che vengono effettuate in sede d’esame, possono essere predisposte prove equipollenti, che
verifichino il livello di preparazione culturale e professionale (capaci cioè di verificare i medesimi
obiettivi) idoneo per il rilascio del diploma di qualifica o della maturità.
Le prove equipollenti possono consistere in:
1. MEZZI diversi: le prove possono essere ad esempio svolte con l’ausilio di apparecchiature
informatiche
2. MODALITA’ diverse: il Consiglio di Classe può predisporre prove utilizzando modalità diverse
(es. prove strutturate: risposta multipla, Vero/Falso, ecc.).
3. CONTENUTI differenti da quelli proposti dal ministero: il Consiglio di Classe entro il 15
Maggio predispone una prova studiata ad hoc o trasformare le prove del Ministero in sede d’esame
(la mattina stessa).
(Commi 7 e 8 dell’art. 15 O.M. n. 90 del 21/5/ 2001, D.M. 26/8/81, art. 16 L. 104/92 , parere del
Consiglio di Stato n. 348/91).
4. TEMPI più lunghi nelle prove scritte ( comma 9 art. 15 dell’O.M. 90, comma 3 dell’art. 318 del
D.L.vo n. 297/94).
Gli assistenti all’autonomia e comunicazione possono essere presenti durante lo svolgimento solo
come facilitatori della comunicazione (D.M. 25 maggio 95, n.170).
Durante lo svolgimento delle prove d’esame nella classe quinta la presenza dell’insegnante di
sostegno è subordinata alla nomina del Presidente della Commissione qualora sia determinante per
lo svolgimento della prova stessa. Si ritiene in ogni caso più che opportuna la presenza del sostegno.
Nel percorso “B” gli alunni vengono valutati con voti che sono relativi unicamente al P.E.I.: la
valutazione è individualizzata totalmente (criteri, soglie, strumenti…) in quanto deve mettere in
luce i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi previsti dal PEI. Le prove pertanto devono essere
strutturare in modo da testare detti obiettivi e non devono necessariamente essere utilizzati i
medesimi strumenti in uso nella classe. I criteri di valutazione delle prove individualizzate sono da
ritenersi parimenti individualizzati.
Tali voti hanno valore legale solo ai fini della prosecuzione degli studi; ai voti riportati nello
scrutinio finale e ai punteggi assegnati in esito agli esami si aggiunge, nelle certificazioni rilasciate,
123
l’indicazione che la votazione è riferita al P.E.I. e non ai programmi ministeriali (comma 6 art. 15
O.M. 90 del 21/5/2001). Possono partecipare agli esami di qualifica e di stato, svolgendo prove
differenziate omogenee al percorso svolto, finalizzate al conseguimento di un attestato delle
competenze acquisite utilizzabile come “credito formativo” per la frequenza di corsi professionali
(art. 312 e seguenti del D. L.vo n. 297/94).
I.I.S. “S. Pertini”
BIOTECNOLOGIE SANITARIE E AMBIENTALI
Campobasso
P . E . I .
P IA N O E D U CA T IV O IND IV ID U A L IZ Z A T O
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
CLASSE: …………..
PRESENTAZIONE DELL’ALUNNO/A
Dati personali:
COGNOME E NOME:
LUOGO E DATA DI NASCITA:
RESIDENZA:
RECAPITO TELEFONICO:
CLASSE FREQUENTATA:
RAPPORTO DI SOSTEGNO:
AREA DISCIPLINARE:
SCUOLA E CLASSE DI PROVENIENZA:
DOCUMENTAZIONE AGLI ATTI:
OPERATORI SANITARI:
Diagnosi Funzionale:
P.D.F.:
Neuropsichiatra:
Psicologo:
TERAPIA FARMACOLOGICA E/O
RIABILITATIVA
124
IND ICE
- Dati conoscitivi ………………………………………………………………..pag.
- Situazione di partenza ………………………………………………………..pag.
- Obiettivi educativi generali …………………………………………………..pag.
- Obiettivi e contenuti disciplinari ……………………………………………..pag.
- Tempi d’intervento …………………………..………………………………..pag.
- Metodologia e strumenti ……………………………………………………..pag.
- Verifica e valutazione ………………………………………………………..pag.
125
D A T I
C O N O S C I T I V I
Diagnosi
………………………………………………….
Situazione familiare
…………………………………………………..
Situazione scolastica e tipologia della classe
………………………………………………...
Situazione extra-scolastica
………………………………………………….
126
S I T U A Z I O N E
D I
P A R T E N Z A
Di seguito vengono riportate - dai 9 Assi del PDF - le osservazioni cliniche di particolare rilievo al
fine di impostare una programmazione didattico-educativa efficace ed efficiente. Trattasi di dati
“funzionali” ad una piena integrazione scolastica:
§
Asse cognitivo:
§
Asse affettivo-relazionale:
§
Asse comunicazionale:
§
Asse linguistico:
§
Asse sensoriale:
§
Asse motorio-prassico:
§
Asse neuropsicologico:
§
Asse dell’autonomia:
§
Asse dell’apprendimento:
127
O B I E T T I V I
E D U C A T I V I
G E N E R A L I
…………..
O B I E T T I V I
E
C O N T E N U T I
D I S C I P L I N A R I
Per gli obiettivi disciplinari specifici si rinvia a quanto indicato nelle singole programmazioni
didattiche.
T E M P I
D ’ I N T E R V E N T O
…………………………………………………………………….
Orario settimanale
Lunedì
orario
1
2
3
4
5
6
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Organizzazione settimanale delle ore di sostegno*
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
orario
1
2
3
4
5
6
*L’organizzazione delle ore di sostegno tiene conto delle esigenze didattiche e formative
dell’alunno.
Tale organizzazione oraria è flessibile e suscettibile di variazioni e integrazioni in relazione
ai bisogni didattico - educativi dell’alunna e della classe in cui è inserita.
M E T O D O L O G I A
E
S T R U M E N T I
………………………………………………………………………………………………
128
V E R I F I C A
E
V A L U T A Z I O N E
Il presente PEI potrà subire modifiche, durante l’anno scolastico, in un qualunque momento se ne
ravvisi la necessità, a seguito del monitoraggio continuo degli obiettivi raggiunti e delle modalità
attuate: esse riguarderanno gli obiettivi didattici e/o quelli educativi. La verifica dei risultati raggiunti
e della congruenza delle scelte effettuate si realizzeranno in via ordinaria e in coincidenza con le
verifiche periodiche della classe.
Le prove di verifica saranno svolte secondo modalità concordate dagli insegnanti curriculari con
l’insegnante di sostegno, operando gli opportuni adattamenti nelle consegne e/o nei materiali ed
attivando i facilitatori più idonei:
·
verifiche e valutazioni saranno effettuate al termine dell'attività proposta e saranno di volta in
volta calibrate rispetto alle eventuali difficoltà emergenti, non escludendo tempi più lunghi,
lievi modifiche formali e in alcuni casi anche prove equipollenti, e seguendo gli obiettivi
minimi semplificati (art. 318 - Valutazione del rendimento e prove d’esame - del Decreto
Legislativo 297/1994 “Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione”);
·
le prove orali saranno preferibilmente programmate in modo da rispettare i tempi di
apprendimento dell’alunno/a, ma talvolta potranno anche non esserlo;
·
le verifiche saranno operate anche attraverso osservazioni sistematiche
La valutazione delle verifiche sarà effettuata con modalità che tengano conto del contenuto e non
della forma.
La VALUTAZIONE FINALE terrà conto della situazione di partenza, dell’impegno, della
partecipazione al dialogo educativo didattico, dei ritmi e delle modalità di apprendimento
dell’allievo.
129
La valutazione sarà effettuata in base agli artt. 15 e 16, O.M. n. 90 del 21/05/2001PIANO
ANNUALE INCLUSIVITA’
ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
Indicazioni normative
Legge n. 170/2010, D.M. 12 luglio 2011 e Accordo Stato Regioni del 27 luglio 2012 che ha
stabilito quanto segue:
- l’obbligo delle Regioni di accreditare degli Enti Certificanti;
- l’indicazione delle caratteristiche che tali Enti devono avere (fondamentali l’équipe di lavoro e
l’esperienza nel campo);
- l’indicazione, per gli alunni delle classi terminali, di presentare la diagnosi non oltre il 31 marzo;
- la proposta di un modello unico di diagnosi in cui siano presenti, tra l’altro, indicazioni operative
chiare per la prassi didattica.
Per quanto riguarda il docente referente per gli alunni con DISTURBI EVOLUTIVI
SPECIFICI, collabora con il Dirigente e:
1.
Pianifica gli incontri famiglia-docenti
2.
Predispone le Schede di individuazione e monitoraggio
3.
Coordina la compilazione del Piano Didattico Personalizzato (fornisce consulenza e
informazioni ai colleghi)
4.
Suggerisce ai CdC le strategie educative adeguate
5.
Ricerca e produce materiali per la didattica
6.
Collabora nelle attività di formazione per i docenti
7.
Coordina i laboratori eventualmente predisposti all’interno dell’istituto
8.
Espleta le operazioni di monitoraggio
9.
Tiene rapporti con associazione A.I.D.
10.
Tiene contatti con specialisti e tecnici ASL
Adempimenti della scuola, dei coordinatori e dei docenti dei consigli di classe
- La famiglia consegna la diagnosi alla Presidenza con lettera di trasmissione e la fa protocollare e
la segreteria alunni inserisce la diagnosi nel fascicolo personale dell’alunno.
- Il docente referente dell’Istituto si accerta che la diagnosi non risalga a più di 3 anni e aggiorna
l’anagrafe relativa agli alunni certificati e/o diagnosticati DSA.
- La famiglia richiede alla scuola (mediante un modello fornito dalla segreteria didattica)
l’elaborazione del PDP (Piano Didattico Personalizzato);
- Entro 2 mesi bisogna elaborare il PDP. Nella predisposizione della documentazione in questione è
fondamentale il raccordo con la famiglia.
Nel PDP è necessario:
1. descrivere il funzionamento delle abilità strumentali (lettura, scrittura, calcolo);
2. indicare le caratteristiche del processo di apprendimento;
3. elencate tutte le misure dispensative e gli strumenti compensativi che il consiglio di classe
decide di adottare per l’alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologie e gli
strumenti che si ritengano opportuni;
4. predisporre i tempi e le modalità delle prove e delle verifiche in corso d’anno o a fine ciclo.
- Per gli alunni già certificati, nei consigli di classe di ottobre, verrà redatta una bozza di PDP che il
coordinatore, insieme al docente referente, successivamente sottoporrà in un incontro ai genitori e,
se disponibili, agli specialisti sanitari. Il consiglio di classe, durante il ciclo scolastico, apporterà le
eventuali modifiche nella predisposizione del PDP, prendendo atto delle indicazioni della famiglia e
degli operatori sanitari e degli esiti delle verifiche in itinere dell’alunno.
130
- Il PDP va consegnato dal coordinatore alla segreteria didattica che provvederà ad inoltrarne copia
alla famiglia, con lettera protocollata; il PDP dovrà essere firmato dal Dirigente scolastico, dal
Consiglio di classe, dalla famiglia.
- Si prevedono incontri periodici con la famiglia.
Nel caso di studenti privi di diagnosi, ma in cui si sospetta la presenza di DSA, la scuola deve darne
comunicazione alla famiglia, che si incaricherà di contattare gli specialisti.
Gli insegnanti dovranno stilare una relazione con le proprie osservazioni da consegnare al DS e ai
referenti.
IL CONSIGLIO DI CLASSE
La docente di sostegno
…………………..
…………….
…
…
….
…
…
….
…
…
….
….
_______________________
_______________________
_______________________
_______________________
_______________________
_______________________
I genitori dell’Alunno/a
____________________________
____________________________
131
ITAS "S .PERTINI”
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PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
( legge 8 ottobre 2010, n. 170; D.M. 12 luglio 2011 )
1.
DATI RELATIVI ALL’ALUNNO
Cognome e Nome ..............................................................................
Data e luogo di nascita .......................................................................
Anno scolastico ................................. Classe .....................................
Coordinatore di classe ........................................................................
2.
TIPOLOGIA DI DISTURBO
Diagnosi specialistica redatta da: ....................................................................................................................
presso ................................................................... in data ............................................................................
Disturbo: ........................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................
3.
ANALISI DELLA SITUAZIONE DELL’ALUNNO
Informazioni pervenute dalla famiglia:
.......................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................
Osservazioni del Consiglio di classe:
 acquisita
 acquisita
 acquisita
 acquisita
 acquisita
 acquisito
 acquisito
 acquisito
Collaborazione e partecipazione
Relazionalità con compagni/adulti
Accettazione e rispetto delle regole
Motivazione al lavoro scolastico
Capacità organizzativa
Rispetto degli impegni e delle responsabilità
Senso di autostima
Consapevolezza del proprio modo di apprendere
4.
ATTIVITA’ DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE
Si rimanda ai Piani di Studio Individualizzati delle singole discipline.
132








da rafforzare
da rafforzare
da rafforzare
da rafforzare
da rafforzare
da rafforzare
da rafforzare
da rafforzare








da sviluppare
da sviluppare
da sviluppare
da sviluppare
da sviluppare
da sviluppare
da sviluppare
da sviluppare
5.
ATTIVITA’ DIDATTICHE PERSONALIZZATE




incoraggiare l’apprendimento collaborativo;
favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio;
promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “al fine di imparare ad apprendere”;
privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo stesso tempo
il dialogo, la riflessione su quello che si fa”;
 sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti e creare aspettative;
 sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle proprie strategie di apprendimento;
 individuare mediatori didattici che facilitano l’apprendimento (immagini,schemi, mappe, …).
6.
STRUMENTI COMPENSATIVI UTILIZZATI
L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi nelle aree disciplinari:
 tabelle, formulari, procedure specifiche, sintesi, schemi e mappe elaborati dai docenti;
 calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante;
 computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner (a discrezione dei docenti e a
seconda delle necessità);




7.
risorse audio (cassette registrate, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali, …);
software didattici free;
tavola pitagorica;
computer con sintetizzatore vocale.
MISURE DISPENSATIVE
Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato:
 dalla presentazione contemporanea dei quattro caratteri (nelle prime fasi dell’apprendimento);
 dalla lettura ad alta voce;
 dal prendere appunti;
 dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per gli alunni
senza DSA);
 dal copiare dalla lavagna;
 dalla dettatura di testi/o appunti;
 da un eccessivo carico di compiti;
 dallo studio mnemonico delle tabelline;
 dallo studio della lingua straniera in forma scritta.
8.
FORME DI VERIFICA E VALUTAZIONE PERSONALIZZATE
Si concordano:
 interrogazioni programmate;
 compensazione con prove orali di compiti scritti;
 uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali;
 valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma;
 programmazione di tempi più lunghi per l’esecuzione di prove scritte;
 prove informatizzate;
 prove scritte che permettano di utilizzare misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini
della qualità dei concetti da apprendere.
133
9.
PATTO CON LA FAMIGLIA
Si concordano:
 i compiti a casa (riduzione, distribuzione settimanale del carico di lavoro, modalità di presentazione, …);
 le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline, segue il bambino/ragazzo
nello studio domestico;
 gli strumenti compensativi utilizzati a casa:
o tabelle, formulari, sintesi;
o
calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante;
o
computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner;
o
risorse audio (cassette registrate, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali …);
o
software didattici free;
o
tavola pitagorica;
 le interrogazioni.
Il presente Piano Educativo è stato concordato e redatto da:
Consiglio di Classe: .............................................................................
...........................................................................................................
..............................................................................
...........................................................................................................
Dirigente scolastico ............................................................................
Genitori .............................................................................................
................................................................................................
Data ............................................................
134
PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’
ALUNNI CON ALTRI BES (escluso legge 104/92 e legge 170/10)
Indicazioni normative
Gli strumenti operativi per gli alunni con ALTRI BES sono la Direttiva del 27/12/2012 e la CM
8/2013.
Rilevazione delle difficoltà
Il docente referente che si occupa del disagio, ad inizio ottobre, rileverà i casi di alunni “a rischio”
attraverso incontri con i Consigli di classe. I docenti saranno invitati a compilare la “Scheda per la
rilevazione di alunni in disagio” e comunque a fornire tutte le notizie e i materiali che riterranno
necessari.
Le segnalazioni potranno avvenire, naturalmente in corso d’anno, qualora se ne presenti la
necessità. La scheda elaborata in maniera dettagliata verrà inoltrata al Dirigente Scolastico.
Il D.S. e il docente referente, dopo aver esaminato le relazioni dei casi segnalati, insieme al
coordinatore della classe coinvolta consulteranno gli esperti della ASL per valutare un primo
approccio di intervento.
Pianificazione dell’intervento
Sulla base di quanto sopra rilevato il Consiglio di classe pianifica l’intervento e, se necessario,
predispone il piano personalizzato; si attiva l’intervento con gli esperti ASL e con la famiglia.
Intervento
Attuazione del piano concordato.
Verifica e valutazione dell’intervento
Al fine di verificare l’andamento dell’intervento e la necessità di eventuali cambiamenti ad esso, si
terranno incontri periodici nell’ambito dei Consigli di classe o, se necessario, con sedute
appositamente convocate.
Documentazione
Scheda di rilevazione, PDP, interventi, percorsi, verifiche, incontri con esperti ed operatori saranno
tutti documentati e raccolti nel fascicolo personale riservato dell’alunno.
Valutazione in itinere dell’andamento didattico
È compito del C.d.C. (novembre/dicembre e marzo/aprile).
Per i criteri di valutazione, si terrà conto:
- della situazione di partenza, evidenziando le potenzialità dell’alunno
- delle finalità e degli obiettivi da raggiungere
- degli esiti degli interventi realizzati
- del livello globale di crescita e preparazione raggiunto.
Saranno compilate Griglie di osservazione come da Allegato.
La valutazione dei procedimenti e/o delle strategie adottate, concordate con la Famiglia,
verranno verificate dal D.S.
135
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CRITERI PER L’INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI CON B.E.S.
(non certificati in base alla L.104/92 e alla L.170/2010)
Anno Scolastico 2015-2016
Alunni con Bisogni Educativi Speciali per i Alunni con Bisogni Educativi per i
quali va compilato il PDP:
quali non andrebbe compilato il
PDP (salvo quanto indicato dalle
note 3 e 4):
1. Gli alunni che presentano una diagnosi psicologica Gli alunni che presentano difficoltà transitorie
e/o medica (nota 1) di:
dovute a: (nota 3 e 4)
·
·
disturbo di ADHD, in italiano DDAI (deficit di
attenzione e iperattività), non certificati dalla
Legge 104/92, né dalla L.170/2010.
funzionamento cognitivo limite (borderline)
che comprende: i disturbi di sviluppo del
linguaggio espressivo, i disturbi di sviluppo
nella comprensione del linguaggio, i deficit
delle abilità non verbali (visuo-spaziali) e della
coordinazione motoria (disprassia), il disturbo
del comportamento (tra cui quello oppositivoprovocatorio DOP).
1. criticità personali o familiari;
2. difficoltà emozionali (stati ansiosi,
depressione);
3. difficoltà di autostima;
4. difficoltà determinate da lunghe
degenze o convalescenze.
(Le categorie diagnostiche elencate fanno Nota 3 “Ove non sia presente certificazione clinica
riferimento al DSM-5 e all’ICD-10 proposte o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei
docenti
motiveranno
opportunamente,
dall’OMS*).
2.
gli alunni con scarso rendimento scolastico, di
recente immigrazione o che presentano difficoltà
comunque riconducibili a situazioni di svantaggio
linguistico-culturale;
verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di
considerazioni pedagogiche e didattiche;…” -C.M.
n 8/13-Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
“Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica”. Indicazioni operative
3. alunni già sottoposti ad accertamenti diagnostici Nota 4 “…In ultima analisi,…, nel caso di difficoltà
136
(presso strutture sanitarie o enti accreditati) in non meglio specificate, soltanto qualora
nell’ambito del Consiglio di classe (nelle scuole
attesa di certificazione (nota 2);
4.
gli alunni con situazioni di apprendimento che
presentano forti criticità, non in possesso di alcuna
certificazione, per i quali l'Istituto ha segnalato in
forma scritta alle famiglie la situazione di difficoltà
rilevata,
cognitiva
o
comportamentale,
consigliando una valutazione presso le strutture
ASL. (Nota 3)
secondarie) o del team docenti (nelle scuole
primarie) si concordi di valutare l’efficacia di
strumenti specifici, questo potrà comportare
l’adozione e quindi la compilazione di un Piano
Didattico Personalizzato, con eventuali strumenti
compensativi e/o misure dispensative. (Nota 22
novembre 2013- Strumenti di intervento per
alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S.
2013/2014. Chiarimenti
Nota1: …Per “certificazione” si intende un
documento, con valore legale, che attesta il diritto
dell’interessato ad avvalersi delle misure previste da precise
disposizioni di legge … dalla Legge 104/92 o dalla Legge
170/2010 - le cui procedure di rilascio ed i conseguenti diritti che
ne derivano sono disciplinati dalle suddette leggi e dalla
normativa di riferimento. Per “diagnosi” si intende invece un
giudizio clinico, attestante la presenza di una patologia o di un
disturbo, che può essere rilasciato da un medico, da uno
psicologo o comunque da uno specialista iscritto negli albi delle
professioni sanitarie. (Nota 22 novembre 2013- Strumenti di
intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S.
2013/2014. Chiarimenti
Nota 2 …”ad alunni (già sottoposti ad accertamenti diagnostici
nei primi mesi di scuola) che, riuscendo soltanto verso la fine
dell’anno scolastico ad ottenere la certificazione, permangono
senza le tutele cui sostanzialmente avrebbero diritto. Si
evidenzia pertanto la necessità di superare e risolvere le
difficoltà legate ai tempi di rilascio delle certificazioni (in molti
casi superiori ai sei mesi) adottando comunque un piano
didattico individualizzato e personalizzato nonché tutte le
misure che le esigenze educative riscontrate richiedono. C.M. n
8/13-Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti
d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”.
Indicazioni operative
Nota 3: Al fine di rilevare difficoltà cognitive e/o
comportamentali si rimanda al documento A – “Griglia di
osservazione per individuare gli alunni con Bisogni Educativi
Speciali
* DSM 5: Manuale diagnostico e statistico delle malattie mentali.
ICD-10: la decima revisione della classificazione ICD, ossia la classificazione internazionale delle malattie e dei
problemi correlati, proposta dall'OMS.
137
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P.D.P.
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
1.
Per allievi con altri Bisogni Educativi Speciali (BES-Dir. Min. 27/12/2012; C.M. n. 8 del 6/03/2013)
Istituto________________________________
Plesso________________________________
A.S. ______________
Alunno/a: __________________________
Classe/sez: ______________
Coordinatore di classe/Team: _________________________
Referente/i BES____________________________________________
________________________________________________________________
Coordinatore GLI________________________________________________
La compilazione del PDP è effettuata dopo un periodo di osservazione dell’allievo. Il
PDP viene deliberato dal Consiglio di classe/Team, firmato dal Dirigente Scolastico,
dai docenti e dalla famiglia.
138
INDICE
SEZIONE A – DATI ANAGRAFICI E INFORMAZIONI
ESSENZIALI DI PRESENTAZIONE DELL’ALLIEVO
SEZIONE B - GRIGLIA OSSERVATIVA PER ALLIEVI CON
BES
PARTE PRIMA: DESCRIZIONE DELLE ABILITA’
PARTE SECONDA: DESCRIZIONE DEI
COMPORTAMENTI
SEZIONE C – PATTO EDUCATIVO CONCORDATO CON
LA FAMIGLIA DELL’ALUNNO
SEZIONE
–
D
STRUMENTI
QUADRO
COMPENSATIVI
RIASSUNTIVO
E
DELLE
DEGLI
MISURE
DISPENSATIVE
SEZIONE
E
–
INDICAZIONI
GENERALI
PER
LA
VERIFICA/VALUTAZIONE
139
SEZIONE A -
Dati Anagrafici
Presentazione dell’Allievo
e
Informazioni
Essenziali
di
Cognome e nome allievo/a:________________________________________
Luogo di nascita: __________________________Data____/ ____/ _______
Lingua madre: _________________________________________________
Eventuale bilinguismo: ___________________________________________
INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO
SPECIALE DA PARTE DI:
·
SERVIZIO SANITARIO
·
DIAGNOSI RILASCIATA DA PRIVATI
·
DI CLASSE/SEZIONE - TEAM DOCENTI
Relazione redatta da: __________________________________________________in
data ___ /___ / ____
(relazione da allegare)
140
SEZIONE B - GRIGLIA OSSERVATIVA PER ALLIEVI CON BES
PARTE I: descrizione delle abilità
DIAGNOSI SPECIALISTICA
(dati rilevabili, se presenti, nella diagnosi)
OSSERVAZIONE IN CLASSE
(dati rilevati direttamente dagli insegnanti)
LETTURA
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
……………………………………………….
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
……………………………………………..
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
………………………………………………
LETTURA
VELOCITÀ
CORRETTEZZA
COMPRENSIONE
SCRITTURA
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
………………………………………………….
- Molto lenta
- Lenta
- Scorrevole
- Adeguata
- Non adeguata (ad esempio
confonde/inverte/sostituisce omette
lettere o sillabe
- Scarsa
- Essenziale
- Globale
- Completa-analitica
SCRITTURA
- Corretta
- Poco corretta
- Scorretta
SOTTO
DETTATURA
TIPOLOGIA ERRORI
- Fonologici
- Non fonologici
- Fonetici
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
………………………………………………….
ADERENZA CONSEGNA
- Spesso
- Talvolta
- Mai
CORRETTA STRUTTURA
MORFO-SINTATTICA
- Spesso
PRODUZIONE
AUTONOMA/
- Talvolta
- Mai
CORRETTA STRUTTURA TESTUALE
(narrativo, descrittivo, regolativo …)
- Spesso
- Talvolta
- Mai
CORRETTEZZA ORTOGRAFICA
- Adeguata
- Parziale
- Non
adeguata
USO PUNTEGGIATURA
- Adeguata
- Parziale
- Non
141
adeguata
GRAFIA
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
….
GRAFIA
LEGGIBILE
- Sì
- Poco
- No
- Leggero
- Ripassato
TRATTO
- Premuto
CALCOLO
- Incerto
CALCOLO
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ………….
…………………………… …………………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ………….
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ………….
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… …………...
Difficoltà
visuospaziali (es:
quantificazione
automatizzata)
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ………….
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ………….
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ……………
………………………………… ………….
Recupero di fatti
numerici (es:
tabelline)
- spesso
- talvolta
- mai
- non
- raggiunto - parziale
raggiunto
- non
Automatizzazione
dell’algoritmo
procedurale
- raggiunto - parziale
Errori di
processamento
numerico (negli
aspetti cardinali e
ordinali e nella
corrispondenza tra
numero e quantità)
- spesso
Uso degli
algoritmi di base
del calcolo
(scritto e a
mente)
- adeguata - parziale
Capacità di
problem solving
- adeguata - parziale
Comprensione
del testo di un
problema
- adeguata - parziale
raggiunto
- talvolta
- mai
- non
adeguato
- non
adeguata
- non
adeguata
142
SI RITIENE OPPORTUNO AGGIUNGERE ALCUNI INDICATORI RIFERITI IN MANIERA
SPECIFICA ALL’APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE
APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE
Pronuncia difficoltosa
•
talvolta
•
mai
•
talvolta
•
mai
spesso
•
talvolta
•
mai
•
spesso
•
talvolta
•
mai
•
spesso
•
talvolta
•
mai
•
notevoli
•
poche
•
mai
•
notevoli
•
poche
•
mai
•
spesso
grammaticali di base
•
spesso
Difficoltà nella scrittura ( copiare dalla lavagna)
•
Difficoltà nella scrittura autonoma
Difficoltà nell’ acquisizione del nuovo lessico
Difficoltà di acquisizione degli automatismi
Differenze tra comprensione del testo
scritto e orale
Differenze tra produzione scritta e
orale
Altro:
……………………………………………………………
………………
………………
……………
143
ALTRE CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
OSSERVAZIONE IN CLASSE
(Dati rilevabili se presenti nella diagnosi)
(dati rilevati direttamente dagli insegnanti)
PROPRIETÀ LINGUISTICA
PROPRIETÀ LINGUISTICA
- difficoltà nella strutturazione della frase
- difficoltà nel reperimento lessicale
- difficoltà nell’esposizione orale
MEMORIA
MEMORIA
Difficoltà nel memorizzare:
- categorizzazioni
- formule, strutture grammaticali, algoritmi (tabelline, nomi,
date …)
- sequenze e procedure
ATTENZIONE
ATTENZIONE
- attenzione visuo-spaziale
- selettiva
- intensiva
AFFATICABILITÀ
AFFATICABILITÀ
- Sì
- poca
PRASSIE
- No
PRASSIE
- difficoltà di esecuzione
- difficoltà di pianificazione
- difficoltà di programmazione e progettazione
ALTRO
ALTRO
144
SEZIONE B - GRIGLIA OSSERVATIVA PER ALLIEVI CON BES
PARTE II: descrizione dei comportamenti
Presenta regolarità nella frequenza scolastica
2
1
0
Manifesta difficoltà nel rispetto delle regole
Mostra rispetto verso gli impegni (compiti a casa,
attività a scuola…)
Non porta a scuola i materiali necessari alle attività
scolastiche; ne ha scarsa cura
2
1
0
2
1
0
2
1
0
Mostra autonomia nel lavoro
2
1
0
Manifesta difficoltà nel mantenere l’attenzione
durante le spiegazioni
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
0
Manifesta difficoltà nella comprensione delle
consegne proposte
Non presta attenzione ai richiami dell’insegnante
Mostra bassa tolleranza alla frustrazione con
comportamenti inadeguati
Reagisce con aggressività alle provocazioni dei
compagni
Viene escluso dai compagni dalle attività
scolastiche
Tende ad autoescludersi dalle attività scolastiche
e dalle attività di gioco/ricreative
Dimostra scarsa fiducia nelle proprie capacità
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
0
Mostra consapevolezza delle proprie difficoltà
2
1
0
Mostra consapevolezza dei propri punti di forza
2
1
0
LEGENDA
0 L’elemento descritto dal criterio non mette in evidenza particolari problematicità
1 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità lievi o occasionali
2 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità rilevanti o reiterate
145
SEZIONE C - PATTO EDUCATIVO CONCORDATO CON LA FAMIGLIA
DELL’ALUNNO
1. Attività scolastiche personalizzate programmate :
·
di recupero,di consolidamento e/o di potenziamento;
·
a classi aperte;
·
di di gruppo e/o a coppie;
·
di recupero/sostegno linguistico con operatori esterni alla scuola;
·
di supporto nello svolgimento dei compiti in orario pomeridiano;
·
di tutoring da parte dei compagni di classe;
·
in apprendimento cooperativo
·
utilizzo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative come da tabella D;
·
altro ………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
2. Strumenti e supporti nel lavoro a casa
·
testi semplificati e/o ridotti;
·
schemi e mappe;
·
intervento di un tutor privato;
·
intervento di un familiare;
·
altro ………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
3. Strategie metodologiche e didattiche
Gli insegnanti, per stimolare l’autostima ed evitare frustrazioni, opereranno ponendo
particolare attenzione alle specifiche difficoltà, affinché l’ alunno/a sia messo/a in
condizione di raggiungere il successo formativo. A tale scopo favoriranno l’attivazione
degli strumenti compensativi e delle misure dispensative, che ritengono adeguati, riportati
nella sez. D.
146
SEZIONE D - Quadro riassuntivo delle misure dispensative e
degli strumenti compensativi - parametri e criteri per la
verifica/valutazione (nota2)
MISURE DISPENSATIVE (nota1) (legge 170/10 e linee guida 12/07/11)
E INTERVENTI DI PERSONALIZZAZIONE
·
Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe
·
Dispensa dall’uso dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento
·
Dispensa dall’uso del corsivo e dello stampato minuscolo
·
Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti
·
Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna
·
Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie
·
Dispensa dall’utilizzo di tempi standard
·
Riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi
·
Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da
studiare, senza modificare gli obiettivi
·
Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni di più materie
·
Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in
percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling
·
Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare supporti
multimediali
·
Accordo sui tempi e sulle modalità delle interrogazioni
·
Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi
·
Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di completamento
e/o arricchimento con una discussione orale); riduzione al minimo delle domande a risposte
aperte
·
Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto
digitalizzato leggibili dalla sintesi vocale
·
Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l’uso di
schemi riadattati e/o mappe durante l’interrogazione
·
Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi)
·
Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi
·
Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici
·
Altro
147
STRUMENTI COMPENSATIVI
(legge 170/10 e linee guida 12/07/11) (Nota 2 e 3)
D1.1
Utilizzo di computer e tablet (possibilmente con stampante)
D1.2
Utilizzo del registratore digitale o di altri strumenti di registrazione per uso personale
D2.3
Utilizzo di ausili per il calcolo (tavola pitagorica, linee dei numeri…) ed eventualmente della
calcolatrice con foglio di calcolo (possibilmente calcolatrice vocale)
D3.4
Utilizzo di schemi, tabelle, mappe e diagrammi di flusso come supporto durante compiti e
verifiche scritte
D4.5
Utilizzo di formulari e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto
durante compiti e verifiche scritte
D5.6
Utilizzo di mappe e schemi durante le interrogazioni per facilitare il recupero delle informazioni
D6.7
Utilizzo di testi semplificati
D6.8
Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo
stampato sintesi vocale, mappe, schemi, formulari
D7.9
Altro_______________________________________________________________________
Nota2 …”Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le misure previste dalla
Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di apprendimento”….” Le scuole – con determinazioni assunte dai
Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di
considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico – possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi
speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge
170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle allegate Linee guida.”- (Direttiva 27 dicembre 2012 - Strumenti
d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica).
Nota3 - In caso di esame di stato, gli strumenti adottati dovranno essere indicati nella riunione preliminare per
l’esame conclusivo del primo ciclo in cui il Consiglio di Classe dovrà indicare modalità, tempi e sistema valutativo
previsti-vedere p.14
148
SEZIONE E - INDICAZIONI
VERIFICA/VALUTAZIONE
GENERALI
PER
LA
PROVE SCRITTE
1. Utilizzare prove V/F, scelte multiple, completamento;
2.
Predisporre verifiche accessibili, brevi, strutturate, scalari;
3. Facilitare la decodifica della consegna e del testo;
4. Programmare e concordare con l’alunno le verifiche;
5. Utilizzare mediatori didattici durante le interrogazioni (mappe - schemi - immagini);
6. Presentare eventuale testo della verifica in formato digitale e/o stampato maiuscolo;
7. Prevedere lettura del testo della verifica scritta da parte dell'insegnante o tutor;
8. Apportare riduzione/selezione della quantità di esercizi nelle verifiche scritte;
9. Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove;
10. altro……………………………………………………………….
PROVE ORALI
o Gestione dei tempi nelle verifiche orali;
11. Valorizzazione del contenuto nell’esposizione orale (esperienze personali, storie,
ecc) tenendo conto di eventuali difficoltà espositive;
12. Osservazioni
dell’infanzia);
sistematiche
occasionali
del
comportamento
(per
la
scuola
13. Stimolare la verbalizzazione di esperienze personali anche attraverso l’attività
grafica (per la scuola dell’infanzia);
14. Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua
straniera) ove necessario.
VALUTAZIONE (consigli generali)
-
Valutare per formare (per orientare il processo di insegnamento-apprendimento);
-
Valorizzare il processo di apprendimento dell’allievo e non valutare solo il
prodotto/risultato ;
-
Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto che della forma;
-
Favorire un clima di classe sereno e tranquillo, anche dal punto di vista
dell’ambiente fisico (rumori, luci…);
-
Rassicurare sulle conseguenze delle valutazioni (nota1).
149
IMPIANTO VALUTATIVO PERSONALIZZATO
(per l’esame di stato conclusivo del II ciclo )
Disciplina
Misure
dispensati
ve
Strumenti
Tempi
compensati aggiuntivi
vi
Criteri
valutativi
Altro
___________________________________
Nota1. La valutazione dell’alunno è sempre rapportata al percorso didattico stabilito nel PDP e ai progressi
compiuti dall’alunno stesso in base alle proprie capacità.
Le parti coinvolte si impegnano a rispettare quanto condiviso e concordato,
nel presente PDP, per il successo formativo dell'alunno.
FIRMA DEI DOCENTI
COGNOME E NOME
DISCIPLINA
FIRMA
FIRMA DEI GENITORI
___________________________
___________________________
__________________, lì ___________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
_____________________
150
PAI - ALUNNI CON ALTRI BES (escluso legge 104/92 e legge 170/10)
Protocollo d’accoglienza per l’inserimento degli alunni stranieri
1.Gli obiettivi
Il Protocollo d’accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio Docenti.
Contiene le indicazioni riguardanti l’inserimento degli alunni immigrati, traccia in linea di massima
le fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento/consolidamento della
lingua italiana, stabilisce i criteri di massima per la valutazione degli apprendimenti e delle
competenze.
È uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto annualmente sulla base delle esperienze
realizzate da tutti i docenti.
Il Protocollo d’accoglienza si propone di:
definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza degli alunni stranieri;
facilitare l’ingresso di ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale;
favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali
ostacoli alla piena integrazione.
In una prima fase di accoglienza, sulla base delle competenze linguistiche esistenti, segnalate dai
docenti del consiglio di classe, sarà possibile attivare:
- la formazione temporanea di gruppi omogenei per madrelingua o per cittadinanza per specifiche
esigenze didattiche (alfabetizzazione italiano L2);
- l’inserimento in altre attività proposte da Enti vari presenti sul territorio
2. La Progettazione del curricolo
Potrà essere necessario attuare dei percorsi di facilitazione dell’apprendimento linguistico e
“disciplinare”, sulla base delle risorse disponibili:
- ore a disposizione/sportello/altro…
- risorse professionali esterne messe a disposizione dagli Enti Locali e dal Ministero
- risorse professionali volontarie messe a disposizione dal territorio
- risorse economiche dell’Istituto
I docenti di classe potranno concordare con le risorse coinvolte gli interventi di facilitazione
linguistica per l’apprendimento della lingua italiana.
Particolare attenzione verrà data agli alunni immigrati in ingresso provenienti direttamente
dall’estero e “non alfabetizzati”.
Obiettivi prioritari saranno l’acquisizione di una buona competenza nell’Italiano scritto e parlato, sia
in forme ricettive che produttive, prima per la comunicazione interpersonale e per l’integrazione
scolastica, poi per lo studio delle discipline, da realizzare attraverso laboratori di Italiano, a seconda
della situazione iniziale rilevata.
La progettazione avviene su obiettivi ridotti o semplificati, in base alle capacità dell’alunno ed in
risposta ai suoi bisogni formativi ed utilizzati per definire lo standard da raggiungere. L’attività dei
docenti coinvolti nell’inserimento potrebbe avere lo scopo di:
- facilitare l’apprendimento del linguaggio funzionale favorendo la presenza nel gruppo-classe per
tutto il tempo scuola;
- rilevare i bisogni specifici di apprendimento;
- semplificare, se necessario, il curricolo, per quanto riguarda i tempi di apprendimento di un’altra
lingua straniera oltre all’Italiano;
- individuare le modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina.
151
3. La Valutazione
Si individuano alcuni criteri per la valutazione degli alunni stranieri di recente immigrazione:
- prevedere tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi;
- valutare il progresso rispetto al livello di partenza;
- tenere conto che l’alunno straniero è sottoposto a una doppia valutazione: quella relativa al suo
percorso di italiano seconda lingua, quella relativa alle diverse aree disciplinari e ai contenuti del
curricolo comune;
- predisporre strumenti per la valutazione formativa e sommativa adeguati.
4. La normativa di riferimento
Il Protocollo d’accoglienza rappresenta uno strumento con cui l’Istituto amplia il Piano dell’Offerta
Formativa.
Esso è coerente con la legislazione vigente e si propone di dare concreta attuazione alle seguenti
normative:
- DPR 394/99 Art.45;
- “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” (C.M. 4233 del 19/02/2014);
- Documento programmatico “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni
stranieri”, Ottobre 2007;
- DPR 22 giugno 2009 , n. 122 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la
valutazione degli alunni”;
- Nota MIUR prot. 465 del 27 gennaio 2012 - Studenti con cittadinanza non italiana iscritti a classi
di istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Esami di Stato.
- “Linee guida per la progettazione dei percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua
italiana” (MIUR, Prot. 236 del 31 gennaio 2012)
- Il referente per l’integrazione degli alunni stranieri (da nominare) ha il compito di:
1. coordinare gli incontri docenti/operatori specialisti/assistente sociale;
2. pianificare l’intervento dello psicologo (classi e alunni, sportello);
3. coordinare la stesura PEP;
4. predisporre le schede di valutazione da parte dei docenti;
5. predisposizione di schede auto valutative da compilare da parte degli alunni;
6. ricerca di materiale per la didattica;
7. individuazione di adeguate strategie educative.
152
PAI - ALUNNI CON ALTRI BES (escluso legge 104/92 e legge 170/10)
Protocollo per la prevenzione e contrasto del Disagio Culturale/Relazionale
La scuola, allo scopo di tradurre i saperi in comportamenti consapevoli e corretti, indispensabili a
consentire alle giovani generazioni di esercitare la democrazia nel rispetto delle diversità e delle
regole della convivenza civile, si propone di individuare e di contrastare, i fenomeni del bullismo e
del cyberbullismo, realizzando interventi finalizzati a prevenire il disagio derivato dall’eventuale
manifestarsi, nel contesto della comunità scolastica, di comportamenti viziati dai suddetti fenomeni.
La scuola si prefigge, a tale scopo, di tradurre tali interventi, in risposta alle necessità individuate, in
specifiche azioni culturali ed educative, rivolte a tutta la comunità scolastica, ivi comprese le
famiglie.
Più concretamente, la scuola si propone:
• di integrare l’offerta formativa con attività finalizzate alla prevenzione del bullismo e del
cyberbullismo (trasformando, ad esempio, nell’ambito dell’insegnamento di Cittadinanza
e Costituzione, le indicazioni relative a un utilizzo consapevole della Rete in specifici
moduli didattici);
•
di aggiornare costantemente il Regolamento d’Istituto, ogniqualvolta ciò si rendesse
necessario, con una sezione dedicata all’utilizzo a scuola di computer, smartphone e altri
dispositivi elettronici;
•
di comunicare con adeguata chiarezza agli studenti e alle famiglie le sanzioni previste dal
Regolamento d’Istituto nei casi di bullismo e cyberbullismo;
•
di somministrare agli studenti e ai genitori, anche attraverso piattaforme online,
questionari finalizzati al monitoraggio dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo,
che possano fornire una fotografia della situazione, e consentire una valutazione
oggettiva degli interventi eventualmente già effettuati;
•
di predisporre percorsi di formazione, tenuti da esperti e rivolti ai genitori, sulle
problematiche del bullismo e del cyberbullismo, impostati anche sull’analisi dei bisogni
rilevati;
•
di rivolgere agli insegnanti moduli di formazione, i cui contenuti saranno di natura psicopedagogica da un lato, più prettamente tecnologica dall’altro, che possano rafforzare le
competenze necessarie ad individuare tempestivamente eventuali risvolti psicologici
conseguenti all’uso distorto delle nuove tecnologie e alla violenza in contesti faccia a
faccia;
•
di mettere gli insegnanti, allo scopo di prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e
del cyber bullismo, in grado di utilizzare reti di supporto, interne ed esterne alla scuola;
•
di valorizzare il ruolo del personale scolastico, e in particolare degli assistenti tecnici, al
fine di un utilizzo sicuro di internet a scuola.
153
CONCLUSIONE
Tutti gli alunni riconosciuti come soggetti con BES avranno diritto, secondo quanto previsto dalla
normativa di riferimento, ad uno specifico piano:
Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni
con disabilità;
Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM n° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee
guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva
ministeriale del 27/12/2012;
Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli sopracitati.
L’Istituto, e quindi ogni singolo C.d.C., in aggiunta agli obiettivi didattici specifici, indica come
“obiettivi di sistema” di carattere trasversale:
1) accoglienza di tutti gli alunni, inclusi quelli con BES che hanno diritto a due forme di
accoglienza:
a. di natura socio-affettiva nella comunità scolastica;
b. in ragione del proprio stile cognitivo;
2) abbattimento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola;
3) comunicazione didattica “inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile comunicativo”
comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura della
prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro, etc.
4) formazione e aggiornamento
5) reperimento e produzione documentazione
6) didattica individuale
7) ausili, tecnologie e materiali speciali
8) interventi di assistenza e aiuto personale.
Sulla base dell’autonoma responsabilità nella gestione delle risorse umane della scuola, il Dirigente
Scolastico potrà valutare l’opportunità di assegnare docenti curricolari con competenza nei DSA, in
classi ove sono presenti alunni BES
154
LA CONTINUITA’ e L’ORIENTAMENTO
L’attività di orientamento, regolata dal dlg 21 e 22 del 2008, è articolata su due livelli e
presenta varie sfaccettature per i diversi aspetti che, nel nostro Istituto, abbiamo preso in
considerazione. Le attività proposte accompagnano lo studente nell’arco del quinquennio e
vengono distribuite in diversi momenti dell’anno scolastico.
Modalità dell’orientamento in entrata e in itinere:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
presentazione del POF da parte di un team di docenti presso le scuole sec di I
grado
della città e della provincia ;
proposta di laboratori itineranti – simulazioni di esperimenti/ attività didatticoludiche -su argomenti specifici –da attivare presso le sedi ospitanti;
progetti di continuità (curricolo verticale), da porre in essere presso i nostri
laboratori in orario curriculare o pomeridiano, in accordo con i docenti della
scuola
sec. di I grado;
progetti continuità/ orientamento: progetto “All inclused” , PEI, progetto di vita;
progetto accoglienza “ Diritto all’accoglienza”attraverso il quale si favorisce
l’inserimento degli studenti del I anno nelle rispettive classi e nella scuola
(strettamente legato al progetto inclusione).
Attività relative all’orientamento in uscita:
• partecipazione di pre-corsi universitari, tenuti da docenti universitari e
organizzati dall’Università degli Studi Molise,
• seminari divulgativi
• incontri in sede e presso altre città con rappresentanti dell’extrascuola per
offrire informazioni e maturare esperienze utili per le scelte postdiploma;
• Incontri motivazionali, di simulazione di colloqui di lavoro per favorire la
conoscenza di sé le competenze orientative di base e far emergere così gli
interessi personali ;
• Incontri/colloqui con le famiglie;
• monitoraggio sugli ex studenti relativo alle scelte post diploma.
Inoltre gli stage di alternanza scuola/ lavoro presso aziende e istituzioni pubbliche rappresentatno
un’ulteriore attività a forte valenza orientativo-formativa
Infine, a completamento delle attività di informazione e preaccoglienza, il Pertini prevede
ogni anno giornate di “ scuola aperta”, Openlab e Openday, durante le quali le famiglie possono
visitare la scuola, intervistare docenti e studenti per conoscere il Piano ell’offerta formativa
155
I PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
L’Alternanza scuola-lavoro ha assunto da tempo una valenza istituzionale e si qualifica come
opzione pedagogica forte e come nuovo stile di insegnamento-apprendimento, coniugando sapere
teorico e sapere empirico attraverso l’ interazione tra scuola e lavoro. L’area
professionalizzante rappresenta la parte più peculiare dell'offerta formativa prevista dal piano di
studi. E' necessario sottolineare che gli stage offrono agli alunni l'opportunità di conseguire una
preparazione pratica necessaria per facilitare il loro futuro inserimento nel settore lavorativo, e di
comprendere meglio l'articolazione dei programmi scolastici. Questa interazione tra scuola e mondo
del lavoro, dunque, consente agli studenti di avere contatti diretti con diverse realtà lavorative.
Il percorso di Alternanza scuola–lavoro, si articola in moduli di formazione sia in aula che in
azienda: i primi si svolgono presso l’Istituto e sono finalizzati all’acquisizione di conoscenze
generali; i secondi si tengono in collaborazione con l’azienda con l’obiettivo di far acquisire
conoscenze e competenze di base e professionali che consentano allo studente di svolgere un ruolo
attivo e da protagonista nella realtà lavorativa e sociale.
I percorsi di formazione si realizzano attraverso metodologie finalizzate a sviluppare, con particolare
riferimento alle attività e agli insegnamenti di indirizzo, competenze basate sulla didattica di
laboratorio, l’analisi e la soluzione dei problemi, il lavoro per progetti; sono orientati alla gestione di
processi in contesti organizzati e all’uso di modelli e linguaggi specifici; sono strutturati in modo da
favorire un collegamento organico con il mondo del lavoro e delle professioni, compresi il
volontariato ed il privato sociale. Stage, tirocini e alternanza scuola lavoro sono strumenti didattici
per la realizzazione dei percorsi di studio. (D.P.R. 15 marzo 2010, n.88 - regolamento sul riordino
degli istituti tecnici pubblicato sul supplemento ordinario della G.U. n.137 del 15 giugno 2010).
Il progetto comprende:
• visite aziendali guidate
• attività preliminare d’orientamento
• formazione in aula e nei luoghi di lavoro
• periodo di stage della durata variabile (400 ore nel secondo biennio e quinto anno) in orario
curricolare ed extracurricolare
• monitoraggio e valutazione in itinere e finale
Il progetto di durata triennale prevede percorsi trasversali mirati al raggiungimento di obiettivi
coprogettati con l’azienda-ente ospitante.
Gli obiettivi formativi generali del percorso sono i seguenti:
• valorizzare le eccellenze e recupero degli studenti in difficoltà
• valorizzare i diversi stili di apprendimento per facilitare i processi cognitivi
• potenziare l’apprendimento mediante esperienze concrete
• potenziare l’autostima
• avvicinare al mondo del lavoro per favorire l’orientamento
• acquisizione di nuove competenze in relazione al nuovo contesto mediante esperienze dirette e
concrete
• sviluppare le competenze comunicative ed organizzative.
• Rilascio delle Qualifiche Regionali IeF, riconosciute anche dall’Unione Europea.
156
Il progetto avrà inizio con interventi formativi finalizzati all’acquisizione di competenze
• sulla “sicurezza negli ambienti di lavoro “ a cura dei docenti interni e/o esterni
• sulla “ privacy “a cura dei docenti interni e/o esterni
Tutor e coordinatore del progetto
Alla realizzazione del progetto parteciperanno figure di riferimento:
ü Il docente tutor interno, designato dall'istituzione scolastica sulla base di titoli
documentabili e certificabili, “svolge il ruolo di assistenza e guida e verifica degli
studenti che seguono il percorso di formazione, con la collaborazione del tutor
esterno”
In particolare:
· assicura il raccordo tra docenti del Consiglio di classe, studente, famiglia, azienda;
· controlla la pertinenza delle aziende con le quali realizzare le esperienze,
identificando gli ambiti lavorativi di inserimento;
· collabora con l’impresa alla formulazione del progetto educativo, coordinando e
mediando fra le reciproche esigenze;
· fornisce assistenza, accompagnamento e guida nel processo di apprendimento dello
studente in alternanza;
· aggiorna il Consiglio di classe sull’andamento dell’esperienza, seguendo tutto il
processo didattico organizzativo;
· verifica, insieme al tutor aziendale, il corretto svolgimento dei percorsi definiti nel
progetto educativo personalizzato, monitorandone gli esiti in itinere e al termine
dell’esperienza;
· redige la relazione didattica conclusiva.
ü Il tutor aziendale, designato dai soggetti che accolgono gli studenti, “favorisce
l'inserimento dello studente nel contesto operativo, lo assiste nel percorso di
formazione sul lavoro e fornisce all'istituzione scolastica ogni elemento atto a
verificare e valutare le attività dello studente e l'efficacia dei processi formativi”.
Il tutor interno all’azienda ha sostanzialmente le seguenti funzioni.
· assicura il raccordo tra azienda, scuola, studente;
· collabora con l’istituzione scolastica alla formulazione del progetto educativo;
· favorisce l’inserimento dello studente nel contesto lavorativo;
· assiste e guidare lo studente nel luogo di formazione sul lavoro;
· garantisce il rispetto delle finalità formative durante lo svolgimento dell’attività
lavorativa;
· aggiorna il docente tutor sull’andamento dell’esperienza;
· verifica, insieme al docente tutor, il corretto svolgimento dei percorsi definiti nel
progetto educativo personalizzato, monitorandone gli esiti in itinere e al termine
dell’esperienza;
· fornisce all’istituzione scolastica ogni elemento atto a valutare le attività dello
studente e l’efficacia dei processi formativi.
ü Il referente di progetto della scuola svolge compiti di coordinamento generale delle
attività legate all’alternanza.
Nell’esercizio di questa funzione dovrà:
· assicurare la continuità del progetto per tutta la sua durata
· coordinare le attività all’interno della scuola
· garantire il rispetto di standard condivisi
· coinvolgere e motivare i Consigli di classe e i dipartimenti disciplinari all’interno
della scuola
· mantenere i rapporti con tutti i partner di progetto
157
·
·
curare il monitoraggio delle diverse esperienze e delle diverse fasi dell’alternanza
partecipare alla coprogettazione dei percorsi in alternanza in collaborazione con i
soggetti coinvolti.
Modalità di comunicazione
Le modalità di diffusione del progetto saranno differenziate in relazione ai diversi possibili utenti.
Per i docenti :
• Ai componenti del Consiglio di Istituto sarà presentato il Progetto e fornita ogni utile
informazione circa le fasi della sua realizzazione.
• Al Collegio docenti, che ha approvato il progetto, saranno illustrate le varie fasi e l’andamento
del progetto.
• Sarà dedicato uno spazio specifico nei Consigli di Classe interessati al Progetto di alternanza .
Per gli studenti :
Gli studenti saranno informati durante gli incontri con il Dirigente e con i docenti
Per i genitori:
Il Dirigente con i docenti incontreranno le famiglie per presentare il progetto
ATTIVITA’ di formazione/orientamento
I Tutor aziendali ed i Tutor scolastici e tutti gli altri soggetti coinvolti nel progetto di alternanza
parteciperanno ad incontri finalizzati alla condivisione del progetto ed alla diffusione della cultura
dell'alternanza. In tale occasione verrà spiegato il modello di sperimentazione dell'alternanza scuolalavoro utilizzato nonché il ruolo e le funzioni che ciascuno di loro dovrà svolgere nell'ambito del
progetto.
I Tutor scolastici parteciperanno ad un secondo incontro finalizzato all'acquisizione della
metodologia e degli strumenti per il rilevamento dei dati di monitoraggio e valutazione. L'incontro è
finalizzato inoltre alla condivisione di strategie per il supporto agli studenti nella definizione del
progetto formativo.
L'attività di formazione/orientamento prevede, per ciascun gruppo classe, incontri in aula con il
referente del progetto. Gli incontri d’orientamento saranno finalizzati alla definizione del concetto
d’alternanza ed alla stipula del patto formativo. A ciascuno studente sarà assegnata l'azienda/ente in
cui andrà a svolgere le attività in alternanza, affiancato da un tutor scolastico ed un tutor aziendale.
Un secondo incontro è finalizzato alla rielaborazione, da parte di ciascuno studente, dell'esperienza
di alternanza scuola-lavoro. Modalità di verifica e valutazione del percorso
Tale fase è particolarmente significativa e importante perché introduce elementi di novità
nella tradizionale attività di valutazione formativa e sommativa effettuata nelle scuole. Nei percorsi
di Alternanza sarà prioritario verificare:
•
il rispetto del percorso formativo individuale concordato con i tutor esterni;
•
il grado di possesso delle competenze acquisite (in base agli obiettivi concordati del
percorso formativo);
•
lo sviluppo, il consolidamento, il potenziamento delle competenze relazionali e
cognitive rispetto alla fase d’aula ed alle esperienze maturate in azienda;
•
le competenze acquisite e la ricaduta sul “gruppo classe” dell’esperienza condotta in
ambiente lavorativo;
•
l’autovalutazione dell’allievo.
Al fine di attuare le suddette fasi di verifica e valutazione si potranno utilizzare i seguenti
strumenti:
158
·
·
·
·
·
Griglie di valutazione
“Diario di bordo”
Prova interdisciplinare
Relazione finale individuale.
Scheda valutazione tutor aziendale
Sarà, inoltre, predisposto un Attestato di Alternanza Scuola Lavoro - Stage che costituirà una sorta di
portfolio dello studente e rappresenterà la certificazione delle esperienze condotte e delle
competenze acquisite. A fine percorso e debitamente compilati tutti i documenti potranno essere
consegnati a ciascuno studente in modo che possano far parte del suo curricolo.
Monitoraggio in itinere e finale del progetto di alternanza con particolare attenzione alla
soddisfazione di allievi e aziende
• in itinere: monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori nel rispetto dei tempi e delle
modalità previste in sede programmatica
• ex-post: rilevazione del grado di raggiungimento degli obiettivi.
Valutazione
Nella valutazione, effettuata dal referente, si farò ricorso a strumenti statistici che prendano in
considerazione i seguenti criteri ed i loro indicatori:
• efficacia: grado di raggiungimento degli obiettivi progettuali (efficacia interna)
• efficienza: rapporto tra risorse impiegate e raggiungimento degli obiettivi progettuali
rilevanza: congruenza tra obiettivi progettuali e bisogni formativi dei destinatari.
Di seguito un elenco delle attività che gli studenti potranno realizzare nella scuola e con enti
partner:
Progetti della scuola per l’Alternanza
· PROGETTO HOSTESS E STEWARD: prevede la partecipazione di studentesse e
studenti in qualità di hostess e steward a convegni, seminari, congressi, mostre,
riunioni, feste e gare sportive, corsi di aggiornamento, organizzati da Enti
Locali (Comune, Provincia, Regione, MIUR, Associazioni culturali, Università,
enti privati, ecc.). Esso è finalizzato a stabilire contatti tra la scuola e il mondo
del lavoro e
a promuovere la formazione globale e culturale degli studenti,
potenziando la loro capacità di adeguarsi a diversi contesti, nel rispetto delle
specifiche caratteristiche individuali. L'attività viene svolta sia nei giorni feriali
che in quelli festivi e prefestivi, sia nelle ore mattutine, che pomeridiane e serali. Il
servizio di hostess e steward viene prestato anche all’interno della scuola in
occasione dell’orientamento rivolto alle scuole medie.
· Stage presso l’Assemblea regionale, con una convenzione con la Presidenza del
Consiglio Regionale del Molise.
159
Enti partner per percorsi di Alternanza
L'INPS è tra i più grandi e complessi enti previdenziali d'Europa, gestisce la
quasi totalità della previdenza italiana ed ha un bilancio che per entità è il
INPS
secondo dopo quello dello Stato. Sono assicurati all’INPS la maggior parte
dei lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato e dei lavoratori
autonomi.
Gli studenti opereranno nelle varie strutture organizzative della Direzione
provinciale di Campobasso dove avviene la produzione e l’erogazione dei
SETTORE
servizi ai cittadini (prestazioni a sostegno del reddito, occasionali o
SOCIOSANITARIO temporanee) anche mediante la presenza in affiancamento nel front office
dell’Ente articolato in reception; sportelli veloci; postazioni per la
consulenza; postazioni informatiche self service; responsabile dell’U.R.P.
In tal modo gli studenti riscontreranno nel concreto l’applicazione della
normativa socio-sanitaria oggetto del percorso di studi acquisendo
competenze nella gestione di procedimenti finalizzati all’erogazione di
prestazioni socio-sanitarie congruenti col profilo formativo in uscita
dell’Istituto frequentato.
L’ARPA Molise (Agenzia per la protezione ambientale) “è preposta
all'esercizio delle funzioni e delle attività tecnico-scientifiche per la
ARPA MOLISE
prevenzione collettiva e per i controlli ambientali, alla realizzazione di
iniziative di ricerca in materia ambientale, all'erogazione di prestazioni
MOLISE
analitiche di rilievo sia ambientale che sanitario”. Presso tale agenzia gli
ACQUE
studenti potranno sperimentare le diverse modalità di analisi delle matrici
ambientali al fine della tutela dell’equilibrio degli ecosistemi e della salute
dell’uomo.
MOLISE ACQUE: L’Azienda Speciale Regionale assicura il rifornimento di
SETTORE
acqua potabile ai serbatoi di 170 comuni molisani, pugliesi e campani. Il
bacino di utenza è di circa 500.000 abitanti ed il servizio idrico viene
AMBIENTALE
garantito attraverso un sistema di circa 2.000 km di condotte, 250 serbatoi,
35 centrali di sollevamento. Le opere acquedottistiche dell'azienda sono di
elevato pregio ingegneristico e risultano meta di numerose visite da parte
degli studiosi provenienti da tutta l'Europa. L'Ente rifornisce di acqua anche
i consorzi di bonifica del Basso Molise per consentire l'irrigazione di circa
14.000 ettari e i consorzi per i nuclei industriali più importanti del Molise.
L'erogazione di acqua a tutte le utenze potabili, irrigue e industriali è
garantita 24 ore su 24 per tutto l'anno. L'Ente è inoltre responsabile della
gestione di numerosi acquedotti locali minori, per tutti praticando una tariffa
che è fra le più basse d'Europa. Presso tale ente gli studenti potranno
acquisire competenze nell’analisi delle acque.
160
42
NEUROMED
Il settore “sanitario”, con finalità generali nei settori principali della ricerca
biomedica e sanitaria
e alla divulgazione del sapere clinico-scientifico
attraverso l’organizzazione di stage di alta qualità, è particolarmente adatto
ai percorsi di scuola lavoro per gli studenti del nostro Istituto.
SETTORE
SANITARIO
Infatti, nelle strutture sanitarie individuate gli studenti potranno superare la
formazione di tipo tradizionale grazie alla realizzazione di percorsi formativi
più aderenti alle esigenze formative con contributi didattici aggiornati,
innovativi ed efficaci.
ASREM
Il Sistema Camerale mette a disposizione delle imprese tutte le informazioni,
i servizi e l’assistenza necessarie alle imprese per allargare le possibilità
LA MOLISANA commerciali all’estero. Tra le attività rientrano principalmente gli interventi
CAMERA DI diretti a favorire la internalizzazione delle imprese (import/export).
COMMERCIO Nelle imprese individuate gli studenti potranno rendersi consapevoli delle
proprie capacità linguistiche e sociali e acquisire conoscenze specifiche
ACCADEMIA necessarie in diversi settori lavorativi.
BRITANNICA Di particolare interesse l’attivazione di TIROCINI FORMATIVI in
convenzione con la Camera di Commercio, per dare la possibilità, a studenti
che frequentano il quinto anno del Liceo Linguistico, di partecipare
all’organizzazione dell’evento di brokeraggio denominato “EEN B2B
Matchmaking in Molise ”, finalizzato a favorire il processo d i
SETTORE internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, in programma il 4 e 5
dicembre 2014. Gli studenti affiancheranno il personale del sistema camerale
MEDIAZIONE
nell’organizzazione
e gestione delle attività propedeutiche agli eventi
LINGUISTICA
(preparazione materiale, accompagnamento, traduzioni, accoglienza e
assistenza ai buyer…).
Inoltre, sono stipulate convenzioni individuali con ditte o unità artigianali per permettere esperienze
di alternanza agli studenti nei comuni di residenza.
161
LE ATTIVITA’ DI RECUPERO
L’Istituto, per favorire il successo formativo di tutti gli studenti e in ottemperanza alla
alle disposizioni ministeriali predispone attività di recupero scolastico per gli studenti che
presentano lacune o difficoltà saranno organizzati
dei corsi di recupero, di sostegno e
potenziamento a seconda delle fragilità individuate dai docenti del consiglio di classe. Per
motivazioni di carattere didattico e in considerazione del carico orario, prima di tutto,
nell’attività curricolare, si propone una didattica che sostenga l'attenzione e rafforzi la
motivazione. Si è convinti che, privilegiando la relazione comunicativa con lo studente, si possa
poi condurre la sua attenzione all'acquisizione dei contenuti.
Inoltre, il Collegio dei docenti concorda e condivide la distinzione tra attività di sostegno che si
possono realizzare durante tutto l'anno con lo scopo di prevenire l'insuccesso e attività di
recupero che si svolgono in maniera canonica in due momenti precisi (dopo la fine del I
quadrimestre, dopo la fine del II e prima dell'inizio del nuovo anno). Le attività di recupero si
concludono con una certificazione attestante i risultati raggiunti da ogni studente.
In orario scolastico si possono prevedere le seguenti azioni:
• divisione del gruppo classe in base alle diverse esigenze degli studenti;
• richiami teorici e assegnazione di compiti individualizzati da svolgere a casa;
• tutoraggio fra alunni ed attivazione di modalità didattiche anche di tipo
cooperativo.
In orario pomeridiano si possono organizzare:
• sportello help con interventi flessibili di sostegno per segmenti ridotti di
programma per tutto l’anno scolastico;
• corsi di recupero disciplinare con porzioni significative di programma, per
difficoltà gravi e diffuse che necessitano di un’azione più incisiva (alla fine del
primo trimestre);
• azioni di recupero on-line attraverso la predisposizione di esercizi e/o di lezioni;
• pause didattiche durante i trimestri per consentire, agli studenti in difficoltà, di
colmare le lacune evidenziate;
• azioni di promozione dell’eccellenza per offrire agli alunni l’opportunità di
approfondire gli aspetti teorici ed applicativi della disciplina.
Nel periodo estivo si prevedono le seguenti forme di intervento per studenti con sospensione
del giudizio deliberata in sede di scrutinio finale:
•
•
•
modulo di studio individuale assegnato sulla base delle carenze registrate;
corsi di recupero da attuarsi per gruppi di studenti con carenze omogenee
provenienti da una singola classe o da classi parallele (art. 7, O.M. 92/07).
162
IL PROGETTO ACCOGLIENZA
L’Istituto si impegna a mantenere sempre un comportamento accogliente nei confronti sia
degli studenti sia delle famiglie. Sono infatti importanti le condizioni che favoriscono lo “star
bene a scuola”, al fine di ottenere la partecipazione attiva di tutti al progetto educativo.
L’accoglienza pertanto non si esaurisce nei primi giorni di scuola ma continua per tutto il
quinquennio. Tuttavia, il momento iniziale rappresenta una fase delicata ed è importante creare un
ambiente educativo rassicurante che attenui le ansie degli allievi. Perciò, è stato predisposto uno
specifico progetto per l’accoglienza delle classi prime, che ha le seguenti finalità:
• favorire il passaggio dalla scuola media a quella superiore;
• facilitare l’inserimento degli allievi nella nuova realtà scolastica;
• contrastare i fenomeni di disagio e della dispersione scolastica;
• favorire nell’allievo il riconoscimento delle proprie difficoltà e aspettative.
Il progetto è realizzato, nei primi giorni di scuola, tramite le seguenti attività:
• Analisi di mappe per l’orientamento spaziale;
• Somministrazione di schede e questionari;
• Presentazione delle caratteristiche dell’istituto e dei suoi spazi;
• • Illustrazione del regolamento d’istituto e delle regole che realizzano la
democrazia a scuola;
• “Attività rompighiaccio”;
• Giochi di movimento.
Le attività stimolano negli allievi la conoscenza
• del territorio nel quale è ubicata la scuola
• della struttura scolastica
• dell’organizzazione scolastica
• dei diversi soggetti che vi operano.
Facilitano l’interazione docenti/studenti su alcuni aspetti fondamentali come
• il metodo di studio
• l’approccio alle discipline.
In tal modo, nei primi giorni di scuola, gli studenti pongono le basi per relazioni positive
con i loro pari, con i docenti e con tutte le componenti della comunità scolastica, si inseriscono in
modo costruttivo nella nuova realtà scolastica e rafforzano il loro senso di responsabilità.
Illustrazione del progetto formativo;
Format per i progetti:
163
.1 Denominazione del progetto
.2 Responsabile del progetto
Responsabile del progetto:
Staff di progetto:
1. ..
2. .
1.3 Finalità del Progetto
1.4 Destinatari
1.5 Discipline e Docenti coinvolti
1.6 Obiettivi
1.7 Descrizione sintetica del progetto
1.8 Durata del Progetto
1.9 Risorse umane
2.0 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Infrastrutture necessarie:
Aule
Palestra
Laboratori
Fotocopie
Attrezzature
Sussidi didattici
Altro (specificare
2.1 Pianificazione /Diagramma di GANTT
Attività
Persone
Periodo
Attrezzature
n. ore
Totale ore
164
2.2 Descrizione Indicare analiticamente tutte le spese che si ritengono
necessarie e l'importo
totale che si ritiene debba essere stanziato nel bilancio preventivo :
- spese di funzionamento relative a fotocopie, all'uso dei laboratori,
all'affitto di Sale, di
impianti tecnici e sportivi, al noleggio di pullman e ad altri servizi
necessari alla
realizzazione del Progetto
- spese per acquisto materiale
Costo indicativo
2.2 Monitoraggio e verifica efficacia
Indicare gli strumenti per tenere il progetto sotto controllo e per verificarne l’efficacia
Questionari customer satisfacion
Prove finali di verifica dell’apprendimento
SCHEMA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE
1. FINALITA’
2. PROFILO DELLA CLASSE con riferimento a prove d’ingresso
(questa parte può essere sintetica perchè è inserita anche nella programmazione della classe)
3. QUADRO DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI E DISCIPLINARI DI
COMPETENZA CON ESPLICITO RIFERIMENTO AGLI OBIETTIVI STANDARD
DEL POF
4. Unità o moduli con l’indicazione per ciascuna partizione dei seguenti punti:
·
·
·
·
·
·
·
·
Prerequisiti
Metodologie
Argomenti trattati
Conoscenze e Competenze attese
Tempi
Criteri di valutazione
Modalità di verifica
Mezzi e strument
5. PREDISPOSIZIONE DI MODALITA’ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO
6. GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER PROVE SCRITTE E ORALI
7. Eventuali attività progettuali e/o extracurricolari inerenti agli argomenti trattati
165
I.I.S.
“S. PERTINI – MONTINI – CUOCO”
- CAMPOBASSO -
•
Modello di programmazione
•
del Consiglio di Classe
◦
Anno scolastico 2015 / 2016
166
5. Composizione del Consiglio di classe
(alunni)
6. N. alunni ripetenti
7. N. alunni promossi con debiti
8. N. alunni trasferiti: N. alunni provenienti da altre classi N. alunni provenienti da altri
Istituti
9. N. studenti diversamente abili
10. N. studenti DSA -----
Tipologia -----------
11. N. studenti con BES-----Tipo di bisogno
-----------
-------------------------------------------- SITUAZIONE DI PARTENZA E PROFILO DELLA CLASSE Livello critico
(1-3)
Livello basso
(4-5)
Livello medio
(6-7)
Livello alto
(8-10)
167
- OBIETTIVI TRASVERSALI COMPORTAMENTALI -
- OBIETTIVI TRASVERSALI COGNITIVI -
- STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO PER ASSI CULTURALI -
LICEO LINGUISTICO:
Aree disciplinari
Standard minimi
Area umanistico-linguistica
( Italiano-Geo-storia-L.Latina-FilosofiaStoria dell'arte
Lingua Inglese-L. Francese- L. TedescaL. Spagnola)
.
.
.
.
.
Area Scientifica
(Matematica-Fisica-Scienze Naturali)
.
.
.
.
.
Aree delle Scienze Motorie
.
.
.
.
.
168
BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI E SANITARIE:
Aree disciplinari
Standard minimi
Area Linguistico-Umanistica
(Italiano-L.Inglese-Geografia)
.
.
.
.
.
Area Storico-Sociale
(Storia-Diritto ed Economia)
.
.
.
.
.
Area Scientifica
(Matematica-Complementi di
matematica-Scienze IntegrateTecnologie e Tecniche di
rappresentazione Grafica-Tecnologie
Informatiche-Scienze e Tecnologie
applicate)
.
.
.
.
.
Area tecnico-Scientifica(B. Ambientale)
(Chimica analitica e StrumentaleChimica organica e Biochimica-Biologia,
Microbiologia e Tecn. di controllo
ambientale-Fisica ambientale)
.
.
.
.
.
Area tecnico-Scientifica(B. Sanitarie)
Chimica analitica e strumentaleChimica organica e biochimicaBiologia,microbiologia e tecnologie di
controllo sanitario-Igiene, anatomia,
fisiologia e patologia-Legislazione
sanitaria
.
.
.
.
.
Aree delle Scienze Motorie e sportive
.
.
.
.
.
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E SOCIO-SANITARI “V. CUOCO”
Aree disciplinari
Standard minimi
Area Linguistico-Umanistica
.
169
(Italiano- Storia - L.Inglese- L.FranceseGeografia-Religione-Pscicologia
generale e applicata- Tecniche di
comunicazione - Scienze umane e
sociali- Elementi di St. dell’arte-Musica)
.
.
.
.
Area Giuridico - Economica
(Diritto ed Economia- Tecnica
Professionale dei servizi commercialiInformatica e Laboratorio)
.
.
.
.
Area Scientifica
(Matematica)
.
.
.
.
.
Area tecnico-Scientifica
SERVIZI COMMERCIALI
( Scienze della Terra e Biologia-FisicaChimica)
.
.
.
.
.
Area tecnico-Scientifica
SERVIZI SOCIO-SANITARI
(Metodologie operative-Igiene e cultura
medico sanitaria-Tecnica
amministrativa ed economia socialeScienze della Terra e Biologia- FisicaChimica; Diritto e legislazione sociosanitaria)
.
.
.
.
.
Area tecnico-Scientifica
ODONTOTECNICO
(Anatomia, Fisiologia e IgieneGnatologia-Rappresentazione e
modellazione odontotecnicaEsercitazionidi di laboratorio e
odontotecnica-Scienze dei materiali
dentali e laboratorio-Scienze della Terra
e Biologia -Fisica e Chimica
.
.
.
.
.
Aree delle Scienze Motorie e sportive
.
.
.
ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “L. MONTINI”
Aree disciplinari
Standard minimi
Area Linguistico-Umanistica
(Italiano-L.Inglese)
.
.
.
.
170
.
Area Storico-Sociale
(Storia-Diritto ed Economia-Religione)
.
.
.
.
.
Area Scientifica
(Matematica-Fisica-Chimica-Scienze
della terra e Biologia-Geografia)
.
.
.
.
Area Tecnico-Scientifica
MANUTENZIONE E ASSISTENZA
TECNICA
(Tecnologie e tecniche di
rappresentazione grafica-Tecnologie
dell’informazione e della
comunicazione-Tecnologie
elettrico/elettroniche-Tecnologie
meccaniche ed applicazioni-Tecnologie
e tecniche di installazione e
manutenzione-Laboratori tecnologici
ed esercitazioni)
.
.
.
.
.
Aree delle Scienze Motorie e sportive
.
.
.
171
- MODALITA’ DI LAVORO E STRUMENTI DI APPRENDIMENO IN RELAZIONE ALLE COMPETENZE DELLA CLASSEMetodologia
Assi Culturali
Area LinguisticoUmanistica
Area Storico-Sociale Area Tecnico/ GiuridicoScientifica
economica
Area ScienzeMotorie
Lezione Frontale
Lezione Pratica
Lezione partecipata
Lezione
Multimediale( uso
LIM)
Discussione guidata
Lavoro di
gruppo(pear
educativi)
Attività di
laboratorio
Brain storming
Problem solving
Strumenti
Assi Culturali
Area LinguisticoUmanistica
Area StoricoSociale
Area Scientifica
Area ScienzeMotorie
Libro di testo
Materiale audiovisivo
Laboratori
Softweare
applicativo
Strumenti e tabelle
di calcolo
Articoli di giornali
Mappe concettuali
172
-VALUTAZIONI
- FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE -VERIFICHE-
Tipologia
I quadrimestre
Discipline
da 1 a 3 ore
II quadrimestre
Discipline da 4 ore
Discipline
da 1 a 3 ore
Discipline da 4 ore
Verifiche orali
Verifiche scritte
Verifiche pratiche
(laboratori)
-MODALITA’ E STRATEGIE PER LE ATTIVITA’ DI RECUPERO-ORGANIZZAZIONE E CARICHI DI LAVORO-
“
-ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI E VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE-
12. PROPOSTA DI AZIONI PER IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
2
3
4
5
6
Organizzazione settimanale delle ore di sostegno*
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
orario
1
2
3
4
5
6
*L’organizzazione delle ore di sostegno tiene conto delle esigenze didattiche e formative
dell’alunno.
Tale organizzazione oraria è flessibile e suscettibile di variazioni e integrazioni in relazione ai
bisogni didattico - educativi dell’alunna e della classe in cui è inserita
173
Cap. 5
Il personale
L’ORGANIGRAMMA
Le complesse attività svolte dal personale dell’istituto necessitano della presenza di referenti e
organi di controllo e strategici. Nelle seguenti tabelle si riportano i nominativi dei responsabili e
dei referenti.
Dirigente scolastico
prof.ssa Marialuisa Forte
Collaboratori Dirigente
prof. Flaviano Di Mascio
prof.ssa Antonella Mastronardi
Prof. Diego Milano
Prof. Giuseppe Scasserra
I
CONSIGLIO D’ISTITUTO
A BREVE SARANNO ESPLETATE LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Dirigente scolastico
Marialuisa Forte
Componente docenti
Anzini Umberto
Barba Selene
Bonavita Arcangela
Di Pietro Ernesto
Evangelista Carlos
Mastronardi Antonella
Petrollino Nunzia
Pucacco Michele
D’Ascoli Ersilia
Petrone Adriano
Componente ATA
Componente genitori
Macchiarola Annamaria
Miserere Pierpaolo
Colitti Maurizio
Di Santo Maria
Componente studenti
Capparelli Manuel
Cornacchione Michela
Di Tommaso Alessandra
Neri Michele
174
Organigramma segreteria: vedi file nella cartella file da inserie
p11
ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE “S. Pertini - L. Montini - V. Cuoco"
CAMPOBASSO
ORGANIGRAMMA UFFICI DI SEGRETERIA A.S. 2015/2016
DIRETTORE SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI
DOTT. GIUSEPPE ANTONIO DI IORIO
UFFICIO PROTOCOLLO
MASCIOLI Laura
UFFICIO: PERSONALE / AMMINISTRATIVO
COTUGNO
Giuseppina
D’ANDREA
Romeo
D’ASCOLI
Ersilia
DI SALVIO
Angela
PENNA
Margherita
ZITA
Silvana
MONTAGANO
QUAGLINO
TARTAGLIA
TEMPESTA
TRIVISONNO
UFFICIO: DIDATTICA
Rina
Antonietta
Giuseppina
Manuela
Michele
UFFICIO TECNICO
INS. LA PORTA Domenico
Assistenti tecnici
Lab scientifici
Fatticcio Antonella
Piano Sabrina
------------------
175
Collaboratori Scolastici
ITAS
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
BORRELLI Maria
CHIARIZIO Caterina
COLARUSSO Maria
COPPETA Teresa
CORDONE Antonella
FELICE Maria Cristina
GIANFELICE Nunzio
SANTILLI Michele
STIVALETTI Giuseppe
TIMPERIO Nunzia
VALIANTE Giuseppe
IPIA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
BATTISTA Lucia
DEGNOVIVO Teresa
DELL’AVERSANA Rachele
DI CRISTOFARO Franca
FOSTINELLI Crmela
GIOIOSA Carmelina
LUPO Pasqualina
MORENA Giuseppina
CUOCO
1.
2.
3.
4.
5.
BARREA Maria
COPPOLA Antonietta
CORSILLI Patrizia
MASTROPAOLO Pietrantonio
VASILE Antonietta
176
COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE
Liceo linguistico
1A
2A
3A
4A
5A
Salvatore L.
Mastrogiorgio D. J.
Nappa A.
Carozza M. V.
Niro S.
Biotecnologico
1 C Tanno E.
2 C Iatauro M.
3 C Picciano C.
4 C Petrollino N.
5 C De Castro A.
IPC
1 A Santopolo C..
2A
3A
De Lisio M.
Benigni N.
4 A Di Ferdinando
M.
5 A Domenici M.
3 C Palermo D.
1B
2B
3B
4B
5B
1D
2D
3D
4D
5D
Niro C.
Roccia M.
Miceli F.
D’Onofrio D.
Cerio M.
Sassi M.A.
Caruso G..
Colaneri G.
Ricciardella I.
Sollazzo M.
1B
Leso M. G.
2B
3B
D.
4B
5B
1E
2E
3E
4E
5E
2I
3I
Paolo S.
Sarno E.
Varanese N.
De Pasquale R
Massarella A.
Lombardi V.
Barba S.
1F
2F
3F
Pucacco M.
Di Pietro E.
Bonavita A
5F
Pietrunti Izzi C.
IPIA
1 A Mattei M.
1 D Matteo P.
Genua C.
De Rita M.
1 B Petrecca
M..
2 A Lucarelli M. 2 B Perrone M.
3 A Raucci F.
3 B Paiardini L.
Costanzo M.
4 A Villani P.
4 B Spallone A.
4 D Paglione A.
Sardella C.
5 A Martino M.
1^ ser. Santella
5 B Fiorilli S.
4^ ser. Iacampo
5 D Oriente A.
2 D Colalillo M.
3 D Ciccotelli C.
AREA DIDATTICA, AUTOVALUTAZIONE E FORMAZIONE coordinatore: Emilia Sarno
FORMAZIONE Responsabile : Maria Antonietta Sassi
INVALSI referente: Amalia Nappa
DOCUMENTAZIONE Responsabile: Roberto Colella
AREA AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA E INNOVAZIONE coordinatore: Anna
Rita Massarella
AREA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO/RAPPORTI TERRITORIO coordinatore:
Mario Ferocino
COMUNICAZIONE Responsabile: Arcangela Bonavita
AREA ORIENTAMENTO E CONTINUITA’ coordinatore: Selene Barba
177
AREA INCLUSIONE E STUDENTI coordinatore: Marialaura Cosimi
GRUPPO H coordinatore:: Arianna Antenucci
DSA coordinatore: : Simona Chiesi
CIC referente: Incoronata Ricciardella
Funzioni strumentali
DOCENTE
INCARICATO
AREE DI RIFERIMENTO
COORDINAMENTO DELLA DIDATTICA
Sonia Fiorilli
Maria Grazia Matteo
FORMATIVA
ESantopolo Antonio
AREA AMPLIAMENTO
INNOVAZIONE
OFFERTA
AREA
ALTERNANZA
TERRITORIO
SCUOLA-LAVORO/RAPPORTICostanzo Maria
Spallone Antonio
Petrollino Nunzia
Raucci Fernando
AREA ORIENTAMENTO E CONTINUITA’
Di Lembo Gabriella
Lucarelli Domenico
Massarella Lucia
AREA INCLUSIONE E STUDENTI
Iannaccone Rosalisa
Iatauro Michela
Ricciardella Nuccia
COORDINATORI DIPARTIMENTI
DIPARTIMENTO
Coordinatore
AREA STORICO-FILOSOFICA- ARTISTICAGIURIDICA E LETTERARIA
Anna D’Andrea
MATEMATICA
Marcello Cerio
SCIENZE
LINGUE STRANIERE
DIRITTO E ECONOMIA
Giuseppe Caruso
Silvia Paolo
Consiglia Sardella
178
RESPONSABILI BIBLIOTECHE E GIORNALE ISTITUTO: Tina Adamo; Silvia Di Cera;
Emilia Tanno
UNITA’ AUTOVALUTAZIONE:
Emilia Sarno – Maria Antonietta Sassi - Amalia Nappa - Mario Ferocino - Selene Barba- Marialaura
Cosimi - Sonia Fiorilli - Maria Grazia Matteo – Fernando Raucci – Lucia Massarella
RESPONSABILI LABORATORI
IPC - CUOCO
LABORATORI SCIENTIFICI
Renato Gasbarro
LABORATORI INFORMATICI
Giuseppe Scasserra
IPIA - MONTINI
LABORATORI INFORMATICI
Angelo Paglione – Antonio Pistilli
CNC E OFFICINE MECCANICHE
Antonio Socci
LABORATORIO ELETTRONICA
Lucio Carolla
LABORATORIO ELETTROTECNICA
Michele Rateni
ITAS – PERTINI
LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA
Anna Rita Massarella
LABORATORIO DI IGIENE E ANATOMIA/ AULA MULTIMEDIALE DI EDUCAZIONE
ALLA SALUTE
Incoronata Ricciardella
LABORATORIO DI CHIMICA
Antonio Gasbarrino
LABORATORIO DI FISICA
Giuseppe Caruso
LABORATORI LINGUISTICI
Nunzia Petrollino - Cinzia Niro
LABORATORI INFORMATICI/MULTIMEDIALI
Amalia Nappa/Angelo MInadeo
CONSEGNATARIO SUSSIDI EDUCAZIONE FISICA
Laura Salvatore
179
La formazione docenti
Per l’anno 2015-2016, il collegio, considerati i bisogni formativi emersi in fase di
progettazione didattica e le priorità collegate all’offerta formativa, considerate le attribuzioni di
propria competenza
in ordine alle attività di aggiornamento e sottolineata l’esigenza di
favorire attraverso l’aggiornamento
l’adeguamento delle competenze psicopedagogiche,
metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali, considerate le indicazioni legislative e
contrattuali in materia di aggiornamento, ha deliberato all’unanimità l’attivazione delle seguenti
iniziative di formazione autonomamente realizzate dall’Istituto sulla base della rilevazione dei
bisogni formativi dei docenti:
- didattica per competenze
- didattica innovativa
- didattica delle lingue
- didattica inclusiva, con particolare riguardo all’ICF e alla didattica per DSA
- CLIL
- attività e strumentazione dei laboratori
- formazione su macchine a controllo numerico
Il collegio ha deliberato altresì di autorizzare tutti i docenti in servizio a partecipare, senza
oneri per la scuola, ad iniziative di formazione e aggiornamento autonomamente scelte tra quelle
proposte dall’USR Molise, dalle Università, dalle Agenzie Formative riconosciute dal MIUR,
dalle Associazioni di Categoria, dalla Curia Vescovile e da tutti i soggetti autorizzati, in orario
compatibile con quello di servizio o facendo ricorso ai permessi previsti dal CCNL con le
modalità regolate dal Contratto Integrativo di Istituto (coerenza dell’iniziativa con l’attività
specifica posta in essere dal docente; disponibilità a partecipare alla formazione; minore anzianità
di servizio; rotazione).
180
Cap. 6
I regolamenti
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
ISTITUTO TECNICO PER ATTIVITÀ SOCIALI
“SANDRO PERTINI” Campobasso
REGOLAMENTO D'ISTITUTO
INDICE DEL REGOLAMENTO
TIT OLO I – GENERALITA’, PRINCIPI ED OBIETTIVI
ART. 1 - PREMESSE
ART. 2 - PRINCIPI ISPIRATORI
ART. 3 - OBIETTIVI
ART. 4 - AP P R O VA Z I O N E , M O D I F I C A E D APPLICAZIONE.
TITOLO II – ORGANI ED ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA
ART. 5 – GENERALITÀ SUGLI ORGANI COLLEGIALI DELL’ISTITUTO
ART. 6 - CONSIGLIO DI ISTITUTO
A) COSTITUZIONE DEL CONSIGLIO ISTITUTO
B) COMPITI ED ATTRIBUZIONI
C) NOMINA DEL PRESIDENTE E ATTRIBUZIONI
D) NOMINA DEL VICE-PRESIDENTE E ATTRIBUZIONI
E) NOMINA DEL SEGRETARIO E ATTRIBUZIONI
F) CONSIGLIERI: ATTRIBUZIONI
G) CONVOCAZIONE DELLE SEDUTE
H) SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE
I) VOTAZIONI
J) ATTI DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
K) PUBBLICITÀ DELLE SEDUTE
L) ESTINZIONE E SCIOGLIMENTO ANTICIPATO..
M) ELEZIONI SUPPLETIVE.
N) COMMISSIONI DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO.
ART. 7 – COLLEGIO DEI DOCENTI
A) COSTITUZIONE
B) COMPITI ED ATTRIBUZIONI
C) CONVOCAZIONE DELLE SEDUTE
181
D) SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE
E) VOTAZIONI
F) ATTI DELCOLLEGIODOCENTI
G) PUBBLICITÀ DELLE SEDUTE
ART. 8 – CONSIGLIO DI CLASSE
A) COSTITUZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
B) COMPITI ED ATTRIBUZIONI
C) CONVOCAZIONE DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO DICLASSE
D) SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
E) VOTAZIONI
F) ATTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
G) PUBBLICITÀ DELLE SEDUTE
H) ASSEMBLEE DI CLASSE ALLARGATE ALLE ALTRE COMPONENTI
TITOLO III – DIRITTI E DOVER
ART. 9 – DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI
ART. 10 – DIRITTI E DOVERI DEI DOCENTI
ART. 11 – DIRITTI E DOVERI DEI GENITORI
ART. 12 – DIRITTI E DOVERI DEL PERSONALE ATA
TITOLO IV – DISCIPLINA
ART. 13 - PRINCIPI E FINALITÀ
ART. 14 - INFRAZIONI DISCIPLINARI E SANZIONI
ART. 15 - PROCEDIMENTO SANZIONATORIO
A) INFRAZIONI LIEVI
B) INFRAZIONI MENO LIEVI E REITERAZIONI DI INFRAZIONI LIEVI
C) INFRAZIONI PIÙ GRAVI E REITERATE CHE COMPORTANO LA SOSPENSIONE
O L’ALLONTANAMENTO DALLA SCUOLA
D) IMPUGNAZIONI
E) PROCEDIMENTO PER I RICORSI
TITOLO V – ASSEMBLEE
ART. 16 – DISPOSIZIONI GENERALI
ART. 17 – LE ASSEMBLEE STUDENTESCHE
A) GENERALITÀ;
B) FUNZIONAMENTO DELLE ASSEMBLEE STUDENTESCHE
ART. 18 : LE ASSEMBLEE DEI GENITORI
TITOLO VI – DISPOSIZIONI RELA TIVE ALLA PUBBLICIT A ’ ED ALL’AGGIORNAMENTO
ART. 19 – FORME DI PUBBLICITÀ
ART. 20 – AGGIORNAMENTO
ALLEGATI
A) REGOLAMENTO PER I VIAGGI DI ISTRUZIONE
B) REGOLAMENTO DEL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
182
C) REGOLAMENTO DEI LABORATORI SCIENTIFICI (BIOTECNOLOGICO)
D) REGOLAMENTO LABORATORI (IPIA)
E) REGOLAMENTO PER L’ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL’UFFICIO
TECNICO
TITOLO I – GENERALITA’, PRINCIPI ED OBIETTIVI
Art. 1 - Premesse
Il presente Regolamento è stato redatto per dare concreta attuazione alle previsioni dello "Statuto
delle Studentesse e degli Studenti", emanato con il D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249 e
successivamente modificato dal D.P.R 21 novembre 2007 n. 235
Il Regolamento di Istituto è inoltre necessariamente coerente con il Piano dell’Offerta Formativa che
dalle stesse previsioni dello Statuto trae i propri principi ispiratori e che, mediante il presente
Regolamento può, nel concreto, essere predisposto garantendo che i suoi contenuti siano condivisi
da tutte le componenti della scuola.
Art. 2 - Principi ispiratori
L'Istituto d'Istruzione superiore"S. Pertini-L.Montini-V.Cuoco” recepisce i principi ispiratori dello
Statuto degli Studenti organizzando le proprie attività ed il proprio funzionamento affinché esso
riesca ad essere al contempo luogo di formazione e di educazione sia attraverso l'acquisizione delle
conoscenze sia attraverso lo sviluppo della coscienza critica.
Tutta la vita della comunità scolastica pertanto si informa ai principi democratici della nostra
comunità nazionale e ricerca, con gli strumenti che le sono assegnati dalle norme dello Stato, la
crescita della persona in tutte le sue dimensioni.
In sintesi la scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici in cui ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la
formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità
di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi generali
dell'ordinamento italiano.
Art. 3 - Obiettivi
Il Regolamento di Istituto disciplina in particolare il rapporto tra utenti e operatori scolastici
all'interno dell'Istituto e verso l’esterno. Insieme al Piano dell'Offerta Formativa (POF), costituisce il
documento fondamentale dell'Istituto. Nella sua articolazione esso si propone di garantire il
conseguimento dei seguenti obiettivi:
· lo svolgimento ordinato delle attività formative, in armonia con i principi propri della
comunità scolastica già enunciati, rendendo pubblico e documentato il suo funzionamento
organizzativo, nel rispetto dei vincoli di legalità, imparzialità, trasparenza, ragionevolezza,
buon andamento ed economicità dell’azione amministrativa;
·
la qualità del servizio formativo, mediante una programmazione partecipata e
consapevole di tutte le componenti ed un efficace coinvolgimento di tutte le parti
interessate ai processi formativi, sia nelle modalità di erogazione della formazione curriculare
che per quanto attiene alle attività complementari e integrative, coerentemente con i principi
presentati ed in un costante processo di adeguamento al contesto sociale in cui l’istituzione
scolastica si trova ad operare;
·
la libertà di espressione e la tutela dei diritti individuale e collettiva, assicurando la
fruizione della conoscenza, la tutela della sicurezza degli individui che la frequentano, la
183
salubrità degli ambienti, la crescita della persona promuovendo il senso di responsabilità di
tutti i membri della comunità e garantendo altresì l'equità di eventuali provvedimenti
disciplinari;
·
un'efficiente comunicazione tra persone ed un funzionamento costantemente in grado,
·
senza particolari sollecitazioni, di attestare la trasparenza dei propri comportamenti con
un'ampia circolazione dell’informazione interna ed esterna;
·
il massimo utilizzo delle risorse e delle strutture di cui l'Istituto dispone, intese pertanto
come bene comune da rispettare e tutelare
Art. 4 - Approvazione, modifica ed applicazione.
Il presente Regolamento, predisposto dalla competente Commissione,
condiviso dalle
componenti dell'Istituto (studenti, docenti e genitori), è approvato dal Consiglio di Istituto e può
essere modificato dallo stesso Consiglio.
L’applicazione del Regolamento è affidata a tutta la comunità scolastica affinché ciascuno si
impegni a rispettarlo e farlo rispettare.
TITOLO II – ORGANI ED ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA Art. 5 –Organi Collegiali
dell’Istituto
L'Istituto di Istruzione Superiore “S. Pertini” opera attraverso i seguenti Organi Collegiali:
· Consiglio d’Istituto
·
Giunta Esecutiva
·
Collegio dei Docenti
·
Consigli di Classe
ed è diretto da un Dirigente Scolastico.
Gli Organi Collegiali possono costituire commissioni “ad hoc” per migliorare l’efficienza del
proprio funzionamento istituzionale e l’ambito delle loro competenze è stabilito nel loro atto
costitutivo. Essi documentano la propria attività attraverso verbali delle riunioni redatti per iscritto
ed adozione degli atti ufficiali previsti per il loro funzionamento
Art. 6 - Consiglio di Istituto
a) Costituzione del Consiglio di Istituto
Il Consiglio di Istituto (CdI) è organo istituito secondo le previsioni del D.Lgs. n. 297 del 16
aprile1994 e ss.mm.ii. ed ai sensi dell’Art. 8, essendo il numero degli iscritti superiore a 500
studenti è costituito da 19 componenti:
·
Il Dirigente scolastico;
·
8 rappresentanti dei docenti;
·
4 rappresentanti degli studenti;
·
4 rappresentanti dei genitori o di chi ne fa legalmente le veci;
·
2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario.
Nel Consiglio d’Istituto tutti i membri hanno eguali poteri e si trovano su un piano di eguaglianza
giuridica ed al di fuori di ogni rapporto gerarchico.
184
Il CdI dura in carica per 3 anni scolastici. Ciascuna componente elegge i propri rappresentanti
ogni tre anni, eccezion fatta per la rappresentanza studentesca che viene rinnovata annualmente.
In caso di decadenza degli eletti per perdita dei requisiti, i primi dei non eletti nelle rispettive liste
prendono il loro posto.
b) Compiti ed attribuzioni
Il Consiglio elabora e adotta gli indirizzi generali dell’Istituto e ne determina le forme di
autofinanziamento. Esso esercita il proprio potere deliberante sul bilancio preventivo (Programma
Annuale) e sul conto consuntivo disponendo sia in ordine alla spesa corrente di ciascun esercizio per
il funzionamento amministrativo e didattico che in ordine agli investimenti mediante l'impiego dei
mezzi finanziari disponibili.
Inoltre, il CdI adotta il presente Regolamento e lo può modificare in occasione di modificazioni
normative che attengono agli ambiti regolati o dietro proposta dei suoi membri o segnalazioni
delle rappresentanze delle componenti scolastiche e con esso stabilisce le regole di funzionamento
nei seguenti ambiti:
· Organi Collegiali;
·
Adozione del Piano dell’Offerta Formativa;
della scuola e relativi doveri;
·
Sistema di irrogazione delle sanzioni e di tutela del diritto di difesa;
Tutela dei diritti delle diverse componenti
Il Consiglio di Istituto ha potere deliberante, entro i limiti delle disponibilità di bilancio, per
quanto concerne l'organizzazione e la programmazione dell'attività della scuola nelle seguenti
materie:
1) acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici,
compresi quelli multimediali e le dotazioni librarie, e acquisto dei materiali di consumo occorrenti
per le esercitazioni;
2) adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali;
3) definizione degli indirizzi delle attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione
a cui deve attenersi il Collegio dei Docenti nella predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa,
tenendo in debito conto le proposte ed i pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di
fatto dei genitori e degli studenti;
4) adozione del Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti;
5) programmazione ed attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche,
con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle
visite guidate e ai viaggi di istruzione;
6) promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e
di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione;
7) partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse
educativo;
8) definizione dei criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione ad esse dei
singoli docenti, all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle
condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di classe;
9) emissione di pareri sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, dell'Istituto;
10) emissione di pareri sugli aspetti metodologici - didattici deliberati dal Collegio dei Docenti;
11) definizione dei criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi;
12) autorizzazione all’uso delle attrezzature della scuola da parte di altre enti che ne facciano
richiesta, sempreché non si pregiudichino le normali attività della scuola;
13) adempimento di ogni altro compito attribuitogli dalla vigente normativa.
c) Nomina del Presidente e attribuzioni
Il CdI è retto da un Presidente eletto, nel corso della sua prima riunione, tra i rappresentanti dei
genitori degli alunni. Essa è effettuata da parte di tutti gli eletti delle componenti del CdI,. L’elezione
richiede una votazione segreta e la maggioranza assoluta dei rappresentanti. Se tale maggioranza
185
non viene raggiunta nella prima votazione, la seconda richiede la semplice maggioranza
relativa. In caso di parità di voti, la votazione deve essere ripetuta fino al raggiungimento
della maggioranza dei voti in favore di uno degli eligendi.
Tra il Presidente ed i membri del Consiglio non intercorre alcun rapporto di gerarchia.
Il Presidente:
· convoca il CdI;
·
cura l’ordinato svolgimento delle sedute del CdI e ne presiede lo svolgimento;
·
affida le funzioni di Segretario ad un membro del CdI;
·
autentica con la propria firma i verbali di ciascuna riunione;
·
può disporre, nelle sedute pubbliche, dopo aver dato gli opportuni avvertimenti, che venga
espulso dall’auditorio chiunque sia causa di disordine.
Il Consiglio può revocare il mandato al Presidente con deliberazione assunta a maggioranza assoluta
dei componenti in carica, sulla base di una mozione di sfiducia posta all'ordine del giorno con
richiesta scritta da parte di almeno un terzo dei consiglieri e, in tal caso, le votazioni si effettueranno
ovviamente a scrutinio segreto. In caso di persistente parità, prevarrà il voto del Vicepresidente. In
tale occasione la seduta del Consiglio d’Istituto sarà presieduta dal Vicepresidente..
d) Nomina del Vice-Presidente e attribuzioni
Il Consiglio può decidere di eleggere un Vice Presidente.
Il Vice Presidente assume, in assenza del Presidente, tutte le attribuzioni previste per il Presidente.
Anche il Vice Presidente deve essere eletto, mediante votazione segreta, tra i membri del
Consiglio d’Istituto rappresentanti dei genitori e per la sua elezione si usano le stesse modalità
previste per l’elezione del Presidente. Qualora il Presidente cessasse dalla carica, si dovrà procedere
a nuova elezione, in quanto il Vice Presidente non vi subentra di diritto. In caso di mancata elezione
di un Vice Presidente e di assenza del Presidente, le sue attribuzioni sono esercitate dal Consigliere
più anziano.
e) Nomina del Segretario e attribuzioni
La designazione del Segretario del CdI è di competenza specifica e personale del Presidente.
Il Segretario redige il verbale della seduta. Le altre incombenze amministrative del Consiglio,
come la redazione e l’invio delle lettere di convocazione dei membri del Consiglio, la copia delle
documentazioni necessarie per la seduta di un Consiglio d’Istituto debbono essere svolte, su
indicazione del Dirigente scolastico e per ordine del Presidente, dal personale addetto alla segreteria
della scuola.
f) Consiglieri e attribuzioni
I Consiglieri che nel corso della legislatura perdono i requisiti per essere eletti in Consiglio
devono essere sostituiti dai primi non eletti delle rispettive liste, purché essi siano in possesso dei
requisiti necessari per far parte del Consiglio.
In caso di esaurimento delle liste si procede ad elezioni suppletive secondo le indicazioni del
presente regolamento. I Consiglieri possono presentare le dimissioni dalla carica.
Tale diritto può essere esercitato sia all’atto dell’elezione che nel corso del mandato. Le dimissioni
devono essere presentate per iscritto, la forma orale è ammessa solamente nel caso in cui vengano
date dinanzi al Consiglio e, quindi, messe a verbale. Le dimissioni diventano efficaci solo al
momento della loro accettazione, mediante delibera del Consiglio. Il Consiglio può accettare o
respingere le dimissioni, ma ha il dovere di accettarle se tale è la volontà irrevocabile del Consigliere
dimissionario. Il Consigliere dimissionario, una volta surrogato, non fa più parte della lista e non
può, quindi, riassumere la carica di consigliere. Per i Consiglieri che non intervengano a tre sedute
consecutive del Consiglio può essere dichiarata la decadenza dalla carica e con surroga
secondo le modalità di cui al comma precedente. In tale caso il Presidente, mediante i servizi
amministrativi scolastici, notifica a mezzo raccomandata o Posta Elettronica Certificata una
186
comunicazione al Consigliere assente, in cui lo invita a rappresentare la sussistenza di cause idonee a
giustificare le perduranti assenze (malattie, gravi motivi di famiglia, impedimenti giudiziari, ecc.).
Il mancato riscontro di tale richiesta o l’adduzione di motivazioni non ritenute idonee possono
comportare la decadenza dalla carica. Il CdI delibera in merito alla idoneità o meno delle
giustificazioni addotte con maggioranza assoluta. Il Consiglio può esprimersi sulla decadenza di
un Consigliere nella seduta successiva al determinarsi della causa che la origina mediante delibera
immediatamente esecutiva. Il Consiglio deve altresì individuare il candidato che deve subentrare
ed accertare il possesso dei requisiti. Spetta invece al Dirigente Scolastico emettere l’atto formale di
nomina.
Le attribuzioni di ogni Consigliere sono:
· introduzione di punti all’Ordine del Giorno (OdG) per ciascuna seduta: tale prerogativa andrà
esercitata in forma scritta o anche verbale mediante comunicazione al Presidente o al
Segretario o al Dirigente Scolastico prima dell’invio della lettera di convocazione del CdI;
·
diritto di intervento in merito alle questioni dibattute ed all’ordine del Giorno;
·
diritto di presentare Mozioni d’Ordine all’atto dell’inizio della discussione di ciascun
punto all’Ordine del giorno;
·
presentazione di mozioni di sfiducia nei confronti del Presidente del CdI o della Giunta
Esecutiva, ove ne ricorrano le condizioni (supporto di un terzo dei Consiglieri).
I Consiglieri della componente studentesca che non abbiano raggiunto la maggiore età non hanno
diritto di voto deliberativo per quanto attiene all’approvazione del bilancio preventivo e conto
consuntivo. Essi tuttavia hanno diritto di partecipare alla discussione di tali materie e di esprimere il
loro parere, che deve essere tenuto dai votanti nella massima considerazione.
g) Convocazione delle sedute del Consiglio di Istituto
L'atto della convocazione del CdI è emanato dal Presidente, fatta salva la prima convocazione che
d’ufficio, dopo le elezioni, viene effettuata dal Dirigente Scolastico allo scopo di prendere atto
della propria costituzione e di nominare i suoi organi interni. Il Presidente ha l’obbligo giuridico
di convocare il Consiglio quando ciò venga richiesto da almeno un terzo dei Consiglieri o dalla
Giunta Esecutiva o dal Dirigente Scolastico, restando invece discrezionale quando la richiesta
provenga da meno di un terzo dei Consiglieri. In tali casi la richiesta di convocazione, formulata per
iscritto e sottoscritta dagli interessati, deve essere rivolta al Presidente del Consiglio e deve indicare
gli argomenti di cui si chiede la trattazione. La convocazione è inoltre d’obbligo e deve consentire il
regolare svolgimento delle attività dell’Istituto, nelle seguenti circostanze:
· Adozione del Piano dell’Offerta Formativa (entro il termine del mese di Ottobre, ove non
sussistano altri impedimenti);
·
Approvazione di progetti di investimento che presentino scadenze imminenti;
·
Approvazione del Programma Annuale e del Conto Consuntivo;
L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo
rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni
d'urgenza.
L’omessa comunicazione, anche ad uno solo dei membri del Consiglio, comporta l’illegittimità
della seduta e delle deliberazioni assunte. La convocazione deve indicare gli argomenti da
trattare (OdG), il giorno, l'ora ed il luogo della riunione e verrà pubblicata sul sito istituzionale.
L’OdG non potrà contenere argomenti che non risultino di competenza del CdI.
Le riunioni dovranno avvenire, di norma, in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni.
L’eventuale convocazione in orario difforme va motivata.
h) Svolgimento delle sedute del Consiglio di Istituto
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La seduta deve trattare gli argomenti secondo l’ordine con il quale sono stati iscritti all’OdG,
tuttavia il Consiglio, a maggioranza, può decidere anche un diverso ordine di trattazione mediante
formulazione di mozioni d’ordine. Prima della discussione di un argomento all'OdG, ogni membro
presente alla seduta può presentare una mozione d'ordine per il non svolgimento della predetta
discussione ("pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata
("sospensiva"). La mozione sospensiva può essere posta anche durante la discussione. L’ordine del
giorno è vincolante, pertanto il Consiglio non può discutere di argomenti diversi da quelli iscritti.
Solo in circostanze eccezionali ed in maniera motivata, dopo aver deciso in tal senso con voto
unanime, il Consiglio può discutere argomenti non all’OdG.. Gli eventuali punti all’OdG rimasti
indiscussi, verranno inseriti nell’OdG della seduta successiva da indire, di norma, entro 72 ore. La
seduta è valida se è presente la metà più uno dei componenti in carica. Il quorum richiesto per la
validità della seduta deve sussistere per tutta la durata della stessa, fatto salvo l’eventuale caso di
allontanamento forzato di un membro disposto per ragioni di ordine da parte del Presidente del
Consiglio di Istituto. Ogni Consigliere ha diritto di chiedere che si proceda alla verifica del
numero legale. In mancanza del numero legale, il Presidente, accertata formalmente la mancanza del
quorum richiesto, scioglie la seduta. Tale operazione deve essere comunque compiuta
all’inizio della seduta.
i) Votazioni
Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, hanno luogo eventuali dichiarazioni di
voto, con le quali i membri del CdI espongono brevemente i motivi per i quali voteranno a favore o
contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve
essere riportata nel verbale della seduta. Una volta indette le votazioni da parte del Presidente
nessuno può più avere la parola sull’argomento in discussione, neppure per proporre mozioni
d'ordine. Terminata la votazione, il Presidente annuncia il risultato della stessa, comunicando se il
deliberando è stato approvato o respinto. La votazione può essere pubblica ed in tal caso può
avvenire per alzata di mano o appello nominale, oppure segreta, ed in tal caso avviene per iscritto su
apposite schede. La votazione segreta è obbligatoria quando la decisione riguarda persone fisiche. In
caso di votazione segreta il Presidente nomina due scrutatori perché lo assistano nelle operazioni di
voto. L’esito della votazione segreta andrà riportato in apposito documento allegato al verbale della
seduta, redatto dal Segretario e controfirmato dal Presidente e dai 2 scrutatori, in cui verranno
indicate le modalità in cui è avvenuta la votazione, ossia elenco dei presenti, elenco dei votanti,
astenuti, oggetto della votazione con esplicita indicazione del quesito riportato su ciascuna scheda,
esito della votazione in termini di numero dei favorevoli, numero dei contrari, numero delle schede
bianche, numero delle schede nulle. Sono nulle le votazioni segrete quando effettuate senza
scrutatori. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. Gli
astenuti concorrono alla formazione del numero legale. In caso di parità prevale il voto del
Presidente. In caso di parità in votazione per scheda segreta, la votazione è ripetuta sino al
conseguimento della maggioranza assoluta dei presenti.
j) Atti del Consiglio di Istituto
Le delibere del Consiglio sono atti amministrativi definitivi contro i quali è ammesso il ricorso
secondo la normativa vigente.
Il verbale è un atto giuridico che deve dare conto esatto ed obiettivo di quanto si è svolto nel corso
della seduta. Il verbale deve dare conto della legalità della seduta, indicando data, ora e luogo
della riunione, chi assume la presidenza e chi svolge le funzioni di segretario, l’avvenuta verifica
della correttezza della sua convocazione e del numero legale dei presenti, l’elenco nominativo dei
presenti e degli assenti, questi ultimi se, ove noto, giustificati o meno. Il verbale deve quindi
riportare, per ogni punto all’OdG, una sintesi della discussione, le dichiarazioni di voto, il testo
integrale delle deliberazioni, i risultati delle votazioni.
Il verbale viene sottoscritto dal Segretario che lo redige e dal Presidente che ne attesta la
veridicità.
I singoli componenti del Consiglio possono esprimere la richiesta di mettere a verbale le loro
dichiarazioni, ed in tal caso il richiedente provvederà a consegnare al segretario, entro il termine
della discussione, il documento sottoscritto contenente le dichiarazioni, che verrà letto ed inserito nel
188
verbale per costituirne parte integrante. Il verbale viene comunque letto ed approvato, con eventuali
rettifiche, all’inizio della seduta successiva alla seduta alla quale si riferisce. Tra la documentazione
resa disponibile preliminarmente alla seduta, il Segretario acclude una copia del verbale provvisorio
ai Consiglieri, per permettere loro di formulare eventuali correzioni in sede di approvazione dello
stesso. Tale copia non può essere assolutamente diffusa.
Tutti gli atti del CdI sono pubblicati all'albo di Istituto. L’accesso agli atti amministrativi del CdI è
regolato dalla vigente normativa .Il Consiglio può autorizzare esperti delle questioni da dibattere
ad intervenire alle sue sedute. La partecipazione deve essere approvata a maggioranza dal Consiglio,
mediante votazione, pena l’illegittimità della stessa. La presenza di esperti deve essere
limitata all’espressione della propria relazione e/o parere.
Il Direttore dei Servizi Amministrativi (DSGA) dell’Istituto, in quanto membro della Giunta
esecutiva, può partecipare, su richiesta del Dirigente scolastico, in qualità di esperto, alle sedute
del Consiglio d’Istituto, ove sono in discussione aspetti contabili, amministrativi e tecnico- giuridici.
Per tale partecipazione non è necessaria alcuna votazione da parte del Consiglio d’Istituto. Egli non
ha comunque diritto di voto.
l) Estinzione e scioglimento anticipato del Consiglio di Istituto.
Il Consiglio può essere sciolto dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale in caso di
persistenti e gravi irregolarità o di mancato funzionamento del Consiglio stesso, oppure quando
non sussistano più le condizioni di regolare funzionamento a causa di dimissione o perdita dei
requisiti di tutti i suoi membri.
Art. 7 – Collegio dei Docenti
a) Costituzione del Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti (CdD) è costituito da tutto il personale docente di ruolo e non di ruolo in
servizio nell'Istituto, ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Esso si insedia all'inizio di ciascun
anno scolastico.
Le funzioni di Segretario del CdD sono attribuite dal Dirigente Scolastico al docente avente funzione
di collaboratore del D.S. Le sedute non sono pubbliche.
b) Compiti ed attribuzioni
Il Collegio dei Docenti ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell'Istituto, in
rapporto alle particolari esigenze ambientali dell’istituzione scolastica favorendone il
coordinamento interdisciplinare. La sua competenza è esclusiva per quanto attiene agli aspetti
formativi e all’organizzazione didattica e concorre con le proprie deliberazioni alle attività di
progettazione della programmazione educativa e didattica limitando tale autonomia soltanto entro gli
indirizzi e coerentemente con i criteri elaborati annualmente dal Consiglio di Istituto e
operando nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente.
Il CdD ha potere deliberante in ordine alla didattica e, particolarmente, su:
1) elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa secondi gli indirizzi formulati annualmente dal
Consiglio di Istituto. (ex art. 3 del D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999);
2) adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del
coordinamento disciplinare (ex art. 7 comma 2 lett. a) del D. Lgs. n.297 del 16 aprile 1994);
3) adozione delle iniziative per il sostegno di alunni portatori di handicap e di figli di lavoratori
stranieri (ex art. 7 comma 2 lett. m) ed n) del D. Lgs. n.297 del 16 aprile 1994);
4) programmazione delle innovazioni sperimentali di autonomia relative agli aspetti didattici
dell’organizzazione scolastica (ex art. 2, comma 1 del D.M. n. 251 del 29 maggio 1998, così come
modificato dal D.M. n. 178 del 19 luglio 1999);
5) redazione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione (ex art. 13 del CCNI
31agosto 1999 ed ex art. 7 comma 2 lett. g) del D. Lgs. n.297 del 16 aprile 1994);
6) adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di classe, nei limiti delle disponibilità
finanziarie indicate dal Consiglio di Istituto e la scelta dei sussidi didattici (ex art. 7 comma 2 lett. e)
del D. Lgs. n.297 del 16 aprile 1994);
7) approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole (ex art. 7 comma 2
del D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999);
189
8) valutazione periodica dell’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l'efficacia
in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, se necessario, opportune
misure per il miglioramento dell'attività scolastica (ex art. 7 comma 2 lett. d) del D. Lgs. n.297
del 16 aprile 1994);
9) esame dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni segnalati dai
docenti della rispettiva classe, onde individuare i mezzi per ogni possibile recupero, anche
sentendo gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico, sociopsico-pedagogici e di orientamento (ex art. 7 comma 2 lett. o) del D. Lgs. n.297 del 16 aprile
1994);
10) identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL del 26
maggio 1999 ed art. 37 del CCNI 31 agosto 1999), con la definizione dei criteri d’accesso, della
durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la valutazione dei
risultati attesi;
11) elezione dei docenti che costituiscono il comitato per la valutazione del servizio del personale
docente (ex art. 7 comma 2 lett. l) del D. Lgs. n.297 del 16 aprile 1994);
12) individuazione delle attività aggiuntive di insegnamento ed attività funzionali
all’insegnamento, nel quadro delle compatibilità con il P.O.F. e delle disponibilità finanziarie (art.
25 CCNL);
13) ogni altro argomento attribuito alle competenze del CdD dalla normativa vigente (ex art. 7
comma 2 lett. r) del D. Lgs. n.297 del 16 aprile 1994).
Formula inoltre proposte e/o pareri:
1) per la formazione delle classi, l’assegnazione dei docenti e sull’orario delle lezioni e lo
svolgimento delle altre attività scolastiche, tenendo conto dei criteri generali indicati dal consiglio
d'istituto
c) Convocazione delle sedute del Collegio dei Docenti
La convocazione delle sedute del Collegio dei Docenti segue le stesse regole previste per il
Consiglio di Istituto, fatte salve le seguenti differenze:
l’atto di convocazione è emanato sempre dal Presidente del Collegio dei Docenti, ed in caso di
impedimento esso, previa delega, può essere convocato dal docente che, secondo la vigente
normativa, assume la funzione di “vicario”;
il Dirigente Scolastico ha l’obbligo di convocare il Collegio quando ciò venga richiesto da almeno
un terzo dei componenti;
l'atto di convocazione è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista
per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d'urgenza;
la convocazione è effettuata mediante circolare comunicata a tutti i docenti (componenti);
la convocazione deve indicare gli argomenti da trattare (OdG), il giorno, l'ora ed il luogo della
riunione e verrà affissa nella Sala dei Docenti;
la documentazione a supporto della discussione di punti all’OdG sarà resa disponibile, di norma,
almeno 3 giorni prima della riunione e comunque su richiesta presso la Segreteria Amministrativa
dell’Istituto.
i singoli docenti cinque giorni prima della data di convocazione del collegio possono far pervenire
al Dirigente Scolastico proposte da inserire all’OdG indicando se trattasi di proposte in rettifica o in
alternativa a quelle già presenti.
d) Svolgimento delle sedute del Collegio dei Docenti
Lo svolgimento delle sedute del Collegio dei Docenti segue le stesse regole previste per il
Consiglio di Istituto, fatte salve le seguenti differenze:
1) il Presidente del Collegio effettua le sue comunicazioni ad inizio di seduta.
190
2) in sede di avvio della seduta verranno stabiliti, se necessario, i tempi massimi indicativi di
discussione per ciascun punto all’OdG. Il Presidente, sentiti i Consiglieri, a sua discrezione, può
concedere maggior tempo ove ne venga fatta richiesta.
3) ogni relatore illustra la proposta nel tempo massimo fissato per la presentazione.
4) il Presidente coordina gli interventi al dibattito entro il tempo massimo fissato per la
discussione.
5) il relatore al termine degli interventi ha diritto di replica per il tempo stabilito in sede di
apertura della discussione. In tale intervento il relatore può manifestare la volontà di far proprie le
proposte di rettifica o rifiutarle.
e) Votazioni
Le votazioni del Collegio dei Docenti seguono le stesse regole previste per il Consiglio di Istituto,
fatta salva la seguente differenza:
se su un singolo argomento esistono più di due proposte il Dirigente scolastico mette ai voti tutte le
proposte. Se nessuna delle proposte durante la votazione ha ottenuto la maggioranza assoluta dei
votanti mette ai voti successivamente in alternativa le sole due proposte che hanno avuto il maggior
numero dei voti, risulterà approvata la proposta che alla fine viene votata dalla maggioranza dei
votanti.
f) Atti del Collegio dei Docenti
La pubblicità degli atti del Collegio dei Docenti è realizzata mediante affissione del verbale della
riunione alla bacheca della Sala dei Docenti e/o invio tramite post elettronica a tuti i docenti.
Art. 8 – Consiglio di Classe
a) Costituzione del Consiglio di Classe
Il Consiglio di Classe (CdC) è costituito ex Art. 5 del D.Lgs. n.297 del 16 aprile 1994, da:
tutto il personale docente di ciascuna classe, di ruolo, non di ruolo e di sostegno in servizio;
2 rappresentanti eletti dei genitori degli alunni iscritti alla classe;
2 rappresentanti eletti degli alunni iscritti alla classe.
Esso si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico, una volta effettuate le elezioni annuali dei
rappresentanti delle componenti genitori ed alunni.
Esso ha due possibili modalità di funzionamento:
· ordinario - docenti e rappresentanti delle componenti dei genitori e degli studenti.
·
ristretto - soli docenti.
Il CdC è presieduto dal Dirigente Scolastico (DS) o da docente, membro del CdC, suo delegato, in
linea di principio coincidente con il Docente Coordinatore della Classe. La delega può essere data in
via preventiva, all’inizio di ciascun anno scolastico, divenendo efficace, di volta in volta, in caso
di assenza del DS. Le funzioni di Segretario del CdC sono attribuite dal Presidente del CdC al
docente coordinatore, membro del CdC ,come da decreto di nomina docenti coordinatori di classe.
b) Compiti ed attribuzioni
Il Consiglio di Classe ha il compito precipuo di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra
docenti, genitori ed alunni. Esso è anche uno degli ambiti idonei per poter formulare, con il supporto
di tutte le sue componenti, proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e
didattica e ad iniziative di sperimentazione nell’ ambito del piano dell’ offerta formativa,
nonché individuare tutte azioni volte a migliorare il coordinamento interdisciplinare.
In particolare il CdC ha potere su:
· formulazione di proposte al Collegio dei Docenti per l’elaborazione del Piano dell’Offerta
·
Formativa , con particolare riferimento a:
191
·
adeguamento delle programmazioni disciplinari a particolari esigenze della classe e di
coordinamento disciplinare;
·
attività integrative anche a carattere interdisciplinare;
·
iniziative per il sostegno di alunni con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA)e bisogni
educativi speciali (BES);
· innovazioni sperimentali;
· realizzazione e coordinamento del Piano Annuale delle Attività derivante dalla
programmazione del Piano dell’Offerta Formativa:
a. in funzionamento “ristretto” per quanto attiene alla didattica;
b. in funzionamento “ordinario” per quanto attiene eventuali aspetti organizzativi e
logistici;
• predisposizione della proposta di elenco dei Libri di testo e dei sussidi didattici nei limiti delle
disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio di Istituto, in funzionamento “ristretto”, previa
consultazione delle componenti genitori e studenti del CdC;
• coordinamento didattico e rapporti interdisciplinari in funzionamento “ristretto”;
• valutazione periodica e finale degli alunni in funzionamento “ristretto”;
• elaborazione di osservazioni e/o proposte sul funzionamento didattico-organizzativo dell’Istituto
da sottoporre al Dirigente Scolastico, al Consiglio di Istituto, al Collegio dei Docenti, ciascuno per le
materie di propria competenze
• segnalazione al Collegio dei Docenti dei casi di scarso profitto o di irregolare
comportamento degli alunni proponendo mezzi di possibile recupero;
• irrogazione o proposizione delle sanzioni disciplinari nei confronti di alunni della classe, nei
casi previsti dal presente regolamento;
• ogni altro argomento attribuito ai CdC dalla vigente normativa e dai regolamenti.
c) Convocazione delle sedute del Consiglio di Classe
L'atto della convocazione del CdC è emanato dal Presidente dello stesso. La convocazione
avviene di norma sulla base di un calendario concordato all’ inizio dell’ anno scolastico mediante il
piano delle attività stabilito dal D.S. Essa può altresì aver luogo:
· su iniziativa del Presidente, anche sulla base di richieste di genitori e/o studenti anche
singoli quando gli argomenti da discutere non possano essere utilmente rinviati, senza
pregiudizio, alla data programmata;
·
su richiesta sottoscritta e motivata della maggioranza del CdC;
·
su richiesta sottoscritta e motivata delle due componenti studenti e genitori. La convocazione
è inoltre d’obbligo nelle seguenti circostanze:
·
approvazione delle proposte per la predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa;
·
adozione di azioni e misure attuative del Piano dell’Offerta Formativa;
·
irrogazione e/o proposizione di sanzioni agli studenti;
·
valutazione periodica e finale degli studenti;
·
aspetti riguardanti la sicurezza degli studenti e del personale;
192
L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo
rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d'urgenza.
Le convocazioni dei docenti sono collettive. Quelle ordinarie sono effettuate mediante
comunicazione affissa in Sala dei Docenti, quelle straordinarie appositamente notificate
internamente all’Istituto mediante apposizione di firma, per conferma di presa visione, su copia della
comunicazione.
Le convocazioni dei membri genitori e studenti avviene invece mediante notifica individuale. I
rappresentanti dei genitori e degli studenti hanno l’obbligo di indicare il mezzo con cui desiderano
che vengano inviate le Convocazioni per le sedute ordinarie e per quelle d’urgenza.
Il mezzo prescelto deve essere compatibile con la necessità di garantire la partecipazione di
ciascun Consigliere e documentare l’avvenuto invio della Convocazione. La convocazione deve
indicare gli argomenti da trattare (OdG), il giorno, l'ora ed il luogo della riunione. Le riunioni
dovranno avvenire, di norma, in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. L’eventuale
convocazione in orario difforme va giustificata e approvata da tutti i membri.
d) Svolgimento delle sedute del Consiglio di Classe
Nel luogo e ora fissate per la riunione del Consiglio di Classe il Presidente procede alla verifica della
validità della Seduta, che si intende sussistere laddove:
· nel caso dello scrutinio, siano presenti tutti gli aventi diritto a partecipare o, in caso di
giustificato impedimento, i loro sostituti nominati dal DS;
·
in tutti gli altri casi, sia presente la maggioranza più uno degli aventi diritto a partecipare.
Una volta verificata positivamente la validità della seduta, dandone atto, il Presidente dichiara aperta
la seduta procedendo alla discussione secondo l’ordine dei punti previsti dall’OdG.
Nella discussione di ciascun punto all’OdG, il Presidente deve garantire a tutti la possibilità di
esprimere le proprie opinioni, evitando altresì interventi dispersivi e ripetitivi, tenendo presente che:
a. gli interventi devono essere attinenti all’argomento in discussione.
b. al termine della discussione, ove necessario, il Presidente procede a far eseguire
l’eventuale votazione, previa acquisizione delle dichiarazioni di voto.
c. dopo la votazione, il Presidente procede alla discussione del successivo punto all’OdG,
finché esauriti gli stessi dichiarerà terminata la seduta.
d. votazioni
Le votazioni del Consiglio di Classe seguono le stesse regole previste per il Consiglio di Istituto,
ossia qualsiasi atto si intende approvato in presenza della favorevole maggioranza relativa degli
aventi diritto al voto. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Nel caso delle sedute del CdC
per operazioni di scrutinio, non è ammessa l’astensione dal voto. L’insegnante di religione partecipa
con gli stessi diritti-doveri degli altri insegnanti; prende parte alle valutazioni periodiche e finali
delle classi in cui presta servizio, limitatamente agli alunni che si avvalgono dell’insegnamento di
religione cattolica; nello scrutinio finale, nel caso in cui la normativa statale richieda una
deliberazione da adottare a maggioranza, il voto espresso dall’insegnante di religione cattolica, se
determinante, diviene un giudizio motivato scritto a verbale (D.P.R. 202 del
23/06/1990).
f) Atti del Consiglio di Classe
Il verbale della seduta viene redatto seduta stante, oppure nell'arco di tre giorni lavorativi, dalla
stessa seduta.
Le deliberazioni ed i pareri approvati nel corso di una seduta si intendono comunque validi, a
prescindere dalla stesura del verbale stesso. Le procedure di pubblicità degli atti del Consiglio di
Classe sono sempre ispirate alla necessità di trasparenza, purché l’accesso da parte di terzi all’Atto
deliberato sia subordinato alla verifica della legittimità dell’interesse di questi a disporne in
visione/copia. In particolare gli Atti approvati, purché tempestivamente trasmessi agli Organi
competenti a cura del Segretario del CdC, non hanno necessità di pubblicità e vengono custoditi
presso gli uffici amministrativi dell’Istituto.
L’irrogazione delle sanzioni disciplinari deve essere notificata nelle forme previste dal presente
193
Regolamento allo studente ove maggiorenne o ai genitori/affidatari dello stesso ove minorenne;
g) Pubblicità delle sedute
Alle sedute del CdC in funzionamento “ordinario” possono assistere gli elettori delle componenti
rappresentate. In tale modalità di funzionamento, il Presidente del CdC, all’avvio della seduta,
prenderà atto dell’eventuale presenza di tali elettori .
E’ interesse prioritario dell’Istituto garantire la massima trasparenza del funzionamento del CdC
ed a tale scopo deve essere assicurato ogni sforzo per tutelare la presenza degli uditori interessati a
seguire i lavori del CdC. A tale scopo, il calendario delle convocazioni delle sedute ordinarie dei
CdC è pubblicato sull’Albo “on-line”. Le eventuali sedute “straordinarie” sono rese note a cura
dei rappresentanti delle singole componenti nei tempi e modi concordati con i propri rappresentati.
h) Assemblee di Classe allargate alle altre compenenti
Ai soli fini di elaborare proposte e pareri su aspetti educativi, comportamentali ed organizzativi della
classe che possano beneficiare del massimo contributo di tutte le componenti (docenti, genitori e
studenti) è previsto che con le stesse modalità indicate per il CdC, il Presidente possa convocare
Assemblea allargata di Classe, in cui tutte e sole le componenti della classe, anche con il supporto
di consulenti esterni previamente autorizzati dalla stessa assemblea, hanno diritto di intervento. Il
voto è limitato alle sole componenti docenti, studenti e genitori.
TITOLO III – DIRITTI E DOVERI
Diritti e doveri degli studenti
ART.9
DIRITTI
Lo studente ha diritto a :
· rispetto della propria identità personale e della riservatezza
·
libera espressione del proprio pensiero, libertà di coscienza e religione purché correttamente
espresso
·
prestazione didattica qualificata ed aggiornata
·
valutazione corretta, trasparente e tempestiva
·
utilizzo delle dotazioni scolastiche, secondo i relativi regolamenti
·
partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola
·
informazione tempestiva sulle attività della scuola
·
trasparenza delle procedure relative ai provvedimenti disciplinari.
DOVERI
Nel rispetto della normativa vigente ed in conformità con le premesse del presente regolamento,
gli studenti hanno il dovere di:
· · mantenere un comportamento rispettoso, corretto, diligente e collaborativo, rispettando
l’orario scolastico, frequentando regolarmente le lezioni, ed assolvendo agli impegni di
studio
·
rispettare l’offerta formativa della scuola, impegnandosi nel processo di apprendimento
·
rispettare e far rispettare le strutture scolastiche, utilizzandole correttamente
194
·
utilizzare correttamente gli appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti nelle aule e nei
corridoi;
·
non danneggiare il patrimonio della scuola, ferma restando, ove ne ricorrano gli estremi, la
possibilità di sanzioni disciplinari ed anche di denuncia penale oltre al necessario
risarcimento degli eventuali danni;
·
rispettare i regolamenti specifici dei laboratori, della biblioteca e delle palestre affissi nei
locali stessi e la cui presa di visione è tassativa ed avervi accesso solo se accompagnati dai
docenti o sotto la sorveglianza del personale tecnico addetto;
·
adottare un abbigliamento decoroso adatto all’istituzione scolastica e rispettoso delle norme
di igiene personale;
·
evitare l’uso di un linguaggio scurrile e/ o che arrechi offesa alla dignità delle persone e dei
beni.
I rappresentanti di classe degli studenti hanno il compito di mantenere i collegamenti con i
rappresentanti di istituto degli studenti, con il docente coordinatore e con il DS.
a) Uscita dalla classe durante le lezioni
Gli alunni,durante le ore di lezione, possono uscire dall'aula solo se autorizzati dal docente .
Nella prima ora di lezione non è consentito uscire dalla classe, se non per indifferibili motivi.
Durante tutta la durata delle lezioni è fatto divieto agli studenti di sostare presso la postazione del
collaboratore scolastico.
L'uscita dall'aula può essere autorizzata a non più di un alunno per volta nel corso delle ore di
lezione, fatta eccezione per casi seriamente motivati
In ogni caso ,l'allontanamento dall'aula deve essere di breve durata ,tranne se giustificata da motivi
di salute, per rispetto sia del docente che fa lezione, sia per i propri compagni che a loro volta non
possono essere autorizzati ad uscire fino al suo rientro
Se per motivi di salute l'alunno è necessitato ad allontanarsi dall'aula,il docente in servizio deve
affidarlo al collaboratore scolastico che vigilerà sullo stesso o, nei casi più gravi provvederà ad
accompagnarlo dal collaboratore del D.S perchè siano adottati i le misure necessarie al caso
(es:prestare il primo soccorso da parte degli addetti, chiamare il 118, avvisare la famiglia ecc)
b) Comportamento in caso di assenza del docente
In caso di assenza del docente dalla classe per qualunque motivo, compreso il caso di mancata
sostituzione del docente assente, gli studenti sono invitati ad attenersi scrupolosamente alle
indicazioni che verranno fornite dal personale docente o dai collaboratori scolastici, evitando di
sostare fuori della classe e arrecare disturbo alle altre classi,e,al contempo, astenersi da
comportamenti che possano mettere in pericolo l’incolumità propria e dei compagni.
c) Utilizzo distributori automatici
Durante le ore di lezione gli studenti non possono utilizzare i distributori in questione, né,
tantomeno, possono portare in classe bevande e merende prelevate dagli stessi e lasciare residui di
cibo, bevande non consumate e contenitori sporchi riposti sotto il banco. E' consentito l'utilizzo dei
distributori automatici solo durante la pausa ricreativa. Eventuali eccezioni dovranno essere
autorizzate dal docente in servizio nell'ora di lezione.
REGOLAMENTO BAR ( PLESSO IPIA)
STUDENTI
Gli studenti possono usufruire dei servizi di ristoro del bar dell’Istituto prima dell’inizio delle
lezioni, al termine delle stesse e per tutto il periodo che precede l’attività didattica pomeridiana.
Possono altresì recarsi nei locali del bar durante l’intervallo delle lezioni.
L’accesso al bar durante le ore di lezione non è consentito: eventuali presenze di studenti dovranno
essere giustificate da validi motivi ed autorizzate.
Nei locali del bar non è consentito servire né consumare alcolici di alcun tipo, anche di provenienza
195
esterna.
Art. 3 – PERSONALE ESTERNO
L’accesso al servizio di ristoro della scuola è consentito agli esterni solo se espressamente
autorizzati dal D. S. o dal D.S.G.A.
In ogni caso gli esterni dovranno essere identificati e, se del caso, forniti dell’apposito pass di
visitatore.
L’accesso al bar da parte di studenti e insegnanti di altri Istituti è regolamentato da specifica
convenzione deliberata annualmente dagli organismi di gestione competenti.
Art. 4 – DIVIETO DI FUMO
Per tutti, compresi i visitatori, nei locali del bar è vietato fumare
Si ricorda che la distribuzione dei prodotti alimentari durante la ricreazione deve essere effettuata con
la seguente modalità:
1. il docente della prima ora di lezione si assicura che venga compilata la LISTA DI
PRENOTAZIONE;
2. entro le ore 8,45 un Rappresentante di Classe consegnerà la LISTA DI PRENOTAZIONE al
personale ausiliario;
3. il personale ausiliario alle ore consegnerà le liste di prenotazione al titolare della ditta;
4. dalle ore alle ore un Rappresentante di Classe ritirerà il contenitore per alimenti con i prodotti
alimentari prenotati e verserà il relativo pagamento agli addetti alla vendita
d) Rispetto dei locali e delle suppellettili scolastiche
Il mantenimento delle aule in condizioni igieniche accettabili costituisce un segno di rispetto per
sè stessi , per i compagni e per i collaboratori scolastici. Al termine delle lezioni ogni studente
provvederà a raccogliere qualsiasi tipo di rifiuto dal pavimento dell’aula e a smaltirlo negli appositi
contenitori.Inoltre, ciascuno è tenuto a non lasciare effetti personali sulla grata del banco,quali libri,
camici ed altro,
E’ fatto divieto a tutti gli studenti di i m b r a t t a r e muri, banchi e altre suppellettili con
scritte o disegni
e) Divieto di fumo
E’ fatto assoluto divieto di fumare in tutti i locali dell’Istituto in osservanza della L.11/11/75 n.584,
della Direttiva del P.D.C.M.14/12/95, della Circolare del Ministro della salute 28/03/2001, della
L.16/01/2003 art. 51. Secondo la più recente normativa n.104 / 2013 art 4, è altresì vietato fumare
nelle pertinenze dell’ edificio scolastico . Il divieto è esteso alle sigarette elettroniche sia all’interno
che all’esterno dell’edificio.Tale divieto riguarda indistintamente tutte le componenti scolastiche.
Soggetti preposti al controllo dell'applicazione del divieto
In attuazione dell'art. 4, comma 1, lettera b) del DPCM 14/12/1995 e dell'Accordo Stato-Regioni
del 16/12/04, i funzionari incaricati di vigilare e contestare le infrazioni al divieto di fumare
all’interno dell’edificio sono: proff. Di Mascio, Mastronardi, Milano, Scasserra.
Sarà compito dei predetti funzionari:
• vigilare sulla corretta apposizione dei cartelli informativi, da collocarsi in posizione ben visibile in
tutti i luoghi ove vige il divieto;
• vigilare sull'osservanza del divieto, accertare le infrazioni, contestare immediatamente al
trasgressore la violazione, verbalizzandola con l'apposita modulistica;
• notificare, tramite gli uffici amministrativi, la trasgressione alle famiglie dei minorenni sorpresi a
fumare ed ai trasgressori, comunque identificati, che hanno rifiutato la notifica.
Il controllo generico sul rispetto della norma è delegato a tutti i docenti per quanto attiene agli
spazi interni, al personale ausiliario per quanto riguarda i servizi igienici
f) Divieto uso cellulari
È assolutamente vietato l’uso dei telefoni cellulari sia durante le ore di lezione sia nei corridoi.
L’uso diffuso del telefono cellulare nelle scuole è regolamentato ai sensi della C.M. 25/08/1998, n°
362. Per i professori è consentito solo nei tempi non coincidenti con l’attività didattica, intendendosi
per attività didattica anche la sorveglianza degli studenti durante la ricreazione. E’ chiaro che
196
l’inosservanza di tale disposizione da parte dei docenti, oltre a favorire atteggiamenti sbagliati da
parte degli stessi studenti, reca disturbo al corretto svolgimento delle ore di lezione che, per legge,
devono essere dedicate interamente all’attività di insegnamento e non possono essere utilizzate, sia
pure parzialmente, per attività personali
E’ altresì vietato l’utilizzo dei telefoni cellulari per riprendere immagini e/o video. I dati in formato
audio, video o immagine che riproducono registrazioni vocali o filmati o fotografie digitali
riconducibili a persone, studenti e docenti, o altri soggetti, che operano all’interno della scuola, si
configurano come “dati personali” soggetti a protezione, come indicato nel Decreto Legislativo
196/2003, pertanto la loro acquisizione senza il consenso della persona interessata e la loro
diffusione mediante mms o attraverso la rete internet, specie se si tratta di dati riferiti a minori,
costituisce un reato perseguibile dalle leggi vigenti in sede civile e penale.
Inoltre:
· L’inosservanza del divieto ,qualora fosse reiterato,comporta il ritiro del cellulare dal docente
e la consegna dello stesso in Presidenza ( Dirigente o collaboratori) ove potrà essere
riconsegnato su richiesta dei genitori
·
La violazione del divieto durante una prova scritta di verifica determina l’immediato
·
annullamento della prova
·
La violazione del divieto durante le fasi di verifica orale comporta l’ammonizione scritta
·
con annotazione sul registro di classe ed il ritiro del cellulare
·
Per ragioni di particolare urgenza o gravità, gli alunni potranno utilizzare il telefono di
Segreteria, o del centralino del plesso scolastico, per comunicare con le famiglie, anche
durante le ore di lezione, previa autorizzazione del docente.
L'uso di cellulari e smartphone è consentito per fini strettamente personali, ad esempio per registrare
le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone e sempre previa autorizzazione del docente
Se il cellulare è di tipo smartphone può essere utilizzato nelle stesse modalità di un tablet per
supportare le attività didattiche secondo le prescrizioni e le modalità impartite dal docente che svolge
la lezion
g) Assemblee di classe e di Istituto
Per le Assemblee di classe gli studenti sono tenuti a:
1) compilare il modello di richiesta;
2) chiedere l’ora per l’assemblea di classe ad un docente, evitando che la richiesta gravi sugli stessi
docenti;
3) consegnare il modello di richiesta ai collaboratori del Dirigente Scolastico per la firma;
4) in sede di assemblea compilare il verbale e consegnarlo al coordinatore di classe
Per le Assemblee di istituto gli studenti, rappresentanti d’Istituto, devono:
1) fare richiesta 5 giorni prima della data stabilita specificando l’o.d.g. e concordare con il D.S
l’opportunità di invitare eventuali personalità competenti su argomenti dell’o.d.g;
2) comunicare agli altri studenti, con avvisi esposti nell’albo degli studenti, la convocazione, la data
e il luogo dell’assemblea;
3) organizzare il servizio d’ordine secondo le direttive del D.S.o suo delegato e del R.S.P.P.
h) Assenze
Tutti gli alunni devono giustificare le assenze utilizzando il Libretto personale dello Studente. Al
rientro dell’alunno in classe, il docente esigerà per le assenze per qualsivoglia motivazione la
giustifica dei genitori; per le assenze superiori a 5 giorni il certificato medico e/o giustifica personale
del genitore che che verrà consegnato dal coordinatore di classe ai Collaboratori del D.S Gli studenti
maggiorenni potranno giustificare le proprie assenze, previa autorizzazione dai genitori, ad inizio
d’anno scolastico.
197
Nel caso di assenze prolungate, non giustificate dalla famiglia,il docente deve provvedere a
richiedere le informazioni necessarie
i) Entrate posticipate
Le entrate posticipate devono essere giustificate dal docente in servizio in quell’ora, che
permetterà l’ ingresso dello studente in classe. Sono consentite cinque entrate posticipate; le
ulteriori entrate posticipate, devono essere autorizzate dal D.S. o dal Collaboratore o da
un suo delegato e registrate sul giornale di classe. I ritardi reiterati incideranno negativamente
sull’attribuzione del voto di condotta
l) Uscite anticipate
Il ricorso all’uscita anticipata dalle lezioni dei singoli alunni, consentito dal regolamento di istituto in
casi eccezionali, per improrogabili necessità di tipo familiare e per motivi di salute, può essere
esercitato esclusivamente dal genitore esercitante la potestà sull’alunno minorenne, secondo le
seguenti modalità:
· · le uscite anticipate saranno consentite di norma solo in orari coincidenti con il termine
dell’ora di lezione, tranne in casi eccezionali o per indifferibili motivi di salute;
·
l’alunno,in particolar modo se minorenne, potrà lasciare la scuola solo se prelevato dal
genitore che ne farà richiesta attraverso la compilazione dell’apposito modello predisposto
dalla segreteria;
·
in casi eccezionali il genitore potrà delegare per iscritto una terza persona, purché
maggiorenne, allegando alla richiesta una copia del proprio documento di identità.
·
ricevuta la richiesta, il collaboratore scolastico preleverà l’alunno dalla classe, rilasciando
·
al docente presente il modulo di richiesta;
·
il docente presente in classe registrerà l’uscita sul registro di classe, conservando agli atti del
registro la richiesta del genitore
m) Parcheggio ciclomotori e altri veicoli
Per i ciclomotori e ogni altro veicolo è previsto un apposito spazio, non custodito, all’interno dei
plessi dell’Istituto, che hanno la pertinenza di un cortile.
n) Uso delle fotocopiatrici
Per il rispetto dei diritti d’autore è assolutamente vietato fotocopiare i libri di testo. Da altri libri, in
caso di necessità, e su richiesta scritta di un Docente, è possibile fotocopiare solo un numero molto
limitato di pagine.
Diritti e doveri dei docenti
ART.10
Il docente ha diritto:
·
al rispetto della propria persona e della propria professionalità da parte di ogni altra
componente della scuola;
·
a partecipare ad attività di aggiornamento e formazione in servizio, funzionali alla piena
realizzazione e allo sviluppo della propria professionalità
·
di conoscere e usufruire di tutti i servizi e le offerte culturali del territorio locale e nazionale
198
·
a stabilire sul piano umano e culturale rapporti corretti e significativi all’interno della scuola
·
Il docente ha il dovere di:
·
mettere al centro della propria professione la persona dello studente;
·
riservare il giusto rispetto nei confronti dello studente e pretendendone altrettanto,
relazionandosi e dialogando con ogni studente senza violare identità, convinzioni e
provenienze culturali;
·
considerare costantemente che la funzione educativa espletata nella propria attività
professionale debba sempre collocarsi in una prospettiva di cooperazione e supporto
rispetto alla responsabilità primaria dei genitori;
·
utilizzare le proprie conoscenze e competenze specifiche per elaborare autonomamente
curricoli con cui si possa rispondere sempre più efficacemente ai bisogni di istruzione e di
cultura degli studenti;
·
alla creazione di un clima di dialogo costruendo la comunità scolastica come
contribuire
luogo in cui persone e associazioni abbiano la libertà di esprimersi e prendere iniziative;
·
collaborare con i colleghi attenendosi alle linee d’intesa stabilite all’interno del team
docente;
Per tali ragioni, il docente:
· garantisce l’appropriatezza della propria azione educativa, pianificando e realizzando, al
meglio delle proprie competenze, il processo di insegnamento/apprendimento, sulla base
delle finalità e degli obiettivi previsti dall’ordinamento didattico e nel rispetto degli
indirizzi deliberati nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto;
·
mantiene, durante l’attività di docenza , il costante controllo della propria comunicazione:
·
evita che le proprie attività ed esigenze personali abbiano impatto sull’attività svolta:
·
procede alle verifiche dell’apprendimento, svolgendo le prove con regolarità, secondo la
frequenza indicata nel POF e valutando tempestivamente le stesse; applicando principi di
trasparenza ed equità nella valutazione secondo i criteri di omogeneizzazione stabiliti dal
Collegio dei Docenti
·
Il docente, quindi,garantisce il regolare svolgimento delle attività ed il rispetto dei
regolamenti:
·
annotando sul registro di classe i compiti assegnati, gli argomenti svolti e le attività di
verifica previste,
·
attenendosi strettamente alle regole previste dal presente Regolamento per la tutela della
disciplina;
·
apponendo la propria firma per presa visione delle circolari dirette agli studenti e
annotandola comunicazione sul registro di classe
199
·
informandosi delle comunicazioni del D.S e dei suoi collaboratori ,la cui non presa visione
non è motivo di giustifica; a tal proposito si precisa che le circolari e gli avvisi resi pubblici,
secondo le modalità prestabilite dagli stessi, anche se non firmati dai destinatari, s’intendono
a tutti gli effetti regolarmente notificati.
a) Adempimenti inerenti ad assenze, entrate posticipate e uscite anticipate degli studenti
Rientra nei doveri del docente il controllo delle assenze dello studente.
Al rientro dello studente in classe, il docente controllerà che le assenze siano giustificate dai
·
genitori o da chi ne fa le veci;per le assenze superiori a 5 giorni è obbligatoria la certificazione del
medico e/o la giustifica personale del genitore.
Nel caso di assenze prolungate, non giustificate dalla famiglia, i l d o c e n t e deve provvedere a
richiedere le informazioni necessarie
· In caso di irregolare frequenza, non giustificata da situazioni oggettivamente documentate, il
coordinatore e/o il docente interessato, contatteranno immediatamente
la famiglia e
registreranno nel Registro di classe, alla voce “Annotazioni” del giorno, l’esito della
comunicazione.
·
Nel caso in cui il fenomeno si protragga, l’ufficio di dirigenza dovrà essere
tempestivamente informato dal coordinatore per gli adempimenti previsti dalla normativa
vigente.
·
I docenti sono obbligati alla puntuale e tempestiva registrazione delle assenze degli
studenti (Registro personale e di classe), stante la rilevanza amministrativa che il monte
ore assenza assume, ai sensi dell’art. 14, co.7 del DPR 122/09, e della C.M. n° 20 del
04.03.2011.
·
La documentazione attestante le assenze in deroga all’art. citato, secondo quanto
deliberato dal Collegio dei Docenti del 14 settembre, verrà consegnata ai Collaboratori del
DS.
Il docente in servizio, con la massima attenzione e puntualità annoterà sul registro di classe le
entrate anticipate o le uscite posticipate degli studenti, indicandone con precisione l’orario e
l’eventuale giustifica o segnalandone la mancanza della stessa.
b) VIGILANZA DURANTE LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA
Fa parte degli obblighi di servizio imposti ai docenti quello di vigilare sugli allievi.
La vigilanza sugli alunni deve avvenire senza soluzione di continuità: la responsabilità nei loro
riguardi, infatti, passa senza intermediari dalla famiglia alla scuola e viceversa
Non è ammesso l’allontanamento dello studente dall’aula per motivi disciplinari Per le misure
disciplinari ci si deve attenere a quanto previsto dal Regolamento e dallo Statuto delle studentesse e
degli studenti
Le circostanze impongono, vista la “delicata” età degli adolescenti, di non sottovalutare la necessità
che gli stessi siano sempre adeguatamente sorvegliati dal docente di classe, che ne è sempre
responsabile. I docenti, pertanto, non possono sostare nei corridoi, nell’atrio o nel giardino, durante
gli orari di servizio, perché questo causa una riduzione indebita del tempo destinato alle lezioni
A tal proposito, dispone l’art. 29, comma 5, CCNL Scuola 2006/2009 che, per assicurare
l’accoglienza
e la vigilanza sugli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe cinque minuti prima
dell’inizio delle lezioni e ad assistere all’uscita degli alunni medesimi.
200
La responsabilità per l’inosservanza del predetto obbligo è disciplinata dagli artt. 2047 e 2048
Codice Civile.
Ai sensi dell’art. 2047 c.c., il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell’incapace,
salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto.
Dispone l’art. 2048 c.c. che “i precettori e coloro che insegnano un mestiere o un’arte sono
responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono
sotto la loro vigilanza. (…). Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla
responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto”.
Nelle ipotesi di responsabilità ex artt. 2047 e 2048 c.c., l’insegnante si libera se prova di non aver
potuto impedire il fatto, dimostrando, quindi, di aver esercitato la vigilanza nella misura dovuta, e
che, nonostante l’adempimento di tale dovere, il fatto dannoso per la sua repentinità ed
imprevedibilità gli abbia impedito un tempestivo efficace intervento (Cass., sez III, 18.4.2001,
n.5668); è richiesta, perciò, la dimostrazione di aver adottato in via preventiva le misure
organizzative idonee ad evitare il danno (Cass. Civ., sez III, 3.2.1999, n. 916 ha confermato la
sentenza di merito che aveva ritenuto sussistente la responsabilità dell’insegnante avuto riguardo
alla circostanza dell’allontanamento ingiustificato della stessa dall’aula).
La Corte dei Conti, sez. III, 19.2.1994, n. 1623, ha ritenuto, inoltre, che l’obbligo della vigilanza
abbia rilievo primario rispetto agli altri obblighi di servizio e che, conseguentemente, in ipotesi di
concorrenza di più obblighi derivanti dal rapporto di servizio e di una situazione di incompatibilità
per l’osservanza degli stessi, non consentendo circostanze oggettive di tempo e di luogo il loro
contemporaneo adempimento, il docente deve scegliere di adempiere il dovere di vigilanza.
Durante l’esercizio delle attività didattiche, il responsabile della vigilanza sugli alunni della classe
è,dunque, il docente assegnato alla classe in quella scansione temporale
Il docente che, durante l’espletamento dell’attività didattica debba, non per futili motivi, assentarsi
temporaneamente dalla classe, prima di allontanarsi dalla scolaresca deve incaricare un
collaboratore scolastico di vigilare sugli alunni sino al suo ritorno.
Il collaboratore scolastico non si può rifiutare di effettuare la vigilanza su richiesta del docente,
come disposto dal Profilo Professionale (CCNL 2006/2009).
Il collaboratore scolastico è responsabile per i danni subiti dagli alunni a causa della sua omessa
vigilanza, solo se aveva precedentemente ricevuto l’affidamento dei medesimi.
b 1). VIGILANZA DALL’INGRESSO DELL’EDIFICIO FINO AL RAGGIUNGIMENTO
DELL’AULA
Al fine di regolamentare l’ingresso degli alunni nell’edificio scolastico all’inizio di ogni turno di
attività, antimeridiano o pomeridiano, si dispone che presso ciascun ingresso dell’edificio sia
presente un collaboratore scolastico che presta la dovuta vigilanza sugli alunni.
Gli altri collaboratori scolastici in servizio nel turno vigileranno il passaggio degli alunni nei
rispettivi piani o ambiti di servizio fino all’entrata degli stessi nelle proprie aule.
Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, come detto in precedenza, gli insegnanti
sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni.
b 2). VIGILANZA NELLA FRAZIONE TEMPORALE INTERESSATA AI CAMBI DI
TURNO DEI DOCENTI NELLE SCOLARESCHE
Al fine di assicurare la continuità della vigilanza sugli alunni durante il cambio di turno dei docenti,
i collaboratori scolastici di ciascun piano sono tenuti a favorire e agevolare lo stesso
cambio dei docenti.accertardosi di eventuali ritardi o di assenze degli stessi.
Qualora il cambio di turno non fosse tempestivo, per il protarsi dell'assenza del docente in entrata
nell'aula,il
collaboratore scolastico, cui sia affidata la sorveglianza sugli alunni da parte del docente in uscita,
vigilerà sulla scolaresca fino all 'arrivo del docente o di un suo sostituto e , nel contempo,
provvederà a comunicarlo all’Ufficio di Presidenza.
I collaboratori scolastici,pertanto,sono tenuti a presidiare costantemente il proprio piano di servizio,
senza allontanarsi,se non per chiamata degli Uffici della Scuola o per esigenze impellenti.
Il docente che ha appena lasciato la classe, si
recherà tempestivamente nell’aula in cui è programmata la lezione successiva, consentendo a sua
201
volta al docente che era in attesa del proprio cambio di recarsi nella classe in cui è in servizio.
Il docente in uscita è comunque responsabile dell'incolumità dei propri alunni,per cui prima di
allontanarsi dall'aula ,deve accertarsi che gli stessi non siano lasciati soli affidandoli al collaboratore
scolastico.
Sempre per favorire il cambio di turno tra i docenti, quindi per garantire la continuità della vigilanza
sugli alunni, i docenti che entrano in servizio a partire dalla 2^ ora in poi o che hanno avuto un’ora
“libera”, sono tenuti a farsi trovare, al suono della campana, già davanti all’aula interessata per
consentire
un rapido cambio .
b 3). VIGILANZA DURANTE L’INTERVALLO/RICREAZIONE
Al fine di regolamentare la pausa ricreativa che si colloca tra la fine della 3^ ora e l’inizio della
4^ora di
lezione, concessa agli studenti per consumare una frugale colazione , la
vigilanza deve essere effettuata dai docenti in servizio alla 3^ ora che ne sono quindi responsabili;
Considerato che durante l’intervallo la ricreazione si svolgerà nelle classi e nei corridoi,l’obbligo
del docente alla vigilanza è circoscritto nella classe o nelle immediate vicinanze.
b 4). VIGILANZA DURANTE IL TRAGITTO AULA – USCITA DALL’EDIFICIO AL
TERMINE DELLE LEZIONI
Al fine di regolamentare l’uscita degli alunni dall’edificio scolastico al termine di ogni turno di
attività, antimeridiano o pomeridiano, si dispone che presso ciascuna porta di uscita dell’edificio sia
presente un collaboratore scolastico con il compito di prestare la dovuta vigilanza nel passaggio
degli alunni.
Gli altri collaboratori scolastici in servizio nel turno vigileranno il transito degli alunni nei rispettivi
piani di servizio.
Per assicurare la vigilanza, come detto in precedenza, gli insegnanti sono tenuti ad accompagnare gli
alunni sino alla porta di uscita dell’edificio.
b 5). VIGILANZA DURANTE IL TRAGITTO AULA – LABORATORI
Al fine di regolamentare il tragitto dall’aula ai laboratori il docente o i docenti, in caso di
compresenza, accompagneranno gli studenti ed effettueranno la vigilanza perché il percorso sia
ordinato, disciplinato e sicuro.
b 6). VIGILANZA SUI “MINORI BISOGNOSI DI SOCCORSO”
La vigilanza sui “minori bisognosi di soccorso”, nella fattispecie, alunni portatori di handicap grave,
particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere
sempre assicurata dal docente di sostegno o dal docente della classe eventualmente coadiuvato, in
caso di necessità, da un collaboratore scolastico.
b 7). VIGILANZA DURANTE IL TRAGITTO SCUOLA – PALESTRA FUORI SEDE E
VICEVERSA
Durante il tragitto scuola – palestra in sede o fuori sede e viceversa, la vigilanza sugli alunni è
affidata al
docente di Scienze motorie che deve garantire un disciplinato e ordinato transito degli stessi anche
per non arrecare disturbo alle lezioni
c ) Assenze dal servizio
La RICHIESTA e la CONCESSIONE di permessi, congedi e ferie retribuiti e non , prevede ex lege
le seguenti disposizioni:
c 1) Congedi per malattia
Informare tempestivamente l’ Ufficio del Personale telefonando tra le ore 7,45 e le ore 8.00
specificando i giorni richiesti.
La telefonata ha valore di fonogramma e come tale viene protocollata.
Il docente deve, indipendentemente dall’ orario di lavoro del giorno,
- comunicare l’assenza entro e non oltre tale orario, per permettere di organizzare per tempo le
sostituzioni, evitando disagi ai colleghi;
202
- dare indicazioni circa la presumibile durata dell’assenza. In caso contrario la comunicazione di
assenza per malattia si intende della durata di un solo giorno;
- nel caso di richiesta di prolungamento dell’assenza, informare l’ Ufficio del personale prima della
scadenza dei giorni richiesti
c 2) Permessi brevi
Il permesso deve essere autorizzato personalmente dal D.S. e la successiva domanda deve essere
controfirmata dal docente che effettuerà la sostituzione. Come da CCNL vigente, le ore di permesso
breve devono essere recuperate prioritariamente per supplenze; sarà cura di questo ufficio
comunicare giorno e orario della sostituzione da effettuare.
c 3) Cambio di orario giornaliero
E‘ possibile effettuare il cambio di orario giornaliero solo previa richiesta scritta al Dirigente.
c 4) Permessi retribuiti, ferie
Qualsiasi permesso (breve, congedi, ferie, ecc.) deve essere richiesto solo ed unicamente al D.S. o in
caso di sua assenza, al Collaboratore vicario che provvederà ad informare il dirigente. La fruizione
di tutti i permessi (tranne i congedi per malattia e la legge 104/92) deve essere autorizzata, pertanto
la semplice richiesta non autorizza il personale ad assentarsi nei giorni indicati nella domanda.
c 5)Assenze per malattia, modalità di certificazione e controlli.
Tenuto conto delle disposizioni sulle assenze per malattia contenute nel CCNL/06.09, nell’art. 71
del D. L. 112/2008 convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133, nelle circolari
n. 7 del e n. 8 del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, nel D.Lvo 27 ottobre
2009, n. 150, nonché nel Decreto 18 dicembre 2009, n. 206, nelle circolari n. 7 /2010 e n. 10/2011
del Ministero per la Pubblica Amministrazione e per l’innovazione, tenuto altresì conto delle recenti
disposizioni in materia di assenze per visite specialistiche e prestazioni diagnostiche contenute
nell’art. 4, comma 16 bis, della L. 125/2013 e nella circolare FP n. 2/2014, si invita tutto il
personale in servizio ad attenersi alle seguenti disposizioni:
Il personale assente per malattia dovrà osservare le seguenti fasce orarie di reperibilità:
dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00 tutti i giorni, anche non lavorativi e festivi
La certificazione prodotta a giustificazione della malattia per i primi due eventi dell’anno solare, se
prevedono un’assenza inferiore a 10 giorni, può essere indifferentemente rilasciata da una struttura
pubblica o privata.
A partire dal terzo evento, e per tutte le assenze superiori a 10 giorni, l’assenza deve essere
giustificata con certificato medico telematico del medico di base convenzionato con il SSN.
c 6)Assenza per visite specialistiche, terapie, prestazioni diagnostiche
In caso di assenza per visite specialistiche, terapie, prestazioni diagnostiche, il personale deve
presentare in tempo utile la richiesta al dirigente scolastico specificando a quale delle seguenti
diverse tipologie di assenza intende ricorrere, a seconda delle circostanze, del tempo necessario ad
effettuare la prestazione, della valutazione del medico curante:
Permesso breve (da recuperare entro i due mesi successivi) in misura non superiore alla metà delle
ore di servizio della giornata, per un max di 2 ore per i docenti;
Permesso retribuito per motivi personali da giustificare con autocertificazione o attestazione
dell’avvenuta prestazione;
Assenza per malattia con decurtazione
c 7)Assenza per cicli di terapie
Per cicli anche lunghi di terapie, che comportano incapacità lavorativa, si può produrre un solo
certificato
del medico curante - anche cartaceo - attestante la necessità di trattamenti sanitari ricorrenti
comportanti incapacità lavorativa e completo del calendario previsto.
Successivamente si produrranno le attestazioni delle singole terapie che dovranno fare riferimento al
ciclo prescritto.
La scuola disporrà il controllo della malattia secondo le disposizioni vigenti, ad esclusione dei casi di
ricovero o day hospital presso strutture ospedaliere pubbliche e private.
203
Il dipendente, pur in presenza di espressa autorizzazione del medico curante ad uscire, è tenuto a
farsi trovare nel domicilio comunicato alla scuola ogni giorno, anche domenicale o festivo, nelle
fasce di reperibilità indicate.
Nel caso in cui il dipendente durante la malattia dimori in luogo diverso da quello comunicato o
debba assentarsi dal proprio domicilio per visite mediche, accertamenti specialistici indifferibili o
altri giustificati motivi da certificare, deve darne preventiva comunicazione alla scuola.
Ai sensi del D.M. 18 dicembre 2009, n. 2006, è escluso dall’obbligo di rispettare le fasce di
reperibilità il personale per il quale la malattia è etiologicamente riconducibile a patologie che
richiedono terapie salvavita, infortuni sul lavoro, malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di
servizio, stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta.
Per far valere questo diritto, il dipendente deve produrre al dirigente scolastico la documentazione
medica attestante una delle suddette patologie che prevedono l’esenzione dal controllo fiscale (o
accertarsi che l’amministrazione sia già in possesso della relativa documentazione) e dichiarare,
all’atto della richiesta scritta o della comunicazione per fonogramma, che l’assenza è riconducibile a
tale patologia.
Per ciascuna assenza per malattia viene operata una decurtazione della retribuzione per i primi 10
giorni di assenza. In caso di proroga di un periodo di malattia per uno o più periodi successivi, la
malattia viene considerata come un unico evento e viene effettuata una sola decurtazione della
retribuzione nei primi 10 giorni, purché l’assenza sia continuativa.
La decurtazione della retribuzione non viene operata per le seguenti tipologie di assenza per
malattia:
Assenze per malattia dovute a infortunio sul lavoro
Assenze per malattia dovute a causa di servizio
Assenze per malattia dovute a ricovero o day hospital
Assenze per malattia dovute a patologie gravi che richiedano terapie salvavita
Le esclusioni dall’obbligo di reperibilità e dalla decurtazione della retribuzione devono essere
espressamente dichiarate dal personale nel modello di domanda o nella comunicazione per
fonogramma dell’assenza e documentate con idonea certificazione medica che attesti che la
patologia è conseguente alla situazione dichiarata.
Si ricorda che le disposizioni sopra richiamate sono relative a situazioni per le quali si esercitano
diritti riconosciuti e regolati da norme di legge e contrattuali. Il nuovo quadro normativo introdotto
dal D.lvo 150/2009, in caso di mancato rispetto delle disposizioni sopra richiamate, configura
diverse e specifiche responsabilità, sanzionabili disciplinarmente, sia per il personale che per il
dirigente scolastico, nel caso di mancato esercizio del potere disciplinare.
d ) Criteri relativi alle sostituzioni docenti assenti
Le sostituzioni saranno disposte dai Collaboratori del Dirigente, che impegneranno i docenti a
disposizione attenendosi ai seguenti criteri, da utilizzare di volta in volta secondo i casi:
utilizzo di docenti con obbligo di ore a disposizione per le supplenze, dando la precedenza a quelli
che operano nella classe “scoperta”;
docente a disposizione per il completamento di orario di cattedra secondo il seguente ordine di
priorità: classe, disciplina (con il criterio della rotazione);
docente che deve recuperare permessi brevi secondo il seguente ordine di priorità: classe, disciplina
(comunicati settimanalmente dall’ufficio amministrativo);
docente in servizio che non ha la classe presente a scuola;
altro docente, con retribuzione aggiuntiva, ore eccedenti;
abbinamento di classi parallele o di classi contigue.
Il docente a disposizione (o con classe non presente in istituto) non deve allontanarsi dalla sede di
servizio.
Qualora si abbiano classi “scoperte” senza preavviso, e siano assenti in quel momento sia il
Dirigente, sia i Collaboratori la riorganizzazione del servizio, per garantire in primo luogo la
vigilanza e successivamente la qualità del servizio stesso, spetta di comune accordo ai docenti
dell’Istituto presenti in quella circostanza. In particolari evenienze può essere incaricato della
vigilanza il personale ausiliario, ma solo in caso di estrema necessità gli alunni di una classe
204
“scoperta” possono essere affidati per tutta l’ora al suddetto personale: esso infatti, oltre i compiti
previsti dal C.C.N.L., può essere utilizzato per vigilare gli alunni solo al cambio dell’ora o per
urgenti esigenze dei docenti.
Le decisioni prese dai Collaboratori in ordine alle sostituzioni vengono messe per iscritto e devono
essere assunte dai docenti come ordini di servizio.
Nel caso in cui risulti alla prima ora una classe non coperta da sostituzioni, i Collaboratori,
provvederanno a recarsi nella classe suddetta dove svolgeranno regolare appello e contestualmente
disporranno la modalità di vigilanza degli studenti.
e) Assemblee sindacali in orario di lezione
Il personale ha diritto a partecipare alle assemblee sindacali, in orario di servizio, per non più di 10
ore annue (art. 8 CCNL 2006/09). La volontà di partecipazione all’Assemblea deve essere
comunicata per iscritto, almeno 2 giorni prima della convocazione.
f) Adempimenti in caso di infortunio di studenti
In caso di incidente durante l’orario scolastico, dopo aver prestato i primi soccorsi, il docente
provvederà ad avvertire i genitori o chi ne fa le veci, e, se il caso lo richiede, ad inviare lo studente
presso il più vicino Pronto Soccorso, rispettando le procedure previste dalle norme vigenti sulla
sicurezza. Subito dopo l’incidente il docente, ai fini della denuncia all’assicurazione, cui tutti gli
alunni sono automaticamente iscritti, preparerà una relazione da consegnare in segreteria didattica,
secondo l’apposito modello (in caso di intervento medico ed ospedaliero dovrà essere allegato il
certificato medico)
g ) Obblighi relativi alle comunicazioni interne
Secondo quanto stabilito dal CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE (D.L.vo 82/2005,
così come integrato dal D.L. vo 159/2006), dalla L. 69/2009 e dal CAD 2010, ogni atto o
documento può essere trasmesso dalle PP.AA. attraverso l’uso delle tecnologie informatiche. Nello
stesso modo i rapporti tra i dipendenti e l’Amministrazione possono avvenire per mezzo di casella di
posta certificata. L’indirizzo di posta certificata dell’Istituto al quale far pervenire istanze,
comunicazioni e qualsiasi documento ritenuto utile è il seguente: CBIS02600G
[email protected]. In ogni caso può essere utilizzato anche l’indirizzo del dirigente:
[email protected].
Le comunicazioni interne che partono dall’ufficio del dirigente, le cosiddette circolari interne,
saranno pubblicate tempestivamente sul sito internet della scuola. Ciascun docente, anche con poche
ore settimanali di servizio nell’istituto, ha l’obbligo di lettura delle circolari che, una volta emesse,
diventano prescrittive per tutti.
A causa delle disposizioni della Funzione Pubblica, concernenti la necessità di contenere i costi della
carta e dei materiali per la fotoriproduzione, lettere, note, circolari e atti non possono essere
stampati. E’ fatto divieto a tutto il personale, compreso quello docente, di stampare, utilizzando i
computer e le stampanti della scuola, le lettere, le note e le circolari che provengono dall’ ufficio.
L’invio è informatico, anche la catalogazione e la consultazione devono avvenire in formato digitale.
E’ obbligo di servizio, per tutto il personale, prendere visione della posta inviata dall’ufficio,
controllando quotidianamente la propria casella di posta elettronica. La disponibilità cartacea del
documento, infatti, non costituisce, di per sé, elemento di ufficialità, bastando, ai sensi delle norme
citate, la semplice trasmissione del documento alla sede di servizio del personale a cui la
corrispondenza è indirizzata, con certificazione dell’avvenuta ricezione. La pubblicazione delle note
informative e di ogni altro documento utile sul SITO della SCUOLA consente, poi, a tutto il
personale di prendere visione, scaricare, salvare, i documenti in qualsiasi momento ritenuto idoneo.
Le tecnologie dell’informatica e della comunicazione, infatti, vengono individuate, dalle normative
citate, come strumenti utili a realizzare gli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità e
semplificazione ai quali l’Amministrazione è tenuta per legge
h ) Adempimenti inerenti alla compilazione dei documenti e verbalizzazione delle riunioni
Gli insegnanti sono tenuti alla regolare compilazione dei documenti connessi all’espletamento della
funzione docente.
La verbalizzazione delle riunioni degli OO.CC. deve essere sintetica e contenuta entro il limite
strettamente indispensabile, evidenziando chiaramente (in relazione ai vari punti all’O.d.G.) più le
205
decisioni adottate che la discussione sostenuta per pervenire alle decisioni stesse. Ricordo che i
Verbali delle riunioni sono atti amministrativi e come tali sono sottoposti alle norme che regolano i
procedimenti amministrativi (L. n°241/90 e S.M.I.). In quanto tali essi producono i propri effetti solo
a condizione che riportino tutti gli elementi essenziali (materiali) alla sua costituzione. Sono
soggetti, poi, al diritto di accesso, sancito dalle norme già ricordate, pertanto è indispensabile che i
contenuti in esso riassunti siano pertinenti (relativi, cioè, ai soli punti all’o.d.g.), chiari, sintetici, ed
esplicativi dei processi decisionali espressi dall’organo o dall’assemblea riunita. A questo fine, per le
riunioni ritenute strategiche ai fini dei provvedimenti e dei processi formativi connessi al diritto allo
studio degli studenti, sarà cura dell’ufficio di dirigenza fornire apposito facsimile da utilizzare come
traccia per la verbalizzazione.
La redazione del verbale deve essere fatta sempre su supporto informatico, il documento sarà poi
stampato, siglato, firmato e conservato a cura dell’ufficio al fine di garantire l’immodificabilità
dell’atto.
i )Pianificazione e calendarizzazione degli impegni
La pianificazione e calendarizzazione degli impegni avviene secondo la delibera del Collegio dei
Docenti con la quale si approva il PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ proposto dal Dirigente.
La CONVOCAZIONE formale degli impegni e delle riunioni avviene attraverso la
PIANIFICAZIONE MENSILE, che è da considerare come notifica dell’impegno, e che diventa
riferimento valido anche in caso di diverse indicazioni rispetto alla pianificazione annuale.
PER I DOCENTI CHE NON SVOLGONO L’INTERO ORARIO DI CATTEDRA
NELL’ISTITUTO o CHE HANNO ORARIO PART-TIME
La partecipazione alle attività collegiali pianificate è, in genere, parametrata al numero di ore di
cattedra svolte nell’Istituto. Per quanto attiene agli obblighi inclusi nell’orario di servizio
obbligatorio del docente, come regolato dal CCNL vigente. Questo non significa che il docente
possa AUTONOMAMENTE sospendere la partecipazione alle attività collegiali quando ritiene,
arbitrariamente, di aver raggiunto le quote stabilite per legge, perché il D.S., rilevata l’opportunità e
la necessità della partecipazione del docente a determinate riunioni, può disporne comunque
l’obbligo di presenza, retribuendo quelle che, a questo punto, diventano ore eccedenti. Tanto
ribadisco per evitare comportamenti che potrebbero dar luogo a contestazione di addebiti
disciplinari.
l )Uso di fotocopie
I docenti che hanno bisogno di fotocopiare materiale didattico, devono consegnarlo al personale
ausiliario almeno con un giorno di anticipo. Lo stesso è invitato a far rispettare questa disposizione.
Non possono essere fotocopiati libri o parti di libri da consegnare agli studenti per integrare i libri di
testo.
m ) Uso di infrastrutture informatiche
Per tutto quanto attiene alle infrastrutture informatiche, ogni attività, ogni spostamento, ogni
intervento c/o queste strutture deve essere definito esclusivamente con i docenti e il personale ATA
responsabile e secondo quanto già disposto. Il coordinamento delle iniziative predisposte avverrà
attraverso i responsabili dei Laboratori.
n )Registri personali e di classe
I REGISTRI (personale, di classe) sono ATTI AMMINISTRATIVI. La loro cura è responsabilità
penale, amministrativa e disciplinare del dipendente (il docente, per agli atti di compilazione dei
Registri opera in qualità di dipendente della P.A.).
L’obbligo di compilazione non risponde né a logiche di mero formalismo, né a burocrazia
ridondante. I REGISTRI vanno utilizzati come quotidiano strumento di lavoro utile a certificare e
rendere noto tutto quel che normalmente si realizza nel corso dell’anno scolastico. I documenti e le
informazioni contenute nei Registri e in tutti gli ATTI SCOLASTICI, sono RISERVATI ed i
docenti li “TRATTANO” su NOMINA SPECIFICA (incaricati del trattamento). Ogni utilizzo non
contemplato o non conforme alla nomina già consegnata ad ogni docente, è da ritenersi ILLECITO e
punibile secondo quanto previsto dal Codice Penale.
Il computer in cui è aperta ed operativa la gestione dei registri elettronici non va mai lasciato
incustodito.
206
Nel caso in cui gli armadietti dei professori contengano dati personali degli studenti (es. compiti in
classe, appunti con giudizi, ecc.), devono essere chiusi a chiave e la chiave deve essere conservata
dal docente.
La cura degli atti e dei registri è assimilabile alla cura e alla diligenza che il docente pone nel
proprio lavoro.
o ) Uso dei laboratori
L’uso dei Laboratori è regolato attraverso il rispetto di poche semplici norme. Ogni Laboratorio è
affidato ad un Responsabile il quale autorizza l’uso delle strutture, ne verifica lo stato di
manutenzione. Il Responsabile organizza nella maniera più opportuna il sistema per la registrazione
degli accessi, anche al fine di addebitare eventuali responsabilità. La prenotazione dei Laboratori e di
ogni altra struttura/sussidio, deve effettuarsi in uno dei due modi:
facendone richiesta una tantum al responsabile del laboratorio per l’intero anno scolastico (indicando
le ore settimanali di interesse);
facendone richiesta estemporanea di volta in volta al responsabile per il periodi di interesse.
Gli studenti non possono utilizzare il Laboratorio in assenza del docente al quale sono affidati, sia
perché i minori non possono essere lasciati incustoditi, sia per le responsabilità connesse a
manomissioni o danni (che restano comunque a carico del docente che doveva effettuare la
vigilanza). I Laboratori non devono essere utilizzati in modo difforme da quanto stabilito nel
Regolamento dei Laboratori, Regolamento che tutti i docenti sono tenuti a conoscere ed applicare
p ) Adempimenti inerenti ad acquisti e presentazione schede progetti
Gli acquisti di materiali, strutture, sussidi, devono rientrare in un piano coordinato e concordato con
il responsabile del laboratorio e/o del progetto. Una volta stabilita la necessità degli acquisti, i
responsabili predisporranno il modulo di richiesta e lo faranno pervenire al D.S.
q )Rapporti fra il personale docente e l’Area Amministrativa
L’Istituto scolastico eroga non solo processi di formazione, ma anche provvedimenti/processi
amministrativi. Tutta l’attività didattica ha bisogno di una puntuale rendicontazione amministrativa,
precisa sia nella compilazione, sia nei tempi di consegna. Raccomando la massima cura nella
compilazione di ogni ATTO AMMINISTRATIVO e nella sua riconsegna nei tempi indicati. Verbali,
lettere alle famiglie, modelli, richieste, documenti, ecc. non devono essere continuamente richiesti o
sollecitati dall’ufficio della Didattica o dalla scrivente. Il ritardo nella consegna e l’imprecisione
della compilazione, possono causare disservizio, responsabilità amministrativa o disciplinare del
personale interessato.
r )Rapporti individuali con le famiglie
Le norme, in più momenti, hanno disposto che sia data tempestiva comunicazione alle famiglie
relativamente agli esiti dei percorsi scolastici degli studenti ed ai livelli di maturazione e di sviluppo
degli stessi. Tale adempimento è individuato come “individuale e dovuto” ai sensi dell’art. 29 co.2c,
del CCNL 2006. Il Collegio dei docenti, poi, nell’ambito della propria autonomia, organizza (anche
allo scopo di renderlo noto ai genitori) un calendario per regolamentare tali colloqui il quale, però,
non esaurisce la possibilità di tali relazioni, chieste anche dal DPR 122/09, al fine di tutelare
l’esercizio del dovere, da parte dei genitori, “di educare ed istruire la prole” (art. 30 della
Costituzione). A tal fine specifico, per chiarezza dei comportamenti dovuti dal docente, che essendo
questa attività (rapporti individuali con le famiglie) inserita dal CCNL 2006 tra quelle individuali,
dovute e non quantificabili (art. 29, co.2c), qualora il genitore dovesse richiedere un colloquio con il
docente, anche fuori il calendario dei colloqui o oltre lo stesso, il docente è obbligato ad
accordarglielo, nei tempi e nei modi che ritiene opportuni. I genitori non possono mai essere ricevuti
durante il proprio orario di insegnamento.
s )Ruolo e funzioni dei collaboratori del D.S.
I due collaboratori del D.S. rappresentano il Dirigente ed agiscono su sua delega diretta (D.L.vo
165/01). Essi coordinano tutte le attività e fungono da riferimento, per tutto il personale, docente e
ATA, per ogni questione e/o materia che riguarda l’Istituto. Devono essere contattati ed
adeguatamente informati nel caso di qualsiasi variazione relativa alle normali disposizioni, che
possono, anche sul momento, autorizzare o negare, previa successiva ratifica del dirigente stesso
207
A causa della complessità dell’Istituto i collaboratori sono coadiuvati da altri due docenti (referenti
di sede) che cooperano e svolgono le funzioni vicarie nelle altre due sedi
t )REGOLAMENTO BAR ( PLESSO IPIA)
t 1 )PERSONALE DOCENTE E ATA
L’utilizzo del servizio ristoro è consentito al personale in servizio durante le pause dell’attività
connessa all’orario di lavoro.
Per il personale ATA è consentita la “pausa caffè” durante l’orario giornaliero di servizio, da
contenersi in un tempo massimo di 15 minuti e con modalità che non pregiudichino le prestazioni
dovute in ordine al funzionamento delle linee telefoniche, alla vigilanza sugli ingressi, all’assistenza
all’attività didattica e all’apertura degli sportelli al pubblico.
t 2)DIVIETO DI FUMO
Per tutti, compresi i visitatori, nei locali del bar è vietato fumare
Si ricorda che la distribuzione dei prodotti alimentari durante la ricreazione deve essere effettuata con
la seguente modalità:
1. il docente della prima ora di lezione si assicura che venga compilata la LISTA DI
PRENOTAZIONE;
2. entro le ore 8,45 un Rappresentante di Classe consegnerà la LISTA DI PRENOTAZIONE al
personale ausiliario;
3. il personale ausiliario alle ore consegnerà le liste di prenotazione al titolare della ditta;
4. dalle ore alle ore un Rappresentante di Classe ritirerà il contenitore per alimenti con i prodotti
alimentari prenotati e verserà il relativo pagamento agli addetti alla vendita
Art. 11 –
Diritti e doveri dei genitori
a) I genitori hanno diritto:
di esprimere pareri e proposte in ordine agli obiettivi formativi e di assicurare un coerente
sostegno all’azione formativa e didattica ;
di essere rispettati come persone e come educatori;
di essere informati sulla funzionalità della scuola tramite il P.O.F. e, su richiesta, avere copia dei
documenti di programmazione;
di partecipare alle scelte educative ed organizzative della scuola; avere garanzie da parte della
scuola
sul benessere fisico, psichico ed emotivo dei propri figli;
di essere informati sull’andamento didattico disciplinare dei propri figli, in particolare, ritardi,
assenze, rapporti interpersonali conflittuali, provvedimenti disciplinari a suo carico;
di essere sempre sentiti a difesa dei propri figli, qualora ai propri figli siano addebitate
responsabilità disciplinari;
di ricevere, per i propri figli, una valutazione oggettiva, trasparente e immediata.
I genitori devono:
collaborare per la crescita culturale dei propri figli, mettendo a disposizione le personali
competenze; prendere atto delle varie comunicazioni della scuola e controfirmarle;
assicurare assiduamente la presenza dei propri figli a scuola senza favorire assenze arbitrarie;
prendere atto di eventuali danni provocati dai propri figli a carico di persone, arredi, attrezzature e
materiale didattico, ed intervenire, eventualmente , con il recupero e il risarcimento del danno;
accogliere, dopo averne avuta informazione e dopo aver eventualmente esercitato diritto di difesa,
il provvedimento disciplinare emesso a carico dei figli;
partecipare alle riunioni degli organi collegiali in cui sono eletti;
rispondere alle convocazioni del Dirigente
E’, inoltre, opportuno che i genitori :
• partecipino ai colloqui individuali con i docenti negli spazi e negli orari stabiliti;
• partecipino alle varie attività della scuola dando il proprio contributo, nei momenti decisionali,
attraverso gli organi elettivi;
• informino il Dirigente, all'atto dell'iscrizione, di eventuali problemi particolari dei propri figli
Art. 12 - Diritti e Doveri del personale ATA
208
Il personale ATA, a norma della Legge 59/97, art. 21:
· assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali strumentali, operative e di sorveglianza
connesse all’attività dell’Istituto, in rapporto di collaborazione con il dirigente scolastico, con
il direttore dei servizi generali ed amministrativi e con il personale docente.
Tutto il Personale ATA ha diritto:
alla tutela della propria privacy;
al rispetto da parte degli alunni,dei docenti e dei genitori;
a partecipare a iniziative di aggiornamento per lo specifico profilo professionale;
di prendere parte alle attività (manifestazioni,mostre,spettacoli) organizzati dall'Istituto;
a stabilire rapporti significativi sul piano umano con tutte le componenti della Scuola
I doveri del personale ATA sono disciplinati dal C.C.N.N. vigente ( capo IV).
In particolare il personale ATA ha il dovere:
di accogliere cortesemente il pubblico;
di collaborare con i docenti;
di custodire rigorosamente il diritto alla privacy di ciascuno;
di non utilizzare il materiale ed i sussidi per uso personale;
di rispettare l'orario di servizio anche in caso di variazioni sopraggiunte per motivi organizzativi;
di usare un linguaggio adeguato sia nei toni che nei contenuti;
I Collaboratori Scolastici hanno altresì il dovere:
di accogliere e sorvegliare gli alunni all'entrata;
di mantenere puliti i locali, gli spazi di pertinenza scolastica e gli arredi;
di custodire e sorvegliare i locali scolastici;
di sorvegliare gli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni in occasione di momentanea
assenza degli insegnanti;
Tutto il personale ATA fa parte integrante della Scuola, di cui garantisce la funzionalità; ha il
diritto/dovere di conoscere le delibere del Collegio Docenti, del Consiglio d'Istituto e le finalità
educative che la scuola si propone.
TITOLO IV – DISCIPLINA
Art. 13 - Principi e finalità
La responsabilità disciplinare è personale. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e
tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di corretti rapporti all'interno
dell'Istituto.
In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
Tutte le sanzioni disciplinari possono essere comminate soltanto previa verifica della sussistenza di
elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente
commessa da parte dello studente. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere
stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del
profitto.
Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee e proporzionate all'infrazione; esse tendono a far
riconoscere ai responsabili la violazione delle norme causate dai loro gesti, ad impedirne la
ripetizione, a favorire la correzione di atteggiamenti scorretti ed, infine, sono ispirate al principio
della riparazione del danno. Inoltre esse tengono conto della situazione personale dello studente, a
cui è offerta la possibilità di convertirle in attività in favore dell'Istituto come specificato
nell’articolo seguente.
Art. 14 - Infrazioni disciplinari e sanzioni
Costituiscono mancanze disciplinari le infrazioni dei doveri degli studenti innanzi riportate che si
possono verificare durante il normale orario delle lezioni, nel corso dei trasferimenti da e verso
l'Istituto con i mezzi di trasporto pubblico e durante qualsiasi attività connessa con la vita
scolastica (viaggi di istruzione, attività integrative ecc.).
Per tali comportamenti sono previsti appositi provvedimenti disciplinari commisurati alla gravità
dell’infrazione, all’entità del danno provocato e alla recidività. La relazione tra mancanze
209
disciplinari e corrispondenti sanzioni è stabilita dalla tabella allegata al presente regolamento di
cui è parte integrante.
Il personale docente, ma anche non docente, in quanto parte della comunità scolastica, è tenuto a
segnalare i comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari.
I provvedimenti, che saranno presi con tempestività al fine di non sminuire il valore educativo
degli stessi, sono:
· rimprovero verbale privato o in classe,
· ammonizione scritta sul libretto personale,
· ammonizione scritta sul registro di classe,
· sospensione temporanea fino a 5 giorni, con obbligo di frequenza scolastica,
· allontanamento dalla comunità scolastica per periodi non superiori a quindici giorni,
· allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori ai 15 giorni,
· allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell'anno scolastico,
esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di
·
studi.
Il richiamo verbale e l’ammonizione scritta sono inflitti dal docente o dal dirigente scolastico in caso
di violazioni lievi. Chi ha la potestà di disporre il provvedimento può chiedere la convocazione dei
genitori.
Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano la sospensione temporanea con obbligo di frequenza
scolastica sono adottati dal Dirigente scolastico in caso di mancanze meno lievi o di
reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente.
Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano l’allontanamento da scuola per periodi non superiori
a quindici giorni sono adottati dal Consiglio di Classe in caso di mancanze gravi o di sistematica
reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente. Qualora nello stesso fatto siano
coinvolti allievi appartenenti a più classi, i consigli delle classi interessati si riuniranno in seduta
comune. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano l’allontanamento da scuola per periodi
superiori a quindici giorni sono adottati dal Consiglio di Istituto, in caso di mancanze di particolare
gravità o di reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente. La durata
dell'allontanamento è commisurata alla gravità dell’infrazione ovvero al generarsi e al permanere di
una situazione di pericolo.
Le sanzioni che comportano l’allontanamento dall’Istituto fino al termine delle lezioni e quelle
che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’Esame di Stato
conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto quando siano stati commessi reati
che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle
persone.
La sanzione dell'allontanamento dall’Istituto fino al termine dell'anno scolastico è disposta nei
casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una gravità tale da ingenerare
un elevato allarme sociale, ove non siano applicabili interventi per un reinserimento responsabile e
tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico. Nei casi in cui l'autorità
giudiziaria, i servizi sociali o la situazione effettiva dello stesso studente sconsiglino il rientro
nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso
d'anno ad altra scuola.
Le sanzioni per le infrazioni disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla
Commissione di Esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Poiché i provvedimenti disciplinari hanno uno scopo educativo e di riparazione del danno
provocato, in tutti i casi in cui sia possibile ed opportuno, la sanzione sarà accompagnata (o
convertita) dall’esecuzione di attività rivolte a ripristinare ciò che è stato alterato, a ristabilire le
condizioni di civica convivenza quali si convengono ad una comunità scolastica. Si provvederà
dunque all’attuazione di attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della
comunità scolastica (ad es. attività di volontariato nell’ambito della comunità scolastica quali
attività di segreteria, di biblioteca, di pulizia dei locali ecc.) o a favore di Istituzioni operanti nel
territorio di riferimento dell’Istituto.
210
Nei periodi di allontanamento dalla comunità scolastica, deve essere previsto, per quanto
possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nell'Istituto. Ai
sensi e per gli effetti della normativa vigente quando la violazione disciplinare può configurare un’
ipotesi di reato, il Dirigente Scolastico è tenuto alla presentazione di denuncia alle autorità
competenti.
Per comportamenti non previsti o non esplicitamente indicati si procede per analogia.
Nel caso di alunni che abbiano subito provvedimenti disciplinari e mostrino scarsa affidabilità
disciplinare, rischiando di determinare turbativa e tensione, il Consiglio di Classe può deciderne
l’esclusione da viaggi e visite di istruzione.
Gli effetti dei provvedimenti disciplinari sono limitati all’anno scolastico. In caso di trasferimento in
corso d’anno dello studente ad altra scuola, la sanzione viene comunicata all’Istituto che lo accoglie.
Art. 15 - Procedimento sanzionatorio
Il provvedimento disciplinare è irrogato in seguito ad una procedura che ha lo scopo di accertare i
fatti e di garantire condizioni di equità.
a) Infrazioni lievi
Il docente procede con il richiamo verbale, privato o in classe, o l’ammonizione scritta sul libretto
personale/diario e sul registro
Il Dirigente Scolastico, sentito lo studente ed eventualmente il Docente, può ammonire
verbalmente o per iscritto lo studente, eventualmente informando in merito i genitori o convocandoli
presso l’Istituto.
b) Infrazioni meno lievi e reiterazioni di infrazioni lievi
Il docente annota il fatto sul registro di classe e lo segnala al Dirigente scolastico.
Il Dirigente Scolastico, sentito lo studente, il Docente ed eventuali testimoni e parti coinvolte, irroga
la sanzione disciplinare della sospensione fino a 6 giorni con obbligo di presenza a scuola,
informando in merito i genitori ed eventualmente convocandoli presso l’Istituto.
In questi casi non viene data comunicazione preventiva di avvio del procedimento e la contestazione
è formulata contestualmente, oralmente, ed annotata sul registro di classe insieme alle eventuali
giustificazioni dell’allievo.
c) Infrazioni più gravi e reiterate che comportano la sospensione o l’allontanamento dalla scuola
In caso di infrazioni più gravi o reiterate che comportano la sospensione o l’allontanamento da
scuola: il procedimento sanzionatorio prende avvio con la segnalazione della mancanza commessa
da parte del docente, anche se non si tratta di docente della classe. La segnalazione deve essere
fatta con annotazione sul registro di classe e/o con comunicazione al dirigente scolastico; deve essere
indicato il nominativo dello studente e riportata una descrizione sintetica e puntuale dell’accaduto.
Il dirigente scolastico dà comunicazione di avvio del procedimento alla famiglia dello studente o allo
studente stesso, se maggiorenne, indicando gli addebiti contestati, la data di audizione dello studente
e i termini di conclusione del procedimento. Ove vi siano controinteressati, anche essi devono essere
avvertiti dell’avvio del procedimento.
Il Dirigente scolastico, nel termine di quindici giorni dalla segnalazione, convoca il Consiglio di
Classe, se questo è l'organismo competente (devono essere presenti anche i rappresentanti di
genitori e studenti), o invita il Presidente del Consiglio di Istituto a convocare tale organo.
L’adunanza è valida se sono presenti la metà più uno degli aventi diritto al voto.
Lo studente è invitato alla riunione perché esponga le proprie ragioni. Lo studente ha facoltà di
presentare memorie e scritti difensivi. Il Consiglio di classe o il Consiglio di Istituto, udito lo
studente ed eventuali testimoni o altre persone interessate e coinvolte, allontanato l'interessato,
provvede a discutere l’accaduto e con scrutinio segreto irroga la sanzione a maggioranza dei votanti.
Le schede bianche e nulle si computano nel numero dei votanti.
Il verbale della riunione viene trasmesso al Dirigente Scolastico per la formale notifica del
provvedimento disciplinare all’interessato. In caso di allontanamento dalla comunità scolastica
fino al termine delle lezioni, a verbale devono essere precisate le motivazioni per cui non si sono
ritenuti esperibili altri interventi che rendessero possibile il reinserimento nella comunità
scolastica.
211
Nel caso di allontanamento per più di un giorno il Dirigente Scolastico, su proposta del consiglio
di classe, contestualmente al provvedimento:
1.
stabilisce e comunica alla famiglia quali attività intraprendere per mantenere un rapporto
costruttivo con lo studente in previsione del suo rientro nella scuola,
2. identifica il docente di contatto didattico.
CASISTICA DEI COMPORTAMENTI E DELLE RELATIVE SANZIONI
Comportamento
Sanzione
Organo competente
Ritardi
Obbligo di giustificazione
Dirigente scolastico, Vicario
scritta
e/o Docente prima ora
e ammissione ora successiva
Ritardi in numero superiore a
Richiamo scritto con
D.S.,Docente e Coordinatore
tre per il singolo periodo di
annotazione sul registro di
del C.d.C
valutazione
classe. Segnalazione al D.S.
e/o al coordinatore del C.d.C.
Disturbo occasionale durante le Richiamo verbale
Docente
lezioni
Disturbo occasionale reiterato
durante le lezioni
Segnalazione sul registro di
classe
Docente
Disturbo persistente anche
dopo la segnalazione sul
registro di classe
Segnalazione sul registro di
D.S. e/o Coordinatore di
classe e al D.S. e/o al
classe e C.d.C
Coordinatore di classe e/o al
C.d.C. Convocazione eventuale
della famiglia
Fumare all’interno dell’istituto
Richiamo verbale e/o scritto e
applicazione delle sanzioni di
legge
Dirigente Scolastico e/o
Docente, anche su
segnalazione
di un collaboratore scolastico
Assenza ingiustificata
occasionale
Richiamo scritto con
annotazione sul registro di
classe
Docente prima ora
Assenza ingiustificata reiterata
reiterata Richiamo scritto con
annotazione sul registro di
classe.
Segnalazione al D.S. e/o al
coordinatore della classe e/o al
C.d.C.
Docente, D.S. e Coordinatore
di classe e/o C.d.C
Assenza di massa
Richiamo scritto con
annotazione sul registro di
classe.
D.S.
Assenza di massa reiterata
Abbandono delle lezioni senza
permesso
Sospensione dalle lezioni
Richiamo scritto ed eventuale
sospensione dalle lezioni per
un giorno. Segnalazione al
D.S. e/o al Coordinatore di
classe e/o al C.d.C. e
comunicazione alla famiglia
C.d.C
Docente, D.S. e Coordinatore
di classe e/o C.d.C
212
Offesa alla persona del docente
e agli ausiliari
Offesa ai compagni e loro
famiglie
Non osservare le norme di
sicurezza e creare situazioni
pericolose per sé e per gli altri:
rendere pericoloso l’uso delle
scale e dell’ ascensore,
rimuovere la segnaletica sulla
sicurezza, attivare l’allarme
senza motivo
Danni a persone
Danni a cose
Introduzione di estranei a
scuola
Usare sostanze stupefacenti ed
alcoliche nella scuola
Offesa alla religione,
all’ideologia politica, alla
disabilità, alla parentela e alla
malattia
Minacce e violenze verso le
persone o le cose che non
comportino reato
Violenza fisica verso persone,
animali e cose
Richiamo scritto del Docente
Segnalazione al D.S. e
sospensione da uno a tre
giorni
Docente, D.S., Consiglio di
classe. La famiglia è
tempestivamente messa al
corrente
Richiamo scritto. Segnalazione
al D.S. e sospensione dalle
lezioni per un numero di
giorni da uno a tre
Docente, D.S., C.d.C..
La famiglia è
tempestivamente
messa al corrente
Richiamo scritto sul registro.
Segnalazione al D.S. e
sospensione dalle lezioni da tre
a più giorni. Rimborso danni
e/o riparazioni
Docente, D.S., C.d.C..
La famiglia è
tempestivamente
messa al corrente
Richiamo scritto da parte di un
docente. Segnalazione al D.S. e
sospensione dalle lezioni,
senza obbligo di frequenza, da
tre a cinque giorni e più.
Richiamo scritto sul registro.
Segnalazione al D.S. e
sospensione dalle lezioni per
un numero di giorni da
definire. Riparazione o
rimborso del danno.
Docente, D.S., C.d.C..
La famiglia è tempestivamente
messa al corrente
Richiamo scritto sul registro,
coinvolgimento del D.S.,
comunicazione scritta ai
genitori. Sospensione fino a
cinque giorni.
Richiamo scritto sul registro di
classe, segnalazione al D.S.,
comunicazione immediata alla
famiglia. Sospensione da
cinque a otto giorni di lezione.
Richiamo scritto sul registro,
segnalazione al D.S.
comunicazione immediata alla
famiglia e sospensione, a
seconda della gravità, fino a
quindici giorni.
Richiamo scritto, segnalazione
al D.S., comunicazione
immediata alla famiglia e
sospensione, a seconda della
gravità, fino a 15 giorni.
Richiamo scritto, segnalazione
al D.S., comunicazione
Docente, D.S., anche su
segnalazione di operatori
scolastici, C.d.C.
Docente, D.S., C.d.C.. La
famiglia è tempestivamente
messa al corrente
Docente, D.S e C.d.C.
Docente, D.S. e C.d.C
Docente, D.S. e C.d.C
Docente, D.S. e C.d.C
213
Violenza fisica verso persone,
animali e cose che comportino
anche responsabilità penali e
configurabili come reato
immediata alla famiglia e
sospensione, a seconda della
gravità, fino a 15 giorni
Richiamo scritto, segnalazione
al D.S., comunicazione
immediata alla famiglia e
sospensione, a seconda della
gravità, fino a 15 giorni
Consiglio d’Istituto, acquisito
il parere scritto del C.d.C,
convocato dal D.S. su
segnalazione del docente e/o
anche di operatori scolastici
214
d) ORGANO DI GARANZIA e Impugnazioni
L'Organo di Garanzia interno all’ Istituto è formato da:
un docente dell’Istituto designato dal Consiglio di Istituto (tra i docenti coordinatori di
·
classe),
· un rappresentante degli studenti eletto dai rappresentanti degli studenti in Consiglio di
Istituto tra i componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe,
un rappresentante dei genitori eletto dai rappresentanti dei genitori in Consiglio di Istituto tra i
·
componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe.
Con le stesse modalità di cui al precedente comma vengono designati o eletti, uno per ogni
componente, i membri supplenti, che sostituiranno i membri effettivi in caso di incompatibilità
(es. qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o
di obbligo di astensione (es. qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo studente sanzionato o
un suo genitore) o di decadenza per perdita del requisito di eleggibilità. L'Organo di Garanzia
rimane in carica per due anni scolastici.
L'Organo di Garanzia deve essere “perfetto” (presenza di tutti i membri) in prima convocazione.
In seconda convocazione il numero necessario a rendere legale la seduta è pari alla metà più uno dei
componenti.
Il ricorso è accolto dall’Organo di Garanzia quando abbia ottenuto il voto favorevole della metà
più uno dei votanti. I membri che si astengono dal voto si computano nel numero dei votanti. In caso
di parità di voti prevale l’opzione espressa dal presidente. Nel verbale viene indicato esattamente il
numero dei voti favorevoli e contrari al ricorso e quello degli astenuti.
L'Organo di Garanzia interno all’Istituto si pronuncia anche sui conflitti che sorgono all'interno
dell'Istituto in merito all'applicazione del presente Regolamento.
L’Organo di Garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico che lo convoca ogni qual volta venga
inoltrato un ricorso riguardo un provvedimento disciplinare.
Di tutte le riunioni dell’organo di garanzia è redatto processo verbale a cura di uno dei componenti
liberamente scelto dal Presidente.
Le decisioni sono prese a maggioranza e sono comunicate per iscritto, entro cinque giorni dalla data
della riunione, a chi ha avanzato ricorso o reclamo.
e) Procedimento per i ricorsi
L'Organo di Garanzia interno all’Istituto, ricevuto il ricorso, nel termine di cinque giorni fissa la
riunione alla quale vengono invitati ad esporre le proprie ragioni lo studente al quale è stata
irrogata la sanzione e il Docente che ha accertato l’infrazione.
Nel corso della riunione lo studente può presentare memorie e scritti difesivi.
L'Organo di Garanzia interno all’Istituto, può assumere qualsiasi informazione ritenuta necessaria e
decide, sentite le parti, con provvedimento motivato.
Il provvedimento dell'Organo di Garanzia interno all’Istituto viene trasmesso alla Segreteria
didattica per la comunicazione all'interessato.
TITOLO V – ASSEMBLEE Art. 16 – Disposizioni generali
Le assemblee degli studenti e dei genitori sono regolate dagli articoli 12,13,14,15 del D.P.R. n.
297/94. Qualora venga richiesta la partecipazione di esperti, ai sensi del 6° comma art.13 del
D.P.R. n. 297/94, la relativa domanda deve essere presentata al Consiglio di Istituto per la
prescritta autorizzazione.
Gli studenti e i propri genitori hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola
secondo le modalità previste nei successivi articoli. Il DS garantisce il rispetto dei diritti degli
studenti e promuove opportune iniziative volte a sviluppare negli studenti la capacità di esercizio
della partecipazione e dei diritti democratici.
Art. 17 – Le Assemblee Studentesche a) Generalità
Le assemblee costituiscono occasioni di partecipazione democratica per l’approfondimento dei
problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. Le
assemblee possono essere di Classe o di Istituto.
215
Data l’indisponibilità di locali che possano contenere tutti gli alunni della scuola, l’assemblea
d’Istituto può articolarsi in assemblee di classi parallele, di biennio, di triennio, di plesso da
tenersi nell’arco della stessa giornata o di giornate diverse.
E’ consentito lo svolgimento di una assemblea di Istituto e di una di classe al mese. Le assemblee
non possono aver luogo nel mese conclusivo delle lezioni.
L’assemblea di Istituto può ricoprire il limite massimo delle ore di lezione di una giornata, mentre
l’assemblea di classe può ricoprire il limite massimo di due ore di lezione.
Le assemblee di classe, durante l’anno scolastico, non possono essere tenute sempre nello stesso
giorno della settimana.
Unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno, potrà essere richiesta al CdI la
partecipazione di esperti esterni, forniti di competenze relativamente a problemi sociali, culturali,
artistici, tecnici e scientifici per un utile arricchimento culturale degli studenti.
A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo
svolgimento di attività di ricerca e di seminario o per lavori di gruppo.
Le giornate riservate alle assemblee d’Istituto, durante l’orario delle lezioni, regolarmente
autorizzate dal Consiglio d’Istituto, comma 7, art.13 T.U., sono da considerare a tutti gli effetti come
giorni di lezione e concorrono pienamente al computo del numero minimo dei giorni destinati
allo svolgimento delle lezioni.
L’Istituzione scolastica ha l’onere di adottare tutte le iniziative necessarie per la verifica della
presenza dei docenti e degli studenti. La presenza degli studenti va accertata attraverso l’appello
in aula all’inizio della prima ora.
Alle Assemblee di Istituto possono assistere il Dirigente Scolastico o un suo delegato, a quelle di
classe il docente che avrebbe dovuto tenere lezione nelle stesse ore, il quale è tenuto alla
sorveglianza ai fini della sicurezza.
Deve essere redatto apposito verbale sia dell'assemblea di classe che di Istituto da consegnare entro
cinque giorni al D.S.
b) Funzionamento delle assemblee studentesche
L’Assemblea di Istituto è di norma convocata, su richiesta utilizzando l’apposito modulo e
inoltrato al Dirigente Scolastico depositandolo in segreteria didattica almeno 5 giorni prima della
data di convocazione. La richiesta contiene l’Ordine del Giorno proposto.
Essa può essere richiesta da:
· i rappresentanti di Istituto;
· dal 20% degli studenti;
. dal Comitato degli studenti
Fa eccezione eventuale convocazione straordinaria, per motivi di urgenza, la cui richiesta deve
essere recapitata direttamente al Dirigente Scolastico 24 ore prima della data prevista.
Il Ds ha la facoltà di cambiare la data e/o le ore richieste, ove sussistano, anche su parere dei docenti,
interferenze di ordine didattico.
Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di
constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea. Dell’assemblea va redatto apposito
verbale da consegnare entro il giorno successivo al DS.
Il docente in servizio durante lo svolgimento dell’assemblea di classe è incaricato della sorveglianza
e, quando rilevi condizioni che non consentono lo svolgimento dei lavori, può richiedere l’intervento
del DS o di un suo Collaboratore per la sospensione dell’assemblea. Può inoltre far verbalizzare
comportamenti scorretti o non rispettosi.
Art. 18 – Le Assemblee dei genitori
Le assemblee dei genitori possono essere di Classe o di Istituto.
Le assemblee si svolgono preferibilmente nei locali della scuola. In tali casi, la data e l’orario del
loro svolgimento devono essere concordate con il Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico,
compatibilmente con la disponibilità dei locali e del personale ATA, autorizza la convocazione
dell’assemblea.
L’Assemblea di Istituto può essere richiesta da:
· i rappresentanti di Istituto;
216
· dal 20% dei genitori degli studenti iscritti
La richiesta contiene l’Ordine del Giorno proposto.
I genitori promotori dell’Assemblea di Istituto ne danno comunicazione, per il tramite della
Segreteria Scolastica, mediante pubblicazione sul sito ed affissione all’Albo, rendendo
contestualmente noto anche l’Ordine del Giorno.
All’assemblea di classe o di Istituto possono partecipare, con diritto di parola, il Dirigente
Scolastico e gli insegnanti della classe o dell’Istituto.
TITOLO VI DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA PUBBICITA’ E ALL’AGGIORNAMENTO
Art. 19 – Forme di pubblicità
Il presente Regolamento è pubblicato all’albo della scuola e sul sito web.
Art. 20 – Aggiornamento
Il presente Regolamento può essere modificato entro il 31 dicembre di ogni anno ed ogni
qualvolta si renda necessario per avvenuto mutamento della normativa di riferimento o per
integrazione di sue parti, previa consultazione degli studenti e deigGenitori, sulla base delle
osservazioni avanzate dagli Organi collegiali e di partecipazione della scuola, dal Dirigente
Scolastico o dai componenti del Consiglio di Istituto stesso
.
REGOLAMENTO PER I VIAGGI DI ISTRUZIONE
1) Criteri generali organizzativi
Le visite d’istruzione sono opportunità didattiche finalizzate ad integrare la programmazione
formativa. Esse permettono di collegare l’attività scolastica con l’ambiente esterno, così come
previsto negli obiettivi stabiliti nel POF: crescita delle capacità relazionali, delle esperienze
socioculturali, delle conoscenze del patrimonio culturale e paesaggistico-monumentale.
Queste attività, dunque, sono rivolte alla classe nella sua totalità ed esigono un’adeguata
preparazione sia a livello didattico sia a livello culturale.
Ogni anno la Commissione Viaggi, costituita dai docenti incaricati delle Funzioni Strumentali,
individua e propone ai singoli Consigli di Classe (docenti,studenti e genitori) una serie di mete e
itinerari, che abbiano particolare rilevanza dal punto di vista artistico e culturale e che siano in
accordo con gli obiettivi della programmazione e con le finalità dell’indirizzo.
Il numero dei partecipanti, di ogni singola classe, non deve essere inferiore almeno al 70% dei
componenti della stessa.
Di norma i viaggi d’istruzione durano il tempo ritenuto necessario per conseguire gli obiettivi
educativi e didattici stabiliti.
In via orientativa si fissano i seguenti limiti:
viaggio in Italia per il triennio (1/3 giorni);
viaggio in Italia e/o all’estero per il biennio post qualifica (max 6 giorni);
Per programmi di particolare rilevanza didattica e di esperienza di vita (progetti speciali,
avvenimenti culturali, ecc.), è consentita una diversa durata, su programma analitico concordato dal
Consiglio di Classe, da sottoporre ad esame e ad approvazione del Consiglio di Istituto.
Periodo di svolgimento:
dall’ultima settimana di settembre all’ultima di aprile, esclusi i periodi in cui sono stati
programmati gli scrutini.
Per i viaggi di istruzione legati a progetti speciali, ad avvenimenti culturali fissati in date diverse o a
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voli low cost eventualmente non prenotabili nei periodi indicati, è possibile variare il periodo di
svolgimento, previa approvazione del Consiglio di Istituto.
Per motivi economici, inoltre, è opportuno che i partecipanti alla singola visita di istruzione non
siano inferiori alle 50 unità, perciò si consiglia che almeno due classi scelgano una meta comune
fissando lo stesso itinerario.
È compito dei Consigli di Classe fissare le mete dei viaggi d'istruzione. I Consigli di classe si
riuniranno in seduta ordinaria o anche in seduta straordinaria per ratificare il programma del
viaggio, con l’indicazione dei docenti accompagnatori, condizione questa indispensabile per
l’espletamento del viaggio.
La documentazione, completa e compilata in ogni sua parte (progetto, elenco partecipanti,
accompagnatori, programma di viaggio, preventivo massimo di spesa), sarà consegnata in
presidenza, dal Coordinatore della Classe, entro e non oltre le seguenti date:
10 novembre per le classi per cui è previsto il viaggio in novembre/dicembre;
10 gennaio per le classi per cui è previsto il viaggio in primavera.
Successivamente, l'ufficio di segreteria provvederà a richiedere i preventivi di spesa delle visite
programmate alle compagnie di viaggio e a predisporre i relativi prospetti comparativi. In seguito
all’approvazione del Consiglio d’Istituto, li farà pervenire al docente incaricato. Ottenuta
l'informazione di ritorno rispetto ai costi previsti, la funzione strumentale incaricata (unico
intermediario autorizzato ai rapporti con la segreteria), verificata la volontà di confermare la visita
d'istruzione, consegnerà in segreteria le autorizzazioni rilasciate dai genitori degli alunni e
l’impegno di accettazione del preventivo attraverso il versamento contestuale dell’importo relativo.
2) Modalità per il versamento:
ıa mezzo versamento individuale sul conto corrente postale dell’Istituto (non è escluso il
versamento collettivo).
I bollettini di versamento raccolti dal rappresentante di classe degli alunni saranno consegnati alla
funzione strumentale che li farà pervenire all’ufficio di segreteria.
ıGli alunni che non partecipano alla visita d'istruzione sono tenuti alla frequenza regolare delle
lezioni.
ıGli studenti in visita d'istruzione dovranno mantenere un comportamento disciplinato e
responsabile, soprattutto nelle ore notturne. Nel caso di comportamenti riprovevoli gli studenti
saranno soggetti a provvedimenti disciplinari.
ıI docenti accompagnatori dovranno essere uno ogni 15 alunni e, qualora la classe non sia abbinata
ad un'altra, dovranno essere due.
ıI docenti accompagnatori dovranno appartenere al consiglio della classe interessata, pena
l’esclusione dal viaggio d’istruzione.
ıI docenti accompagnatori dovranno comunicare la propria disponibilità per iscritto alla Dirigenza
su apposito modulo.
ıNon è consentito ai docenti accompagnatori, se non in casi di assoluta eccezionalità, partecipare a
più di un viaggio di istruzione annuale, compresi gli scambi culturali; ciò al fine di evitare eccessive
interruzioni dell’attività didattica nelle proprie classi.
ıI docenti accompagnatori hanno il dovere di vigilanza sugli studenti del proprio gruppo classe o di
altro gruppo di studenti loro affidato per necessità organizzative.
ıIn presenza di alunni portatori di handicap è il Consiglio di classe che dà precise indicazioni,
anche rispetto a particolari esigenze come, ad esempio, la presenza dell’docente di sostegno e/o
dell’assistente educatore sull’alunno portatore di handicap.
ıIl Consiglio di classe escluderà dal gruppo dei partecipanti alle visite d’istruzione gli alunni, sia
pure dalle votazioni lusinghiere che, in corso d’anno o negli anni precedenti, si siano segnalati per
comportamenti non conformi al regolamento d’Istituto.
ıSu richiesta, può partecipare al viaggio il genitore di alunno portatore di handicap, a proprie
spese; nella domanda da indirizzare al Dirigente Scolastico il genitore indicherà gli estremi della
propria copertura assicurativa.
ıÈ consentita la partecipazione del Dirigente Scolastico su richiesta del Consiglio di Classe o su
richiesta del Dirigente stesso.
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ıNon è consentita a nessun titolo la partecipazione di parenti degli accompagnatori.
ıCompatibilmente con le risorse economiche della scuola, sono previsti sostegni economici a
carico del bilancio d'Istituto per favorire la partecipazione di studenti meritevoli e con accertate
difficoltà economiche, su segnalazione del Consiglio di Classe.
ıII programma del viaggio dovrà essere predisposto dal Consiglio di Classe in forma analitica e
dettagliata, con la specifica indicazione degli obiettivi didattici e culturali dell'iniziativa.
ıPer ogni viaggio sarà designato dal Capo d'Istituto il docente "capogita". Questi coordinerà
l'intera attività dei gruppi di studenti durante gli spostamenti e, insieme agli altri docenti
accompagnatori, concorderà i momenti di sosta cercando di soddisfare, nei limiti del possibile, le
esigenze e le richieste dei partecipanti senza causare eccessivi disagi, rallentamenti o ritardi.
Il docente "capogita" curerà l'organizzazione, con i conducenti dei mezzi di trasporto, dei
trasferimenti da e per l'albergo assegnato; prenderà contatti con le autorità locali in caso di necessità
e con le direzioni degli alberghi e dovrà essere informato degli spostamenti delle singole classi
partecipanti al viaggio.
ıPer ogni viaggio il "capogita" ha il compito di mantenere i contatti con la Dirigenza dell'Istituto
per segnalare inconvenienti riscontrati, incidenti, necessità e, al rientro, compilerà il
questionario/relazione sullo svolgimento del viaggio.
ıIl docente "capogita" deve stilare accurata relazione sull’andamento del viaggio e su eventuali
comportamenti sconvenienti degli alunni partecipanti, tali da arrecare disturbo o impedimento al
sereno svolgimento delle iniziative culturali.
ıPrima del viaggio, dovrà essere comunicato al D.S. e/o al Vicario un recapito telefonico, anche
personale, dei docenti accompagnatori per poter contattare in ogni momento la classe in uscita.
ıLa prenotazione di una guida turistica in loco, qualora se ne ravvisi la necessità, dovrà essere
effettuata a cura di uno dei docenti accompagnatori.
ıI contratti organizzativi ed ogni atto amministrativo saranno condotti direttamente dalla scuola,
nel rispetto della normativa.
ıPer quanto non previsto dal presente regolamento, si rimanda alle norme vigenti in materia di
viaggi e di visite di istruzione approvate dal Ministero della Pubblica Istruzione.
RIEPILOGO COMPITI DELLE RISPETTIVE COMPONENTI
COMPITI DELLA COMMISSIONE VIAGGI DI ISTRUZIONE ( COSTITUITA DALLE
FUNZIONI STRUMENTALI DELL’ISTITUTO E PRESIEDUTA DAL D.S. E/O DAL VICARIO)
ıProporre ai consigli di classe “pacchetti” di viaggi di istruzione tipo, in ordine alle diverse classi
(prime, seconde, ecc.); ciò, senza ledere la libertà di programmazione dei consigli di classe, ma solo
al fine di favorirne la scelta (prezzi, programmi, ecc.).
ıSupportare i consigli di classe nella scelta delle mete e nella programmazione dei viaggi.
ıPreparare schede tecniche da presentare alle agenzie di viaggio prescelte.
ıTenere i rapporti con la presidenza per quanto di propria competenza.
COMPITI DEI DOCENTI COORDINATORI DELLA CLASSE INTERESSATA AL VIAGGIO
D’ISTRUZIONE
ıConsegnare le autorizzazioni e i bollettini di versamento in segreteria.
ıTenere i rapporti tra alunni, docenti accompagnatori e commissione viaggi.
ıInformare i docenti accompagnatori in merito all’organizzazione complessiva della visita
d’istruzione.
COMPITI DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE
Raccogliere le autorizzazioni e i bollettini di versamento per la consegna al coordinatore di classe.
COMPITI DELL’UFFICIO DI SEGRETERIA E DELL’UFFICIO TECNICO
ıTenere i rapporti con la commissione viaggi.
ıRichiedere preventivi alle Ditte e predisporre i prospetti comparativi.
ıPredisporre tutti gli adempimenti di natura amministrativo/contabile relativi alle visite.
COMPITI DEI CAPIGITA
ıCoordinare l'intera attività dei gruppi di studenti durante gli spostamenti.
ıInsieme agli altri docenti accompagnatori, concordare i momenti di sosta cercando di soddisfare,
nei limiti del possibile, le esigenze e le richieste dei partecipanti senza causare eccessivi disagi,
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rallentamenti o ritardi.
ıCurare l'organizzazione, con i conducenti dei mezzi di trasporto, dei trasferimenti da e per
l'albergo assegnato.
ıPrendere contatti con le autorità locali in caso di necessità e con le direzioni degli alberghi e
essere informato degli spostamenti delle singole classi partecipanti al viaggio.
ıPer ogni viaggio il "capogita" deve mantenere i contatti con la presidenza dell'Istituto per
segnalare inconvenienti riscontrati, incidenti, necessità e, al rientro.
ıCompilare il questionario/relazione sullo svolgimento del viaggio.
ıStilare accurata relazione sull’andamento del viaggio e su eventuali comportamenti sconvenienti
degli alunni partecipanti, tali da arrecare disturbo o impedimento al sereno svolgimento delle
iniziative culturali.
COMPITI DEI DOCENTI ACCOMPAGNATORI
ıCompilare apposito modulo di dichiarazione di disponibilità ad accompagnare la propria classe.
ıAssistere agli alunni.
ıContattare eventuali guide.
REGOLAMENTO VISITE GUIDATE
Si svolgono nell'arco di una mattinata o eccezionalmente di una giornata per visite a musei o
mostre, per manifestazioni culturali o di interesse professionale.
Il Dirigente Scolastico autorizza tali uscite, richieste per iscritto dal docente interessato, purché
siano inserite nella programmazione approvata dal Consiglio di classe oppure approvate in sede di
Collegio dei Docenti.
ADEMPIMENTI
ıNelle riunioni di programmazione di inizio d'anno, i Consigli di classe definiranno un piano di
massima per le visite guidate.
ıLe proposte verranno quindi discusse nel Consiglio di classe di novembre, durante il quale sarà
verificata l'effettiva possibilità di svolgimento, anche in relazione alla coerenza con le attività
previste nella programmazione; nell'ipotesi di valutazione positiva, il Consiglio raccoglierà la
disponibilità dei docenti ad accompagnare gli alunni.
ıIl Consiglio di classe presterà particolare attenzione a che la spesa prevista consenta a tutti gli
alunni di partecipare all'iniziativa proposta. I casi di particolare difficoltà economica saranno
segnalati tempestivamente in modo che la Presidenza possa attivare le opportune procedure di
sussidio.
ıEventuali visite guidate proposte successivamente al Consiglio di classe di novembre, potranno
essere approvate, con analoga procedura, purché siano coerenti con la programmazione didattica.
Salvo delibere diverse degli organi competenti, di norma non sono consentite a ciascuna classe più
di tre visite guidate per anno scolastico. Le visite guidate non devono essere effettuate in
coincidenza di scadenze e valutazioni
PARTECIPAZIONE DELLA CLASSE
La partecipazione alle attività programmate e deliberate in base alle presenti disposizioni, assume
carattere obbligatorio per tutti gli studenti della classe.
In ogni caso, affinché le uscite possano aver luogo, è necessaria la partecipazione di almeno il 70%
degli studenti della classe interessata.
DISCIPLINA
Trattandosi di attività scolastica svolta sotto la guida e la tutela della scuola, gli studenti partecipanti
devono adeguarsi alle direttive dei docenti accompagnatori.
ACCOMPAGNATORI
Il personale accompagnatore assume, con dichiarazione scritta, l'obbligo di una attenta ed assidua
vigilanza degli studenti. A detto personale fanno carico le responsabilità di cui all'art. 2047 del
Codice Civile integrato dalla norma di cui all'art. 61 della Legge 11 luglio 1980, n° 312 che limita
la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave.
Si stabilisce che gli accompagnatori siano due, se il viaggio riguarda un'unica classe, almeno uno
ogni quindici alunni, se le classi sono in numero maggiore.
Gli accompagnatori devono essere docenti della classe.
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Nel caso di partecipazione di studenti portatori di handicap deve essere assicurata, in caso di
necessità, l'ulteriore presenza di un docente di sostegno o di altro operatore.
Nel rispetto dello spirito della C.M. 133/90, è opportuno ed auspicabile un avvicendamento degli
accompagnatori durante l’espletamento delle visite guidate.
ORGANIZZAZIONE
L'organizzazione è affidata alla scuola. La C.M. 133/90 vieta esplicitamente che tale incarico possa
essere affidato agli studenti.
SPESA
Tutta la gestione contabile dei viaggi di istruzione avviene nell'ambito del bilancio dell'istituto.
Pertanto le quote a carico dei partecipanti devono essere versate sul conto corrente postale intestato
alla scuola.
B) REGOLAMENTO DEL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
Il Centro Sportivo Scolastico opera sulla base di un progetto inserito annualmente nel P.O.F. di
Istituto, su indicazioni che il M.I.U.R. comunica alle scuole attraverso le “Linee Guida” a
carattere Nazionale e territoriale ed attraverso le Circolari applicative che disciplinano tutte le
attività di Educazione Fisica, Motoria e Sportiva delle scuole di ogni ordine e grado.
Il Centro Sportivo Scolastico opera attraverso la costituzione di gruppi/squadra di studenti distinti
per interessi o discipline sportive e per fasce di età, ponendo doverosa attenzione anche ai disabili,
con l’intento di contribuire alla promozione delle attività motorie per tutti e la valorizzazione delle
eccellenze.
Tra le finalità del Centro Sportivo Scolastico, negli specifici programmi annuali, verranno
individuati, oltre ai classici obiettivi riguardanti lo studio delle diverse discipline sportive, anche
attività educative trasversali di accoglienza e integrazione degli studenti, per contrastare episodi di
bullismo e prevenire forme di dipendenza da alcol, tabacco e doping.
Il Progetto farà parte del P.O.F. di istituto e troverà spazio in ambito curricolare, extra curricolare
ed opzionali
Le ore di insegnamento frontale previste per la attuazione del progetto, saranno programmate
secondo quanto disciplinato dall’articolo 87 del vigente Contratto Nazionale di Lavoro del comparto
scuola, che costituisce lo strumento indispensabile per la realizzazione delle finalitàdel centro
sportivo scolastico; tale istituto, tradizionalmente facente parte dello stato giuridico dei docenti di
educazione fisica, permetterà di usufruire degli stanziamenti ministeriali previsti per le ore
aggiuntive di avviamento alla pratica sportiva, fino ad un massimo di sei ore settimanali per ogni
docente. Queste ore debbono essere utilizzate con carattere di continuità per tutto l’anno, al fine di
creare negli alunni un’abitudine sportiva nello stile di vita e permettere loro di percepirla come una
attività regolare.
L’utilizzo delle ore di avviamento alla pratica sportiva deve essere adeguatamente registrato e
documentato per verificare la partecipazione degli alunni nelle diverse attività per essere monitorato
e rendicontato dai dirigenti scolastici per consentire all’Amministrazione di analizzare i dati,
rilevare fabbisogni, valutare la necessità di eventuali variazioni per il futuro.
Per la organizzazione il Dirigente Scolastico utilizzerà i docenti di educazione fisica resisi
disponibili e tra loro individuerà e nominerà quello incaricato del coordinamento del Centro
Sportivo. Questi, in collaborazione con i colleghi di Educazione fisica, dovrà redigere un programma
didattico-sportivo con tutte le iniziative da proporre agli studenti durante l’anno scolastico. Il
progetto quantificherà anche gli oneri finanziari per la sua realizzazione e necessari per avanzare la
richiesta di accesso ai fondi delle ore di avviamento alla pratica sportiva, il cui finanziamento
avverrà nei limiti delle risorse destinabili a livello nazionale.
Per ogni anno scolastico il “Programma delle attività” costituirà la necessaria integrazione del
presente regolamento
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C) REGOLAMENTO DEI LABORATORI SCIENTIFICI (BIOTECNOLOGICO)
Il laboratorio è luogo irrinunciabile all’interno di un percorso formativo a carattere
scientifico, per sviluppare negli studenti conoscenze, abilità e competenze attraverso la didattica
laboratoriale.
Nel laboratorio si integrano le dimensioni cognitive, affettive, senso-motorie, sociali, in cui ci
si misura direttamente con le cose, acquisendo la cognizione che si può agire sul mondo per
modificarlo; in esso è possibile educare alla responsabilità e alla consapevolezza di ciò che si fa.
Finalità delle attività di laboratorio
• sviluppare la creatività, il senso critico e logico, aspetti fondamentali della conoscenza;
• incrementare e mantenere l’interesse e la motivazione.
• promuovere negli studenti una metodologia scientifico-sperimentale;
• potenziare, attraverso il metodo scientifico di indagine, il sistema induttivo e ipotetico deduttivo;
• condurre esperienze per riflettere sul rapporto “sapere” e “sapere fare”;
• migliorare l’apprendimento di concetti scientifici;
• promuovere processi di problematizzazione, di formulazione di ipotesi, di analisi dei dati, di
sintesi, di collegamento/verifica e di deduzioni, fino alla capacità di generalizzazione e di astrazione
(porre i dati in un contesto di conoscenze e in un quadro possibile di interpretazione: costruzioni di
modelli), per valorizzare le diverse capacità (intuitiva, relazionale e operativa) e stili cognitivi;
• acquisire la capacità di sviluppare un’osservazione sistematica dei fatti sperimentali e
l’abitudine di annotare ogni dato sul proprio quaderno di laboratori
Obiettivi delle attività di laboratorio
Cognitivi:
• migliorare l’apprendimento dei concetti
• sviluppare la capacità di risolvere problemi
• migliorare la comprensione del metodo scientifico di indagine
Operativi:
• sviluppare le abilità di eseguire indagini in campo scientifico
• sviluppare le capacità di analisi dei dati sperimentali
• sviluppare la capacità di lavorare con altri
• sviluppare capacità di manipolazione
• sviluppare le capacità di comunicazione
Modalità e tempi delle attività di laboratorio
Le attività di laboratorio risultano parte integrante dei percorsi didattici programmati dai docenti , e
le attività di laboratorio si articolano in :
• fase di discussione, dimostrazione teorica e progettazione, svolta in parte in aula e in parte in laboratorio
• fase di esecuzione, di analisi e interpretazione dei dati sperimentali.
Ogni esperienza/esperimento viene guidata/o, oltre che dal docente di classe, dall’insegnante tecnicopratico e dall’assistente tecnico. Il docente di classe, inoltre, coordina le attività teoriche con quelle
sperimentali. Per la loro organizzazione si rinvia alle programmazioni didattiche di ogni singolo
docente.
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Verifica delle attività di laboratorio
L’attività sarà misurata sia negli aspetti operativi, che in quelli relazionali. Alla conclusione
dell’attività di laboratorio, gli studenti stileranno relazioni tecniche e/o schede di laboratorio, che
costituiranno elemento di valutazione.
GESTIONE E USO DEL LABORATORIO SCHENTIFICO
•
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•
•
•
I laboratori sono dedicati esclusivamente all’attività didattica ed è consentito l’accesso
esclusivamente agli studenti delle classi previste dall’orario scolastico e solo in presenza del
personale docente o tecnico. Durante l’intervallo e nelle ore in cui non sono previste lezioni, è
vietato l’accesso agli studenti. In tali periodi il laboratorio è chiuso a chiave o è consentita la
presenza dei docenti e/o dell’insegnante tecnico pratico e/o dell’assistente tecnico per la
preparazione delle lezioni, per la manutenzione tecnica e per le attività necessarie al buon
funzionamento
I responsabili di laboratorio predispongono, per tutto l’anno scolastico, il calendario di
utilizzazione dei laboratori.
Per consentire a tutte le classe di fruire dell’aula laboratorio, il calendario delle attività relative
ai laboratori prevede che le classi si alternino secondo disposizione del calendario e, laddove si
intravedano delle sovrapposizioni, si farà ricorso alla turnazione ed al buon senso dei docenti .
Le varie attività vengono monitorate per mezzo di un registro che indica il giorno, l’ora, la classe, il
docente e l’argomento dell’esercitazione di laboratorio.
Tutte le attività didattiche dei laboratori devono essere opportunamente programmate e pianificate
con anticipo sufficiente alla necessaria predisposizione di prodotti ed apparecchiature, in condizioni
di massima sicurezza .
Per sfruttare pienamente l’aula di laboratorio, il docente teorico che non prevede l’utilizzo del
laboratorio secondo calendario e tempi previsti, rende l’ora libera e quindi disponibile per gli altri
docenti, indipendentemente dall’orario di calendario previsto.
· I docenti utenti sono invitati a comunicare qualsiasi problema ai responsabili dell’aula
I responsabili sono tenuti ad annotare, in itinere, eventuali variazioni dell’inventario del
laboratorio
Il docente e l’insegnante tecnico pratico avranno cura di segnalare agli studenti le apposite
indicazioni affisse sulle pareti dei laboratorio relative, in particolare, alla natura dei rischi specifici
attribuiti alle sostanze pericolose, ai simboli convenzionali indicativi del rischio caratteristico di
prodotti chimici e ai r consigli di prudenza;
Gli studenti ed il personale, presenti in laboratorio per svolgere la loro attività, devono rispettare
le prescrizioni di sicurezza
Gli studenti devono mantenere sempre un comportamento rispettoso verso gli addetti e
utilizzeranno con attenzione le attrezzature in dotazione al laboratorio. Si presenteranno alle
lezioni dotati del necessario materiale didattico e delle dotazioni personali di sicurezza (camice,
guanti, occhiali, elastico per i capelli lunghi …) prescritte dai docenti.
•
Gli studenti, durante le attività, sono tenuti ad indossare il camice da laboratorio, i guanti
monouso e la mascherina paraschizzi, quando necessario
•
Al termine dell’esercitazione, gli studenti riordineranno il loro posto di lavoro secondo le
indicazioni ricevute e consegneranno, in ordine, all’insegnante tecnico pratico e/o all’assistente
tecnico le attrezzature e i materiali eventualmente ricevuti all’inizio della lezione.
• Comporta grave responsabilità per gli insegnanti, sia teorici sia tecnico-pratici, allontanarsi per futili
motivi durante l'orario di servizio dai laboratori o ritardare il cambio dell'ora
223
.Compiti del docente teorico:
1. All’inizio dell’anno, dopo l’ accoglienza, in relazione agli obiettivi e finalità fissati dal Collegio
Docenti e dal C.di C., programma le esercitazioni di laboratorio finalizzate agli obiettivi didattici da
raggiungere;
2. Durante le lezioni /esercitazioni, coadiuvato dall’I.T.P. , quando è possibile, fornisce agli allievi le
informazioni necessarie per far effettuare l’esercitazione. Sovrintende, con l’I.T.P. e l’A.T. , allo
svolgimento della stessa e interviene sugli allievi in difficoltà.
3. Controlla che le attrezzature vengano usate in modo consono evitando il loro danneggiamento.
4. Al termine della lezione, verifica che la riconsegna del materiale venga effettuata con il dovuto
ordine.
5. Segnala eventuali danni e in tal caso applica il Regolamento delle studentesse e degli studenti.
6. Segnala al responsabile di laboratorio la necessità di manutenzione ordinaria e
straordinaria.
•
•
•
•
Funzioni dell’Insegnante Tecnico Pratico (I.T.P.)
In accordo con il docente teorico, all’inizio dell’anno, dopo l’ accoglienza, in relazione agli obiettivi
e finalità fissati dal C.D. e dal C. di C., programma le esercitazioni di laboratorio finalizzate agli
obiettivi didattici della programmazione.
Qualche giorno prima della data fissata per l’esercitazione, predispone il materiale necessario
allo svolgimento dell’attività laboratoriale.
Prima dell’esercitazione predispone, possibilmente con l’assistente tecnico, il materiale e le
attrezzature necessarie allo svolgimento dell’esercitazione, verifica il buon funzionamento delle
stesse e durante la lezione collabora con il docente.
All’inizio dell’ A.S., o alla bisogna “in itinere" , in relazione alla programmazione didattica,
concorda con i docenti teorici , la richiesta motivata di acquisto di attrezzature e materiali
Funzioni dell’Assistente Tecnico ( A.T. )
• Provvede alla ordinaria manutenzione e custodia delle attrezzature, strumentazioni e materiale
di facile consumo in dotazione al laboratorio.
• Provvede alla predisposizione degli strumenti, attrezzature e materiali necessari alle esercitazioni in
base ad un programma comunicatogli dal docente teorico e/o dall’insegnante tecnico-pratico, con
qualche giorno di anticipo rispetto alla esercitazione.
• Al termine delle esercitazioni, provvede al riordino del materiale consegnato all’inizio della
lezione e ad un rapido controllo degli strumenti e delle attrezzature utilizzate,
segnalando immediatamente eventuali anomalie e collaborando ad individuare gli eventuali
responsabili.
• Collabora con il responsabile di laboratorio, all’aggiornamento del registro dell’inventario.
• Esegue un periodico controllo del funzionamento e dello stato di conservazione della
strumentazione e dell’attrezzatura per garantire continuità nello svolgimento delle esercitazioni.
Segnala al responsabile eventuali anomalie.
• Alla fine dell’anno scolastico, assieme al responsabile di laboratorio, provvede alla verifica
dell’inventario e partecipa alle operazioni di chiusura, negli armadi predisposti, delle attrezzature
leggere e alla verifica del materiale di consumo .
• E’ presente, quando possibile, in laboratorio durante le lezioni e collabora con i docenti alla
buona riuscita della esercitazione.
• Qualora dovesse essere assegnato a più laboratori, concorda con i relativi responsabili un orario di
presenza nelle singole aule.
• Nell’ipotesi di assenza programmata durante i giorni di lezione, concorderà con gli insegnanti
le modalità per permettere un regolare svolgimento delle attività di laboratorio
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Funzioni del Responsabile di Laboratorio
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·
·
·
·
·
·
·
· Cura l’impiego ottimale del laboratorio.
Custodisce il materiale in dotazione del laboratorio e cura la persistenza di scorte adeguate dei
materiali necessari alla didattica ( in stretto raccordo con il D.S.G.A. e il D.S.).
· Riceve dai colleghi segnalazioni di manutenzioni.
All’inizio dell’anno scolastico, raccoglie le richieste di acquisto di attrezzature e materiali, per
l’arricchimento delle dotazioni.
· Predispone, sentiti gli insegnanti interessati, una regolamentazione del laboratorio .
· Predispone l’orario delle attività di laboratorio, coadiuvato dall’ITP e dall’A.T.
Vigila che tutte le misure di sicurezza disposte dal Dirigente Scolastico siano osservate
segnalando eventuali inadempienze.
Cura la segnalazione al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di eventuali situazioni
di rischio.
Verificata, direttamente o indirettamente, la carenza di dotazioni antinfortunistiche del
laboratorio, richiede il necessario intervento concordato con il Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione.
Nei casi di grave pericolo sospende le esercitazioni avvisando il D.S. e richiedendone
l’intervento immediato.
Provvede a stilare una breve relazione tecnica sulla inutilizzabilità di un bene ( per deterioramento,
obsolescenza, etc…) , necessaria al discarico inventariale del bene.
Segnala anomalie nel funzionamento delle macchine e/o arredi e infissi che necessitino di
manutenzione.
Segnala, in caso di guasti ( e in attesa di riparazione) mediante appositi cartelli, della
temporanea inutilizzabilità del laboratorio.
· A fine anno, relaziona sull’attività svolta .
Disciplina studenti
Nei laboratori è tassativamente vietato agli studenti:
• accedere al laboratorio in assenza dell'insegnante o del personale preposto;
• consumare cibi o bevande;
• sporcare e/o lasciare il locale in disordine;
• spostare e/o asportare il materiale;
• tenere un comportamento tale da mettere in pericolo la propria incolumità e quella altrui;
• prendere iniziative personali al di fuori dell'esperimento che si deve effettuare e spostarsi di
continuo da un tavolo all'altro e non stare correttamente al proprio posto;
• toccare le apparecchiature elettriche del sistema multimediale nonché manovrare
gli interruttori generali d'alimentazione delle stesse.
Gli studenti sono responsabili della cura di apparecchiature e materiale didattico loro affidato per
lo svolgimento delle esercitazioni e, a lavoro ultimato, devono mettere in ordine il bancone,
sistemare la vetreria nel lavandino, lasciare i contenitori con sostanze inutilizzate o con sostanze
da trattare sul bancone e risistemare gli sgabelli.
225
D) REGOLAMENTO LABORATORI (IPIA)
1) Modalità di accesso ai laboratori:
a) Le chiaviere (quelle degli armadietti interni) devono essere tenute dagli assistenti
tecnici, e dall’ufficio tecnico.
b) Le chiavi dei laboratori, sono affidate ai collaboratori scolastici, i quali potranno
darle ai docenti secondo l'orario pubblicato. Una copia delle chiavi sarà tenuta
dall'Ufficio tecnico.
c) I docenti fruiranno dei laboratori, secondo l’orario pubblicato.
d) I docenti, all’inizio dell’ora, devono chiedere l’apertura del laboratorio al
collaboratore scolastico e le chiaviere all'assistente tecnico competente, il quale
dovrà essere presente in laboratorio all'inizio dell'ora. Il docente firmerà l’apposito
registro, all’interno del laboratorio.
e) Il docente, in un determinato laboratorio, sarà assistito dall'assistente tecnico
competente per quel laboratorio. Nel caso in cui l’assistente tecnico abbia più
laboratori e questi sono occupati in contemporaneità, assisterà con priorità il docente
che svolge da solo la lezione attendendo, nel caso in cui ciò non si verifichi,
disposizione dai docenti.
f) Al termine dell’ora, i docenti, unitamente agli assistenti tecnici, controlleranno che
tutto sia in ordine, annotando eventuali problemi.
g) In caso di assenza dell’assistente tecnico, il docente chiederà le chiaviere all’Ufficio
tecnico, l’assistenza alla lezione se ritenuta necessaria sarà effettuata dall’assistente
tecnico libero in quel periodo.
h) Gli assistenti tecnici dovranno aiutare il o i docenti nell’azione di vigilanza
comunicando immediatamente al docente qualsiasi comportamento scorretto da parte
degli allievi.
2) Trasferimento di strumentazione, attrezzature e materiale di consumo: il materiale, gli
strumenti, le attrezzature e quanto altro sta in un determinato laboratorio, in caso di
necessità, possono essere prelevati per essere utilizzati in altro laboratorio purché il
trasferimento venga effettuato dall’assistente tecnico, che provvederà, ad annotarlo in un
apposito registro e al termine della lezione a riportarlo nel laboratorio di pertinenza.
3) Organizzazione dei laboratori:
a) Ciascun strumento di misura dovrà essere dotato, se possibile, di libretto di
istruzione e di un manuale inerente gli accorgimenti per un uso sicuro dello stesso.
4) Esperienze di laboratorio: Al fine di creare un archivio utile delle esperienze di
laboratorio ciascun docente compilerà, esperienza per esperienza, una apposita scheda la
cui base sarà preparata dal responsabile del laboratorio. In tale scheda dovrà essere descritto
lo svolgimento della prova, disegnato lo schema, indicati gli strumenti da utilizzare e la
classe coinvolta
5) Compiti dei responsabili di laboratorio e degli assistenti tecnici:
Responsabili dei laboratori
- elaborano proposte per ottimizzare l’utilizzo dei laboratori;
- attuano le deliberazioni e le disposizioni che il Dirigente scolastico determina.
- vigilano affinché venga rispettato il regolamento interno;
- comunicano all’ufficio tecnico eventuali anomalie o danni alla strumentazione e/o
attrezzatura.
- predispongono il registro per l’accesso ai laboratori e lo controllano.
- mantengono in ordine e aggiornano le schede delle esperienze.
- effettuano eventuali modifiche ai Layout dei singoli laboratori.
- raccolgono proposte da parte dei docenti e dagli assistenti tecnici e formulano proposte di
acquisto di attrezzature, strumenti e materiale di consumo indicando le priorità.
- si interfacciano con il Dirigente Scolastico.
Assistenti tecnici
- Provvedono a tenere in ordine le attrezzature, le strumentazioni e il materiale di laboratorio;
226
- provvedono a verificare carenze di materiale informando il responsabile di laboratorio;
- assistono i docenti durante la lezione anche dal punto di vista della vigilanza sugli allievi;
- assistono il responsabile dell’ufficio tecnico all’inventario delle attrezzature e delle
strumentazioni.
E) REGOLAMENTO PER L’ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO
DELL’UFFICIO TECNICO
L'Ufficio Tecnico è l'organismo che si occupa del coordinamento delle funzioni di natura tecnica
dell'Istituto Scolastico. L’Ufficio ha compiti di tipo consultivo ed operativo, sia per quanto riguarda
gli aspetti didattici generali che per quelli di carattere organizzativo
Per tutti gli aspetti organizzativi/amministrativi generali, l’Ufficio Tecnico fa capo al Direttore
Amministrativo, il quale, ricevute le direttive di massima e gli obiettivi dal Dirigente predispone gli
interventi e gli strumenti necessari al raggiungimento dei risultati attesi.
Per quanto attiene gli aspetti didattici ed organizzativi correlati, l’Ufficio Tecnico fa capo al
Dirigente o al collaboratore all’uopo individuato.
L’Ufficio Tecnico è coordinato da un docente all’uopo incaricato dal Dirigente.
SETTORE MANUTENTIVO
Il servizio di manutenzione, per ogni plesso dell’Istituto, è così suddiviso ed articolato:
a) Manutenzione ordinaria e straordinaria eseguibile con il personale tecnico interno : è attuata
secondo le disponibilità di personale qualificato, di mezzi tecnici operativi e di sicurezza
disponibili.
b) Manutenzione ordinaria e straordinaria a carattere specifico, di macchine, apparecchiature,
attrezzature, sia di uso didattico sia di ufficio: sarà affidata, secondo la natura dell’intervento al
personale tecnico interno o a ditte esterne specializzate.
c) Manutenzione degli immobili, degli impianti, della viabilità interna e degli spazi verdi : è di
competenza dei settori tecnici dell’amministrazione di competenza, il cui intervento sarà
richiesto come più avanti specificato; laddove necessario è previsto l’impiego del personale
interno per un primo intervento di ripristino.
Modalità di attuazione degli interventi :
a) I lavori da eseguire con il personale tecnico interno sono assegnati, tramite ordine di servizio,
del docente preposto direttamente all’operatore. Il prelievo dei materiali occorrenti è eseguito
dall’operatore stesso direttamente presso il magazzino che redige nota di quanto consegnato
(annotandolo su apposita cedola). A lavoro ultimato l’operatore restituisce al magazzino il
materiale non utilizzato e quello di risulta degli interventi.
b) Il docente preposto segue il lavoro in tutte le sue fasi, definendone le caratteristiche tecniche in
collaborazione con il personale tecnico, ratifica l’ordine di servizio e ne stabilisce la positiva
conclusione in base alla richiesta originaria ed alle valutazioni tecniche successive. Ne controlla
i tempi di esecuzione.
c) La manutenzione delle macchine, delle apparecchiature e delle attrezzature, sia di impiego
didattico sia d’ufficio, è richiesta per iscritto al settore manutentivo dai responsabili di
laboratorio e dai referenti dei vari uffici.
La manutenzione di strutture ed arredi è richiesta per iscritto dai responsabili di plesso, dai
referenti delle segreterie, dal personale di custodia. Nelle richieste devono figurare i riferimenti
necessari all’identificazione del luogo e della natura del guasto.
d) Il docente incaricato si avvale delle competenze tecniche specifiche dei colleghi del settore
Tecnico.
e) Laddove siano presenti, tra le varie richieste, anche interventi sulle macchine degli uffici, le
priorità di intervento saranno quotidianamente concordate con il DIRETTORE SGA.
f) È prevista una manutenzione preventiva con controlli periodici semestrali eseguiti dal personale
tecnico ed organizzati dal docente preposto allo specifico settore tecnico.
g) Laddove il settore manutentivo non ritenesse di essere in grado di svolgere l’intervento di
ripristino o fosse necessaria la sostituzione in garanzia di parti o pezzi di ricambio, l’Istituto si
227
rivolgerà a ditte esterne. Tale impossibilità dovrà essere manifestata entro 3 giorni dalla
richiesta.
h) Gli interventi di pertinenza dei settori tecnici dell’Ente Locale di riferimento - ed effettuati da
ditte esterne - sono richiesti dal docente collaboratore individuato entro 3 giorni dalla
comunicazione del docente del settore manutentivo. Tali lavori vengono seguiti dal docente
incaricato della manutenzione nell’ambito dell’Ufficio Tecnico.
SETTORE TECNICO
L’Ufficio Tecnico collabora con gli insegnanti preposti allo svolgimento delle esercitazioni pratiche
nei vari laboratori, allo scopo di determinare le condizioni migliori per lo svolgimento in essi
dell’attività didattica.
A tale scopo è di supporto ai responsabili di laboratorio per individuare, in ciascuna
specializzazione, le problematiche tecniche attinenti lo sviluppo dell’attività didattica. Tiene i
rapporti con gli insegnanti per l’informazione tecnica relativa a materiali ed apparecchiature da
impiegare nelle esercitazioni, con particolare riguardo ai problemi di ordine didattico. Promuove le
riunioni con gli insegnanti addetti ai laboratori per determinare un migliore uso degli stessi.
Favorisce lo sviluppo delle aree tecniche, suggerendo innovazioni tecnologiche e stimolando allievi
e colleghi alla ricerca ed alla collaborazione. In particolare:
a) Fissa le note di utensileria, materiali ed attrezzature di supporto e di scorta che il magazzino
deve tenere a disposizione degli insegnanti per impieghi temporanei, nonché le note da
consegnare quale dotazione permanente di reparto.
b) Coadiuva il DIRETTORE SGA nella predisposizione del piano acquisti e del piano di
approvvigionamento del materiale di consumo dei laboratori,
c) Cura la manutenzione e la messa in sicurezza delle attrezzature e delle macchine presenti nei
reparti, secondo le indicazioni pervenute dai docenti, in collaborazione con il S.P.P. dell’Istituto.
d) Esegue sopralluoghi periodici, unitamente al personale del S.P.P., nei vari ambienti
dell’Istituto, allo scopo di fornire informazioni necessarie a redigere il Piano di Sicurezza del
documento di valutazione dei rischi.
e) Effettua, entro 60 giorni dalla consegna, i collaudi delle apparecchiature e delle macchine
acquistate, insieme al responsabile di laboratorio, fatto salvo diversa disposizione del Dirigente
(vedi art. 36 comma 1 del D.I. 44/2001).
f) Visita le varie industrie del ramo per aggiornarsi sugli ultimi sviluppi della tecnica che
interessano le specializzazioni di competenza.
g) Si occupa dell’applicazione dell’Art. 26 del D.Lgs 81/2008, secondo le procedure concordate
con il S.P.P.
h) Su indicazione del Dirigente i componenti del Settore Tecnico fanno parte di Gruppi di lavoro
e/o Commissioni di carattere organizzativo/operativo.
i) Si accerta, in collaborazione con il S.P.P., che il personale dell’Istituto e gli allievi siano dotati
dei necessari dispositivi di protezione individuale, laddove necessari.
j) Effettua il collaudo delle attrezzature, recuperando i libretti di istruzione e prevedendo un
libretto di manutenzione periodica delle stesse.
Ha attribuzioni propositive e/o consultive in merito:
a) alle caratteristiche tecniche dei materiali e delle attrezzature d acquistare.
b) ad interventi di vario genere per assicurare la funzionalità dei macchinari, dei laboratori, delle
officine;
Esprime pareri in merito ai requisiti tecnici dei beni da acquistare.
Interviene sulla valutazione dei requisite tecnici del materiale offerto dalle varie aziende in
relazione ai diversi acquisti da effettuarsi.
Dei prodotti acquistati raccoglie le schede di sicurezza, ne distribuisce copia nei laboratori,
conservandone gli originali, e verificando la possibilità di sostituire eventuali prodotti pericolosi
con altre tipologie che presentino pericolosità inferiore.
In seguito a ciò, collabora con il Servizio di Prevenzione, con l’ufficio amministrativo, con il
magazzino per la gestione dello smaltimento dei rifiuti prodotti all’interno dei laboratori
dell’Istituto.
228
Si preoccupa che le macchine acquistate presentino tutte le caratteristiche di sicurezza indicate dalla
vigente normativa.
ADEMPIMENTI INVENTARIALI
L’inventario è tenuto e curato dal Direttore SGA che ricopre anche la funzione di consegnatario con
le connesse responsabilità. Le attrezzature e gli arredi dei laboratori sono affidati in subconsegna
dal DIRETTORE SGA al docente responsabile di laboratorio, individuato dal Dirigente.
I beni e le attrezzature di uso comune vengono gestiti dal Direttore che, sulla base delle varie
richieste, provvede alla consegna dei beni inventariati mediante apposita nota di autorizzazione e
presa in carico da parte del docente richiedente.
Ogni 5 anni si provvede alla ricognizione dei beni ed ogni dieci anni al rinnovo degli inventari ed
alla rivalutazione dei beni. Tali adempimenti sono condotti dall’Ufficio Tecnico per valutare lo
stato di conservazione di tali beni, l’eventuale valore di stima da riattribuire o la necessità di
effettuare i necessari discarichi inventariali.
Il materiale reso inservibile all’uso è eliminato dall’inventario. Al provvedimento di eliminazione è
allegato apposito verbale, contenente la valutazione dei singoli beni fuori uso, predisposto
dall’Ufficio Tecnico.
Parimenti, il materiale di risulta, i beni fuori uso e quelli obsoleti non più utilizzabili che possono
essere venduti dall’Istituto, devono essere oggetto di stima del loro valore da effettuarsi sulla base
del valore di inventario dedotti gli ammortamenti, ovvero sulla base del valore dell’usato per beni
simili. Di tale adempimento l’Ufficio Tecnico predispone apposito verbale.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (in base all’Art. 3 DPR 235/2007)
1.La scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile.
2.La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari
dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, alla
realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno (art. 1 c. 1 e 2
DPR 249/98).
La scuola, nel rispetto della Carta dei Servizi e dello Statuto delle studentesse e degli studenti,
SOTTOPONE alla sottoscrizione
il seguente Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa
diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto del
Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per
conseguire le finalità dell’Offerta Formativa e per sostenere gli studenti per il successo scolastico.
La Scuola è impegnata a:
• creare un clima sereno e corretto, necessario per favorire lo sviluppo delle conoscenze e delle
competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno alle diverse abilità,
l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di
emarginazione;
• dare attuazione ai curricoli nazionali e alle scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche
elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere di ciascuna alunna e di
ciascun alunno;
229
• procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto alla progettazione
didattica e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivandone i risultati che
saranno utilizzati per il miglioramento del servizio;
• comunicare costantemente con le famiglie i risultati, le difficoltà, i progressi nelle discipline di
studio oltre che gli aspetti inerenti il comportamento e la condotta;
• prestare ascolto e attenzione ai problemi degli studenti, così da favorire l’interazione con le
famiglie.
Il Dirigente Scolastico si impegna a:
• garantire l’attuazione del piano dell’offerta formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e
personale amministrativo-tecnico-ausiliario nella condizione di adempiere nel modo migliore ai
propri compiti;
• garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie
potenzialità;
• garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della
comunità scolastica;
• coordinare le attività necessarie a conoscere le esigenze formative degli studenti e della
comunità in cui la scuola opera per ricercare risposte adeguate;
• garantire a tutti gli alunni e alle famiglie la possibilità di accedere alle informazioni necessarie
alla fruizione del servizio scolastico;
• operare per il miglioramento della qualità del servizio scolastico.
I docenti si impegnano a:
• informare studenti e genitori degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di
attuazione della propria programmazione e della valutazione dei livelli di apprendimento degli
studenti;
• contribuire a realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;
• favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;
• incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;
• pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più
possibile individualizzate;
• contribuire alla efficienza ed alla efficacia del lavoro collettivo e alla funzionalità
dell’organizzazione del servizio scolastico;
• vigilare sulla sicurezza degli alunni e contribuire alla crescita della cultura della sicurezza nella
scuola e sul lavoro.
Il personale Amministrativo-Tecnico-Ausiliario si impegna a:
• collaborare alla attuazione del Piano dell’Offerta Formativa della scuola;
• garantire il necessario supporto alle attività didattiche;
• contribuire ad un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti
nella scuola;
• contribuire al miglioramento del servizio ed allo sviluppo dell’innovazione dell’organizzazione e
delle tecnologie.
Le studentesse e gli studenti si impegnano a:
230
• essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;
• non usare in classe il cellulare e dispositivi elettronici non didattici;
• lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente ;
• intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;
• conoscere l’offerta formativa presentata dagli insegnanti;
• rispettare i compagni, le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui, il personale della
scuola;
• conoscere e rispettare il regolamento di disciplina di istituto e i regolamenti dei laboratori;
• rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola;
• rispettare le norme di sicurezza e partecipare alla crescita della cultura della sicurezza nella
scuola e sul lavoro;
• partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo, svolgere regolarmente i compiti
assegnati e sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti;
• contribuire all’affermazione di modelli di comportamento improntati alla convivenza civile;
• favorire la comunicazione scuola/famiglia.
La famiglia si impegna a:
• instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la
loro competenza valutativa;
• tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il
libretto personale e le comunicazioni scuola-famiglia (circolari cartacee o sul sito web della scuola),
e partecipare con regolarità alle riunioni previste;
• far rispettare l’orario d’ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate, giustificare le assenze
(con la necessaria certificazione medica dopo le malattie superiori a cinque giorni);
• verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che lo studente segua gli
impegni di studio e rispetti i regolamenti, prendendo parte attiva alla vita della scuola;
• partecipare al risarcimento dei danni provocati dalla alunna/o servizi della scuola, arredi,
attrezzature e materiale didattico;
• controllare che l’alunna/o non faccia uso di cellulari in classe o di altri dispositivi
elettronici o audiovisivi, consapevole che la violazione di tale disposizione comporterà il ritiro
temporaneo del cellulare se usato durante le ore di lezione e la denuncia alle autorità competenti
nel caso in cui venissero diffuse riprese non autorizzate e lesive dell’immagine della scuola e/o
della dignità di altri soggetti;
• dare il proprio contribuito alla vita della scuola ed al miglioramento della qualità del servizio
scolastico attraverso la partecipazione alle riunioni degli organi collegiali e alle valutazioni del
servizio proposte.
Firma di uno dei genitori:…………………………
Firma dello studente/studentessa:……………………..
Firma del Dirigente Scolastico: …………………… .….
231
REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMARE NELLA SCUOLA
Art. 1 – RIFERIMENTI NORMATIVI
Il presente regolamento è emanato ai sensi della normativa vigente e in particolare:
 art. 32 della Costituzione, che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo;
 Legge 11/11/1975 n. 584;
 Circolare Min. San. 5/10/1976 n. 69;
 Direttiva PCM 14/12/1995;
 Circolare Min. San. 28/03/2001, n. 4;
 Circolare Ministro della Salute 17 dicembre 2004;
 Accordo Stato - Regioni 16/12/2004;
 Circolare 2/Sanità/2005 14 genn. 2005
 Circolare 3/Sanità/2005;
 Legge 28/12/2001, n.448 art. 52, punto 20;
 Legge 16/01/2003 n.3;
 art. 51 della L. 3 del 16/01/2003;
 DPCM 23/12/2003;
 Legge finanziaria 2005 (incrementa del 10% le sanzioni precedenti)
 Decreto Legislativo 81/2008;
 Decreto Legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modifiche, in Legge con provvedimento
dell’8 Novembre 2013 , n. 128;
 Legge 24 Novembre 1981, n. 689 – Modifiche al Sistema penale.
Art. 2 - FINALITA’
1. Il presente Regolamento è redatto con finalità educative e si prefigge di:
a) tutelare la salute degli alunni, del personale e di tutti gli utenti dell'Istituzione Scolastica, come
sancito dall'art. 32 della Costituzione e dal Decreto legislativo n. 81/2008 (Testo Unico della Salute
e della Sicurezza );
b) prevenire l’abitudine di fumare;
c) incoraggiare i fumatori a smettere di fumare;
d) garantire un ambiente salubre, conformemente alle norme vigenti di sicurezza sul lavoro;
e) fare della scuola un ambiente “sano”, basato sul rispetto della persona e della legalità e che faciliti
nelle persone scelte consapevoli orientate alla salute propria e altrui;
f) far rispettare il divieto di fumo, in tutti i locali e nelle aree all’aperto di pertinenza dell’istituzione
scolastica (articolo 4 della Legge 8 Novembre 2013, n. 128);
g) promuovere attività educative di lotta al tabagismo, inserite in un più ampio programma di
educazione alla salute previsto nel Piano dell’Offerta Formativa (POF) e dare visibilità alla politica
contro il fumo adottata dall’istituzione scolastica.
Con il presente Regolamento e l’ informativa effettuata dai Docenti e dal Dirigente Scolastico
all’inizio dell’anno scolastico, nonché con l’attuazione dei progetti di “Educazione alla salute”, la
Scuola si è resa promotrice di ogni possibile iniziativa tesa ad evitare che si verifichi la violazione
delle disposizioni previste dalla normativa antifumo da parte dello studente minorenne; pertanto nel
caso del minore che non ottemperi al divieto di fumo si considera in solido la famiglia del minore
quale responsabile del comportamento illecito del figlio o della figlia ravvisandosi una colpa in
educando.
Art. 3 - SPAZI SOGGETTI AL DIVIETO DI FUMO
1. E' stabilito il divieto di fumo, anche per le sigarette elettroniche, in tutti i locali e nelle aree
all’aperto di pertinenza dell'istituto scolastico.
232
2. In tutti gli ambienti scolastici sono apposti cartelli con l'indicazione del divieto di fumo, della
relativa norma, delle sanzioni applicabili, i nominativi dei docenti e del personale ATA responsabili
per la vigilanza, denominati responsabili preposti, cui spetta rilevare le violazioni.
3. Tutto il personale scolastico, docente e ATA, ha comunque l’obbligo di vigilanza e di segnalare
eventuali infrazioni riscontrate ai responsabili preposti individuati dal Dirigente Scolastico e indicati
nella cartellonistica di divieto di fumo.
4. Le sanzioni sono applicate a chiunque viola il divieto di fumo: studenti, personale docente e ATA,
genitori ed esterni presenti negli spazi interni ed esterni dell’Istituto
Art. 4 - SOGGETTI PREPOSTI AL CONTROLLO DELL’APPLICAZIONE DEL DIVIETO
DI FUMO
1. I responsabili preposti (quindi i funzionari incaricati a procedere alla contestazione dell'infrazione,
alla verbalizzazione e alla comunicazione all'autorità competente), in attuazione dell'art. 4, comma 1,
lettera b) del D. P. C. M. 14 /12 /1995, sono indicati sugli appositi cartelli di divieto di fumo.
2. E' compito dei responsabili preposti:
- Vigilare sulla corretta apposizione dei cartelli informativi, da collocarsi in posizione ben visibile in
tutti i luoghi ove vige il divieto quindi anche nelle aule, nei laboratori, nella palestra, nei bagni, nelle
zone all'aperto.
- Vigilare sull'osservanza del divieto, procedere alla contestazione delle infrazioni e verbalizzarle
3. I responsabili preposti al controllo dell’applicazione del divieto di fumo vengono individuati dal
Dirigente Scolastico nelle persone di:
- sedePrincipe di Piemonte: prof.ssa A. Mastronardi;
- sede via Scardocchia: prof. F. Di Mascio;
- sede via San Giovanni/p.zza San Francesco: prof. D. Milano;
- sede Corso Bucci: prof. G. Scasserra
4. Tutto il personale docente ed ATA ha l’obbligo di rilevare eventuali violazioni e di comunicarle ai
responsabili preposti. A tal fine dovrà essere posta particolare cura nella sorveglianza/vigilanza,
durante l’intervallo, anche all’esterno dell’edificio, e nei cambi di lezione. Si dovrà evitare, come
previsto nel Regolamento di Istituto, di far uscire più ragazzi contemporaneamente dalla classe.
5. I responsabili preposti incaricati restano in carica fino a revoca dell’incarico da parte del Dirigente
Scolastico.
6. In presenza di eventuali difficoltà nell’applicazione delle norme antifumo, il Dirigente Scolastico
può chiedere la collaborazione del Nucleo Antisofisticazione Sanità dei Carabinieri e delle altre
autorità preposte all’osservanza del divieto.
7. Il personale incaricato in qualità di responsabile preposto deve essere munito di apposita
disposizione di nomina.
Art. 5 - SANZIONI
(Per le Sanzioni e le modalità di pagamento, vedere in particolare le procedure descritte in
“Allegato A” e “Allegato F” )
1. Così come stabilito dall'art. 7 Legge 584/1975, come modificato dall'art. 52, comma 20, della
Legge 28/12/2001 n. 448, e dall'art. 10 Legge 689/1981, come modificato dall'art. 96 D.Lgs.
507/1999, i trasgressori sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da
€. 27,50 a €. 275,00. La misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in
presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a
dodici anni.
2. Peraltro, in applicazione dell’art. 16 della Legge n. 689/1981, il pagamento viene previsto sempre
con un importo pari a doppio del minimo, quindi pari a € 55,00.
3. Coloro che non fanno rispettare le singole disposizioni, vale a dire tutto il personale docente e
ATA, preposti al controllo dell'applicazione del presente regolamento, sono soggetti alla sanzione
amministrativa del pagamento di una somma da € 220,00 a € 2.200,00.
4. I dipendenti della scuola che non osservino il divieto nei luoghi dove è vietato fumare, in aggiunta
alle sanzioni pecuniarie previste, possono essere sottoposti a procedimenti disciplinari, secondo
quanto previsto dalla normativa vigente
233
5. La violazione del divieto di fumo da parte degli studenti sarà presa in considerazione nella
valutazione del comportamento. In caso di recidiva, il Consiglio di Classe, in aggiunta alla sanzione
pecuniaria, può decidere l’applicazione di provvedimenti disciplinari in quanto violazione di un
regolamento scolastico.
Art. 6 - PAGAMENTO CONTRAVVENZIONI
1. Ai sensi dell’art. 8 della legge 584/75, il trasgressore può provvedere al pagamento della sanzione
(nella forma più favorevole tra il doppio del minimo e 1/3 del massimo, come disposto dall’art. 16
della Legge n. 689/1981 entro il termine perentorio di giorni 60 (sessanta) dalla data di
contestazione o della notificazione, pari a 55 € o 110 € in presenza di donna in gravidanza o minori
di 12 anni
2. Le persone preposte al rispetto del divieto di fumo che non ottemperino alle disposizioni di legge
e a quelle del presente regolamento sono ammesse a pagare, con effetto liberatorio, entro il termine
di 60 giorni, la somma di € 440,00
3. Il pagamento della sanzione amministrativa, da parte del trasgressore, può essere effettuato:
a) - in banca o presso gli Uffici postali utilizzando il modello F23 e indicando la causale del
versamento (Infrazione al divieto di fumo – Istituto di Istruzione Superiore “Pertini – Montini –
Cuoco”);
b) - direttamente presso la Tesoreria Provinciale competente per territorio;
c) - presso gli Uffici Postali tramite bollettino di conto corrente postale intestato alla tesoreria
Provinciale competente per Territorio, indicando la causale del versamento (come sopra).
4. L’interessato dovrà far pervenire, entro 60 giorni, a mano o per posta, la ricevuta del
versamento alla Scuola, onde evitare l’inoltro del rapporto al Prefetto territorialmente competente.
La scuola rilascerà una ricevuta all'interessato.
Art. 7 - PROCEDURA DI ACCERTAMENTO
Contestazione e Notificazione
1. Nei casi di violazione del divieto, i responsabili preposti di cui all'art. 4 comma 3 del presente
regolamento procedono alla contestazione immediata previo accertamento della violazione
utilizzando esclusivamente la modulistica dell'amministrazione scolastica.
Il verbale viene redatto in triplice copia: una per il trasgressore (consegnata o notificata), una per la
scuola e una inviata al Prefetto, che sarebbe l' “autorità competente” di cui alla lettera b, del già
ricordato articolo 4 della DPCM 14/12/95.
La compilazione del verbale va preceduta dalla numerazione progressiva e dalla personalizzazione
con il timbro dell'Istituto.
2. In mancanza della contestazione personale al trasgressore, gli estremi della violazione debbono
essere notificati agli interessati entro il termine di 30 giorni dall'accertamento, mediante
raccomandata A/R.
3. In caso di trasgressione della norma da parte di minore, il relativo verbale verrà notificato alla
famiglia, con raccomandata A/R, unitamente all’invio del modello F23 per il pagamento.
4. Entro trenta giorni dalla contestazione o notificazione l’interessato può far pervenire all’Autorità
competente, il Prefetto, scritti difensivi e documenti e può chiedere di essere sentito dalla medesima.
5. Ai sensi della normativa vigente, al personale dipendente dell'Ente scolastico, è vietata la
riscossione diretta della sanzione amministrativa.
6. Al fine della più ampia informazione e sensibilizzazione in materia, il presente Regolamento
dovrà essere pubblicizzato adeguatamente, anche attraverso apposita comunicazione alle famiglie.
Art. 8 - MODALITÀ ORGANIZZATIVE
I docenti responsabili dei progetti di "Educazione alla Salute " sono incaricati di coordinare,
indirizzare e monitorare tutte le azioni che sul piano organizzativo, logistico, informativo e tecnico
risultano indispensabili a rendere operativo il presente regolamento ed a segnalare al Consiglio
d’Istituto eventuali proposte di modifiche o integrazioni.
Art. 9 - NORME FINALI
Per quanto non espressamente previsto nel presente regolamento è fatto rinvio alle disposizioni di
legge vigenti.
234
Art. 10 - ENTRATA IN VIGORE
Con l’entratadel presente Regolamento, ad effetto immediato dopo la pubblicazione all’Albo,
cessano di avere efficacia le disposizioni con esso incompatibili.
ALLEGATI ALLA PROCEDURA:
Allegato A: Verbale di accertamento e contestazione del divieto di fumare;
Allegato B: Trasmissione al Prefetto di copia del verbale;
Allegato C: Comunicazione al Prefetto di mancata esibizione di ricevuta di versamento;
Allegato D: Notifica di violazione ai genitori dell’alunno minorenne ai sensi e per gli effetti dell’art.
14 legge n. 689/1981;
Allegato E: Nomina agenti accertatori di infrazione del divieto di fumo;
Allegato F: Istruzioni generali per le contravvenzioni al divieto di fumo.
Il presente Regolamento è stato approvato nella seduta del Collegio dei docenti del 14 ottobre 2015
REGOLAMENTO BAR
Art. 1 – STUDENTI
Gli studenti possono usufruire dei servizi di ristoro del bar dell’Istituto prima dell’inizio delle
lezioni, al termine delle stesse e per tutto il periodo che precede l’attività didattica pomeridiana.
Possono altresì recarsi nei locali del bar durante l’intervallo delle lezioni.
L’accesso al bar durante le ore di lezione non è consentito: eventuali presenze di studenti dovranno
essere giustificate da validi motivi ed autorizzate.
Nei locali del bar non è consentito servire né consumare alcolici di alcun tipo, anche di provenienza
esterna.
Art. 2 – PERSONALE DOCENTE E ATA
L’utilizzo del servizio ristoro è consentito al personale in servizio durante le pause dell’attività
connessa all’orario di lavoro.
Per il personale ATA è consentita la “pausa caffè” durante l’orario giornaliero di servizio, da
contenersi in un tempo massimo di 15 minuti e con modalità che non pregiudichino le prestazioni
dovute in ordine al funzionamento delle linee telefoniche, alla vigilanza sugli ingressi, all’assistenza
all’attività didattica e all’apertura degli sportelli al pubblico.
Art. 3 – PERSONALE ESTERNO
L’accesso al servizio di ristoro della scuola è consentito agli esterni solo se espressamente
autorizzati dal D. S. o dal D.S.G.A.
In ogni caso gli esterni dovranno essere identificati e, se del caso, forniti dell’apposito pass di
visitatore.
L’accesso al bar da parte di studenti e insegnanti di altri Istituti è regolamentato da specifica
convenzione deliberata annualmente dagli organismi di gestione competenti.
Art. 4 – DIVIETO DI FUMO
Per tutti, compresi i visitatori, nei locali del bar è vietato fumare
235
Cap. 7
Il monitoraggio del sistema scolastico
Linee guida per il monitoraggio
L’IIS Pertini-Montini-Cuoco ritiene necessario monitorare in modo sistematico l’organizzazione
didattica e scolastica dell’istituzione così da verificare il raggiungimento degli obiettivi posti in essere
nel POF, risolvere le eventuali criticità e mettere in atto un miglioramento continuo. Il monitoraggio,
riguarderà tutte le componenti della scuola: didattiche, organizzative e gestionali nonché gli enti e i
soggetti collaboratori.
Le modalità di monitoraggio adottate sono quantitative e qualitative: le prime sono realizzate tramite
analisi statistiche di dati (risorse umane, economiche, esiti degli studenti, etc), le seconde tramite
somministrazione di questionari e tramite la metodica del focus group. Tali analisi di volta in volta
potranno riguardare tutto l’universo scolastico o solo un campione, selezionato con criteri scientifici.
Le diverse formule sono predisposte dalla Commissione per l’Autovalutazione e condivise con il
collegio docenti, il dirigente scolastico e, laddove necessario, con tutta la comunità scolastica, perché il
monitoraggio sia considerato non come un mero controllo formale, ma come un’esperienza per
migliorare e implementare il sistema scuola.
Le azioni di monitoraggio previste sono le seguenti:
9) Monitoraggio del POF
10) Monitoraggio del curricolo (focus sull’area didattica)
11) Monitoraggio del piano di miglioramento (focus sull’area didattica)
12) Monitoraggio degli esiti degli studenti
13) Monitoraggio delle risorse economiche
14) Analisi della percezione delle diverse componenti scolastiche
15) Monitoraggio dei corsi di recupero
16) Monitoraggio dei progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa
Oltre a tali azioni preventivate, la Commissione Autovalutazione potrà di volta in volta individuare
aree e/o situazioni da monitorare per cui provvederà a creare il format adatto e lo condividerà sempre
con il collegio docenti e il dirigente scolastico.
1) Monitoraggio del POF
Il monitoraggio dell’offerta formativa, realizzato tramite questionari somministrati, anche a
campione, alle diverse componenti scolastiche, i seguenti indicatori:
·
livello e modalità di attuazione;
·
vincoli incontrati;
·
le risorse;
·
livello di partecipazione e condivisione delle diverse componenti scolastiche;
·
risultati.
236
2) Monitoraggio del curricolo (focus sull’area didattica)
Tale monitoraggio riguarda un’area specifica ma particolarmente delicata: il curricolo di istituto.
Esso è realizzato tramite analisi dei risultati delle prove parallele. Ogni consiglio di classe
sintetizzerà in un’apposita scheda i risultati raggiunti dagli studenti nelle prove svolte nel corso
dell’anno scolastico, con l’indicazioni di eventuali criticità.
Tali schede sono poi analizzate dalla commissione di autovalutazione.
3) Monitoraggio del piano di miglioramento (focus sull’area didattica)
Il monitoraggio del piano di miglioramento, realizzato tramite questionari somministrati ai
coordinatori di classe, i seguenti indicatori:
·
Criticità iniziali
·
Azioni messe in campo
·
Metodologie utilizzate
·
Risultati attesi e risultati effettivi
·
Punti di forza e punti di debolezza delle azioni messe in campo
4) Monitoraggio degli esiti degli studenti
Sono realizzate sistematicamente analisi della frequenza e degli esiti degli studenti alla fine di ogni
anno scolastico, per tenere sotto controllo tanto la loro frequenza, tanto il trend dei risultati. Inoltre,
sono monitorati gli esiti delle prove INVALSI.
Tali analisi non sono mai solo quantitative, ma laddove emergano delle criticità sono effettuate delle
indagini qualitative per comprendere le eventuali ragioni dell’ insuccesso scolastico, dell’ abbandono,
o della non promozione.
5) Monitoraggio delle risorse finanziarie
Il dirigente scolastico e il personale amministrativo procedono a sistematiche analisi
dell’utilizzazione delle risorse finanziarie e della conformità con gli obiettivi del POF.
6) Analisi della percezione delle diverse componenti scolastiche
Dal momento che non sono solo utili i dati quantitativi o analisi quali-quantitative dei risultati degli
studenti, si ritiene necessario anche osservare la percezione del sistema scuola tramite questionari
somministrati ai docenti, studenti, personale ATA, genitori.
I questionari andranno principalmente a rilevare le percezioni relative
· le principali componenti della struttura organizzativa (dirigente scolastico, docenti, personale
ATA, DSGA, genitori e alunni);
· aspetti cruciali dell’organizzazione didattica e scolastica,
· il grado di soddisfazione.
237
7) Monitoraggio attività di recupero
L’IIS ritiene opportuno monitorare, tramite la scheda che segue, i risultati degli studenti partecipanti
alle attività di recupero dopo il primo quadrimestre, in modo che ogni consiglio di classe possa
adottare ulteriori interventi per studenti che non abbiano raggiunto risultati positivi.
Questionario per il monitoraggio
quadrimestre
delle attività di recupero svolte dai docenti dopo il primo
1) Quanti allievi, classe per classe, non hanno raggiunto la sufficienza nella/e disciplina/e che insegni
nel primo trimestre? [ indicare la disciplina o le discipline, ciascuna classe e il numero assoluto degli
allievi]
disciplina………………………………………………………………………………………………………
Classe/allievi
Classe/allievi
Classe/allievi
Classe/allievi
__________________________________________________________________
disciplina………………………………………………………………………………………………………
Classe/allievi
Classe/allievi
Classe/allievi
Classe/allievi
__________________________________________________________________
disciplina………………………………………………………………………………………………………
Classe/allievi
Classe/allievi
Classe/allievi
Classe/allievi
__________________________________________________________________
2)Quale tipologia di recupero è stata attivata? [si può fornire più di una risposta]
a) Recupero individualizzato
b) Pausa didattica
c) Sportello
d) Corso pomeridiano
e) altro…………………………………..
3) Dopo le attività di recupero, tutti hanno raggiunto la sufficienza?
SI’
NO
4) Se alcuni non hanno raggiunto la sufficienza, quanti sono e a quali classi appartengono?
Classe/allievi
Classe/allievi
Classe/allievi
Classe/allievi
__________________________________________________________________
Classe/allievi
Classe/allievi
Classe/allievi
Classe/allievi
__________________________________________________________________
5) Quali sono i motivi del mancato raggiungimento della sufficienza? [si può fornire più di una risposta e si indichi
comunque la classe e il numero degli alunni dove ciascun motivo è dominante]
a) Scarso impegno …………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………..……………………………………………………...
b) Mancanza di metodo ………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………….……………………………………………………………
c)
Tempi lenti nell’apprendimento …………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………………………
d) Molte lacune di base……………………………………………………………………………………………….
e)
Altro………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………..
6) Quali sono i tuoi suggerimenti per affrontare questi casi?
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
238
8) Monitoraggio dei progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa
I progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa devono essere monitorati per
valutarne l’efficacia dal punto di vista didattico e l’efficienza nell’uso delle risorse
finanziarie. Tale analisi è effettuata tramite la scheda che segue.
Scheda per il monitoraggio dei progetti attivati
SCHEDA DI MONITORAGGIO DEI PROGETTI PRESENTI NEL PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2014 – 2015
PROGETTO……………………………………………………………………………………..
REFERENTE………………………………………………………………………………….
Classi e/o studenti coinvolti
Data di inizio
Data di conclusione
Attività previste
Attività svolte
Esperti esterni
Sono state attivate le collaborazioni previste dal progetto?
Sì
No
Il progetto non prevedeva l’intervento di esperti esterni
239
Laddove prevista, quale documentazione è stata prodotta?
Documenti preparatori
Verbali delle riunioni del gruppo di progetto
Convenzioni con enti o soggetti esterni
240
Materiali didattici
Altri materiali:
Altro (specificare)
Il progetto ha raggiunto i risultati preventivati?
Sì
No (eventualmente chiarirne il perché)
Valutazione dei benefici ottenuti dagli alunni
Comportamento
Motivazione allo studio
Socializzazione
Competenze disciplinari
Competenze metodologiche
Competenze nell’uso di strumenti
Competenze professionali
Arricchimento personale
Rapporti con il territorio
Altro
Si sono registrate criticità?
Eventuali voci di spese
Data
Il responsabile di progetto
241
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