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Capgemini:
Raffaella Poggio, Capgemini Italia
Resp. External Communication
Tel: 02 41493.1 Mob: 347 4271901
[email protected]
Imageware:
Stefano Bogani
Jessica Morante
Tel: 02 700 251
[email protected]
Secondo il World Payments Report 2013, i pagamenti globali non-cash
arriveranno a 333 miliardi di transazioni
Il sensibile aumento delle transazioni non-cash indica una ripresa a due velocità
per l'industria globale dei pagamenti
Milano, 17 settembre 2013 - Il volume dei pagamenti non-cash relativo al 2012 dovrebbe
raggiungere i 333 miliardi di transazioni dopo l'incremento dell'8,8% registrato nel 2011: è quanto
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emerge dai dati raccolti dal World Payments Report 2013 pubblicato da Capgemini e RBS.
A determinare questo trend sono l'Europa Centrale, il Medio Oriente, l'Africa (CEMEA) e i Paesi Asiatici
Emergenti con una crescita dei volumi superiore al 20%, mentre l'America Latina si è assestata su una
percentuale del 14,4%. Lo sviluppo che ha interessato queste regioni emergenti ha superato quello dei
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Paesi avanzati quali Nordamerica, Europa e mercati asiatici maturi , i quali hanno riportato una crescita
più contenuta pur confermandosi come i maggiori attori nei pagamenti non-cash pesando insieme per
oltre i due terzi dei volumi globali, con una percentuale del 76,9%. Le previsioni indicano tuttavia che i
mercati emergenti di Asia e America Latina, sebbene stiano crescendo in maniera sensibile, dovranno
attendere ancora almeno un decennio prima di superare i volumi di transazioni delle economie mature.
“Il costante incremento dei pagamenti non-cash è l'espressione della vita interconnessa di oggi. Una
crescita dell''8,5% nelle transazioni per pagamenti non-cash prevista per il 2012 corrisponde a circa 47
transazioni all'anno per ciascun uomo, donna e bambino del pianeta. Nei mercati in via di sviluppo, il
mobile payment permette a sempre più individui di accedere alle transazioni finanziarie, mentre nelle
regioni più avanzate si assiste alla crescente diffusione di carte prepagate e valuta virtuale, frutto di una
capacità di innovazione sempre più incentrata sul cliente”, ha commentato Kevin Brown, Managing
Director, Global Head of Transaction Services, RBS International Banking.
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Il World Payments Report 2013 viene condotto su base annuale e prende in esame i più recenti sviluppi avvenuti
nel panorama globale dell’industria dei pagamenti, ivi compresi l’andamento dei volumi e degli strumenti utilizzati,
come carte di credito e assegni, le più rilevanti misure regolamentari che impattano il comparto e le conseguenti
opzioni e considerazioni strategiche a disposizione degli istituti bancari. I dati presenti nel report riguardano il 2011.
Le previsioni coprono il 2012. I dati per il 2013 non sono ancora disponibili.
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I mercati asiatici maturi includono Australia, Giappone, Singapore e Corea del Sud.
Carte di debito e di credito ancora leader nei pagamenti elettronici e mobile
Le carte di debito e di credito restano il più diffuso strumento di pagamento non-cash davanti agli e3
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payments ed agli m-payments . Nel corso del 2011 l’ utilizzo delle carte di debito è infatti cresciuto del
15,8% (per un totale di 124 miliardi di transazioni), mentre quello relativo alle carte di credito è salito del
12,3% (per un totale di 57 miliardi di operazioni). Le stime indicano che da qui al 2014 gli e-payments e
m-payments cresceranno rispettivamente del 18,1% e 58,1% all'anno: nello specifico le previsioni parlano
di un volume complessivo pari a 34,8 miliardi di operazioni per gli e-payments e 28,9 miliardi di
transazioni per gli m-payments. Ciò nonostante, il World Payments Report 2013 solleva alcune importanti
domande circa l’affidabilità di queste stime.
Un ‘buco nero’ statistico?
Valutando gli strumenti non-cash come e-payments e m-payments, carte prepagate e valute virtuali
(offerte da parte di istituti bancari e non) ed i crescenti volumi di operazioni condotte in regioni come
l'Africa, il World Payments Report ha scoperto un significativo 'buco nero' statistico frutto di un reporting
incoerente dei pagamenti. Questa incoerenza emerge man mano che nuove regioni diventano sempre
più attive e istituti non bancari acquisiscono crescenti quote di mercato attraverso strumenti come gli epayments e gli m-payments. Le analisi del report suggeriscono che le dimensioni del mercato dei
pagamenti mobile potrebbero essere state ottimisticamente sovrastimate fino al 50%, sollevando la
questione della necessità di raccogliere i dati in maniera affidabile e centralizzata. Il Report invita dunque
ad una maggiore affidabilità statistica nel settore ed esorta gli enti di regolamentazione ad agevolare tale
processo. Una migliore raccolta dei dati statistici aiuterebbe infatti i Payment Services Providers (PSP) a
intraprendere decisioni di investimento maggiormente informate, oltre ad aiutare a combattere i futuri
rischi di mercato.
“Rischi di mercato e complessità normative restano le sfide prioritarie per banche e PSP, soprattutto alla
luce del proliferare di nuove normative e della sempre più accentuata sovrapposizione tra le singole
iniziative’, ha dichiarato Andrea Falleni, Vice President Financial Services Leader, Capgemini Italia. ”I
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PSP possono raggruppare in cluster il modo di implementare le iniziative di regolamentazione tenendo
conto degli effetti conseguenti nelle varie aree geografiche, gli effetti di rafforzamento complementare e
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I pagamenti elettronici (e-payments) sono pagamenti digitali condotti via internet per attività di e-commerce. Per
pagamenti mobile (m-payments) si intendono le operazioni eseguite tramite un telefono cellulare – considerato
non solo come canale alternativo per l'invio delle istruzioni - che si svolgono in tempo reale.
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Le stime per il 2012 si basano su dati ed eventi raccolti nel 2011.
Nel corso dell'ultimo anno sono state definite nuove iniziative globali regolamentari incentrate su praticità per il
cliente finale, miglioramento della sicurezza e della trasparenza nei pagamenti, rafforzamento delle misure di
contrasto alle frodi e stimoli all'innovazione.
gli effetti concorrenziali”.
Sul piano normativo il Nordamerica focalizza in maniera particolare l'attenzione su trasparenza e praticità
per il cliente finale. La regione Asia-Pacifico punta invece più sulla standardizzazione e sul
coinvolgimento di nuovi soggetti nel sistema finanziario. In Europa infine lo scenario è dominato dalla
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direttiva SEPA con gli enti di regolamentazione impegnati ad aumentare concorrenza e trasparenza.
Payment acquisition: più frammentazione, più innovazione
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Il segmento 'payment acquisition' è emerso come quello con le maggiori potenzialità per l'innovazione
incentrata sul cliente. Per innovare, i PSP devono puntare su: desiderio di prossimità al cliente, capacità
di soddisfare richieste nuove e mutevoli, frammentazione della catena del valore. Innovando nel
segmento 'payment acquisition' i PSP possono rispondere alle attese dei clienti retail e corporate in
termini di maggiore scelta di strumenti, location, canali e valute. L'innovazione nell'acquisizione
consumer-to-business (C2B) si sta evolvendo verso pagamenti ‘any form’, ‘anywhere’ e ‘anytime’
riscontrabili nei modelli alternativi proposti da PayPal (la funzione Order Ahead di Jamba Juice) e
WorldPay (diversi strumenti di pagamento). Per quanto riguarda l'acquisizione business-to-business
(B2B), l'innovazione risiede nelle soluzioni SWIFT (sicurezza 3SKey) ed ErsteConfirming (soluzione per
la supply chain).
“I payments providers vecchi e nuovi riconoscono che non tutti gli operatori devono fornire servizi end-toend; l'attenzione viene rivolta a quattro 'hotspot di valore innovativo': origine, accettazione e cattura,
sicurezza e frodi, e servizi a valore aggiunto”, ha precisato Falleni. “Scegliendo uno o più di questi
hotspot, i payments providers possono differenziarsi e rispondere alle nuove esigenze in evoluzione sia
dei clienti retail che di quelli business”.
Il Report conclude come la traiettoria che conduce al cambiamento nella payment acquisition sia troppo
ripida perché i PSP possano restare ancora fermi. I PSP devono quindi rivedere e riformulare le loro
strategie al fine di restare in gioco e trarre vantaggi dalle novità che l'innovazione porterà con sé.
È possibile scaricare il report completo all'indirizzo www.worldpaymentsreport.com.
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La Single Euro Payments Area (SEPA) è un'iniziativa realizzata dal settore bancario europeo che permetterà di
eseguire tutti i pagamenti elettronici dell'area Euro – es. carte di credito, carte di debito, trasferimenti bancari o
debito diretto – con la stessa semplicità con cui oggi avvengono i pagamenti nazionali. Fonte:
http://ec.europa.eu/internal_market/payments/sepa/
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La 'payment acquisition’ fa riferimento al segmento che consente le vendite e il commercio unendo venditori e
acquirenti in contesti Customer-to-Business (C2B) e Business-to-Business (B2B), permettendo l'accettazione di
qualsiasi strumento di pagamento scelto dal cliente e semplificando il processo di vendita, a prescindere da
location, canale o valuta utilizzati
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Capgemini
Con 125.000 dipendenti in 44 paesi nel mondo, Capgemini è uno dei maggiori provider di servizi di consulenza, information
technology e outsourcing. Nel 2012 il Gruppo Capgemini ha registrato ricavi per 10,3 miliardi di euro.
Insieme con i propri clienti, Capgemini elabora e implementa soluzioni di business e soluzioni tecnologiche adatte alle loro esigenze
e ai risultati attesi.
L’organizzazione profondamente multi-culturale da sempre contraddistingue il Gruppo Capgemini, così come un modo unico e
distintivo di lavorare - la Collaborative Business Experience™ – e un modello globale di delivery distribuita chiamato Rightshore®.
L’offerta Capgemini Italia è orientata verso i seguenti mercati: Financial Services, Energy & Utilities, Manufacturing, Automotive,
Consumer Products, Retail & Distribution, Public Administration, Telecom Media & Entertainment.
Nel 2012 Capgemini Italia ha registrato ricavi per 214 milioni di euro e ad oggi conta su circa 2.500 professionisti dislocati su 13 sedi
in Italia. Per saperne di più: www.capgemini.it
Rightshore® è un trademark che appartiene a Capgemini
Capgemini Financial Services Global Business Unit
La Global Business Unit Financial Services di Capgemini unisce profonda esperienza nel settore, innovazione d’offerta e modelli
evoluti di delivery globale per assistere l’industry dei servizi finanziari. Con un network di 21.000 consulenti che supportano oltre 900
clienti nel mondo, Capgemini collabora con le principali banche, compagnie di assicurazione e banche d’affari per fornire soluzioni
IT e leadership di pensiero che creano valore tangibile.
Per saperne di più: www.capgemini.com/financialservices
RBS Markets & International Banking (M&IB)
RBS Markets & International Banking (M&IB) è uno delle principali banche partner per grandi aziende, istituti finanziari, governi e
clienti del settore pubblico di tutto il mondo. M&IB offre una vasta gamma di prodotti e servizi di finanziamento del debito, mercati
internazionali, gestione del rischio, soluzioni per investitori, consulenza finanziaria e servizi di transazione. La divisione si focalizza
sulle relazioni a lungo termine con i clienti e sull'eccellenza nella realizzazione di prodotti sostenuta da una conoscenza globale e
locale e da un modello di banca vigile e sostenibile per soddisfare il mercato e il contesto normativo in evoluzione. Impegnata a
provvedere alle esigenze dei clienti a livello internazionale, M&IB è operativa in 38 paesi.
The Royal Bank of Scotland Group (RBS)
Il gruppo RBS è una grande società internazionale di servizi bancari e finanziari che serve più di 30 milioni di clienti in Regno Unito,
Europa, Medioriente, Africa, America e Asia. Attraverso i propri brand: The Royal Bank of Scotland, NatWest, Citizens, Charter One,
Ulster Bank, Coutts, Direct Line, il gruppo è tra i principali fornitori internazionali di servizi di transazioni bancarie, con servizi di
pagamento nazionali e internazionali, servizi di gestione contanti e liquidità, soluzioni per operazioni finanziario-commerciali e carte
commerciali ad aziende, istituzioni finanziarie e organizzazioni nel settore pubblico in tutto il mondo.
Per maggiori informazioni: www.rbs.com
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