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Brochure "Industria, cianuro e rischi di intossicazione"

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Brochure "Industria, cianuro e rischi di intossicazione"
Merck Serono is a
division of Merck
Industria, cianuro e
rischi di intossicazione
Industria e cianuro
L'interesse rivolto ai problemi di salute associati
all'esposizione ad agenti chimici nei luoghi di
lavoro sembra oggi diminuito. In molti Paesi
occidentali, negli ultimi venti anni, si è
registrata la tendenza a ridurre i comparti
industriali più pericolosi - miniere,
metalmeccanica e industria pesante - facendo sì
che l'attenzione sui rischi legati alle sostanze
chimiche si spostasse su altri aspetti
determinanti quali lo stress lavoro correlato e le
patologie muscolo-scheletriche.
Oggi il numero di sostanze e
preparati pericolosi in commercio
ed utilizzati nelle diverse attività
lavorative è molto elevato ed in
continuo aumento
e ciascun lavoratore, in diversi momenti della
propria vita lavorativa, può essere esposto a
inquinanti con diversi effetti sulla propria salute.
E' importante anche ricordare che l'utilizzo di
sostanze pericolose non è unicamente legato
alle attività lavorative, ma anche agli ambienti
di vita. E' quindi necessario acquisire una
corretta percezione del rischio chimico ed
intervenire sui comportamenti dei lavoratori e di
tutti gli utilizzatori:
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i problemi di salute legati
all'ambiente chimico
restano infatti molto
importanti e non
dovrebbero essere visti
come una questione
risolta.
L’acido cianidrico è stato isolato dal Blu di
Prussia nel 1782, e nel 1786 Scheele, il chimico
che proprio per primo fece questa scoperta, ne
dimostrò pienamente la sua tossicità morendo
dopo averne rotto accidentalmente una fiala.
La possibilità di avvelenamento da acido
cianidrico e i suoi composti suscita una
comprensibile apprensione in tutte le persone
che hanno accesso a questi materiali per motivi
professionali, a causa degli effetti immediati e
spesso letali di un’eventuale intossicazione.
A livello globale il
consumo di cianuro è di
circa 1,5 milioni di
tonnellate l’anno
(dati 2004): viene, infatti, utilizzato
nell’industria ogni volta che un atomo di
carbonio viene aggiunto ad una molecola.
Inoltre, lo sviluppo delle tecniche
industriali è all’origine
dell’utilizzo sempre più frequente
di prodotti diversi che possono
portare alla formazione di acido
cianidrico, spesso anche in modo
accidentale.
I cianuri comprendono una vasta gamma di molecole di
diverso livello di complessità alle quali gli esseri umani sono
esposti in forma gassosa, liquida o solida da fonti sia naturali
che antropogeniche.
Molte di queste molecole vengono rapidamente assorbite sia
attraverso la cute che dal tratto gastrointestinale e
respiratorio. L’inalazione di concentrazioni superiori a
100 ppm di cianuro possono essere letali nell’arco di un’ora,
mentre concentrazioni superiori a 300 ppm sono
generalmente letali in pochi minuti.
L’acido cianidrico è una tra
le più tossiche sostanze
conosciute ed i suoi effetti
sono estremamente rapidi.
La tossicità del cianuro è stata riconosciuta già
nell’antichità tanto che le mandorle amare, i
noccioli di ciliegia e la cassava sono stati da
sempre considerati alimenti pericolosi. Le fonti
naturali di cianuro sono oltre duemila specie di
piante che contengono glucosidi cianogeni che
possono rilasciare cianuro quando vengono
ingeriti.
Il cianuro prodotto e distribuito dagli
stabilimenti è disponibile, ad esempio, sotto
forma di acido cianidrico, Sali di sodio e
potassio, in soluzione liquida di cianuro di sodio
e come acetone cianidrina.
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Le maggiori quantità di cianuro vengono
utilizzate per la produzione di metil-metacrilato
(conosciuto come Perspex o Plexiglas, quando
polimerizzato) e di adiponitrile (un precursore
del nylon).
L’industria dei poliuretani
serve nove importanti
settori della produzione
della plastica e coinvolge,
solo a livello europeo,
23.500 imprese
- la maggior parte di piccole
o medie dimensioni e oltre 800.000 lavoratori.
I Sali di sodio e potassio vengono impiegati
nell’estrazione dell’oro e dell’argento, nella
stampa, nella fotografia e nella produzione di
aminoacidi per l’industria del mangime.
Un piccolo utilizzo, ma di alto profilo, è quello
degli antiparassitari che rilasciano acido
cianidrico nelle tane degli animali.
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Nonostante l’elevata tossicità e
pericolosità, i cianuri continuano
ad essere ampiamente utilizzati
nell’industria galvanica poiché
consentono di realizzare
rivestimenti sottili di metalli
pregiati.
Le fasi più a rischio sono la pre-argentatura e
l’argentatura, la doratura, l’ottonatura e la
ramatura alcalina.
Particolare attenzione deve essere posta alla rara
ma possibile emissione di acido cianidrico
durante i normali cicli di lavoro per sgocciolatura,
nel passaggio tra vasche ed a seguito di errate
operazioni sulle vasche o all’impianto di
depurazione, in presenza di bagni al cianuro.
Dai registri delle aziende del
settore è evidente che si verifica,
ancor oggi, un numero non
trascurabile di incidenti dovuti a
schizzi di sostanze pericolose, che
possono colpire il volto e gli occhi
dei lavoratori.
Prevenzione del rischio intossicazione
e gestione dell’emergenza
Le misure di sicurezza e prevenzione applicate ai processi
industriali suscettibili di provocare un’intossicazione acuta
da cianuro, hanno come obiettivo l’eliminazione di questo
rischio.
L’incidente non sempre è
evitabile, pertanto è importante
che il medico del lavoro organizzi
i soccorsi in caso di
intossicazione acuta.
I medici del lavoro hanno
un ruolo primario nella
gestione dell’emergenza.
è importante quindi:
v una conoscenza profonda dei materiali
La causa principale degli incidenti che hanno
avuto conseguenze mortali sui luoghi di lavoro
in cui s’impiegano cianuri, escludendo gli
avvelenamenti volontari, è stata la formazione
di vapori tossici in seguito al contatto tra
prodotti chimici tra loro incompatibili,
provocato da guasti ai dispositivi oppure da
errori umani e di gestione.
che possono essere rilasciati,
v uno studio di tutti i medicinali e
presidi appropriati,
v l’analisi dei siti ospedalieri e dei servizi
di gestione dell’emergenza che
insistono sul territorio di riferimento.
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Quando il cianuro viene utilizzato in un processo
lavorativo, il personale dedicato alla gestione
dell’emergenza (medico, infermiere) deve anche
essere formato a somministrare trattamenti per
via endovenosa.
La gravità dell’intossicazione acuta da cianuro necessita,
per tutte le attività che prevedono questo rischio:
v una prevenzione tecnica collettiva efficace,
v l’elaborazione di procedure di sicurezza molto precise,
v l’organizzazione chiara del soccorso in caso di
emergenza.
L’intossicazione da cianuri è
un’urgenza medica della massima
gravità e pertanto, anche nel solo
sospetto di intossicazione, la rapidità
di intervento è essenziale e occorre
trattare inizialmente tutte le
esposizioni come potenzialmente
letali.
Spesso non viene data la giusta importanza alla gestione
delle emergenze: sia di piccola entità, come ad esempio
contatti accidentali con le sostanze in uso, sia di grande
entità come incendi, versamenti di grandi o piccole quantità
e l’eventuale miscelamento di sostanze incompatibili tra loro.
Ogni volta che in ambito professionale esiste il rischio
potenziale di sviluppo di acido cianidrico, dovrebbe essere
responsabilità del medico del lavoro, in collaborazione con i
responsabili della sicurezza a livello aziendale, il personale
del servizio di emergenza e gli organismi esterni (118, Pronto
Soccorso, Vigili del Fuoco, Centro Antiveleni) di stabilire un
piano di intervento preciso in caso di incidente e di prevedere
la disponibilità di tutto il materiale necessario per questo
intervento.
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Ai fini pratici, al di là della dotazione minima prevista per Legge, ogni azienda
dovrebbe avere a disposizione una cassetta esclusiva in funzione degli specifici rischi e
situazioni aziendali, con un contenuto minimo essenziale, integrato ad esempio da
presidi per la gestione di fratture ed ustioni, fino a materiale per rianimazione e
specifici antidoti per agenti chimici.
Numerosi studi, infatti,
riguardanti non solo la
realtà italiana, dimostrano
che le scorte di antidoti
nelle strutture sanitarie
sono il più delle volte
insufficienti per il
trattamento di un singolo
paziente e che antidoti di
raro utilizzo (es. antidoti
contro i cianuri), necessari
per il trattamento delle
intossicazioni da prodotti
industriali, non sono
neppure presenti.
Diventa pertanto
prioritaria l’istituzione di
un “armadio antidoti”
presso l’azienda con
dotazione iniziale in grado
di consentire il
trattamento in fase acuta
di più pazienti intossicati.
In questo modo, tramite apposite procedure e
con il supporto del Centro Antiveleni, il farmaco
può essere somministrato sul luogo
dell’incidente oppure fatto pervenire in ospedale
all’atto della presa in carico del paziente.
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Il cianuro
Il cianuro esiste in diverse forme,
sia chimiche che fisiche: liquido,
gas, polvere o sali/cristalli.
è largamente utilizzato
nell’industria ed è prodotto dalla
combustione incompleta di
materiali comuni come legno,
carta, plastica e sintetici che si
trovano nei materiali di
costruzione, negli arredamenti e
nei mezzi di trasporto, come ad
esempio aerei, autobus e navi.
In relazione al tipo di forma fisica,
il cianuro può essere assorbito dal
corpo per inalazione, ingestione o
contatto con la cute o le mucose.
Quando una persona vi entra in
contatto, il cianuro viene
velocemente rilasciato nel flusso
sanguigno dove distrugge la
capacità dell’organismo di
utilizzare correttamente l’ossigeno,
anche in presenza di livelli di
ossigeno normali.
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Nel nostro organismo, il sistema
circolatorio trasporta l’ossigeno
alle cellule attraverso l’emoglobina
dei globuli rossi. I globuli rossi
trasportano l’ossigeno ai
mitocondri che sono responsabili
della trasformazione delle sostanze
nutrienti in energia per le attività
cellulari (metabolismo aerobico).
Questa produzione di energia è
altamente dipendente
Glucosio
Glicolisi
anaerobica
Piruvato
Senza
ossigeno
Acido lattico
Con
ossigeno
Ciclo
di Krebs
Fosforilazione
ossidativa
Catena respiratoria
(ossido-riduzione)
Citocromo
ossidasi
dall’ossigeno, senza il quale le cellule non
possono funzionare e quindi arrivano alla
morte.
Il cianuro riesce a bloccare il metabolismo
aerobico causando anossia istotossica,
ovvero la diminuzione o la totale
mancanza di ossigeno a livello cellulare.
L’avvelenamento da cianuro è dannoso
principalmente per gli organi vitali, il
cuore e il cervello, che per funzionare nel
modo corretto, dipendono largamente
dall’ossigeno; è per questo che i primi
sintomi di avvelenamento da cianuro
appaiono a livello neurologico e
cardiovascolare.
A causa dell’esposizione a significativi
livelli di cianuro e in relazione alla via di
esposizione, le vittime possono diventare
incoscienti anche in pochi secondi e
senza trattamento la morte può avvenire
in pochi minuti.
L’esposizione inalatoria a livelli
relativamente bassi (150-220 ppm) di
acido cianidrico può già essere
rapidamente letale: concentrazioni
ambientali più basse (< 50 ppm) possono
causare grave sintomatologia dopo
latenza di decine di minuti. Il livello
nell’aria considerato immediatamente
pericoloso per la vita o la salute (IDHL) è
di 50 ppm. Il limite superiore
raccomandato sul posto di lavoro
(ACGIH TLV-C) per l’acido cianidrico è di
10 ppm (11 mg/m3).
PRINCIPALI TIPI DI
CIANURO USATI
NELL’INDUSTRIA
vAcido Cianidrico
L’acido cianidrico è il tipo di
cianuro più utilizzato
nell’industria chimica ed è
principalmente usato nei
processi industriali per la
produzione di materiali per la
costruzione di edifici e per
l’arredamento. I prodotti finiti
includono nylon, rayon, resina
polivinilica, modacrilico,
schiuma di poliuretano,
poliuretano espanso, schiuma
di neoprene, gomma, plastica,
polistirene, resine isolanti e
adesive.
vCianuro di Sodio
vCianuro di Potassio
Il cianuro di potassio viene
utilizzato per la raffinazione
elettrolitica del platino, per la
colorazione dei metalli e come
elettrolita per la separazione
dell’oro, dell’argento e del
rame dal platino.
vSali di Cianuro
I sali di cianuro sono utilizzati
come agenti chelanti e i
complessi cianuro di rame,
zinco e cadmio sono utilizzati
nei processi di galvanoplastica
per la placcatura del ferro,
acciaio e zinco.
vCianuro di Calcio
Il cianuro di calcio è impiegato
principalmente come
fumigante in quanto quando
viene esposto all’aria rilascia
rapidamente acido cianidrico;
come fertilizzante,
defogliante, erbicida e
rodenticida; come
stabilizzatore per il cemento;
nella produzione dell’acciaio
inossidabile.
Il cianuro di sodio è
largamente utilizzato in alcuni
processi industriali che
prevedono la galvanoplastica
e la cementazione a fuoco dei
metalli, l’estrazione dell’oro e
dell’argento dalle miniere, la
gassificazione del carbone e la
fumigazione delle navi, dei
vagoni ferroviari, degli edifici.
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10
11
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