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Cenni storici dei Vescovi

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Cenni storici dei Vescovi
I vescovi di Novara
In questa sede, riportiamo la successione apostolica dei vescovi novaresi, aggiornata secondo gli studi più
recenti.
Gaudenzio
È il Santo Patrono di Novara, ricordato dal calendario liturgico il giorno 22 gennaio. Il primo manoscritto
contenente note biografiche su di lui è dell’VIII secolo, opera di autore anonimo.
La tradizione afferma che Gaudenzio fosse nato intorno al 337, a Ivrea, in una famiglia pagana, e che si
fosse convertito al cristianesimo a Vercelli, spinto da Eusebio, primo vescovo in tutto il Piemonte. Secondo
alcuni, proprio a Vercelli Gaudenzio sarebbe stato ordinato sacerdote. Eusebio lo avrebbe poi mandato a
Novara, dove nel frattempo un solo sacerdote, Lorenzo, cercava di convertire al cristianesimo i popoli
stanziati. In questo periodo si colloca il dissidio tra i fedeli alla dottrina del Concilio di Nicea e i seguaci di
Ario, che negavano la natura divina di Cristo “fin dall’origine”. L’imperatore Costanzo II (terzo figlio di
Costantino il Grande) era ariano e, nel 355, convocò un concilio a Milano nel quale condannava all’esilio il
più energico sostenitore dell’ortodossia cattolica: Atanasio, vescovo di Alessandria d’Egitto, insieme ai suoi
sostenitori. Tra questi c’era anche Eusebio di Vercelli. Sembra che Eusebio sia stato relegato in Palestina,
poi in Asia Minore e infine in Egitto. Di Gaudenzio si dice che si fosse trasferito a Pavia, ma che poi avesse
raggiunto clandestinamente Eusebio.
Nel frattempo, sembra che Lorenzo fosse stato ucciso, perché aveva contravvenuto alla legge battezzando
alcuni fanciulli secondo la dottrina cattolica. Quei fanciulli, uccisi con lui, sono tutt’oggi ricordati dalla Chiesa
Cattolica come i Santi Innocenti. Si dice che proprio allora Eusebio avesse ordinato a Gaudenzio di tornare
in Italia e riprendere la predicazione a Novara. Si ritiene che Gaudenzio sia stato consacrato vescovo di
Novara da Simpliciano di Milano, nel 398 ca. e che abbia retto la diocesi per circa vent’anni, fino al 418. Alla
sua morte, fu sepolto fuori delle mura, sulla via di Vercelli, in un luogo dove nel VI secolo venne edificata una
Basilica dedicata agli Apostoli. Poco dopo si diffusero voci di prodigi da lui compiuti con la forza della
preghiera. A partire dal VII secolo, con l'inizio del culto a lui dedicato, anche la Basilica dedicata agli Apostoli
prese il nome di S. Gaudenzio e vi fu fondata una Collegiata con venti canonici. Nel 1553, quando gli
spagnoli iniziarono a distruggere i borghi di Novara, il corpo fu portato entro le mura, nella chiesa di S.
Vincenzo, dove poi sorse l'attuale basilica del Santo Patrono, con un’ardita cupola, prolungata in un
pinnacolo fino a 121 metri, opera di Alessandro Antonelli.
Agabio
Secondo la tradizione, che venne fissata in un racconto agiografico del XII-XIII secolo, Agabio, fedele
discepolo del primo vescovo di Novara, Gaudenzio, venne da lui stesso designato a guida della diocesi
novarese e diede onorevole sepoltura al suo maestro nella basilica extramuraria dedicata agli Apostoli. La
sua sepoltura, situata lungo la strada per Milano, venne monumentalizzata con la costruzione di una chiesa
lui dedicata, mentre le sue reliquie già dall’890 furono traslate dal vescovo Cadulto nella Cattedrale di Santa
Maria, dove ancora riposano in un altare marmoreo.
Lorenzo
Per alcuni secoli è stato considerato prete e martire. Così appare, ad esempio, nel Dittico della Cattedrale.
Veniva venerato con il nome di San Lorenzo al pozzo ed era stato identificato come quel Lorenzo che aveva
preceduto Gaudenzio nella predicazione a Novara. Recenti studi storico-critici lo hanno poi recuperato come
terzo vescovo di Novara. Così è citato nel Dittico di San Gaudenzio. A lui appartengono tre omelie,
importanti per la concezione della penitenza e della remissione dei peccati. Presso il luogo della sua
sepoltura, a nord-est della città, il vescovo Pietro III edificò, intorno al 1025, un’abbazia benedettina. Nel
1553, con la distruzione dell'edificio, il corpo venne portato nella Cattedrale, dove si trova tutt’ora.
Diogene
Nel dittico di san Gaudenzio il suo nome era preceduto dall'appellativo "Sanctus", in un secondo tempo
raschiato.
Pascenzio
Di lui conosciamo soltanto il nome e la successione apostolica.
Simpliciano
Di lui si sa che prese parte al Concilio Provinciale di Milano del 451, indetto dal metropolita Eusebio per
approvare il Tomo di Papa Leone Magno contro l’eresia monofisita.
Vittore
Il settimo vescovo di Novara è ricordato da una iscrizione sepolcrale composta dal vescovo di Pavia,
Ennodio, durante la conquista dell'Italia ad opera degli Ostrogoti (fine de V secolo).
Pagaziano
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Onorato
Fu vescovo nei primi decenni del VI secolo. Il vescovo di Pavia Ennodio compose per lui un discorso, da
recitarsi davanti ai vescovi della provincia ecclesiastica, nel giorno della dedicazione della Basilica degli
Apostoli. Di Onorato sappiamo anche che edificò un Castrum nel territorio della diocesi.
Opilio
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Ambrogio I
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Filacrio
Vescovo dal 537 al 553, di Filacrio abbiamo un’iscrizione sepolcrale che attesta il giorno della sua morte, il
15 dicembre 553. Sappiamo che il decesso avvenne nell'Isola di San Giulio, dove all’epoca esisteva un
castello.
Agnello
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Spettabile
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Marcello
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Severo
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Lupicino
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Probino
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Vigilio
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Flaviano
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Pramfonio
Il suo nome è segnato con lettere rosse nel Dittico della Cattedrale: questo indica che il ventunesimo
vescovo di Novara si era particolarmente distinto per le sue azioni virtuose. Sfortunatamente, di lui non
conosciamo nulla e perfino la trascrizione del nome è incerta: la grafia potrebbe riportare Pramfonio come
Pamfronio, ma recenti studi storico-critici sembrano attribuire una certa preferenza alla prima variante.
Graziano
Nel 680 sottoscrisse a Roma la condanna dei monoteliti, al Sinodo dei vescovi d'occidente, presieduto da
Papa Agatone.
Probo
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Aureolo
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Leone
Viene nominato al termine della vita di san Gaudenzio, che sembra sia stata scritta dietro sua iniziativa.
Ambrogio II
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Grazioso
Viene nominato nella prima pergamena dell'archivio capitolare di santa Maria, la Charta Supplicationis del 3
dicembre 729. In essa, viene pregato da un certo Radoaldo perché consacri un altare in onore di San
Michele nell'oratorio di Gausingo (ora san Pietro in Silva). L'episcopato di Grazioso coincise con il regno di
Liutprando, con cui sembra che il vescovo sia stato in buoni rapporti. Stando alla pergamena, La Chiesa
novarese appare ormai organizzata, con un proprio archivio per la conservazione delle scritture più
importanti. Della sua sepoltura, presso la basilica di san Gaudenzio si conosce, sia pure in forma mutila, il
testo dell'iscrizione, trascritto e oggi introvabile.
Benedetto
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Pietro I
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Sicardo
Di lui conosciamo solamente il nome e la successione apostolica.
Tito Levita
Vescovo dal 780 all'800 circa e probabilmente il primo dei vescovi franchi. Viene ricordato nel codice
Trivulziano: Iuliani epitome latina novellarum. A lui si deve l’ordine di trascrivere l’importante raccolta di
canoni conciliari nota con il titolo di Collectio Novariensis.
Attone
Fu alla guida della chiesa novarese dall'ottobre novembre dell'anno 800 al gennaio febbraio 830.
Adalgiso
Vescovo dall’830 all’848, viene ricordato nel necrologio di San Gallo.
Fu missus dell'imperatore Lotario I prima del 15 dicembre 837 nel monastero di san Salvatore di Brescia e il
19 febbraio 840 ricevette dallo stesso imperatore un diploma di donazione alla chiesa novarese del
monastero di San Genuario di Lucedio, che oggi non fa più parte della diocesi gaudenziana. Nell'842
sottoscrisse il decreto di Angelberto, arcivescovo di Milano, per l'erezione del monastero dei santi Faustino e
Giovita.
Fondò il Capitolo di santa Maria, dotandolo di beni terrieri e di decime, ed il capitolo di San Gaudenzio, cui
concesse il 3 gennaio 848 la corte di Cesto.
Secondo la tradizione, fu sepolto nella Basilica di San Gaudenzio fuori le mura. E' venerato come santo dalla
chiesa novarese e le sue reliquie sono conservate nell'altare del transetto, di fronte allo Scurolo, nell'attuale
Basilica di San Gaudenzio, edificata dal famoso architetto Alessandro Antonelli.
Dodone
Vescovo dall’848 all’858. Ricevette dall'imperatore Ludovico il diploma di conferma delle immunità e privilegi
della chiesa novarese.
Druttemiro
Vescovo dal settembre 858 al maggio 869. Partecipò al Sinodo milanese presieduto dal metropolita Tadone
nell'ottobre 864.
Notingo
Vescovo dal maggio 869 al settembre-ottobre 879. Ricevette un diploma di conferma dei beni della chiesa
novarese il 29 ottobre 877. Papa Giovanni VIII gli impose di restituire i beni dell'imperatrice Angelberga il 19
ottobre 879.
Lamberto
Vescovo dal settembre-ottobre 879 al febbraio 881.
Ernusto
Vescovo dal febbraio 881 all'agosto 882.
Cadulto
Vescovo dall'agosto 882 alla morte, avvenuta il 5 aprile 891. Monaco del monastero di Reichenau, fratello di
Liutvardo, arcicappellano di Carlo il Grosso e vescovo di Vercelli.
Durante il suo episcopato, il corpo di sant'Agabio venne portato nella cattedrale per proteggerlo dalle
incursioni dei Magiari.
Liuterio
Vescovo dall'aprile 891 al febbraio 895.
Garibaldo
Vescovo dal febbraio 895 al maggio 902. Il 9 maggio 902, Garibaldo ricevette da Berengario I, re d'Italia, il
diploma di conferma dei beni della chiesa novarese.
Dagiberto
Figlio di Gausperto, fu vescovo di Novara dal maggio 902 al luglio 940. Nell'899 era suddiacono della chiesa
pavese. Di lui si sa che donò beni al capitolo della cattedrale. Il 17 novembre 919, Berengario I gli concesse
il diritto di mercato a Novara e a Gozzano.
Rodolfo
Vescovo dal luglio 940 all'agosto 957.
Pietro II
Vescovo dall'agosto 957 al dicembre 964
Aupaldo
Vescovo dal dicembre 964 all'aprile-maggio 993. Quasi sicuramente fu abate del monastero di
Sant'Ambrogio di Milano. Tra il 968 e il 972, Ottone I gli concesse la giurisdizione territoriale sulla città di
Novara e sul circondario, entro un raggio di 24 stadi (km 5). Donò beni ai canonici di santa Maria nel 985.
Pietro III
Vescovo dall'aprile-maggio 993 al gennaio-febbraio 1032. Figlio di Leone, detto Teuzo, "vivente legge
longobarda", è fratello di Gisolfo, giudice del sacro palazzo di Pavia. Fu vicino alla corte di Enrico II e di
Corrado II, dai quali ottenne importanti concessioni territoriali per la chiesa novarese nel 1014 e nel 1025.
Nel 1015 tenne un Sinodo nella Chiesa Cattedrale.
Gualberto
Della famiglia dei Conti di Pombia, fu vescovo di Novara dal gennaio-febbraio 1032 al gennaio-febbraio
1039. Nel dittico della cattedrale è segnato con lettere rosse e detto “vescovo degno”.
Riprando
Figlio del conte Uberto e fratello del conte Guido di Pombia, oltre che nipote del Vescovo Gualberto, fu
vescovo dal 2 febbraio 1039 alla morte, avvenuta il 21 dicembre 1053. Nel 1034 è indicato come chierico
della Chiesa pavese. Fondò con i fratelli l'abbazia di san Nazzaro Sesia intorno al 1040 e partecipò, nel
1046, a fianco di Enrico III, al Concilio di Sutri. Nel dittico della cattedrale è segnato in lettere rosse ed è
detto “presule glorioso”.
Oddone
Vescovo dal 10 giugno 1054 al 18 agosto 1079. Nel 1054 fu ambasciatore di Enrico III a Costantinopoli,
mentre nel 1057 ospitò nell'abbazia di San Sebastiano di Fontaneto il Sinodo provinciale milanese
presieduto dal metropolita Guido, in cui venne condannato il Movimento patarinico. Nel 1059, partecipò al
Concilio lateranense che approvò le nuove norme sull’elezione del Papa. Il 13 Aprile 1060 ricevette
dall'imperatrice madre Agnese e da Enrico IV un diploma di conferma dei beni della Chiesa. Morì al ritorno
da un pellegrinaggio a Gerusalemme. Nel dittico della cattedrale è segnato in lettere rosse e detto “presule
prudentissimo”.
Alberto
Fu vescovo di Novara dalla fine del 1079 ai primi mesi del 1083. I dittici affermano che venne ucciso dai
Conti di Biandrate. Nel dittico della cattedrale è segnato in lettere rosse ed è detto “vescovo nobile”.
Anselmo
Vescovo imperiale, scismatico, eletto nei primi mesi del 1083. Tenne la sede per circa trent'anni. Il dittico
della cattedrale non lo registra, mentre quello di san Gaudenzio lo indica come “invasore”.
Sappiamo, infatti, che Anselmo fu scomunicato dal sinodo milanese del 1098, presieduto dall'arcivescovo
Anselmo da Bovisio.
Eppone
Vescovo imperiale, scismatico. Unica testimonianza databile all'11 marzo 1113. Sedette sul soglio
episcopale novarese circa otto anni.
Il dittico della cattedrale non lo registra, mentre quello di san
Gaudenzio lo indica come “invasore”.
Riccardo
Vescovo dal 2 settembre 1116 al 25 luglio 1123. Dopo il 1112 fu arcidiacono della Cattedrale. Sappiamo che
sottoscrisse la sentenza dell'arcivescovo milanese Giordano nella causa tra i decumani e i cappellani della
città il 3 novembre 1119. A lui si deve la canonizzazione di Bernardo di Aosta nel 1123. Il dittico della
cattedrale lo chiama “vescovo nobile e prudente”.
Litifredo
Originario di Novara, fu vescovo della sua città dal luglio 1123 al 17 maggio 1151. Figlio di Litifredo,
apparteneva probabilmente alla famiglia capitanale “De Sancto Petro” ed era quindi nipote del proposito
della Cattedrale Ottone (1091 -1127). Arcidiacono della Cattedrale almeno dal 1118, si schierò a favore di
Lotario di Supplimburgo contro Corrado III di Svezia ed aderì a papa Innocenzo II contro lo scisma
anacletiano. Partecipò all'elezione dell'arcivescovo di Milano, Robaldo, nel 1135. Notevole figura di pastore,
ristrutturò le circoscrizioni della diocesi che rispondevano al pievano (vicario). Sappiamo che fu lui a imporre
ai canonici della Cattedrale l'abitazione all'interno del chiostro e che consacrò numerose nuove Chiese in
tutta la diocesi. Nel 1132, ospitò il papa Innocenzo II, reduce dalla Francia, il quale, in quell’occasione,
consacrò la Cattedrale romanica che aveva preso il posto della basilica urbana e della quale oggi non
restano che pochi frammenti lapidei, conservati nei Musei. Fece anche ricostruire la Basilica di San
Gaudenzio. Il dittico della cattedrale lo segna con lettere rosse e con l'elogio “vive in Cristo gemma dei
sacerdoti”.
Sede vacante Fino al 2 novembre 1153.
Guglielmo Tornielli
Originario di Novara, guidò la diocesi della sua città dal 3 novembre 1153 al 27 maggio 1171. Divenne
Canonico della Cattedrale il 5 novembre 1150. Sappiamo che ospitò Federico Barbarossa nella sua prima
discesa in Italia. Nel dittico della cattedrale è segnato in lettere rosse.
Guglielmo Faleto
Novarese, vescovo eletto dal 1162 al 1170. Probabilmente destituito, continuò ad occupare il canonicato
della cattedrale almeno fino al 20 agosto 1177.
Bonifacio
Preposito generale dell'ordine mortariense, sedette sul soglio episcopale di Novara dal 1170 al 1192. Vicario
imperiale, fu a Venezia il 1 agosto 1177, alla pace tra Alessandro III e Federico I. Intervenne al III Concilio
lateranense nel dicembre 1179. Gli ultimi atti conosciuti sono la sottoscrizione come testimone del Diploma
del 7 dicembre 1191 di Enrico VI al comune di Pavia e la presenza nel palazzo arcivescovile di Milano alla
Pace disposta tra Enrico VI e le città di Brescia, Bergamo e Cremona l'8 dicembre 1191.
Ottone
Vescovo dal 1192 al 1196. Fu presente il 3 giugno 1194 alla concessione di un diploma di Enrico VI al
Monastero di Leno; ricevette a Milano il 9 giugno 1196, dallo stesso imperatore il diploma di conferma dei
beni della Chiesa novarese.
Pietro IV
Vescovo dal 1196 al 1209, prima della nomina le pergamene lo indicano come magister. Difese le
prerogative giurisdizionali della Chiesa novarese contro le pretese del comune e per questo fu anche inviato
in esilio.
Gerardo Sessa
Appartenente all'ordine cistercense, fu anche canonico di Parma ed in seguito abate del monastero di
Tiglieto in Acqui. Eletto vescovo nel 1209, resse la diocesi novarese fino al 1211, anno in cui fu nominato
arcivescovo di Milano e venne anche creato cardinale. Morì dopo il 22 aprile 1212 e non fu consacrato. Fu
sepolto nella cattedrale di Cremona.
Odelberto Tornielli
Originario di Novara, fu Canonico della cattedrale e prevosto di san Gaudenzio. Venne eletto vescovo il 21
maggio 1213 e consacrato. Morì il 15 marzo 1235 e fu sepolto nella Basilica dell'Isola di san Giulio.
Odemario Buzio
Novarese, Canonico di S.Maria dal 10 settembre 1195, fu prevosto di S.Gaudenzio, poi proposito della
Cattedrale e infine arcidiacono. Fu eletto e consacrato vescovo il 1 ottobre 1235. Mortì il 10 aprile 1249 e fu
sepolto nella Basilica di S. Giulio.
Sigebaldo Cavallazzi
Originario di Novara, divenne canonico della cattedrale nel 1238 e occupò la carica di magister. In seguito,
divenne preposito di Parma nel 1243. Eletto vescovo a Padova, ebbe il diritto di occupare il soglio vescovile
novarese prima del luglio 1249. Il 7 settembre 1257 radunò un sinodo, in cui pubblicò decreti di riforma,
promulgando pure i decreti del suo antecessore Gerardo Sessa. Morì nel 1269.
Sede vacante dal 1269 al 1287 a causa di nomine contestate.
Englesio Cavallazzi
Novarese dell'ordine dei minori di san Francesco, fu eletto vescovo il 14 febbraio 1287. Morì il 20 gennaio
1291.
Sede vacante dal 1291 al 1296, per l’elezione contrastata del milanese Matteo Visconti.
Papiniano della Rovere dei conti di Vinovo di Torino
Preposito di Parma, cappellano di Bonifacio VIII, uditore delle cause del palazzo apostolico, vicecancelliere
di SRC, Eletto vescovo di Novara il 4 febbraio 1296, trasferito a Parma il 3 giugno 1300; morì il 14 agosto
1303. Convocò il Sinodo il 26 aprile 1298.
Sede vacante: 3 giugno 1300 – 7 gennaio 1303.
Bartolomeo Quirini
Vescovo di Castello (Venezia) dal 5 aprile 1275. Nominato da Bonifacio VIII vescovo di Novara l'8 gennaio
1303, il 10 gennaio 1304 Benedetto XI lo trasferì a Trento. Morì il 3 aprile 1307.
Uguccione de'Borromei
Vercellese, docente di diritto canonico a Bologna, canonico di Liège, cappellano del papa e uditore, fu eletto
vescovo da Benedetto XI il 19 febbraio 1304; nel 1316 partecipò ad Avignone all'elezione di Giovanni XXIII.
Morì nel 1329.
Giovanni Visconti
Canonico di Milano, eletto vescovo di Novara da Giovanni XXII il 1 agosto 1331, trasferito a Milano il 17
luglio 1342. Morì il 5 ottobre 1354.
Guglielmo de Villana
Cremonese. Nato attorno al 1270, maestro di teologia, priore generale dell'ordine degli Eremitani di
Sant'Agostino dal 1326, eletto vescovo da Clemente VI, dopo il 17 luglio 1342, morì il 29 gennaio 1356.
Riorganizzò il patrimonio della Chiesa, documentandolo con le Consignationes. Fu sepolto a Pavia nella
Chiesa di S.Pietro in Ciel d'oro.
Oldrado de Mayneriis
Milanese, canonico della cattedrale di Novara, cappellano del papa, uditore delle cause del palazzo
apostolico. Fu docente di diritto canonico all'Università di Bologna, nominato da Innocenzo VI vescovo il 12
ottobre 1356; morì nel 1388 circa. Celebrò un Sinodo il 3 gennaio 1365.
Pietro Filargo da Candia dell'ordine dei minori
Professore di teologia a Pavia, nominato vescovo di Piacenza da Urbano VI il 5 ottobre 1386, trasferito a
Vicenza il 23 gennaio 1388, il 18 settembre 1389 fu nominato vescovo di Novara dallo stesso papa.
Trasferito poi a Milano il 17 maggio 1402 da pp. Bonifacio IX, fu creato cardinale da Innocenzo VII il 12
giugno 1405. Venne eletto papa con il nome di Alessandro V il 26 giugno 1409; morì a Bologna nel 1410 e fu
sepolto in S.Francesco.
Giovanni Capogallo
Vescovo dal 4 agosto 1402, prese possesso del soglio vescovile novarese solo agli inizi del 1404. Morì a
Rimini il 13 giugno 1413, dopo che Gregorio XII lo aveva deposto dall'episcopato novarese da tra il luglio
1409 e il febbraio 1410, data in cui lo stesso pontefice concedeva ad un certo Enrico, forse un canonico, di
prendere possesso dei beni della chiesa novarese.
Benedettino, era stato in precedenza abate nel Monastero di S.Maria di Grottaferrata dal 1379. Dal 16 aprile
1386, fu abate di S.Paolo fuori le mura a Roma e, successivamente, ambasciatore papale a Firenze ed a
Venezia. Vescovo di Feltre e Belluno dal 12 giugno 1398, fu luogotenente del Duca di Milano a Pisa nel
1399. Nel 1409 partecipò al concilio di Pisa e fu tra i più significativi elettori di Alessadro V. Umanista, lasciò
alcuni codici all'Archivio capitolare.
Pietro de Giorgi
Chierico della chiesa pavese e laureato il diritto civile, fu nominato vescovo di Tortona da Bonifacio IX il 30
marzo 1394. Venne poi trasferito alla sede novarese da Giovanni XXIII il 15 febbraio 1413. Nominato da
Martino V il 4 novembre 1429 arcivescovo di Genova, decedette nel 1436.
Bartolomeo Aicardi Visconti
Nato a S. Giorgio Lomellina nel 1402, studiò a Pavia. Si laureò in diritto civile nel 1426 e divenne chierico
nella città dei suoi studi. Fu eletto vescovo di Novara giovanissimo, a 27 anni, il 4 novembre 1429, da
Martino V. Ebbe come segretario il noto Enea Silvio Piccolomini (futuro papa Pio II e personalità tanto
importante per la città di Siena). Più volte ambasciatore dei Visconti, organizzò una congiura contro il
pontefice nel 1435 a Firenze. La congiura fallì, ma il Visconti aderì allo scisma di Basilea e partecipò alla
consacrazione dell’antipapa Papa Felice V il 24 luglio 1440. Creato cardinale, ricusò la dignità. Nel 1447, con
la morte di Filippo Maria Visconti, si schierò con Francesco Sforza, di cui divenne consigliere e segretario
dall'11 marzo 1450. Fu oratore ducale presso la S. Sede e morì il 28 aprile 1457.
Giacomo Filippo Crivelli
Nato a Milano, divenne monaco cistercense e abate del monastero di S.Maria di Rivalta (Tortona). Creato
vescovo dal papa Callisto III il 30 marzo 1457, morì nel 1466.
Bernardo De' Rossi
Nato a Parma, fu nominato amministratore della diocesi di Cremona il 27 aprile 1458, a 26 anni di età.
L'anno successivo veniva creato vescovo. Fu trasferito a Novara l'8 ottobre 1476. Morì a Roma a 36 anni nel
1468 e fu sepolto nella chiesa dell'Aracoeli.
Giovanni Arcimboldo
Nato a Parma attorno al 1430, dopo gli studi giuridici a Pavia si trasferì a Milano godendo dei favori di Filippo
Maria Visconti. Entrato nell'orbita degli Sforza, si sposò, rimase vedovo e iniziò la carriera ecclesiastica nel
1467. Nel 1468, il Duca Galeazzo Maria Sforza lo fece nominare vescovo di Novara da Paolo II. Occupò vari
uffici diplomatici al servizio degli Sforza, ad esempio, nel 1472 fu nominato ambasciatore presso Sisto IV.
Benché impegnato in incarichi diplomatici, egli non abbandonò l'episcopato di Novara. Il 7 maggio 1473
ebbe il titolo di cardinale dei santi Nereo e Achilleo. Fu legato “a latere” in Ungheria, Germania e Boemia. Il
15 gennaio 1483 fu camerario del collegio cardinalizio. Nominato il 25 ottobre 1484 arcivescovo di Milano,
morì a Roma il 2 ottobre 1488 e fu sepolto nella chiesa di Sant'Agostino. Sotto il suo episcopato, il
miniaturista Biagio Grancino da Melegnano confezionò due libri liturgici per il capitolo, mentre anche la
canonica veniva ristrutturata con il quadriportico e si aggiornavano gli statuti capitolari. Il cardinale
Arcimboldo lasciò diversi paramenti alla cattedrale con il suo stemma.
Ascanio M. Sforza
Milanese, fratello di Ludovico il Moro, fu eletto amministratore della Diocesi di Pavia il 17 settembre 1479. Il
17 marzo 1484 fu creato cardinale da Sisto IV. Il 25 ottobre 1484 gli venne assegnata in Commenda la
diocesi di Novara. Restituì il mandato prima del 18 aprile 1485.
Gerolamo Pallavicini
Chierico cremonese, fu nominato amministratore della diocesi di Novara il 18 aprile 1485, a soli 22 anni.
Cinque anni dopo fu Vescovo eletto.
Morì il 18 agosto 1503, sulla riva del lago d'Orta, in località Buccione.
Ascanio M. Sforza
Alla morte del Pallavicini, fu rieletto amministratore della Diocesi di Novara. Morì a Roma il 27 maggio 1505.
Federino Sanseverino
Nato a Napoli, venne creato cardinale da Innocenzo VIII il 9 marzo 1489. Fu eletto amministratore della
Diocesi di Novara il 30 maggio 1505. Il 24 ottobre 1511 fu deposto sia dal cardinalato sia dall'episcopato ad
opera di Giulio II. Morì il 7 agosto 1516, dopo che Leone X lo ebbe reintegrato in entrambe le mansioni il 27
giugno 1513.
Matteo Schiner
Vallese, eletto vescovo di Sion il 20 settembre 1498, fu nominato cardinale da Giulio II il 22 settembre 1511.
Il 6 febbraio 1512 ottenne l'amministrazione della Diocesi di Novara dopo la deposizione del Sanseverino.
Rinunciò all'episcopato novarese solo nel 1517, anche se si occupò ben poco della diocesi e quasi solo per
mezzo di vicari. Morì a Roma tra il 30 settembre e il 1 ottobre 1522.
Antonio De Monte
Nato ad Arezzo, fu nominato vescovo di Città di Castello nel 1503, poi di Manfredonia nel 1506 e di Pavia
nel 1511. Il 10 marzo 1516 fu creato cardinale da Giulio II e, a partire dal 19 aprile dello stesso anno, ricoprì
il soglio novarese. Rinunciò all'episcopato di Novara il 20 novembre 1525 in favore di Giovanni Angelo
Arcimboldi, che si riservò l'accettazione. In seguito, fu amministratore della Diocesi di Rimini e di Alatri. Morì
a Roma il 20 settembre 1533 e fu sepolto nella chiesa di san Pietro in Montorio. Suo nipote, il card. Giovanni
M. De Monte, fu Papa con il nome di Giulio III, dal 1550 al 1555.
Ermete Stampa
Milanese, proposito della chiesa di Santo Stefano di Olgiate Olona, fu nominato Vescovo di Novara il 20
dicembre 1525 e morto subito dopo.
Giovanni Angelo Arcimboldi
Nato a Milano, divenne legato papale in Germania e Svezia nel 1518, fu consigliere ducale di Francesco II
Sforza e nel 1522 fu inviato in Spagna come legato. Nominato vescovo di Novara da Clemente VII il 2 marzo
1526, fu trasferito a Milano il 19 marzo 1550 e morì cinque anni dopo, il 6 aprile 1555. Il 14 marzo 1530,
durante l’episcopato dell’Arcimboldi, la pieve novarese di Vigevano divenne diocesi autonoma.
Ippolito II D'Este
Nato a Ferrara nel 1509, fu creato arcivescovo di Milano il 20 maggio 1519, mentre era titolare di cinque
diocesi francesi. Responsabilmente, rinunciò a Milano nel 1550, ma ottenne l'amministrazione della Diocesi
di Novara il 10 marzo dello steso anno. Il 20 dicembre 1538 fu creato cardinale da Paolo III. Rinunciò alla
diocesi novarese prima del 18 novembre 1551. Morì a Roma il 2 dicembre 1572 e fu sepolto a Tivoli nella
chiesa di san Francesco.
Giulio della Rovere
Nato a Urbino e figlio del duca Francesco, fu nominato cardinale il 27 luglio 1547 da Paolo III Farnese. Il 24
settembre 1548 fu nominato Vescovo di Urbino. Rinunciò il 18 novembre 1551, giorno in cui fu creato
vescovo di Novara. Declinò l’offerta prima del 12 settembre 1552. Salì sul soglio vescovile di Vicenza (1560)
e di Ravenna (1566). Morì ad Urbino il 3 settembre 1578. È sepolto nel monastero di santa Chiara della
stessa città.
Giovanni Gerolamo Morone
Milanese, nato il 25 gennaio 1509 e figlio del gran cancelliere ducale, fu nominato vescovo di Modena il 7
aprile 1529. Fu creato cardinale il 2 giugno 1542, da Paolo III. Fu eletto vescovo di Novara il 12 settembre
1552 e prese possesso l'11 dicembre. Il 16 ottobre 1542 fu nominato legato papale al Concilio di Trento. Il
13 marzo 1560 fu assolto dall'accusa di eresia e lo stesso giorno rinunciò alla diocesi novarese a favore del
card. Serbelloni. Il 7 marzo 1563 fu inviato legato al Concilio di Trento e nell'anno successivo fu
ambasciatore pontificio in Germania. Morì a Roma il 1 dicembre 1580 e sepolto in santa Maria Sopra
Minerva.
Giovanni Antonio Serbelloni
Nato a Milano nel 1519, era nipote di Papa Pio IV (Gian Angelo De Medici). Ottenne il vescovado di Foligno
il 7 maggio 1557 e tre anni dopo fu creato cardinale dallo stesso Pio IV, assieme al cugino Carlo Borromeo.
Il 13 marzo del 1560 fu nominato vescovo di Novara. Per quanto concerne il suo episcopato novarese,
sappiamo che nel 1562 aveva dato inizio alle “visite pastorali” e che nel 1565 aveva istituito un Seminario
per i chierici, ma anche che aveva governato la diocesi per mezzo di vicari sino al gennaio 1568. In
quest’anno tenne un Sinodo con il quale introdusse in diocesi i principi della Riforma Tridentina. Rinunciò
all'episcopato di Novara nel 1574. Fu nominato vescovo di Ostia nel 1589. Morì a Roma il 18 marzo 1591 e
fu sepolto in Santa Maria degli Angeli.
Romolo Archinto
Prete milanese, fu nominato vescovo di Novara il 26 aprile 1574. Si ammalò nel corso della visita pastorale
in Valle Strona e morì a Novara il 4 settembre 1576. Fu sepolto in cattedrale, dove si conserva il suo
monumento funebre.
Gerolamo Ragazzoni
Nato nel 1537 a Venezia, divenne cantore della chiesa di Corfù a 26 anni. Fu nominato vescovo coadiutore
di Famagosta nel 1561 ed ottenne il diritto di successione. Il 20 dicembre 1561 era presente al Concilio di
Trento. Nel 1572 fu creato amministratore apostolico di Kisamos, nell'isola di Creta, giacchè Famagosta era
stata occupata dai Turchi. Il 21 maggio dello stesso anno giunse a Milano in qualità di visitatore apostolico: il
suo ufficio terminò il 6 maggio 1576. Fu creato vescovo di Novara il 19 settembre dello stesso anno. Ma il 19
luglio 1577 venne trasferito alla sede di Bergamo. Dal 1583 al 1586 fu nunzio papale in Francia. Morì il 7
marzo 1592.
Pomponio Cotta
Nato a Milano, divenne uditore della sacra rota. Il 19 luglio del 1577 fu nominato vescovo di Novara. Morì
l'11 dicembre 1579 e fu sepolto in cattedrale.
Francesco Bossi
Nacque a Milano tra il 1525 e il 1530. Nel 1564 fu governatore di Perugina e il 2 agosto 1568 fu nominato
vescovo di Gravina. Il 5 maggio 1574 fu trasferito a Perugia, quindi, per volere di Carlo Borromeo, il 21
ottobre 1579 fu chiamato alla diocesi di Novara. Durante l’episcopato novarese espletò il mandato di
visitatore apostolico a Borgo San Donnino (1580), a Genova (1582) e a Lodi (1583). Morì il 18 settembre
1584 e Carlo Borromeo ne compose l'elogio funebre. Fu sepolto in cattedrale.
Gaspare Visconti
Milanese e uditore della Sacra Rota, fu legato di Papa Gregorio XIII a Malta. Venne eletto vescovo di Novara
il 5 novembre 1584, ma il 28 novembre dello stesso anno divenne arcivescovo di Milano. Morì il 12 gennaio
1595 e fu sepolto nella Cattedrale milanese, dinanzi all'altare di sant'Agnese.
Cesare Speciano
Nato il 1 settembre 1539 a Cremona, divenne canonico milanese nel 1567. Fu creato vescovo di Novara il
28 novembre 1584 e dal 1586 al 1588 svolse incarichi di legato pontificio in Spagna. Durante la permanenza
a Novara portò a termine la visita pastorale e, nel 1590, celebrò un Sinodo, che fu poi pubblicato l’anno
successivo. A lui si deve l'ampliamento del palazzo episcopale e il nuovo coro della cattedrale. Trasferito a
Cremona il 30 gennaio 1591, fu nunzio in Germania dal 1592 al 1598. Morì a Cremona il 21 agosto 1607.
Pietro Martire Ponzone
Nato a Cremona, fu senatore e Consigliere del ducato di Milano presso Filippo II. Eletto vescovo di Novara
l'8 febbraio 1591, morì il 19 novembre. Fu sepolto in Cattedrale.
Carlo Bascapé (Venerabile)
Nato a Melegnano il 25 ottobre 1550, nel 1576 divenne canonico del Duomo di Milano e due anni dopo entrò
fra i chierici regolari di San Paolo nel collegio di san Barnaba. Generale dei Barnabiti dal 1586 al 1592, l'8
febbraio 1593 fu nominato Vescovo di Novara da Papa Clemente VIII. Nel corso del suo episcopato
novarese, si propose di mettere in pratica le norme del Concilio di Trento, attraverso editti e visite pastorali.
Fu una figura di primo piano nei processi dell’Inquisizione novarese. Scrisse un importante biografia di san
Carlo Borromeo e la Novaria, prima descrizione dei luoghi e della storia della diocesi. Morì a Novara il 6
ottobre 1615, in fama di santità. Fu sepolto nella chiesa di san Marco, allora officiata dai barnabiti. E' in corso
il processo canonico di beatificazione.
Ferdinando Taverna
Nato a Milano nel 1558, fu governatore di Roma per cinque anni. Creato Cardinale da Clemente VIII il 9
giugno 1604, divenne legato papale nelle Marche e governatore di Ascoli dal 1604 al 1606. Eletto vescovo di
Novara da Paolo V il 16 novembre 1615, portò a termine la visita pastorale e celebrò un sinodo nel 1618.
Morì il 29 agosto 1619 a Novara. Fu sepolto a Milano.
Volpiano Volpi
Originario di Como, fu fatto vescovo di Chieti l'11 marzo 1609, ma rinunciò alla Diocesi prima del 16
dicembre 1615. Fu eletto vescovo di Novara il 12 novembre 1619 da Paolo V e il 24 luglio 1621 divenne
datario apostolico. Prese possesso della diocesi per procura, il 2 giugno 1620. Non si trasferì mai a Novara.
Morì a Roma il 10 marzo 1629.
Giovanni Pietro Volpi
Nato nel 1585 a Como, era nipote di Volpiano Volpi. Fu canonico della chiesa di Como e venne creato
vescovo titolare di Savona il 23 maggio 1622, come coadiutore dello zio e con diritto di successione. Dal 26
luglio 1624 è designato quale vescovo ordinario. Deceduto a Borgomanero il 12 settembre 1636, fu sepolto
in Cattedrale.
Antonio Tornielli
Novarese, nato il 27 gennaio 1579, fu canonico prevosto della cattedrale, inquisitore generale dell'isola di
Malta dal 1619 ed ebbe l'ufficio di vice gerente del cardinale vicario di Roma durante il pontificato di Urbano
VIII. Fu creato vescovo di Novara il 15 dicembre 1636. Ebbe contrasti con il fisco regio del ducato di Milano
circa i poteri giurisdizionali sulla riviera d'Orta, appartenente all'episcopato novarese. Le decisioni da lui
assunte furono valutate negativamente dalla Santa Sede e fu convocato a Roma per fornire spiegazioni a
Papa Innocenzo X. Nel corso dell'udienza fu colto da malore e morì l'8 marzo 1650. E' sepolto in cattedrale
(il monumento funebre ora è nel quadriportico antistante il Duomo).
Benedetto Odescalchi
Comasco, nato il 19 maggio 1611, fu promosso cardinale il 6 marzo 1645 da Innocenzo X. Prefetto della
segnatura dei brevi dal 1647, legato per lo stato di Ferrara dal 1648, fu eletto vescovo di Novara il 4 aprile
1650. Rinunciò alla sede novarese prima del 6 marzo 1656. Camerario del sacro collegio dal 1660, divenne
Papa con il nome di Innocenzo XI il 21 settembre 1676. Difese i diritti della chiesa contro l'ingerenza di Luigi
XIV, detto il re Sole. Decedette il 12 agosto 1689; è sepolto nella basilica di san Pietro. Fu dichiarato beato
da Pio XII il 7 ottobre 1956.
Giulio Maria Odescalchi
Comasco, fratello di Papa Innocenzo XI, monaco benedettino della congregazione Cassinese, fu creato
vescovo da Alessandro VII il 2 marzo 1656. Visitò due volte le chiese della diocesi e celebrò un sinodo nel
1660. Morì il 28 agosto 1666 e fu sepolto in cattedrale.
Sede vacante dal 28 agosto 1666 al 12 dicembre 1667.
Giuseppe Maria Maraviglia
Milanese, dell'ordine dei chierici regolari teatini, fu docente di filosofia e teologia, nonché preposito generale
del suo ordine. Eletto vescovo di Novara il 12 dicembre 1677. all'età di 50 anni, portò a termine la visita
pastorale e tenne un Sinodo nel 1674. Nel 1682 ricostituì la Congregazione degli Oblati dei Santi Gaudenzio
e Carlo. Morì a Galliate il 19 settembre 1684 e fu sepolto in cattedrale.
Sede vacante dal 19 settembre 1684 al 31 maggio 1688.
Nel 1686 Innocenzo XI nominò Vescovo di Novara il benedettino milanese Celestino Sfrondati, che rifiutò la
designazione per divenire abate di San Gallo. Successivamente, fu creato cardinale da Innocenzo XII il 12
dicembre 1695. Morì a Roma il 4 settembre 1696; sepolto nella chiesa di Santa Cecilia.
Giovanni Battista Visconti
Nato a Milano, divenne membro della Congregazione dei Chierici Regolari di S. Paolo, o Barnabiti. Fu eletto
vescovo di Novara il 31 maggio 1688, a 43 anni di età. Di lui rimangono 50 volumi di visite pastorali, lettere
per la cultura del clero ed il testo del Sinodo del 1707. Fu in urto con i Savoia circa le immunità
ecclesiastiche in Valsesia. Morì nell'Isola di S.Giulio il 10 maggio 1713 e fu sepolto nella Cattedrale di
Novara.
Giberto Borromeo
Milanese, nacque il 12 settembre 1671. Si laureò in diritto a Pavia ed in Teologia a Milano (1691). Ordinato
sacerdote nel 1710, il 26 gennaio 1711 fu nominato Patriarca titolare di Antiochia, poi fu promosso vescovo
di Novara il 17 gennaio 1714 e creato cardinale il 15 marzo 1717 da Clemente XI. Ufficializzò la
Congregazione degli Oblati, con l'autorizzazione del papa Clemente XII. Morì il 22 gennaio 1740. Fu sepolto
in S.Marco, indi traslato nella Cattedrale.
Bernardino Ignazio Rovero
Nato ad Asti il 29 marzo 1685, fu membro dell'ordine dei Cappuccini e Lettore di Filosofia e Teologia.
Nominato arcivescovo di Sassari il 2 ottobre 1730, fu trasferito a Novara il 18 settembre 1741. Morì a
Trecate il 26 ottobre 1747. Venne sepolto in Cattedrale.
Giovanni Battista Maratta
Nato a Fossano, fu membro della Congregazione degli Oratoriani. Laureatosi in diritto, divenne Preposito
della congregazione per 5 anni. Fu creato vescovo di Novara il 29 gennaio 1748. Morì a Macerata l'11 aprile
1748, durate il viaggio verso la diocesi.
Ignazio Rovero
Nato a Torino il 7 lugluio 1704, si laureò in diritto nel 1727 e divenne canonico della Cattedrale della sua
città. Fu governatore della Sabina nel 1738, di Città di Castello nel 1739 e di Fano nel 1741. Ceato vescovo
di Novara il 15 luglio 1748 da Papa Benedetto XIV, morì il 10 settembre 1756 e fu sepolto in Cattedrale.
Marco Aurelio Balbis Bertone
Nato a Chieri il 2 giugno 1725, divenne dottore in Teologia nel 1749 a Torino. Fu eletto vescovo di Novara il
3 gennaio 1757. Svolse un’intesa attività pastorale, testimoniata dai 73 tomi di Atti di Visita. Celebrò un
Sinodo nel 1778. Fondò il seminario di Gozzano e potenziò quello di Novara. Con il suo episcopato ebbe
termine la giurisdizione feudale dei vescovi sulla Riviera d'Orta (1767). Morì il 17 maggio1789 e fu sepolto in
Cattedrale.
Sede vacante dal 17 maggio 1789 al 26 settembre 1791.
Carlo Luigi Buronzo del Signore
Nato a Verdello il 23 ottobre 1731, divenne dottore in diritto, poi arcidiacono e infine vicario generale di
Vercelli. Promosso vescovo di Acqui il 20 settembre 1784, venne trasferito a Novara il 26 settembre 1791. Il
10 marzo 1797 fu nominato amministratore della diocesi di Torino e successivamente il 24 luglio fu creato
arcivescovo. Morì a Vercelli il 23 ottobre 1806.
Vittorio Filippo Melano
Nato a Cuneo nel 1733, fece parte dell’ordine domenicano. Divenne maestro di Teologia nel 1773 e insegnò
nell'Università di Cagliari. Nominato priore del convento di S. Domenico a Torino, fu promosso arcivescovo
di Cagliari il 1 giugno 1778 e il 24 luglio 1797 fu trasferito alla diocesi di Novara. Ebbe un episcopato
travagliato, a causa dei difficili tempi politici. Egli però cercò di difendere il ruolo pastorale del ministero della
Chiesa. Morì il 23 dicembre 1813.
Sede vacante dal 23 dicembre 1813 al 30 settembre 1817, il 26 settembre di tale anno la diocesi venne
separata dalla provincia metropolitana di Milano e resa suffraganea della nuova provincia
ecclesiastica di Vercelli, creata il 17 luglio 1817.
Giuseppe Morozzo
Nato a Torino il 12 marzo 1758, si laureò in Teologia e fu Rettore all'Università di Torino. Ordinato prete il 14
marzo 1802, fu promosso arcivescovo titolare di Tebe il 29 marzo dello stesso anno. Fu nominato nunzio
apostolico presso il Re di Toscana l'11 maggio 1802 e divenne segretario della Congregazione dei Vescovi e
Regolari il 2 dicembre1807. Creato cardinale l'8 marzo 1816 da Pio VII, fu eletto vescovo di Novara il 1
ottobre 1817. Nel 1832 venne nominato visitatore e delegato apostolico di tutti gli ordini regolari esistenti nel
Regno di Sardegna. Portò a termine la visita pastorale e celebrò un Sinodo nel 1826. Organizzò i Seminari e
ripristinò le strutture territoriali ed amministrative della diocesi. Morì a 84 anni il 22 marzo 1842.
Giacomo Filippo Gentile
Nato a Genova l'8 settembre 1809, si laureò in diritto nel 1838 e fu creato vescovo il 27 gennaio 1843.
Durante il suo episcopato fu costruito il nuovo Duomo antonelliano. Morto a Conegliano ligure il 23 ottobre
1875, fu sepolto a Gozzano.
Stanislao Eula
Nato a Mondovì il 10 giugno 1818, si laureò in teologia a Torino. Fu canonico ed arciprete della Cattedrale di
Torino dal 1859 al 1876. Nominato vescovo di Novara il 28 gennaio dello stesso anno, riformò il curriculum
degli studi nei Seminari ed portò a termine una visita pastorale. Morì il 10 aprile 1886 e fu sepolto in
Cattedrale.
Davide Riccardi
Nato a Biella nel 1833, si laureò in teologia ed in diritto. Fu canonico prevosto della Cattedrale e vicario
generale della diocesi di Biella. Nominato vescovo di Ivrea nel 1878 da Leone XIII, fu trasferito a Novara il 14
ottobre 1886. Sostenitore del movimento cattolico, fondò associazioni operaie e promosse la stampa
diocesana. Il 14 dicembre 1891 fu creato arcivescovo di Torino. Morì il 20 maggio 1897.
Edoardo Pulciano
Nato a Torino il 18 novembre 1852, si laureò in diritto e fu canonico della congregazione del Corpus Domini.
Passò poi alla Piccola Casa della Divina Provvidenza, ma fu eletto Provicario generale della Diocesi di
Torino dal Card. Alimonda. Nominato vescovo di Casale il 14 marzo 1887, fu trasferito a Novara l'11 luglio
1892. Portò a termine una visita Pastorale e celebrò un Sinodo nel 1900. Sappiamo che curò l'assistenza
spirituale e sociale degli operai. Il 16 novembre 1901 fu promosso ad arcivescovo di Gengiva. Morì il 25
dicembre 1911.
Mattia Vicario
Nato a Fontanetto Po (Vercelli) l'11 aprile 1849, nel 1858 fu accolto come seminarista nella Piccola Casa del
Cottolengo di Torino. Ordinato sacerdote a Vercelli nel 1872, divenne canonico della Cattedrale di quella
città. Creato vescovo di Saluzzo il 18 marzo 1895, fu trasferito a Novara il 16 dicembre 1901, ma prese
possesso della diocesi solo il 19 ottobre 1902. Attento alla formazione del clero e del laicato, fondò la Banca
del Piccolo Credito. Morì il 5 marzo 1906 e fu sepolto a Novara nella chiesa del cimitero.
Giuseppe Gamba
Nato a S. Damiano d'Asti il 25 aprile 1857, fu ordinato sacerdote nel 1880 e divenne poi parroco di
Villafranca, arciprete e canonico penitenziere nella Cattedrale di Asti. Si laureò in Teologia a Roma nel 1897
e divenne vescovo di Biella il 16 dicembre 1901. Fu trasferito a Novara il 13 agosto 1906: portò a termine
due visite pastorali e promosse le organizzazioni del movimento cattolico. Creato arcivescovo di Torino il 20
dicembre 1923, divenne cardinale nel 1926. Morì il 26 dicembre 1929 e fu Sepolto nella cattedrale di Torino.
Giuseppe Castelli
Nato a S.Gillio (Torino) il 15 novembre 1871, fu ordinato sacerdote nel 1895. Si laureò in Teologia a Torino
nel 1904 e divenne parroco a Cuognè. Nominato vescovo di Susa il 9 luglio 1911, venne trasferito a Cuneo il
21 dicembre 1920. Fu promosso vescovo di Novara il 21 ottobre 1924. Nel corso del suo episcopato
novarese, celebrò due solenni congressi eucaristici, ampliò la sede della Curia vescovile, portò a termine per
3 volte la visita pastorale e celebrò il sinodo del 1936. A lui si deve l’incremento e la diffusione dell'Azione
Cattolica. Morì il 12 settembre 1943 e fu sepolto in Cattedrale.
Giacomo Leone Ossola
Nato a Caluso (Torino) il 12 maggio 1887, venne a far parte dell'ordine dei frati minori cappuccini. Ordinato
sacerdote nel 1909, fu parroco di S.Lorenzo al Verano in Roma nel 1922. Eletto vicario apostolico di Harrar,
partecipò alla missione a Galla (Etiopia) il 17 ottobre 1937. Ebbe il titolo di vescovo di Salona. Nominato
amministratore apostolico della diocesi di Novara il 19 ottobre 1943, fu creato vescovo dal 9 settembre 1945.
Sembra che si sia prodigato durante la resistenza, salvando molte vite umane. Per questo, la città lo ricorda
con un monumento. Rinunciò per motivi di salute alla sede vescovile il 12 giugno 1951. Eletto arcivescovo
titolare di Gerapoli, morì all'Ospedale dei Fatebenefratelli di Brescia il 17 ottobre 1951. Fu sepolto in
Cattedrale.
Gilla Vincenzo Gremigni
Nato a Castagneto Carducci (Massa Marittima) il 22 gennaio 1891, divenne religioso dei Missionari del
Sacro Cuore di Gesù e fu ordinato sacerdote il 27 giugno 1915. Nel 1921 divenne parroco della Parrocchia
del Sacro Cuore del Suffragio ai Prati in Roma. Eletto vescovo di Teramo ed Atri unite, fu trasferito a Novara
il 29 giugno 1951. Ricevette il titolo di arcivescovo ad personam il 17 aprile 1858. Portò a termine la visita
pastorale e tenne un sinodo nel 1955; eresse nuove parrocchie ed il nuovo seminario urbano. Morì a Griffa il
7 gennaio 1963 e fu sepolto nella basilica della Madonna del Sangue di Re.
Placido M. Cambiaghi
Nato a Monza il 18 settembre 1900, venne a far parte della Congregazione dei chierici regolari di S.Paolo.
Ordinato sacerdote a Roma il 15 marzo 1924, fu eletto vescovo di Crema il 15 novembre 1953, per poi
essere trasferito a Novara 10 anni dopo, il 28 febbraio 1963. Iniziò ad attuare in diocesi la normativa del
Concilio Vaticano II, istituendo il consiglio presbiterale e gli altri organi partecipativi. Rinunciò al soglio
vescovile novarese il 30 ottobre 1971. Dal 1972 al 1987 fu presso la Curia Generalizia dei Padri Barnabiti al
Granicolo. Divenne poi Direttore dell'Ufficio Nazionale per la pastorale scolastica e vicario del cardinale Ugo
Poletti per il Capitolo lateranense. Morì a Roma il 18 dicembre 1987, ma la sua salma fu tumulata nella
cattedrale di Novara.
Aldo Del Monte
Nato a Montù Beccarla (PV) il 31 maggio 1915, fu ordinato sacerdote nel 1939 e divenne docente di
Teologia al seminario di Tortona. Fu cappellano militare in Russia, viceassistente generale dell'A.C. e
direttore dell'Ufficio Catechistico nazionale. Venne eletto vescovo alla chiesa titolare di Musti il 29 dicembre
1970 e fu consacrato il 31 dicembre 1971. Fu amministratore apostolico della diocesi di Acqui Terme. Eletto
vescovo di Novara il 15 gennaio 1972, iniziò il servizio pastorale in diocesi il 9 aprile 1972. Portò a termine la
visita della diocesi, attento a promuovere le iniziative pastorali in linea con il concilio e tentando di
responsabilizzare il laicato. Dal 1988 al 1990 celebrò il XX sinodo diocesano, il primo nella linea del concilio
Vaticano II. In data 19 dicembre 1990 furono accolte le sue dimissioni al compiersi del 75° anno di età. Morì
a Massino Visconti il 16 febbraio 2005 e fu sepolto a S.Filiberto di Pella.
Renato Corti
Nato a Galbiate (Como) il 1° marzo 1936, fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1959 ed eletto alla chiesa
titolare di Zallata il 9 maggio 1981. Ordinato in S.Ambrogio il 6 giugno 1981, venne eletto vescovo di Novara
il 19 dicembre 1990. Iniziò il servizio pastorale il 3 marzo 1991. Ha portato a termine gran parte della visita
pastorale nel 1993 ed ha anche commemorato il IV centenario dell'entrata in diocesi del Bascapé. Nel 1998,
ha celebrato il XVI centenario della nascita della diocesi. È l’attuale vescovo di Novara.
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