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La comprensione del testo: una mappa dei processi cognitivi

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La comprensione del testo: una mappa dei processi cognitivi
Claudia Cappa
Carlo Muzio
ISAC-CNR Torino
[email protected]
Ist. S.Stefano P.Potenza P.(MC)
Università di Pavia
I processi implicati nella lettura
comprendono la decodifica (input), per la
decifrazione dei singoli caratteri e delle
parole, e i processi di output, che
comprendono la verbalizzazione
(produzione) e la comprensione del testo.
Questi processi a livello neuropsicologico
sono tra loro indipendenti.
Paola Guglielmino
Università di Torino
Corso di Laurea in Logopedia
Questo lavoro fa parte di una ricerca più ampia che riguarda tutte le abilità necessarie allo studente per
sviluppare abilità di base: lettura, scrittura e calcolo. La costruzione di questa mappa è nata dall’esigenza di
migliorare la comunicazione fra operatori dei servizi sanitari e della scuola in relazione alle valutazioni per
difficoltà di apprendimento. Troppo spesso, infatti, i clinici utilizzano un linguaggio tecnico che non sempre viene compreso dagli
insegnanti, che devono essere i primi a comprendere i processi sottostanti le competenze delle abilità specifiche delle varie
discipline, per poter attuare un percorso didattico adatto all’allievo.
Qui presentiamo l’utilizzo della mappa dei processi cognitivi implicati nelle abilità di comprensione del testo.
Nonostante i principali manuali diagnostici non differenzino i disturbi di comprensione del testo dalla dislessia, la ricerca, tuttavia,
ha messo in evidenza la necessità di dissociare questi due disturbi 1,2,3 e di definire, quindi, il disturbo specifico di comprensione
del testo. La presenza dei deficit di lettura ha forti ripercussioni sul percorso scolastico di questi ragazzi e sulla loro autostima: il
DSM-IV riporta una percentuale di abbandoni scolastici
di circa il 40% (circa 1,5 volte in più rispetto alla media).
A partire dal tipo di difficoltà ed errori commessi nel
processo di comprensione del testo, l’obiettivo che si prefigge
tale strumento è di individuare le funzioni cognitive carenti direttamente implicate nelle attività di
comprensione e definire il percorso abilitativo, rendendo più semplice e comprensibile la comunicazione
diagnostica dei clinici agli insegnanti.
Tale mappa cognitiva è stata da noi elaborata considerando i processi cognitivi della comprensione
del testo e i test diagnostici utilizzati per le valutazioni. La mappa si sviluppa a cerchi concentrici: a
partire dall’abilità principale indagata (la comprensione del testo), si distribuiscono sul primo livello a
raggiera, il percorso delle funzioni cognitive implicate e le loro sottocomponenti, mentre nel secondo
livello le abilità necessarie nei compiti scolastici.
Età: 9 anni e 2 mesi (valutazione iniziale) – 10 anni e 7 mesi (valutazione finale)
Classe frequentata: inizio 4a elementare (valutazione iniziale) ; fine 5a elementare (valutazione finale)
La bambina è giunta all’osservazione clinica per difficoltà scolastiche legaste soprattutto alla
comprensione del testo.
Dall’analisi dei risultati ottenuti in sede
di valutazione si evidenzia un buon livello
= abilità cognitive generali
intellettivo con maggiori difficoltà nelle
= processi cognitivi specifici delle abilità di comprensione
prove di organizzazione sequenziale e
= competenze specifiche delle abilità di comprensione
spaziale.
Le capacità di pianificazione risultano
deficitaria nei limiti inferiori di norma. Risulta l’abilità di comprensione del testo nonostante un buon livello
nelle competenze di base dei processi di decifrazione (velocità e correttezza adeguati all’età ed al grado di
scolarizzazione).
Anche le abilità di scrittura risultano nei limiti di norma per la classe frequentata.
Il sistema del calcolo e dei numeri non è compromesso e le difficoltà incontrate in matematica risultano
essere legate alla difficoltà della comprensione del testo scritto.
= nella norma
= al limite inferiore della norma
= al di sotto di 2 d.s.
Durata: 9 mesi di intervento con 1 incontro alla settimana della durata di 1 ora.
Contenuti: Il tipo di intervento si è basato soprattutto su strategie metacognitive per aumentare le
conoscenze che la bambina aveva sulle proprie capacità cognitive e sul controllo che era in grado di
esercitarvi. Si è cercato di incrementare la consapevolezza dei processi che intervengono nella
comprensione, differenziando il tipo di lettura (globale e analitica) aiutandola a trovare strategie per
chiarire gli scopi della lettura a seconda del materiale da studiare.
L’applicazione della mappa per illustrare le funzioni
cognitive implicate nelle abilità di comprensione del testo
permette di differenziare in modo semplice e chiaro, anche
per operatori non clinici, le aree forti e deboli del soggetto
ed aiuta a definire il percorso di intervento educativo.
L’evidenza grafica del dato dovrebbe facilitare la
comunicazione fra gli operatori dei servizi sanitari e della
scuola, semplificando la comprensione delle specifiche
difficoltà di calcolo dell'allievo, indipendenti dalle sue
competenze cognitive generali. L’insegnante, a partire dalle
carenze specifiche, potrà risalire ai processi cognitivi
deficitari e formulare più adeguate metodologie didattiche.
Inoltre l’uso della mappa ci permette, nella valutazione post
intervento, di evidenziare le funzioni modificate rispetto
a quelle più resistenti al cambiamento.
Questo dato consente ai clinici di effettuare una più
precisa diagnosi neuropsicologica relativa alla specificità del
disturbo: in accordo con le più recenti indicazioni presenti in letteratura, si concorda nella necessità di formulare la
diagnosi di disturbo Specifico di apprendimento solo dopo una fase di adeguato e specifico trattamento che consenta di
evidenziare i processi e le funzioni cognitive più resistenti al trattamento. Questo lavoro fa parte di una ricerca più
ampia che riguarda tutte le abilità necessarie allo studente per sviluppare le competenze di base dei processi di
lettura, scrittura e calcolo.
1.
Bishop , D..M., Snowling, M.J. (2004) ,Developmental dyslexia and specific language impairment: Same or different?
Psychological Bulletin, 130.
2. Carretti, B., Cornoldi, C., De Beni, R. (2002). Il disturbo di comprensione del testo. In S. Vicari e M.C. Caselli, (a cura di) I disturbi dello sviluppo. Bologna: Il Mulino.
3. Padovani, R. (2006). La comprensione del testo scritto in età scolare. Una rassegna sullo sviluppo normale e atipico. Psicologia Clinica dello Sviluppo, 3, 369-388
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