Windows 7 backup, il maledetto errore 0x81000037

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metterà tempo ma dovete farlo e vedrete
che, al termine, ci saranno uno o più file
infetti: fateglieli eliminare, ripetete il
backup e vedrete che arriverà al termine
senza problemi.
HOWTO
Windows 7 backup, il
maledetto errore
0x81000037
Marco Valerio Principato - 05/01/14
Vi siete imbattuti nel codice di errore
che vedete nel titolo e non riuscite più
a eseguire il backup? Niente paura: è
più semplice di quel che si creda. Non
"googlate" e venite con me.
Prima o poi vi
succederà, quindi
tanto vale che leggiate
qui, così perdete meno
tempo e senza
“googlare”
vagabondando per ore: se il backup di
Windows 7 vi termina “male”, con la
laconica schermata di dettaglio errore in
cui il codice è 0x81000037 (vedi immagine
qui di lato, cliccabile per ingrandirla),
non... bestemmiate, non vi adirate e
mantenete la calma.
Quindi, aprite
Microsoft Security
Essentials o
l'antivirus che avete,
eseguite una
scansione completa e
non veloce (o “rapida” che sia). Ci
E perché – giustamente vi chiederete – il
sistema se ne accorge solo all'atto del
backup e non prima? La risposta è
semplice: perché per impostazione
predefinita Microsoft Security Essentials –
e la maggior parte degli antivirus – non
controlla tutto in tempo reale: si limita a
verificare e mantenere l'integrità dei file
“vitali” per il funzionamento del sistema.
Dunque, se il virus o trojan si annida –
come è capitato a me – all'interno di
messaggi di posta elettronica, che avete
magari ricevuto ma non aperto e non
ancora cancellato, l'antivirus non
interviene salvo all'atto in cui il file
contenente quel messaggio infetto viene
aperto davvero. E tale file può essere
aperto in – tutto sommato - “poche”
occasioni: quando lo apriamo noi
manualmente da Esplora Risorse, oppure
quando il programma di posta (come
Thunderbird, Outlook e simili) lo aprono
per visualizzarlo e gestirlo come allegato
del messaggio email che lo ha portato.
Se tentaste di salvare un simile allegato,
l'antivirus interverrebbe, ma se vi limitate
a vederlo elencato come allegato senza
salvarlo (per salvarlo occorre aprire un
file e scriverci il contenuto, che sarebbe
infetto, e solo allora l'antivirus
interviene), nessuno si “preoccupa”.
Quasi sempre gli antivirus “vigilano” in
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tempo reale solo all'atto dell'apertura di
un file: se dovessero vigilare in tempo
reale su tutti i file, il computer sarebbe
troppo appesantito e rallentato,
sollecitando inoltre molto anche il disco.
Ecco perché l'allarme scatta solo se si tenta
di aprire l'allegato o, appunto, come fa il
backup, di copiarlo altrove.
Lezioncina: quando vi capitano quei
messaggi di posta elettronica con oggetto
del tipo “Verifica della carta PostePay” e
voi sapete benissimo di non possedere
alcuna carta PostePay, non dite “dopo”:
cancellatelo subito, senza neanche
aprirlo. Nel mio caso era più insidioso,
perché era senza oggetto e aveva come
mittente uno dei miei indirizzi email ma
diverso da quello al quale era destinato,
solo per questo l'avevo temporaneamente
“trascurato”. E sono stato “punito”, come
questo post dimostra.
Ok? Buoni backup e, mi raccomando, fateli
spesso: quando meno ve lo aspettate,
proprio come accaduto a me, potrebbe
servire!
Marco Valerio Principato
Argomenti trattati:
sicurezza, backup
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