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determinazione dei funghi

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determinazione dei funghi
DETERMINAZIONE
DEI FUNGHI
DETERMINAZIONE DEI
FUNGHI
REGOLE
Raccogliere esemplari nei vari stadi di sviluppo (nei giovani
presenza di veli ed ornamentazioni fugaci,negli adulti colorazione
dell’imenoforo e sporata).
Gli sporofori vanno raccolti interi , in perfetto stato di
conservazione e con la base del gambo integra.
Utilizzare un foglio di allumino per la conservazione(mantiene
l’umidità,non si contaminano specie diverse).
Annotare l’ambiente di crescita (essenze arbore , substrato di
crescita).
Annotare l’odore , sapore e le colorazioni che nel tempo
potrebbero variare.
MORFOLOGIA DEGLI
SPOROFORI
OSSERVAZIONE DEI CARATTERI
OCCORRE OSSERVARE
FORME
MODI DI CRESCITA
CAPPELLO
IMENOFORO
GAMBO
VELO GENERALE
VELO PARZIALE
CARNE
MORFOLOGIA DEGLI SPOROFORI
FORME
GLI SPOROFORI POSSONO ESSERE:
1
2
3
4
5
- A GAMBO E CAPPELLO CON SOTTO LAMELLE
- A GAMBO E CAPPELLO CON SOTTO PORI
- A GAMBO E CAPPELLO CON SOTTO ACULEI
- CON GAMBO E CAPPELLO A FORMA DI CAPPUCCIO
- A FORMA DI MENSOLA CON SOTTO PORI,RARAMENTE LAME O
ACULEI OPPURE LISCI SU LEGNO
6 - A FORMA DI COPPA CON O SENZA GAMBO
7 - A FORMA SFEROIDALE O A PERA O A STELLA
8 - A FORMA DI CLAVA O DI CESPUGLIO
9 - CROSTOSI,SU LEGNO,LISCI O CON PORI O ACULEI
10- GELATINOSI PER LO PIU’ SU LEGNO
1
A GAMBO E CAPPELLO CON SOTTO
LAMELLE
2
A GAMBO E CAPPELLO CON SOTTO PORI
3
A GAMBO E CAPPELLO CON SOTTO ACULEI
4
CON GAMBO E CAPPELLO A FORMA DI
CAPPUCCIO(MITRA)
5
A FORMA DI MENSOLA CON SOTTO PORI,O RARAMENTE
LAMELLE O ACULEI,OPPURE LISCI ,SU LEGNO
6
A FORMA DI COPPA CON O SENZA GAMBO
7
A FORMA SFEROIDALE,A PERA O A STELLA
8
A FORMA DI CLAVA O DI CESPUGLIO
9
CROSTOSI ,SU LEGNO,LISCI O CON PORI O
ACULEI
10
GELATINOSI PER LO PIU SU LEGNO
MORFOLOGIA DEGLO SPOROFORI
MODI DI CRESCITA
MODI DI CRESCITA
DISPOSIZIONI NEL TERRENO
1
2
3
Alcune specie sono caratterizzate dalla crescita
particolare, realizzando alcune curiose forme nel
terreno:
IN CERCHI (o più comunemente
semicerchi)
A ZIG E ZAG (o saette)
IN LINEA RETTA
IN CERCHI
IN CERCHI
IN CERCHI
A ZIG ZAG
IN LINEA RETTA
MODI DI CRESCITA
GLI SPOROFORI POSSONO CRESCERE
1
2
3
4
5
6
ISOLATI
A TRUPPA SPARSA
DISSEMINATI
CONNATI
CESPITOSI
FASCICOLATI
ISOLATI
A TRUPPA SPARSA
CRESCIUTI A GRUPPI
DISSEMINATI
CRESCITA ABBONDANTE SEPARATI DISTINTAMENTE
CONNATI
CRESCIUTI DA UN UNICO CORPO BASE
CESPITOSI
CRESCIUTI A MAZZI E RIUNITI ALLA BASE DEL PIEDE
FASCICOLATI
CRESCIUTI A MAZZI UNITI DALLA BASE AD UNA CERTA
ALTEZZA DEL GAMBO
MODI DI CRESCITA
SINTESI CARATTERI MORFOLOGICI
CAPPELLO
IMENOFORO
GAMBO
VELO GENERALE
VELO PARZIALE
MORFOLOGIA DEGLI SPOROFORI
CAPPELLO
FORMA
PIANO
CONVESSO
DEPRESSO
OMBELICATO
UMBONATO
IMBUTIFORME
CONICO E TRONCO-CONICO
CAMPANULATO
PIANO
COVESSO
DEPRESSO
OMBELICATO
CAPPELLO UMBONATO OTTUSO
CAPPELLO UMBONATO ACUTO
IMBUTIFORME
IMBUTIFORME CON UMBONE
CONICO E TRONCO-CONICO
CAMPANULATO
ORLO DEL CAPPELLO
- ORLO INTERO (LISCIO)
- ORLO STRIATO FINO A SCANALATO
- ORLO LOBATO
- ORLO APPENDICOLATO
- ORLO INVOLUTO
- ORLO REVOLUTO
ORLO INTERO (LISCIO)
ORLO STRIATO
FINO A PETTINATO E SCANALATO
LOBATO
APPENDICOLATO
INVOLUTO
REVOLUTO
ORNAMENTAZIONI DEL CAPPELLO
tutto quello che è visibile sulla superficie del cappello:
ORNAMENTAZIONI
INNATE
ORNAMENTAZIONI
APPLICATE
SCREPOLATURE O FESSURAZIONI
DESQUAMATURE
FIBRILLOSITA INNATE
CHIAZZE O MACCHIE DI
COLORAZIONE
TOMENTOSITA’
VILLOSITA’
VERRUCHE
PLACCHE
PRUINOSITA’
GRANULI
ORNAMENTAZIONI INNATE
SCREPOLATURE
FESSURAZIONI o RIMOSITA’
DESQUAMAZIONI
FIBRILLE INNATE
ZONATURE
TOMENTOSITA’
ORNAMENTAZIONI APPLICATE
VILLOSITA’
VERRUCHE
PLACCHE
GRANULAZIONI
ALTRE CARATTERISTICHE DELLA
CUTICOLA
PRUINA
IGROFANEITA’
GLUTINOSITA’
PRUINA
La pruina è una sostanza (cera vegetale) che serve a rendere
idrorepellente la superficie pileica di alcuni funghi,questo
per aumentare la conservabilità.
E’ una sostanza polverosa la cui presenza si evidenzia in
quanto determina un effetto nebbioso del cappello ,è
detersibile con un corpo lipofilo (dita).
PRUINA
IGROFAINETA’
Per igrofainetà si intende la caratteristica che hanno alcuni funghi
(soprattutto nel cappello) di assorbire acqua e mostrare come
conseguenza un aumento dell’intensità della colorazione
originale.
Aspetto che spesso diventa un importante carattere diagnostico.
Gli sporofori che presentano questa caratteristica sono detti
IGROFANI
IGROFANEITA’
GLUTINOSITA’
Muco viscoso appiccitaccio che ricopre la superficie pileica
MORFOLOGIA DEGLI SPOROFORI
IMENOFORO
PARTE FERTILE DELLO SPOROFORO IN CUI E’ INSERITO E SI
SVILUPPA L’IMENIO,CHE E’ COSTITUITO A SUA VOLTA DA BASIDI
(NEI BASIDOMICETI) O ASCHI (NEGLI ASCOMICETI)
CARATTERI IMENIALI DEI BASIDIOMICETI
(BASIDI E CISTIDI)
L’IMENIO è la struttura deputata alla
produzione ed alla dispersione delle
spore ed è costituito da un insieme di
cellule denominate basidi e cistidi
BASIDI
I basidi sono deputati alla poduzione
delle spore,sono per lo più a forma di
clava e recano alla sommità delle loro
appendici (sterigmi) le spore che si
distaccano a maturità.Le spore sono da
2 a 4 pr basidio.
CARATTERI IMENIALI DEGLI ASCOMICET
(ASCHI E PARAFISI)
Gli aschi sono il corrispettivo dei basidi
negli ascomiceti,sono cellule a
forma cilindrica o di sacco e
all’interno maturano le spore.Le
dimensioni la forma e le proprietà
chimiche in molti casi sono
importanti.Le parafisi sono cellule
sterili,in genere filiformi disposte tra
gli aschi
IMENOFORO
Nei macromiceti può essere diversamente conformato:
IMENOFORO A LAMELLE
IMENOFORO A TUBULI E PORI
IMENOFORO AD ACULEI
IMENOFORO A PIEGHE
IMENOFORO LISCIO
IMENOFORO INTERNO
IMENOFORO A LAMELLE
L’osservazione delle lamelle riguarda :
COLORE
INSERZIONE AL GAMBO
FORMA
STRUTTURA
COLORE LAMELLE
Generalmente (ma non sempre) il colore delle lamelle
corrisponde al colore delle spore.
GRUPPI DEFINITI PER COLORAZIONE DI SPORATA
LEUCOSPOREI
RODOSPOREI
OCROSPOREI
IANTINOSPOREI
MELANOSPOREI
Spore bianche o leggermente colorate in massa
Spore rosa o rosa bruno
Spore ocra,ruggine o brune
Spore bruno porpora,bruno violaceo
Spore nere
Colore delle spore
MOLTA IMPORTANZA RIVESTE IL COLORE DELLA
SPORATA IN MASSA
Funghi leucosporei
Funghi rodosporei
Funghi ocrosporei
Funghi iantinosporei
Funghi melanosporei
Colore delle spore
SPORATA
SPOROFORI LEUCOSPOREI
SPOROFORI LEUCOSPOREI
a lamelle diversamente colorate
rispetto al colore delle spore
LEUCOSPOREI A LAMELLE COLORATE
Colore lamelle
Giallo
Giallo-Arancio
Rosa
Rosso
Lilla o Viola
Verde
Nero o nerastro
Marrone-Ocra o ruggine
Specie
Amanita cesarea-Hygrocybe spp-Tricholoma equestre
Tricholoma sulfureum-Tricholomopsis rutilans
Cuphophyllus pratensis-Hygrophoropsis auriantaca
Hygrophorus nemoreus-Lepista flaccida-Omphalotus olearius
Hygrophorus russula-Hyhrophorus pudorinus-Laccaria spp
Leucoagaricus spp-Mycena spp-Tricholoma orirubens-Hymenopellis
radicata
Hygrocybe spp
Lepista nuda-Lepista sordida-Mycena pura-Mycena pelianthina
Laccaria amethystina
Clitocybe odora-Gliophorus psittacinus
Mycena pelianthyna
Armillaria spp-Clitocybe alexandri-Gymnopus peronatus-Gymnopus
hybridus-Gymnopus fusipes-Marasmius oreades-Tricholoma
spp(vaccinum-imbricatum-acerbum e sez.Albobrunnea)
SPOROFORI RODOSPOREI
SPOROFORI OCROSPOREI
SPOROFORI IANTINOSPOREI
SPOROFORI MELANOSPOREI
PARTI E DIMENSIONI DELLA LAMELLA
Nella lamella si devono distinguere le seguenti parti:
- le due facce, sede dell’imenio (basidi, spore, cistidi)
- l’orlo o filo o tagliente;
- il dorso, opposto al filo, che unisce la lamella alla carne del
cappello;
ed inoltre le seguenti dimensioni:
- la larghezza o altezza (distanza tra dorso e filo);
- la lunghezza della lamella;
- lo spessore (distanza tra le due facce della lamella)
PARTI E DIMENSIONI DELLA LAMELLA
INSERZIONE DELLE LAMELLE AL GAMBO
Le lamelle, rispetto al gambo, possono essere:
- LIBERE quando le lamelle non sono saldate al gambo (distanti quando tra
gambo e lamella si intravede la carne del cappello);
- SMARGINATE O UNCINATE quando toccano il gambo con un’ansa ad
uncino;
- ADNATE quando toccano il gambo per tutta la larghezza;
-DECORRENTI quando toccano il gambo e proseguono lungo lo stesso per
un tratto più o meno lungo ;
-SECEDENTI nel caso di lamelle adnate che tendono facilmente a staccarsi
dal gambo nel tratto di contatto con esso
LAMELLE LIBERE
SPOROFORI A LAMELLE LIBERE
SMARGINATE o UNCINATE
SPOROFORI A LAMELLE SMARGINATE O
UNCINATE
LAMELLE ADNATE
SPOROFORI A LAMELLE ADNATE
LAMELLE DECORRENTI
SPOROFORI A LAMELLE DECORRENTI
SECEDENTI
SECEDENTI
LE LAMELLE IN BASE AL PROFILO E ALLE
DIMENSIONI POSSONO ESSERE
- BASSE o STRETTE
- ALTE o LARGHE
- PANCIUTE o VENTRICOSE
- SPESSE
- SOTTILI
BASSE o STRETTE
BASSE O STRETTE
ALTE o LARGHE
ALTE o LARGHE
PANCIUTE o VENTRICOSE
PANCIUTE o VENTRICOSE
LAMELLE SPESSE
LAMELLE SOTTILI
LAMELLE POSSONO ESSERE INOLTRE
SEPARABILI dalla carne del cappello
NON SEPARABILI dalla carne del cappello
LE LAMELLE IN BASE ALLA DISPOSIZIONE
POSSONIO ESSERE
- RADE o SPAZIATE
- FITTE
- CON LAMELLULE quando sono presenti lamelle di
lunghezza ridotta che partono dal cappello e non raggiungono il
gambo
-ANASTOMIZZATE quando sono collegate tra di loro, da
grosse vene
- BIFORCATE quando ad un certo punto possono sdoppiarsi
RADE o SPAZIATE
RADE o SPAZIATE
LAMELLE FITTE
LAMELLE FITTE
CON LAMELLULE
CON LAMELLULE
ANASTOMIZZATE
ANASTOMIZZATE
BIFORCATE
BIFORCATE
BIFORCATE
CARATTERISTICHE DEL FILO DELLA LAMELLA
- INTEGRO OSSIA INTERO
- FESSURATO in varia maniera
-ETEROMORFO quando il filo si presenta di colore
diverso, dovuto alla presenza di cellule sterili dette
cistidi, o di altre formazioni
FILO INTERO
FILO SEGHETTATO
FILO ETEROMORFO
FILO ETEROMORFO
FILO ETEROMORFO
IMENOFORO A TUBULI E PORI
IMENOFORO A TUBULI E PORI
IMENOFORO A TUBULI E PORI
DEI TUBULI VANNO OSSERVATI
- INSERZIONE sul gambo
- SEPARABILITA’dalla carne del cappello
- LUNGHEZZA ( corrispondente alla LARGHEZZA o
ALTEZZA delle lamelle)
- COLORE
INSERZIONE DEI TUBULI AL GAMBO
I TUBULI RISPETTO AL GAMBO POSSONO ESSERE
LIBERI o DISTANTI quando non sono saldati al gambo
ADNATI quando toccano il gambo per tutta la lunghezza;
DECORRENTI quando toccano il gambo e proseguono lungo lo
stesso per un tratto più o meno lungo
TUBULI LIBERI
TUBULI ADNATI
TUBULI DECORRENTI
LUNGHEZZA TUBOLI
TUBULI CORTI
LUNGHEZZA TUBULI
TUBULI LUNGHI
DEI PORI VANNO OSSERVATI
- DIAMETRO
- FORMA
- COLORE
DIAMETRO PORI
PICCOLI
PORI PICCOLI
PORI ROTONDI
PORI ROTONDI
PORI IRREGOLARI
PORI IRREGOLARI
PORI IRREGOLARI
PORI LABIRINTIFORMI
PORI LABIRINTIFORMI
COLORE DEI PORI
IMENOFORO AD ACULEI
IMENOFORO AD ACULEI
ACULEI DECORRENTI
IMENOFORO AD ACULEI
ACULEI NON DECORRENTI
IMENOFORO A PIEGHE
IMENOFORO LISCIO
IMENOFORO INTERNO
IMENOFORO
INTERNO
GAMBO
Quando si esamina il gambo si deve
considerare:
Posizione rispetto al cappello
CENTRALE
LATERALE
ECCENTRICO
Differenziazione tra il tessuto del gambo e quello del
cappello:
OMOGENEO
ETEROGENEO
Lamelle non libere
Lamelle libere
POSIZIONE DEL GAMBO
RAPPORTO CON IL CAPPELLO
OMOGENEO
ETEROGENEO
GAMBO
FORMA
- CILINDRICO
- CLAVATO
- FUSIFORME
- OBESO
- BULBOSO
- MARGINATO
- FLESSUOSO
- CON RIZOMORFE
GAMBO CILINDRICO
GAMBO CILINDRICO
CLAVATO
GAMBO CLAVATO
FUSIFORME
GAMBO FUSIFORME
OBESO
GAMBO OBESO
BULBOSO
GAMBO BULBOSO
GAMBO MARGINATO
GAMBO MARGINATO
FLESSUOSO
FLESSUOSO
GAMBO CON RIZOIDI
GAMBO CON RIZOIDI
Il GAMBO in relazione alla sua STRUTTURA e
consistenza può essere definito:
- PIENO
- CAVO
- FISTULOSO
- CAVERNOSO
- FARCITO O MIDOLLOSO
- CORTICATO
GAMBO PIENO
GAMBO PIENO
GAMBO CAVO
GAMBO CAVO
(Boletinus cavipes)
GAMBO FISTULOSO
GAMBO FISTULOSO
GAMBO CAVERNOSO
GAMBO CAVERNOSO
GAMBO FARCITO
GAMBO FARCITO
GAMBO CORTICATO
Il GAMBO in relazione alla presenza di
DECORAZIONI può essere definito:
- ZEBRATO
- VELLUTATO
- RETICOLATO
- COSTOLATO
- SCROBICOLATO
- SCABROSO
- SQUAMETTATO
- GRANULOSO
- PUNTEGGIATO
GAMBO ZEBRATO
GAMBO ZEBRATO
GAMBO ZEBRATO
GAMBO VELLUTATO
GAMBO VELLUTATO
GAMBO RETICOLATO
GAMBO RETICOLATO
PARTICOLARE GAMBO RETICOLATO
GAMBO COSTOLATO
GAMBO COSTOLATO
GAMBO SCROBICOLATO
GAMBO SCROBICOLATO
PARTICOLARE GAMBO SCROBICOLATO
SQUAMOSO o SCABROSO
GAMBO SCABROSO
PARTICOLARE GAMBO SCABROSO
GAMBO SQUAMETTATO
GAMBO GRANULOSO
GAMBO GRANULOSO
PARTICOLARE GAMBO GRANULOSO
GAMBO PUNTEGGIATO
VELO GENERALE
VELO GENERALE
(Membrana che avvolge il primordio)
Può essere
MEMBRANOSO struttura più o meno elastica
FRIABILE
struttura si disgrega precocemente
FUGACE
struttura fugace con residui appena
visibili
VELO GENERALE MEMBRANOSO
il velo generale è di struttura membranosa(cellule allungate) più
o meno elastica , cresce con il primordio, quando questo si
sviluppa viene lacerato lasciando residui ben visibili (velo
generale persistente) e da origine a:
- VOLVA MEMBRANOSA situata alla base del gambo a
sacco e inguainante
- PLACCHE lembi di membrana situati sul cappello
- ARMILLA anello di origine inferiore che si prolunga
sino al piede come una calza
- ANELLO DOPPIO dovuto dal velo generale e da quello
parziale
VELO GENERALE MEMBRANOSO
VOLVA A SACCO
MEMBRANOSA
VOLVA INGUAINANTE
MEMBRANOSA
Placche
Armilla
Anello doppio
VELO GENERALE
FRIABILE
il velo generale è di consistenza friabile (cellule sferiche) e si
disgrega precocemente, si tratta quindi di un velo fugace, i suoi
residui sono appena visibili sia sul cappello, sia sulla superficie del
gambo adulto e da origine a:
- VOLVA più o meno dissociata
- VERRUCHE
- GRANULAZIONI
VOLVA DISSOCIATA
VOLVA CIRCONCISA
VOLVA DISSOCIATA IN
ANELLI o CERCINI
VOLVA DISSOCIATA IN
PERLE
VOLVA EVANESCENTE
VERRUCHE
GRANULAZIONI
VELO GENERALE FUGACE
il velo generale è di struttura diversa, spesso fugace con
residui appena visibili e dà origine a :
- MUCILLAGGINI vischiose
- PRUINE ossia polvere e farinosità
- FIBRILLE APPLICATE (ADNATE)
MUCILLAGINI VISCHIOSE
PRUINA
FIBRILLE ADNATE
VELO PARZIALE
Il velo parziale si estende tra l’orlo del cappello e la parte superiore
del gambo formando una protezione per l’imenoforo del giovane
sporoforo; quando si apre a maturità il velo si lacera ai bordi
del cappello e ricade sul gambo formando una sorta di anello o di
cortina.
ANELLO
In riferimento all’anello sarà opportuno porre attenzione a:
- ORIGINE stabilire se l’anello è originato dal velo generale
(anello infero) oppure dal velo parziale (anello supero)
- CONSISTENZA che può essere membranacea, farinosa,
ecc. a seconda della sua struttura cellulare
- PERSISTENZA permanenza sul gambo
- DIMENSIONE
- COLORE e ALTRE caratteristiche (striature, sfrangiature
ecc.)
ORIGINE
ANELLO SUPERO
ORIGINATO DAL VELO PARZIALE
ANELLO SUPERO
ANELLO INFERO
ORIGINATO DAL VELO GENERALE
ANELLO INFERO
ANELLO MOBILE
ANELLO DOPPIO
Anello doppio
ANELLO A RUOTA DENTATA
CORTINA
CORTINA
CORTINA
In riferimento alla cortina sarà opportuno porre attenzione
a:
- CONSISTENZA che può essere filamentosa o araneosa e
glutinosa
- PERSISTENZA permanenza sul gambo
- COLORE
CARNE
La carne dello sporoforo (o trama) può presentarsi
OMOGENEA O ETEROGENEA ed avere le
seguenti caratteristiche:
- CONSISTENZA
- SAPORE
- SUCCULENZA
- ODORE
- PUTRESCIBILITA’
- REVICISCENZA
- COLORE
CONSISTENZA
Ossia l’insieme delle caratteristiche di resistenza della carne alle
sollecitazioni di compressione, trazione, lacerazione;
caratteristiche che si apprezzano con il tatto e si esprimono con
termini di paragone quali:
- CONSISTENZA CARNOSA
- CONSISTENZA FIBROSA
- CONSISTENZA LEGNOSA-CORIACEA
- COSISTENZA GELATINOSA
- CONSISTENZA ELASTICA
- CONSISTENZA GESSOSA(CASSANTE)
- CONSISTENZA SPUGNOSA
CONSISTENZA CARNOSA
CONSISTENZA FIBROSA
CONSISTENZA LEGNOSA - CORIACEA
CONSISTENZA LEGNOSA-CORIACEA
CONSISTENZA GELATINOSA
CONSISTENZA ELASTICA
CONSISTENZA GESSOSA - CASSANTE
Carne a frattura netta, con o senza emissione di latice, per la
diversa struttura ifale della carne formata da cellule a forma
sferica dette sferocisti.
CONSISTENZA GESSOSA - CASSANTE
CONSISTENZA SPUGNOSA
SUCCULENZA
cioè il contenuto di acqua negli sporofori, che seppure
varia entri limiti molto ristretti (80 -90%) può comunque
far distinguere gruppi di specie a carne acquosa ed altri a
carne asciutta.
PUTRESCIBILITA’
La maggior parte dei funghi è putrescibile, ossia soggetta a
subire il fenomeno della putrefazione; alcune specie
appassiscono e si disseccano, permanendo anche per lungo
tempo prima di ridursi in polvere.
REVIVISCENZA
Esistono specie che si seccano a tempo asciutto e che
riprendono la loro turgidità con tempo piovoso (riprendono
anche ad emettere spore)
COLORE
La carne può avere diversi colori , in alcuni funghi a contato con
l’aria si ossida e cambia di colore
SAPORE
La valutazione del sapore di un fungo è più semplice rispetto a
quella dell’odore.
I sapori rilevabili possono essere ripartiri in quattro categorie.
MITE
PICCANTE
AMARO
DOLCE
Russula aurea-Russula virescens
Lactaius piperatus-Russula nobilis
Boletus calopus-Tricholoma ustale
Clavariadelphus truncatus
ODORE
Evidenziare l’odore di un fungo appena raccolto è in molti casi di
estrema importanza per il riconoscimento della specie.
La rivelazione dell’odore di un fungo viene effettuata
annusandone la superficie imeniale al momento della raccolta.
L’odore si percepisce in modo più netto sfregando le lamelle di
un fungo.
Alcuni odori si posso percepire in altre parti del fungo ad
esempio alla base del gambo o sfregando la cuticola del
cappello.
Alcuni odori variano con la temperatura e con lo sviluppo del
fungo.
Essendo la percezione dell’odore soggettiva, è bene a non
affidarsi per la determinazione al solo carattere olfattivo.
GLI ODORI
FARINACEO, odore di farina fresca, di farina rancida,
di farina bagnata, di pasta fresca.
Anche di scorza di anguria, di sego, di cetriolo, di patate
crude.
Agrocybe praecox, A. aegerita, Calocybe gambosa,
Catathelasma imperiale, Clitocybe ncerrussata, Clitopilus
prunulus, Cortinarius aleuriosmus, C. dionysae,
Entoloma sinuatum, E. clypeatum, Hohenenbuehelia
georgenia, H. petaloides, Hydnellum coeruleum, H.
aurantiacum, Hygrophorus nemoreus, H. pleurotoides,
Limacella spp., Mycena inclinata, M. galericulata,
Omphalotus olearius, Pleurotus cornucopiae, P. eryngii,
Polyporus squamosus, Porpoloma pes-carpae, Rhodocybe
truncata, Sarcodon joeides, S. versipellis, Telephrocybe
rancida, Tricholoma albobrunnea, T. aurantium,
T. portentosum, T. scalpturatum, T. pardinum, T.
columbetta, T. sejunctum, Volvariella bombycina.
RAPACEO, odore di rapa, di radici, terroso-viroso
Amanita spissa, A. citrina, A.porphyria, Cortinarius
cinnamomeus, C. duracinus, C. cotoneus, C. venetus,
Hebeloma sinapizans, H. custuliniforme, Inocybe
patouillardii, I. geophylla, Mycena pura, Tricoloma
vaccinum, T. bresadolanum.
SCLERODERMA, odore sgradevole, con componente
simile al precedente, ma più metallico.
Agaricus impudicius, Bondarzewia montana, Cystolepiota
aspera, Lepiota cristata, Melanophyllum echinatum,
Suillus variegatus, Genere Scleroderma, Xerocomus
rubellus.
GLI ODORI
FENOLO, odore anche di inchiostro di calamaio.
Agaricus xanthodermus, A. praceclaresquamosus,
Clavatia utriformis, Cortinarius obtusus, Russula
amethystina, R. turci, Scleroderma citrinum.
CAPRONE, odore composto di timbrofetido. Anche
acetilene.
Cortinarius caphoratus, C. traganus, Lycoperdon
pyriforme, L.foetidum.
MANDORLE AMARE. anche Lauroceraso.
Clitocybe alexandri, Hebeloma radicosum,
Hygrophorus agathosmus, H. odoratus, Inocybe boltonii,
Pholiota populena, Russula laurocerasi.
ZUCCHERO, anche zucchero bruciato.
Cortinarius sacchariosmus, Cystolepiota sacchariolens,
Hebeloma sacchariolens.
SAPONE DI MARSIGLIA.
Hebeloma subsaponaceum, Ramaria pallida,
Tricholoma saponaceum.
TOPINAMBUR COTTI,odore nche di trimetillamina,
crostacei in cottura, larva di cosso.
Hygrophorus eburneus, H. carpini, H. chrysodon,
Inocybe Hirsuta, Lactarius volemus, L. rugatus,
Russula violeipes, R. amoena, R. amoenicolor.
PESCE. odore anche salmastro, ammoniacale.
Amanita ovoidea, Entoloma hitipes, Inocybe pisciodora,
I. sambucina, Lactarius plumbeus, Macrocystidia
cucumis, Russula xerampelina, R. chloroides.
GLI ODORI
CIANICO.
Clitocybe gibba, Marasmius oreades, Phaeolepiota
aurea, Pseudoclitocybe cyanthiformis.
ANISATO, di anice o similare.
Agaricus silvicola, A. essettei, A. arvensis, Clitocybe
anisata, C. odora, C. suaveolens, C. obsoleta,
Cortinarius hinnuloides, C. odorifer, Geophyllum
odoratum, Hydnellum suaveolens, Lentinellus
cochleatus, Lentinus lepideus, R. fragrantissima,
Trametes suaveolens.
BURRO.
Clitocybe inornata, Collybia butyracea.
MUFFA. di muschio bagnato, di stracci da pavimento
semiasciutti, di terriccio umido.
Cortinarius hinneuleus, C. coerulescens, Cystoderma
carcharias, Hygrocybe fornicata, Inocybe cervicolor, I.
godeyi, Ramaria fennica.
ASSOCIAZIONE ODORE SPECIE
Farina(cetriolo,pepe)
Anice
Mandorle amare
Varechina
Miele-Urina
Aringhe affumicate
Cocco
Terroso
Acetilene(gas)
Agrumi
Foglia di geranio
Fruttato mele cotte
Iodioformio
Cicoria tostata
Ravanello
Spermatico
Aglio
Calocybe gambosa-Clitopilus prunulus
Clitocybe odora-Cortinarius odorifer
Russula grata-Agaricus urinascens
Russula foetens
Russula melliolens
Lactarius volemus
Lactarius glyciosmus
Clitocybe cerussata
Tricholoma sulfureum
Lactarius porninsi
Russula pelargonia
Russula queletii
Agaricus xanthoderma
Ramaria pallida
Mycena pura-Amanita citrina
Morchella spp-Inocybe spp
Marasmius alliaceus
SINTESI CARATTERI MORFOLOGICI
HABITAT
• L’habitat ed i periodi di crescita possono essere a volte di aiuto al
riconoscimento ed è quindi importante conoscere le principali specie
arboree.
Esempi:
- Boschi di latifoglia - B. aereus, A.rubescens, A.caesarea,
B.regius, B.luridus, A.phalloides, R.vesca
-
Boschi di aghifoglia - T.terreum, C.aurora, S.granulatus L.deliciosus
Ubiquitario – Boletus edulis,Boletus aestivalis
Tronchi di pioppo - A.aegerita
Tronchi di latifoglie - A.mellea, F.epatica
Prati - A.campestris, M.procera, C.comatus
Boschi misti - Russule, C.cornucopioides, L.perlatum
CARATTERI CHIMICI E MICROSCOPICI
(reazioni chimiche, spore, cistidi, basidi,ecc.)
Vistosa reazione a
potassa concentrata
(KOH20/30%
”Idrato di
Potassio”) di
Amanita virosa
Vistosa reazione
allo sfregamento su
Russula nigricans.
Spore e basidi di Laccaria sp
Aschi e spore di Peziza sp
Il colore rosso con
il tempo diventa
nero.
CLASSIFICAZIONE DEI FUNGHI
Classificare i funghi significa raggruppare entità simili tra loro in
funzione di somiglianze morfologiche e/o funzionali.
TASSONOMIA
SISTEMATICA
NOMENCLATURA
TASSONOMIA
La tassonomia consiste nella delimitazione dei vari taxa.Un taxon è
un insieme convenzionale di individui che condividono alcune
caratteristiche.
Esempio 1 - Funghi con imenoforo a lamelle che secernono un latice
quando spezzati ,con carne non fibrosa.
Esempio 2-Funghi con imenoforo a lamelle che non secernono un
latice quando spezzati ,con carne non fibrosa
Esempio 3 – Funghi con imenoforo a lamelle e carne più o meno
fibrosa
B
Funghi con imenoforo a lamelle e carne
più o meno fibrosa
A
Funghi con imenoforo a lamelle
che secernono un latice quando
spezzati ,con carne non fibrosa
C
Funghi con imenoforo a lamelle che
non secernono un latice quando
spezzati ,con carne non fibrosa
SISTEMATICA
La sistematica definisce le relazioni gerarchiche tra i
taxa.Ovvero la sistematica organizza i taxa in un sistema
gerarchico.
Non esiste una sistematica unica e accettata da tutti ma sistematiche
diverse a seconda dei caratteri che si ritengono di maggiore
importanza per la suddivisione dei taxa.Oggi si ha anche una
sistematica filogenetica.
I taxa individuati sono di rango tassonomico diverso,tra i quali
l’unità fondamentale è la specie.
E
Funghi con imenoforo formato da
lamelle
D
Funghi con imenoforo a lamelle ,con carne
non fibrosa
A
Funghi con imenoforo a lamelle
che secernono un latice quando
spezzati ,con carne non fibrosa
B
Funghi con imenoforo a lamelle e carne
più o meno fibrosa
C
Funghi con imenoforo a lamelle
che non secernono un latice
quando spezzati,con carne non
fibrosa
I principali ranghi sovraspecifici sono in ordine discendente:
REGNO
DIVISIONE
CLASSE
ORDINE
FAMIGLIA
GENERE
SPECIE
Taxa organizzati gerarchicamente
NOMENCLATURA
La nomenclatura ,una volta che i taxa sono stati delimitati ed
organizzati in una sistematica, attribuisce loro un nome che li individui
univocamente.
Le basi del sistema nomenclaturale sono state gettate due secoli fa da
Linneo che propose una nomenclatura binomia in latino,nella quale
ciascuna specie è individuata da due termini ,il primo dei quali riferito al
genere ed il secondo proprio alla specie. Es.Boletus aestivalis è il nome
scientifico della specie ed è riconosciuto in tutto il mondo.
La nomenclatura micologica è soggetta a regole codificate dal Codice
Internazionale di Nomenclatura
Agaricomycetidae
Funghi con imenoforo formato da
lamelle
Russulales
Funghi con imenoforo a lamelle ,con carne
non fibrosa
Lactarius
Funghi con imenoforo a lamelle
che secernono un latice quando
spezzati ,con carne non fibrosa
Agaricales
Funghi con imenoforo a lamelle e carne
più o meno fibrosa
Russule
Funghi con imenoforo a lamelle
che non secernono un latice
quando spezzati,con carne non
fibrosa
Esempio di classificazione di una specie
REGNO
DIVISIONE
CLASSE
ORDINE
FAMIGLIA
GENERE
SPECIE
Fungi
Eumycota
Basidiomycetes
Boletales
Boletaceae
Boletus
Boletus aestivalis
PROSPETTO SISTEMATICO DEI PRINCIPALI GENERI
Accanto alla sistematica ufficiale esistono sistematiche di comodo
utilizzate per scopi di un corso micologico.
Noi utilizzeremo una sistematica pratica , basata sui caratteri
morfologici.
Per la classificazione dei funghi a lamelle considereremo la
sistematica friesiana basata sul colore della sporata dei funghi a
lamelle e sulle affinita morfologiche,vantaggiosa ai fini della
distinzione dei generi.
Oggetto del corso sono essenzialmente i funghi macroscopici
appartenenti alle due classi BasidiomicetI e AscomicetI.
CLASSSIFICAZIONE SISTEMATICA
BASIDIOMICETI
Agaricales
Aphylloforales
Agaricaceae
Amanita
Lepiota
Macrolepiota
Leucoagaricus
Leucocoprinus
Cystolepiota
Melanophyllum
Limacella
Volvariella
Cystodema
Hygrophorus
Hygrocybe
Camarophyllus
Tricholoma
Melanoleuca
Armillaria
Lyophyllum
Hebeloma
Pleurotus
Lentinus
Clitocybe
Lepista
Laccaria
Marasmius
Collybia
Mycena
Lactarius
Russula
Cortinarius
Inocybe
Pholiota
Agrocybe
Gymnopilus
Bolbitius
Psilicybe
Psathyrella
Entoloma
Pluteus
Clitopilus
Hypholoma
Stropharia
Panaeolus
Agaricus
Coprinus
Boletaceae
Gyrodon
Gyroporus
Strobilomyces
Boletinus
Suillus
Xerocomus
Tylopilus
Boletus
Porphyrellus
Leccinum
Phylloporus
Paxillus
Gomphydius
Chroogonphus
Polyporaceae
Polyporus
Trametes
Ganoderma
Fistulina
Fomes
Cantharellus
Cratarellus
Hydnum
Hericium
Sarcodon
Auriscalpium
Ramaria
Clavariadelphus
Lycoperdon
Calvatia
Bovista
Scleroderma
Pisolithus
Phallus
Clathrus
Mutinus
Colus
Geastrum
Cantharellaceae
Hydnaceae
Clavariaceae
Gasterales
Lycoperdaceae
Sclerodermataceae
Phallaceae
Geastreaceae
ASCOMICETI
Pezizales
Morchellaceae
Helvellaceae
Pezizaceae
Tuberales
Tuberaceae
Morchella
Mitrophora
Verpa
Helvella
Gyromitra
Peziza
Otidea
Geopora
Scutellina
Sarcoscypha
Rutstroemia
Tarzetta
Geopix
Caloscypha
Humaria
Sarcosphaera
Aleuria
Xylaria
Tuber
FUNGHI A LAMELLE
CHIAVE DI DETERMINAZIONE DEI PRINCIPALI GENERI
FUNGHI ETEROGENEI
Lamelle libere
leucosporei
Rodosporei
Ocrosporei
Iantinosporei
Melanosporei
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Con volva ed anello
Amanita
anello non sempre
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Con anello senza volva
Limacella
anello non sempre
Agaricus
Coprinus
anello labile
Macrolepiota
Lepiota
Leucoagaricus
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Senza anello con volva
Volvariella
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Senza anello senza volva Marasmius
Pluteus
soprattutto lignicolo
Bolbitius
Panaeolus
Collybia
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Marasmius,Collybia,Bolbitius,Panaeolus anche omogenei
FUNGHI A LAMELLE
CHIAVE DI DETERMINAZIONE DEI PRINCIPALI GENERI
FUNGHI OMOGENEI
Lamelle non libere
Leucosporei
Rodosporei
Ocrosporei
Iantinosporei
Melanosporei
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Con anello
Armillaria non sempre
Agrocybe
Stropharia
Senza volva
Catathelasma
Gymnopilus
Cystoderma
Galerina
Kuehneromyces
Pholiota
Pholiotina
Conocybe
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cortina filamentosa
Cortinarius
Hypholoma a volte
Cortina glutinosa
Gomphidius
Chroogomphus
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Lactarius a volte
Entoloma
Lactarius a volte
Hypholoma a volte cortina Psatyrella
Russula a volte
Russula a volte
a volte cortina
Hygrophorus
Clitopilus
Hebeloma
Psilocybe
e anello
Hygrocybe
Rhodocybe
a volta cortina
Cuphophyllus
Inocybe
Tricholoma
cortina fugace
Lepista
Paxillus
Senza volva
Melanoleuca
Tapimnella
Senza anello
Calocybe
Bolbitius
Senza cortina
Lyophyllum
Laccaria
Collybia
Mycena
Clitocybe
Marasmius
Omphalotus
Pleurotus
Lentinus
Hohenbuelia
Porpoloma
Dermoloma
Leucopaxillus
Tricholomopsis
Clitocibula
Pseudoclitocybe
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ESEMPIO DI DETERMINAZIONE DEL GENERE
Omogeneo
ESEMPIO DI DETERMINAZIONE DEL GENERE
Eterogeneo
Fly UP