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La cellulite: se la conosci, la combatti

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La cellulite: se la conosci, la combatti
MERCOLEDÌ 13 GENNAIO 2016
Cronaca di Reggio
PRIMA PAGINA REGGIO
11
La pagina della salute
PAROLA AL MEDICO Silvia Grendene
La cellulite: se la conosci,
la combatti
D
ottoressa Grendene,
che cos’è la cellulite?
La cellulite, detta anche
panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS), dal
punto di vista medico è una
patologia estetica evolutiva
dell'ipoderma caratterizzata
da edema interstiziale, aumento del grasso sottocutaneo, fibrosi. Si esprime con
u n’irregolarità della cute a
tutti noi nota come “buccia
d’arancia” o, nei casi più avanzati, come “cute a materassaio” ed interessa soprattutto
l’addome, i fianchi e le cosce.
Chi ne è interessato?
Lo sono circa il 90% delle
donne in età post-puberale, sia
magre che meno magre, sia
sportive che sedentarie. Sono
prevalentemente colpite le
donne del bacino del mediterraneo, che presentano la cosiddetta struttura corporea ginoide o a pera.
Qual è la causa?
La cellulite riconosce tre
principali cause:
1. Riduzione della microcircolazione arteriolare e del metabolismo connettivale
2. Attivazione di un processo flogistico-degenerativo
connettivale
3. Attivazione venolinfatica
ed evoluzione lipodistrofica.
In sintesi è un’alterazione
del microcircolo, ossia dei vasi più periferici del nostro corpo, di natura endocrino-metabolica. Ciò comporta oltre
all’inestetismo, una diminuzione di temperatura delle zone interessate, un fastidioso
dolore al tatto, una succulenza
periferica con caviglie gonfie
e gambe pesanti.
Quindi, è molto di più di
un problema estetico!
Certo; la problematica estetica è solo l’epifenomeno di un
processo patologico, che passa
attraverso lo stato edematoso,
fibroso e, per ultimo, sclerotico del sottocutaneo.
All’esame esterno la si classifica in 4 stadi: 0: assenza di
segni di cellulite, 1: la pelle risulta liscia, ma compaiono i
primi segni pinzandola o contraendo i muscoli ( fase edematosa), 2: le introflessioni
della cellulite sono presenti e
visibili anche senza sollecitare la pelle (fase fibrosa); 3: presenza di noduli (fase sclerotica).
Si può prevenire?
La prevenzione è la nostra
prima arma e si basa su giuste
regole di vita quali: Porre attenzione all’alimentazione in
termini qualitativi e quantitativi, con un corretto apporto di
frutta, verdura, proteine e fibre, una limitata assunzione
di sale, un adeguato apporto di
liquidi (almeno 2 lt) al giorno
evitando alcol e caffè; Correggere eventuali alterazioni della postura e della deambula-
zione e fare un’attività fisica
costante e regolare (non per
questo intensa); Evitare l’abuso di fumo e l’assunzione di ormoni, soprattutto estroprogestinici (pillola anticoncezionale ed alimenti); Mantenere
l’alvo regolare e curare le disbiosi intestinali; Indossare abiti comodi che non creino
compressioni esterne, limitando jeans stretti e calze elastiche non necessarie; Ritagliare il giusto tempo per il riposo notturno e per la sessualità
E qualora comunque la
cellulite compaia, possiamo curarla?
Certamente. Esistono trattamenti medici specifici atti a
curarla: la mesoterapia in primis e la carbossiterapia, che si
possono complementare, a
squisito ed unico beneficio estetico sull’accumulo adiposo,
con la liposcultura o la laserlipolisi.
Che cos’è la mesoterapia?
La mesoterapia è una tecnica iniettiva messa a punto da
Pistor, medico francese, negli
anni cinquanta ed ancor oggi
il trattamento, a mio avviso, di
scelta, per la cellulite. In pratica consiste nell'iniezione intradermica degli stessi farmaci, che, per i medesimi risvolti
clinici, sarebbero somministrati al paziente per via sistemica o per bocca. La somministrazione intradermica appa-
re molto più vantaggiosa rispetto a quella sistemica; infatti, mentre quest'ultima necessita il raggiungimento di una concentrazione plasmatica
minima che garantisca l'effetto terapeutico, attraverso la
mesoterapia l'iniezione permette non solo di raggiungere
i distretti con una dose inferiore, ma anche di ridurre i
tempi d'attesa per far sì che il
farmaco espleti la propria azione. La mesoterapia, dunque, non necessita di concentrazioni di farmaco elevate, e
la sua azione, pressoché immediata, si prolunga per alcune ore; risulta, però, praticabile soltanto in quelle patologie,
come la PEFS, che rispondono
positivamente al trattamento
intradermico (superficiale).
Che far maci utilizza,
dott.ssa Grendene, per il
trattamento della cellulite?
Ovviamente si vanno ad utilizzare farmaci che curino le
cause della patologia, per cui
si scelgono principi attivi lipolitici, vasoattivi, drenanti ed
antiinfiammatori. Io utilizzo
farmaci della farmacopea ufficiale, ma si possono utilizzare anche farmaci omeopatici.
In che cosa consiste una
seduta mesoterapica?
Previa visita medica che ne
ponga indicazione ed anamnesi allergologica e/o test cutaneo di sensibilità alle sostanze utilizzate, su cute accuratamente disinfettata si procede con una serie di microiniezioni (0.10 - 0.20 ml ) con aghi sottili (30 G, più sottili di
quelli utilizzati nella terapia
Silvia Grendene, laurea a
Verona in Medicina e
Chirurgia, è diplomata in
Medicina e Chirurgia
Estetica presso la Scuola
post universitaria di
Medicina e Chirurgia
Estetica di Bologna.
Svolge la sua attività
presso la casa di cura
Villa Verde
Silvia Grendene / Chi è
Silvia Grendene, nata a Schio (VI) il 27/12/1974, dopo gli studi classici si laurea
a Verona in Medicina e Chirurgia nel 2000, si specializza a Padova in
Cardiochirurgia nel 2005 con il massimo dei voti e la lode. Nel 2008 consegue
il Diploma di Medicina e Chirurgia Estetica presso la Scuola post universitaria di
Medicina e Chirurgia Estetica di Bologna. Membro della Società Italiana di
Medicina e Chirurgia Estetica (S.I.E.S.). Svolge l’attività di Medico Estetico e
Nutrizionista a Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Prato.
insulinica) applicati a multi-iniettori. Le iniezioni sono rigorosamente intradermiche,
in modo da provocare la formazione di un piccolo pomfo.
Il numero dei pomfi, distanziati mediamente di uno - due
centimetri, deve essere sufficiente ad interessare, in tutta
la sua estensione, la superficie
da trattare.
Basta una sola seduta?
No, la mesoterapia è una vera e propria terapia. Un ciclo
medio di mesoterapia si articola in 10 sedute, una per settimana, e prevede un numero
variabile, da caso a caso, di richiami mensili atti a stabilizzare i risultati ottenuti e a limitare la possibilità del ripresentarsi della patologia. I primi risultati in media si osservano dopo la quarta seduta.
E dopo il trattamento?
Ogni seduta dura circa 10-15
minuti e poi si può riprendere
ACTION DAY IL 2 GIUGNO
Prima giornata mondiale
sui disturbi alimentari
I
membri della comunità scientifica
mondiale sui disturbi alimentari
(DA), in collaborazione con le associazioni delle persone colpite da DA e
delle loro famiglie, si sono virtualmente uniti allo scopo di aumentare
l'accesso a informazioni accurate, di
sradicare miti e di sostenere le politiche di cambiamento politico sui
DA.
La prima Giornata Mondiale sui
DA si svolgerà il 2 giugno 2016 e produrrà informazioni praticamente nei
paesi di tutto il mondo.
I Disturbi Alimentari sono malattie
psicologiche che interessano circa 70
milioni di persone nel mondo; persone di tutte le età, i sessi, le identità
razziali ed etniche, nazionalità, strato socio-economico, competenze e capacità.
I disturbi alimentari hanno il tasso
di mortalità più alto tra tutte le malattie mentali; per giunta molti non
sono trattati nonostante il fatto che la
ricerca dimostri in modo sempre più
evidente che esistono metodi in grado di offrire risultati positivi compreso il pieno recupero.
Sulla scia del rivoluzionario decalogo, "Nove Verità sui disturbi alimentari" viene ora lanciato uno sforzo globale per fissare un Eating Action Day mondiale per richiamare
l'attenzione su queste malattie devastanti, ma curabili.
Secondo Amy Cunningham, co-fondatrice di International Eating Disorders Action, "La prima giornata mondiale sui DA manda un messaggio forte ai responsabili politici di tutto il
mondo sulla necessità di un'azione,
sottolineano il fatto che i disturbi alimentari non possono diventare causa di discriminazione che anzi occorre diffondere la speranza per interventi di successo".
Inoltre la giornata offrirà nuove
connessioni e partenariati globali, farà crescere l’advocacy delle persone
indebolite dalla malattia. Una base
di opportunità per future azioni finalizzate al cambiamento a livello
inter nazionale.
Il comitato internazionale fa riferimento alla Academy for Eating Disorders. Info SISDCA, Società italiana per i DA. http://sisdcadisturbialimentari.weebly.com/ o Umberto
Nizzoli, [email protected]
subito l’attività lavorativa. É
possibile la formazione di piccoli ematomi, conseguenti alle numerose micropunture
cutanee. Questo effetto collaterale non lascia esiti e può essere agevolmente ridotto cospargendo più volte la zona
trattata, nei 2-3 giorni post-terapia, con pomate contenenti
bioflavonoidi e rutosidi. Dopo
la seduta si possono verificare
come effetti collaterali un edema lieve, un eritema transitorio, del prurito. É importante
evitare il contatto per 24 ore
con calze che possano cedere
coloranti e produrre fenomeni irritativi secondari, così come l'uso di detergenti troppo
aggressivi, di creme irritanti
e l'esposizione a bagni di sole o
lampade abbronzanti. Inoltre,
è sconsigliato per i tre giorni
seguenti eseguire massaggi
che possano allontanare più
velocemente il farmaco dalla
sede d’inoculo.
Tutti possono avere dei
buoni risultati?
Non voglio creare false illusioni. Dipende dal quadro iniziale; nello stadio 1 e 2, di cui si
parlava prima, il risultato estetico sarà ottimale, nello stadio 2 avanzato e 3, laddove ci
sono noduli fibrosi, la paziente avrà sicuramente delle
gambe più leggere con un’importante diminuzione degli edemi, ma, purtroppo, dal punto di vista estetico non troverà
b e n e f i c i o : l a d d ove c i s i a
un’importante fibrosi, il farmaco nulla può.
Per concludere, dottoressa Grendene, si può fare in
ogni stagione o ci sono dei
periodi dell’anno preferenziali?
Dato che si deve evitare l’esposizione solare e che possono comparire degli ematomi,
consiglio di evitare il trattamento nei mesi estivi. Inoltre,
ricordo che non basta una seduta, per cui iniziarla a giugno quando le gambe sono già
pesanti o la prova costume è
alle porte, è un po’ tardi. Il nostro corpo ha i suoi tempi per
rimettersi in forma e li dobbiamo rispettare.
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