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Guarire le infezioni da candida

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Guarire le infezioni da candida
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2
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revisione
editing
copertina
Valerio Pignatta
Claudio Corvino
Matteo Venturi (adattamento di Editing snc)
I edizione:
I edizione eBook:
ISBN
marzo 2008
2009
978-88-7507-966-6
Collana “Biblioteca del Benessere”, a cura di Valerio Pignatta
© 2008 Macro Edizioni
un marchio del GRUPPO EDITORIALE MACRO
www.macroedizioni.it
Via Giardino 30
47023 Diegaro di Cesena (FC)
Copia dell’opera è stata depositata per la tutela del diritto d’autore, a norma
delle vigenti leggi.
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Introduzione
PERCHÉ UN LIBRO SULLA CANDIDA?
La vita quotidiana coi suoi ritmi frenetici e il peso in crescita di un inquinamento ambientale onnipresente, l’alimentazione industriale e lo stress relazionale che spesso
accumuliamo, costituiscono dei buoni presupposti per accusare dei malesseri che, trascurati, sono una buona base
di partenza per patologie occulte di rilevante importanza
per la nostra salute.
Probabilmente uno degli stati di malattia meno riconosciuti, e purtroppo crediamo invece molto diffusi, è una
sorta di infezione cronica da Candida albicans (che d’ora in
poi chiameremo anche solo “candida”) che assale il nostro organismo in maniera estesa, si organizza in colonie
nei singoli organi, oppure si diffonde dall’intestino, sua
primaria residenza, verso obiettivi scelti con cura tra quelli meno difesi e floridi del nostro corpo.
Questa infestazione nascosta dà origine a una serie di disturbi che ormai costituiscono una specie di sindrome ben
delineabile e identificabile, sebbene con una certa pazienza e costanza.
Sempre più persone e terapeuti, soprattutto nell’ambito
delle medicine non convenzionali, sono venuti in questi
anni prendendo coscienza di questa problematica. Sempre più spesso, la ricerca di soluzioni affiora sui giornali
medici, nei siti che offrono informazioni sulla salute e negli studi degli operatori stessi.
Questo libro cerca di fornire una risposta esaustiva alle
domande sulle cause di questa invasione fungina, nonché
sulle possibilità terapeutiche attualmente disponibili sia
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
per coloro che hanno già individuato il problema, e che
vogliono risolverlo risolutamente, e sia per quelli che navigano ancora nel dubbio, accusano molti disturbi in parte identificabili con questa patologia e cercano una griglia
di valutazione che consenta loro di determinare meglio e
chiarire il percorso di guarigione.
A tutti costoro è dedicato questo libro, nella speranza di
essere stati d’aiuto e di conforto almeno per un tratto,
seppur piccolo, di esistenza.
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
Capitolo 1
Cos’è la candida
La Candida albicans è un fungo saprofita1 appartenente alla famiglia dei Saccaromiceti2. Essa si trova tanto sulla
pelle quanto sulle mucose dei soggetti sani ed è per questo che vive normalmente nel cavo orale, nel tratto gastrointestinale e nella vagina.
Come molti altri microrganismi, la candida condivide con
noi una parte dell’esistenza e ci aiuta in alcuni processi
metabolici e biologici, tra cui, in special modo, la regolazione degli ormoni e la digestione degli zuccheri mediante
un processo di fermentazione.
Alla classe dei funghi o miceti appartengono circa 100.000
specie, di cui solo 75 sono patogene.
I funghi sono organismi eterotrofi, ossia dipendenti per il
loro ciclo vitale da alimenti pronti, sono privi di clorofilla
e dipendono dunque per la loro sopravvivenza da fonti organiche di carbonio e azoto – di cui i carboidrati semplici
come i monosaccaridi (glucosio, fruttosio, mannosio) sono i più utilizzati – come anche da minerali, vitamine e
aminoacidi che assorbono dall’organismo, sia nutrendosi
di scorie organiche che attaccando direttamente i tessuti
dell’organo che parassitano.
I funghi sono microrganismi unicellulari di dimensioni
comprese tra i 4 e i 6 micron ed essi proliferano in ambienti acidi (pH3 4) ricchi di zuccheri e amidi. I funghi sono in
effetti gli esseri viventi che costituiscono il punto di passaggio tra mondo vegetale e mondo animale. Essi, come si è
detto, non sono in grado di produrre carbonio dall’anidride carbonica e dall’acqua come i vegetali con la fotosinte-
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
si clorofilliana, e per questo sono vincolati a trovarlo come
fonte organica nei carboidrati degli esseri viventi (vegetali
o animali) che parassitano. Per questo, dopo ingestione di
prodotti a base di cereali, dolci, pizza ecc. i lieviti possono
riprodursi in maniera esponenziale anche in poche ore.
Nel nostro intestino, che, sebbene non sembri, grazie alle
sue estroflessioni, ha praticamente una superficie di circa
300 metri quadri, sono contenuti circa un chilogrammo di
microrganismi (in 400 differenti specie di cui 15 con funzioni specifiche nel nostro organismo) che partecipano alla nostra vita fisiologica con processi, come si è detto, anche importanti come la degradazione dei pigmenti biliari,
la produzione di vitamina B1 e B6 e quella di vitamina K,
l’abbassamento del colesterolo ecc. Questi miliardi di esseri viventi, tutto sommato con caratteristiche positive,
condividono dunque con la candida stessa il nostro intestino, competendo con essa in quanto a spazio e nutrimento e in quanto a prodotti del proprio metabolismo
che tutti insieme ci rilasciano.
Da queste poche cifre si capisce che qui non si tratta dunque certo di bandire una crociata universale contro i germi in generale, ma di comprendere come mantenere quel
delicato equilibrio biologico che giova a tutti e che permette a esseri viventi così diversi (umani, batteri, lieviti
ecc.) di trarre il maggior vantaggio l’uno dall’altro, senza
decadere in crac patologici che possono danneggiare il
sodalizio (e noi stessi!).
Un termine che viene comunemente utilizzato come sinonimo dei funghi, Candida compresi, è “lieviti”.
Secondo alcuni autori, nel 99% degli umani i lieviti iniziano a formarsi nel corpo all’età di sei mesi. Secondo altri,
già poco tempo dopo la nascita e anzi proprio mediante
“infezione” a livello peripartale nel canale del parto4.
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
Fig. 1 – Candida albicans.
Del resto i funghi producono moltissime spore, spesso
con meccanismi di rilascio direttamente nell’aria. Per questo è molto facile entrare in contatto diretto con essi anche attraverso i polmoni5. Se poi pensiamo che la candida
è il micete più comune negli umani e che è costantemente
alla ricerca di un posto per “atterrare” e riprodursi, capiamo bene come sia impossibile sottrarsi alla sua presenza.
Tuttavia questa contemporaneità dell’uso dei termini “lieviti” e “funghi” non è propriamente esatta. Per quanto riguarda la candida va fatto notare che essa può mutare
forma e processi enzimatici secondo quella caratteristica
biologica di certi microrganismi che si chiama dimorfismo. Più precisamente, quando le cellule di candida hanno la forma arrotondata o ovoidale e sono raggruppate in
piccoli ammassi, siamo di fronte a un lievito non patoge-
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
no ma che vive in simbiosi con il nostro organismo. Quando invece la candida muta a cellule di tipo allungato, con
filamenti, pseudo-ife e pseudo-miceli, assumendo l’aspetto di muffa, si chiama micete o micelio e diventa patogeno, parassitario e invasivo, riuscendo a penetrare nella
mucosa prima e nel flusso sanguigno successivamente. I
lieviti, in sostanza, non hanno radici e vivono sulla superficie dell’organismo che colonizzano, assorbendo le sostanze nutritive da enzimi secreti dalla sostanza organica
sulla quale vivono, sia esso un frutto, la pelle o l’intestino.
I funghi invece sviluppano ife (filamenti radicolari) che si
radicano sempre più nelle mucose, arrivando a provocare
dannosi effetti secondari che vedremo nel dettaglio più
avanti.
Questa capacità di mutare aspetto e secrezioni emesse
(sintesi enzimatiche, tossine ecc.) ostacola i processi di difesa del nostro sistema immunitario.
La presenza di candida allo stato di simbionte però non
implica sintomi di nessun genere. Fa semplicemente parte
dei comuni costituenti della flora intestinale.
Tuttavia la candida è definita un fungo opportunista, ossia che in determinate situazioni organiche e biologiche è
in grado di trasformarsi da simbionte in aggressivo microrganismo patogeno, formando colonie popolose che
parassitano il nostro corpo.
La capacità di variazione riproduttiva e morfostrutturale
della candida è condivisa da tutti i funghi, siano essi appartenenti agli Eumiceti, a riproduzione sessuata (o funghi perfetti) e siano Deuteromiceti, come nel suo caso, ossia a riproduzione asessuata, senza alcun processo di fecondazione. In entrambi i casi la riproduzione avviene
mediante spore unicellulari o pluricellulari. Ma, come si
diceva, la grande varietà di tipi diversi di riproduzione osservabili nei miceti (sessuata, asessuata, per gemmazione
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
ecc.) spesso tutte osservabili in un unico fungo (!) e la varietà morfostrutturale dei relativi organi sono finalizzate
alla formazione delle spore per la continuazione della specie. La loro adattabilità e potenziale patogenicità sono
dunque ben superiori a quello che si ritiene comunemente a una prima superficiale analisi.
Vediamo di descrivere i principali tipi di candida che sono
patogeni per l’essere umano:
«Candida albicans
La C. albicans si diffonde in modo ubiquitario. Nei tessuti si
trovano le blastospore e i miceli. Ancora oggi si discute su
quale forma sia quella invasiva; a seconda del tipo di acetosi e di inquinamento dei liquidi tessutali colonizzati, varia il tipo di candida che vi si insedia, tutte le forme sono
in grado di invadere. Un ulteriore criterio di differenziazione è la divisione in sierotipi A, B e C. In Europa si trova per
il 95% il sierotipo A e solo per il 5% il sierotipo B. La Candida albicans provoca circa il 90% di tutte le micosi da candida e negli ultimi anni vi sono delle indicazioni che lo spettro dell’agente patogeno si sta ulteriormente spostando.
La C. albicans presenta la maggiore aderenza alla mucosa
rispetto agli altri tipi di candida. Il fungo può penetrare attivamente nell’epitelio con l’aiuto degli esoenzimi, dove la
cellula ospite subisce la lisi da parte degli enzimi della
membrana plasmatica. In particolare si attribuisce grande
importanza agli enzimi proteolitici e lipolitici.
Candida glabrata
La C. glabrata (vecchia denominazione: Torulopsis glabrata) si
presenta raramente nella coltura insieme ad altri funghi e
dopo la C. albicans è l’agente patogeno più frequente di infezioni fungine alle vie urinarie. Essa non forma pseudomi-
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
celi e presenta una comunanza antigena con la C. albicans.
Il germe si trova spesso come causa di micosi vaginale.
Candida guilliermondii
La C. guillermondii è un germe dell’aria presente ovunque
(aria, acqua, piante) anche come agente contaminante
negli alimenti. Può eccezionalmente metabolizzare molte
fonti di carbonio. Il fungo è altamente patogeno, può provocare endocardite nei tossicodipendenti, setticemia dopo intervento cardiovascolare, meningite, onicomicosi e
affezioni cutanee.
Candida krusei
La C. krusei viene isolata dalla saliva, dalle unghie, dai
bronchi, dalle feci e dalla vagina. È presente nelle endocarditi e provoca diarrea nei bambini. Negli ultimi anni le
infezioni da questo fungo sono aumentate.
Candida tropicalis
La C. tropicalis è meno patogena della C. albicans, forma
delle ife e pseudoife e necessita di più ossigeno rispetto alla C. albicans. L’agente patogeno può proliferare sulle mucose senza che si possano osservare particolari segni di
malattia. Compare però anche come agente patogeno di
endocardite fungina e sepsi fungina.
La C. tropicalis si trova anche in colture miste insieme alla
C. albicans ed è estremamente resistente alle terapie.
Candida parapsilosis
La C. parapsilosis (sinonimo C. parakrusei) si trova nelle onicomicosi e dermatomicosi – più raramente sulle mucose –
ma viene sempre identificata come agente patogeno di
una endocardite fungina.
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
Candida pseudotropicalis
La C. pseudotropicalis si trova nella saliva e negli strisci di
mucosa. Questo tipo di fungo porta ad un vero e proprio
saprofitismo della mucosa»6.
Per quanto riguarda la Candida albicans ci sono più di settanta ceppi diversi e solo una ventina può divenire patogena per l’essere umano. Tra gli umani il 90-92% di essi è
portatore sano di candida.
Va detto però che secondo uno studio di F.C. Odds7 ceppi
simili o identici di candida possono dare luogo a infinite
varianti della stessa secondo l’area geografica, l’ambiente
organico e le condizioni in cui si vengono a trovare. Peraltro altri studi confermerebbero che i vari tipi di candida
(krusei, glabrata ecc.), derivando da un unico capostipite,
sono in grado di mutare geneticamente diventando questo
o quel ceppo secondo la necessità di parassitaggio che si
presenta in una determinata condizione e secondo le condizioni di intossicazione e acidosi del terreno ossia dei liquidi intra ed extracellulari.
La candida quindi presenta una tale mutabilità e capacità
di adattamento da renderla veramente pericolosa e altamente patogena, una capacità invasiva che si applica persino ai materiali sintetici utilizzati nelle protesi sostitutive
di organi interni, nei cateteri ecc.8.
Non dovrebbe sorprendere dunque il fatto che le infezioni micotiche siano spesso associate con malattie molto diverse e ancora non del tutto spiegate come l’artrite o
l’astenia cronica. I funghi assorbono con le ife attraverso
l’acqua dell’ambiente umido in cui vivono le sostanze nutritive e allo stesso tempo iniettano e scaricano le proprie
tossine ed enzimi nel nostro organismo, sia per agevolarsi
la funzione di assimilazione attraverso la parete cellulare
del cibo loro necessario (zuccheri, aminoacidi ecc.) e sia
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
per degradare e digerire sostanze più complesse come la
cellulosa. Le micotossine secrete dai funghi vengono quindi trasportate mediante il flusso sanguigno in tutto il corpo anche se ci si trova di fronte a una infezione localizzata. Alcune di queste tossine come la gliotossina, sono in
grado di danneggiare il sistema immunitario, dato che essa è capace di inattivare importanti enzimi, induce danni
da radicali liberi ed è citotossica, ossia uccide le cellule,
con un processo di interazione sul DNA9.
Le infezioni da candida sono una forma patologica con diffusione in rapida crescita sebbene non ci sia molta consapevolezza del fenomeno in ambiente medico ortodosso. Uno
studio realizzato in Nuova Zelanda dieci anni fa aveva già dimostrato questa tendenza all’aumento della candidosi:
Fig. 2 – Diffusione delle infezioni da candida.
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
Note al Capitolo 1
1. Con il termine saprofita si indica, generalmente, un vegetale privo
di clorofilla che si nutre di sostanze organiche in decomposizione.
In questo caso significa che la sopravvivenza di questo fungo dipende dal nutrimento che gli assicura il suo ospite.
2. Più precisamente è un fungo del genere Deuteromiceti, ordine Moniliali della famiglia Pseudosaccaromicetacee con numerose specie
patogene per l’uomo; fra le specie più diffuse appunto la Candida
albicans, oggetto particolare di questa ricerca.
3. Il pH è un indicatore che misura la potenza (p) nel liberare ioni di
idrogeno (H) da parte di una sostanza. Questa unità di misura permette di classificare le sostanze secondo il loro grado di acidità o
alcalinità. La scala di misurazione va da 0 a 14. Si parla di pH acido per valori sino a 7 e di pH basico per valori superiori. Maggiore
è l’acidità e più basso è il pH.
4. Questo particolare lo vedremo meglio oltre.
5. Dal sito:
http://www.fungusfocus.com/html/fungus_general_info.htm.
6. Tratto da: Collana medica – Named srl, ora in Vanoli, Gian Paolo
(a cura di), “Micosi – Candidosi. Studi, ricerche, diagnosi e trattamento”, p. 2, in www.mednat.org , pagina presente al 5 aprile 2007.
7. Odds, F.C., cfr. J. Clin. Microbiol., fascicolo 4, vol. 18, ottobre 1983,
pp. 849-857.
8. Ell, S.R., cfr. J. Laryngol Otol, fascicolo 3, vol. 110, marzo 1996, pp.
240-242; Schaz, K., Daus, W., Mall, G., Welsch, M., Schwarz, F.,
“Unusual course of Candida endocarditis”, in Dtsch. Med. Wochenschr., fascicolo 12, vol. 112, 20 marzo 1987, pp. 470-472.
9. Dal sito:
http://www.fungusfocus.com/html/fungus_general_info.htm.
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Capitolo 2
Come si instaura l’infezione e perché
2.1 – DA LIEVITO A MUFFA
La scoperta e il chiarimento delle caratteristiche di una
sindrome legata ad un’infezione da candida sono associati ai lavori di alcuni medici che ne parlarono nei loro libri
più di vent’anni fa.
Gli apostoli più importanti di questa visione sono senz’altro il dott. Orian Truss, il medico e internista statunitense
nonché specialista di allergie che scoprì la sindrome della
candidosi cronica nel 1983 e che divulgò nel suo libro The
missing diagnosis10; il pediatra e allergologo William J. Crook
che la popolarizzò e inquadrò definitivamente nel suo libro
The Yeast Connection11 e negli undici libri successivi che scrisse sull’argomento12; il dott. John P. Trowbridge che l’approfondì nel suo celebre The Yeast Syndrome13.
La teoria della sindrome da candida14 (o da lieviti) ipotizza
che quando l’organismo si debilita in seguito a particolari
vicende dell’esistenza ed il sistema immunitario (in particolare nell’intestino) si indebolisce, la candida coglie l’opportunità per estendere il suo territorio all’interno del corpo
umano, passando dalla forma innocua a quella patogena e
dando luogo a una serie di problemi di salute anche molto
gravi, colonizzando vari organi (bronchi, polmoni, cervello
e altri) che raggiunge attraverso il flusso sanguigno.
Già nel 1978 il dott. Truss dimostrò che la trasformazione del lievito sporigeno candida alla forma miceliale era
dovuta in gran parte alla distruzione della flora batterica
intestinale.
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
I motivi di questa distruzione, e comunque dell’indebolimento del sistema immunitario, possono essere vari e tutti insieme concorrono alla determinazione della situazione patologica.
L’alimentazione errata, l’uso di antibiotici o di altri farmaci, lo stress, le vaccinazioni, l’uso di terapie ormonali o
della pillola contraccettiva, l’intossicazione da metalli pesanti, infezioni virali o batteriche ricorrenti, errati stili di
vita, gravidanze e problemi mestruali, patologie del metabolismo come il diabete ecc. conducono facilmente a una
situazione di indebolimento del sistema difensivo che si
trova all’interno del nostro intestino, la sede più importante delle difese immunitarie dell’organismo umano.
La candida è in effetti il risultato del moderno stile di vita
che effettivamente non esisteva cinquant’anni fa. Le cifre
di questa epidemia sono impressionanti. In passato le infezioni da candida ricorrevano solo nei neonati molto deboli e nei diabetici.
Oggi si stima che circa il 33% degli statunitensi sia affetto
da candida sebbene il fenomeno rimanga misconosciuto
dato che i sintomi possono essere scambiati per quelli di
altre patologie. I medici che si occupano di dietetica e di
metabolismo hanno invece ben chiaro il problema.
Circa un terzo dei pazienti di candida soffre di una micosi sistematica, cioè anche altri organi oltre l’intestino sono vittima delle micosi. Si presume che in Germania fino
a 10.000 persone all’anno muoiano a causa di una infezione di funghi, in generale Candida albicans15. E secondo il
dott. Trowbridge, un terzo della popolazione dei Paesi industrializzati occidentali è affetto da candida in una forma o nell’altra.
Oggi milioni di persone hanno, dunque, sentito parlare
della Candida albicans, però è probabile che ancora la scienza medica ufficiale non abbia ben recepito le scoperte dei
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
medici olistici e dei naturopati in questo ambito16. Per la
maggior parte dei medici, infatti, la candida è pur sempre
solo una forma di infezione vaginale o orale (mughetto).
Molti dunque ignorano la possibilità di una sindrome da
candida ben più grave e sistemica, altri ritengono sia sovradiagnosticata ed altri ancora addirittura la scomunicano in quanto a loro parere non sarebbe ancora stata provata. I sintomi in effetti sono evanescenti e molto simili a
quelli di altre sindromi, come quella da affaticamento cronico o la depressione.
Eppure se si pensa che la candida secerne circa ottanta differenti tipi di tossine (alcune delle quali anche molto tossiche), non dovrebbe stupire un panorama di questo genere.
Ma sino a che la flora intestinale è sufficiente l’organismo
mantiene il controllo e l’equilibrio e l’infezione non avanza. Non tutti cioè vengono infettati invasivamente dai funghi. Deve esistere una situazione immunitaria indebolita a
causa di uno dei motivi di cui abbiamo poco sopra accennato . Generalmente, ogni disturbo del sistema immunitario abbassa la soglia d’inibizione della crescita dei funghi,
perché normalmente i batteri intestinali “buoni” sono capaci di fare da contrappeso rispetto ai microrganismi patogeni. Se l’insediamento di un’infezione cronica dura per
anni, la situazione immunitaria peggiora e i funghi possono agevolmente spostarsi, nel tentativo di fondare nuove
colonie, dall’intestino anche in altri organi.
Ma come avviene questo spostamento? Andiamo con
ordine.
Allora, quando l’ambiente intestinale non è più in equilibrio la candida muta forma e procede alla sua espansione. Il passaggio alla forma miceliale, documentato a livello scientifico17, consente attraverso le ife (delle specie di
rostri con tentacoli del diametro di 5-10 micron) di radicarsi agli strati più profondi delle pareti intestinali.
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
Le propaggini radicolari di questa nuova candida, definite
anche rizoidi, aprono così delle brecce attraverso cui frammenti di proteine e altre particelle non ancora digerite, nonché le scorie tossiche secrete dai funghi e i prodotti del loro
metabolismo, passano direttamente nel flusso sanguigno.
Dato che queste sostanze non hanno nulla a che vedere con
la normale situazione sanguigna, il sistema immunitario entra in azione per combattere quelli che ritiene degli invasori.
Qualsiasi cosa che provi a introdursi nel flusso sanguigno o
all’interno del corpo deve infatti lottare con le cellule B e T e
con la loro potente capacità di neutralizzare sostanze estranee o organismi. Questa lotta, però, indebolisce nel tempo
ancor di più il sistema immunitario. Esso arriva così a non
riuscire più nemmeno a gestire le molecole non digerite finite nel sangue, che giungono a provocare allergie o intolleranze a quel cibo stesso da cui provengono e ai cibi che contengono frammenti delle stessa proteina.18
Fig. 3 – Candida albicans in espansione.
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
La liberazione delle tossine della candida nel sangue dà
l’avvio anche a vari sintomi patologici. Inoltre l’invasione
interferisce pure con l’assimilazione di nutrienti vari come
vitamine, minerali e aminoacidi, concorrendo a indebolire
ancor più l’organismo. L’instaurarsi di un circolo vizioso e
di una cronicizzazione diventa allora abbastanza comune.
Per ritornare alla migrazione dei funghi possiamo ora benissimo comprendere che l’apertura di passaggi attraverso le pareti intestinali consente alle spore di viaggiare nel
flusso sanguigno verso nuovi “territori” da colonizzare.
L’infezione sistemica causa quindi varie pseudopatologie
e patologie invece molto reali con relativi sintomi. Il problema è un sistema immunitario che non funziona più a
tutto gas, come sostiene il dott. Trowbridge, ma che è depresso da un grave stress biologico.
2.2 – LA CANDIDA CONNECTION
L’invasione da candida dell’organismo potrebbe, come
immagine, essere paragonata alla patina del lievito del pane o a un strato di muffa che ricopre qualche alimento. Le
ife crescono producendo nuove diramazioni a una velocità molto elevata (100 micron al minuto in ambiente ideale e con una capacità di produrre una nuova regione apicale sull’ordine dei 40-60 secondi). Le ife di ogni singolo
fungo si intrecciano con le ife delle altre unità cellulari a
formare un unico organismo di grandi dimensioni (il micelio appunto). La massa così costituita è un unico fungo
ma le parti in cui si dovesse dividere sono altrettante unità viventi autonome.
Ci soffermiamo sulle caratteristiche morfologiche e strutturali dei funghi perché rendono immediatamente l’idea
della potenziale patogenicità che essi rivestono.
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
Per esempio, rimuovere un fungo come quello alla base
del cosiddetto “piede d’atleta” (candida, perché no) non
è facile, perché la sua radicazione ifale va molto a fondo
nel tessuto umano. Anche nell’intestino avviene la stessa
cosa. Le ife si intrecciano con il substrato delle pareti intestinali creando passaggi in conseguenza della dissoluzione della materia che essi operano, e diventano un tutt’uno con l’organismo che parassitano. Non si tratta di
aggregati separati, semplicemente adagiati sulla parete
tessutale. Per questo rimuovere un fungo è così difficile.
Anche rimuovendo il piano superficiale di crescita, le punte delle ife che sono penetrate nel profondo ricrescono
prontamente sul terreno umido e infiammato.
Anche le spore hanno una resistenza alle aggressioni
esterne davvero incomparabile. Possono vivere molti anni
dormienti e riprendere la propria attività appena le condizioni ambientali lo permettono, senza aver intaccato minimamente la propria vitalità. Quando entrano in produzione, le spore diventano così abbondanti da comprendere
ad ogni ciclo riproduttivo anche migliaia di milioni di
esemplari, che con un semplice movimento possono disperdersi a notevole distanza.
Infine occorre accennare ad altre due caratteristiche che
permettono ai biologi di chiamare i funghi organismi sociali. Quando le condizioni di approvvigionamento dei
principi nutritivi sono scarse, i funghi reagiscono con la fusione delle proprie ife tra soggetti vicini al fine di esplorare più facilmente, e con processi fisiologici più completi,
l’ambiente in cui sono inseriti. Invece quando una cellula
viene danneggiata o invecchia, attraverso quel processo
definito flusso protoplasmatico i funghi trasferiscono il
nucleo e il citoplasma della cellula in questione in un’altra
sana, mantenendo inalterate tutte le prerogative biologiche. Queste caratteristiche, che altri microrganismi non
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
hanno, si basano sulla cooperazione piuttosto che sulla
competizione.
La candidosi è dunque un’infezione da funghi del genere
Candida di cui Candida albicans è il più comune.
Le donne sono otto volte più predisposte alle infestazioni
degli uomini, sebbene negli ultimi anni si siano appurate
condizioni di infezioni croniche molto diffuse in entrambi
i sessi. Addirittura alcuni ricercatori affermano che «le infezioni micotiche dell’apparato digerente19 e genitale risultano oggi estremamente diffuse e in continuo aumento.
Pur essendo i pazienti immunosoppressi quelli a maggior
rischio, tali patologie si riscontrano, con sempre maggior
frequenza anche in soggetti senza evidenti difetti del sistema immunitario. Rilevante risulta il fenomeno, peraltro
ben documentato, che vede la maggior parte dei pazienti
infettarsi ad opera dello stesso ceppo di Candida da cui è
colonizzata»20. L’odierna vita stressante, l’uso di prodotti
chimici, le carenze vitaminiche, i virus e i traumi emotivi
concorrono alla formazione di questa situazione. Inoltre
va tenuta presente l’acidificazione del terreno che è una
caratteristica sempre più evidente dei nostri organismi. La
micosi è infatti, spesso, il risultato di un terreno troppo
acido, terreno molto favorevole allo sviluppo dei funghi.
Ci sono, tuttavia, fondati dubbi che la somministrazione
di antibiotici ad ampio spettro sia la maggior causa di diffusione della candidosi (con la distruzione della flora intestinale che essi producono) ma anche chemioterapia e
radiazioni hanno un effetto simile e così pure la terapia a
base di steroidi (pazienti asmatici o artritici che ne fanno
uso, pillola anticoncezionale che è una specie di farmaco
steroideo ecc.).
Anche alimentazione industriale, con eccessivi zuccheri e
carboidrati, e vaccinazioni potrebbero avere un loro peso
in questo indebolimento del sistema immunitario, che
25
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
porta poi alla proliferazione dei funghi. Afferma il noto
osteopata e naturopata Leon Chaitow: «Questa infelice
combinazione di fattori è all’origine della causa dei sintomi lievito-correlati per molte persone»21.
In ogni forma di candidosi è dunque presente la candida
intestinale. La candidosi intestinale è quindi a sua volta
una forma particolare di disbiosi, ossia un’alterazione
qualitativa e quantitativa dell’equilibrio della flora batterica intestinale.
Lo stato di equilibrio della candida (il suo confinamento e
controllo) è dovuto all’azione dei lattobacilli acidofili e dei
bifidobatteri che sono parte essenziale della microflora intestinale “buona”. Quando questi batteri sono distrutti
(per esempio assumendo antibiotici) la candida emerge, si
trasforma e colonizza. La flora batterica intatta protegge
le pareti intestinali regolando la permeabilità agendo come
un filtro. Se la flora batterica è distrutta la permeabilità aumenta (la cosiddetta Leaky Gut Syndrome). In questo caso
elementi tossici come alluminio, piombo, arsenico ecc.
vengono maggiormente assimilati e aumentano le sintomatologie di questa intossicazione (depressione, irritabilità, nevralgie, malattie da carenze nutrizionali ecc.). La candidosi induce anche un cattivo assorbimento delle sostanze nutritive e nel lungo periodo uno stato di malnutrizione.
Le funzioni di digestione e assimilazione dei cibi da parte
degli enzimi contenuti nell’intestino vengono infatti ostacolate dalle colonie fungine così come l’assorbimento e il
metabolismo dei principi nutritivi più importanti (le vitamine, gli aminoacidi, i minerali ecc.). Questa difficoltà
provoca disturbi quali meteorismo, cattiva digestione, intolleranze alimentari ecc.
Se diminuiscono alcuni nutrienti come vitamina A, vitamine del gruppo B, acido pantotenico, vitamina H (la cosiddetta biotina22), niacinamide ecc., allora anche i globuli
26
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bianchi possono diminuire. I globuli bianchi sono le cellule difensive per eccellenza del nostro sistema organico e
fagocitano i microrganismi che ci invadono. Se scarseggiano, è evidente quello che ci può accadere. La candida si
diffonde senza ostacoli e batteri e virus attecchiscono del
pari. Secondo il noto rappresentante dei consumatori
americani Kevin Trudeau, le tossine della candida possono
anche ridurre la capacità dell’organismo di produrre antiossidanti come il glutatione, un enzima che è importante
per la disintossicazione del fegato e la respirazione cellulare. In questo modo possono manifestarsi sintomi di infezione da candida in altre aree del corpo, sintomi che mimano altre patologie e quindi difficilmente riconoscibili23.
Chaitow ci informa inoltre che alcune ricerche del dott.
Truss indicano che molti degli effetti tossici dovuti all’attività della candida, derivano dalla sua capacità, in determinate condizioni, di produrre una sostanza chiamata acetaldeide. Questa sostanza è una nota tossina che produce tutte le caratteristiche cliniche e di laboratorio delle infezioni
da candida. Truss ha analizzato i profili degli aminoacidi di
individui infettati per arrivare a questa scoperta ed egli sostiene che «questa teoria attrae perché essa definisce i sintomi di un’infezione cronica da lieviti in termini di una tossina che specie comuni di candida producono in condizioni
di laboratorio. La scoperta fornisce il legame chimico tra
normale fermentazione dei lieviti e anormalità metaboliche
riscontrate nei pazienti suscettibili»24. Truss ha sottolineato
che non ci sono ancora prove esclusive che la candida possa trasformare lo zucchero in acetaldeide nel corpo tramite
fermentazione, ma questo è altamente probabile e la teoria
si basa su prove raccolte da molto tempo25.
Ci sono anche prove tratte da una varietà di fonti scientifiche che il grado di depressione del sistema immunitario
può essere relazionato a una tossicità da mercurio che oc-
27
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corre nel corpo a causa di otturazioni dentali in amalgama. Ma su questo ci soffermeremo ampiamente più oltre.
In ogni caso, le proteine indigerite del cibo, così come alcune scorie tossiche prodotte dall’infestazione da candida,
sono in viaggio nel nostro organismo. Se queste sostanze
raggiungono il cervello, c’è una possibilità che si sviluppino delle “allergie cerebrali”. Queste possono manifestarsi
in una grande varietà di problemi della personalità e dell’umore che variano dalla depressione all’irritabilità, dagli
sbalzi d’umore e sino a sintomi che ricordano la schizofrenia. I sintomi che comporta la candida quando raggiunge
il cervello sono la ragione per cui spesso chi li ha viene classificato come una persona con disturbi psicologici.
Queste sostanze erranti, che agiscono sui recettori presenti nel cervello e che producono sintomi negativi della
mente e della personalità, sono state etichettate come
exorfine26. Queste si differenziano da quelle chiamate endorfine, che sono sostanze prodotte dal corpo per aiutare nel controllo di molti aspetti della biochimica della vita, incluso il controllo del dolore. Come si è già affermato, le sostanze originate esternamente (proteine da cibo
non completamente digerito) che si infilano nel flusso
sanguigno attraverso i passaggi prodotti dalle “radici” dei
funghi della candida possono causare un disastro in ogni
tessuto con cui vengono a contatto. Esse sono sostanze
“estranee” per il sistema immunitario il quale si sforzerà
di neutralizzarle. Se questo processo di neutralizzazione
continua per lungo tempo (questo genere di cose può andare avanti per molti anni) allora diviene in se stesso un
fattore che contribuisce all’esaurimento definitivo del sistema immunitario del corpo. Il sistema diventa semplicemente sopraffatto da un costante attacco. La reazione difensiva del sistema immunitario a queste sostanze potrebbe manifestarsi con un’ampia gamma di quelli che sono
28
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interpretati come sintomi allergici, incluso attacchi
d’asma, condizioni di cattiva respirazione e alterata respirazione nasale, reazioni cutanee, palpitazioni, dolori, gonfiore e così via.
Il dott. Orian Truss relaziona pure la presenza di candidiasi cronica polisistemica con artrite, ricorrenti infezioni vaginali di candida, autismo, asma, psoriasi e anche infertilità. Il dott. William Crook, l’altro esperto statunitense in
allergie e malattie ambientali, dice che la candida è in relazione (ossia causa) anche con l’iperattività nei bambini.
Il dott. Trowbridge, infine, afferma che l’infezione da candida può portare addirittura a patologie molto serie come
la sclerosi multipla.
2.3 – LE NUOVE INTERPRETAZIONI
Alcuni medici oggi (ad esempio il dott. Keith Eaton), che
stanno studiando questo tipo di malattie affermano che
probabilmente si possa parlare meglio di una “disbiosi di
tipo micotico” che non di una vera “candida syndrome” in
quanto potrebbero essere coinvolti anche altri microrganismi come Candida utilis, Torulopsis glabrata, Cryptococcus
hystolticus oppure parassiti come la Giardia lamblia o il Blastocystis hominis. Il dott. Harald Gaier (Hale Clinic, London) parla invece di una “sindrome disfunzionale dell’intestino”. Entrambi convengono e suggeriscono che la diagnosi primaria sia fatta attraverso un test che rilevi un
eccesso di produzione di etanolo nell’intestino27. Ossia i
colpevoli sono sì i lieviti, ma non necessariamente solo la
Candida albicans. Truss è arrivato alla conclusione che si
tratti di un’invasione di candida per il fatto che i farmaci
antifungini funzionano. Ma questo potrebbe essere dovuto al fatto che essi sono dei buoni stabilizzatori delle pa-
29
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reti intestinali e sono anche efficaci nella distruzione di
batteri e parassiti.
Il dott. Eaton crede che i batteri possano essere almeno in
parte responsabili di questa sindrome. Infatti egli ha rilevato elevate quantità di idrogeno nel respiro dei suoi pazienti affetti da questa patologia. L’idrogeno è il prodotto
di scarto dei batteri e non dei lieviti. Un’altra ragione dei
sintomi potrebbe essere una reazione allergica ai batteri o
ai lieviti. La reazione allergica produce un eccesso di istamine che possono essere misurate nelle urine.
In uno studio su 21 pazienti con disbiosi, il dott. Eaton ha
mostrato che essi avevano livelli di istadina (da cui si forma l’istamina) simile ai pazienti con problemi di allergie
alimentari28.
Il dott. Leo Galland, noto nutrizionista statunitense, dice
che ci sono evidenze che suggerirebbero che gli anticorpi
diretti contro la candida potrebbero interagire con i tessuti degli organi, particolarmente nella ghiandola del timo
e nelle ovaie, producendo una specie di reazione autoimmune. Questo può portare, afferma, a un collasso delle
ovaie con menopausa prematura e infertilità. Gli anticorpi antitimici interferiscono con la funzione immunitaria e
portano a un circolo vizioso: l’infestazione da lieviti porta
all’immunosoppressione la quale conduce al peggioramento dell’infezione stessa29.
Forse, comunque, il maggior danno e il più insidioso rimane quello al rivestimento interno dell’intestino.
La penetrazione della candida nella sua forma miceliale
nelle pareti dell’intestino è spesso associata a un aumento di alcune tossine chiamate poliamine, le quali attaccano le cellule della mucosa con tutte le conseguenze che
abbiamo visto sino alla cosiddetta Leaky Gut Syndrome.
In seguito a ciò la C. albicans è stata accusata di essere il
maggiore allergenico in grado di provocare raffreddore da
30
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
fieno, orticaria, asma e sindrome dell’intestino irritabile.
Senza contare, nel caso delle donne, le infezioni che passano in vagina. Infatti, molte donne con vaginiti croniche
hanno in realtà delle vaginiti allergiche provocate dalla
candida30. Le donne solitamente sono più esposte perché
il progesterone contenuto nella pillola anticoncezionale
favorisce la crescita dei lieviti. In situazione di un buono
stato di salute si può anche considerare la possibilità in
alcuni casi di ricorrere alla pillola come anticoncezionale,
ma nel caso di presenza di candida diffusa sarebbe meglio
pensare alle complicazioni che ne possono derivare.
2.4 – UN RIEPILOGO
Per riepilogare si può dunque affermare che l’infezione da
candida prosegue per tappe mano a mano che si verificano
determinate condizioni biologiche, fisiologiche, di terreno.
1. La presenza iniziale della candida nella forma simbiotica evolve in quella patogena al verificarsi delle condizioni di debolezza del sistema immunitario di cui si è
detto. La candida colonizza allora l’intestino e il tratto
digerente con conseguente bruciore di stomaco, meteorismo, flatulenza, prurito anale, vaginiti ecc.
2. Con l’indebolimento progressivo che ne consegue c’è il
propagarsi ad altre zone corporee che porta ad altre
patologie sia di organi interni che di superficie come il
piede d’atleta, infezioni di cute e unghie. Le strutture
simili a radici della nuova candida penetrano nel rivestimento dell’intestino permettendo così alle proteine
non ancora digerite di passare nel sangue. Il corpo le
scambia per antigeni e risponde con reazioni allergiche
(orticarie, febbre da fieno ecc.) che a loro volta riducono il potere del sistema immunitario.
31
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
3. Le colonie fungine trasformate in masse lanuginose (simili appunto alla muffa sul pane) penetrano nei tessuti
per cibarsi e rilasciano le loro tossine che danneggiano i
tessuti stessi e producono infiammazioni. Le conseguenze sono malattie di vario tipo secondo gli organi o i tessuti colpiti: vaginiti, diarrea, sinusiti, otiti, asma, lupus,
sindrome premestruale, calcoli renali ecc. In questo caso
di diffusione globale l’organismo diventa sensibile a sostanze normalmente innocue come profumi, sostanze
chimiche, pesticidi, gas di scarico ecc.31 con manifestazioni di mal di testa, nausee ecc. Nei bambini, i sintomi di
una infezione diffusa iniziano con otiti croniche e coliche.
4. La colonizzazione arriva a interessare il sistema nervoso centrale producendo emicranie, irritabilità, letargia,
confusione mentale, perdita di memoria, depressione,
sbalzi d’umore ecc.
5. Nella fase finale della candidosi avanzata si può arrivare a disfuzioni della tiroide (ipertiroidismo) e altre disfunzioni organiche e ormonali sino al collasso surrenale. Secondo alcuni autori, la candida trasportata dal
sangue e dalla linfa in tutto il corpo grazie alla presenza di acidosi può anche portare, in concomitanza con
elevati stress dell’organismo e conflitti di natura psicoemotiva, che indeboliscono ancor più il sistema immunitario, al cancro.
Come afferma il dott. Simoncini, che ha studiato appunto le connessioni tra funghi e cancro, è il limitato stato attuale delle conoscenze scientifiche e tecniche che impedisce la visualizzazione della candida in tutte le sue forme vitali e adattamenti che essa riesce a realizzare. Altrimenti
non si spiegherebbe come mai si assiste frequentemente a
candidosi recidivanti così pervicaci da resistere a qualsiasi trattamento e che procedono in direzione cronica irre-
32
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
versibile. «Questo perché la candida, nel momento in cui
viene attaccata dal sistema immunologico dell’ospite, oppure da un trattamento antimicotico convenzionale, si difende trasformandosi in elementi sempre più piccoli e indifferenziati – ancorché integralmente fecondi – fin quasi
a occultare la propria presenza sia all’organismo parassitato sia ad eventuali indagine diagnostiche»32. E ancora:
«Essa [la candida] è stata studiata solo in un ambito patogeno, cioè solo in rapporto ai tessuti di rivestimento di
un organismo malato. In realtà la candida possiede una
valenza aggressiva diversificata in funzione del tessuto interessato; è solo nel connettivo o nell’ambiente connettivale difatti, e non nei tessuti differenziati, che trova le condizioni di un’espansione illimitata»33.
2.5 – ALCUNI APPROFONDIMENTI SUI
MECCANISMI DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Si è detto che in un organismo sano, con un buon equilibrio microbatterico intestinale e forte situazione immunitaria i funghi non riescono a penetrare. Un’opera importante a questo riguardo la svolgono i leucociti, i macrofagi e il sistema delle cellule T, in specie le placche di Peyer
del tratto intestinale. Nel tratto respiratorio, ad esempio,
le cellule micotiche vengono fagocitate dai macrofagi alveolari e dai leucociti neutrofili. Ovviamente se si assumono farmaci o si contraggono patologie che vanno a disturbare questi delicati meccanismi si rischia di cadere in infezioni micotiche di tipo cronico e diffuso. A quel punto
anche i funghi si attivano per ostacolare efficacemente la
fagocitosi. Alcuni studi hanno mostrato che la Candida albicans può, in determinate condizioni, ostacolare la fagocitosi attraverso i macrofagi peritoneali34.
33
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
Altre osservazioni specifiche sono:
● «I fagociti fagocitano le singole cellule dei funghi sia in
organismi già sensibilizzati che non sensibilizzati.
● In questi ultimi le pseudoife possono crescere rapidamente e distruggere i fagociti.
● I soggetti con una elevata tendenza alle infezioni fungine, hanno dei leucociti neutrofili a cui manca un enzima speciale e quindi non possono distruggere la cellula del fungo fagocitata.
● I pazienti con dei difetti genetici o ereditari della cellula
T si ammalano più frequentemente di gravi candidosi.
● Non è ancora stato dimostrato se la canditossina intervenga in questo caso.
● Un’infezione fungina porta di solito alla formazione di
anticorpi IgM e IgG, tuttavia questo non avviene sempre.
● Le infezioni da C. krusei o C. pseudotropicalis non provocano alcun marcato aumento del titolo»35.
Un altro fattore che interviene nelle disfunzioni del sistema
immunitario e che va tenuto in considerazione è la carenza di
ferro che accompagna spesso i pazienti di candidosi e di herpes cronico o comunque debilitati da infezioni virali o fungine lunghe e ricorrenti. Nel caso si sospetti un’infezione fungina diffusa andrebbero verificati i livelli di vitamina B6 e B12. Se
si riscontrano livelli bassi si può essere in presenza di carenza di ferro mascherata. Allo stesso tempo, però, bassi livelli
di vitamina B6 e zinco possono causare squilibri che possono indirizzare la diagnosi verso un’anemia ma erroneamente. Per essere sicuri della quantità di ferro contenuta nel sangue andrebbe misurato il ferro nel siero e non l’emoglobina.
L’eventuale somministrazione di ferro aggiuntivo di natura vegetale migliora la condizione di questi pazienti. Infat-
34
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
ti, le proteine che dipendono dal ferro producono radicali dell’ossigeno antibatterici, come quelli presenti nel colostro. Anche la stanchezza, il basso tono muscolare e la resistenza al lavoro fisico hanno vistosi miglioramenti.
Ecco una tabella della quantità di ferro contenuta negli
alimenti:
Milligrammi per 100 grammi di cibo
Ferro
100,0
17,3
16,1
14,9
11,2
10,5
9,4
8,8
7,1
6,8
6,2
6,1
4,7
3,9
3,8
3,7
3,5
3,4
2,9
2,3
Alimento
alga kelp
lievito di birra
melassa “blackstrap”
crusca di grano
semi di zucca
semi di sesamo integrale
germe di grano
fegato di manzo
semi di girasole
miglio
prezzemolo
vongole
mandorle
prugne secche
anacardi
carne di manzo magra
uva passa
noci brasiliane
carne di maiale
uova
(segue)
35
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
(segue: Quantità di ferro contenuta negli alimenti)
Ferro
1,9
1,9
1,5
1,2
Alimento
agnello
tofu
pollo
salmone
(Fonte: The Nutrient Content of Foods, Mineralab, Hayward, CA, 1979)
Altri alimenti che contengono alte e medie quantità di ferro sono il cacao amaro in polvere (14,3 mg/100 g), i funghi secchi (28,9 mg/100 g), le lenticchie (8,6 mg/100 g),
l’origano (44,2 mg/100 g) e il timo secco macinato (123,6
mg/100 g) (cfr. Mattioni, Alessandra, Nutri il tuo buonumore, Macro Edizioni, 2008, p. 51).
Vanno tenute presenti, infine, le possibilità nefaste di interazione tra più microrganismi patogeni che attaccano
il sistema immunitario. Ad esempio, la dott.ssa Eunice
Carlson dell’Università del Michigan ha mostrato che in
presenza simultanea di candida e di un agente infettante come lo Staphylococcus aureus, gli effetti tossici di quest’ultimo risultano grandemente potenziati e possono
sfociare nella sindrome da shock tossico, una sindrome
terribile e spesso fatale36.
Quando l’infezione da candida assume un carattere così
sistemico, la guarigione è molto lenta.
Gli autori sono piuttosto in disaccordo sui tempi di trattamento necessari per la guarigione, ma si va da un minimo di tre a un massimo di sei mesi. Va anticipato che il ricorso all’agopuntura costituisce un valido aiuto nel prevenire e curare questa patologia per la sua capacità di
stimolazione del sistema immunitario, aumento dello stato di salute del tratto digerente, dei genitali, di milza e
stomaco. L’agopuntura può anche normalizzare il meta-
36
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bolismo cellulare aumentando ulteriormente la capacità
del corpo di resistere alla diffusione della micosi.
La stessa Lynne McTaggart, creatrice della nota rivista inglese di medicina olistica, What Doctors Don’t Tell You, afferma che per risolvere la sua candidosi diffusa e recidivante si è sottoposta a otto mesi di trattamenti di agopuntura mirati alla risoluzione del problema37.
2.6 – ALCUNI APPROFONDIMENTI
SUI MECCANISMI DELL’INTESTINO
Il dott. Truss sostiene che la distruzione della flora batterica intestinale (disbiosi) con la conseguente diminuzione
della produzione di biotina causa una reazione allergica
con susseguente infezione fungina di vari organi e sintomatologia derivata.
I funghi e i batteri colonizzano le zone del corpo dove il
pH è loro favorevole.
La disbiosi provoca processi enzimatici alterati e quindi carenze nutrizionali, intossicazione e rinfocola l’indebolimento del sistema immunitario con riduzione di immunoglobuline IgA e di altri batteri simbionti. L’intossicazione genera
infiammazione (e variazione del pH) e alimenta il circolo vizioso dell’infezione micotica. Come si è detto, la candida è
in grado di rilasciare circa ottanta differenti tipi di tossine38.
Le tossine mettono a dura prova il sistema immunitario e
danneggiano pesantemente le cellule epatiche e cerebrali
con le sostanze prodotte dal metabolismo (per esempio
ammoniaca, aldeidi, aflatossina). Questa intossicazione
può portare anche a un ingorgo nella vena porta e, di conseguenza, alle emorroidi39.
Secondo alcuni autori, una delle cause che stanno alla base
della deturpazione del terreno fisiologico intestinale di par-
37
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tenza (e quindi della proliferazione della candida) è la carenza o totale mancanza del Saccaromyces elypoideus cerevisiae, un
microrganismo che deriva dalla lievitazione naturale del pane (quella senza lievito di birra). Tutti i pani industriali attualmente in vendita non sono a lievitazione naturale per cui
nella stragrande maggioranza della popolazione si crea una
situazione a livello intestinale per cui è venuto meno uno dei
principali antagonisti dei funghi patogeni.
Il ricorso ai probiotici rappresenta in questo caso la soluzione ottimale, così come vedremo più avanti.
La flora batterica “buona”, infatti, ha la funzione di mantenere equilibrato il pH intestinale e il potenziale di ossidoriduzione. Essa è anche alla radice di un buon funzionamento di evacuazione, della produzione dei gas intestinali e dell’assorbimento dei principali elementi nutritivi.
Rende biodisponibili le vitamine, e svolge un’efficace e
fondamentale azione difensiva rispetto ai microrganismi
patogeni. Infine essa concorre a mantenere integra la parete intestinale e le superfici delle mucose interne che sono molto delicate. L’intestino, infatti, diversamente dalla
pelle, possiede un solo strato di cellule che lo separano
dal flusso sanguigno. La parete della mucosa intestinale si
rigenera ogni due giorni. Se ci sono squilibri e la flora batterica “buona” (i cosiddetti fermenti lattici40, prevalentemente lattobacilli e bifidobatteri) va in minoranza è facile
che si creino disfunzioni.
Senz’altro uno degli elementi che più influenzano la funzionalità intestinale è la presenza di più o meno fibra indigeribile nell’alimentazione quotidiana. La fibra è un insieme
di composti vegetali che non possiede valore nutritivo o
energetico. Passando attraverso il canale digerente queste
fibre stimolano vari processi. Le fibre cosiddette solubili,
come quelle contenute nelle mele, arance, avena, radici di
cicoria ecc.), assorbono e trattengono grandi quantità di
38
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liquido favorendo l’idratazione della massa fecale e la peristalsi intestinale. Le fibre insolubili come quelle contenute nei cereali integrali, crusca di frumento, riso integrale e
in legumi e verdura in generale, producono sull’intestino
un effetto meccanico di trascinamento. Ovviamente diminuendo il tempo di contatto tra massa fecale e mucosa intestinale diminuisce anche la probabilità di assimilazione
di eventuali tossine che vengono più velocemente espulse41.
In ogni caso l’assunzione di antibiotici, come si è già accennato, pare la causa di maggior impatto sulla distruzione dell’equilibrio della microflora batterica. I lieviti e i virus non vengono toccati dall’azione demolitrice degli antibiotici e anzi traggono vantaggio dalla scomparsa degli
altri batteri che facevano da contropeso.
2.7 – ZUCCHERI, LATTICINI E ALCOOL
La dieta errata che si segue ormai abitualmente in Occidente è un’altra delle maggiori cause di infezione da miceti. Come abbiamo visto, questi microrganismi si cibano
sostanzialmente di zuccheri come il glucosio, il fruttosio e
anche il lattosio (lo zucchero contenuto in latte e latticini
che la candida può assorbire per la sua crescita).
Tutti gli autori, infatti, sono concordi nell’affermare che
seguire solo una terapia antimicotica non può dare dei
grandi risultati di efficacia sino a quando non ci si arrende a una dieta pensata in funzione anticandida. Su quale
dieta e quali alimenti assumere e quali no ci sono alcune
divergenze come vedremo in seguito. Però si può dire che
sull’astensione da cibi contenenti zuccheri e sull’evitare
latte e latticini (almeno alcuni; formaggi biologici o formaggi crudi sono sicuramente migliori e meno intossicanti) ci sia una totale concordanza. Tra i cibi contenenti zuc-
39
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cheri si sconsigliano anche cereali e derivati anche se qualche autore acconsente all’utilizzo di pane con farina integrale non lievitato oppure con farina di segale lievitata
con pasta acida per riprogrammare il metabolismo42.
Anche sui tipi di dolcificanti ammessi ci sono leggere differenze. Alcuni escludono tutto e altri concedono un po’
di più. In Germania si propende ad esempio per l’utilizzo
della stevia come dolcificante naturale che pare non abbia
alcun ruolo nel nutrimento dei funghi43. Secondo gli autori anglosassoni invece anch’essa andrebbe evitata. Chi poi
ha problemi di diabete dovrebbe fare ancora più attenzione. Infatti diabete e iperglicemia favoriscono le infezioni
da lieviti attraverso due meccanismi: «L’alta concentrazione di glucosio favorisce la produzione di slime che riveste
la cellula lievitiforme impedendo sia la penetrazione degli
antibiotici che degli anticorpi. Inoltre lo slime favorisce la
formazione di colonie sui cateteri. Inoltre l’iperglicemia
inibisce il meccanismo O2 dipendente con formazione di
radicali tossici che uccide le cellule estranee»44.
Anche l’alcool non è un buon alimento da usare e può essere una delle concause scatenanti della “yeast connection” perché contiene un buon livello di zuccheri e di batteri su cui la candida può prosperare. Anzi, il consumo di
alcool può essere anche un indicatore di un’infezione già
in corso. Normalmente chi ha la candida ha effetti nocivi
eccessivi dal consumo di alcool. L’alcool è addirittura prodotto nel flusso sanguigno anche quando non sono state
consumate bevande alcoliche grazie, come si è già accennato, all’abilità della candida di trasformare l’acetaldeide,
una sostanza chimica che è prodotta quando zucchero e
lievito nel corpo si combinano a creare fermentazione, in
etanolo. Questo è esattamente il processo che viene utilizzato per prodursi delle bevande alcoliche fatte in casa.
L’eccessivo consumo di alcool può indebolire le funzioni
40
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epatiche. Il fegato non è più in grado di smaltire le tossine, comprese quelle della candida. Inoltre l’eccesso di alcool interferisce con la capacità dell’organismo di assorbire i nutrienti vitali dal cibo con le conseguenze che questo può comportare.
Ovviamente tutti questi problemi diventano più gravi in
caso di alcolismo. Inoltre sintomi tipici dell’alcolismo come depressione, problemi gastrointestinali, mal di testa,
insonnia, disfunzioni sessuali, sinusite ecc. possono essere causati da una infezione da candida o da una combinazione delle due situazioni. L’ulteriore uso di tabacco o altre droghe può anche scatenare problemi respiratori con
conseguente ricorso ad antibiotici che peggiorano ancor
più la situazione in funzione pro-candida.
Per riepilogare: zuccheri, carboidrati, formaggi e alcool
contribuiscono ad acidificare il terreno. Una dieta eccessivamente acida contribuisce alla candidosi. Come molti
microrganismi dannosi, infatti, la candida non può vivere
a lungo in un ambiente ricco di ossigeno. Un ambiente
acido invece riduce l’approvvigionamento di ossigeno nel
corpo rendendo così più facile per lieviti e altri patogeni
invadere le cellule, i tessuti e gli organi.
L’astensione dai cibi incriminati può durare poche settimane come mesi. Dipende dal grado di infestazione e dalla durata delle recidive o dello stato di candidosi cronica. Dopo
un periodo ragionevole di astensione, secondo la propria
condizione e il parere di un terapeuta, si può ricominciare a
reintrodurre lentamente alcuni cibi e così via di seguito per
tutti quelli che si erano eliminati. Si può prendere anche in
considerazione la possibilità di farlo a rotazione.
La dieta a rotazione è infatti molto utile per chi soffre di
fenomeni allergici e quindi anche per chi ha la candida.
Con questa dieta si intende l’assunzione di famiglie di cibi allergenici, come ad esempio i cereali o i latticini, una
41
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volta ogni quattro giorni. Le reazioni collaterali di intolleranza o allergia a questi alimenti dovrebbero in questa
maniera venire meno o perlomeno diminuire. In questo
modo si alleggerisce anche il carico del sistema immunitario stressato da continue reazioni allergiche.
Va anche detto però, per completezza delle informazioni,
che talvolta uno stato allergico può essere scambiato per
un’infezione da candida e viceversa. In questi casi andrebbero prima testate varie sostanze e verificata la situazione
esatta del paziente. Le diete anticandida, talvolta così diverse secondo il terapeuta proponente, non spiegherebbero i successi curativi. Se ad esempio si consiglia di eliminare latte e latticini in funzione anticandida a un paziente che
in realtà, a sua (e del terapeuta) insaputa, è allergico o intollerante al latte, si valuterà il risultato splendido che si
otterrà come efficacia nella lotta alla candida e non come
conseguenza di un accorgimento antiallergico. Non capire
la causa esatta della situazione non porta a soluzioni.
2.8 – L’EQUILIBRIO ACIDO-BASICO
Secondo numerosi autori, le infezioni da Candida albicans si
vanno sempre più diffondendo in concomitanza con la crescita dell’acidosi degli organismi degli esseri umani. A causa dello stile di vita stressante odierno e dell’alimentazione
industriale si è rotto l’equilibrio tra le basi e gli acidi presenti nel nostro corpo. Anzi, secondo Peter Jentschura e Josef Lohkämper, due medici tedeschi noti a livello internazionale per le loro ricerche sulle dinamiche dell’equilibrio
acido-basico, il 50% del corpo di molte persone consiste di
scorie. Le scorie sono sali provenienti da acidi e veleni che
il corpo con l’aiuto di sostanze minerali e oligoelementi
(depauperamento di minerali) forma o deve formare da
42
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
acidi organici o inorganici per non essere corroso o avvelenato da questi. Questa situazione di estremo stress dell’organismo provoca malattie e invecchiamento45.
L’eccesso di acidità nel corpo comporta la nascita di una
situazione che evolve verso la patologia su vari fronti e interessando vari organi e apparati. Alcuni individui non riescono a metabolizzare bene gli zuccheri andando incontro
a sovrappeso e diabete, altri metabolizzano male le proteine e sviluppano malattie reumatiche o renali, altri non
riescono a metabolizzare il sale creando così situazioni
patologiche di ritenzione idrica, altri infine metabolizzano
male gli acidi stessi assorbiti direttamente o formatisi nell’organismo.
Il disequilibrio acido-basico a favore dell’acidità è favorevole anche alla proliferazione delle micosi. Anche artrosi,
sciatica, raffreddore cronico, depressione ecc. sono malattie che talvolta possono essere ricondotte a un disequilibrio acido-base, ossia del “terreno”.
L’acidificazione dell’organismo (cioè l’accumulo di acidi
in esso) non è tuttavia solo il risultato di un’alimentazione squilibrata, ma può derivare anche da altre cause. Vediamole tutte nel loro insieme46:
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mancanza di esercizio fisico e quindi carenza di ossigenazione dei muscoli;
fatica o sforzi fisici (acido lattico);
carenza di vitamine ed oligoelementi che impedisce la
trasformazione e neutralizzazione degli acidi;
consumo di carne (acido urico);
caffè, tè (acido tannico);
tabacco (nicotina);
ventosità trattenute e carne di maiale (acido solforico);
superlavoro (stress);
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
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analgesici (acido acetilsalicilico);
dolciumi e grassi (acido acetico);
rabarbaro, spinaci e cacao (acido ossalico);
carne salmistrata, formaggi con aggiunta di calcio e sodio (acido nitrico);
inquinamento;
bevande gassate.
Affermano Jentschura e Lohkämper che «viviamo in un’epoca, nella quale il godimento è esclusivamente di tipo
“acido”. Da ciò risulta uno spostamento del nostro metabolismo in un valore di pH delle cellule acido. Il sistema di
godimento acido corrode e intossica corpo, spirito e cultura. Opera così la cosiddetta civilizzatosi [malattie dell’accumulo di scorie, N.d.A.]»47.
Il pH ottimale per la salute del corpo si aggira intorno ai
7,4 (misurato a livello del sangue, perché ogni organo in
realtà ha pH diversi).
Il corpo, per far fronte all’invasione di acidi in sovrannumero e mantenere un terreno leggermente alcalino, lega
ciascun acido a una base cioè a un corpo minerale con
proprietà inverse creando così un sale neutro. I minerali
alcalini utilizzati dall’organismo per quest’opera di riequilibrio vengono prelevati dagli organi e tessuti stessi del
corpo. Questo sfruttamento di riserve minerali non può
durare a lungo senza compromettere le funzioni vitali di
alcuni organi stessi e condurre quindi a malattie varie.
Per esempio, le scorie acide coagulano nel sangue rendendolo spesso e tale da ostruire i capillari. L’organismo cerca
di eliminare queste particelle fissandole alle pareti delle arterie impedendo però così una buona circolazione (impedimento che può generare patologie cardiovascolari anche
gravi). Anche il diabete può essere il risultato dell’accumu-
44
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
lo di acidi attorno al pancreas per cattiva circolazione. La
micosi è un’altra patologia conseguente un’acidificazione
del terreno dato che i miceti proliferano in ambiente acido.
Ci sono cibi che sono alcalinizzanti e altri acidificanti. La
maggior parte di quelli acidificanti, tuttavia, anche se appunto produttori di acidi, ci fornisce basi per la nostra alimentazione. Idem per i cibi alcalini: la quasi totalità produce comunque residui acidi. Si intuisce dunque che non è
propriamente facile cercare un equilibrio dietetico.
Vediamo di dare una tabella indicativa dei cibi che ci aiuti nella scelta per una corretta dieta che tenga conto del
pH, pur con i limiti di cui si è detto.
Classificazione degli alimenti distinti in acidi, neutri o basici
Cibi acidi
(o formatori di acidi)
Alcool
Aragosta
(e crostacei in genere)
Avena
Birra
Burro
Cacao
Carrube
Cioccolato
Confetture con
zucchero bianco
Cozze
Crusca d’avena
Dolcificanti artificiali
Formaggi in genere
Cibi neutri
Albicocche
(anche secche)
Ananas
Cibi basici
(o fonti di basicità)
Acqua pura naturale
Aglio
Arance
Banane
Carote
Cavolfiore
Ciliegie
Cipolle
Datteri
Alghe marine
Anguria
Broccoli
Cannella
Castagne
Cavolo
Fagiolini
Fagioli
(freschi e secchi)
Fave
Fichi
Formaggio di capra
Indivia
(segue)
45
Lamponi
Lenticchie
Limette
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
(segue: Classificazione degli alimenti distinti in acidi, neutri o basici)
Cibi acidi
(o formatori di acidi)
Fritti, alimenti
Gelati
Liquori
Maiale
Mais
Manzo
Nocciole
Noci
Oli idrogenati
Pistacchi
Polenta
Pollo
Porri
Prugne (anche secche)
Segale
Soia
Uova (chiara)
Vino
Vitello
Vongole
Zucchero bianco
Cibi neutri
Fragole
Grano
Grano saraceno
Latte intero
(vaccino e caprino)
Lattuga
Limoni
Melanzane
Mele
Miele
Mirtilli
Olio di oliva biologico
spremuto a freddo
Pane integrale
Pasta integrale
Patate
Pere
Pesce
Pesche
Riso integrale
Tacchino
Uova (tuorlo)
Uva
Uva passa
Zucca
Zucchero integrale
Cibi basici
(o fonti di basicità)
Mandarini
Mango
Melassa
Melone
More
Papaia
Patate dolci
Peperoni
Pomodoro
Pompelmo
Prezzemolo
Radicchio verde
e rosso
Sale marino
Salsa di soia
Semi di papavero
Senape
Taccole
Topinambur
Verza
Yogurt magro
Zucchine
Fonte: Adattamento da Rho, Marco, Salute totale. Rimedi naturali & tecniche vibrazionali, MIR Edizioni, Montespertoli, 2003, pp. 89-90.
46
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
Molti terapeuti utilizzano allora (per venire in aiuto alla
dieta) protocolli con sali, alimenti, integratori o erbe basiche per curare l’infezione. Anche la meditazione o tecniche di rilassamento sono molto utili a questo fine, dato
che lo stress è un acidificatore più grande del cibo.
Uno dei mezzi che sta conoscendo più diffusione per il riequilibrio acido-basico pare essere tuttavia l’acqua alcalina.
L’acqua alcalina o alcalinizzata ha la capacità di neutralizzare le scorie acide del corpo rendendole liquide ed eliminabili attraverso i reni. Ci sono in commercio sia degli alcalinizzatori d’acqua e sia degli stimolatori alcalini. In
Giappone l’assunzione di acqua alcalinizzata è molto diffusa e piano piano pare che questa abitudine si stia affermando anche da noi.
In effetti nemmeno alcun esercizio fisico aggiunge i bicarbonati che l’acidificazione ci ha tolto al nostro flusso sanguigno. Dunque o l’acqua alcalina o le pillole con minerali
alcalini oggi in commercio (vedi al Capitolo 8, “Le cure”).
Più è alto il valore del pH dell’acqua alcalina e maggiore
sarà la produzione di bicarbonati nel sangue48.
2.9 – LE VACCINAZIONI
Secondo alcuni autori la candidosi è ricorrente in una popolazione plurivaccinata. Essa colpisce solitamente i neonati dopo le vaccinazioni obbligatorie del secondo-terzo
mese di vita49.
La vaccinazione opera sul sistema immunitario dissestando
l’equilibrio tra Th1 e Th2, le sue principali funzioni di difesa.
Con Th1 si intende l’immunità legata alle cellule T helper di
tipo 1, la cosiddetta immunità cellulo-mediata (secrezione
intracellulare di un gas, il monossido di azoto), che costituisce la primaria difesa contro i funghi, i protozoi e i virus. Con
47
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
Th2 invece si intende l’immunità umorale legata alle cellule
T helper di tipo 2, e che è deputata alla produzione di anticorpi. I due meccanismi di difesa interagiscono in modo
complesso tra loro per un corretto funzionamento del sistema immunitario. Quando c’è squilibrio tra queste due risposte immunitarie si creano problemi immunologici. Alcune
vaccinazioni (ad esempio l’antipolio Salk e l’antitetanica),
specie nei bambini che non hanno ancora un sistema immunitario completamente sviluppato e rodato, spostano l’equilibrio Th1/Th2 verso la predominanza di Th250.
La predominanza di Th2 favorisce lo sviluppo di infezioni
virali croniche o di micosi perché l’organismo non riesce
più ad arginarle efficacemente essendo depressa la funzione Th1 che è quella naturalmente indicata per questo
tipo di invasione dell’organismo.
La candidosi stessa poi sposta anch’essa l’equilibrio Th1/Th2
verso Th2 rinfocolando l’infezione51.
Con dieta, integratori e medicina omeopatica è possibile
correggere lo squilibrio e arginare la candidosi.
2.10 – PILLOLA ANTICONCEZIONALE E TERAPIE
ORMONALI
Sembra ormai assodato che un’altra delle cause dell’indebolimento del sistema immunitario e conseguente infezione micotica sia l’assunzione di ormoni mediante farmaci
come la pillola anticoncezionale oppure gli steroidi o il
protocollo del cosiddetto trattamento ormonale sostitutivo che viene prescritto abitualmente alle donne in menopausa. Questi trattamenti favoriscono in special modo infezioni micotiche di tipo vaginale.
Afferma infatti il dott. Chaitow che almeno il 35% delle
donne, che usano la pillola anticoncezionale, presenta epi-
48
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
sodi di candida vaginale di tipo acuto. Le infezioni da lieviti di tipo cronico tendono a peggiorare quando il livello di
progesterone è alto, come in gravidanza o nella fase luteale del ciclo mestruale (durante la gravidanza il mutamento
ormonale in corso può produrre squilibri di estrogeni che
aumentano il rischio di contrarre una candidosi). Perciò la
componente progestinica degli ormoni contraccettivi potrebbe essere responsabile di questo effetto52.
Sherrill Sellman, in un certo senso un’autorità in materia di
ormoni e disturbi femminili, sostiene che le donne che sono in terapia ormonale sostituiva per i disturbi correlati
alla menopausa possono aumentare il rischio di infestazioni da candida vaginale. Infatti gli estrogeni aggiuntivi
aumentano il livello di glucosio nelle mucose favorendo in
tal modo la crescita delle micosi. Se si utilizza progesterone naturale per ristabilire l’originario equilibrio, la diffusione del fungo viene ostacolata53.
Il progesterone naturale è la diosgenina (scoperta nel
1939), una sostanza estratta dall’igname selvatico messicano, che è una molecola simile al progesterone prodotto
dall’organismo. I prodotti a base di progesterone naturale in commercio sono creme, oli e anche preparazioni per
l’uso orale. Tuttavia l’uso per l’assorbimento cutaneo è
più efficace di quello orale (del 40-70%) perché «il fegato
rimuove un’alta percentuale degli ormoni ingeriti inviandoli al tratto intestinale dove sono convertiti in forme solubili in acqua che si legano con altre sostanze per poi essere espulse»54.
Detto per inciso, il progesterone naturale è dunque il rimedio naturale per eccellenza dei disturbi legati alla menopausa.
Un’ultima fonte di ormoni che non viene solitamente presa in considerazione, ma che purtroppo è sempre più con-
49
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
sueta, è la carne che abitualmente si mangia. Nella carne
degli animali da allevamento di cui si nutre la maggior
parte della popolazione è contenuta una certa quantità di
ormoni e antibiotici che vengono utilizzati appunto nell’allevamento intensivo. Anche piccole quantità, ma protratte negli anni, hanno sicuramente un effetto nefasto sul
controllo dell’aumento della candida nel corpo. Sebbene
non esistano ancora studi specifici e approfonditi sul tema, il buon senso suggerirebbe che propendere per una
dieta vegetariana sarebbe la miglior cosa da fare in caso
di candidosi55.
2.11 – L’AMALGAMA
La candidosi è anche riportata in letteratura scientifica
come risultato di un’intossicazione da mercurio dovuta a
otturazioni dentarie in amalgama56. Questo tipo di otturazione infatti crea moltissimi problemi di salute anche
gravissimi. Per quanto riguarda le micosi dovute alle interferenze che il mercurio opera sulle citochine si possono citare i lavori di S. Ellermann-Eriksen, “Effetto del cloruro di
mercurio sui meccanismi di resistenza alle infezioni mediate da macrofagi” (in Toxicology, vol. 93, 1994, pp. 269297) e anche quelli di C. Edlund, “Resistenza della microflora umana al mercurio e agli antimicrobici” (in Clin Infect
Dis, fascicolo 6, vol. 22, 1996, pp. 944-950).
Un altro studio importante è quello di S. Yannai, “Trasformazioni del mercurio inorganico da parte di Candida albicans e Saccharomyces cerevisiae” (in Applied Envir Microbiology, vol. 57, 1991, pp. 245-247). Pare che le otturazioni in
amalgama per la presenza del mercurio rafforzino la resistenza dei funghi della candida ai normali antimicotici e
agli antibiotici57.
50
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
Lorenzo Acerra riporta nel suo ultimo libro sul tema un
paio di testimonianze autorevoli che mi sembra interessante riportare per intero:
«Alfred Zamm, medico di New York che riporta successi
nel 95% dei casi di candidosi cronica, oltre a togliere
l’amalgama in modo protetto tiene sotto stretto controllo la questione farinacei e intolleranze alimentari, e supporta il paziente con terapie naturali. Parla in modo esplicito del sistema di regolazione (lo zaino pieno), parla del
fatto che l’amalgama è il carico più pesante, ma a volte (a
seconda delle difficoltà del paziente) è necessario eliminarne altri. Ricapitolando, una sostanza tossica è più pesante per un malato che per un individuo sano. L’unico rimedio per sbrogliare le situazioni più intricate di sovraccarichi difensivi è togliere zavorra dal sistema. Mi ero già
ampiamente fatto quest’idea quando ho appreso da una
paziente italiana di Huggins che il medico del Colorado le
aveva parlato negli stessi termini: per i casi più intossicati
bisognerà fare attenzione alle farine, evitare il frumento,
alimentazione senza latticini ecc. ecc. Un modo di procedere è trovarsi uno che ha esperienza con casi gravi e di intossicazione (perché sa i tentativi sulle varie zavorre che di
solito la persona con gravi intossicazioni deve fare). Un altro modo di procedere è leggere la presenza di campi di disturbo mediante il test EAV. Per campo di disturbo possiamo intendere qualsiasi variazione qualitativa delle sostanze nutritizie o qualsiasi variazione quantitativa dei prodotti
di rifiuto (l’amalgama, i focus dentali, i latticini, il glutine,
le farine ecc. ma anche le cicatrici non guarite)»58.
E ancora:
«Andando a monitorare i metalli pesanti urinari durante le
gravi crisi che a volte un paziente può avere nelle fasi inizia-
51
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
li di un trattamento antimicotico aggressivo, viene evidenziato il raggiungimento di livelli acuti di metalli pesanti rilasciati dalle pareti cellulari dei microrganismi uccisi. Cioè,
poiché il mercurio e gli altri metalli pesanti costituiscono il
cuore dell’infestazione fungina, l’effetto moria della candida dà luogo a un’intossicazione da metalli pesanti. Questo
è un motivo in più per il fatto che le terapie antimicotiche
da sole hanno un brevissimo o nullo significato terapeutico (se non si associano misure di bonifica del terreno biologico). Ho potuto documentare questo meccanismo correlando le reazioni cliniche con le analisi. Altri colleghi in
Germania stanno lavorando su questo stesso argomento.
[…] L’esperienza clinica mia e di altri medici mostra che pazienti con micosi croniche (candidosi e altre), pazienti con
condizioni virali croniche (Epstein-Barr virus, citomegalovirus, herpes zoster ed herpes genitale ecc.) o con ricorrenti
episodi di infezioni batteriche (sinusite cronica, tonsillite,
bronchite, infezioni alla vescica/prostata ecc.) spesso mostrano spettacolari guarigioni a seguito della rimozione di
amalgama e disintossicazione del mercurio»59.
L’uso di composti a base di aminoacidi come il glutatione
oppure la vitamina C può essere d’aiuto per espellere i depositi di mercurio dal corpo. Si può ricorrere a test per misurare la sensibilità del corpo al mercurio e il grado di inquinamento dello stesso tramite ad esempio un’analisi del
capello, rilevando i livelli di mercurio in bocca o l’attività
elettrica nei denti causata dalla presenza e interrelazione
combinata di diversi metalli presenti nella cavità orale.
Va infine fatto notare che la candida ed anche lo Staphylococcus aureus e lo Streptococcus mutans colonizzano frequentemente le mucose orali dei pazienti che portano protesi dentarie. Con il pericolo di distribuirsi poi in tutto l’organismo60.
52
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
2.12 – I FARMACI
Il dott. Stephen Davies, già presidente della British Society for Nutritional Medicine, ha definito la nostra generazione come la prima “generazione antibiotica”.
Il dott. George Vithoulkas, uno dei più qualificati omeopati di tutti i tempi, scriveva all’inizio degli anni Novanta
del Novecento che aveva notato sin dal 1975 un aumento
delle infezioni provocate da miceti. Dice Vithoulkas:
«Più tardi, si notò una tremenda “esplosione” di micosi,
interessanti la cute e l’apparato genitale, tanto che, oggi,
questo fenomeno sta per diventare un problema generale.
In Gran Bretagna, soltanto i nuovi casi di candidosi, dovuti al micete Candida albicans, sono “aumentati da 34.696
nel 1973, a 64.173 nel 198461. In Inghilterra, nel 1984, di
tutte le malattie cosiddette ‘veneree’, la candidosi occupava il secondo posto”62. […] Negli ultimi anni, croniche e,
spesso, impercettibili infezioni da candida sono state riconosciute come associate a gravi sintomi riferibili ad ogni
apparato o sistema dell’organismo umano»63.
La causa di tutto questo il dott. Vithoulkas la attribuisce ai
milioni di tonnellate di penicillina (derivata da un fungo) e
altri antibiotici vari che a partire dalla seconda guerra
mondiale sono state somministrate ad altrettanti milioni
di persone64. Secondo alcuni ricercatori «i funghi sono risultati essere i microbi patogeni riscontrati più frequentemente nei pazienti immunodepressi, che hanno una marcata granulocitopenia ed una storia di protratte terapie
antibiotiche»65. E ancora: «La soppressione della funzione
delle cellule T, da parte della tetraciclina, può spiegare, in
parte, le sovrainfezioni da candida notate, clinicamente,
dopo un impiego prolungato di questo antibiotico e di al-
53
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
tri»66. Infine: «La deficienza del sistema immunitario deve
essere aggiunta alla miriade di potenziali altri effetti collaterali degli antibiotici»67.
Ma questo sapere era già noto sin dagli anni Cinquanta
del Novecento sebbene non sia mai stato preso seriamente in considerazione con tutte le sue conseguenze sull’organismo e la salute umana che vediamo oggi.
Nel 1952, i medici del Reparto di batteriologia ed immunologia della facoltà di medicina dell’Università della Carolina (dott. Huppert, dott. MacPherson e dott. Cazin)
fecero una relazione inequivocabile su queste interrelazioni candida-antibiotici ipotizzando tre cause:
«1. La somministrazione di antibiotici sconvolge l’equilibrio in cui vive la flora normale… permettendo alle
specie resistenti (funghi, che, ovviamente non sono
sensibili agli antibiotici) di aumentare notevolmente
la loro popolazione e quindi sopraffare la resistenza
dell’ospite.
2. L’intromissione nella flora batterica della terapia antibiotica, disturba la produzione di sostanze nutritive
(soprattutto la produzione di vitamina B, che viene
prodotta dalla flora abituale) compromettendo l’integrità delle membrane mucose ed aprendovi delle
brecce per gli organismi che non sarebbero in grado
di attraversarle in condizioni di salute.
3. Alcuni antibiotici stimolano in modo diretto la crescita e/o la virulenza della Candida albicans»68.
Queste supposizioni sono esatte e non risentono affatto
del tempo passato. La flora batterica viene danneggiata o
addirittura distrutta dagli antibiotici69. La flora allora non
è più in grado di produrre le vitamine del gruppo B e il rivestimento dell’intestino ne risulta danneggiato (la candi-
54
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
da mette le radichette) permettendo così, come si è visto,
il passaggio nel sangue non solo dei funghi ma anche di
vari tipi di scorie. Queste dinamiche sono state comprovate anche da studi ufficiali odierni70.
Joseph Pizzorno, già preside della Bastyr University di Seattle, ci informa che:
«In uno studio condotto su 55 feriti, poi accettati ad un
reparto traumatologico ed ai quali era stata prescritta,
durante la degenza, una terapia antibiotica ad ampio
spettro, è stato rilevato che il 67% dei pazienti sotto esame, aveva prodotto nel sangue alte percentuali di antigeni
contro la candida, segno della sua crescita eccessiva nell’intestino (e nella vagina per le donne). I ricercatori hanno anche scoperto che i globuli bianchi dei pazienti con gli
antigeni nel sangue non avevano la stessa capacità d’inibire la crescita della candida altrettanto efficacemente
quanto i globuli bianchi dei pazienti che non li avevano. In
altre parole, quando i pazienti prendono gli antibiotici, la
presenza della candida aumenta tanto nel loro intestino e
quest’ultimo ne risulta così fortemente danneggiato che
“frammenti” di candida entrano nel flusso sanguigno inibendo le funzioni del sistema di difesa»71.
Esistono poi anche prove del fatto che la candida prospera negli stessi antibiotici come ad esempio l’aureomicina e che neomicina e tetraciclina possono servirle da
nutrimento.
Infatti il trattamento dell’acne con tetraciclina è un’altra
delle possibili cause di incremento dell’infezione di candida72. Truss insiste nel dire che le persone che soffrono di
problemi e disturbi indotti dalla candida non possono
pensare di arrivare a una risoluzione se continuano a
prendere tetraciclina.
55
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
Anzi, in alcuni casi l’acne è il diretto risultato dell’infezione da candida ed essi peggioreranno anziché migliorare
con questo trattamento. Le tetracicline danneggiano direttamente l’epitelio della mucosa intestinale. Anche le
sostanze derivate dalla decomposizione dei batteri uccisi
dall’antibiotico possono danneggiare l’epitelio. Inoltre gli
antibiotici ostacolano anche le peculiarità fagocitarie dei
leucociti neutrofili e dei macrofagi e pure la sintesi degli
anticorpi, concorrono alla riduzione della produzione di
globuli bianchi, abbassano i livelli di interferone ecc.
Altri farmaci che inducono il proliferare della candida sono i corticosteroidi73, i rimedi contro l’ulcera (sviluppo di
candida nello stomaco conseguente l’inibizione dell’acido
cloridrico naturale)74. Trattamenti di chemioterapia sono
invece coinvolti nelle candidosi del cavo orale e di esofago
e stomaco. La chemioterapia è notoriamente un trattamento immunosoppressivo che danneggia le mucose, le
assottiglia, favorendo l’attecchimento dei miceti saprofiti.
Spesso essa causa una candidosi talmente grave che obbliga a sospendere la terapia stessa.
2.13 – ALTRI FATTORI PREDISPONENTI
Altre meno diffuse condizioni di immunodepressione che
favoriscono la diffusione dei miceti sono la terapia antirigetto nei casi di trapianti di organo, le malattie ematologiche, le droghe intravena, l’immunodeficienza acquisita e
naturale che comporta una perdita di cellule T, il diabete.
Inoltre la presenza di parassiti intestinali come amebe, cestodi, Giardia lamblia, nematodi ecc. può portare a candidosi e rendere il suo trattamento molto difficile. In presenza di parassiti sarebbe meglio prima procedere all’eliminazione di questi e poi ai trattamenti per la candida. In
56
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
aggiunta a esami di sangue, urina e feci per l’accertamento della presenza di parassiti, i naturopati e i medici olistici usano anche l’EDS (Electro Dermal Screening) che può
anche essere utilizzato per verificare qual è il trattamento
più efficace per quel particolare paziente (vedere oltre il
capitolo sui test).
C’è infine un’ultima causa di infezione che può sembrare
banale ma che invece, se ci si pensa, è molto razionale e
probabilmente anche molto influente. Si tratta dell’igiene
personale.
Larry Clapp sostiene nel suo libro che una carenza di igiene permette a una miriade di batteri, virus e miceti di raggiungere i nostri organi vitali e di innescare processi infiammatori che indeboliscono il sistema immunitario
aprendo la strada addirittura al cancro e ad altre malattie
gravi75. La pulizia delle unghie secondo lui, ad esempio,
dovrebbe essere una prassi costante e “maniacale” della
vita quotidiana. Secondo gli studi da lui riportati i contagi (virali, batterici o micotici) avvengono nella maggior
parte dei casi attraverso le mani e non attraverso l’aria o
altri veicoli di infezione.
Secondo Clapp, il problema principale che deriva da questa situazione è la diminuzione dell’albumina, una proteina presente nel sangue che svolge molteplici funzioni utili
per l’organismo.
Così Clapp riassume la dinamica della diminuzione di albumina:
«Se i germi che penetrano nell’organismo si limitassero a
creare danni diretti, sarebbe già grave, ma indirettamente
provocano problemi ancora peggiori. Infatti per contrastare batteri, virus, miceti e altri invasori, il corpo mette in
azione il sistema immunitario: immediatamente linfociti T,
linfociti B, macrofagi, eosinofili e altri combattenti si im-
57
Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
pegnano in una battaglia contro il nemico. Ecco come una
scarsa igiene può portare a veri disastri:
− la lotta contro i germi si fonda sulle proteine, poiché il
sistema immunitario utilizza molte sostanze a base proteica per combattere gli invasori;
− l’organismo produce rapidamente una maggiore quantità di sostanze proteiche per difendersi;
− nel corpo ci può essere soltanto una determinata concentrazione globale di proteine;
− quando aumenta la quantità di proteine del sistema immunitario, quella delle altre deve calare.
Una delle proteine che diminuiscono in questi casi è l’albumina, ed è proprio qui che risiede il problema»76.
Secondo i normali canoni vigenti un livello corretto di albumina nel sangue è compreso tra 3,0 e 5,2 grammi per
decilitro. Lo si accerta con un normale esame del sangue.
Se il livello scende, il rischio di contrarre malattie e infezioni aumenta esponenzialmente. L’albumina viene prodotta
dal fegato, è la proteina più abbondante nel flusso sanguigno e svolge le seguenti funzioni:
«● difende i tessuti più vulnerabili dai radicali liberi che rischiano di distruggere le cellule e provocare il cancro
alterando il DNA cellulare;
●
protegge dalle malattie cardiache trasportando vitamine antiossidanti che aiutano a mantenere pulite le coronarie, trattenendo gli acidi grassi, che tendono a intasare le arterie, e stabilizzando il rapporto tra HDL
(colesterolo “buono”) e LDL (colesterolo “cattivo”);
●
blocca i prodotti di scarto, le tossine e i farmaci pericolosi che altrimenti nuocerebbero all’organismo e incoraggerebbero la malattia. Disintossica inoltre i fluidi che
circondano le cellule;
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
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protegge il terreno biologico mantenendo l’equilibrio
acido-basico del sangue;
favorisce la regolarità del flusso sanguigno prevenendo
l’aggregazione dei globuli rossi e di altre sostanze;
è essenziale per il trasporto nell’intero organismo delle
vitamine, del magnesio, del rame, dello zinco, della bilirubina, dell’acido urico, degli acidi grassi, degli ormoni sessuali, di quelli tiroidei e di altri. Regola inoltre la
distribuzione delle sostanze nutritive tra il sangue e le
cellule;
stabilizza i globuli rossi e gli ormoni della crescita;
svolge un ruolo fondamentale nel controllo della quantità d’acqua nei tessuti;
riveste un’importante responsabilità nel trasporto e
nella circolazione degli ormoni tiroidei;
purifica il fluido cerebrospinale, nutre le cellule cerebrali e mantiene la barriera ematoencefalica;
aiuta a garantire che nelle ossa sia presente una quantità adeguata di alcuni minerali fondamentali;
trasporta il cortisolo, detto “ormone dello stress”, che
riduce i danni provocati dall’affaticamento al timo, al
cervello e ai tessuti connettivi»77.
Essa neutralizza inoltre le aflatossine, le nitrosamine e altri potenti cancerogeni78 e svolge infine la funzione indispensabile di mantenere l’equilibrio chimico dei fluidi interstiziali che circondano e sostengono i miliardi di cellule del nostro organismo. È come se essa fungesse da filtro
per purificare questi fluidi. Fluidi organici puliti significa
ottima salute
L’albumina inizia dunque a scarseggiare quando l’organismo è in lotta con virus, batteri, funghi, tossine o altre so-
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stanze velenose assunte attraverso il cibo, l’aria o l’acqua
o attraverso la pelle. È la conseguenza della reazione immunitaria così come si è detto. E meno male che c’è questa reazione. Questo fatto normale se però si protrae per
diversi mesi diventa problematico. Cioè se il problema
non è superato bene nel breve periodo, ed esauriamo il sistema difensivo, andiamo incontro a problemi ancora più
gravi dato che il livello di albumina non riesce a risollevarsi con le conseguenze che sappiamo.
Non esiste, tuttavia, un sistema di innalzamento dei livelli di albumina (farmaci, diete o esercizio fisico). L’unico sistema è mantenere un corpo in buona salute, ossia quello che in linguistica si dice una tautologia: per rimanere in
buona salute bisogna rimanere in buona salute...
Occorre dunque agire sul rischio di infezioni e limitare i batteri e altri germi che entrano nel nostro corpo per ridurre il
normale carico di lavoro del nostro sistema immunitario. A
questo fine è dunque essenziale seguire un programma di
igiene particolareggiato che ci consenta di eliminare i germi
che si accalcano sotto le unghie, sulle mani, nel naso e attorno agli occhi. Questo tipo di pulizia, se condotta quotidianamente e correttamente, consente, seppure lentamente ma inesorabilmente, di aumentare i livelli di albumina.
Clapp consiglia in particolare una linea di prodotti che si
chiama High-Performance Hygiene. Ognuno di questi prodotti ha sue istruzioni d’uso. Ci sono prodotti per i denti,
per i capelli, lozioni per il viso, saponi, bagnoschiuma, creme ecc.79.
Riguardo alle istruzioni di carattere generale egli consiglia:
«Il lavaggio regolare delle mani e del viso (almeno cinque
volte al giorno) rappresenta un ottimo inizio, ma è solo un
inizio. Sfregando energicamente per un minuto intero, cosa che pochi fanno, si riesce a eliminare fino al 90% dei mi-
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crobi da quasi tutte le parti del corpo, ma non delle unghie. E una normale pulizia delle mani e del viso non intacca i microrganismi nascosti nel naso e negli occhi. Inoltre
il sapone comune non è sufficiente, anzi alcuni tipi possono addirittura aumentare il numero dei microbi. [...] Non
è possibile essere completamente liberi dai germi, e non è
neppure desiderabile, poiché alcuni generi sono necessari
(per esempio quelli che nel tratto gastrointestinale producono la vitamina K). È però importante liberarsi di quelli
nocivi per la salute. Un buon modo per cominciare è quello di lavare via regolarmente e completamente i batteri nascosti sotto le unghie, nel naso e negli occhi»80.
Ottimi consigli, si potrebbe aggiungere. Augurandosi solamente che questa esigenza di igiene non diventi ossessione o fobia del contatto umano e della vita. Forse in
quel caso è meglio allora tenersi un po’ di batteri... che
fanno anche compagnia.
Perfettamente sterili e soli deve essere tristissimo.
Note al Capitolo 2
10. Truss, Orian, The Missing Diagnosis, The Missing Diagnosis Inc.,
Birmingham AL USA, 1983. Di Truss si veda anche: “The role of
candida albicans in human illness”, in Journal of Orthomolecular
Psychology, vol. 10, 1981, pp. 228-238.
11. Crook, William J., The Yeast Connection, Professional Books, Jackson – Tennessee USA, 1984.
12. Egli ha anche fondato l’International Health Foundation che si
occupa di questi temi.
13. Trowbridge, John Parks e Morton, Walker, The Yeast Syndrome,
Bantam Books, New York, 1986.
14. Nei paesi anglosassoni anche definita Chronic Candidiasis Syndrome oppure Candida Related Complex.
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15 Simonsohn, Barbara, Stevia – suendhaft suess und urgesund, Windpferd, Aitrang, 1999, pp. 98-100.
16. Bennett, J.E., “Searching for the yeast connection”, in New England Journal of Medicine, vol. 323, 1990, pp. 1766-1767.
17. Cfr. Current Biology, vol. 7, 1997, pp. 691-694.
18. Dicono il dott. Panfili e la dott.ssa Mangani che proprio «per tale
motivo la gente che sviluppa una reazione nei confronti della componente glutine del grano può reagire anche contro molti altri
componenti della medesima famiglia d’appartenenza del cibo in
questione, come per esempio il malto o l’avena, oppure nei confronti di alimenti non graminacei del tutto privi di glutine come il
riso integrale». Cfr. Mangani, Valeria, Panfili, Adolfo, Candida,
l’epidemia silenziosa: allergia al XX secolo? Prevenirla e curarla con
la Medicina Ortomolecolare, Tecniche Nuove, Milano, 1996, p. 94.
19. La Candida albicans è in grado di attraversare lo stomaco, al contrario di quanto si riteneva sino a qualche tempo fa, e di insediarsi nell’intestino anche attraverso un percorso “orale”. Cfr. Peschek-Bohmer, Flora, Guarire l’intestino con l’idrocolonterapia, Macro Edizioni, Cesena, 1999, p. 104.
20. Si veda: Fiori, Paola, Innocenzi, Fabio, Di Erasmo, Anna e De Togni, Heide, Diagnosi e terapia nelle candidosi dell’apparato digerente e genito-urinario: farmacologia convenzionale versus medicina
biologica, Akros Edizioni, Arbizzano di Negrar, 2003.
21. Chaitow, Leon, Candida albicans. Could Yeast Be Your Problem?, Healing Arts Press, Rochester Vermont USA, 1988, p. 10.
22. Anzi, secondo alcuni autori sarebbe proprio la carenza di biotina
che permette alla candida la mutazione di forma da innocua ad aggressiva. Cfr. Trudeau, Kevin, “Candidiasis: Candida yeast overgrowth”, I parte, in http://naturalcures.com/NC/Members/candidiasis-candida-yeast-overgrowth.aspx, 2007, pagina presente al 5
aprile 2007. Anche Truss si è espresso in questo senso. Vedi oltre.
23. Trudeau, Kevin, “Candidiasis: Candida yeast overgrowth”, cit.
24. Chaitow, Leon, Candida albicans. Could Yeast Be Your Problem?, cit., p. 19.
25. Il vicepresidente dell’Associazione medica internazionale Kousmine afferma che «l’acetaldeide reagisce su un neurotrasmettitore cerebrale, la dopamina, innescando una sintomatologia nervosa di tipo emotivo comprendente depressione, ansia, paura, irritabilità,
sbalzi d’umore, scarsa memoria e assenza di concentrazione». Cfr.
Besson, Philippe-Gaston, Candidosi cronica. Una malattia sconosciuta, Tecniche Nuove, Milano, 2000, p. 4.
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26. Chaitow, Leon, Candida albicans. Could Yeast Be Your Problem?,
cit., pp. 35-36.
27. I lieviti hanno enzimi che sono in grado di convertire lo zucchero in etanolo, ossia alcool, con il processo della fermentazione, rilasciando al contempo un gas, l’anidride carbonica (CO2).
28. Cfr. J. Nutr. Biochem., ottobre 1998.
29. Cfr. The Lancet, vol. 338, 1991, pp. 1238-1240; N.E.J. Med., vol.
320, 1989, pp. 245-246.
30. Cfr. i lavori di Galland in Jenkins, R. et al., Post Viral Fatigue Syndrome, John Wiley & Sons, 1991.
31. Questa ipersensibilità sarebbe dovuta all’indebolimento del fegato in seguito a intossicazione e difficoltà di filtraggio del sangue
per assunzione di farmaci, eccessivo stress, tossine prodotte dalla
stessa candida ecc.
32. Simoncini, Tullio, La candida è un fungo. La rivoluzione nella cura
dei tumori, Edizioni Lampis, Casale Marittimo, 2005, p. 114.
33. Ibid., pp. 115-116.
34. I meccanismi dell’insediamento della candida e del conseguente
tentativo di fagocitosi dell’organismo assalito sono stati ben chiariti dal prof. Besson nel suo libro sul tema tradotto anche in Italia.
Besson spiega come le cellule di lievito dalla candida riescono a fissarsi alle pareti epiteliali dell’ospite mediante una glicoproteina
che possiede questa capacità (la mannoproteina). Linfociti T e granulociti neutrofili entrano dunque in campo con i loro enzimi quali l’idrolasi acida, la perossidasi e la mieloperossidasi. Per un resoconto dettagliato e molto specialistico si veda: Besson, PhilippeGaston, Candidosi cronica. Una malattia sconosciuta, cit., pp. 43-47.
35. Adattamento da “Collana medica”, Named, in Vanoli, Gian Paolo
(a cura di), “Micosi – Candidosi. Studi, ricerche, diagnosi e trattamento”, p. 8, in mednat.org , pagina presente al 5 aprile 2007.
36. Carlson, E., “Enhancement by Candida of S. aureus, S. marcescens,
S. faecalis in the establishment, of infection”, in Infection and immunity, fascicolo 1, vol. 39, 1983, pp. 193-197.
37. McTaggart, Lynne, “The Candida connection”, in What Doctors
Don’t Tell You, vol. 2, n. 5, The Wallace Press, London, s.d. (ma
1992).
38. Brostoff, Jonathan e Challacombe, Stefen, “Chronic candidiasis &
allergy”, in Food Allergy and Intolerance, Baillière Tindall, London,
1988.
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Valerio Pignatta - Guarire le infezioni da candida - Macro Edizioni- Gruppo Editoriale Macro
39. Jentschura, Peter e Lohkämper, Josef, La salute attraverso l’eliminazione delle scorie, Verlag Peter Jentschura, Münster, 2006, p. 41.
40. Il termine si riferisce alla capacità di questi microrganismi di fermentare substrati zuccherini con produzione di acido lattico il
quale contribuisce a mantenere un pH basso (insieme ad altri prodotti del metabolismo intestinale) utile alla salute dei batteri simbionti e non di quelli patogeni.
41. Bellometti, Simona, “Cura e benessere dell’intestino”, in Medicina
naturale, anno XVI, n. 6, novembre 2006, p. 59.
42. Simonsohn, Barbara, Stevia – suendhaft suess und urgesund, cit.,
pp. 98-100.
43. Loc. cit.
44. University of Minnesota, Department of Environmental Health and
Safety, “Opportunistic mycosis”, in www.dehs.umn.edu/fungus/myco.html, pagina presente al 26 aprile 2007.
45. Jentschura, Peter e Lohkämper, Josef, La salute attraverso l’eliminazione delle scorie, cit., p. 51.
46. Cfr. Rho, Marco, Salute totale. Rimedi naturali & tecniche vibrazionali,
MIR Edizioni, Montespertoli, 2003, p. 85 e Jentschura, Peter e Lohkämper, Josef, La salute attraverso l’eliminazione delle scorie, cit., p. 50.
47. Jentschura, Peter e Lohkämper, Josef, La salute attraverso l’eliminazione delle scorie, cit., p. 68.
48. Sul tema si veda Grosgogeat, Hervé, La méthode acide-base, Odile
Jacob, Paris, 2007.
49. Pare che il vaccino maggiormente responsabile sia l’antipolio dato che causa forte acidosi intestinale e di conseguenza la trasformazione dei saccaromiceti simbionti in microrganismi patogeni.
50. Benatti, Claudia, Ambrosi, Franco, Rosa, Carla, Vaccinazioni tra
scienza e propaganda, Il leone verde, Torino, 2006, pp. 60-62.
51. Anche stress, esaurimento delle ghiandole adrenali, consumo eccessivo di zuccheri, carenza di glutatione e cattiva digestione possono spostare l’equilibrio Th1/Th2 verso Th2.
52. Chaitow, Leon, Candida albicans. Could Yeast Be Your Problem?,
cit., p. 29.
53. Sellman, Sherrill, La verità sugli ormoni. Tutto quello che le donne
dovrebbero sapere sui loro ormoni, Gruppo Editoriale Futura, Bresso, 2000, p. 80.
54. Ibid., p. 93.
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55. Chaitow, Leon, Candida albicans. Could Yeast Be Your Problem?,
cit., p. 27.
56. Anche molti vaccini contengono però mercurio.
57. Acerra, Lorenzo, Denti tossici. Le otturazioni dentali che rilasciano
mercurio, Macro Edizioni, Cesena, 2001, p. 159. Tutti gli studi citati sono riportati in questo testo di Acerra.
58. Acerra, Lorenzo, Denti tossici 2. Le otturazioni dentali che rilasciano mercurio, cit., pp. 28-29.
59. Dietrich Klinghardt, da: “Amalgam/Mercury Detox as a Treatment
for Chronica Viral Bacterial, and Fungal Illnesses”, paper presented at the Sept. 1996 Annual Meeting of the International and
American Academy of Clinical Nutrition, San Diego, ora in Acerra, Lorenzo, Denti tossici 2. Le otturazioni dentali che rilasciano
mercurio, Macro Edizioni, Cesena, 2006, p. 74.
60. Baena-Monroy, T., Moreno-Maldonado, V., Franco-Martinez, F.,
Aldape-Barrios, B., Quindos, G., Sanchez-Vargas, L.O., “Candida
albicans, Staphylococcus aureus and Streptococcus mutans colonization in patients wearing dental prothesis”, in Med. Oral. Patol.
Oral Cir. Bucal., 1 aprile 2005, 10 Suppl 1, E 27-39.
61. Communicable Disease Surveillance Centre, “Sexually transmitted diseases surveillance in Britain: 1983”, in Brit. Med. J., vol.
291, 1985, pp. 528-529.
62. Communicable Disease Surveillance Centre, “Sexually transmitted diseases surveillance in Britain: 1984”, in Brit. Med. J., vol.
293, 1986, pp. 942-943.
63. Goldberg, P.K., Kozzin, P.J., Wise, G.J. Nouri, N., Brooks, R.B.,
“Incidence and significance of candiduria”, in JAMA, vol. 241,
1979, pp. 582-584. Cfr. Vithoulkas, George, Un nuovo modello di
salute e malattia, Libreria Cortina, Verona, 1990, p. 7.
64. Harold, L.C. e Baldwin, R.A., “Ecologic effects of antibiotics”, in
FDA Papers, vol. 1, 1967, pp. 20-24.
65. Pizzo, P.A, Young, L.S., “Limitations of current antimicrobial therapy in the Immunosuppresed host: looking at both sides of the
coin”, in Amer. J. Med., 1984, pp. 101-107.
66. Munster, A.M., Boyd Loadholt, C., Leary, A.G., Barnes, M.A.,
“The effect of antibiotics on cell-mediated immunity”, in Surgery,
vol. 81, 1977, pp. 692-695.
67. Hauser, W.E., Remington, J.S., “Effect of antibiotics on the immune response”, in Amer. J. Med., vol. 72, 1982, pp. 711-716.
65
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68. In Chaitow, Leon, Curarsi senza antibiotici. Danni e alternative naturali, Macro Edizioni, Cesena, 1999, pp. 104-105.
69. Giuliano, M., Barza, M., Jacobus, N., Gorbach, S., “Effect of broad
spectrum antibiotics on composition of intestinal microflora of humans”, in Antimicrobial Agents and Chemotherapy. 1987, pp. 202-206.
70. Ruiz-Sanchez, D., Calderon-Romero, L., Sanchez-Vega, J.T., Tay,
J., “Intestinal candidiasis. A clinical report and comments about
this opportunistic pathology”, in Mycopathologia, fascicolo 1, vol.
156, 2002, pp. 9-11.
71. Cfr., Pizzorno, Joseph, Total Wellness, Prima, Rocklin, CA USA,
1996.
72. Schwartz, R.H., Knerr, R.J., “Candida esophagitis during treatemnt for adolescent acne vulgaris”, in Pediatric Infectious disease.
fascicolo 5, vol. 1, settembre-ottobre 1982, p. 374.
73. Si veda ad esempio: Widder, R.A., Bartz-Schmidt, K.U., Geyer,
I.L., Brunner, R., Kirchhof, B., Donike, M., Ileinmann, K., “Candida albicans endophthalmitis after anabolic steroid abuse (letter)”, in The Lancet, fascicolo 8945, vol. 345, 4 febbraio 1995, pp.
330-333.
74. Boero, M., Pera, A., Andruilli, A., “Candida overgrowth in gastric
juice of peptic ulcers subjectson short- or long-term treatments
with H2-receptors antagonists”, in Digestion, vol. 28, 1983, pp.
158-163.
75. Clapp, Larry, Guarire la prostata in 90 giorni, Macro Edizioni, Cesena, 2000, pp. 94-98, pp. 108-122.
76. Ibid., p. 111.
77. Ibid., pp. 112-113.
78. Peter, T., All about albumin, Academic Press, New York, 1986, p.
238.
79. Per il loro reperimento contattare: Advanced Health Products
High-Performance Hygiene, 24000 Mercantile Road, Suite 7, Cleveland OH 44122 USA, tel. 001 888 262 5700 (linea verde).
80. Clapp, Larry, Guarire la prostata in 90 giorni, cit., p. 120.
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