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TESTA DELLA MENTO` (2812 m.)

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TESTA DELLA MENTO` (2812 m.)
Domenica 22 giugno
TESTA DELLA MENTO’ (2812 m.)
(Valsavarenche)
Dislivello: 1130 m. circa
Tempo di salita: 4.0 ore
Difficoltà: E.
Attrezzatura:da media montagna.
Accesso: Milano – Aosta – Villeneuve-Valsavarenche- Eau Rousse
Distanza da Milano: 210 km
La gita è riservata ai soli soci FALC e CAI
Valutate le difficoltà della gita e le proprie capacità, ogni partecipante esonera la FALC e
l’organizzatore(i) da ogni responsabilità per eventuali infortuni che si verificassero durante
la gita, che si intende iniziata e conclusa quando si lascia e si riprende l’auto. L’onere di
eventuali interventi di soccorso alpino è a carico del singolo.
Non è prevista alcuna assicurazione. E’ però necessaria l’iscrizione al CAI, la cui quota
comprende un’assicurazione contro gli infortuni a partire dall’inizio dell’anno solare di
iscrizione.
Per i non soci FALC è chiesto un contributo di 5 €..
Scala delle difficoltà.
E=Escursionistico-Medio. Itinerari che si svolgono quasi
sempre su sentieri, più impegnativi, oppure su tracce di
passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito
con segnalazioni e dislivello fino a 1000 metri. Possono
avere singoli passaggi su roccia non esposti, o tratti brevi e
non faticosi nè impegnativi grazie ad attrezzature (scalette,
pioli, cavi) che non includono l’uso di equipaggiamento
specifico (imbragatura, moschettoni,ecc.).Richiedono un
certo senso dell’orientamento, come pure una certa
esperienza e conoscenza del territorio montagnoso,
allenamento alla camminata, oltre a calzature ed
equipaggiamento adeguato.
Commento: L’escursione proposta porta prima alla casa di caccia reale di Orvieille e poi lungo il percorso
dell’Alta Via n°2 ai laghi Djouan ed indi alla Testa della Mentò. Nel corso della salita si godono stupendi
panorami sulla Grivola e sulle pareti nord più famose del gruppo: Gran Paradiso, Ciarforon e Becca di
Monciair. La discesa avviene nel vallone delle Meyes.
Descrizione della salita: Parcheggiata la macchina, si seguono i segnali dell’Alta Via n°2 che con
lunghi tornanti e un traverso finale nel bosco di conifere porta alla casa di caccia reale di Orvieille
(2190 m., 1 ora). Si continua, sempre seguendo i segnavia dell’Alta Via n°2, che sale in diagonale
verso sud, toccando gli alpeggi di
Djouan (2230 m.) e passando a monte
dell’Alpe Sopranaz (2283 m.), con il
magnifico sfondo di Gran Paradiso,
Ciarforon e Monciair.
Poi la mulattiera pianeggia nel vallone
del Nampio, e risale fino alla conca dei
laghi Djouan (2515 m., 1.15 ore):dal
lago è visibile il percorso successivo,
che taglia in diagonale la vasta pietraia
della Costa La Manteau. Si lascia il
tracciato dell’Alta Via n°2, per seguire
sulla sinistra le tracce che costeggiano
il lago pù grande e continuando verso
sud portano sul traccia della mulattiera,
che con larga curva verso est aggira
quasi in piano tutta la conca erbosa, e
poi continua sulla pietraia. Qui è stata
ben ripristinata e permette di risalire
senza troppa fatica sull’assolato pendio
di sassi, prima in diagonale, poi con
qualche tornante, fino al colle della
Mentò (1.30 ore). Dal colle si va a
sinistra seguendo una traccia di
sentiero che passa tutta sul versante
sud della cresta stessa. In 10/15 minuti
si raggiunge l'ometto di vetta.
Discesa: Si ritorna al colle e poi si continua sulla mulattiera che scende rapidamente, sul versante
opposto, con tornanti fino in prossimità di un laghetto turchese. Arrivati sul piano del gran vallone
delle Meyes, si abbandona la mulattiera e si prende il sentiero a sinistra con il segnavia 6-6A. Si
scende quindi seguendo il sentiero prima agli alpeggi di Meyes Damon (2512 m.) e poi a quelli di
Meyes de metien (2337 m.). Si scende ancora fino agli alpeggi di Meyes desot (2278 m.), ove vi è
una caratteristica cappella votiva e il bivio con il sentiero n° 4. Se si è lasciata un’auto a Pont,
conviene prendere questo sentiero che percorre l’abbandonata strada sterrata che porta in breve a
Pont(1960 m.). In caso contrario si continua sul sentiero segnato 6-6A, che entra nel bosco con
diversi tornanti. Segue poi un tratto in falsopiano in direzione N-NE. Si scende ancora nella fitta
vegetazione aggirando grandi rupi, fino a una piazzola sulla strada principale in prossimità del
Ponte del Gran Clapey (1729 m.). Qui o si prende l’auto lasciata precedentemente, oppure si
percorre circa 1,5 km sulla strada asfaltata sino a Eau Rousse.
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