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Gli esodati “dimenticati”, nasce un gruppo a Piacenza

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Gli esodati “dimenticati”, nasce un gruppo a Piacenza
SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983
Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003
(conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc
GIOVEDÌ 25 FEBBRAIO 2016 - ANNO 34 N. 4 - EURO 0,20
Maxi
appalto luce pubblica,
REDAZIONE
non si placano le tensioni
Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003
(conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc
VIVIPIACENZA
La pratica divide la maggioranza col rischio di far cadere la giunta Dosi
A PAGINA 4
Antonio Croci è uno di loro, ha deciso di metterci la faccia: la sua storia
Gli esodati “dimenticati”,
nasce un gruppo a Piacenza
Piacenza Jazz Fest,
omaggio a Ellington
A PAGINA 8
“Con questa iniziativa speriamo di coordinarci, di darci un aiuto psicologico.
Siamo ancora 23500 in Italia. Si vive nel dubbio e nell’incertezza ogni giorno”
Era il 2011. Se lo ricordano tutti, governo Monti.
Italia a rischio default, bisognava correre ai ripari.
Quelle dell’allora ministro Elsa Fornero, furono
misure che fecero e che fanno ancora discutere.
Sì, perché gli effetti di quella legge cambiarono le
sorti di molti italiani più o meno vicini alla pensione. Si creò così un vero e proprio esercito dei
cosiddetti esodati, coloro cioè senza un lavoro ma
ancora giovani per la pensione. In molte città sono
nati dei veri e proprio gruppi con l’obiettivo di
fare massa critica e di coordinarsi.
Comune: nuova cabina di regia. Struzzola: puntare sul web
Acqua e farina, il pane
diventa più buono
DA PAGINA 6
CAMINATI A PAGINA 3
Agevolazioni
Bus, resta gratis
per gli over 65
A PAGINA 4
Scuola
Iscrizioni superiori,
il primato dei licei
Crisi del commercio, proposte
per il centro e la periferia
MURTINU A PAGINA 2
A PAGINA 5
Calcio Serie D
E’ dominio
Piacenza
TAGLIAFERRI A PAGINA 11
Bonifica amianto,
cosa c’è da sapere
A PAGINA 10
Corriere Padano
25 febbraio 2016
ATTUALITÀ
2
Crescono le imprese straniere, oggi il 10,5% del totale
Cresce il numero delle imprese straniere iscritte al
registro imprese di Piacenza. Gli ultimi dati, forniti dalla Camera di Commercio, indicano come,
dalla fine del 2014 alla fine del 2015, il numero
delle imprese “straniere” sia aumentato di 71 unità, arrivando ad un totale di 3.155 soggetti, portandole al 10,5% del totale, dato analogo a quello della vicina Parma. Per le province vicine, incidenze
maggiori si sono registrate sia a Reggio Emilia
con il 13,7% sia a Lodi con l’11,5%. Nel dettaglio, le imprese straniere superano il 10% del totale in quattro settori: l’edilizia, con il 29%, i servizi
alle imprese con il 16,4%, i servizi di alloggio e
ristorazione con l’11,8 ed altre attività di servizi
con il 10,2% del totale. Spostandosi in provincia
le imprese “non italiane” superano il 10% in otto
comuni: Borgonovo, Rottofreno, Sarmato, Castel
San Giovanni, Fiorenzuola, Gragnano e Cortemaggiore. Nel Comune di Piacenza, invece, le imprese
straniere sono il 14,9% del totale e si compongono
per il 53% di imprese artigiane, mentre le imprese femminili e le imprese giovanili si attestano rispettivamente al 20 e al 22%. Quest’ultimo dato in
controtendenza, rispetto alla media totale di imprese giovanili a Piacenza che si ferma all’8 per cento:
l’età media dei componenti delle imprese straniere
è quindi più bassa. Infine, gli imprenditori individuali stranieri sono 2.615, di cui l’83% circa nato
in un Paese extracomunitario, mentre il numero
degli imprenditori comunitari è in leggero calo.
Crisi commercio
in centro e periferia:
analisi e proposte
Il Comune annuncia una nuova cabina di regia.
Per Struzzola, Unione Commercianti, l’e-commerce può
essere un prezioso alleato per il negozio al dettaglio
strati significativi cambiamenti,
indotti da crisi dei consumi e
dall’evoluzione dei comportamenti di acquisto da parte dei
consumatori”. In questo contesto,
RICCARDO MURTINU
Dopo un Natale 2015 che, per il
commercio piacentino, non ha
dato i risultati sperati, è ripartito il dibattito tra i rappresentanti
delle istituzioni e i commercianti
sulle strategie da seguire per rilanciare il settore. Il Comune di
Piacenza, annunciando una nuova cabina di regia, vuole portare
attorno ad un tavolo permanente
i commercianti per discutere dei
problemi del commercio al dettaglio in centro ma soprattutto
in periferia. Rispetto alla cabina di regia di qualche anno fa
per il rilancio del centro storico,
che ha visto un finanziamento
di 90mila euro dalla Regione e
di 27mila dal Comune, il nuovo
tavolo è alla ricerca di “risorse
nel bilancio” spiega l’assessore
al commercio Giorgia Buscarini.
Molte sono le ricette per rilanciare il settore, come la migliore
accessibilità del centro storico,
o favorire il commercio di vicinato, soprattutto nelle frazioni,
dove sono solo 24 i negozi per 11
insediamenti nei dintorni di Piacenza. Gli ultimi dati disponibili,
vedono un aumento dei negozi di
di crescita se si sapranno abbracciare, con flessibilità e capacità di
adattamento al nuovo”.
Roberto Maffi, titolare dell’edicola “Giardino” che aveva scelto
Maffi, edicolante: “Si sbagliano, i
piccoli non hanno vantaggi dal web”
vicinato, passati da 945 nel 2014
ai 1.021 del 2015 (nella cintura
esterna alle mura) ed anche dei
negozi in centro, che passano da
803 a 853. L’incremento, tuttavia, è legato soprattutto a nuove
attività aperte da cittadini stranieri, con una crescita (secondo
dati della Camera di Commercio) di 71 unità nel 2015.
Tornando al dibattito sul commercio al dettaglio, negli ultimi
anni, è cresciuta l’attenzione alle
nuove possibilità fornite dall’ecommerce, avviando un acceso
dibattito sui vantaggi (o meno)
che potrebbero derivare dall’apertura al commercio online dei
negozi tradizionali. Per Giovanni Struzzola, direttore di Unione
Commercianti,
l’e-commerce
può essere un prezioso alleato per
il negozio al dettaglio: “il servizio distributivo si muove in una
realtà molto diversificata” spiega
“negli ultimi anni si sono regi-
Guidare senza patente non è più
un reato: ma aumenta la sanzione
(r.m.) Guidare senza patente, dallo scorso 15
gennaio non è più un reato ma rimane solo come
illecito amministrativo. Il Decreto Legislativo,
che attua la legge delega 64/2014 consente a chi
viene “beccato” a guidare senza il permesso di
guida, o con una patente non in regola, di evitare un processo penale. Prima dell’approvazione
del decreto la legge prevedeva un’ammenda,
stabilita caso per caso dal Giudice, in funzione
di eventuali precedenti e della gravità del reato,
compresa tra 2.257 e 9.032 euro. Con la nuova
norma la sanzione sarà “unica” anche se più salata: 5.000 euro. È da specificare, tuttavia, che lo
Stato non si è mosso verso una maggiore “indulgenza”, visto che, per i recidivi, resta il reato e
il processo penale mentre la sanzione pecuniaria
è stata comunque inasprita. L’unico problema è
legato alla riscossione di quei 5.000 euro, visto
che chi dovrebbe pagare risulta, spesso, per lo
Stato, nullatenente. La norma, ovviamente, non
si applica a chi, invece, ha conseguito la patente
ma non l’ha con sé: in questo caso scatta una
multa di 41 euro e l’obbligo di presentarsi al
comando di Polizia (di solito entro 24 ore) mostrando la patente agli agenti.
il commercio online, via internet,
ha avuto crescite percentuali a
due cifre: “Come può resistere il
negozio di vicinato in un mercato sempre più concorrenziale?”
si chiede Struzzola, che esorta i
negozi “tradizionali” ad aprirsi al
web, attrezzandosi con “ un sito
internet che permetta al negozio
di essere visualizzato come in
una grande piazza”. Per Struzzola, il web deve essere un “secondo negozio” che metta in luce ad
un pubblico molto vasto i punti
di forza: “il commerciante dovrà
sviluppare il web, pubblicizzando il proprio negozio, scegliendo il cliente tipo, passando alla
vendita online con l’aiuto anche
di piattaforme esterne”. Secondo
Struzzola “Internet e il digitale
stanno offrendo molte possibilità
a maggio 2015 di spostarsi dalla
zona di Viale Dante, è invece di
parere diametralmente opposto
a quello di Struzzola: “Struzzola si sbaglia di grosso” spiega
“evidentemente non conosce i
dati reali, altrimenti saprebbe
che a fare la parte del leone nel
commercio online sono solo colossi come Amazon, Alibaba o
aziende simili e non certo i piccoli commercianti, che traggono
ben poco vantaggio dall’e-commerce”. I piccoli commercianti, secondo Maffi, quindi, sono
troppo piccoli e legati al sistema
tradizionale di vendita per poter
trarre vantaggi significativi dalla
presenza sul web, ma la situazione, secondo Maffi, è tale che
spesso i piccoli commercianti
“sono anche difficilmente quan-
tificabili, visto che talvolta sono
costretti al sommerso”. Per Maffi
“fa rabbia vedere che chi dovrebbe rappresentare gli interessi dei
piccoli e medi commercianti non
capisca la situazione, viste anche
certe figure rimediate nel recente
passato in iniziative che avrebbero dovuto essere a favore dei
commercianti.” Maffi, si riferisce, ad esempio, alla vicenda del
nuovo parcheggio in Viale Dante: “in molti ricordiamo la foto
di apertura, nel 2014, del nuovo
parcheggio di viale Dante, presso
la sede dell’ex caserma dei vigili del fuoco, in cui si trovavano,
sorridenti, il direttore di Unione
Commercianti Giovanni Struzzola, un sindacalista, la signora
Alessandra Tampellini del comitato Viale Dante e gli assessori
comunali Giorgio Cisini e Katia
Tarasconi” spiega “era finita con
il gestore che dichiarava: Chiuderemo a breve e l’assessore
Cisini che spiegava: pensavamo
ci fosse necessità di questo parcheggio ma evidentemente non
è così, se non funziona lo chiuderemo”. “Ancora oggi” conclude Maffi “non si sa con certezza
come finirà tutta la questione, di
sicuro non con un parcheggio a
favore dei commercianti”.
Trenoverde, la campagna di Legambiente
a Piacenza: le buone pratiche antismog
Smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e stili di vita. Sono
questi i quattro temi principali
ma anche le quattro sfide che
il Treno Verde 2016, lo storico convoglio di Legambiente e
del Gruppo Ferrovie dello Stato
Italiane, con la partecipazione
del Ministero dell’Ambiente e
Tutela del Territorio e del Mare,
rilancerà durante il suo viaggio
dal 26 febbraio al 9 aprile per
la Penisola, che farà tappa a
Piacenza il 10-11 marzo. Dopo
l’edizione speciale dello scorso
anno dedicata all’agricoltura
di qualità in occasione di Expo
Milano, quest’anno il convoglio
ambientalista tornerà ad occuparsi di inquinamento atmosferico e acustico attraverso un
nuovo ed innovativo monitoraggio (su rumore e inquinamento
atmosferico) per informare i
cittadini sul tema; ma anche per
promuovere tante buone pratiche a partire dalle città, sempre
più esposte ai cambiamenti climatici e soffocate dallo smog.
Se il 2015 è stato un anno da
“codice rosso” per la qualità
dell’aria respirata nei centri urbani, il 2016 sembra non essere, infatti, da meno. In attesa di
un deciso cambio di passo nelle
politiche della mobilità, nelle
tappe del suo viaggio il Treno
Verde 2016 racconterà e darà
spazio alle esperienze virtuose
anti-smog messe in atto intanto
da quei comuni che hanno avuto
il coraggio di scommettere sulla
rigenerazione urbana, sull’efficienza energetica, sul verde
urbano e sulla mobilità sostenibile. Oltre al monitoraggio, cittadini e studenti, come sempre,
potranno salire a bordo del Treno Verde per visitare la mostra
didattica e interattiva allestita
all’interno delle quattro carrozze,
ognuno dedicata a un tema diverso, ma con un unico filo conduttore: quello delle buone esperienze che, in Italia e all’estero,
hanno già raccolto la sfida della
rigenerazione urbana, attraverso
la partecipazione dei cittadini.
25 febbraio 2016
Corriere Padano
ATTUALITÀ
3
Pensioni, Boeri in Cattolica: “I giovani siano più consapevoli”
Una migliore consapevolezza finanziaria e la necessità di una maggiore responsabilità nelle scelte da parte dei giovani. Questo è stato il centro
dell’intervento di Tito Boeri, presidente INPS,
ospite lo scorso 22 febbraio all’Università Cattolica di Piacenza, in occasione della cerimonia del
Dies Academicus.
Boeri ha voluto subito rassicurare i giovani:
“avranno la pensione questi ragazzi? Certo che
avranno la pensione” spiega, ma aggiunge “il problema è che siano maggiormente responsabilizzati
sulle loro scelte: in Italia abbiamo un livello troppo
basso di consapevolezza finanziaria”. In un sistema pensionistico ormai contributivo puro “contano
tantissimo i contributi versati nei primi anni di car-
riera lavorativa” spiega Boeri. Sulla flessibilità in
uscita, poi, Boeri ha precisato: “penso sia possibile
date le caratteristiche del nostro sistema pensionistico” ma, aggiunge “uscire prima con pensioni più
basse che si percepiranno più a lungo, nell’immediato aumenta il disavanzo pubblico, e quindi viene
un po’ a cozzare con le regole europee”.
Recentemente anche le pensioni di reversibilità
sono state al centro del dibattito: “non ho visto nessun progetto del Governo per rivedere le pensioni
di reversibilità” spiega Boeri, che parla invece di
una “razionalizzazione degli strumenti di assistenza, utilizzando l’ISEE che offre misure più accurate”.
r.m.
Gli esodati ‘dimenticati’,
un gruppo a Piacenza
Antonio Croci, 60 anni, è uno di loro. Ha deciso di metterci la faccia
esortando chi si trova nella sua situazione per fare massa critica insieme
ELENA CAMINATI
Era il 2011. Se lo ricordano
tutti, governo Monti. Italia a
rischio default, bisognava correre ai ripari. Quelle dell’allora
ministro Elsa Fornero, furono
misure che fecero e che fanno
ancora discutere. Sì, perché gli
effetti di quella legge, che entrò
in vigore nel dicembre del 2011,
cambiarono le sorti di molti
italiani più o meno vicini alla
pensione. Si creò così un vero
e proprio esercito dei cosiddetti esodati, coloro cioè senza un
lavoro ma ancora giovani per
la pensione. In molte città sono
nati dei veri e proprio gruppi
con l’obiettivo di fare massa critica e di coordinarsi per ottenere
la salvaguardia per i 23500 esodati che ancora oggi si contano
in tutta Italia, una parte di questi
anche a Piacenza, dove però è
più difficile uscire allo scoperto.
Antonio Croci (nella foto in alto
a destra), 60 anni, è uno di loro.
Ha deciso di metterci la faccia
esortando chi si trova nella sua
situazione a dirlo perché solo
così si possono ottenere i risultati. Tra il 2010 e il 2011 la sua
azienda lo mette in mobilità per
una riorganizzazione del personale. Lui accetta di pagarsi
volontariamente i contributi,
per tre anni, arrivando così a 40
anni di contributi per ottenere la
pensione. Ma la legge Fornero,
dopo tre mesi dalla firma degli
accordi, spazza via tutto. “Io ho
fatto un accordo con il Ministe-
Croci: “Con
questo gruppo
speriamo
di coordinarci,
di darci anche
un aiuto
psicologico. Si
vive nel dubbio
e nell’incertezza
ogni giorno”
Sono ancora 23500 gli esodati in
Italia, una parte anche a Piacenza
ro del Lavoro, registrato anche
presso il Tribunale – racconta –
dove si prevedeva un esodo con
mobilità e contribuzione volontaria per raggiungere i 40 anni
e la pensione. Questo avrebbe
permesso all’azienda di risolvere il problema degli esuberi
senza pesare sui giovani assunti
magari con famiglie a carico.
Dopo tre mesi dalla firma della sottoscrizione dell’accordo,
a dicembre la legge Fornero
strappa tutto e se non si definisce una salvaguardia io raggiungerò la pensione nel 2013
anziché quest’anno. Con questo
gruppo speriamo di coordinarci,
di darci anche un aiuto psicologico. Si vive nell’incertezza e
nel dubbio ogni giorno”.
Originariamente il fondo esodati
messo a disposizione dal Governo ammontava a 11 miliardi
600 milioni di euro; un bottino cospicuo per salvaguardare
quasi 50 mila esodati. Dopo la
settima salvaguardia gli esodati
sono scesi a 26 mila, ne restano,
attualmente 23500. Dal fondo
però, rispetto all’utilizzo iniziale esclusivamente dedicato agli
esodati, sono state tolte somme
destinati ad altri settori. “Ad
oggi hanno raggiunto la pensio-
ne 120 mila persone – spiega
Croci – però le proiezioni ci dicono che degli 11 miliardi 600
milioni si otterranno risparmi
per 3 miliardi 300 milioni. Di
questo bottino 150 milioni sono
stati spesi per il Giubileo, altro
150 milioni per Opzione Donna, per un totale di 1 miliardo e
mezzo. Noi chiediamo che questa somma torni nel fondo e che
vengano salvaguardate le 23500
persone che restano.
L’obiettivo che si sono posti i
vari gruppi di esodati sparsi per
l’Italia è quello del 31 dicembre
2018 come transitorio minimo,
ovvero chi a questa data, avrebbe raggiunto i requisito per l’assegno pensionistico.
Per chi volesse mettersi in contatto con il gruppo esodati Piacenza è stata creata una mail
apposita: [email protected] e un numero di telefono
333/4580451
“Non ci vogliamo sostituire ai
patronati che hanno un compito
istituzionale – specifica Croci
– ma vogliamo solo fare massa
critica nei confronti della classe
politica, anche piacentina”.
(Il servizio completo
su www.zerocinque23.com)
Corriere Padano
4
25 febbraio 2016
ATTUALITÀ
Maxi appalto lampioni,
proseguono le tensioni
Giorni di fuoco per la giunta Dosi: un folto gruppo di dissidenti nella
maggioranza si oppone all’ok al project financing proposto da Enel Sole
Giorni di fuoco per la giunta
Dosi e per la maggioranza di
centrosinistra. L’appalto sulla illuminazione pubblica sta
mettendo a dura prova la tenuta della coalizione di governo e
in particolare quella del Partito
Democratico.
Proprio nel partito di maggioranza relativa si annida una nutrita fronda di dissidenti che si
oppone all’ok accordato della
giunta qualche settimana fa al
project financing proposto da
Enel Sole per la gestione dell’illuminazione pubblica cittadina
per i prossimi 15 anni. Valore
circa 30 milioni di euro.
Secondo i dissidenti – che sono
capeggiati dalla new entry in
Consiglio Federico Sichel, ma
che trovano solide sponde anche nei Moderati (consiglieri
Colla e Rocchi) – sarebbe più
opportuna una procedura più
trasparente che possa aprire ad
ulteriori offerenti e quindi far
risparmiare l’ente.
Il disco rosso già rimediato in
commissione qualche settimana
fa ha fatto andare su tutte le furie l’assessore ai Lavori Pubblici Giorgio Cisini (titolare della
pratica) che qualcuno dice abbia
Secondo i dissidenti, che sono capeggiati dalla new
entry in Consiglio Federico Sichel, sarebbe opportuna
una procedura più trasparente che possa aprire
ad ulteriori offerenti e quindi far risparmiare l’ente
minacciato le dimissioni e che
si sia sentito diffamato.
Qualcuno addirittura sussurra
che questa possa essere la pra-
tica su cui il sindaco rischia di
cadere a nemmeno un anno e
mezzo di scadenza del mandato.
Fatto sta che dopo diversi giorni
di altissima tensione, nelle ore
scorse c’è stato un incontro riparatore per vedere di riaprire il
dialogo.
Un incontro in cui la giunta ha
fatto capire di essere disposta a
riaprire i giochi a patto che venga formalizzata nero su bianco,
con tanto di riferimenti normativi e tecnici, la reale fattibilità
dell’operazione.
Tra qualche giorno ci sarà un
nuovo summit, certo è che le divisioni in maggioranza iniziano
a pesare non poco e che l’amministrazione sia davvero di fronte
a un esame di quelli ostici.
A confermare che il momento
non sia dei migliori le continue
dimissioni dal Consiglio comunale: dopo Daniel Negri è stata
la volta di Marco Pascai.
Dopo 3 anni e mezzo di mandato e una serie di pagine laceranti alle spalle (come il rimpasto
in giunta di due anni fa), ben 7
consiglieri del Pd su 12 hanno
levato i tacchi.
Saranno anche ragioni di lavoro, ma di certo la strada verso
le Comunali è tutt’altro che in
discesa.
Sull’argomento il Movimento 5
Stelle ha già depositato una interrogazione per vederci chiaro.
L’interrogazione è stata depositata lunedì 18 febbraio a seguito
della delibera presentata per il
parere della commissione 2 il 2
febbraio 2016 in merito a: proposta di finanza di progetto per
l’affidamento in concessione
del servizio di gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione nel comune
di Piacenza - valutazione della
fattibilità e del pubblico interesse della stessa - individuazione
del soggetto promotore.
Chiede di verificare e trasmettere agli scriventi il parere
dell’avvocatura in relazione alla
correttezza e al rispetto delle
procedure di legge in merito
all’affidamento in concessione
del servizio di gestione in premesse; di verificare e trasmettere agli scriventi il parere del
Segretario Generale in relazione
alla correttezza della procedura
adottata dalla giunta per procedere all’assegnazione del servizio in premesse.
Nelle foto al centro, da sinistra,
l’assessore ai Lavori Pubblici
Giorgio Cisini (titolare della
pratica), il consigliere Pd Federico
Sichel (a capo dei dissidenti),
il sindaco Paolo Dosi
Bus, nuove agevolazioni
Resta gratis per gli over 65
(r.m.) Abbonamenti annuali agevolati “Mi
Muovo Insieme” per anziani, disabili e famiglie numerose di nuovo in vendita dal 15
febbraio scorso, presso la biglietteria di Piazza
Cittadella, dopo la temporanea sospensione
da parte di SETA per gli aggiornamenti della modulistica e della procedura operativa.
Gli utenti piacentini hanno, quindi, di nuovo
accesso a tutte le tipologie di abbonamenti
annuali: urbano, extraurbano e cumulativo
urbano+extraurbano.
I residenti nel Comune di Piacenza potranno ottenere, per il 2016, alcune agevolazioni
aggiuntive rispetto a quelle previste dalla Regione Emilia Romagna. Nel dettaglio, viene
confermato il diritto all’abbonamento annuale
urbano gratuito per le donne di età compresa
tra 58 e 64 anni e gli uomini tra 63 e 64 (fasce d’età non più comprese nella legislazione
regionale) se l’ISEE del nucleo familiare non
supera i 20.000 euro annui. Per i residenti in
provincia, invece, il diritto all’abbonamento
gratuito scatta per le donne con età minima di
63 anni, per gli uomini con età minima di 65
anni e con un ISEE del nucleo familiare non
superiore a 15.000 euro.
Sempre per gli anziani, il Comune di Piacenza,
ha previsto per tutti i residenti con più di 65
anni, indipendentemente dal reddito, l’abbonamento urbano gratuito per tutto il 2016. Le
tessere già emesse avranno valore fino al 31
dicembre 2016, mentre a chi compirà a breve i
65 anni, sarà inviata una lettera a casa con tutte le indicazioni per richiedere l’abbonamento
gratuito.
Il Comune di Piacenza ha anche allargato le
agevolazioni per le famiglie numerose: per i
residenti nel territorio comunale, un nucleo
familiare con almeno 3 figli ed un ISEE non
superiore a 18.000 euro potrà ottenere (per tutti i componenti del nucleo familiare) l’abbonamento annuale urbano alla tariffa agevolata
di 147 euro. Se i figli sono almeno 4 l’abbonamento annuale urbano è gratuito per ogni
componente della famiglia.
Rispetto alle agevolazioni per disabilità, l’abbonamento annuale urbano gratuito è concesso alle persone con disabilità grave residenti
Foti in Regione: promuovere
la navigabilità del fiume Po
nel Comune di Piacenza (invalidità al 100% o
comunque disabilità con connotazione di gravità secondo la legge 104/1992).
Abbonamenti facilitati
per anziani, famiglie
numerose e invalidi
Gli invalidi per cause di lavoro (con invalidità
superiore al 50%) e gli invalidi civili (con una
riduzione di capacità lavorativa non inferiore
ai 2/3) potranno ottenere l’abbonamento annuale urbano alla tariffa agevolata di 147 euro.
Per tutte le categorie citate, inoltre, se la residenza è nel Comune di Piacenza, è prevista, per l’abbonamento cumulativo annuale
(urbano+extraurbano) la gratuità della “parte”
urbana. Il richiedente, se residente nel Comune di Piacenza (e appartenente ad una delle
categorie qui indicate) dovrà pagare, per il
cumulativo, solo la quota per la tratta extraurbana scelta.
Per l’acquisto degli abbonamenti agevolati è
necessario compilare e sottoscrivere un modulo, in base alla categoria di appartenenza, e
presentarsi in biglietteria con il proprio codice
fiscale e un documento di identità valido. Le
famiglie e gli anziani dovranno presentare anche una copia dell’ISEE. Per le agevolazioni
per invalidità è necessario presentare l’apposita documentazione aggiornata. Gli abbonamenti agevolati per rifugiati, richiedenti asilo,
vittime di tratta di esseri umani e grave sfruttamento potranno essere rilasciati solo presentando la specifica richiesta prodotta da servizi
sociali o Comune di residenza o domicilio.
Qualunque ulteriore informazione è reperibile sul sito www.setaweb.it o chiamando il
numero 840 000216 (non attivo per Piacenza
la domenica).
Il consigliere regionale Tommaso Foti (Fdi-An) ha ha presentato
una interpellanza sulla questione della navigabilità del fiume Po,
con uno specifico riferimento al trasporto merci: “L’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) ha redatto, su incarico delle
Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, due
studi di fattibilità per rendere il fiume Po navigabile tutto l’anno, che hanno comportato un costo complessivo di 3.000.000
di euro. La realizzazione del progetto potrebbe trasformare il
fiume in una vera e propria “autostrada dell’acqua, costituendo
una valida alternativa al trasporto su gomma e anche a quello
su rotaia”. Foti invita quindi la Giunta a promuovere un confronto con le altre Regioni direttamente coinvolte “per accertare
la condivisione del progetto e operare le conseguenti scelte di
natura tecnica (a partire dalla soluzione progettuale migliore) ed
economica”. Poiché l’Ue prevede la possibilità di erogare contributi a fondo perduto fino al 40% dell’investimento complessivo, mentre il restante fabbisogno potrebbe essere finanziato
con il project financing, il consigliere chiede “di promuovere, in
accordo con le altre Regioni, una conferenza nazionale sul fiume
Po, con il coinvolgimento attivo della Presidenza del Consiglio
dei ministri e del ministero delle Infrastrutture, al fine di ottenere che la navigabilità del fiume Po diventi una priorità nell’agenda nazionale e europea”.
L’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, ha detto che
“l’inserimento della navigabilità del Po tra le priorità europee è
tema da tempo all’attenzione della Commissione europea, che
ha già approvato le linee guida del programma TEN-T, che è il
principale strumento chiamato a dare attuazione allo sviluppo
delle Reti transeuropee di trasporto”. All’interno di questo programma, vi è l’intero sistema idroviario padano-veneto, ovvero
il tracciato che si sviluppa intorno all’asta principale del fiume
Po da parte della “Core Network”, costituita da 9 corridoi di
trasporto ritenuti prioritari dall’Ue. Infine, ha detto l’assessore,
la Giunta regionale, approvando il quadro delle infrastrutture
prioritarie per l’Emilia-Romagna nell’ambito del Piano Infrastrutture strategiche, “ha già dettagliato anche gli interventi per
promuovere la navigabilità del Po, sviluppando il trasporto delle
merci, e intende esplorare fino in fondo la possibilità di sviluppare questa infrastruttura naturale in tutte le sue potenzialità”.
25 febbraio 2016
Corriere Padano
ATTUALITÀ
SCUOLA E FORMAZIONE
5
Istituto Marconi, da sessant’anni
la soluzione ai problemi scolastici
Iscrizioni scuole,
il primato dei licei
Istituti superiori: al Respighi 30 studenti in più
rispetto allo scorso anno. In coda i professionali
(r.m.) Ottimi risultati, con un aumento di studenti iscritti, talvolta
importante, per i Licei piacentini,
in vetta alle scelte dei futuri studenti delle scuole superiori piacentine. Si sono chiuse lo scorso
22 febbraio le operazioni per le
iscrizioni alle prime classi (sia
per asili, elementari, medie e superiori). Sul percorso che porterà
al diploma i futuri studenti hanno
privilegiato i Licei, scelti in oltre
il 51% dei casi, anche se con dati
molto diversi al loro interno: a farla da padrone sono i Licei scientifici, con il 23,4% delle preferenze
seguiti dai Licei di scienze umane,
con un 10,7%.
Resta al palo invece il Liceo classico, scelto sempre meno spesso,
con un misero 2,5%. Dall’altro
lato, invece, il Liceo scientifico,
preferito dal 13,6% dei nuovi
iscritti, è il più scelto. Dietro i
Licei si posizionano gli Istituti
Tecnici, preferiti dal 33% del totale. Meglio in questa tipologia il
settore tecnologico (20%) rispetto al settore economico (13%).
Chiudono la classifica gli Istituti
Professionali, che si fermano al
15,6%; scelto pochissimo, in particolare, i professionali del settore
industria e artigianato (0,7% dei
nuovi iscritti).
Passando al dettaglio delle scuole piacentine, spiccano l’aumento
delle iscrizioni ai Licei: il Cas-
L’Istituto G. Marconi è stato fondato alla fine degli
anni cinquanta.
In questi sessant’anni, presso l’Istituto G. Marconi
hanno conseguito il diploma e/o la maturità migliaia di alunni provenienti non solo da Piacenza,
ma anche dalle città e dalle regioni vicine. Molti di
questi alunni sono oggi stimati professionisti, validi imprenditori e hanno raggiunto il successo nelle
attività che hanno intrapreso.
Innumerevoli sono i genitori che, in questi cinquant’anni, sia verbalmente, sia per iscritto, anche
tramite i più diffusi mezzi di comunicazione, hanno manifestato all’Istituto G. Marconi la loro gratitudine e riconoscenza per averli aiutati a risolvere i
problemi scolastici e personali dei loro figli.
Attualmente sono attivi presso l’Istituto G. Marconi i corsi “paritari” della “Scuola Media”, dell’Istituto Tecnico Economico e del Liceo Scientifico, a
cui segue il doposcuola sino alle ore diciassette effettuato degli stessi insegnanti del mattino. Inoltre,
sono attivi corsi serali e di recupero anni.
Il funzionamento didattico dell’Istituto G. Marconi, essendo tutti i suoi corsi “paritari”, è simile in
tutto e per tutto a quello delle corrispondenti scuole statali. I suoi alunni sono promossi alla classe
successiva per scrutinio interno senza necessità di
alcun esame e i voti finali gli vengono assegnati
direttamente dagli insegnanti che hanno avuto nel
corso dell’anno.
I titoli di studio rilasciati dall’Istituto G. Marcosinari, con il 10% in più rispetto
all’anno precedente, si attesta a
140 iscritti “con l’attesa di formare
7 classi invece di 6” spiega il preside Giovanni Tiberi. Bene anche
il Liceo Melchiorre Gioia, che ha
visto un totale di 364 iscritti, venti
alunni più dello scorso anno: c’è
stato un incremento “nell’indirizzo
linguistico, stabile lo scientifico,
mentre risulta in calo il classico”
spiega il preside Maurizio Sartini
“l’attesa è di avere 14 classi, una
più di adesso”.
Il vero “botto” lo fa però il Liceo
Respighi, con oltre 30 studenti
in più rispetto all’anno scorso:
“hanno riscosso grande favore le
Scienze applicate con Informatica
dal primo anno” spiega la preside
Simona Favari “tiene lo scientifico tradizionale e ha presa l’opzione internazionale”. Passando agli
istituti tecnici, tiene il Romagnosi, con 18 studenti in più “siamo
a quota 220 nuovi iscritti” spiega
la preside Cristina Capra “con verosimilmente 2 classi di indirizzo
turistico e 7-8 classi di amministrazione-finanza-marketing”.
Stabile o leggermente in calo l’Isii
Marconi che vedrà circa 300 nuovi
ingressi “penso che chiuderemo a
270-280 studenti al tecnico e sulla
trentina per il professionale” spiega il preside Mauro Monti.
Studio dentistico del dr. Bazzani a Fiorenzuola
Problemi dentali, nuove tecniche
di impianto per i casi più difficili
E’ sempre più facile, per chi ha problemi dentali
importanti, riacquistare o conquistare una dentatura bella, perfetta e funzionale, scacciando la
paura del dentista. La ricerca nel campo della
implantologia odontoiatrica ha registrato una
notevole evoluzione negli ultimi anni e oggi,
grazie agli studi e agli strumenti messi a disposizione dalla innovazione tecnologica, permette
di poter impiantare con successo la quasi totalità
dei casi, anche quelli con osso deficitario. Per
chi non sopporta la protesi superiore completa,
infatti, viene in aiuto una nuova tecnica iuxtaossei che non prevede fori nell’osso e permette
una protesi fissa, immediata e senza palato. A
Fiorenzuola questa pratica innovativa viene utilizzata con successo nello studio dentistico del
dott. Fausto Bazzani, specializzato nella diagnosi e della cura delle anomalie e malattie del cavo
orale, delle mascelle e dei suoi relativi tessuti. Si
tratta di una procedura particolare, che permette
di personalizzare l’impianto costruendolo intorno all’osso (iuxta-osseo) e si esegue dove le viti
non possono essere inserite perché l’odontoiatra
si trova di fronte ad una carente disponibilità di
tessuto osseo (osso basso, sottile, vuoto perché
sono molto estesi i seni mascellari). Viene realizzato rilevando l’impronta dell’osso con il
sistema stereolitografico mediante TAC e sul
calco viene progettato l’impianto che, una volta pronto, si applica in pochi minuti. Alla sua
applicazione sull’osso viene ricoperto da DBM
(una matrice di collagene neutro riassorbibile,
impregnata di granuli ossei liofilizzati e demineralizzati) che, inducendo formazione di nuovo
osso, rende l’impianto iuxta-osseo anche endoosseo (interno all’osso), poiché ispessisce le
pareti del seno mascellare e ridisegna le creste
ossee assottigliate, migliorando l’estetica della
bocca. Tra l’altro, a intervento eseguito, l’impianto viene utilizzato immediatamente con
l’applicazione di una protesi fissa. Lo studio del
dr. Fausto Bazzani si trova in Piazza Molinari, 5
a Fiorenzuola D’Arda.
Per info o prenotazioni: 0523 241353.
ni hanno pieno valore legale come se fossero stati
conseguiti presso le corrispondenti Scuole Statali.
Gli alunni, in occasione degli esami di Stato, svolgono le varie prove, sia scritte, sia orali, all’interno
del Istituto e godono di tutti quei vantaggi che vengono riconosciuti a coloro che hanno frequentato
le Scuole Statali.
La quasi totalità delle classi sono formate da un
numero limitato di alunni.
Un corpo docente, altamente qualificato, garantisce continuità didattica sino alla fine del corso di
studi e lo svolgimento dei programmi secondo le
più moderne metodologie didattiche.
Gli insegnanti dell’Istituto G. Marconi sono soliti
instaurare con i propri alunni un rapporto di serena
collaborazione e curare in modo personalizzato la
loro formazione culturale e professionale. Ogni allievo che abbia problematiche personali di qualsiasi tipo, anche di natura extra scolastica, a richiesta,
viene assistito e aiutato con la massima sensibilità
e disponibilità.
Si garantisce massima vigilanza e controllo sulle
assenze e sull’andamento scolastico degli alunni.
I genitori hanno la possibilità di conoscere il profitto scolastico degli alunni e ogni altra informazione a loro riguardante anche per via informatica,
utilizzando il “Registro Elettronico” e potranno
comunicare personalmente, sia con gli insegnanti,
sia con la Presidenza e la Direzione Didattica.
In caso di necessità, l’Istituto G. Marconi è solito
prendere contatto con le famiglie e concordare con
le stesse gli interventi ritenuti più urgenti.
Corriere Padano
6
ACQUA E FARINA
25 febbraio 2016
Con Integralbianco
nuova luce alla farina
I prodotti da forno si evolvono e diventano più sani: arriva il pane
buono come quello bianco ma con tutti i benefici dell’integrale
I nutrizionisti sono oggi concordi nel considerare la farina
raffinata moderna una delle
maggiori cause di diabete,
obesità e malattie cardiovascolari.
Il consumo di cereali è però
importante perché il consumo
di fibra è fondamentale per la
salute, e le farine integrali ne
sono ricche. Tuttavia i benefici
maggiori si hanno dalla fibra
solubile, che nelle farine integrali è poco disponibile.
La rivoluzione arriva con Integralbianco, un nuovo tipo di
farina la cui crusca è sottoposta ad un esclusivo processo
brevettato e possiede biodisponibilità di fibra solubile
superiore del 20% rispetto ad
una classica farina integrale ed
è priva delle frazioni legnose,
che danno sapore amaro, fastidio nella masticazione e sono
causa di fenomeni irritativi del
colon, gonfiore e coliti.
Integralbianco è la risposta alla
crescente necessità di curare la
propria salute attraverso la corretta alimentazione.
Quindi, perché preferire Integralbianco? Il pane, i dolci ed
i prodotti da forno realizzati
con farina Integralbianco, pur
avendo l’aspetto e le caratteristiche organolettiche di un
alimento bianco tipo “00”, forniscono un apporto nutrizionale superiore ad un prodotto
integrale oltre ad ulteriori vantaggi: sono fonte di fibra solubile totalmente biodisponibile,
sono privi di fibra insolubile,
contengono acido ferulico con
funzione antiossidante, sono
privi di acido fitico, hanno
un colore dorato ed un sapore
pieno, si mantengono freschi
più a lungo, sono adatti a tutti,
perché non limitano l’assorbimento di sali minerali e non
provocano fenomeni irritativi
del colon.
Pasta,
grande amore
degli italiani
Il 90% degli italiani ama la pasta e il 53% non ci rinuncia,
nemmeno se a dieta. Ecco perché, come rivela una ricerca
Doxa per Aidepi (Associazione industrie del dolce e della
pasta italiane), le diete low-carb, nate negli Usa e poi diffusesi in Europa, non sono riuscite a sedurre gli italiani,
per i quali la dieta ideale è quella mediterranea (72%).
Solo il 5% degli italiani ha sentito parlare delle diete low
carb - rivela il sondaggio - E solo il 2% ha dichiarato di
averne seguita una. Molto bassa (18%) anche la percentuale di chi si dimostra interessato a seguirla in futuro.
IL PARERE
DEGLI ESPERTI
“L’eccessiva raffinazione delle
farine e la macinazione intensiva ha accresciuto il contenuto di zuccheri semplici nelle
farine, aumentandone l’indice
glicemico e rendendole causa
di diabete e patologie correlate
all’incremento della glicemia:
questo è quanto dichiarano medici e nutrizionisti. Il mondo
evolve e le industrie devono
rinnovarsi e innovare, non ha
senso pensare che le tecnologie e i prodotti che andavano
bene trent’anni fa vadano bene
anche oggi: i produttori della farina devono “nobilitare”
i cereali, che sono una fonte
preziosa di nutrienti, ma la tecnica di macinazione moderna
li impoverisce. Insieme all’Università di Bologna abbiamo
messo a punto una tecnologia
che consente di sfruttare al
meglio i nutrienti del chicco di
grano, come le fibre solubili e
gli antiossidanti presenti nella
crusca e nel germe, potendo
ottenere una innovativa farina
integrale, ma bianca, fonte naturale di fibra solubile”.
Dott. Ssa Francesca Varvello Tecnologa alimentare
“Per tutti i soggetti che sono
a rischio di diabete, che sono
soggetti in sovrappeso o francamente obesi sappiamo quanto sia importante non mangiare troppi carboidrati raffinati.
Quello che abbiamo visto è che
se, anziché somministrare un
pane fatto con farina normale,
somministriamo un pane fatto
farina Integralbianco, che ha
la caratteristica di avere fibre
solubili particolari, al suo interno, la risposta glicemica è
nettamente ridotta. Quanto abbiamo osservato, conducendo
lo studio presso l’Università di
Pavia, è che questo pane, rallentando l’assorbimento degli
zuccheri, permette di reagire
con un miglior equilibrio tra
zucchero e insulina favorendo
un corretto metabolismo”.
Stefano Perlini - Prof. Associato Medicina Interna Università di Pavia
“Anche i soggetti sani è importante che non consumino
prodotti raffinati: il pancreas è
un organo a termine e un eccessivo consumo di zuccheri ne
compromette la funzionalità: i
casi di diabete precoce sono in
aumento”.
Dott. Ssa Daniela Capuano Biologa nutrizionista
Di coloro poi che hanno sperimentato una delle tre
diete low-carb più famose (Zona, Dukan e Paleolitica), 1 su 3 si è dichiarato insoddisfatto, la metà
perché non riusciva a fare a meno di pane e pasta e il resto perché non otteneva i risultati sperati.
La dieta ideale resta, per il 72% degli italiani, quella Mediterranea, basata sui carboidrati di pane e pasta. La
dieta iperproteica è considerata valida solo dall’11% del
campione. Se queste diete non fanno breccia in Italia è
perché il 70% della popolazione le considera “un controsenso nel Paese della Dieta Mediterranea”, tanto che
il 57% è convinto che non le seguirà mai. Alla pasta non
sanno dire di no soprattutto gli uomini under 24, nativi
dei piccoli centri del Mezzogiorno e delle isole. Per il 90%
degli italiani la pasta non solo è buona, ma fa anche bene
alla salute.
25 febbraio 2016
ACQUA E FARINA
ASSISTENZA
Corriere Padano
7
Alimentazione: pane,
un prodotto essenziale
Pere, spezie e spinaci
nella dieta anti-Alzheimer
Il pane fa parte del gruppo di alimenti alla base
dell’alimentazione di tutte le civiltà, in virtù delle
sue caratteristiche nutritive, del suo prezzo moderato e della facilità d’impiego delle materie prime
necessarie per la sua preparazione, i cereali.
In una dieta equilibrata, almeno il 50% delle calorie totali deve provenire dai carboidrati contenuti
negli alimenti, necessari per fornire all’organismo l’energia di cui ha bisogno per funzionare e
svilupparsi correttamente. Nel pane, i carboidrati
sono presenti in una proporzione media pari a 5060 g. Si tratta principalmente di amido (una parte
del quale è amido resistente, un tipo di carboidrato a lento assorbimento). L’amido è il componente principale del chicco di frumento (di cui
compone i due terzi). Sono presenti in quantità
minori altri polisaccaridi quali cellulosa, emicellulosa, lignina e pentosio. Tra i prodotti derivati
dell’amido, il pane contiene destrine, maltosio e
glucosio.
La fibra dei cereali si concentra nella crusca, eliminata per ottenere farine bianche destinate alla
preparazione di pane bianco (il tipo più consumato nei paesi sviluppati). Per questo, l’apporto di
fibra dietetica del pane integrale è notevolmente
superiore a quello del pane bianco (circa 2-6 volte in più). Il pane integrale si prepara con farina
prodotta a partire dal chicco di cereale completo,
esclusa la pellicola più esterna. Nel processo di
panificazione, la fibra aumenta l’assorbimento
dell’acqua, il tempo di sviluppo dell’impasto e la
resistenza all’impastatura, mentre diminuisce la
capacità di ritenzione del gas e di conseguenza
anche il volume del pane; inoltre, rende più scura la mollica. Pur non essendo un elemento nutritivo, la fibra è importante per i suoi numerosi
vantaggi in termini di salute, il più noto dei quali
è l’agevolazione del transito intestinale. Non essendo solubile, la fibra contenuta nel pane garantisce un maggior effetto lassativo.
Dal forno
anche vitamine
e minerali
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Il pane fornisce vitamine
idrosolubili del gruppo B,
che l’organismo può immagazzinare solo in piccole quantità, e numerosi
minerali necessari per varie
funzioni fondamentali. Per
questo, la dieta quotidiana
deve garantirne un apporto
sufficiente a soddisfare le
esigenze del nostro organismo. Nello specifico, il pane
contiene vitamina B1 o tiamina, vitamina B2 o riboflavina, vitamina B3 o niacina,
Vitamina B6 o piridossina e
vitamina B9 o acido folico.
Tra i minerali vi si ritrovano
grandi quantità di fosforo,
magnesio, calcio e potassio, e in misura minore altri
elementi come sodio, ferro
o iodio.
Sia le vitamine sia i minerali
si concentrano nella crusca
e nel germe, parti che vengono separate con il processo di macinazione. Di
conseguenza, il pane bianco
contiene quantità molto minori di vitamine e minerali
rispetto al pane integrale.
Insieme al maggior contenuto di fibra, questa è
un’altra ragione per cui si
consiglia di aumentare il
consumo di pane integrale.
Un frullato di pere con spezie a colazione. A pranzo
un’insalata tiepida di spinaci
con arance e semi di girasole. Infine, a cena uno stufato
di spigola con pomodorini
dorati e peperone dolce. Il
tutto accompagnato da una
sangria alla melagrana o un
frullato di mirtilli, banana e
basilico.
Sono queste alcune delle ricette ‘amiche’ della salute
del cervello, che hanno come
base la dieta mediterranea
proposte nel volume “La dieta anti-Alzheimer”, pubblicato da Edizioni Plan e curato
nell’edizione italiana da Fabio
Piccini, medico e ricercatore
in scienza della nutrizione.
Il volume propone un vero e
proprio ricettario per la prevenzione a tavola, facendo
ricorso alle informazioni validate della ricerca scientifica
più recente. “Il segreto è tutto nella dieta mediterranea,
che è forse il regime alimen-
tare che, più di altri, riesce a
fornire una protezione completa contro l’Alzheimer e a
farlo in un modo delizioso
per il palato”, spiega Piccini,
che è ricercatore all’Università Politecnica delle Marche.
“La dieta anti-Alzheimer” è
stato scritto negli Usa da un
Le 250 pagine del volume si
aprono con una panoramica
sull’Alzheimer e sull’efficacia della dieta mediterranea
come prevenzione. Seguono
100 proposte di piatti, suddivisi per tipo: prima colazione;
spuntini e antipasti; zuppe;
insalate e sandwich; piatti
medico e uno chef: Marwan
Sabbagh,neurologo
geriatra, direttore del Banner Sun
Health Research Institute, e
Beau MacMillan, chef del ristorante Sanctuary di Camelback Mountain.
principali; verdure, cereali e
legumi; condimenti e salse.
Ogni ricetta è accompagnata
da una spiegazione scientifica sui benefici nella prevenzione dell’Alzheimer.
(www.ansa.it)
Corriere Padano
8
VIVIPIACENZA
Fiorenzuola, arriva “Wonder Woman”
Lirica, sul palco “Lucia di Lammermoor”
Mercoledì 2 marzo arriva al Teatro Verdi di Fiorenzuola lo
spettacolo “Wonder woman”, di e con Antonella Questa,
Giuliana Musso e Marta Cuscun.
Partendo dall’inchiesta di Silvia Sacchi e Luisa Pronzato,
tre attrici esplorano il tema dell’indipendenza economica
femminile con le armi del teatro d’indagine e dell’ironia.
“Wonder Woman” indaga così un mondo fatto di stereotipi
di genere, spreco di talenti, crisi della coppia, diritti mancati.
Dopo 14 anni torna al Teatro Municipale di Piacenza “Lucia
di Lammermoor” di Gaetano Donizetti: in scena il 26 alle
20,30 e il 28 alle 15,30. Considerata una delle più rappresentative opere del melodramma romantico, “Lucia di
Lammermoor”, accanto alle grandi prove di gesto e perizia
tecnica a cui sono chiamati gli interpreti vocali, si avvale di
una scrittura orchestrale efficace a raffigurare il paesaggio
scozzese e l’ambientazione notturna già insita nel romanzo
originario di Walter Scott.
Coinvolgente Jazz Fest,
omaggio a Duke Ellington
Domenica 28 alle 18.30 il Piacenza Jazz Fest fa tappa nel Salone degli Arazzi della Galleria
Alberoni con un importante appuntamento: un concerto dal titolo “Duke”, il soprannome con
cui il mondo conosce Edward
Kennedy Ellington, per tutti il
Duca del Jazz. A rendere omaggio a questa figura mitica saliranno sul palco ben 11 elementi
di cui 7 solo della sezione dei
fiati: il quartetto guidato da Fabrizio Bosso (nella foto), leader
e ideatore del progetto, insieme
all’ensemble di Paolo Silvestri,
che è il direttore e ha curato tutti
gli arrangiamenti. Per acquistare
i biglietti è possibile rivolgersi
nei pomeriggi feriali alla sede
del Piacenza Jazz Club, il sabato
mattina dalle 10.30 alle 12.30 al
negozio Alphaville di Piacenza
oppure online sul sito www.liveticket.it.
Con Fabrizio Bosso suonerà il
suo quartetto che vede musicisti
dalle spiccate doti come Julian
Oliver Mazzariello al pianoforte,
Luca Alemanno al contrabbasso
e Nicola Angelucci alla batteria.
Sul palco insieme al quartetto si
unirà il Paolo Silvestri ensemble,
una sezione di sei fiati maestri diretti da Paolo Silvestri.
Il pomeriggio per i possessori
del biglietto del concerto inizierà
già prima. Alle ore 16 e alle ore
16.30 avranno inizio due visite
guidate alla mostra “Ecce Homo.
Immagini da Antonello. Artisti
contemporanei a confronto” e
alle collezioni. Per tutti coloro
che andranno al concerto è previsto un ingresso ridotto a euro
3,50. Al termine, verso le ore
20, sarà possibile visitare gratuitamente la mostra “Ecce Homo.
Immagini da Antonello. Artisti
contemporanei a confronto,” per
quanti non avranno potuto farlo
in precedenza.
PIACENZA SUONA JAZZ,
TUTTI I CONCERTI
La rassegna Piacenza Suona
Jazz, un’emanazione del Piacenza Jazz Fest, continua a regalare
piacevoli sorprese nei locali della
città e della provincia che ospitano concerti ed eventi musicali
TEATRO
TRIESTE 34, DAL CLASSICO AL MUSICAL
Venerdì 26 alle ore 21.30 nuovo appuntamento, al Teatro Trieste 34, con la rassegna Acoustic 34. In scena, lo spettacolo “Dal
Classico al Musical” di Jolanta Stanelyte.
TEATRO DANZA: “IDIOT-SYNCRASY”
Nuovo appuntamento con il Teatro Danza, venerdì 26 alle ore
21 al Teatro Comunale Filodrammatici: in scena Igor and Moreno con lo spettacolo “Idiot-Syncrasy”.
25 febbraio 2016
legati al mondo del Jazz in concomitanza con il festival. Lunedì
22 alle ore 22 al Maudit in Corso
Vittorio Emanuele a Piacenza
suonerà un quartetto guidato dalla cantante Laura Luppi. Insieme
a lei sul palco Luciano Poli alla
chitarra solista, Corrado Caruana
alla chitarra ritmica e il contrabbassista Mauro Sereno. Martedì
23, sempre alle 22, sarà invece
la volta del Dubliner’s Irish Pub
di via San Siro con il quartetto
di Monica Agosti che presenterà
l’intrigante progetto “Nicasphere”. Monica Agosti sarà affiancata sulla pedana da Gianni Satta
alla tromba, Giovanni Guerretti
all’organo Hammond e Oberdan
Galvani alla batteria
.Il 25 (stessa ora) toccherà al Melville di San Nicolò con la musica
del Sara Giovannini Quartet ed il
suo “Jazz in love”. La formazione è quella dell’Hammond trio,
Giovanni Guerretti sarà all’organo, con l’aggiunta del sax di
Giuseppina Muresu, della voce di
Sara Giovannini, della voce recitante di Eleonora Marzani e del
drumming di Luca Mezzadri alla
batteria. Mercoledì 24 al Tuxedo
di via Colombo 101, alle ore 22
suonerà invece la “Nanoband”,
che prende il nome dal suo leader, il batterista Marco “Nano”
Orsi, che sarà insieme alla cantante Stefania Martin, al pianista
Andrea Pollione, al chitarrista
Marcello Salcuni e a un rinomato
talento del basso elettrico come
Lorenzo Poli. Venerdì 26, doppio appuntamento col Piacenza
Jazz Fest: nel pomeriggio alla
Ricci Oddi, in serata al circolo
degli Amici del Po. Alla Galleria
d’arte, ore17, Gianni Satta alla
tromba e flicorno e Gianni Azzali al sax e flauto, dialogheranno
tra loro, con le persone presenti e
con le opere della Galleria in una
performance senza precedenti a
Piacenza. La sera il festival si trasferirà al circolo Arci Amici del
Po a Monticelli d’Ongina, dove,
all’interno della rassegna “Piacenza Suona Jazz” alle ore 22, si
esibiranno due punte di diamante del jazz nostrano Bebo Ferra
(chitarra) e Paolino Dalla Porta
(contrabbasso) in “Duo”.
ENEIDE DI KRYPTON, CULT RINNOVATO
Va in scena martedì 1° marzo
alle ore 21, al Teatro Municipale di Piacenza, “Eneide di Krypton - un nuovo canto”: uno
spettacolo che ha caratterizzato il teatro italiano contemporaneo in un nuovo allestimento
che riprende in forma rinnovata quello che oltre trent’anni fa
fu un vero e proprio cult della
ricerca teatrale.
AGENDA WEEKEND
PIACENZA - “O capitano! Mio Capitano!”. Incontro con
Javier Zanetti
Giovedì 25 (ore 10.30) all’Università Cattolica di Piacenza
incontro con lo storico ex capitano dell’Inter, Javier Zanetti che
parlerà del tema “O capitano! Mio Capitano! Come nasce un
team leader”.
PIACENZA - La misericordia di Dio nell’arte
Percorso meditativo da Antonello a Caravaggio, alla Galleria
Alberoni, giovedì 25, ore 20.30. Intervento di Roberto Filippetti.
Evento collaterale alla mostra: Ecce Homo. Immagini da Antonello. Artisti contemporanei a confronto.
PIACENZA - SpazioLETTURA - Idee per percorsi di lettura
Venerdì 26 alle ore 19 presso lo Spazio2 di via XXIV Maggio,
workshop Arte e musica: incontri durante i quali verranno forniti spunti teorici e operativi per affrontare in classe diversi temi.
Si parlerà di libri, dei loro autori, di come le trame possono
evolvere e di come divertirsi con la lettura, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria. Costi: 15 euro a incontro,
60 euro per i 5 appuntamenti. Info e iscrizioni: beatriceanelli@
ymail.com | 366.8284392
PIACENZA - Il Municipale di Piacenza, storia e vita di un
teatro all’italiana
Sabato 27 alle ore 10.30, itinerario alla scoperta del Teatro Municipale, della sua storia e dei suoi ambienti e passeggiata sino
al Teatro dei Filodrammatici, esempio di Liberty piacentino. Percorso: ritrovo davanti al Teatro Municipale – P.zza S. Antonino
angolo Via Verdi. Durata: 1h 30’ ore circa. Prenotazione entro le
17.00 del giorno precedente la visita.
PIACENZA - “La bicicletta di Mussolini”
Alla Biblioteca Passerini Landi, presentazione – sabato 27 alle
ore 17 – del romanzo «La bicicletta di Mussolini» di Stefano
Longeri.
PIACENZA - “Incontri e scontri… la gelosia nei più piccoli”
Domenica 28 alle ore 16 presso il Centro Civico Farnesiana –
Galleria del Sole, conversazione con la Dott.ssa Laura Braga,
Psicologa e Psicoterapeuta e la dott.ssa Maria Antonietta Bongiorni, Psicologa e Psicoterapeuta. E per i più piccoli: Laboratorio delle Emozioni A cura degli educatori del Centro Bambini e
Genitori 3/6 anni Galleria del Sole.
PIACENZA - Facciamo arte insieme
Domenica 28 alle ore 16, appuntamento in Galleria D’Arte Moderna Ricci Oddi laboratori ludico creativi “Tutte le sfumature
del rosso” (prenotazioni da martedì 23 febbraio).
25 febbraio 2016
PUBBLICITÀ
Corriere Padano
9
Corriere Padano
10
25 febbraio 2016
RIMOZIONE AMIANTO
Bonifica amianto 2016,
ecco cosa c’è da sapere
Una breve guida per sapere come comportarsi a livello operativo
ai fini di una corretta attività di rimozione di questo materiale
La rimozione dell’amianto è
un’attività che riveste una grande
importanza nell’odierno periodo
storico: non a caso gli incentivi
per l’edilizia vedono nell’Ecobonus 65% per la riqualificazione
energetica e nel Bonus Ristrutturazioni 50% (confermati anche
per il 2016) gli strumenti più interessanti ed efficaci anche per la
rimozione di tale materiale dagli
edifici (presente in pannelli, pavimenti, rivestimenti di camini,
tubazioni, lastre di copertura,
canne fumarie, serbatoi idrici,
guarnizioni stufe, intonaco).
In questo senso bisogna ricordare
che la presenza di materiali che
contengono amianto in un edificio non comporta di per sé un
pericolo per la salute degli occupanti: l’allegato sulla valutazione del rischio al decreto ministeriale 6 settembre 1994 afferma
infatti che “se il materiale è in
buone condizioni e non viene
manomesso, è estremamente improbabile che esista un pericolo
apprezzabile di rilascio di fibre
di amianto”.
Ma come ci si comporta a livello operativo per effettuare una
corretta attività di bonifica
dell’amianto?
In via introduttiva è necessario
premettere che non sempre è
possibile rimuovere il materiale
(ciò accade per molteplici ragioni , vedi impedimenti strutturali
dell’edificio).
Un comportamento standard, in
ogni caso, è il seguente: una volta accertata la presenza dell’amianto è necessario stilare almeno un programma di controllo e
manutenzione, per prevenire il
rilascio e la dispersione di fibre,
e nel caso intervenire per rimuovere o mettere in sicurezza.
La pericolosità più ingente
dell’amianto si ravvisa infatti
nella sua configurazione in matrice friabile (con fibre libere
o debolmente legate), mentre
l’amianto in matrice compatta,
ovvero il cemento-amianto (fibrocemento o eternit) possiede
un grado inferiore di pericolosità: sono infatti le minuscole fibre
volatili di amianto che possono
causare gravi patologie all’apparato respiratorio.
In primo luogo, il proprietario
dell’immobile
(l’amministratore di condominio per le parti
comuni) è sempre tenuto a designare una figura responsabile
del rischio amianto, con compiti di controllo e coordinamento
dell’attività manutentiva, da cui
passa la valutazione dell’eventuale bonifica.
Il proprietario deve anche tenere
i documenti relativi all’ubicazione dell’amianto, predisporre la
segnaletica e le misure di sicurezza, fornire una corretta informazione agli occupanti dell’edificio sui rischi potenziali e i
comportamenti da adottare.
Il responsabile è tenuto ad individuare la ditta qualificata e abilitata ad eseguire i lavori: ovve-
rosia un’impresa iscritta all’Albo
nazionale gestori ambientali, in
categoria 10, con coordinatore
e operai specificamente formati.
La ditta deve redigere un “piano
di lavoro” da presentare all’ASL
competente per territorio (all’infuori di specifici casi di urgenza)
almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori. Trascorsi i 30
giorni scatta il silenzio-assenso.
La bonifica può avvenire in 3
diverse modalità:
- incapsulamento: trattare con
vernice che ricostruisce la superficie e impedisce la fuga del
materiale;
- confinamento: cioè la chiusura
dietro murature;
- rimozione del materiale.
Con riferimento alle autorizzazioni edilizie, bisogna tenere
presente la tipologia di intervento collegato: nel caso di rimozione parziale, non è necessario
nessun documento. Nel caso in
cui invece i lavori riguardino la
rimozione del cemento-amianto
e il posizionamento di un’altra
copertura coibentata, diventa
necessaria la comunicazione di
inizio lavori.
Al termine dei lavori il materiale
rimosso deve essere trasportato in un centro di stoccaggio o
direttamente in discarica: ad effettuare il trasporto può essere la
stessa ditta che ha eseguito i lavori, ma solo se iscritta all’Albo
in categoria 5 (tutto è indicato nel
piano di lavoro inviato all’ASL,
anche il tragitto compiuto per lo
smaltimento).
Al proprietario deve poi tornare
entro 90 giorni una copia del Fir
(formulario di identificazione rifiuti), che attesta il conferimento
presso una discarica autorizzata.
Come si configurano gli incentivi per i lavori di rimozione
amianto di cui si parlava in
apertura?
Per tutto l’anno 2016 l’importo
della detrazione è pari al 50%
delle spese sostenute fino a un
ammontare massimo di 96mila
euro (chi spende 15mila euro per
la bonifica dall’amianto ne potrà
recuperare 7500 in 10 quote annuali).
Inoltre nel Collegato ambientale
alla Legge di Stabilità stessa, è
stato approvato un emendamento presentato dal Governo che
prevede un credito di imposta
del 50% delle spese sostenute
nel 2016 per interventi di bonifica dell’amianto anche su beni e
strutture produttive: i fondi previsti per tale attività ammontano
a 5,6 milioni di euro per il triennio 2017-2019).
(da www.ediltecnico.it)
25 febbraio 2016
Corriere Padano
SPORT
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Serie D, il Piacenza
domina la classifica
Dopo 28 giornate di campionato i ragazzi di Franzini sono a 73
punti, cifra irraggiungibile dalle formazioni di girone B e quarta serie
GIANCARLO TAGLIAFERRI
Dominio assoluto per il Piacenza in serie D. Dopo 28 giornate
di campionato i ragazzi di Franzini sono a 73 punti in classifica, cifra irraggiungibile non
solo dalle formazioni del girone
B ma anche dal resto dei raggruppamenti della quarta serie:
Caronnese 63, Campodarsego e
Venezia 64, Parma 66, Sambenedettese 61,Viterbese 53, Gavorrano 51, Cavese 56 e Francavilla 51, sono queste le capoliste
di tutta la serie D, ben lontane
dal rendimento straordinario dei
biancorossi capaci di confermarsi nel girone di ritorno agli
stessi ritmi del girone di andata
pur dovendo affrontare una lunga serie di infortuni e squalifiche
che dalla metà di dicembre non
permette al Piacenza di schierare le formazione tipo. La netta
vittoria di Busto ci ha riportato
una squadra oltrechè vincente
anche tornata spettacolare ed al
limite della perfezione, Franzini
si è pure “divertito” a rimescolare i suoi uomini portando per
la prima volta i tre under nella
linea difensiva (soluzione importante in vista della Lega Pro)
e Di Cecco a centrocampo confermando le qualità del giovane
scuola Bologna capace di palesare ottime caratteristiche offensive che potrebbero portarlo ad
agire in futuro in un ruolo stabilmente più avanzato. Il ritorno di
Matteassi ha contributo a ridare
profondità al gioco sulle fasce, il
grossetano in tandem con Ruffini sulla destra è stato il vero mattatore della partita confermando
Barba azzanna l’orso:
punto d’oro per il Pro
di essere pronto per il rush finale
del campionato. Proprio le ultime 10 giornate di campionato,
apparentemente solo utili a consegnare la matematica promozione, celano l’obiettivo ambizioso dei 100 punti in classifica;
attualmente il Piacenza avrebbe
la necessità di 27 punti per raggiungere il fantastico traguardo;
tradotto in soldoni: 9 vittorie ed
una sconfitta oppure 7 vittore e
3 pareggi. Considerando il cammino biancorosso nell’ultima
decade di incontri (8 vittorie e
2 sconfitte) e il calendario della parte finale , sono tre le date
da “bollino rosso”: 2 Marzo nel
derby col Fiorenzuola in netta
ripresa ma ancora in zona play-
out, 17 aprile l’incontro casalingo con il Seregno capace di
fermare i piacentini sia in campionato che in coppa in incontri
pieni di polemiche ed infine il
24 aprile la terribile trasferta di
Lecco con una squadra che vorrà
dimostrare almeno nello scontro
diretto di non valere un distacco
cosi abissale.
(g.t.) È un pareggio che vale oro quello del Pro Piacenza ad Alessandria. Quello del Moccagatta è incontro dall’alto coefficiente
di difficoltà per i rossoneri chiamati a muovere la classifica resa
complicata dai soli due punti del girone di ritorno e dall’improvviso cambio di passo di Lumezzane e Renate capaci di accorciare
ed agguantare in classifica i ragazzi di Viali. Il tecnico cremonese
cerca di arginare l’emorragia di punti modificando in terra piemontese lo schiaramento tattico; si parte con un 4-4-2 con Gomis ed
Aspas guardiani incursori di Carrus a centrocampo e Barba a fungere da vertice alto di centrocampo a supporto delle due punte in
linea Rantier ed Orlando. Chiaro l’intento di arginare l’arrembante
4-3-3 degli “orsi” di Gregucci che punta sulle sovrapposizioni in
fascia di Fischnaller a destra e la coppia Iacolano-Nicco a sinistra.
Ritmi bassi e possesso di palla con spazi chiusi e veloci ripartenze
sull’asse Barba-Rantier, è questo il meni dei gialloblu che provano
ad arginare con difficolta le incursioni mancine di Sabato. è proprio
da quella fascia che i grigi provano a sfondare trovando spesso in
inferiorità numerica gli ospiti. Il gol del vantaggio di Vitofrancesco
è frutto proprio di un’incursione da quella fascia del bravo Iacolano
, capace di scaricare per l’accorrente Fischnaller che libera al tiro
vincente il centrocampista alessandrino. Il provvisorio 1-0 funge da
scossa per i ragazzi di Viali, da li in avanti maggiormente protagonisti grazie alle incursioni di Ruffini ed alla fantasia di Rantier,
è il francese a deliziare il suo ex-pubblico con una punizione da
antologia ribadita in rete da Barba. Il Pro riesce a capitalizzare il
vantaggio numerico derivante dall’espulsione per fallo da ultimo
uomo di Sirri che costringe Gregucci a rimescolare uomini e schemi passando dal 4-4-3 al 4-3-2 con Iacolano e Fischnaller di punta
e, successivamente al 4-4-1 con Marconi unica punta al posto del
capocannoniere Bocalon. Il finale, con l’espulsione di Calandra,
regala solo qualche timido tentativo dei padroni di casa di portare
a casa l’intera posta ma il pareggio pare il risultato più corretto:
troppo stanca l’Alessandria che perde terreno con le prime pagando
oltremodo le fatiche di Coppa Italia, per il Pro Piacenza un pareggio
sulla carta insperato che permette di affrontare i prossimi impegni
con Feralpi e Pavia con maggiore fiducia , tentando di difendere una
classifica ora meno sicura ma comunque in linea con gli obiettivi.
CENTRO PER L’IMPIEGO - OFFERTE DI LAVORO
Richieste di personale pervenute ai Centri per l’Impiego della Provincia.
Gli interessati possono inviare curriculum vitae via mail o via fax previo controllo
di eventuale aggiornamento sul sito della Provincia, citando il numero di riferimento
Provincia di Piacenza (settore welfare, lavoro e formazione professionale)
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30.
In caso di forte afflusso di utenza la distribzione dei numeri di ingresso terminerà 30 minuti prima della chiusura
Provincia di Piacenza - Centro per l’impiego - Borgo Faxhall P.le Marconi - tel. 0523-795716 fax: 0523-795738 - e-mail: [email protected]
Cod. 43/2016 valida fino al 26/02/2016
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Commercializzazione strumenti e consumabili per i laboratori di ricerca; sviluppo processo di aziende chimiche, chimico-farmaceutiche ed istituti di ricerca
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Mansione: Tecnico - commerciale
Qualifica istat: 3334006 tecnico commerciale
Contenuti e contesto del lavoro:
Visite alla clientela, manutenzione e riparazione degli strumenti oggetto delle proprie vendite, partecipazione a fiere internazionali di
settore e convegni c/o università
Luogo di lavoro: area nord ovest Italia c/o clienti - Bologna per aggiornamenti e riunioni
Formazione: laurea in chimica o altre discipline scientifiche - diploma di perito chimico
Contratto: tempo indeterminato con auto in fringe benefit e rimborsi spesa per le trasferte
Conoscenze: buona conoscenza pacchetto office e lingua inglese
Orario: tempo pieno
Per candidarsi: inviare curriculum vitae indicando il rif. 43/cpipc:
[email protected]
Cod. 102/2016 valida fino al 07/03/2016
Azienda richiedente: Ecocompact srl
Www.ecocompact.it
Ricerca
Mansione: Product specialist micro-cogenerazione
Qualifica istat: 3334006 tecnico commerciale
- esperienza nel settore termoidraulico e/o impiantistico
- buone capacità comunicative e relazionali
- domicilio nelle province di Pc, Cr, Lo
Contratto: contratto a tempo indeterminato
Conoscenze: buona conoscenza pacchetto Office con utilizzo avanzato di Excel
Per candidarsi: inviare curriculum vitae indicando il rif 102/cpi:
[email protected]
Contenuti e contesto del lavoro: promozione dei prodotti e soluzioni
ecocompact presso studi di progettazione termotecnica; consulenza su studi di fattibilità e integrazione impiantistica delle tecnologie
proposte; affiancamento e supporto tecnico alle agenzie; ricerca di
nuovi partners commerciali e consolidamento dei rapporti esistenti;
supporto nell’espletamento delle pratiche autorizzative impianti
Luogo di lavoro: attività con base home office e frequenti trasferte in
Lombardia, Emilia, Toscana, Liguria e Piemonte
Formazione: laurea in ingegneria, preferibilmente ad indirizzo energetico o impiantistico oppure analoga competenza diversamente
acquisita
Caratteristiche candidati: indispensabili:
Corriere Padano è un settimanale
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25 febbraio 2016
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