Gli esodati “dimenticati”, nasce un gruppo a Piacenza
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Gli esodati “dimenticati”, nasce un gruppo a Piacenza
SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983 Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc GIOVEDÌ 25 FEBBRAIO 2016 - ANNO 34 N. 4 - EURO 0,20 Maxi appalto luce pubblica, REDAZIONE non si placano le tensioni Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc VIVIPIACENZA La pratica divide la maggioranza col rischio di far cadere la giunta Dosi A PAGINA 4 Antonio Croci è uno di loro, ha deciso di metterci la faccia: la sua storia Gli esodati “dimenticati”, nasce un gruppo a Piacenza Piacenza Jazz Fest, omaggio a Ellington A PAGINA 8 “Con questa iniziativa speriamo di coordinarci, di darci un aiuto psicologico. Siamo ancora 23500 in Italia. Si vive nel dubbio e nell’incertezza ogni giorno” Era il 2011. Se lo ricordano tutti, governo Monti. Italia a rischio default, bisognava correre ai ripari. Quelle dell’allora ministro Elsa Fornero, furono misure che fecero e che fanno ancora discutere. Sì, perché gli effetti di quella legge cambiarono le sorti di molti italiani più o meno vicini alla pensione. Si creò così un vero e proprio esercito dei cosiddetti esodati, coloro cioè senza un lavoro ma ancora giovani per la pensione. In molte città sono nati dei veri e proprio gruppi con l’obiettivo di fare massa critica e di coordinarsi. Comune: nuova cabina di regia. Struzzola: puntare sul web Acqua e farina, il pane diventa più buono DA PAGINA 6 CAMINATI A PAGINA 3 Agevolazioni Bus, resta gratis per gli over 65 A PAGINA 4 Scuola Iscrizioni superiori, il primato dei licei Crisi del commercio, proposte per il centro e la periferia MURTINU A PAGINA 2 A PAGINA 5 Calcio Serie D E’ dominio Piacenza TAGLIAFERRI A PAGINA 11 Bonifica amianto, cosa c’è da sapere A PAGINA 10 Corriere Padano 25 febbraio 2016 ATTUALITÀ 2 Crescono le imprese straniere, oggi il 10,5% del totale Cresce il numero delle imprese straniere iscritte al registro imprese di Piacenza. Gli ultimi dati, forniti dalla Camera di Commercio, indicano come, dalla fine del 2014 alla fine del 2015, il numero delle imprese “straniere” sia aumentato di 71 unità, arrivando ad un totale di 3.155 soggetti, portandole al 10,5% del totale, dato analogo a quello della vicina Parma. Per le province vicine, incidenze maggiori si sono registrate sia a Reggio Emilia con il 13,7% sia a Lodi con l’11,5%. Nel dettaglio, le imprese straniere superano il 10% del totale in quattro settori: l’edilizia, con il 29%, i servizi alle imprese con il 16,4%, i servizi di alloggio e ristorazione con l’11,8 ed altre attività di servizi con il 10,2% del totale. Spostandosi in provincia le imprese “non italiane” superano il 10% in otto comuni: Borgonovo, Rottofreno, Sarmato, Castel San Giovanni, Fiorenzuola, Gragnano e Cortemaggiore. Nel Comune di Piacenza, invece, le imprese straniere sono il 14,9% del totale e si compongono per il 53% di imprese artigiane, mentre le imprese femminili e le imprese giovanili si attestano rispettivamente al 20 e al 22%. Quest’ultimo dato in controtendenza, rispetto alla media totale di imprese giovanili a Piacenza che si ferma all’8 per cento: l’età media dei componenti delle imprese straniere è quindi più bassa. Infine, gli imprenditori individuali stranieri sono 2.615, di cui l’83% circa nato in un Paese extracomunitario, mentre il numero degli imprenditori comunitari è in leggero calo. Crisi commercio in centro e periferia: analisi e proposte Il Comune annuncia una nuova cabina di regia. Per Struzzola, Unione Commercianti, l’e-commerce può essere un prezioso alleato per il negozio al dettaglio strati significativi cambiamenti, indotti da crisi dei consumi e dall’evoluzione dei comportamenti di acquisto da parte dei consumatori”. In questo contesto, RICCARDO MURTINU Dopo un Natale 2015 che, per il commercio piacentino, non ha dato i risultati sperati, è ripartito il dibattito tra i rappresentanti delle istituzioni e i commercianti sulle strategie da seguire per rilanciare il settore. Il Comune di Piacenza, annunciando una nuova cabina di regia, vuole portare attorno ad un tavolo permanente i commercianti per discutere dei problemi del commercio al dettaglio in centro ma soprattutto in periferia. Rispetto alla cabina di regia di qualche anno fa per il rilancio del centro storico, che ha visto un finanziamento di 90mila euro dalla Regione e di 27mila dal Comune, il nuovo tavolo è alla ricerca di “risorse nel bilancio” spiega l’assessore al commercio Giorgia Buscarini. Molte sono le ricette per rilanciare il settore, come la migliore accessibilità del centro storico, o favorire il commercio di vicinato, soprattutto nelle frazioni, dove sono solo 24 i negozi per 11 insediamenti nei dintorni di Piacenza. Gli ultimi dati disponibili, vedono un aumento dei negozi di di crescita se si sapranno abbracciare, con flessibilità e capacità di adattamento al nuovo”. Roberto Maffi, titolare dell’edicola “Giardino” che aveva scelto Maffi, edicolante: “Si sbagliano, i piccoli non hanno vantaggi dal web” vicinato, passati da 945 nel 2014 ai 1.021 del 2015 (nella cintura esterna alle mura) ed anche dei negozi in centro, che passano da 803 a 853. L’incremento, tuttavia, è legato soprattutto a nuove attività aperte da cittadini stranieri, con una crescita (secondo dati della Camera di Commercio) di 71 unità nel 2015. Tornando al dibattito sul commercio al dettaglio, negli ultimi anni, è cresciuta l’attenzione alle nuove possibilità fornite dall’ecommerce, avviando un acceso dibattito sui vantaggi (o meno) che potrebbero derivare dall’apertura al commercio online dei negozi tradizionali. Per Giovanni Struzzola, direttore di Unione Commercianti, l’e-commerce può essere un prezioso alleato per il negozio al dettaglio: “il servizio distributivo si muove in una realtà molto diversificata” spiega “negli ultimi anni si sono regi- Guidare senza patente non è più un reato: ma aumenta la sanzione (r.m.) Guidare senza patente, dallo scorso 15 gennaio non è più un reato ma rimane solo come illecito amministrativo. Il Decreto Legislativo, che attua la legge delega 64/2014 consente a chi viene “beccato” a guidare senza il permesso di guida, o con una patente non in regola, di evitare un processo penale. Prima dell’approvazione del decreto la legge prevedeva un’ammenda, stabilita caso per caso dal Giudice, in funzione di eventuali precedenti e della gravità del reato, compresa tra 2.257 e 9.032 euro. Con la nuova norma la sanzione sarà “unica” anche se più salata: 5.000 euro. È da specificare, tuttavia, che lo Stato non si è mosso verso una maggiore “indulgenza”, visto che, per i recidivi, resta il reato e il processo penale mentre la sanzione pecuniaria è stata comunque inasprita. L’unico problema è legato alla riscossione di quei 5.000 euro, visto che chi dovrebbe pagare risulta, spesso, per lo Stato, nullatenente. La norma, ovviamente, non si applica a chi, invece, ha conseguito la patente ma non l’ha con sé: in questo caso scatta una multa di 41 euro e l’obbligo di presentarsi al comando di Polizia (di solito entro 24 ore) mostrando la patente agli agenti. il commercio online, via internet, ha avuto crescite percentuali a due cifre: “Come può resistere il negozio di vicinato in un mercato sempre più concorrenziale?” si chiede Struzzola, che esorta i negozi “tradizionali” ad aprirsi al web, attrezzandosi con “ un sito internet che permetta al negozio di essere visualizzato come in una grande piazza”. Per Struzzola, il web deve essere un “secondo negozio” che metta in luce ad un pubblico molto vasto i punti di forza: “il commerciante dovrà sviluppare il web, pubblicizzando il proprio negozio, scegliendo il cliente tipo, passando alla vendita online con l’aiuto anche di piattaforme esterne”. Secondo Struzzola “Internet e il digitale stanno offrendo molte possibilità a maggio 2015 di spostarsi dalla zona di Viale Dante, è invece di parere diametralmente opposto a quello di Struzzola: “Struzzola si sbaglia di grosso” spiega “evidentemente non conosce i dati reali, altrimenti saprebbe che a fare la parte del leone nel commercio online sono solo colossi come Amazon, Alibaba o aziende simili e non certo i piccoli commercianti, che traggono ben poco vantaggio dall’e-commerce”. I piccoli commercianti, secondo Maffi, quindi, sono troppo piccoli e legati al sistema tradizionale di vendita per poter trarre vantaggi significativi dalla presenza sul web, ma la situazione, secondo Maffi, è tale che spesso i piccoli commercianti “sono anche difficilmente quan- tificabili, visto che talvolta sono costretti al sommerso”. Per Maffi “fa rabbia vedere che chi dovrebbe rappresentare gli interessi dei piccoli e medi commercianti non capisca la situazione, viste anche certe figure rimediate nel recente passato in iniziative che avrebbero dovuto essere a favore dei commercianti.” Maffi, si riferisce, ad esempio, alla vicenda del nuovo parcheggio in Viale Dante: “in molti ricordiamo la foto di apertura, nel 2014, del nuovo parcheggio di viale Dante, presso la sede dell’ex caserma dei vigili del fuoco, in cui si trovavano, sorridenti, il direttore di Unione Commercianti Giovanni Struzzola, un sindacalista, la signora Alessandra Tampellini del comitato Viale Dante e gli assessori comunali Giorgio Cisini e Katia Tarasconi” spiega “era finita con il gestore che dichiarava: Chiuderemo a breve e l’assessore Cisini che spiegava: pensavamo ci fosse necessità di questo parcheggio ma evidentemente non è così, se non funziona lo chiuderemo”. “Ancora oggi” conclude Maffi “non si sa con certezza come finirà tutta la questione, di sicuro non con un parcheggio a favore dei commercianti”. Trenoverde, la campagna di Legambiente a Piacenza: le buone pratiche antismog Smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e stili di vita. Sono questi i quattro temi principali ma anche le quattro sfide che il Treno Verde 2016, lo storico convoglio di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, rilancerà durante il suo viaggio dal 26 febbraio al 9 aprile per la Penisola, che farà tappa a Piacenza il 10-11 marzo. Dopo l’edizione speciale dello scorso anno dedicata all’agricoltura di qualità in occasione di Expo Milano, quest’anno il convoglio ambientalista tornerà ad occuparsi di inquinamento atmosferico e acustico attraverso un nuovo ed innovativo monitoraggio (su rumore e inquinamento atmosferico) per informare i cittadini sul tema; ma anche per promuovere tante buone pratiche a partire dalle città, sempre più esposte ai cambiamenti climatici e soffocate dallo smog. Se il 2015 è stato un anno da “codice rosso” per la qualità dell’aria respirata nei centri urbani, il 2016 sembra non essere, infatti, da meno. In attesa di un deciso cambio di passo nelle politiche della mobilità, nelle tappe del suo viaggio il Treno Verde 2016 racconterà e darà spazio alle esperienze virtuose anti-smog messe in atto intanto da quei comuni che hanno avuto il coraggio di scommettere sulla rigenerazione urbana, sull’efficienza energetica, sul verde urbano e sulla mobilità sostenibile. Oltre al monitoraggio, cittadini e studenti, come sempre, potranno salire a bordo del Treno Verde per visitare la mostra didattica e interattiva allestita all’interno delle quattro carrozze, ognuno dedicata a un tema diverso, ma con un unico filo conduttore: quello delle buone esperienze che, in Italia e all’estero, hanno già raccolto la sfida della rigenerazione urbana, attraverso la partecipazione dei cittadini. 25 febbraio 2016 Corriere Padano ATTUALITÀ 3 Pensioni, Boeri in Cattolica: “I giovani siano più consapevoli” Una migliore consapevolezza finanziaria e la necessità di una maggiore responsabilità nelle scelte da parte dei giovani. Questo è stato il centro dell’intervento di Tito Boeri, presidente INPS, ospite lo scorso 22 febbraio all’Università Cattolica di Piacenza, in occasione della cerimonia del Dies Academicus. Boeri ha voluto subito rassicurare i giovani: “avranno la pensione questi ragazzi? Certo che avranno la pensione” spiega, ma aggiunge “il problema è che siano maggiormente responsabilizzati sulle loro scelte: in Italia abbiamo un livello troppo basso di consapevolezza finanziaria”. In un sistema pensionistico ormai contributivo puro “contano tantissimo i contributi versati nei primi anni di car- riera lavorativa” spiega Boeri. Sulla flessibilità in uscita, poi, Boeri ha precisato: “penso sia possibile date le caratteristiche del nostro sistema pensionistico” ma, aggiunge “uscire prima con pensioni più basse che si percepiranno più a lungo, nell’immediato aumenta il disavanzo pubblico, e quindi viene un po’ a cozzare con le regole europee”. Recentemente anche le pensioni di reversibilità sono state al centro del dibattito: “non ho visto nessun progetto del Governo per rivedere le pensioni di reversibilità” spiega Boeri, che parla invece di una “razionalizzazione degli strumenti di assistenza, utilizzando l’ISEE che offre misure più accurate”. r.m. Gli esodati ‘dimenticati’, un gruppo a Piacenza Antonio Croci, 60 anni, è uno di loro. Ha deciso di metterci la faccia esortando chi si trova nella sua situazione per fare massa critica insieme ELENA CAMINATI Era il 2011. Se lo ricordano tutti, governo Monti. Italia a rischio default, bisognava correre ai ripari. Quelle dell’allora ministro Elsa Fornero, furono misure che fecero e che fanno ancora discutere. Sì, perché gli effetti di quella legge, che entrò in vigore nel dicembre del 2011, cambiarono le sorti di molti italiani più o meno vicini alla pensione. Si creò così un vero e proprio esercito dei cosiddetti esodati, coloro cioè senza un lavoro ma ancora giovani per la pensione. In molte città sono nati dei veri e proprio gruppi con l’obiettivo di fare massa critica e di coordinarsi per ottenere la salvaguardia per i 23500 esodati che ancora oggi si contano in tutta Italia, una parte di questi anche a Piacenza, dove però è più difficile uscire allo scoperto. Antonio Croci (nella foto in alto a destra), 60 anni, è uno di loro. Ha deciso di metterci la faccia esortando chi si trova nella sua situazione a dirlo perché solo così si possono ottenere i risultati. Tra il 2010 e il 2011 la sua azienda lo mette in mobilità per una riorganizzazione del personale. Lui accetta di pagarsi volontariamente i contributi, per tre anni, arrivando così a 40 anni di contributi per ottenere la pensione. Ma la legge Fornero, dopo tre mesi dalla firma degli accordi, spazza via tutto. “Io ho fatto un accordo con il Ministe- Croci: “Con questo gruppo speriamo di coordinarci, di darci anche un aiuto psicologico. Si vive nel dubbio e nell’incertezza ogni giorno” Sono ancora 23500 gli esodati in Italia, una parte anche a Piacenza ro del Lavoro, registrato anche presso il Tribunale – racconta – dove si prevedeva un esodo con mobilità e contribuzione volontaria per raggiungere i 40 anni e la pensione. Questo avrebbe permesso all’azienda di risolvere il problema degli esuberi senza pesare sui giovani assunti magari con famiglie a carico. Dopo tre mesi dalla firma della sottoscrizione dell’accordo, a dicembre la legge Fornero strappa tutto e se non si definisce una salvaguardia io raggiungerò la pensione nel 2013 anziché quest’anno. Con questo gruppo speriamo di coordinarci, di darci anche un aiuto psicologico. Si vive nell’incertezza e nel dubbio ogni giorno”. Originariamente il fondo esodati messo a disposizione dal Governo ammontava a 11 miliardi 600 milioni di euro; un bottino cospicuo per salvaguardare quasi 50 mila esodati. Dopo la settima salvaguardia gli esodati sono scesi a 26 mila, ne restano, attualmente 23500. Dal fondo però, rispetto all’utilizzo iniziale esclusivamente dedicato agli esodati, sono state tolte somme destinati ad altri settori. “Ad oggi hanno raggiunto la pensio- ne 120 mila persone – spiega Croci – però le proiezioni ci dicono che degli 11 miliardi 600 milioni si otterranno risparmi per 3 miliardi 300 milioni. Di questo bottino 150 milioni sono stati spesi per il Giubileo, altro 150 milioni per Opzione Donna, per un totale di 1 miliardo e mezzo. Noi chiediamo che questa somma torni nel fondo e che vengano salvaguardate le 23500 persone che restano. L’obiettivo che si sono posti i vari gruppi di esodati sparsi per l’Italia è quello del 31 dicembre 2018 come transitorio minimo, ovvero chi a questa data, avrebbe raggiunto i requisito per l’assegno pensionistico. Per chi volesse mettersi in contatto con il gruppo esodati Piacenza è stata creata una mail apposita: [email protected] e un numero di telefono 333/4580451 “Non ci vogliamo sostituire ai patronati che hanno un compito istituzionale – specifica Croci – ma vogliamo solo fare massa critica nei confronti della classe politica, anche piacentina”. (Il servizio completo su www.zerocinque23.com) Corriere Padano 4 25 febbraio 2016 ATTUALITÀ Maxi appalto lampioni, proseguono le tensioni Giorni di fuoco per la giunta Dosi: un folto gruppo di dissidenti nella maggioranza si oppone all’ok al project financing proposto da Enel Sole Giorni di fuoco per la giunta Dosi e per la maggioranza di centrosinistra. L’appalto sulla illuminazione pubblica sta mettendo a dura prova la tenuta della coalizione di governo e in particolare quella del Partito Democratico. Proprio nel partito di maggioranza relativa si annida una nutrita fronda di dissidenti che si oppone all’ok accordato della giunta qualche settimana fa al project financing proposto da Enel Sole per la gestione dell’illuminazione pubblica cittadina per i prossimi 15 anni. Valore circa 30 milioni di euro. Secondo i dissidenti – che sono capeggiati dalla new entry in Consiglio Federico Sichel, ma che trovano solide sponde anche nei Moderati (consiglieri Colla e Rocchi) – sarebbe più opportuna una procedura più trasparente che possa aprire ad ulteriori offerenti e quindi far risparmiare l’ente. Il disco rosso già rimediato in commissione qualche settimana fa ha fatto andare su tutte le furie l’assessore ai Lavori Pubblici Giorgio Cisini (titolare della pratica) che qualcuno dice abbia Secondo i dissidenti, che sono capeggiati dalla new entry in Consiglio Federico Sichel, sarebbe opportuna una procedura più trasparente che possa aprire ad ulteriori offerenti e quindi far risparmiare l’ente minacciato le dimissioni e che si sia sentito diffamato. Qualcuno addirittura sussurra che questa possa essere la pra- tica su cui il sindaco rischia di cadere a nemmeno un anno e mezzo di scadenza del mandato. Fatto sta che dopo diversi giorni di altissima tensione, nelle ore scorse c’è stato un incontro riparatore per vedere di riaprire il dialogo. Un incontro in cui la giunta ha fatto capire di essere disposta a riaprire i giochi a patto che venga formalizzata nero su bianco, con tanto di riferimenti normativi e tecnici, la reale fattibilità dell’operazione. Tra qualche giorno ci sarà un nuovo summit, certo è che le divisioni in maggioranza iniziano a pesare non poco e che l’amministrazione sia davvero di fronte a un esame di quelli ostici. A confermare che il momento non sia dei migliori le continue dimissioni dal Consiglio comunale: dopo Daniel Negri è stata la volta di Marco Pascai. Dopo 3 anni e mezzo di mandato e una serie di pagine laceranti alle spalle (come il rimpasto in giunta di due anni fa), ben 7 consiglieri del Pd su 12 hanno levato i tacchi. Saranno anche ragioni di lavoro, ma di certo la strada verso le Comunali è tutt’altro che in discesa. Sull’argomento il Movimento 5 Stelle ha già depositato una interrogazione per vederci chiaro. L’interrogazione è stata depositata lunedì 18 febbraio a seguito della delibera presentata per il parere della commissione 2 il 2 febbraio 2016 in merito a: proposta di finanza di progetto per l’affidamento in concessione del servizio di gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione nel comune di Piacenza - valutazione della fattibilità e del pubblico interesse della stessa - individuazione del soggetto promotore. Chiede di verificare e trasmettere agli scriventi il parere dell’avvocatura in relazione alla correttezza e al rispetto delle procedure di legge in merito all’affidamento in concessione del servizio di gestione in premesse; di verificare e trasmettere agli scriventi il parere del Segretario Generale in relazione alla correttezza della procedura adottata dalla giunta per procedere all’assegnazione del servizio in premesse. Nelle foto al centro, da sinistra, l’assessore ai Lavori Pubblici Giorgio Cisini (titolare della pratica), il consigliere Pd Federico Sichel (a capo dei dissidenti), il sindaco Paolo Dosi Bus, nuove agevolazioni Resta gratis per gli over 65 (r.m.) Abbonamenti annuali agevolati “Mi Muovo Insieme” per anziani, disabili e famiglie numerose di nuovo in vendita dal 15 febbraio scorso, presso la biglietteria di Piazza Cittadella, dopo la temporanea sospensione da parte di SETA per gli aggiornamenti della modulistica e della procedura operativa. Gli utenti piacentini hanno, quindi, di nuovo accesso a tutte le tipologie di abbonamenti annuali: urbano, extraurbano e cumulativo urbano+extraurbano. I residenti nel Comune di Piacenza potranno ottenere, per il 2016, alcune agevolazioni aggiuntive rispetto a quelle previste dalla Regione Emilia Romagna. Nel dettaglio, viene confermato il diritto all’abbonamento annuale urbano gratuito per le donne di età compresa tra 58 e 64 anni e gli uomini tra 63 e 64 (fasce d’età non più comprese nella legislazione regionale) se l’ISEE del nucleo familiare non supera i 20.000 euro annui. Per i residenti in provincia, invece, il diritto all’abbonamento gratuito scatta per le donne con età minima di 63 anni, per gli uomini con età minima di 65 anni e con un ISEE del nucleo familiare non superiore a 15.000 euro. Sempre per gli anziani, il Comune di Piacenza, ha previsto per tutti i residenti con più di 65 anni, indipendentemente dal reddito, l’abbonamento urbano gratuito per tutto il 2016. Le tessere già emesse avranno valore fino al 31 dicembre 2016, mentre a chi compirà a breve i 65 anni, sarà inviata una lettera a casa con tutte le indicazioni per richiedere l’abbonamento gratuito. Il Comune di Piacenza ha anche allargato le agevolazioni per le famiglie numerose: per i residenti nel territorio comunale, un nucleo familiare con almeno 3 figli ed un ISEE non superiore a 18.000 euro potrà ottenere (per tutti i componenti del nucleo familiare) l’abbonamento annuale urbano alla tariffa agevolata di 147 euro. Se i figli sono almeno 4 l’abbonamento annuale urbano è gratuito per ogni componente della famiglia. Rispetto alle agevolazioni per disabilità, l’abbonamento annuale urbano gratuito è concesso alle persone con disabilità grave residenti Foti in Regione: promuovere la navigabilità del fiume Po nel Comune di Piacenza (invalidità al 100% o comunque disabilità con connotazione di gravità secondo la legge 104/1992). Abbonamenti facilitati per anziani, famiglie numerose e invalidi Gli invalidi per cause di lavoro (con invalidità superiore al 50%) e gli invalidi civili (con una riduzione di capacità lavorativa non inferiore ai 2/3) potranno ottenere l’abbonamento annuale urbano alla tariffa agevolata di 147 euro. Per tutte le categorie citate, inoltre, se la residenza è nel Comune di Piacenza, è prevista, per l’abbonamento cumulativo annuale (urbano+extraurbano) la gratuità della “parte” urbana. Il richiedente, se residente nel Comune di Piacenza (e appartenente ad una delle categorie qui indicate) dovrà pagare, per il cumulativo, solo la quota per la tratta extraurbana scelta. Per l’acquisto degli abbonamenti agevolati è necessario compilare e sottoscrivere un modulo, in base alla categoria di appartenenza, e presentarsi in biglietteria con il proprio codice fiscale e un documento di identità valido. Le famiglie e gli anziani dovranno presentare anche una copia dell’ISEE. Per le agevolazioni per invalidità è necessario presentare l’apposita documentazione aggiornata. Gli abbonamenti agevolati per rifugiati, richiedenti asilo, vittime di tratta di esseri umani e grave sfruttamento potranno essere rilasciati solo presentando la specifica richiesta prodotta da servizi sociali o Comune di residenza o domicilio. Qualunque ulteriore informazione è reperibile sul sito www.setaweb.it o chiamando il numero 840 000216 (non attivo per Piacenza la domenica). Il consigliere regionale Tommaso Foti (Fdi-An) ha ha presentato una interpellanza sulla questione della navigabilità del fiume Po, con uno specifico riferimento al trasporto merci: “L’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) ha redatto, su incarico delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, due studi di fattibilità per rendere il fiume Po navigabile tutto l’anno, che hanno comportato un costo complessivo di 3.000.000 di euro. La realizzazione del progetto potrebbe trasformare il fiume in una vera e propria “autostrada dell’acqua, costituendo una valida alternativa al trasporto su gomma e anche a quello su rotaia”. Foti invita quindi la Giunta a promuovere un confronto con le altre Regioni direttamente coinvolte “per accertare la condivisione del progetto e operare le conseguenti scelte di natura tecnica (a partire dalla soluzione progettuale migliore) ed economica”. Poiché l’Ue prevede la possibilità di erogare contributi a fondo perduto fino al 40% dell’investimento complessivo, mentre il restante fabbisogno potrebbe essere finanziato con il project financing, il consigliere chiede “di promuovere, in accordo con le altre Regioni, una conferenza nazionale sul fiume Po, con il coinvolgimento attivo della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero delle Infrastrutture, al fine di ottenere che la navigabilità del fiume Po diventi una priorità nell’agenda nazionale e europea”. L’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, ha detto che “l’inserimento della navigabilità del Po tra le priorità europee è tema da tempo all’attenzione della Commissione europea, che ha già approvato le linee guida del programma TEN-T, che è il principale strumento chiamato a dare attuazione allo sviluppo delle Reti transeuropee di trasporto”. All’interno di questo programma, vi è l’intero sistema idroviario padano-veneto, ovvero il tracciato che si sviluppa intorno all’asta principale del fiume Po da parte della “Core Network”, costituita da 9 corridoi di trasporto ritenuti prioritari dall’Ue. Infine, ha detto l’assessore, la Giunta regionale, approvando il quadro delle infrastrutture prioritarie per l’Emilia-Romagna nell’ambito del Piano Infrastrutture strategiche, “ha già dettagliato anche gli interventi per promuovere la navigabilità del Po, sviluppando il trasporto delle merci, e intende esplorare fino in fondo la possibilità di sviluppare questa infrastruttura naturale in tutte le sue potenzialità”. 25 febbraio 2016 Corriere Padano ATTUALITÀ SCUOLA E FORMAZIONE 5 Istituto Marconi, da sessant’anni la soluzione ai problemi scolastici Iscrizioni scuole, il primato dei licei Istituti superiori: al Respighi 30 studenti in più rispetto allo scorso anno. In coda i professionali (r.m.) Ottimi risultati, con un aumento di studenti iscritti, talvolta importante, per i Licei piacentini, in vetta alle scelte dei futuri studenti delle scuole superiori piacentine. Si sono chiuse lo scorso 22 febbraio le operazioni per le iscrizioni alle prime classi (sia per asili, elementari, medie e superiori). Sul percorso che porterà al diploma i futuri studenti hanno privilegiato i Licei, scelti in oltre il 51% dei casi, anche se con dati molto diversi al loro interno: a farla da padrone sono i Licei scientifici, con il 23,4% delle preferenze seguiti dai Licei di scienze umane, con un 10,7%. Resta al palo invece il Liceo classico, scelto sempre meno spesso, con un misero 2,5%. Dall’altro lato, invece, il Liceo scientifico, preferito dal 13,6% dei nuovi iscritti, è il più scelto. Dietro i Licei si posizionano gli Istituti Tecnici, preferiti dal 33% del totale. Meglio in questa tipologia il settore tecnologico (20%) rispetto al settore economico (13%). Chiudono la classifica gli Istituti Professionali, che si fermano al 15,6%; scelto pochissimo, in particolare, i professionali del settore industria e artigianato (0,7% dei nuovi iscritti). Passando al dettaglio delle scuole piacentine, spiccano l’aumento delle iscrizioni ai Licei: il Cas- L’Istituto G. Marconi è stato fondato alla fine degli anni cinquanta. In questi sessant’anni, presso l’Istituto G. Marconi hanno conseguito il diploma e/o la maturità migliaia di alunni provenienti non solo da Piacenza, ma anche dalle città e dalle regioni vicine. Molti di questi alunni sono oggi stimati professionisti, validi imprenditori e hanno raggiunto il successo nelle attività che hanno intrapreso. Innumerevoli sono i genitori che, in questi cinquant’anni, sia verbalmente, sia per iscritto, anche tramite i più diffusi mezzi di comunicazione, hanno manifestato all’Istituto G. Marconi la loro gratitudine e riconoscenza per averli aiutati a risolvere i problemi scolastici e personali dei loro figli. Attualmente sono attivi presso l’Istituto G. Marconi i corsi “paritari” della “Scuola Media”, dell’Istituto Tecnico Economico e del Liceo Scientifico, a cui segue il doposcuola sino alle ore diciassette effettuato degli stessi insegnanti del mattino. Inoltre, sono attivi corsi serali e di recupero anni. Il funzionamento didattico dell’Istituto G. Marconi, essendo tutti i suoi corsi “paritari”, è simile in tutto e per tutto a quello delle corrispondenti scuole statali. I suoi alunni sono promossi alla classe successiva per scrutinio interno senza necessità di alcun esame e i voti finali gli vengono assegnati direttamente dagli insegnanti che hanno avuto nel corso dell’anno. I titoli di studio rilasciati dall’Istituto G. Marcosinari, con il 10% in più rispetto all’anno precedente, si attesta a 140 iscritti “con l’attesa di formare 7 classi invece di 6” spiega il preside Giovanni Tiberi. Bene anche il Liceo Melchiorre Gioia, che ha visto un totale di 364 iscritti, venti alunni più dello scorso anno: c’è stato un incremento “nell’indirizzo linguistico, stabile lo scientifico, mentre risulta in calo il classico” spiega il preside Maurizio Sartini “l’attesa è di avere 14 classi, una più di adesso”. Il vero “botto” lo fa però il Liceo Respighi, con oltre 30 studenti in più rispetto all’anno scorso: “hanno riscosso grande favore le Scienze applicate con Informatica dal primo anno” spiega la preside Simona Favari “tiene lo scientifico tradizionale e ha presa l’opzione internazionale”. Passando agli istituti tecnici, tiene il Romagnosi, con 18 studenti in più “siamo a quota 220 nuovi iscritti” spiega la preside Cristina Capra “con verosimilmente 2 classi di indirizzo turistico e 7-8 classi di amministrazione-finanza-marketing”. Stabile o leggermente in calo l’Isii Marconi che vedrà circa 300 nuovi ingressi “penso che chiuderemo a 270-280 studenti al tecnico e sulla trentina per il professionale” spiega il preside Mauro Monti. Studio dentistico del dr. Bazzani a Fiorenzuola Problemi dentali, nuove tecniche di impianto per i casi più difficili E’ sempre più facile, per chi ha problemi dentali importanti, riacquistare o conquistare una dentatura bella, perfetta e funzionale, scacciando la paura del dentista. La ricerca nel campo della implantologia odontoiatrica ha registrato una notevole evoluzione negli ultimi anni e oggi, grazie agli studi e agli strumenti messi a disposizione dalla innovazione tecnologica, permette di poter impiantare con successo la quasi totalità dei casi, anche quelli con osso deficitario. Per chi non sopporta la protesi superiore completa, infatti, viene in aiuto una nuova tecnica iuxtaossei che non prevede fori nell’osso e permette una protesi fissa, immediata e senza palato. A Fiorenzuola questa pratica innovativa viene utilizzata con successo nello studio dentistico del dott. Fausto Bazzani, specializzato nella diagnosi e della cura delle anomalie e malattie del cavo orale, delle mascelle e dei suoi relativi tessuti. Si tratta di una procedura particolare, che permette di personalizzare l’impianto costruendolo intorno all’osso (iuxta-osseo) e si esegue dove le viti non possono essere inserite perché l’odontoiatra si trova di fronte ad una carente disponibilità di tessuto osseo (osso basso, sottile, vuoto perché sono molto estesi i seni mascellari). Viene realizzato rilevando l’impronta dell’osso con il sistema stereolitografico mediante TAC e sul calco viene progettato l’impianto che, una volta pronto, si applica in pochi minuti. Alla sua applicazione sull’osso viene ricoperto da DBM (una matrice di collagene neutro riassorbibile, impregnata di granuli ossei liofilizzati e demineralizzati) che, inducendo formazione di nuovo osso, rende l’impianto iuxta-osseo anche endoosseo (interno all’osso), poiché ispessisce le pareti del seno mascellare e ridisegna le creste ossee assottigliate, migliorando l’estetica della bocca. Tra l’altro, a intervento eseguito, l’impianto viene utilizzato immediatamente con l’applicazione di una protesi fissa. Lo studio del dr. Fausto Bazzani si trova in Piazza Molinari, 5 a Fiorenzuola D’Arda. Per info o prenotazioni: 0523 241353. ni hanno pieno valore legale come se fossero stati conseguiti presso le corrispondenti Scuole Statali. Gli alunni, in occasione degli esami di Stato, svolgono le varie prove, sia scritte, sia orali, all’interno del Istituto e godono di tutti quei vantaggi che vengono riconosciuti a coloro che hanno frequentato le Scuole Statali. La quasi totalità delle classi sono formate da un numero limitato di alunni. Un corpo docente, altamente qualificato, garantisce continuità didattica sino alla fine del corso di studi e lo svolgimento dei programmi secondo le più moderne metodologie didattiche. Gli insegnanti dell’Istituto G. Marconi sono soliti instaurare con i propri alunni un rapporto di serena collaborazione e curare in modo personalizzato la loro formazione culturale e professionale. Ogni allievo che abbia problematiche personali di qualsiasi tipo, anche di natura extra scolastica, a richiesta, viene assistito e aiutato con la massima sensibilità e disponibilità. Si garantisce massima vigilanza e controllo sulle assenze e sull’andamento scolastico degli alunni. I genitori hanno la possibilità di conoscere il profitto scolastico degli alunni e ogni altra informazione a loro riguardante anche per via informatica, utilizzando il “Registro Elettronico” e potranno comunicare personalmente, sia con gli insegnanti, sia con la Presidenza e la Direzione Didattica. In caso di necessità, l’Istituto G. Marconi è solito prendere contatto con le famiglie e concordare con le stesse gli interventi ritenuti più urgenti. Corriere Padano 6 ACQUA E FARINA 25 febbraio 2016 Con Integralbianco nuova luce alla farina I prodotti da forno si evolvono e diventano più sani: arriva il pane buono come quello bianco ma con tutti i benefici dell’integrale I nutrizionisti sono oggi concordi nel considerare la farina raffinata moderna una delle maggiori cause di diabete, obesità e malattie cardiovascolari. Il consumo di cereali è però importante perché il consumo di fibra è fondamentale per la salute, e le farine integrali ne sono ricche. Tuttavia i benefici maggiori si hanno dalla fibra solubile, che nelle farine integrali è poco disponibile. La rivoluzione arriva con Integralbianco, un nuovo tipo di farina la cui crusca è sottoposta ad un esclusivo processo brevettato e possiede biodisponibilità di fibra solubile superiore del 20% rispetto ad una classica farina integrale ed è priva delle frazioni legnose, che danno sapore amaro, fastidio nella masticazione e sono causa di fenomeni irritativi del colon, gonfiore e coliti. Integralbianco è la risposta alla crescente necessità di curare la propria salute attraverso la corretta alimentazione. Quindi, perché preferire Integralbianco? Il pane, i dolci ed i prodotti da forno realizzati con farina Integralbianco, pur avendo l’aspetto e le caratteristiche organolettiche di un alimento bianco tipo “00”, forniscono un apporto nutrizionale superiore ad un prodotto integrale oltre ad ulteriori vantaggi: sono fonte di fibra solubile totalmente biodisponibile, sono privi di fibra insolubile, contengono acido ferulico con funzione antiossidante, sono privi di acido fitico, hanno un colore dorato ed un sapore pieno, si mantengono freschi più a lungo, sono adatti a tutti, perché non limitano l’assorbimento di sali minerali e non provocano fenomeni irritativi del colon. Pasta, grande amore degli italiani Il 90% degli italiani ama la pasta e il 53% non ci rinuncia, nemmeno se a dieta. Ecco perché, come rivela una ricerca Doxa per Aidepi (Associazione industrie del dolce e della pasta italiane), le diete low-carb, nate negli Usa e poi diffusesi in Europa, non sono riuscite a sedurre gli italiani, per i quali la dieta ideale è quella mediterranea (72%). Solo il 5% degli italiani ha sentito parlare delle diete low carb - rivela il sondaggio - E solo il 2% ha dichiarato di averne seguita una. Molto bassa (18%) anche la percentuale di chi si dimostra interessato a seguirla in futuro. IL PARERE DEGLI ESPERTI “L’eccessiva raffinazione delle farine e la macinazione intensiva ha accresciuto il contenuto di zuccheri semplici nelle farine, aumentandone l’indice glicemico e rendendole causa di diabete e patologie correlate all’incremento della glicemia: questo è quanto dichiarano medici e nutrizionisti. Il mondo evolve e le industrie devono rinnovarsi e innovare, non ha senso pensare che le tecnologie e i prodotti che andavano bene trent’anni fa vadano bene anche oggi: i produttori della farina devono “nobilitare” i cereali, che sono una fonte preziosa di nutrienti, ma la tecnica di macinazione moderna li impoverisce. Insieme all’Università di Bologna abbiamo messo a punto una tecnologia che consente di sfruttare al meglio i nutrienti del chicco di grano, come le fibre solubili e gli antiossidanti presenti nella crusca e nel germe, potendo ottenere una innovativa farina integrale, ma bianca, fonte naturale di fibra solubile”. Dott. Ssa Francesca Varvello Tecnologa alimentare “Per tutti i soggetti che sono a rischio di diabete, che sono soggetti in sovrappeso o francamente obesi sappiamo quanto sia importante non mangiare troppi carboidrati raffinati. Quello che abbiamo visto è che se, anziché somministrare un pane fatto con farina normale, somministriamo un pane fatto farina Integralbianco, che ha la caratteristica di avere fibre solubili particolari, al suo interno, la risposta glicemica è nettamente ridotta. Quanto abbiamo osservato, conducendo lo studio presso l’Università di Pavia, è che questo pane, rallentando l’assorbimento degli zuccheri, permette di reagire con un miglior equilibrio tra zucchero e insulina favorendo un corretto metabolismo”. Stefano Perlini - Prof. Associato Medicina Interna Università di Pavia “Anche i soggetti sani è importante che non consumino prodotti raffinati: il pancreas è un organo a termine e un eccessivo consumo di zuccheri ne compromette la funzionalità: i casi di diabete precoce sono in aumento”. Dott. Ssa Daniela Capuano Biologa nutrizionista Di coloro poi che hanno sperimentato una delle tre diete low-carb più famose (Zona, Dukan e Paleolitica), 1 su 3 si è dichiarato insoddisfatto, la metà perché non riusciva a fare a meno di pane e pasta e il resto perché non otteneva i risultati sperati. La dieta ideale resta, per il 72% degli italiani, quella Mediterranea, basata sui carboidrati di pane e pasta. La dieta iperproteica è considerata valida solo dall’11% del campione. Se queste diete non fanno breccia in Italia è perché il 70% della popolazione le considera “un controsenso nel Paese della Dieta Mediterranea”, tanto che il 57% è convinto che non le seguirà mai. Alla pasta non sanno dire di no soprattutto gli uomini under 24, nativi dei piccoli centri del Mezzogiorno e delle isole. Per il 90% degli italiani la pasta non solo è buona, ma fa anche bene alla salute. 25 febbraio 2016 ACQUA E FARINA ASSISTENZA Corriere Padano 7 Alimentazione: pane, un prodotto essenziale Pere, spezie e spinaci nella dieta anti-Alzheimer Il pane fa parte del gruppo di alimenti alla base dell’alimentazione di tutte le civiltà, in virtù delle sue caratteristiche nutritive, del suo prezzo moderato e della facilità d’impiego delle materie prime necessarie per la sua preparazione, i cereali. In una dieta equilibrata, almeno il 50% delle calorie totali deve provenire dai carboidrati contenuti negli alimenti, necessari per fornire all’organismo l’energia di cui ha bisogno per funzionare e svilupparsi correttamente. Nel pane, i carboidrati sono presenti in una proporzione media pari a 5060 g. Si tratta principalmente di amido (una parte del quale è amido resistente, un tipo di carboidrato a lento assorbimento). L’amido è il componente principale del chicco di frumento (di cui compone i due terzi). Sono presenti in quantità minori altri polisaccaridi quali cellulosa, emicellulosa, lignina e pentosio. Tra i prodotti derivati dell’amido, il pane contiene destrine, maltosio e glucosio. La fibra dei cereali si concentra nella crusca, eliminata per ottenere farine bianche destinate alla preparazione di pane bianco (il tipo più consumato nei paesi sviluppati). Per questo, l’apporto di fibra dietetica del pane integrale è notevolmente superiore a quello del pane bianco (circa 2-6 volte in più). Il pane integrale si prepara con farina prodotta a partire dal chicco di cereale completo, esclusa la pellicola più esterna. Nel processo di panificazione, la fibra aumenta l’assorbimento dell’acqua, il tempo di sviluppo dell’impasto e la resistenza all’impastatura, mentre diminuisce la capacità di ritenzione del gas e di conseguenza anche il volume del pane; inoltre, rende più scura la mollica. Pur non essendo un elemento nutritivo, la fibra è importante per i suoi numerosi vantaggi in termini di salute, il più noto dei quali è l’agevolazione del transito intestinale. Non essendo solubile, la fibra contenuta nel pane garantisce un maggior effetto lassativo. Dal forno anche vitamine e minerali In questo esercizio SPECIALITÀ: PIZZE e... tutti i tipi di... FOCACCIA GENOVESE A TUTTE LE ORE PIACENZA - Via Leonardo Da Vinci, 41 - Tel. 0523.579799 Il pane fornisce vitamine idrosolubili del gruppo B, che l’organismo può immagazzinare solo in piccole quantità, e numerosi minerali necessari per varie funzioni fondamentali. Per questo, la dieta quotidiana deve garantirne un apporto sufficiente a soddisfare le esigenze del nostro organismo. Nello specifico, il pane contiene vitamina B1 o tiamina, vitamina B2 o riboflavina, vitamina B3 o niacina, Vitamina B6 o piridossina e vitamina B9 o acido folico. Tra i minerali vi si ritrovano grandi quantità di fosforo, magnesio, calcio e potassio, e in misura minore altri elementi come sodio, ferro o iodio. Sia le vitamine sia i minerali si concentrano nella crusca e nel germe, parti che vengono separate con il processo di macinazione. Di conseguenza, il pane bianco contiene quantità molto minori di vitamine e minerali rispetto al pane integrale. Insieme al maggior contenuto di fibra, questa è un’altra ragione per cui si consiglia di aumentare il consumo di pane integrale. Un frullato di pere con spezie a colazione. A pranzo un’insalata tiepida di spinaci con arance e semi di girasole. Infine, a cena uno stufato di spigola con pomodorini dorati e peperone dolce. Il tutto accompagnato da una sangria alla melagrana o un frullato di mirtilli, banana e basilico. Sono queste alcune delle ricette ‘amiche’ della salute del cervello, che hanno come base la dieta mediterranea proposte nel volume “La dieta anti-Alzheimer”, pubblicato da Edizioni Plan e curato nell’edizione italiana da Fabio Piccini, medico e ricercatore in scienza della nutrizione. Il volume propone un vero e proprio ricettario per la prevenzione a tavola, facendo ricorso alle informazioni validate della ricerca scientifica più recente. “Il segreto è tutto nella dieta mediterranea, che è forse il regime alimen- tare che, più di altri, riesce a fornire una protezione completa contro l’Alzheimer e a farlo in un modo delizioso per il palato”, spiega Piccini, che è ricercatore all’Università Politecnica delle Marche. “La dieta anti-Alzheimer” è stato scritto negli Usa da un Le 250 pagine del volume si aprono con una panoramica sull’Alzheimer e sull’efficacia della dieta mediterranea come prevenzione. Seguono 100 proposte di piatti, suddivisi per tipo: prima colazione; spuntini e antipasti; zuppe; insalate e sandwich; piatti medico e uno chef: Marwan Sabbagh,neurologo geriatra, direttore del Banner Sun Health Research Institute, e Beau MacMillan, chef del ristorante Sanctuary di Camelback Mountain. principali; verdure, cereali e legumi; condimenti e salse. Ogni ricetta è accompagnata da una spiegazione scientifica sui benefici nella prevenzione dell’Alzheimer. (www.ansa.it) Corriere Padano 8 VIVIPIACENZA Fiorenzuola, arriva “Wonder Woman” Lirica, sul palco “Lucia di Lammermoor” Mercoledì 2 marzo arriva al Teatro Verdi di Fiorenzuola lo spettacolo “Wonder woman”, di e con Antonella Questa, Giuliana Musso e Marta Cuscun. Partendo dall’inchiesta di Silvia Sacchi e Luisa Pronzato, tre attrici esplorano il tema dell’indipendenza economica femminile con le armi del teatro d’indagine e dell’ironia. “Wonder Woman” indaga così un mondo fatto di stereotipi di genere, spreco di talenti, crisi della coppia, diritti mancati. Dopo 14 anni torna al Teatro Municipale di Piacenza “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti: in scena il 26 alle 20,30 e il 28 alle 15,30. Considerata una delle più rappresentative opere del melodramma romantico, “Lucia di Lammermoor”, accanto alle grandi prove di gesto e perizia tecnica a cui sono chiamati gli interpreti vocali, si avvale di una scrittura orchestrale efficace a raffigurare il paesaggio scozzese e l’ambientazione notturna già insita nel romanzo originario di Walter Scott. Coinvolgente Jazz Fest, omaggio a Duke Ellington Domenica 28 alle 18.30 il Piacenza Jazz Fest fa tappa nel Salone degli Arazzi della Galleria Alberoni con un importante appuntamento: un concerto dal titolo “Duke”, il soprannome con cui il mondo conosce Edward Kennedy Ellington, per tutti il Duca del Jazz. A rendere omaggio a questa figura mitica saliranno sul palco ben 11 elementi di cui 7 solo della sezione dei fiati: il quartetto guidato da Fabrizio Bosso (nella foto), leader e ideatore del progetto, insieme all’ensemble di Paolo Silvestri, che è il direttore e ha curato tutti gli arrangiamenti. Per acquistare i biglietti è possibile rivolgersi nei pomeriggi feriali alla sede del Piacenza Jazz Club, il sabato mattina dalle 10.30 alle 12.30 al negozio Alphaville di Piacenza oppure online sul sito www.liveticket.it. Con Fabrizio Bosso suonerà il suo quartetto che vede musicisti dalle spiccate doti come Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Luca Alemanno al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria. Sul palco insieme al quartetto si unirà il Paolo Silvestri ensemble, una sezione di sei fiati maestri diretti da Paolo Silvestri. Il pomeriggio per i possessori del biglietto del concerto inizierà già prima. Alle ore 16 e alle ore 16.30 avranno inizio due visite guidate alla mostra “Ecce Homo. Immagini da Antonello. Artisti contemporanei a confronto” e alle collezioni. Per tutti coloro che andranno al concerto è previsto un ingresso ridotto a euro 3,50. Al termine, verso le ore 20, sarà possibile visitare gratuitamente la mostra “Ecce Homo. Immagini da Antonello. Artisti contemporanei a confronto,” per quanti non avranno potuto farlo in precedenza. PIACENZA SUONA JAZZ, TUTTI I CONCERTI La rassegna Piacenza Suona Jazz, un’emanazione del Piacenza Jazz Fest, continua a regalare piacevoli sorprese nei locali della città e della provincia che ospitano concerti ed eventi musicali TEATRO TRIESTE 34, DAL CLASSICO AL MUSICAL Venerdì 26 alle ore 21.30 nuovo appuntamento, al Teatro Trieste 34, con la rassegna Acoustic 34. In scena, lo spettacolo “Dal Classico al Musical” di Jolanta Stanelyte. TEATRO DANZA: “IDIOT-SYNCRASY” Nuovo appuntamento con il Teatro Danza, venerdì 26 alle ore 21 al Teatro Comunale Filodrammatici: in scena Igor and Moreno con lo spettacolo “Idiot-Syncrasy”. 25 febbraio 2016 legati al mondo del Jazz in concomitanza con il festival. Lunedì 22 alle ore 22 al Maudit in Corso Vittorio Emanuele a Piacenza suonerà un quartetto guidato dalla cantante Laura Luppi. Insieme a lei sul palco Luciano Poli alla chitarra solista, Corrado Caruana alla chitarra ritmica e il contrabbassista Mauro Sereno. Martedì 23, sempre alle 22, sarà invece la volta del Dubliner’s Irish Pub di via San Siro con il quartetto di Monica Agosti che presenterà l’intrigante progetto “Nicasphere”. Monica Agosti sarà affiancata sulla pedana da Gianni Satta alla tromba, Giovanni Guerretti all’organo Hammond e Oberdan Galvani alla batteria .Il 25 (stessa ora) toccherà al Melville di San Nicolò con la musica del Sara Giovannini Quartet ed il suo “Jazz in love”. La formazione è quella dell’Hammond trio, Giovanni Guerretti sarà all’organo, con l’aggiunta del sax di Giuseppina Muresu, della voce di Sara Giovannini, della voce recitante di Eleonora Marzani e del drumming di Luca Mezzadri alla batteria. Mercoledì 24 al Tuxedo di via Colombo 101, alle ore 22 suonerà invece la “Nanoband”, che prende il nome dal suo leader, il batterista Marco “Nano” Orsi, che sarà insieme alla cantante Stefania Martin, al pianista Andrea Pollione, al chitarrista Marcello Salcuni e a un rinomato talento del basso elettrico come Lorenzo Poli. Venerdì 26, doppio appuntamento col Piacenza Jazz Fest: nel pomeriggio alla Ricci Oddi, in serata al circolo degli Amici del Po. Alla Galleria d’arte, ore17, Gianni Satta alla tromba e flicorno e Gianni Azzali al sax e flauto, dialogheranno tra loro, con le persone presenti e con le opere della Galleria in una performance senza precedenti a Piacenza. La sera il festival si trasferirà al circolo Arci Amici del Po a Monticelli d’Ongina, dove, all’interno della rassegna “Piacenza Suona Jazz” alle ore 22, si esibiranno due punte di diamante del jazz nostrano Bebo Ferra (chitarra) e Paolino Dalla Porta (contrabbasso) in “Duo”. ENEIDE DI KRYPTON, CULT RINNOVATO Va in scena martedì 1° marzo alle ore 21, al Teatro Municipale di Piacenza, “Eneide di Krypton - un nuovo canto”: uno spettacolo che ha caratterizzato il teatro italiano contemporaneo in un nuovo allestimento che riprende in forma rinnovata quello che oltre trent’anni fa fu un vero e proprio cult della ricerca teatrale. AGENDA WEEKEND PIACENZA - “O capitano! Mio Capitano!”. Incontro con Javier Zanetti Giovedì 25 (ore 10.30) all’Università Cattolica di Piacenza incontro con lo storico ex capitano dell’Inter, Javier Zanetti che parlerà del tema “O capitano! Mio Capitano! Come nasce un team leader”. PIACENZA - La misericordia di Dio nell’arte Percorso meditativo da Antonello a Caravaggio, alla Galleria Alberoni, giovedì 25, ore 20.30. Intervento di Roberto Filippetti. Evento collaterale alla mostra: Ecce Homo. Immagini da Antonello. Artisti contemporanei a confronto. PIACENZA - SpazioLETTURA - Idee per percorsi di lettura Venerdì 26 alle ore 19 presso lo Spazio2 di via XXIV Maggio, workshop Arte e musica: incontri durante i quali verranno forniti spunti teorici e operativi per affrontare in classe diversi temi. Si parlerà di libri, dei loro autori, di come le trame possono evolvere e di come divertirsi con la lettura, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria. Costi: 15 euro a incontro, 60 euro per i 5 appuntamenti. Info e iscrizioni: beatriceanelli@ ymail.com | 366.8284392 PIACENZA - Il Municipale di Piacenza, storia e vita di un teatro all’italiana Sabato 27 alle ore 10.30, itinerario alla scoperta del Teatro Municipale, della sua storia e dei suoi ambienti e passeggiata sino al Teatro dei Filodrammatici, esempio di Liberty piacentino. Percorso: ritrovo davanti al Teatro Municipale – P.zza S. Antonino angolo Via Verdi. Durata: 1h 30’ ore circa. Prenotazione entro le 17.00 del giorno precedente la visita. PIACENZA - “La bicicletta di Mussolini” Alla Biblioteca Passerini Landi, presentazione – sabato 27 alle ore 17 – del romanzo «La bicicletta di Mussolini» di Stefano Longeri. PIACENZA - “Incontri e scontri… la gelosia nei più piccoli” Domenica 28 alle ore 16 presso il Centro Civico Farnesiana – Galleria del Sole, conversazione con la Dott.ssa Laura Braga, Psicologa e Psicoterapeuta e la dott.ssa Maria Antonietta Bongiorni, Psicologa e Psicoterapeuta. E per i più piccoli: Laboratorio delle Emozioni A cura degli educatori del Centro Bambini e Genitori 3/6 anni Galleria del Sole. PIACENZA - Facciamo arte insieme Domenica 28 alle ore 16, appuntamento in Galleria D’Arte Moderna Ricci Oddi laboratori ludico creativi “Tutte le sfumature del rosso” (prenotazioni da martedì 23 febbraio). 25 febbraio 2016 PUBBLICITÀ Corriere Padano 9 Corriere Padano 10 25 febbraio 2016 RIMOZIONE AMIANTO Bonifica amianto 2016, ecco cosa c’è da sapere Una breve guida per sapere come comportarsi a livello operativo ai fini di una corretta attività di rimozione di questo materiale La rimozione dell’amianto è un’attività che riveste una grande importanza nell’odierno periodo storico: non a caso gli incentivi per l’edilizia vedono nell’Ecobonus 65% per la riqualificazione energetica e nel Bonus Ristrutturazioni 50% (confermati anche per il 2016) gli strumenti più interessanti ed efficaci anche per la rimozione di tale materiale dagli edifici (presente in pannelli, pavimenti, rivestimenti di camini, tubazioni, lastre di copertura, canne fumarie, serbatoi idrici, guarnizioni stufe, intonaco). In questo senso bisogna ricordare che la presenza di materiali che contengono amianto in un edificio non comporta di per sé un pericolo per la salute degli occupanti: l’allegato sulla valutazione del rischio al decreto ministeriale 6 settembre 1994 afferma infatti che “se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso, è estremamente improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto”. Ma come ci si comporta a livello operativo per effettuare una corretta attività di bonifica dell’amianto? In via introduttiva è necessario premettere che non sempre è possibile rimuovere il materiale (ciò accade per molteplici ragioni , vedi impedimenti strutturali dell’edificio). Un comportamento standard, in ogni caso, è il seguente: una volta accertata la presenza dell’amianto è necessario stilare almeno un programma di controllo e manutenzione, per prevenire il rilascio e la dispersione di fibre, e nel caso intervenire per rimuovere o mettere in sicurezza. La pericolosità più ingente dell’amianto si ravvisa infatti nella sua configurazione in matrice friabile (con fibre libere o debolmente legate), mentre l’amianto in matrice compatta, ovvero il cemento-amianto (fibrocemento o eternit) possiede un grado inferiore di pericolosità: sono infatti le minuscole fibre volatili di amianto che possono causare gravi patologie all’apparato respiratorio. In primo luogo, il proprietario dell’immobile (l’amministratore di condominio per le parti comuni) è sempre tenuto a designare una figura responsabile del rischio amianto, con compiti di controllo e coordinamento dell’attività manutentiva, da cui passa la valutazione dell’eventuale bonifica. Il proprietario deve anche tenere i documenti relativi all’ubicazione dell’amianto, predisporre la segnaletica e le misure di sicurezza, fornire una corretta informazione agli occupanti dell’edificio sui rischi potenziali e i comportamenti da adottare. Il responsabile è tenuto ad individuare la ditta qualificata e abilitata ad eseguire i lavori: ovve- rosia un’impresa iscritta all’Albo nazionale gestori ambientali, in categoria 10, con coordinatore e operai specificamente formati. La ditta deve redigere un “piano di lavoro” da presentare all’ASL competente per territorio (all’infuori di specifici casi di urgenza) almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori. Trascorsi i 30 giorni scatta il silenzio-assenso. La bonifica può avvenire in 3 diverse modalità: - incapsulamento: trattare con vernice che ricostruisce la superficie e impedisce la fuga del materiale; - confinamento: cioè la chiusura dietro murature; - rimozione del materiale. Con riferimento alle autorizzazioni edilizie, bisogna tenere presente la tipologia di intervento collegato: nel caso di rimozione parziale, non è necessario nessun documento. Nel caso in cui invece i lavori riguardino la rimozione del cemento-amianto e il posizionamento di un’altra copertura coibentata, diventa necessaria la comunicazione di inizio lavori. Al termine dei lavori il materiale rimosso deve essere trasportato in un centro di stoccaggio o direttamente in discarica: ad effettuare il trasporto può essere la stessa ditta che ha eseguito i lavori, ma solo se iscritta all’Albo in categoria 5 (tutto è indicato nel piano di lavoro inviato all’ASL, anche il tragitto compiuto per lo smaltimento). Al proprietario deve poi tornare entro 90 giorni una copia del Fir (formulario di identificazione rifiuti), che attesta il conferimento presso una discarica autorizzata. Come si configurano gli incentivi per i lavori di rimozione amianto di cui si parlava in apertura? Per tutto l’anno 2016 l’importo della detrazione è pari al 50% delle spese sostenute fino a un ammontare massimo di 96mila euro (chi spende 15mila euro per la bonifica dall’amianto ne potrà recuperare 7500 in 10 quote annuali). Inoltre nel Collegato ambientale alla Legge di Stabilità stessa, è stato approvato un emendamento presentato dal Governo che prevede un credito di imposta del 50% delle spese sostenute nel 2016 per interventi di bonifica dell’amianto anche su beni e strutture produttive: i fondi previsti per tale attività ammontano a 5,6 milioni di euro per il triennio 2017-2019). (da www.ediltecnico.it) 25 febbraio 2016 Corriere Padano SPORT 11 Serie D, il Piacenza domina la classifica Dopo 28 giornate di campionato i ragazzi di Franzini sono a 73 punti, cifra irraggiungibile dalle formazioni di girone B e quarta serie GIANCARLO TAGLIAFERRI Dominio assoluto per il Piacenza in serie D. Dopo 28 giornate di campionato i ragazzi di Franzini sono a 73 punti in classifica, cifra irraggiungibile non solo dalle formazioni del girone B ma anche dal resto dei raggruppamenti della quarta serie: Caronnese 63, Campodarsego e Venezia 64, Parma 66, Sambenedettese 61,Viterbese 53, Gavorrano 51, Cavese 56 e Francavilla 51, sono queste le capoliste di tutta la serie D, ben lontane dal rendimento straordinario dei biancorossi capaci di confermarsi nel girone di ritorno agli stessi ritmi del girone di andata pur dovendo affrontare una lunga serie di infortuni e squalifiche che dalla metà di dicembre non permette al Piacenza di schierare le formazione tipo. La netta vittoria di Busto ci ha riportato una squadra oltrechè vincente anche tornata spettacolare ed al limite della perfezione, Franzini si è pure “divertito” a rimescolare i suoi uomini portando per la prima volta i tre under nella linea difensiva (soluzione importante in vista della Lega Pro) e Di Cecco a centrocampo confermando le qualità del giovane scuola Bologna capace di palesare ottime caratteristiche offensive che potrebbero portarlo ad agire in futuro in un ruolo stabilmente più avanzato. Il ritorno di Matteassi ha contributo a ridare profondità al gioco sulle fasce, il grossetano in tandem con Ruffini sulla destra è stato il vero mattatore della partita confermando Barba azzanna l’orso: punto d’oro per il Pro di essere pronto per il rush finale del campionato. Proprio le ultime 10 giornate di campionato, apparentemente solo utili a consegnare la matematica promozione, celano l’obiettivo ambizioso dei 100 punti in classifica; attualmente il Piacenza avrebbe la necessità di 27 punti per raggiungere il fantastico traguardo; tradotto in soldoni: 9 vittorie ed una sconfitta oppure 7 vittore e 3 pareggi. Considerando il cammino biancorosso nell’ultima decade di incontri (8 vittorie e 2 sconfitte) e il calendario della parte finale , sono tre le date da “bollino rosso”: 2 Marzo nel derby col Fiorenzuola in netta ripresa ma ancora in zona play- out, 17 aprile l’incontro casalingo con il Seregno capace di fermare i piacentini sia in campionato che in coppa in incontri pieni di polemiche ed infine il 24 aprile la terribile trasferta di Lecco con una squadra che vorrà dimostrare almeno nello scontro diretto di non valere un distacco cosi abissale. (g.t.) È un pareggio che vale oro quello del Pro Piacenza ad Alessandria. Quello del Moccagatta è incontro dall’alto coefficiente di difficoltà per i rossoneri chiamati a muovere la classifica resa complicata dai soli due punti del girone di ritorno e dall’improvviso cambio di passo di Lumezzane e Renate capaci di accorciare ed agguantare in classifica i ragazzi di Viali. Il tecnico cremonese cerca di arginare l’emorragia di punti modificando in terra piemontese lo schiaramento tattico; si parte con un 4-4-2 con Gomis ed Aspas guardiani incursori di Carrus a centrocampo e Barba a fungere da vertice alto di centrocampo a supporto delle due punte in linea Rantier ed Orlando. Chiaro l’intento di arginare l’arrembante 4-3-3 degli “orsi” di Gregucci che punta sulle sovrapposizioni in fascia di Fischnaller a destra e la coppia Iacolano-Nicco a sinistra. Ritmi bassi e possesso di palla con spazi chiusi e veloci ripartenze sull’asse Barba-Rantier, è questo il meni dei gialloblu che provano ad arginare con difficolta le incursioni mancine di Sabato. è proprio da quella fascia che i grigi provano a sfondare trovando spesso in inferiorità numerica gli ospiti. Il gol del vantaggio di Vitofrancesco è frutto proprio di un’incursione da quella fascia del bravo Iacolano , capace di scaricare per l’accorrente Fischnaller che libera al tiro vincente il centrocampista alessandrino. Il provvisorio 1-0 funge da scossa per i ragazzi di Viali, da li in avanti maggiormente protagonisti grazie alle incursioni di Ruffini ed alla fantasia di Rantier, è il francese a deliziare il suo ex-pubblico con una punizione da antologia ribadita in rete da Barba. Il Pro riesce a capitalizzare il vantaggio numerico derivante dall’espulsione per fallo da ultimo uomo di Sirri che costringe Gregucci a rimescolare uomini e schemi passando dal 4-4-3 al 4-3-2 con Iacolano e Fischnaller di punta e, successivamente al 4-4-1 con Marconi unica punta al posto del capocannoniere Bocalon. Il finale, con l’espulsione di Calandra, regala solo qualche timido tentativo dei padroni di casa di portare a casa l’intera posta ma il pareggio pare il risultato più corretto: troppo stanca l’Alessandria che perde terreno con le prime pagando oltremodo le fatiche di Coppa Italia, per il Pro Piacenza un pareggio sulla carta insperato che permette di affrontare i prossimi impegni con Feralpi e Pavia con maggiore fiducia , tentando di difendere una classifica ora meno sicura ma comunque in linea con gli obiettivi. CENTRO PER L’IMPIEGO - OFFERTE DI LAVORO Richieste di personale pervenute ai Centri per l’Impiego della Provincia. Gli interessati possono inviare curriculum vitae via mail o via fax previo controllo di eventuale aggiornamento sul sito della Provincia, citando il numero di riferimento Provincia di Piacenza (settore welfare, lavoro e formazione professionale) Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30. In caso di forte afflusso di utenza la distribzione dei numeri di ingresso terminerà 30 minuti prima della chiusura Provincia di Piacenza - Centro per l’impiego - Borgo Faxhall P.le Marconi - tel. 0523-795716 fax: 0523-795738 - e-mail: [email protected] Cod. 43/2016 valida fino al 26/02/2016 Azienda richiedente: Stepbio srl Via Paolo Nanni Costa 12/3/i-l Bologna Www.stepbio.it Commercializzazione strumenti e consumabili per i laboratori di ricerca; sviluppo processo di aziende chimiche, chimico-farmaceutiche ed istituti di ricerca Seleziona Mansione: Tecnico - commerciale Qualifica istat: 3334006 tecnico commerciale Contenuti e contesto del lavoro: Visite alla clientela, manutenzione e riparazione degli strumenti oggetto delle proprie vendite, partecipazione a fiere internazionali di settore e convegni c/o università Luogo di lavoro: area nord ovest Italia c/o clienti - Bologna per aggiornamenti e riunioni Formazione: laurea in chimica o altre discipline scientifiche - diploma di perito chimico Contratto: tempo indeterminato con auto in fringe benefit e rimborsi spesa per le trasferte Conoscenze: buona conoscenza pacchetto office e lingua inglese Orario: tempo pieno Per candidarsi: inviare curriculum vitae indicando il rif. 43/cpipc: [email protected] Cod. 102/2016 valida fino al 07/03/2016 Azienda richiedente: Ecocompact srl Www.ecocompact.it Ricerca Mansione: Product specialist micro-cogenerazione Qualifica istat: 3334006 tecnico commerciale - esperienza nel settore termoidraulico e/o impiantistico - buone capacità comunicative e relazionali - domicilio nelle province di Pc, Cr, Lo Contratto: contratto a tempo indeterminato Conoscenze: buona conoscenza pacchetto Office con utilizzo avanzato di Excel Per candidarsi: inviare curriculum vitae indicando il rif 102/cpi: [email protected] Contenuti e contesto del lavoro: promozione dei prodotti e soluzioni ecocompact presso studi di progettazione termotecnica; consulenza su studi di fattibilità e integrazione impiantistica delle tecnologie proposte; affiancamento e supporto tecnico alle agenzie; ricerca di nuovi partners commerciali e consolidamento dei rapporti esistenti; supporto nell’espletamento delle pratiche autorizzative impianti Luogo di lavoro: attività con base home office e frequenti trasferte in Lombardia, Emilia, Toscana, Liguria e Piemonte Formazione: laurea in ingegneria, preferibilmente ad indirizzo energetico o impiantistico oppure analoga competenza diversamente acquisita Caratteristiche candidati: indispensabili: Corriere Padano è un settimanale indipendente: pubblica ogni giovedì ed è distribuito gratuitamente direttamente dall’editore nella città di Piacenza e nei comuni limitrofi attraverso espositori posti nei luoghi di aggregazione e passaggio. 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