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S - Farmapiù
Pagina 2
Arrivano
raffreddore
e influenza
Pagina 4
Menopausa:
non bisogna
drammatizzare
Prevenzione
F
A
R
M
A
Pagina 5
Emicrania
e cefalea
tensiva
I consigli
C
I
E
A
Pagina 6
Ticket:
c’è tempo fino
al 1 novembre
Disturbi
S
S
O
C
Sanit
I
A
T
E
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
Periodico di informazione a cura dei Farmacisti Associati - Anno 1 - N. 3 - Ottobre 2008 - Distribuzione gratuita
La stangata
d’autunno
Col primo freddo tornano i mali di
stagione, ma la natura ci può aiutare
a combattere raffreddore e influenza
I prodotti in promozione solo
presso le farmacie FARMAPIÚ
2
Anno 1 - N. 3
Ottobre 2008
informa
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
Arrivano
R
affreddore, tosse,
mal di gola e influenza sono i disturbi più
comuni che ogni autunno e inverno
affliggono milioni di persone di tutte le
età, in particolar modo bambini e anziani.
L’anticipo dei primi freddi di quest’anno
ha scatenato batteri e virus tipici della
stagione fredda. Il nostro organismo è alle corde. Non
da ultimo per altri concomitanti attacchi: smog,
stress e sbalzi di temperatura.
In questo quadro s’indeboliscono i
meccanismi di adattamento e di difesa
dell'organismo. Senza
considerare l’aumento
delle possibilità di
ammalarsi legati al
soggiorno in luoghi chiusi
ed affollati come centri commerciali,
mezzi pubblici, asili e scuole. La più
classica conseguenza del raffreddore
raffreddore
e influenza
Cause e differenze tra i vari
sintomi provocati da virus e batteri
Incidono anche smog
e luoghi chiusi
consiste in
una infiammazione con
edema della mucosa nasale. E’ la
cosiddetta rinite
provocata da fattori allergeni e virus. L’ alterazione
provoca congestione e
gocciolamento.
Il raffreddore è una forma
particolare di rinite di origine virale.
Esistono anche riniti croniche (vasomotoria e atrofica) e altre passeggere
(allergica). Al raffreddore spesso si
accompagnano mal di gola, tosse e
febbre. Ma la presenza di questi sintomi
non indica con certezza la comparsa
dell’influenza. A volte è solo l’azione
del virus che agisce sull’epitelio della
gola o su altre zone dell’apparato respiratorio.
Luigi Fantozzi
I rimedi per
le malattie
stagionali
Il vademecum dei sintomi
RAFFREDDORE. Il freddo può determinare una riduzione delle difese immunitarie e
facilitare l’aggressione da parte di rinovirus.
I rinovirus conosciuti sono più di 100 ed agiscono
soprattutto nella stagione fredda.
RINITE. Infiammazione della mucosa del
naso che porta a vasodilatazione a livello delle
arteriole terminali e alla contrazione delle vene.
I capillari della mucosa nasale divengono
pertanto permeabili e congestionati.
RINORREA : ovvero naso che cola. All’inizio
il muco è fluido e trasparente, per poi divenire
più consistente ed ostruire maggiormente le
condotte nasali. Non è detto,specie negli adulti,
che quando il muco sia di colore più intenso
vi sia una infezione batterica in atto.
CONGESTIONE: ovvero naso chiuso. Ciò
avviene non solo per la presenza del muco
ma soprattutto per la dilatazione dei vasi sanguigni conseguente all’infiammazione.
STARNUTI. Avvengono perché la mucosa
nasale è irritata a seguito dell’infezione virale.
Rappresentano, al pari della tosse, l’arma di
difesa con cui vengono eliminate verso l’esterno
le particelle indesiderate.
Ma la natura ci aiuta con l Echinacea e l Uncaria
che rafforzi le difese immunitarie.
Analogamente alla Echinacea l Uncaria è un altro
coadiuvante delle naturali difese
dell'organismo. In commercio esistono
prodotti di alta qualità certificati per i
componenti naturali, efficaci per bambini
o adulti nelle dosi e nelle indicazioni
consigliate.
Basta rivolgersi dal farmacista
Farmapiù della tua zona per ricevere
preziosi consigli sul tipo di integratore
da utilizzare e sulla sua corretta somministrazione.
ono due rimedi naturali spesso decisivi per evitare
gli antibiotici nella cura dei mali
di stagione, soprattutto nei più piccoli.
L Echinacea è uno stimolante
delle difese naturali dell'organismo.
Impiegata prima dell'inverno può funzionare da efficace deterrente. È indicata soprattutto in quei bambini che
tendono ad ammalarsi spesso in quanto
riduce gli episodi infettivi. È opportuno
già durante l’autunno effettuare una
terapia preventiva assumendo un integratore
Dillo a Farmapi : la rubrica dei lettori e-mail: [email protected]
Parte da questo mese la rubrica dei lettori Farmapiù. Pubblicheremo le vostre lettere rispondendo a domande, suggerimenti e osservazioni.
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FARMAPIU’ INFORMA - Periodico a distribuzione gratuita - Editore: FARMAURORA Società Consortile a r.l. - Via Speziale 30, TARANTO - P. IVA 02633890732 - Direttore responsabile: Francesco Iato
Comitato di Redazione: Vito Novielli, Gianfranco Galbiati, Rosa Martina Giorgio, Giuseppe Pitrelli, Raffaello Recchia, Cosimo Sammaruga - Sede: Via delle Violette n.c. Z.I. ASI - 70026 Modugno (Ba)
Tiratura: 300.000 copie - Progetto grafico e impaginazione: Studio Marangio Bari - Foto: Archivio Imagic, Flickr, Istockphoto, Microsoft clip art - Gli articoli sono a cura della Redazione
Stampa: Editrice Martano srl - Via Belgio, 7 - Z. I. Lecce - Stab. Bari: Via delle Magnolie, 21 - Z.I. ASI - Modugno (Ba) 70026 - Ottobre 2008 - N. 3 - N. Reg. Generale 1740/2008 - N. Reg. Stampa 16/2008 Tribunale di Bari
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
Dalla natura
un segreto
benefico
Propoli:
La
propoli
una
miscela di sostanze naturali, di
straordinaria e poco conosciuta efficacia terapeutica, che le
api raccolgono dalle gemme di piante
ricche di balsami e resine.
É anche detta “l’antibiotico naturale”
ed è una delle droghe naturali più
utilizzate nella stagione fredda grazie
alle sue note capacità antibatteriche
ed antivirali.
La propoli è composta dal 50-55% di
balsami e resine, 30-40% di cere, 5%di
oli essenziali e 10% di composti tra cui
flavonoidi e derivati fenolici diversi che
contengono le preziose virtù terapeutiche. La parola propoli deriva dal greco
“pro” a favore e “polis” città: a difesa
della città e queste sono le sue principali
attività:
1. Azione antibatterica
La sua attività è sia di tipo batteriostatico
EDITORIALE
Il
sistema della distribuzione del farmaco
in Italia è considerato un modello
di eccellenza in tutta Europa.
Basti pensare che nelle oltre 17mila
farmacie del nostro Paese entrano,
ogni giorno, con fiducia tre milioni di
persone e un milione di essi, ne esce
senza pagare nulla tra farmaci e servizi
ottenuti.
La rete delle 17mila farmacie dislocate
capillarmente su tutto il territorio nazionale, con una grande ampiezza e
flessibilità di orari, permette ai cittadini
di trovare sempre un servizio che la
distribuzione commerciale non potrebbe offrire anche perché non è presente
né capillarmente, né tanto meno omogeneamente sul territorio nazionale.
un vero primato quello
delle farmacie che attraverso il proprio
radicamento territoriale riescono a
servire anche l’inera popolazione del
Paese, compreso il 75% dei cittadini
che vivono in centri al di sotto dei
Si ricava dalle api
e regala otto
straordinari effetti
6. Azione
protettiva sui
vasi sanguigni
7. Azione
protettiva del
fegato
8. Azione
antiossidante
(impedisce la moltiplicazione dei germi),
che battericida, cioè in grado di ucciderli.
La massima efficacia si ottiene somministrando la propoli il più precocemente
possibile e continuando la cura per
almeno 15 giorni.
2. Azione antivirale
Ha una valida azione sui virus della
influenza e su quelli erpetici, sembra
che impedisca la penetrazione del virus
nella cellula e che abbia un’attività
tossica anche contro l’adenovirus responsabile del raffreddore.
3. Azione antimicotica
É particolarmente attiva nelle micosi
cutanee superficiali da Candida con
attività di tipo micostatico, cioè bloccante la crescita dei funghi.
La cura va fatta per un periodo non
inferiore a 30 giorni.
4. Azione antinfettiva e
immunostimolante
Previene le malattie da raffreddamento
delle prime vie aeree seguendo tre cicli
di cura di 30 giorni intervallati da 15 di
sospensione.
5. Azione
antinfiammatoria
Così cambierà il ruolo
delle farmacie
Diventeranno
centri di
prevenzione e
medicina territoriale
10mila abitanti. Un ruolo fondamentale
e strategico che riescono a svolgere
grazie all’apporto insostituibile e complementare delle 32 cooperative di
distribuzione del farmaco - aderenti
nella quasi totalità a FederconsumoConfcooperative - che offrono i propri
servizi a oltre 7.500 farmacie, garantendo rifornimento in ogni angolo del
Paese, anche di domenica o di notte
(complessivamente le imprese che a
livello nazionale si occupano di distribuzione dei farmaci sono 42, per un
totale di 5mila occupati, ndr.).
Un radicamento territoriale ampio e di grande flessibilità
di orari, quello delle farmacie, che
permette ai cittadini di trovare sempre
un servizio fruibile. Queste caratteristiche rendono la farmacia un insostituibile
presidio socio-sanitario del territorio.
Un polo di servizi offerti ad alta professionalità che non può essere assoggettato a una deregulation selvaggia.
Quello dei farmaci è uno
dei settori in cui la terapia della liberalizzazione e della deregolamentazione
a ogni costo può produrre gravi controindicazioni danneggiando i cittadini
anziché avvantaggiarli. Bisogna discernere tra i molti casi nei quali liberalizzare
e allargare le maglie del mercato può
ridurre i prezzi a beneficio dei consumatori, migliorare i servizi e spronare
la competitività delle imprese e, invece,
i casi nei quali bisogna utilizzare soluzioni che rispondono meglio alle esigenze dei cittadini. Le farmacie vanno
viste nel loro potenziale evolutivo come
Le preparazioni farmaceutiche più usate sono
gocce e sciroppo,
l’estratto secco utilizzato
per la preparazione di
compresse, compresse effervescenti
o bustine solubili la soluzione idroglicerica, priva di alcool, usata per la
preparazione di gocce per i più piccini
e gli spray orali con e senza alcool
per adulti e bambini.
Teresa Balenzano
snodi di una medicina del territorio,
presidio della salute, leve per estendere
la prevenzione in una logica di sussidiarietà orizzontale in un modello allargato e integrato di Welfare di comunità.
É in questo ruolo multifunzionale che
già svolgono che le farmacie possono
allargare e rendere sempre più innovativo e all’avanguardia il proprio ruolo
fungendo da posto di primo soccorso;
da centro di sensibilizzazione per la
cultura della prevenzione; inventandosi
e offrendo anche dei servizi a domicilio.
Insomma, la parola d’ordine è, quindi,
innovare i servizi ed elevarne la qualità
per rispondere a una domanda crescente e sempre più complessa. Domanda alla quale il Welfare statale
riuscirà sempre meno a dare delle
risposte, mentre la rete del welfare di
comunità vede in prima fila farmacie
e cooperative.
Vito Novielli
VICEPRESIDENTE FEDERCONSUMOCONFCOOPERATIVE
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Ottobre 2008
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€ 8,60
3
4
Anno 1 - N. 3
Ottobre 2008
informa
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
menopausa
l’evento fisiologico
che corrisponde al termine
del ciclo mestruale e dell'età
fertile. Una transizione travagliata che
per molte donne è costellata da notevoli
disagi. Per capire meglio come affrontarla e quali sono i riflessi di questo
irreversibile stadio vitale femminile
abbiamo incontrato la dottoressa Rosa
Guagliardo, dirigente medico del consultorio familiare di Cassano delle Murge, nel barese. Uno dei centri all’avanguardia della Asl Bari con circa 5000
prestazioni all’anno su una bacino di
20 mila abitanti.
La menopausa non
una malattia, ma un passaggio della vita , chiarisce
subito la dottoressa Guagliardo.
“Il periodo s’è notevolmente allungato
a seguito dell’innalzamento dell’aspettativa di vita media. In passato le donne
erano costrette a vivere in menopausa
dieci, al massimo venti anni.
Oggi tocca la vita della donna per 30
La
Menopausa,
non bisogna drammatizzare
Da un consultorio
pugliese il parere
dell esperta:
la dottoressa Rosa
Guagliardo
o anche 40 anni”. E dov’è il problema?
“Che questa trasformazione giunge
attorno ai 50 anni, quando la donna è
all’apice della sua vita professionale e
nel bel mezzo dell’esple-tamento del
suo ruolo di madre e di moglie. L’assetto
sociale, il mito dell’immagine cozzano
tremendamente con le difficoltà dell’assenza di fertilità. C’è una maggiore
resistenza ad accettarla e a gestirla.
Anche perché s’affronta con grande
ritardo l’esperienza del primo figlio, un
altro fattore che certamente non
agevola”.
Quando una donna in
menopausa?
Un minerale
prezioso per
le donne
“Vi sono diversi sintomi, quasi tutti
codificati: l’insorgenza di ventate di
calore, vertigini, sudorazione, osteoporosi avanzata, disturbi alla sfera genitale
che sovente appaiono nei rapporti
sessuali”.
Quali sono gli effetti nel
lungo periodo?
“L’invecchiamento, la secchezza vaginale e l’osteoporosi, la conseguenza
più grave. Le ossa, cioè, s’indeboliscono
per l’assenza dell’azione trofica degli
ormoni”.
Quante donne vi chiedono aiuto e come rispondete alle loro richieste?
“Sono tante, anche perché il nostro è
un servizio gratuito. L’intervento viene
personalizzato caso per caso. Cerchiamo di capire il tipo di vita e di famiglia
dell’assistita, soprattutto verifichiamo
il suo stato di salute generale. In presenza di una buona calcificazione ossea
e senza complicanze cardiovascolari
il decorso può all’occorrenza solo essere
sostenuto a livello psicologico. Quando
il quadro è meno roseo s’interviene
con una terapia ormonale sostitutiva.
Somministriamo artificialmente gli ormoni che l’ovaia non produce più allungando così il ciclo. Queste scelte,
tuttavia, vengono fatte nell’ambito di
uno stretto legame del rapporto medico
paziente”.
A parte la terapia ormonale esistono altri tipi di
rimedi? “Vi sono prodotti di origine
naturale come la soia, o gli isoflavoni,
che possono aiutare. Hanno un’azione
simile a quella ormonale, ma agiscono
solo sui sintomi”.
Francesco Iato
Magnesio
magnesio pu essere
decisivo nella pratica
ginecologica.E’unminerale
prezioso in ogni fase della vita di
una donna. La sua efficacia è nota
nella dismenorrea, nella sindrome premestruale, in gravidanza e durante
l’allattamento. Ma recentemente è stato
studiato in relazione a disturbi del comportamento alimentare, sempre più
diffusi tra le giovani donne oltre che
per prevenire alcuni effetti
dell’invecchiamento.
Una dieta sbilanciata, soprattutto un consumo eccessivo di fibre
e l’apporto insufficiente di proteine
favoriscono stati deficitari di vari nutrienti
tra cui il magnesio. E’ il caso delle diete
“pret a porter” ispirate al mito della
bellezza e della magrezza a tutti i costi.
Molte ragazze vittime di disturbi alimentari abusano anche di lassativi e diuretici,
ricorrendo spesso al vomito autoindotto.
L’ipomagnesia che ne deriva può con-
Il
Il cruccio
di molte
donne
correre a
manifestazioni neuropsichiche come ansia, angoscia, insonnia, emotività; somatizzazioni neurovegetative come tachicardia, nodo alla
gola, difficoltà respiratorie, vampate e
pallori, sintomi gastrointestinali; manifestazioni neuromuscolari come crampi,
astenia muscolare, mialgie.
Anche molte donne anziane
sperimentano stati di deficit di magnesio
per difficoltà nella masticazione, perdita
dei denti, ridotta salivazione, alterazioni
del gusto. Incidono, inoltre, la scarsa
disponibilità economica e la solitudine,
soprattutto nelle grandi città.
Una supplementazione di magnesio in
questi casi si è dimostrata utile nel
contrastare gli effetti dell’invecchiamento, in particolare l’insorgenza
dell’osteoporosi.
alleato fedele a tutte le età
Snobbato dalle diete
un autentico
toccasana per
l organismo femminile
La dismenorrea primitiva primaria, invece, è una patologia che
colpisce circa il 50-60% delle donne
dall’adolescenza alla menopausa ed è
caratterizzata dall’insorgenza di dolori
crampiformi in concomitanza al periodo
mestruale. Gli antinfiammatori non steroidei, efficaci sui sintomi ma spesso
gravati da effetti collaterali, possono
essere sostituiti con successo dalla
somministrazione di pidolato di magnesio (il principio attivo di Donnamag) per
sei giorni, a partire da 3 giorni prima
del ciclo. Il magnesio infatti agisce sulla
contrattilità uterina e contrasta efficacemente il dolore.
La carenza di magnesio
sembra responsabile anche della sin-
drome pre-mestruale, associato all’ovulazione o alla fase successiva del ciclo.
La donna lamenta stanchezza, irritabilità,
gonfiore addominale e del seno, ritenzione idrica, fame nervosa, umore altalenante.
Il magnesio nella sindrome
premestruale è di estrema importanza
perché modula l’attività della serotonina
e di altri neurotrasmettitori, condizionando il cervello e l’intestino. Nel primo
caso livelli alterati di serotonina spiegano stati depressivi, aggressività, disturbi dell’umore, nel secondo il gonfiore
addominale. Il trattamento preventivo
con pidolato di magnesio riduce notevolmente il grado di eccitabilità delle
cellule nervose attenuando i sintomi.
Alessandra Graziottin
DIRETTORE DEL CENTRO DI GINECOLOGIA
E SESSUOLOGIA MEDICA
OSPEDALE SAN RAFFAELE RESNATI, MILANO
Prezzi in promozione fino al 15 novembre 2008 solo
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premestruale
15 Compresse
€ 10,00
€ 16,00
menopausa
30 Compresse
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
Un miliardo
di casi
nel mondo
L
emicrania è un complesso
problema clinico che da studi
epidemiologici del 2007 riguarda in media il 12% della
popolazione mondiale”. Lo dichiara al
nostro magazine il professor Paolo
Livrea, a capo del dipartimento di
neuroscienze del Policlinico di Bari.
Sollecitato su una patologia molto
diffusa anche in Puglia, l’autorevole
docente osserva che: “l’emicrania
colpisce il 6% degli uomini e il 17%
delle donne.
La distribuzione mondiale è abbastanza
uniforme, ma in Asia c’è una minore
prevalenza, il 7%, mentre in Canada
(14%) e nel nord Europa (fino al 20%)
un’incidenza maggiore. Fattori ambientali e genetici sono probabilmente alla
base di queste differenze”.
Qual la frequenza degli
attacchi?
“Si registra oltre un attacco al mese
nella metà dei casi. Per il 20% circa
di queste situazioni si associano segni
neurologici acuti come la cosiddetta
aura, che compare al momento o durante la crisi e, più raramente, dopo”.
In cosa consiste l aura
emicranica?
“La più comune è quella visiva che
si manifesta con oscuramenti della
visione o apparizioni di figure con
margini a zig zag o alterazioni delle
figure viste, ingigantite, rimpicciolite,
spezzate. Possono verificarsi anche
distorsioni della visione, presenza di
piccole aree luminescenti o colorate,
fenomeni di depersonalizzazione. Questi sintomi rientrano in circa 30 minuti”.
La crisi, invece, come si
manifesta?
“Inizia un dolore pulsante, prevalentemente localizzato su un lato del cranio,
ma anche in altre zone. L’entità del
dolore può essere molto intensa. La
durata è variabile, da poche ore o
meno, ad alcuni giorni. In più si sommano fenomeni vegetativi: nausea,
vomito, fotofobia, malessere generale.
Un altro fenomeno che segue alle crisi
ripetute è la “allodinia” che induce
una dolorabilità eccessiva nella parte
interessata, al semplice sfioramento”.
Il mal di testa coincide
solo con l emicrania?
“No, esiste un secondo tipo di cefalea,
diversa dall’emicrania, che è quella
tensiva”.
E molto diffusa?
“La prevalenza è superiore
Emicrania e
cefalea tensiva
Riconoscerle, curarle, prevenirle
Intervista ad un luminare:
Paolo Livrea docente all Universit di Bari
all’emicrania. Raggiunge cifre del 3035% di casi nella popolazione e interessa bambini, adolescenti e adulti”.
Che differenza c
tra
cefalea tensiva ed emicrania?
“La cefalea tensiva ha caratteristiche
di dolore diverse. Il dolore è trafittivo,
non pulsante e non unilaterale.
L’andamento può essere a crisi, ma
più comunemente con episodi di lunga
durata, non di ore ma di giorni, o
settimane o mesi. I meccanismi che
inducono le due forme sono profondamente diversi e da ciò discende un
diverso approccio terapeutico. Di certo
ambedue le forme producono invalidità
importante poiché interferiscono con
l’attività quotidiana. L’emicrania e la
cefalea tensiva sono la prima causa
di assenza dal lavoro ed hanno effetti
sfavorevoli nei legami di relazione, a
livello familiare, sociale, addirittura
nella vita affettiva”.
In concreto che disagi
incontrano i pazienti?
“Le crisi producono ripercussioni
anche gravi sulla capacità di studio,
nella pianificazione del futuro lavorativo, negli avanzamenti di carriera e
addirittura nell’organizzazione del tempo libero e dello svago. Tutto questo
può generare quadri di depressione
più o meno persistente. Ma la depressione associata all’emicrania può
emergere anche per meccanismi biologici e non solo per fattori psicologici
secondari”.
La ricerca
riuscita a
spiegare l origine
dell emicrania?
“Da meno di un decennio s’è capito
che la genesi dell’emicrania risiede
in un’anormale attività elettrica ed
un’alterazione del flusso ematico in
specifiche del cervello. Esse partono
dal lobo occipitale, l’area deputata
alla visione e questo spiega i sintomi
visivi dell’aura. Un ruolo fondamentale,
però, è assunto da stazioni neurologiche più basse nel tronco dell’encefalo
dove risiedono i nuclei dei circuiti che
regolano la soglia al dolore, riducendola. Non conosciamo le cause di
queste alterazioni, ma sono visibili con
specifiche tecniche di risonanza magnetica durante le crisi. In forme di
lunga durata si hanno alterazioni metaboliche permanenti in tali sedi, anche
esse visibili con risonanza magnetica.
Il coinvolgimento di queste sedi nel
tronco dell’encefalo spiega probabilmente la allodinia ma anche la concomitante presenza di “dolore
neuropatico”, cioè l’aumento della
percezione degli stimoli dolorosi somatici. Inoltre la disregolazione del
lobo occipitale si diffonde ad altre
aree celebrali (spreading depression)
inducendo altri difetti visivi o disordini
Analgesico
Anno 1 - N. 3
Ottobre 2008
informa
cognitivi-affettivi regolati da tali aree”.
Che tipo di rischi sono
legati all emicrania?
“Nei casi più gravi esiste un rischio
di malattia vascolare se contemporaneamente si associano altri fattori di
rischio come il fumo o nelle donne
l’uso di estroprogestinici, o ancora la
presenza di una malformazione cardiaca comune nella popolazione normale, totalmente asintomatica, chiamata
forame ovale pervio, e che è riconosciuta come fattore di rischio per
vasculopatie cerebrali quando di grandi
dimensioni. In generale un soggetto
affetto da emicrania dovrebbe limitare
al massimo tutte le condizioni oggi
note come fattore di rischio cerebrovascolare ed adottare stili di vita oggi
noti come protettivi per tale condizione”.
Come vanno affrontate
diagnosi e terapia?
“E’ fondamentale un corretto inquadramento clinico. Occorre differenziare
le forme di emicrania e di cefalea
tensiva da altre forme di cefalea sintomatica, sintomo cioè di lesioni cerebrali o di patologie di altra natura (da
ipertensione arteriosa; da difetti visivi;
da sinusopatie; da patologie dentali
o da molte altre cause). E’ auspicabile
che l’intero territorio regionale si doti
di adeguati centri per le cefalee ed
il dolore neuropatico”. Perch
necessaria una rete regionale?
“Perché è necessario lavorare con
diverse competenze in collegamento
tra loro, affinché il soggetto affetto
abbia chiari punti di riferimento. Nella
Medicina di Famiglia, nella specialistica
neurologica e presso i reparti di Neurologia pugliesi già esistono tutte le
competenze necessarie, ma occorre
un’organizzazione in rete assistenziale
che cooperi costantemente. Paradossalmente, ad esempio, in Puglia esiste
un’emigrazione di pazienti verso altre
regioni pari allo 0,5% circa del totale
dei ricoveri, così come emerge da
un’indagine fatta sulle cartelle cliniche
ospedaliere (2000-2006). Lo studio ha
evidenziato la presenza di ben 35.000
ricoveri extraregionali per vari tipi di
cefalea sugli 8 milioni di ricoveri
effettuati in totale in Puglia”.
Ci sono farmaci efficaci?
“Da oltre un decennio disponiamo di
farmaci in grado di curare le crisi e
prevenirle e spesso sono principi già
utilizzati per altre patologie”.
Francesco Iato
Analgesico con sucralfato
Cibalginadue Fast 24 Compresse
Prezzi in promozione fino al 15 novembre 2008 solo
presso le farmacie
FARMAPIÚ
€ 8,00
Ketodol
12 Compresse
20 Compresse
€ 4,50
€ 5,49
5
6
Anno 1 - N. 3
Ottobre 2008
informa
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
Le pillole
di ultima
generazione
L’antinfiammatorio
O
ltre 30 milioni di persone
al mondo (il 40% ha più di 60
anni) fanno uso di farmaci antiinfiammatori per la cura di
malattie reumatiche, per esempio
l'artrosi, ma anche negli stati febbrili
o per la terapia del dolore più comune
come un mal di testa, un torcicollo o
i dolori mestruali. Benché efficaci non
bisogna mai sottovalutare il principale
effetto collaterale di questi medicinali.
Ovvero il rischio, per chi li usa abitualmente, di ammalarsi di ulcera da 3 a
6 volte maggiore o di essere colpiti da
qualche sua complicazione, tra cui la
famigerata emorragia gastrointestinale.
I rischi aumentano sensibilmente con
l'età, se si consumano parallelamente
altri farmaci (per esempio i cortisonici)
oppure se sono presenti altre gravi
malattie.
Molti pensano, sbagliando, che
la causa del danno sia solo il contatto
degli antinfiammatori con la mucosa
gastrica. In realtà essi provocano
un’irritazione diretta della parete gastrica
e locale sulla mucosa gastrica che
determina la necessità di assumerli a
stomaco pieno. L’altro effetto è
l’inibizione della sintesi di alcune sostanze (le prostaglandine) direttamente
Consigli per
l igiene della
dentiera
S
ovente dopo l'applicazione
di una protesi non ci viene
spiegata la necessità di tenerla
meticolosamente pulita.
Piccoli accorgimenti
possono invece essere utili per
conservarla intatta nel tempo e
prevenire l'insorgere di carie
sui denti residui e infiammazioni
gengivali.
Per evitare la carie
si deve rimuovere ogni residuo
di cibo particolarmente in
prossimità dei pilastri dentari.
Perché non insorgano infiammazioni gengivali ogni detrito alimentare va eliminato dalle
zone ricoperte dallo scheletro
protesico.
La bocca e le protesi vanno lavate
dopo ogni pasto e prima di coricarsi.
“intelligente” che protegge lo stomaco
Per chi ne abusa
meglio scegliere
farmaci giusti
coinvolte nei meccanismi del dolore e
dell’infiammazione ma, nello stesso
tempo, le principali difese attive dello
stomaco.
Ci spiega perch anche
l’assunzione per via parenterale o rettale
invece che per os (bocca) può portare
comunque a gravi lesioni della parete
gastrica. L’uso continuato degli antiinfiammatori senza stretto controllo medico o l’abuso possono provocare anche
altri effetti collaterali che interessano
fegato, reni, polmoni e l’apparato emopoietico. Ma se adoperati in modo
corretto questi sgraditi effetti si riducono
a meno dell’1% dei casi, mentre le
ulcere gastriche si manifestano nel 3
- 4% dei soggetti.
Per ridurre le complicanze gastriche, soprattutto se la
terapia è lunga, si raccomanda l’uso
contemporaneo di un farmaco gastroprotettore. In genere si associano i
cosiddetti “inibitori della pompa
protonica” che riducono l’acidità nello
stomaco e sono efficaci nel prevenire
e nel trattare le lesioni gastro-duodenali.
Non mancano, però, ostacoli al loro
corretto utilizzo poiché la prescrizione
a carico del sistema sanitario nazionale
è limitata a casi particolari ed il loro
costo è di fascia medio-alta.
Occhio, ovviamente, ai farmaci antiinfiammatori da banco, ultimamente disponibili in formulazioni per uso orale
che riducono la possibilità di danno
gastrico.
Protesi
Tra gli eccipienti elencati nella
specialità VOLTADVANCE, ad
esempio, ritroviamo il bicarbonato di
potassio che evidentemente riduce
l’acidità dello stomaco, oppure nel
KETODOL la compressa di antinfiammatorio (KETOPROFENE) è rivestita con
il Sucralfato, un polimero di saccarosio
e idrossido di alluminio che all’interno
dello stomaco forma un gel molto denso
e appiccicoso che ha una spiccata
azione protettiva nei confronti della
mucosa gastrica.
L uso degli antiinfiammatori rappresenta un serio problema per gli anziani che spesso tendono all’iperconsumo, quindi diventa
fondamentale la figura del farmacista
che dovrebbe sempre valutare i fattori
per lo stomaco. A chi chiede un prodotto
da banco è bene raccomandare farmaci
gastroprotettivi, soprattutto ai soggetti
ad alto rischio. Fondamentale anche
l’informazione completa e a tutti i livelli:
reazioni avverse, interazioni farmacologiche, l’indicazione del dosaggio massimo, la durata della terapia, i modi e
i tempi di somministrazione di tali principi
attivi.
Ernesto Straziota
L’elisir
di lunga vita
Essere scrupolosi in questa operazione
serve a ridurre carica batterica ed
acidità dovuta agli alimenti che assumiamo, e quindi a preservare denti
e resina di cui le protesi sono
fatte. Una corretta e costante
igiene serve a scongiurare
l'insorgere di micosi all'interno
del cavo orale a volte resistentissime ad ogni trattamento farmacologico che
obbligano il paziente a lunghi
periodi di non utilizzo della
dentiera.
Per la pulizia della
protesi non vanno mai usati
detersivi domestici perché sono
troppo abrasivi per ogni tipo di
resina. Si consiglia invece di immergere la protesi almeno una volta
al giorno in acqua, per almeno 15
Antinfiammatorio - Antidolorifico
Cos si evitano
usura e
infiammazioni
al cavo orale
minuti, aggiungendo all'acqua compresse effervescenti o soluzioni appositamente studiate. Successivamente
si deve spazzolare con spazzolino con
setole dure e dentifricio per rimuovere
ulteriori depositi di cibo e tartaro.
In mancanza di dentifricio e spazzolino se per esempio ci
si trova fuori casa, può essere sufficiente risciacquare bocca e protesi
anche con sola acqua, in attesa di
una pulizia più accurata.
opportuno, di norma, consentire al tessuto gengivale di riposare
la notte togliendo la protesi che va
riposta in un contenitore colmo di
acqua: questo per evitare disidratazione della resina, e conseguente
modifica strutturale della stessa.
Per la cura delle protesi dentarie
Voltadol 10 Cerotti
Prezzi in promozione fino al 15 novembre 2008 solo
presso le farmacie
FARMAPIÚ
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Crema adesiva PP
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Rosa Giorgio
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60 Compresse PP
€ 5,80
€ 5,60
Anno 1 - N. 3
Ottobre 2008
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
Arrivano
le nuove
regole
S
litta al primo novembre il termine per la
presentazione della documentazione riguardante l’esenzione dal pagamento dei ticket sui
farmaci e sulle visite specialistiche. Lo
ha deciso con una circolare la giunta
regionale pugliese sul finire di settembre
raccogliendo proteste e disagi dei cittadini. Il nuovo regime di esenzione
non prevede l’autocertificazione sinora
adottata. Un sistema che ha prodotto
numerosi raggiri al sistema sanitario
e vantaggi a chi non ne aveva diritto.
Ora l allungamento dei
tempi (la scadenza precedente era
il primo ottobre) consentirà ai beneficiari
di adeguarsi. Vediamo, dunque, quali
sono gli obblighi a carico degli assistiti.
Ticket
c’è tempo fino
Per informazioni e ritiro
modelli baster recarsi
alle Asl o nelle farmacie
della nostra rete
Questi ultimi potranno ricevere informazioni e il fac simile dei modelli anche
presso la farmacia Farmapiù della zona
di residenza. Per usufruire delle esenzioni non basterà più la semplice dichiarazione alle Asl. Gli aventi diritto
dovranno esibire il modello Cud o il
“730” o “Unico” alle Aziende sanitarie
che a loro volta dovranno verificare il
reddito del 2007. Alle Asl, poi, si ritirerà
il modello da compilare per beneficiare
in regime transitorio delle nuove regole
che entreranno in vigore definitivamente
dal primo gennaio 2009. Le Asl dovranno
consegnare agli interessati, muniti di
dichiarazione dei redditi, l’apposito
modello “A”, timbrato e vidimato
dall’operatore.
Questa copia avr valore
provvisorio sino alla consegna
del modello definitivo che avverrà entro
il 31.12.2008 e senza il quale non sarà
possibile non pagare i medicinali. Per
i pazienti e i titolari di pensione sociale
l’esenzione totale scatta alla soglia di
29 mila euro rispetto al tetto precedente
di 22 mila. Le nuove esenzioni si baseranno sul reddito del nucleo familiare
considerato ai fini Irpef e non più su
quello risultante dallo stato di famiglia
e dovranno essere rinnovate obbligatoriamente da tutti gli aventi diritto.
al 1 novembre
Pediculosi,
le domande
pi frequenti
informa
I nuovi limiti di reddito per aver diritto
all’esenzione del ticket sono i seguenti:
• Il limite per l’esenzione totale è elevato
a euro 29.000,00 di imponibile IRPEF
con incremento di euro 1.000,00 per
ogni figlio a carico (TOT08).
• Il limite per l’esenzione parziale è
elevato a euro 34.000,00 di imponibile
IRPEF con incremento di euro 1.000,00
per ciascun figlio a carico (PAR09).
• Il limite per l’esenzione parziale per
i pazienti di età superiore a 65 anni
è elevato a euro 39.000,00 di imponibile
IRPEF incrementato di euro 1.000,00
per ciascun figlio a carico (PAR09).
Francesco Iato
Occhio ai pidocchi
Guida alla
eliminazione
La
dal cuoio capelluto e diventa adulto
dopo circa due settimane. Così il ciclo
riproduttivo continua.
Cosa fare in caso
di contagio?
Utilizzare prodotti specifici per il trattamento della pediculosi. Si tratta di
shampoo, lozioni o creme da applicare
sulle zone infestate.
Sono prodotti in genere ben tollerati
dalla cute e privi di effetti tossici ed
odori sgradevoli.
Come si fa a capire che
l attacco passato?
E' necessario ripetere il trattamento
dopo circa una settimana dalla prima
applicazione per uccidere le larve nate
dalle uova superstiti.
Un metodo efficace per eliminare le
uova è la rimoziopne manuale delle
stesse utilizzando appositi pettini a denti
stretti.
riapertura delle
scuole riporta alla
attualità un problema non
diffuso, ma comunque
presente e fonte di disagi tra i nostri
figli come la pediculosi, la diffusione
dei pidocchi. Il tema si presta spesso
ad equivoci, false credenze e cattiva
informazione.
Per questo abbiamo provato a mettere
insieme le domande e i dubbi più frequenti sull’argomento.
Come avviene
il contagio?
L'infestazione da pidocchi avviene per
contagio da persona a persona. Il pidocchio non è munito di ali e si trasferisce da una testa all'altra per contatto.
Ci sono altri portatori che trasferiscono
il parassita da una persona all'altra:
pettini, spazzole, cappelli, asciugamani,
cuscini. Ambienti quali scuole, piscine
o palestre possono ovviamente favorire
la diffusione del contagio.
Quali sono i segnali
d allarme?
Se un bambino si gratta frequentemente
la testa è segno che qualcosa non va.
Altro indizio è la presenza di crosticine
sul cuoio capelluto. E' bene osservare
attentamente i capelli: se si notano dei
puntini allungati e biancastri, specie
dietro le orecchie o nella zona della
nuca, vuol dire che ci sono delle uova
del parassita (lendini). In questo caso
l'infestazione è in atto.
Come si diffonde
l’invasione?
La pediculosi non va sottovalutata ma
rapidamente trattata. Basta poco tempo
per ritrovare la testa completamente
infestata. La femmina del pidocchio
riesce a deporre circa 300 uova in tre
settimane di vita. Queste si attaccano
saldamente alla base del capello; l'uovo
si schiude dopo circa 10 giorni.
Il parassita si ciba del sangue aspirato
NUMERIUTILI
ASL FOGGIA
ASL SAN SEVERO
ASL CERIGNOLA
Centralino 0881 884111
Centralino 0881 200111
Centralino 0885 419111
URP Ufficio Relazioni con il Pubblico
URP Ufficio Relazioni con il Pubblico
URP Ufficio Relazioni con il Pubblico
0882 200396
0885 419273
Foggia
SOCCORSO SANITARIO
118
Il fenomeno riguarda
soprattutto i bambini
e va affrontato con
precisi accorgimenti
Numero Verde - FOGGIA
800 015552
Marina Ressa Annalisa Di Noi
Numero Verde - CERIGNOLA
800 014512
Trattamento antipidocchi
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con l’acquisto
di Hedrin + Milice
Pettine
Rimozione
lendini e
pidocchi
7
8
Anno 1 - N. 3
Ottobre 2008
informa
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
Le Farmapi
vicine a casa tua
Bari e hinterland
Bari (Q.re Carrassi)
FANTOZZI & C. S.N.C.
DOTT.EUGENIO & C.
Via G. Petroni, 45/Ab
Tel. 080 5421879
70124 Bari
MACARIO
DOTT.SSA MARIA LUISA
Via G. Petroni, 69/B
Tel. 080 5428061
70125 Bari
MANCINI
DOTT.GIOVANNI
C.So Ben.tto Croce, 85
Tel. 080 5575557
70125 Bari
STANZIONE
DOTT. LUCA
Via G. Petroni, 85/I
Tel. 080 5041017
70124 Bari
Bari (Q.re Japigia)
LOZUPONE
DOTT. VITTORIO
Via Quasimodo, 39
Tel. 080 5494277
70126 Bari
RAGONE
DOTT. ANGELO
V.le Japigia, 43
Tel. 080 5537430
70126 Bari
RUBINO PENSATO
DOTT.SSA ANNA
Via Magna Grecia, 71/73
Tel. 080 5580985
70126 Bari
Bari (Q.re San Paolo)
SCAROLA
DOTT. EDMONDO
Viale Puglia, 6
Tel. 080 5371037
70125 Bari
Bari (Q.re Libertà)
BALENZANO S.N.C.
Via Brigata Bari, 126
Tel. 080 5740972
70124 Bari
LOZUPONE
DOTT. VINCENZO
Via Francesco Crispi, 99
Tel. 080 5740421
70125 BARI
TATEO DOTT. PASQUALE
Via Manzoni, 55
Tel. 080 5213103
70122 Bari
Bari (Q.re Murat)
BOCCUZZI
DOTT.SSA GRAZIA
C.so Vittorio Emanuele, 149
Tel. 080 5212109
70100 Bari
SCIUGA DOTT. PIETRO
Via Crisanzio, 15
Tel. 080 5211157
70122 Bari
Bari (Q.re San Pasquale)
Bari - Carbonara
PESOLA
DOTT.SSA MARCELLA
P.zza Umberto I, 22
Tel. 080 5650112
70012 Bari - Carbonara
Giovinazzo
FIORE DOTT.SSA GIULIETTA
Via Papa Giovanni XIII, 8
Tel. 080 3942689
70054 Giovinazzo (Ba)
Modugno
RUSCIGNO
DOTT. DOMENICO
P.zza S. Maria del Fonte, 16
Tel. 080 5650087
70012 Bari - Carbonara
Bari - Ceglie del Campo
FALAGARIO
DOTT. GIUSEPPE
Via di Venere, 14
Tel. 080 5650028
70010
Bari - Ceglie Del Campo
FALAGARIO S. RITA
DOTT. GIUSEPPE
Q.re S. Rita palazz. F/2
Tel. 080 5038834
70010
Bari - Ceglie Del Campo
Bitonto
CAPEZZUTO S.N.C
Via Re David, 184/A
Tel. 080 5564763
70126 Bari
DEL SOLE
DOTT. GIACINTO
Via Traetta, 158
Tel. 080 3751321
70032 Bitonto (Ba)
CHIRIACÓ
DOTT.SSA MARISA
Via dei Mille, 131
Tel. 080 5426216
70124 Bari
MATTEOTTI
DOTT. VACCA ORONZO
Via Matteotti, 18
Tel. 080 3717008
70032 Bitonto (Ba)
DIVINCENZO
DOTT.SSA FILOMENA
Via Lattanzio, 10
Tel. 080 5541947
70126 Bari
SARACINO DOTT.SSA ANNA
Via G.A. De Ildaris, 55
Tel. 080 3740000
70032 Bitonto (Ba)
AVELLINO
DOTT.SSA MARIA CRISTINA
Via Roma, 83/85A
Tel. 080 5325232
70026 Modugno (Ba)
CALIA DOTT.GIUSEPPE
Via X Marzo, 84
Tel. 080 5325643
70026 Modugno (Ba)
CURCI DOTT.SSA IRENE
C.so Vitt. Emanuele, 26
Tel. 080 5328333
70026 Modugno (Ba)
Palo del Colle
SCAROLA
DOTT.SSA ADELE ERMINIA
Via Don Giuseppe
Minerva, 24/26
Tel. 080 626655
70027 Palo Del Colle (Ba)
Palese
BELLOCCHI
DOTT. MARIO
Via G. Valle, 21
Tel. 080 5302232
70057 Bari - Palese
Terlizzi
CONTE
DOTT.SSA ANGELALBA
C.so Garibaldi, 127
Tel. 080 3516271
70038 Terlizzi (Ba)
GIANNELLI
DOTT.SSA ANNA MARIA
Via Duomo, 17
Tel. 080 3516426
70038 Terlizzi (Ba)
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vicine a casa tua
Provincia di Bari Sud
Adelfia
Conversano
LOSURDO
DOTT.SSA FILOMENA
C.So Umberto I, 39
Tel. 080 4596087
70010 Adelfia (Ba)
Capurso
INDELLICATI
DOTT. ENRICO
Via Madonna del Pozzo, 178
Tel. 080 4551137
70010 Capurso (Ba)
MAINARDI DOTT.SSA
MARIA CLAUDIA
Via Torricella, 101
Tel. 080 4551493
70010 Capurso (Ba)
MASSAFRA
DOTT. GIANPIERO
Via Casamassima 18
Tel. 080 4559212
70010 Capurso (Ba)
Casamassima
MIGGIANO
DOTT. EUGENIO
Viale Libertà, 45
Tel. 080 673384
70010 Casamassima (Ba)
Cellamare
VALORI
DOTT. VINCENZO EREDI
P.zza Risorgimento, 58
Tel. 080 4656276
70010 Cellamare (Ba)
CARVUTTO
DOTT. CORAZZO ROSA
Via Vavalle, 10
Tel. 080 4951331
70014 Conversano (Ba)
VILELLA
DOTT.RI GIUSEPPE
E SALVATORE SNC
P.zza della Repubblica, 24
Tel. 080 4951169
70014 Conversano (Ba)
Mola di Bari
FORNARI
DOTT. VINCENZO
Via De Nicola, 104/108
Tel. 080 4743213
70042 Mola di Bari (Ba)
SPIGA DOTT. VITTORIO
Piazza degli Eroi, 9
Tel. 080 4741342
70042 Mola di Bari (Ba)
Monopoli
BRUNETTI
DOTT.SSA ROSARIA
Via A. Pesce, 9/E
Tel. 080 9371195
70043 Monopoli (Ba)
LICCIULLI DOTT. PAOLO
Via Vittorio Veneto, 38/44
Tel. 080 802442
70043 Monopoli (Ba)
Noci
MASI DOTT. EUSTACHIO
Via Togliatti Nc
Tel. 080 4972091
70017 Noci (Ba)
Noicattaro
DALESIO
DOTT. GIUSEPPE
Via Principe Umberto, 63
Tel. 080 4780598
70016 Noicattaro (Ba)
Polignano a mare
DE LAURENTIS
DOTT.SSA BECCIA N. SAS
P.zza S. Antonio, 41/43
Tel. 080 4240224
70044
Polignano a Mare (Ba)
Rutigliano
DALENA
DOTT.SSA ANNA MARIA
Via Mazzini, 46
Tel. 080 4761186
70018 Rutigliano (Ba)
DI DONNA DOTT. GIOVANNI
Via Mola, 58
Tel. 080 4761182
70018 Rutigliano (Ba)
TATEO DOTT. GIOVANNI
Corso Cairoli, 37
Tel. 080 4761210
70018 Rutigliano (Ba)
Triggiano
CARETTO
DOTT. VINCENZO
Piazza della Croce, 19
TEL. 080 4688476
70019 Triggiano
Putignano
LOSACCO
DOTT. VINCENZO
S.S. Km 19,229
Tel. 080 4059665
70017 Putignano (Ba)
Turi
MASTROLONARDO
DOTT. ANTONIO
Via M. Orlandi, 7
Tel. 080 8915040
70010 Turi (Ba)
Triggianello
FANELLI
DOTT.SSA FONTE
C.so Vittorio Emanuele, 4
Tel. 080 4086355
70046 Triggianello
frazione di Conversano (Ba)
Valenzano
SAN ROCCO
DI STRAZIOTA
DOTT. ERNESTO SNC
Via S. Rocco, 25
Tel. 080 4671047
70010 Valenzano (Ba)
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Le Farmapi
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Provincia di Bari Ovest
Altamura
Cassano Murge
CASIELLO
DOTT.RI A. & G. snc.
Via O. Serena, 20
Tel. 080 3111977
70022 Altamura (Ba)
D'ALESSANDRO
DOTT.SSA FLAVIA
V.le Martiri, 119
Tel. 080 3114152
70022 Altamura (Ba)
DAMBROSIO
DOTT.VINCENZO
Via Parisi, 98
Tel. 080 3103012
70022 Altamura (Ba)
GIORDANO
DOTT.SSA MARIA
Via Selva, 73/A
Tel. 080 3112166
70022 Altamura (Ba)
MAGGI DOTT. NICOLA
Vico F.lli Serena, 1
Tel. 080 3117000
70022 Altamura (Ba)
ORESTE DOTT.SSA ROSA
Via Bari, 16
Tel. 080 3141419
70022 Altamura (Ba)
PAPPALARDO
DOTT. FERDINANDO
C.so Federico II, 52
Tel. 080 3146005
70022 Altamura (Ba)
PIGNATELLI
DOTT.GIAMMATTEO
Via Gravina, 13
Tel. 080 3102994
70022 Altamura (Ba)
VICENTI DOTT.SSA
ELISABETTA
V.le Martiri, 71
Tel. 080 3115419
70022 Altamura (Ba)
GIORGIO
DOTT.SSA ROSA MARTINA
Via Vitt. Emanuele III, 60
Tel. 080 763651
70020 Cassano Murge (Ba)
Gioia del Colle
JACOBELLIS
DOTT.SSA DE GENNARO
Piazza Plebiscito, 1
Tel. 080 3430588
70023 Gioia del Colle (Ba)
LABRIOLA
DOTT. R. & FIGLIO snc
Via Vitt. Emanuele, 87
Tel. 080 3481217
70023 Gioia del Colle (Ba)
Gravina in Puglia
Gravina in Puglia
PONZIO DOTT. SALVATORE
Via Milano, 12
Tel. 080 3251491
70024
Gravina in Puglia (Ba)
DELL'ANNUNZIATA
DOTT. FEDELE NATUZZI
Via Annunziata, 98/102
Tel. 080 3037903
70029
Santeramo in Colle (Ba)
SCALESE
DOTT.SSA CATERINA
Via S. Domenico, 52
Tel. 080 3252633
70024
Gravina in Puglia (Ba)
STILO DOTT. COSTANTINO
Via G. Donizetti, 125
Tel. 080 3039045
70029
Santeramo in Colle (Ba)
SELVAGGIUOLO
DOTT.SSA ELISABETTA
C.so Aldo Moro, 72
Tel. 080 3267720
70024
Gravina in Puglia (Ba)
Irsina
ANCONA DOTT. ROCCO
Via Silvio Pellico, 2/B
Tel. 080 3269788
70024 Gravina in Puglia (Ba)
FESTA DOTT. RAFFAELE
C.So Musacchio, 16
Tel. 0835 629048
75022 Irsina (Mt)
GALETTA
DOTT.SSA BERENICE
C.so G. Di Vittorio, 102/104
Tel. 080 3267745
70024
Gravina in Puglia (Ba)
TRICARICO
DOTT. FRANCESCO
Via C. Musacchio, 132
Tel. 0835 628257
75022 Irsina (Mt)
GRASSO
DOTT.SSA ADALGISA
C.So G.Di Vittorio, 154
Tel. 080 3267813
70024
Gravina in Puglia (Ba)
Santeramo in Colle
Toritto
CIRILLO
DOTT. GIACOMO F.
P.zza A. Moro, 38
Tel. 080 601582
70020 Toritto (Ba)
RECCHIA & C. S.N.C.
Via G.A. Pugliese, 206
Tel. 080 601403
70020 Toritto (Ba)
Tricarico
RECCHIA DOTT.SSA MARIA
P.zza Garibaldi, 190
Tel. 0835 723216
75019 Tricarico (Mt)
Sannicandro di Bari
NOVIELLI DOTT. VITO M.D.
C.so Vitt. Emanuele, 50
Tel. 080 632097
70028
Sannicandro di Bari (Ba)
MUMMOLO NARDULLI
DOTT. GIUSEPPE
P.zza Pelliciari, 29
Tel. 080 3251128
70024
Gravina in Puglia (Ba)
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Provincia di Foggia e BAT
Foggia
Manfredonia
SALVATORE
DOTT. PASQUALE
Via P. Nenni, 50
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DEL CORSO DOTT.RI
ANTONACCI E SALVATORE
C.so G. Matteotti, 120
Tel. 0882 383129
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Tel. 0883 542942
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Tel. 0883 597154
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Tel. 0883 531325
70051 Barletta (Bt)
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Tel. 0883 513090
70051 Barletta (Bt)
DEL LEONE
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Tel. 0883 520306
70051 Barletta (Bt)
Bisceglie
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Tel. 080 3966786
70052 Bisceglie (Bt)
SIMONE DOTT. NATALE
Via G. Di Vittorio, 2
Tel. 080 3957602
70052 Bisceglie (Bt)
Trani
PORTALURI G. & C. snc
Via Giorgio Almirante, 17
Tel. 0883 589556
70059 Trani (Bt)
LONIGRO EREDI
DOTT. GIUSEPPE
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Tel. 0883 482358
70059 Trani (Bt)
Una rete di 186 farmacie al servizio dei cittadini
2
Anno 1 - N. 3
Ottobre 2008
informa
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
Arrivano
R
affreddore, tosse,
mal di gola e influenza sono i disturbi più
comuni che ogni autunno e inverno
affliggono milioni di persone di tutte le
età, in particolar modo bambini e anziani.
L’anticipo dei primi freddi di quest’anno
ha scatenato batteri e virus tipici della
stagione fredda. Il nostro organismo è alle corde. Non
da ultimo per altri concomitanti attacchi: smog,
stress e sbalzi di temperatura.
In questo quadro s’indeboliscono i
meccanismi di adattamento e di difesa
dell'organismo. Senza
considerare l’aumento
delle possibilità di
ammalarsi legati al
soggiorno in luoghi chiusi
ed affollati come centri commerciali,
mezzi pubblici, asili e scuole. La più
classica conseguenza del raffreddore
raffreddore
e influenza
Cause e differenze tra i vari
sintomi provocati da virus e batteri
Incidono anche smog
e luoghi chiusi
consiste in
una infiammazione con
edema della mucosa nasale. E’ la
cosiddetta rinite
provocata da fattori allergeni e
virus. L’ alterazione
provoca congestione e
gocciolamento.
Il raffreddore è una forma
particolare di rinite di origine virale.
Esistono anche riniti croniche (vasomotoria e atrofica) e altre passeggere
(allergica). Al raffreddore spesso si
accompagnano mal di gola, tosse e
febbre. Ma la presenza di questi sintomi
non indica con certezza la comparsa
dell’influenza. A volte è solo l’azione
del virus che agisce sull’epitelio della
gola o su altre zone dell’apparato respiratorio.
Luigi Fantozzi
I rimedi per
le malattie
stagionali
Il vademecum dei sintomi
RAFFREDDORE. Il freddo può determinare una riduzione delle difese immunitarie e
facilitare l’aggressione da parte di rinovirus.
I rinovirus conosciuti sono più di 100 ed agiscono
soprattutto nella stagione fredda.
RINITE. Infiammazione della mucosa del
naso che porta a vasodilatazione a livello delle
arteriole terminali e alla contrazione delle vene.
I capillari della mucosa nasale divengono
pertanto permeabili e congestionati.
RINORREA : ovvero naso che cola. All’inizio
il muco è fluido e trasparente, per poi divenire
più consistente ed ostruire maggiormente le
condotte nasali. Non è detto,specie negli adulti,
che quando il muco sia di colore più intenso
vi sia una infezione batterica in atto.
CONGESTIONE: ovvero naso chiuso. Ciò
avviene non solo per la presenza del muco
ma soprattutto per la dilatazione dei vasi sanguigni conseguente all’infiammazione.
STARNUTI. Avvengono perché la mucosa
nasale è irritata a seguito dell’infezione virale.
Rappresentano, al pari della tosse, l’arma di
difesa con cui vengono eliminate verso l’esterno
le particelle indesiderate.
Ma la natura ci aiuta con l Echinacea e l Uncaria
ono due rimedi naturali spesso decisivi per evitare
gli antibiotici nella cura dei mali
di stagione, soprattutto nei più
piccoli.
L Echinacea è uno stimolante
delle difese naturali dell'organismo.
Impiegata prima dell'inverno può funzionare da efficace deterrente. È indicata soprattutto in quei bambini che
tendono ad ammalarsi spesso in quanto
riduce gli episodi infettivi. È opportuno
già durante l’autunno effettuare una
terapia preventiva assumendo un integratore
che rafforzi le difese immunitarie.
Analogamente alla Echinacea l Uncaria è un altro
coadiuvante delle naturali difese
dell'organismo. In commercio esistono
prodotti di alta qualità certificati per i
componenti naturali, efficaci per bambini
o adulti nelle dosi e nelle indicazioni
consigliate.
Basta rivolgersi dal farmacista
Farmapiù della tua zona per ricevere
preziosi consigli sul tipo di integratore
da utilizzare e sulla sua corretta somministrazione.
Dillo a Farmapi : la rubrica dei lettori e-mail: [email protected]
Parte da questo mese la rubrica dei lettori Farmapiù. Pubblicheremo le vostre lettere rispondendo a domande, suggerimenti e osservazioni.
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FARMAPIU’ INFORMA - Periodico a distribuzione gratuita - Editore: FARMAURORA Società Consortile a r.l. - Via Speziale 30, TARANTO - P. IVA 02633890732 - Direttore responsabile: Francesco Iato
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Stampa: Editrice Martano srl - Via Belgio, 7 - Z. I. Lecce - Stab. Bari: Via delle Magnolie, 21 - Z.I. ASI - Modugno (Ba) 70026 - Ottobre 2008 - N. 3 - N. Reg. Generale 1740/2008 - N. Reg. Stampa 16/2008 Tribunale di Bari
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
Dalla natura
un segreto
benefico
Propoli:
La
propoli
una
miscela di sostanze naturali, di
straordinaria e poco conosciuta efficacia terapeutica, che le
api raccolgono dalle gemme di piante
ricche di balsami e resine.
É anche detta “l’antibiotico naturale”
ed è una delle droghe naturali più
utilizzate nella stagione fredda grazie
alle sue note capacità antibatteriche
ed antivirali.
La propoli è composta dal 50-55% di
balsami e resine, 30-40% di cere, 5%di
oli essenziali e 10% di composti tra cui
flavonoidi e derivati fenolici diversi che
contengono le preziose virtù terapeutiche. La parola propoli deriva dal greco
“pro” a favore e “polis” città: a difesa
della città e queste sono le sue principali
attività:
1. Azione antibatterica
La sua attività è sia di tipo batteriostatico
EDITORIALE
Il
sistema della distribuzione del farmaco
in Italia è considerato un modello
di eccellenza in tutta Europa.
Basti pensare che nelle oltre 17mila
farmacie del nostro Paese entrano,
ogni giorno, con fiducia tre milioni di
persone e un milione di essi, ne esce
senza pagare nulla tra farmaci e servizi
ottenuti.
La rete delle 17mila farmacie dislocate
capillarmente su tutto il territorio nazionale, con una grande ampiezza e
flessibilità di orari, permette ai cittadini
di trovare sempre un servizio che la
distribuzione commerciale non potrebbe offrire anche perché non è presente
né capillarmente, né tanto meno omogeneamente sul territorio nazionale.
un vero primato quello
delle farmacie che attraverso il proprio
radicamento territoriale riescono a
servire anche l’inera popolazione del
Paese, compreso il 75% dei cittadini
che vivono in centri al di sotto dei
Si ricava dalle api
e regala otto
straordinari effetti
6. Azione
protettiva sui
vasi sanguigni
7. Azione
protettiva del
fegato
8. Azione
antiossidante
(impedisce la moltiplicazione dei germi),
che battericida, cioè in grado di ucciderli.
La massima efficacia si ottiene somministrando la propoli il più precocemente
possibile e continuando la cura per
almeno 15 giorni.
2. Azione antivirale
Ha una valida azione sui virus della
influenza e su quelli erpetici, sembra
che impedisca la penetrazione del virus
nella cellula e che abbia un’attività
tossica anche contro l’adenovirus responsabile del raffreddore.
3. Azione antimicotica
É particolarmente attiva nelle micosi
cutanee superficiali da Candida con
attività di tipo micostatico, cioè bloccante la crescita dei funghi.
La cura va fatta per un periodo non
inferiore a 30 giorni.
4. Azione antinfettiva e
immunostimolante
Previene le malattie da raffreddamento
delle prime vie aeree seguendo tre cicli
di cura di 30 giorni intervallati da 15 di
sospensione.
5. Azione
antinfiammatoria
Così cambierà il ruolo
delle farmacie
Diventeranno
centri di
prevenzione e
medicina territoriale
10mila abitanti. Un ruolo fondamentale
e strategico che riescono a svolgere
grazie all’apporto insostituibile e complementare delle 32 cooperative di
distribuzione del farmaco - aderenti
nella quasi totalità a FederconsumoConfcooperative - che offrono i propri
servizi a oltre 7.500 farmacie, garantendo rifornimento in ogni angolo del
Paese, anche di domenica o di notte
(complessivamente le imprese che a
livello nazionale si occupano di distribuzione dei farmaci sono 42, per un
totale di 5mila occupati, ndr.).
Un radicamento territoriale ampio e di grande flessibilità
di orari, quello delle farmacie, che
permette ai cittadini di trovare sempre
un servizio fruibile. Queste caratteristiche rendono la farmacia un insostituibile
presidio socio-sanitario del territorio.
Un polo di servizi offerti ad alta professionalità che non può essere assoggettato a una deregulation selvaggia.
Quello dei farmaci è uno
dei settori in cui la terapia della liberalizzazione e della deregolamentazione
a ogni costo può produrre gravi controindicazioni danneggiando i cittadini
anziché avvantaggiarli. Bisogna discernere tra i molti casi nei quali liberalizzare
e allargare le maglie del mercato può
ridurre i prezzi a beneficio dei consumatori, migliorare i servizi e spronare
la competitività delle imprese e, invece,
i casi nei quali bisogna utilizzare soluzioni che rispondono meglio alle esigenze dei cittadini. Le farmacie vanno
viste nel loro potenziale evolutivo come
Le preparazioni farmaceutiche più usate sono
gocce e sciroppo,
l’estratto secco utilizzato
per la preparazione di
compresse, compresse effervescenti
o bustine solubili la soluzione idroglicerica, priva di alcool, usata per la
preparazione di gocce per i più piccini
e gli spray orali con e senza alcool
per adulti e bambini.
Teresa Balenzano
snodi di una medicina del territorio,
presidio della salute, leve per estendere
la prevenzione in una logica di sussidiarietà orizzontale in un modello allargato e integrato di Welfare di comunità.
É in questo ruolo multifunzionale che
già svolgono che le farmacie possono
allargare e rendere sempre più innovativo e all’avanguardia il proprio ruolo
fungendo da posto di primo soccorso;
da centro di sensibilizzazione per la
cultura della prevenzione; inventandosi
e offrendo anche dei servizi a domicilio.
Insomma, la parola d’ordine è, quindi,
innovare i servizi ed elevarne la qualità
per rispondere a una domanda crescente e sempre più complessa. Domanda alla quale il Welfare statale
riuscirà sempre meno a dare delle
risposte, mentre la rete del welfare di
comunità vede in prima fila farmacie
e cooperative.
Vito Novielli
VICEPRESIDENTE FEDERCONSUMOCONFCOOPERATIVE
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3
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
Un miliardo
di casi
nel mondo
L
emicrania è un complesso
problema clinico che da studi
epidemiologici del 2007 riguarda in media il 12% della
popolazione mondiale”. Lo dichiara al
nostro magazine il professor Paolo
Livrea, a capo del dipartimento di
neuroscienze del Policlinico di Bari.
Sollecitato su una patologia molto
diffusa anche in Puglia, l’autorevole
docente osserva che: “l’emicrania
colpisce il 6% degli uomini e il 17%
delle donne.
La distribuzione mondiale è abbastanza
uniforme, ma in Asia c’è una minore
prevalenza, il 7%, mentre in Canada
(14%) e nel nord Europa (fino al 20%)
un’incidenza maggiore. Fattori ambientali e genetici sono probabilmente alla
base di queste differenze”.
Qual la frequenza degli
attacchi?
“Si registra oltre un attacco al mese
nella metà dei casi. Per il 20% circa
di queste situazioni si associano segni
neurologici acuti come la cosiddetta
aura, che compare al momento o durante la crisi e, più raramente, dopo”.
In cosa consiste l aura
emicranica?
“La più comune è quella visiva che
si manifesta con oscuramenti della
visione o apparizioni di figure con
margini a zig zag o alterazioni delle
figure viste, ingigantite, rimpicciolite,
spezzate. Possono verificarsi anche
distorsioni della visione, presenza di
piccole aree luminescenti o colorate,
fenomeni di depersonalizzazione. Questi sintomi rientrano in circa 30 minuti”.
La crisi, invece, come si
manifesta?
“Inizia un dolore pulsante, prevalentemente localizzato su un lato del cranio,
ma anche in altre zone. L’entità del
dolore può essere molto intensa. La
durata è variabile, da poche ore o
meno, ad alcuni giorni. In più si sommano fenomeni vegetativi: nausea,
vomito, fotofobia, malessere generale.
Un altro fenomeno che segue alle crisi
ripetute è la “allodinia” che induce
una dolorabilità eccessiva nella parte
interessata, al semplice sfioramento”.
Il mal di testa coincide
solo con l emicrania?
“No, esiste un secondo tipo di cefalea,
diversa dall’emicrania, che è quella
tensiva”.
E molto diffusa?
“La prevalenza è superiore
Emicrania e
cefalea tensiva
Riconoscerle, curarle, prevenirle
Intervista ad un luminare:
Paolo Livrea docente all Universit di Bari
all’emicrania. Raggiunge cifre del 3035% di casi nella popolazione e interessa bambini, adolescenti e adulti”.
Che differenza c
tra
cefalea tensiva ed emicrania?
“La cefalea tensiva ha caratteristiche
di dolore diverse. Il dolore è trafittivo,
non pulsante e non unilaterale.
L’andamento può essere a crisi, ma
più comunemente con episodi di lunga
durata, non di ore ma di giorni, o
settimane o mesi. I meccanismi che
inducono le due forme sono profondamente diversi e da ciò discende un
diverso approccio terapeutico. Di certo
ambedue le forme producono invalidità
importante poiché interferiscono con
l’attività quotidiana. L’emicrania e la
cefalea tensiva sono la prima causa
di assenza dal lavoro ed hanno effetti
sfavorevoli nei legami di relazione, a
livello familiare, sociale, addirittura
nella vita affettiva”.
In concreto che disagi
incontrano i pazienti?
“Le crisi producono ripercussioni
anche gravi sulla capacità di studio,
nella pianificazione del futuro lavorativo, negli avanzamenti di carriera e
addirittura nell’organizzazione del tempo libero e dello svago. Tutto questo
può generare quadri di depressione
più o meno persistente. Ma la depressione associata all’emicrania può
emergere anche per meccanismi biologici e non solo per fattori psicologici
secondari”.
La ricerca
riuscita a
spiegare l origine
dell emicrania?
“Da meno di un decennio s’è capito
che la genesi dell’emicrania risiede
in un’anormale attività elettrica ed
un’alterazione del flusso ematico in
specifiche del cervello. Esse partono
dal lobo occipitale, l’area deputata
alla visione e questo spiega i sintomi
visivi dell’aura. Un ruolo fondamentale,
però, è assunto da stazioni neurologiche più basse nel tronco dell’encefalo
dove risiedono i nuclei dei circuiti che
regolano la soglia al dolore, riducendola. Non conosciamo le cause di
queste alterazioni, ma sono visibili con
specifiche tecniche di risonanza magnetica durante le crisi. In forme di
lunga durata si hanno alterazioni metaboliche permanenti in tali sedi, anche
esse visibili con risonanza magnetica.
Il coinvolgimento di queste sedi nel
tronco dell’encefalo spiega probabilmente la allodinia ma anche la concomitante presenza di “dolore
neuropatico”, cioè l’aumento della
percezione degli stimoli dolorosi somatici. Inoltre la disregolazione del
lobo occipitale si diffonde ad altre
aree celebrali (spreading depression)
inducendo altri difetti visivi o disordini
Analgesico
Anno 1 - N. 3
Ottobre 2008
informa
cognitivi-affettivi regolati da tali aree”.
Che tipo di rischi sono
legati all emicrania?
“Nei casi più gravi esiste un rischio
di malattia vascolare se contemporaneamente si associano altri fattori di
rischio come il fumo o nelle donne
l’uso di estroprogestinici, o ancora la
presenza di una malformazione cardiaca comune nella popolazione normale, totalmente asintomatica, chiamata
forame ovale pervio, e che è riconosciuta come fattore di rischio per
vasculopatie cerebrali quando di grandi
dimensioni. In generale un soggetto
affetto da emicrania dovrebbe limitare
al massimo tutte le condizioni oggi
note come fattore di rischio cerebrovascolare ed adottare stili di vita oggi
noti come protettivi per tale condizione”.
Come vanno affrontate
diagnosi e terapia?
“E’ fondamentale un corretto inquadramento clinico. Occorre differenziare
le forme di emicrania e di cefalea
tensiva da altre forme di cefalea sintomatica, sintomo cioè di lesioni cerebrali o di patologie di altra natura (da
ipertensione arteriosa; da difetti visivi;
da sinusopatie; da patologie dentali
o da molte altre cause). E’ auspicabile
che l’intero territorio regionale si doti
di adeguati centri per le cefalee ed
il dolore neuropatico”. Perch
necessaria una rete regionale?
“Perché è necessario lavorare con
diverse competenze in collegamento
tra loro, affinché il soggetto affetto
abbia chiari punti di riferimento. Nella
Medicina di Famiglia, nella specialistica
neurologica e presso i reparti di Neurologia pugliesi già esistono tutte le
competenze necessarie, ma occorre
un’organizzazione in rete assistenziale
che cooperi costantemente. Paradossalmente, ad esempio, in Puglia esiste
un’emigrazione di pazienti verso altre
regioni pari allo 0,5% circa del totale
dei ricoveri, così come emerge da
un’indagine fatta sulle cartelle cliniche
ospedaliere (2000-2006). Lo studio ha
evidenziato la presenza di ben 35.000
ricoveri extraregionali per vari tipi di
cefalea sugli 8 milioni di ricoveri
effettuati in totale in Puglia”.
Ci sono farmaci efficaci?
“Da oltre un decennio disponiamo di
farmaci in grado di curare le crisi e
prevenirle e spesso sono principi già
utilizzati per altre patologie”.
Francesco Iato
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5
6
Anno 1 - N. 3
Ottobre 2008
informa
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
Le pillole
di ultima
generazione
L’antinfiammatorio
O
ltre 30 milioni di persone
al mondo (il 40% ha più di 60
anni) fanno uso di farmaci antiinfiammatori per la cura di
malattie reumatiche, per esempio
l'artrosi, ma anche negli stati febbrili
o per la terapia del dolore più comune
come un mal di testa, un torcicollo o
i dolori mestruali. Benché efficaci non
bisogna mai sottovalutare il principale
effetto collaterale di questi medicinali.
Ovvero il rischio, per chi li usa abitualmente, di ammalarsi di ulcera da 3 a
6 volte maggiore o di essere colpiti da
qualche sua complicazione, tra cui la
famigerata emorragia gastrointestinale.
I rischi aumentano sensibilmente con
l'età, se si consumano parallelamente
altri farmaci (per esempio i cortisonici)
oppure se sono presenti altre gravi
malattie.
Molti pensano, sbagliando, che
la causa del danno sia solo il contatto
degli antinfiammatori con la mucosa
gastrica. In realtà essi provocano
un’irritazione diretta della parete gastrica
e locale sulla mucosa gastrica che
determina la necessità di assumerli a
stomaco pieno. L’altro effetto è
l’inibizione della sintesi di alcune sostanze (le prostaglandine) direttamente
Consigli per
l igiene della
dentiera
S
ovente dopo l'applicazione
di una protesi non ci viene
spiegata la necessità di tenerla
meticolosamente pulita.
Piccoli accorgimenti
possono invece essere utili per
conservarla intatta nel tempo e
prevenire l'insorgere di carie
sui denti residui e infiammazioni
gengivali.
Per evitare la carie
si deve rimuovere ogni residuo
di cibo particolarmente in
prossimità dei pilastri dentari.
Perché non insorgano infiammazioni gengivali ogni detrito alimentare va eliminato dalle
zone ricoperte dallo scheletro
protesico.
La bocca e le protesi vanno lavate
dopo ogni pasto e prima di coricarsi.
“intelligente” che protegge lo stomaco
Per chi ne abusa
meglio scegliere
farmaci giusti
coinvolte nei meccanismi del dolore e
dell’infiammazione ma, nello stesso
tempo, le principali difese attive dello
stomaco.
Ci spiega perch anche
l’assunzione per via parenterale o rettale
invece che per os (bocca) può portare
comunque a gravi lesioni della parete
gastrica. L’uso continuato degli antiinfiammatori senza stretto controllo medico o l’abuso possono provocare anche
altri effetti collaterali che interessano
fegato, reni, polmoni e l’apparato emopoietico. Ma se adoperati in modo
corretto questi sgraditi effetti si riducono
a meno dell’1% dei casi, mentre le
ulcere gastriche si manifestano nel 3
- 4% dei soggetti.
Per ridurre le complicanze gastriche, soprattutto se la
terapia è lunga, si raccomanda l’uso
contemporaneo di un farmaco gastroprotettore. In genere si associano i
cosiddetti “inibitori della pompa
protonica” che riducono l’acidità nello
stomaco e sono efficaci nel prevenire
e nel trattare le lesioni gastro-duodenali.
Non mancano, però, ostacoli al loro
corretto utilizzo poiché la prescrizione
a carico del sistema sanitario nazionale
è limitata a casi particolari ed il loro
costo è di fascia medio-alta.
Occhio, ovviamente, ai farmaci antiinfiammatori da banco, ultimamente disponibili in formulazioni per uso orale
che riducono la possibilità di danno
gastrico.
Tra gli eccipienti elencati nella specialità
Protesi
VOLTADVANCE, ad esempio, ritroviamo il bicarbonato di potassio che
evidentemente riduce l’acidità dello
stomaco, oppure nel KETODOL la compressa di antinfiammatorio (KETOPROFENE) è rivestita con il Sucralfato, un
polimero di saccarosio e idrossido di
alluminio che all’interno dello stomaco
forma un gel molto denso e appiccicoso
che ha una spiccata azione protettiva
nei confronti della mucosa gastrica.
L uso degli antiinfiammatori rappresenta un serio problema per gli anziani che spesso tendono all’iperconsumo, quindi diventa
fondamentale la figura del farmacista
che dovrebbe sempre valutare i fattori
per lo stomaco. A chi chiede un prodotto
da banco è bene raccomandare farmaci
gastroprotettivi, soprattutto ai soggetti
ad alto rischio. Fondamentale anche
l’informazione completa e a tutti i livelli:
reazioni avverse, interazioni farmacologiche, l’indicazione del dosaggio massimo, la durata della terapia, i modi e
i tempi di somministrazione di tali principi
attivi.
Ernesto Straziota
L’elisir
di lunga vita
Essere scrupolosi in questa operazione
serve a ridurre carica batterica ed
acidità dovuta agli alimenti che assumiamo, e quindi a preservare denti
e resina di cui le protesi sono
fatte. Una corretta e costante
igiene serve a scongiurare
l'insorgere di micosi all'interno
del cavo orale a volte resistentissime ad ogni trattamento farmacologico che
obbligano il paziente a lunghi
periodi di non utilizzo della
dentiera.
Per la pulizia della
protesi non vanno mai usati
detersivi domestici perché sono
troppo abrasivi per ogni tipo di
resina. Si consiglia invece di immergere la protesi almeno una volta
al giorno in acqua, per almeno 15
Antinfiammatorio - Antidolorifico
Cos si evitano
usura e
infiammazioni
al cavo orale
minuti, aggiungendo all'acqua compresse effervescenti o soluzioni appositamente studiate. Successivamente
si deve spazzolare con spazzolino con
setole dure e dentifricio per rimuovere
ulteriori depositi di cibo e tartaro.
In mancanza di dentifricio e spazzolino se per esempio ci
si trova fuori casa, può essere sufficiente risciacquare bocca e protesi
anche con sola acqua, in attesa di
una pulizia più accurata.
opportuno, di norma, consentire al tessuto gengivale di riposare
la notte togliendo la protesi che va
riposta in un contenitore colmo di
acqua: questo per evitare disidratazione della resina, e conseguente
modifica strutturale della stessa.
Per la cura delle protesi dentarie
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8
Anno 1 - N. 3
Ottobre 2008
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