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ITINERARIO NATURALISTICO
PANNI
•ALBERONA
•BOSCO MARANO
•MADONNA DELLA SERRITELLA
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PANNI
Legenda
Legend
Punto di partenza
Punto di arrivo
!
Bird Watching
"
Sito di interesse Botanico
"
Santuario di S. Maria del Bosco
!
Fontane, sorgenti
a
Æ
Fermata autobus
Percorso Bovino - Ponte di Bovino
Strade provinciali
Strade asfaltate
Strade sterrate
Strade campestri, mulattiere.
Boschi
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ITINERARIO NATURALISTICO
PANNI
INFORMAZIONI GENERALI
Comune
Come arrivare con mezzi pubblici
Punto di arrivo
Andamento percorso
Panni (FG)
La linea Panni - Foggia (Ferrovie del Gargano), solo feriali, offre poche
corse giornaliere (da foggia 12:45, 14:10, 18:50; da Panni 12:40)
Centro abitato di Panni, presso la rotatoria all’incrocio tra Via Filippo
Turati e Via de Michele Sottotenente, (41°13’10.52”N; 15°16’42.63”E)
= Punto di partenza
• Ad Anello il percorso base Panni - Rascagatti - Pagliara - Panni .
Lunghezza (km)
• Lineare con andata e ritorno il percorso aggiuntivo Pagliara - S.
Maria del Bosco - Pagliara
9 km complessivi, dei quali:
Punto di partenza
• 5,7 Km per il percorso base ad anello Panni - Rascagatti - Pagliara
- Panni;
Tempo di percorrenza
• 3,3 km per il percorso lineare aggiuntivo Pagliara - S. Maria del
Bosco - Pagliara;
3h e 10 min complessive, delle quali:
• 2h per il percorso base ad anello Panni - Rascagatti - Pagliara Panni;
Livello di difficoltà
• 1h e 10 min (comprensivo di andata e ritorno) per il percorso lineare aggiuntivo Pagliara - S. Maria del Bosco - Pagliara;
• Escursionistico: tratto Panni - Rascagatti
Percorribilità del sentiero
• Turistico: tratto Rascagatti - Pagliara - Panni; tratto Pagliara - S.
Maria del Bosco - Pagliara.
A piedi, in mountain bike, a cavallo.
Tpologia e fondo del tracciato.
Non completamente idoneo all’uso promiscuo il tratto Panni - Rascagatti.
• Asfaltato: tratto Panni - Pagliara - S. Maria del Bosco.
Difficoltà tecniche ed equipaggiamento
Altezza massima/minima
Dislivello complessivo salite
Dislivello salite / discese
• Fondo naturale, sterrato e in cemento: tratto Panni - Rascagatti Pagliara.
Percorso privo di particolari difficoltà nell’ambito dei livelli di difficoltà
di appartenenza.
960m / 743 m
492 m
• Tratto “Panni - Rascagatti - Pagliara”: 254 m / 159 m.
• Tratto “Pagliara - S. Maria del Bosco”: 43 m/134 m in andata, ritorno con valori invertiti.
• Tratto “Pagliara - Panni”: 61 m/ 156 m in andata, ritorno con valori invertiti.
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Pendio medio
• Tratto “Panni - Rascagatti - Pagliara”: 13,4%/-12,9% .
• Tratto “Pagliara - S. Maria del Bosco”: 9,6% /-11% in andata, ritorno con valori invertiti.
Pendenza Max/min
• Tratto “Pagliara - Panni”: 9%/-11% in andata, ritorno con valori
invertiti.
• Tratto “Panni - Rascagatti - Pagliara”: 29 %/-26%.
• Tratto “Pagliara - S. Maria del Bosco”:20 % / -25 % in andata, ritorno con valori invertiti.
Ambiente lungo il percorso
Presenza di tabelle
Idoneo a bambini/anziani
Idoneo a Disabili
Carreggiabilità
Percorso Agevolato idoneo per
diversamente abili, anziani e bambini in passeggino
• Tratto “Pagliara - Panni”: 19%/-25% in andata, ritorno con valori
invertiti.
Pinete da rimboschimento, faggeta appeninica mista a Cerro ed altre
specie; mosaici agro silvo pastorali con campi coltivati a frumento.
Si, lungo tutto il percorso
Si, ma preferibilmente il percorso “Panni - Pagliara - S. Maria del Bosco”. Si veda percorso agevolato.
Si, ma solo il percorso “Panni - Pagliara - S. Maria del Bosco”. Si veda
percorso agevolato.
Si, ma solo il percorso “Panni - Pagliara - S. Maria del Bosco” e il tratto
“Pagliara-Rascagatti”.
Percorso lineare andata e ritorno su strada asfaltata poco trafficata
“Panni - Pagliara - S. Maria del Bosco”.
Lunghezza 7,8 km (comprensivo di andata e ritorno).
Durata percorso 2h e 40 min (comprensivo di andata e ritorno).
Punti di interesse
Per i dati relativi a pendenze, dislivelli e pendii medi si vedano i valori
riportati sopra per i 2 tratti: “Pagliara - Panni” e “Pagliara - S. Maria
del Bosco”
- Presenza di habitat e specie prioritarie, area ricadente nella Zona
Speciale di Conservazione IT9110033 “Accadia - Deliceto” ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE.
- Area a valenza paesaggistica
- Centro storico di Panni
Servizi lungo il percorso
No, solo nei pressi del punto di partenza e di ritorno nel Borgo di Panni, si veda Numeri e indirizzi utili
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ITINERARIO NATURALISTICO
PANNI
COSA FARE
- Escursioni naturalistiche
- Santuario Madonna del Bosco
- Il Borgo di Panni e la sua antica Zampogna
Il sentiero sul crinale di Monte Felitti condurrà nella terra intitolata Pan, il mitologico montanaro che
amava e percorreva le cime più alte dei monti, dai quali sorvegliava le greggi.
SUI MONTI DI PAN
I primi abitanti di Panni erano dediti alla pastorizia e avevano particolare culto per il dio Pan. Plinio il
Vecchio (24-79 d.C.), la descrisse “terra consacrata al dio Pan”. Secondo la mitologia i monti e le valli
appartengono a Pan il montanaro (Dionigi di Alicarnasso), che le ama e le percorre sulle cime più alte
da cui sorveglia le greggi. Percorrendo il sentiero sul crinale di Monte Felitti non si potrà non pensare
a questi come ai monti di Pan, che oltre al nome ha lasciato in questo luogo un antico strumento
musicale. Panni, infatti, ha dato i natali a un particolare tipo di zampogna, che in senso strettamente
tecnico è forse da considerare più una cornamusa (ricorda il flauto del dio Pan), l’unica autoctona in
tutta la Puglia.
Il percorso parte da Panni, dalla rotatoria all’incrocio tra Via Filippo Turati e Via de Michele Sottotenente; da qui si imbocca la carreggiata che sale verso destra costeggiando un boschetto di conifere
fino a tre pale eoliche, dove parte uno sterrato che conduce all’inizio del sentiero sul crinale. Qui
il visitatore potrà camminare lungo un crinale, in un paesaggio incantevole, dove i bassi cespugli
formano una staccionata naturale sui pendii scoscesi ai lati del tracciato. Poi il sentiero si sposta
dal crinale lungo il fianco del Monte Felitti (963 m) attraversando praterie seminaturali arricchite
da splendide fioriture fino a località Rascagatti, alle falde del Monte Crispignano (1104 m), dove il
tracciato si congiunge ad una carreggiata asfaltata; procedendo su quest’ultima per circa 70 m nella
direzione della salita si imbocca la seconda strada sterrata sulla sinistra e, all’incrocio successivo, si
imbocca la strada a sinistra. La via scende verso la località Pagliara e termina inserendosi sulla strada
comunale S. Maria del Bosco. A questo punto si può scegliere se proseguire a destra, fino al Santuario della Madonna del Bosco e ritornare nello stesso punto (3,3 km per andata e ritorno da Pagliara),
o ridurre il percorso proseguendo a sinistra per il ritorno a Panni (2,3 km). Si consiglia di proseguire
verso il santuario, considerando che la strada comunale è agevole e ricca di scorci paesaggistici,
come i boschi nella valle del Torrente Iazzano. L’approssimarsi al punto di arrivo è indicato da una
fontana sulla destra e, successivamente, da un boschetto, dove è presente anche un breve sentiero
naturalistico (400 m) indicato da una tabella. Dopo 100 metri, superate due curve, si giunge al Santuario di S. Maria del Bosco.
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Scorcio su Panni visto dalle praterie lungo il percorso.
Parte del sentiero che si sviluppa lungo un crinale, in un paesaggio incantevole, dove i bassi cespugli formano una staccionata naturale sui pendii scoscesi ai lati del tracciato.
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ITINERARIO NATURALISTICO
PANNI
FLORA
La prima parte del percorso è dominato da praterie seminaturali, un habitat considerato prioritario
ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE con la seguente definizione: “formazioni erbose secche
seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco- Brometalia) (*stupenda
fioritura di orchidee)”. Tra le specie di maggior rilievo conservazionistico si riporta il lino delle fate
piumoso Stipa austroitalica. In primavera è possibile ammirare varie specie di orchidee, fra le quali
la Ballerina Orchis anthropophora , il cui nome scientifico, derivante dal greco ‘ánthropos’ = uomo e
‘phorus” = portare, allude alla particolare forma umanoide del labello; nell’insieme i fiori sembrano
tanti esseri umani disposti in cerchio che si tengono per mano. Comune è l’ Orchis morio , orchidea
dal caratteristico labello largo rosso-violaceo, alla base biancastro e macchiettato. Nell’area sono
presenti inoltre Ophrys sphecodes, Ophrys fuciflora, Ophrys lutea, Ophrys fusca, Ophrys apifera,
Orchis purpurea e Orchis italica. Oltre alle orchidee, nella zona fiorisco molte altre specie, come il
Caglio zolfino Galium verum, caratterizzato dai petali giallo-oro e dai fiori dal profumo di tiglio, il cui
nome scientifico derivante dal greco “gála, gálaktos” = latte allude all’uso che si faceva dei questa
pianta nella lavorazione del formaggio, quale caglio. Le formazioni arbustive sono molto diffuse
lungo il percorso, e sono costituite da Rovo Rubus ulmifolius, Rosa canina Rosa canina, Biancospino
Crataegus monogyna, Prugnolo Prunus spinosa.In prossimità del Santuario di S. Maria del Bosco si
estende un querceto di Roverella Quercus pubescens misto ad altre specie.
Il sentiero è dominato da praterie seminaturali, un habitat considerato prioritario ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE con la seguente definizione: “formazioni erbose secche seminaturali e facies
coperte da cespugli su substrato calcareo” (Festuco- Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee).
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La Ballerina Orchis anthropophora , orchidea spontanea il cui nome scientifico, derivante dal greco ‘ánthropos’ = uomo e ‘phorus” =
portare, allude alla particolare forma umanoide del labello; nell’insieme i fiori sembrano tanti esseri umani disposti in cerchio che si
tengono per mano.
Orchis morio, orchidea spontanea dal caratteristico labello largo rosso-violaceo, alla base biancastro e macchiettato.
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ITINERARIO NATURALISTICO
PANNI
Caglio zolfino Galium verum, caratterizzato dai petali giallo-oro e dai fiori dal profumo di tiglio, il cui nome scientifico derivante dal
greco “gála, gálaktos” = latte allude all’uso che si faceva dei questa pianta nella lavorazione del formaggio, quale caglio.
FAUNA
Nelle praterie seminaturali, in primavera e nella prima metà dell’estate, è facile osservare il calandro,
lungo il percorso è facile ossevare il Calandro Anthus campestris, un passeriforme dal caratteristico
canto (registrazione reperibile su www.scricciolo.com/ ) che nidifica nella zona costruendo il nido sul
terreno. Nell’area è presente anche il Saltimpalo Saxicola torquata, facilmente osservabile mentre
marca il territorio cantando dall’estremità di un cespuglio. Tra i rapaci i più comuni sono il Gheppio
Falco tinnunculus e la Poiana Buteo buteo, più raro il Nibbio reale Milvus milvus, nidificante in aree
limitrofe. I Mammiferi, difficilmente osservabili, sono rappresentati dal Tasso Meles meles , Donnola Mustela nivalis, Faina Martes foina, Volpe Vulpes vulpes e Lepre Lepus europaeus. Tra i rettili è
facile osservare il biacco Coluber viridiflavus, dalla caratteristica fase di colore nera tipica dell’area
mediterranea e innocuo come tuti i colubridi, il Ramarro Lacerta bilineata e la luscengola Chalcides
chalcides. Numerosi gli insetti attratti dalle copiose fioriture, tra questi la Brenthis daphne e Syntomis
phegea, farfalle frequenti sui fiori di rovo ai margini del percorso.
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Saltimpalo Saxicola torquata, facilmente osservabile mentre marca il territorio cantando dall’estremità di un rametto.
Brenthis daphne, farfalla frequente sui fiori di rovo ai margini del percorso.
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ITINERARIO NATURALISTICO
PANNI
Syntomis phegea, farfalla frequente sui fiori di rovo ai margini del percorso.
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SANTUARIO DI S. MARIA DEL BOSCO.
La chiesa, risalente al XVII sec., è situata a 4 km dal Borgo di Panni, alle falde del monte Crispignano, dove una pastorella vide tra i rami di un grosso cerro l’immagine della Madonna. Nel 1663, fu
costruito anche un convento annesso alla chiesa, gestito dagli Agostiniani fino al 1737 e poi passato
in mano agli abitanti del luogo, che lo utilizzarono come alloggio per i coloni che coltivavano i terreni
e badavano al gregge. La chiesa ospita una statua lignea raffigurante la Madonna del Bosco, realizzata intorno alla prima metà del 900 in sostituzione di quella precedente, andata distrutta in seguito
al deterioramento naturale. la Il 24 giugno una processione accompagna la statua della Madonna
fino al paese, dove viene rivestita d’oro offerto dai fedeli e portata nella Chiesa di Maria SS. Assunta;
il 27 agosto c’è la festa della Madonna del Bosco, durante la quale si svolge una processione attraverso il paese e il giorno dopo viene riportata in processione al santuario. La chiesa è aperta per le
celebrazioni eucaristiche il giorno 27 di ogni mese alle ore 16.00. Attualmente il convento è in fase
di ristrutturazione e a breve potrà offrire servizi per i visitatori e ospitare gruppi . Per informazioni
telefonare alla parrocchia della Chiesa Madre Maria SS Assunta 0881965454.
Fontana lungo la strada
per il santuario.
Santuario di S. Maria del Bosco.
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ITINERARIO NATURALISTICO
PANNI
DA VEDERE:
PANNI
Le origini del centro abitato risultano molto antiche, ad un periodo compreso tra il VII e V secolo a.C.,
anche se il borgo viene citato per la prima volta in documenti del 1400. Di epoca romana sono infatti
i ritrovamenti archeologici dell’area Serra di Panni, poco distante dal paese. Monumento principale
del centro storico è la Chiesa di Maria SS. Assunta, edificata nel 1847 su un’antica chiesa del 1050,
andata distrutta a causa dei diversi terremoti che hanno colpito l’area.
INDIRIZZI E NUMERI UTILI
Punti di ristoro e pernottamento a Panni
La Locanda di Pan - Via Castello a Levante snc, 71020 Panni (FG)
tel. 0881 965523 - www.lalocandadipan.it
Ristorante Pizzeria “Old Garden” - Via Castello snc, 71020 Panni (FG)
tel. 0881 965480
B&B “Casa Vacanza” - Via Fontana dei Porci 1, 71020 Panni (FG)
tel. 338 7377990 www.panni-bedandbreakfast.it
Indirizzi e numeri Utili
Comune di Panni - Piazza G. Matteotti 2, 71020 Panni (FG) tel.: 0881/965039 - fax: 0881/965505
Sito: http://www.comune.panni.fg.it/
Pro Loco: Via Romolo 4, 71020 Panni (FG) tel. 340 6684013
Zampogna di Panni : http://zampognadipanni.altervista.org/
Mezzi pubblici
Ferrovie del Gargano http://www.ferroviedelgargano.com/
linea Panni-Foggia
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BIBLIOGRAFIA
AMORI G., CONTOLI L., NAPPI A. (eds), 2008. Erinaceomorpha, Soricomorpha, Lagomorpha, Rodentia. Fauna d’Italia, vol. XLIV. Edizioni Calderini de Il Sole 24 ORE Edagricole, Bologna.
BRICHETTI P. & FRACASSO G., 2003-2013 - Ornitologia Italiana, Vol 1-8. Alberto Perdisa Editore,Bologna
CASORIA L. 2014 - Monti Dauni da Scoprire. Lavoro finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale
della Regione Puglia 2007-2013, Piano di Sviluppo Locale GAL Meridaunia “I Luoghi dell’Uomo e
della Natura”, Asse III, Misura 331, azione 2. Consultabile e scaricabile gratuitamente al seguente
indirizzo: http://www.meridaunia.it/upload/Guida%20GAL%20Meridaunia%20-%20WEB.pdf
CHINERY M., 1989. Farfalle d’Italia e d’Europa. De Agostini - Collins, Novara.
CORTI C., CAPULA M., LUISELLI L., RAZZETTI E. & SINDACO R., 2010. Fauna d’Italia Reptilia. Vol.
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GIACOMINI V. E FENAROLI L., 1958. La Flora. Conosci l’Italia. Vol. II. Touring Club Italiano. Milano.
GRUPPO ITALIANO PER LA RICERCA SULLE ORCHIDEE SPONTANEE (GIROS), 2009. Orchidee d’Italia. Guida alle orchidee spontanee. Il Castello Cornaredo (MI)
LANZA B., ANDREONE F., BOLOGNA M.A., CORTI C. & RAZZETTI E. (Eds.), 2007. Fauna d’Italia, Vol.
XLII, Amphibia. Edizioni Calderini de Il Sole 24 ORE Edagricole, Bologna.
LANZA B., 2012 - Mammalia V. Chiroptera. Fauna d’It alia, XLVII. Calderini - Edizioni Calderini de Il
Sole 24 ORE Edagricole, Bologna.
PIGNATTI S., 1982. Flora d’Italia, Vol 1-3. Edagricole, Bologna.
PRATESI F. & TASSI F., 1979. Guida alla natura della Puglia, Basilicata e Calabria. A.Mondadori Ed.,
Milano.
SPAGNESI M. E TOSO S., 1999 - Iconografia dei Mammiferi d’Italia. INFS, Ozzano Emilia. 201 pp.;
SOCIETAS HERPETOLOGICA ITALICA. 2006. Atlante degli Anfibi e dei Rettili d’Italia. Edizioni Polistampa, Firenze.
SVENSSON L., MULLARNEY K., ZETTERSTROM D., 2012. Guida degli Uccelli d’Europa, Nord Africa
e Vicino Oriente. Ricca Editore, Roma.
Siti internet:
www.minambiente.it/home_natura
www.scricciolo.com/eurosongs/canti.htmwww.meridaunia.it/
www.sit.puglia.it/
http://www.comune.panni.fg.it/
http://zampognadipanni.altervista.org/
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