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SCR PROGETTO 2 Se.Ci. CAPiti - Fondazione Territori Sociali

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SCR PROGETTO 2 Se.Ci. CAPiti - Fondazione Territori Sociali
Allegato B)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN
SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa
2) Codice regionale:
RT
2C00130
2bis) Responsabile del progetto:
(Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di
operatore di progetto di cui al successivo punto 16)
-
NOME E COGNOME:SUSANNA FANTACCI
DATA DI NASCITA:16/08/1954
CODICE FISCALE:FNTSNN54M56I726G
INDIRIZZO MAIL: [email protected]
TELEFONO:0577-908031
2 ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di
adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale):
- NOME E COGNOME: VALENTINA FETI
CARATTERISTICHE PROGETTO
3) Titolo del progetto:
“Se. Ci.CAP.iti” promozione della qualità della vita per disabili
4) Settore di intervento del progetto:
Tutela diritti sociali e cittadinanza delle persone anche mediante la collaborazione ai
servizi di assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale.
4bis) Codice identificativo dell'area di intervento:
AREA GEN.
5) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto
con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:
Allegato B)
La Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa gestisce dal 2006 i servizi sociali dei
cinque Comuni dell’Alta Val d’Elsa: Casole d’Elsa, Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi,
San Gimignano, Radicondoli; organizza interventi, servizi e persone per migliorare
la qualità della vita in Val d’Elsa e assicurare la piena cittadinanza senza alcuna
distinzione. Risulta utile tracciare una breve premessa teorica, per comprendere la
prospettiva con cui ci rivolgiamo a tutte le componenti sociali del territorio. Nel
tentativo di dare risposte concrete a bisogni particolari che emergono nel territorio, la
FTSA presta attenzione sia al singolo e al livello individuale di intervento, sia alla
ricaduta collettiva che tale intervento può avere, in quanto forte è la convinzione che
la crescita ed il miglioramento del singolo sia anche crescita della comunità in cui
questi si inserisce e con cui interagisce.
Per meglio definire il contesto territoriale, riportiamo i dati relativi alla popolazione
residente al 1 Gennaio 2012, suddivisi per età (Fonte http://www.comuni-italiani.it).
Tab.1 Popolazione divisa per fasce di età residenti in Valdelsa. Anno 2011
Comune
% 0-14
% 15-64
% 65+
Casole d'Elsa
Colle di Val
d’Elsa
Poggibonsi
Radicondoli
San
Gimignano
Totale
15.1%
65.8%
19.1%
Totale
abitanti
3880
14.4%
65.4%
20.1%
21629
13.8%
11.3%
63%
62.7%
23.1%
26.0%
29634
954
12.8%
65.1%
22.1%
7806
63903
La gestione dei servizi sociali si struttura nelle seguenti attività:
•
•
•
•
Per i minori e le famiglie: interventi educativi a supporto della
socializzazione dei minori; doposcuola; soggiorni estivi; interventi a favore
della domiciliarità; affidamento familiare; Centro Famiglia "Il Baobab";
Home visiting; adozioni; sostegno economico; contrasto alla violenza sulle
donne (sostegno, accompagnamento e orientamento con Centro Pari
Opportunità Valdelsa); progetti personalizzati per nuclei monogenitoriali
mamma-bambino (Progetto Casa in Comune).
Per gli anziani: interventi a favore della socializzazione; trasporti sociali;
interventi a favore della domiciliarità (assistenza domiciliare, pasti a
domicilio); inserimenti in struttura (centri diurni per anziani autosufficienti,
centri diurni per anziani non autosufficienti, Residenza Sanitaria Assistita,
comunità familiare); sostegno economico.
Per i diversamente abili: interventi di valorizzazione delle capacità fisiche;
interventi a supporto della socializzazione (trasporti sociali, frequenza centri
diurni); interventi di inclusione sociale (inserimenti socio terapeutici e
lavorativi); interventi a sostegno della domiciliarità; inserimenti in struttura
(Comunità Alloggio Protetta); sostegno economico.
Altri servizi: mediazione linguistica e culturale.
Possono accedere ai servizi territoriali tutte le persone che risiedono nel territorio dei
Comuni di Casole d’Elsa, Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi, Radicondoli e San
Allegato B)
Gimignano. Possono accedere ai Servizi del Centro Famiglia Il Baobab gli utenti in
carico ai Servizi Territoriali della Zona Valdelsa. Inoltre, anche se non residenti,
possono accedere ai servizi sociali
- le donne straniere in stato di gravidanza e nei sei mesi successivi al parto;
-gli stranieri con permesso umanitario;
-gli stranieri con permesso di soggiorno;
-i richiedenti asilo;
-i rifugiati;
-i minori di qualsiasi nazionalità.
Per usufruire dei Servizi alla famiglia, anziani, diversamente abili e minori è
necessario rivolgersi all’Assistente Sociale del proprio territorio. Il territorio è
suddiviso in diversi Uffici Territoriali:
•
•
•
•
Casole d’Elsa/Radicondoli: Via Aringhieri, Casole d’Elsa
Colle di Val d’Elsa: Via Marco Polo, 25 - Loc. Campolungo
Poggibonsi: Via della Costituzione, 30
San Gimignano: Via Folgore, 10
Tab.2 Utenti in carico ai servizi sociali della Valdelsa divisi per categoria al
31/12/12:
tipologia
utenza
Anno 2012
Adulti
Adulti con
handicap
Famiglie e
minori
Minori con
handicap
Anziani
Totale
TOTALE:
2965
Comuni della Valdelsa
Poggibonsi
372
109
Colle
di San
Val d’Elsa Gimignano
567
55
62
13
Casole
d’Elsa
25
13
Radicondoli
8
1
423
193
61
39
7
39
17
10
8
2
388
1331
392
1231
76
215
66
151
19
37
Per quanto riguarda il settore del progetto, ricorriamo a dei dati che possono aiutarci
nella descrizione degli ambiti dell’azione (affiancamento nelle attività realizzate
nell’ambito della Comunità Alloggio Protetta “Il Mulino” e supporto al Gruppo di
socializzazione adulti disabili “Disvago”) e che possono mettere in evidenza il
bacino di utenza cui si rivolgono i nostri servizi per handicap, servizi che si
andrebbero ad incrementare con l’ingresso dei Volontari del Servizio Civile.
Allegato B)
Tab.3 Utenti residenti in Valdelsa con riconoscimento di handicap. Anno 2012:
Adulti
Di cui in gravità
Minori
Di cui in gravità
636
330
240
91
Tab. 4 Utenti adulti con disabilità con servizi attivi al 31/12/2012 residenti nei
comuni dell’Alta Val d’Elsa, Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi, San Gimignano,
Casole, Radicondoli
Servizi educativi individuali
Gruppo educativo handicap
Assistenza domiciliare di supporto
Attività
socializzazione
(piscinaippoterapia – danza)
Trasporti sociali
Pasti a domicilio
Strutture diurne gestione diretta
Strutture diurne gestione indiretta
Struttura residenziale
Laboratori Inserimento Lavorativo
Contributi economici
Ricoveri fuori zona disabili gravi
17
12
39
40
23
20
19
32
13
8
15
7
Il progetto Se.Ci.CAP.iti mira ad avvicinare i volontari e la cittadinanza alla
dimensione del disabile, attraverso l’affiancamento dei volontari alle attività:
-della Comunità Alloggio Protetta: Il Mulino, un servizio residenziale in funzione
dal 7 gennaio 2009 e che accoglie utenti disabili tra i 18 ed i 64 anni. L’attività dei
volontari in questo contesto sarà indirizzata all’affiancamento degli operatori nelle
attività di animazione all’interno della struttura comunitaria e all’accompagnamento
e supporto degli ospiti della struttura stessa, nelle attività diurne, presso il Centro di
Socializzazione l’Impronta e il Centro Laboratoriale Centro Anch’io (ambedue sedi
accreditate). Nel corso della settimana, dal lunedì al venerdì, infatti, le attività diurne
degli ospiti vengono per lo più svolte presso le suddette strutture mentre il sabato e la
domenica le attività riguardano la gestione della “comunità il Mulino” (spesa e
acquisti minuti per la cucina), l’organizzazione di uscite nel territorio per eventi e
visite presso i propri familiari, al fine di mantenere vivo il legame con il tessuto
sociale e la rete parentale.
- del Gruppo “DISVAGO”: affiancamento degli educatori nelle uscite pomeridiane
e serali di un gruppo di adulti disabili residenti nel territorio dell’Alta Valdelsa . Il
gruppo si è costituito già da alcuni anni, ma con i numerosi tagli delle risorse
destinate al settore sociale è stato necessario, nell’ultimo periodo, ridurre il servizio
sia come possibilità di uscite nell’arco della settimana, sia come numero di soggetti
da coinvolgere nelle attività.
Allegato B)
La tabella n. 5 riporta i dati relativi al numero degli ospiti residenti presso la
Comunità il Mulino. La struttura è accreditata per 10 posti ma nel corso dell’anno
alcuni ospiti vi soggiornano alternandoli per periodi temporanei più o meno brevi.
Nell’arco della giornata gli ospiti frequentano alcuni centri mirati alla
socializzazione, allo svago ed ad attività laboratoriali. Tra questi L’impronta e il
Centro Anch’io, la tabella n. 6 riporta alcuni dati inerenti le suddette strutture:
Tab.5 Comunità Alloggio Protetta Il Mulino
Inserimenti
Temporanei
Definitivi
Solo il fine settimana
Totale
Gruppo “DISVAGO”
2009
1
1
2
4
15
2010
1
4
3
8
15
2011
6
5
2
13
12
2012
5
5
3
13
10
Tab. 6 Impronta e Centro anch’io: frequenze 2012
Soggetto
Settore attività
Impronta – Colle Disabili adulti
di val d’Elsa
Centro anch’io – Disabili adulti
Attività
laboratoriali
e
inserimenti
lavorativi
Gestione
FTSA
diretta
Centro
di
socializzazione
diurno
Centro laboratoriale
e di inserimento
lavorativo a scopo
terapeutico
n. utenti che
usufruiscono
del centro
19
8
La Fondazione Territori Sociali oltre a gestire direttamente i suddetti servizi ha una
convenzione con altri due centri del territorio anch’essi impegnati nella
socializzazione dei soggetti con disabilità: L’Anffas di Poggibonsi e “La Valle del
sole” di Casole d’Elsa. La tabella N. 7 sintetizza questa rete di collaborazioni riferite
all’anno 2012. Molti dei centri menzionati hanno subito nel corso dell’ultimo anno
una riduzione di orario di apertura e di personale dovuto ad importanti tagli nelle
risorse dei comuni, da qui l’importanza di avere risorse come quelle del Servizio
Civile che possano supportare i disabili nel tempo in cui non frequentano i Centri.
Tab.7 Rete di collaborazione tra Fondazione e soggetti del territorio Valdelsano
anno 2012:
Soggetto
Anffas
Poggibonsi
Settore attività
- Disabili adulti
Valle del Sole – Disabili
adulti
Collaborazione con
FTSA
Centro
di
socializzazione
diurno
e Centro
di
n. utenti
17
16
Allegato B)
Casole d’Elsa
adolescenti
socializzazione
diurno
DESTINATARI DIRETTI DEL PROGETTO
-Utenti dei Servizi Residenziali della Comunità protetta IL MULINO.
-Utenti dei Gruppo di Socializzazione adulti “DISVAGO”
DESTINATARI INDIRETTI DEL PROGETTO
- Famiglie dei disabili
- Volontari del SCN
- Famiglie gruppi alla pari e amici dei volontari del S.C.N.
- Comunità di riferimento
- Assistenti Sociali
- Operatori del progetto
- Enti Locali/FTSA
- Centri di Socializzazione
6) Obiettivi del progetto:
Obiettivi Generali:
A) promuovere il confronto e la conoscenza con l’Altro;
B) promuovere attività di socializzazione intese come attività di stimolo e di
incentivazione alla realizzazione del sé.
Obiettivi Specifici:
A1) realizzazione di almeno 2 iniziative di sensibilizzazione su tematiche di
solidarietà sociale e confronto;
A2) implementazione dei servizi leggeri agli ospiti della struttura protetta (lettura
rivesti/libri, compagnia e dialogo, attività di svago, giochi di ruolo, piccoli laboratori
di cucina)
A3) realizzazione di una mostra mercato dei lavori realizzati dai soggetti disabili che
frequentano laboratori creativi all’interno dei Centri di Socializzazione
A4) realizzazione di almeno 1 gita e/o uscita settimanale sul territorio con gli utenti
del Il Mulino
A5) realizzazione di un “prodotto” creativo realizzato con i ragazzi del gruppo
disabili “Disvago” da diffondere alla società civile (mostra fotografica, pubblicazioni
di raccolta di recensioni film, concerti visionati ecc..)
B1) incrementare del 20% il numero dei soggetti adulti con disabilità che partecipano
al gruppo serale delle uscite “Disvago”.
B2) realizzazione di almeno 30 uscite complessive serali con gruppi di max 5 adulti
con handicap ogni gruppo (cinema, teatro, concerti, pub)
B3) incremento delle attività laboratoriali non professionali da realizzare con gli
utenti ospiti del Mulino presso i centri diurni.
7) Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego
delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile:
Allegato B)
7.1 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.
Presso la C.A.P. Il Mulino sono presenti le seguenti risorse umane tutte dipendenti
della Fondazione Territori Sociali Altavaldesa:
• 8 operatori professionali,
• 1 psicologa part-time,
• 1 Infermiere part-time
• 1 educatore professionale responsabile di struttura e operatore di progetto
Il servizio di accompagnamento presso i centri diurni e/o luoghi di inserimento
lavorativo a scopo terapeutico è svolto da operatori del Centro di Socializzazione
l’Impronta (solo per l’andata perché non riescono a garantire con il proprio monte
orario il servizio di rientro) e dalle Associazioni del territorio (Associazione Pubbliche
Assistenze, Misericordie).
Per il gruppo adulti di socializzazione “DISVAGO” sono invece previsti 2 educatori
part time (Collaboratori della Fondazione).
A queste figure professionali si aggiungono, per le attività più strettamente connesse
al servizio civile:
• 1 Amministrativo presso la sede della Fondazione responsabile per
inserimento dati per il Servizio Civile nella piattaforma informatica (come
previsto dalla Regione Toscana) e delle comunicazioni presenze.
• 1 responsabile del Servizio Civile con i ruoli e le mansioni previste dalla
normativa
• 1 responsabile di progetto, dipendente della Fondazione, con i ruoli e le
mansioni previste dalla normativa
• 1 coordinatore di progetto, dipendente della Fondazione, con i ruoli e le
mansioni previste dalla normativa
Vanno inoltre considerate, per le seguenti mansioni, le seguenti figure professionali
messe in campo anch’esse dalla Fondazione (come propri dipendenti):
 per la comunicazione – L’Ufficio Comunicazione della FTSA che si
occuperà della progettazione e il coordinamento del Piano di Comunicazione
sul Servizio Civile e svolgerà il ruolo di ufficio stampa per l’intera durata del
progetto;
 per la selezione – Figure professionali interne alla FTSA che misureranno le
spiccate capacità organizzative, l’attitudine a lavorare in team e la buona
capacità di problem solving dei giovani in Servizio Civile;
 per il monitoraggio e verifica – Una psicologa realizzerà colloqui trimestrali
con i giovani in Servizio Civile e gli OLP;
 per la formazione generale e specifica - 1 libero professionista collaboratore
della Fondazione e 7 dipendenti, ognuno per le proprie capacità e
competenze professionali;
7.2 Ruolo ed attività previste per i giovani in servizio civile nell’ambito del progetto
Allegato B)
Struttura
Ruolo
Affiancamento operatori
Comunità Il Mulino
Affiancamento
responsabili dei servizi
Comunità Alloggio
Protetta IL MULINO via
Piave, 40
Attività
Attività di animazione
presso C.A.P. Il Mulino,
Organizzazione iniziative
di sensibilizzazione;
contatti con scuole,
associazioni, enti che
operano nel territorio per
attivazione collaborazioni
e costruzione della rete
Affiancamento operatori
del Centro Anch’io e
dell’Impronta
accompagnando e
supportando gli utenti
della Cap nelle attività
giornaliere
Attività laboratoriali e di
inserimento lavorativo a
scopo terapeutico
Affiancamento agli
operatori
Gite e/o uscite sul
territorio per gli utenti dei
due servizi
Affiancamento agli
operatori
Affiancamento Educatori
del Gruppo DISVAGO
Affiancamento Educatori
del Gruppo DISVAGO
Supporto al servizio di
trasporto della FTSA
verso i centri di
socializzazione
Organizzare iniziative di
svago per i disabili del
gruppo, accompagnarli e
monitorali
Supporto nella
realizzazione di un
“prodotto” da divulgare
Diagramma di Gantt
Fase
Formazione
generale
Formazione
specifica
Acquisizione
informazioni e
collaborazione
alla stesura dei
progetti specifici
Attività
1
2
3
X
X
4
5
6
Mese
7
8
9
10
11
12
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Allegato B)
animazione
C.A.P.
Gite/uscite e
Gruppo
DISVAGO
Attività di
supporto per il
trasporto della
FTSA
Contatti con
scuole, enti
associazioni,
COSTRUZIONE
DELLA RETE
Organizzazione
iniziative
Supporto nella
realizzazione di
un “prodotto” da
divulgare
Monitoraggio in
itinere
Monitoraggio
formazione
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
8) Numero dei giovani da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10):
5
9) Eventuale numero ulteriore di soggetti da impiegare (non superiore al 50% di quelli
indicati al precedente punto 8) che l'ente intende autonomamente finanziare,
impegnandosi ad anticipare alla regione le somme necessarie per l'intera copertura
delle relative spese prima dell'avvio dei giovani in servizio:
0
10) numero posti con vitto:
0
11) Numero posti senza vitto:
5
12) Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30):
30
13) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) :
6
14) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio:
Allegato B)
Flessibilità nei giorni di servizio nel caso di realizzazione di gite, uscite, brevi
soggiorni estivi diurni (es. campi estivi diurni).
Flessibilità dei giorni di servizio per la realizzazione di iniziative di
sensibilizzazione sul tema dei minori e disabili.
Flessibilità negli orari serali per le uscite del gruppo “DISVAGO”
15) Sede/i di attuazione del progetto (1):
N.
Sede di attuazione del progetto
Comune
Indirizzo (compresa eventuale partizione interna)
1
Comunità alloggio protetto “Il
Mulino”
Poggibonsi
Via Piave, 40 terzo piano
N. giovani per sede (2)
5
2
3
4
5
6
7
8
9
10
(1) le sedi devono essere individuate esclusivamente fra quelle indicate in sede di iscrizione/adeguamento all'albo degli enti di servizio civile regionale, riportando la stessa
denominazione e indirizzo (compresa l'eventuale ripartizione interna, es. scala, piano, palazzina, ecc) indicate sulla procedura informatica SCR.
(2) il numero complessivo di giovani di questa colonna deve coincidere con il numero indicato al precedente punto 8)
16) Nominativo operatore di progetto per singola sede(almeno uno per sede):
- NOME E COGNOME: CHIARA FORCONI
- DATA DI NASCITA: 20/05/1976
- CODICE FISCALE: FRCCHIR76E60D612E
- INDIRIZZO MAIL: [email protected]
- TELEFONO:0577-981000
- CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale
leggibili (da allegare alla scheda di progetto)
- SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra
uno di quelle indicate al precedente punto 15):
Sede di attuazione del progetto
Comune
Indirizzo
Comunità alloggio protetto
“Il Mulino”
Poggibonsi
Via Piave, 40 terzo piano
-
HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE
PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A
FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO):
- corso _Crescit corso di base per operatori degli enti del servizio civile nazionale____svolto in
data ____10/04/2013____________ sede del corso ______Firenze____________
oppure
- si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI
NO
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale:
La FTSA si avvarrà del sito internet www.ftsa.it, comunicati stampa e passaggi
radiofonici per la diffusione del progetto di servizio civile nazionale proposto. Ci
avvarremo anche dei punti informativi Comunali, dei siti internet dei comuni di
Casole d’Elsa, Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi, Radicondoli e San Gimignano.
Verrà realizzato materiale cartaceo informativo sul servizio civile e sul valore
aggiunto dei percorsi di cittadinanza attiva quali strumenti di riscoperta e difesa non
solo della Patria ma dei principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale,
attraverso modalità di convivenza pacifica e solidale.
Come previsto dal progetto Se. Ci.CAP.iti, promozione della qualità della vita per
disabili saranno organizzate iniziative di sensibilizzazione sulle tematiche connesse
ai disabili, alla solidarietà sociale, l’impegno civico.
18) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto:
La Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa adotterà uno specifico piano di
monitoraggio funzionale al rilevamento dell’andamento del progetto in tutte le sue
fasi.
PIANO DI MONITORAGGIO:
1) Valutazione e verifica dell’attività di formazione generale e specifica.
La valutazione dell’efficacia della formazione procederà parallelamente e
sarà di supporto al processo formativo. Riguarderà un’attività di ricerca ed
individuazione dei cambiamenti avvenuti nelle competenze e nelle
performance dei giovani in Servizio Civile a seguito dell’intervento
formativo, in modo da garantire coerenza tra piani di formazione e piani
attuativi e rispondenza tra obiettivi e azioni.
Oltre alla somministrazione di un test di ingresso e all’utilizzo di un registro
delle presenze, sarà utilizzato come modello metodologico di riferimento
quello di Kirkpatrick. Questo modello propone quattro step di misurazione:
livello 1. Gradimento; livello 2. Apprendimento; livello 3. Trasferimento sul
lavoro; livello 4. Risultati sull’impatto di comunità.
2) Verifica delle attività previste dal progetto di Servizio Civile. La
Fondazione realizzerà trimestralmente dei colloqui “informali” tra i giovani
in Servizio Civile, gli olp e lo psicologo Dott.ssa Simonetta Montinaro.
Saranno valutate, comunque, tre macro dimensioni:
 Problematiche interne alla Fondazione
 Problematiche sulle attività previste dal progetto
 Problematiche inerenti la turnazione e il rapporti fra giovani in
Servizio Civile.
Strumenti e indicatori di monitoraggio:
 Presenza agli incontri di formazione;
 Percezione della partecipazione dei giovani ai corsi di formazione
tramite osservazione partecipata;
 Questionario di ingresso e questionario Kirkpatrick per l’attività di
formazione
 Relazioni trimestrali dell’Operatore Locale di Progetto
sull’andamento delle attività svolte dal giovane in Servizio Civile;
 Monitoraggio delle presenze giornaliere e del rispetto dell’orario di
servizio;
 Verbali trimestrali sui colloqui tra giovani in Servizio Civile e lo
psicologo.
19) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35:
La Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa prevede i seguenti requisiti
preferenziali:
 Flessibilità negli orari per le uscite e le gite concordate preventivamente
 Predisposizione al servizio assistenziale, educativo e alle relazioni
interpersonali ed al lavoro di gruppo.
 Predisposizione alla vita di comunità organizzata o meno.
 Patente B.
20) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive utilizzate per l'acquisto di beni o servizi destinati ai
giovani in servizio:
Il progetto prevede l’impiego di risorse economiche e finanziarie aggiuntive:
 Formazione “Prevenzione incendi, lotta antincendio e
gestione delle emergenze” D.Lgs 81/08 (Testo Unico
Sicurezza) - 2 lezioni di 4 h (rilasciato attestato)
Docenza: € 100 X 8h= € 800,00
 Formazione “Sicurezza sul Lavoro” legge 81 del
2008– 2 Lezioni da 4h (rilasciato attestato)
Docenza: 150.00 X 8h =1.200,00
 Formazione “Movimentazione Pazienti” – 1 Lezione
da 2h
Docenza: 150.00 X 2h =300,00 (rilasciato attestato)
 Corso di pronto soccorso di 1 livello – 1 lezione
teorica di 4 ore + 1 lezione pratica di 4 ore -divisi in
due gruppi da 12 Volontari ciascuno (rilasciato
attestato)
Docenza: 150 X 4h = 600,00 (lezione teorica)
Docenza: 150 X 4h = 600,00 (primo gruppo lezione
pratica)
Docenza: 150 X 4h = 600,00 (secondo gruppo
lezione pratica)
Materiale per la formazione per lo svolgimento delle
attività = 200,00
La FTSA prevede l’utilizzo di risorse finanziarie aggiuntive, per un importo totale di
euro 4.300.00 per la formazione specifica sopra descritta e il materiale. Tale importo
è da ripartire per le attività di tutti i progetti presentati dalla Fondazione territori
Sociali Altavaldelsa nel bando 27/03/2013
21) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
La Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa per lo svolgimento delle attività
previste dal progetto, metterà a disposizione:
 le strutture e le attrezzature della Comunità protetta il Mulino;
 le strutture e le attrezzature presenti nei centri diurni di
socializzazione e nei laboratori che frequentano gli utenti del Mulino
giornalmente e dove i ragazzi del Servizio Civile dovranno
accompagnarli.
 i mezzi e le attrezzature necessarie per l’adeguato svolgimento del
servizio legato al Gruppo DISVAGO
Nello specifico potranno essere disponibili:
• 2 pulmini da 9 posti idonei ai disabili
• 1 autovettura per eventuali incontri, eventi e/o iniziative;
• 4 locali attrezzati per il corso di formazione (RSA D. Gandini - Poggibonsi,
Stanza Polivalente del Centro Famiglia Baobab – Colle di Val d’Elsa,
Stanza Polivalente Sede FTSA – Poggibonsi, CAP IL MULINO –
Poggibonsi).
• 6 dispense sulla formazione generale;
• 6 dispense sulla formazione specifica
• 1 macchina fotografica digitale;
• 1 video proiettore;
• 1 postazione PC, con relativa cancelleria;
Materiale vario per le attività di animazione e laboratoriale (cancelleria, materiale di
ufficio, varie).
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
22) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
• Attestazione di frequenza al corso sulla Prevenzione incendi, lotta antincendio
e gestione delle emergenze;
• Attestazione di frequenza al corso di pronto soccorso di 1° livello
• Attestazione di frequenza al corso sulla movimentazione pazienti
• Attestazione di frequenza al corso di sicurezza sul Lavoro Legge 81 del 2008
(con specifica lezione su movimentazione anziani richiesta per le strutture
residenziali assistite).
Formazione generale dei giovani
23) Sede di realizzazione:
RSA Gandini di Poggibonsi (Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa)
Via Carducci, 3
53036 – Poggibonsi (SI)
Centro Famiglia Baobab
Via M. Polo, 25
53034 – Colle di Val d’Elsa (Si)
Sede FTSA
Via Piave, 40
53036 – Poggibonsi (SI)
24) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’ente con formatori propri.
25) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione generale dei volontari in servizio, coerentemente con il dettato delle
Linee Guida emanate dall’Ufficio Nazionale, avverrà secondo tecniche e
metodologie diversificate; in particolare saranno adottate le metodologie della
lezione frontale (per almeno il 50% delle ore complessive previste, attraverso
moduli frontali d’aula con l’impiego di uno o più docenti o esperti in conformità al
dettato normativo citato, supportate da sussidi audiovisivi ed informatici,
distribuzione di dispense e testi attinenti i contenuti della formazione svolta) e
l’attuazione di dinamiche non formali (per almeno il 20% delle ore complessive
previste, tra le quali si segnalano in via non esaustiva: simulazioni ed esercitazioni
sia individuali che di gruppo, role playing, studio di casi, sotto la supervisione del
docente formatore, lavori di gruppo, lettura e commento di documenti, esercitazioni
teorico-pratiche ed eventualmente in modalità on-line a distanza.
I moduli formativi sono raccolti in un registro sul quale sono annotate le presenze
degli allievi volontari con firma del docente formatore ed indicazioni circa
l’argomento trattato.
26) Contenuti della formazione:
In accordo con le Linee Guida emanate dall’Ufficio Nazionale, i contenuti della
formazione generale seguono le tappe di un percorso logico in cui si innesta la
storia del servizio civile, come concorso alla difesa della Patria, eredità valoriale
dell’obiezione di coscienza attualizzata in un percorso di esperienza di cittadinanza
attiva in cui il rapporto con le Istituzioni costituisce elemento fondante; i contenuti
della formazione generale avranno particolare riguardo per il settore di attinenza
del progetto oltre ai principi generali del servizio civile, dell’obiezione di
coscienza, la difesa civile non armate e non violenta, il quadro giuridico ed alla
storia, i valori della Protezione Civile, come collegamento tra difesa dell’ambiente
e difesa della patria.
Ogni giornata formativa si chiuderà con la testimonianza di ex volontari del
servizio civile che porteranno la loro esperienza maturata in campi e realtà anche
molto diversi tra di loro, questo è, a nostro avviso un supporto importate per i
ragazzi che maturano l’importanza dell’esperienza che stanno vivendo e l’impatto
che la stessa può avere nella loro vita futura.
A titolo esemplificativo non esaustivo si individuano in forma sintetica i vari
concetti e argomenti trattati con la quantificazione del tempo didattico dedicato
loro.
• Identità del gruppo in formazione (6 ore)
• Il quadro giuridico del Servizio Civile Nazionale: dall’obiezione di coscienza
al servizio civile nazionale volontario (4 ore)
• La difesa della Patria: tradizione ed evoluzione di un elemento fondamentale
dello Stato (4 ore)
• La difesa civile non armata non violenta: storia, valori etici e normativa di
riferimento. (2 ore)
• La protezione civile: storia, valori e collegamenti tra difesa del territorio e
dell’ambiente e difesa della patria. (4 ore)
• Principi e dimensioni pratiche della solidarietà e della cittadinanza attiva, il
ruolo e le funzioni delle istituzioni pubbliche locali (2 ore)
• Volontariato, associazionismo e servizio civile: affinità e differenze. (8 ore)
• Normativa vigente del Servizio Civile e Carta di Impegno Etico. (2 ore)
• Diritti e doveri del volontario di servizio civile (2 ore)
• Testimonianze ex volontari del Servizio Civile (8 ore)
27) Durata (espressa in ore):
42
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani
28) Sede di realizzazione:
RSA Gandini di Poggibonsi (Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa)
Via Carducci, 3
53036 – Poggibonsi (SI)
Cap Il MULINO
Via Piave, 40 ( 2 piano)
53036 – Poggibonsi
Centro Famiglia Baobab
Via M. Polo, 25
53034 – Colle di Val d’Elsa (Si)
Sede FTSA
Via Piave, 40 (4 piano)
53036 – Poggibonsi
29) Modalità di attuazione:
La formazione sarà attuata attraverso docenti dell’Ente.
30) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Gli aspetti teorici saranno svolti con lezioni frontali d’aula supportate da ausili
informatici ed audiovisivi. Sarà poi dato ampio spazio ai lavoro di gruppo, alle
esercitazioni pratiche, alle attivazioni esperienziali ( dinamiche non formali). A
livello metodologico e operativo il lavoro di formazione degli operatori sarà
essenzialmente partecipativo, caratterizzato da una logica alternanza tra fasi teoriche
e simulazioni pratiche. Tutti i moduli prevedono un registro sul quale sono annotate
le presenze dei giovani, la firma del docente e l’argomento trattato. La logica della
formazione specifica è quella di favorire lo sviluppo delle conoscenze relative ai
processi di progettazione sociale, agli stili comunicativi e alle dinamiche di gruppo,
attraverso il trasferimento di pratiche docente-partecipante e partecipantepartecipante.
31) Contenuti della formazione:
Modulo “Disabile”: (3 incontri da 4 ore ciascuno; docenti: Franca Consortini,
Clizia Casini, Rosetta Campilongo)
 I servizi sociali e le risorse del territorio per l’handicap: visita alle strutture
del territorio e ai singoli servizi, procedure per l’attivazione dei servizi, ruolo
dell’assistente sociale, degli educatori e altre risorse specifiche per le
categorie portatrici di handicap.
 L’accreditamento del servizio: modulistica e percorsi
 Deficit e disabilità: contesto terminologico)
 Classificazioni
 Riferimenti normativi
Modulo “Ascolto attivo”: ( 2 incontri da 3 ore; docenti: Simonetta Montinaro,
Clizia Casini)
 La Comunicazione verbale e non verbale, l’ascolto attivi, la gestione del
conflitto
 Stili comunicativi e strategie di comunicazione
 La relazione con l’utente nella dimensione della CAP
Modulo “Politiche Sociali” (1 incontro di 4 ore; docente: Antonio Mazzarotto)
 Dinamiche organizzative delle associazioni del terzo settore
 Il Welfare che cambia: strategie e sviluppo delle politiche sociali e sanitarie
in Toscana
 La Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa: natura e missione
Modulo “ Prevenzione Incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze”
(2 incontri di 4 ore; docente: Massimo Morelli)
Modulo “La sicurezza sul posto di lavoro” (2 incontri di 4 ore docente Massimo
Morelli )
Modulo “Corso di primo soccorso” (2 incontri di 4 ore; docente Massimo Morelli)
Modulo “Adempimenti e applicazioni del nuovo codice sulla privacy” (1 incontro
di 4 ore; docente Fabio Scardigli)
 Il nuovo codice in materia di protezione dei dati personali
 Il trattamento dei dati personali e sensibili dei cittadini in ambiente sanitario e
nei servizi sociali
 Presentazione del consenso, il trattamento e la conservazione dei dati . il
rilascio delle informazioni a terzi. Altre misure per il rispetto dei diritti. La
notifica al garante. Redazione del Documento Programmatico sulla sicurezza.
32) Durata (espressa in ore):
50
Altri elementi
33) Presenza di almeno una delle altre figure previste per la gestione del servizio civile
regionale (diversa dall'Operatore di Progetto) che nell'ultimo anno abbia frequentato il corso
di formazione o/e/o aggiornamento programmato dalla Regione Toscana (o si impegni a
parteciparvi entro l'anno in cui si realizza il progetto):
Nome e cognome: __SUSANNA FANTACCI____Ruolo ___RESPONSABILE PROGETTO___
corso frequentato _Responsabile di Progetto__ data del corso __03/04/13________ sede
_____Siena __________________
oppure
− si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI
NO;
Nome e cognome: __VALENTINA FETI____ Ruolo ___COORDINATORE DI PROGETTO___
corso frequentato _________ __ data del corso __________ sede _______________________
oppure
− si impegna a svolgerlo entro l'anno: X SI
NO;
Nome e cognome: __ANTONIO MAZZAROTTO____ Ruolo ___RESPONSABILE DEL
SERVIZIO CIVILE___
corso frequentato _________ __ data del corso __________ sede _______________________
oppure
− si impegna a svolgerlo entro l'anno: X SI
NO;
34) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto alla formazione aggiuntiva
programmata dalla regione Toscana:
X SI
NO
35) Attestazione che all'interno del medesimo bando sono stati presentati progetti per un
numero complessivo di posti inferiori al 50% di quelli richiedibili in
36) base alla categoria
di appartenenza:
n° progetti presentati: ___7___
XSI
NO
n° posti richiesti complessivamente: ____24_____
37) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto ad almeno due manifestazioni,
eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle politiche giovanili della
regione Toscana:
X SI
NO
38) Coprogettazione tra i seguenti enti (è necessario allegare l'accordo sottoscritto dagli enti
per la coprogettazione, da cui risulti l'ente capofila):
Denominazione ente
Codice RT
Categoria d'iscrizione all'albo SCR Ente pubblico o privato
Il sottoscritto _ANTONIO MAZZAROTTO___ nato a ROMA_ il ___05/01/1964__ in qualità di
responsabile legale dell'ente _FONDAZIONE TERRITORI SOCIALI ALTAVALDELSA___
dichiara che l'ente che rappresenta è in possesso di tutti i requisiti previsti per l'iscrizione all'albo
degli enti di servizio civile regionale (art. 5 comma 1 legge regionale n. 35 del 25/07/2006).
Data 23/04/2013
Il Responsabile legale dell’ente
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