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scarica allegato - Associazione Nazionale Paracadutisti d`Italia

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scarica allegato - Associazione Nazionale Paracadutisti d`Italia
Appendice 1
UNA VITA AVVENTUROSA AL SERVIZIO DELLA NAZIONE
(breve biografia
biograf del Gen. C.A. Par. Alberto LI GOBBI)
Il Generale di Corpo d’Armata Alberto Li Gobbi,
bolognese classe 1914, fu pluridecorato nel secondo
conflitto mondiale, al quale partecipò prima in qualità di
ufficiale di Artiglieria,
rtiglieria, poi da paracadutista, come ufficiale
del Servizio Informazioni combattendo
combatte
al di là delle linee
nemiche.
Dopo aver prestato servizio dal 1941 al 1943 sul fronte
greco e russo, meritando due medaglie d' argento e due
di bronzo al valor militare, l' 8 settembre 1943, ancora
convalescente, decise di seguire le sorti del «Regno del
d
Sud», attraversando il fronte.
Inviato
viato in Algeria frequentò un apposito corso di
addestramento, come sabotatore, e fu paracadutato in
Piemonte. Per
er stabilire contatti radio con gli angloamericani, insieme
sieme al fratello Aldo, allo scopo di
coordinare il lancio di armi e approvvigionamenti alle
bande partigiane. Nell' aprile del 1944 fu catturato a
Genova con Edgardo Sogno e il fratello Aldo ferito nello
scontro. Il fratello venne quasi immediatamente ucciso,
mentre lui subì inenarrabili torture,
torture senza mai rivelare
nulla. Riuscì a fuggire dalla prigionia, scampando alla
fucilazione tedesca, oltre ad averne rischiate altre due da
parte dei partigiani. Per il suo coraggio fu decorato della
Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Terminato il secondo conflitto mondiale, ancora convalescente per le ferite riportate, fra il 1945 e il 1947,
favorì l' esodo di molti esuli di religione ebraica scampati alle persecuzioni, verso lo stato d’Israele,
collaborando attivamente all' operazione «Alià Beth» e il primo ministro Rabin lo nominò, appunto, eroe
dell’ «Alià Beth».
Proseguì poi nella sua carriera militare ed ebbe a ricoprire importanti incarichi di comando, tra i quali : il
prestigioso Reggimento di Artiglieria
rtiglieria a cavallo «Le Voloire»,
Voloire la II Brigata corazzata «Ariete» e la Brigata
paracadutisti «Folgore». Per raggiungere il massimo grado di Generale di Corpo d’ Armata e nel 1976,
l’incarico di Comandante
omandante delle forze terrestri N.A.T.O. del Sud Europa,
Europa fino al suo transito nella riserva.
riserva
A lui, i paracadutisti militari italiani, devono molto, perché, quando assunse il loro comando, la Brigata
paracadutisti, grazie al suo fattivo interessamento, riebbe assegnato il nominativo «Folgore».
«Folgore» Nel 1967, al
termine di una grande esercitazione denominata «Aquila Rossa», alla quale l’allora Presidente della
Repubblica Giuseppe Saragat, aveva assistito insieme ai più alti vertici delle Forze Armate.
Armate Il Generale Li
Gobbi con il suo piglio volitivo e fermo, chiese,, come premio all’ammirato Presidente
President Saragat, non
qualcosa per lui ma, qualcosa per ricompensare i suoi paracadutisti,
paracadutisti i quali da tempo esprimevano il
desiderio di indossare il basco amaranto come i loro colleghi della N.A.T.O. , e lo ottenne.
In un periodo storico travagliato, ricco di forti contrapposizioni, durante il suo comando, riuscì a
mantenerne saldo lo spirito dei paracadutisti, a recuperare e tramandarne le migliori Tradizioni.
Il vulcanico e mai esausto Generale,
enerale, dopo il suo ritiro nella riserva, assunse la Presidenza della Casa
Militare Umberto I di Turate (CO) che mantenne dal 1980 fino al 1995; dell’ A.N.C.F.A.R.G.L. ( Associazione
Nazionale Combattenti delle Forze Armate Regolari nella Guerra di Liberazione).
Liberazione). Iniziò
I
anche una proficua
e acuta collaborazione con il quotidiano «Il Giornale», allora diretto da Indro Montanelli. Libero dai
condizionamenti, imposti dal servizio, descrisse chiaramente il disagio e la situazione poco felice in cui
operavano le Forze Armate italiane, con competenza, arguzia e una velata ma,
ma triste ironia di chi aveva
trascorso una vita, da audace combattente, al servizio della Nazione.
azione. Attirandosi così,
così gli strali di qualcuno
di quei generali «signorsì a prescindere»,
prescindere» che mal sopportavano la leale sincerità di un Uomo del
«calibro» del generale Li Gobbi.
Al termine della sua vita terrena, si è serenamente spento, il tre maggio 2011 a Milano, accudito, con
affetto, dai suoi familiari. Uno spirito libero, un eroe da epopea salgariana così come lo ha amorevolmente
descritto una delle sue adorate nipoti,
nipot ai suoi funerali.
Ora, per sua espressa volontà, riposa nel piccolo cimitero di Oggebbio (in provincia di Verbania), il paesino
da dove nel 1943, lui e il fratello Aldo, mossero per partecipare, eroicamente, all’
all epilogo della seconda
guerra mondiale.
A.F.
Appendice 2
CASA MILITARE “ UMBERTO I “
La Casa Militare “Umberto
“
I” ha sede in
una splendida villa settecentesca, con
annesso un parco di piante secolari di
circa otto ettari, che affaccia sulla piazza
principale di Turate (CO), trasformata,
dall’ anno 1899, in struttura di
accoglienza per i veterani di tutte le
battaglie e le guerre
guerr combattute in nome
dell’Italia.
Fin dai primi anni, in questo luogo di
memoria "viva" di guerre e di
battaglie, venne costituito un Museo per
raccogliere i cimeli e i ricordi dei veterani
ospitati nella Casa. Armi, documenti,
testimonianze
dalle
Guerre
d'Indipendenza alla Seconda Guerra
Mondiale.
Il Museo fu affidato, originariamente, alle
cure degli ospiti della Casa, anziani
cittadini-soldati,
soldati,
simboli
viventi
di
quell'epopea che portò alla formazione e
all’ Unità d' Italia, naturali quanto gelosi
custodi
stodi dei preziosi e interessanti cimeli,
colà esposti.
Ingresso della Casa Militare “ Umberto I ” a Turate (CO)
Una delle splendide sale del Museo della Casa Militare “ Umberto I ”
Oggi, la Casa Militare “Umberto I” è una
Fondazione privata sotto la giurisdizione del
Ministero della Difesa. La quale, dopo un
periodo di inattività, per la scomparsa degli
ultimi ospiti, in conformità all’art.1 del suo
Statuto, ha riattivato la possibilità di
accoglienza per i veterani di
d guerra, i veterani
di rientro dalle missioni di mantenimento della
pace e per tutti coloro che in servizio hanno
subito infortuni a livello fisico o psicologico ma,
comunque autosufficienti.
L’accoglienza in questione può essere intesa
come periodo temporaneo
oraneo oppure come
dimora fissa.
La Casa Militare Umberto I, ha ripristinato
anche il servizio di foresteria a beneficio dei
componenti dell’Esercito, delle Forze Armate e
del Ministero della Difesa , al fine di fornire
alloggio temporaneo a pagamento con
convenzione, a tutti coloro che per
p motivi di
servizio si trovassero a transitare nella zona di
Milano e Lombardia. Il tutto è naturalmente
esteso ai familiari, ai quali saranno garantite le
stesse opportunità e condizioni.
Coloro che fossero interessati possono
richiedere ulteriori e precise
p
informazioni
direttamente alla Fondazione.
CASA MILITARE “UMBERTO I” Piazza A. Volta n. 27 - Turate (CO) –
E mail: [email protected] telefono 02 9688083
Allegato 1
Associazione Nazionale
Paracadutisti d’ Italia
2 Gruppo Lombardia
SCHEDA ADESIONE PRANZO DEL 21/06/2015
PRESSO CASA MILITARE UMBERTO I
Piazza A. Volta n. 27 Turate (CO)
Da inviare a : tramite posta elettronica a : [email protected] oppure via fax al 02 9620113
Recapito per comunicazioni (obbligatorio per la conferma dell’iscrizione):
Cognome e nome
_________________________________
Telefono __________________________________
Fax
____________________________________
E mail : __________________________________
PRENOTAZIONE AL PRANZO DEL 21 GIUGNO, PRESSO LA CASA MILITARE “UMBERTO I”
COSTO € 20.00 A PERSONA:
COGNOME E NOME
COGNOME E NOME
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