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I gusti dell`Arte stagionali percezioni - Aleph

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I gusti dell`Arte stagionali percezioni - Aleph
I gusti dell’Arte
stagionali percezioni
A cura di
Andrea B. Del Guercio
Mostra itinerante
Maggio - Dicembre 2011
Rimini Firenze Milano Altedo
Edizioni Aleph Advice
Arte e Gelato.
le botteghe di Leonardo
www.lebotteghedileonardo.it
in collaborazione con
Accademia di Belle Arti di Brera
www.accademiadibrera.milano.it
organizzazione dell’arte
AccademiaContemporanea Milano
www.accademiacontemporanea.it
Con la partecipe collaborazione di
coordinamento
Emanuela Zini
www.alephadvice.com
progetto grafico
Carmine Sabbatella
Fotografie
Matteo Girola
assistenti al progetto
Anna Acciarino Giulia Savorani Rita Mingardi
A prima vista nulla fa pensare che i due temi abbiano attinenza, vicinanza, interazione.
Ma non stiamo parlando di un gelato comune e neppure di arte “comune”.
Parliamo di eccellenze, di ricerca, di stile, di unicità, di ricerca di radici storiche da rendere contemporanee.
Le botteghe di Leonardo ha lanciato una sfida ai giovani talenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera
coordinati dal Prof. Andrea Del Guercio, curatore artistico del progetto e direttore delle scuole di pittura
dell’Accademia: interpretare i gusti dei gelati attraverso un percorso artistico che porterà alla creazione di
opere che verranno esposte nelle gelaterie e alla realizzazione di eventi culturali, che spiegheranno che
cos’e’ l’arte contemporanea e le ragioni della “contaminazione”.
La ricerca del gusto accomuna i due attori del progetto:
il risultato che le botteghe di Leonardo vuole ottenere nel proporre un gelato di alta qualità, fatto con ingredienti scelti e naturali, la sperimentazione costante per arrivare, anche nel processo produttivo, all’eccellenza, senza mai perdere di vista l’artigianalità e quindi l’unicità del risultato.
Temi identici sono alla base del percorso di creazione di un’opera d’arte: un’intuizione, un pensiero, la
ricerca del mezzo espressivo, la preparazione della tela che accoglierà il risultato, lo studio attento e preparatorio che genererà il gesto irripetibile dell’artista.
Il linguaggio dell’arte, è un veicolo di comunicazione universale e potente con un elevato valore simbolico, frutto di un’espressione artistica esattamente come la realizzazione di un gelato da parte del mastro
gelatiere.
La scelta della creazione dell’iniziativa parte dalla volontà di ricreare una forma di mecenatismo “valoriale” moderno; una responsabilità “sociale” per offrire supporto ai giovani artisti e alle loro Accademie.
le botteghe di Leonardo
Lorenzo Marconi
Andrea Portolani
AlephAdvice
Emanuela Zini
Contemplazione. Tra il piacere del cioccolato ed il gusto alla fragola.
di Andrea B. Del Guercio.
1. Il rapporto tra arte e cibo ha prodotto un ampio patrimonio iconografico tra i più vasti e significativi all’interno dell’intera storia dell’arte occidentale; pittura e scultura hanno documentato la questione
alimentare, la variazione dei materiali commestibili e delle soluzioni di preparazione, sulla base ora di
normali funzioni vitali, ora per approfondimento nella quotidianità dell’esperienza religiosa, si pensi alle
numerose ‘cene’ dalla moltiplicazione dei pani e dei pesci, ad Emmaus a quella Pasquale in cui Cristo
appare costantemente centrale e determinante nell’esperienza umana . Le forme di racconto dell’arte
dedicate al cibo ed al rapporto con esso dell’uomo e degli stessi animali appare un significativo fenomeno
espressivo ed un sistema culturale consolidato; dalle cucine alle tavole imbandite, dai banchi dei mercati
alle grandi presentazioni su vassoi, ed ancora lo spirito di rinuncia di fronte al ‘pasto spirituale ’ di un eremita alla semplice ‘canestrina’ caravaggesca, sono temi ed immagini insistite nel percorso della storia.
Quando mi è stato proposto di tentare una relazione tra l’esperienza dell’arte con quello specifico ambito
dell’alimentazione che è la produzione e il consumo del gelato, ho trovato notevole difficoltà a rintracciare
apparati iconografici di riferimento; solo all’interno della cultura Pop, sia plastico –pittorica che grafica, è
riconoscibile la presenza simbolica del cono e del gelato, interpretata nella duplice valenza, ora ironica per
contaminazione di quel colore-materia che si scioglie, ora erotica tra forma e gesto di piacere. A questi due
dati immediati di riferimento non meno significativo sul piano della comunicazione ‘popolare’ è apparsa l’ampia documentazione di promozione pubblicitaria, il sistema grafico di comunicazione contrassegnato da
semplicità ed ingenuità, gioco e freschezza. Valori diversi, culturali e di costume, del sistema delle immagini
e dell’esperienza sensoriale del piacere che sono riapparsi nella produzione dell’arte di questo progetto.
2. Il primo dato sollevato dai giovani artisti dell’Accademia di Brera chiamati a riflettere ed a lavorare per
‘progetti e schizzi ’ sul tema del gelato è apparso subito racchiuso nella frase di molti “ Vorrei provare a dipingere direttamente con il gelato, direttamente con i colori che la frutta tradotta in materia fredda mi offre”.
Questa immediatezza nella reazione avveniva non su base ‘colta’ ma su un rapporto di relazione specifica
tra il dipingere come istintiva forma di comunicazione ed il colore come fondamentale vocabolario del linguaggio delle immagini. Il giovane artista ha estratto come primo dato la centralità del colore, la sua natura
simbolica, le sue relazioni iconografico-sensoriali. Se l’esperienza del linguaggio, l’auto determinazione
delle sue regole e dei suoi valori, è determinante per la cultura moderna e contemporanea dell’arte, non
deve essere sfuggito, come secondo passaggio analitico, la relazione ‘grammaticale’ tra il sistema delle
vaschette d’acciaio regolate su due file parallele, con le scatole di colore, dalle matite ai tubetti ad olio, e
per una conoscenza più tecnica soprattutto con specifici astucci metallici neri da acquerello. I due sistemi
appaiono, pur nella variazione di dimensioni, infatti del tutto simili nelle intenzioni astratto-analitiche cosi
come la stessa percezione del singolo colore abbinato ora al gusto, ora al soggetto, ora all’emozione.
3. Questo primo passaggio di discussione è andato a segnalare un secondo dato interessante che pone
in stretta relazione le questioni della pittura con le variabili policrome del gelato. Il tema dell’acqua, collegata al colore, ha posto in alcuni un nuovo e specifico ponte tra pittura e gelato; in particolar modo si è
osservato come la tecnica dell’affresco e quella dell’acquerello, ma anche nella grafica, cioè con una pittura caratterizzata da un rapporto di ‘trasparenza’ e di liquidità avesse immediate relazioni con la natura
del gelato e del suo processo di scioglimento. Il muro fresco come la carta riceve di fatto un colore allo
stato particolarmente liquido se confrontato con la fisicità della pittura al olio e quindi alla sua consistenza
e inalterabilità; colore e supporto si compenetrano nel processo di asciugatura e quindi si consolidano
nella fisicità di un muro policromo, di fatto consolidato per alcuni millimetri nella sua stessa composizione,
pronto a sfidare con atto stabile le variabili del tempo. Parallelamente sappiamo che la pittura portata su
un muso asciutto o su un foglio lucido non riuscirebbe infatti a penetrare in profondità, restando appuntata sull’immediato primo spessore; nel caso di una pittura su muro asciutto essa andrebbe a ‘cadere’
in tempi rapidi e con scarse possibilità di conservazione. Immaginare di dipingere il gelato con il gelato
di fatto segnala l’attivazione di un processo similare sulla base dei tempi di scioglimento della acqua in
base al calore, cioè per innalzamento della temperatura e per conseguente passaggio dallo stato solido a quello liquido; un percorso ed un cambiamento di stato a cui fa seguito la successiva e definitiva
asciugatura, cioè un dipingere che si realizza con un passaggio da uno stadio all’altro per concludersi
con le conseguenze di una condizione ultima stabile sul supporto prescelto, sulla carta o sul muro fresco.
4. Sulla base di queste riflessioni l’esperienza artistica ha messo in evidenza e suggerito il confronto tra
uno stato di grammatica del colore ed un caleidoscopio dei gusti; se al singolo colore corrisponde infatti un
dato estratto dalla realtà naturale, l’atto espressivo costruisce, un gioco meta-linguistico di relazioni, un sistema tra il dato linguistico, la grammatica astratta del colore e l’esperienza del gusto. La natura caleidoscopica del gusto del gelato e del colore della pittura mi ha portato ad predisporre il coinvolgimento mirato
degli artisti una serie di sezioni tematiche con chiaro riferimento a diverse esperienze sia sensoriali che
culturali, naturalistiche e botaniche: il piacere e l’eros (cioccolato,crema,meringa,cassata), il colore della
natura (verde pistacchio,rosso amarena,giallo albicocca,nero menta,bianco latte), alito fresco (ghiaccio
limone, gelo menta,arancia amara), tenerezze nel ricordo (Sapore di mare, Il tempo delle mele, La grande abbuffata, Cioccolato, Il pranzo di Babette), nel bosco (mora, sambuco,lamponi,gelsi,frutti di bosco).
5. Il progetto iniziato tra grandi dubbi si è ‘sciolto’ sul piano sia di metodo che di elaborazione andando a produrre venticinque opere nel formato 50x50 ed ha condotto a costituire la Collezione d’Arte Contemporanea Le Botteghe di Leonardo; il principio della collezione rafforza e concentra il valore del progetto, individua e suggerisce un sistema che si rinnova sistematicamente attraverso nuovi
contributi espressivi, continuando a restare sullo stesso soggetto ed area tematica. Anche in questo
caso, come per altri progetti finalizzati su una funzione d’uso, un prodotto di consumo, si è trattato di
riattivare un sistema artistico-culturale a percorso, proprio del concetto stesso di collezione, fondante
nelle quadrerie i settori della ritrattistica e della natura morta, del paesaggio e della scena di genere;
ma anche per poter ipotizzare un nuovo patrimonio di idee per immagini. In quest’ottica si colloca il
progetto AccademaContemporanea teso a riattivare un sistema di relazione tra le diverse forme di cultura dell’arte ed un nuovo collezionismo, tra la creatività dei giovani e l’attenzione del lettore d’immagini.
I gusti dell’Arte
stagionali percezioni
2011
Gelato al Cioccolato
Emanuele Ravagnani
Arancia Amara
Irene Dioli
Vaniglia
Michela Benedan
Bianco latte
Michele Balzari
Verde pistacchio
Matteo Giagnacovo
Latte e menta
Enrico Cecotto
La grande abbuffata
Emanuele Resmini
Nero liquirizia
Francesco Venturi
Giallo limone
Riccardo Garolla
Fragola
Marzia Borrani
Zabaglione
Lorenzo Demario
Albicocca, Lambicocca Andrea Cacace
Mora
Giulia Savonari
Lampone
Roberta Beretta
Frutti di bosco
Mauro De Carli
Crema
Enrico Ballarin
Fragola
Giovanna Guerrisi
Bianco latte
Claudio Bertolini
Addict
Ottavio Mangiarini
Panna
Francesca Tarantino
La dolce Italia
Giuliana Storino
Frutteto
Silvia Mei
Frutti di bosco
Branco Jankovic
Chocolat
Eva Landi
Essenza di bosco
Claudia Patti
Andrea Cacace
Giovanna Guerrisi
BranKo Jankovic
Irene Dioli
Claudia Piatti
Lorenzo Demario
Claudio Bertolini
Marzia Borrani
Emanuele Ravagnani
Matteo Giagnacovo
Emanuele Resmini
Mauro de Carli
Enrico Ballarin
Michela Benedan
Enrico Cecotto
Michele Balzari
Eva Landi
Ottavio Mangiarini
Francesco Venturi
Riccardo Garolla
Francesca Tarantino
Roberta Beretta
Giulia Savorani
Silvia Mei
Giuliana Storino
Direttore
Prof. Gastone Mariani
Accademia di Belle Arti di Brera
Via Brera 28 20121 Milano
Il Palazzo dove ha sede l’Accademia di Belle Arti deve il suo
nome, Brera, al termine di origine germanica “braida” indicante
uno spiazzo erboso. Sorto sul
luogo di un convento dell’ordine
degli Umiliati, il palazzo passò
ai Gesuiti (1572) che nel secolo
successivo ne affidarono la radicale ristrutturazione a Francesco
Maria Richini (dal 1627-28). Soppressa nel 1772 la Compagnia
di Gesù, il palazzo ricevette un
nuovo assetto istituzionale in cui,
accanto all’Osservatorio Astronomico e alla Biblioteca già fondata dai Gesuiti vennero aggiunti
nel 1774 l’Orto Botanico e nel
1776 l’Accademia di Belle Arti.
Züst & Bachmeier SA
1911 – 2011: da cent’anni pionieri del trasporto
Dove l’arte del trasporto è di casa.
IFI S.p.A.
Nata a Pesaro nel 1962 come azienda artigianale specializzata nella produzione di arredi per bar, IFI
segna la storia del banco bar industriale, grazie a innovazioni che hanno dettato nuovi standard di riferimento per il settore. All’azienda si devono il primo banco bar industriale (anni ’60), il primo banco bar
industriale componibile (anni ’70), il primo sistema di telai in acciaio trattato contro la corrosione passante (anni ’80) e la concettualmente dirompente filosofia di arredo per locali pubblici Platinum Ifi Concept
(2005).
Il nuovo secolo segna un’importante svolta per IFI, che mette in campo la propria esperienza nella refrigerazione, un dipartimento R&D all’avanguardia e autorevoli collaboratori per entrare con il proprio stile
nel mondo del gelato artigianale. Scelta che in pochi anni porta il marchio a distinguersi per la vastità
dell’offerta e, ancora una volta, per la portata innovatrice. IFI Gelato racchiude una gamma di prodotti
oggi definibile a buon diritto unica al mondo, rivolta ai gelatieri più esigenti. Oltre a proporre un ampio
catalogo di vetrine tradizionali, IFI inventa il primo pozzetto ventilato, per offrire un significativo miglioramento nel rapporto costo/beneficio a chi sceglie la strada della tradizione, e rivoluziona il mercato con
Tonda, la prima e unica vetrina gelato rotonda e rotante al mondo. Ideata da Makio Hasuike, progettata
da IFI negli stabilimenti di Tavullia e oggetto di culto in oltre cinquanta Paesi di tutti e cinque i continenti,
Tonda è la sintesi ideale tra i pozzetti, che esaltano la conservazione del gelato, e la capacità espositiva
delle vetrine tradizionali.
Con Tonda, IFI fa parte della Collezione Farnesina Design. Nel 2008, la vetrina di IFI ha ricevuto la Segnalazione Compasso d’Oro ADI e nel 2002 è stata dichiarata Progetto altamente innovativo dal Ministero per le Attività Produttive. Nel 2010, la vetrina per pralineria-pasticceria Chocolat è stata selezionata
dall’Osservatorio Permanente del Design ADI per la pubblicazione sull’ADI Design Index 2010.
IFI S.p.A. è azienda capostipite di INDUSTRIEIFI, gruppo industriale leader in soluzioni innovative per
design e tecnologia nell’arredo di locali pubblici, costituito da 3 aziende (IFI S.p.A., IRD S.r.l., Coletti S.r.l.)
e presente sul mercato internazionale con 6 marchi commerciali (IFI, DSL, Metalmobil, LAI, Rossi Dimension, Coletti). Attualmente INDUSTRIEIFI impiega circa 400 dipendenti, distribuiti negli oltre 50.000 mq
coperti di stabilimenti produttivi dislocati tra le province di Pesaro, Rimini e Treviso.
Le opere d’arte
Il primo settore nel quale l’azienda è considerata un pioniere è quello dedicato alle opere d’arte. Pitture,
quadri, statue, antichità di valore inestimabile “pezzi” di storia pregiati che devono essere protetti ad ogni
costo, cominciando per l’appunto dal trasporto. L’azienda è membro ICEFAT (International Convention of
Exhibition and Fine Art Transport), marchio certificate nel trasporto di quadri ed oggetti preziosi. La specializzazione in questo settore è legata ad uno dei fondatori che ha lasciato la sua impronta all’azienda,
Giovanni Züst, che è stato un collezionista di opere d’arte. Nel 1966 donò tutto il suo patrimonio artistico
alla Pinacoteca Züst di Rancate. Oggi la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst raccoglie opere di artisti
attivi sul territorio ticinese dal XVII al XIX secolo. Ecco allora come l’azienda, grazie alla specializzazione
di alcuni suoi collaboratori, possa offrire un’assistenza specialistica in tutto ciò che riguarda il trasporto di
opere d’arte di qualsiasi genere, ma non solo: al trasporto si aggiungono l’imballaggio, l’immagazzinaggio, i sopralluoghi e l’organizzazione di mostre di opere d’arte per gallerie e musei, con corrispondenti in
tutto il mondo. Per queste pratiche così specifiche vengono utilizzate le più moderne e sicure attrezzature per oggetti preziosi e delicati (come ad esempio: automezzi con sospensioni pneumatiche, sponda
idraulica, sistema di sicurezza satellitare e dotato di controllo della climatizzazione, cabine di sicurezza e
sotto vincolo doganale).Anche tutte le pratiche doganali e la burocrazia legata a questo tipo di operazioni
è curata da Züst & Bachmeier.
Altre specializzazioni
Grazie alle collaborazioni con partner italiani, Züst & Bachmeier ha potuto specializzarsi anche in altri settori, come quello della moda, degli accessori e del tessile, arrivando a collaborare con primarie aziende
italiane di alta moda, che hanno la loro base nel Nord Italia e in Ticino.
Il settore del trasporto camionistico
Un classico per ogni spedizioniere, Züst & Bachmeier non fa eccezione. Vengono offerti servizi camionistici “groupage” e a carico completo in collaborazione con diversi prestigiosi partner europei. I terminali di
stoccaggio sono presenti sia in Svizzera che in Italia.
Il trasporto ferroviario
Il servizio ferroviario è garantito da e per ogni Paese europeo in collaborazione con i principali network
ferroviari. Le principali merci trasportate sono prodotti siderurgici, chimici, cellulosa, carta, legno segato e
in tronchi. Il magazzinaggio, la distribuzione e la consegna sono offerti a domicilio sia con autotreno che
con carrello stradale.
Il trasporto marittimo ed aereo
L’azienda è forte di una folta rete di agenti in tutti i principali porti ed aeroporti europei. Per questo settore
sono stati selezionate le migliori compagnie aeree e navali, considerate più affidabili, veloci e puntuali.
Cielo e mare non hanno confini.
Astafruttaltedo, azienda di rilievo nel settore ortofrutticolo Emiliano Romagnolo, è presente sul territorio
con una capillare rete di centri di raccolta, Riolo Terme, Borgo Tossignano, Solarolo, Forlì, coadiuvati
dalla sede di Altedo Bologna.
Astafruttaltedo offre ai produttori:
Ditta Minghetti Cav. Erminio
Di Mauro Sgargi & C.
Da ottant’anni al servizio degli amanti del buon bere.
•Ritiro giornaliero del prodotto
La ditta Minghetti è stata creata dal Cav. Erminio Minghetti nel 1932.
Minghetti, importante personaggio storico e carismatico del panorama sociopolitico del territorio bolognese e ferrarese di quell’epoca, ha saputo e voluto costruire un’azienda impergnata sui solidi valori etici e
sugli stessi principi di umanità che hanno caratterizzato tutta la sua vita.
L’azienda nasce come vetreria con lavorazioni artigianali che impiegavano anche erbe e canne palustri
del territorio (ancora visibili nel “museo” di famiglia: ceste, cesti, corde e panieri confezionati secondo
un’antica arte ormai dimenticata).
Alla fine degli anni sessanta, il Cavaliere si fa affiancare alla guida dell’azienda dal marito dell’ amata
nipote, il dinamico Mauro Sgargi, riconoscendo in lui i propri valori e le proprie virtu’. La ditta Minghetti
amplia in pochi anni il proprio raggio di azione ponendosi come riferimento nazionale, oltre che per le
damigiane e per le bottiglie in vetro, anche per la produzione di tappi in sughero di alta qualità.
Oggi la ditta Minghetti, è in grado di vendere in tutta Italia, prevalentemente all’ ingrosso e alla grande
distribuzione; migliaia di referenze legate alla produzione del vino e alla gestione delle cantine.
Attraverso la propria rete logistica è in grado di effettuare quotidianamente il ritiro dei principali prodotti
frutticoli estivi come Albicocche, Pesche, Nettarine, Susine, Pere e Mele.
Il prodotto proveniente dai centri di raccolta viene inviato in giornata alla sede centrale di Altedo.
•Vendita giornaliera
Il prodotto arrivato alla sede di Altedo viene venduto quotidianamente attraverso il meccanismo dell’asta.
•Servizio prezzi (il produttore ha la possibiltà di conoscere quotidianamente il prezzo della propria merce
consegnata);
Successivamente all’asta giornaliera il produttore, usufruendo di un apposito servizio telefonico automatico o di un apposito sito internet, ha a disposizione il prezzo della propria merce consegnata.
•Assistenza tecnico-commerciale capillare da parte di personale specializzato
Astafruttaltedo inoltre offre un assistenza tecnico-commerciale mettendo a disposizione dei produttori
il proprio personale specializzato. Il produttore infatti ha la possibilità di richiedere sopralluoghi gratuiti
effettuati da nostri incaricati allo scopo di visionare la produzione, scegliere imballo, modalità e tempi di
raccolta opportuni. Questa assistenza tecnico commerciale è mirata ad ottenere il massimo risultato in
termini economico produttivi.
•Trasparenza delle operazioni in asta
Il produttore ha la possibilità di visitare la sede di Altedo per toccare con mano l’organizzazione e meccanismi tipici della vendita all’asta.
Le opere d’arte
Altre specializzazioni
Grazie ad approfondite analisi dei materiali da utilizzare, alla conoscenza del mercato e alla collaborazione con l’associazione nazionale dei sommelier (A.I.S), sono stati creati e brevettati tappi dalle caratteristiche particolari per i più svariati impieghi. Da ricordare: i sugheri scelti “GLORIA” e “ MAXI” , i tappi di plastica lisci marroni, bianchi rigati pesanti e i colorati “ERNESTO”; i tappi a corona “ALTO” e “PERFETTO”.
Sono stati inoltre ampliati i settori di competenza e l’azienda si pone oggi come punto di riferimento di
articoli per “casalinghi”, “ferramenta” e “giardinaggio”.
BRUX®, il primo bite sportivo automodellante, dopo aver accompagnato le performance atletiche dei
più importanti campioni di sci, snowboard, motociclismo e ciclismo, è lieto per una volta di abbandonare
i panni sportivi, per calarsi in quelli di Supporter dell’ interessante iniziativa promossa dalle Botteghe di
Leonardo in collaborazione con giovani artisti dell’Accademia di Brera.
“Siamo onorati di prendere parte a questo progetto. - dichiara Mauro Turchetti, Presidente di BRUX® –
BRUX® e Le Botteghe di Leonardo sono infatti accomunati dalla costante ricerca della perfezione che
fa del lavoro un’Arte!!! Come Milanese da sei generazioni poi, considero l’Accademia una vera e propria
istituzione e sono sicuro che i giovani artisti riusciranno ad esprimere al meglio la loro creatività sul tema
del gelato.”
BRUX® è il primo Bite che si adatta perfettamente alla dentatura in un solo minuto e comodamente da
casa. La praticità, il facile utilizzo e il costo contenuto fanno di BRUX® uno strumento e fedele alleato che
può essere utilizzato da tutti gli sportivi che vogliono ridurre l’affaticamento, migliorare la prestazione e il
benessere psicofisico.
A parità di sforzo e di dispendio energetico, questo innovativo dispositivo consente infatti di produrre un
maggior lavoro utile, eliminando le interferenze dentali, riequilibrando la postura e consentendo a tutti i
muscoli del corpo di lavorare in modo equilibrato e sinergico, cooperando fra loro per rendere la prestazione più efficace. Agendo su una riduzione dello stress, permette inoltre di aumentare la capacità massima di concentrazione. BRUX® garantisce standard al top della qualità grazie alle sue caratteristiche
tecniche, frutto di diversi esclusivi brevetti ed alla produzione totalmente Made in Italy.
BRUX® è prodotto da QuattroTi DenTech, azienda italiana attiva da più di 35 anni in campo odontoiatrico
e specializzata nella produzione di dispositivi intra-orali, come Dr. BRUX® il primo bite venduto in farmacia che protegge i denti dal digrignamento notturno e Dr. Russ® per risolvere il problema del russamento
e delle apnee notturne.
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