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un equilibrio da ritrovare

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un equilibrio da ritrovare
stampato su carta riciclata
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agenziaego.com
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N°
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levaldigi
Imu
autolinee
giovani
crisi
Bisogna cercare di
risollevare le sorti
dell'aeroporto
L'Ance chiede ai
Comuni di applicare
l'aliquota ridotta
I nuovi tagli sul tpl
mettono a rischio
l'occupazione
Il "contro-esodo"
dei cervelli italiani
in fuga all'estero
In Italia l'industria
investe molto
nella conoscenza
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Fiorenza Barbero
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decreto liberalizzazioni l'articolo 62 regola i rapporti tra industria e gdo
Franco Adriano
Cronista parlamentare “Italia Oggi”
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rese una per una le medicine di Mario Monti
sono amare ed hanno
molte controindicazioni per i singoli. Nel campo delle
liberalizzazioni e delle semplificazioni lo sanno bene i professionisti, taxisti, camionisti, farmacisti,
notai, benzinai, commercianti e
agricoltori… Nel settore del mercato del lavoro, gli imprenditori
come gli operai che saranno costretti a rinunciare a qualcosa nella ricerca di un punto di mediazione… Nell’ambito della Pubblica
amministrazione, i dipendenti
pubblici che si sentono presi di
mira… Praticamente non c’è categoria in Italia che non abbia in
questo momento buone ragioni da
difendere. Tuttavia, come quando
si affronta una brutta malattia, lo
sforzo che ci è richiesto è quello di
guardare alla terapia nel suo insieme e soprattutto alla possibilità
di guarigione. Sì, affidandosi, in
una certa misura. Perché, oggi, è
chiaro che nessun italiano serio
potrebbe sostenere che il sistema
economico e sociale in cui vive non
è intrinsecamente malato.
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Foto: Atl Cuneo
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terapia
d'urto
Pro e contro delle nuove norme su tempi di pagamento, contratti scritti e sanzioni
Concessionaria BMW
a pag.
la cura monti
un equilibrio da ritrovare
pagamenti così come l’industria
rispetta quelli nei confronti dei
'articolo 62 del De- propri fornitori. In mancanza
turismo invernale
creto Liberalizzazio- di quell’autodisciplina invocata
stagione compromessa: La neve
ni che regola tutti i più volte in passato, un simile
rapporti commerciali provvedimento non rappresenta
non basta a coprire la crisi
tra industria alimentare, forni- uno scandalo bensì un’opportutori e clienti impone contratti nità, soprattutto per quelle realscritti e pagamenti a 30 giorni tà che hanno difficoltà a farsi vaper le merci deteriorabili e 60 lere. E qui penso soprattutto alle
per le altre. Potrebbe essere la tante piccole e medie imprese che
svolta nel modo di commercia- operano con crescente difficoltà
lizzare di numerose imprese del sul mercato”.
comparto alimentare della pro- Franco Biraghi, presidente
vincia. Una norma che prevede, della Sezione Alimentare di
inoltre, pesanti sanzioni am- Confindustria Cuneo, confida
ministrative che variano da un nell’istituzione di un tavolo
minimo di 500 ad un massimo tecnico per correggere alcuni
di 20mila euro per l’assenza di aspetti tecnici dell’articolo 62,
contratti scritti, fino a 500mila a partire dalla ridefinizione dei
per i ritardi di pagamento. Sono contratti scritti: “Questa legge
migliaia le imprese industriali parte da un principio certacoinvolte.
mente buono ma per come è
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Così il presidente di Federaliscritta comporta
dei problemi
mentare (Federazione Italiana alle nostre pmi, in particolare
dell'Industria Alimentare) Filip- sulla contrattualizzazione obpo Ferrua, commenta la norma- bligatoria. Da un punto di vitiva: “La norma segna principi sta ideologico, come imprendiche le industrie alimentari riten- tore liberista, non posso vedere
gono inderogabili per riequili- di buon occhio chi mi obbliga a
brare i rapporti all’interno della redigere contratti scritti. È un
filiera agroalimentare. In parti- limite della libertà commerciale
colare la grande distribuzione e di contrattazione".
Servizio di Ilaria Blangetti a pag. 6
Segue a pag. 2
deve rispettare le scadenze dei
stampato su carta riciclata
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Anno XVIIi - euro 1,03 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB/CN - Iscrizione Trib. di Cuneo -14/6/1989 n. 426 - Edito dal C.S.I. Cuneo - Contiene I.P. Direttore Responsabile: Fabrizio Pepino
Gilberto Manfrin
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N° 1
articolo 62 rapporto tra industria e grande distribuzione
libera
lizza
zioni
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"Il provvedimento
non rappresenta
uno scandalo ma
un'opportunità,
soprattutto per
quelle realtà che
hanno difficoltà
a farsi valere"
Filippo Ferrua, presidente
Federalimentare
30 giorni per le merci deteriorabili e 60 per le altre. A destare
perplessità è la disparità di trattamento:“Perché se compro latte
lo devo pagare a 30 giorni, mentre se vendo formaggio lo deve
vendere per legge a 60 giorni, accollandomi così 30 giorni di pagamento? Definiamo un termine
che sia uguale per i prodotti deteriorabili come per quelli a lunga conservazione, senza imporre
i pagamenti dall’oggi al domani,
ma graduandoli nel tempo”.
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"Molte aziende compiono ordini
per fax, per e-mail, per telefono:
impossibile imporre contratti
scritti. Il rischio è quello di perdere moltissimi clienti, schiacciati sotto il peso della burocrazia”.
Biraghi entra poi nel merito
delle sanzioni amministrative
per chi sprovvisto di contratto
scritto: “In presenza di contratto
scritto sono d’accordo nell’applicare quelle sanzioni, ma non
possiamo obbligare un’azienda a
mettere nero su bianco. Tra l’altro siamo al cospetto di sanzioni
troppo elevate per chi vende per
poche migliaia di euro, un onere
impossibile da sostenere. Senza
obblighi scritti certe sanzioni
non avrebbero motivo d’esistere,
mentre dovrebbero essere applicate a chi impone clausole troppo vessatorie”.
Biraghi va oltre. La norma infatti stabilisce anche le modalità di
pagamento, da effettuarsi entro
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Termini che, in realtà, difficilmente potrebbero essere rispettati: “Oggi c’è talmente poca liquidità che non si può obbligare
un cliente a pagare a 60 giorni aggiunge Biraghi -. Se è abituato
a pagare solo a 120 giorni, continuerà a farlo con quella scadenza, al di là di ogni sanzione. Così
facendo però, non solo il cliente
sarà obbligato a corrispondere
more e interessi, ma smetterà
pure di pagare l’impresa, che
finirà per perdere quel cliente.
Bisogna capire -– conclude Biraghi - che con queste normative a
farne le spese non sono tanto le
parti contrattualmente 'forti',
quanto quelle deboli, che non
potranno più avvalersi di forme
di flessibilità negoziale finora
diffuse per poter concludere i
propri accordi”. La normativa è
in discussione proprio in queste
ore al Senato per il vaglio di possibili emendamenti.
Gilberto Manfrin
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la cura monti
terapia
d'urto
Segue da pag. 1
A
plificazioni amministrative, con la
liberalizzazione di taxi e farmacie,
abolendo l’articolo 18 o aumentando i notai di 500 unità a livello nazionale, la terapia nel suo insieme
invece può risultare efficace e dobbiamo sperare che lo sia. Occorre
crederci, altrimenti diventa inutile
perfino l’ossessione di raggiungere
il pareggio di bilancio nel 2013 per
la quale sono già state messe in atto
manovre per 80 miliardi e chissà
quante ne serviranno ancora. Uno
sforzo perfettamente inutile, se il
debito schizzerà ancora verso l’alto.
Il governo, che per ora gode della
fiducia dei partiti più responsabili
(Pd,Pdl e Udc) e si muove tra due
fari: il capo dello Stato ed i giovani.
Giorgio Napolitano in quanto rappresentante del punto di unità e i
giovani ("anche quelli delle future
generazioni", dice Monti) perché
è un dovere guardare a loro dopo
averli indebitati ancor prima della
loro nascita. Da queste due entità
ultima ora
Appello dell'Ance
ai Comuni cuneesi
per l'Imu al 0,38%
L’Ance di Cuneo chiede a tutti
i Comuni della provincia di di
applicare la riduzione dell’aliquota Imu (Imposta municipale unica) sino allo 0,38% per i
fabbricati costruiti e destinati
dalle imprese costruttrici alla
vendita (il cosiddetto ‘magazzino delle imprese edili’), così
come definito dall’articolo 56
del Decreto Liberalizzazioni
(D.L. 201/2012) anche grazie
agli emendamenti presentati
dall'Ance. L’Imu era stata inserita nella manovra finanziaria
‘Salva Italia’ del Governo Monti,
prevedendo originariamente
un’aliquota anche sugli edifici
invenduti pari allo 0,76%.
forti non dai consensi che pure non
mancano (oggi Monti è il capo del
governo con il maggior gradimento
nei sondaggi in Europa) il governo
trae l'unica ragione di esistenza. I
tre i vincoli italiani che il governo
intende abbattere sono: l'insufficiente concorrenza, la carenza
infrastrutturale e la burocrazia.
Un’occasione anche per i partiti che
intanto possono dedicarsi ad altro,
come indicato dal presidente della
Repubblica, per esempio alle riforme costituzionali (compresa la legge elettorale) nella sede propria che
è il parlamento. C’è tanto da fare.
Quali sbocchi sono possibili? Quello positivo sarebbe considerare questa crisi come una provocazione ed
infine come l’assoluta opportunità
per la creazione degli Stati Uniti
d’Europa. Con un’unica autorità
politica centrale europea che confermi le basi per una pace duratura
in quello che è ancora il mercato più
ricco del mondo. Una nuova occasione di crescita per tutti. Un sogno
per tanti. Se dovessero prevalere gli
arroccamenti, invece, il sistema Italia come lo conosciamo può saltare
e molti perseguono questo obiettivo.
Di certo, da un punto di vista economico il rischio per tutti sarebbe
quello di diventare, fenomeno che
si sta già verificando, appaltatori
di società cinesi, indiane, statunitensi, brasiliane, giapponesi, russe,
messicane, indonesiane… Sì, perché, in assenza di un’Europa forte,
come sostiene lo studio della britannica Euromonitor international
(la più importante società a livello
globale di analisi delle strategie di
mercato), tra poco più di vent’anni
nella top ten delle potenze economiche mondiali permarrebbero due
soli Stati europei: Germania e Gran
Bretagna. Ma agli ultimi due posti
e pronti a soccombere anche loro. I
primi sarebbero come nell’ordine
appena citato.
Franco Adriano
Cronista parlamentare “Italia Oggi”
hanno detto
Il decreto legge sulle liberalizzazioni delle professioni presentato e approvato dal Governo ha suscitato numerose reazioni anche tra gli ordini professionali della Granda. Ecco i commenti di notai, commercialisti e avvocati.
sì alle modifiche se portano vantaggi reali
“Non siamo contrari alle modifiche previste, purché creino degli effettivi
vantaggi per i cittadini e non mettano a rischio i pubblici registri del nostro Paese. Mi riferisco, ad esempio, alla possibilità per gli 'under 35' di
costituire una Srl senza controllo notarile: cosa che noi temiamo per i possibili problemi di infiltrazioni malavitose nel circuito economico. Piuttosto
che veder compromesso un sistema che funziona, proporremo al Governo
di effettuare interventi gratuiti nei confronti delle nuove imprese condotte
da giovani. Non siamo contrari neppure all’aumento del numero dei notai,
ma chiediamo che venga mantenuto un sistema rigoroso di selezione. Non
illudiamoci, infine, che la crescita del Paese passi dall’abolizione delle tariffe minime e massime delle prestazioni notarili. Da anni è già possibile
richiedere dei preventivi, ma innescando meccanismi da 'tariffa selvaggia'
il rischio è che a rimetterci sia la qualità del servizio offerto ai cittadini, con
ripercussioni soprattutto sulle fasce più deboli”.
Ivo Grosso, presidente del Consiglio notarile di Cuneo
il rischio è che ci rimettano i più giovani
"La nostra è una professione già ampiamente liberalizzata, che vive sul
mercato. Anche nella nostra provincia il numero dei commercialisti è superiore al necessario, prova tangibile che non siamo mai stati contrari a nuovi
ingressi; il problema è che sono proprio i nuovi iscritti, quasi tutti giovani,
a faticare di più perché non trovano una collocazione e sono costretti in
alcuni casi a ripiegare su mansioni poco qualificanti. Con l’abolizione delle
tariffe, che già di fatto erano poco applicate, e l’eccessiva apertura a nuovi
ingressi il rischio è che la professione si trasformi in un lavoro parasubordinato e sottopagato, agevolando chi negli anni ha raggiunto una posizione
e svantaggiando le nuove generazioni. Il ruolo degli ordini professionali è
proprio quello di tutelare i più giovani. Ad essere sincero, inoltre, non riesco
a percepire l’equazione: liberalizzazione uguale crescita del Paese; bisognerebbe intervenire in altre direzioni, mentre tra categorie bisognerebbe
lasciare da parte i contrasti per collaborare alla crescita comune".
Maurizio Grosso, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Cuneo
un quarto degli avvocati europei è italiano
"Il decreto legge del Governo sulle liberalizzazioni è stato concepito male.
A mio avviso non aiuterà i consumatori, ma favorirà i contraenti più forti,
creando una serie di problemi pratici per l’intero sistema della giustizia.
L’abolizione delle tariffe minime, per esempio, era già stata decisa nel
2006 col decreto Bersani; ora sono state eliminate le tariffe tout court,
eliminando i parametri necessari per la liquidazione delle spese da parte
del Giudice. In un lavoro come il nostro c’è bisogno di riferimenti, servono
soprattutto al cliente; anche perché il preventivo è sì obbligatorio ma solo
se espressamente richiesto. Pattuire poi un compenso prima di una causa
non è cosa semplice perché la mole di lavoro è difficilmente valutabile a
priori e i tempi necessari per portarla a termine non dipendono da noi. Detto
questo, la necessità di stimolare la concorrenza nella nostra professione
non è così avvertita se si considera che, a parte l’esame di stato, non esistono particolari barriere all’ingresso. Siamo già una delle professioni più
liberalizzate: un quarto degli avvocati europei è italiano".
Claudio Streri, presidente dell’Ordine degli avvocati di Cuneo
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l di là degli attacchi
speculativi internazionali che pure ci sono e
sono particolarmente
insidiosi. Non è obiettivamente
credibile, dunque, l’accusa di sadismo del medico, come se il governo
ce l’avesse nei confronti di questa
o quella categoria (emblematico
il taxista che davanti al microfono
dice: “Monti ce l’ha con noi, vuole
distruggerci”). Piuttosto, finché
l’Italia ha la necessità di presentarsi sui mercati internazionali,
bisogna dimostrare che gli italiani
quando vogliono sono seri: questo è
lo sforzo che il governo sta cercando
di fare. Ed è il motivo per cui politicamente oggi non esiste un’alternativa. Come dice l’anziano
giurista Giuseppe Guarino, ultimo
ministro della Partecipazioni statali nel dopo Tangentopoli, prima di
tutto in caso di alluvione “occorre
tirarsi al riparo della piena” che
altrimenti rischia di travolgere le
persone con le cose. L’attenzione è
alle maxi-scadenze di titoli di Stato
fra febbraio ed aprile. Grazie al tour
internazionale del capo del governo
alla ricerca di maggiore credibilità
e alle riforme messe in cantiere, un
primo segnale positivo è già giunto
con il calo dello spread fra i Btp italiani ed i Bund (che per Monti deve
ancora scendere “e scenderà”). Tuttavia, se non si riuscirà a diminuire
lo stock di debito pubblico in generale e quello detenuto all’estero in
particolare, che è il 40% del totale,
l’Italia non è fuori dal pericolo e
può essere ancora soggetta ad attacchi speculativi importanti. Perciò,
anche se può sembrare pazzesco
nell’attuale contesto affermare che
i problemi si risolvono con le sem-
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grandangolo
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N° 1
geac l'assemblea degli azionisti e l'aumento di capitale
Gilberto Manfrin
le
val
digi
S
i avvicina il giorno della
verità per l’Aeroporto
Olimpica di Levaldigi.
Il prossimo 14 febbraio infatti si terrà la riunione
dell’assemblea degli azionisti
della Geac, la società che ha in
gestione la pista cuneese. Una
data segnata con il pennarello
rosso, per un incontro che dirà
molto sul futuro dello scalo, che
ha assoluto bisogno di nuove
entrate economiche. Così, se da
un lato Levaldigi ha segnato un
nuovo record dal punto di vista dei passeggeri transitati nel
2011, con circa 225.500 viaggiatori, miglior performance
di crescita tra tutti gli scali
italiani con un +25% rispetto
all’anno precedente (quando
i passeggeri furono 180mila),
dall’altro vanno registrate le
grosse perdite d’esercizio, con
un ‘buco’ di circa 1,3 milioni di
euro, la stessa cifra che il consiglio di amministrazione indica
come aumento di capitale per
sostenerne lo sviluppo.
Ferma la posizione di Confindustria Cuneo, che partecipa al
capitale sociale di Geac con una
quota pari allo 0,24%. Il vice
presidente di Confindustria Cuneo con delega alle Infrastrutture, Filippo Monge, è chiaro:
“Riteniamo che Levaldigi debba restare al centro del sistema
dei trasporti aerei del nord
Italia, ma occorre fare sistema
per risollevare le sorti di questa struttura - afferma Monge
bilanci e strategie
aeroporto al bivio
Confindustria crede
nelle potenzialità
dello scalo ma
chiede che tutto
il territorio faccia
la sua parte per
modernizzare
l'infrastruttura
Filippo Monge ha la delega alle
Infrastrutture di Confindustria Cuneo
-. Il futuro di Levaldigi dovrà
passare attraverso un processo
di integrazione con i grandi
hub del nord Italia e penso soprattutto all’integrazione con
Caselle, ma anche con tutto il
sistema aeroportuale del nord
Italia. Tuttavia, di fronte a risultati non sempre performanti
e convincenti, risulta difficile
convincere gli azionisti a sottoscrivere aumenti di capitale.
L’Unione Industriale - prosegue
Monge - farà la sua parte proporzionalmente, ma la devono
fare anche tutti gli altri azionisti, nessuno escluso. Crediamo
nelle potenzialità di Levaldigi,
per la crescita del territorio e
per allargare le opportunità
occupazionali; siamo contenti
dei dati sui viaggiatori, ma ci
sono state scelte nel passato che
non hanno confermato le attese degli azionisti e sulle quali
adesso bisogna realizzare una
potente strategia industriale
per tornare a generare valore
sul territorio e per creare una
moderna infrastruttura”. Uno
scalo, Levaldigi, che deve ampliare la propria operatività:
“Dobbiamo iniziare a pensarlo
anche in un’ottica di scalo merci
- sottolinea Monge -. Per questo l’Unione Industriale resta in
attesa di sapere quali saranno le
strategie e gli sforzi per andare
in questa direzione, quindi per
muoversi anche sotto un profilo di attrattività, di scambi, di
flussi industriali rispetto ad un
concetto che non può più essere
unicamente di flusso turistico”.
Sulla vicenda pesa inoltre la
questione Ryanair, con lo scalo
cuneese che punta a diventare
base della compagnia irlandese
se la trattativa tra la Regione e
la Ryanair stessa dovesse andare
a buon fine: “Ryanair è il prodotto della modernizzazione e
noi dobbiamo restare ancorati a
tutto ciò che è modernità - conclude Monge -. La politica deve
fare i suoi passi, ovviamente, ma
credo che si debba fare tutto e
di più per tenere un operatore
di queste dimensioni e se serve
cercarne anche altri. Esistono
infatti molteplici compagnie
low-cost che portano a grande
mobilità di persone. Persone
vuol dire ricchezze, richiesta di
turismo, un importante capitolo dell’industria cuneese”.
informazione redazionale
quando la banca entra a scuola
“
La banca a scuola” è un
progetto ormai consolidato che punta a simulare con la partecipazione diretta degli studenti tutto il
complesso delle operazioni e delle
attività che vengono svolte quotidianamente da una banca. Nato
alcuni anni fa dalla comune volontà della Cassa di Risparmio di
Fossano e dell’Istituto di istruzione superiore “Vallauri”, coinvolge
gli alunni del triennio Igea (quello
che un tempo era denominato “ragioneria” e ora “amministrazione,
finanza e marketing”) e i docenti del dipartimento di Economia
aziendale. Il progetto si articola
in una serie di interventi e lezioni pratiche disseminate nell’arco
dell’anno scolastico. Protagonisti
sono i responsabili e vari esperti
della banca fossanese, che in-
Foto di gruppo intorno al presidente della Cassa di Risparmio di Fossano Beppe Ghisolfi degli studenti partecipanti al progetto che coinvolge Crf e Istituto Swuperiore "Vallauri" di Fossano
contrano gli studenti in classe e
presentano le diverse operazioni bancarie. Tanti gli argomenti
trattati: conti correnti e finanziamenti, operazioni in titoli e cambi,
alcuni problemi di attualità legati
al sistema finanziario mondiale,
nazionale e locale, come funziona
il bilancio di una banca...
Proprio a dicembre gli studenti
della classe 5ªA Igea (foto a lato)
hanno partecipato, nell’ambito
degli incontri previsti dal progetto,
ad una conferenza tenuta da Beppe Ghisolfi, presidente della Crf. Il
relatore ha illustrato l’attività delle
banche di territorio e l’incidenza
dell’attuale crisi finanziaria, con
analisi, commenti e confronti circa
la sua possibile evoluzione. L’inter-
vento è poi proseguito con il commento dei parametri fondamentali
di Basilea 3 sull’adeguatezza patrimoniale delle banche. “Con parole chiare ed efficaci - dicono gli
studenti -, il presidente Ghisolfi ci
ha fatto toccare con mano gli effetti
di tutto ciò sulla realtà quotidiana
di oggi. Pur nella complessità di
alcuni argomenti trattati, l’espo-
sizione precisa e competente ha
catturato la nostra attenzione, ci
ha permesso di inquadrare le problematiche affrontate e di ottenere esaurienti risposte alle nostre
domande. Riteniamo che questa
attività rappresenti un momento
importante di contatto tra il mondo
scolastico ed il mondo del lavoro e
costituisca un arricchimento per
entrambe le parti”.
“È un’iniziativa decisamente positiva e per noi molto importante,
in quanto la maggior parte dei nostri dipendenti arriva proprio dalla
ragioneria – dice Beppe Ghisolfi,
presidente della Crf -. I risultati
sono ottimi, ne ho la prova concreta durante i colloqui di lavoro con
i neoassunti. Ringrazio gli insegnanti e mi auguro che il progetto
continui ad essere proposto anche
nei prossimi anni”.
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grandangolo
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confronto APERTO COSA PENSANO GLI IMPRENDITORI
futuro in bilico
tra luci e ombre
La vocazione
turistica trova più
consensi di quella
commerciale, ma
su tutto pesa
il problema della
sostenibilità
In senso orario, a partire
da in alto a sinistra:
Amilcare Merlo,
Corrado Caviglia,
Sandro Dardanello,
Franco Biraghi
e Elena Lovera
Franco biraghi
"non sarà mai uno scalo merci, ma non VA eliminato"
“Una struttura importante per la provincia che nel suo piccolo, nonostante i debiti, ci tiene collegati
al mondo”. Franco Biraghi presidente della sezione Alimentare di Confindustria Cuneo ‘salva’ simbolicamente lo scalo di Levaldigi, sottolineando come siano altre le infrastrutture che dovrebbero essere
‘tagliate’ perchè dispendiose per le tasche dei cittadini: “Penso che se dobbiamo eliminare qualcosa
in provincia di Cuneo questo qualcosa non è certamente l’aeroporto di Levaldigi. Farei piuttosto a
meno, per esempio, di quelle tratte ferroviarie che non servono a nulla come la Savigliano-Saluzzo
o la Saluzzo-Cuneo. Reinvestendo le spese per queste tratte obsolete, si manterrebbe dieci volte un
aeroporto come Levaldigi che ha un deficit che andrebbe drasticamente diminuito”. Ma che tipo di
servizi dovrebbe offrire in futuro l’aeroporto? “Levaldigi come scalo merci per la nostra provincia? Non
scherziamo! Le merci arrivano dove ci sono centri di logistica e grosse imprese che fanno logistica in
giro per tutta l’Europa. Io vedo l’aeroporto come scalo turistico o come collegamento low-cost con i
Paesi dell’Est, ma non certo con funzioni da interscalo logistico. Cuneo è in un angolo dell’Italia. Detto
questo , credo che sia una struttura da salvaguardare, valorizzandola per quello che è, facendo attenzione a non gettare via i soldi perché, forse, in questi ultimi anni ne sono già stati buttati via troppi”.
amilcare merlo
"gioiello da custodire, ma bisogna abbattere i costi"
“Un gioiello che va sicuramente custodito”. Amilcare Merlo, vice presidente vicario di Confindustria Cuneo e delegato all'Internazionalizzazione, di girovagare in auto per l’Italia per impegni
di lavoro non ne può più: “Per andare da Cuneo a Bologna ci vogliono quattro ore. Un aeroporto
come quello di Levaldigi dovrebbe servire per collegare città relativamente vicine alla Granda.
Possibile che non si possa fare nulla per rendere la struttura più operativa? Ci sono mille limitazioni dovute a collegamenti non perfettamente razionali con altri aeroporti e con le infrastrutture.
Le istituzioni hanno il dovere di mantenere vivo Levaldigi e se possibile potenziarne i servizi. Una
struttura che arriva a conteggiare oltre 225mila passeggeri l'anno merita più considerazione”.
Con un nodo da sciogliere in fretta: “Non dev’essere la Geac a pagare il personale che gestisce la
torre di controllo. Il rosso si ridurrebbe della metà se a sobbarcarsi la spesa fosse, come per gli
altri scali italiani, lo Stato. Sono vent’anni che si parla di questo ma nulla è cambiato. Bisogna
creare un indotto che attiri sempre più i turisti e fare in modo che Levaldigi possa diventare
anche punto di riferimento per le esportazioni delle nostre imprese”.
corrado caviglia
"se non è sostenibile bisogna fare altre scelte"
“Levaldigi, convivendo con un vicino così importante come Caselle, è destinato a rimanere un
aeroporto minore,senza possibilità di aumentare i ricavi, continua a riportare perdite che ogni
anno, puntualmente, si ripresentano”. Corrado Caviglia, delegato alle Relazioni industriali di Confindustria Cuneo, esprime le sue perplessità sullo scalo cuneese: “è una struttura importante, ma
se non ci sono i presupposti per poterla sostenere bisogna prenderne atto e capire che non si può
andare avanti. D'altronde il malcontento monta sempre quando è ora di tirare fuori i soldi. Personalmente credo che Confindustria debba contribuire nel momento in cui tutti i soggetti in causa
siano convinti di sostenere il progetto. Ma sollevo dei dubbi, perché ritengo che lo scalo non abbia
un futuro redditizio e minimamente sostenibile. Non credo che la piccola quota che Confindustria
stanzierà possa servire a molto e non vorrei che alla lunga risultino soldi buttati via”. Ma che
destinazione dare dunque all’aeroporto affinchè possa sopravvivere? “Se oggi il traffico merci è
marginale un motivo ci sarà. Evidentemente Levaldigi non è ritenuto strategico dagli imprenditori.
Ma è la risposta che il mercato ha dato in questi anni”.
sandro dardanello
"utile per la manodopera, ma puntiamo sul turismo"
Sandro Dardanello, già consigliere della Sitraci prima che la società confluisse in Geac, è perfettamente a conoscenza delle vicende legate allo scalo cuneese. “Per noi imprenditori edili è un’infrastruttura indispensabile per far arrivare manodopera qualificata dall’Est, vedi carpentieri e
muratori, figure professionali che stanno scomparendo". Sulla destinazione d'uso: “Il trasporto
merci sarebbe un canale molto utile per l’economia del territorio, mi auguro che venga presto
preso in considerazione, ma la nostra provincia è un’attrazione soprattutto a livello turistico. è
importante sfruttare Levaldigi per portare turisti in provincia, ma prima bisogna potenziare le
strutture ricettive, alberghi e agenzie turistiche. Se poi la Regione finanziasse anche da noi i tour
operator sulla base dei turisti in arrivo, ne beneficerebbe anche Levaldigi”. Quanto al ‘buco’ nel
bilancio: “La perdita di 1,3 milioni di euro non è una cifra così drammatica considerato l’incremento del traffico di passeggeri annuo che è schizzato a 225 mila. Se chiudessimo l’aeroporto
resterebbero senza lavoro una sessantina di dipendenti, una ricaduta occupazionale che non
possiamo dimenticare. Si dice sempre che Cuneo pecca di infrastrutture: abbiamo un aeroporto
e noi cosa facciamo, lo chiudiamo? è un paradosso di cui non possiamo macchiarci”.
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“ Perché continuo a investire
in forti campagne pubblicitarie
anche adesso che la mia azienda è diventata
il maggior produttore mondiale di chewing gum?
Per lo stesso motivo per cui il pilota di un aereo
tiene i motori accesi anche dopo il decollo.”
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elena lovera
"vigilare sulla gestione e integrazione con caselle"
“Continueremo a sostenere Levaldigi, ma non chiedeteci di tirare fuori altri soldi”. Elena Lovera,
imprenditrice nel comparto edile, sottolinea la scarsa utilità dello scalo cuneese per il tessuto
industriale provinciale: “Ci sono gravi lacune infrastrutturali all’arrivo e pochi collegamenti aerei
che potrebbero essere utili. Il volo su Roma, per esempio, di cui tanto si è discusso, io non lo
ritengo strategico. Per averne uno solo al giorno preferirei potenziare le linee per la capitale da
Caselle, così da avere più alternative”. Che fare allora dello scalo? “Io non dico di chiuderlo, ma
va organizzata una più ampia sinergia con Caselle, perché di questo passo a Cuneo continueranno ad atterrare voli di serie B e Levaldigi andrà incontro ad una inevitabile chiusura. Credo che
non si possa chiedere a Confindustria di fare più di quello che oggi fa per l’aeroporto: abbiamo
una quota simbolica e in questo momento possiamo continuare a sostenerlo in questo modo.
Dobbiamo chiedere alle istituzioni, in particolar modo alla Regione, che si faccia di tutto per
integrare Levaldigi con Caselle e, soprattutto, che si vigili sulla sua gestione, per fare in modo
che Cuneo non resti com’è ora, uno scalo per i voli di serie B”.
dal 1998 al fianco delle aziende che crescono.
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6
attualità
Febbraio 2012
N° 1
Foto: Atl Cuneo
news
A partire da in alto:
Gianni Ferrero, presidente
sottosezione Albergatori;
Bruno Vallepiano, presidente
sottosezione Impianti a fune;
Alberto Cirio, assessore Sport
e Turismo Regione Piemonte
La conca innevata di Prato Nevoso (Foto: Archivio Atl Cuneo)
continua lo stato d'emergenza le società di impianti a fune e gli albergatori sono in ginocchio
la neve non basta a coprire la crisi
Ilaria Blangetti
F
inalmente è arrivata.
Dopo mesi di siccità
e temperature miti la
neve ha riportato il
Cuneese nell’inverno e ha dato
speranza al mondo del turismo
sugli sci.
La neve ha imbiancato i comprensori che da settimane aprivano a singhiozzo grazie all’innevamento artificiale anche se
molti impianti hanno visto il
loro debutto stagionale solo
dopo la nevicata di fine gennaio.
Tardi, decisamente troppo tardi. Anche se ora si scia regolarmente sulle piste di tutto il
Cuneese l’emergenza, infatti, è
tutt’altro che finita: tre mesi di
siccità e la mancanza di neve durante il periodo natalizio hanno
lasciato un danno economico
ingente per un’aziende che è
capace di attirare, ogni inverno
sulle nostre montagne, 2 milioni di turisti.
“Non sono le nevicate di questi
giorni a poter sanare una crisi
che ha ormai compromesso il
50% del fatturato dell’intera
stagione e delle aziende della
neve, impedendo loro di lavorare normalmente nei mesi turisticamente più intensi”. Sono le
parole dell’assessore regionale
al Turismo Alberto Cirio durante il tavolo di crisi sulla neve
istituito dalla Regione e riunitosi il 30 gennaio per la seconda volta. Il provvedimento ha,
fra gli obiettivi, anche quello
di colmare una lacuna a livello
legislativo dove non è previsto
lo stato di calamità da “siccità
nevosa”.
“Il tavolo di crisi è un’importante garanzia che permette
di mantenere vivo il problema:
altrimenti, com’è accaduto in
passato, sarebbe bastata una nevicata a cancellare l’emergenza
- commenta Bruno Vallepiano,
presidente della sottosezione
Impianti a fune di Confindu-
stria Cuneo -. L’arrivo della
neve è indubbiamente una boccata d’ossigeno ma, nella migliore delle previsioni, riusciremo a recuperare il 20% della
stagione perché le giornate con
più affluenza, quelle del periodo
natalizio, ormai sono perse. Il
danno è evidente. Non dimentichiamo che per prepararsi alla
stagione sono stati fatti importanti investimenti, oltre alla
normale manutenzione. Soldi
spesi nell’attesa di aprire gli impianti”.
Il 18 gennaio si era svolto, in
Confindustria a Cuneo, un vertice organizzato dalla sezione
Turismo, presieduta da Alberto
Rinero, con gli assessori regionali e provinciali al Turismo,
Alberto Cirio e Pietro Blengini, e gli operatori del settore
per fare il punto della situazione e spiegare i provvedimenti
espressi dal tavolo di crisi. Ecco
i primi risultati: “Innanzitutto
il buon esito del provvedimen-
to presentato dall’onorevole
Guido Crosetto nell’ambito del
decreto 'milleproroghe' che fa
slittare di due anni la fine della vita tecnica degli impianti in
scadenza quest’anno - commenta Alberto Cirio -. Abbiamo fatto anche passi avanti con l’Abi
per la moratoria sulle rate dei
mutui”. Un intervento, questo,
che mira a ottenere la moratoria di almeno un anno sui ratei
delle imprese danneggiate dalla
calamità. “È evidente che le nostre azioni non sono rivolte solo
ai gestori degli impianti - precisa Cirio -, ma a tutto l’indotto
della ristorazione, del commercio e dei lavoratori di questo
comparto, che vivono oggi una
situazione drammatica”. Il danno economico, infatti, è ingente per tutto il sistema neve. “I
nostri alberghi hanno perso il
60% del fatturato - dice Paolo
Bongioanni, direttore dell’Atl
del Cuneese -, senza contare
che molte settimane bianche
Così vicine, così facili, così salutari.
Così vicine da essere raggiungibili in pochi minuti. Così immerse nella pineta ai piedi del Monte Pigna,
lontane dallo stress cittadino, sono il luogo ideale per trovare un momento da dedicare a se stessi. Alle Terme
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famose per le proprietà ipotermali. Così salutari da generare da subito un immediato e duraturo benessere.
in programma a febbraio sono
state annullate. Indubbiamente
i pendolari dello sci si riverseranno subito sulle piste innevate ma è necessario un ulteriore
sforzo promozionale per riempire gli alberghi e far sapere,
anche all’estero, che ora la neve
c’è”. Dello stesso parere Gianni
Ferrero, presidente della sottosezione Albergatori di Confindustria Cuneo: “Il periodo migliore è alle spalle e molti turisti
hanno ormai disdetto le loro
prenotazioni. Rispetto all’anno
scorso i nostri hotel hanno registrato un calo di presenze tra il
40 e il 70%. Un danno che recupereremo solo in parte grazie al
turismo dei week-end”.
Intanto l’assessore Cirio ha
precisato che si sta lavorando
per un ulteriore modifica alla
Legge regionale 2 che regola
il sistema neve, per individuare
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caso situazioni analoghe dovessero ripetersi in futuro.
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Febbraio 2012
7
attualità
N° 1
trasporto pubblico locale i nuovi tagli
contratti di rete
Unioncamere Piemonte, Camera di commercio e Confindustria
Cuneo finanziano due bandi a livello provinciale e regionale
Lunedì 16 gennaio, nel salone d'onore della Camera di commercio, sono state presentate le iniziative promosse da
Unioncamere Piemonte - Camera di commercio di Cuneo con Confindustria Cuneo, articolate in due bandi finalizzati
a promuovere la creazione di ‘Reti di imprese’ a livello regionale e provinciale. I contratti di rete, cioè gli accordi tra
imprese che decidono di unirsi per avviare processi di riorganizzazione delle filiere, incrementare l'efficienza produttiva
e potenziare lo sviluppo commerciale, la capacità innovativa e l’internazionalizzazione sono uno dei nuovi percorsi
capaci di regalare più competitività al territorio e alle imprese in esso operanti.
Il bando regionale prevede sei voucher da 6.000 euro ciascuno, per supportare le imprese che hanno deciso di mettersi insieme facendo ricorso al contratto di rete. A livello provinciale i voucher sono tre, di 5.000 euro l’uno e le precandidature all'ente camerale cuneese possono essere presentate sino al 30 aprile 2012, un arco di tempo più ampio
per favorire nuovi contatti e l'elaborazione di progetti operativi. È possibile l'adesione ad entrambi i bandi, ma non
sono cumulabili i benefici. In pratica, è consentito tentare le due strade, salvo l'obbligo di rinuncia a una delle due se
si supera con successo l'altra.
“Il concetto di rete è una proposta concreta contro l’attuale crisi - afferma il presidente della Piccola industria di
Confindustria Cuneo, Mauro Gola - . Le reti rappresentano una prospettiva di crescita del nostro territorio, per questo
è importante continuare a promuovere le alleanze interaziendali. Unire le forze, per esplorare nuove opportunità di
business condivise, consente di recuperare efficienza organizzativa e reagire così alla crisi. Una ‘strategia della rete’
in cui ottimizzare i costi, ridurre le diseconomie, condividere informazioni, può essere la soluzione più adeguata per
l'organizzazione di attività economiche in condizioni di rapido cambiamento tecnologico, una specifica forma evolutiva
del decentramento produttivo”.
“Le organizzazioni professionali di categoria, con particolare riguardo alla componente industriale, hanno sottolineato
in più di un'occasione l'interesse, a livello locale, per i sistemi di 'reti di impresa - spiega il presidente della Camera di
commercio di Cuneo, Ferruccio Dardanello -. In tale ottica, viste le istanze, insieme a Confindustria Cuneo si è deciso
di intervenire potenziando le risorse stanziate a livello regionale, istituendo un bando a voucher anche in provincia di
Cuneo per incrementarne le opportunità”.
pari opportunità conciliazione tempi di lavoro e famiglia
situazioni più facili
da gestire nelle pmi
Ilaria Blangetti
Egle Sebaste,
“
di
Purtroppo la conciliazione dei tempi di lavoro
e famiglia delle donne
lavoratrici è ancora una
questione lasciata alla sensibilità dei singoli datori di lavoro.
Anche se, in una realtà mediopiccola come la nostra, è più
facile che le soluzioni vengano
trovate, condivise e adottate”.
Sono le parole di Egle Sebaste che ha partecipato, in rappresentanza di Confindustria
Cuneo, al seminario di studio
“Più donne per una politica che
cambia”, che si è svolto il 20
gennaio in Provincia sul tema
della partecipazione equilibrata
delle donne e degli uomini nella
politica, nel lavoro e nella società. All’iniziativa, proposta dalla
Commissione regionale di Pari
Opportunità in collaborazione
con la Provincia di Cuneo, erano presenti, oltre alla presidente
Gianna Gancia e all’assessore
alle Pari Opportunità Anna
Mantini, la consigliera di Parità regionale supplente Franca
Turco, la Consigliera di Parità
provinciale Daniela Contin e la
titolare della Sebaste
Gallo d'Alba
"Tanto dipende
dalla sensibilità
dei datori di lavoro,
ma nelle piccole
realtà le soluzioni
sono più semplici"
direttrice del Dipartimento di
Scienze Sociali dell’Università
degli Studi di Torino e direttrice
del Laboratorio Frame di Corep, Adriana Luciano.
Al tavolo di lavoro i principali
rappresentanti delle realtà socio-economica cuneese per parlare, condividere e capire cosa è
stato fatto e cosa c’è da fare in
tema di donne e politica, donne
e mercato del lavoro e welfare.
Tutte le intervenute hanno potuto condividere esperienze,
problematiche e idee per riuscire ad attivare una vera sinergia
del territorio a favore di una
tematica comune, importante e
delicata. Durante l’incontro si è
parlato anche dell’azienda dolciaria Ferrero spa di Alba, riconosciuta come una “miniera di
buone prassi” per la capacità di
porre la persona al centro delle
strategie di sviluppo aziendale:
ultima tappa del percorso, in tal
senso, la recente firma dell’Accordo Integrativo Aziendale.
“Confindustria è interessata a
partecipare a tavoli di lavoro
che si occupano di pari opportunità e, anche grazie alla presidente Nicoletta Miroglio - ha
continuato Sebaste -, il ruolo
delle donne nell’associazione
è in continua crescita”. Dalle
conclusioni di fine mattinata
è emerso come sia necessario
ragionare di condivisione, perché il tema è sempre meno delle
donne e sempre più dell’intera
società.
L’iniziativa ha già toccato 22
Comuni delle 8 province piemontesi con 76 diversi incontri:
i risultati saranno presentati
dalla Commissione Regionale
Pari Opportunità entro la fine
del mese di febbraio.
occupazione
in pericolo
I
l 2012 è iniziato come si
temeva. I tagli annunciati
al Trasporto pubblico locale sono diventati triste
realtà e da gennaio la riduzione
delle corse è operativa.
“La Provincia di Cuneo, unica in Piemonte, è stata la prima ad aver già operato i tagli
2012 sul Tpl senza aspettare le
conclusioni derivanti dai tavoli tecnici - commenta Michele Marengo, presidente della
Sezione Autolinee di Confindustria Cuneo -. Dopo la sentenza del Tar di dicembre che
ha dato ragione alle autolinee
nei confronti della Regione,
relativamente ai tagli sul 2011
e all’accordo Governo-Regioni
sul Tpl, speravamo di veder sospeso il provvedimento nell’attesa di capire se le risorse stanziate dall’esecutivo avrebbero
permesso di limitare i danni.
Invece la Provincia è andata
avanti sulla sua strada”.
I tagli hanno colpito in particolar modo le linee operaie che
servono le aziende più importanti del territorio: infatti, dei
693 mila chilometri tagliati
quasi 600 riguardano queste
corse (particolarmente razionalizzati i servizi per gli stabilimenti Michelin di Cuneo e
Fossano).
“I tagli derivano anche dall’impossibilità della Provincia di
adempiere alla rivalutazione
dei corrispettivi economici aggiunge Marengo -, come previsto dal bando per il Tpl nel
Cuneese”, vinto dal Consorzio
Granda Bus, unico partecipante alla gara europea. “
Michele Marengo,
presidente sezione
Autolinee
Confindustria Cuneo
"Prendiamo atto
che la Provincia
non ha sospeso
il provvedimento
nonostante le
nuove risorse"
La situazione è gravissima e se
non cambierà saremo costretti ad ulteriori tagli a partire
dal 1° aprile quando dovremo
razionalizzare pesantemente i
servizi festivi - continua Marengo -. Si tratta di un enorme
danno economico per le aziende
che si ripercuoterà sui posti di
lavoro”. Alcuni contratti a tempo determinato non sono stati
rinnovati e altri posti sono a
rischio.
“Ma il danno è ingente anche
per l’utenza - continua Marengo -, amareggiata dalla riduzione del servizio, con grande
disagio dei lavoratori che si
appoggiavano ai bus per raggiungere il posto di lavoro. Le
altre Province del Piemonte
hanno preso tempo nell’attesa
di capire di quante risorse statali potranno disporre, cercando di operare i tagli solo se non
ci sarà altra soluzione. Per noi
sarà difficile tornare indietro,
ormai la razionalizzazione è in
corso”.
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crisi e dintorni
Febbraio 2012
N° 1
dibattito "I giovani italiani: una risorsa oltre i confini"
il "contro-esodo"
dei cervelli italiani
Alessandro Rosina,
presidente ITalents
e docente
di
Demografia all'Uni-
versità
Cattolica di Milano
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L'Italia non è
necessariamente
di chi la calpesta,
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prende cura,
anche oltre
confine. Bisogna
fermare la fuga
verso l'estero
Luglio
Gilberto
Fiorenza Barbero
V
hope
i siete mai interrogati
sulla radice etimologica della parola
“giovane”? Ebbene
deriva da “giovare” e dal latino
“iuvare”: essere utili, contribuire fattivamente al bene comune,
compito riservato appunto ai
giovani. In Italia, dati alla mano,
questo intento pare non realizzabile, con conseguente fuga dei
cervelli all'estero.
A fine giugno 2011, il Gruppo
Giovani Imprenditori ha organizzato, presso il San Giovanni
Resort di Saluzzo, un convegnoprovocazione dal titolo “L'Italia
non è più un paese per giovani.
Andare o restare? Should I stay
or should I go?”. Ne erano emersi pareri diversi, ma alla fine ha
vinto chi vuole restare:“perché
crediamo che in Italia ci sia ancora spazio per noi giovani e
perché possiamo contribuire a
fare dell'Italia un grande Paese”.
Da conclusioni diverse si è invece mosso il dibattito “I giovani
italiani: una risorsa oltre i confini”presso il centro Congressi S.
Agostino a Fossano venerdì 20
gennaio, organizzato dall'associazione di promozione sociale
“Liberospazio” in collaborazione con ITalents (rete di connessione che favorisce l'interscambio
tra talenti in Italia e all’estero).
Ospite d'eccezione: Alessandro
Rosina, professore di Demografia all'università Cattolica di
Milano, presidente di ITalents,
una delle voci più autorevoli
circa i mutamenti sociali della
realtà italiana, che ha presentato
un'interessante, quanto allarmante, spaccato della condizione
giovanile nel Belpaese, fornendo delle risposte alla consueta
domanda:“L'Italia è ricca di talenti: perché, per avere successo,
si deve andare all'estero?” e trasformando questa debolezza in
Simone Ghiazza,
presidente del
Gruppo Giovani
Imprenditori di
Confindustria Cuneo
punto di forza.
“L'Italia fatica a crescere, è avvitata sul presente - sostiene Alessandro Rosina - e anche in passato non ha mai preso delle misure
adeguate in favore dei giovani.
Dagli anni '90 ad oggi, si è registrato un forte calo demografico
giovanile (da 9 a 3 milioni), con
un'incidenza altrettanto negativa dal punto di vista elettorale.
Si pensi inoltre che lo studente
italiano entra nel mondo del lavoro con circa tre anni e mezzo
di ritardo rispetto alla media
europea”. Ecco il paradosso:
essendo i giovani italiani numericamente minori dovrebbero
godere di maggiori vantaggi e
opportunità, lo Stato dovrebbe
investire sul capitale umano per
creare nuova ricchezza e un Paese più sano, facendolo uscire da
quella pericolosa spirale (alto
debito pubblico, basso Pil, minor dinamismo e crescita, scarsa
propensione al cambiamento)
Manfrin
2011
N° 6
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’Italia anco
un grande
cio
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paese”.
cuneo
che si è venuta a generare. Ma
questo non succede e i cosiddetti
“Brain drain”, giovani che tentano la fortuna all'estero sono 1
milione e mezzo e 6.500 i laureati che, nel 2008, hanno lasciato
lo stivale.
Questa situazione non si è generata oggi; è il frutto di una mentalità passata, per certi aspetti
dura a morire, che ha favorito un
sistema bloccato e poco virtuoso.
Ma i giovani sono una risorsa,
anche se lasciano l'Italia, e a loro
si deve guardare per risolvere i
problemi. Per molti di loro, numerose sono le ragioni per andare all'estero: forte propensione
a muoversi, idee più facilmente
realizzabili, stipendi più alti,
maggiore meritocrazia e un più
adeguato Welfare.
Dopo un primo spaesamento, la
fuga dei cervelli sta generando
un atteggiamento positivo nella
coscienza collettiva italiana, con
forte volontà di cambiamento.
L'Italia non necessariamente è
di chi la calpesta, ma di chi se ne
prende cura, anche oltre confine.
Questo è lo spirito che muove
l'associazione ITalents impegnata altresì nel “contro-esodo” per
favorire cioè il rientro dei cervelli, attraverso azioni concrete
quali riconoscere finanziamenti
per idee vincenti e lungimiranti
tra i giovani all'estero.
“I dati che ha fornito Rosina - afferma al termine del
convegno Simone Ghiazza,
presidente Ggi - sono incontestabili. In Italia, da tempo, i
giovani tentato di lottare, ma
non ottengono ciò che sperano,
perché ad oggi non ci sono le
condizioni per migliorare. Le
soluzioni che Rosina propone
sono condivisibili e penso che
il governo Monti, al momento,
sia l'unica soluzione possibile
per riassestare il sistema, dopo
di che dalla tecnocrazia si deve
tornare alla politica”.
Febbraio 2012
9
crisi e dintorni
N° 1
focus group le best practices aziendali contro la crisi
l'industria investe
nella conoscenza
Emma Marcegaglia,
presidente nazionale
Confindustria
Paolo Ragazzo
P
anti
doti
arla anche cuneese lo
studio “L’industria
cambia volto. Conoscenza e crescita: le
nuove strategie delle imprese del
Sistema Confindustria”elaborato dal Centro Studi nazionale di
Confindustria che ha coinvolto
nell’indagine 450 aziende italiane con l’obiettivo di conoscere quali strategie sono state
adottate dalle imprese manifatturiere per fronteggiare le nuove sfide competitive.
Nel Focus Group, senza precedenti per la numerosità delle
imprese interessate, sono state
prese in considerazione anche
alcune aziende “made in Granda”: Balocco, Dromont, Ferrero, Giletta, Gruppo Tessile
Miroglio, Manitowoc Crane
Group Italia e Merlo, oltre alle
multinazionali Saint Gobain e
Sanofi Aventis, presenti sul ter-
ritorio provinciale con alcuni
stabilimenti. Tutte imprese che
si sono dimostrate in grado
di fronteggiare con successo i
grandi cambiamenti che hanno
investito il sistema industriale,
riuscendo a rafforzare la posizione competitiva.
In generale, questo lavoro sembra disattendere il concetto per
cui le aziende italiane guardano
soprattutto alla flessibilità dei
costi per essere più efficienti,
mettendo in luce invece la capacità di innovazione e l’investimento in conoscenza tecnologica per farsi trovare competitivi
sui mercati internazionali. E i
costi in questo quadro sono importanti, ma non una variabile
strategica.
Tra le nuove strategie adottate
sono centrali invece: tecnologia, qualità, capacità di interazione “strategica” con la domanda, attenzione alla qualità
del capitale umano, capacità di
Luca Paolazzi,
direttore nazionale
Centro Studi
Confindustria
Secondo una ricerca
su 450 aziende
italiane (8 cuneesi),
il contenimento
dei costi non viene
considerato se si
tratta di acquisire
nuovo sapere
L’INDU
STRIA
ITALIA
CAMBI
A VOLT NA
O
Cono
le nuov scenza e cresc
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findustri
a
Centro
Studi
Progetto
Focus G
roup
spingersi all’estero nei mercati
che contano. È la conoscenza,
poi, che assume una centralità
assoluta: il vero valore aggiunto
capace di distinguere un’impresa dalle altre. È questo un punto di rotta col passato perché ci
si concentra sull’investimento
permanente, sull’accumulazione delle conoscenze come fattore
competitivo. La rivelazione non
è ovviamente omnicomprensiva
delle strategie di tutte le aziende
italiane, ma la cosa importante
che emerge è che esiste un “pezzo”, variegato e non di nicchia,
di industria italiana che possiede quei requisiti fondanti per la
competitività.
“Confindustria ha dimostrato,
ulteriormente e in una fase delicatissima per l’economia italiana, di essere Sistema - dichiara la
presidente Emma Marcegaglia
nella premessa della ricerca -.
Grazie all’impegno di tante persone è stata raccolta una mole di
camera di commercio - unioncamere
Seminario sui servizi del territorio sull'innovazione
agroalimentare presso la Facoltà di Agraria di Cuneo
Mercoledì 15 febbraio alle ore 14 a Cuneo, presso la Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Torino (piazza
Torino 3), la Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con il Tavolo dell’innovazione agroalimentare coordinato
da Unioncamere Piemonte (a cui aderisce anche Cowwnfindustria Cuneo), organizzano un pomeriggio dedicato alle
aziende del settore agroalimentare, in cui i partecipanti potranno ottenere tutte le informazioni relative a servizi, opportunità e finanziamenti messi a loro disposizione dal sistema camerale, dai centri di ricerca e dal mondo accademico
su competitività, innovazione e internazionalizzazione. Sono previsti anche incontri personalizzati tra gli esperti delle
istituzioni coinvolte e le aziende interessate. Nella prima sessione di lavoro si parlerà di competitività e dei servizi
camerali di assistenza alle imprese in tema di innovazione, trasferimento tecnologico e progetti di ricerca europei. Seguirà la sessione dedicata ai finanziamenti e alle misure fiscali di supporto alle imprese, quali l’accesso al credito per
le nuove attività imprenditoriali o i bandi camerali sulle reti di impresa. Nella terza sessione, dedicata alla formazione
del capitale umano, saranno descritte le iniziative di collaborazione tra le imprese e le Università e quelle promosse
dal sistema camerale per avvicinare il mondo della formazione a quello del lavoro. Un’ulteriore sessione sarà dedicata
alla normativa e sicurezza alimentare a cura di Unioncamere Piemonte e del Laboratorio chimico della Camera di commercio di Torino: saranno affrontati temi come la regolamentazione del Made in, le regole sugli imballaggi e il nuovo
regolamento Ue sull’etichettatura dei prodotti alimentari. Infine, l’ultima sessione riguarderà l’internazionalizzazione,
con l’intervento degli esperti del Ceip (Centro estero per l’Internazionalizzatone del Piemonte): saranno descritti i
servizi per la promozione all’estero del comparto alimentare piemontese e delle nostre eccellenze enograstonomiche.
informazioni sulle strategie di
impresa come mai era accaduto
in passato. È, d’altronde, la prima volta che l’attività di ricerca
del Sistema viene orientata così
fortemente e direttamente verso
le imprese. È stata una precisa
decisione del vertice di Confindustria, con l’intento esplicito
di aiutare gli associati a orientarsi nelle fasi più critiche e confuse della recessione”.
In un contesto ancora di generale difficoltà per molte aziende, dunque, la ricerca “L’industria italiana cambia volto”
vuole offrire uno spaccato fatto
di realtà che ce l’hanno fatta a
reggere il colpo della crisi grazie alla conoscenza. È così che
le aziende coinvolte nell’analisi
sono state in grado di differenziare l’offerta in funzione di una
domanda che pretende sempre
più qualità. Le possibilità offerte dall’Ict, ad esempio, devono
essere sfruttate appieno proprio
per diffondere informazioni
dentro l’impresa e per entrare
in contatto con un maggior numero di clienti.
L’obiettivo finale delle aziende
resta quindi la crescita. Mettendo insieme l’espansione del
fatturato e il conseguimento di
un maggiore potere di mercato,
il desiderio di raggiungere una
dimensione maggiore è perseguito dalla maggioranza delle
imprese, con una quota doppia
di quella che indica l’aumento
dell’efficienza e della redditività.
Il contenimento dei costi è posto
sempre in fondo; non perché ad
esso non ci si dedichi attenzione,
ma perché le imprese sono consapevoli che la competitività si
costruisce strategicamente al
rialzo, ampliando la capacità di
operare su un numero maggiore
di mercati. E tra gli strumenti
più utilizzati al primo posto c’è,
manco a dirlo, l’investimento in
ricerca e innovazione.
10
crisi e dintorni
Febbraio 2012
N° 1
cassa integrazione l'andamento ed il consuntivo 2011
il calo della cassa
non si consolida
centri
studi
l'indagine congiunturale
Tra le industrie cuneesi peggiorano
le attese sul primo trimestre 2012
Il nuovo anno si è aperto con previsioni poco confortanti per il comparto
industriale cuneese. È quanto emerso dai risultati dell’Indagine Congiunturale relativa al primo trimestre 2012, resi noti dal Centro Studi di Confindustria Cuneo, che segnalano un ulteriore inasprimento delle aspettative
sull’evoluzione della congiuntura. Come si può vedere dal grafico sopra,
nella rilevazione, a cui hanno risposto 175 aziende di tutti i settori e dimensioni, si legge infatti un peggioramento del saldo ottimisti-pessimisti
relativo a produzione e ordini totali che fanno registrare rispettivamente un
calo di 13 e 8 punti percentuali, riportandosi così su valori di fine 2010. Il
tasso medio di utilizzo della capacità produttiva rimane pressoché stabile
e attestato intorno al 74%, un valore non così distante da quelli tipici delle
fasi di crescita. Si appesantisce, però, la situazione del carnet ordini: quasi
un’azienda su tre dichiara di avere ordini assicurati per meno di un mese.
Anche l’export risente dell’aggravarsi del quadro economico internazionale.
Il saldo ottimisti-pessimisti scende di quasi 7 punti percentuali e torna
negativo dopo sei trimestri. Sulle prospettive dell'export pesa soprattutto il
calo della crescita nell’Eurozona, verso cui si dirige in media oltre la metà
delle nostre esportazioni.
Il peggioramento delle attese si riflette sulle decisioni di investimento delle
imprese che stentano a decollare, complice il deterioramento della situazione finanziaria, appesantita da problemi di liquidità (quasi due aziende
su tre dichiarano ritardi negli incassi) e da crescenti difficoltà nel reperimento di credito a costi competitivi presso il sistema bancario. Le preoccupazioni delle imprese sull’evolversi della congiuntura sembrano riflettersi
sulla situazione occupazionale che, seppur in lieve miglioramento rispetto
alla precedente rilevazione, resta ancora critica. Un’impresa su quattro,
infatti, non esclude di dover far ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni
(CIG) nei prossimi mesi e anche il saldo ottimisti-pessimisti sulle tendenze
dell’occupazione resta attestato su valori negativi (-6,9 punti percentuali).
A livello settoriale, le imprese meccaniche sono quelle che, dopo le alimentari, manifestano le attese meno pessimistiche per i prossimi tre mesi,
grazie ad una sostanziale tenuta dell’export. Nel comparto dell’edilizia ed
affini le attese delle imprese continuano peggiorare, come nei tre trimestri precedenti. La situazione del settore alimentare permane abbastanza
buona. Le imprese della chimica e gomma-plastica confermano i segnali
di rallentamento già evidenziati a settembre. In peggioramento anche le
attese delle imprese grafiche.
L'anno scorso il
monte ore è sceso
di 4 milioni rispetto
al 2010 (-34,5%),
ma le previsoni sul
2012 sono negative
e la situazione
resta anomala
“
Nel 2011, nel ramo industria in provincia di
Cuneo, l’Inps ha autorizzato 4 milioni di ore
di Cassa integrazione guadagni
in meno rispetto al 2010, facendo registrare una variazione tendenziale media su base annua di
-34,5%”. Il Centro Studi di Confindustria Cuneo fa anche notare
come tra il mese di novembre e
quello di dicembre 2011 si sia verificata un’inversione di tendenza rispetto ai continui aumenti
che hanno caratterizzato gli ultimi anni. “Bisogna però considerare che il monte ore annuale
del 2011, pur significativamente
inferiore rispetto al 2010, resta
comunque altamente superiore a
quello degli anni pre-crisi: se nel
2007 le ore autorizzate erano
1,3 milioni, infatti, l’anno scorso sono state 8 milioni”.
“Il Report - continua il Centro
Studi - non fa che confermare i
risultati annunciati nelle scorse
settimane attraverso l’Indagine
di previsione per il primo trimestre 2012, dove il 24,9% delle
aziende prevedeva di dover far
ricorso alla Cassa integrazione
guadagni nei primi mesi dell’anno. Nonostante il buon risultato
dell’anno appena concluso, infatti, gli indicatori qualitativi
raccolti anticipano nuovi incrementi del ricorso a trattamenti
di integrazione salariale già a
partire dalle prossime settimane.
Quindi il 2011 è andato meglio
rispetto al 2010, ma il 2012 per
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il momento è tutto in salita”.
Nel raffronto tra gli ultimi due
mesi del 2011, a dicembre il ricorso alla Cassa integrazione
guadagni è sceso del 37,9% rispetto a novembre, quando si
era verificato un aumento del
4% su ottobre. Contrazioni
ancora più forti si evidenziano
sulla Cassa integrazione straordinaria (-83,1%) e sulla Cassa
in deroga (-96,8%), mentre il
dato sull’aumento della Cassa
integrazione guadagni ordinaria
del mese di dicembre per il ramo
industria (447 mila ore) risulta
poco significativo, in quanto,
a causa della mancata riunione
dell’apposita commissione provinciale per l’approvazione delle
procedure richieste, il monte ore
totale è comprensivo anche le ore
autorizzate dall’Inps per il mese
di novembre.
“Nel raffronto 2010-2011 - conclude il Centro Studi - la situazione del ramo industria risulta
addirittura migliore di quella
complessiva di tutti i settori,
che mostra una diminuzione del
33,1%, inferiore al 34,5% fatto registrare dall’industria. Tra
i settori, nell’ultimo mese del
2011, la maggior parte prosegue
il trend di riduzione del ricorso a
trattamenti di integrazione salariale, confermando la variazione
positiva già registrata a ottobre
e novembre. In forte difficoltà rimangono la chimica (+142,3%),
il legno (+29,7%) e l’abbigliamento (+21,8%). Purtroppo
però, l’Indagine congiunturale
di previsione per il primo trimestre 2012, estende a tutti gli
altri settori merceologici la possibilità di dover far ricorso alla
Cassa integrazione guadagni. Il
dato più allarmante è costituito
dalla previsione dei costruttori
edili, dove il ricorso alla Cig è
previsto quasi da un’azienda su
due (48,9%)”.
Febbraio 2012
11
confindustria cuneo
N° 1
confindustria cuneo - banca popolare di novara
SEMINARIO CLAUSOLE CONTRATTUALI
news
Si è svolto giovedì 19 gennaio, in Confindustria Cuneo
il seminario dal titolo “I rischi che derivano dalla non
corretta applicawzione delle clausole contrattuali - Incoterms 2010 - Analisi della normativa attualmente in
vigore”, organizzato da Confindustria Cuneo in collaborazione con la Banca Popolare di Novara. È intervenuto
Maurizio Favaro, giornalista pubblicista e consulente
all'export Confindustria Venezia nonchè componente
del Gruppo di lavoro Incoterms della Commissione
Diritto e Pratica del Commercio Internazionale presso
la Camera di Commercio Internazionale di Parigi, sede
di Roma. Ha aperto i lavori Sergio Terruzzi, direzione
Corporate Ufficio estero Banca Popolare di Novara.
All’incontro ha preso parte anche Giovanni Battista
Mellano, consulente Cei Piemonte - Nord Ovest.
sicurezza e salute sul lavoro nuovo bando dell'inail
detassazione accordo con i sindacati
contributi pubblici benefici per
fino a 100 mila euro i lavoratori
È
stato
presentato
giovedì 19 gennaio,
presso la sede di Confindustria Cuneo il
nuovo bando Inail finalizzato
ad incentivare interventi di miglioramento delle condizioni di
salute e sicurezza sul lavoro. Il
direttore provinciale dell’istituto Aldo Pensa ha illustrato
ai numerosi imprenditori e
rappresentanti di aziende presenti in sala le indicazioni per la
predisposizione delle domande.
L’apertura del bando, tramite la
procedura ‘click day’, è prevista
dopo il 14 marzo. All’incontro
sono intervenuti anche Silvia
Bova, dell’ufficio prevenzione
Inail Cuneo e Roberto Luzzi,
Contarp Inail Cuneo.
“La sicurezza sul lavoro è per
noi un obiettivo da perseguire sempre e in ogni situazione
lavorativa - ha affermato il di-
Aldo Pensa
direttore Inail
provinciale
"Non vogliamo
lasciare il mondo
produttivo solo
ad affrontare
tematiche così
importanti"
rettore di Confindustria Cuneo,
Luigi Asteggiano, introducendo i lavori -. Se poi alla nostra
costante attenzione su queste
tematiche associamo anche la
possibilità, tramite questi bandi, di incentivare le imprese a
realizzare interventi per miglio-
rare la sicurezza sui rispettivi
luoghi di lavoro, ecco che esse
possono davvero sostenere con
più facilità gli adempimenti in
materia”.
“Abbiamo la responsabilità di
gestire risorse pubbliche - ha
aggiunto Aldo Pensa, direttore
provinciale dell’Inail -. Vogliamo rispondere alle attese delle
parti sociali e dell’utenza che
usufruisce di questi fondi puntando sulla sicurezza, per non
lasciare il mondo produttivo da
solo nell’affrontare tematiche
delicate come il miglioramento
dei livelli di salute e sicurezza
nei luoghi di lavoro”.
L’incentivo che sarà fornito
dall’Inail è costituito da un
contributo in conto capitale
nella misura del 50% dei costi
del progetto. Il contributo massimo è pari a 100mila euro per
ogni azienda.
C
onfindustria Cuneo
ha siglato, lo scorso
20 dicembre, un accordo con le segreterie provinciali di Cigl, Cisl e
Uil volto ad agevolare, anche
per l’anno 2012, l’accesso, per
le imprese associate, ai benefici
fiscali sulle componenti accessorie alla retribuzione, corrisposte in base ad incrementi di
produttività.
La stipula degli accordi consente alle imprese associate
interessate di riconoscere l’agevolazione fiscale anche per gli
istituti previsti dal Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro
applicato in azienda, che abbiano determinato incrementi
di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza
organizzativa, in relazione a risultati riferibili all’andamento
economico o agli utili dell’im-
SEGNALETICA AZIENDALE
ANTINFORTUNISTICA
SISTEMI DI ANTINCENDIO
Via Piave, 2 - CENTALLO (CN) - Tel. 0171 214152
PARLIAMO
CORRETTO
USOEEMANUTENZIONE
MANUTENZIONE
335PARLIAMO
21 5014DI- DI
e-mail:
[email protected]
CORRETTO
USO
DEIDEI
DISPOSITIVI
ANTICADUTA….
DISPOSITIVI ANTICADUTA
…
dal 2010 è autorizzata dalla Ditta Miller by Sperian ad effettuare revisioni
dal 2010 è’autorizzata dalla Ditta Miller by Sperian
ANNUALI SUI DPI ANTICADUTA
ad effettuare revisioni
ANNUALI
SUI DPI ANTICADUTA
Normativa
di Riferimento:
Normativa
di Riferimento:
Testo
del 2008
art. 81
Testo unico
del 2008 - art.
81 - unico
LA NORMA
EN 365
(REQUISITI
GENERALI
PER LE ISTRUZIONI,
L’USO E LAL’USO
MARCATURA)
LA NORMA EN
365 (REQUISITI
GENERALI
PER LE ISTRUZIONI,
E LA MARCATURA)
LA DITTA SECURITY SYSTEM È AL SERVIZIO DEL CLIENTE
PER LA MANUTENZIONE ANNUALE CERTIFICATA.
Predispone apposita scheda allegata al DPI revisionato. Infatti il DPI si verifica dopo 12 mesi dalla data
della prima messa in servizio (es:. se acquistato a marzo del 2012 e si usa a giugno dello stesso anno,
dovrà essere revisionato nel giugno del 2013).
LA DITTA SECURITY
SYSTEM È AL
SERVIZIO DEL CLIENTE
SEGNALETICA
AZIENDALE
PER2 LA
MANUTENZIONE
Via Piave,
• CENTALLO
(CN) •ANNUALE
tel. 0171CERTIFICATA.
214152 / 335 215014
predispone
apposita
scheda allegata al dpi revisionato
ANTINFORTUNISTICA
e-mail:
[email protected]
Infatti il DPI si verifica dopo 12 mesi dalla data della 1° messa in servizio (es: se acquistato a Marzo
SISTEMI
ANTINCENDIO
del 2010 e si usa a Giugno
dello stessoDI
anno
,dovrà essere revisionato nel Giugno del 2011).
Via Piave, 2 - CENTALLO (CN) - Tel. 0171 214152
335 21 5014 - e-mail: [email protected]
Ì
NOLEGGIO
PONTEGGI E
CASSEFORME
PREVENTIVI E
A S S I S T E N Z A TECNICA
D I R E T TA I N C A N T I E R E
per informazioni:
335 6502128
Vantaggi fiscali
sulle componenti
accessorie alla
retribuzione in
base ad incrementi
di produttività
presa. Nell’accordo sono previsti la possibilità per le imprese
multilocalizzate di estendere il
beneficio fiscale anche alle sedi
o agli stabilimenti situati al di
fuori della provincia di Cuneo;
l’obbligo per l’impresa di informare la Rsu nonché di dare
comunicazione ai lavoratori
dell’attuazione dell’intesa; il
carattere cedevole e sussidiario
dell’accordo quadro rispetto ad
eventuali intese aziendali o pluriaziendali applicate dall’impresa.
12
confindustria cuneo
sezione turismo on-line il portale www.cuneoturismo.it
Febbraio 2012
N° 1
sezione ict pubblicato il repertorio
l'incoming cuneese una squadra
ha un nuovo volto di 40 imprese
Gilberto Manfrin
È
on-line il nuovo portale della sezione
Turismo di Confindustria Cuneo linkabile
all’indirizzo www.cuneoturismo.it.
Un progetto che ha iniziato a
prendere forma quando, nel
settembre del 2008, un gruppo
di imprenditori della sezione
turismo si è riunita per trovare
un modo di erogare, al turista
della provincia, servizi qualificati. Una nuova possibilità
di fare incoming pensata da
Alberto Mantelli per Relais
Cuba, Carlotta Ceriani per Travel Company e Luca De Filippi per l'Hotel Miramonti che,
come riportato sul sito, hanno
creato un portale che darà al
turista un nuovo concetto di
fruizione, paragonabile ad una
sorta di‘diario del viaggiatore’,
come spiega Alberto Mantelli:
“Il viaggiatore, il turista, non
è più smarrito tra ‘montagne di
informazioni’ frammentate, ma
trova la propria strada attraverso gli strumenti a disposizione sul sito, creati per rispondere
alle esigenze di chi intende scoprire la nostra provincia”.
Lo sviluppo grafico e informativo del portale è stato curato
dall’azienda albese ZetaBi Adv.
La piattaforma tecnica permette una gestione del sito in
piena autonomia da parte degli
iscritti che, attraverso un'area
riservata, potranno gestirne i
contenuti e pubblicare i rispettivi pacchetti turistici ed eventi.
Molta importanza è stata data
al posizionamento on-line del
sito web in modo tale da essere individuato dai turisti che
vorranno spostarsi e vivere per
intero la provincia di Cuneo:
“Abbiamo voluto allargare la
fruibilità del sito mettendo in
luce tutte le bellezze del Cuneese - aggiunge Mantelli -. È un
prodotto che speriamo possa
unire la sezione e che possa
rappresentarla. Il turismo è un
pilastro fondamentale per l’economia della nostra provincia.
Ora ci aspettiamo che qualche
sponsor e le nostre aziende sappiano lavorare di squadra per
poter avere un obiettivo comune
che è quello di favorire l’afflusso di gente. Potendo contare conclude Mantelli - su un canale
che vuole diventare un punto di
riferimento per tutti coloro che
vorranno godersi la nostra provincia”.
Per illustrare le funzionalità e
le caratteristiche del portale,
il cui utilizzo è completamente
gratuito e riservato agli associati di Confindustria Cuneo, la
Sezione Turismo ha organizzato
due incontri, nel corso dei quali
verranno fornite le indicazioni
tecniche per il caricamento dei
dati e la promozione delle offerte. I due seminari si svolgeranno
entrambi lunedì 20 febbraio;
alle ore 10,30 presso Confindustria Cuneo; alle ore 15 presso
Confindustria Alba. Chi volesse
partecipare è pregato di dare la
propria adesione scrivendo a:
[email protected].
Consulenza e progettazione
Pratiche Enel e GSE
Installazione
Collaudo e messa in funzione
Assistenza post-vendita
CUNEO - Corso Giolitti, 27
[email protected]
Resp.Commerciale: 347.5314693
Sedi: 0171.262938 - 0171.902115
Le Aziende ICT di Confindustria Cuneo
gennaio 2012
L
a sezione Ict di Confindustria Cuneo rappresenta 40 imprese,
per oltre 1.000 addetti. Un gruppo in cui è possibile
trovare competenze professionali e certificate di alto profilo,
con una grande attenzione al
cliente e alle sue necessità.
I loro nomi sono stati raccolti
nel ‘Repertorio delle Imprese
della Sezione Ict di Confindustria Cuneo’ che sarà presentato
presso la sede di Confindustria
Alba giovedì 9 febbraio alle 15
nel corso di una riunione di sezione. Uno strumento di rapida
e semplice consultazione, per favorire la ricerca di partner tecnologici in grado di supportare
le imprese nei progetti e negli
investimenti nel settore Ict.
“Con questo repertorio - afferma il presidente della sezione
Ict, Sergio Blengini - le nostre
aziende lanciano un segnale importante: non sono più
solo concorrenti ma sanno anche fare squadra. Negli ultimi
vent’anni le tecnologie Ict hanno svolto un ruolo centrale nel
processo di sviluppo sia perché
hanno assunto un ruolo perva “SISTEMICS-REG”.

N
C
g
CLOUD SERVER in DATACENTER
per attivare velocemente il tuo Server virtuale con
100%.
i
La copertina del Repertorio delle Imprese della Sezione Ict
sivo in tutti i settori dell’economia, sia perché hanno di fatto
modificato in maniera radicale
il funzionamento dell’economia
generando una forte accelerazione del progresso tecnico. I
beni e servizi Ict vengono sempre più utilizzati dai cittadini
per le esigenze della vita quotidiana, dalle pubbliche amministrazioni per l’erogazione di
servizi tempestivi ed economici,
dalle imprese per le loro attività
produttive. In questo Repertorio è possibile trovare un pool
di imprese capaci di offrire tutti questi servizi con il massimo
dell’efficienza”.
Febbraio 2012
N° 1
13
confindustria cuneo
sportello politecnico un bilancio del primo mese di attività
cresce l'interesse
degli imprenditori
P
L’ immagine della vettura è solo a scopo illustrativo
rimi risultati, a distanza di due mesi
dalla sua attivazione,
per lo Sportello Politecnico di Confindustria Cuneo
strumento di supporto per le
imprese associate che intendono
investire in ricerca e sviluppo (in
particolare nei settori dell’ingegneria, dell’architettura e del
design industriale), per creare,
come più volte sottolineato dal
delegato ai rapporti tra Università ed Impresa, Filippo Monge,
occasioni di avvicinamento e di
confronto tra ateneo e industria.
“In poco più di un mese abbiamo
avuto una buona manifestazione
di interesse - commenta il dottor
Daniele Cattaneo, referente dello Sportello -. Basti pensare che
un’azienda, la Leonardo Travel,
lo stesso giorno di apertura del
servizio aveva già un appuntamento fissato per capire come
poter implementare il proprio
sistema Ict e la qualità dei servizi
Le prime richieste
sono arrivate nel
campo dell'Ict, ma
anche le aziende
edili si stanno
avvicinando
offerti”. Ma altre imprese si sono
avvicendate in questi incontri per
il quale il Politecnico di Torino
offre il proprio supporto: “Le
imprese che si sono rivolte allo
Sportello - aggiunge Cattaneo
- hanno richiesto in particolare interventi nel campo Ict ma
abbiamo avuto manifestazioni
d’interesse anche da imprese del
settore edile. Ora stiamo promuovendo l’attività a tutti i presidenti di sezione di Confindustria Cuneo perché riteniamo la ricerca e
lo sviluppo di fondamentale importanza considerato il periodo
congiunturale”. “Lo sportello
è sicuramente motivo d’interesse per il Politecnico - aggiunge
il professor Massimo Sorli del
Politecnico, direttore del dipartimento di Ingegneria meccanica
aerospaziale, incaricato a seguire
il progetto -. è un’occasione per
esprimere le nostre competenze a
fronte di richieste specifiche e noi
siamo a disposizione per capire
quelle che sono le opportunità di
finanziamento che arrivano dalla
Regione fino alla Ue. Nei fatti si
tratta di intercettare le richieste
di innovazione delle aziende e per
quanto mi riguarda ho notato,
a prescindere da risultati raggiunti, la volontà e l’efficacia di
questo rapporto congiunto con
Confindustria”. Le imprese che
volessero prendere appuntamento possono scrivere all’indirizzo
mail
sportello.politecnico@
uicuneo.it. Il servizio è attivo il
martedì dalle 9 alle 13 con cadenza quindicinale. Per informazioni 0171/455425.
in agenda
formazione su salute e sicurezza sul lavoro
Venerdì 10 febbraio dalle ore 9,30 alle 12,30, presso la sede di
Confindustria a Cuneo, avrà luogo un seminario tecnico per approfondire i contenuti principali dei nuovi Accordi della Conferenza
Stato-Regioni in materia di formazione obbligatoria su salute e sicurezza sul lavoro, previsti dal d.lgs. 81/2008. All'incontro interverranno Daniele Bertolotti (Responsabile Servizio Sicurezza/Ambiente
Confindustria Cuneo), santo Alfonzo (Direttore Spresal Asl CN 1) e
Stefania Brusa (Servizio Formazione Confindustria Cuneo)
la prevenzione nei contratti di servizio
Martedì 15 febbraio alle ore 16,30, presso la sede di Confindustria
a Cuneo, ultimo appuntamento per “La terziarizzazione dei servizi",
ciclo di seminari sugli aspetti principali del contratto promosso dalla Sezione Terziario e Servizi. Nel corso del terzo incontro, dal titolo
“Le misure di prevenzione nei contratti di servizio”, interverranno
l’avvocato Rinaldo Sandri, il dottor Lorenzo Modonutto e Daniele
Bertolotti dell’ufficio Sicurezza e Ambiente di Confindustria Cuneo.
consiglio aperto con l'assessore russo
Mercoledì 16 febbraio alle ore 17,30, presso la sede di Confindustria Cuneo, si svolgerà un Consiglio direttivo allargato del Gruppo
Giovani Imprenditori che avrà come ospite l’assessore all’Industria,
Trasporti e Infrastrutture della Provincia di Cuneo, Roberto Russo.
la famiglia carli "ospita" il ggi a imperia
Sabato 3 marzo il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria
Cuneo organizza un'uscita ad Imperia. Il programma prevede, in
mattinata, la visita al Museo dell’Olio Carli e l'incontro con la famiglia Carli. Nel pomeriggio sarà possibile assistere alla gara di
pallanuoto femminile della serie A1 e, a seguire, alla presentazione
del case history “Come trasformare una squadra di pallanuoto in
una impresa di business: quando essere sponsor vuol dire di più”.
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14
confindustria cuneo
Febbraio 2012
N° 1
formazione il catalogo corsi
molte novità
per il 2012
è
in fase di distribuzione la seconda edizione
cartacea del “Catalogo
corsi 2012” preparato
da Confindustria Cuneo, frutto
di un lavoro costante per interpretare al meglio le esigenze
formative delle aziende, a partire
dalla formazione obbligatoria
per arrivare al perfezionamento
delle risorse più specializzate.
Anche per l’edizione 2012, dopo
il successo ottenuto lo scorso
anno, Confindustria ha deciso di
realizzare il catalogo in formato
cartaceo perché continui ad essere uno strumento di lavoro di più
comoda consultazione, con la
possibilità di reperire il catalogo
in formato digitale sul sito web
all’indirizzo www.uicuneo.it.
“Da sempre Confindustria Cuneo ritiene che la formazione
delle risorse costituisca un patrimonio imprescindibile delle
aziende, la leva fondamentale
per essere innovative e competitive sui mercati nazionali e internazionali - afferma il direttore
Luigi Asteggiano -. Per questo
l’associazione da anni lavora a
fianco delle aziende associate per
promuovere la formazione come
importante investimento nel capitale umano”.
Gli argomenti dell’offerta
formativa contenuti nel Catalogo 2012 sono numerosi e rispecchiano i principali ambiti
dell’attività d’impresa: la sicu-
2012
catalogo corsi
i corsi di formazione di febbraio e marzo
Lavoratori incaricati alla mansione di fochino
8/15/22/29 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso ha l'obiettivo di preparare i partecipanti all'esame per
il conseguimento del patentino di abilitazione rilasciato dalla Commissione Provinciale degli Esplosivi.
Dichiarazione annuale Iva
9 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso ha l'obiettivo di analizzare le novità intervenute nella modulistica
relativa alla comunicazione annuale dati Iva e alla dichiarazione annuale Iva per l'anno 2010 e di riproporre le regole fondamentali di compilazione della predetta modulistica.
Responsabili dei servizi di prevenzione e protezione
15/17/22/24 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso (Modulo A, 28 ore) è finalizzato alla preparazione
dei Responsabili ed Addetti dei Servizi di Prevenzione e Protezione, in possesso di un titolo di studio non
inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore.
Addetti al pronto soccorso
SICUREZZA
AMBIENTE
ALIMENTI
CERTIFICA
ZIONI
FISCO
PRIVACY
MANAGEMENT
PROFESSIO
NALIZZANTI
16 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso (Gruppo A, 6 ore) ha la finalità di fornire le conoscenze e le capacità operative di base necessarie per l'attuazione degli interventi di primo soccorso in caso di infortunio
sul lavoro (art. 3, comma 3, D.M. 388/2003).
Contabilità fornitori
La copertina del Catalogo Corsi 2012
rezza, l’ambiente, gli alimenti,
la qualità, il fisco, le normative
d’impresa e la privacy. “Per fornire un’offerta più ampia e diversificata - aggiunge Asteggiano
- abbiamo inserito, per la prima
volta all’interno del nostro catalogo, corsi 'professionalizzanti'
realizzati in collaborazione con
le principali Agenzie Formative
del nostro territorio collegate a
Confindustria Cuneo e precisamente Apro Formazione Professionale Alba-Barolo di Alba, Cfp
Cebano Monregalese di Ceva e
Azienda Formazione Professionale di Dronero. Le aziende del
comparto edile, inoltre, possono
rivolgersi anche all’Ente Scuola
Edile di Cuneo”.
E non è tutto: da quest’anno
infatti, alcuni corsi potranno
essere seguiti anche in videoconferenza. Per informazioni:
0171/455.425.
21 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso fornisce gli elementi necessari alla corretta gestione della contabilità fornitori ed è rivolto agli addetti all’amministrazione, alla contabilità fornitori e all’ufficio acquisti.
Pronto soccorso di base
23/24 febbraio, Confindustria Cuneo - I corsi (Gruppo A, 16 ore) hanno la finalità di fornire le conoscenze
e le capacità operative di base necessarie per l'attuazione degli interventi di primo soccorso in caso di
infortunio sul lavoro (art. 3, comma 3, D.M. 388/2003).
Utilizzo piattaforme di lavoro elevabili (PLE)
24 febbraio, Cfrm Merlo - Il corso usufruisce del contributo Inail ed è indirizzato agli operatori di piattaforme di lavoro elevabili, che utilizzano durante il lavoro macchine di tipologie diverse senza distinzione di marche o modelli.
Addetti alla prevenzione incendi (rischio medio)
27 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso ha la finalità di fornire ai partecipanti le conoscenze di base per lo svolgimento dei compiti previsti a carico dei lavoratori addetti alla prevenzione incendi (attività a rischio di incendio
medio), attraverso l’erogazione dei contenuti previsti Artt. 21 e 22 del Dlgs. 81/08 e art. 7 del D.M. 10 marzo 1998.
Preposti all'attività lavorativa
27 febbraio, Confindustria Cuneo - I corsi sono rivolti a tutti coloro che sovrintendono alla attività lavorativa e garantiscono l'attuazione delle direttive ricevute.
Addetti alla conduzione dei carrelli elevatori
28 febbraio, Centro Servizi Alba - Il corso (teorico/addestramento) si pone come obiettivo quello di fornire
all'incaricato le conoscenze e le capacità operative di base per il corretto impiego dei carrelli elevatori nel
rispetto delle specifiche prescrizioni di sicurezza.
Responsabili e addetti al servizio di prevenzione e protezione
28/29 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso riservato ai datori di lavoro si propone l’obiettivo di fornire
ai partecipanti le conoscenze di base per lo svolgimento dei compiti previsti a carico del Responsabile e
degli Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione, attraverso l’erogazione dei contenuti “minimi” previsti
dal D.Lgs 81/08 art. 34 (contenuti minimi D.M. 16 gennaio 1997, art. 3).
Responsabili e addetti al servizio di prevenzione e protezione
5/7/9/12/14/16/19/21/28 marzo, Confindustria Cuneo - I corsi (Moduli B, Macrosettore B3) hanno lo scopo di
aggiornare le competenze degli Addetti e dei Responsabili dei Servizi Prevenzione e Protezione in attuazione del
D.Lgs. del 23 giugno 2003 n. 195 secondo l’Accordo definito in Conferenza Stato-Regioni il 26 gennaio 2006.
Responsabili e addetti al servizio di prevenzione e protezione
5/7/9/12/14/16/28 marzo, Confindustria Cuneo - I corsi (Moduli B, Macrosettore B4) hanno lo scopo di aggiornare le competenze degli Addetti e dei Responsabili dei Servizi Prevenzione e Protezione in attuazione del
D.Lgs. del 23 giugno 2003 n. 195 secondo l’Accordo definito in Conferenza Stato-Regioni il 26 gennaio 2006.
Responsabili e addetti al servizio di prevenzione e protezione
5/7/9/12/14/16/23/26/28 marzo, Confindustria Cuneo - I corsi (Moduli B, Macrosettore B5) si pongono lo scopo
di aggiornare le competenze degli Addetti e dei Responsabili dei Servizi Prevenzione e Protezione in attuazione
del D.Lgs. del 23 giugno 2003 n. 195 secondo l’Accordo definito in Conferenza Stato-Regioni il 26 gennaio 2006.
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Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza (RLS)
6/13/20/27 marzo, Centro Servizi Alba - Il corso (programmazione annuale) è rivolto ai rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza e hanno la finalità di fornire ai partecipanti la formazione prevista dall’accordo
interconfederale del 22 giugno 1995 tra Confindustria e Cgil/Cisl/Uil.
Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza (RLS)
8 marzo, Confindustria Cuneo - I corsi (4 ore) hanno la finalità di fornire ai Rappresentanti dei lavoratori
per la sicurezza l'aggiornamento annuale previsto dall’art. 37 D.lgs n. 81/2008 ed è rivolto ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza che operano in aziende/unità produttive fino a 50 dipendenti.
L’orario dei corsi è sempre dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18
Info: Tel. 0171/455.532/425/424 – [email protected]
Febbraio 2012
15
le nostre aziende
N° 1
toso lutto per la casa spumantistica di cossano belbo
made
in
cuneo
Beppe Malò
I
l 13 gennaio scorso si è
spento uno dei capostipiti della spumantistica
piemontese. All’età di 86
anni, infatti, è mancato Vincenzo Toso. Figlio di Pietro Toso, il
fondatore dell’azienda, Vincenzo era nato il 28 agosto 1926 a
Santo Stefano Belbo, dove la famiglia Toso si era trasferita dalle
colline di San Damiano d’Asti,
a due passi dal Roero. Uomo
di rappresentanza dell’impresa
di famiglia, si occupava ancora
personalmente tanto dell’acquisto delle uve come della vendita
dei vini. Il suo positivo impegno
in un’azienda che da sempre
opera nel settore del Moscato e
dell’Asti lo aveva portato a diventare presidente della sezione
vinificatori in seno al Consorzio
dell’Asti. Vincenzo Toso era entrato nell’azienda di famiglia
nei primi anni Quaranta e con il
suo apporto e quello del fratello
Luigi (mancato prematuramente nel 1991) aveva contribuito
a svilupparne le attività e le
dimensioni fino a raggiungere
l’importante realtà odierna.
Nella fase conclusiva della sua
attività, Vincenzo Toso aveva
ancora favorito due passi importanti nel cammino dell’azienda:
nel 1993 il trasferimento degli
stabilimenti di lavorazione e
imbottigliamento da Santo Ste-
lo spumante perde
un grande patriarca
Vincenzo Toso
apparteneva a quel
gruppo di viticoltori
che hanno dato
un forte contributo
al successo dei vini
del Piemonte
in tutto il mondo
Vincenzo Toso, figlio del fondatore dell'azienda Pietro, è scomparso all'età di 86 anni (Foto: Archivio Famiglia Toso)
fano Belbo a Cossano Belbo e in
un secondo tempo, nel 1995, la
trasformazione della struttura
societaria in spa, di cui è stato
amministratore delegato.
Con la sua scomparsa ha lasciato la moglie Graziella Chiola e
i figli Gianfranco e Piero, che
oggi conducono l’azienda insieme a Massimo Toso, figlio di
Luigi.
Vincenzo Toso ha fatto parte di
quel gruppo di viticoltori per
i quali, a ragione, si dice siano
stati i “patriarchi” del successo
dei vini del Piemonte. Persone
consapevoli della tradizione e,
al tempo stesso, della necessità
di adeguarsi ai cambiamenti, di
guardare avanti per dare conti-
nuità a ciò per cui si è lavorato e
investito. Se oggi Toso è una tra
le più moderne realtà industriali del settore enologico italiano,
lo si deve in modo particolare
a chi è stato capace di muoversi nella direzione giusta ed in
modo tempestivo.
Professionalità ed amore per il
proprio lavoro hanno consentito all’azienda di Cossano Belbo di affermarsi nei principali
mercati, raggiungendo nel contempo il risultato più importante: la produzione di vini e
spumanti di alta qualità. Un’attenta coltivazione dei vigneti,
la cura estrema dei processi di
vinificazione e l'elegante confezionamento sono gli aspetti più
importanti che concorrono a
rinsaldare, ad ogni vendemmia,
il legame profondo tra Toso ed i
suoi vini; un legame fatto di rispetto della tradizione che aspira a congiungere sobriamente il
passato con il futuro dell'enologia italiana. Il complesso industriale si estende su 10.500
mq. di superficie coperta, in cui
trovano spazio gli uffici amministrativi, i reparti di vinificazione ed imbottigliamento oltre
alle aree di stoccaggio di vini
e spumanti. La superficie scoperta è invece di 38.000 mq. e
ospita zone per la circolazione
dei mezzi pesanti, parcheggi e
giardini; il tutto circondato da
vigneti rigogliosi.
informazione redazionale
L
a Vaudagna Carrelli, dopo l’accordo siglato nel 2010 e una
prima fase di integrazione avvenuta nel 2011 tra i marchi
Om e Still, inizia il 2012 presentando il nuovo marchio
Om Still. Una novità nel settore del carrello elevatore nata
dall’unione di due marchi leader e una capillare rete di distribuzione
che offre alla clientela numerose soluzioni e notevoli vantaggi per la
movimentazioni delle merci. L’affiancamento tra lo storico marchio
Om ed il prestigioso brand tedesco Still crea un mix vincente offrendo
prodotti adatti in contesti dove la semplicità d’uso, l’affidabilità e, non
ultimo, l’aspetto economico hanno uguale rilievo. Il pensiero di una
logistica evoluta trova la sua completa espressione in un’offerta molto
diversificata pensata per le realtà più esigenti e dove la movimentazione dei prodotti assume un ruolo fondamentale. La Vaudagna Carrelli
offre, inoltre, servizi di vendita usato ricondizionato, assistenza specializzata, distribuzione di ricambi originali e noleggio “Full Rental’’,
secondo i canoni di qualità Om Still.
La combinazione tra i due marchi permetterà alla clientela la creazione di parchi misti adatti a soddisfare ogni tipo di situazione logistica ottenendo sempre il giusto rapporto qualità prezzo. La serietà e la
professionalità dimostrata in più di mezzo secolo di storia sono stati
premiati affidando alla Vaudagna due marchi che rappresentano oggi
oltre il 25% del mercato italiano. Sul nuovo sito: www.vaudagnacarrelli.com è possibile vedere la vasta scelta di carrelli usati ricondizionati
che vengono proposti ne “La vetrina dell’usato’’.
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16
le nostre aziende
Febbraio 2012
N° 1
giletta nuovo sistema satellitare ecologico e anti sprechi
spargisale pensanti
grazie a golden ice
S
i chiama Golden ice ed
è un sistema intelligente per spargere il sale
sulle strade solo dove
c'è il ghiaccio, evitando così
inutili sprechi, risparmiando
tempo prezioso e dando una
mano all'ambiente. A produrlo
è la Giletta spa di Revello, che
dopo aver brevettato il progetto in collaborazione con la Saet
srl di Busca, ha passato la palla
all'Istituto di ricerca Mario Boella (che fa capo a Politecnico di
Torino e Compagnia di Sanpaolo) e alla tedesca Allianz che lo
hanno sviluppato combinando
tra loro tecnologie informatiche
e di navigazione satellitare.
Premiato nel 2011 da Microsoft
come miglior prodotto "green
campaign" dell'anno, Golden ice
è stato presentato ai primi di dicembre dell'anno scorso a Praga
ed è entrato in funzione da qualche settimana sulle strade della
Repubblica Ceca.
Grazie all'utilizzo di tecniche di
registrazione e mappatura dei
percorsi di spargimento e di un
insieme di altre informazioni
importanti (posizione precisa
del mezzo, mappatura dei corretti quantitativi di materiale
da spargere, etc), il sistema otti-
aziende news
bcc cherasco: conto pensione nuova filiale
La Banca di Cherasco, durante un incontro con i pensionati lo
scorso 26 gennaio, ha parlato delle nuove riforme governative che
prevedono l'obbligo di accredito delle pensioni sopra i 1.000 euro
su un conto corrente o una carta prepagata a partire da marzo
2012. L'istituto di credito ha quindi presentato il suo nuovo prodotto dedicato ai pensionati, il “Conto Pensione”, un conto corrente
che garantisce una riscossione puntuale e certa della pensione,
anche in caso di assenza o impedimento temporaneo del titolare,
senza spese di tenuta conto e con la massima semplicità di utilizzo. Inoltre, per tutti i nuovi correntisti, è previsto in omaggio un
abbonamento semestrale a “Vivere”(Periodici San Paolo). L’istituto
piemontese, infine, ha recentemente rafforzato la sua presenza in
Liguria aprendo una nuova filiale a Celle Ligure, la quarta ligure
dopo la fusione per incorporazione con la Bcc Genovese del giugno
2008. Ora la Banca di Cherasco può contare su 29 sportelli sul
territorio.
terre del barolo entra nel mercato polacco
Un veicolo spargisale dotato del sistema Golden ice al lavoro sulle strade della Repubblica Ceca (Foto: Archivio Giletta)
mizza la distribuzione di sale in
base alle condizioni del manto
stradale o alla larghezza della
carreggiata con un'approssimazione del 99,95%, permettendo comunque al conducente di
adattare manualmente i parametri dello spargimento.
"L’innovazione che da sempre
ci ha contraddistinto sul mercato europeo e mondiale - spiega
Enzo Giletta, ad Giletta spa -,
è il motore della crescita che ci
ha permesso di esportare in oltre
40 Paesi al mondo e di poter ottenere grandi commesse di spargisale tipo quella di Mosca di
quest’anno per una flotta di 250
unità. La nostra filosofia è sem-
pre stata quella di non produrre
solo spargitori o lame sgombraneve, ma di provare a risolvere i
problemi dei gestori delle strade
a 360°, per questo motivo siamo
arrivati a brevettare l’utilizzo
del Gps per la gestione automatizzata del servizio e delle flotte
di veicoli per la manutenzione
invernale. Dai primi risultati
abbiamo calcolato che l'utilizzo
di Golden ice produce un risparmio di circa il 30% di sale".
Un dato non di poco conto se
si considera che, ad esempio, la
Provincia di Cuneo quest'anno
ha messo a budget quasi mezzo
milione di euro per l'acquisto di
sale da spargere sulle strade.
“Si guarda al 2012 con fiducia, sulla scia di un 2011 chiuso in positivo”. Può essere questo lo slogan che la Cantina Terre del Barolo vuole
mettere in atto per l’anno appena iniziato. Dopo l’assemblea dei soci,
tenutasi domenica 15 gennaio,
con l’approvazione del bilancio, il
presidente Matteo Bosco ha fatto il
punto della situazione: “A fronte di
un +15% di fatturato e dell’aumento delle bottiglie vendute (3 milioni
in totale al 31 dicembre), posso dire
che il 2011 per noi è stato un anno
che, dopo una partenza accorta,
ha regalato soddisfazioni. Oltre al
mantenimento del marchio nei mercati abituali siamo riusciti a entrare anche in quello della Polonia. Due
traguardi significativi, considerando la situazione economica mondiale
per cui si fa più fatica ad acquistare”. Si guarda così al 2012 a testa
alta, ma con grande attenzione: “Per Terre del Barolo l’anno nuovo è
partito sulla scia del precedente. Previsioni a lungo termine non se ne
possono fare: predico sempre attenzione e rigore sui mercati. Lavorare
per mantenere e aumentare, due aspetti che vanno di pari passo in un
mondo del vino dove il minor potere d’acquisto, le aumentate produzioni di vino, soprattutto Barolo, e un rallentamento globale, sono tutti
aspetti che si intersecano”.
Comitato editoriale: Giuliana Cirio,
Simone Ghiazza, Elena Lovera,
Fabrizio Pepino, Giacomo Tassone
Direttore responsabile:
Fabrizio Pepino
Redazione: Autorivari studio associato
Corso IV Novembre, 8 12100 - Cuneo
Tel. 0171.601962
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Editrice: Centro servizi per l‘industria
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Chiusura: 06/02/2012
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Febbraio 2012
le nostre aziende
N° 1
ferrero nuova linea di produzione in via vivaro ad alba
17
albasolar accordi in cina e germania
sale l'occupazione nuova gamma
grazie all'estathè di prodotti
Beppe Malò
L
a Provincia di Cuneo
ha fissato per giovedì
16 febbraio la convocazione della Conferenza dei servizi che si dovrà
esprimere in merito al progetto
presentato dalla Ferrero spa per
l’ampliamento degli impianti
di produzione Estathè. La bevanda si conferma come un prodotto che non conosce flessioni
o stagionalità. La richiesta del
mercato è in costante crescita
e quindi la multinazionale alimentare albese ha scelto di attrezzarsi per corrispondere alla
domanda del mercato.
Il progetto prevede l’allestimento, all’interno dello stabilimento di via Vivaro, di una
nuova linea di produzione che
sarà collocata accanto alle tre
che sono già ora in esercizio.
Per ospitare la nuova linea, che
si trova nel contesto dell’area
di produzione e confezionamento in ambiente sterile, non
si farà ricorso ad una nuova
costruzione, ma sarà utilizzata una struttura già esistente.
L’impianto lavorerà a ciclo
continuo con una produzione
di circa 500 tonnellate di prodotto per ognuno dei tre turni
di lavoro. La produzione giornaliera di Estathè sarà dunque
incrementata di 148 tonnellate
di prodotto. La decisione avrà
inoltre un impatto positivo
anche sul fronte occupazionale
determinando presumibilmente
la creazione di 30 nuovi posti di
lavoro. Un dato che conferma
Per produrre 148
tonnellate in più
per ogni giorno,
verranno impiegate
circa 30 persone
lo stato di salute già espresso
dai dati di bilancio il 31 agosto
scorso quando Ferrero ha messo
a bilancio un fatturato di 2.500
milioni di euro, con una crescita
del 7% sul dato 2010 e un utile
netto che sfiora i 111 milioni di
euro.
praline da viaggio
una boutique nell'aeroporto roma fiumicino
Per tutto il 2012 i passeggeri dell'aeroporto internazionale di Roma Fiumicino Leonardo Da Vinci potranno portare in giro per il mondo un pizzico di
maestria tutta Italiana acquistando presso la nuovissima Boutique Ferrero
le confezioni personalizzabili di Praline Ferrero! Non si può non fermarsi
incuriositi in questa elegante boutique nel corridoio centrale nei pressi del
Gates D5. Ed entrando si scoprirà che la Boutique Ferrero è l'unico negozio
in cui la confezione e l'assortimento sono a misura di consumatore! Per
soddisfare ogni singolo cliente infatti viene data la libertà di comporre e
personalizzare le confezioni in base ai propri gusti e preferenze non solo nel
pack ma anche nell'assortimento. Si può scegliere tra tante ricette, dalle
specialità più classiche come Rocher, Mon Cheri e Raffaello alle novità
come il Rondnoir nuova ricetta ed il Kuesschen Nocciola o Fondente; non
poteva mancare Garden, con i suoi diversi gusti, e Pocket Coffee con un
ripieno di vero caffè 100% arabica. Tante possibili combinazioni di colori
e specialità saranno a disposizione dei clienti per comporre ed acquistare
una confezione unica ed inimitabile creata su misura per sé o per le persone amate.
banca regionale europea
riccardo barbarini è il nuovo direttore della bre
Lo scorso 23 gennaio il Consiglio di amministrazione di Banca Regionale Europea presieduto da Luigi Rossi di
Montelera, ha nominato Riccardo Barbarini nuovo direttore generale della banca a partire dal 1° febbraio 2012.
Barbarini, già vice direttore generale e responsabile dell'area commerciale della Bre,
sostituirà nell’incarico l’attuale direttore generale, Roberto Tonizzo, che, nell’ambito della riorganizzazione dell’alta direzione generale del Gruppo Ubi Banca, è stato
chiamato a ricoprire la medesima carica nel Banco di Brescia (anch’esso facente
parte del Gruppo Ubi Banca), di cui è già stato vice direttore generale nel 2007. Il
nuovo direttore si accinge a ricoprire il nuovo incarico in continuità con il periodo
precedente, nell’ottica di proseguire ad offrire alla clientela un servizio di eccellenza
e tempi di risposta sempre più rapidi, con particolare attenzione al sostegno dello
sviluppo economico locale. Il presidente e i membri del Consiglio di amministrazione
hanno espresso vivo ringraziamento a Roberto Tonizzo, che ha svolto il suo ruolo di direttore generale di Banca
Regionale Europea con passione e professionalità, e piena e convinta fiducia a Riccardo Barberini, consci delle
grandi qualità professionali ed umane e della solida esperienza accumulata.
A
rchiviato il 2011 con
una nuova importante crescita di volumi
e fatturato (+15%
a quota 57 milioni di euro), il
gruppo piemontese Albasolar
punta a rinforzare la propria
posizione di leader nel mercato
delle rinnovabili con un ambizioso programma di iniziative in
calendario sul fronte della produzione diretta di componenti
per il fotovoltaico, il solare termico, l’eolico e mini-eolico, la
climatizzazione e tutto quanto
attiene all’impiantistica finalizzata all’efficienza e al risparmio
energetico. Forte di una pluridecennale esperienza come partner di
alcuni tra i principali player
mondiali del settore, il marchio
albese si appresta infatti al lancio di una completa e innovativa
gamma di dispositivi in grado
di rispondere alle diverse esigenze del cliente finale, dalla
piccola installazione casalinga
alla grande struttura civile o
industriale.
Si va dai pannelli per fotovoltaico (policristallini, amorfi,
vetro-vetro, policristallini made
in Eu) ai moduli sotto vuoto per
il solare termico; da sistemi proprietari brevettati per gli impianti integrati e la “ristrutturazione energetica” a congegni
“stand alone” per l’illuminazione, sino a un completo catalogo
di inverter.
Un passo decisivo per il gruppo
piemontese, che ha scelto così di
accelerare la svolta produttiva
inaugurata nel corso del 2011
con il lancio dei primi pannelli a marchio. Un’integrazione
verso la quale Albasolar si è attrezzata stringendo importanti
accordi di produzione con una
primaria casa tedesca e con un
pool di produttori del distretto industriale e tecnologico di
Shangdong (Cina).
In arrivo sui mercati italiano ed
europeo ci sono quindi dispositivi dagli elevati standard qualitativi, progettati dai team ingegneristici Albasolar e testati dai
più autorevoli istituti di certificazione, che coniugano tecnologia europea alle garanzie offerte
da rigidi controlli di qualità e
dal nome di un gruppo che, lungo quarant’anni di attività, ha
consolidato collaborazioni con
alcuni tra i più affermati marchi
dell’industria italiana.
18
le nostre aziende
Febbraio 2012
N° 1
fratelli randazzo accordo con la zapagromash ltd di minsk
aziende news
Cinque nuovi progetti formativi per l’Apro
Apro Formazione consolida il proprio ruolo di catalizzatore di
finanziamenti per l’erogazione della formazione degli operai e degli
impiegati delle aziende del territorio. L’Apro ha ottenuto, infatti,
i finanziamenti necessari per cinque progetti formativi aziendali.
Per i primi due progetti si tratta della Provincia di Cuneo che ha
finanziato due piani formativi d'area per un valore complessivo di
75 mila euro, indirizzati uno al settore industriale, quello promosso
da Confindustria Cuneo, e l’altro, promosso da Confcooperative, al
settore socio assistenziale. I restanti tre progetti formativi fanno
invece riferimento al fondo interprofessionale Fondimpresa, costituito da Confindustria e Cgil, Cisl e Uil per la formazione continua
dei lavoratori e portano sul territorio provinciale, a favore della formazione delle aziende del sistema confindustriale, quasi 560 mila
euro. Intanto, grazie al rifinanziamento da parte della Provincia
del catalogo provinciale per la formazione continua individuale,
sono riaperte le iscrizioni per i corsi con partenza in febbraio (per
informazioni: 0173/284922).
comprati in russia
prototipi fossanesi
Premio Natura 2012 all’acqua Sant’Anna
Lurisia lancia l'aranciata e l'acqua tonica
Si allarga la famiglia delle bibite Lurisia, si aggiungono alla
Gazzosa e al Chinotto anche l’Aranciata e l’Acqua tonica. La prima
prodotta con le arance del Gargano Igp, un presìdio Slow Food
affacciato sull’Adriatico. Anche per l’Acqua Tonica la differenza è
data da un presìdio Slow Food, quello dei chinotti di Savona.
Eva Riccobono testimonial per "Caractère"
Eva Riccobono sarà il nuovo volto di Caractère, uno dei marchi
Miroglio Group, a partire dalla stagione primavera-estate 2012. Il
sodalizio tra il brand e la modella è stato documentato dal fotografo milanese Stefano Galuzzi
per una campagna stampa che
verrà pianificata sulle più importanti testate moda a partire da
febbraio. Nato a metà anni ’90,
Caractère si è sviluppato a livello
internazionale ed è oggi presente
in oltre 30 Paesi.
enrico vellano nuovo presidente alpitour
Il presidente e amministratore delegato John Daniel Winteler e il
direttore generale Fabrizio Prete hanno lasciato il gruppo Alpitour.
Alla carica di presidente pro-tempore è stato nominato Enrico Vellano, Chief Financial Officer di Exor, in attesa del perfezionamento
della cessione della società, per una cifra di 225 milioni di euro.
Uno dei due prototipi di cassoni spandiletame a tre assi, brevettati dall'azienda di Fossano e comprati dalla Zapagromash Ltd di Minnsk (Foto: Fratelli Randazzo)
Ilaria Blangetti
C
arri da esportazione.
L'azienda bielorussa
Zapagromash Ltd di
Minsk produrrà ogni
anno un centinaio di cassoni
spandiletame a tre assi e altrettanti cassoni di ultima generazione della Fratelli Randazzo di
Fossano.
“All’importante azienda bielorussa, con oltre 250 dipendenti,
abbiamo venduto i nostri due
prototipi - commenta Gianni
Randazzo che con il fratello
Giuseppe è titolare dell'azienda fossanese -. Abbiamo stabilito una cooperazione a livello
economico e tecnico offrendo
supporto e know-how per la
costruzione. Siamo soddisfatti:
questo risultato, in controtendenza con l’attuale situazione
economica, premia professionalità e investimenti continui”.
"La vendita premia
gli investimenti
continui in ricerca
e sviluppo che
abbiamo fatto
nonostante la
crisi economica"
Una bella opportunità per la
Fratelli Randazzo ottenuta
grazie ai continui investimenti in ricerca e sviluppo. Infatti
uno dei due prototipi acquistati
dall’azienda di Minsk, il cassone di ultima generazione, è stato premiato nel 2010 in Svezia
all’interno del “Swedish Stelle
Prize”, uno dei più prestigiosi
riconoscimenti tecnologici a livello europeo.
L’azienda fossanese, nata nel
1965 dal papà e dallo zio degli
attuali proprietari (subentrati
nel 1982), leader nella costruzione di rimorchi agricoli in
Italia e all’estero, esporta in
molti Paesi come Romania,
Svizzera e Belgio. Oggi l’azienda, 18 dipendenti, produce circa
400 macchine agricole all’anno
con un catalogo che conta oltre
150 tipi di rimorchi omologati
su strada, da 50 a 200 quintali, con vari tipi di frenatura.
“L’azienda punta sulla qualità
del prodotto, dimostrata dalla
certificazione Ce che accompagna ogni macchina, e sul rapporto con il cliente, offrendo
anche un ottimo servizio di
assistenza - aggiungono dalla
Fratelli Randazzo -. Per ogni
tipo di trasporto viene fornita
un'adeguata soluzione”. Un
trend positivo dimostrato anche dai numeri: la Fratelli Randazzo ha chiuso il 2011 con una
crescita del fatturato del 25% a
quello del 2010.
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tecnicA
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A poche settimane dal Premio Codacons “Amico del Consumatore
2011”, il prestigioso riconoscimento che premia l’impegno di
quelle personalità che negli anni si sono distinte per una efficace
difesa dei diritti dei consumatori,
acqua Sant’Anna riceve il Premio
Natura 2012. Il premio viene
assegnato a prodotti e servizi
che si sono dimostrati più attenti
all’ambiente e all’ecologia per
il modo in cui sono realizzati,
per il loro contenuto intrinseco,
per le iniziative che realizzano
o promuovono. Il riconoscimento
è arrivato grazie alla Sant’Anna Bio Bottle, la prima bottiglia di
acqua minerale realizzata interamente con una rivoluzionaria
plastica naturale che si ricava dalla fermentazione degli zuccheri
delle piante anziché dal petrolio.
www.tecnoinsrl.it
Nasce la "Pala Europa" targata Falci
L’azienda “Falci” di Dronero ha sviluppato una nuovissima pala
da neve e granaglie chiamata “Europa”. Il nome deriva dal fatto
che la forma di questa pala, non ancora diffusa in Italia, è la più
comunemente usata nei Paesi nordici. La particolare geometria
con sponde alte ed angoli chiusi dona estrema robustezza che
la differenzia dalle pale classiche. Del peso di 800 grammi, la
particolare lega di alluminio impedisce alla neve di attaccarsi
e il processo di tempra al quale viene sottoposta rende la pala
elastica nonostante la robustezza.
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Febbraio 2012
19
le nostre aziende
N° 1
brc racing gas equipment
aziende news
Donazione dell’Unifarma all’ospedale S. Croce
La società Unifarma di Fossano ha messo a disposizione del reparto di
dermatologia dell’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo una cabina utile a
curare le malattie dermatologiche e invalidanti. Si tratta di un macchinario
che permetterà di curare alcune patologie senza l’utilizzo di farmaci, con
terapie mirate e ambulatoriali, con particolare successo clinico.
Laura Pausini fa la dieta della Sdm di genola
Sulle pagine della rivista “A” Laura Pausini ha risposto alla domanda sulla
sua ritrovata forma fisica citando la dieta proposta dall’azienda Sdm di
Genola. La famosa cantante ha raccontato di utilizzarla ormai da un anno,
con ottimi risultati.
Borse di studio dalla Cassa Rurale di Boves
a modena per il lancio del campionato italiano delle energie alternative
Il 2 e 3 febbraio Brc Gas Equipment, leader nel settore degli impianti gas auto, ha partecipato con il suo reparto corse,
il Brc Racing Team, alla 4a edizione di MotorSport Expotech International, la mostra convegno internazionale dedicata
al motorismo da competizione che si terrà nel quartiere fieristico di ModenaFiere. Nell’ambito del ricco programma
di convegni dell’expo, nella mattinata di venerdì 3 il direttore sportivo del team Massimiliano Fissore è intervenuto
all’incontro “Le Competizioni di Domani - Prospettive e tecnologie a confronto” mentre nel pomeriggio si è svolta la
presentazione del Green Scout Cup 2012, il trofeo monomarca che alla sua 2a edizione presenta tra le novità principali
la nuova e prestigiosa classificazione Aci-Csai di Campionato Italiano delle energie alternative categoria 8, primo ed
unico nel panorama automobilistico internazionale con auto alimentate a Gpl. In questa vetrina ideale, l’hospitality
truck Brc ha fatto da cornice all’esposizione di una Seat Leon Copa 2.0 LPG e di una delle 15 KIA Venga 1.6 monofuel
(nella foto in alto) che anche quest’anno correranno il Green Scout Cup su sei importanti circuiti nazionali.
banca d'alba il consuntivo 2011 e le previsioni per il futuro
il 2012 sarà un anno
di forte espansione
Beppe Malò
I
dati del bilancio resi noti lo
scorso 19 gennaio dal presidente Felice Cerruti, dal
direttore generale Corino e
dal vice direttore Mario Musso,
confermano un altro anno molto
positivo per Banca d’Alba. Sono
due, in particolare, i numeri
che meglio raccontano il 2011
dell’istituto di credito nato nel
1998 dalla fusione delle Bcc di
Diano, Gallo Grinzane e Vezza:
il +8.3 d’incremento della raccolta diretta e il +5 di crescita
degli impieghi. Un valore che
diventa +9 se si considerano
separatamente gli impieghi “dedicati”in esclusiva al comprensorio albese. A fronte di un volume
totale di 6 miliardi di euro, di
cui +300 milioni nel 2011, l’utile netto conferma - con valore di
circa 10 milioni di euro, il dato
del 2010. Il 2011 ha visto il numero dei clienti toccare quota
100mila ed il numero dei conti
correnti crescere di 5mila unità.
In totale le filiali sono 56 (+2)
ed i dipendenti stabili a quota
420. I soci entrati in Banca d’Alba nel corso del 2011 sono 2.900
portando il numero complessivo
I vertiici di Banca d'Alba presentano il bilancio 2011 e i progetti per il 2012 (Foto: Beppe Malò)
a quota 37.405 di cui 786 hanno
meno di 24 anni d’età.
Il 2012 di Banca d’Alba sarà
un anno di forte espansione territoriale. L’assemblea dei soci
prevista per il 27 maggio sarà
chiamata ad approvare la fusione
per incorporazione della Banca
del Canavese con Banca d’Alba.
"Così - ha spiegato Felice Cerruti - nascerà una banca ancora più
solida, efficiente e grande. Che
potrà contare su un territorio che
si allarga a Torino e al Piemonte
nord raggiungendo il Canavesano e il Verbano facendo salire il
numero dei clienti a 110mila e a
oltre 40mila il numero dei soci.
Col 2012 completeremo l’ultimo
passo della strategia di sviluppo
che ci siamo dati diventando una
banca ben visibile anche fuori
dal suo territorio elettivo arrivando a lavorare anche a Torino,
Ivrea, Omegna, Gravellona Toce
e nella zona del Lago Maggiore.
Dopo l’illustrazione del bilancio 2011, è stato presentato alla
stampa e presto sarà distribuito
alle filiali, il volume curato dal
professor Attilio Ianniello dal
titolo “Banca d’Alba, la comunità, il territorio". Le pagine del
volume permettono al lettore di
ripercorre sia le tappe della storia centenaria della banca, quanto quella del territorio che ha
espresso prima le casse rurali di
Diano, Vezza e Gallo Grinzane e
poi la realtà di Banca d’Alba.
La Cassa Rurale e Artigiana di Boves ha premiato i figli di soci più meritevoli nello studio. Consegnati 250 euro di borsa di studio agli alunni delle
scuole medie, 500 a quelli delle superiori e 750 ai ragazzi che si sono laureati con 110/110 nei corsi di laurea. Infine mille euro per le lauree magistrali
per un totale di 22.750 euro destinati a questo scopo.
Nuovo pompa Centro Calor a montezmolo
Ha aperto a Montezemolo, sulla provinciale 661, un nuovo distributore Centro Calor. Il distributore, aperto 24 ore su 24 con servizio
self-service, è un nuovo punto della ditta di Magliano Alpi che ha la
caratteristica di vendere a prezzi più bassi, anche di 10 centesimi
al litro, rispetto ai marchi internazionali. Il Centro Calor conta 14
distributori tra Piemonte e Lombardia.
informazione redazionale
da bios la stessa
terapia di nadal
A
Mondovì opera Bios, il primo Centro Medico autorizzato
della provincia di Cuneo per la produzione, processazione
ed uso di concentrati di cellule autologhe consigliati in diversi ambiti della medicina. Nell’ortopedia serve per curare
tendinopatie, riparazione e rigenerazione ossea, ferite che non guariscono, patologia distorsiva legamentosa, tendine rotuleo, condropatie
domus astragalico, sdr della cuffia, tendinite Clb e patologie muscolari. Ampie indicazioni vi sono, sempre in ortopedia, per risolvere le
pseudoartrosi, le osteonecrosi, le cisti ossee, per applicare protesi o
accelerare la guarigione delle fratture; importanti risultati sono stati
ottenuti anche nelle craniche lesioni tendinee, ove è possibile eseguire
infiltrazioni di gel piastrinico ecoguidate con ripristino dell’integrità
tendinea in quattro sedute.
Questa terapia è usata con successo anche su sportivi del calibro di
Rafa Nadal, seguito dal dottor Angel Ruiz Cotorro. Nella medicina
dello sport, infatti, i concentrati di cellule autologhe vengono impiegati nei difetti cartilaginei, negli strappi muscolari e in fasi acute di
tendiniti.
Anche l’oculistica li utilizza per il trattamento dell’ulcera corneale, del
foro monoculare e della secchezza corneale, mentre in angiologia sono
diffusi per il trattamento delle ulcere varicose venostatiche, le piaghe
da decubito e le ferite croniche. Oggi, infine, si è in grado di utilizzare
il lipofilling (con grasso centrifugato) con l’obiettivo di rigenerare i
tessuti.
MEDICINA
RIGENERATIVA
20
cultura d'impresa
Febbraio 2012
N° 1
epf energy
"Dall'acqua alla lampadina" con i bambini delle elementari di bastia
acqua
La scuola primaria di Bastia con Epf Energy alla riscoperta dell’idroelettrico. Epf nasce a Carrù nel 1961 ed è attiva nei settori
dell’automazione industriale e dell’energia rinnovabile con Epf Energy e Epf Automation, due realtà fondate su un know-how
comune maturato nell’arco di cinquant’anni. Il marchio Epf Energy in particolare opera nel settore delle fonti rinnovabili con
focus sull’idroelettrico di piccola e media taglia. “Dall’acqua alla lampadina” è, invece, il nome del progetto che ha l’obiettivo
di sensibilizzare i bambini sull’acqua come fonte di energia rinnovabile, efficiente e sostenibile, considerando che l’idroelettrico
è molto diffuso sul territorio cuneese ma, al contrario di altre fonti, viene spesso scarsamente valorizzato in termini di comunicazione e divulgazione. “Il progetto - spiegano dalla Epf Energy - è stato accolto con entusiasmo dalle scuola primaria di Bastia
che ha inserito nel programma didattico approfondimenti e contenuti relativi alle fonti rinnovabili in generale e all’idroelettrico
in particolare. A metà febbraio i tecnici Epf Energy incontreranno i bambini delle classi quarta e quinta per una lezione specifica
sull’energia idroelettrica. Successivamente ogni bambino sarà chiamato a rappresentare graficamente e seguendo la propria
fantasia il percorso “dall’acqua alla lampadina”, ovvero il mix di natura, tecnologia ed ingegno umano che permette all’acqua di
canali e torrenti di diventare energia utilizzabile per illuminare case, strade e scuole. I disegni verranno pubblicati su una gallery
online. A chiusura del progetto, Epf Energy e la scuola di Bastia organizzeranno, per il mese, di aprile una visita guidata ad una
delle tante centrali idroelettriche presenti sul territorio per dare concretezza a quanto appreso sui banchi scolastici”. L’iniziativa
è nata in occasione di "M’illumino di meno", la campagna radiofonica per il risparmio energetico promossa dalla trasmissione
Caterpillar e Radio2, che culminerà il 17 febbraio in una giornata dedicata ai comportamenti energetici virtuosi.
abbandono della montagna il caso di sant'anna collarea, nelle valli monregalesi
il futuro scorre nell'acquedotto
Fabrizio Gardinali
Lo sviluppo turistico
ed economico
di un territorio,
spesso passa
anche attraverso
l'attaccamento
della gente alle
proprie radici
U
n libro, una comunità di un ameno
quanto aspro luogo
della montagna cuneese e una bella storia di mezzo
secolo fa. Questi gli ingredienti
del volume “Acqua in movimento - Un acquedotto di montagna, contro ogni ostacolo, per
il bene di tutti”, realizzato da
Bruno Vallepiano per conto del
Consorzio Acquedotto Rurale di
Sant’Anna Collarea in occasione
dell’oltre mezzo secolo dalla sua
nascita.
L’autore, che si è sempre speso,
sia come amministratore sia sul
piano lavorativo e di divulgatore con saggi e guide turistiche,
per la montagna, oltre essere un
buon romanziere (è stato appena
pubblicato per i tipi dell’Araba
Fenice il suo terzo giallo-noir),
ripercorre non solo la vicenda
che ha condotto alla nascita del
Consorzio, ma ricostruisce anche
la storia del territorio e le sue caratteristiche. La pubblicazione è
poi corredata da una sezione di
poesia e da un ricco apparato
iconografico, il che, ad onta del
soggetto principale alquanto
specialistico, lo rendono piacevole documento e uno spaccato
completo di un microcosmo sociale esemplificativo della nostra
realtà alpina.
“La cosa è nata in questo modo
- racconta Bruno Vallepiano -:
tre anni fa si è presentato a casa
mia il presidente Roberto Prucca, il quale mi ha portato una
cassa piena di documenti e mi ha
detto: da questa roba dovresti
tirare fuori un libro. Ovviamen-
Una veduta invernale di Sant'Anna Collarea, la piccola
frazione delle montagne monregalesi che mezzo secolo fa
di 5.000 lire per sostenere le prime spese dell’impresa.
Anche se non ufficialmente, si
era formato il primo nucleo del
futuro Consorzio. Altri si aggiunsero. Si cominciò a cercare
la sorgente “giusta”e poi un progettista altrettanto volenteroso, visto lo spirito pionieristico
dell’iniziativa. Non fu facile. Ci
furono alcune incomprensioni
con un paio di professionisti;
alla fine l’incarico fu assunto dal
geometra Giovanni Cattaneo di
Montaldo.
ha costruito l'acquedotto rurale.
te mi sono messo a spulciare tra
la vecchia corrispondenza, gli
atti notarili, i progetti e quello
che in un primo tempo sembrava
una cosa potenzialmente noiosa
è diventata una avventura letteraria intrigante. Infatti è stato
possibile ricostruire, attraverso
quelle carte e ascoltando numerose testimonianze, una vicenda
sofferta. Un acquedotto, che
oggi sembra una cosa banale, è
diventato lo strumento per lottare contro l’abbandono della
montagna e per camminare verso
lo sviluppo. Il libro poi si è arricchito di testimonianze di vario
genere, tutte nate dall’eterogenea realtà che caratterizza questa
fetta di montagna. Eterogeneità
che si presenta spesso, come caratteristica di compatta adesione
ad un ideale e un progetto”.
il parroco
ed il maestro
La storia comincia nell’immediato secondo Dopoguerra.
Sono gli anni della ricostruzione
d’Italia, del “Piano Marshall”;
il Paese puntava tutto sull’industria, specie dell’automobile.
Sant’Anna era una frazione delle
montagne monregalesi, colpita, come tante zone simili, dalle
vicende belliche, dove la vita si
svolgeva invariata da secoli fra
economia di sussistenza, difficoltà e miseria. Neppure l’acqua era
facile da reperire, c’era la fontana pubblica e quando gelava si
faceva fondere la neve.
L’attrazione a “mollare tutto”
era forte presso la gente. Del resto la Fiat era a Torino. E Torino
non era proprio all’altro capo
della Luna. Era lì. Voleva dire
lavoro regolare, case confortevoli, meno fatica, migliore qualità
della vita.
Come contrastare questa tendenza? Già nel 1935 nella non
lontana San Giacomo si era, sia
pur timidamente, avviato un
approccio al turismo con l’apertura dell’albergo Stella Alpina,
puntando sulla villeggiatura
proveniente dalla vicina Liguria. Una buona idea. Però non
bastavano le bellezze naturali di
Sant’Anna, bisognava migliorare i servizi sia per la popolazione
locale sia per gli eventuali ospiti.
Il primo problema era quello
dell’acqua. Avere un efficiente servizio di distribuzione di
questo bene primario. Se ne resero conto per primi il maestro
Giacomo Briatore e il parroco
don Giuseppe Basso. Parlarono con la gente: bisognava fare
l’acquedotto e farlo da soli
senza perdere tempo. Neppure
con l’amministrazione comunale di Montaldo, che aveva tutta
l’intenzione di fare “orecchie da
mercante”. Forse per mancanza
di fondi da investire, forse per
sfiducia o chissà. E così fece.
5.000 lire
per partire
Insomma quelli di Sant’Anna si
arrangiarono da soli. Del resto,
come tutti quelli di montagna,
c’erano abituati. Nell’estate del
1955 si radunarono alla Scuola
materna 27 persone in rappresentanza di altrettante famiglie
e versarono una quota pro capite
la nascita
del consorzio
Intanto un paio d’anni prima
si era trovato a Groppignano
dove captare l’acqua e si erano
a avviate le pratiche per le varie
autorizzazioni e avere dallo Stato i sostegni previsti dalle leggi
dell’epoca. Finalmente l’8 febbraio del 1959 al ristorante Nazionale venne redatto l’atto legale di costituzione del Consorzio
Acquedotto Rurale Sant’Anna
Collarea a cui aderirono 72 famiglie residenti nelle varie borgate.
Presidente è nominato, ovviamente, il maestro Giacomo Briatore e suo vice nonché segretario
don Giuseppe Basso. A fine estate
di quell’anno iniziano i lavori
ad opera dell’impresa Gallo di
Dogliani. Nonostante le avverse condizioni climatiche lavora
in fretta. Un anno dopo l’acqua
era arrivata a Sant’Anna e alle
borgate, per ora nei fontanili.
Per allacciare le varie abitazioni
ci vorrà ancora qualche tempo.
Però quelli di Sant’Anna la loro
battaglia per difendere il territorio l’avevano già vinta.
Febbraio 2012
N° 1
21
cultura d'impresa
dall'accademia al cantiere costruire chiese è un'arte
borgna, la famiglia
di artisti impresari
art
work
Pierpaolo Bindolo
L
a costruzione di una
chiesa è sempre stato
un momento molto
importante per la trasformazione del tessuto urbano
esistente o in formazione. Nei
secoli, il carattere di permanenza delle chiese si è espresso attraverso la stretta relazione fra la
comunità dei fedeli, il territorio
e le soluzioni decorative e strutturali che caratterizzano tali
opere. Gli edifici religiosi infatti
si sono sempre posti come punti
di stabilità e attrazione, perché
caratterizzati da elementi simbolici e architettonici unici e
fatti per durare nel tempo.
Nel Cuneese, ad esempio, in un
recente passato, progettisti e
pittori, per mettere in risalto le
chiese di piccole e medie dimensioni, cercarono di elaborare
nuove soluzioni decorative di
frontali e facciate. Se si prendono in considerazione molte delle cappelle o pievi realizzate a
partire dal 1800, si scopre che i
lavori più significativi di queste
costruzioni hanno riguardato i
lavori di stucco e le decorazioni
interne ed esterne di tali edifici
sacri.
Fra gli artisti che diedero un
particolare contributo alla realizzazione di affreschi delle facciate di chiese, confraternite, piloni della nostra provincia vi è il
pittore Giovanni Borgna detto
“Netu”. L’artista, nato a Martiniana Po nel 1854, fin da giovane sperimentò la passione per il
disegno seguendo l’attività del
padre Domenico, noto decoratore e “maestro di muro”. Fra i
più stretti collaboratori di Giovanni vanno segnalati il fratello
Luigi - pregevole stuccatore - e
la sorella Rosa Borgna (1859
- 1939), che ebbe modo di stu-
diare presso l’accademia Albertina di Torino. Nella medesima
scuola di Belle Arti si era anche
formato, con “notevole profitto”, Giovanni, il più celebre dei
fratelli Borgna. Quest’ultimo,
seguito dal prof. Andrea Gastaldi, durante il suo percorso
accademico ottenne numerosi
riconoscimenti e menzioni, fra
cui tre primi premi per gli studi
di “pittura murale, d’espressione e di figure istoriate”.
Il grande apporto che questi artisti martinianesi seppero dare
alle arti figurative e plastiche
nella nostra provincia fu veramente significativo e importante. Sotto la sapiente guida di
“Netu” Borgna vennero affrescate numerose parti o intere
chiese a Martiniana Po, Paesana, Sanfront, Revello, Cardè,
Bagnolo Piemonte, Saluzzo,
Pontechianale, Sampeyre, Venasca, S. Damiano Macra, Tarantasca, Pamparato, Mondovì
Breo, Garessio e in tanti altri
centri del Cuneese e del nord
d’Italia.
Un aspetto particolarmente
interessante di questi lavori
riguarda la progettazione, la
preparazione dei cantieri e l’organizzazione delle maestranze.
Degni di attenzione sono infatti
gli argomenti e le materie trattate nei contratti d’appalto stipulati da Giovanni Borgna con i
sacerdoti e la gerarchia ecclesiastica locale.
Nel 1888, a Garessio Poggiolo,
il parroco e l’amministrazione
della parrocchiale di S. Antonio stipularono con l’artista di
Martiniana un accordo scritto,
in cui vennero minuziosamente stabiliti i prezzi per ogni
disegno o parte da stuccare.
La scrittura privata prevedeva
inoltre che “lo scrostamento, la
prima imboccatura, la sabbia,
La facciata della chiesa dedicata a Sant'Atonio da Padova a
Garessio-Poggilo, di cui l'artista Giovanni "Netu" Borgna
(foto in alto) fu incaricato di fare "l'ultima arricciatura" e
Nella seconda metà
dell' '800, "Netu"
e i suoi fratelli
diedere un forte
contributo alla
decorazione degli
edifici religiosi
del Nord Italia
gli affreschi delle pareti
la calce, la scaiola, il gesso, la
polvere di marmo, la chioderia, il fil di ferro, i trasporti” i
ponteggi, il vitto e l’alloggio
“delle persone addette ai lavori”
fossero “a carico della chiesa”.
Il Borgna doveva provvedere
“all’ultima arricciatura” e agli
affreschi delle pareti. Al termine
dei lavori, “da proseguirsi senza
interruzione”, l’amministrazione si riservava “il diritto della
collaudazione”, con la facoltà
di“pagare l’importo in base alla
perizia” effettuata e nel rispetto
dei tempi concordati per terminare l’opera.
Per soddisfare le numerose e
concomitanti richieste, la famiglia Borgna costituì una sorta
di laboratorio di artisti fra cui i
pittori Eugenio Arduino di Ormea, Vincenzo Odello di Ceva e
Francesco Audissino di Oneglia.
La produzione di questo gruppo di maestranze doveva essere
particolarmente apprezzata dal
clero, che continuò a richiedere
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commesse per la realizzazione
di grandi decorazioni sacre.
Nel 1893 Giovanni Borgna e
Vincenzo Odello firmarono un
nuovo contratto con gli amministratori di Garessio per “riattare
e dipingere la facciata della chiesa di Borgo Poggiolo in conformità al disegno presentato” dal
Borgna e nel rispetto dei prezzi
stabiliti. Allora questi pittori,
nelle operazioni di decorazione
delle parti più esposte, si trovavano molto spesso a lavorare
in luoghi privi di protezione.
Proprio durante l’opera di affrescatura a Garessio del 1893
il pittore Odello subì una grave
menomazione fisica, a causa della caduta da un’impalcatura posta all’esterno della chiesa.
Per quanto concerne il percorso
artistico di Giovanni Borgna si
rimane profondamente colpiti
dalla mole di affreschi e disegni
che il martinianese seppe produrre nella sua breve esistenza.
Una delle sue maggiori qualità
fu infatti la velocità e precisione nella tecnica della pittura
a fresco; tali operazioni erano
precedute dalla realizzazione
di bozzetti e modelli. L’artista
fu sempre ispirato dalla ricerca
di nuove soluzioni compositive
e cromatiche ma anche dallo
studio e dall’analisi dell’aspetto psicologico ed espressivo dei
suoi personaggi, sia religiosi sia
di ritratto. Un insieme di casi
concreti e la presenza di documenti e contratti ci consente
di comprendere la bravura del
Borgna nel saper dialogare e
soddisfare le esigenze dei vari
committenti finanziatori. Giovanni Borgna morì prematuramente a Martiniana il 5 gennaio del 1902, a causa di una
polmonite contratta durante
l’esecuzione di un dipinto su di
un edificio esterno.
22
cultura d'impresa
Beatriz Pellizzetti Lolla,
"L'ideologia e la creatività
dell'immigrazione europea
in Brasile. Dalla seconda
metà del secolo XIX alla
seconda metà del secolo
XX", Primalpe, Cuneo
2011, pp. 600, euro 22.
libri
immigrazione dall'italia al brasile
le radici della
grande crescita
Paolo Gerbaldo
U
n'accurata ricognizione sul patrimonio
portato dall'immigrazione europea in
Brasile lo offre Beatriz Pellizzetti Lolla, docente di Storia del
Brasile, nel volume "L'ideologia
e la creatività dell'immigrazione
europea in Brasile. Dalla seconda
metà del secolo XIX alla seconda
metà del secolo XX".
Il libro, curato e tradotto dal
francese da Claudio Mondino
per Primalpe-Costanzo Martini,
rappresenta una vera e propria
miniera per chi desidera approfondire la problematica delle
nuove realtà sociali, culturali,
economiche generate dall'immigrazione europea nel Sud del
Brasile. Sotto il profilo scientifico, l'autrice fa interagire, anche servendosi di una notevole
mole di documenti conservati
nell'archivio di famiglia, diversi
dei quali riprodotti nel testo, la
storia generale del fenomeno migratorio con la vicenda umana
del padre, Ermembergo Pellizzetti (1873-1947). Insieme alle
tematiche che riguardano l'interesse per l'immigrazione non
portoghese in Brasile, resasi necessaria per sopperire all'assenza
Tra '800 e '900
la "colonizzazione
europea" diede un
grande impulso
awllo sviluppo
del Paese
di manodopera nell'agricoltura
in seguito all'abolizione della
schiavitù (1888), l'imponente
studio segue attentamente il filone rappresentato dal sentimento
di italianità “in quanto fatto reale nel significato sociale della
nazione, inteso culturalmente ed
esplicitato nel corso dell'esposizione a partire dalla storia di
una vita (...)” (p. 61). Si tratta
di un sentimento che affonda le
sue radici nel pensiero ideologico introdotto dagli intellettuali
europei a partire dall'emergere
dei movimenti romantici. Gli
stessi intellettuali, spesso esuli, si
preoccupano poi di fornire delle
risposte alla questione sociale
che si pongono alla base delle
iniziative di politica economica
e sociale adottate in favore degli
immigrati.
Pellizzetti Lollo documenta perciò le molteplici iniziative del
padre partito per il Brasile che,
dopo aver lavorato a Rio de Janeiro, si trasferisce nello Stato di
Santa Catarina operando nei territori dell'Alta Valle dell'Itajaí.
Il tema di punta dell'attività di
Ermembergo Pellizzetti è rivolta
allo sviluppo socio-economico
ed annovera una serie di attività
che spaziano dalla fondazione di
scuole alla costituzione di cooperative, dall'attenzione all'innovazione, a partire dal campo
dell'agricoltura,
all'impegno
come deputato per due legislature di Santa Catarina (19251930).
Nel 1928, Pellizzetti fonda il
Banco de Crédito Popular e
Agrícola de Bella Alliança dimostrando così, ancora una volta, il
fondamentale apporto innovatore fornito da un immigrato non
agricoltore: “Strumento essenziale nel meccanismo delle operazioni di credito, questa entità cooperativa è stata uno dei motori
propulsori che hanno facilitato e
stimolato la produttività economica della regione”(p. 593).
Beatriz Pellizzetti Lolla ricostruisce dunque un processo di
“colonizzazione europea” basato
sulla presenza di una classe pionieristica di piccoli proprietari
capaci di articolarsi in comunità dinamiche e progressiste per
formare uno spazio economico
e culturale ben definito. L'immigrazione italiana, nel periodo 1819-1970, risulta, con
1.627.919 persone, seconda solo
a quella, storica, proveniente dal
Portogallo: 1.784.534. Lo studio, rappresentazione dell'impegno concreto rivolto all'integrazione degli immigrati italiani in
un'area a prevalenza tedesca, si
articola in sei densi capitoli che,
non avvitandosi troppo sulla storia famigliare, dando conto di un
percorso storico e culturale ampio e complesso intrapreso dagli
italiani in Brasile per crearsi delle migliori condizioni di vita.
Febbraio 2012
rolfo & ferrero
In edicola i modellini per collezionisti
della serie "Veicoli Pubblicitari d'Epoca"
Sorpresa in edicola per la “Rolfo”. Nelle scorse settimane la ditta
braidese è stata protagonista della prima uscita dell’inedita collezione “Veicoli Pubblicitari d’Epoca” promossa dalla “Eaglemoss
Collection - Vadis editore” che, attraverso un viaggio dall’Italia del
Dopoguerra fino agli anni Settanta, ripropone i veicoli pubblicitari
che percorrevano le nostre strade in quei decenni. La prima uscita
raffigurava un allestimento della Rolfo commissionato dall’industria dolcaria Ferrero di Alba. “Siamo molto onorati di far parte con
la Ferrero della prima uscita in edicola, in esaurimento nel giro di
poche ore - commentano dalla ditta Rolfo -. Il modellino è una rappresentazione fedele di una nostra realizzazione degli anni ’50: si
tratta di un camioncino Fiat 615 allestito dalla Rolfo per il trasporto
di prodotti dolciari Ferrero. Questi allestimenti sono i predecessori
degli attuali veicoli isotermici per il trasporto alimentare: all’epoca,
infatti, non esisteva ancora il trasporto frigorifero e dunque la Rolfo
di Bra studiò e realizzò, appositamente per la Ferrero, una serie di
veicoli, dal furgoncino per la distribuzione fino all’autotreno, rivestiti internamente con masonite temprata ad olio e lana di vetro, in
modo da non far deperire la merce trasportata. Oltre alla realizzazione dell’allestimento, la Rolfo si occupava anche di personalizzare il veicolo nei colori aziendali con le diverse grafiche pubblicitarie
richieste dalla Ferrero”.
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