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Siamo cresciuti bene, ma non basta

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Siamo cresciuti bene, ma non basta
Le sette sorelle
PADOVA
Siamo cresciuti bene, ma non basta
Evidenziato
nell’ultima
assemblea
provinciale
un incremento
di donazioni del
4% nel 2004.
L
a 46ma assemblea provinciale, tenutasi lo scorso 20
marzo presso la sala convegni della Banca di Credito
Cooperativo di Piove di Sacco, è stata onorata dalla
presenza del segretario nazionale Rino Rosso, che ha
affiancato Sergio Zambon, presidente non solo della
provinciale ma anche della seduta, come da nuovo
statuto. Nuovo statuto che ha portato, insieme al recentissimo regolamento, alcune innovazioni tra cui: il tesserino per distinguere i vari tipi di delegati (69 persone
giuridiche e 166 delegati dei soci persone fisiche, tra cui
i “resti” , oggetto ancora misterioso per molti), la possibilità - subito applicata - di inserire con voto assembleare un candidato nella lista per il rinnovo delle cariche
sociali, i nuovi sistemi di votazione con centinaia di
schede da stampare, timbrare, vidimare, distribuire,
votare, scrutinare, etc.… La collaborazione di tutti i
presenti, ai quali va il nostro plauso, è stata fondamentale nel portare a compimento la grande mole di lavoro,
aggravata dalle continue complicazioni dello stesso.
Nel corso della mattinata, invero, particolare attenzione
è stata prestata alla lettura della relazione morale, che è
stata esaustiva ed approfondita, mettendo in risalto l’incremento donazionale del 2004, + 1.231 donazioni e
un netto + 4%, e che veniva poi approvata all’unanimità. Alcuni degli interventi dei presenti, a titolo personale o in rappresentanza delle comunali, hanno mirato a
richiamare l’attenzione sull’importanza della pubblicità,
per la conoscibilità e la visibilità dell’Avis, portando alla
richiesta di dedicare maggiori risorse economiche a
questa voce. In tal senso si sono espressi, aggiungendo
la necessità di reperire i canali di trasmissione più oppor-
tuni, sia l’europarlamentare e consigliere regionale on.
Antonio De Poli, sia il presidente della Provincia di
Padova Vittorio Casarin, intervenuti all’incontro oltre
che in veste di autorità, anche in quella di amici e portatori in prima persona delle finalità che la nostra associazione persegue. Altri interventi hanno deplorato l’inutilizzazione dei defibrillatori, suggerito di intrattenere
rapporti più stretti con l’assessorato all’istruzione, auspicato l’attivazione del Dipartimento trasfusionale provinciale per un uniforme trattamento dei donatori, criticato le quote sociali ed anche i bilanci, i quali venivano
comunque in breve approvati a grandissima maggioranza dai delegati. Ciò che invece impegnava il comitato
elettorale fino a tarda notte era lo scrutinio per l’elezione degli organi associativi, che ne uscivano profondamente rinnovati: di ciò è specchio il Consiglio Direttivo,
che tra i 21 componenti ne conta solo 11 del precedente (che era di 27 persone) e ben 10 di nuovi; scomparsi i probiviri, solo un revisore affianca i nuovi membri
del collegio dei sindaci.
Ed alla prima riunione dei nuovi organi, il presidente
Zambon, ampiamente riconfermato, ha saputo coinvolgere forze nuove per raggiungere quei traguardi non
raggiunti nello scorso triennio. La considerazione che se
ne trae è sicuramente positiva, all’insegna della continuità nel cambiamento e nello spirito di altruismo, e del
riconoscimento e rispetto nei confronti di chi all’Avis ha
dato tanto: a tutti coloro che hanno operato fino ad
oggi va dunque il nostro GRAZIE, e a quelli cui spetta il
compito di portare a compimento l’attività intrapresa un
caloroso IN BOCCA AL LUPO!
Ciao vecchio “Bepi”, non ti dimenticheremo
I
l 9 dicembre 2004, dopo una breve
quanto devastante malattia, ci ha lasciato Giuseppe Oregna, personaggio ben
conosciuto dalla nostra associazione.
“Bepi” è stato il “presidente di tutti”,
uno dei padri fondatori dell'Avis di Piove
di Sacco, per anni suo presidente, poi
colonna portante a livello provinciale ed
infine riferimento tra i probiviri regionali.
Pur non essendo, per motivi di salute, un
donatore attivo, raramente si è visto un
socio convinto e combattivo quale Bepi: ci
ha lasciati alla vigilia del 50° della nostra
comunale, che attendeva con l'ansia e
l'emozione di un ragazzo che vede final-
26
mente avverarsi un sogno. La “voce di
uno che grida nel deserto” - così amava
definirsi - sapeva animare gli avisini,
stimolare l'associazione, criticare in modo
vibrante le strutture sanitarie, affinché si
affermasse il suo motto “il sangue va
prelevato dove c'è e portato dove serve”,
perché prima di tutto c'è l'ammalato ed il
donatore di sangue. Caro Bepi, sei stato
un amante della vita, della tua famiglia,
del tuo lavoro e dell'Avis: ora solo il cuore
sa esprimere i sentimenti di sincerità, lealtà e libertà che hanno contraddistinto la
tua vita e che rimarranno indelebili nei
nostri animi.
Intensa attività Avis nelle scuole
Q
uando la donazione fa bene anche al... cuore!
Dopo un incontro a scuola con i rappresentanti
provinciali e regionali dell’Avis, quasi un centinaio di
ragazzi degli istituti superiori “I.Newton” e “S.Pertini”
di Camposampiero si sono recati al Centro Trasfusionale
accompagnati dal prof. Narciso Galzignato per diventare donatori, accompagnati da alcuni insegnanti.
Nell’occasione hanno ricevuto anche il tesserino di soci
Avis. Ci piace raccontare “l’avventura” di questi “coraggiosi” studenti attraverso le impressioni di uno di loro.
“Ore 8. Questa mattina inizio a rendermi conto di due
cose: uno, ho davvero paura degli aghi, due l’interrogazione di italiano inizia a non sembrarmi così terribile.
Eppure, da quando sono entrato in ospedale capisco
che quello che sto facendo non ha niente a che fare con
il perdere un giorno di scuola e che l’averlo solo pensato è da stupidi ed egoisti. E poi siamo davvero in tantissimi, è incredibile che ci sia stata tutta questa affluenza.
Man mano che parlo con i miei compagni e con i ragazzi delle altre classi, mi rendo conto che sono tutti qui,
chi più agitato, chi meno, per dare una mano, per aiutare qualcuno. Mi informo dai più esperti che sono già alla
loro seconda o terza donazione, per colmare la mia
totale ignoranza sull’argomento. Mi spiegano che le
donazioni di sangue e di plasma sono indispensabili per
supportare qualsiasi tipo di intervento, che c’è gente
che sopravvive grazie al sangue dei donatori, malati che
faticano un po’ meno nel recupero post-operatorio,
pazienti che superano traumi emorragici da incidente
perchè sottoposti a repentine trasfusioni. Mi guardo
attorno e mi accorgo che tutto ciò è illustrato dettagliatamente in volantini e poster. Tocca a me, un’infermiera mi fa accomodare in una saletta e con un sorriso mi
chiede di stendermi sul lettino mentre aspetto il medi-
co. Una voce nella mia testa fa capolino: “Te l’avevo
detto di non venirci, sei ancora in tempo, scappa, dì che
non ti senti niente bene...”. La zittisco anche perché
entra il medico che mi guarda sorridendo, che strano,
sembra quasi che ai suoi occhi io non sia quell’opportunista che voleva approfittare di quest’iniziativa per schivare un’interrogazione. Sembra orgoglioso di me, mi fa
quasi sentire una brava persona. “Certo che lo sono!
Dono il sangue!” ripeto a me stesso mentre il signore
dall’aspetto gioviale di fronte a me
estrae quello che mi sembra un curioso
strumento di tortura. Ovviamente la
puntura è una scemenza e quando me
la fa, mi sgonfio della pressione come
un palloncino. Esco salutando con un
sorriso e un lecca-lecca in mano dovuto al senso dell’umorismo del medico.
Mi danno anche una gustosa ed
abbondante colazione e io mi stupisco
di ricevere una ricompensa per un
qualcosa di così banale e di così necessario, per un gesto che mi ha fatto
sentire così bene. Torno a casa cosciente di aver fatto qualcosa di concreto
per gli altri. Aprendo la porta di casa
vengo accolto dal classico: “Come è
andata a scuola?” e mia madre, abituata ai miei stanchi e apatici “Il solito” si
gira sorpresa quando rispondo con un
sorriso “Molto bene”.
In due istituti
superiori
dell’alta
padovana
una riuscita
iniziativa.
Nicolò Targhetta V^ C “Istituto
Newton” di Camposampiero (Pd)
Zambon mentre premia una studentessa
Massanzago punta sulle scuole materne e i... quarantenni
D
urante una riunione dell’Avis comunale di
Massanzago il presidente, Michele Bernardo, aveva
detto : “Non illudiamoci che i ventenni pensino di andare a donare... hanno ben altro per la testa. Proviamo a
rivolgerci a coloro che, come me, sono sposati e hanno
dei bambini che frequentano le scuole dell’infanzia.
Proviamo a realizzare un piccolo opuscolo da distribuire
negli asili, magari con quel fumetto che è stato pubblicato tempo fa nei quadernoni Avis. Una volta portato a
casa, dal momento che i bambini sono piccoli e non
sanno leggere, chiederanno sicuramente ai genitori di
leggere per loro l’opuscolo perchè incuriositi dalle figure.
Qualche mamma e papà potrebbero così conoscere l’Avis
e la donazione del sangue”. L’idea è piaciuta subito e mi
sono messo all’opera, chiedendo all’Avis provinciale di
Verona se era possibile usare il loro fumetto. “Nessun
problema, vi facciamo avere al più presto un cd con le
immagini” è stata la risposta. Intanto la “voce” si era
sparsa e altre Avis comunali hanno chiesto di unirsi al
nostro progetto. Di qui al coinvolgimento di tutte le
comunali dell’Alta Padovana, alle quali è stata presentata
in un incontro la bozza dell’opuscolo, il passo è stato
breve e l’adesione entusiastica. Graziano Piran, presidente dell’Avis comunale di Campodarsego (dove ha sede la
Banca di Credito Cooperativo Alta Padovana), si è interessato presso la stessa per farci avere un cospicuo contributo e la risposta è stata positiva. Grazie alle numerose
idee scaturite durante la riunione, con lo studio
grafico “Menta e Liquirizia” di Noale abbiamo
sviluppato la bozza arricchendola con dei giochi
per i bambini ed immagini da colorare. Il risultato è un simpatico, colorato e piacevole opuscolo
stampato in 10 mila copie. In tantissime case di
Borgoricco, Campodarsego, Camposampiero,
Loreggia, Massanzago, Piombino Dese,
Trebaseleghe, Villa del Conte, Villanova di
Camposampiero, Fossalta di Trebaseleghe,
Rustega di Camposampiero, Pionca e Codiverno,
Santa Giustina in Colle e San Giorgio delle
Pertiche, vi saranno dei genitori che leggono ai
propri bambini un fumetto che parla di Avis.
Grazie piccini... se qualcuno di loro diventerà
donatore, sarà anche per merito vostro!
10mila opuscoli
distribuiti
alle famiglie
Dante Gardin
27
Le sette sorelle
VICENZA
Triplice intesa di solidarietà
Accordo fra
Avis, Fidas e Csi.
Promozione
da fare insieme.
U
n doppio premio per le società sportive per la
stagione 2005/06: uno per la società che nel corso
della stagione registrerà il maggior numero di nuove
donazioni, l’altro per quella che registrerà il maggior
numero di nuovi donatori. Con questa iniziativa di
“punta”, davvero molto stimolante, è partito un accor-
Giuseppe Munaretto (Fidas), Enrico Mastella (Csi) ed Enrico Iseppi (Avis), alla presentazione dell’iniziativa
do tutto speciale tra Avis, Fidas e Csi (Centro sportivo
italiano) di Vicenza. Il progetto “Sport salute Dono” è
entrato nel vivo con la presentazione ufficiale a maggio
da parte dei tre presidenti Enrico Iseppi (Avis), Giuseppe
Munaretto (Fidas) ed Enrico Mastella (Csi) e ed ha come
finalità l’incremento e la partecipazione all’attività
formativa ed educativa delle nuove generazioni. Si ritiene infatti indispensabile trasmettere ai giovani i principi
per una corretta e salutare crescita della persona sotto
l’aspetto fisico e psicologico, nonchè per una giusta
cultura della donazione come atto di solidarietà umana.
Essendo il Csi presente in tutto il territorio provinciale, si
vuol coinvolgere in una campagna di sensibilizzazione al
dono del sangue i suoi 9.000 iscritti (in gran parte
giovani e giovanissimi) e di riflesso i loro familiari,
perchè diventino in gran numero donatori di sangue.
Avis (che conta 7.000 soci) e Fidas (che ne conta
18.000) provinciali di Vicenza saranno a tal proposito
presenti ad alcune iniziative promosse dal Csi, Centro
che svilupperà iniziative anche proprie per “pubblicizzare” il valore della donazione tra chi pratica l’attività
sportiva in occasione di alcune importanti manifestazioni. Ma la campagna di sensibilizzazione entrerà anche
nelle scuole, sempre attraverso lo sport, per parlare di
cultura del dono laddove i ragazzi si formano. La collaborazione prevede anche l’inserimento nei siti internet
e negli organi di comunicazione delle tre associazioni
(come questo periodico “Dono & Vita”) di uno spazio
specifico dedicato all’accordo Avis, Fidas e Csi.
Valdagno si rinnova e pensa a crescere ancora
P
assaggio di “testimone” all’Avis comunale di Valdagno tra Giancarlo
Mingardi e Arcadio Refosco. Un’Avis vivace ed attiva quella che il nuovo
presidente Refosco eredita dal predecessore e che punta ad incrementare il
già buon numero di donatori e donazioni. Le premesse per riuscire bene ci
sono dal momento che nel 2004 i nuovi soci sono stati 89, per lo più giovani. A loro si guarda come speranza di un rigoglioso futuro per la Comunale,
che attraverso le sue varie iniziative contava a fine anno oltre mille donatori e 1.657 donazioni di sangue. Al mondo giovanile e studentesco si intende puntare con iniziative particolari e mirate. Ma l’Avis di Valdagno continuerà a stare tra la gente anche partecipando alle manifestazioni organizzate in città, come ha fatto nel 2004 con “passeggiando sotto i portici” a
settembre, con la sua classica “Sgambelada Avis” e con “Avis Natale sotto
l’albero” a dicembre. Entro quest’anno dovrebbe poi trovare collocazione
definitiva, in un’area all’interno del nuovo ospedale, il monumento del
donatore. C’è tanto da lavorare, quindi, sempre in nome di quello spirito di
solidarietà e di quel gesto silenzioso che, come ha recitato Giuliano
Bruttomesso nella sua poesia letta durante l’assemblea del 27 febbraio,
anima ogni donatore.
28
Tre primari in assemblea provinciale
L
’assemblea provinciale di Vicenza è stata ospitata
quest’anno dall’Avis comunale di Lupia-Poianella,
presso il Palazzo Mocenigo di Lupia. Un’assemblea
partecipatissima da tutte le Avis del vicentino e resa
ancor più significativa dalla presenza dei responsabili dei
Centri trasfusionali della provincia: la dott.ssa Giordano
(Ct di Bassano), il dott. Picco (Ct Schio-Thiene), il dott.
Belloni (Sit di Vicenza), e il dott. Acerbi nostro direttore
sanitario provinciale e trasfusionale di Valdagno. La
“ciliegina sulla torta” è stata
la presenza di Barbara Trento,
sindaco di Sandrigo e di
Ampelia Berto di Bressanvido,
che con il loro intervento
hanno puntualizzato la atavica e storica importanza
del dono del sangue e la
presenza sul territorio di
molti donatori, generosi e
solidali. La relazione morale del Presidente uscente,
GianFranco Zilio, esauriente
e precisa, ha sottolineato i
vari aspetti positivi e negativi
del sistema trasfusionale
vicentino e veneto ed ha
sviluppato i temi del IV Piano
Sangue Regionale, della nascita del nuovo Dipartimento
Provinciale, dell’autosufficienza, dei rapporti con le Ulss
vicentine, dei rapporti associativi e interassociattivi. Tutti
i primari trasfusionali sono intervenuti sottolineando gli
aspetti che più interessano le loro Ulss, illustrando
personali punti di vista e comportamenti dettati dai loro
direttori generali. L’assemblea si è conclusa con le votazioni per il rinnovo del consiglio provinciale e delle varie
cariche associative.
E’ stata ospitata
dall’Avis di
Lupia-Poianella
‘Collaborazione, comunicazione, crescita’
E
nrico Iseppi è il nuovo presidente dell’Avis provinciale di Vicenza. 49 anni, imprenditore artigiano, di
Sandrigo, è stato scelto dal neo eletto Consiglio
Direttivo provinciale, che guiderà per i prossimi quattro anni. Iseppi, che succede a Gianfranco Zilio, ha
ricoperto vari ruoli all’interno dell’Associazione dei
donatori di sangue ed è stato consigliere dell’Avis
regionale. Il nuovo Esecutivo è composto anche dai
vice presidenti Marco Genesini e Adriano Rigoni, dal
segretario Gianfranco Zilio e dall’amministratore
Francesco Marsignan.
C
are donatrici e donatori della provincia di Vicenza,
permettetemi che mi presenti. Sono il vostro neo
eletto presidente Avis provinciale, Enrico Iseppi, scelto
dai consiglieri da voi eletti. Per vivere e contribuire al
sostentamento della mia famiglia lavoro nella piccola
impresa edile fondata assieme a mia moglie. Dono il
sangue da 32 anni e da oltre 18 sono impegnato come
dirigente, prima come tesoriere della mia comunale
Lupia Poianella, poi come presidente, ho ricoperto la
carica di vicepresidente provinciale e di consigliere
regionale per due mandati. Qualcuno dirà che sono
ambizioso, ma io mi sento solo orgoglioso di essere il
vostro presidente e ci tengo molto. Non nascondo la
soddisfazione personale. Credo di possedere i requisiti
per svolgere tale compito, senz’altro commetterò degli
errori, ma confido molto nell’aiuto da parte della scuola che forma l’esecutivo provinciale e vi garantisco che
sono tutti avisini doc. Le priorità che ci siamo prefissati in questo primo anno di mandato sono principalmente le seguenti:
- una maggiore presenza nel territorio con manifestazioni e collaborazioni con altre associazioni per contagiare e convincere un numero sempre maggiore di
possibili donatori.
- una maggiore comunicazione e
scambio di informazioni tra le varie
Avis comunali e provinciale per poter
usufruire tutti delle buone idee, seppur
di altre persone.
- mantenere i contatti con i centri
trasfusionali, migliorando i rapporti già
ottimi, per poter monitorare la
frequenza alle donazioni e inserire nel
migliore dei modi i nuovi donatori. Ora
vi saluto e vi ringrazio tutti per il vostro
continuo impegno, per la vostra generosità verso i nostri ammalati che vi
abbracciano affettuosamente. Mi
auguro ci siano altre occasioni per
sentirci e se avrò bisogno di comunicare con voi mi servirò del nostro periodico Dono & Vita, strumento essenziale per tutti noi.
Enrico Iseppi
Nel primo anno
di mandato
questi gli
obiettivi del
neo presidente
29
Le sette sorelle
TREVISO
Nuovo corso per la Provinciale
Gino Foffano
eletto
presidente
E
’ al lavoro da un paio di mesi il nuovo presidente
dell’Avis provinciale di Treviso. A guidare per i prossimi quattro anni l’Avis della Marca trevigiana, con i suoi
31 mila soci, sarà infatti Gino Foffano, 53 anni, di
Mogliano, scelto a fine marzo dal neo eletto Consiglio
Direttivo. Foffano, che nel precedente mandato aveva
ricoperto il ruolo di amministratore, ha già tenuto una
serie di incontri. Subito dopo l’assemblea provinciale
svoltasi a Montebelluna ed il primo consiglio, si sono
subito svolti quelli con i primari dei Centri Trasfusionali
delle Ulss 7, 8 e 9 per conoscere a fondo l’attuale situazione della raccolta sangue nella Marca e per un
confronto sui prossimi obiettivi. Assieme a lui c’era
anche l’intera nuova squadra dell’Esecutivo: Wanda
Pradal (di Falzè di Piave) vice presidente vicario, Bruno
Binotto (di Crocetta del Montello) vice presidente,
Walter Tonon (di Ponzano) responsabile della segreteria,
GianMarco Rasi (di Conegliano), amministratore, Davide
Cagnato (di Roncade) e Osvaldo Rossi (di Castelfranco).
Gli altri membri che compongono il Consiglio direttivo provinciale sono invece Paola Barro, Luigi Buratto,
Mirta Cappelletto, Matteo Ces, Silvano Marchesan,
Tiziano Marchesin, Sergio Mattiazzo, Ovidio Pagnossin,
Denis Perin, Rosanna Pestrin, Danilo Riedi, Michele
Rodighiero, Bernardino Spaliviero e Lino Vanzetto.
“L’Avis cammina, e cammina più veloce di noi - spiega Foffano - i consumi di sangue sono in aumento e noi
dobbiamo continuare a rispondere alle necessità degli
ammalati. Dai grandi risultati raggiunti negli ultimi anni
grazie all’impegno di tutte
le Avis comunali, ripartiamo con slancio, per incrementare le donazioni. Altre
due priorità sono la certificazione dei servizi mobili di
raccolta del sangue e l’organizzazione del nuovo
Dipartimento trasfusionale
provinciale, guidato dal
dott. Giovanni Battista
Gajo. La nuova Avis provinciale - ha concluso Foffanodovrà essere sempre fulcro
di idee e proposte, luogo di
confronto aperto e trasparente per tutte le Avis della
Marca”.
Michela Rossato
A sinistra, un’immagine dell’assemblea provinciale Avis del 19 marzo,
perfettamente organizzata da
Montebelluna.
Nella foto in alto il nuovo
Esecutivo provinciale che sarà
alla guida dell’Avis della Marca
per i prossimi 4 anni.
30
Crespano, nuovo centro prelievi
E
’ intitolato alla pittrice Dalma Stella Bresolin, scomparsa prematuramente qualche anno fa, il nuovo
Centro di raccolta del sangue dell’AsolanoPedemontana, nell’Ulss 8. Molto vicina all’Avis, alla
quale ha anche dedicato alcune sue opere, la Bresolin
era particolarmente affezionata al gruppo di donatori di
Crespano, dove viveva con il marito ed il figlio. Il nuovo
Centro è stato inaugurato il 5 giugno presso i locali dei
poliambulatori dell’ex ospedale di Crespano. I donatori
lo attendevano da molto tempo ed é quindi grande la
soddisfazione per le Avis che ne potranno beneficiare.
Al taglio del nastro sono intervenuti il direttore generale dell’Ulss 8, Gino Redigolo, i sindaci di Crespano e dei
Comuni che faranno riferimento al Centro, il presidente
dell’Avis provinciale Gino Foffano, rappresentanti trevigiani a livello nazionale e regionale dell’Avis, Diego Sala
e Bernardino Spaliviero. A fare gli onori di casa il presidente dell’Avis di Crespano, Livio Guadagnini, attorniato da molte associazioni di volontariato, oltre a numerose Avis e Aido.
Inaugurato
il 5 giugno
alla presenza
di numerose
autorità.
A sinistra il momento del taglio del nastro da parte del direttore generale dell’Ulss 8, Gino Redigolo
e del sindaco di Crespano, Nico Cunial, “assistiti” dal presidente provinciale Gino Foffano e da quello
della comunale Livio Guadagnini. Qua sopra il folto pubblico con, in prima fila, il marito di Dalma Bresolin.
Casier: l’Avis rientra alla grande a scuola
P
resso le Scuole Medie di Casier, nei mesi scorsi, si
sono tenuti incontri informativi rivolte alle classi 2ª e
3ª, per spiegare i motivi sanitari che portano alla richiesta di donazione di sangue e come l’Avis risponda territorialmente a tale necessita’ con diverse iniziative di
sensibilizzazione e organizzazione per il prelievo in loco.
Gli alunni sono stati invitati ad interpretare il valore
umano dell’atto responsabile della donazione attraverso elaborati grafici, poesie o temi. Il 1° Maggio, a
Casier, si è tenuta la 23ª Pedalata e Pattinata per la Vita,
il cui ricavato è stato devoluto all’Associazione Italiana
per la Ricerca sul Cancro: l’Avis di Casier ne e’ stata
sponsor e partecipe attiva. In tale occasione sono stati
esposti al pubblico i disegni pervenuti dagli allievi delle
scuole, in gran numero e tutti belli ed aventi un particolare modo di interpretare in modo simbolico la donazione. Un buono per l’acquisto di materiale didattico,
del valore di 25 euro e’ stato il premio previsto per i 10
elaborati ritenuti maggiormente significativi. Questo
l’elenco dei premiati: Diogenci Sara 3ªA, Ganassin Silvia
2ªD, Gasparetto Selena 3ªB, Menon Davide 3ªB,
Mignemi Francesca 3ªA, Pavan Veronica 2ªD, Rajae
Belkbir 3ªA, Trevisan Andrea 2ªC, Trevisan Elena 3ªA,
Zancanaro Serena 2ªC. Alla premiazione era presente
il Sindaco di Casier, Dott.ssa Daniela Marzullo.
L’attestasto e il buono sono stati consegnato dal
Presidente dell’Avis Comunale di Casier, Michele Prete.
Enrico Masucci
Un concorso
nelle scuole
medie e tutte
le altre attività
sul territorio.
In basso uno dei disegni premiati
31
Le sette sorelle
TREVISO
Alla TrevisoMarathon con un campione
T
ra i duemila volontari che hanno reso possibile la “Treviso Marathon”, c’erano quest’anno anche molti avisini.
Alla manifestazione del 6 marzo, che già alla seconda edizione é stata promossa a maratona internazionale per
lo straordinario impatto suscitato nel 2004 sul mondo della corsa su strada e per il record di partecipanti, l’Avis era
presente. Partita da Vittorio Veneto e arrivata a Treviso, la 42 chilometri trevigiana è stata scelta da più di tremila atleti italiani e 69 stranieri,
provenienti da 20 Nazioni (rappresentanti quattro Continenti). Vincitore
nella sezione maschile é risultato Denis Curzi, mentre il podio tra le
donne é andato all’etiope Alemu Zinash. Portabandiera della nostra
associazione nella gara disabili, come già lo scorso anno aveva fatto
Francesca Porcellato, Fabrizio Azzalini. Per l’Avis provinciale, presente
con punti informativi, striscioni e gadegt per grandi e piccini, l’intera
giornata si é rivelata una splendida occasione per farsi conoscere. Gli
organizzatori della Treviso Marathon, infatti, hanno voluto coinvolgere
il mondo del volontariato e della solidarietà della Marca, sia proponendo una campagna di sensibilizzazione ad hoc, quest’anno centrata sulla
rara malattia reumatica Lupus, sia dando spazio alle associazioni.
Opportunità che l’Avis ha colto al volo!
Le sette sorelle
BELLUNO
Cinquecento padri e figli di... corsa
U
n vento inclemente e la temperatura non
propriamente primaverile hanno tenuto a
battesimo, il 10 aprile, la nuova edizione della
manifestazione “Corri Papà”. Un successo!
Ben 900 persone si sono infatti schierate alla
partenza della simpatica corsa podistica non
competitiva, distribuite sulle due distanze di 4
e, più impegnativa, 10 chilometri.
La giornata di divertimento e sport, in nome
della solidarietà, si è protratta con giochi per
grandi e piccini, con la distribuzione dei ricchi
premi in palio e l’invito per tutti a prendere
posto a tavola per apprezzare l’ottima cucina
dei volontari. Sicuramente da ripetere. Inutile
aggiungere che l’Abvs c’era, e ben visibile, con
il gazebo che vi mostriamo qui a lato.
Nicola Boito
32
Incontri di zona con i nuovi segretari
I
l Centro “Giovanni XXIII” ha ospitato in maggio l’assemblea di primavera dell’Abvs. Dopo l’approvazione
del bilancio relativo all’anno 2004, approvato all’unanimità, si è entrati nel vivo dell’incontro affrontando vari
argomenti. Tra le iniziative messe in campo dall’Abvs,
particolarmente apprezzati dai segretari di sezione è
stata la serie di incontri formativi tenuti nel territorio.
Due infatti, le finalità degli incontri: formare i segretari
di nuova nomina (che per la prima volta si trovano
quindi a rivestire un ruolo di guida) e dare una mano,
aiutare a stare al passo con i cambiamenti, a quelli che
ne hanno bisogno. Da questa iniziativa è nata l’idea,
avanzata da Aldo Antole, di trasformare l’assemblea
d’autunno in un incontro più formativo e meno istituzionale dove discutere e risolvere le problematiche che
le sezioni si trovano a dover affrontare. Accolta molto
favorevolmente, la proposta si concretizzerà anche
grazie alle idee e ai suggerimenti che in tal senso verranno dai segretari entro il mese di settembre. Il Consiglio
provinciale, una volta raccolti, li elaborerà per giungere
preparato e con risposte all’incontro di fine anno.
All’assemblea
di bilancio
a maggio
è stata una
delle iniziative
più gradite.
N.B.
Cencenighe: cinquant’anni per il prossimo
I
l 9 gennaio 1955, per la prima volta, venivano eseguite a Cencenighe Agordino dodici donazioni di sangue.
Nasceva così la sezione donatori di sangue di
Cencenighe, uno dei primi sodalizi ad essere costituiti in
paese negli anni del secondo dopoguerra.
Da dodici i volontari sono saliti (già nel primo anno)
a trenta, tanto da riuscire a superare abbondantemente
il centinaio di soci qualche tempo dopo. Nei primi anni
Settanta furono oltre duecento i soci tra attivi e sostenitori che aderirono all’associazione entrata nel frattempo
a far parte dell’Abvs.
Oggi, a distanza di cinquant’anni da quel primo
prelievo, la sezione di Cencenighe guidata dalla “storica” segretaria Flavia Toffoli, ha deciso di festeggiare il
mezzo secolo di vita insieme ai vertici dell’Abvs, ai
rappresentanti delle altre sezioni della provincia, delle
autorità locali e ai responsabili del centro trasfusionale
bellunese, tra i quali il primario, Dott. Gaetano
Caloprisco e all’ottantina di soci che attualmente
compongono il sodalizio. Una cerimonia religiosa celebrata in chiesa nella mattinata di domenica 17 aprile e
il pranzo sociale che ne è seguito, hanno permesso di
condividere momenti di riflessione in previsione anche
delle iniziative future della sezione, impegnata da anni
su altri fronti oltre a quello della donazione di sangue.
Foto di gruppo di prammatica per il 50° di Cencenighe
Trichiana: trenta squadre al torneo di calcio Abvs-Fidas
L
a sezione Abvs di Trichiana, nel week-end del 18 e 19
giugno, ha ospitato l’edizione 2005 del “Torneo di
calcio interassociativo Fidas-Abvs”. La manifestazione si
è tenuta sui campi di calcio comunali di Trichiana coinvolgendo una trentina di squadre di sezioni di donatori
di sangue provenienti da tutto il bellunese.
Vi hanno partecipato donatori attivi che hanno
effettuato almeno una donazione negli ultimi 2 anni
dalla data del torneo, ma anche i donatori sospesi
temporaneamente per motivi medici, (purché risultante
da attestazione del Centro Trasfusionale, in data non
anteriore ai 2 anni), e gli ex donatori, con un minimo di
15 donazioni, che abbiano dovuto sospendere le donazioni per motivi sanitari. Visto lo scopo promozionale
dell’iniziativa tra gli iscritti, per ogni squadra, figuravano
fino ad un massimo di 3 giocatori in età compresa fra i
15 ed i 18 anni.
Il consiglio della sezione Abvs di Trichiana organizzando la manifestazione si augurava di vedere numerosi donatori “vecchi” o giovani, bravi calciatori o meno,
divertirsi sui campi di calcio e trascorrere un week-end
di pura amicizia e allegria. Noi ci scommettiamo, che sia
stato così. Ve ne renderemo conto, con tanto di immagini, prossimamente. su queste pagine.
Il 18/19 giugno
con, anche,
fino a tre
calciatori
fra i 15
e i 18 anni.
33
Le sette sorelle
VERONA
Altri 4 anni insieme
Luigi Piva
riconfermato
alla guida
della Provinciale.
U
n altro mandato, ancora quattro anni alla presidenza dell’Avis Provinciale di Verona. Grazie per la fiducia e per questa ulteriore opportunità di servire
l’Associazione. Contando sulla collaborazione di tutti,
riusciremo ad essere ancora all’altezza dell’importante
tradizione veronese, impegnandoci nel divulgare volontariamente i valori di solidarietà che i donatori di sangue
hanno fatto propri aderendo all’Avis. Prioritario sarà il
sostegno dei più stretti collaboratori componenti il
Consiglio provinciale, molto rinnovato (15 nuovi su 19)
e rappresentativo di ogni realtà associativa della provincia, con una valida componente giovanile e femminile.
Determinante sarà, comunque, la volontà di interagire
in stretto coordinamento con le nostre 68 sedi comunali, le quali pure hanno vissuto un consistente rinnovamento, inserendo numerosi giovani nei consigli ed eleggendo molti nuovi presidenti, anche giovani. Servirà
l’impegno di tutti, l’esperienza degli anziani e l’entusiasmo dei giovani per proseguire positivamente nella
nostra attività e continuare ad assolvere al preciso impegno sociale assunto, quello di assicurare la disponibilità
del sangue necessario per gli ammalati. In questa
prospettiva è importante che ciascun Avisino sia consa-
pevole del proprio ruolo: non basta più “essere
Donatore”, occorre saper essere interpreti attivi del
volontariato del sangue per favorire l’aggregazione di
quanti altri, al pari di noi, potrebbero donarlo e ancora
non lo fanno, perché distratti o inconsapevoli.
C’è bisogno dell’impegno di tutti, amici donatori e
collaboratori, poiché la richiesta di sangue cresce, lenta
ma inesorabile, mentre noi dopo tanti anni di continua
crescita, abbiamo subito un imprevisto calo di donazioni in questi primi mesi del 2005. Nessuna emergenza
beninteso, ma neanche un fenomeno da trascurare.
Curiamo particolarmente la puntualità della periodica
donazione ed impegniamoci ad essere tutti interpreti
fedeli e responsabili del ruolo associativo assunto. Un
richiamo dovuto a motivi di vitale importanza: la salute
di tante persone che ogni giorno dipende dalla nostra
attività volontaria. Buon lavoro e buone vacanze a tutti,
e non dimentichiamoci di fare la donazione prima di
partire per le ferie.
Luigi Piva - presidente provinciale
Camminando per la vita, l’11 settembre
Per le strade
di Ferrazze,
San Martino
e Montorio,
assieme
i “camminatori”
di tutte
le associazioni.
D
opo il successo della precedente edizione, anche
quest’anno si tornerà a passeggiare tra le vie di
Ferrazze, San Martino Buon Albergo e Montorio, per
sensibilizzare i cittadini sull’importanza del dono e
della vita. “Una Camminata per la vita”, la passeggiata non competitiva giunta alla seconda edizione, si
svolgerà domenica 11 settembre lungo tre percorsi.
L’iniziativa ha l’intento di avvicinare i partecipanti alle
associazioni di volontariato che si mettono al servizio
della comunità attraverso la donazione di sangue,
midollo osseo e di organi.
La manifestazione è promossa ed organizzata
dall’Avis di Ferrazze, di San Martino Buon Albergo e
di Montorio, dalla Fidas San Martino B.A.,
dall’Admor, dall’Aido e dal Gruppo Alpini di San
Martino Buon Albergo e Montorio, ed è patrocinata
dall’assessorato comunale allo Sport di San Martino e
dall’ottava Circoscrizione di Verona.
La partenza è prevista alle 8 dalla piazza antistante
alla chiesa di Ferrazze. Prima della partenza si potrà
effettuare l’iscrizione che consente di usufruire di
alcuni punti di ristoro allestiti sul percorso. Durante
tutta la giornata saranno attivi i servizi della Croce Blu
e della Protezione Civile.
Uno scorcio del percorso 2004
34
Assemblea con... la ‘neonata’
I
l Palazzo dei Congressi della GlaxoSmithKline, ha ospitato, lo scorso 12 marzo, la 47a assemblea dell’Avis
provinciale di Verona. Con questa assemblea si è
concluso un triennio di intenso lavoro del Consiglio
provinciale, presieduto da Luigi Piva, riconfermato per
altri quattro anni. L’assise si è svolta alla presenza di 169
rappresentanti soci persone fisiche e 63 soci persone
giuridiche (Avis comunali e gruppi) provenienti da tutte
le Comunali della provincia. Hanno presenziato, inoltre,
numerosi e prestigiosi ospiti, tra cui il sindaco di
Verona, Paolo Zanotto, il vescovo di Verona, mons.
Flavio Roberto Carraro ed il direttore del S.I.T. Giuseppe
Aprili. La relazione di Piva ha evidenziato il buon lavoro
svolto in questi anni che ha portato ad un aumento
delle donazioni ( + 901 nel 2004) e di donatori (+ 1.547
nel 2004). Questi risultati sono stati possibili grazie all’azione di sensibilizzazione, concretizzatasi in diverse attività che si sono svolte in tutta la provincia. Il presidente
ha voluto evidenziare l’attività della Commissione scuola, che ha portato il nostro messaggio a diverse migliaia
di studenti di ogni ordine e grado scolastico. Tale attività ha dato buoni frutti visto che i nuovi donatori sono in
gran parte ex studenti delle superiori.
Anche la Commissione giovani ha favorito l’aumento di donazioni sensibilizzando centinaia di persone in
tante iniziative rivolte particolarmente ai giovani. Piva
ha sottolineato che tutte le Avis Comunali hanno contribuito, con la loro presenza e il loro spirito avisino, alla
realizzazione di tante iniziative e, quindi, al raggiungimento degli obiettivi associativi. In questa assemblea è
stato eletto il nuovo direttivo provinciale del quale
fanno parte molti volti nuovi. “I successi ottenuti in
questi anni non devono certo farci adagiare sugli allori ha detto il presidente Piva - dato che le necessità di
sangue, soprattutto nella nostra provincia, sono sempre
in continuo aumento e i traguardi raggiunti fino ad ora
devono rappresentare solo dei nuovi punti di partenza,
per consentirci di essere sempre all’altezza delle nuove
necessità e di soddisfare le richieste di sangue e dei suoi
derivati da parte degli ospedali e a favore degli ammalati”. Durante l’assemblea è stato consegnato il labaro
alla nuova comunale di Concamarise.
Durante l’ultima
assemblea
provinciale
consegnato
il labaro alla
nuova Avis
di Concamarise.
Mario Luchi
Un’inesauribile fontana di solidarietà
A
Bardolino, l’on. Aldo Brancher ha inaugurato una bella fontana nel centro
della ridente località che s’inchina e rende
merito al lago di Garda.
La fontana, magnifica ed elegante, è dotata
di panche laterali per consentire di godere
della frescura del lago ed è realizzata in
marmo rosso di Verona. E’ stata collocata
nel bel mezzo della Piazza “Donatori di
Sangue”, grazie al sostegno delle autorità
locali ed all’impegno di molti Donatori della
Comunale di Bardolino, guidata da Nicola
Arietti. Erano presenti al taglio del nastro il
Sindaco, il Consiglio direttivo della
Comunale, l’ing. Fabrizio Zanetti (che ha
curato la direzione tecnica dei lavori) e
numerosi cittadini. Oltre ad una sessantina
di labari di Avis e altre associazioni di volontariato.
Una fontana, s’é detto. Si, ma una fontana
dall’aspetto e dai significati particolari. Al di
là della vasca si può vedere un getto d’acqua che - partendo dal basso - s’innalza per
circa 2 metri, slanciandosi verso i cieli e pare
sorregga una goccia di sangue, rappresen-
Una fontana sempre “viva” a Bardolino, inaugurata con tutte
le associazioni del dono.
tata da una cuspide affusolata di pietra
rossa. Sembra - con un po’ di fantasia - di
vedere due braccia unite che sostengono
una goccia di sangue, che esaltano un
gesto di solidarietà degli esseri umani, che
offrono a chi ha bisogno un “getto” di vita.
E’ un’offerta di altruismo, è un simbolo di
partecipazione, è un invito ad essere
presente nel gesto di dare.
Ecco una bella iniziativa! Ecco una bella
idea! Un qualcosa che fa soffermare chi
passa e che può farlo riflettere: anche lui
potrebbe infatti allungare il braccio! Una
fontana e una colonna d’acqua che danno
una sensazione di piacere e sollievo a chi le
guarda; e che possano far sentire allo stesso viandante il desiderio di dare anche lui
frescura e sollievo a chi, bisognoso, riceve in
dono una sacca di sangue.
Come diceva Papa Karol Wojtyla: “Non
abbiate paura di… donare”. Un grazie a
tutti coloro che in qualche modo hanno
contribuito alla realizzazione della nuova
“fontana della vita”.
Roberto Rossini
35
Le sette sorelle
VERONA
Tre sindaci
per un Centro
Inaugurato
a marzo
il nuovo Centro
trasfusionale
di San Bonifacio.
I
l 19 marzo scorso è stato inaugurato
il centro trasfusionale del nuovo ospedale di S. Bonifacio, vero fiore all’occhiello del volontariato. Qui centinaia
di donatori volontari potranno compiere quel semplice, ma fondamentale
gesto della donazione mentre un’equipe medica e paramedica, supportata
da attrezzature all’avanguardia, garantirà protezione e sollievo a tutti i nostri Tre sindaci all’inaugurazione. Quello di San Bonifacio, però, per l’occasione ha prestato la fascia
ammalati. Una cerimonia semplice e al presidente Avis Olivo Zampieri (con le forbici in mano ed il sindaco vero alla sua sinistra).
commovente che ha visto partecipi
tutte le associazioni con i rispettivi presidenti provincia- servzio, preceduta da toccanti e profonde parole, è
li, tra cui il presidente provinciale Luigi Piva per l’Avis e stata impartita da Monsignor Gino Bassan, a ricordo
Silvano Salvagno per la Fidas. Tutti coloro che sono delle nostre radici cristiane. Non è mancato uno sguarintervenuti hanno dimostrato profonda soddisfazione e do al passato, ai nomi delle persone che hanno fatto la
hanno elogiato l’opera realizzata: il Direttore sanitario storia del volontariato, agli anni ‘50 e ‘60, quando a
Paolo Montresor, il Primario del Centro trasfusionale donare il sangue erano in pochi e sempre gli stessi. Oggi
Giuseppe Aprili, il Sindaco di Arcole, Carletto, il Sindaco molta gente non sa che nel 2004 nel nostro Centro
di Monteforte, l’assessore di Soave Soriolo, nonché il trasfusionale abbiamo raccolto 10.000 fra sacche di
nostro Sindaco, Silvano Polo. La benedizione del nuovo sangue intero, sacche di plasma e piastrine concentrate.
Questo vuol dire che in un anno c’è chi
lascia il lavoro, i propri impegni e si reca
al Centro tasfusionale, si mette in fila e
aspetta il proprio turno, vince la paura
dell’ago e dona il proprio sangue. Ma,
cosa più importante, questo vuol dire che
per altre 10.000 volte “qualcuno” ha
trovato sollievo, salute, speranza e vita.
Sono da ventisette anni alla guida e alla
presidenza di questa associazione, da
quando è venuto a mancare l’indimenticabile Mino Trevisoi. Il mio impegno, la
mia costanza, il mio lavoro e le iniziative
dedicate all’Avis sono la riconoscenza, la
ricompensa e la gratitudine che voglio
dare a questo meraviglioso mondo del
volontariato che non fa notizia e di cui
nessuno parla ma che in occasioni come
questa diventa protagonista.
Olivo Zampieri
A sinistra donazioni “inaugurali”, e beneauguranti, nel
nuovo Centro trasfusionale.
36
Le sette sorelle
VENEZIA
Anche l’Arte... fa la sua parte
F
orte iniziativa quella della partecipazione dell’Avis alla
Biennale di Venezia. Il Consolato greco, vista la difficile situazione che il proprio Paese vive a livello di donazioni e di grande e diffusa presenza della talassemia, ha
deciso di contattare l’Avis Provinciale di Venezia per
iniziare una collaborazione che ha trovato, proprio nel
periodo che va dalla “vernice” all’inaugurazione della
51ª Biennale d’Arte (dall’8 al 14 giugno), il primo
momento d’incontro. L’Avis provinciale di Venezia ha
passato, quindi, l’importantissimo incarico all’Avis
comunale di Venezia che, fin da subito, ha iniziato ad
organizzare materiale, chiosco, incontri con i responsa-
bili del padiglione greco. Chiunque decida di avventurarsi tra i padiglioni della magnifica Esposizione
Internazionale, avrà quindi modo di incontrare, all’entrata, i nostri volontari e i volontari greci, con materiale
informativo e con l’unico, grande intento di collaborare
per sensibilizzare al dono verso l’altro e al dono del
sangue. Il giorno della “vernice” di una delle più
importanti manifestazioni artistiche del mondo è approdato in laguna anche il Presidente nazionale Andrea
Tieghi. Il 10 giugno è stato accolto dal consigliere
nazionale Giorgio Scotto, dal presidente della comunale Roberto Belli che l’hanno accompagnato nei padiglioni della Biennale. Assieme al Console greco e alla
curatrice del padiglione ellenico Katerina Koskinà ha
potuto apprezzare anche l’opera dell’artista George
Hadjimichalis: “Ospedale” (nella foto a sinistra) .
L’Avis comunale
e provinciale,
assieme
ai donatori
della Grecia,
approdano
alla Biennale
di Venezia.
Mentre al Lido Gershwin e Verdi ‘invitano’ tutti a donare
L
’Avis comunale di Venezia ha organizzato il 10 aprile una raccolta di
sangue presso l’ospedale al mare al Lido di Venezia, dopo quella all’isola di Pellestrina il 21 marzo. Si è visto, infatti, che andando a trovare i
donatori per così dire “a casa loro”, si riesce a scuotere un po’ chi vorrebbe donare ma... ha bisogno di essere preso per mano e guidato. Per far
sentire ancor di più la presenza dell’Avis al Lido, lo stesso 10 aprile è stato
proposto un “pomeriggio in musica”, manifestazione di musica jazz e
canto lirico. Ad esibirsi su brani di Jobim, Porter e Gershwin il duo jazz
composto da Pierluigi Nobile al clarinetto e Matteo Valese al pianoforte,
su brani lirici di Rossini, Verdi e Donizetti, il soprano Antonella Meridda
accompagnata al pianoforte dal Maestro Robert Ferrari. Grazie ad Orietta
Guerrasio, vice presidente dell’Avis di Venezia, e a Mario De Marchi,
responsabile del gruppo Actv dell’Avis, che si sono dati da fare per l’organizzazione, l’iniziativa è stata un successo di pubblico. Finalità dell’intera giornata è stata la sensibilizzazione della gente alla donazione del
sangue. Il presidente dell’Avis di Venezia, Roberto Belli, ha esortato i
presenti, una volta rientrati a casa, a parlare di dono del sangue, perchè
sia coltivata in seno alla famiglia la cultura stessa del dono al prossimo
che soffre. Nella speranza che da ogni nucleo familiare escano dei donatori. Alla giornata hanno partecipato l’allora presidente dell’Avis provinciale Giorgio Scotto Lachianca e il presidente della Federsanità Regione
del Veneto, Giovanni Frezza.
O.G.
37
Le sette sorelle
VENEZIA
Quando l’Avis vola alto
A Salzano
con gli aquiloni
nel... vento.
U
ndicesima edizione della “Festa degli aquiloni”, il 17
aprile, organizzata da Avis e Aido comunali di
Salzano, che sin dal mattino si sono prodigati in opera
di sensibilizzazione sulla donazione di sangue ed organi. Nel pomeriggio la festa è cominciata con la consegna del materiale ad ottanta bambini che assieme alle
loro famiglie hanno costruito colorati e fantasiosi aqui-
loni. Al momento del lancio del primo aquilone, Avis e
Aido hanno cercato di abbinare all’intensa emozione
dei bimbi e dei loro genitori un messaggio a favore della
vita, intesa come qualità, prevenzione, ma soprattutto
rispetto della stessa. Grazie al Comando del Reparto
Tecnico Logistico Amministrativo della Guardia di
Finanza di Venezia (Sezione Veterinaria e Cinofili), alcune unità cinofile hanno dato dimostrazione del grande
impegno e lavoro svolto da parte dell’uomo e dei cani,
a contrastare e a sconfiggere il diffuso contrabbando
delle sostanze stupefacenti e le attività di terrorismo. Tra
un applauso e l’altro, dopo una carezza e un abbraccio
tra i bimbi e i cani, dal cielo è spuntato l’elicottero
dell’Arma a portare i saluti e a chiudere la dimostrazione dando il via al lancio degli aquiloni verso il cielo. Uno
spettacolo davvero! Centinaia di aquiloni (tra quelli
costruiti in loco ed altri portati da casa), volteggiavano
nel cielo sopra il parco della Villa Comunale Romanin
Jacur di Salzano, in un clima di gioia, serenità e amicizia. Il successo di questa festa è sicuramente da condividere con tutti coloro che vi hanno partecipato, ma
soprattutto con i bimbi e i loro genitori che anche
quest’anno hanno partecipato numerosi e, cosa ancor
più importante, sono stati sensibilizzati verso la cultura
del dono e della solidarietà.
Direttivi Avis-Aido Salzano
San Donà: nelle scuole per ‘Donare assieme e... vincere’
D
a un concorso indetto dall’Avis di San Donà, sono
stati premiati gli studenti che avevano duellato a
colpi di penna attorno al tema delle donazioni e della
loro importanza: “Donare assieme per vincere”.
I premiati della scuola elementare “Silvio Trentin”
sono stati Eleonora Borga, Anna Silvestri e Giulia
Gallino. Delle scuole medie, istituto comprensivo
“Romolo Onor”: Irene Del Rizzo, Ling Yan Deng ed
Elisa Deste; mentre la prima classificata delle scuole
superiori è Simona Lucia La Placa del liceo ginnasio
statale “Montale”, a seguire Maria Lucia Passador del
liceo scienifico “Galilei” e Guido Montagner dell’istituto tecnico industriale “Volterra”. Una menzione speciale in memoria del commendator Raffaello Fabbri è stata
attribuita a Riccardo Berton, istituto comprensivo
“Onor”; la menzione speciale dell’AVIS è andata invece
a Simone Piran, dell’istituto tecnico statale per geometri per il suo tema “semplice e convincente” la sua
“originalità ideativa e profondità di espressione”.
Venezia: un 50° al... secondo posto
P
er festeggiare il suo 50° compleanno, l’Avis comunale di Venezia ha organizzato, al campo sportivo di
Pellestrina (Ve), il quinto torneo quadrangolare di calcio
“Avis-Forze Armate”. Vincitrice la squadra del 51°
Stormo, al secondo posto si è classificata l’Avis di
Venezia, per il terzo e quarto posto l’Esercito è prevalso
sulla Marina. Questi i risultati: Avis - Lagunari
Serenissima 2-1 (nella foto sotto); 51° Stormo - Marina
Militare 2-0; Lagunari - Marina Militare1-0; 51° Stormo
- Avis 4-1. Una Giornata di sport e divertimento voluta
dall’Avis per premiare l’isola di Pellestrina che in un
anno ha quadruplicato il numero dei donatori, ma
anche per sensibilizzare la cittadinanza. Il Presidente
dell’Avis provinciale durante le premiazioni ha ricordato
il fabbisogno di sangue negli ospedali e ha invitato tutti
i presenti a rendersi disponibili per donarlo.
Quadrangolare
di calcio,
vince l’Aviazione
in finale.
Gli avisini
davanti
a Marina
e Lagunari.
Quando Mestre
dà... di remo
L
Meolo: un impegno per Sarajevo
L
’Avis comunale di Meolo e il Contigente MSU dei
Carabinieri Italiani a Sarajevo sono impegnati insieme
nel progetto “Bosnia Erzegovina”. Anche se la guerra è
finita, infatti, sono ancora molti i problemi che affliggono la popolazione così duramente colpita e della quale
ci siamo tutti un po’ dimenticati.
L’iniziativa si propone di aiutare più famiglie possibili tramite la raccolta di generi alimentari, prodotti igienico-sanitari, medicinali e giocattoli destinati a campi
profughi, centri per anziani ed orfanotrofi. Ad aprile un
convoglio MSU ha già ritirato a Meolo il primo materiale raccolto che è stato distribuito (insieme ad una delegazione di avisini meolesi) nei luoghi maggiormente
bisognosi. Il progetto, che era stato presentato in occasione delle assemblee dell’Avis di Meolo riscontrando
grande interesse ed entusiasmo, rientra in tutta una
serie di iniziative che l’Avis locale mette in essere
quest’anno.
Jesolo: gita a Redipuglia per riflettere
I
l sangue è meglio donarlo che versarlo. Quanto sangue
versato per la guerra... E’ stato questo il primo pensiero di un centinaio di donatori in visita al sacrario di
Redipuglia. La comitiva dell’Avis di Jesolo, in visita alla
città di Trieste, ha inserito infatti anche questa tappa
importante nella sua gita del 17 aprile, in una giornata
voluta per stare insieme divertendosi, ma anche per
riflettere sull’importanza del proprio gesto generoso.La
domenica è trascorsa tra la visita alla Grotta Gigante,
splendido esempio di formazione geologica con le sue
stalattiti e stalagmiti che crescono
ininterrottamente da più di tre
milioni di anni, e al Castello di
Miramare con la visita alla residenza che fu di Massimiliano
d’Asburgo, imperatore anche del
Messico.
Altre tappe sono state la splendida
Basilica di San Giusto, fulgido
esempio di arte bizantina sorta
sulle rovine di un antico tempio
romanico, e appunto al sacrario di
Redipuglia, che ricorda tutto il
sangue versato in guerra.
Victor Rampazzo
a Vogalonga è una
delle manifestazioni
più sentite dai veneziani;
se infatti la regata storica
rappresenta sfarzosamente i fasti della Repubblica,
la vogalonga è una partecipazione
spontanea,
pensata e voluta dalla
popolazione come protesta contro il moto ondoso
e la sicura distruzione di
palazzi e rive che esso
causerà. La manifestazione, che è riuscita a richiamare moltissimi vogatori
anche da altri Paesi, il 15
maggio ha celebrato la
sua 31ª edizione. L’Avis
non poteva mancare:
assieme alle 1.462 barche
a remi di ogni tipo, con
5.162 vogatori, è arrivata
anche la caorlina bianca,
decorata con palloncini,
dell’Avis di Mestre. 32
chilometri di vogate nella
laguna hanno sicuramente suggerito a qualche
curioso osservatore che
troppo tempo è passato
dall’ultima donazione o
che, in fondo, donare
sangue lo si potrebbe
anche incominciare a
fare. Ed ecco il senso
dell’essere presenti a
queste manifestazioni: far
parte del vissuto cittadino, del suo palpitare nelle
feste, nello sport, nella
musica, nelle manifestazioni e ricordare che l’Avis
è viva e che l’Avis, soprattutto, lotta per la vita.
39
Le sette sorelle
ROVIGO
Pure il ‘Gabibbo’
in campo per Avis
R
ovigo per...aiutare a vivere. Questo il
motto di un’importante manifestazione
sportiva che l’Avis provinciale di Rovigo e
“Blu Soccorso”, grazie al coordinamento e
al supporto dell’Assessorato allo Sport del
Comune di Rovigo, hanno organizzato il 18
giugno. Presso lo Stadio “Battaglini” di
Rovigo, l’arbitro ha fischiato l’inizio di una
partita di calcio che si è disputata tra la
Nazionale Calcio TV e la Nazionale Stilisti,
presente anche il Gabibbo. Grande, fin dal
primo momento, la soddisfazione per gli
organizzatori: il presidente dell’Avis provinciale, Gianluca Braga, ha informato dell’importante manifestazione la Presidenza della
Repubblica. Il Presidente, Carlo Azeglio
Ciampi, per sottolineare la vicinanza sua e
delle Istituzioni al mondo del volontariato e
ai valori che esso promuove, ha inviato una
coppa d’argento (fregiata delle insegne
repubblicane) come trofeo in palio per il
vincitore di questa appassionante sfida
calcistica. Il ricavato è stato interamente
devoluto alle due associazioni: Avis provinciale Rovigo e “Blu Soccorso”.
Donare sangue non fa certo eroi. Ma in questo caso...
A Concadirame
la bella storia
di una donna
in pericolo
e di due
“normalissimi”
avisini.
40
I
l 22 novembre dello scorso anno, una donna caduta
nelle acque del canale Ceresolo con la propria autovettura fu salvata da due fratelli: Francesco e Andrea
Raul. I due ragazzi, entrambi donatori di sangue, incuranti del pericolo trassero in salvo Anna Maria Persona
che, rimasta intrappolata nell’abitacolo della propria
macchina, stava per essere inghiottita dall’acqua. Una
questione di attimi. Hanno avuto la freddezza e la lucidità per riuscire nell’impresa. Un gesto che non è passato inosservato: l’Avis di Condirame si è ricordata di loro
e ha voluto premiarli. Così, domenica 8 maggio l’associazione ha voluto consegnare ai due fratelli un riconoscimento a sottolinearne il
coraggio e la generosità.
Anna Maria era presente alla
festa dell'Avis per consegnare il meritato riconoscimento. Per l'occasione ha voluto
essere presente anche il vice
prefetto di Rovigo, Carmine
Frucillo. “Un angelo ha voluto che andasse a finire così”,
ha detto Andrea al momento della consegna della
targa, con l'umiltà di chi si
offre agli altri senza aspettarsi nulla in cambio. E’ stato
un momento di autentica
fraternità, commovente per
tutta la comunità di
Concadirame e per l'Avis in
modo particolare.
Lungo e fruttuoso anno scolastico
S
i è conclusa con la terza settimana di maggio, una
serie fittissima di appuntamenti che hanno visto
l’Avis provinciale di Rovigo protagonista nel mondo
della scuola. Questa volta l’istituto scolastico Itis “F.
Viola” di Rovigo è stato il destinatario e il fruitore di
questa importante serie di incontri, resi possibili dalla
disponibilità della professoressa Raffaella Marcomini e
del direttore sanitario dell’Avis provinciale, dottoressa
Tiziana Virgili. L’Avis, nella persona del presidente
provinciale Gianluca Braga, ha potuto ancora una volta
farsi promotrice del dono presso centinaia di ragazze e
ragazzi, motivati e disponibili all’ascolto e al confronto.
C'è un tempo per la semina e uno per la raccolta. La
presenza nelle scuole costituisce un momento davvero
importante per l’Avis ad ogni livello: contattare i giovani significa scommettere su se stessi e sul proprio futuro e significa, altresì, onorare il dovere di informazione,
di formazione, di prevenzione e tutela della salute del
cittadino tanto sollecitato dal nuovo Statuto. La presenza, poi, in istituti d’istruzione di grado superiore,
consente di trattare argomenti seri e importanti in
modo approfondito e ad un livello che può essere
agevolmente supportato dalla preparazione culturale e
dalla maturità di chi ascolta. Va detto, infine, che
quest’anno la presenza nelle scuole dell’Avis si è potuta
giovare di rinnovati strumenti di comunicazione: ci riferiamo ad un ottimo computer portatile, regalato all’Avis
provinciale dal “Leo Club” di Rovigo, e ad un altrettanto potente video proiettore, offerto dalla Cassa di
Risparmio di Pd e Ro, Gruppo San Paolo IMI - Agenzia
n° 6. Utilizzare gli strumenti, così generosamente offerti, per fare prevenzione e propaganda presso i giovani,
è sicuramente il modo più giusto per dire, ancora una
volta, grazie.
Giovanni Chioldin
E dalla ‘Collodi’
arriva pure uno
slogan.
Verrà usato
in occasione
della prossima
“Giornata
provinciale
del donatore”.
E dalla scuola arriva una ‘conchiglia’
I
l sangue è più prezioso di una perla. A sostenerlo
sono i bambini della scuola elementare "Collodi" di
Concadirame che hanno partecipato all’annuale
concorso, promosso dalle locali Avis e Aido, grazie
all’impegno del Presidente Gianluca Munegato.
E così i tre alunni Marta Bernardinello, Ylenia Rossin
e Ivo Boldrin, assieme alla loro insegnante, Silvana
Braiato, hanno rappresentato una goccia di sangue
dentro una conchiglia: ma la goccia occupa il posto
della perla, proprio per dimostrare che anche una sola
goccia di sangue è assai preziosa e di grande valore.
Gli alunni sono stati premiati l'8 maggio scorso,
durante la “Festa del Donatore”, dal presidente Avis
Provinciale Gianluca Braga il quale, nell'occasione, ha
annunciato che quello coniato dai ragazzi diverrà lo
slogan della prossima Festa Provinciale.
G.C.
I tre premiati con la loro insegnante.
Una Festa che si svolgerà il 16 luglio a Lendinara
S
i terrà quest’anno a Lendinara, sabato 16 luglio, la terza edizione della
“Giornata provinciale del donatore di sangue”. Invitando tutti i donatori a partecipare numerosi (l’invito è esteso in particolar modo ai soci
Polesani, ma non solo a loro) eccovi il programma della giornata.
Alle ore 17 ritrovo presso piazza Risorgimento, intrattenimento musicale della Banda "Città di Lendinara", saluti e interventi delle autorità. Alle
ore 19.30 Santa Messa presso il Santuario della Madonna del Pilastrello, la
solenne celebrazione sarà presieduta da S. E. Mons. Lucio Soravito de
Franceschi, vescovo di Adria-Rovigo. Ore 20.30 inaugurazione e benedizione del monumento al donatore, in occasione del 40° di fondazione
dell’Avis Lendinarese. Ore 21.00 rinfresco rustico, seguito dallo spettacolo
di cabaret con Andrea Poltronieri e Federico Basso di “Zelig”. Alle 23.30 ci
sarà l’estrazione della lotteria.
41
Fly UP