I recenti e dolorosi incidenti che hanno provocato la morte di due

I recenti e dolorosi incidenti che hanno provocato la morte di due
cacciatori nel corso di regolari battute al cinghiale costringono
doverosamente le Associazioni Venatorie a rileggere con attenzione e
urgenza il quadro delle norme regolamentari di settore, per esaminare
cosa possa essere “corretto” affinché tali tragici eventi non si ripetano.
Il mondo venatorio, già pesantemente attaccato da chi rifiuta
eticamente e preconcettualmente la caccia e si permette di inneggiare
alla morte dei suoi praticanti (come nel caso del cacciatore rapinato e
ucciso a Reggio Calabria), deve trovare unitariamente le giuste soluzioni,
a maggior ragione se le cause di quanto avvenuto fossero da addebitare
all’ imperizia o alla scarsa conoscenza delle più elementari norme di
sicurezza.
E’ su questo versante quindi che vanno ricercati tutti quei correttivi
efficaci per invitare o, se necessario, obbligare coloro che praticano tale
forma di caccia al totale rispetto delle norme di sicurezza prima, durante
e dopo le battute, senza condizionamenti e pressioni, in perfetta sintonia
con le Istituzioni Regionale e Provinciali.
Il rispetto ed il cordoglio per il dolore delle famiglie dei nostri colleghi
scomparsi ci impone un brusco cambiamento di rotta, unitamente
all’esigenza di emarginare e isolare quei “pochi” che interpretano con
superficialità l’attività venatoria e le sue tradizioni e rischiano di
macchiare irreparabilmente l’immagine di tutta la categoria.
Presidente Reg.le F.I.d.C.
Franco di Marco
Presidente Reg.le A.N.L.C.
Lando Loretoni
Presidente Reg.le Enalcaccia
Paolo Baiardini
Presidente Reg.le A.N.U.U.
Vladimiro Boschi
Presidente Reg.le Arcicaccia
Giancarlo Comastri