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“ L`orientamento consiste nel mettere un individuo in condizione di
“ L’orientamento consiste nel mettere un individuo in condizione di prendere
coscienza delle sue caratteristiche personali e di svilupparle in vista della scelta
degli studi e delle attività personali, con lo scopo congiunto di perseguire lo
sviluppo della società e la propria crescita personale”
(UNESCO – Bratislava)
L'orientamento lungo tutto il corso della vita è riconosciuto come diritto permanente di ogni
persona nelle politiche europee e nazionali (Lisbona 2010, Europa 2020).
"Oggi, infatti l'orientamento non è più solo lo strumento per gestire la transizione tra
scuola, formazione e lavoro, ma assume un valore permanente nella vita di ogni persona,
garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l'obiettivo
di promuovere l'occupazione attiva, la crescita economica e l'inclusione sociale" (Linee
guida per l'orientamento permanente, 19 febbraio 2014).
Il sistema scolastico è centrale quale luogo in cui ogni studente acquisisce e potenzia le
competenze di base e trasversali per l'orientamento (responsabilità, spirito di iniziativa,
motivazione e creatività, risolvere problemi, progettare innovando, comunicare in
pubblico), necessarie a sviluppare la propria identità, autonomia, decisione e progettualità.
L'orientamento non si limita alla dimensione psicologica e individuale della conoscenza di
sé, ma si estende a una proiezione sociale e culturale, con riferimento alla comunità di
appartenenza, all'identità sociale e professionale, alla memoria storica, ai valori condivisi e
all'etica del lavoro per la promozione di una cittadinanza attiva e responsabile.
L'orientamento ha un ruolo strategico nella lotta alla dispersione e all'insuccesso
formativo.
L’Orientamento è…
…un processo associato alla crescita che dura tutta la vita e comprende una serie di
attività finalizzate a mettere in grado il cittadino di ogni età ed in ogni momento della sua
vita:
 di identificare i suoi interessi, capacità, competenze, attitudini;
 di identificare opportunità e risorse;
 di prendere decisioni in modo responsabile;
 di progettare e realizzare i propri progetti;
 di gestire percorsi attivi in cui le capacità e le competenze sono messe in atto,
contribuendo al personale soddisfacimento.
Progetto Orientamento promosso dalla Scuola per gli alunni e le famiglie in
particolare delle classi terze
Gentilissimi genitori e studenti
anche quest’anno la scuola intende offrire agli studenti, accompagnati dalle loro famiglie,
un percorso denominato progetto “orientamento” che si articola in vari momenti e sotto
forma di diverse proposte.
Innanzitutto orientare non significa dare risposte ma accompagnare, aiutare a riflettere,
fornire opportunità, educare ad una scelta consapevole, trovare un percorso in base ad
una meta che si vuole raggiungere.
Il progetto nasce dall’esigenza di creare con i ragazzi occasioni di apprendimento e di
riflessione per educare a scegliere, attraverso attività concrete, questionari e discussioni
su tematiche legate all’orientamento scolastico e professionale e al proprio progetto di
crescita.
Si tratta di dare loro la possibilità e lo spazio per analizzare componenti, risorse ed abilità
personali importanti per effettuare delle scelte e prendere consapevolezza di se stessi
rispetto alle proprie attitudini, interessi, competenze, punti forti e aspetti da consolidare. Il
lavoro sarà svolto con conversazioni guidate e lezioni attive per allenare gli studenti a
riflettere sul sé e sulle proprie risorse personali, sulla propria situazione scolastica e sulle
capacità di migliorarla o potenziarla.
L’orientamento si articolerà con le seguenti attività:
 percorso in classe con i docenti;
 ”Georientiamoci ”Progetto Fondazione Geometri Per l’Orientamento scolastico
 informazione sulle proposte offerte dalle Scuole Secondarie di II grado attraverso
gli open day;
 distribuzione materiali e depliant;
 incontro rivolto ai genitori e studenti con un esperto “Informagiovani “del comune di
Roma;
 indicazione del consiglio orientativo predisposto da tutto il Consiglio di Classe e
scelta da parte dei ragazzi del proprio percorso di studi verso la Scuola Secondaria
di II grado.
 Organizzazione di stage presso gli istituti superiori
 Incontro pomeridiano “Open day” presso la nostra scuola dei docenti degli istituti
superiori del territorio
La nostra Scuola ha aderito ai seguenti progetti sull’Orientamento
1. Progetto di ricerca
in collaborazione con l’Università di ROMA TRE Dipartimento di Scienza dell’Educazione che prevede il coinvolgimento di due
classi, una terza e una seconda e allo stesso tempo si propone di coinvolgere i
genitori degli studenti e delle studentesse delle due classi selezionate, attraverso
due incontri (focus group) in occasione dei quali saranno invitati a parlare, discutere
e confrontarsi, in un contesto neutrale di riflessione congiunta, sul tema
dell’orientamento e, soprattutto, sulla scelta del percorso formativo superiore dei
ragazzi.
2.
SERVIZIO INFORMAGIOVANI
Il servizio Informagiovani di Roma Capitale si rivolge ai giovani d’età compresa tra i 14 e i
35 anni e nasce allo scopo di orientare e informare, diffondere le opportunità, ampliare le
possibilità di scelta dei ragazzi.
Il Centro Servizi per i Giovani, ospitato negli spazi de La Pelanda - MACRO Testaccio, è
aperto dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 19.00.
Cosa ti offre il Centro Servizi per i Giovani:accoglienza da parte di operatori competenti
che ti aiuteranno nella ricerca e selezione delle informazioni su ogni tema d’interesse: lo
studio e la formazione, l’orientamento al lavoro, le opportunità all’estero, la cultura, il
tempo libero e la creatività giovanile, il volontariato e il servizio civile, etc.;
colloqui specialistici d’orientamento e supporto per la realizzazione del tuo progetto
individuale;
segnalazione di servizi utili territoriali, nazionali ed europei;
consultazione di dossier tematici e materiale informativo in distribuzione;
approfondimenti sui contenuti attraverso incontri informativi/formativi, seminari e attività
culturali.
Servizi aggiuntivi:
Informagiovani per le scuole: un servizio d’orientamento dedicato agli studenti
delle scuole medie e superiori svolto dagli operatori presso gli Istituti che ne fanno
richiesta. Nella sezione dedicata è presente il contact form per la richiesta.
Georientiamoci”, progetto didattico Fondazione Geometri per
l’orientamento scolastico
Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento”, un nuovo progetto didattico per informare i
giovani delle classi terze medie di tutta Italia nel momento della scelta della scuola
superiore. Una scelta che risponda alle loro attitudini ma anche a ciò che offre oggi il
mondo del lavoro. Georientiamoci è una iniziativa promossa dalla Fondazione
Geometri Italiani composta dal Consiglio nazionale geometri e geometri laureati e dalla
Cassa italiana di previdenza e assistenza dei geometri liberi professionisti, in
collaborazione con Ellesse Edu.
L’obiettivo è duplice: da un lato fornire indicazioni generali su tutti i percorsi di studio
presenti in Italia. Dall’altro mettere in luce la proposta formativa degli istituti tecnici
settore tecnologico indirizzo Cat (Costruzioni, Ambiente e Territorio) che prima della
riforma scolastica si chiamava Istituto tecnico per geometri (Itg).
Guida per i genitori degli studenti
Come aiutare i vostri figli a scegliere
Il più importante obiettivo, riportato nel Piano Nazionale per l’Orientamento, è quello di
mettere i ragazzi in grado di pianificare e gestire il proprio apprendimento, di fare le
esperienze scolastiche in coerenza con i propri obiettivi di vita, in rapporto alle proprie
competenze ed interessi.
Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso un forte coinvolgimento, non solo dei
protagonisti dell’orientamento (gli studenti), ma anche di tutti i soggetti educativi presenti
nel loro contesto di vita, in primis la famiglia.
Nel documento è, infatti, scritto: “Si tratta di costruire un’alleanza educativa con le famiglie
al fine di condividere obiettivi comuni che favoriscano la maturazione del processo di autoorientamento da parte dello studente in rapporto ai diversi livelli di autonomia personale
che connotano i diversi cicli (e fasi di età) del percorso formativo”. (C. M. n. 43 del 15
aprile 2009 Piano nazionale di orientamento: Linee guida in materia di orientamento lungo
tutto l’arco della vita )
IL RUOLO DELLA FAMIGLIA
Se l’orientamento si collega alla formazione della personalità, esso deve essere affidato
alle persone più legate alla crescita dei ragazzi, ai genitori che, insieme alla scuola,
debbono contribuire a rafforzare l’identità dei figli, proprio perché li conoscono meglio di
qualsiasi altra persona.
Il passaggio da un ordine di scuola all’altro è spesso vissuto in modo problematico dalle
famiglie e la loro ansia può coinvolgere i figli adolescenti che già vivono un’età di scelte, di
cui la prima e più difficile è, probabilmente, quella che riguarda l’orientamento scolastico.
Sarà, quindi, importante che i genitori sostengano i figli adolescenti in questa scelta,
aiutandoli a trovare la loro strada, valutando insieme le loro capacità ed attitudini, la loro
motivazione e le concrete possibilità che la realtà attuale può offrire.
La collaborazione dei genitori a scuola è sempre importante, ma lo è ancora di più
nell’Orientamento, in questo momento più che mai è importante arrivare a costruire una
nuova “alleanza educativa”, collaborare e cooperare con un fine comune affinché i figli
possano orientarsi in autonomia, con sicurezza e consapevolezza. Per sostenere lo
sviluppo di quelle competenze orientative di base a cui si è fatto riferimento in precedenza,
questa alleanza educativa necessita di un confronto aperto sui bisogni orientativi dei
ragazzi e richiede una ricerca di obiettivi e di strategie comuni da perseguire, nel rispetto
dei diversi ruoli.
E’ necessario aiutarli, sostenendoli e indicando loro il modo più appropriato per affrontare
eventuali insuccessi scolastici, dotandoli di strumenti adeguati a superare anche gli
ostacoli futuri.
I ragazzi, così, da una parte si sentiranno valorizzati dal fatto che verrà attribuita loro la
capacità di determinare un futuro possibile, dall’altra in questo compito non verranno
lasciati soli, si renderanno conto di avere una comunità coesa di genitori e di docenti sulla
quale poter contare.
La crescita, la fiducia, il senso di identità e di responsabilità sono componenti essenziali,
non solo per la formazione della personalità in generale, ma anche per l’educazione alla
capacità di scegliere.
LE FONTI D’ INFORMAZIONE
Molteplici sono le fonti di informazione, per individuare e selezionare quelle che
rispondono alle esigenze dei vostri figli, bisogna non solo fare un buon lavoro di ricerca
esaminando e notizie essenziali, ma anche saper confrontare le caratteristiche del singolo
con i prerequisiti richiesti dagli istituti superiori.
Per i ragazzi quest’analisi delle informazioni diventa un’ulteriore occasione di
autoconoscenza e per i genitori un momento di condivisione e, a volte, anche di scoperta
di indirizzi ed offerte formative emergenti.
Si suggerisce, quindi di:
 consultare il sito http://www.provincia.roma.it/ guida alla scelta delle scuole secondarie di
secondo grado
in cui si troveranno tutte le informazioni sulle scuole superiori del
territorio

consultare le guide ed i materiali proposti dalle scuole superiori e dai Corsi di
Formazione Professionale in cui sono illustrate in modo approfondito le singole
offerte formative;

partecipare agli Open-Day organizzati dalle scuole superiori . In quelle
occasioni, è bene farsi spiegare tutti i tipi di indirizzi che sono stati avviati in seguito
alla Riforma.

far partecipare i figli ai Laboratori Orientanti realizzati sempre dagli istituti
superiori a cui parteciperanno solo i ragazzi.

partecipare alle giornate orientative organizzate dalla scuola in cui i singoli
istituti si presentano, con materiali e consigli utili;
Quale è il ruolo della famiglia?

Non deve essere lasciata sola dalla scuola

Non deve demandare tutto alla scuola

Deve essere coinvolta nel processo di scelta, supportata ed aiutata

Deve ricevere e ricercare informazioni

Deve partecipare e non delegare

Deve interrogarsi e chiedere

Deve esserci e “collaborare con” senza mai “sostituirsi a”
Come aiutare i figli nella scelta?
 Sviluppando capacità di ascolto e un atteggiamento comprensivo e dialogante per
scoprire i loro desideri e i loro progetti per il futuro
 Scoprire i loro interessi ed inclinazioni
 Valorizzare le loro potenzialità, non sottolineare sempre i difetti
 Aiutarli a comprendere i propri problemi senza risolverli al loro posto
 Avere fiducia nel giudizio degli insegnanti che hanno realizzato con i vostri figli un
lungo percorso di orientamento formativo
 Individuando le situazioni di stress o fallimento (scolastiche e non) che minano
l’autostima dei ragazzi
 Raccogliendo informazioni insieme ai figli: CON loro, non PER loro
 Affrontando serenamente la scelta, riducendo e controllando l’ansia
 Aiutando i ragazzi a capire che la scelta è LORO
 Cercare di capire il Consiglio orientativo consegnato dagli insegnanti
 Compartecipare alla scelta con serenità e fiducia senza offrirgli visioni angoscianti del
futuro
Quali errori evitare?
•
Non proiettare sul figlio i propri desideri o i propri sogni non realizzati
•
Non confondere il figlio reale con quello ideale
•
Non scegliere al posto dei propri figli
•
Non sottovalutare o sopravalutare i propri figli
•
Non mettere “a confronto / in competizione” il proprio figlio coi figli di altri o se stessi
(come genitori) con altre famiglie
Che deve fare il ragazzo?












Scoprire le proprie personali attitudini
Approfondire la conoscenza di se stessi e imparare ad autovalutarsi
Scoprire, migliorare, valutare il proprio metodo di studio e di lavoro
Ricordare che ogni scuola richiede impegno e competenze
Prendere in considerazione, almeno all’inizio, più di una alternativa e prendere
informazioni (meglio sul campo, toccando con mano)
Far tesoro del consiglio orientativo, discuterne, ragionarci sopra, interrogarsi
Non farsi influenzare dagli altri, da stereotipi (sociali, di genere…), da giudizi o
pregiudizi su scuola ed ambienti
Non farsi condizionare dalle scelte altrui
Non farsi limitare da problemi logistici senza aver neppure valutato le possibilità
esistenti per eventualmente superarli
Sapere che c’è sempre una seconda opportunità, ma anche che “chi ben comincia
(e ben sceglie) è a metà dell’opera”
Essere consapevole e responsabile del valore e della ricaduta delle proprie
decisioni
Essere l’autore effettivo della scelta!
I nostri Consigli per i ragazzi
Che confusione! Non so cosa scegliere!!!
 Liceo? Classico? Scientifico? Tecnologico? Artistico? Linguistico?
 Istituto Tecnico? Settore tecnologico o Economico?
 Istituto Professionale?Settore industria e artigianato ? Settore dei servizi?
Mamma mia !!!! Quante possibilità !!!
COME SCEGLIERE
Le possibilità sono certamente moltissime per un ragazzo che esce dalla terza media. Per
fare la scelta giusta dovrà potersi consigliare con la famiglia, ma soprattutto con gli
insegnanti che conoscono le potenzialità e le aspirazioni di ciascun allievo e che sono la
fonte più attendibile sulle reali capacità scolastiche dei ragazzi.
Bisogna poi confrontare le aspirazioni, gli interessi, le capacità, con i percorsi scolastici
che sono effettivamente a disposizione, tenendo conto degli sbocchi lavorativi che questi
possono offrire. Dopo aver deciso bisogna esaminare con attenzione che cosa comporta
l’iscrizione: dove, come e quando ci si può iscrivere.
È bene consigliare di prevedere una soluzione di riserva, un altro indirizzo di studi, in
modo da non trovarsi senza prospettive se la prima scelta effettuata non dovesse
funzionare. Per scegliere bene è necessario conoscere tutti i percorsi scolastici e le loro
diverse caratteristiche (durata dei corsi, orari, materie, sedi, indirizzi) e sapere quali sono i
lavori a cui preparano i diversi percorsi scolastici ed i vari sbocchi professionali possibili.
Inoltre è bene essere aggiornati sulla situazione e sulle prospettive del mercato del lavoro
nella propria zona.
Per scegliere l’indirizzo della scuola media superiore è utile badare alle proprie capacità di
oggi, tenendo però conto che domani si potranno migliorare. Raffaele Simone, che è uno
dei nostri maggiori studiosi di grammatica e lingua italiana, ha raccontato che da ragazzo
andava malissimo in grammatica e la odiava. E Simone è in buona compagnia.
Il sommo fisico Albert Einstein ebbe difficoltà per essere ammesso al Politecnico di Zurigo,
mentre qualche tempo prima, il grandissimo naturalista inglese Charles Darwin fu
accompagnato dal padre per imbarcarsi come mozzo su un brigantino che doveva fare
una lunga navigazione attraverso vari oceani. Il capitano della nave lo esaminò e poi disse
al signor Darwin padre che il ragazzo era un buon ragazzo, che lo avrebbe dunque preso
a bordo volentieri. “Peccato -aggiunse- che il ragazzo non ha per niente spirito
d’osservazione”.
Il brigantino si chiamava Beagle. Il suo nome è famoso nella storia della scienza perché
proprio durante quel viaggio il giovane Darwin, privo di “spirito d’osservazione”, raccolse
una grandissima quantità di dati sulle più varie specie animali e gettò le basi per la sua
teoria evoluzionistica della diversità delle specie viventi.
La scelta dovrebbe rispettare le caratteristiche individuali:
-
gli interessi
le attitudini
Le capacità acquisite
la personalità
-
le aspirazioni
le informazioni sulle scuole
percorsi dopo la terza media
Le materie e le attività scolastiche ed extrascolastiche che piacciono di più, che si fanno
più volentieri e per le quali si prova una particolare attrazione.
Occorre domandarsi…
 quali materie mi piacciono di più?
 quali argomenti e attività preferisco?
 quali sono i miei hobbies?
 ci sono attività che mi piacciono anche da quando ero più piccolo?
Capacità di svolgere una determinata attività con efficienza maggiore rispetto a quello
raggiunta in media dalle altre persone oppure,”l’esser portato” per una determinata
attività o materia di studio.
Occorre domandarsi…
 In quali materie o attività ottengo i risultati migliori?
 Quali argomenti apprendo con maggiore facilità?
 In quali attività extrascolastiche sono più portato?
L’idoneità del ragazzo a svolgere un compito. In generale,il modo di fare le cose
con abilità e destrezza,anche attraverso l’uso di utensili, strumenti e tecnologie o
attraverso l’espressione di proprie risorse personali
Occorre domandarsi…
 Sono soddisfatto del mio rendimento scolastico?
 Ho appreso un metodo di studio efficace?
 Qual è il mio atteggiamento nei confronti delle attività proposte?
Sono la molla, il motivo che determina il coinvolgimento o le azioni stabilendone il grado di
attività, di intensità e di continuità nel tempo. E’ importante chiedersi il PERCHE’ si vuole
fare una determinata scuola
Occorre domandarsi…
 Quali perché mi spingono verso una determinata scelta?
 Quali aspettative ho rispetto alla scuola superiore?
 Che obiettivo spero di raggiungere?
L’insieme delle caratteristiche e modalità di comportamento di un individuo che lo rendono
unico e irripetibile. E’ importante valutare i tratti più significativi in rapporto alla scelta.
Occorre domandarsi…
 Quali sono le doti che penso di avere?
 Com’è il mio carattere? Su quali caratteristiche posso contare?
 Quali i punti di forza? Quali di debolezza?
La meta che si vuole raggiungere, ciò che si vorrebbe realizzare o che si vorrebbe
diventare.
Occorre domandarsi…
 Dove mi vedo dopo la scuola attuale?
 Se dipendesse da me, continuerei ad investire nell’attività di studio?
 Ti sei mai proiettato oltre il ciclo di studi immediato?
Link utili che potranno fornirvi maggiori informazioni sui vari istituti -
www.provincia.roma.it -
Guida alla riforma sulla Scuola:
http://www.istruzione.it/web/hub/riforma_istruzione
- La Riforma delle Scuole Secondarie Superiori - Nuovo ordinamento:
-
-
-
dettaglio sui nuovi tecnici e professionali (regolamenti, le finalità, profili, quadri orari,
tabelle delle confluenze per ogni tipo di scuola:
http://www.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/ac78d409-0a19-47a2-9187b6117e69d704/orientam_tec_prof_2011.pdf
Ricerca delle informazioni inerenti tutte le Scuole di ogni ordine e grado in Italia:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/
Sito Regione Lazio per approfondimenti sull’istruzione secondaria di I e II grado, ITS e
normativa: http://www.sirio.regione.lazio.it/default.asp?id=243
http://www.istruzione.it/web/istruzione/home
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/
Sito Regione Lazio per approfondimenti sull’istruzione secondaria di I e II grado, ITS e
normativa: http://www.sirio.regione.lazio.it/default.asp?id=243
Sito del Miur: http://www.istruzione.it/web/istruzione/home
http://nuovilicei.indire.it/ - http://nuovitecnici.indire.it/
http://nuoviprofessionali.indire.it/ realizzati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca.
Informazioni sui percorsi di formazione professionale l’apprendistato
www.comune.roma.it Formazione professionale
www.sirio.regione.lazio.it
www.provincia.roma.it percorsitematici/formazione
www.provincia.roma.it percorsitematici/formazione/servizi-al.../24545
www.apprendistato.regione.lazio.it
- www.indire.it/obbligoistruzione
http://nuovitecnici.indire.it La riforma degli Istituti Tecnici.
http://nuoviprofessionali.indire.it La riforma degli Istituti Professionali.
http://www.indire.it/ifts Istruzione e Formazione Tecnica Superiore.
http://www.indire.it/scuolalavoro Alternanza Scuola Lavoro.
http://www.jobtel.it Orientamento al lavoro.
http://www.confindustria.it Confederazione generale dell’industria.
http://www.indire.it/obbligoistruzione L’obbligo di istruzione
http://www.indire.it Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica.
http://www.isfol.it Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori.
http://www.italialavoro.it Ente strumentale del Ministero del lavoro, della salute e delle
politiche sociali.
http://www.polaris.unioncamere.it Camere di commercio per l’alternanza scuola-lavoro.
http://www.lavoro.gov.it Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
http://www.lavoro.gov.it/europalavoro Fondo sociale europeo (nel sito del Ministero del
lavoro, della salute e delle politiche sociali
orientaonline.isfol.it
IL SISTEMA D'ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE: LA RIFORMA
Dall'anno scolastico 2010/2011, è entrata in vigore la riforma complessiva del secondo
ciclo di istruzione e formazione, che si articola in percorsi quinquennali (licei, istituti tecnici,
istituti professionali) e percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale (Ie
FP), di competenza regionale. Al termine dei tre anni di corso si ottiene una qualifica
professionale che è riconosciuta e spendibile sia a livello nazionale che comunitario. Tra le
novità da sottolineare l'accorpamento e la riduzione degli indirizzi (erano 700, ora sono 21)
con l'obiettivo di semplificare la scelta delle famiglie e degli studenti e uniformare il sistema
scolastico.
I licei, con un taglio prevalentemente teorico, sono orientati al proseguimento della carriera
scolastica con l'Università.
Gli istituti tecnici e gli istituti professionali, con una prevalenza di materie teoriche sono,
rispetto ai licei, più orientati alla pratica e al laboratorio ed hanno una durata quinquennale
ma non permettono di fare esperienza diretta presso un'azienda. L'istruzione e
formazione professionale, con la più alta percentuale di ore tra pratica e laboratorio, è
un percorso che permette un immediato inserimento nel mercato del lavoro. Si caratterizza
come un percorso formativo meno teorico di quello scolastico e maggiormente aderente
alle dinamiche del mondo lavorativo. Di natura professionalizzante, i Percorsi Triennali
offrono una didattica progettuale, una valutazione per conoscenze, abilità, competenze,
nonché specifiche attività laboratoriali e la possibilità di svolgere un tirocinio formativo
nell'ambito del programma scolastico. Il tutto senza perdere la possibilità - per chi lo
desidera - di proseguire gli studi, proseguendo, presso qualsiasi istituto superiore, con il
quarto e quinto anno e conseguendo così anche il diploma di maturità.
I numeri confermano la bontà di tali percorsi: gli iscritti ai percorsi di istruzione e
formazione professionale sono passati dai 23mila dell'anno 2003/2004 agli oltre
281mila del 2012/2013. Sul fronte lavorativo, è da sottolineare che, ad un anno dalla
qualifica, il 70% dei ragazzi ha trovato lavoro e l'85% dopo due anni. Nel 64% dei casi, tale
lavoro è coerente con la qualifica professionale conseguita.
Terminata la scuola secondaria di primo grado quindi hai diverse possibilità:
 puoi iscriverti ad una scuola secondaria superiore
 puoi iscriverti a un corso triennale di formazione e istruzione professionale
se hai compiuto 15 anni e hai la licenza media puoi entrare nel mondo del lavoro con un contratto
di apprendistato ai sensi dell’art. 3 del D.lgs 167/11, che ti permette di acquisire, al termine del
percorso di lavoro e formazione, una qualifica di Istruzione e Formazione Professionale
DOPO LA TERZA MEDIA
Fine del primo ciclo di istruzione
14 anni puoi
Iscriverti alla Scuola Superiore
Frequentare un corso di Formazione
Professionale
a 15 anni con l’apprendistato puoi entrare nel mondo del lavoro
Puoi entrare nel mondo del lavoro con un contratto di apprendistato
Come vedrai i percorsi sono numerosi, ma con un po’ di pazienza, consultandoti con i tuoi
insegnanti, parlando in famiglia, confrontandoti con altri ragazzi e ragazze che hanno già
fatto le loro scelte, riuscirai sicuramente ad orientarti meglio.
Prima di darti alcune informazioni su questi tre diversi percorsi, vogliamo ricordarti che la
tua scelta non è definitiva. Infatti se ti dovessi rendere conto che il percorso di istruzione o
di formazione che hai scelto non fa per te, avrai la possibilità di:
• passare ad un altro percorso
• scegliere un inserimento più immediato nel mondo del lavoro, tramite l’apprendistato.
Qualche informazione per aiutarti a scegliere.
Il Secondo Ciclo di Istruzione
Una volta conseguito il “Diploma di licenza conclusivo del primo Ciclo di Istruzione” puoi
scegliere fra diversi percorsi di studio:
• di tipo liceale: artistico, classico, linguistico, scientifico, musicale e coreutico, delle
scienze umane
• di tipo tecnico: nel settore Economico e nel settore Tecnologico
• di tipo professionale nel settore Industria e Artigianato e nel settore Servizi.
Attenzione: con la “riforma “Gelmini” anche questi percorsi sono solo di cinque anni.
• di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) con percorsi triennali e quadriennali
regionali erogati dai Centri di Formazione Professionale (CFP) e dagli Istituti
Professionali
Istruzione e Formazione Professionale
Percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale, realizzati in integrazione
tra i Centri di Formazione Professionale e le Istituzioni scolastiche mediante lo strumento
giuridico della convenzione, rivolti a tutti i giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni, che
abbiano titolo ad iscriversi al 1° anno della scuola secondaria superiore ed, in particolare,
agli allievi che abbiano terminato il 1° ciclo di istruzione e ne facciano richiesta.
Percorsi biennali, realizzati nei Centri di Formazione Professionale per l’acquisizione di
una qualificazione professionale e rivolti a giovani che hanno un’età pari o superiore ai 16
anni, che hanno assolto all’obbligo di istruzione e che hanno già maturato, nei percorsi
scolastici e formativi, crediti formativi riconoscibili, per assicurare l’inclusione e
l’acquisizione della qualifica professionale.
L’apprendistato
Se vuoi inserirti nel mondo del lavoro e al tempo stesso conseguire un titolo di studio
occorre avere 15 anni compiuti e trovare un’azienda che ti assuma come apprendista. La
formazione conseguita grazie all’apprendistato valorizza le competenze che possiedi e
che acquisirai, le rende spendibili sul mercato del lavoro, contribuisce a stimolare la
competitività delle imprese. Il contratto si chiama apprendistato per il
conseguimento della qualifica di istruzione e formazione professionale (art.3 del Dlgs
167/2011 “Testo unico dell’apprendistato”) e ti consente di acquisire una qualifica
professionale, affiancando all’attività lavorativa momenti di formazione, gratuita e svolta
durante l’orario di lavoro.
Il Consiglio Orientativo
Al termine dei tre anni di scuola secondaria di I grado (scuola media) è previsto che il
Consiglio di Classe formuli e ti consegni il “Consiglio Orientativo”, possibilmente
condividendolo con te e la tua famiglia.
Si tratta di un breve documento che riassume il parere degli insegnanti in merito al tipo di
percorso di istruzione e formazione superiore più adatto a te. Naturalmente si tratta di un
consiglio, come dice il nome del documento stesso, quindi non vi è niente di obbligatorio,
ma occorre tener conto che gli insegnanti con i quali hai fatto un percorso di tre anni,
conoscono alcuni aspetti importanti del tuo modo di studiare, di apprendere, di comportarti
e allo stesso tempo conoscono le caratteristiche delle scuole a cui ti puoi scrivere. Risulta
quindi molto importante che tu e i tuoi genitori vi confrontiate con gli insegnanti per
approfondire il più possibile l’insieme degli aspetti che vanno considerati nel momento
della scelta scolastica:
• caratteristiche personali (desideri, valori, capacità,attitudini, motivazioni, stili di
apprendimento,competenze)
• opportunità esistenti di tipo scolastico e di prospettive professionali, che puoi considerare
a diversi livelli: locale, regionale, nazionale, internazionale. La cosa importante è che il
Consiglio Orientativo diventi un’occasione di confronto fra te, i tuoi genitori e i tuoi
insegnanti con lo scopo di considerare tutti i punti di vista in merito alla scelta scolastica
che stai per compiere.
La terza media è un anno speciale solo perché dovrai affrontare l'esame, ma anche
perché dovrai compiere la prima vera scelta sul tuo futuro scolastico (e non solo): quale
scuola fare dopo le medie? Non è una scelta semplice, ma neanche drammatica,
l'importante che tu la faccia in maniera consapevole. Per questo i Prof. ti spiegheranno
cosa ti aspetterà se seguirai un indizio piuttosto che un altro.
Innanzitutto devi decidere se andare al liceo o all'istituto tecnico o professionale.
I licei non offrono una specifica preparazione professionale, ma ampliano il tuo
orizzonte culturale e soprattutto insegnano un metodo di studio, fondamentale per
riuscire bene nell'università. Gli istituti tecnici e professionali permettono di
apprendere un mestiere o una professione ed entrare prima nel mercato del lavoro.
Incominciamo a scoprire i vari LICEI.
LICEO
CLASSICO
LICEO
DELLE SCIENZE
UMANE
LICEO ARTISTICO
Opzione economico – sociale
sociale
LICEO SCIENTIFICO
LICEO
MUSICALE_COREUTICO
Opzione scienze applicate
LICEO SPORTIVO
LICEO
LINGUISTICO
I licei hanno una durata di 5 anni suddivisi in due bienni e quinto anno. Al termine del
percorso, dopo l’Esame di stato, si ottiene un diploma, che permette di accedere
all’università.
Il liceo fornisce una preparazione culturale di ampio spettro che permette e favorisce il
proseguimento degli studi, ma anche l’inserimento nel mondo del lavoro.
Come chiarito dalla normativa di attuazione dei nuovi licei, l’obiettivo è quello di fornire allo
studente ‘gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della
realtà,affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di
fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e
competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento
degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro
(Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei
licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.
112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”, art. 2, comma 2).
Dal punto di vista dell’organizzazione, i licei comprendono,
•Liceo classico
•Liceo scientifico con opzione scienze applicate
•Liceo linguistico
•Liceo artistico (6 indirizzi)
- Arti figurative
- Architettura e ambiente
- Audiovisivo e multimedia
- Design
- Grafica
- Scenografia
•Liceo musicale e coreutico
•Liceo delle scienze umane opzione economico/sociale
Sbocchi professionali: i licei non sono scuole professionalizzanti, ma percorsi che preparano
all’Università. Ciò non toglie che una volta conseguito il diploma di stato, i diplomati
possano accedere a tutti quei concorsi in cui viene richiesto un generico diploma di stato.
In alternativa possono procedere con corsi di alta formazione, più professionalizzanti e
meno lunghi e dispendiosi di un corso di laurea, ma in grado di identificare una specifica
figura professionale.
Il liceo classico è il liceo dalla tradizione più antica, in tutti i sensi. Infatti il suo
percorso è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica.
Vuol dire che un peso particolare nei tuoi studi lo avranno materie come il latino, il
greco, l'italiano, la storia, la filosofia e la storia dell'arte. Zeus, Athena e tutti gli dei
dell'Olimpo non avranno più segreti per te!
Studiare per tanti anni latino e greco, lingue classiche che non userai certo per andare
in vacanza, ti aiuterà tantissimo a formarti. Intanto perché conoscerai le origini della
lingua italiana e questo ti permetterà di usare l'italiano in maniera consapevole e
ricca. Inoltre aver passato tanto tempo a tradurre testi ti fornirà capacità di
argomentazione (ovvero di sostegno di una tesi o un'idea), di interpretazione dei testi e
soprattutto ti allenerà a trovare soluzioni a problemi. Una traduzione è come un enigma
da risolvere: essere allenati a farlo ti sarà utile qualsiasi lavoro tu andrai a svolgere!
Durante gli anni del liceo la cultura umanistica si coniugherà con quella scientifica e potrai
scoprire molti più punti in contatto di quello che credevi. Se ci pensi le figure più
importanti del nostro Rinascimento erano bravi in tutte le materie e davano lo
stesso peso all'italiano che alla matematica.
In generale, studiare il passato non ti renderà "fuori moda" o non al passo con i tempi:
avrai piuttosto degli strumenti in più per capire il presente, perché saprai avere una
visione più ampia della storia della civiltà.
Quale percorso intraprenderai iscrivendoti al liceo scientifico? Puoi intanto scegliere tra
due indirizzi: quello scientifico "classico" e quello di "scienze applicate". Vediamo le
differenze.
Il percorso tradizionale ti permetterà di essere preparato sia da un punto di vista
umanistico (ovvero linguistico, storico e filosofico) ma anche scientifico. Lo studio
approfondito della matematica, della fisica e della chimica darà dimestichezza nella
risoluzione di problemi complessi e stimolerà le tue capacità di analisi. Tutte cose
che ti saranno utilissime non solo a scuola, ma nella vita di tutti i giorni!
Passerai anche del tempo in laboratorio e scoprirai le gioie (e i dolori) degli
esperimenti scientifici. Potrai anche capire il perché e l'evoluzione delle scoperte
scientifiche del mondo che ti circonda.
Se sceglierai invece di seguire l’opzione scienze applicate, acquisirai più o meno le
stesse competenze del liceo scientifico tradizionale. Tuttavia avrai meno tempo
dedicato alla formazione di tipo umanistico (non studierai latino, ad esempio) ma ti
concentrai su informatica e ovviamente le scienze con una dimensione più
laboratoriale.
E dopo il liceo scientifico? Vale lo stesso discorso fatto per il liceo classico. Potrai
andare a studiare all'università qualsiasi cosa! Ovviamente le solidi basi di matematica,
fisica e scienze ti permetteranno d'intraprendere con più facilità facoltà scientifiche
come: matematica, fisica, chimica, scienze naturali, biotecnologie, medicina o
ingegneria.
Finalmente i licei sportivi che hanno avviato i propri corsi con l'anno scolastico
2014/2015. È dunque possibile iscriversi al nuovo indirizzo di studi, inserito
strutturalmente nel liceo scientifico, che viene ad arricchire l’offerta formativa delle
superiori e consentirà di rafforzare il ruolo dello sport nella scuola.
Rispetto alle discipline del liceo scientifico ordinario, nella nuova sezione ad indirizzo
sportivo saranno introdotte due nuove materie, Diritto ed economia dello sport e
Discipline sportive, che sostituiranno Disegno e storia dell’arte e Lingua e cultura latina.
Nel corso di studi è inoltre previsto il potenziamento dell’orario dedicato all’insegnamento
di Scienze motorie e sportive.
L’iscrizione al liceo scientifico ad indirizzo sportivo è aperta a tutti, anche ai disabili. La
sezione, infatti, non sarà finalizzata solo alla formazione scolastica di giovani che
praticano sport a livello agonistico, impegnati in competizioni di rilievo nazionale o
internazionale, ma si rivolgerà anche agli studenti particolarmente interessati ai valori
propri della cultura sportiva.
Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) ha chiarito che le classi
prime potranno essere attivate esclusivamente nelle scuole statali autorizzate dai
rispettivi piani regionali dell’offerta formativa e nelle scuole paritarie che avranno ottenuto
il riconoscimento della parità scolastica per lo specifico indirizzo di studi. Per quest'anno,
inoltre, sarà consentita l’attivazione di una sola classe prima per ciascuna istituzione
scolastica.Nel Lazio saranno nove in tutto gli istituti che nel prossimo anno scolastico
potranno ospitare la sezione sportiva, cinque dei quali a Roma e provincia:
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Liceo scientifico Benedetto Croce, Roma Municipio IV;
Liceo scientifico Primo Levi, Roma Municipio VIII;
IIS Pacinotti Archimede, Roma Municipio III;
Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, Roma Municipio I;
La prima volta che hai preso una matita in mano hai disegnato. Le ore di educazione
artistica a scuola sono quelle che preferisci perché non vedi l'ora di sporcarti le mani con i
colori e liberare la tua fantasia. Fai caricature e ritratti a chi ti passa di fianco. La tua
passione potrebbe diventare un talento, se coltivato. Dove? Al liceo artistico!
Se sceglierai di intraprendere questo percorso devi sapere che il nuovo liceo artistico (così
come è stato pensato dopo la riforma) ha ben 6 indirizzi. Puoi infatti scegliere tra questi
percorsi che caratterizzeranno gli ultimi 3 anni di studio.
1) Arti figurative
2) Architettura e ambiente
3) Design
4) Audiovisivo e multimediale
5) Grafica
6) Scenografia
Alla fine dei 5 anni, al di là dell'indirizzo scelto, avrai unito la teoria alla pratica.
Ovvero avrai passato il tempo sui libri a studiare la storia dell'arte, ma anche imparato a
fare arte, studiando le tecniche grafiche, pittoriche e scultoree. E sarai pienamente
consapevole del linguaggio artistico in tutte le sue sfaccettature.
Ogni percorso ti renderà però più esperto in quella specifica area artistica.
Seguendo quello di arti figurative avrai una formazione più generale. Se studierai
architettura potrai poi intraprendere in maniera più facile la carriera d'architetto e
approfondirai, ad esempio, materie come l'urbanistica (ovvero lo studio delle città).
Se scegli il percorso di design imparerai a progettare oggetti. Se segui l'indirizzo
audivisivo e multimediale acquisirai competenze per lavorare nel settore dei media,
ovvero cinema, televisione, internet. Nel percorso di grafica ti insegneranno a
realizzare progetti di grafica e a farlo con i programmi per il computer più usati. Con
l'indirizzo scenografia imparerai a progettare gli allestimenti scenici per il cinema, la
televisione e il teatro: potrai lavorare un giorno dietro le quinte di uno spettacolo in tv,
ad esempio.
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Ti piace la musica? Sei appassionato/a di danza ? Vorresti seguire la tua passione
frequentando allo stesso tempo un liceo? La soluzione potrebbe essere iscriversi al
liceo musicale e coreutico, una dei nuovi indirizzi previsti dalla riforma dei licei. Come
ben si può immaginare dal nome, questo percorso di studi ti fornirà delle competenze sia
teoriche che tecniche di uno o più strumenti musicali o della danza, a seconda
dell'indirizzo che sceglierai.
Per accedere al liceo dovrai superare una prova d'ammissione. Il liceo ti
permetterà di avere una preparazione utile a proseguire i tuoi studi negli istituti di
alta formazione sia in campo musicale che coreutico.
Seguendo l'indirizzo musicale avrai una solida preparazione di storia della musica,
strumenti musicali e tecnologie elettroacustiche e informatiche per la musica. Passerai
tanto tempo a suonare in insiemi musicali e vocali e studierai due strumenti
musicali.
Se intraprenderai l'indirizzo coreutico, invece studierai storia della danza e delle
tecniche di danza sia classica che contemporanea. Alternerai così le ore sui banchi di
scuola a quelle nell'aula di danza. A Roma si trovano presso Il Convitto
Nazionale”Vittorio Emanuele II – Liceo Coreuticoe – Liceo Musicale Presso Il Liceo
“Farnesina”
Se invece ami le lingue moderne e ti piace l'idea di aprirti al mondo e costruirti la
possibilità di lavorare con paesi stranieri, perché non frequentare il Liceo Linguistico?
Il nuovo liceo linguistico ti permetterà si parlare correntemente 2 lingue straniere
moderne ad un livello B2 della certificazione europea e una terza lingua a un livello
un po' più basso, B1. Sono livelli che ti consentiranno, una volta diplomato, di poter
conversare e scrivere senza particolari difficoltà.
Ma quello che rende il liceo linguistico un'esperienza davvero al passo con i tempi è la
scelta delle lingue da studiare. Oltre alle solite lingue europee come inglese, francese,
tedesco e spagnolo, i nuovi licei possono attivare corsi di lingue che sono (e saranno)
sempre più importanti per la comunicazione internazionale ovvero: russo, arabo, cinese
e giapponese. Davvero un'ottima opportunità per il tuo futuro!
Non passerai il tuo tempo a scuola solo a studiare regole di grammatica e fonetica,
ma approfondirai sia la cultura che la letteratura dei paesi di cui stai apprendendo la
lingua.
Ogni anno sono poi previste 33 ore di conversazione un insegnate madrelingua.
Dal terzo anno è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una materia non
linguistica. E dal quarto anche una seconda materia in un'altra lingua straniera.
Potrai seguire, ad esempio, matematica in inglese e filosofia in francese!
Pensi che il lavoro che svolgono i tuoi professori sia davvero un lavoro pieno di
gratificazioni, ti piacerebbe un giorno essere dall'altra parte dei banchi. Ti piace capire
il comportamento delle persone. Ti senti naturalmente portato nello spiegare le cose.
Forse sei tagliato per fare l'insegnante, l'educatore e lo psicologo!
E forse il liceo delle scienze umane è quello che fa per te! Con il liceo delle scienze
umane avrai una formazione molto ricca soprattutto in materie come antropologia,
pedagogia, psicologia e sociologia.
Cosa vuol dire? Quelle che ti abbiamo appena elencato sono materie che rientrano
nell'area umanistica e che si occupano sotto diversi punti di vista tutte di studiare il
comportamento dell'uomo nella società (antropologia e sociologia) e nel suo modo di
relazionarsi con se stesso e con gli altri (psicologia). La pedagogia invece s'interessa di
tutto ciò che riguarda la formazione di un individuo fin dalla tenera età e il modo in cui si
insegna.
Dopo la scuola superiore potrai iscriverti in qualsiasi facoltà universitaria tu voglia, ma
sarai naturalmente più preparato per intraprendere corsi di studi come Scienze
dell'educazione, Scienze della formazione, Psicologia, Sociologia e Filosofia.
Religione cattolica o Attività alternative: 1 ora settimanale per 5 anni.
È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica
Il liceo economico e sociale
Ti piace essere informato su cosa capita nel mondo a livello sociale e politico? Hai un
forte senso civico e ti piace capire quali sono le leggi e come vengono applicate? Forse
il liceo economico sociale è quello che fa per te! Il liceo economico sociale nasce
come opzione del liceo delle scienze umane ma con uno sguardo rivolto al sociale nel
senso economico-politico del termine.
Cosa significa? Se deciderai di proseguire i tuoi studi in questo liceo avrai una formazione
davvero ricca in materie come diritto, economia, sociologia. Inoltre, per muoverti meglio
nel mondo contemporaneo, studierai per 5 anni ben due lingue straniere!
Una volta finito il liceo potrai iscriverti a qualsiasi facoltà universitaria tu voglia, tuttavia
sarai naturalmente più preparato per studiare Economia, Giurisprudenza, Sociologia,
Scienze Politiche, Scienze della comunicazione, Filosofia e Lingue straniere. Da
grande chissà... potresti diventare un economista, un giornalista o un avvocat
Il mondo del lavoro chiama
Ti piacerebbe inserirti nel mondo del lavoro subito dopo aver finito gli studi superiori?
Sei naturalmente portato per la meccanica , l’informatica,l’elettronica,la termodinamica
oppure per il settore turistico o commerciale e amministrativo?
L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere
scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso
lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere
generale e specifico ed è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a
settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese.
Gli istituti tecnici si dividono in due settori, quello economico (con indirizzo
amministrazione, finanza e marketing, turismo) e quello tecnologico con ben nove
indirizzi tra cui meccanica, trasporti e logistica, elettronica ed elettrotecnica, informatica e
telecomunicazioni, grafica, chimica, moda, agraria. Una varietà di lavori futuri incredibile!
I corsi di studio degli Istituti Tecnici hanno una durata di 5 anni suddivisi in due bienni e
quinto anno e al termine del percorso, dopo l’Esame di stato, si ottiene un diploma di
istruzione tecnica, che permette di accedere all’università, ai corsi dell’istruzione tecnica
superiore (cioè alle specializzazioni post-diploma, non universitarie, dette ITS e IFTS) o
anche direttamente al mondo del lavoro. L’istituto tecnico fornisce una preparazione
culturale e tecnica ampia, garantendo anche il costante aggiornamento tecnologico che
segue le ultime innovazioni dei settori scientifici e produttivi e il forte contatto con il mondo
del lavoro e delle professioni, anche tramite la proposta di tirocini e altre attività che
alternano lo studio teorico con le esperienze pratiche. L’istruzione tecnica si pone,
pertanto, in una posizione ‘intermedia’ tra il liceo e l’istruzione professionale, dando
maggior spazio alle attività pratiche rispetto al liceo ma con una forte preparazione
tecnico-scientifica generale.
Imparare a lavorare , Imparare lavorando nei laboratori,negli stage, nei tirocini
Se sei interessato al mondo della produzione industriale ed artigianale, se sei affascinato
dalle macchine e dai loro funzionamento, sei vuoi offrire servizi di assistenza agli altri, puoi
iscriverti all’Istituto Professionale.
L’identità degli istituti professionali è connotata dall’integrazione tra una solida base di
istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i
saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e
di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica. L’area di istruzione
generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il
rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l’obbligo di istruzione:
asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.
Gli istituti professionali hanno due aree, quella per i servizi (agricoltura, servizi sociosanitari, il turismo e il commercio) e quella per l'industria e artigianato.
I corsi di studio hanno una durata di 5 anni suddivisi in due bienni e quinto anno. Al
termine del percorso, dopo l’Esame di stato, si ottiene un diploma di istruzione
professionale, che permette di accedere all’università e prepara, in particolare, al diretto
inserimento nel mondo del lavoro. Inoltre, anche i diplomati degli istituti professionali
potranno accedere all’istruzione tecnica superiore, cioè alle specializzazioni post-diploma
(non universitarie) dette ITS e IFTS.
L’istituto professionale fornisce una preparazione teorica e tecnica, ma con un approccio
molto pratico e operativo, tenendo conto delle innovazioni tecnologiche dei settori
produttivi e dei servizi e mantenendo una relazione strettissima con il mondo del lavoro e
con i settori economici di rilevanza nazionale.
L’istruzione professionale si pone, pertanto, in una posizione di raccordo tra l’istruzione e
la formazione professionale regionale, dando un ampio spazio all’attività laboratoriale e
all’applicazione pratica delle nozioni teoriche apprese e, allo stesso tempo, mantenendo lo
studio delle materie di istruzione di base presenti in ogni scuola superiore.
Infine, gli istituti professionali sono anche le istituzioni preposte Gli istituti professionali
sono suddivisi in due settori:
Settore SERVIZI (4 indirizzi)
1. Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
2. Servizi socio-sanitari
3. Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
4. Servizi commerciali
Settore INDUSTRIA E ARTIGIANATO (2 indirizzi)
1. Produzioni industriali e artigianali
2. Manutenzione e assistenza tecnica
SETTORE INDUSTRIA E
ARTIGIANATO
1. PRODUZIONI
INDUSTRIALI E
ARTIGIANALI
2. MANUTENZIONE E
ASSISTENZA TECNICA
1.SERVIZI PER
L’AGRICOLTURA E Lo
SVILUPPO RURALE
ISTITUTO
PROFESSIONALE
SETTORE DEI SERVIZI
2. SERVIZI SOCIO
SANITARI
4. SERVIZI
commerciali
3. SERVIZI PER
L’ENOGASTRONOMIA E
L’OSPITALITA’
ALBERGHIERA
I CORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALI
Il sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) costituisce una delle possibilità
di assolvere il diritto-dovere all’istruzione e formazione. I percorsi di qualifica hanno la
durata di 3 anni e possono essere attivati sia da Centri di Formazione Professionale
(CFP) che da Istituzioni scolastiche.
Il percorso di Formazione Professionale prevede sia una preparazione di carattere tecnico
sulla professione scelta, sia una preparazione culturale nell’area linguistico-espressiva,
matematico-scientifica e delle scienze umane, per attuare quanto previsto dalla riforma
scolastica: promuovere la crescita e la valorizzazione della persona umana, favorendo
l’elaborazione critica delle conoscenze, delle abilità tecniche e professionali e dei
comportamenti personali e sociali. I percorsi hanno queste caratteristiche:
- durante il 1° anno, dopo un periodo di accoglienza e ambientamento, riceverai una
preparazione di carattere generale, valida per la figura professionale che hai scelto;
- dal 2° anno le materie professionalizzanti entreranno nel vivo della qualifica
professionale e inizierai anche a svolgere un periodo di stage in aziende del
settore;
- nel 3° anno proseguirai l’esperienza di stage in azienda e riceverai la preparazione
adeguata per poterti inserire nel mondo del lavoro con una tua professionalità
completa.
Durante il percorso verranno realizzate attività di recupero e approfondimento nell’area
della personalizzazione. Al termine è previsto l’esame per il rilascio dell’attestato regionale
di Qualifica di Istruzione e Formazione Professionale (qualifica di secondo livello europeo Decisione 85/368/CEE) che ha validità su tutto il territorio nazionale. Inoltre verranno
realizzate successive quarte annualità, alle quali potrai iscriverti per perfezionare la tua
preparazione professionale ed eventualmente decidere di proseguire gli studi
conseguendo un diploma di tecnico.
Per iscriversi ai percorsi di IeFP occorre presentare la domanda alla scuola media
frequentata, che provvederà a inoltrarla all’Istituto secondario di II grado o al CFP con le
stesse modalità previste per le attività di istruzione.
Ricordati che una QUALIFICA è un titolo di studio che si ottiene concludendo
un corso di formazione professionale – 3 anni) un DIPLOMA è un titolo di studio che si
ottiene concludendo un percorso liceale, tecnico o di istruzioneprofessionale – 5 anni
Un ultimo consiglio: se dopo tutte queste valutazioni dovessi essere ancora indeciso,
ricordati che niente è irreversibile e che potrai scoprire nuove passioni che non ti aspettavi.
Ma soprattutto ricorda: un pizzico d'incoscienza in ogni scelta è fondamentale. Quindi
buttati!
ULTIME CONSIDERAZIONI
Quale professionalità per i lavori di domani?
Al giovane si chiederà:
✔ Autonomia
Regolare da sé la propria attività
Lavorare senza stretto controllo
Affrontare i cambiamenti rapidi
Sviluppare capacità intellettuali e manuali
Esprimere la propria creatività.
✔ Competenza
Avere competenze generali e specifiche
Acquisire competenza riflessiva
(nel senso di abituarsi a riflettere sull’esperienza in atto).
✔ Capacità comunicative e relazionali
Saper comunicare con gli altri a tutti i livelli.
Verso il futuro:
“Dieci regole d’oro per i vostri ragazzi “
1. Impara a leggere e scrivere bene
2. Cura l’inglese, l’informatica e l’economia
3. Non trascurare il lavoro manuale
4. Accetta ogni esperienza iniziale o intermedia
5. Sviluppa la cultura dell’internazionalità e della mobilità
6. Tieniti informato sui cambiamenti della società
7. Aggiornati nel settore del tuo lavoro
8. Alterna studio e lavoro per tutta la vita
9. Sviluppa e accumula informazioni
10. Non piangere su ciò che non funziona
Fonte: R. Cacace, Oltre il 2000. Consigli per i
giovani che lavoreranno nel terzo millennio.
Prima di concludere, vogliamo farti ancora riflettere con alcuni aforismi e due
poesie per augurarti
una buona scelta e un buon cammino verso il futuro,
sperando di esserti stato di aiuto.
“Ecco a cosa serve il futuro: a costruire il presente con veri progetti di vita.”
Muriel Barbery, L'eleganza del riccio, 2006
“Bisogna avere un cuore capace di pazientare; i grandi disegni si realizzano solo con
molta pazienza e con molto tempo. “Francesco di Sales, Controversie, 1595
“Chi crede che tutti i frutti maturino allo stesso tempo come le fragole, non sa nulla
del’uva” . Paracelso, filosofo 1493 – 1541
“Bisogna trovare il proprio sogno, perché la strada diventi facile” . H. Hesse
“ E’ impresso in ognuno di noi il detto che ci fu insegnato nell’infanzia “ Il tempo è denaro “.
Come molti detti popolari eproverbi, ti suggerisco di dimenticarlo. Non è il tempo che
conta, ma la motivazione e l’impegno che tu investirai nel proseguimento dell’attività
scelta.” Rita Levi Montalcini
“Si possono anche definire, giusto per fare un esempio,un’anima da artista! Si! Forse non
tutti sono adatti all’inquadramento della scuola!
Ci sono persone rotonde, mia cara signora, ci sono bambini a forma, diciamo, di triangolo,
perché no, e ci sono (…)bambini a zigzag!”
David Grossman, 1996, “Ci sono bambini a zigzag”, Milano, Mondado
Ho sentito dire che non volete imparare niente
Ho sentito che non volete imparare niente.
Deduco: siete milionari.
Il vostro futuro è assicurato - esso è
Davanti a voi in piena luce. I vostri genitori
Hanno fatto sì che i vostri piedi
Non urtino nessuna pietra. Allora non dovete
Imparare niente.
Potete rimanere
Così come siete.
E se, nonostante ciò, ci sono delle difficoltà, dato che i tempi,
Come ho sentito, sono insicuri
Avete i vostri capi che vi dicono esattamente
Ciò che dovete fare affinché stiate bene.
Essi hanno letto i libri di quelli
Che sanno le verità
Che hanno validità in tutti i tempi
E le ricette che aiutano sempre.
Dato che ci sono così tanti che pensano per voi
Non dovete muovere un dito.
Però, se non fosse così
Allora dovreste studiare.
Bertolt Brecht
Siate il meglio
Se non potete essere un pino sulla vetta del monte,
siate un cespuglio nella valle,
ma siate il miglior piccolo cespuglio sulla sponda del ruscello.
Se non potete essere una via maestra siate un sentiero.
Se non potete essere il sole siate una stella,
non con la mole vincete o fallite.
Siate il meglio di qualunque cosa siate
Cercate ardentemente di capire a cosa siete chiamati
e poi mettetevi a farlo appassionatamente.
M.L.King
Anno scolastico 2015 – 2016
La funzione strumentale per l’Orientamento e la Continuità
Maria Lucia Marzano
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