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Bollettino Interparrocchiale n.1 2011

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Bollettino Interparrocchiale n.1 2011
Anno LXXXVI
Poste It. s.p.a. Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) art. 1, c. 2, DCB Bl
Agosto 2011 - n. 1
BOLLETTINO delle parrocchie dei SS. Apostoli Pietro e Paolo in Sospirolo e di S. Stefano in Gron - 32037 Sospirolo (BL) - C.C.P. 10167328 - Tel. 0437/89168
Carissimi!
Quest’anno la stagione e il calendario non
hanno camminato insieme. La Pasqua è
arrivata molto tardi e così tutte le altre feste.
Il Corpus Domini si è quasi scontrato con la
festa di San Pietro! La festa del Sacro Cuore,
che caratterizza il mese di Giugno,
quest’anno è caduta in Luglio! Così la natura
si è risvegliata più tardi e ne siamo rimasti un
po’ sorpresi…
. . .
Una bella lezione per tutti noi! La vita non si
può ingessare in contenitori sotto vuoto,
dove tutto rimane uguale, come i surgelati!
La vita è una continua sorpresa! Quello che
ieri sembrava difficile e anche impossibile,
oggi spesso non pesa niente e procura gioia!
Lasciamoci sorprendere dalla Vita. Quella
concreta della quotidianità e quella della
storia dello spirito. Non lasciamo morire mai
la SPERANZA!
. . .
Nella salute, nel lavoro, nella società,
nell’educazione,… c’ il pericolo di attenuare
la Speranza. Si rischia di imboccare la strada
del pessimismo o della continua lamentela.
L’augurio che faccio a tutti è quello di
accendere ogni giorno la Speranza nel
proprio cuore!... Dopo che Cristo è uscito vivo
dal sepolcro, nulla è più impossibile!
BUONA ESTATE!
. . .
Don Alfredo
Il punto interrogativo
’era una volta un punto interrogativo. Era
molto grazioso e come tutti i punti interrogativi aveva l’aria molto intelligente.
Da un po’ di tempo però girava per il
paese sconsolato, amareggiato, deluso e depresso.
Apparentemente nessuno lo
voleva più. Tutti ricorrevano con
sempre maggiore frequenza al
suo nemico acerrimo: il punto
esclamativo. Tutti gridavano:
«Avanti! Fermi! Muoviti! Togliti dai
piedi!». Il punto esclamativo è tipico dei
prepotenti e oramai i prepotenti dominano
il mondo. Anche per le strade e le vie
cittadine dove un tempo il punto interrogativo si sentiva un re, non
c’era più nessuno che chiedeva:
«Come stai?», sostituito da «Ehilà!».
Non c’era più nessuno che fermava l’auto, abbassava il finestrino e chiedeva: «Per favore, vado
bene per Bergamo?». Ora, usavano tutti il navigatore satellitare che impartisce
gli ordini con decisione: «Alla prima uscita
svoltare a destra!». Stanco di girovagare, si
rifugiò in una famiglia. I bambini hanno sempre amato i punti interrogativi. Ma anche là
trovò un padre e un figlio adolescente che
duellavano tutto il giorno con i punti escla-
C
Dal campeggio di Cereda,
Buona estate
a tutti i lettori del bollettino
La comunità parrocchiale
mativi. «Non mi ascolti mai!». «Non m’importa
che cosa pensi! Qui comando io!». «Basta! Me
ne vado per sempre!». Alla fine il padre era
spossato e deluso, il figlio mortificato e scoraggiato, quindi aggressivo.
E soffrivano perché non c’è niente di più lacerante che essere vicini fisicamente e lontani spiritualmente. Il punto interrogativo
si appostò sotto il lampadario e alla
prima occasione entrò in azione. Accigliato e con i pugni chiusi, il padre
era pronto allo scontro, ma dalla sua bocca uscì un: «Che ne pensi?» che stupì anche lui. Il figlio tacque sorpreso.
«Davvero lo vuoi sapere, papà?». Il
padre annuì. Parlarono. Alla fine
dissero quasi all’ unisono: «Mi
vuoi ancora bene?». Il punto interrogativo, felice, faceva le capriole sopra il lampadario. Il punto interrogativo non è arrogante, ma
rispettoso della libertà e della responsabilità dell’ altro. Anche la Bibbia è
piena di punti interrogativi: «Adamo dove
sei?», «Caino, dov’è tuo fratello?», «Volete andarvene anche voi?», «Pietro, mi ami tu?»
Non faccio commenti, tanto è eloquente e chiara questa pagina! Vero?
DON ALFREDO
2
Bollettino interparrocchiale
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lo CRONACA
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L’A
delle COMUNITÀ
Via crucis foraniale
MARAS-MOLDOI, 15 APRILE 2011
Maras
Quest’anno la rituale Via Crucis foraniale ha avuto il suo svolgimento nella nostra parrocchia di Sospirolo. Lungo il percorso, le varie parrocchie foraniali, gruppi di volontariato e gli scout, si sono succeduti nella lettura di un brano del Vangelo e proponendo una riflessione sul tema
guida “l’EDUCAZIONE” che ha accompagnato le quattordici stazioni.
“Gesù, è il Maestro che non cessa di
educare a una umanità nuova e piena. Egli
parla sempre all’intelligenza e scalda il
cuore di coloro che si aprono a lui e accolgono la compagnia dei fratelli per fare
esperienza del Vangelo. La Chiesa continua nel tempo la sua opera: la sua storia
bimillenaria è un intreccio fecondo di
evangelizzazione e di educazione.
Annunciare Cristo, vero Dio e vero
uomo, significa portare a pienezza l’umanità e quindi seminare cultura e civiltà.
Non c’è nulla, nella nostra azione, che non
abbia una significativa valenza educativa». Da: “Educare alla vita buona del Vangelo” del Cardinale Angelo Bagnasco).
La processione, presieduta dal Vicario
foraniale, don Cesare, è partita da Maras,
scendendo fino ai Buzzatti, per poi risalire di nuovo al centro di Maras e, attraversata la statale, proseguendo su verso
Villa Zasso, terminando alla suggestiva
chiesetta di Moldoi.
Don Giuseppe Minella
Ai Buzzatti
Arrivo alla chiesetta di Moldoi
Vari momenti della Via Crucis – Maras – scendendo
ai Buzzatti e l’arrivo alla chiesetta di Moldoi.
Da alcuni mesi, è presente,
soprattutto nelle Messe e in
alcune altre occasioni, nella
Parrocchia di Gron, un caro e
prezioso collaboratore: don
Giuseppe Minella. Nato il 29-61930 a Santa Giustina è ora in
pensione presso casa sua, rimanendo però ancora Insegnante di Teologia nella Scuola di Formazione Teologica di
Feltre e Cappellano della comunità religiosa delle Suore
di Santa Giustina. Abituato
PRIMA STAZIONE: Nell’ultima cena Gesù lava i piedi ai
suoi discepoli
PARROCCHIA DI SOSPIROLO: EDUCARE AL SERVIZIO
SECONDA STAZIONE: Nell’ultima cena Gesù ci dona il Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue
PARROCHIA DI PADERNO: EDUCARE ALLA CONDIVISIONE
TERZA STAZIONE: L’agonia di Gesù al Getsemani
PARROCCHIA DI MAS: EDUCARE ALLA PAZIENZA-FORTEZZA
QUARTA STAZIONE: Gesù tradito da Giuda è arrestato
PARROCCHIA DI ROE: EDUCARE ALLA FEDELTA’
QUINTA STAZIONE: Gesù è rinnegato da Pietro
PARROCCHIA DI SEDICO: EDUCARE ALLA TESTIMONIANZA
SESTA STAZIONE: Gesù è giudicato da Pilato
PARROCCHIA DI BRIBANO: EDUCARE ALLA GIUSTIZIA
SETTIMA STAZIONE: Gesù è flagellato e coronato di spine
PARROCCHIA DI LIBANO: EDUCARE ALLA PACE
OTTAVA STAZIONE: Gesù è aiutato da Simone di Cirene
a portare la croce
PARROCCHIA DI GRON: EDUCARE ALLA COMPASSIONE
NONA STAZIONE: Gesù è crocifisso
PARROCCHIA DI ORZES: EDUCARE ALLA MEMORIA
DECIMA STAZIONE: Gesù è deriso e oltraggiato
SCOUT- SOSPIROLO: EDUCARE AL RISPETTO DELLA PERSONA
UNDICESIMA STAZIONE: Gesù promette il suo Regno al
malfattore pentito
AZIONE CATTOLICA- SEDICO: EDUCARE ALLA LIBERTA’
DODICESIMA STAZIONE: Gesù in croce, la madre e il discepolo
VOLONTARIATO- MAS: EDUCARE AL RISPETTO DELLA DONNA
TREDICESIMA STAZIONE: Gesù muore sulla croce
SCOUT DI SEDICO: EDUCARE ALLA SPERANZA
QUATTORDICESIMA STAZIONE: Gesù è deposto nel sepolcro
INFERMIERA DI SOSPIROLO-GRON: EDUCARE ALLA VITA
dbd
alla vita pastorale come Parroco in diverse Comunità, si
sentiva ancora in grado di dare
molto alla Chiesa e allora ha
chiesto al Vescovo la possibilità di svolgere il ministero in
qualche parrocchia della Diocesi. “Appena il Vescovo mi ha
accennato a questa opportunità, ben volentieri ho spalancato le porte alla sua collaborazione!
Ormai don Giuseppe è pienamente inserito nella nostra
realtà! La sua intelligenza, la
sua sensibilità, la sua esperienza sono un grande dono
per tutte e due le Parrocchie e
ci auguriamo di averlo presente per tantissimo tempo!“
Carissimo don Giuseppe ti
ringraziamo con profonda gratitudine per l’amore con cui ti
sei messo e manifesti nel servire
la nostra Comunità. Sii il BENVENUTO e il Signore ti dia sempre la salute e la gioia di continuare a lodarlo con noi!.
3
Sospirolo - Gron
Emozioni di un viaggio in Terra Santa
Un esperienza forte e profonda
Alcuni nostri parrocchiani, Insegnanti di Religione assieme a famigliari ed amici, hanno accettato
l’invito dell’Ufficio Scuola diocesano a visitare, gustare e pregare nella terra di Gesù. Un itinerario
che, seguendo il racconto del Vangelo di Luca, li ha portati per una settimana, a percorrere le strade sulle quali Gesù ha vissuto la sua vita umana e condiviso quella divina.
Giorni intensi guidati da don Giovanni Unterberger e don Graziano Dalla Caneva, scanditi dalle riflessioni e dalla preghiera in quei luoghi tanto pregni di spiritualità quanto carichi di tensioni politiche. Qui di seguito riportiamo alcuni delle loro riflessioni
Quante volte a scuola i bambini chiedono “maestra ma come è fatto il deserto?” e
quante volte ho risposto loro con luoghi comuni: caldo, sabbia, niente acqua e forse qualche cammello .Peccato che il deserto della Giudea non abbia nulla di comune, nemmeno i
sentimenti che ti fa provare. Niente sabbia, solo
roccia dura e bianca che quasi abbaglia, niente spazi o meglio…troppo spazio per noi che
siamo abituati a camminare in fila, a stare ordinati in luoghi ristretti. I punti di riferimento
vengono a mancare, ma solo quelli geografici; il vero Punto di Riferimento, Dio e il Gesù
che camminava per queste terre, ora si fa presente si sente vicino, mai così avvolgente e protettivo. Il paesaggio cambia fin troppo rapidamente quando dalla Giudea ci si sposa in
Galilea, il deserto rimane alle spalle e la vegetazione si mostra splendida e rigogliosa…
ecco quale meraviglia può fare l’acqua! Risaliamo quasi fino al confine con il Libano siamo alle sorgenti del fiume Giordano, e noi,
stanchi e accaldati pellegrini non potevamo
che trovare ristoro immergendoci nelle sue acque. La nostra gioia però non era terminata,
necessitavamo in quel luogo straordinario, di
rivivere il momento del nostro Battesimo, anzi
di ringraziare per questo dono. Nella maggior
parte dei casi ci siamo trovati ad essere cristiani senza volerlo, i nostri genitori hanno
pensato che fosse un bene per noi essere nella famiglia della Chiesa. Ora con l’acqua che
scorre fresca sotto i nostri piedi abbiamo riscoperto le ragioni e il significato di quel dono,
nella speranza di renderlo ogni giorno presente
e incisivo nella nostra storia personale.
SARA
. . .
Credo che il modo migliore per salire al
Tabor (una “montagna” alta poco più di 500
metri) sia a piedi perché questo è il modo in
cui ci si avvicina alla pace: piano, un passo
dopo l’altro, con un po’ di fiatone (io sicuramente!). Ma l’efficienza dei molti viaggi
organizzati, mette a disposizione comodissimi pulmini ed in pochi minuti io ed i miei
compagni di viaggio eravamo “nella pace”.
Qui Pietro disse «È bello per noi restare
qui!» (Mt 17, 4) e voleva fare tre tende per poter gustare ancora a lungo di quella meravigliosa esperienza. Ma Cristo ha risposto a lui
e a me che la pace non deve e non può essere un luogo: la pace deve essere dentro di noi
e sta a noi poi portarla nel mondo. Così, con
la gola chiusa, ma la determinazione di chi
sa che deve andare, dopo poco (troppo poco!)
sono risalita sul mio comodo pulmino ed ho
continuato il mio viaggio. Il giorno dopo eccomi al Cenacolo, il cuore della mia religione. Qui sono avvenute le cose più grandi: l’Istituzione dell’Eucarestia, del Sacerdozio. Qui
Gesù si fa umile e lava i piedi dei suoi fratelli, qui parla a Giuda e a Pietro, che diversamente lo tradiranno, qui appare Risorto. Qui
lo Spirito Santo illumina e dà forza, qui ha
inizio la Chiesa.
Qui, in questo luogo così caro e santo, in
cui sento una gratitudine infinita non è possibile celebrare Dio. Il Cenacolo, che è stato
anche una moschea, sorge sopra un luogo di
venerazione ebraico, e quindi è proibita ogni
celebrazione. Devo dire che ancora una volta mi sono sentita smarrita. Prima di uscire,
istintivamente, ho fatto quello che noi esseri
umani facciamo quando vogliamo ricordare con
il corpo, con il cuore, con la mente: ho abbracciato una delle colonne. Ne sento ancora la freschezza e la forza.
CHIARA
. . .
Non è facile per una mamma e un papà
organizzare un viaggio di una settimana, non
solo per il fattore economico ma anche perché bisogna affidare i figli a qualcuno. Per fortuna in questi anni, la nostra famiglia è sempre stata molto disponibile e noi… non abbiamo esitato ad approfittarne. Anche perché
chissà quando mai ci ricapiterà!… Molti i ricordi di questa esperienza ma come sposi chiaramente è stato emozionante rinnovare le promesse matrimoniali in quella Cana dove si
compì il primo miracolo (se non è un miracolo anche il matrimonio…!) e dove Gesù cedette alla richiesta di una mamma attenta agli
La scalinata che porta al muro del pianto.
sposi e alla loro festa di nozze. E poi il commovente arrivo a Gerusalemme fermandoci a
piangere come fece Gesù su quella città così
bella quanto difficile da descrivere e ancor più
da capire. Abbiamo incontrato ebrei fieri del
loro credo, musulmani sofferenti in quei territori contesi e cristiani di origine araba compressi fra queste realtà ma accoglienti e ospitali nei confronti dei pellegrini. Solo grazie
a loro, al loro intransigente resistere, al servizio della cristianità, la Terra Santa è ancora oggi anche un po’ terra nostra. La preziosa custodia francescana garantisce la visita a molti luoghi significativi primo fra tutti il Santo Sepolcro dove, come ben ci ha fatto riflettere, Lì abbiamo incontrato padre Gabriele Bernardi sacerdote diocesano bellunese (ritornato proprio in questi mesi come parroco di Longarone), che ci ha svelato una evidente verità: se cercate Gesù, qui non lo troverete!!… al sepolcro sicuramente Gesù non
c’è… siamo noi che credendolo risorto e incontrandolo nell’Eucaristia lo portiamo con
la nostra persona.
NORIS E LUCIANO
Le religioni convivono: il minareto musulmano
e campanile cristiano.
4
Bollettino interparrocchiale
A Roma per la Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II
Il 1° maggio in occasione della cerimonia di Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II a Roma, erano presenti anche
due parrocchiane: Flavia Vedana e Serafina Moretti. Nonostante la grande folla
presente (più di un milione di fedeli da tutto il mondo), le due fortunate sospirolesi
sono riuscite ad entrare dentro la Basilica di S.Pietro ed assistere, emozionate, alla
Celebrazione.
Quattro giorni dopo, il 5 maggio, un
altro colpo di fortuna, due suore sconosciute le hanno avvicinate offrendo loro
due preziosi biglietti di entrata a Sala Nervi dove si è svolto il Concerto dell’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma,
che il Presidente della Repubblica Napolitano ha offerto al Papa per i 6 anni di
pontificato.
Una sala Nervi gremitissima (può contenere fino a 12.000 persone), con la presenza di molte autorità dello Stato e del Clero e tra i vari brani eseguiti, hanno spiccato il “Credo” per coro, archi e basso conti-
Concerto in Sala Nervi.
nuo di Antonio Vivaldi e lo “Stabat Mater”
per soli coro e orchestra di Gioacchino Rossini che Flavia e Serafina hanno ascoltato
con grande emozione. E sono ancora riconoscenti a quelle generose suore! Al termine del concerto il Papa ha pronunciato il suo
discorso di ringraziamento.
Flavia e Serafina ricorderanno a lungo
questa emozionante e irripetibile esperienza.
FV SM
Serafina in P.zza S.Pietro davanti all’arazzo
con l’effige del Beato Giovanno Paolo II.
Lo stage in Ferrari: un esperienza unica
Denny Lise, studente sospirolese che frequenta
l’università degli studi di Udine, facoltà di Ingegneria Gestionale, ha vinto uno stage di sei mesi in Ferrari che gli servirà anche per scrivere la tesi di laurea.
Denny racconta così la sua avventura:
Sono sempre stato appassionato di auto sportive anche se poco attratto dalla formula uno. Siccome provare a mettere in realtà un mio sogno non
costava nulla, a metà settembre 2010 ho inviato il
curriculum in azienda. Innaspettatamente, un
mese dopo, sono stato contattato con altri sette ragazzi e ragazze da tutta Italia. Ci sono stati sottoposti in quell’occasione dei test psicoattitudinali e
successivamente temi su cui discutere in gruppo. A
metà novembre sono stato nuovamente contattato
per un secondo colloquio e sono stato scelto tra i due
che eravamo rimasti in corsa.
Il 7 febbraio è cominciato il mio stage in Ferrari e a distanza di 2 mesi posso già fare un piccolo bilancio di questa esperienza.
In quel di Maranello faccio parte del team di
pianificazione (composto da sette persone) che si
occupa di costruire i piani di sviluppo delle nuove
vetture e del controllo dei relativi budget di spesa.
I pianificatori seguono il Team vettura di riferimento e s’interfacciano con i vari responsabili per
controllare il rispetto dei tempi ed, eventualmente,
concordare le cosiddette “azioni di rientro”. Per quel
che mi riguarda sto imparando a fare esattamente le stesse cose, ma
applicate al motopropulsore. Pur facendo parte
del team di pianificazione
lavoro in pianta stabile
all’interno della direzione
motopropulsori, a contatto con i progettisti e con i Responsabili Sviluppo
Componente (RSC), cioè le figure di riferimento per
ciascun progetto. Il fatto che stia ricoprendo un ruolo vacante (il mio predecessore ha cambiato lavoro alla fine del 2010) è allo stesso tempo una grossa opportunità e una grande responsabilità, ma per
fortuna ho trovato colleghi molto disponibili e pazienti che mi aiutano in questo percorso.
L’impatto con l’ambiente è stato abbastanza disorientante e le prime settimane non sono state fa-
Lo stabilimento di Maranello: la sede della Ferrari.
cili, ma per fortuna ora sto cominciando a tirare le
fila di tutto quel bagaglio d’informazioni che mi sono
state riversate addosso nel primo periodo.
In tutto questo, cerco anche di ritagliarmi del
tempo per portare avanti il mio di progetto, ovvero la tesi. Oltre al lavoro quotidiano, ciò che sto studiano è l’implementazione di un software per il miglioramento delle prestazioni di sviluppo del motore,
che faciliti il coordinamento della progettazione, degli acquisti, della qualità e delle attività di sperimentazione sui nuovi motori. L’obiettivo è ambizioso,
ma i presupposti per ottenere buoni risultati ci
sono, non resta che lavorare!
Questa esperienza si sta rivelando sempre più
stimolante e sono sempre più convinto del valore
della tesi sviluppata in azienda. Per fortuna riesco
a ritornare a casa ogni due settimane, per poter rivedere i miei famigliari ed uscire con gli amici.
Un saluto dalla terra del Cavallino, a presto.
Denny
5
Sospirolo - Gron
“Diario del mio viaggio”
di PIETRO DE CIAN (1941-1946) - SECONDA PUNTATA
È l’alba del 29 novembre e la Veniero sta per lasciare la rada di Taranto - dove è ferma
da 7 giorni - con un solo cacciatorpediniere di scorta. Pietro sente nel vento che soffia tra gli
alberi della nave l’approssimarsi della tempesta…
Cefalonia.
“Diario del mio viaggio”
Le ore di guardia accanto all’arma erano
eterne, non si poteva staccare un sol minuto
gli occhi dal settore di mare assegnatoci da sorvegliare minutamente, benché fosse calmo
come un lago, ovunque pareva scorgere delle
ombre avvicinarsi minacciose, ma la notte passò indisturbata.
Poco prima dell’alba si passò vicino allo
Stromboli una piccola isola tutta roccia con la
cima fumante e infuocata di lava. Verso le undici si entrava nel canale di Sicilia (sic! Stretto
di Messina) con la protezione delle due coste ci
sentivamo sicuri, gli apparecchi di scorta fatti lunghi giri al largo ritornavano sopra le due navi a
bassa quota assicurandoci la via libera.
Benché la stagione fosse inoltrata le due
rive apparivano verdeggianti, le due città
Reggio e Messina davano segno di tranquillità, e pareva volessero salutare il nostro passaggio. Ripreso il largo con rotta Sud lasciando
in poco tempo le coste a distanza, stavamo preparandoci per una pericolosa notte, il comandante non ce la nascose si navigava nelle acque molto sorvegliate di Malta.
Era una bellissima giornata piena di sole
il mare sempre calmo, in lontananza si ergeva l’altissima punta dell’Etna bianca di neve
scintillando di fronte al sole.
Ad un certo momento verso le ore quindici si cambiò rotta, nessuno sapeva spiegare
perché si navigasse verso Est, così continuò per
tutta la notte, non si sbagliava guardando la
nebulosa. Accanto a noi navigava la nave Tedesca, tre caccia di scorta guizzavano in tutte le direzioni fiutando il nemico.
21-11-1941
Nelle prime ore del giorno, in lontananza
si scorgeva degli scogli, verso mezzogiorno si
entrava in un’insenatura dell’isola di Cephalonia, isola Greca.
Quando la nave si fermò, di fronte a noi
si specchiava nel suo piccolo porto una ridente
cittadina, pittorescamente costruita “Cephalonia”.
Prima del tramonto sorvolarono sopra di
noi tre apparecchi ad altissima quota tanto che,
non si poté identificare se fossero amici o nemici. A mezza notte si riprese il largo rifacendo
la solita rotta, nel pomeriggio si scorgeva davanti a noi a gran distanza delle navi da battaglia ma non si sapeva chi fossero, poco dopo
sparivano nell’orizzonte lasciando libera la nostra rotta fino al tramonto, ma ecco riapparire di nuovo delle navi a prua subito si credeva un convoglio mercantile, ma in breve tempo apparirono gli interi scafi con le loro giganti
bocche da fuoco, la loro direzione era su di noi,
subito il com. ordinò di stare ai nostri posti, la
situazione si presentava abbastanza critica da
un momento all’altro ci aspettavamo una
scarica che in breve ci avrebbe spacciati.
Ma fortuna volle che un apparecchio
mandato da bordo di quei grossi bestioni per
sorvolare le nostre navi prima di avvicinarsi
lanciasse dei razzi per la sua sicurezza, poi avvicinatosi a noi con segnali ci rassicurò la situazione, difatti poco dopo si prese la rotta del
Nord seguendo la scia di quei mostri corazzati, finché alle ore ventitre si entrava nella rada
di Taranto.
Il giorno dopo si venne a conoscenza che
per fortuna eravamo scappati dagli artigli della flotta nemica diretta a Malta, per evitare l’incontro con la nostra flotta proveniente dallo
stretto di Messina.
Passarono sette giorni di attesa, ancorati a
circa un km dall’entrata del porto, nella rada.
Nessun allarme aereo ci disturbò, ma era
una vita prigioniera, scarse notizie arrivavano a bordo a mezzo di una lancia che giornalmente toccava terra per varie missioni .
Nel poco spazio ancora libero sul ponte
passavo quelle lunghe giornate guardando quel
lembo di città in vista circondata da ridenti colline cosparse di villaggi come branchi di pecore pascenti.
Come era interminabile quell’attesa ogni
istante il pensiero vagava lontano; la su dove
i miei cari attendevano mie notizie, l’immobile
galleggiante mi teneva nell’impossibilità di ogni
comunicazione, cosa avrei fatto per abbreviare quell’incubo che mi presentava davanti chi
sa quali terribili visioni reali e irreali che il mare
nasconde sotto le placide: se calmo o travolgenti, onde, nella tempesta.
29-11-41
Dal mio angolo dove solevo riposarmi durante le ore di riposo notturne, sentivo più del
solito l’aria soffiarmi in faccia, e un continuo
mugolio prodotto da sferzate di vento tagliato dagli alti alberi. Difatti l’alba prinunzava (sic)
la vicina tempesta, il sole faceva capolino di
quando in quando tra grossi e neri nuvoloni
portati a velocità entro terra, il leggero tremolio
delle onde della rada dondolavano carezzevolmente la nave come rallegrate del nostro sicuro riparo.
Ma era giunta l’ora: Il lancia guizzando veloce da onda in onda, in un’ora insolita riportò
il Com. a bordo, non fu bisogno che pronunciasse sillaba per capire.
Pochi minuti dopo furono tirate le ancore, accompagnate da un tramestio di organi in
modo pareva un bestione che riprendesse
vita dopo un letargo inatteso.
Il rancio che veniva distribuito allora
venne interrotto da grida di saluto scambiate
passando vicino ad altre navi; due delle quali vi erano i gruppi della mia compagnia.
Appena fuori rada alti cavalloni d’acqua si
squassavano minacciosi contro la tagliente
prua, lasciandosi trasportare poi dal vento lungo tutto il ponte minacciando di portarsi con
se chi vi ci trovava.
Al nostro fianco un caccia torpediniere di
scorta balzava come un giocattolo in tutti i
punti a volte scompariva completamente dietro a colline verde scuro rigate con fiotti bianchi spumosi. Dietro a noi si allineavano una
dopo l’altra con breve intervallo quattro grosse navi da battaglia circondate da otto cacciatorpediniere. Subito si credeva che fossero
adibite ad un notevole numero di navi da carico, ma ben presto fummo delusi, dopo qualche ora la flotta cambiò rotta deviando di quarantacinque gradi sparendo in breve dietro la
furia del mare e delle pesanti nuvole.
2° puntata... continua
6
Bollettino interparrocchiale
L’ultimo viaggio di Mario Fontana
A mia
nonna
Adele
Presidente di “Insieme si può”
Ciao Mario,
Il nostro Mario si è addormentato, assistito dall’amore di Giusi, compagna di cinquant’anni di vita, delle sue figlie Laura e Monica e circondato dall’affetto dei suoi tanti
amici.
Si è addormentato tra le braccia del Signore, si è addormentato nei nostri cuori dove
lo culleremo per sempre; rimarrà sveglio nelle nostre vite, ogni giorno, a raccontarci l’amore per la vita, la forza di un uomo, la bontà
del cuore, un cuore grande per gli ultimi della terra.
La malattia non ha dato scampo al suo sia
pur forte fisico: nulla ha potuto, però, contro
il suo spirito. Possiamo dire con grande orgoglio e gioia che la morte, giunta dopo una
lunga agonia, ha trovato Mario vivo.
L’incontro con una mamma che aveva partorito due gemelli, ma per mancanza di latte ne allattava uno solo, condannando inevitabilmente l’altro alla morte, ha segnato in
modo indelebile la sua vita.
Nel 1990 è entrato a far parte di “Insieme si può...” e da allora il gruppo è stato per
lui una seconda famiglia.
La sua casa è diventata la sede delle riunioni dell’Associazione, nella sua taverna sono
state prese tutte le decisioni più importanti.
La sua auto era l’auto di “Insieme si può...”,
sempre carica di pacchi, sempre a disposizione
per tutte le necessità.
Lo troveremo sempre nel suo magazzino,
tra le sue cose.
È stato un Presidente ideale, uomo di grande buon senso, che cercava sempre il dialogo, che sapeva mediare, ma che alla fine prendeva le sue decisioni con coraggio e fermezza. Un Presidente che non amava fare discorsi
Buon riposo
Mario con uno dei suoi amati bambini africani.
(diceva sempre che preferiva caricare un
container piuttosto), ma che in questi anni è
stato un costante punto di riferimento per tutti: per il Consiglio, per i dipendenti dell’ufficio, per i volontari sia qui in Italia, sia in
Uganda.
Oltre che Presidente e volontario, Mario
è stato anche un grande missionario laico. Ha
dato testimonianza del suo essere cristiano non
tanto con le parole, bensì con le opere, con
la sua umanità, con il coinvolgimento nelle
vicende delle persone che incontrava.
Ciao Mario, continua a guidarci.
MTVedana
Buon riposo, ora le Tue piccole mani riposano giunte sopra il petto, ferme come un intarsio
nel legno.
Ferme! Non mi accarezzeranno più.
Non ci scambieremo più la stretta di mano al momento del saluto.
Buon riposo, non sentirò più il rumore dei Tuoi
passi, lo sbattere delle Tue ciabatte sul pavimento, l’annuncio del Tuo arrivo.
Buon riposo, i nostri discorsi scritti sulla lavagna si sono chiusi.
Ora tocca a quella parte del cuore che è lo scrigno della nostalgia custodirli.
Buon riposo, non potrò svegliarti per raccontarti le mie cose e nemmeno per cercare in fondo al Tuo sguardo la certezza che sempre un raggio di sole riesce a bucare le nuvole.
Buon riposo ai tuoi occhi che il tempo ha incastonato in fondo alle Tue orbite, quegli occhi che
tanto hanno visto senza mai abbassarsi.
A volte illuminati di gioia, più spesso lavati dal
pianto.
Buon riposo, avrei voluto ancora un pò di tempo per chiederti qualcosa che adesso non mi viene in mente.
Ora che hai messo per terra la gerla della vita non
voglio disturbati.
Ho avuto tanto da Te. Mi basta così.
Buon riposo!
GABRIELE GALLETTI
L’ultima volta
Dalla finestra della tua stanza d’ospedale
ho visto il vento staccare le foglie dagli alberi.
Mi sono girato e ho visto il vento del tempo
staccarti dalla vita.
GABRIELE GALLETTI
Inaugurato l’ufficio postale
Dopo la scuola elementare, anche i lavori di ristrutturazione presso le Poste di Sospirolo sono terminati e il 3 dicembre si è svolta l’inaugurazione del nuovo Ufficio
Postale, ora più funzionale e confortevole. Gli spazi, sono molto più ampi e luminosi ed è migliorato anche il rapporto impiegato-utente, più diretto senza la vetrata che ostacolava le operazioni e in particolare le comunicazioni. E’ stata ricavata anche una saletta per le operazioni più riservate.
Il nuovo ufficio è inoltre dotato di uno sportello Postamat per il prelievo anche in
orario di chiusura dell’ufficio. I lavori sono stati finanziati da Poste Italiane. Presente
all’inaugurazione il sindaco Moro che ha simbolicamente tagliato il nastro, con al
fianco don Alfredo che ha portato la benedizione.
Un respiro di sollievo lo faranno i molti sospirolesi che in passato erano costretti,
a volte, a fare la fila sostando anche all’esterno per poi accedere nell’angusto vecchio ufficio postale.
Dbd
Inaugurazione dell’uffic
io postale.
7
Sospirolo - Gron
Sospirolo nel 1887
Una lettura del nostro paese vecchia di 120 anni.
Rovistando tra gli scaffali
della casa di mia moglie ad Alleghe, ho trovato una vecchissima guida del bellunese con la pagina molto interessante relativa a
Sospirolo, una lettura del nostro
paese vecchia di 120 anni.
Questa pagina è tratta dalla
Guida Storico-Alpina di BellunoFeltre Primiero-Agordo-Zoldo di
OTTONE BRENTARI, Bassano,
1887 - Ed. Prem. Stabil. Tipogr.
Sante Pozzato
BEPI DE DONÀ
PREFAZIONCELLA
Scopo di questa operetta si è
quello di far sempre conoscere
agli Italiani le bellezze delle Alpi
Venete, tanto apprezzate e descritte nelle guide straniere mentre
sono dimenticate del tutto o ricordate poco e male nelle nostrali.
SOSPIROLO, CANALE DEL MISS, GOSALDO
Sospirolo (m. 444; ab. 3406; da
Belluno chm. 14.80) è posto poco
lungi dalla destra del Miss (non
molto prima che questo getti nel
Cismone), alle falde del monte
Sperone, da cui vuolsi abbia preso il nome (= sub Speronem). Superficie del comune ettari 6111, rendita censuaria L. 22,305. E’ composto dei villaggi di Sospirolo
(case 70, abitanti 370), Sosin (c. 44,
a. 236), Maras (c. 65, a. 368), S. Zenon (c. 79, a. 413), Oregne 38, a.
205), Piz (c. 15, a. 96), Gron (c. 80,
a. 464), Camolino (c.18, a. 104),
Miss (c. 63, a. 287), Regolanova (c.
23, a. 209), Volpez (c. 49, a. 305),
Canal di Miss (c. 55, a. 349). Dalla piena del 1882 soffrì gravi danni il comune, e specialmente la frazione Camolino, distrutta in gran
parte, assieme con una gualchiera
ed un mulino. L’ agricoltura e l’allevamento del bestiame (che per la
monticazione estiva viene condotto sui monti di Primiero e dell’Agordino) forniscono il reddito
principale del paese. Vi è pure una
grande quantità di frutti (peri,
meli, castagni, ecc.), introdotti e
propagati per merito speciale del
noto pomologo cav. Carlo Zasso, il
quale à pure un vivaio bene assortito, per accontentare le richieste che gli vengono da molte parti. Prosperano due latterie, una sociale diretta dal predetto cav. Zasso, l’altra privata dei fratelli Boschetti, ambedue a sistema svedese, e producenti ottimo burro, in
gran parte spedito anche in lontane provincie d’Italia. Notinsi pure,
fra le industrie, le fabbriche d’istrumenti agrarî (esportati anche all’estero) dei signori Brancaleone e
Mezzacasa, e quelle degli ottimi laterizi dei fratelli Bacchetti e Giovanni Doriguzzi. In media emigrano in inverno 460 uomini, quasi tutti minatori o lavoratori nelle
gallerie, nei vali mestieri sono peritissimi. I più vanno alt’estero,
spingendosi sino nella Grecia e
Russia. - Il comune spende per
l’istruzione I. L. 3400, con cinque
insegnanti, 250 alunni. Sono notevoli nel comune la villa Moldoi
(già detta Molzoi, eretta dai Sandi
nobili veneti) ora del cav. C. Zasso, e quelle dei signori Paolo Buzzati, contessa Elisa ved. Miari,
cav. Enrico Zanchi, eredi conte Luigi Agosti, Giuseppe Zasso, tutte in
amena posizione. - Buone le osterie di Giuseppina De Martini, Antonio Bacchetti, Carlo Bacchetti,
Angelica Vicentini e Caterina Trojan. — Noleggiano cavalli: Giovanni
Mioranza, Bortolo Vedana, Costante Cappellari, Antonio Tibolla,
Antonio Sabbedotti e Antonio Selle. — Potrebbero servire di guide sui
monti vicini: Giovanni Trojan fu
Giuseppe, Luigi Palla, Giacomo
Lise fu Antonio, Arcangelo Moretti.
Partendo da Sospirolo, e dirigendosi verso N., in ¼ d’ora si è ai
Pascoli. Lasciata da parte la chiesa di S. Michele (cui il torrente Miss
separa da quella di S. Giuliana) si
arriva alla imboccatura del Canale, assai interessante, ma ancora
poco noto all’alpinista. Si continua
Così doveva apparire la chiesa vecchia ai primi del novecento.
per le Tranze, nome dato alla mulattiera che procede sulla destra del
Miss, qualche volta sorpiombante
ad esso, e sostenuta fra roccia e
roccia da qualche trave male incassata. Finite le Tranze si giunge
al sentiero della Falcina, così chiamato dal rivo che scende a sinistra
dalla omonima valletta, nella quale un’erronea credenza popolare
pretende si trovino pagliuzze d’oro.
Oltrepassato il Piano dei Fagari e
la campagna dei Cech, il Canale si
restringe; e poco appresso si presenta il monte Jena, coi suoi casolari sparsi, .e con un antro ridotto
ad abitazione di carbonai; e quindi il cosidetto Campanile, enorme
parallelipipedo, alto circa m. 80. Si
traversa il torrente al cosidetto Ponte di Jena bassa e si giunge al Scaleton, dove una frana cagionò,
anni addietro, un laghetto, riempito
poi dalle ghiaie del Miss; e si continua sulla sinistra di questo. Per
circa 2 chm. la gola è larga dai 5
ai 12 metri, e bisogna, col mezzo
di travi o sui massi, passare e ripassare per ben 14 volte il torrente. — In epoche di piena qui è impossibile il passaggio, e conviene
allora girare, non senza difficoltà,
salendo per le Barancole, Crocetta
e Val di Festa. — Dopo i Serai si
raggiunge la sassosa mulattiera, ed
al Molino del Miss o dei Titéle, la
valle comincia a farsi meno stretta e selvaggia. Dal molino si vedono le chine di Ren, Tisèr, Gosaldo
e Sagron, poste di fronte sui dossi dei monti, e tutta la bella conca chiusa a N. dai monti che vanno dal Sasso d’Ortiga all’Armaro-
lo. Dal molino si sale a Ren donde si può andare o a Primiero (per
Vallata o per Gosaldo) o ad Agordo per Tiser. Da Sospirolo a Ren circa ore 5½.
LA CHIESA PARROCCHIALE
di SOSPIROLO
La nostra Chiesa Parrocchiale
è un gioiello monumentale,
se tu potessi parlare,
quante cose avresti da raccontare.
Cose belle e cose brutte
Come guerre, fame e paure
e gente scomparsa e perduta.
Oltre cent’anni che eri nata,
quanta gente è passata,
e da tutti, tu sei ricordata.
Chi per Battesimi, Cresime e
Comunione,
per gli sposi, con la loro unione.
Chi al tuo grembo si è avvicinato
Con gentilezza, tu hai accettato.
Per il vivo amore e conforto
e l’estremo saluto per il il morto
Dopo tanti anni la precarietà
ti era avvenuta,
e rischiavi di essere abbattuta.
Ma la gente non ha voluto
che un patrimonio così vada perduto.
È una grande eredità
che i nostri avi ci han lascià.
Da tutti tanto amata,
È per questo, che sei rinata.
Ci sono quelli che fanno finta
di non guardarti,
invece pure loro stanno ad ammirarti,
e nel cuore di tutti tu sarai,
e per i Sospirolesi più che mai.
SAN ZENON DI SOSPIROLO, 29.03.88
TALIN MARIA
8
Bollettino interparrocchiale
Aziende agricole del Comune di Sospirolo
Coltivare la terra ha un’importanza primaria che
tutela e promuove due valori fondamentali per
l’uomo: la salute alimentare che chiede a ciascuno
di noi una grande responsabilità e la salvaguardia
del territorio che nell’agricoltura trova la soluzione
al problema cardine in particolare nelle nostre terre di montagna. La mancata osservanza di questi due
valori porta a conseguenze che si ripercuotono anche sulle future generazioni.
Purtroppo l’andamento dell’agricoltura nell’area bellunese ha subìto, dagli anni trenta e fino ai
giorni nostri, un continuo decremento. Dati raccolti presso i Confcoltivatori di Belluno, ci forniscono un
AZIENDA AGRICOLA
di De Zanet Adolfo
Anno 1930
numero aziende presenti sul territorio
superficie agricola utilizzabile ettari
superficie a prati permanenti e pascoli ettari
numero dei capi bovini
numero vacche da latte
quadro preciso sulla diminuzione dell’attività
agricola nella zona bellunese nel periodo intercorrente tra l’anno 1930 ed il 2000, anno dell’ultimo censimento effettuato ed i cui dati
poco si discostano rispetto ai giorni nostri.
Ad oggi sono presenti 16 mucche da latte e 9 tra vitelle
e manze tutte di razza bruna. Ogni giorno vengono munti circa 350 litri di latte che viene conferito alla Latteria
di Camolino.
L’alimentazione è quella tradizionale: fieno di 1° e 2° taglio, il fasciato verde (quello conservato nel naylon), insilato di mais (sieroso) e farina di mais.
Il fieno viene raccolto in 10 ettari di terreno.
36.773
113.802
94.614
70.038
37.718
Anno 2000
numero
7.783
ettari
52.893
ettari
47.446
numero
20.606
numero
9.589
Recentemente la Regione Veneto ha tagliato 65milioni di € destinati all’Agricoltura.
Pur tra mille difficoltà, nel nostro comune
resistono ancora, talune realtà agricole alle
quali diamo il meritato spazio.
AZIENDA AGRICOLA
di De Bastiani Susanna
AZIENDA AGRICOLA
di Dal Col Ugo
È situata sotto Maras.
Tramandata dai genitori e prima ancora dai nonni. È stata ampliata nel 1978.
A tutt’oggi le mucche presenti sono 9, di cui 3 da latte (pezzate rosse) e 6 manze da carne (blu belga). Il latte prodotto serve solo per l’uso quotidiano dei proprietari e per
l’alimentazione dei vitelli.
L’alimentazione degli animali consiste nel solo fieno prodotto dai loro 5 ettari di terreno.
Dopo il pensionamento di Adolfo e della sorella Chiara che lo aiuta nella conduzione, la stalla è autogestita e l’impegno è sostenuto dalla grande passione che
Adolfo ha per la natura e la sua terra.
AZIENDA AGRICOLA
di Mane Fabio
L’azienda agricola è sita in località Barp.
È stata edificata nel 2002 e attualmente è in allestimento,
per motivi igienico-sanitari, una sala mungitura e una saletta per il latte.
Si trova in località Rorei.
L’azienda, originariamente di proprietà di Caldart Paolo,
nel 1973 è stata rilevata in affitto, dal padre Antonio Dal
Col che l’ha condotta fino al 1990, anno in cui sono subentrati i figli Ugo e Aldo, che nel 1995 hanno rilevato l’intera proprietà.
Nella stalla ci sono 30 mucche da latte e altrettante tra
manze e vitelle, tutte di razza frisona italiana (bianche
e nere). Gli animali sono ancora a stabulazione fissa,
ossia legati e la mungitura viene fatta ancora con il carrello.
Ogni anno ci sono circa 25-30 parti, i vitelli vengono venduti, le vitelle vengono allevate per il ricambio interno
degli animali.
Vengono prodotti circa 600 litri di latte al giorno di cui
500 sono destinati alla Latte Busche. L’alimentazione, è a base di fieno, di insilato di mais e mangime bilanciato.
Il terreno coltivato è di circa 40 ettari.
Il lavoro dell’azienda richiede la presenza di quattro
persone.
Si trova in via Belvedere 82 a Gron.
Edificata negli anni ‘70 da Frescura, era stata presa in gestione nel 1983 dal papà della signora Susanna che dal
1993 la conduce insieme al marito.
Il rimodernamento della stalla è avvenuto nel 1993 ed
è consistito principalmente nella scelta di lasciare gli animali liberi dalla legatura, sia per il benessere degli stessi, (una legge li tutela), sia per praticità, in quanto sono
gli animali a recarsi a gruppi nella sala mungitura, risparmiando tempo agli addetti che altrimenti dovrebbero
portare le mungitrici nella stalla.
I capi di bestiame consistono in una cinquantina di
mucche da latte e altrettante manze e vitelle.
La razza è la bruna alpina italiana, molto qualificata in
quanto produce latte ricco di proteine e caseina, che si presta meglio alla caseificazione.
Ogni giorno vengono prodotti 1400 litri di latte, in parte conferito al caseificio di Camolino e ed in parte utilizzato per lo svezzamento dei vitelli.
L’alimentazione è a base di fieno e mais prodotti dall’azienda oltre a farine di crusca, orzo e soia.
La nascita dei vitelli è regolare durante tutto l’arco dell’anno, rispetto al passato quando le mucche in estate venivano trasferite in montagna (monticazione) e per
tale ragione l’alimentazione non era selezionata e regolare
come avviene oggi.
Il terreno in coltivazione è di circa 50 ettari.
La conduzione dell’azienda assorbe l’impegno di tre
persone, richiede circa sette ore al giorno, di cui quattro
solo per la mungitura.
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Sospirolo - Gron
AZIENDA AGRICOLA
di De Min Rita
vincia), il separatore di letame che consente di separare la parte liquida, che viene convogliata in una grande
vasca, da quella solida che, disidratata, oltre a perdere
l’odore occupa anche meno spazio e consente di essere
smaltita in minor tempo.
Borsa di studio
“Benito Turchetto”
AZIENDA AGRICOLA
di Barp Alfonso
È ubicata sul colle in località Belvedere.
La conduzione dell’azienda da parte della signora Rita,
vedova di Guido Casanova, risale all’anno 1974. Il rimodernamento della stalla è avvenuto nel 1976.
Attualmente nella stalla ci sono 22 mucche da latte. Sono
ancora a stabulazione fissa, di razze miste, la pezzata rossa, la frisona e la bruna alpina.
Si mungono giornalmente circa 400 litri di latte che, raccolti in una vasca refrigerata, a giorni alterni vengono prelevati dalla latteria di Busche.
Ogni mucca in genere partorisce 5 volte. Dei nuovi nati,
le vitelle vengono allevate e i vitelli vengono venduti.
L’alimentazione è a base di fieno e farine.
Il terreno coltivato è di 13 ettari circa.
La signora Rita, che è sempre stata presente in prima linea nell’azienda, comincia a sentire il peso, oltre che degli anni, anche del continuo impegno e sacrificio che, con
il marito prima e con il figlio ora, questa attività richiede.
AZIENDA AGRICOLA
di Moretti Arcangelo e Barp Clara
Si trova in località ai Fant.
La stalla era stata rilevata da Moretti Cesare nel lontano
1947-48 e dal 1975 Arcangelo e la moglie Clara si sono
occupati dell’attività migliorandone sempre più le condizioni. Nel 1996-97 la stalla è stata ampliata e rimodernata, gli animali sono passati a stabulazione libera e
si è creata la sala mungitura dove vengono munte sei mucche alla volta.
Sono presenti 50 mucche tutte da latte di razza biancanera e bianca-rossa.
Vengono prodotti in media circa 800 litri di latte al giorno che vengono conferiti alla latteria di Camolino.
I vitelli nati vengono tutti venduti.
L’alimentazione impiega foraggio e mangime a base di
orzo, soia e crusca.
Il terreno coltivato è di 35 ettari.
Da dicembre 2010 è stato istallato, (uno dei primi in pro-
Gli studenti meritoriamente premiati.
È situata nei pressi del bellissimo borgo antico di San Gottardo.
In origine la stalla era molto più piccola ed era condotta da Vittorio e Agnese, genitori di Alfonso che l’ha rilevata nel 1980.
Un primo rimodernamento e ingrandimento dell’azienda è avvenuto nel 1988, dal 2001 gli animali sono a stabulazione libera.
Le mucche da latte sono 65 e altre 40 sono manze e vitelle. Le razze presenti sono bruna e frisona.
Ogni giorno vengono prodotti circa 1350 litri di latte di
cui una buona parte viene portata alla latteria di Camolino. La sala mungitura è dotata di dieci posti.
L’alimentazione è basata sul fieno, insilato di mais e mangimi. Quasi ogni settimana c’è un parto e naturalmente i vitellini maschi vengono venduti mentre le vitelle serviranno per la rimonta, ossia il ricambio interno degli animali.
Sono 90 gli ettari di terreno coltivati tra prati e campi.
Tutti gli agricoltori incontrati hanno condiviso le
fatiche e le grandi rinunce che questa attività comporta, essere presenti ogni giorno e per l’intera giornata, non esistono feste, non ci si può ammalare,
tanto lavoro, tanti investimenti e poco guadagno.
La burocrazia anche per quanto riguarda l’agricoltura rende il tutto più difficile. Ogni azienda deve
avere la propria anagrafe veterinaria per il controllo
degli animali, il registro dei trattamenti terapeutici,
il registro di carico e scarico dei farmaci, identificazione e registrazione degli animali e il registro dei
trattamenti con prodotti fitosanitari (diserbanti).
C’è un controllo anche sullo smaltimento del liquame, da stabilire dove e quando. Non si può produrre latte in eccesso, pena una multa, se ne viene prodotto di meno vengono tolte le quote.
Siamo chiamati tutti a stimare e sostenere i lavoratori agricoli pregando che chi governa sappia
sempre difendere e promuovere i loro diritti.
Un grazie a tutti coloro che con grande passione
e tanto impegno, si prendono cura delle terre del
nostro territorio.
dbd
Lunedì 13 dicembre, presso la Scuola secondaria di Sospirolo, si è svolta la tradizionale cerimonia di consegna della borsa di studio
“Benito Turchetto” noto medico e pittore sospirolese.
Era presente alla manifestazione la professoressa Giovanna Doglioni, promotrice della borsa di studio, in passato preside della
scuola, moglie del dottor Turchetto. Fin dall’anno della sua morte, avvenuta nel 1988, l’artista è stato ricordato per volontà della famiglia attraverso la borsa di studio in suo nome.
Giunto ormai alla ventitreesima edizione,
il significativo riconoscimento è stato assegnato
all’alunno Lorenzo Zanin che lo scorso anno ha
concluso la propria formazione con il massimo
dei voti.
Gli altri studenti festeggiati che hanno terminato la classe terza con la valutazione “nove”,
sono: Giada De Bortoli, Andrea Fusinato, Jenny Rivolta e Gabriele Walicki.
Alla cerimonia erano presenti l’attuale dirigente scolastico della scuola media di Sospirolo, la professoressa Loredana Molinari, alunni, insegnanti e genitori.
Sono intervenuti il sindaco di Sospirolo Renato Moro, il consigliere comunale Raffaella Capraro e, per l’Auser, il coordinatore nonni vigili Remigio Pison, il rappresentante Norma Panigas, e il presidente De Zanet.
Per Sospirolo, si è trattato del secondo importante appuntamento volto alla valorizzazione dell’impegno dei giovani nella scuola,
dopo l’assegnazione, svoltasi il 10 dicembre
presso il Centro Civico su iniziativa dell’Amministrazione Comunale, di numerosi assegni di
studio a studenti delle Scuole Secondarie di primo e secondo grado e a Universitari distintisi
per i risultati conseguiti. Riconoscimenti questi che incoraggiano i ragazzi a proseguire
con impegno i propri studi per il raggiungimento dei traguardi prefissati e che oltre a raccogliere le meritate soddisfazioni personali vanno anche a vantaggio della comunità.
dbd
10
Bollettino interparrocchiale
FELICI ANNIVERSARI
Si susseguono nelle nostre Comunità, le celebrazioni degli Anniversari di
Matrimonio. Segno di stima verso questa istituzione tanto preziosa, anche se non più così presente nella mentalità odierna. È una grande gioia
per noi constatare la fierezza e la soddisfazione dei nostri paesani quando
ne celebrano l’anniversario con una bella festa, sia in chiesa che al ri-
storante, circondati da figli, nipoti, amici, parenti! In questi momenti ci
si accorge quanto è importante la Famiglia fondata sul Matrimonio!
Complimenti e felicitazioni quindi a tutti coloro che in questi mesi hanno
festeggiato il loro anniversario: Dio vi benedica e vi accompagni per
tantissimi anni nella salute, nell’amore e nella Fede!
25 ANNI DI MATRIMONIO
40 ANNI DI MATRIMONIO
VIEL SERGIO e BACHETTI ORNELLA (Torbe)
hanno festeggiato i loro primi 25 anni di Matrimonio il 3 Aprile 2011
nella Chiesa Parrocchiale di Gron.
GAMPER LUIGINO e SARTOR PAOLA (Masiere)
hanno celebrato i 40 anni di Matrimonio nella Messa del 12 Giugno 2011
a Gron.
50 ANNI DI MATRIMONIO
60 ANNI DI MATRIMONIO
ZANOLLA BENITO e DE ZANET PIA (Casai)
hanno festeggiato il Giubileo dei 50 anni di Matrimonio
nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo l’8 Gennaio 2011.
CACCO MODESTO e LOVAT ANTONIETTA (Campaz)
hanno raggiunto i 60 anni di Matrimonio e hanno ringraziato il Signore
nella Messa del 30 Gennaio 2011 a Sospirolo.
67 ANNI DI MATRIMONIO
60 ANNI DI MATRIMONIO
Continua la scalata verso le alte vette raggiungendo il 67° anno
di Matrimonio, di DE ZANET BENIGNO e CECCHIN IOLE,
celebrati nella Messa del 19 Febbraio 2011.
MARCON NELLA e COSTANZO IGNAZIO
hanno festeggiato i 60 anni di Matrimonio il giorno 11 Febbraio 2011 ad
Orange (Francia), circondati dall’affetto dei figli, nipoti, pronipoti e parenti
tutti. Nella ama ritornare a Sospirolo, suo paese d’origine, per trascorrere le
vacanze con marito e figli. Tanti auguri per altri anni felici insieme.
11
Sospirolo - Gron
I piccoli che frequentano la scuola d’Infanzia
di Maras, hanno festeggiato l’anno che sta per
concludersi regalando con entusiasmo e orgoglio alle proprie famiglie uno spettacolo di canti, balli e recitazione dal titolo “Girotondo intorno al mondo”.
Curata dalle insegnanti, all’interno del progetto di intercultura, che nel corso dell’anno
hanno guidato i bambini ad incontrare popoli
e tradizioni lontane, la rappresentazione aveva lo scopo di “imparare ad amare e rispettare
gli altri, anche chi è diverso da noi per lingua,
cultura o colore della pelle, lavorando sui diritti dell’uomo e sull’importanza della famiglia,
con un’attenzione al sociale”. Attraverso racconti,
giochi, disegni ma anche esperienze con la musica, le danze ed i cibi dei popoli del mondo, i
piccoli alunni hanno imparato a conoscere ed
apprezzare altre realtà.
Con il gioco e la fantasia i più piccoli si sono
entusiasmati nei panni di simpatici africani, coraggiosi pellerossa i più grandi, e simpatici cinesini tutti gli altri.
Tra canti e balli è stata dedicata la canzone “Asullaiè” alla piccola Jaffeti che abita in Tanzania e adottata proprio dai bambini della scuola di Maras. Nel clima gioioso non è mancata
l’occasione per pensare alle condizioni di svantaggio in cui si trovano le popolazioni dei paesi poveri, costrette alla fame, private del diritto alla salute e all’istruzione. Per i bambini è stata un’esperienza importante l’incontro con Daniele Giaffredo, l’”uomo con la valigia”, che ha
portato la testimonianza appassionata della sua
esperienza in Africa con immagini e storie del
continente e dei suoi bambini dalla pelle nera.
GIROTONDO INTORNO AL MONDO
Con i piccoli della scuola di Maras
Daniele Giaffredo mostra ai presenti la foto dei gemellini sopravissuti grazie al nostro aiuto.
Daniele, che opera all’interno dell’associazione umanitaria “Insieme Si Può”, è conosciuto
ormai come l’amico dei bambini africani. Attraverso i suoi racconti i piccoli hanno capito
che ci sono fratelli che mangiano da uno stesso piatto o devono aspettare il proprio turno per
succhiare dall’unico biberon disponibile, bambini che non hanno scarpe e nemmeno giocattoli. La sensibilità e la generosità di tutti, nel corso dell’anno hanno permesso di riempire la valigia di Daniele di tante cose utili per i bambini africani ed in particolare per due gemellini
del Madagascar che hanno potuto sopravvivere nonostante le precarie condizioni di vita. E
Notizie dalla Scuola Media
Anche quest’anno siamo arrivati alla fine della scuola e vogliamo aggiornarvi sulle numerose iniziative realizzate durante questo periodo.
Le nuove cariche del comitato genitori, che è composto dai 15 rappresentanti di classe, vedono alla presidenza Franco Cadore e referenti per Sospirolo Maura Doria, Deborah Meneghel e Itala Moretti. Si è costituita una commissione mensa formata da alcuni genitori con il compito di controllare la qualità del cibo e del servizio, garantendo così
un pasto gradevole per i nostri ragazzi. Il presidente è Fiorenzo Balzan e la segretaria Sonia Balest. Sono stati organizzati due incontri per i genitori sui temi delle dipendenze e
sul rapporto genitori e figli in età adolescenziale che hanno riscontrato l’interesse e la partecipazione di numerose persone. Dopo un incontro con il gruppo “Insieme Si Può” le classi terze hanno presentato la bellissima iniziativa “White day”. Il 27 maggio i ragazzi hanno proposto a tutta la scuola di vestirsi di bianco (colore simbolo della lotta alla fame)
e di portare un contributo libero e volontario per poter aiutare 1000 bambini in CaramojaUganda. Oltre alla normale attività scolastica i nostri ragazzi si sono distinti, con soddisfazione e ottimi risultati, anche in molte altre occasioni.
Nel concorso “Lettura pensata”, promossa dall’Ufficio Scolastico Provinciale, la
classe 2^ A ha vinto il primo premio con il racconto fotografico “La bandiera dei 3 colori”. I ragazzi guidati dalla professoressa Alba Barattin, hanno scattato delle bellissime foto
nei dintorni della suggestiva cornice di Villa Zasso e approfittano per ringraziare la signora
Vilma per la disponibilità e cortesia. Sempre nello stesso concorso sono stati segnalati
anche molti lavori delle classi prime.
proprio le foto dei gemellini salvati e aiutati a
crescere grazie agli aiuti ricevuti, sono state mostrate a tutti da Daniele, inaspettato e gradito
ospite della festa.
Alla fine dello spettacolo, c’è stata l’emozionante consegna del diploma ai bambini più
grandi che frequenteranno la scuola primaria,
dalla direttrice, professoressa Lucia Savina, alla
presenza del sindaco di Sospirolo Renato
Moro e di genitori e nonni visibilmente emozionati. Un grazie da parte di tutti è andato alle
maestre per il prezioso e competente lavoro
svolto.
Dbd
Per il concorso”Versi Liberi” è
stata segnalata la poesia “Dicesi”
di Aurora Pilotti della classe 3^ B.
Davide Lovat ha vinto con il suo disegno il concorso “Un poster per la
pace”; segnalati anche i lavori di
Mariachiara Celato, Aurora Pilotti e Lisa Seno. Per quanto riguarLettura pensata:la bandiera dei tre colori.
da invece i giochi matematici,
complimenti a tutti quelli che hanno partecipato alla fase provinciale a Belluno; nella categoria C1 si è qualificato per la nazionale a Milano Stefano De Cian della classe 2^A.
E ora un po’ di sport….. Il 26 marzo si è svolta la terza edizione di “Lanterne di Primavera”, gara di orienteering su un percorso di circa 2 km., che quest’anno ha contato
ben 91 iscritti. La nostra Mariachiara Celato è arrivata seconda nella categoria ragazze
e il papà Roberto primo assoluto nella categoria adulti. Bravi! Complimenti comunque
a tutti i partecipanti! Nell’atletica si sono distinti Isaac Castellan e Giada Giazzon nel salto in alto, Maddalena Franzolin invece nel lancio del vortex.
L’anno scolastico si concluderà con una grande festa al parco di Bribano, tempo permettendo; gadget, premi e un mega rinfresco per tutti. Un grosso in bocca al lupo ai ragazzi di terza per gli esami!!!
Nella speranza di non aver dimenticato nessuno vi salutiamo e auguriamo a tutti
BUONE VACANZE!!!!!
Comitato Genitori Medie
12
Bollettino interparrocchiale
Compagnia teatrale “I GIOVANI” di Sospirolo
“Flauto magico” di Mozart
La compagnia teatrale di Sospirolo “I Giovani”, fondata e diretta da Mariarosa Ceccon
ha colto un nuovo successo con il “Flauto Magico di Wolfgang Amadeus Mozart, portato in
scena presso il Centro Civico. La compagnia
teatrale, nata dopo i notevoli apprezzamenti ottenuti con l’Aida, replicata anche al Teatro comunale di Belluno con un alto consenso
del numeroso pubblico presente, ha debuttato nella sua nuova veste con la Turandot, che
ha visto i nostri provetti attori calcare le scene oltre che nella loro sede naturale, anche nei
comuni di Sedico e Santa Giustina.
Come prevedibile anche questo terzo appuntamento ha confermato il successo dei precedenti lavori e grande è stata la partecipazione del pubblico nelle tre repliche andate in
scena presso il Centro Civico. Pubblico che a
più riprese ha fatto sentire il proprio calore e
apprezzamento con frequenti e fragorosi applausi anche durante lo svolgimento dello
spettacolo.
Come sempre l’impegno del dietro le
quinte è stato impagabile. La ricercatezza dei
particolari sia nella realizzazione dei costumi, bravo il gruppo delle mamme con il prezioso il contributo della costumista Nadia Canzoneri, sia nella cura del trucco e delle acconciature, realizzati da una ventina di studentesse dell’Enaip di Feltre sotto la direzio-
ne delle insegnanti Terry, Linda e Roberta, intervenute con grande disponibilità a completare la preparazione estetica degli attori.
Particolarmente curata anche la scenografia
con musiche e giochi di luce ben studiati e di
particolare effetto. Apprezzati, sono stati
anche i balletti curati con arte da Deborah Meneghel.
“Il Flauto Magico” è tornato così a rivivere con la fuga di Tamino (Matteo Montanino) inseguito dal serpente e incalzato poi
dalle Dame (Martina Cadore, Celeste Colladon,
Gaia Paniz, Martina Lovat, Sharon Fumosa,
Chora De Francesch). Simpatica l’interpretazione di Giorgio Fumusa, Papageno, alla ricerca della sua vispa Papagena (Valentina Casanova), conclusasi con un girotondo di variopinti Papagenini (Rino, Anna, Laura e Michelle).
Altera e bellissima nel suo abito da favola
la Regina della Notte (Marta Sanniti). Di grande personalità le interpretazioni di Sarastro
(Lorenzo Zannin) e Monostato (Ariele Bacchetti), espressioni del bene e del male nella
vicenda d’amore tra Tamino e la dolce Pamina (Monica Zamfir), supportati dai puntuali
interventi degli Oratori Ernesto De Sero ed
Alex Viel.
Sul palco anche i Fanciulli (Lorenzo Lovat, Elia Moro, Michele Lotto), gli Schiavi (Ar-
len Pison, Lorenzo Dalla Rosa, Edoardo Castellan, Ludmilla Moreira), i Soldati (Eugenio
Benvegnù, Andrea Colladon) e i Sacerdoti
(Giovanni Viel, Thomas Moretti, Alessandro
Caviola, Sonora Cadore, Chiara Zanderigo).
Leggiadri i balletti degli Uccelli (Caterina
Sanniti, Silvia Lovat, Sonora Cadore, Giacomo Moro, Maria Walicki, Lorenzo Dalla Rosa)
seguiti dalle mosse ritmate di altri Animali
(Arianna Caviola, Nicola De Donà, Simone Miglioranza, Sarha Osman, Sabrina Salvatori,
Ludmilla Moreira).
Anche in questa occasione la collaborazione delle famiglie, l’intervento del Gruppo
Ana nell’allestimento delle strutture di supporto ed il contributo di Comune, Pro Loco,
esercenti ed imprenditori operanti nel territorio, hanno consentito ai giovani sospirolesi di vivere al meglio quest’importante realtà associativa e culturale nata per loro sotto
la guida di un vulcano in perenne eruzione
di nome Mariarosa.
Al termine dello spettacolo, parole di stima e di elogio sono state rivolte dal sindaco
di Sospirolo Renato Moro ai 40 ragazzi protagonisti della rappresentazione teatrale, alla
regista Mariarosa Ceccon e a tutti i collaboratori, genitori e non solo, coordinati dal Presidente Massimiliano Lovat.
GT
L’applauditissima compagnia “I GIOVANI”.
13
Sospirolo - Gron
lla CRONACA PARROCCHIALE
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Sospirolo
L’A
NOVEMBRE 2010
2 novembre - Nella ricorrenza dei defunti don Alfredo ha fatto una semplice esortazione: più che di fiori i nostri Defunti hanno
bisogno di preghiere e di atti di carità. Per onorare e aiutare i nostri Defunti, soccorriamo i
vivi con un atto di solidarietà e sono molti i
bisognosi.
11 novembre - Messa per la festa di S.
MARTINO patrono di Susin.
14 novembre - S. MESSA DEL RINGRAZIAMENTO con la presenza degli agricoltori
e la benedizione dei loro mezzi di lavoro. I prodotti degli orti e dei campi, benedetti durante la messa sono stati poi offerti alle Suore della Certosa di Vedana e ai Frati di Mussoi che
ogni giorno devono provvedere al sostentamento di molte persone.
Durante la Messa è stato benedetto il capitello ligneo, donato a Fabio Mane per il suo
compleanno, dalla compagna e dagli amici e
successivamente posizionato in località Barp.
21 novembre - FESTA di CRISTO RE.
Nel pomeriggio, nella parrocchiale, si è
svolta un’ora di Adorazione, pregando per i
Cristiani perseguitati nel mondo.
DICEMBRE 2010
5 dicembre - Messa solenne in onore di
SANTA BARBARA con processione al Monumento dei Caduti.
Nel pomeriggio, a San Zenon è stata inaugurata la mostra itinerante dei presepi, allestiti sulle finestre, sui balconi e nei giardini
della frazione.
Su iniziativa di don Alfredo e per avvicinarci in modo diverso e più intenso al Natale, le classi di catechismo delle elementari,
hanno animato le Sante Messe delle domeniche di Avvento. Mentre veniva commentato il Vangelo, una classe ogni domenica, doveva mimarlo nei punti più significativi.
23 dicembre - Per il terzo anno consecu-
collocati nei presepi in famiglia.
25 dicembre - Solenne celebrazione del
NATALE DEL SIGNORE.
Al termine del rito si sono potuti ammirare una trentina di Presepi del concorso “Poveri ma belli”.
26 dicembre - SACRA FAMIGLIA di NAZARETH - Festa della Famiglia con la presenza
delle coppie di sposi che hanno celebrato nel
2010 particolari anniversari di matrimonio.
31 dicembre - S.Messa e Te Deum di Ringraziamento per l’anno terminato.
In occasione della Festa del Ringraziamento, Fabio e
Maria Teresa hanno voluto far benedire il Crocifisso
che si trova attualmente all’entrata dell’ Azienda.
tivo, don Alfredo, con la collaborazione delle catechiste e dei genitori dei bambini, hanno proposto il “ presepe vivente”.
Sono state coinvolte tutte le classi del catechismo delle elementari nella preparazione
della recita che si è svolta alle ore 15.00 nella Chiesa di Sospirolo che per l’occasione era
gremita di genitori, nonni e parenti. Ogni bambino rappresentava un personaggio della
natività. C’erano proprio tutti: Maria e Giuseppe con il piccolo Gesù (impersonato quest’anno dal piccolo Michele Casanova), il bue
e l’asinello, Elisabetta con Zaccaria, i soldati romani e di Erode ed altri ancora. Questa
rappresentazione natalizia è stata l’occasione per riflettere sul messaggio del Natale e far
riscoprire anche ai più piccoli l’importanza del
presepe come segno di Gesù che nasce.
19 dicembre - Durante la messa c’è stata
la Benedizione dei bambinelli successivamente
Premiati al concorso
“Presepe povero ma bello” 2010.
GENNAIO 2011
1° gennaio - Festa in onore di MARIA MADRE di DIO. S.Messa per la pace nel mondo.
6 gennaio - EPIFANIA DEL SIGNORE Dopo la messa sono stati premiati con un attestato, i realizzatori dei circa trenta presepi partecipanti alla rassegna del Presepe
“Povero ma bello”, capolavoro personale ed
unico di arte e di fede. Tutti meravigliosi, fantasiosi ma soprattutto significativi. Le numerose persone che li hanno visitati, hanno
avuto qualche difficoltà a dare una preferenza.
Alla fine il primo riconoscimento è andato a
“Il mondo” di Ilaria e Arianna Schiocchet, secondo al “Presepe di pane” di Dennis Cadore e terzo al “Presepe con le foiole delle panocie” di Luciano Pilotti. Un grazie a tutti per
la partecipazione e l’impegno.
15 gennaio - Festa di S.TIZIANO con la celebrazione della messa in suo onore e la benedizione della statua commissionata dal locale comitato.
16 gennaio - 57^ GIORNATA MONDIALE
DELLE MIGRAZIONI, occasione per riflettere e pregare per chi è migrante.
14
Bollettino interparrocchiale
3 marzo - Giovedì grasso, è stata organizzata una festa in maschera con bambini
e catechiste travestiti. Don Alfredo ha guidato la tombola con grande entusiasmo dei
ragazzi. La festa, conclusasi con una bella
merenda è stata un momento di divertimento
prima di iniziare il periodo di riflessione della Quaresima.
Giornata per la Vita.
27 gennaio - Primo incontro di preparazione dei giovani alla Cresima con l’intervento di don Sirio Dalla Corte per aiutare
i giovani ad entrare nello spirito del Sacramento.
30 gennaio - GIORNATA MONDIALE PER
I MALATI di LEBBRA. Anche quest’anno si
sono raccolte le bende e le coperte fatte a
mano che verranno inviate loro assieme alle
offerte della messa, per l’acquisto delle indispensabili medicine.
FEBBRAIO
2 febbraio - PRESENTAZIONE AL TEMPIO
di NOSTRO SIGNORE.
Processione e messa della Candelora.
3 febbraio - Messa in onore di San Biagio a Moldoi.
6 febbraio - GIORNATA PER LA VITA.
Sono stati invitati tutti i bambini nati nel
2010 a cui è stata donata una primula e le
mamme in attesa di un figlio. Il ricavato delle primule vendute andrà a sostenere il Centro Aiuto alla Vita, e le offerte della messa serviranno per sottoscrivere l’Adozione Prenatale
del Progetto Gemma che aiuta una mamma
in difficoltà a portare a termine la propria gravidanza.
10 febbraio - 2° incontro dei Cresimandi
con il diacono Alfonso Francesco, responsabile della Caritas Diocesana.
11 febbraio - GIORNATA DEL MALATO
con la messa a Gron in onore della Madonna di Lourdes e l’unzione dei malati.
13 febbraio - Alla Casa della Dottrina di
Sedico si è svolta la Riunione di tutti i Gruppi del Vangelo della Forania con don Paolino
parroco di Mas-Peron e il Vicario Foraneo don
Cesare per incontrare tutte le persone che ne
fanno parte e fare un punto della situazione.
15 febbraio - Si è svolta, in Casa Incontro, la prima di tre serate organizzate dal
gruppo Catechiste per la comunità di Sospirolo-Gron con don Gigetto De Bortoli. I temi
educativi erano rivolti ai genitori, educatori,
catechisti e responsabili dei nostri ragazzi.
Tema della serata: Lo schiaffo e la carezza sono
la stessa cosa? (Educare all’appartenenza).
16 febbraio - Festa di S. GIULIANA con
la consueta messa sull’omonimo colle.
22 febbraio - 2° incontro con don Gigetto De Bortoli. Tema: Perché il padre sta in disparte? (Motivo per cui la moglie si arrabbia).
24 febbraio - 3° incontro dei cresimandi
con la presenza del dott. Spiro Della Lucia e
la moglie Cristina che hanno trattato il tema:
La Cresima cosa centra con la crescita di un
giovane?
27 febbraio - durante la messa erano presenti i giovani della Comunità “Lautari” di Pordenone che hanno testimoniato il loro percorso
nel recupero della tossicodipendenza.
MARZO
1° marzo - 3° incontro con don Gigetto De
Bortoli. Tema: Come mai la moglie non molla i figli? (Motivi per cui il marito fa il pronto soccorso). Questi tre incontri hanno visto
coinvolte e interessate molte persone e genitori. Alla fine, su proposta di don Gigetto si
è deciso di formare un gruppo di auto-mutuoaiuto aperto a tutte le persone che desiderano condividere le proprie esperienze e difficoltà. Il gruppo chiamato “Famiglia Felice”,
si incontrerà ogni martedì alle ore 20.30 in
casa incontro a Sospirolo.
3 marzo - 4° incontro di preparazione alla
Cresima con il dott. Spiro Della Lucia e la moglie. Il tema affrontato è stato quello della crescita umana e cristiana dei giovani.
TEMPO DI QUARESIMA
Nell’incontro della Commissione Evangelizzazione del 14 febbraio, meditando il vangelo del giorno in cui Gesù chiede di pregare perché ci siano sempre “OPERAI PER LA
MESSE”, è stato proposto assieme a don Alfredo di accogliere questo messaggio e di proporlo come preghiera di Adorazione al Santissimo nei venerdì di quaresima nelle chiesette frazionali.
9 marzo - Inizio della Quaresima. Messa
con l’imposizione delle ceneri. Tempo di conversione e restauro della nostra vita attraverso la preghiera, il digiuno e l’elemosina.
11-18-25 marzo - Oregne-S.Zenon-Maras
- Primi tre venerdì di quaresima - ore 16 messa “PER AVERE OPERAI PER LA MESSE” e
Adorazione Eucaristica fino alle ore 20.30.
27 marzo - S.Messa celebrata dal Vescovo con l’ amministrazione della Cresima a 16
giovani della parrocchia
28 marzo - Messa in ricordo della maestra Anna Rossetti, insegnante alle elementari
di Sospirolo, mancata recentemente, con la
presenza di tutti i bambini della scuola elementare che hanno animato la celebrazione.
APRILE
1° aprile - Susin - Quarto venerdì di quaresima con la messa e l’Adorazione per chiedere a Gesù “OPERAI PER LA MESSE”.
3 aprile - Domenica della Carità in Famiglia. All’offertorio i ragazzi delle elementari,
accompagnati dai genitori, hanno portato il
loro dono in generi alimentari che assieme a
quelli della comunità presente sono stati successivamente consegnati ai frati di Mussoi per
la Mensa del Povero.
8 aprile - Parrocchiale di Sospirolo - conclusione dei cinque venerdì di quaresima con
la messa e preghiera di Adorazione per “AVERE OPERAI PER LA MESSE”.
15 aprile - VIA CRUCIS FORANIALE - La
processione è partita da Maras alle ore 20.00
e si è conclusa nella chiesetta di S.Biagio a
Moldoi.
17 aprile - DOMENICA DELLE PALME - La
processione festosa con il ramo d’ulivo è partita dalla chiesetta di S. Rocco e con canti di
gioia è giunta alla parrocchiale per la messa
con la lettura della Passione del Signore.
15
Sospirolo - Gron
SETTIMANA SANTA
18-19-20 aprile - A Sospirolo si è celebrata
la messa e Adorazione eucaristica dalle ore
8.00 alle ore 10.00, al termine della quale era
disponibile un confessore.
TRIDUO PASQUALE
Giovedì 21 aprile - Alle ore 20.00 santa
messa “In Cena Domini” con la lavanda dei
piedi ai bambini che faranno la loro Prima Comunione domenica 8 maggio. Consegna delle cassettine del Pane per l’Amor di Dio, Reposizione del Santissimo e Spogliazione degli Altari.
Lavanda dei piedi.
Venerdì 22 aprile - Lettura della Passione,
Adorazione della Croce, Comunione e Processione. All’inizio della celebrazione, sul sagrato della chiesa, sono state accolte tutte le
croci frazionali, Oregne, S.Zenon, Maras,
Susin, Pascoli e Mis. Al termine, in processione
le croci a cui si è unita la croce di Sospirolo
Capoluogo e la statua della Madonna Addolorata, è stata raggiunta la chiesa di S. Rocco dove è stata impartita la Benedizione con
la Reliquia della Croce.
Sabato 23 aprile - Alle ore 21 si è celebrata
la Solenne Veglia Pasquale con la Benedizione
del Fuoco sul sagrato, la Liturgia della Luce,
della Parola, dell’Acqua e dell’Eucarestia.
24 aprile - Alle ore 10.00 MESSA SOLENNE DEL GIORNO DI PASQUA.
25 aprile - Don Alfredo inizia la visita alle
famiglie della parrocchia portando la Benedizione Pasquale.
Benedizione del fuoco.
MAGGIO
1° maggio - Mese del Rosario recitato nella
parrocchiale alle ore 20.00, pregando anche
per tutti coloro che portano un cognome ogni
sera diverso. Al termine tutti in Sala Incontro per stare assieme, parlare e fare un po’ di
festa.
8 maggio - Messa solenne di Prima Comunione per nove bambini della comunità. Al
termine della celebrazione, all’esterno della
chiesa, è stato offerto a tutti del Pane Azzimo per ricordare l’uscita dalla schiavitù egiziana degli Ebrei e come preghiera di liberazione da ogni schiavitù umana.
Nel pomeriggio si è svolta la processione
foraniale a S.Gottardo. Come da tradizione,
tutti i pellegrini si sono incontrati alle cave
di Mas e recitando il rosario e le litanie sono
giunti alla chiesa per la messa alla ore 16.00,
concelebrata da don Paolino, parroco di
Mas-Peron, da don Cesare, Vicario Foraniale, don Costantino e don Giuseppe Minella.
31 maggio - Chiusura del mese di maggio e della recita del rosario con i bambini della 1^ Comunione, le loro famiglie, tutte le classi del catechismo, le loro catechiste, e con tutti i cognomi.
GIUGNO
1-2-3- giugno - ROGAZIONI - S.Remedio
al lago del Mis per la benedizione delle acque.
L’arrivo delle croci nel venerdì santo. Inizia l’entrata in chiesa.
Messa foraniale a San Gottardo.
S.Zenon ai Lise per la benedizione della terra e Tagliafuoco per la benedizione della comunità.
Al termine di ogni percorso è stata celebrata la messa.
4-5 giugno - Alla messa di sabato sera e
a quella del mattino dell’ASCENSIONE, era
presente, Padre Abel, sacerdote del Madagascar da anni in Italia in aiuto alle parrocchie
italiane. A settembre tornerà in Madagascar
per iniziare una Missione in una zona molto
povera. Le offerte delle messe sono state destinate ai bisognosi della sua terra.
DELIA E LUISA
P. Abel, Magadascar.
16
Bollettino interparrocchiale
VISITA AI FRATI DI MUSSOI
Il 13 aprile i ragazzi del catechismo di Sospirolo hanno fatto visita ai frati di Mussoi per
consegnare gli alimenti raccolti alla messa della domenica 3 aprile, dedicata alla “Carità in
famiglia”.
Sono stati calorosamente accolti da fra
Pietro che è il responsabile della cucina ed ha
mostrato loro la sala da pranzo dove tutti i
giorni vengono serviti circa trenta pasti.
Queste sono le impressioni dei ragazzi presenti: “siamo stati colpiti dalla stanza arredata
con semplicità, ma molto accogliente”(Michele
ed Elia);
“E’ stata una sorpresa vedere la cucina così
grande e attrezzata mentre ci aspettavamo una
cosa meno professionale” (Aurora, Stefano, Simone);
“C’era un clima accogliente che dava un
gran senso di serenità” (Marta);
“Mi fa riflettere l’aiuto che danno a tanta gente” (Cristina);
“Mi ha colpito l’accoglienza ricevuta,
dalla merenda che ci hanno offerto, non solo
a noi, ma per loro è lo stile di vita che hanno verso tutti”(Silvia).
Fra Pietro ha poi spiegato ai ragazzi che
ogni giorno dalle ore 16 alle ore 17, molte famiglie si presentano per ritirare i sacchetti precedentemente confezionati, contenenti viveri di prima necessità.
Alla fine della visita sono stati offerti ai
ragazzi bibite e biscotti.
Tutti sono rimasti colpiti dalla disponibilità dei frati nell’aiutare chi è in difficoltà e
che per fare questo c’è bisogno che tutti diano il loro contributo.
Salutando fra Pietro, i ragazzi hanno promesso di fare la loro parte, raccogliendo nella frazione dove vivono o al catechismo, viveri e frutti di qualche loro rinuncia per aiutare le persone che sono in difficoltà.
I ragazzi del catechismo delle medie
Seconda visita
ai frati di Mussoi
I ragazzi del catechismo delle medie
hanno portato, a fine maggio, gli alimenti
da loro raccolti ai Frati di Mussoi.
L’idea di questa iniziativa è nata in
aprile quando per la prima volta, è stato
consegnato quanto raccolto dalla
comunità parrocchiale durante l’offertorio
della domenica della Carità.
I ragazzi e le catechiste hanno deciso
allora di continuare la proposta, all’interno
del gruppo, per il mese di maggio,
estendendo l’iniziativa anche alle frazioni
di Maras e San Zenon, dove
rispettivamente, Marta e Stefano hanno
posto degli avvisi nelle due chiesette
mettendo degli scatoloni dove poter
riporre il cibo: pasta, zucchero, passata,
tonno, riso ecc…
La risposta da parte degli abitanti è
stata davvero positiva e generosa!
Così mercoledì 25 maggio sono andati
in molti a Mussoi per la consegna; i Frati li
hanno accolti calorosamente spiegando
loro ciò che fanno nei confronti dei più
poveri, sempre però affidandosi alla
provvidenza di Dio, che porta spesso molti
frutti inaspettati!
Visto l’entusiasmo il prossimo anno
sarà sicuramente riproposto questo bel
gesto nei confronti dei molti meno
fortunati di noi.
MARTA SANNITI
SANTA BARBARA 2010
Domenica 5 dicembre 2010 è stata festeggiata a Sospirolo Santa Barbara. Come da tradizione dopo aver reso omaggio al monumento dei caduti
a Gron ed in cimitero a Sospirolo, è stata celebrata la messa in onore della Santa con la partecipazione di ex minatori, emigranti e Vigili del fuoco, cerimonia sempre sentita e partecipata anche dalla popolazione.
Durante la messa sono stati ricordati anche i Signori Federico e Paolo Caldart, titolari dell’omonima impresa, che in passato hanno dato lavoro a tanti sospirolesi in cantieri in gallerie sparsi in tutta Italia.
Al termine della celebrazione si è tenuta la processione con
la statua della Santa, per le vie del paese, fino al monumento ai
Caduti sul Lavoro, in piazza Lexy.
Come ogni anno, presso il ristorante Bacchetti c’è stato il tradizionale pranzo. Nel pomeriggio, presso il Centro Civico si è tenuto il concerto di Santa Barbara, organizzato dalla pro loco Monti del Sole. Nell’occasione, si sono esibiti gli allievi della scuola comunale di musica “Antonio Miari” di Belluno (dipartimento provinciale del conservatorio di Vicenza). Quest’anno il Concerto è stato dedicato a Irene Cecchin Vigne e Iva Zanin Fiorot collaboratrici
della Pro Loco.
Vedana Ugo
17
Sospirolo - Gron
Una nuova iniziativa, progettata e realizzata dal Comitato locale con l’aiuto di varie famiglie, ha impreziosito le vie di S.Zenon durante le
feste di Natale. L’iniziativa è nata con lo spirito
di coinvolgere tutte le persone del paese, ognuna con la propria arte e capacità espressiva.
Circa quarantacinque presepi artigianali
hanno fatto bella mostra in vari punti della piccola frazione consentendo ai visitatori di divertirsi a scoprire i luoghi più curiosi e gli angoli nascosti, adibiti ad accogliere scene di natività. Passeggiando è stato possibile osservare le opere incorniciate nelle finestre delle case, nella piazza,
nei giardini, nelle terrazze, aiutati anche da una
mappa.
Le realizzazioni erano di vari generi, di arte
contemporanea, scultura, pittura, impiego di
materiali vari, dal legno al ferro battuto, e una
seconda parte invece ha accolto presepi tradizionali, costruiti e dipinti interamente a mano.
A conclusione della rassegna sono state anche premiate le opere più significative tra quelle esposte. Gli stessi visitatori hanno eletto il presepio vincitore inserendo il voto in un’apposita
urna, disponibile per tutta la durata dell’esposizione.
Inoltre, per volontà degli organizzatori, i presepi più votati sono stati donati per sorteggio alle
stesse persone che li hanno segnalati.
Il piccolo Giuseppe Casanova di Maras si è
portato a casa una moderna natività rappresentata con dei chiodi battuti e poi modellati, racchiusi da una cornice di legno. Francesca Tibolla si è invece aggiudicata un’opera realizzata con
dei sassi dipinti artigianalmente mentre un premio speciale è stato assegnato a un bimbo del posto, Luciano Pilotti, che ha contribuito all’iniziativa.
Tante le persone coinvolte che hanno collaborato, in primo luogo l’artista Santo Brancaleone che si è reso disponibile per realizzare molte delle opere; tra i protagonisti anche Tamara, Clara,
Ada, Loris, Rodolfo, Cinzia, Guillaume, Pierluigi,
Kim, Walter, Loredana, Alberto, Annamaria, Giuliana, Teresa, Rachele, Augusta, Ida e Roberto.
Molte sono state le persone, anche di fuori
paese che hanno visitato ed apprezzato la mostra
itinerante che si auspica possa essere riproposta
il prossimo Natale.
dbd
I volontari della frazione che hanno permesso la
bella iniziativa.
Presepi itineranti
a San Zenon
I premiati con le opere più significative.
18
Bollettino interparrocchiale
Operazione restauro tele
Nelle settimane di quaresima sono stati
esposti in chiesa a Sospirolo dei capolavori artistici, patrimonio della comunità, che da molto tempo sono riposti e nascosti tra le polveri e i meandri della soffitta della chiesa e che
avrebbero davvero bisogno di essere portati alla
luce. Lo scopo VERO era quello di richiamare
tutti al restauro della propria vita e della nostra fede. Ma anche le belle Tele dei nostri vecchi altari, sono opere che hanno un inestimabile
valore e ci appartengono perché sono un pezzo importante della nostra storia. E’ davvero
MADONNA DI LORETO E DEI BATTUTI
di ANTONIO BETTIO (Belluno 1722-1797)
olio su tela – cm.179x115
Questa tela era la pala dell’unico altare dell’Oratorio o chiesina di santa Maria dei Battuti o san Giovanni Battista, che
un tempo affiancava la vecchia parrocchiale, finendo per condividerne la stessa sorte.
La Vergine di Loreto è coronata dalla
tiara e affiancata da due angeli cerofori.
Nella zona inferiore della tela, la Vergine in segno protettivo, avvolge
con il mantello, i battuti inginocchiati, sotto ciascuno dei quali si vedono le sigle in stampatello dei loro nomi a dimostrazione della loro
reale esistenza. La Madonna, dipinta verso la fine del settecento, è molto simile a quella seicentesca che si trova nel sacello di Alconis.
VERGINE ADDOLORATA
di ANTONIO GABRIELI (Belluno 1694-1789)
olio su tela - cm.111x61
Nella tela la Madonna, circondata da
angioletti, tiene nella mano destra lo scapolare e nella sinistra la corona del rosario.
Sotto il cuore in vermeil trafitto dalle sette spade compare la croce melitense, probabilissima offerta votiva.
Inoltre si possono notare anche dei particolari vezzosi come i capelli arricciati, gli orecchini a goccia e un doppio filo di perle.
IMMACOLATA CON I SANTI GIORGIO,
ANTONIO DA PADOVA, BERNARDINO
DA SIENA, SAN VITTORE E ANTONIO
ABATE
di GIOVANNI FOSSA (Belluno 1645-1732)
Olio su tela – cm.144x85
La tela ornava l’altare di S. Giorgio
nell’antica pievanale e viene descritta accuratamente nelle Visite Pastorali già
dal 1674.
Il precario stato di conservazione
della tela, non impedisce di ammirare la composizione di impianto
triangolare con al vertice la Vergine Immacolata, san Giorgio nell’atto
di trafiggere il drago, i santi Antonio da Padova e Bernardino senese, entrambi molto venerati, e inginocchiato sant’Antonio abate mentre san Vittore regge la palma del martirio.
un peccato doverli riporre lontano dalla visione
della gente. E come ha scritto don Alfredo sul
manifesto dell’esposizione “Quando in una famiglia le fatiche e le opere dei padri vanno in
rovina, spesso significa che il cuore dei figli
lo è già andato molto prima”.
VERGINE CON BIMBO TRA I SANTI
DANIELE E AGOSTINO (?)
di NICOLÒ DE STEFANI
(Belluno 1520 c.ca-1599)
olio su tela – cm.88x113
Il dipinto proviene dalla chiesetta di santa Giuliana, dove era esposto sull’altare minore ed era stato nominato per la prima volta nella Visita Pastorale del 18 ottobre 1598. La pala, dalla forma piuttosto atipica, ci mostra la Vergine seduta su di un basso trono mentre
regge il Bambino seduto sulla culla. Il vescovo inginocchiato sulla destra non si è certi che sia S.Agostino, mentre sulla sinistra S. Daniele rivestito da un’operata zimarra, regge un grosso volume e la palma del martirio.
VERGINE REGGENTE IL BIMBO
ED I SANTI ROCCO, SEBASTIANO ED
ANTONIO ABATE INDICANTE LE ANIME
DEL PURGATORIO
di ANTONIO LAZZARINI (Belluno 1672-1732)
Olio su tela – cm.144x85
La tela viene collocata in un periodo
immediatamente a ridosso del 1701, è un
pregevole dipinto con una discreta conservazione generale e comunque meritevolissimo di restauro. È sicuramente riferibile al bellunese Lazzarini in quanto
l’immagine della Madonna è confrontabile con quella della paletta di S. Giorgio, dipinta successivamente e
custodita nella parrocchiale di Paderno Bellunese. Lo sguardo di Maria e del Bimbo sembrano accogliere i lamenti dei santi Rocco colpito dalla peste, Sebastiano trafitto dalle frecce ed Antonio Abate che
consola le Anime del Purgatorio immerse nel fuoco ardente.
STENDARDO
DELLE CONFRATERNITE
DEI BATTUTI
E DEL SS. SACRAMENTO
Veniva usato nelle processioni delle Confraternite.
DBD
19
Sospirolo - Gron
ROSARIO delle FAMIGLIE 2011
Con il 1° maggio, mese dedicato a Maria,
è iniziata la recita serale del Santo Rosario.
Quest’anno la Madonna non è andata in pellegrinaggio per le frazioni, ma è rimasta in
chiesa dove ogni sera alle ore 20.00 ha atteso tutte le famiglie e le persone desiderose di
onorarla e pregarla. Il rosario è stato recitato a turno dai presenti, tra cui qualche bambino. Ogni mistero è stato oggetto di profonda
riflessione e meditazione, il quinto, di sera in
sera è stato recitato in favore di una famiglia
appartenente ad uno dei 31 cognomi più comuni della nostra parrocchia. Di volta in volta don Alfredo si è anche soffermato sul significato di ogni cognome, evidenziandone le
origini con annotazioni, spesso simpatiche e
pittoresche, esortando ognuno ad essere fiero ed orgoglioso del proprio cognome.
Al termine della recita, don Alfredo ha proposto un episodio simpatico e significativo della vita semplice ma profonda di papa Luciani,
dando come impegno per il giorno successivo,
un fioretto da compiere. Dalla lettura di una pagina del Vangelo a un gesto carino con una persona poco simpatica, dal non lamentarsi sempre per futili motivi, a una rinuncia che costa,
all’essere sorridenti e disponibili e a fare bene
il segno della croce. Tutte azioni queste, che ci
aiutano a rendere più serena e meno faticosa la
nostra vita quotidiana.
Dopo la devota preghiera in chiesa, tutti
in Casa Incontro per il dolce momento di stare un po’ assieme e festeggiare la famiglia del
giorno con le consuete torte e frittelle ad alto
contenuto calorico. È stato un mese impegnativo anche dal punto di vista “fisico”.
Martedì 31 maggio, alla serata di chiusura, erano presenti numerosi bambini che hanno animato il rosario: quelli della Prima Comunione con le loro famiglie, quelli del catechismo e le loro catechiste e tutti i cognomi. Al termine don Alfredo ha consegnato ai
bambini della Prima Comunione un quadretto dell’ultima cena in ricordo del loro incontro con Gesù.
Infine, come di consueto, le mamme dei
bambini della Comunione hanno portato in
processione la statua della Madonna fino alla
Casa Incontro e nel ritorno verso la chiesa, si
è sostato davanti al nuovo capitello che nell’occasione è stato inaugurato e benedetto.
dbd
Ultima recita del rosario
Bambini 1a Comunione con ricordo
Rinfresco per i De Donà
Le mamme con la statua della Madonna
Inaugurato il capitello di Sospirolo
La devozione popolare si è spesso manifestata
attraverso la costruzione di piccole edicole
(capitelli) posti lungo i sentieri, gli incroci o
comunque nei luoghi ritenuti significativi.
Questo non solo nelle nostre zone ma ovunque
nell’Europa cristiana.
Sullo spiazzo erboso, di proprietà comunale,
posto a lato della Casa Incontro e davanti alla
Chiesa Parrocchiale è stato collocato un
capitello assai singolare in quanto presenta
due facce, una dedicata a Cristo, rivolta verso il
centro di Sospirolo e l’altra dedicata alla
Madonna rivolta verso la Valle del Mis.
L’inaugurazione è avvenuta il 31 maggio alle
ore 21.00 alla presenza dei bambini della Prima
Comunione, con le loro mamme che hanno
portato in processione la Madonna e tutti i
presenti al Santo Rosario di chiusura del mese
di maggio.
Il Capitello che poggia su un masso donato
dalla ditta De Dea, era avvolto dalla bandiera
italiana di cui quest’anno si festeggia il 150°
anniversario dell’Unità d’Italia, ed è stato benedetto da don Alfredo alla presenza del
sindaco Moro, del suo autore Claudio Vallet e di Remigio De Zanet.
Interpreti di un sentimento collettivo fatto di motivazioni molteplici e promotori
dell’iniziativa sono stati il “Comitato per i festeggiamenti di San Piero” e la famiglia di Giancarlo
Sogne che cura la manutenzione della Chiesa di San Remedio in fondo alla Valle del Mis, nonché
il Comune di Sospirolo che non ha frapposto ostacoli alla concessione.
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Bollettino interparrocchiale
lla CRONACA PARROCCHIALE
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Gron
L’A
6 dicembre - Anche quest’anno il Gruppo Giovani accompagna S. Nicolò nella case di bambini e anziani di Gron, Belvedere, Ai Fant e
Brustolada. Ai nonni porta gli auguri di Buon
Natale e Felice anno nuovo.
8 dicembre - È la festa dell’Immacolata Concezione di Maria, a Gron viene celebrata animata dal coro e dal coretto. Da anni poi, in
questa data, le donne del Laboratorio Missionario allestiscono il Mercatino Missionario che serve per finanziare le loro opere di
bene a favore dei più poveri.
AVVENTO
Durante le quattro domeniche che ci
preparano al Natale, i bambini delle elementari ed i ragazzi delle medie, ci aiutano a predisporre il cuore alla venuta di Gesù interpretando con delle scenette, domenica dopo
domenica, il Vangelo proposto dalla Liturgia.
PRIMA CONFESSIONE
Domenica 11 dicembre i cinque bambini
di 4^ elementare si accostano per la prima volta al Sacramento della Confessione.
La Festa del Perdono che ci ricorda la gioia del Padre misericordioso.
Dopo la celebrazione facciamo festa nel
salone parrocchiale.
SANTO STEFANO, NOSTRO PATRONO
Il 26 dicembre, ricorrenza del nostro
Santo Patrono, ci ritroviamo a far festa alle
coppie di sposi che nel 2010 hanno celebrato un Anniversario di Matrimonio significativo. Sono un bel esempio per noi tutti, per
questo sentiamo il bisogno di ringraziare con
loro il Signore Gesù.
Al termine foto di gruppo e pranzo presso il tendone.
RAGAZZI MISSIONARI
L’anno 2010/2011 ha visto, con le catechiste, questi bambini impegnati a favore dei
loro coetanei meno fortunati. Tante sono state le occasioni di incontro per loro e per le loro
famiglie, momenti di sensibilizzazione ma anche di attività manuale, insieme grandi e piccoli per preparare il lavoretto da portare ai
nonni della Parrocchia con gli auguri di Buon
Natale o il rametto di ulivo con C’è stata poi
la partecipazione al raduno annuale a Belluno il 23 gennaio e a Cirvoi il 5 giugno per la
Con S.Nicolòprima della partenza per la visita a grandi e piccini.
conclusione dell’anno.
Tutto questo per aiutare la nostra sorellina Aiza e tanti altri bambini del Sud del
mondo.
EPIFANIA DEL SIGNORE
Il 6 gennaio è il giorno della “Manifestazione” del Signore alle genti, per questo è festa grande. Partecipano alla S. Messa di
Gron anche gli alpini della sezione di Sospirolo riuniti per il raduno annuale. Iniziamo la
celebrazione intonando il canto “Sul cappello...” proprio in onore dei nostri alpini. Ricordiamo anche tutti quelli che “sono andati avanti” compreso il giovane soldato italiano appena morto in Afghanistan e tutti i volontari che con la loro opera rendono un servizio alla Comunità civile.
Nel pomeriggio ci si ritrova ancora in
Chiesa per la rituale Benedizione dei bambini. Mamme e papà accompagnano i loro figli a ricevere la speciale benedizione impartita dal Parroco. Nel salone parrocchiale poi
un po’ di festa in attesa che, dopo aver fatto
visita agli alpini a Camolino, arrivi anche per
noi, per grandi e piccoli con dolci, bagigi ed
anche un po’ di carbone!
FESTA DELLA VITA
Sono più di 30 anni che la Chiesa italiana celebra nella prima domenica di febbraio
la “Giornata per la Vita”. È l’occasione per ritrovarci insieme e ringraziare il Signore per
il dono dei bambini nati nell’anno precedente, ma anche per meditare sulla sacralità della vita, su quanto sia importante difendere
ogni vita, dal suo inizio alla sua fine.
A questo proposito si raccolgono anche offerte per i Centri di aiuto alla vita, che sostenendo mamme in difficoltà con il Progetto Gemma, aiutano tante donne a fare scelte di vita.
CORO IN MASCHERA PER GLI ANZIANI
Aria di carnevale in Casa di riposo domenica 20 febbraio. Il coro parrocchiale “Re
Maggiore” ha allietato gli ospiti con un pomeriggio di canti in allegria. Repertorio davvero vario quello proposto, che ha coinvolto
gli ospiti i quali hanno avuto il piacere di ricordare e cantare in compagnia canti loro cari.
CATECHISMO IN MASCHERA
Quest’anno anche per Gron, le catechiste
hanno organizzato un mercoledì di giochi e
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Sospirolo - Gron
Il coro alla Casa di Riposo di Meano.
divertimento per celebrare il carnevale con i
bambini e ragazzi del Catechismo.
DON GIUSEPPE TRA NOI
Dalla metà di marzo celebra per noi la
Messa festiva don Giuseppe Minella, sacerdote
di Santa Giustina. E’ una benedizione per tutti, per don Alfredo che può vivere la domenica senza dover correre tanto e per noi che
ne siamo riconoscenti. Speriamo possa accompagnarci ancora per tanto tempo.
SANTA CRESIMA
Domenica 27 marzo 2011 tre ragazzi
della nostra Parrocchia, Jenny, Letizia e Thomas, si sono uniti ai compagni della Parrocchia di Sospirolo per ricevere dal nostro Vescovo, il Sacramento della Cresima. In preparazione a questo importante passo, si sono
svolti alcuni incontri attuati grazie all’aiuto
di Don Alfredo e del diacono Piccolin. Le due
Comunità si sono strette calorosamente attorno
ai giovani Cresimandi, i quali al termine della Cerimonia hanno offerto un ricco rinfresco!
I bambini del Catechismo in maschera.
SETTIMANA SANTA E SANTA PASQUA
Don Giuseppe ci accompagna anche durante Spazio per l’Adorazione eucaristica nei
primi tre giorni della settimana; S. Messa in
Cena Domini il Giovedì Santo con la lavanda dei piedi ai bambini di 4^ elementare; il Venerdì Santo Azione Liturgica in chiesa e Via
Crucis animata dai vari gruppi parrocchiali e
organizzata dal Gruppo Giovani; il Sabato
Santo, veglia Pasquale con benedizione del
fuoco e dell’acqua.
PRIMA COMUNIONE
1 maggio, Festa grande per di Prima Comunione di cinque bambini della nostra Comunità: Livia Balzan, Simone Bove, Martina
Casanova, Omar Lucchet e Samuel Viel.
8 MAGGIO
Tradizionale pellegrinaggio foraniale a S.
Gottardo. Una splendida giornata di sole ha visto snodarsi la processione che tra preghiere ed
invocazioni è giunta fino alla Chiesa dopo aver
costeggiato le mura della Certosa di Vedana.
MESE DI MAGGIO
Da sempre questo mese è dedicato alla devozione a Maria. Nella Chiesa parrocchiale recita del Santo Rosario alle 17 mentre a Torbe, nella chiesetta di Santa Teresa, la recita della preghiera mariana alle 20.
Conclusione solenne del mese, martedì 31,
con processione e rogazioni guidate da don
Giuseppe. I bambini portano la Maria lungo
le vie della frazione. Serata con preghiere, canti e alla fine momento di fraternità nella piazzetta delle Torbe.
CONCLUSIONE ANNO CATECHISTICO
Mercoledì 1 giugno, conclusione dell’Anno Catechistico in Chiesa a Gron. Un momento di ringraziamento per i mesi passati insieme con la lettura delle preghiere preparate da ogni classe per finire con un piccolo rinfresco, come merita ogni giorno di festa.
NUOVO CONSIGLIO PASTORALE
Tempo di votazioni anche per Gron.
È’ ora di rinnovare il Consiglio Pastorale Parrocchiale ormai scaduto da tempo.
Ogni famiglia ha ricevuto una lettera di presentazione con annessa scheda di votazione,
da recapitare entro mercoledì 8 giugno in Parrocchia. I primi 10 nominativi, più altri due
nominati dal Parroco, entreranno a far parte del nuovo C.P.P., organo indispensabile per
l’organizzazione in comunione con il sacerdote delle varie attività pastorali promosse dalla Parrocchia.
PAOLA CARLIN
Benjamin suona i tamburi con il coretto.
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Bollettino interparrocchiale
ATTIVITÀ GRUPPO GIOVANI GRON
Durante l’anno scolastico, ogni venerdì
(esclusi i giorni di festa!), noi ragazzi del Gruppo Giovani di Gron, alle ore 20,30 e per circa un’ora e mezza, ci siamo trovati in Canonica per passare un po’ di tempo insieme, per
riflettere e per aiutare concretamente la nostra Parrocchia.
Tutto questo grazie al prezioso aiuto di
Angelo, Adriano, Chiara e Elvio che hanno
reso possibile lo svolgersi dei molti incontri
fatti.
Il primo appuntamento è stato la sera del
5 dicembre quando, sotto la neve, abbiamo accompagnato San Nicolò per le case dei nostri
paesini a portare doni e una parola di conforto
ad anziani e piccini. Da tutti siamo stati accolti calorosamente!
Con l’avvicinarsi delle vacanze natalizie
ci siamo ritrovati per una pizza in compagnia,
e la sera del primo gennaio abbiamo preso parte alla S. Messa in Duomo, a Belluno.
Testimonianze ricche di esperienza ci
sono state offerte da Suor Valentina e Suor
Emanuela del Centro Papa Luciani di Col Cumano, che sono venute a farci visita per raccontarci la loro storia, da quando erano piccole fino a quando hanno deciso di seguire la
via del Signore; ovviamente noi non ci siamo tirati indietro e abbiamo raccontato alle
nostre ospiti i nostri progetti e la nostra vita!
Abbiamo poi pensato che fosse necessario un intervento alle porte del campo da calcio che si trova dietro la nostra Chiesa: ecco
che, per sostenere la spesa, ci siamo messi al
lavoro per preparare qualche dolcetto da vendere dopo le S. Messe, nel periodo di Carne-
vale. Il nostro particolare ringraziamento va
a Danilla e Maria che ci hanno aiutato in
quest’”impresa”!! Il ricavato è stato notevole e ci ha resi particolarmente felici: un grazie anche ai “Gos da Gron” e a chi ci ha offerto gentilmente alcune torte!!
Sempre durante le feste di Carnevale, con
il Coro “Re Maggiore”, siamo andati a far visita ai nonni della Casa di Riposo di Meano:
è stato un pomeriggio di divertimento per tutti, animato dalle nostre maschere bizzarre!
Ma non è finita qui…! Nel mese di marzo abbiamo partecipato ad una conferenza tenutasi al Giovanni XXIII a Belluno da Don
Claudio Centa, il cui tema era: “Dire Dio ad
Auschwitz: i Santi nei lager”; nelle settimane di Quaresima ci siamo impegnati a partecipare alla Via Crucis foraniale Maras-Moldoi, a quella di Landris e, il Venerdì Santo, alla
Via Crucis della nostra Parrocchia, guidata da
Don Giuseppe e dai vari gruppi che lavorano per la nostra Comunità.
Per finire, come ultima “uscita” siamo andati a vedere e ad applaudire il Gruppo Giovani di Sedico che ha messo in scena “Il Piccolo Principe”. Un altro “originale” lavoro è
stato assemblare i nuovi libretti che contengono i canti proposti dal nostro Coro e che
sono messi a disposizione di tutti per una partecipazione più viva alle Sante Messe.
Cos’altro aggiungere? Durante i nostri ritrovi in Canonica non sono mancati i giochi
da tavolo e la visione di qualche film, il tutto sempre seguito da un ottimo tè caldo e dai
biscotti offerti da Jolanda che ha sempre un
pensiero gentile per noi.
Assemblaggio libretti canti.
COMPITI IN PARROCCHIA
Da ottobre maggio 2011, tutti i sabati in Parrocchia a Gron, abbiamo deciso di metterci a disposizione per aiutare i bambini delle elementari a svolgere i compiti di scuola assegnati loro dalle maestre durante la settimana. E’ stata questa la
proposta che Angelo ha ideato e data l’originalità, insieme abbiamo scelto di portarla avanti. Non
è mancato mai lo spazio per il gioco libero nel piazzale o sul campetto parrocchiale. E per rinforzare
ancor più i legami, a mezzogiorno ci aspettava in
cucina una buona pastasciutta da consumare insieme, imparando a fare Comunità.
A sostegno di questa iniziativa c’è sempre stato qualche parrocchiano che ha dato una mano, nei
modi più svariati: c’è chi andava ad accendere il fuoco della stufa affinché le salette parrocchiali fossero calde e accoglienti; chi ha portato torte e dolci per la merenda; chi un pacco di spaghetti per il
pranzo; chi ha preparato il sugo per condire la pasta; chi ha offerto un contributo in denaro; chi ci
ha sostituito quando non potevamo essere presenti.
Lo scopo di queste iniziative, oltre a quello precipuo che consiste nel cercare di avvicinare alle realtà parrocchiali bambini e famiglie dando loro un
sostegno concreto, è di dar vita alla nostra Parrocchia, usufruendo delle opere parrocchiali che altrimenti rimarrebbero inutilizzate. Con questo
articolo intendiamo render nota ai parrocchiani che
non lo sapessero una di quelle realtà che hanno
reso viva la nostra Comunità nonostante tutto.
L’esempio dei Parroci che si sono succeduti alla guida della nostra Parrocchia è stato lo sprono. L’auspicio è di riuscire a continuare in quello che abbiamo intrapreso, fiduciosi nella Provvidenza e nella collaborazione di qualche altro parrocchiano.
Sempre convinti che è più quello che abbiamo ricevuto che quello che abbiamo dato.
Chiara, Adriano e Elvio
L'incontro con Suor Manuela e Suor Valentina.
A pranzo tutti insieme dopo la sfaticata dei compiti.
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Sospirolo - Gron
IL GRUPPO CHIERICHETTI GRON
È passato tanto tempo dall’ultimo numero del bollettino, forse
troppo per pretendere che vi ricordiate di che cosa stavamo parlando
allora. Eravamo rimasti col raccontarvi che il “premio” per l’impegno dimostrato da alcuni di noi chierichetti durante l’anno liturgico
2009/2010, avevamo scelto di estenderlo a tutti.
Così giovedì 30 dicembre 2010 ci siamo recati a Belluno presso la cattedrale dove abbiamo
potuto salire fin in cima al...campanile! Ci siamo fatti prendere dallo stupore per il panorama (tant’è che qualcuno non si fidava troppo a guardare in basso!) e soprattutto per le cinque campane
che, così grandi e robuste, sovrastavano le nostre teste. Quelle campane che in alcune occasioni
particolari chiamano ad essere Chiesa, non solo i parrocchiani di Duomo-Loreto, ma anche l’intera Diocesi di Belluno-Feltre, cioè anche noi di Gron! Non a tutti capita di poter dire: “Sono stato sul campanile del Duomo!”. Infatti, questa esperienza la abbiamo sentita come un privilegio di
pochi che ci porta a ringraziare i Sig. Lucia e Pierluigi, sacrestani del Duomo, per la loro disponibilità nell’accompagnarci fino in cima e per averci assicurato che le campane non avrebbero
suonato finchè eravamo lassù! Sempre in quel giorno, 30 dicembre, abbiamo mangiato insieme
in Canonica: è il nostro pranzo ufficiale che ripetiamo di anno in anno. In quest’occasione possiamo gustare con gioia il gustosissimo pasticcio che Paola non ci fa mai mancare!
Durante tutto questo tempo (dicembre 2010-giugno 2011) sono entrati a far parte del nostro Gruppo nuovi amici. Era ciò in cui maggiormente speravamo! Nuovi chierichetti hanno deciso di servire Cristo all’altare. E’ gioia vera accogliere tra noi nuovi bambini disposti a riconoscere in Gesù un Amico da imitare e servire. Ed è anche un bel segno, non solo per il Gruppo Chierichetti, ma per l’intera Comunità: lo Spirito Santo e la divina Provvidenza si ricordano anche della Parrocchia di Gron! Alle nuove leve, l’augurio di perseverare sulla buona strada che hanno intrapreso con entusiasmo. Quest’ultimo non venga mai meno e possa essere accompagnato, con il maturare dell’età, da una sincera adesione di fede in Cristo.
Infine, come ogni anno, ci ha impegnati in modo particolare. In quel periodo intriso di solennità in cui la Chiesa tutta celebra la passione, morte e risurrezione di Cristo, abbiamo dimostrato
la fedeltà al nostro servizio: ci siamo impegnati davvero ad essere presenti sempre. Alle S. Messe ci siamo preparati con debite prove (oltre a quelle consuete del mercoledì) perché siamo convinti che, se vissuta correttamente, è un’espressione del nostro voler bene a Gesù e non semplice folklore o ritualismo.
Anche domenica 15 maggio, alla sera, ci siamo dati appuntamento in Parrocchia per mangiare e per passare un po’ di tempo insieme. Il nostro essere chierichetti ci dà modo di intessere anche legami di amicizia in momenti non strettamente legati alle celebrazioni liturgiche. O
Gesù, dacci la forza di continuare ad essere Gruppo attivo nella nostra Parrocchia. Nonostante tutto: i nostri difetti, le nostre piccole infedeltà
e le cose che noi non possiamo cambiare.
Vogliamo inginocchiarci davanti a Te per
onorarti veramente: quando ci troviamo per servirti all’altare, con i nostri gesti ed il nostro umile servizio, vogliamo dirti che Tu per noi sei il nostro Re.
Lauree
VEDANA ELISA
Elisa Vedana di Renzo e Fosca De Poi, residente a
Gron Belvedere, si è laureata in Scienze Infermieristiche presso di Medicina e Chirurgia, all’Università di Padova.
MARIANNA WOHLGEMUTH
Il 19 Novembre 2010 si è "Masterizzata" presso
l'Università degli Studi di Verona in "Educatore
Esperto per la Disabilità Sensoriale" con voto
110/110. Oltre alla nostra lode personale, congratulazioni da mamma Mariangela e papà Mario... Grazie!
IL GRUPPO CHIERICHETTI GRON
Spensieratamente
con don Alfredo.
Ci scusiamo per la foto mal riuscita del numero
precedente del bollettino.
Sul campanile del Duomo di Belluno.
RAMBALDI MAURO
di GianPaolo e di Dal Pont Irma, residente ad Oregne, si è laureato all’Università di Udine il 21 Luglio 2010 in Banca e Finanza (Laurea Magistrale)
con la tesi: “LE TECNICHE DI GESTIONE, IL MERCATO
ITALIANO E LA VALUTAZIONE DEGLI ASSET”.
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Bollettino interparrocchiale
Prima Comunione
A GRON il 1° maggio 2011 - A SOSPIROLO l’8 maggio 2011
Anche quest’anno con il mese di maggio siamo giunti all’appuntamento molto caro e sentito
per le nostre Comunità parrocchiali di Gron e Sospirolo, il Primo Incontro dei nostri piccoli con
Gesù pane di vita.
Questo appuntamento è stato preceduto da un lungo periodo di preparazione in cui i ragazzi sono stati coinvolti in un viaggio di conoscenza, preghiera e impegno verso il loro amico del
cuore, Gesù. Viaggio iniziato con l’esperienza della Prima Riconciliazione con il Suo amore infinito e fatto dai bambini di Sospirolo (9) e Gron (5) insieme.
Passo dopo passo sono arrivati alla scoperta del sacrificio di Cristo nel farsi pane per noi. Hanno infatti dovuto impegnarsi con buone azioni, aiuto e solidarietà per guadagnare chicco dopo chicco la quantità necessaria per formare le particole consacrate poi per loro. Sotto la guida di don
Alfredo, tutti i chicchi guadagnati da ogni bambino sono stati raccolti e macinati, formando un’unica farina, segno di unione e di fratellanza.
Con questo impegno sono così giunti alla festa di Prima Comunione, vissuta con trepidazione ma tanta gioia, hanno incontrato Gesù che ha parlato al loro cuore di progetti di vita con Lui,
una luce che illumina ancora di più.
Rimane il tempo di andare, il tempo di fare quello che hanno appreso, rimane la certezza di
camminare con Lui.
Auguriamo buon proseguimento di viaggio nella fede e nell’amore, accompagnati dall’entusiasmo dimostrato in questa speciale avventura.
LE VOSTRE CATECHISTE
BRIGIDA E RACHELE.
1ª Comunione Gron: PRIMA FILA Viel Samuele, Casanova Martina, Balzan Livia,
SECONDA FIlA: Lucchet Omar, Bove Simone.
1ª Comunione Sospirolo: PRIMA FILA: Pilotti Michela, Moro Giacomo, Coradazzi Alberto, Listan Paolo, Lovat Alessia, Pison Emily.
SECONDA FIlA Pilotti Giovanni, Lotto Federico, Lovat Emili.
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Sospirolo - Gron
Riflessioni sulla Prima Comunione
LIVIA BALZAN - Per me è stato
commovente quando
sono andata ad abbracciare i miei genitori, nel momento del segno della
pace perché avevo tanta
voglia di abbracciarli. Infine quando il corpo e il sangue di Cristo è entrato in me. Nella nostra comunione non abbiamo dimenticato i poveri portando loro un’offerta.
ALESSIA LOVAT - Il momento che
mi è piaciuto di più
è stato quando
sono andata ad
abbracciare i miei
genitori e quando
ho preso la Particola,
perché sapevo che Gesù era entrato nel mio cuore e così potevo parlargli. Nel momento delle offerte ho
portato con gioia il Calice per la
Santa Messa.
EMILY PISON - È stato un momento molto bello quando
il parroco ci ha dato
il segno di pace e
siamo andati a portarla ai nostri genitori abbracciandoli. E’ stato
anche un momento importante quando il parroco ha spezzato il corpo di
Cristo e ce l’ha dato a noi. Mio papà
ha portato il vino per la Messa ed io
ho portato il pane per il sacerdote.
ALBERTO CORADAZZI - Ho provato gioia, felicità e
pace quando ho
ricevuto il Corpo
di Cristo dentro di
me. A nome di tutti i miei compagni ho
portato all’altare il lume acceso perché arda davanti alla Madonna.
FEDERICO LOTTO - Io ho portato la
pianta che resterà in
chiesa a ricordo di
quel momento.
GIACOMO MORO - Mi è piaciuto
quando ho mangiato il
Corpo di Cristo e bevuto il sangue di
Gesù perché finalmente c’è Dio con
me per sempre.
MICHELA PILOTTI - Un momento
bello è quando abbiamo mangiato la
Particola e abbiamo bevuto il sangue di Gesù, quando il coro cantava e quando siamo andati ad abbracciare la
mamma e il papà perché è stato bello. Io ho portato sull’altare il pane
fatto con le nostre fatiche.
PAOLO LISTAN - Il momento più
bello è stato quando
ho preso il Corpo
di Cristo, ho portato l’offerta e ho
parlato con Gesù. Mi è piaciuto molto anche quando il parroco ha invocato lo Spirito Santo e quando ho
recitato la preghiera dei fedeli.
Alla fine della Santa Messa abbiamo tutti spezzato il pane azzimo alle
porte della Chiesa per ricordare la
liberazione dall’Egitto.
OMAR LUCCHET - Mi ha emozionato di più quando
ho ricevuto il Corpo di Cristo e
quando sono andato a prendere le
offerte perché per la prima volta ho ringraziato. Io ho portato le particole fatte con le nostre
fatiche.
SIMONE BOVE - Il momento più
bello è quando ho ricevuto il sangue e
il corpo di Cristo,
all’offertorio quando ho portato il vino
e ho dato il segno di pace
ai miei genitori. Non ho mai provato
un’emozione così bella. Le mamme
hanno portato le calle per ricordare la nostra prima Comunione.
GIOVANNI PILOTTI - Quando ho ricevuto la particola e
il sangue di Gesù
perché era la prima volta e quando
stavo con la candela in mano perché stava
per cominciare la Messa e poi
quando il parroco stava per invocare
lo Spirito Santo perché lo rendeva
Corpo di Cristo. Io ho portato il pane
per tutte le persone che partecipavano alla Messa.
MARTINA CASANOVA - Il momento più bello è
stato quando noi
bambini siamo andati a prendere le
offerte per il Signore e quando ho ricevuto il
regalo da parte dei miei compagni
di Sospirolo, sono stati bravi perché
ci hanno ricordato in questo giorno speciale.
SAMUEL VIEL - Per me la parte più
importante della mia
prima Comunione
fu quando presi la
particola perché
sapevo che Gesù entrava nel mio cuore. Al
momento dell’offertorio io ho portato la Particola grande per il parroco.
EMILI LOVAT - Nella preghiera dei
fedeli ho chiesto che
si preghi di più!
Tutto per me è
stato meraviglioso. Sono felice!
Una lettera di ringraziamento
Carissimo don Alfredo,
Sono la mamma di un bambino che quest’anno per
la prima volta si è accostato alla Mensa del Signore.
Per la nostra famiglia è stata una gioia, come è una
gioia vedere ogni giorno crescere i nostri figli!
Abbiamo trascorso una giornata bellissima e credo che il merito sia della nostra comunità che anche se
a volte pare fredda e distaccata, ogni anno rinnova con
la partecipazione, il suo affetto immutato per i bambini della Prima Comunione.
Assistiamo (non sempre partecipiamo!!) a molte
manifestazioni religiose o a semplici ma coinvolgenti
eventi laici,… ma la Prima Comunione è un appun-
tamento tutto speciale! La devozione con la quale questi piccoli si preparano a ricevere Gesù sa di “divino” e
solo chi è loro vicino può intuirne il mistero che sta sotto. Mistero che è insito in tutte le forme di devozione,
dalla più semplice, alla più tradizionale o anche quella che può apparire meno opportuna. Chi può giudicare
questi atti se non colui a quali sono offerti?
Ecco che tutto diventa devozione e atto profondamente religioso: il bambino che non riesce a stare fermo, che saluta dal presbiterio il cugino con il quale litiga ogni giorno, la nonna commossa, le mamme che
tanto hanno atteso questo momento e che unite dal comune amore per i figli donano un sorriso alla Madre Ce-
leste. Tutto questo è devozione. E questo affetto misto
a commozione in quella giornata si percepisce, vorrei
dire che si tocca!
Rendere felici e consapevoli i bambini, tutti i
bambini, penso sia il miglior modo che la parrocchia ha
di dimostrare la bontà del suo operato. Tutto il resto sono
chiacchiere vane.
Un ringraziamento va chiaramente alle catechiste
che amorevolmente accompagnano i nostri ragazzi e
a Lei che rende ogni volta presente, il corpo di quel Cristo che è per tutti.
GRAZIE
UNA MAMMA
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Bollettino interparrocchiale
L’esperienza della Cresima
La Cresima è stata un’esperienza importante per tutti noi ragazzi che quest’anno l’abbiamo vissuta, sia a livello personale, sia soprattutto come crescita interiore perché, dopo
un percorso importante, siamo arrivati alla
meta. È stato come un piccolo giro d’Italia;
molte tappe che consistevano negli incontri
con le persone che ci hanno raccontato le loro
esperienze e ci hanno “formato” sui valori di
questo Sacramento. Infine, l’ultima tappa,
quella di Col Cumano la domenica precedente
alla Cresima. In quella giornata, dopo le riflessioni di una suora che ci ha parlato di vari
argomenti relativi alla vita di comunità e
dopo il pranzo, abbiamo partecipato tutti insieme alla Messa.
Nel pomeriggio di domenica 27 marzo abbiamo ricevuto la Cresima. È stata una gran-
de festa per tutti alla quale hanno partecipato
in tanti, dai genitori ai padrini, insieme ad altre persone legate a noi ragazzi da amicizia
o appartenenti ai nostri vari gruppi, come ad
esempio il gruppo scout.
Il Vescovo ha avuto per ognuno di noi un
pensiero particolare che ci ha fatto particolarmente piacere. È stata una esperienza
particolarmente sentita da tutti noi e che speriamo sia un punto di partenza per un cammino di vita sereno e responsabile.
Fabio Pioggia
Cresima 2011: Prima fila in basso da sinistra: Walicki Veronica, De Bortoli Giada, Zannin Lorenzo, Pioggia T.Fabio, Lovat Martina,Walicki Gabriele, Sanniti Francesco.
Seconda fila da sin.: Tibolla Giulia, Listan Luca, Macchietto R. Sara, Fusinato Andrea, Celato Francesco, Moretti Thomas, Rivolta Jenny, Malaspina Letizia, Pioggia T. Michele.
Terza fila: Il Diacono Piccolin Gianni , il Parroco Don Alfredo Levis, il Vescovo Mons. Giuseppe Andrich, il Concelebrante don Giuseppe Minella.
SARANNO FAMOSI
Andrea questa volta si rivolge al POSTINO . Gli dà alcuni suggerimenti per il suo faticoso e… rischioso lavoro! Segno che Andrea OSSERVA, RAGIONA, SI INTERESSA. Questa è una bella e preziosa qualità per tutti! L’INDIFFERENZA è una brutta malattia che chiude e isola.
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Sospirolo - Gron
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COMITATI FRAZIONALI
Tanta gente anche quest’anno alla tradizionale sagra di Sant’Antonio a Piz. Certo, chiamare sagra l’incontro conviviale che ogni anno
un nutrito gruppo di volontari organizza per
festeggiare il santo, è un po’ pretenzioso, ma
a noi piace così: è sagra, è festa, è la comunità che si incontra e accoglie. E la comunità di
Piz si è mobilitata generosamente come sempre; ormai l’organizzazione è come un ingranaggio ben collaudato in cui ognuno sa quello che deve e può fare: non sono servite riunioni, è bastata una semplice parola per dirsi: “Va bene, io faccio come al solito“.
Don Alfredo ha celebrato la messa in una
chiesetta tirata a lustro dalla Gisella e, alla
fine, quasi tutti si sono ritrovati da Bacchetti. Le “cucine” montate ad arte dagli uomini
hanno funzionato quasi alla perfezione; c’è
stato qualche problema tecnico, ma la gente
ha atteso in piedi, senza impazienza, che arrivassero le pietanze. Sul grande tavolone di
legno, che in noi più vecchiotti ha richiama-
Festa di S. Antonio a Piz
to alla mente ricordi di gioventù, era stato allestito il self service: braciole, salsicce, formaggio, capus, fagioli con la cipolla e l’immancabile polentona.
Le persone si sono ritrovate, hanno chiacchierato, si sono fermate volentieri anche dopo
aver mangiato mentre i bambini più piccoli
correvano per la sala (grazie Ezio!) e i più
grandi giocavano a nascondino dietro gli al-
Brusa la Vecia a Maras
Pubblico delle grandi occasioni per l’edizione 2011 di Brusa la Vecia, il tradizionale
rogo di metà quaresima preparato il 31 marzo scorso dall’Associazione San Bartolomeo
di Maras. Complice un meteo clemente, al prato “delle Pesine” l’immancabile tribù Longobarda armata di “panoiot” ha accolto con crostoli, fritelle, dolciumi vari e bibite le numerosissime persone accorse da ogni frazione del
Comune per passare qualche ora in compagnia, e ascoltare la lettura dell’atteso testamento che non ha tradito le aspettative, pur
evitando eccessive polemiche.
Insolita e originale l’interpretazione, affidata
a una “vecia” (Raffaella Capraro) e un “giovinoto”
(Rudy Vallet) che a lungo hanno dialogato su
temi sempre d’attualità come le centraline, il Comune, la Proloco e il Parco, per poi passare agli
avvenimenti di tutte le frazioni sospirolesi, e toccare infine le cronache nazionali.
Al termine, l’inevitabile rogo per la Vecia,
sapientemente realizzata in legno massiccio
da Giovanni Casanova, e da Mirella Panigas
che ne ha curato gli abiti. Grande soddisfazione e fatiche più che ripagate, quindi, per
gli organizzatori di Maras, che hanno passato il testimone, per l’edizione 2012, al comitato di Mis-Regolanova-Mezzaterra.
R.VALLET.
Il rogo
beri e le cataste di legna.
Quest’anno si è voluto dedicare un pensiero anche a chi non è fortunato come noi,
in particolare agli ex ragazzi di strada di Ruhengheri in Ruanda. Sono state raccolte offerte per la loro formazione professionale. Grazie a tutti per la generosità e arrivederci al
prossimo Sant’Antoni!
MTVEDANA
SAGRE
Alcune Sagre non hanno la cronaca.
Un po’ perché i Comitati Frazionali non
ce l’hanno fatta pervenire; un po’ perché
le feste si sono svolte in una serena
normalità di festa, partecipazione, nelle
solite date. Eppure ci sarebbero da dire
tante cose sulla bellezza delle nostre
Sagre che portano un tocco di tradizione
e di novità ogni volta. Almeno una foto
per non dimenticarle credo sia doveroso
averle nel nostro giornalino e due righe
sull’aspetto religioso anche.
Raffaella Capraro “la vecia” e Rudy Vallet “al giovinoto”.
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Bollettino interparrocchiale
OREGNE - Sagra di San Tiziano
La tradizionale festa di Oregne, in onore del
Patrono San Tiziano, ha avuto anche quest’anno
dal 13 al 16 gennaio, il suo degno svolgimento. Come da tradizione ormai consolidata i festeggiamenti sono stati come sempre ben curati
dal locale Comitato frazionale che proprio
quest’anno festeggia i propri vent’anni di attività. La festa di S.Tiziano, risalente agli anni
‘50-’60, inizialmente si svolgeva nella piazzetta della frazione e nelle vecchie scuole al castello.
Festeggiamenti spartani, dati i tempi, ma sempre vissuti con grande entusiasmo e soprattutto con spirito unitario.
I giovani di allora ricordano ancora oggi con
quale impazienza attendevano il giorno della festa che oltre alla celebrazione religiosa offriva
anche una delle rare occasioni di curiosare tra
le bancarelle, e come non ricordare la corsa intorno al paese, la gara del budino ed altri divertimenti vissuti con tanta semplicità e altrettanto entusiasmo.
Il 1991 ha visto l’allestimento del primo capannone e da allora la sagra di S.Tiziano si è
arricchita nel tempo di nuove idee, con il coinvolgimento di persone che tanto hanno fatto per
Oregne, paesani sempre presenti, pronti a dare
una mano e a mantenere sempre viva questa bella tradizione. Un impegno morale questo mantenuto con puntualità dai Comitati che via via
si sono succeduti in quest’ultimo ventennio.
Elemento di novità quest’anno è stato la benedizione e la collocazione nella chiesetta di una
La bella statua del Santo.
GRON - Sagra di Santo Stefano
Sotto il tendone.
Soddisfatti anche quest’anno per la buona riuscita della Sagra di Santo Stefano tenutasi a Gron
dal 23 al 26 dicembre. I Gos da Gron vogliono innanzi tutto ringraziare tutti coloro che hanno reso
possibile la realizzazione di tale festa. La buona cucina e il divertimento sono stati il succo di tutti i
giorni della sagra ovviamente accompagnati dalla musica locale degli ELECTRO JEM, dei ROCHING
CHAIR E dei READY MADE ma anche da fuori provincia con DIEGO.
Nella notte di Natale i GOS hanno voluto fare
un regalo ai loro clienti offrendo a tutti un buon
piatto di pasta...viste anche le birre consumate!!!
Come tutti gli anni, la giornata clou resta il giorno di Santo Stefano sia per le ottime trippe preparate con tanta pazienza e competenza dall’insuperabile Maria ma anche per la gara di briscola
che in questa edizione è stata giocata da 64 coppie e non 32 come gli altri anni. Insomma c’è sempre da divertisi in compagnia dei Gos da Gron che
vi aspettano numerosi anche nella prossima edizione e non dimenticatevi del pic-nic sul San Pellegrino il 17 luglio. Vi aspettiamo!!!!
M.A.
statua lignea del Santo Patrono realizzata dai
coniugi Zeni di Mezzano di Primiero, voluta dai
paesani, dal locale comitato frazionale e all’interessamento del sacrestano Aurelio Sacchet.
Il tutto è stato reso possibile grazie alle offerte spontanee pervenute e al contributo del Comitato. Nel corso della cerimonia religiosa don
Alfredo ha sottolineato, nell’omelia, l’importanza
dei valori di condivisione che animano questa
antica sagra, ripercorrendo la vita del Santo, vescovo servitore dei più poveri e le cui spoglie
riposano a Ceneda di Vittorio Veneto.
Non è mancato, nel saluto di benvenuto presentato dal presidente del comitato Marco Menegolla, il ricordo affettuoso e riconoscente per
tutti coloro che tanto hanno dato e che oggi non
sono più tra noi: Barp Gabriella, Visentini Giuseppe, Tibolla Cipriano, Ceccato Sergio, Bristot
Italo, Tibolla Angelo, Bortot Zanolla Berta, Frescura Fabio, Murer Fausto, Rossa Mauro, Pilotti
Giovanni, Barp Secondo, Comin Eugenia, Zanolla Nella, Conz Giovanna, Centelleghe Fiorenzo e Marcolin Enrico.
Nel ringraziare infine la Pro Loco “Monti del
Sole” e le Amministrazioni Comunali che si sono
succedute negli anni, per la collaborazione prestata alla riuscita dell’annuale festa del Santo
patrono, è stato rinnovato l’appello e l’auspicio che di anno in anno una nuova linfa giovanile porti avanti questa bella tradizione anche come impegno morale per tutti coloro che
ci hanno preceduto.
I festeggiamenti hanno avuto inizio il giovedì con la rituale cena a base di specialità tipiche, accompagnata dalla musica degli “Electro Jem, con Roby ed Elisa”.
La serata del venerdì è stata dedicata alla
consueta ”Oregne Bierfes”, festa della birra artigianale con wurstel, crauti e a grande richiesta i “TiraTaie”.
Il gruppo “Dott. Clown” ha animato, sabato pomeriggio, i vari giochi con i bambini, in
concomitanza allo svolgimento della consueta
“Gara di mountain-bike” che unitamente alla
“Pedonata di S.Tiziano”, svoltasi nella mattinata
di domenica, hanno dato vita alla gran combinata “ 5° Memorial Frescura Fabio”.
Alle 18.00 di sabato sono stati riaccesi i fornelli per preparare la specialità della serata, polenta e daino. Serata che è stata allietata da musica e spettacolo a 360° con “Daniela e Wilmer”.
Nella giornata di chiusura della sagra, il banchetto di mezzogiorno è stato dedicato allo spiedo e nel pomeriggio si è svolta l’immancabile
“Gara di Briscola”. La serata è stata musicalmente
animata da “Isidoro l’Idraulico d’oro” e si è conclusa con la “Grande Tombola di San Tiziano”
sempre ricca di bei premi.
Dbd
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Sospirolo - Gron
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VOLONTARIATO
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L’
Campionato provinciale di pallavolo “under 12”
La Federazione provinciale di pallavolo in
collaborazione con la Pallavolo Sospirolo ha
organizzato, il 30 gennaio 2011, un incontro
tra giovanissimi pallavolisti bellunesi presso la
palestra di Sospirolo.
In campo 9 società per un totale di 24 squadre impegnate nel campionato provinciale gestito dalla Federazione, alla presenza del commissario gare Piergiorgio Dell’Agostin e dell’incaricata Claudia Sponga, sotto la supervisione del presidente Roberto Dell’Olivo.
Protagonisti nella mattinata sono stati gli
atleti dell’Under 12, che si sono affrontati con
grande spirito sportivo.
Il confronto finale tra Agordo e Sedico ha
visto quest’ultima squadra al primo posto nella classifica generale della giornata. Per volontà
dei dirigenti e allenatori, gli incontri sono stati caratterizzati più dal gioco per tutti che dalla competizione ad ogni costo, seguendo lo spirito sportivo che dovrebbe animare lo sport per
i più piccoli.
Uno speciale riconoscimento per il punteggio ottenuto è stato assegnato alla squadra
maschile del Ponte nelle Alpi che ha preceduto la formazione di casa e quella dell’Alpifin
Belluno.
La giornata è stata accompagnata dal caloroso tifo dei numerosi sostenitori presenti,
scandito anche con ritmo musicale e momenti di divertimento caratterizzati dal lancio di
dolcetti a fine mattinata.
Nel pomeriggio 8 società hanno presentato ben 34 squadre del Minivolley, attività sportiva pensata per i piccoli a partire dagli otto
anni d’età.Con le reti adeguatamente abbassate
a portata dei bambini, sono state oltre 100 le
partite giocate dalle varie squadre, maschi e
femmine insieme, con la formula a tempo della durata di 8 minuti esatti dal fischio d’inizio.
Un’esperienza di gioco sperimentata per la
prima volta che si è rivelata vincente, consentendo ordine nei tempi ed un’alternanza precisa dei terzetti in campo, oltre a momenti di
divertimento con indovinelli a cui rispondere
a fine partita.
E’ stata davvero una giornata piena di soddisfazioni per la Pallavolo Sospirolo, rappresentata dal presidente, dagli allenatori e dai genitori, che hanno dato prova di impegno nell’organizzazione programmata da tempo e che
ha previsto l’impiego di numerosi volontari per
una vera festa dello sport per i più piccoli.
DBD
Squadra maschile e femminile.
Festa della classe 1940
La Classe del 1940 ha voluto festeggiare con una bella Messa e un’ ottima cena i primi settant’anni di vita!
E non poteva essere altrimenti! Il Vescovo (invitato, ma impossibilitato presenziare, ci ha assicurato la preghiera),
il Parroco e il Diacono con tutti del ’40!
Una Classe quindi “speciale” sotto questo punto di vista. Nati all’inizio di una
guerra, abbiamo vissuto le difficoltà
dell’emigrazione dei nostri genitori e i
grandi cambiamenti della società. Ormai la maggior parte di noi è in pensione, ma in piena attività familiare, soprattutto come nonni a tempo pieno. A
tutti auguriamo ancora tanti anni goduti nella salute, nella famiglia, nell’amicizia e anche nella soddisfazione
di vedere il frutto di tante fatiche. Viva
la CLASSE 1940!
Pubblichiamo volentieri la foto scattata alla fine della Messa. Non siamo tutti, ma tutti sono stati presenti nella nostra preghiera e nel nostro ricordo.
1. Piat Luigi, 2. Moretti Lina, 3. Roni Maria, 4. Panigas Elsa, 5. Troian Mirta, 6. Tibolla Carla, 7. De Donà Anna, 8. Nardei
Paolo, 9. Sogne Rita, 10. Luciani Maria, 11. Piccolin Giovanni, 12. Levis don Alfredo, 13. Cappellari Angela, 14. Lovat Maria Luigia, 15. Triches Luciano, 16. De Cassan Roberto, 17. Pellizzari Silvio, 18. Da Rold Ido, 19. Tegner Sergio, 20. Tibolla
Ido, 21. Casanova Pio, 22. Vai Armando, 23. Bolzan Angelico, 24. Barp Giuseppina.
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Bollettino interparrocchiale
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INSIEME SI PUÒ
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L’
Donne e uomini nuovi per un futuro di dignità e rispetto
Emozioni e riflessioni dopo un viaggio in terra ruandese
La strada che da Kigali porta a Ruhengeri e
da lì al parco dei Virunga
è un continuo saliscendi fra
le colline. Incrociamo camion
che provengono dalla Repubblica democratica del Congo, incontriamo cantieri in cui operai ruandesi, scalzi o con fragili ciabattine di
plastica, scavano cunette, erigono parapetti e
muri di contenimento. E ci sono i cinesi, a dirigere i lavori. Attraversiamo piccoli centri abitati con vie contornate da file di casette tutte
uguali: la falda del tetto alta sul versante della strada e il portico sorretto da esili colonnine. Più in là, dal folto dei bananeti sbucano abitazioni ben più modeste e precarie.
È il Ruanda: il paese dalle mille colline. Le
mille colline che evocano paesaggi stupendi,
viaggi avventurosi, ma anche il genocidio di
800.000 persone tra uomini, donne, vecchi, bambini massacrati in pochi mesi dall’aprile 1994.
Ora tutto mi appare lindo, quasi irreale per un
paese africano, ma so che la realtà è diversa. Nei
pochi giorni del mio soggiorno, ho incontrato
persone e visitato luoghi, ho gioito alla vista di
progetti realizzati, ho stretto i denti per la rabbia di fronte a miseria e discriminazione. Ho cercato di capire l’anima dei progetti “Reti di speranza a Ruhengeri”, la loro correlazione semplice e geniale allo stesso tempo, frutto consapevole della tenacia e della compassione con gli
ultimi che ha unito persone di provenienze diverse: ruandesi, padovane e bellunesi.
L’Hospice Amizero, che vuol dire speran-
za in kinyarwanda, è un luogo aperto che accoglie, accompagna e, se necessario, riaccoglie.
Qui le persone affette da HIV/AIDS, stigmatizzate dalla società, sanno di non essere sole,
sanno che non saranno lasciate morire per strada o sotto un albero, ma che, dopo aver ricevuto cure adeguate, saranno sostenute nel reinserimento alla vita. Se possibile, se la loro condizione fisica lo permette, niente verrà loro regalato, tutto quello che riusciranno a realizzare
mettendosi insieme ad altri, nelle associazioni per il microcredito ad esempio, darà loro la
dignità e la libertà di realizzare piccoli investimenti per vivere un presente più decoroso
e progettare un futuro migliore. È la soddisfazione che leggo negli occhi delle mamme che
si fanno fotografare in mezzo al campo di cappucci o del papà, che, ricevuta la capretta, mostra con orgoglio i due piccoli nati. È la tristezza
della donna che ha perso il marito e sa che non
potrà restituire la quota mensile ed è la generosità delle persone amiche che si autotassano per coprire il suo debito. È la gratitudine della vedova che ha potuto sistemare la sua casetta di fango, dove vive ancora con i figli malnutriti, dorme su foglie di mais, chiede in prestito il fuoco per cucinare, ma ha un tetto sicuro sopra la testa. Le guardo queste donne, ora
sorridenti, ma spesso con gli occhi velati di mestizia; non ho mai visto occhi così nei paesi
africani che ho visitato e penso alla loro sofferenza che viene da lontano. Donne ammalate o vedove a causa dell’AIDS, donne che hanno vissuto l’inferno nei giorni del genocidio e
Il ruandese Modeste in visita alla fumeggiante latteria di Camolino.
nei campi profughi: donne che si stanno
reinventando la vita con caparbietà, forti del
sostegno di tante persone che credono in loro.
Hanno creduto nelle “Reti di speranza” anche le 20.000 persone che fra poco tempo potranno avere acqua corrente e pulita nei loro
villaggi e nelle loro scuole. Dopo anni di aspettative deluse hanno deciso di rimboccarsi le maniche, di chiedere di avviare il loro progetto con
il sostegno Caritas di Ruhengeri, del Jardin de
los Niños, di cui faccio parte e dell’Insieme si
può. Ho immaginato il fermento nei villaggi,
le assemblee dopo le messe domenicali, la formazione, l’educazione all’igiene, l’espletamento delle pratiche burocratiche, gli accordi per la futura manutenzione delle fontane e
per i turni di lavoro…
Ho visto uomini spaccare la roccia per scavare le canalizzazioni e donne ammucchiare
le pietre portandole sul capo. Intorno il silenzio era quasi irreale, solo il ritmico battere dei
picconi e le nostre voci: l’acqua -la vita- stava arrivando in silenzio e noi ce la stiamo vendendo in un mare di parole urlate.
Continueranno le “Reti di speranza” ad abbracciare questa piccola parte del Rwanda. Sarà
il nuovo progetto di caseificazione e vedrà coinvolto Modeste che ha sopportato il freddo, le
difficoltà della lingua, le lunghe corse in
macchina da una parte all’altra parte del Veneto per imparare la teoria e la pratica della caseificazione. Lo abbiamo accolto nella latteria
di Camolino dove il casaro Fabio gli ha illustrato le tecniche per la produzione di burro,
formaggio e ricotta. Molte persone, inoltre, hanno versato il loro contributo nel vaso vicino
alla cassa. Chi ha incontrato Modeste ha apprezzato la sua tenacia e la sua volontà di voler imparare per sua gente, per farla uscire dalla schiavitù del bisogno e della povertà.
Lontano dalle vie eleganti di Kigali, dalle piscine degli hotel, dalle strade con i cinesi, credo di aver visto i volti del Ruanda che vuole crescere, lasciandosi dietro le spalle un passato di
paura e impegnandosi per un futuro di rispetto e dignità. Ho stretti i denti, ho pianto, a volte ho anche imprecato, ma ho sorriso e sperato di fronte a bimbi orfani accolti ed amati, a
donne e uomini volonterosi, pazienti e generosi,
a preti e suore che condividono il Vangelo di Cristo con le persone più umili e bisognose.
MTVEDANA
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Sospirolo - Gron
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more è una parola che usiamo spesso, siamo convinti che sia la molla di tutto. Però
quando subentra la delusione viene da pensare: “Il nostro amore si è spento, non è più
come una volta quando ti sentivo vicino/a,
quando eri gentile e mi parlavi d’amore, possibile si sia esaurito il nostro amore?”
A questo proposito abbiamo trovato un libro molto interessante, semplice e che riteniamo molto utile per ogni coppia.
Si intitola “I 5 linguaggi dell’amore.
Come dire ti amo alla persona amata.” di Gary
Chapman.
L’autore di questo libro, che è un consulente matrimoniale e si occupa di formazione matrimoniale in tutti gli Stati Uniti, si è posto queste domande:
Che cosa accade dopo il matrimonio? Perché tutto l’amore sentito prima svanisce?
Dalla sua esperienza è arrivato alla conclusione che le persone esprimono e ricevono amore con modalità diverse che lui ha identificato con i cinque linguaggi dell’amore e che
sono:
1 - Parole di rassicurazione
2 - Momenti speciali
3 - Doni
4 - Gesti di servizio
5 – Contatto fisico
Se dici “ti amo” in una lingua che il tuo
coniuge non comprende, lui o lei non capirà affatto che tu esprimi amore. Il problema
sta proprio nel fatto che parlate due linguaggi
diversi.
Per alimentare il nostro amore è molto importante dunque fare attenzione a come lo
esprimiamo, a come lo comunichiamo.
Questo libro dunque serve:
• a chi vuole scoprire il modo migliore per
far sentire amato il proprio coniuge
• a chi vuole scoprire per se stesso che cosa
lo fa sentire amato
• a chi ha il coraggio di ammettere che da
solo non può farcela, che ha bisogno di
essere amato
• a chi vuole sperimentare la forza ricreatrice del perdono
• a chi, avendo la fede, vuole lasciarsi coinvolgere dalla potenza rigeneratrice del
Vangelo.
Da questo numero vi presenteremo brevemente, per necessità, i cinque linguaggi rimandando a voi, se lo ritenete opportuno, ap-
FAMIGLIA
I cinque linguaggi dell’amore
A
profondire gli argomenti direttamente dal libro citato.
1. Parole di rassicurazione,
d’ incoraggiamento.
Tutti ci sentiamo un po’ insicuri in qualche ambito. Ci manca il “coraggio” a volte di
compiere le azioni positive che vorremmo fare.
Però se veniamo stimati ed incoraggiati dal
nostro coniuge riusciamo a far emergere le potenzialità che sono in noi.
Anche i complimenti sono mezzi potenti per comunicare amore, soprattutto se
espressi in modo semplice e diretto. Ad
esempio questo vestito ti sta proprio bene, hai
cucinato un pranzetto delizioso, il tuo aiuto
è stato prezioso perché mi trovavo in grande difficoltà, hai fatto davvero un buon lavoro
in giardino….
Se vogliamo comunicare amore con le parole, queste devono essere gentili. Una frase
può assumere significati diversi a seconda di
come la pronunciamo. A volte le nostre parole esprimono una cosa mentre il tono di voce
ne esprime un’altra. Spesso però quello che il
nostro coniuge coglie è proprio il tono piuttosto che il messaggio che vogliamo comunicare. Ad esempio se dico “va bene, domani farò quella commissione” con tono stizzito, questo smentisce l’offerta di aiuto e la mia
affermazione non sarà sentita come un’espres-
sione di amore. Se ti dico” mi sono sentita delusa perché non mi hai offerto il tuo aiuto stasera” in modo onesto e gentile può essere
un’espressione d’amore.
Può capitare di avere difficoltà ad usare
parole gentili perché siamo ancora feriti da errori o delusioni del passato, ma se le cose di
ieri sono state chiarite e perdonate, oggi voglio parlarti con un linguaggio diverso.
Un altro aspetto di questo linguaggio è che
l’amore formula domande e mai pretese. Se
uso parole che esprimono pretesa nei tuoi confronti, sono come un genitore verso un bambino piccolo al quale si dice cosa deve fare.
Nel matrimonio non funziona così, siamo entrambi adulti in un rapporto assolutamente paritario.
Ad esempio se dico “Pensi di avere la possibilità questo fine settimana di mettere in ordine il garage?” esprimo amore, presentando
una richiesta. Se invece dico” Quando ti deciderai a mettere ordine nel garage? Sembra
un deposito!” esprimo pretesa, ho smesso di
amare.
Se vogliamo una buona relazione dobbiamo essere attenti a come presentiamo i nostri desideri e le nostre necessità, senza pretendere, senza dare ultimatum, usando solo
parole umili.
GIANNI E RITA
(continua)
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Bollettino interparrocchiale
PRO LOCO “MONTI DEL SOLE”
Pedonata a Col Molin
“INCONTRO CON LA NATURA”
XVII TROFEO “ANTONELLA E MICHELE”
Partenza della pedonata.
Domenica 3 aprile 2011 alle 9.30 in località Col Molin di Sospirolo, si è svolta la pedonata “Incontro con la natura” valevole per il XVII trofeo “Antonella e Michele”, organizzata dalla Pro Loco “Monti del Sole” con la preziosa collaborazione del Gruppo Col Molin e Aib Sospirolo.
La tradizionale corsa di primavera, che si ripete da oltre
trent’anni in una località sempre diversa del Comune, ha
interessato stavolta il percorso della Pedemontana.
La partenza, fissata a Col Molin, è proseguita verso
Oregne, Campaz, San Zenon, Maras, Susin, Sospirolo e ritorno al punto iniziale. Due i percorsi, uno di 4 km circa,
facile e percorribile con ogni mezzo, e uno di 9 km, più impegnativo ma allo stesso tempo più entusiasmante. E’ stata l’occasione per riscoprire paesaggi di straordinaria bellezza e scenari naturali, tra prati verdi e architetture d’eccezione, come le scenografiche ville che costeggiano il percorso. Quest’anno è stata proposta la formula con scelta
tra corsa, camminata libera e nordic walking. Ben 457 i
partecipanti (243 per la 9 km e 214 per la 4 km), un numero insperato che non si ricordava da anni; complice la
stupenda giornata di sole. E’ stato un successo oltre ogni
previsione. “Un appuntamento che entrerà nell’albo
d’oro ” ha annunciato lo speaker Mario Sogne, “l’edizione più numerosa, con oltre 400 presenze, era stata la 3a
pedonata che si svolse in loc. Vignere nel 1984”.
Primi classificati: per la 4km, Francesco Celato (Atletic Club Belluno) e Lorena Nard (Gs Poiana); per la 9km.:
Eris Costa (Atletico Zoldo) e Manuela Moro (Gs Poiana).
Il Trofeo in memoria di Antonella Vieceli e Michele Sogne
è stato vinto dal gruppo sportivo Paderno, con 75 partecipanti. La Pro Loco “Monti del Sole” desidera ringraziare quanti hanno contribuito alla riuscita di questa data storica per Sospirolo: il comitato locale di Col Molin, l’Aib Sospirolo, il centro mobile di assistenza Vol.A, gli sponsor della gara e gli esercenti che hanno messo a disposizione i
premi a sorteggio e gli chef dell’abbondante rinfresco.
Fb
Carnevale 2011
Carnevale dei bambini
Il Carnevale sospirolese, si è aperto con una festa dedicata ai bambini, animata e condotta quest’anno da quattro giovani clown “di mestiere”: il
Dottor Cirillo, il Dottor Bo con le loro assistenti Elisa-Elisa. Così, tra battute e scherzetti, i pagliacci hanno animato la festa accogliendo i numerosi bambini intervenuti al Centro Civico con i loro genitori
per esibire i propri costumi e divertirsi in compagnia.
Carnevale dei bambini.
Divisi in squadre i piccoli si sono cimentati in diversi e divertenti giochi come scoprire titoli di canzoni od oggetti ad occhi chiusi e far scoppiare dei palloncini. Oltre al premio assegnato alla squadra vincente, i gialli, per la cronaca, tutti i partecipanti hanno ricevuto un ricordino della festa che si è conclusa con un abbondante rinfresco e con gli immancabili crostoli di Luciana.
Dbd
Gruppo mascherato “I LONGOBARDI del PANOIOT”
Ricostruzione storica della tribù dei Longobardi di Maras
Due sono stati gli spunti che
corteo carnascialesco tra le vie di
hanno caratterizzato il carnevale di
Sospirolo, con un notevole effetto
quest’anno: “Le leggende di Rolfo, il
scenico tanto che il premio della seguerriero longobardo” e “La boutique
conda edizione del concorso fotodel mistero”, titoli entrambi ispirati
grafico ”A Carnevale ogni foto
al successo del concorso letterario
vale”, per il gruppo più numeroso
“Sospirolo tra leggende e misteri”,
e a tema è stato a loro assegnato
rappresentato a Villa Zasso.
con pieno merito. Si tratta di un priL’antica presenza della tribù
mo piano del guerriero “Longolongobarda nel territorio di Molbardo originale dei Pilot” immordoi–Maras è stata fatta rivivere da
talato da Romeo d’Isep di Maras. La
un nutrito gruppo di guerrieri e fiIl longobardo vincitore
posa fotografica ha convinto la
guranti, sapientemente riproposti nelle vesti e ne- giuria che era composta dall’avvocato Corrado Zasgli ornamenti tipici, creazioni del laboratorio fabbro- so e da Vilma Zasso che l’hanno scelta dopo la visione
sartoriale “Gioanin e Mirella” con la collaborazione di una trentina di foto scattate durante la passeggiata,
ispanico-catalana della Luisa per la preparazione dei premiando soprattutto l’aspetto divertente e partivezzosi copricapo femminili. I fieri condottieri, oggi colarmente significativo per il territorio di Sospiroconvertiti alla pace, del mitico guerriero “Rolfo”, pro- lo. Al vincitore Romeo D’Isep è stata consegnata una
tetti nei loro possenti elmi ed armati di lunghe lan- litografia originale del maestro di affresco Vico Cace con in punta i panoiot, definiti appunto per l’oc- labrò, opera in tiratura limitata i cui proventi sono stacasione i “Longobardi del Panoiot”, con al seguito don- ti devoluti alla storica stamperia Busato di Vicenza
ne e bambini vestiti di tutto punto a seconda dello colpita dalla recente alluvione.
stato sociale e del livello di rango, hanno scortato il
GT
Le Longobarde di Maras
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Sospirolo - Gron
Conferenza sulla “RAPPRESENTAZIONE DELLA NATIVITA’”
La Biblioteca Civica e La Pro
Loco “Monti del Sole” hanno
organizzato due incontri sull’arte
e la cultura religiosa, ispirati uno
al Natale il 30 dicembre 2010, con
un incontro sulla
“Rappresentazione della
Natività” e successiva visita
guidata il 9 gennaio a Venezia.
L’altra conferenza il 14 aprile 2011
, dedicata alla Pasqua dal tema
“Ai piedi della Croce” a cui ha
fatto seguito il 17 aprile una visita
guidata a Padova.
La conferenza con proiezione dell’affresco sulla Natività di Giotto.
Giovedì 30 dicembre si è tenuta al Centro
Civico un’interessante conferenza sull’arte e la
cultura religiosa, dal tema “La rappresentazione
della Natività”
Relatrice della serata l’architetto Attilia Troian, che è stata per lungo tempo docente di arte,
e Marco Capponi, suo allievo, diplomatosi all’Istituto di Scienze Religiose di Belluno.
Tema dell’incontro la rappresentazione
della Natività che ha interessato pittori e scultori molto tempo dopo l’istituzione della festa
religiosa ufficializzata il 25 dicembre nel IIIIV secolo, che si è via via sviluppata fino all’età Barocca.
La professoressa Troian ha intrattenuto il
pubblico con molta chiarezza, proponendo numerose immagini di affreschi, tele, tavole, bassorilievi e laudari, dei vari periodi artistici, dalla comparsa della Sacra Famiglia prima in Francia e nel 1175 ad opera di Bonanno a Pisa, fino
a tempi più recenti, come la natività eseguita
da Paul Gauguin a Tahiti nel 1896.
Marco Capponi ha dato, in maniera puntuale e ricca di informazioni, l’interpretazione in chiave storica ed esegetica delle immagini in visione.
Importanti le fonti: gli evangelisti Matteo
e Luca (al quale si attribuisce la contestualizzazione storica dell’evento religioso, nonché la
descrizione dell’adorazione dei pastori ed il canto del Gloria) ed il vangelo apocrifo di Giacomo, scritto a metà del II secolo e non riconosciuto dalla Chiesa come testo ispirato. Fanno
riferimento proprio a quest’ultimo molti degli
elementi iconografici della Natività, dalla
grotta con l’asino e il bue e, a volte, con due
levatrici che assistono la Madonna, fino alla
“nube luminosa”, ricordata anche nei versi dell’inno “Adeste Fideles”
Grande rilievo è stato dato alle grandi rappresentazioni della Natività del ‘400 e del ‘500,
ad opera di artisti del calibro di Caravaggio,
Leonardo, Durer.
Interssanti le spiegazioni di elementi iconografici ricorrenti come il colore rosso e blu
degli abiti di Maria, segno dell’interazione
tra il terreno e il divino, la presenza di edifici in rovina, a ricordo dell’annientamento del paganesimo ad opera del cristianesimo, i paesaggi di contorno alla scena principale.
Infine una serie di immagini dedicate all’adorazione dei Magi ed alla fuga in Egitto,
eventi collegati alla Natività cari a numerosi
artisti.
Al Tintoretto, è stata dedicata una visita guidata domenica 9 gennaio presso la
Scuola Grande di San Rocco a Venezia
dove sono state ammirate, tra le varie opere esposte, anche le famose “Adorazione” e
“Fuga in Egitto”.
Conferenza “AI PIEDI DELLA CROCE”
Il 14 aprile presso il Centro Civico si è svolto il secondo appuntamento per gli appassionati dell’arte con la conferenza “Ai piedi della Croce”, curata dalla professoressa Attilia Troian e dal professor Marco Capponi, già conosciuti e molto apprezzati per il loro intervento fatto a dicembre sul
tema della Natività.
Si è trattato di una riflessione sul modo attraverso il quale linguaggi specifici come la pittura, la scultura e il cinema hanno presentato nel corso dei secoli i tre momenti legati alla passione di Cristo: crocefissione, deposizione e compianto.
Successivamente è stata organizzata una visita guidata alla Cappella degli Scrovegni e al Museo degli Eremitani a Padova. L’obiettivo era quello di poter osservare la Crocefissione e il Compianto su Cristo nella cappella e la Croce dipinta al Museo, opere di Giotto.
Nel corso della stessa giornata il gruppo ha potuto avere la visita guidata al Palazzo della Ragione e al Battistero con gli affreschi realizzati da Giusto de’ Menabuoi nel corso del XIII secolo.
AT
Gruppo in visita a Padova.
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“SOSPIROLO TRA LEGGENDE
E MISTERI 2011”
Presentazione seconda edizione
Anche quest’anno torna la seconda edizione del concorso letterario “Sospirolo tra leggende
e misteri”. I partecipanti, residenti in Veneto, dovranno comporre stavolta dei racconti brevi inediti (massimo 8000 battute) ispirati ai misteri che
circondano i vecchi alberi, alle creature fantastiche che abitano il bosco, al legame magicosimbolico che unisce uomo e natura.
Due le sezioni: ragazzi (fino a 18 anni) e
adulti (oltre i 18). Le opere (6 copie cartacee più
cd) dovranno pervenire in un plico - contenente
una busta chiusa con le generalità dell’autore
- spedito all’indirizzo: Concorso letterario Pro
Loco Monti del Sole, Via Gron 43, 32037 Sospirolo (BL). I vincitori delle due sezioni riceveranno un premio di 250 euro ciascuno e attestato di partecipazione. I testi saranno inoltre pubblicati sul mensile “Il Veses”; confezioni di formaggio “Vecchia Cornia” e altri prodotti
locali andranno ai segnalati.
La premiazione si terrà a Sospirolo il 6 novembre 2011 in occasione dell’evento regionale “Spettacoli di Mistero 2011” che coinvolgerà quest’anno il centro storico del paese e l’affascinante bosco nei pressi della Chiesa, con il
grande tiglio e altri alberi maestosi dai quali il
tema trae ispirazione. L’appuntamento, organizzato da Pro Loco e Comune di Sospirolo, vede
il patrocinio di Regione, Provincia, Comitato Unpli Veneto, Latteria di Camolino e il Veses.
C’è tempo fino al 31 agosto; la partecipazione è gratuita.
Info al 338 4677367 o a [email protected]. Regolamento e tema completi su www.sospirolo.net e su Facebook nel gruppo “Amici della Pro Loco Monti del Sole”.
PRO LOCO
Bollettino interparrocchiale
“SOSPIROLO TRA LEGGENDE E MISTERI 2010”
Premiazione opere-primo concorso letterario
Il 14 novembre, Villa Zasso di Moldoi, si è trovata immersa in un’atmosfera da medioevo per
la cerimonia di premiazione del 1° concorso letterario “Sospirolo tra leggende e misteri”, organizzata dalla Pro Loco “Monti del Sole” col patrocinio del Comune nell’ambito della manifestazione
regionale “Spettacoli di Mistero”.
Il primo premio per la sezione “ragazzi” è andato ad Anna Giazzon, 14 anni, di Santa Giustina, per il racconto “Il viaggio”, nella sezione “adulti” ha trionfato Valeria Cavasin, 22 anni, di
Treviso, con “Gigli nudi”. Miglior racconto con protagonista Rolfo per la sezione “ragazzi” ha premiato sette alunni della seconda classe del Liceo Classico “XXV Aprile” di Portogruaro. Per la sezione “adulti”, Marilisa De Gerone di Calalzo di Cadore con “Gli occhi di Rolfo”.
Inoltre, è stato segnalato dalla giuria il racconto “La leggenda di Rolfo e Ughetta” di Maria
Teodolinda Rigano di Belluno, incentrato sul ritrovamento della sepoltura del guerriero.
Il Presidente della Pro Loco Francesco Bacchetti, soddisfatto per la partecipata cerimonia
di premiazione e il successo della manifestazione, ha ringraziato gli oltre settanta autori che
hanno aderito e tutti i collaboratori che si sono impegnati per il concorso e per l’intera manifestazione che si è svolta nei dintorni della villa.
Presenti alla cerimonia anche il Sindaco di Sospirolo, Renato Moro, l’assessore provinciale
Alberto Vettoretto, l’assessore della Comunità Montana Carlo Barp. il presidente dell’Unpli provinciale Espedito Pagnussat.
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Gruppo dei vincitori.
Appuntamento con l’emigrazione veneta
L’emigrazione veneta verso il Nuovo Mondo, lo sconosciuto continente delle Americhe, è un fenomeno che
ha interessato molti dei nostri predecessori. Furono molti i Veneti costretti a lasciare le proprie terre in cerca di
fortuna; uno dei Paesi che accolse il maggior numero
di emigranti fu il Brasile perché qui, d’altronde, vi erano vaste terre da popolare e forte mancanza di manodopera.
In Italia, procacciatori pagati dall’impero brasiliano si davano da fare per sedurre Trentini, Lombardi, Friulani, ma soprattutto Veneti, ad attraversare l’Atlantico. Gli stati brasiliani che accolsero il maggior numero di emigranti furono Santa Catarina, Paranà , Esperito Santo e Rio Grande du Sul. Ed è proprio qui, nel comune di Flores de Cunha, che arrivarono, negli ultimi
decenni dell’Ottocento, insieme a tante altre, le fami-
glie dei Caldart, dei Vedana, dei Balvedi e dei Mioranza che, in poco tempo, costruirono dal nulla “la nuova
Italia”. Tra i Mioranza, fu Pietro, il figlio più vecchio, il
primo a partire (nel 1883) e, una volta in Brasile, non
si perse d’animo e diede inizio a una fortunata attività vinicola. Oltre ottant’anni dopo, nel 1967, un suo discendente, Siro Mioranza, ricostruì le vicende dei vecchi avi, vicende che rischiavano di essere disperse in quasi un secolo di storia. Lo fece arrivando prima a Belluno e poi a Sospirolo, anche grazie al prezioso aiuto del
parroco di allora, don Giuseppe De Toffol.
Questa breve narrazione si ferma qui, con la speranza di avere destato un po’ di curiosità ed estendendo
a tutta la cittadinanza l’invito a partecipare a una serata dedicata ai Brasiliani, ai Sospirolesi e al tema dell’emigrazione che si terrà presso il centro civico tra fine
agosto e inizio settembre, in una data che sarà a breve comunicata. Al centro dell’appuntamento l’epopea
della famiglia Mioranza con gustosi aneddoti sull’incontro tra Flores e Sospirolo a distanza d’anni ma anche con riferimenti culturali e approfondimenti sull’emigrazione veneta. Il tutto in vista di un viaggio con
delegazione sospirolese in terra brasiliana prevista a
gennaio che sancirà così il gemellaggio con Flores de
Cunha.
Federico Brancaleone
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Sospirolo - Gron
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Nello scorso bollettino parrocchiale, ho
parlato della storia e del funzionamento delle meridiane e di come, durante i secoli scorsi, sia cambiato il modo di contare le ore. Il
sistema a ore italiche, usato dal 1250, fu abbandonato nel 1850, quando si passò all’attuale sistema a ore francesi (o d’oltralpe) con
le tradizionali 24 ore che iniziano dalla mezzanotte. Il passaggio, imposto da Napoleone
nel 1798, dismesso su ordine di Pio VII con
la caduta della repubblica e definitivamente
decretato da Pio IX nel 1846, creò parecchi
malumori, come testimonia la strofa di un sonetto del poeta romano Gioacchino Belli:
….
E intanto er zanto padre ha la corata
d’arimette l’orologgio a la francese.
Un papa! Ammalapena ar quarto mese
der papatico suo! Brutta fumata!
……
L’adeguamento al nuovo metodo non fu
semplice. Le tradizionali meridiane a ora italica furono usate ancora per lungo tempo e,
in molti casi, furono affiancate da quelle col
nuovo sistema orario prima di essere definitivamente abbandonate. Nel nostro comune
c’è una testimonianza di quel periodo. Sulla
facciata del ristorante Bacchetti a Camolino,
sopra il portone d’entrata, ci sono due quadranti coi rispettivi gnomoni ancora fissati nel
muro, in cui purtroppo sono scomparse le linee orarie. E’ probabile che i due orologi indicassero uno le ore italiche e l’altro le attuali
ore moderne.
La conoscenza del modo in cui è stato introdotto l’attuale sistema orario è interessante.
E’ altrettanto avvincente conoscere come si
è giunti a determinare gli altri strumenti che
usiamo per collocare cronologicamente gli
avvenimenti della nostra vita, i giorni della
settimana e i mesi dell’anno. I giorni della settimana sono di evidente derivazione astronomica ma con sequenza (Luna-lunedì,
Marte-martedì, Mercurio-mercoledì, ecc.) di
incerta interpretazione. I mesi dell’anno
hanno invece nomi e lunghezze alquanto bizzarri; la ricostruzione della loro storia è curiosa e singolare.
I nomi dei mesi hanno origine nell’antica Roma. Inizialmente erano dieci e l’anno cominciava a Marzo. I primi quattro mesi erano Martius, Aprilis, Maius e Junus. Mentre
Martius deriva certamente da Marte Dio del-
ASTRONOMIA
a cura di Giuseppe De Donà
Meridiane e calendario
la Guerra cui Romolo riteneva di discendere,
gli altri hanno origine dubbia. Forse, Aprilis
deriva da aperire, l’aprirsi della terra ai nuovi frutti, Maius da Maia, madre di Mercurio
e divinità propiziatrice della fecondità della
terra, Junius da Giunone, dea protettrice dei
matrimoni che appunto in quel mese si celebravano. I sei mesi successivi Quintilis, Sextilis, September, October, November e December
erano semplicemente il quinto, sesto, settimo,
ottavo, nono e decimo mese. L’aggiunta dell’undicesimo e del dodicesimo mese e lo spostamento del capodanno avvenne in epoca
successiva, probabilmente con l’Impero di
Numa Pompilio. Januarius deriva da Janus
(Giano), divinità bifronte perché presiede la
fine e l’inizio dell’anno, mentre Februarius è
il mese purificatore, dei sacrifici. La lunghezza
dei mesi, ispirata al periodo sinodico della
Luna, era di 29 o 30 giorni e comportava anni
di soli 355 giorni cui era aggiunto, ogni tanto, un mese “intercalare” per tenere l’anno allineato con le stagioni. La mancanza di regole
fisse creò un’inevitabile confusione tanto da
far dire a Voltaire che “i romani vincevano le
guerre ma non conoscevano mai la data delle loro vittorie”.
Il grande disordine terminò nel 46 a.C. con
la riforma del calendario attuata da Giulio Cesare e, per questo, definita “Giuliana”. Con
l’aiuto dell’astronomo egiziano Sosigene, Cesare stabilì che l’anno delle stagioni (l’anno
tropico) fosse lungo 365.25 giorni, e che, da
allora in poi, tre anni durassero 365 giorni e
uno 366. La riforma decretò anche che i mesi
fossero di 31 e 30 giorni alternati in modo regolare partendo da gennaio, con l’eccezione
di febbraio che doveva durare 29 giorni negli anni comuni e 30 in quelli bisestili. La parola “bisestile” deriva da bis sextus perché il
giorno aggiunto fu inserito dies sextus ante
kalendas martias, in altre parole sei giorni prima alle calende di marzo. Tale giorno corrispondeva al 25 febbraio che, nell’anno bisestile, era quindi ripetuto due volte. Il giorno
aggiunto non aveva, infatti, una propria
numerazione ma era indicato come il bis, cioè
la ripetizione del giorno precedente. Dopo la
morte di Cesare il Senato decretò che il mese
Quintilis fosse chiamato Julius in suo onore.
Nei primi anni successivi alla riforma l’anno
bisestile fu inserito ogni tre anni invece dei
quattro previsti. Così, dopo trent’anni, all’epoca
Figura 1 – I due quadranti solari ubicati sulla facciata
del ristorante Bacchetti a Camolino.
di Cesare Augusto, fu necessario un altro ritocco per riassestare il calendario. Augusto
abolì l’inserimento dell’anno bisestile per
alcuni anni (dal 9 a.C. al 3 d.C.), e si premiò
cambiando il nome del mese di Sextilis in Augustus. Nel calendario di Cesare Sextilis-Augustus aveva 30 giorni, uno in meno di Quintilis-Julius, cosa intollerabile per l’imperatore in carica: anche Augustus come Julius doveva avere 31 giorni. Per farlo fu tolto un altro giorno al già misero Februarius che divenne così di 28 giorni negli anni comuni e
di 29 in quelli bisestili. Fine? No, qualcosa ancora non andava. Con quel cambio Julius, Augustus e September erano diventati tutti
mesi di 31 giorni, troppi per rimanere, insieme, in fila! Furono così invertite le lunghezze degli ultimi quattro mesi: quelli di 31 giorni, September e November, divennero di 30 e,
quelli di trenta, October e December, furono
portati a 31 giorni. Da allora le cose non sono
più cambiate, ma, per ricordare la sequenza
dei giorni, fin da piccoli abbiamo dovuto imparare questa filastrocca:
Trenta giorni ha novembre
con april, giugno e settembre.
Di vent’otto ce n’è uno,
tutti gli altri ne han trentuno.
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Bollettino interparrocchiale
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Il nostro paesano Roberto Case ha voluto portare a conoscenza dei lettori del bollettino una notizia che lo ha incuriosito leggendo il libro “Uomini e Pietre nella Montagna Bellunese” di Daniela Perco, (casa editrice Provincia di Belluno Editore), che riguarda il nostro Comune.
Il testo viene riportato integralmente.
“In località Rosse Alte, alla fine dell’abitato, è presente una cava di calcare bianco.
Nel 1864 vi si estraevano 200 metri cubi di
pietra per un valore di 200 fiorini.
Nel 1871 vennero esposti campioni della
cava delle Rosse Alte di Vedana all’Esposizione
Provinciale, assieme a campioni di pietra delle cave di arenaria di Sospirolo. Di quest’ultima si precisa che “non può competere con
quella di Tisoi negli usi dell’arrotino, ma viene utilmente adoperata come pietra da taglio,
perché assai facile a lavorarsi, e perché indurisce notabilmente al contatto dell’aria”.
Giuseppe Segusini a proposito della cava
in questione precisa: “Nel circondario di Vedana e nel luogo detto Rosse Alte vi è una
cava di pietre di color bianco giallognolo di
qualità assai buona e facile a qualunque minutissimo e finissimo lavoro: le pietre di que-
STORIA LOCALE
Cava delle Rosse Alte
sta cava si estraggono dal masso con cunei e
non mediante le solite stratificazioni, come si
pratica nelle altre cave comuni.
Con tali qualità di pietre fu costruito il
Convento di quella Certosa, che lo storico di
Feltre Paolo Zambaldi, vorrebbe opera Palladiana; ma a me sembra sospendere un tale
giudizio. Questa pietra si potrebbe denominare
a mio sommesso parere, una lumachella
stante che si vede formata di minuti globicini uniti da materia non suscettibile che ad una
pulitura non saponacea, ed il suo bell’effetto appare quand’è lavorata a fino dente soltanto; risponde poi con suono sì chiaro ed argentino, che non si trova in tante altre di più
ricercata qualità.
Di tale pietra è la porta maggiore della
Chiesa arcidiaconale di Agordo, che è di stile Lombardesco; le sei pile dell’acqua benedetta di un lavoro minutissimo; le croci con
eguale ricercatezza di ornamenti; i quattro altari minori senza le colonne; i quattro capitelli corintii nell’atrio della nuova chiesa di Dosoledo nel Comelico Superiore; i due Jonici
nell’atrio della chiesa in costruzione di S. Lucano di Villapiccola in Auronzo.
Di cotesta cava sono due altri altari di sti-
le pure Lombardo nella Chiesa parrocchiale di
Pieve di Cadore ed una iscrizione lapidaria nel
presbiterio della Cattedrale di Feltre. In quanto poi alla sua consistenza e durata lo provano
le pietre adoperate nella suaccennata Certosa, ove se ne veggono le parti anche più minute non ancora svisate e corrose, benché per
oltre tre secoli lottino coll’infuriar degli elementi e l’edacità del tempo.
A provame poi maggiormente la utilità si
sappia che questa cava, che era nel Comune
di Sospirolo, è ora di una Società Bellunese,
che se ne serve a far tubi ad uso delle fontane, e vengono forati dei pezzi di varia dimensione per quadro di metri 0, l0 ai metri
0,14 nella lunghezza di un metro e mezzo, occupando un tempo non maggiore di ore 3 per
pezzo nella loro foratura del diametro di metri 0,05 - 006”.
Nella cava delle Rosse Alte nel 1904 lavoravano Cico Mane, Rico Mane, Celeste Nardin e una decina di scalpellini abitanti nelle
vicinanze, che utilizzavano la polvere nera per
il distacco dei massi. Quando questi erano
pronti li caricavano sulle slitte (musse) e li portavano a valle, dove c’era uno spazio apposito per lavorarli su ordinazione. Normalmente
venivano fatte pietre di cm. 40 per cm. 30,
bocciardate. Provvedeva al trasporto delle pietre lavorate Angelo Conz di Meano.
Molto materiale era commissionato da
Tomaselli e Polit di Belluno e veniva usato
per fare angoli delle case, monumenti, edifici (ad esempio la Prefettura). La ditta che
coltivava la cava era una società e vi lavoravano 10 operai.
Prima della seconda guerra mondiale il sito
venne chiuso per mancanza di manodopera,
finché nel 1943 una società di Massa Carrara non riaprì la cava. I massi venivano tagliati
a filo da un metro per due metri ed usati per
fare fontane e colonne. Nel 1948 la cava delle Rosse Alte venne definitivamente chiusa.”
Alcune informazioni sulla cava derivano
da un’intervista fatta ad Antonio Moretti di
Peron di Sedico nel maggio 2002.
Roberto Case dice di aver visitato le chiese nominate nel testo e che meritano davvero la citazione. Lo ringraziamo per averci portato a conoscenza di questo tesoro, a
molti sconosciuto, presente nel nostro territorio.
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Sospirolo - Gron
20 gennaio 1916
La famiglia Croda di Sass Muss; seduti
Giacomo Croda e la moglie Baggeo Maria
con in braccio la figlia Elvira 1915, tra i genitori il Figlio Giovanni 1913 e la figlia
Antonia 1911, dietro in piedi la mamma
Giovanna e la sorella Giacomina.
FOTO
STORICHE
A cura di Benito Cadore
Nota:
A margine di questa rubrica vorrei fare un appello a tutti quelli che sono in possesso di foto d’epoca.
Da molti anni per vari motivi cerco foto del Comune di Sospirolo e mi sono reso conto che c’è un notevole
patrimonio fotografico, ma che va perso con il passare degli anni, perché nessuno si ricorda chi è
raffigurato nelle foto. Il mio consiglio è di chiedere alle persone anziane se ricordano chi sono le persone
nelle varie foto e di scriverlo nel retro.
B. Cadore
Anno scolastico 1956-1957
Siamo nella Scuola Elemetare di Mis-Regolanova negli anni 1956-57. Il Maestro è Casanova Vittorio e gli Alunni sono quelli di Quinta e di Quarta . La maggioranza degli
Alunni sono nati negli anni 1946-47. Alcuni sono degli anni precedenti. Come si usava a quei tempi, non avendo possibilità di proseguire gli studi, si continuava a frequentare
la scuola. Di fianco al gruppo è parcheggiata la macchina della Maestra Rossi. Una delle prime macchine, la targa porta il numero VE 27114. Il posto è accanto alla vecchia scuola ( ora trasformata il piccolo condominio con vari appartamentini ) nella frazione di Regolanova. Come sappiamo il Maestro è ancora in piena attività , segue i
Nipoti e prepara anche tanti piccoli oggetti per regali e mercatini di beneficenza. Da tutti è ricordato con tanta stima e riconoscenza ed è sempre chiamato “IL MAESTRO”.
La foto mi è stata prestata da Troian Pierangelo, uno del gruppo che ricorda nomi e cognomi di tutti, con grande facilità e prontezza. Sicuramente deve essere stato uno
degli Alunni più bravi!
Ben otto sono già deceduti. Sono quelli che hanno la crocetta accanto al nome. Nel guardare con attenzione la foto, si possono notare tante caratteristiche: la divisa, la serenità, la buona salute, la compostezza, l’ordine e la gioia di essere fotografati assieme al loro Maestro… Ecco i Cognomi e i Nomi, come mi sono stati riferiti:
1. Triches Livia, 2. Lovat Luisa, 3. Tibolla Anna, 4. Cappellari Giuseppina, 5. Riva Lilli, 6. De Donà Elisabetta, 7. Fontana Maria +, 8. De Bettin Alma, 9. Bacchetti Angelica,
10. Garlet Valeria, 11. Triches Mario +, 12. Andriolo Flavio, 13. Calonego Roberto, 14. Riva Gianluigi, 15. Mezzacasa Renato, 16. Troian Pierangelo, 17. Sordi Adriano, 18.
Cassol Italo +, 19. Da Rold Sergio +, 20. De Donà Luigi, 21. Piaz Franco +, 22. Vedana Danilo +, 23. RostroGianugo +, 24. Roldo Carlo +, 25. Maraga Vito, 26. Moretti Ivano,
27. Moretti Angelo, 28. Lovat Luigi, 29. Fontana Giuseppe, 30. De Salvador Demetrio, 31. Fontana Luciano, 32. Case Antonio, 33. M° CASANOVA VITTORIO.
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Bollettino interparrocchiale
ll’AGRICOLTURA & NATURA
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a cura di Francesco Vedana e Nicola Cadore
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Torna l’orso Bruno a Sospirolo
Il 15 aprile 2011 grande è stata la sorpresa
dell’apicoltore sospirolese Francesco Vedana,
quando ha visto, in fondo al proprio podere,
alle pendici del monte Vedana, in località Le
Rosse, l’ultima arnia del proprio apiario, divelta e riversa a terra con i telai estratti e mangiati! Poco prima una telefonata di un amico, informato da Marco Menegolla, gli annunciava che la notte precedente, durante un
monitoraggio di censimento degli animali selvatici presenti nella zona, aveva visto, seduto - come nelle migliori rappresentazioni dei
libri di storie per bambini - alla fine del prato sul quale vi affaccia la casa di sua residenza
, un orso, che illuminato dalla torcia elettrica, si era poi nascosto nel vicino bosco.
Probabilmente si tratta dello stesso esemplare di giovane orso Bruno, avvistato il giorno prima a Forcella Lagazzon, questa la ricostruzione della guardia forestale, immediatamente informata da Francesco, poco dopo
la scoperta del fatto.
Gli uomini del gruppo Forestale dopo aver
perlustrato tutta la zona circostante, alla ricerca di orme e materiale biologico dell’animale, hanno trovato anche i resti di un tela-
io di arnia, all’ingresso del bosco - luogo riparato - dove probabilmente Bruno, si è nascosto per consumare in tranquillità il prelibato pasto.
Dalla misura delle orme ritrovate a poca
distanza, sembra che l’urside, sia di medie dimensioni e ancora in fase di maturazione.
Il territorio di Sospirolo, non è nuovo a visite da parte di orsi. Nell’estate del 2009, in
valle del Mis, si ricorda il passaggio dell’orso Dino, preso poi a simbolo del parco delle
Dolomiti Bellunesi.
FRANCESCO VEDANA
L’orso Dino fotografato in Valle del Mis il 16 aprile 2009.
LA POIANA COMUNE
La poiana.
La poiana comune (Buteo buteo) è un medio uccello rapace, la cui gamma copre la maggior parte
dell’Europa e si estende all’Asia. In genere la poiana comune è lunga tra i 51 e i 57 cm, con un apertura alare da 110 a 130 cm.
Si riproduce di solito ai margini dei boschi, ma
preferisce la caccia nei terreni aperti. Si nutre principalmente di piccoli mammiferi, e a volte di carogne. La poiana comune è una grande opportunista,
si adatta bene ad una dieta variegata, fagiani, conigli, altri piccoli mammiferi, lucertole e serpenti e
spesso può essere vista camminare sui campi arati di recente alla ricerca di vermi e insetti.
La poiana comune normalmente non forma
branchi, ma molti possono essere considerati insieme
in materia di migrazione o in buoni habitat.
La poiana costituisce un solo nido sugli alberi
e su rocce isolate. La femmina depone solitamente 2 o 3 (più raramente 1 o 4) uova nel nido tra marzo e maggio. Le uova sono bianche con macchiettature grigie o brune. La cova dura solitamente 34
giorni, e si alternano sia i maschi che le femmine.
I piccoli restano nel nido per i successivi 40-50 giorni. La poiana è in genere poco esigente, frequenta
ambienti semi boscati con alternanza di zone a vegetazione prevalentemente erbacea in cui caccia e
zone a vegetazione arborea dominante in cui colloca i nidi. Nelle regioni montagnose come la Valle del Mis si riproduce frequentemente anche su pareti rocciose, spingendosi di norma non oltre il limite
superiore delle foreste. Le campagne alberate sono
particolarmente favorevoli alla specie, che si adatta meglio di altri rapaci alle trasformazioni ambientali operate dall’uomo. Le limitate esigenze ecologiche ne fanno il rapace diurno più frequente e diffuso sulle Alpi a quote medio-basse, con territori riproduttivi ampi anche soltanto pochi chilometri quadrati. È agevolmente osservabile posata su pali e alberi isolati, dai quali pratica la caccia da appostamento. Sfrutta abilmente le correnti ascensionali,
roteando a lungo senza battere le ali; i voli territoriali sono caratterizzati da un’alternanza di brevi picchiate ad ali semichiuse e brusche risalite.
Nicola Cadore
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SCOUT
Una legge - una promessa
Si sta concludendo
l’anno di attività per il
nostro Gruppo. È stato
come sempre un anno
intenso e coinvolgente. Sia il Branco dei Lupetti che il Reparto sono stati coinvolti in molte avventure sia qui a Sospirolo che in Zona.
Il fatto che il nostro Gruppo non sia molto numeroso, non ha di fatto compromesso quanto pensato e progettato dai capi: uscite per sperimentare le tecniche, eventi di Zona con gli
altri gruppi della provincia, incontri con
“esperti” tanto competenti quanto disposti a
mettersi in gioco come nel più vero spirito
scout. Non mancano mai, perché è nel gioco
delle cose, delusioni e mancati traguardi, ma
non fermano lo spirito che ci anima.
In attesa del campo estivo previsto per i
primi di luglio, in questi giorni il Reparto si
è recato a Mazorbetto, un’isola nella laguna
veneziana, antica fortificazione diventata
poi luogo di soggiorno per le colonie e successivamente abbandonata. Nei primi anni ottanta, il locale gruppo scout l’ha presa in carico ed oggi ospita una delle più suggestive
basi della nostra associazione. Partenza ideale per le esplorazioni in canoa, non manca di
fascino per noi abituati alle crode!
I lupetti invece, più attenti ai nostri boschi, hanno “cacciato” alla ricerca di tracce di
animali e imparato a riconoscere le preziose
proprietà di alcune piante comuni. La Caccia
di Primavera a Mel è stata un’esperienza straordinaria in piena sintonia con gli altri
Branchi della Zona.
“Canoisti” a Venezia.
Vogliamo pubblicare in questo numero due
bellissime foto che sintetizzano bene uno dei
punti di forza dello scautismo: il patto fra generazioni che si educano vicendevolmente. Infatti alla fine di questo inverno, abbiamo accolto nel Branco, nel Reparto e nella Comunità Capi le nuove promesse. Piccoli, giovani e adulti legati dalla stessa promessa, fedeli all’unica legge in cammino sull’unico sentiero.
Altro impegno che ci aspetta come Comunità Capi quest’estate, è la revisione del
Progetto Educativo. E’ una serie di obiettivi
Promessa degli adulti.
a lungo e medio termine, che connotano le varie attività del Gruppo partendo dai bisogni
che emergono nelle branche.
Ricordiamo che all’inizio dell’autunno
aspettiamo non solo i nuovi lupetti (quelli che
frequenteranno la terza)…ma anche chi ha il
pelo già un po’ grigio… speriamo di aver posto per tutti!
DANIELE CASANOVA
Promessa della piccola Arianna.
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Bollettino interparrocchiale
Rendiconti parrocchiali del 2010
MATRIMONI: Sospirolo
Al termine di ogni anno si tirano le somme. Con l’aiuto del sig. Cadore Luigi e della Sig.ra MonastierManfroi Franca, sono stati fatti i bilanci delle due Parrocchie , sono stati visionati e approvati dai
due Consigli di Amministrazione Parrocchiale e sottoposti anche all’approvazione della Curia Diocesana di Belluno-Feltre. Ogni Euro sia di entrata che di uscita è documentato negli appositi registri che sono conservati negli archivi parrocchiali. E’ una bella fatica quella del tenere a posto
le due contabilità e perciò vogliamo ringraziare che le ha stilate e tenute aggiornate e in ordine! Grazie da tutte e due le Comunità sia di Gron che di Sospirolo. Un grazie che si estende sia alla
Famiglia del sig. Caviola Albino che al sig. Cadore Ottavio per la loro puntualità e prontezza nel
raccogliere e versare in banca le offerte sia nelle Messe che in altri tempi. Ma il grazie sincero e
cordiale di tutti noi va alle tante persone che, nonostante la crisi e la modestia degli introiti, non
si è dimenticata della loro Comunità. Le chiese, le Canoniche e le altre strutture parrocchiali richiedono sempre più attenzioni sia perché gli anni passano anche per gli edifici sia perché le persone sono sempre meno. Grazie anche da parte mia, perché vedo tanto amore alla propria Comunità sia a Sospirolo che a Gron!
Don Alfredo
Parrocchia di Sospirolo
RANON CHRISTIAN (Sedico- Roe) e VIEL SARA (Tuses)
hanno celebrato il il loro matrimonio
nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo il 22 Maggio 2011.
MATRIMONI: fuori parrocchia
Parrocchia di Gron
FAORO LORIS e TROIAN MARIKA
si sono uniti in Matrimonio il 5 Marzo 2011
nella Chiesa Parrocchiale di Santa Giustina.
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STATISTICA PARROCCHIALE
BATTESIMI: SOSPIROLO
CASANOVA ARIANNA (Susin),
CASANOVA MICHELE (Tuses), di
ROLDO ELEONORA (Capoluogo),
CADORE MATTEO LEONE (Ca-
di William e di Casanova Lorena. Nata
il 16 Febbraio 2010 a Feltre e battezzata il 1 Novembre 2010.
Daniele e Viel Giovanna. Nato il 19 Settembre 2010 a Feltre e battezzato il 23
Gennaio 2011.
di Lorenzo e di Piccolin Grazia. Nata il 7
Luglio 2010 a Feltre e battezzata dallo zio
don Andrea Piccolin il 20 Febbraio 2011.
poluogo), di Ivo e di Ongaro Lara.
Nato a Treviso il 26 Luglio 2010 e battezzato il 6 Marzo 2011.
DE SALVADOR EMILY (S. Gottar-
LISE ANGELO (Capoluogo), di Do-
SOVILLA EVA (Oregne), di Attilio e
LAZZARETTI NICHOLAS (Ore-
do), di Flavio e di Villanova Francesca.
Nata a Belluno l’8 Agosto 2010 e battezzata il 25 Aprile 2011.
menico e di Bressan Patrizia. Nato il 10
Ottobre 2010 a Feltre e battezzato il 16
Aprile 2011.
di Milano Diana. Nata il 7 Settembre
2010 a Belluno e battezzata il 29 Maggio 2011.
gne), di Swann e Celli Sara. Nato il 13
Agosto 2010 a Belluno e battezzato il
26 Marzo 2011.
Annunci di nascita
I nonni Paolo e Paola Nardei
annunciano la nascita della nipote
NARDEI GIULIA
CAPPELLARI MARGHERITA (Tre-
MOSSA MARTINO (Capoluogo), di
ponti-Susin), di Alberto e Chiara Pavei.
Nata il 3 Dicembre 2010 e battezzata
a Sedico il 25 Aprile 2011.
Massimo e di Dal Bò Zanon Chiara.
Nato a Feltre il 12 Febbraio 2011 e battezzato il 12 Giugno 2011.
BATTESIMI: GRON
nata a Roma il 20 Ottobre 2010
e battezzata a Mel il 12 Giugno 2011.
I nonni De Donà Lino e Fontana Annamaria
annunciano la nascita del loro nipotino
LORENZO DE BASTIANI
di Andrea e De Donà Francesca,
nato a Feltre il 28 Febbraio 2011
e residenti a S. Giustina.
DE LORENZO ANGELA GIUSY,
ANNALISA ZAETTA, di Andrea e
di Michele e di Tommasone Maria
Grazia. Nata il 3 Settembre 2010 a Belluno e battezzata il 15 Maggio 2011.
Natasha Scariot. Nata il 6 Luglio 2010
a Feltre e battezzata il 9 Gennaio
2011.
Nonna Cadorin Angelica annuncia
la nascita del nipote
BURIGO DAVIDE
di Mario e di Triches Stefania,
nato a Cavarzano il 28 dicembre 2010
e battezzato il 8 maggio 2011 a Cavarzano.
42
Bollettino interparrocchiale
DEFUNTI: SOSPIROLO
DE DONÀ PRIMA
MARCOLINI ENRICO
DEL NEGRO MARIA LUISA
CASANOVA ANGELO
(Trichiana), nata il13 Febbraio 1921 e
deceduta il 12 Novembre 2010.
(Oregne) nato il 28 Marzo 1927 e deceduto il 29 Novembre 2010.
(Capoluogo), nata il 27 Ottobre 1945 e
deceduta il 10 Dicembre 2010.
(Mezzaterra), nato il 20 Settembre
1928 e deceduto il 4 Gennaio 2011
DELL’ANTONE VERA
DE ZANET AMELIA
BARP ELISA
FOSSEN FORTUNATO
(Susin), nata il 29 Aprile 1946 e deceduta l’8 Gennaio 2011.
(Maras), nata il 3 Gennaio 1916 e deceduta l’11 Gennaio 2011.
(Oregne), nata il 13 Luglio 1940 e deceduta il 18 Gennaio 2011.
(Capoluogo), nato il 2 Luglio 1940 e
deceduto il 7 Febbraio 2011.
MARES EMMA
SOMMAVILLA MARIAROSA
VENZ CARLO MARIO
DAL ZOTTO MARIA
nata il 28 Giugno 1957 e deceduta il
23 Febbraio 2011.
(Maras), nato il 10.06.1937 e deceduto il 2 Aprile 2011.
(Capoluogo), nata il 6 Ottobre 1926 e
deceduto il 4 Aprile 2011.
(S. Zenon), nata il 10 Dicembre1913 e
deceduta l’8 febbraio 2011.
PIAIA DENIS
DE DONÀ LUIGI
DALLA MORA IRMA
BENVEGNÙ GISELDA
(Rorei), nato il 7 Marzo 1967 e deceduto il 12 Aprile 2011.
(Pascoli), nato il 13 Giugno 1926 e deceduto il 17 Aprile 2011.
(Maras), nata il 25 Settembre 1916 e
deceduta il 10 Maggio 2011.
(Capoluogo), nata l’11 Novembre
1928 e deceduta il 15 Maggio 2011.
43
Sospirolo - Gron
SOSPIROLO
DEFUNTI: fuori parrocchia Sospirolo
LOVAT NELLA
BARP MARIA
TRICHES LUIGIA
CAPRARO ANGELO
(Rosolin), nata il 19 Novembre 1931 e
deceduta il 1° Giugno 2011.
(Pascoli), nata il 22 Maggio 1920 e
deceduta il 22 Giugno 2011.
ved. Salet Giovanni (Paderno), nata i’8
Aprile 1944 a Sospirolo e deceduta il 19
Dicembre 2010 a Vicenza.
nato a Sospirolo il 16 Aprile 1926 e deceduto a Torino il 2 Dicembre 2010.
ROBERTO LOTTO
residente a Sedico, nato a Belluno il 24
ottobre 1963 e deceduto il 22 maggio
2011.
DEFUNTI: fuori parrocchia Sospirolo
TROIAN ADA MARIA
ZORZI ONORATO
DE DONÀ CARMELA
nata a Sospirolo il 15 Giugno 1920 e
deceduta a Torino il 27 Gennaio 2011.
nato ad Oregne il 14 Giugno 1927 e viveva a Torino dal 1944. E’ deceduto a Torino
il 7 Marzo 2011. Lascia la moglie Italia e
le figlie. Finchè la salute lo ha permesso,
tornava sempre cal suo paese con gioia.
ved. Vedana Antonio, nata a Sospirolo il 14 Giugno 1916 e deceduta a Treviso il 26 Giugno 2011. Con profondo
dolore ne danno il triste annuncio le figlie Giusy, Carla e Adriana.
ANGELO
ARIENTI
nato a Milano
il 31/01/1933
e deceduto
a Saronno (VA)
il 11/12/2010.
Gentile Redazione, Vi scriviamo in merito alla scomparsa di nostro papà Angelo Arienti, la cui mamma Florinda
D’Isep (la nonna Maria D’Isep) era di Sospirolo (di Susin di Sospirolo). Nostro papà, pur essendo nato a Milano e avendo vissuto prima a Milano e poi, dal 1964, a Saronno (VA), è sempre stato legato alla terra materna. Infatti le sue
vacanze estive le trascorreva sempre nelle amate terre materne; durante la seconda guerra mondiale ha trascorso lunghi periodi a Sospirolo, al riparo dagli incessanti attacchi aerei di cui Milano era teatro. Nostro papà è sempre stato legato alla terra materna, tanto che almeno una volta all’anno faceva visita ai numerosi parenti, che vivono in zona (Sospirolo, Susin di Sospirolo e Santa Giustina); inoltre riceveva abitualmente il vostro bollettino.
DEFUNTI: GRON
DE DEA NELLA
SOGNE ROSA
DAL MOLIN IRMA
MEZZACASA MATILDE
(Pian della Rosta), nata il 17 Marzo
1926 e deceduta il 4 Aprile 2011.
(Belvedere), nata il 26 Ottobre 1939 e
deceduta il 5 Giugno 2011.
(Ai Fant), nata il 1° Ottobre 1917 e deceduta il 29 Giugno 2011.
(Camolino), nata il 2 Settembre 1926
e deceduta il 30 Giugno 2011.
44
Bollettino interparrocchiale
OFFERTE
SOSPIROLO: PER CHIESA
(dal 01/12/2010 al 31/05/2011)
(che per un disguido, del quale ci scusiamo, non sono
state pubblicate sul precedente numero):
CIn mem. Marcolini Enrico da Reg. St. Ducati BL (per
S.Tiziano); N.N. per ch. Mis, S.Giuliana; in mem. Castellan Sisto la fam.; un fam. per 1a Confessione; in
mem. Dal Negro Marisa i figli; Alicia Lopez; Maria Miglioli;in mem. De Donà Ugo la moglie; in mem. Brancher Primo la moglie; in mem. Frescura Fabio la madre; In mem Emilio e Gianni la fam; per 55°di Matr.
Casanova Antonio e Bruna; per nascita Cadore Matteo la nonna; fam. De Donà-Crosato; Fant Rosetta; Mirta Lotto in mem. Aldo; De Zanet Benigno e Iole; De
Zanet Chiara e Adolfo; N.N.; Elio e Anna Olivotto; in
mem. Moretti Narcisa la fam: in mem. Vigne Daniele e Virginia la fam.; De Dea Elsa per S.Rocco; in mem.
Lise Ottavio e Giuliana la fam.; in mem. def. Braida
Dall’O; N.N.; ab. Susin per ch.; fam. Bertin Lino e Giuliana; Zanolla Benito e Pia per 50°di Matr.; in mem.
def. Sogne Elisabetta; fam. Cristofoletti; Sez. Alpini;
in mem. Vera Dell’Antone la fam.; Pellizzari Italo per
S.Rocco; Luigi; in mem. Casanova Angelo la fam.; N.N.;
Com. S.Tiziano; in mem. Rizzo Aldo moglie e figlia;
in mem. Lovat Guerrino e Erminia la fam; Marcella Vigne Burlon; in mem. def. Moretti Marcella ;per ch. Angelo;in mem. Benigno Arcangelo la moglie; per ch.
De Cian Dino; per ch. Com S.Barbara;in mem. Vallet
Rino i figli in occ. Matr. Sposi Elena e Alberto;idem i
genitori di Elena;in mem. def. Casanova e Rizzo la fam;
in mem. Ugo De Donà la fam.;in occ. 60°di Matr. Cacco Modesto e Antonietta ; in mem. Argira e Gino Fontana il figlio;fam. Zasso; da Lovatel Antonia per ch.;
per ch. Fam. Furlanetto Giuseppe; in mem.Troian Ada
Maria i cugini;in mem. Marcolini Enrico la fam.; in
mem. Mondin Anna figlia Patrizia ;idem dal marito;in
mem. Caviola Vittorio la moglie;per Batt. Roldo
Eleonora i nonni Piccolin; idem i genitori; Fam Olivotto
Elio e Anna; Batt. Cadore Matteo i genitori;in mem.
Cassol Giuseppe i nipoti;Cassol Bruno;Calvi Noemi in
mem. def.;in mem. De Donà Corinna la fam.; Soppelsa
Anita; Troian Pierangelo per chiesa;in mem. def. Dal
Don Rosetta; Lidia Piccolin;N.N. per libro parrocchia;in
mem. Mares Emma i figli;in mem. Sogne Stefano i
gen.;in occ. Batt. Lazzaretti Nicholas i gen.;in mem.
Bulfari Marcella i figli;in occ. Cresima De Bortoli
Giada La fam; idem i nonni;N.N. per Cresima; in mem.
Cadore De Zanet Maria i figli;per chiesa fam Casanova
Luigi;in mem. Zorzi Onorato la moglie (TO);in mem.
Bristot Italo la fam.; in mem. Moretti Giovanni e Guerrino da Marcella;in mem. Cacco Maria e Romilda da
Iris(MI);in occ. Batt. Lise Angelo la fam.;in mem. Piaia Denis La moglie;in occ. Batt. De Salvador Emily i
gen.;in occ.batt. De Salvador Emily i nonni materni;idem i nonni paterni;in mem. De Donà Luigi la moglie;idem le figlie Luisa e Fiorella ; in mem. Centelleghe Fiorenzo la madre;in mem. defunti.da Maria
Zapparoli;in mem. giov. Figli madri Gelinda, Pia Rita
Lidia;in mem. Mazzucco Ivo la fam.;in mem. Lise Rosina la nip. per ch. S.Rocco ; in occ.Comunione Lovat
Emili i gen.; fam.Rosa Di Misa Benigno e f.;in mem.
Dalla Mora Irma da sor. Elena;in mem def. Dal Zotto
Maria;in mem. defunti da Rosanna Manfroi;in mem.
def. Da Gioz Mario dai cognati;in occ. Cresima
nip.Francesco nonni Sogne;in mem. def. da Castellan
Liliana;per chiesa da Moretti Marcella;in mem. def.
Benvegnù Giselda la figlia; N.N. per chiesa; Sogne
Giancarlo; De Donà Lino e Annamaria per nasc. Nip.
Lorenzo; Casanova Davide (RE); in mem. Marcolini Enrico la fam.; in mem. Mezzacasa Lorenzo la moglie;
in mem. Mioranza Margh. e Ant. le nipoti; in mem.
def. Figli i gen. Sommavilla Attilio e Elda.; in occ. Cresima Listan Luca i gen.; in occ. 1^Com. Listan Paolo
i gen.
SOSPIROLO: PER BOLLETTINO
(dal 01/12/2010 al 31/05/2011)
N.N. Gaini Giglio (MI); Casanova Onorato CH; De Donà
Giuliana (Domodossola); Sabatini Linda CH; De Dea
Elsa e Ester, Moretti Enzo e Vanna (Sedico);Alba
Fontana Lampietti CH; Triches Giuseppe (BL);Sogne
Carla (Mas); Sauro e Anna Leporatti (Prato); N.N.; Casanova Ida (Sedico); Di Molfetta Gino e Amelia (MI);
Colle Nellida e Valter Romagnoli (NO) ; Mezzacasa Flora (Agordo); Mazzucco Lorena; Cadore Anita e Roberto;
Barp Dora (Dussano); Paniz Dolores e Giovanni; Cadore Attilio (AO); Darman Elena (Sedico); De Donà Livio (Premadio); De Donà Dina (BL);Capraro Giulietta (Vidor);Tibolla Moretti Rita (S.Giustina); fam. Manera (Castion);Maraga Lorena (Ponte N. Alpi); Mezzacasa Barp Agnese (S.Gottardo);De Donà Italia (Torino);Lovat Giacomina (Verona);De Donà Roberta ( BL);
Sabatini Linda; Manfroi Rosanna (Lentiai); Dalla
Mora Ida (FR); Luciano Visentini (CH);
GRON: PER CHIESA
(dal 01/12/2010 al 31/05/2011)
Riposi Giulio e Susi nel 25°; Troian Umberto e Franca;in mem. def. Casanova e Fant; in mem. Dal Bo Zanon Luigi il figlio; Gr. Alpini fam Cadore Irma; .in mem.
Bacchetti Roberto e Augusta la fam.; in mem. Giotto Annibale; per Batt. Zaetta Annalisa i Nonni Zaetta; per Batt. Zaetta Annalisa i genitori; Mares Luigia
per 90° anno; Sogne Rosa e Giuliano; in mem. Venz
Aldo la moglie; in mem. Casanova Pietro la fam.;in
mem. def. da Casanova Pio; per Batt. De Lorenzo Angela dai gen.; in onore S.Rita N.N.;
GRON: PER BOLLETTINO
(dal 01/12/2010 al 31/05/2011)
Oliva Rosi e Sangiorgio Paola- CH; N.N. Bianchini A.
(SO)
A cura di Luigi Cadore e Monastier Franca
“INSIEME PER IL BENE”
BOLLETTINO
INTERPARROCCHIALE
DI SOSPIROLO - GRON (BL)
Direttore responsabile:
don Alfredo Levis
Responsabile ai sensi di legge:
don Lorenzo Dell’Andrea
Iscrizione al Tribunale di Belluno n. 14/85
Stampa: Tipografia Piave srl – Belluno
Hanno collaborato:
Adriano Caldart, Andrea Manfroi, Antonio
D’Incà, Attilia Troian, Benito Cadore, Brigida Balzan, Daniele Casanova, Delia De Bon, Denise De
Zanet, Denny Lise, Elvio De Dea, Enzo De Cian,
Fabio Pioggia, Federico Brancaleone, Flavia Vedana, Francesco Vedana, Gianni Piccolin, Gianni Troian, Itala Moretti, Jenny Rivolta, Luigi Cadore, Luisa Vedana, Marta Sanniti, Teresa Vedana, Monia Argenta, Nicola Cadore, Noris Pison, Paola Carlin, Pieranna Casanova, Rachele De Cian, Rita Lovatel, Roberto Case, Rudy Vallet, Serafina Moretti, Ugo Vedana.
Il bollettino è pubblicato anche sul sito:
www.sospirologron.it
NB: Tutti gli articoli dovrebbero essere firmati. Quelli non firmati sono dell’Direttore.
Note di Redazione:
A tutti i collaboratori
del Bollettino interparrocchiale:
Vi informiamo che è stata creata una casella di
posta elettronica apposita per il bollettino.
Vogliate mandare il materiale (che potrete far
pervenire in qualsiasi momento dell’anno) per
i prossimi numeri a questo indirizzo:
[email protected]
Grazie per la preziosa collaborazione.
ATTENZIONE
Il Bollettino “Insieme per il Bene” viene
spedito a più di 400 persone. Siccome non
si ha un riscontro se arriva a tutti, se è gradito, e se spese aumentano, con il prossimo numero verrà inviato solo agli indirizzi di cui c’è sicurezza.
Ci aspettiamo una conferma (non un Abbonamento!). Solo un segno di accettazione. Grazie.
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