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PERSONALE ATA, IL PERCHÉ DELLA PROTESTA

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PERSONALE ATA, IL PERCHÉ DELLA PROTESTA
L e S e g r e t e r i e R e g i o n a l i d e l F r i u l i Ve n e z i a G i u l i a
PERSONALE ATA,
IL PERCHÉ DELLA PROTESTA
LO STATO DI AGITAZIONE
Il personale tecnico, amministrativo e ausiliario della scuola è in stato di agitazione. Una scelta assunta con l’inizio
dell’anno scolastico, per denunciare le enormi carenze nelle dotazioni di personale. Gli ATA, in queste condizioni, non
sono in grado di garantire il corretto funzionamento delle scuole anche con riferimento alla loro apertura.
MENO SERVIZI, MENO SICUREZZA
Saranno fortemente pregiudicati sia i servizi di pulizia e sorveglianza che le funzioni amministrative,
nonché le attività di laboratorio con un pesante aggravio dei carichi di lavoro,
a danno del personale ATA e con riflessi negativi anche per quello docente.
GLI ERRORI DELL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
Sul problema abbiamo aperto un lungo confronto con l’Ufficio scolastico regionale, che si è però chiuso in modo
assolutamente negativo. Queste, infatti, le decisioni dell’Usr
➨ Il numero dei posti autorizzati è insufficiente
➨ l’Usr, nonostante abbia la facoltà di farlo, non autorizza i posti in deroga necessari a «garantire il regolare
funzionamento dei servizi scolastici, nel rispetto delle norme contrattuali sull’orario di lavoro»
➨ l’Usr ha assegnato in organico di fatto solo 40 posti e 12 ore, a fronte di 144 posti che i dirigenti scolastici hanno
richiesto per far fronte alle situazioni di criticità
CENTO POSTI IN MENO
Oltre cento posti in meno rispetto a quelli richiesti dalle scuole dimostrano come non si è tenuto conto delle effettive
esigenze del sistema scolastico pregiudicandone l’effettivo funzionamento.
DIMENSIONAMENTO MIOPE
L’adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto, così gestito, non tiene conto neppure della trasformazione
della rete scolastica conseguente al nuovo piano di dimensionamento. Si pregiudica infatti la funzionalità degli Istituti
comprensivi di nuova costituzione, soprattutto quelli tra i 1.200 e i 1.800 alunni, voluti dalla Giunta regionale,
con ripercussioni negative sull’intero sistema scolastico.
SULLA BASE DEI MOTIVI INDICATI CGIL – CISL – UIL – SNALS
COMPARTO SCUOLA PROCLAMANO LO STATO DI AGITAZIONE!
PARTECIPA AL PRESIDIO DI PROTESTA CHE SI TERRÀ
CONTESTUALMENTE ALL’INCONTRO CON IL PREFETTO REGIONALE
IL GIORNO 19 SETTEMBRE ALLE ORE 10.00 DAVANTI ALLA
PREFETTURA DI TRIESTE IN PIAZZA DELL’UNITÀ D’ITALIA
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