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Una logistica DI NOBILI ORIGINI

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Una logistica DI NOBILI ORIGINI
72 TECNOLOGIA
QUANDO LA LOGISTICA È STRATEGIA
Una logistica
DI NOBILI ORIGINI
A cura della Redazione
Nulla è lasciato al caso presso la Nobili
Rubinetterie di Borgomanero (NO). Presso
l’avveniristico stabilimento di Suno nell’alto
novarese la logistica occupa un ruolo di primo
piano, diretta conseguenza di un’analisi strategica che ha impegnato il vertice dell’impresa in prima persona
“I nostri clienti – dice Alberto
Nobili (foto) – non fanno più
magazzino né di prodotti finiti
né di ricambistica perché destinano altrove le loro risorse e perché vogliono evitare
immobilizzi di capitale. Ma
esigono che quanto ordinato
arrivi subito, nell’arco di poche ore: per questo chi è in
grado di consegnare in tempi
certi e veloci cresce, chi arriva
in ritardo muore”
A
lla Nobili Rubinetterie (vedi
box) la logistica è una faccenda seria: il vostro umile
cronista lo capisce dopo cinque
minuti quando, fatto accomodare
in un’avveniristica sala riunioni,
incontra Alberto Nobili, carismatico ed energico imprenditore di
seconda generazione, 35 anni di
presenza in azienda, accompagnato
dall’Operations Fabio Fondacaro:
“I nostri clienti – esordisce Nobili
– non fanno più magazzino, né di
prodotti finiti né di ricambistica,
perché destinano altrove le loro
risorse e perché vogliono evitare
immobilizzi di capitale. Ma esigono che quanto ordinato arrivi
subito, nell’arco di poche ore: per
questo chi è in grado di consegnare
in tempi certi e veloci cresce, chi
arriva in ritardo muore”.
L’esordio di Nobili ci rivela due
punti essenziali per una logistica
vincente: in primo luogo quanto
sia determinante l’impegno diretto
e convinto dei vertici aziendali sui temi connessi alla supply
chain. Quindi l’importanza che
l’organizzazione del magazzino e
i conseguenti investimenti in alta
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tecnologia siano subordinati ad
un’analisi complessiva e trasversale
che coinvolga tutte le dinamiche
aziendali e l’intera catena del valore: marketing, posizionamento
di mercato, qualità del prodotto,
valenze commerciali: “La rubinetteria – spiega infatti Nobili – non
è più il prodotto “povero” e standardizzato di trent’anni fa quando
veniva installato dal costruttore e
resisteva sino all’usura per decenni.
Oggi un rubinetto, un impianto
doccia sono anche e spesso soprattutto un oggetto di design,
tant’è vero che gli show room,
Da sinistra a destra: Fabio Fondacaro delle Operations Nobili, Nicoletta Ognibene,
al vertice della U.T.I.T. di Modena e Marco Santi, direttore commerciale U.T.I.T.,
partner tecnologico della riorganizzazione logistica dell’impresa
quale canale distributivo, hanno
assunto un’importanza mai vista.
Oggi un rubinetto è un prodotto
tecnologico di altissima fattura, a
partire dalla scelta dei materiali,
salubri e atossici, ben diversi dal
piombo di una volta, per arrivare
ai componenti interni, le cartucce
che gestiscono il flusso in uscita”.
Del resto ci basta guardarci attorno: la sala dove ci troviamo sembra una sala museale, con alcuni
esemplari della produzione Nobili
esposti in nicchie che con sapienti
giochi di luce ne esaltano le caratteristiche estetiche. Per il “cuore”
tecnologico ci pensa il nostro interlocutore: “Ho visto con i miei
occhi, in Cina, realizzare rubinetti
con materiali di scarto. Non oso
pensare ai danni per la salute. E
sulla qualità del prodotto non ci
sono paragoni: io ho l’orgoglio di
poter affermare che i nostri rubinetti sono italiani al 100%, tutti
i componenti, plastici e metallici,
sono realizzati nel nostro stabilimento, la qualità è trasversale dal
progettista sino alle linee di produzione, ciascun nostro prodotto o
componente vanta una collezione
di certificati di qualità”. Veniamo
quindi introdotti in un mondo iniziatico fatto di flussi, miscelatori e
“cartucce”, cioè meccanismi spesso
disegnati dal nostro interlocutore,
che governano con infinitesimale
Le frasi
“Il rubinetto non è un foro da
cui esce dell’acqua: è un capolavoro di micro-meccanica. E
anche di logistica”
“Non ci stanchiamo mai di
investire e di innovare: non ha
importanza cosa abbiamo fatto
oggi, ma cosa faremo domani”
“I nostri investimenti in tecnologia ed automazione ci
permettono di contenere i costi
mantenendoci competitivi senza abbassare la qualità”
precisione e affidabilità (qui il
concetto di rubinetto che “perde”
deve equivalere a bestemmiare in
chiesa) la gestione del prezioso
liquido.
TECNOLOGIA 73
La Nobili Rubinetterie è un’azienda di eccellenza nel comparto della rubinetterie.
La superficie dei suoi magazzini (materie prime, semi-lavorati, componenti,
prodotti finiti) impegna 45mila metri quadri coperti ad alta automazione. I
prodotti finiti (oltre 2.500 codici) sono esempi non solo di altissima tecnologia
ma di straordinario design venduti in tutto il mondo
Il tutto moltiplicato per circa
2.500 referenze di prodotto finito,
tutte in uscita da linee di produzione e assemblaggio in ambienti
puliti ed efficienti, lontanissimi
da certi “antri” visitati non solo
in Cina ma anche in Italia. “Uno
show–room – chiosa Nobili – spesso ordina sul venduto. Spesso si
tratta di ambienti di poche decine
di metri quadrati. Ma anche il
tradizionale grossista tende ad abbattere lo stock. Una logistica tesa
e con errori azzerati è una componente fondamentale del nostro
successo: siamo leader di mercato
in Italia e tra i leader mondiali
(l’export copre il 65% del fatturato
aziendale - NdR) grazie non solo
alla qualità dei prodotti ma anche
alla qualità della logistica”. Non a
caso, asserisce Nobili “deteniamo le
più significative quote di mercato
in quei Paesi dove le normative
sono più severe. Una normativa
rigorosa limita la concorrenza sleale
e ci impegna ad essere sempre più
bravi, sempre più performanti nei
nostri processi di ricerca e sviluppo”. Un ricerca della qualità che
se trova il suo vertice nel prodotto
di alta gamma garantisce a cascata
standard di eccellenza anche all’apparentemente più umile prodotto
da banco.
Il pilota di Formula Uno
Spetta quindi a Fabio Fondacaro
farci da guida all’interno della
Nobili, e non a caso l’”Operation
man” la prende alla lontana mettendo a dura prova la resistenza
fisica del vostro cronista accompagnato in un tour de force cultural/
podistico che inizia dalle aree di
produzione, attraversa le linee di
assemblaggio e i vari magazzini per
sfociare infine nell’area spedizioni.
Le Operations sono la funzionepilota cui Nobili ha affidato la
guida della sua logistica da Formula Uno: “I nostri investimenti in
tecnologia ed automazione – dice
Fondacaro – ci permettono di
contenere i costi mantenendoci
Particolare del magazzino prodotti finiti: Le Operations hanno evidenza aggiornata sui volumi, i tempi, le scadenze, le eventuali urgenze e quindi governano
da una sola metaforica Control Tower l’intera supply chain sia di produzione
che distributiva: una visione trasversale tra produzione e logistica
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competitivi senza abbassare la qualità” ed evidentemente neppure la
quantità: mediamente sono 12.000
i rubinetti prodotti / giorno, dalle
“grandi tirature” riservate ai prodotti da banco sino alle miniserie
(10÷30 pezzi) di altissimo design
per gli show room più sofisticati.
Un canale, quest’ultimo, in rapida
crescita e che se oggi rappresenta il
20% del fatturato si stima possa arrivare entro pochi anni ad assorbire
il 50% della produzione Nobili.
Focus sulla logistica
Il focus sulla logistica ha origine
circa sei anni fa, diretta conseguenza dello scenario strategico disegnato dal titolare: ordini
frazionati, flussi tesi, continuo
aggiornamento della gamma, sua
estensione dal prodotto da banco
all’oggetto di design, apertura del
multicanale con l’affiancamento al
tradizionale sbocco della filiera termo – idraulica anche degli showroom, aumento delle referenze sia
di componenti che di prodotto
finito, incremento dei volumi: “È
in quel periodo che viene varato
un piano di investimenti per auto-
matizzare la logistica allo scopo di
guadagnare in efficienza e ridurre i
costi. È in quel periodo – prosegue
Fondacaro - che la logistica diventa
trasversale all’impresa con sistemi
avanzati di gestione dei flussi fi-
sici e informativi, dall’ordine alla
spedizione”.
Oggi l’ordine espressione delle
attività commerciali viene immediatamente caricato a sistema e
acquista piena visibilità per tutte
le funzioni aziendali generando
le conseguenti operatività, dalle
verifiche contabili/amministrative all’informazione alle vendite
che sono in grado di monitorare
La carta d’identità
Ragione sociale: Carlo Nobili spa
Settore di riferimento: azienda di eccellenza nel comparto della
rubinetteria
Superficie dei magazzini (materie prime, semi-lavorati, componenti, prodotti finiti): 45.000 metri quadri coperti
Obiettivo dell’intervento: movimentazione prodotti finiti e allestimento ordini
Focus tecnologico: trasferimento delle UDC (Unità di Carico) andata
piene e ritorno vuote in tunnel sopraelevato tra area di produzione
e area di spedizione. In quest’ultima realizzazione di un’area per
allestimento ordini completa di linee etichettatura, nastratura, reggiatura, baie smistamento e spedizione e completa del software
gestionale di codifica per un volume di produzione di 1.000 colli ora.
Anno di entrata in esercizio magazzino logistica: 2010
Tipo di UdC movimentate: Cartoni (min. 340 x 375 x h 360 / max
515 x 840 x h 540 mm; min. 2/max 40 kg). Cestoni (800 x 1.200 x
h1.035 max 400 kg)
Operatori per turno di lavoro: 10
Referenze di prodotto finito: 2.500
Referenze componenti e semi - lavorati: circa 30.000
Rubinetti mediamente prodotti/giorno: circa 12.000
Fornitore tecnologico: U.T.I.T. di Modena
Particolare dell’area spedizioni: le rulliere motorizzate e i sistemi automatici
gestiscono i cestoni dove sono stati allocati i prodotti relativi agli ordini avviandoli ai controlli finali di coerenza ordine/prelevato, confezione, nastratura ed
etichettatura personalizzata, eventuale reggiatura e infine espulsione presso
una delle dieci baie di spedizione
costantemente lo stato di avanzamento dell’ordine.
Le Operations, in particolare, hanno evidenza aggiornata sui volumi,
i tempi, le scadenze, le eventuali
urgenze e quindi governano da
una sola metaforica Control Tower l’intera supply chain sia di
produzione che distributiva robustamente supportate da sofisticati
elementi di intelligenza artificiale
che propongono le attività le quali,
una volta validate dal responsabile,
diventano esecutive.
Una visione trasversale senza soluzione di continuità tra produzione
e logistica: non potrebbe essere
altrimenti stante la presenza di
diverse aree di stoccaggio (per
un totale di oltre 30.000 codici)
dove si alternano materie prime,
semi-lavorati, componenti - usciti
74 TECNOLOGIA
dalle zone dedicate alle lavorazioni
meccaniche, stampaggio plastica
e robot asserviti alle mansioni di
pulitura e lucidatura - e prodotti
finiti.
Certamente i magazzini più importanti sono due: “il primo,
adiacente alle linee di montaggio,
propone codici allocati in modo
razionale in modo da facilitare le
successive fasi di trasferimento a
bordo linea. Il secondo, dedicato
ai prodotti finiti – illustra il nostro
interlocutore – è strutturato su
quattro livelli (i due inferiori per
le operazioni di picking, i superiori
per lo stoccaggio) tramite 10.000
posti pallet. Anch’esso è totalmente
mappato in radio frequenza e il
WMS (Warehouse Management
System - NdR) governa le fasi che
dallo stoccaggio transitano sino alla
spedizione finale grazie a missioni
di picking affidate a personale a
bordo di carrelli commissionatori.”
In questa “cittadella tecnologica”
un ruolo particolare riveste un tunnel di collegamento sopra-elevato
rispetto alla viabilità interna e
che permette il trasferimento dei
prodotti dalle linee di produzione
al magazzino prodotti finiti: il
tunnel (di progettazione e produzione U.T.I.T.) opera in modalità
totalmente automatizzata grazie
Nobili: the best technology for water
Fondata nel 1954 da Carlo Alberto Nobili, la Carlo Nobili Rubinetterie è oggi la più importante impresa italiana nel settore della
rubinetteria. Guidata dall’imprenditore di seconda generazione
Alberto Nobili affiancato al vertice dell’impresa dal fratello Pierluigi e dalla sorella Maria Grazia, la Nobili Rubinetterie produce
il 100% dei componenti e dei prodotti finiti all’interno dei propri
stabilimenti. Fortemente radicata nel territorio novarese (tramite
le sedi di Borgomanero, Suno e Dormelletto) estende oggi le sue
attività commerciali in tutto il mondo con una gamma articolata
di prodotti che spaziano dal prodotto da banco al più sofisticato
prodotto di alta gamma. Il sito di riferimento è: www.grupponobili.it
Questi i principali parametri dell’azienda:
200 milioni: il fatturato
65%: la quota di fatturato dovuta all’export
10%: la percentuale del fatturato investita in nuovi reparti
e macchinari negli ultimi tre anni
490: i dipendenti
365.000 metri quadri: lo spazio dedicato alla produzione
9: gli stabilimenti
60: le serie a catalogo
a rulliere motorizzate, ascensori e
sistemi robotizzati di movimentazione e controllo.
Il sistema informatico genera le
missioni di prelievo giornaliere,
missioni che ottimizzano i percorsi dei pickeristi dando priorità, secondo un classico sistema
a matrice, a tipologia cliente e
tipologia prodotto. L’ottimizza-
All’uscita delle baie di spedizione (foto) il sistema procede alla stampa della
packing list e dell’etichetta di destinazione finale che riassume codici e contenuto di ogni invio a beneficio del destinatario che si ritroverà esplicitata (codice
+ descrizione) sia una sintesi riassuntiva del pallet nella sua interezza sia il
contenuto specifico di ogni imballo
zione dei percorsi all’interno del
magazzino, date le dimensioni (di
prassi all’interno della struttura ci
si muove… in bicicletta), ha un
rilievo del tutto particolare per
incrementare la produttività: “La
totale visibilità degli ordini, delle
scadenze e delle disponibilità ci
permette di pianificare le missioni
di prelievo ottimizzando canale,
cliente, date di consegna, carichi e
spedizioni” dice Fondacaro.
I commissionatori, guidati dalla
radiofrequenza, utilizzano per il
prelievo (gestito in logica FIFO
(First In – First Out - NdR)) dei
cestoni all’interno dei quali, in
funzione dei volumi, l’operatore
posiziona geograficamente i prodotti corrispondenti a “n” ordini
(mediamente da 1 a 4). Tutte le
attività sono guidate tramite lettori
barcode che attivano le missioni,
indirizzano l’operatore alla corretta
postazione, evidenziano item e
quantità da prelevare, chiedono
conferma, tramite lettura dei codici
tomatici che li avviano a postazioni
dove il responsabile, in una logica
che tende ad azzerare le possibilità
di errore, predispone una o più
scatole le cui caratteristiche sono
suggerite dal sistema in funzione
dell’ordine, procede allo svuotamento del cestone, compie un’ulteriore verifica di corrispondenza
tra ordine e contenuto tramite
lettore barcode e avvia le scatole
ad una terza e definitiva griglia di
controllo: una soluzione U.T.I.T.
che, avendo a data base le caratteristiche di ciascun prodotto (peso
e dimensioni), verifica la coerenza
tra peso totale e contenuto.
Infine, tramite rulliere motorizzate
e apparecchiature automatiche
di produzione U.T.I.T., le scatole transitano per le stazioni di
nastratura, etichettatura (anche
personalizzata) ed eventuale reggiatura, sempre senza intervento di
operatori: sull’intera linea abbiamo
visto sovrintendere a tutte le operazioni una sola risorsa.
a barre di postazione e prodotto,
del prelievo eseguito testandone la
corrispondenza all’ordine.
Infine i cestoni vengono depositati
nell’area spedizione e gestiti tramite rulliere motorizzate e sistemi au-
Infine le scatole vengono espulse
presso una delle dieci baie di spedizione tramite sistemi automatici
di indirizzamento e pallettizzazione, pronte per il prelievo da
parte del trasportatore, ma non
La logica di stabilimento supportata da potenti soluzioni informatiche rende
organici e coerenti i collegamenti tra produzione (nelle foto particolari della
sezione lavorazione materie plastiche e macchine utensili) e i diversi magazzini:
“La logistica è trasversale all’impresa con sistemi avanzati di gestione dei flussi
fisici ed informativi, dall’ordine alla spedizione” – dice Fondacaro
8QDORJLVWLFDGL1RELOLLQGG
prima di essere sottoposte ad una
definitiva associazione ordine /
pallet / spedizione. È in questa
fase che finalmente il sistema a
corononamento di cotante attività
procede alla stampa della packing
list e dell’etichetta di destinazione
Automatizzare la logistica,
guadagnare
in efficienza,
ridurre
i costi
finale che riassume codici e contenuto di ogni invio a beneficio
del destinatario che si ritroverà
esplicitata (codice + descrizione)
sia una sintesi riassuntiva del pallet
nella sua interezza sia il contenuto
specifico di ogni imballo.
La baia di uscita viene assegnata
dal sistema e inequivocabilmente
assegnata ad uno specifico trasportatore: “Questa procedura – dice
Fondacaro – grazie a sistemi di
verifica e controllo ridondanti
ma efficacemente predisposti per
eliminare colli di bottiglia e rallentamenti, ha azzerato gli errori nella
gestione del flusso, dal magazzino/
prelievo alla consegna finale”.
Ci allontaniamo da Suno e dalla
Nobili Rubinetterie con l’animo
sollevato: abbiamo conosciuto un
imprenditore che per superare la
concorrenza del Far East punta sul
serio sull’eccellenza del prodotto,
l’innovazione, la qualità estrema
nella produzione e nella logistica.
E da stasera guarderemo con più
rispetto al vecchio rubinetto di
casa, piccolo miracolo di micromeccanica e di logistica, che forse
è ora di cambiare.
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