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famiglie nobili del regno di napoli in uno stemmario seicentesco

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famiglie nobili del regno di napoli in uno stemmario seicentesco
Società Italiana di Studi Araldici – XXIV Convivio Scientifico – Roma, 17-18-19 novembre 2006
FAMIGLIE NOBILI DEL REGNO DI NAPOLI
IN UNO STEMMARIO SEICENTESCO INEDITO*
Vincenzo Amorosi – Angelandrea Casale – Felice Marciano
Presso la Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli, nella Sezione
Manoscritti e Rari, è conservato uno stemmario seicentesco manoscritto di autore ignoto.
L‟origine della raccolta dei manoscritti della Biblioteca Nazionale di Napoli risale agli
ultimi decenni del Settecento quando, con decreto di Re Ferdinando IV di Borbone, fu istituita
la Reale Biblioteca di Napoli e fu avviato il trasferimento nella sede del Palazzo degli Studi
(oggi Museo Archeologico) delle raccolte librarie fino ad allora dislocate nella reggia di
Capodimonte. La Biblioteca fu aperta al pubblico il 13 gennaio 1804, sotto il regno di
Ferdinando IV. Nel 1816 divenne Reale Biblioteca Borbonica e, con l‟Unità d‟Italia, in virtù
del decreto n. 130 del 17 ottobre 1860, fu dichiarata Biblioteca Nazionale. Nel 1922 fu
trasferita definitivamente nel Palazzo Reale, in piazza del Plebiscito.
Nel corso di due secoli, acquisti e donazioni hanno reso la raccolta dei manoscritti della
Nazionale una delle collezioni più importanti tra quelle esistenti non solo in Italia, ma anche
in Europa.
Tornando allo stemmario, la sua collocazione é: X. A. 42.
Alcuni scrittori di storia locale e di araldica lo hanno consultato e spesso citato nelle loro
opere, qualche volta riportando anche immagini degli stemmi, ma mai si é trattato
organicamente e dettagliatamente dell‟intero stemmario.
Solo Scipione Volpicella, nell‟articolo Armi gentilizie riportate nei manoscritti della
Biblioteca Nazionale di Napoli, pubblicato ne L’Araldo, almanacco nobiliare del Napoletano
1879 (pp. 95-115), nel trattare di sei manoscritti araldici conservati alla Nazionale, dedica 34
righe allo stemmario X. A. 42.
____________
* Gli autori ringraziano per la cortese disponibilità il dott. Mauro Giancaspro, Direttore della
Biblioteca Nazionale di Napoli, che ha facilitato la ricerca ed autorizzato la pubblicazione, i
funzionari dott. Vincenzo Boni, dott.ssa Serena Lucianelli e dott.ssa Mariolina Rascaglia per la
preziosa collaborazione, nonché il dott. Angelo Scordo, che ha segnalato l’articolo del Volpicella ed
incoraggiato il presente contributo.
Al termine del suo articolo il Volpicella riporta, in ordine alfabetico, l‟elenco delle
famiglie le cui armi sono inserite nei suddetti sei manoscritti, senza però specificare la loro
singola suddivisione.
Il medesimo manoscritto da noi studiato nell‟autunno del 2003, di dimensioni 39 cm di
altezza per 27 cm di larghezza, si presenta in ottima conservazione, con rilegatura cartonata di
colore marrone scuro. I 126 fogli che lo compongono sono tutti in carta pergamenacea. Le
famiglie inserite in esso assommano al numero di 1.266 per un totale di 1.485 stemmi.
Fino al foglio 113 recto gli stemmi ivi contenuti sono tutti a colori tranne pochissimi
disegnati a china con inchiostro nero. I fogli numerati da 113 verso a 116 verso sono bianchi.
Col foglio 117 recto inizia l‟indice delle famiglie del Regno ascritte ai cinque seggi nobiliari
della città di Napoli: Nido, Capuana, Montagna, Portanova e Porto. Seguono le famiglie
estinte di detti seggi, indi “quelle che sono fuori seggio e di tutte le Città et Terre del Regno”.
L‟indice termina al foglio 126 verso col quale, come detto precedentemente, si chiude il
manoscritto.
Il recto del 1 foglio reca il titolo “Famiglie illustrissime e nobili che sono nelli cinque
seggi di questa fidelissima Città di Napoli, antiche, e moderne, per alfabeto”, a cui segue lo
stemma di Napoli e gli stemmi dei cinque seggi nobiliari in cui era suddivisa la capitale del
Regno. Qui iniziano anche le famiglie del sedile Capuano. Al foglio 8 recto principiano le
“Famiglie estinte di Seggio di Capuano”; al foglio 10 recto hanno inizio le “Famiglie
Illustrissime e Nobili di Seggio di Nido, antiche et moderne”; al foglio 16 recto troviamo le
“Famiglie Stinte di Capuana – Famiglie Stinte del Seggio de Nido Stinte”; al foglio 16 verso
hanno inizio le “Famiglie Illustrissime e Nobili di Seggio de Nido ogge stinte”; al foglio 18
verso le “Famiglie Illustrissime di Seggio di Montagna Nobilissime”; al foglio 20 recto
troviamo le “Famiglie estinte del Seggio di Montagna”; al foglio 24 recto hanno inizio le
“Famiglie Illustrissime e Nobile di Seggio di Porto”; al foglio 26 recto iniziano le “Famiglie
estinte di Seggio de Puorto”; al foglio 28 recto principiano le “Famiglie Illustrissime e Nobile
di Seggio di Portanova”; al foglio 30 recto ci sono le “Famiglie stinte del Seggio di
Portanova”; al foglio 32 recto principiano le “Famiglie Nobili et Illustrissime estra Sedile”.
Sul verso del 1° foglio in alto, c‟è la seguente annotazione: “Le signiate con la croce
rossa sono famiglie estinte, o arme dismesse”.
Da un attento studio delle famiglie i cui stemmi sono inseriti nel manoscritto, le notizie
genealogiche che si possono ricavare non vanno datate oltre la prima metà del XVII secolo.
Inoltre un‟altra caratteristica peculiare del Seicento, fornita dalla scrittura utilizzata
dall‟autore ignoto, è l‟indicazione del numero 1 con la i e di tutti gli altri numeri dall‟11 (ii) al
19 (i9) e quelli utilizzanti il numero 1 (i) come ad esempio il 21 (2i), il 31 (3i) etc… . E‟ da
considerare pertanto errata l‟affermazione del succitato Volpicella che il manoscritto X. A.
42. è ”a credere lavoro del principio del secolo XVIII”. A rafforzare la nostra tesi ci viene in
aiuto un atto del 2 marzo 1653 che tratta della reintegra della Nobiltà della città di Scala della
famiglia Marciano, esistente presso l‟Archivio di Stato di Salerno (Fondo Notai del „600,
notaio F. Campanile di Scala, busta 6682, vol. 1653, foll. 48r-49v). Difatti nell‟elenco delle
famiglie nobili della detta Città, inserite nel manoscritto, manca la Marciano, la quale è
menzionata invece facente parte di quel sedile in opere successive al 1653, quali i “Discorsi
postumi del signor Carlo de Lellis” di Domenico Conforto, del 1701, le “Memorie storicodiplomatiche dell’antica Città e Ducato di Amalfi” di Matteo Camera, del 1881 ed altri lavori
di storia araldico-genealogica.
Il manoscritto riporta, tranne poche eccezioni, 12 stemmi per pagina, posti su quattro fila,
nella parte riguardante la città di Napoli e i suoi Sedili; 20 stemmi per pagina, posti su cinque
fila, in quella attinente le città del Regno.
Da segnalare la ricca simbologia che accompagna molti stemmi, specialmente di
famiglie nobili della città di Napoli. Corone, cappelli cardinalizi, croci, simboli di ordini
cavallereschi, ci testimoniano la precisione del disegnatore nell‟illustrare l‟elevata posizione e
il rango di alcune particolari famiglie.
Per quanto riguarda gli stemmi delle “Famiglie Nobili che sono in diverse Città del
Regno”, bisogna precisare che gli stemmi delle famiglie sono sempre preceduti dallo stemma
della città di appartenenza, qualche volta vuoto o solo abbozzato. Questa sezione inizia al
foglio 50 verso con gli stemmi delle famiglie della città di Amalfi (n. 27 famiglie riportate).
Al foglio 51 verso, vi sono quelle di Aversa (n. 28 famiglie); al foglio 53 recto quelle della
città dell‟Aquila (n. 53 famiglie); al foglio 56 recto quelle di Bari (n. 26 famiglie); al foglio
57 recto di Barletta (n. 29 famiglie); al foglio 59 recto di Brindisi (n. 9 famiglie) e di Bitonto
(n. 24 famiglie); al foglio 61 recto di Benevento (n. 40 famiglie); al foglio 63 recto di Capua
(n. 142 famiglie riportate, di cui 12 extra sedile e 72 con il solo stemma senza il nome della
famiglia); al foglio 68 recto di Caserta (n. 5 famiglie) e di Castellammare di Stabia (n. 24
famiglie); al foglio 69 recto di La Cava (Cava de‟ Tirreni, con n. 15 famiglie riportate) e di
Chieti (n. 8 famiglie); al foglio 70 recto di Penna (Penne, con n. 3 famiglie), di Crapa
(Capri, con n. 3 famiglie), di Conversano (n. 4 famiglie) e di Cosenza (n. 86 famiglie); al
foglio 74 recto di Catanzaro (n. 6 famiglie); al foglio 75 recto di Cotrone (Crotone, con n. 6
famiglie riportate, di cui Protospataro con lo scudo vuoto) e di Gaeta (n. 33 famiglie); al
foglio 77 recto di Giovinazzo (n. 29 famiglie); al foglio 78 recto di Gragnano (n. 18
famiglie); al foglio 79 recto di Eboli (n. 18 famiglie); al foglio 80 recto di Gifuna (Giffoni
Valle Piana, con n. 3 famiglie), dell‟isola d‟Ischia (n. 16 famiglie riportate, di cui Calergi con
lo scudo vuoto); al foglio 81 recto di Lettere (n. 14 famiglie) e di Lecce (n. 39 famiglie); al
foglio 83 recto di Lucera (n. 2 famiglie); al foglio 84 recto di Lanciano (con n. 11 famiglie,
ma vi è disegnato uno scudo abbozzato e anonimo); al foglio 85 recto di Manfredonia (n. 4
famiglie) e di Matera, di cui nessuna famiglia è citata e i 10 scudi sono vuoti; al foglio 86
recto di Melfi (l‟autore pur avendo preparato ben 20 scudi, non raffigura in essi alcuna
famiglia nobile ascritta a quel sedile); al foglio 87 recto di Molfetta (n. 7 famiglie); al foglio
88 recto di Monopoli (n. 3 famiglie ed 1 anonima con stemma abbozzato); al foglio 89 recto
di Nardò (n. 27 famiglie); al foglio 91 recto di Nocera (Nocera dei Pagani, con n. 11
famiglie) e di Nola (n. 22 famiglie); al foglio 93 recto di Ostuni (n. 11 famiglie, di cui
Carduccio con lo scudo vuoto) e di Pozzuoli (n. 8 famiglie); al foglio 94 recto di Raviello
(Ravello, con n. 11 famiglie); al foglio 95 recto di Reggio (con 6 scudi vuoti), e Rossano (con
16 scudi di cui 14 vuoti e due pieni raffiguranti le armi delle famiglie Casella e Malena); al
foglio 98 recto di Salerno (n. 67 famiglie); al foglio 102 recto di Sorrento (n. 35 famiglie, di
cui Domini Alessandri con lo scudo vuoto); al foglio 104 recto di Sanseverino (con n. 14
famiglie) e Sessa (Sessa Aurunca, con n. 10 famiglie); al foglio 106 recto di Scala (n. 6
famiglie); al foglio 107 recto di Sulmona (n. 18 famiglie); al foglio 108 recto di Stilo (n. 1
famiglia) e di Taranto (n. 21 famiglie); al foglio 110 recto di Tiano (Teano, con n. 9
famiglie); al foglio 111 recto di Trano (Trani, con n. 19 famiglie, di cui la Berlinciero con lo
scudo vuoto); al foglio 112 recto di Tropea (n. 2 famiglie); al foglio 113 recto di Troia (con
5 famiglie riportate).
Riportiamo di seguito l‟elenco delle famiglie le cui armi sono presenti nel manoscritto:
Abate, Abenanti, Abenavolo, Acciaioli, Acciapaccio, Acconciagioco, Acconciaioco,
Accrociamuro, Acerra, Aciapaccio, Afeltrio, Afflitto, Agnese, Aiello, Aierbo, Aiossa, Alagni,
Albano, Albertino, Albino, Aldemoresco, Aldonato, Alemagna, Alesantro, Alfano, Alfiero,
Alitto, Alois, Alope, Altomare, Alunno, Amabile, Amalfetano, Amato, Ametrano, Amice,
Ammirato, Ammone,
Amone, Andrea, Andreotto, Anfora, Angelino, Angelo, Anglo,
Antignano, Antinoro, Antonelli, Apenna, Apocio, Aponte, Aprani, Apreia, Apuczo, Aquano,
Aquaviva, Aquino, Aragona, Arbusto, Arcamone, Arcella, Arcuccio, Arcucio, Ardingelli,
Arduino, Arena, Argencio, Aristotile, Aritti, Arnone, Aspriello, Assante, Ataldo, Atenisio,
Attuso, Auria, Avanzo, Aversano, Azzia.
Bacco, Badetti, Bagniarda, Baiano, Baldachino, Baldascino, Baldino, Balestriere, Balzo,
Balzo Ursino, Baracchia, Barattuccio, Barbaro, Barbato, Barnaba, Barone, Barrese, Barrile,
Bassi, Beccaria, Beccuti, Bellante, Belmonte, Belprato, Beltraffo, Beltrano, Belvedere,
Benedetti, Benedicto, Benincasa, Berlinciero, Bernaudo, Bianco, Bilotta, Bisantizzo, Bisballo,
Biscio, Bivero, Blanco, Boccapianola, Boccapigno, Boccatorto, Boccia, Boccicorsi, Boffa,
Bolgarelli, Bolvito, Bombini, Bonamano, Bonconti, Boni, Bonifatio, Bonismiro, Bonito,
Borges, Borso, Bove, Bovio, Bozzuto, Braida, Brancaccio, Brancalione, Brancia, Branconij,
Brangia, Brisac, Bruno, Buccariello, Bucciarelli, Bucco, Bucino, Budetti, Bulgaro, Buniello,
Buonamico, Buoncompagno, Buonhomo, Burgariello, Burrello, Burri, Burriello, Buttino.
Cabaniglia, Cabassi, Cacace, Caccavo, Cafaro, Cafatini, Caiazza, Calamazza, Caldora,
Calergi, Calosirto, Campana, Campatillo, Campegia, Campitello, Camponeschi, Cannido,
Cannuto, Cantelmo, Capano, Capasino, Capasso, Capece, Capello, Capobianco, Capograsso,
Capomazza, Caposcrofa, Cappa, Cappasanta, Caprucci, Capua, Capuano, Caputo, Caracciola,
Caracciolio, Caracciolo Bianco, Caracciolo Caragniano, Carapisciotti, Caravita, Carbone,
Cardines, Cardoino, Cardona, Carduccio, Carli, Carlino, Carlone, Carmignano, Carnato,
Carnegrassi, Caroleo, Carrafa , Carrafa Spina, Carrano, Carrettone, Carvoniello, Casamarte,
Casella, Castagna, Castagnola, Castaldo, Castellammaro, Castello, Castellomico, Castica,
Castiglia,
Castigliano, Castiglione, Castriota, Castrocucco, Castromediano, Catalano,
Catanei, Catignani, Catognio, Cava, Cavalcante, Cavalieri, Cavallaro, Cavallo, Cavaselice,
Celano, Celsi, Cenatiemporo, Cent‟onze, Centeglia, Ceraso, Certa, Cesarino, Cessa,
Ceste, Chiurlia, Chizzini, Ciacci, Ciampelli, Cicada, Cicala, Cicalese, Cicaro, Ciciniello,
Cicino, Cimbro, Cimino, Cioffo, Citarella, Clari, Cloriux, Cocchiola, Coclubetti, Cognetta,
Colonna, Comite, Commonte, Comparato, Concilij, Condestabule, Confaloni, Controvieri,
Coppola, Corbo, Corcione, Corniger, Corrado, Corsaro, Cortese, Coscia, Cossa, Costantino,
Costanzo, Cotugno, Cozza, Crapanico, Crispano, Crispo, Cuculli, Cunio, Cuoci, Cuoco,
Cuomo, Curiale, Correale, Curtis, Cutelli, Cutinario, Cuzzariello, Czuozo.
D‟Afeltrius, D‟Alessandro, D‟Angelo, D‟Anna, D‟Apuozzo, D‟Arco, D‟Avella, D‟Avolos,
D‟Azzia, D‟Eboli, D‟Elefanto, D‟Epifania, D‟Erculi, D‟Orimini, D‟Urso, Donnorso,
Damiano, Daniele, Dardano, Dario, Dattilo, De Abenante, De Affatato, De Aieta, De Alifa,
De Angelis, De Angelo, De Annicchino, D‟Andrea, De Archiepiscopi, De Atrano, De Avalo,
De Avitaya, De Bastardis, De Burgentia, De Canibus, De Capua, De Caris, De Caro, De
Comitibus, De Diano, De Efreme, De Filis Raoni, De Franco, De Insola, De Lala, Lagone, De
Lamo, De Legisti, De Lucijs, De Luco, De Magrone, De Maio, De Marsilla, De Massa, De
Mauro, De Musco, De Numera, De Panno, De Pavva, De Persone, De Petris, De Procita, De
Puteoli, De Raino, De Riccio, De Riciardo, De Riso, De Roberto, De Rogati, De
Santoarchangelo, De Simoniello, De Ventura, De Veritatis, De Vico, Decorato, Del Balzo,
Del Barone, Del Burgo, Del Duce, Del Munti, Del Nero, Del Preposto, Del Sindico, Del Tufo,
Del Vetro, Delimonti, Dell‟Albici, Dell‟Amendolea, Dell‟Aquila, Dell‟Aversana, Della
Barrera, Della Badessa, Della Bella, Della Chiaia, Della Forza, Della Gatta, Della Leonessa,
Della Loria, Della Marra, Della Moneca, Della Noia, Della Piccola, Della Porta, Della Ratta,
Della Rosa, Della Tolfa, Della Valle, Della Valva, Della Vipera, Delle Castelli, Delle Vigne,
Delli Falcuni, Delli Liuni, Dello Doce, Dello Iodice, Dentice, Dentice del Pesce, Dentice delle
Stelle, Di Agilardi, Di Alagni, Di Bivania, Di Bulogna, Di Capua, Di Cucubletti, Di Dura, Di
Falco, Di Forma, Di Fusco, Di Gaeta, Di Gaieta, Di Gennaro, Di Lagni, Di Lettere, Di Ligoro,
Di Luna, Di Larco, Di Marini, Di Miro, Di Nicotera, Di Noya, Di Ragone, Di Risi, Di
Roberto, Di Sangro, Di Sarno, Di Silva, Di Somma, Di Thoro, Diano, Diascarlone, Domini
Martini, Dominialessandri, Donnarana, Donnusco, Dottola, Dominimirta, Donato, Donna
Urania.
Ebbuli, Ebuli, Eleazario, Ercules, Eugenij, Eusebio.
Fagilla,
Falagnola,
Falconaro, Falcone, Faniello, Farace, Farafalli, Faraldo, Farina,
Fatturuso, Favari, Favaro, Felice, Fellapane, Fellecchia, Fera, Ferra, Ferrai, Ferramosca,
Ferraro,
Ferrillo,
Fiascone, Fibione,
Fieramonte,
Filicieri, Filippuccio, Fillingiere,
Filomarino, Fiodus, Fiodo, Fiore, Florio, Fontanarosa, Fontefrancisco, Forges, Framarino,
Franchi, Franco, Francone, Franza, Frappiere, Frasso, Fregosi, Frezza, Frisari, Frisone,
Fulliere, Funicella, Furnari, Fusco.
Gaeta, Gaetani de Aragonia, Gaetani dell‟Aquila, Gaetani, Gagliardo, Gaiano, Gaieta,
Galatola, Galeota, Galiano, Galiberto, Galiciano, Galiota, Gallarano, Galliardi, Gallo,
Galluccio, Galuppo, Gamatesa, Gamitelli, Gammacorta, Gargano, Garofali, Gattinari,
Gattola, Gaudio, Gazzella, Gentile, Giaduzzi, Giannocchiere, Giccinoso, Giesualdi, Gini,
Gioanni, Giodici, Giordano, Giorgia, Giorgio, Gioseppo, Girardo, Giregna, Girundo,
Giugnano, Giuliano, Giurdano, Gliro, Gnirfoli, Gonzaga, Gonzagha, Gramatico, Granito,
Grappina, Grasso, Gregorij, Gregorio, Grieco, Griffo, Grignetti, Grillo, Grimaldo, Grisoni,
Gualandi, Guardato, Guarino, Guarna, Guarracini, Guastafierro, Guevara, Gufredi,
Guidano, Guido, Guindacci, Guindazzo.
Henrico, Hipanta, Hornoto.
Iacobatio, Iannone, Ianvilla, Iaquinto, Ildaro, Imbriana, Imiliani, Imperati, Incorvera, Incuria,
Indrimi, Ingnirfola, Inniello, Inserra, Iodice, Iovene, Iulio.
Labino, Lama, Lambertino, Lamberto, Lambierto, Lammerta, Lammerto, Lampugnani,
Lanaro, Lanbierto, Lando, Landolfo, Lanfranco, Lanno, Lantoglia, Lantriani, Lanza,
Lanzalao, Lanzalonga, Larcario, Latri Capeci, Laudato, Lauro, Lazzo, Lemmo, Leo, Lepidi,
Lepori, Lettere, Letto, Logoro, Limone, Littieri, Lobello, Loffredo, Lombardo, Longni, Luca,
Lucentini, Lucifero, Lumboli, Lunato, Luonghi, Luongnobardo, Luongo, Lupo.
Macedonii, Maceldi, Maffa, Maggio, Magliano, Magnanis, Magnatis, Magniacervo,
Magnozzi, Magri, Maiorana, Malabranca, Malaforta, Malardicio, Malaspina,
Malatacca,
Malataccha, Malda, Maldonati, Malena, Mammoli, Manardo, Manerio, Manfredo,
Manganaro, Manganella, Manganelli, Mangoni, Mangrella, Mansella, Manso, Maramote,
Marano, Marcangioni, Marchese, Marczano, Mardones, Mariconda, Marino, Marogano,
Maroldi, Marotta, Marra, Marramaldo, Marrese, Marsaio, Marzato, Marsicano, Marsico,
Martino, Martirano, Marullo, Marzale, Marziale, Marzano, Mascabruno, Massa, Massilla,
Massimo, Mastaro, Mastrillo, Mastrogiodice, Mastrogiudice, Matera, Mattacena, Matteo,
Maurelli, Mauro, Mazza, Mazzagrugno, Mazzaorso, Mazzeo, Mele, Melio, Meliorata,
Melluso, Mendozza, Menutillo, Merani, Merescalcho, Merlino, Midadois, Migliaresi, Milano,
Mileto, Minutolo, Minutulo, Miraballo, Miraraballo, Miro, Mirto Fraiapane, Mirto,
Missaniello, Mobilio, Moccia, Moligniano, Molignano, Molise, Mollo, Monaco, Monfalzone,
Monforte, Monniello, Monno, Monsolini, Montalto, Montanaro, Montaquila, Monte,
Montefuscolo, Monteincolle, Monticiello, Morani, Morelli, Morgolo, Mormile, Morra,
Moscone, Mucyapede, Murano, Muscettola.
Naclerio, Napolitano, Napone, Nave, Nicastro, Niffo, Nobilione, Notare, Noya, Nuccio,
Occhiali, Offiero, Olimpio, Oliva, Oranges, Orefice, Oria, Origlia, Orimini, Orofino, Orsini,
Orsinio, Orsino, Ostuni, Ottino.
Pacifico, Padula, Pagano, Paglia, Pagliara, Paladino, Palagano, Palentana, Palma, Palmiero,
Palomba, Palombo, Palummo, Pandizaro, Pandizzaro, Pando, Panecaldo, Panno, Pannone,
Pantaleo, Pantoliano, Pantuliano, Pantusi, Pao, Papa, Pappacoda, Pappalettere, Pappansogna,
Parise, Parma, Parpacoda, Pascale, Pascali, Pascalino, Passalacqua, Passariello, Passaro,
Passasepe, Pasta, Pauliroyani, Paulo, Pavo, Pellegrino, Peraro, Perelli, Perrisio, Pescara,
Pesce, Petano, Petrarola, Petrarolo, Petris, Petruccio, Pettenato, Pezzo, Phiodo, Piatto, Pica,
Picardo, Piccolo, Piccolomini, Pice, Piergioanni, Pietangelo, Pietrantonio, Pigna, Pignatello,
Pignone, Pilusi, Pino, Pinto, Pio, Pipino, Pironi, Pirotta, Pisaniello, Pisano, Piscicelli, Piscopo,
Pistacchio, Pistoia, Pitriello, Plagese, Planello, Planola, Planterio, Pollio, Polverino, Pontano,
Ponzetti, Porcelletti, Porcinari, Porcolletto, Porio, Porta, Porticella, Posito, Potrofede, Prato,
Preiti, Prignano, Prigniano, Prioli, Proculo, Protogno, Protonobilissimi, Puderico, Pulchero,
Pullicena, Punsieco, Punzi, Puorra.
Quaranta, Quarto, Quatraro, Quattromano, Quintio.
Rago, Raimo, Rainaldi, Ram, Ramignano, Raone, Rapa, Rapicano, Rascica, Rebursa, Reccho,
Rega, Regina, Reinone, Rennone, Revertera, Reyna, Ribera, Ricca, Riccardo, Riccha,
Ricchia, Riccia, Riccio, Rinaldo, Ripa, Rise, Risi, Ristaldo, Ritesa, Roberto, Robino, Rocchi,
Roccho, Rocco, Rogadeo, Romano, Ronchella, Rosa, Rosania, Rosis, Rossano, Rossi, Rosso
del Lione, Rosso, Rota, Rubeis, Ruberto, Rubiulo, Ruffo, Rufolo, Ruggiero, Rugio, Rumbo,
Rupth, Russo, Russomagno, Rustici.
S. Andrea, S. Basile, S. Biaso, S. Lucia, Sabatino, Sabina, Sabrano, Saccho, Sagineti, Salala,
Salernitano, Saliceto, Sallucci, Sambiasi, Samulio, Sanbarbato, Sanbasile, Sanbonifatio,
Sances, Sanclemente, Sanfelice, Sanframundo, Sangiorgio, Sanità, Sannazaro, Sanrocho,
Sanseverino, Santacroce, Santafede, Santagnessa, Santamaria, Santis, Santomango, Santoro,
Sanzo, Sapio, Sapone, Sarluca, Sarno, Sarraceno, Sarracino, Sarriano, Sasso, Sassone,
Sauriano, Scaglione, Scala, Scalalione, Scalone, Scannasorice, Scaragio, Scarselli, Scarzella,
Scassa, Scattigio, Schiavo, Schinosi, Schrignara, Sciarica, Scommafoglia, Scondito, Scorciati,
Scorna, Scornavacca, Scorpione, Securo, Sellarulo, Serano, Sergent, Seripando, Seripanno,
Serrano, Sersale, Setaro, Severino, Sforza, Sicardo, Sicola, Sifola, Siginulfo, Silva, Silvestro,
Simeonibus, Simia, Simonetto, Sinerchia, Siniscalco, Sirleti, Sirleto, Sischara, Sitica,
Soffiano, Solimele, Sombrino, Sorgente, Soto, Spasiano, Spatafora, Spatari, Spiccicacaso,
Spignatiello, Spina, Spinelli, Spiniello, Spirito, Sproviere, Staffa, Stanga, Stefano, Stella,
Stellato, Stendardo, Stentardo, Stochi, Storente, Storione, Strammone, Strina, Strozi,
Sturbagioco, Sturbaio, Suardo, Suessano, Suldano, Sussultano.
Taccola, Tafuri, Tancredo, Tansillo, Tarsia, Tattoli, Taurisano, Teodoro, Terracino, Tesone,
Testa, Tibotino, Tilesi, Tinto, Tisio, Tocco, Toledo, Tomacello, Tomase, Tomasino, Tonto,
Tontoli, Toraldo, Torella, Torre, Torta, Tortello, Tortiello, Tosti, Trammontano, Trano,
Transo, Tre Carlini, Trentacinco, Tresca, Tritia, Troisio, Troja, Tufo, Tuoccho, Tuornopardo,
Turco, Tuscani, Tuttavilla, Tuzzieco.
Ubriana, Ugolini, Ulpiano, Ungaro, Uva.
Vaccaro, Valignani, Valleriano, Vallone, Vallune, Valva, Varavallo, Vassallo, Venato,
Venera, Veneritis, Vento, Ventriglia, Ventura, Vergara, Vernacchione, Vernice, Verticillo,
Vestola, Vetusti, Vicariis, Villamarino, Villano, Vintemiglia, Visco, Vitale, Vitello,
Vitignano, Vito, Vivaldo, Volpicella, Voye, Vulcano.
Zaccarìa, Zechieri, Zurlo.
L‟indice del manoscritto, che come già detto inizia al foglio 117 recto, ha il seguente titolo:
“Tavole di tutte le famiglie nobili che sono nelli cinge seggi di Napoli; l’estinte di detti seggi;
Quelle che sono fuor’ di seggio; & di tutte le Città et terre più antiche del Regnio; Poste per
alfabeto;”.
Con l‟Unità d‟Italia vennero abolite le ascrizioni a questo o a quel seggio nobiliare e la
Consulta Araldica del Regno, nel riordino delle città già sedi di patriziato o nobiltà civica,
ritenne non riconoscere la nobiltà ad alcune di esse, presenti nel nostro manoscritto, che sono
nell‟ordine: Brindisi, Capri, Caserta, Castellammare di Stabia, Catanzaro, Cava, Chieti,
Conversano, Eboli, Giffoni, Gragnano, Ischia, Lanciano, Lecce, Manfredonia, Matera, Melfi,
Molfetta, Nardò, Nocera, Ostuni, Penne, Sessa, Stilo, Sulmona, Teano, Troia.
Fra le città del Regno di Napoli riconosciute sede di patriziato, sono presenti nello
stemmario: Napoli, Amalfi, Aversa, Aquila, Bari, Benevento, Cosenza, Giovinazzo, Lucera,
Pozzuoli, Ravello, Salerno, Scala, Sorrento, Trani e Tropea. Manca la città di Amantea.
Fra le città riconosciute sede di nobiltà civica, sono presenti nello stemmario: Barletta,
Bitonto, Capua, Crotone, Gaeta, Lettere, Monopoli, Nola, Reggio, Sanseverino, Taranto.
Manca la città di Taverna.
Rispetto al manoscritto settecentesco di Gaetano Montefuscoli che contiene circa 22.000
stemmi di famiglie nobili italiane e straniere, conservato presso la Biblioteca Universitaria di
Napoli ed in confronto ad altri manoscritti araldici esistenti presso la Biblioteca Nazionale
della medesima città, tre sono le peculiarità dello stemmario manoscritto da noi esaminato che
lo rendono davvero unico e particolare:
1) l‟elenco delle famiglie nobili ascritte nei cinque sedili nobili della città di Napoli, con
l‟elenco di quelle estinte (nella prima metà del „600);
2) l‟elenco delle famiglie nobili e patrizie annoverate nei seggi di alcune particolari città
dell‟antico Regno di Napoli;
3) la qualità pittorica degli stemmi.
E‟ probabile, però, che l‟autore non avesse terminato l‟opera. Ce lo ricordano le pagine vuote,
gli stemmi abbozzati o in bianco, le città mancanti nell‟elenco. Ciò non toglie merito al
realizzatore dello stemmario.
Al termine del manoscritto in questione ve n‟è un altro allegato, di formato ridotto
rispetto al primo, composto di due parti, di cui la prima di 25 fogli scritti con inchiostro nero e
5 fogli bianchi e la seconda di 23 fogli scritti come il precedente e 1 foglio bianco. Tale
manoscritto reca il titolo: “Valutazione de’ beni della Famiglia Rinaldo di Salerno tanto di
quelli siti in Giffoni (Valle Piana), che quelli posti in Salerno – 3/8/1831”.
Foglio 1
Foglio 7
Foglio 25
Foglio 41
Foglio 50
Foglio 63
Foglio 68
Foglio 69
Foglio 79
Foglio 80
Foglio 81
Foglio 91
Foglio 94
Foglio 100
Foglio 102
Foglio 106
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