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La Roma Imperiale... ...la Roma Papalina

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La Roma Imperiale... ...la Roma Papalina
L'angolo d'Italia
La Roma Imperiale...
di Andrea
Castellani
L
a città di Roma ha origini antichissime,
si dice addirittura che sia stata fondata sette
secoli prima di Cristo.
Per molti anni però la città ha rivestito un
ruolo secondario nello scacchiere italico: era
un grande villaggio, adagiato su sette colli.
Poi Roma si espanse, fu governata prima
dai Re ed in seguito da una forma di
Repubblica Oligarchica, fino al 27 a.C.
quando, dopo la guerra civile, Cesare prese
il potere e dette il via ad un grande sviluppo
urbanistico e monumentale: così ebbe inizio
l'età imperiale!
Nei primi secoli dopo Cristo Roma aveva
circa un milione di abitanti ed era
nettamente la più grande città del mondo.
Oggi a più di duemila anni di distanza le
testimonianze di quel passato glorioso sono
ancora al loro posto ad incantare milioni di
visitatori, che ogni anno affollano la capitale
italiana.
Un tempo doveva essere magnifico quando
Colonna di Marc'Aurelio
mercanti, soldati e schiavi arrivavano
attraverso le strade consolari da ogni parte
del mondo nella capitale dell'Impero,
ritrovandosi davanti ad opere monumentali
impensabili per le altre civiltà.
Anche oggi l'effetto è simile, la città è
frenetica e piena di vita; centinaia di
macchine e taxi sfrecciano sotto i luoghi
dove un tempo coraggiosi gladiatori
lottavano per la sopravvivenza e gruppi di
visitatori passeggiano tra i resti dei maestosi
Fori voluti dagli imperatori.
Il contrasto è un po' stridente, ma
è il segno dei tempi che
cambiano, di una globalizzazione
sfrenata, di voli aerei che in poche
ore fanno raggiungere Roma da
ogni
parte
del
mondo...comunque basta
aspettare il calare della notte,
magari seduti in una trattoria di
Trastevere davanti ad un
piatto di bucatini, per
accorgersi della disarmante
bellezza di Roma.
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Fori romani
L'angolo d'Italia
Colosseo
Il traffico meno caotico, le strade meno
affollate ed i Fori Imperiali, il Colosseo, il
Pantheon, il Circo Massimo illuminati,
creano quella magia che nessuna altra città
al mondo può generare: ecco la Roma più
autentica, più vera e genuina.
Scendendo alla fermata della metro
“Colosseo”, linea blu, si para davanti al
viaggiatore la mole immensa dell'Anfiteatro
Flavio, voluto dall'imperatore Vespasiano
nel 70 d.C. e costruito in dieci anni: forse
l'opera architettonica più conosciuta al
mondo!
Basta voltarsi ed ecco l'estesa area dei Fori
Romani, con l'Arco di
Costantino che domina la
collina: una serie di piazze
monumentali nel cuore di Roma
edificate nel corso di un secolo
e mezzo dagli imperatori e
concluse nel 113 d.C. da Traiano.
Passeggiando nell'area dei Fori,
con sulla sinistra, leggermente
coperta dal Colle Palatino, la
grande depressione del Circo
Massimo, si arriva fin sotto
Il Pantheon
Piazza Venezia.
Da questa piazza, nota un
tempo per i grandi comizi,
inizia una delle vie più famose di
Roma, Via del Corso: qui le
distrazioni non mancheranno,
boutique e locali in particolare, ma
se avrete la costanza di tirare dritto
vedrete, dopo qualche centinaia di
metri, sulla vostra sinistra le
indicazioni per il Pantheon.
Questo tempio, che domina Piazza
della Rotonda, dall'alto della sua
imponente stazza è stato costruito
da Agrippa in epoca augustea, ma
ristrutturato e migliorato dall'imperatore
Adriano che lo inaugurò presumibilmente
tra il 125 ed il 128 d.C.
Veramente attraente Roma, con la sua
imparagonabile storia e la magnificienza
delle sue architetture: nessun altra città al
mondo può offrire un numero di monumenti
ed aree di interesse come la capitale italiana;
si potrebbero trascorrere intere giornate
passeggiando tra i siti archeologici,
apprezzando quanto la civiltà italica fosse
sviluppata rispetto agli altri popoli già 2000
anni fa.
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L'angolo d'Italia
Purtroppo anche per Roma arrivarono gli anni della crisi e del decadimento, invasioni
barbariche e devastazioni ed un impero troppo vasto da controllare; a tutto ciò fece da
contraltare l'ascesa di un altro potere, la Chiesa Cristiana, che più o meno dal 350 d.C.
cominciò la sua espansione ed il suo rafforzamento, ma questa è un'altra storia.....
...la Roma Papalina
M
agistralmente guidati dal Presidente
della A.G.M., abbiamo avuto la fortuna di
trascorrere un assolato week-end di maggio
nella “Capitale del Mondo”.
Dopo un sabato pomeriggio dedicato al
tennis sul campo centrale del Foro Italico,
dove le antiche battaglie fra gladiatori
sembrano continuare fino ai giorni nostri
per il tripudio della folla osannante, ci siamo
trasferiti nel nostro hotel a due passi dal
centro e rapidamente sistemati per la cena
nella tipica trattoria “Er Pollarolo”nei pressi
della Piazza del Popolo, dove non potevamo
certo esentarci dai classici piatti romani
come i tonnarelli cacio e pepe o i bucatini
all’amatriciana ovviamente annaffiati più
che degnamente da un rosso ben strutturato.
E che dire poi della susseguente passeggiata
notturna a scopo anche eupeptico, che ci ha
portato da Piazza del Popolo attraverso Via
del Babuino fino a Piazza di Spagna ad
Trinità dei Monti
ammirare la
s e m p r e
suggestiva
scalinata di
Trinità dei
Monti e le di Fabio
sue azalee in Marchetti
fiore?
Roma va visitata a piedi, recitava la nostra
guida, non fosse altro che per cogliere il
fascino di più di 2500 anni di storia (e poi
avete mai provato a cercare un parcheggio?).
Al mattino successivo, dopo un buon sonno
ristoratore, ci siamo addentrati di buonora
nella Roma papalina sentendoci un po’attori
protagonisti in un film di Luigi Magni
(nell’anno del Signore, in nome del Papa
re, etc..).
Dopo un rapido passaggio in Via Margutta
i cui negozi e osterie sembrano essere
rimaste quelle di una volta, ci siamo
riimmessi in Via Del Corso (che presenta
chissà perché una numerazione civica
crescente da un lato e decrescente dall’altro)
fino ad arrivare a Montecitorio ed in seguito
a Piazza Colonna (che deve il suo nome
alla colonna a 28 rocchi di marmo dedicata
alle vittorie di Marco Aurelio).
non abbiamo potuto evitare una
botta di dolce vita felliniana
facendo una veloce puntata fino
alla Fontana di Trevi.
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L'angolo d'Italia
Caravaggio a S.Luigi dei Francesi
E’ curioso come certe scenografie, che pure
hai visto svariate volte, suscitino sempre
sensazioni nuove o come certi scorci di
strade o piazze ti sorprendano sempre
facendoti sentire una sorta di novello
Rugantino.
Certo se Roma viene chiamata la “città
eterna” un motivo sarà anche questo.
Dopo un buon caffé, sorseggiato
comodamente seduti nella piazza
del Pantheon, una sosta in una
ancora sonnacchiosa Piazza
Navona, affollata di pittori
indigeni, permetteva alla nostra
guida di rammentare, a noi turisti
ignoranti, la rivalità fra Gian
Lorenzo Bernini (autore della
Fontana dei Fiumi) e Francesco
Borromini (autore della vicina
chiesa di S.Agnese in Agone).
Il nostro viaggio proseguiva poi
con la visita alla chiesa di S.Luigi dei Francesi
dove è possibile ammirare tre capolavori
del Caravaggio: S.Matteo e L’Angelo, il
martirio di S.Matteo e la vocazione di
S.Matteo e nella chiesa di S.Maria della Pace
con il Portico del Bramante (opera prima a
Roma).
Fontana di Piazza Colonna
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San Pietro dal Tevere
L'angolo d'Italia
Piazza Navona
A quel punto non ci rimaneva che
indirizzarci verso Castel Sant’Angelo (che
bello scorcio il panorama dal ponte!)
attraverso Via della Conciliazione verso
Piazza San Pietro accompagnati da frotte di
pellegrini in fervida attesa per l'arrivo della
Madonna di Fatima che infatti sarebbe
giunta da lì a breve seppure in elicottero (è
proprio vero che i tempi stanno
cambiando…).
Nelle prime ore del pomeriggio, affaticati
dalla calura estiva e dal notevole
chilometraggio, abbiamo
iniziato l’operazione
rientro più che soddisfatti
di tutto quello che
abbiamo visto e
apprezzato, ma ben
consapevoli che molto
ancora rimaneva per una
delle prossime spedizioni,
che ci siamo riproposti di
effettuare quanto prima,
come si conviene al
bravo socio A.G.M.
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